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i temi/agricolture

Cultura della terra Cultura della terra


Jacopo Goracci

airo Restrepo Rivera, agronomo di origine colombiana, entrato nella mia vita con la passione, la schiettezza, la competenza che pu avere un sudamericano, che vive fra i campesinos cercando di alleviare con un aiuto concreto le loro difficolt. Lho incontrato a Terra Madre, dove era presente grazie alla collaborazione dellong Deafal (www.agriculturafamiliar.org), che riuscita a portarlo in Italia. Dolori individuali Jairo ci fa riflettere: noi occidentali abbiamo ormai perso la nostra libert, siamo schiavi della tecnologia e di ci che ci impone laltro; ci riuniamo in associazioni quasi solo per scopi commerciali, ben lontani da valori etici o morali di aggregazione sociale; abbiamo perso la forza di rivendicare i nostri diritti inalienabili e viviamo spesso chiusi in un individualismo che porta alla solitudine, repressi da leggi illogiche e oscurantiste prive di evidenza scientifica. Proviamo dolore senza capire cosa realmente ci sta ferendo. Anzi, quasi accettiamo questo dolore come fosse parte della vita. Jairo no. Lui in grado, come un insetto, di vedere tutte le 17 sfumature di verde presenti in una pianta e di sceglierne la parte che maggiormente soddisfa i suoi bisogni: la condizione e le esigenze del contadino. Valore sociale Il suo un tentativo di ricostruzione del tessuto sociale: la sua agricoltura organica deve essere vista come una nuova forma e quindi anche opportunit di aggregazione e solidariet sociale basata
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Foto O. Migliore

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32 le interviste

28 lobiettivo

12 editoriali

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sul confronto esperienziale. La terra rappresenta un valore sociale, scollegato da qualsiasi bene materiale, non un mezzo per raggiungere unaccumulazione di denaro fine a se stessa. Solo in questo caso possiamo parlare di agri-cultura, come cultura della terra, capace di recuperare un tessuto sociale ormai lacerato. Solamente questa consapevolezza permette di avere la forza necessaria per organizzare un movimento di risposta sociale allingiustizia, anche sotto forma di una forte disobbedienza civile allignoranza. Un essere vivente ricco non quello che possiede, ma colui che non necessita di nientaltro rispetto a quello che ha gi. Il contadino in Italia deve ormai slegarsi dalla sua condizione di subalterno dettata fin dalle sue origini, di colui che abitava nel contado, cio nelle terre sotto la giurisdizione di un comites (conte). Come sostenne Gramsci, sta allintellettuale apportare innovazioni andando in campagna, ma proprio il contadino che pu migliorare la propria consapevolezza e la propria condizione, attraverso la conoscenza. Lo studio e il sapere devono essere utilizzati per migliorare la propria classe sociale e il proprio popolo, non per correre verso scalate sociali e ricchezza.

Approccio organico Purtroppo anche gran parte del settore produttivo legato alla certificazione biologica non sembra essere pi mosso da valori eticomorali, ma dal denaro. quindi opportuno distinguere lagricoltura certificata da quella arricchita di ideali: con laggettivo organico, un tempo bistrattato perch derivante da unerrata traduzione del termine inglese organic, si pu oggi identificare un nuovo modo di operare, un diverso approccio alla vita presente nei campi. Risulta quindi fondamentale il valore della consapevolezza: lagricoltura organica non rappresenta una mera sostituzione degli input esterni scelti, ma uno stimolo costante alla conoscenza di ci di cui si dispone e quindi a un diverso impiego dei fattori di produzione. Geodiversit En agricultura organica ricorda Jairo con agua y mierda no hay cosecha que se pierda (in agricoltura organica, con acqua e sterco non c raccolto che vada perso). Il tecnico deve essere capace di svincolarsi dalle pressioni e dalle esigenze del mercato: troppo spesso ormai diviene uno strumento di diffusione di tecnologie che non rappresentano la conoscenza nella sua interezza, ma solamente il residuo di questa. Deve agire come uno psicologo: non fornire direttamente le soluzioni al problema del paziente, ma stimolarlo e guidare il suo processo di autocoscienza verso la verit. In questo modo il paziente stesso e quindi nel nostro caso il contadino che, ragionando, arriva a trovare la pi giusta soluzione ai diversi problemi. Cos, Jairo propone un nuovo modo di valorizzazione delle materie prime normalmente in possesso del contadino (letame, acqua, cenere, carbone, siero di latte, crusca) o facilmente reperibili e a basso costo (lievito, zucchero, zolfo, minerali), incentivando lautopreparazione di concimi organici fermentati come il Bocashi di origine giapponese , di biofertilizzanti, ma anche di soluzioni minerali per il trattamento delle diverse colture. Tutto ci finalizzato al recupero del suolo e non alla cura della pianta, vera e propria fotografia del risultato del processo di geoevoluzione del terreno. In realt, non esiste biodiversit senza geodiversit. In questo mondo, non vi miglior certificatore di un consumatore informato: ogni intermediario filtra, e quindi rischia di distorcere, da una parte la realt produttiva, dallaltra i desideri del consumatore. Il cammino verso lagricoltura organica deve partire da unevoluzione interiore personale che porter a graduali e piccole esperienze pratiche. I risultati e gli sbagli riscontrati nellattuazione di queste esperienze indicheranno i passi successivi; con il tempo, anche gli errori diverranno sempre pi piccoli. Il futuro rappresentato da donne e anziani, detentori della tradizione e del saper fare, e dai bambini, privi di sovrastrutture, curiosi e quindi pronti a essere naturalmente permeabili e inclini al vero. Lostacolo al progresso rappresentato dalle classi intermedie, formate e cresciute pensando che il loro sia lunico e il pi giusto dei mondi possibili..
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Lagricoltura organica proposta da Jairo Restrepo Rivera, una nuova forma di aggregazione e solidariet sociale basata sul confronto esperienziale. La terra rappresenta un valore sociale, scollegato da qualsiasi bene materiale, non un mezzo per raggiungere unaccumulazione di denaro fine a se stessa. Solo in questo caso possiamo parlare di agri-cultura, come cultura della terra, capace di recuperare un tessuto sociale ormai lacerato

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