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LETTERA DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE AD ANTONIO FIORENTINI Signor sindaco, i filesi hanno molto apprezzato la sua sensibilit nellaccorrere

quando il gelso di Case Selvatiche una delle quattro piante monumentali del territorio comunale si aperto un due coricandosi poi a terra, il 6 luglio scorso. Noi dobbiamo in particolare ringraziarla per la prontezza con cui ha risposto alla nostra richiesta di non far abbattere lalbero, visto che continuava e continua in parte a vegetare, nonostante il caldo e la siccit di questa estate, col solo ausilio di alcune misure di pronto intervento che un gruppo di cittadini ha effettuato su consiglio dellagronomo ed esperto di grandi piante Giovanni Morelli. Tutto questo stato possibile grazie alla disponibilit del proprietario della pianta e del cortile dove questa posata, che ha consentito di evitare decisioni affrettate, e allinteressamento dellAssessore allAmbiente Sauro Borea e della sua collaboratrice Barbara Peretto. Ora la normativa di tutela impone che lAmministrazione Comunale presenti un progetto alla Regione, nella speranza che questo venga finanziato in tutto o in parte da quella amministrazione. Le ipotesi avanzate dagli esperti interpellati si possono ricondurre a due: abbattere la pianta oppure tentare di salvarla nella sua attuale posizione, magari riducendo progressivamente la chioma in modo da ripristinare al meglio lagibilit del cortile. Noi le scriviamo perch non vorremmo che quello che non riuscito al trauma della caduta, riesca alla burocrazia, coi suoi tempi legati allanno finanziario. Facciamo appello alla sua sensibilit perch si lasci alla natura il tempo di fare il suo corso con la conclusione del ciclo vegetativo annuale. Se la pianta avr una ripresa in primavera, lasciandola sul posto si conserver anche la memoria di quello che stata in passato. Unimportante associazione ferrarese ha inoltre suggerito di farne un laboratorio di ricerca utile per futuri casi simili. Bisogna ricordare infatti che delle oltre 600 piante tutelate dalla Regione, pi di 70 sono cadute negli ultimi 10 anni, forse anche per una carenza nella prevenzione che dobbiamo lamentare riguarda, oltre allassetto idrogeologico del territorio, tutto il nostro patrimonio artistico e naturale. Non ci nascondiamo che la cosa ha anche un aspetto economico; ma tra abbatterla adesso e farlo tra un anno che differenza farebbe da questo punto di vista? La informiamo poi che ci sono gi state donazioni spontanee da parte della popolazione, servite alle prime misure di salvaguardia, e che possono continuare. Ci permettiamo infine di far presente che anche la parte secca del tronco tuttaltro che priva di informazioni: non potrebbe essere utile ricoverarlo nel giardino di una scuola, per mostrare ai ragazzi le tracce di una vita forse bicentenaria? La invitiamo pertanto - e con Lei la giunta che presiede - di seguire per questo gigante della natura ferito il criterio della prudenza, spesso preferibile quando si interviene nellambiente. Le chiediamo di dargli unaltra possibilit: non Le sembra che se ne sia guadagnato il diritto con la resistenza mostrata sotto la calura che secca gli alberi nei nostri giardini?

La ringraziamo in ogni caso per lattenzione e ci auguriamo di avere unaltra occasione per vederLa vicino al gelso, magari a festeggiare la ripresa primaverile nella quale speriamo vivamente. Con i migliori auguri per il suo impegno civico e per la sua vita famigliare. Francesco Pertegato e Daniele Alberti (referenti per Argenta dellassociazione Salviamo il paesaggio), Alessandra Mottola Molfino (Presidente nazionale di Italia Nostra), Giulia Vullo (Presidente dellassociazione Garden Club di Ferrara e coordinatrice del Comitato per la salvaguardia degli alberi della provincia di Ferrara). Argenta 24 agosto 2012

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