You are on page 1of 17

Storia delle dottrine politiche internazionalistiche

COSMOPOLITISMO:
Accettazione di una realt che tende ad essere un tuttuno con ogni persona della comunit, sia pur essa differente per razza o per cultura. il superamento di barriere politiche e culturali fra gli stati. una concezione dei rapporti tra uomini che non tiene conto delle nozioni di appartenenza, lingua, religione. COSMOPOLITA = Cittadino del mondo. Cosmopolitismo: accettazione di una realt che tende ad essere un tuttuno con ogni persona della comunit sia pur essa differente per razza o per cultura. il superamento di barriere politiche e culturali. Ebbe prima una concezione filosofica, e tra i primi filosofi ci furono i filosofi Ionici, egli introdussero il concetto di Cosmos (universo o totalit della superficie terreste) il genere umano per loro aggregazione e verso il 4 e 5 secolo nasce il concetto di Polis (microcosmo allinterno del quale vivono tutti i cittadini ad eccezione dello Xeno = straniero). Gli ionici non sono vincolati alla polis, ma loro studiano luniverso, il cosmo.

Il cosmopolitismo sofistico:

anche i sofisti dicono che i filosofi lontano dal contesto della polis. Socrate contro i sofisti, si sente vincolato ad Atene non per leggi, ma perch se ne sente. Per lui lo straniero un debole, ma cmq vive da straniero nella sua polis. Egli anche politico, a differenza di altri filosofi egli parla e non scrive perch vuole avere un contatto con i cittadini che critica siano troppo vincolati alle leggi della polis. Per Socrate la cosmologia inutile bisogna aiutare le persone intorno a s e diffondere la virt. Egli dimostra cmq un attaccamento alle leggi della polis, soprattutto alla fine della sua vita quando gli

si da la possibilit di scappare. Aristotele dice che Socrate ha portato il filosofo dal cielo alla terra. Aristotele sostiene che il filosofo troppo vicino al divino per vivere intorno alla gente, e perci vive da straniero nella sua polis. Per Aristippo, giusto sentirsi stranieri dovunque privi di cittadinanza e privi di obblighi. Il filosofo pu trovarsi bene in qualsiasi luogo. Il cosmopolitismo cinico: Diogene un filosofo che decide di vivere nella totale povert, per lui la libert si esprime con lautoarcheia (totale indifferenza per tutto ci che non virt) per lui il cosmopolites il cittadino del mondo e il cosmopolitismo cinico fondato sullauto dominio e la liberazione dai bisogni terreni, saggio uguale a vagabondo o straniero in patria. Zenone: luomo deve sentirsi cittadino del mondo. Il cosmos uguale a Dio e perci gli uomini devono uniformarsi come la natura per viverci. Luomo per Zenone deve essere sia cittadino della citt che cittadino del mondo. Gli stoici: egli si dividono in antica stoa e nuova stoa. Per lantica stoa lo straniero non esiste per discriminano gli stolti e il loro un ideale elitario, nel senso che non per tutti, per loro soltanto il saggio doveva indirizzare alla virt, solo egli era superiore. Gli stoici vivono durante il periodo di Alessandro Magno, che voleva unire tutti i popoli per lideale di cosmo politicismo, per lui era un dovere morale lunicit. I nuovi stoa mettono in discussione le restrizioni di cittadinanza imposte dallelite della vecchia si deve pensare prima al bene altrui. Ierocle: Ogni uomo pu essere rappresentato come contornato da cerchi, il primo dei quali creato da se stessi, il secondo quello dove ci sono i parenti, il terzo altri parenti pi lontani, e negli altri cerchi troviamo concittadini ecc, fino ad arrivare allultimo cerchio che rappresenta la razza umana, secondo Ierocle ognuno di noi si deve sforzare di diminuire la distanza che c tra i cerchi. Lunica possibilit di conciliazione cosmopolitica si ha quando

si fondono il romano (polis= Piccola) e luomo (cosmo= grande). Il cosmopolitismo stoico cade quando cade il mondo classico. Filone sostiene che il cosmopoliteis che il cittadino del mondo deve imparare a perfezionare lelemento celeste che in lui ex: la migrazione dAbramo, dice un cammino attraverso il quale si giunge alla conclusione di essere stranieri sempre e dovunque, e lunica legge che si deve seguire quella divina. Il cosmopolitismo classico si unisce con il Cristianesimo. Il fedele come il saggio, perde i legami con la citt perch anche Ges come dice il vangelo un pellegrino che si sente bene ovunque si trovi anche fuori dalla sua patria. I Cristiani sono Uranopolitici, cittadini del cielo. Essi si divisi tra due mondi: quello terreno, in cui non si sentono cittadini, e quelle del cielo in cui loro si sentono abitanti di passaggio. Gli ideali dei cristiani sono soltanto la caritas e lamore per il prossimo, per il cristiano diviene anche missionario nelle crociate. La Chiesa libera dallignoranza attraverso la parola, e la Bibbia. Luomo adesso si sente come una particella inserita in un sistema prestabilito che non si pu modificare e lidea stoica della cosmopolis non ha pi fascino su di lui. Adesso luomo concepisce che essendo Dio che concepisce tutto, egli non pu fare niente. Nel corso del medioevo lideale del Cosmopoliticismo muta. Limperatore assume le vesti di un autocrator (chiamato a governare il mondo come se fosse Dio), e cosmocrator (per cui diffondere il cristianesimo e diffondere lunit non solo un diritto ma un dovere). Limpero ordine e governo politico della citt cristina. Un punto di svolta si avr con limporsi delle forme di governo del territorio : le monarchie. Al tradizionale modello piramidale medievale Dubois contrappone un legame di tipo federativo( creazione di una lega di tutti gli stati cristiani) a cui trasferire le funzioni di mantenimento della pace e della

fede. A tal fine un nuovo ordine giuridico che prevede una corte internazionalistica chiamata a risolvere pacificamente le controversie insorte tra gli stati membri. Papa uguale garante supremo di pace e unit.

Dante nel suo de

Monarchia concepisce la comunit umana come un tutto

unitario che persegue il fine supremo, ovvero la realizzazione della virt intellettiva. Solo attraverso un monarca universale sar possibile conciliare autonomia e libert. litinerario costruttivo proposto nelle pagine del de Monarchia di Dante appare dunque segnato. I passaggi chiave del testo sono dominati da uno sguardo aperto sul mondo, Dante sembra proporri come una figura di transizione. nella prosa Dantesca trova accoglienza la pi diretta via di accesso allorizzonte del cosmopolitismo filosofico. Dante vive il mondo diversamente di conseguenza anche al suo esilio. Linnoviativa impostazione speculativa del De Monarchia rappresenta gi una diretta conseguenza di un diverso modo di vivere il mondo. Anche nel De vulgari eloquentia egli sostiene che bisogna essere pi aperti e che nonostante per noi il nostro paese nativo sia il pi bello dobbiamo renderci conto ed essere oggettivi che esistono altri paesi pi belli. Con Dante siamo tra classico e interpretazione del presente. A fare da acceleratore lesilio. Lorenzo Valla indetifica nella vita da esule una decisiva palestra per la sperimentazione delle reali capacit individuali. La mobilit un elemento caratteristico di queswta nuova epoca in cui nasce lumanista rinascimentale. Erasmo da Rotterdam, da la nozione di Civis mundi (cittadino del mondo) Egli vuole essere compatriota di tutti e cita seneca e cicerone e si rif a loro come con Dio. Sentirsi cittadini del mondo significava far parte di una stessa natura, la natura era il maggior argomento degli esponenti dellumanesimo del 500. Per Erasmo il nome di patria unifica. In questo periodo c lo scontro di massa tra cultura e religione conflitto che sembra

portare ad una catastrofe finale. Il filosofo viaggiatore si ripropone come modello di realizzazione umanta. Con i canoni classici ritorna anche il flagello della guerra. Gi Thomas More nella sua Utopia descrive la guerra come qualcosa di inglorioso, critica i cappi di stato e la loro malvagit. Erasmo sogna la pace duratura, egli nella sua Querela Pacis trova accenti lirici per evocare gli orrori della guerra e il fascino della pace. Erasmo contrappone la follia autodistruttiva delleuropa alla concordia universale. Egli sostiene che anche i pi feroci animali non aggrediscono i loro simili. Per Erasmo gli uomini devono essere disciplinati per uscire dal circolo vizioso di una violenza occorre mettere in discussione il comportamento degli uomini e problematizzare le categorie attraverso le quali essi danno forma e senso alle proprie esistenze. Egli respinge il pregiudizio verso altri popoli . egli per disciplinare si rif ai potenti della terra, confida in loro. Erasmo persegue gli strati sociali pi colti. Egli fu tra i primi a comprendere le potenziali della stampa che poteva influenzare ed in un certo senso pubblicizzare, cerca notoriet come influenza sociale. Ebbe grande fama e dichiarava guerra alla guerra. Nel 16 secolo lumanit scopre nuove terre che hanno fatto allargare gli orizzonti, per la prima volta la concezione mentale del mondo inizi a coincidere con quella reale. Gli uomini scoprono la totalit di cui fanno parte ed in questo contesto che il mondo come totalit entra nel campo del sapere come inedito oggetto di riflessione. Cambia il punto di vista del mondo, ad essere in gioco il navigatore esploratore. Una delle scoperte pi importanti la scoperta dellAmerica, ma pi che dellamerica questa la scoperta degli americani, una vita nuova. C curiosit, e cos inizia lo studio deglindios dAmerica. C un grand passaggio epocale. La scoperta del mondo un processo lento e lungo, si alimenta lo spirito della coricata. La fede cristiana aveva un altro spazio in cui diffondersi, per i Cristiani queste scoperte

erano lincarnato di una missione divina. Lincontro con laltro assoluto incarnato dagli indios si trasform in una radicale prova di forza identitaria destinata a sfociare nel pi grande genocidio della storia. La scelta posta ai pagani solo quella tra conversione volontaria e assoggettamento forzato, due scelte che portano alla rinuncia al pieno possesso di s e dei proprio beni. Particolarmente interessante diviene Thomas More, tra le fonti di ispirazione della sua Utopia un posto spetta ai racconti di viaggio degli esploratori dellAmerica. Tra questi c Raffaele Itlodeo, coraggioso uomo di mare che ha partecipato alle spedizioni di Vespucci. La narrazione assume la forma di una fittizia relazione di viaggio, leggi e istituzione che regolano la vita dellimmaginaria isola di Utopia affrontata con lo stesso gusto per il fantastico, lavventuroso e lesotico caratteristico di un genere allepoca gi consolidato. La respublica di Utopia si pone in contrapposizione con tutte le forme politiche e sociali esistenti nelleuropa del 500. In queste pagine appare un approccio particolarmente innovativo alla rivoluzione spaziale : la speculiare scoperta di una peculiare verit dellaltro. Proprio questa pare essere la morale di itlodeo. Lumanesimo di more nn ancora pronto per un autenti processo di confronti interculturale. Lisola di Utopia sembra proporsi come un anti-Europa. Lisola di Utopia propone leggi costumi e istituzione derivanti dalluniverso ideale della civilt rinascimentale e calibrati in modo da poter offrire una risposta ai problemi concreti dellEuropa del 500. Attraverso la finzione si cancella tutto e si ricomincia da capo. More ci lascia il vero e proprio manifesto di un umanesimo cristiano scritto sullo sfondo delle navigazioni, delle scoperte, e dei miti. Erasmo tra i primi a capire gli enormi effetti destabilizzanti che la scoperta di un continente sconosciuto rischiava di avere. A Erasmo nn sfugge il contesto antropologico e a differenza di More, egli trova attenzione per i popoli amerindi. Per Erasmo c lideale di fraternit

universale legato al dogma dellunit in Cristo. Nella citt ecumenica di Erasmo ci sono dei precisi confini in cui possono far parte solo i veri cristiani. Nelle opere di Erasmo sembra farsi strada lidea di una comunit dei giusti. Erasmo sa che solo con lavvento del messaggio cristiano luomo venuto in possesso della pi profonda verit su se stesso: il cristiano superiore a un semplice uomo, come un uomo superiore alle bestie. Obbiettivo raggruppare tutte le nazioni sotto la fede di Cristo. Nei suoi scritti egli si scaglia contro la guerra santa. Erasmo sembra essere la pratica di una ricerca intellettuale radicata in modo ancor pi profondo nei valori spirituali e materiali della civilt europea. Per Erasmo la fraternit universale da raggiunge solo attraverso la salvaguardia di unidentit europea. Il cittadino del mondo non che la proiezione ideale della duplice radice religiosa e culturale.

Due sono i passaggi decisivi evolutivi sperimentati nella letteratura della seconda met del 500: 1) la separazione tra il linguaggio della cristianit e il linguaggio della civilt che fino ad allora erano sovrapposti, e 2) la tematizzazione tra unit e diversit dellesperienza umana. Entrambi i passaggi appaiono strettamente legati al concetto di barbarie la parola riservata a tutti coloro che non vivevano secondo norme sociali dellEuropa.

Las Casas, frate scrive lApologetica historia sumaria in


cui possibile notare lapertura verso le civilt extraeuropee. Egli cerca di integrare gli indios, e di dimostrare che avevano le caratteristiche di una vera societ civile. Egli dimostra che tra indiani e spagnoli non si pone differenza di categoria ma solo il divario che separa nazioni situate in posti diversi. Nelle

pagine di Las Casa la riabilitazione degli indios si riduce a una apologia delle loro potenzialit evolutive. Tutte le nazione del mondo sono uomini e tutti gli uomini sono razionali, tutti hanno volont e libero arbitrio, essendo formati a immagine e somiglianza di Dio. Las Casa fu uno dei primi moderni militanti dei diritti delluomo e della fratellanza universale. Egli dice che solo attraverso ladesione al cristianesimo gli uomini possono raggiungere la versa scienza.

Francisco de Vitoria nei suoi scritti, il recupero della


nozione tomistica di legge naturale, diviene lo strumento attraverso il quale pensare ununiversale forma di soggettivit morale e giuridica. Tutti gli uomini sono accomunati da una medesima dotazione cognitiva, a tutti gli uomini deve essere riconosciuta la libert naturale. Per Vitoria lindiano era come gli altri. Vitoria contrapponeva una versione riveduta e corretta del grande tema classico dellunit del genere umano. Lui riconduce ad una iniziale parentela. Il suo innovativo modello isu genitum (regole giuste e convenienti per tutti) sembra per alludere ad una eguaglianza e fraternit universale. La semantica vitoriana lascia ben poca libert nella categorizzazione della differenza antropologica. Egli come Las Casas per inserire gli indios in questa civilt che non li accetta, bisogna civilizzarli a tappe forzate. Gli indios non accolgono di loro iniziativa il sovrano Re di Spagna, e i conquistadores, giustificano i loro omicidi con il diritto naturale alla comunicazione. Nella cultura dellepoca poteva farsi strada lidea che lessere umano non coincideva con quella di uomo europeo. Ceriol, Consigliere di Filippo II sosteneva che per essere un buon politico bisogna sapere molte lungue e aver visitato molti paesi, aver parlato con molta gente e letto molte opere. Egli sosteneva che in ogni forma di vita bene e male coesistono. Compito del buon politico quello di riuscire a cogliere ci che di ingiusto e sbagliato ci sia nel proprio paese. Punto centrale della sua

impostazione rimane il riferimento a un oggettivo ordine di valori, fondato nella natura stessa delle cose. Per Montaigne diverso non era per forza inferiore, egli rifiuta parametri euro cristiani come metro di giudizio. Egli crede che non esistono opinioni e usanze oggettivamente fondate. Negli Essais la scoperta di un continente in precedenza sconosciuto diviene una sorta di prova sperimentale della teoria epicurea della pluralit dei mondi. Egli condanna ogni violenza sui diversi. Per lui chiunque abbia una cultura non riesce a non dire la sua e aggiungere qualcosa alla materia originale. Per Montaigne importante il contatto interculturale. attraverso lincontro con la diversit dei costumi che lio di Montaigne sperimenta la verit di unesistenza assolutamente mobile e singolare. Egli sostiene che il viaggio sia come un esercizio giovevole. Viaggio come autocostruzione individuale. Montaigne critica chi anche se viaggia si aggrappa alle mentalit del suo paese. Eterofilia: concepire altri maniere di vita e non giudicare in base alla propria (Montaigne). Saggio luomo che sa separare la sua anima dalla folla e mantenerla libera e capace di giudicare liberamente le cose senza seguire i modi e le forme degli altri (Montaigne). Nel De Cannibales per Motanigne i civili europei sono pi barbari dei selvaggi americani. Per lui ci che primitivo migliore di ci che viene dopo. Tutto il saggio un elogio alla primitiva forma di vita. Aglocchi di Montaigne gli indigeni sembrano avere valore non per ci che hanno saputo realizzare, per quello che ancora manca loro. Dopo montaigne nessun altro avr la sua autocritica delleurocentrismo. Nemmeno nel libertinage. La scoperta dellAmerica apriva nuovi orizzonti, le scoperte geografiche spingevano gli uomini a considerarsi cittadini di una citt universale, si inizi a pensare per la

prima volta su scala globare lorganizzazione politica dellumanit. Lacquisto di nuovi territori scoperti, diveniva la chiave per il mito neoromano del monus mundi. Si cercava un vero dominus mundi, una figura in grado di rinnovare la sostanza spirituale dellimpero, aprire le porte della pace e della giustizia. Cortes comprende le potenzialit del dominio coloniale come prestigio per il principe, egli crede in Carlo V e gli prospetta la fondazione di un impero coloniale che per rimase strettamente europeo, anzi carlo dovette cambiare le carte in tavola per far si che si rigettasse lidea diffusasi che egli stesse progettano una monarchia universale. Erasmo sostiene che Dio sia lunico vero e proprio monarca e che se i nostri principi si accordassero e rispettassimo le sue leggi saremmo felici. Per erasmo il principe sempre vicino al suo popolo, principe lontano, solo guai. Erasmo sosteneva che la via per la pacificazione doveva essere cercata nella pace tra piccoli stati. Vitoria, rifiuta lidea che il sovrano possa essere imperatore del mondo, come lo stesso papa non poteva esserlo nonostante non ponesse sullo stesso piano cristiani e non cristiani. Nellimpostazione di Vitoria esistono una pluralit di soggetti territorialmente sovrani. Le critiche di Vitoria alle tradizionali concezioni universalistiche dellautorit politica segnarono un punto di svolta nella riflessione del 500 spagnolo. De Vitoria costruisce anche il nuovo concetto di diritto internazionale, ove la cristianit medievale sostituita dalla comunit universale del genere umano, nella quale sono conviventi stati cristiani e gli altri popoli del mondo in una situazione di parit. cos rotto per sempre l'incantesimo della societ cristiana universale tipico del medioevo.Il suo pensiero per contraddittorio. proprio sulla base dell'universalizzazione dei diritti che Vitoria definisce una serie di titoli legittimi della conquista, come il diritto di evangelizzare, di commerciare e di diventare cittadini. Se questi diritti venissero negati, allora la guerra sarebbe legittima, in assenza di alternative. I successivi

esponenti si sforzarono di eliminare le incoerenze che caratterizzavano la dottrina Vitoriana. Grozio sostiene che gli uomini, in vista di un'utilit comune, passano dallo stato di natura allo stato civile trasferendo ad un sovrano, mediante un patto, il potere di far coercitivamente rispettare la sfera di interessi di ciascun individuo, di mantenere l'ordine sociale e la pace. Ma nella seconda met del XVI pu essere considerata a riflessione di Guillaume Postel, che ritrona a riproporre nelle sue opere lideale di una monarchia cristiana universale. Sostenendo che la creazione dellunit inizi diffondendo il messaggio cristiano attraverso la conversione di tutti i non credenti. Egli pare impegnato a elaborare una dottrina cristiana semplificata, in grado di risultare comprensibile e accettabile anche agli infedeli senza alcuna forzatura. Egli mette in scena se nella Francia. e stesso come profeta e pastore delle nazioni, chiamato a realizzare lunit del genere umano. Egli propone la riforma della cristianit, la conversione di tutti gli infedeli e lunificzione dellintera umanit in una comunit pacifica. Egli identifica una potenza dominante usando un ordine piramidale. Come Postel, Campanella che per vedeva nel papa lunica figura in grado di guidare spiritualmente questunione universale. Il Papa di cui parla Campanella re sacerdote e padre. Egli crede che lunit possibile grazie alla parola, persuasiva. Campanella si sofferma a pensare unideale sovrano temporale che conquista tutto il mondo per poi deporlo ai piedi del pontefice monarca, che lo guider nellet felice. Egli depone le sue speranze nella Spagna, che per era quasi uno stato decadente, quindi sposta le sue attenzioni sulla Francia, ora vista come potenza destinata a realizzare il suo sogno di unificazione universale (grazie a re Sole, periodo florido). Successivamente Enrico IV appare ai suoi contemporanei

come lispiratore di uninnovativa strategia di pacificazione europea fondata sul riconoscimento della diversit religiosa e sulla ceazione di uno stabile sistema di raccordo basato sullarbitrato.

De Sully,

uno dei principali uomini del tempo, ha idee pacifiste. Egli inizia a far circolare un progetto di Enrico, non accertato storicamente. Il piano di Sully, pi realista e pi interessante, egli vuole arrivare a sotruire una sorta di repubblica cristiana che si caratterizzi per la sua pace. Sully decide di includere solo gli stati europei. Pace solo in Europa, no turchi, tutti cristiano, no Russia. Egli sostiene che la pace avviene solo se gli stati si quilibrano tra di loro, non ci sono stati pi potenti. Secondo SUlly il piano messo appunto prevedeva una completa riorganizzazione del continente europeo che avrebbe dovuto essere suddiviso in 15 stati sovrani. Ci avrebbe dato una situazione di equilibrio. 5 monarchie ereditarie, per eredit, 5 elettive, in cui i nobili si riuniscono ed eleggono un re, e 5 repubbliche. Egli ha unattenzione particolare alle repubbliche, i 15 stati devono essere equilibrati anche dal punto di vista religioso. Egli ritiene che deve esserci un tribunale che gestice, per ci devono essere anche dei tribunali locali, quasi gerarchico che devono evitare i conflitti. Qualora avvenga uno scontro gli altri 14 stati vanno in soccorso. In questi 15 stati troviamo 3 fedi, calvinisti luterani e cattolici. Si recupera il tema della crociata per liberare la terra santa. Sully cerca la pace anche in seguito alle guerre che si combattevano in quel periodo. Cruc aveva immaginato tutti gli stati del mondo. Egli sostiene di voler cercare una pace volontaria, uguale e permanente, che dia a tutti ci che spetta, i quali conflitti siano risolvibili con conciliazione e arbitrato anzich con le armi. Nel suo progetto egli prevede listituzione di unassemblea universale in cui saranno chiamati a far parte gli ambasciatori dei singoli sovrani. Egli vede addirittura una

sede ufficiale in Venezia. Alla base della flessione di Cruc il papa ancora sovrano supremo. Egli non prevede una nuova societ anzi, descrive e fa i conti con i lati negativi e i vizi dea natura umana. Per Comenio lunificazione cristiana solo il punto di partenza. Nel discorso di Comenio il tema dellunificazione politica resta decisamente in secondo piano. Egli punta su un risveglio universale in cui si inviteranno gli uomini non alla lotta ma al confronto, evitando di nuocersi. Comenio identifica il punto di arrivo nel trionfo del cristianesimo come religione universale. Nel periodo illuministico labate di Saint-Pierre, ma anche Voltaire, Rousseau, Kant contribuiscono a formulare una propria teoria pacifista. L Abb de Saint-Pierre elabora un progetto sotto forma di trattato basato su tre tipi di articoli, secondo il quale si sarebbe formata unUnione fra stati composta solo dai principi cristiani dei paesi europei, alla quale sarebbe stato esteso il diritto esistente allinterno dei singoli stati. Dunque il progetto di Saint-Pierre ha i caratteri di una Santa Alleanza nella quale si mantiene una scissione fra pace democrazia. la pace veniva considerata come lutopia dellAbb de SaintPierre.[4] Il consolidarsi di questa fama non estraneo al modo in cui le sue opere vennero diffuse subito dopo la sua morte. Tuttavia egli ha introdotto nella storia del pensiero politico il problema del superamento della sovranit assoluta degli Stati, coincidente allinizio del Settecento con la sovranit assoluta di re e principi, oltre mezzo secolo prima della rivoluzione americana e di quella francese. Il problema che si poneva lAbb non era semplicemente di natura teorica: non a caso sottoline nella Prefazione come il suo disegno fosse quello di proporre dei mezzi per rendere la

pace perpetua e non quello di proporre una disquisizione sulla pace. Egli era cosciente di attirarsi le critiche di tutti quei benpensanti che avrebbero trovato il suo progetto ingenuo e impraticabile Al contrario Voltaire afferma che la sola condizione per la pace la tolleranza, la quale presuppone la distruzione di tutti i dogmi che dividono gli uomini stessi. Invece, secondo Rousseau i vantaggi che risulterebbero dallesecuzione di un progetto di pace perpetua sono immensi ed evidenti per ogni principe, per ogni popolo e per tutta lEuropa. Realizzare una repubblica europea anche solo per un giorno significherebbe, infatti, farla durare in eterno, perch ciascuno vi troverebbe un interesse personale, confermato dallesperienza. Nonostante ci, sono gli stessi principi che si oppongono alla sua realizzazione. In tale ottica, lopera di Saint-Pierre sulla pace perpetua sembra perci, a Rousseau, "impotente a produrla" e "superflua per conservarla". Lunica preoccupazione dei principi si concentra, infatti, su due scopi: estendere il dominio allesterno e renderlo pi assoluto allinterno. Il "bene pubblico", la "felicit dei sudditi" e la "gloria della nazione" sono solo pretesti e funzioni che si riferiscono in realt a due scopi anzidetti. Non esiste al mondo un solo sovrano che sopporti lidea di vedersi costretto ad essere giusto sia verso gli stranieri che verso i sudditi. Nonostante la saggezza del progetto di Saint-Pierre, i mezzi proposti per realizzarlo dimostrano a parere di Rousseau lingenuit dellautore: egli, infatti, pensa che basti, per realizzarlo, indire un congresso e proporvi alcuni articoli. Un progetto non chimerico di repubblica europea aveva avuto il suo primo autore in Enrico IV, il quale tuttavia lo aveva condotto avanti nella "speranza di diminuire un terribile nemico" (i due rami della casa dAustria ) e facendo leva sugli interessi personali dei sovrani coinvolti. I suoi preparativi daltra parte non si erano limitati n a formare leghe

allesterno n a stringere alleanze con i paesi vicini, ma egli aveva riempito i forzieri di denaro, si era procurato armi e munizione in gran quantit, cosicch fu solo sua morte a evitare allEuropa la "grande rivoluzione" da lui progetta, cio "una guerra, che doveva essere lultima" e che doveva preparare "una pace immortale". Al progetto "realistico" di Enrico IV Rousseau contrappone quello ingenuo di SainPierre, che, per la realizzazione di tale istituzione pretendeva di avvalersi solo di un libro. La pace perpetua per Rousseau dunque troppo "buona" per essere adottata e non attuabile. Infine, Kant estremamente innovativo poich sostiene l'idea di una pace universale e permanente costruita attraverso il superamento della sovranit dei singoli stati e la formazione di uno stato federativo, lunico compatibile con la libert dei singoli. Kant non era un utopista. Il suo, infatti, un progetto giuridico che parte dalla consapevolezza che gli uomini non tendono spontaneamente alla bont. La pace, secondo Kant, non uno stato naturale, qualcosa che deve essere istituito attraverso un ordine legale imposto da un'autorit superiore a ogni singolo stato. Quindi per Kant, non c' pace senza una "forza" superiore che la imponga espone il proprio pensiero pacifista nellopuscolo "Per la pace perpetua ". Secondo Kant la teoria della pace perpetua si regge su quattro punti fondamentali: 1) Gli stati nei loro rapporti esterni vivono ancora in uno stato non giuridico (o meglio giuridico provvisorio); 2) Lo stato di natura uno stato di guerra e quindi uno stato ingiusto; 3) Essendo questo stato ingiusto, gli stati hanno il dovere di uscirne e di fondare una federazione di stati secondo l'idea di un contratto sociale originario, il che significa "un'unione di popoli, attraverso la quale essi si obbligano a non occuparsi delle vicende gli uni degli altri, ma a proteggersi dagli assalti di un nemico esterno"; 4) Questa federazione per non deve istituire un governo sovrano, ma deve prende la forma di un' associazione, in cui i singoli componenti rimangono su un

piano di collaborazione tra eguali. Kant fissa dei punti per giungere alla formazione di questa confederazione sovranazionale, un vero e proprio trattato sintetico in cui distingue sei articoli preliminari, nei quali vengono stabilite le condizioni necessarie affinch vengano eliminate le ragioni della guerra, e tre articoli definitivi, nei quali invece Kant stabilisce le condizioni necessarie per l'attuazione di una pace durevole. Per la Pace perpetua, contiene gli articoli preliminari che si presentano come leggi proibitive alloperato degli stati e tre articoli definitivi che costituiscono la parte propositiva dellordine internazionale. Secondo questi ultimi articoli la pace intesa come impossibilit della guerra realizzabile tramite la creazione di una Federazione di liberi stati a costituzione repubblicana (presente laddove esiste ed rispettato un codice costituzionale ) su cui si fonda il diritto internazionale. I tre articoli costituiscono le condizioni per istituire lo stato di pace e le immediate espressioni di questo. Tali condizioni possono essere soddisfatte solo con il passaggio da una minaccia permanente di guerra a una situazione altrettanto permanente di pace; inoltre, in quanto prive di qualsiasi riferimento a istituti o istituzioni concreti, esse mirano a individuare la forma ottimale in cui la volont politica pu esprimersi. La forma repubblicana quindi lunica che possa garantire la pace perpetua, giacch essa fondata su: principi della libert dei membri della societ (in quanto uomini) sui principi della dipendenza da ununica legislazione comune (in quanto sudditi) sulla legge delluguaglianza di tutti (in quanto cittadini). Listituzione repubblicana da preferirsi anche poich lo stato guidato da un tiranno non consente di perseguire lobiettivo della pace; inoltre in essa permangono gli eserciti mercenari, le persone sono dunque caute nel deliberare la guerra a fronte di una concezione patrimoniale dello Stato. la vera pace si realizzer solo quando sar impossibile fare la guerra, ovvero quando gli stati si organizzeranno giuridicamente per impedire la guerra.

Se lumanit riuscita ad espellere la guerra dai rapporti personali, considerando laltro come fine e non come mezzo o "carne da cannone", riuscir ad eliminarla anche da quelli internazionali. Il perfezionamento morale delluomo passa attraverso lespulsione della guerra, ovvero emerge il tentativo di conciliare politica e moralit ( stesso tentativo rousseauniano), che nella realt non si toccano.

You might also like