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"Turismo e infrastrutture

iI mix su cui puntare per riIanciare I'economia deI Lazio"


Dati di sintesi
l Lazio la regione italiana che presenta la pi alta quota di turisti stranieri e occupa il quarto posto nella
classifica nazionale dei flussi turistici, dietro a Veneto, Lombardia e Toscana. Nel territorio laziale si
concentrano quasi 11 milioni di arrivi turistici e oltre 30 milioni di presenze. l peso della provincia di Roma
rilevante con percentuali che sfiorano il 90%, grazie alle sue attrazioni culturali e religiose ma anche di
leisure, di entertainment, di business nonch alla presenza del primo porto crocieristico italiano,
Civitavecchia, e di due aeroporti, Fiumicino e Ciampino, che movimentano complessivamente oltre 40 milioni
di passeggeri l'anno. quanto emerge dall'analisi di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), centro studi
collegato al gruppo Intesa SanpaoIo, "Il ruolo del turismo nello sviluppo economico regionale, presentata
questa mattina alla Casa del Cinema nell'ambito del convegno "Turismo per caso?, organizzato dal Gruppo
giovani dell'Ance Lazio.
Secondo quanto emerge dalla ricerca di SRM, il turismo rappresenta uno dei volani fondamentali per la
ripresa economica. Nei prossimi 10 anni il comparto costituir uno dei settori trainanti dell'economia
mondiale, con percentuali di crescita diverse nelle varie aree del globo. L'talia, e con essa il Lazio, rischia di
restare indietro a causa della mancanza di investimenti significativi nel comparto. Politiche attente e mirate
potrebbero invece favorire una maggiore penetrazione nei mercati internazionali.
Per questo motivo Ance Lazio ha voluto riunire i principali attori che operano nel settore per avviare un
dialogo costruttivo volto a individuare le priorit fondamentali e ad avviare un percorso di sviluppo condiviso,
con un particolare riguardo per le infrastrutture. l Lazio ha infatti delle potenzialit enormi dal punto di vista
storico e archeologico ma sconta un notevole ritardo sotto il profilo delle infrastrutture. Chi arriva nella nostra
regione finisce per limitarsi a visitare Roma e pochi altri siti. Per segmentare e aumentare la permanenza dei
turisti nella regione, facendo crescere di conseguenza anche il Pil, necessaria una riqualificazione del
sistema delle reti, lavorando sugli snodi di arrivo (porti e aeroporti) e sulla distribuzione dei flussi. Bisogna
inoltre avviare un processo di riqualificazione delle strutture di accoglienza, al fine di adeguarle alle richieste
di turisti sempre pi attenti agli aspetti della sostenibilit e del rispetto del territorio.
II turismo in ItaIia
l settore turistico in talia attira all'anno oltre 100 milioni di turisti italiani e stranieri e contribuisce al Pil del
nostro Paese per il 5,4%, un valore che diventa molto significativo se oltre ai settori pi diretti quali
l'alberghiero, la ristorazione, il trasporto marittimo, si considera anche il contributo economico di tutto
l'indotto turistico. Si tratta di un settore, quindi, che ha una sua valenza e un enorme potenziale di sviluppo.
Secondo le stime del WTTC, aIIa fine deI 2012 in ItaIia il Pil del settore Travel&Tourism in senso stretto
sar diminuito dell'1,6%, mentre quello allargato avr subito una flessione del 2,2%; l'occupazione caler
invece dell'1,3% per il turismo in senso stretto e del 2,5% per il turismo allargato.
Nei prossimi 10 anni il turismo potr invece rappresentare uno dei settori trainanti dell'economia mondiale,
ne garantir la crescita e contribuir in maniera rilevante all'equilibrio della bilancia commerciale. NeI 2022 il
Pil del turismo diretto crescer del 4,2% a livello mondiale e del 2,4% a livello europeo. Per l'talia si
prevede un ritmo di crescita inferiore, pari a +1,9%.
I numeri deI turismo neI Lazio
Nel 2011 si sono registrati nel Lazio 10.845.956 arrivi turistici e 32.297.537 giorni di presenza sul territorio,
che rappresentano il 10,4% degli arrivi e l'8,3% delle presenze del mercato nazionale e il 39,7% degli arrivi e
34,7% delle presenze del mercato dell'talia centrale.
Gli arrivi e le presenze dei turisti stranieri rappresentano nel Lazio rispettivamente il 66,2% ed il 68,3% del
totale, valori molto elevati se si pensa che gli stessi parametri a livello nazionale rappresentano il 46% degli
arrivi e del 45,8% per le presenze.
Si tratta per lo pi di visite di carattere culturale, come testimonia la quota degli arrivi nei siti di maggior
interesse storico, che si attestata nel 2011 a 8.465.759, pari all'82,3% del totale. Una cifra che non stata
sfiorata da nessun'altra regione.
NegIi uItimi 5 anni la domanda turistica ha avuto un andamento altalenante ed stata caratterizzata da una
flessione iniziata nel 2007 e proseguita nel 2008, per poi riprendersi negli anni successivi. n particolare, nel
2011 le presenze sono cresciute del 5,2%, un valore superiore sia alla media del Centro (4,4%), che a
quella dell'talia (3,5%).
TabeIIa 1: EvoIuzioni degIi arrivi e deIIe presenze turistiche neIIe macroaree d'ItaIia. Anno 2011
Area
Var. 2010/11
Var. media
2006/2011
Var. quota di
mercato 10/11
Var. media quota
di mercato 06/11
Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze
NORD OVEST 6,40% 4,60% 4,50% 2,60% 0,90% 1,10% 2,20% 1,40%
NORD EST 5,70% 2,80% 2,80% 1,20% 0,30% -0,70% 0,50% 0,00%
CENTRO 5,60% 4,40% 0,80% 0,20% 0,20% 0,80% -1,50% -1,00%
LAZIO 5,40% 5,20% -0,10% 0,10% 0,00% 1,70% -2,40% -1,10%
MEZZOGIORNO 3,50% 2,90% 1,20% 1,30% -1,80% -0,60% -1,10% 0,10%
ITALIA 5,40% 3,50% 2,30% 1,20% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Fonte: elaborazioni SRM su dati stat.
Posti Ietto: boom deII'affitto, aumentano b&b e agriturismi in regione
Tra il 2003 e il 2011 nel Lazio i posti letto sono cresciuti mediamente del 2,5%, contro una media dell'1,8%
nel Centro talia. L'aumento da attribuire soprattutto alle strutture complementari (+3,6% annuo), anche se
l'offerta alberghiera (+1,7%) ha un peso preponderante.
Entrando nel dettaglio, nella nostra regione su 298.400 posti letto presenti - pari al 6,3% dell'offerta
nazionale - il 54% si riferisce alle strutture alberghiere e il 46% a quelle complementari.
n particolare, tra le formule ricettive complementari, a crescere di pi sono stati gIi aIIoggi in affitto (+
33,9% annuo, contro una media nazionale dell'1,3%). Rilevante stato anche l' incremento dei
bed&breakfast (+14,6%, contro la media nazionale del 43,1%) e degli agriturismi (+12,5%, in linea con il
12,7% del resto d'talia). Nelle strutture alberghiere invece l'aumento annuo dei posti letto negli alberghi si
fermato all'1,7, in linea con il dato nazionale (1,8%), per l'impulso dato da Roma (+2,1%).
Nel Lazio inoltre si registra nelle strutture alberghiere una percentuale di sistemazioni a 3, 4 e 5 stelle
maggiore rispetto al dato nazionale: 83% contro 78%.
TabeIIa 2: II tasso di crescita medio annuo dei posti Ietto deIIe principaIi formuIe ricettive, anni 2003,
2011 neIIe province deI Lazio
Province AIberghi
Campeggi
e viIIaggi
AIIoggi
in affitto
Agriturismo B&B AItro
Viterbo 1,20% 1,50% 2,60% 14,50% 22% 3%
Rieti 1,00% 74,10% 13,10% 8,20% 4% -2,80%
Roma 2,10% 0,10% 47,20% 11,80% 14,50% 4,20%
Latina 1,70% -0,10% 4,60% 12,00% 14,50% 15,60%
Frosinone -1,50% 0,10% 11,20% 15,70% 17,30% 1,70%
Lazio 1,70% 0,40% 33,90% 12,50% 14,60% 3,90%
Fonte: elaborazione SRM su dati stat
Infrastrutture
AEROPORTI. Gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino formano la pi grande area aeroportuale d'talia con
oltre 40 milioni di passeggeri in transito ogni anno.
Roma Fiumicino il primo scalo italiano in termini di passeggeri transitati, con 37.406.099 presenze nel
2011, oltre un quarto dei passeggeri movimentati in tutto il Paese, di cui il 34,6% su rotte nazionali e il 65,4%
su rotte internazionali.
Roma Ciampino , invece, il decimo aeroporto nazionale per passeggeri transitati - 4.776.919 nel 2011
corrispondenti al 3,2% del totale - di cui il 20,6% su rotte nazionali e il 79,4% su rotte internazionali.
NegIi uItimi 10 anni il traffico passeggeri aumentato in modo costante a Fiumicino, , mentre in ripresa
dopo una flessione durata 3anni (2008-2010) quello di Ciampino, cresciuto anche grazie agli accordi con i
vettori low cost che rappresentano il 99,1% delle compagnie presenti (sono il 17,5% a Fiumicino).
Un piano di espansione interessa I'aeroporto di Fiumicino e prevede la realizzazione di nuove
infrastrutture per migliorare il livello di servizio offerto al passeggero. Entro il 2020 si prevede l'innalzamento
della soglia di capacit dello scalo a 50 milioni di passeggeri/anno in modo da allineare l'aeroporto di
Fiumicino ai principali poli europei. Entro il 2044 si provveder invece all'espansione dell'area nord, con
l'aggiunta di 1.300 ettari (ai 1.600 attuali) e con la realizzazione di una serie di infrastrutture di portata tale da
ridisegnare completamente l'aeroporto.
PORTI. l sistema portuale laziale poggia su tre porti: Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta. Nel 2003 questi porti
sono stati raggruppati sotto la giurisdizione dell'Autorit Portuale di Civitavecchia a formare il "network dei
porti Laziali. l porto canale di Fiumicino ha funzione diportistica e cantieristica; il porto di Gaeta costituisce
una struttura per il trasporto marittimo e la logistica delle merci nell'area del Lazio meridionale, soprattutto
per quanto riguarda le linee di cabotaggio. l porto di Civitavecchia prevalentemente vocato al trasporto
passeggeri, di cabotaggio e crocieristico. Accanto a questi troviamo una serie di altri porti secondari dedicati
principalmente al traffico da diporto, come ad esempio quello di Terracina.
l porto di Civitavecchia il principale !"#$ strategico per laccesso alle pi importanti zone turistiche
italiane ed alle grandi rotte crocieristiche mediterranee. Gli approdi delle navi da crociera sono passati da
793 del 2009 a 1.002 del 2011. Secondo uno studio realizzato da Unioncamere Lazio nel 2009 (Il ruolo del
porto di Civitavecchia nell'economia regionale) il porto di Civitavecchia presenta alcune criticit legate al
traffico passeggeri: scarsit di facilities per i turisti; scarsit di offerta di mete turistiche diverse da Roma
(circa il 20% dei crocieristi che arriva a Civitavecchia ha gi visitato Roma almeno una volta); mancanza di
attrazioni nell'immediatezza del porto.
RETE STRADALE. La rete stradale del Lazio interessata da una fitta rete autostradale che la collega alle
principali direttrici nazionali e da una maglia di strade statali di interesse regionale che influenza anche la
viabilit delle regioni limitrofe.
Ad oggi la rete autostradale regionale lunga 470 Km. Le strade regionali e provinciali si estendono per
9.958 km e quelle statali per 602 km. l Lazio la seconda regione per numero di veicoli e di autovetture
circolanti, dopo la Lombardia che ha una popolazione quasi pari al doppio. Pi dei 2/3 delle autovetture e dei
veicoli ricadono nella citt di Roma che presenta indici ben al di sopra della media regionale, di macroarea e
nazionale.
RETE FERROVIARIA. L'infrastruttura ferroviaria RF del Lazio si estende per 1.207 km con una lunghezza
complessiva dei binari pari a 2.065 km di cui 1.780 km di linea convenzionale e 285 km di linea veloce. Le
stazioni con servizio viaggiatori sono 170. Nel suo complesso, il sistema delle ferrovie regionali del Lazio
permette lo spostamento di circa 360.000 viaggiatori grazie ad un'offerta di 868 collegamenti al giorno.
l sistema costituito da 8 linee ferroviarie metropolitane gestite da Trenitalia SpA, da 3 linee ferroviarie
regionali gestite da ATAC, dal servizio "Leonardo Express dedicato al collegamento veloce tra la stazione
Termini con Fiumicino e dalle due linee metropolitane di Roma. A maggio 2012 stato inoltre istituito un
nuovo collegamento periodico di Trenitalia da Civitavecchia a Roma S. Pietro, un treno diretto dedicato per
lo pi ai crocieristi estivi.
Accanto alla rete ferroviaria, infine, va segnalata la presenza di un intensa rete di linee di trasporto pubblico
cittadino gestita dall'Agenzia del trasporto autoferrotranviario (ATAC) del Comune di Roma.
Turismo: una miniera da sfruttare
NeI 2010 iI turismo ha prodotto neI Lazio 8.209,6 miIioni di euro, quasi il 5,4% del valore aggiunto

e il
4,9% deI PiI. Nello stesso anno il comparto ha prodotto in talia 82.833 milioni di euro, pari al 6% del valore
aggiunto dell'talia ed al 5,4% del Pil.
Ogni giorno di presenza turistica in pi, che si tratti di un nuovo arrivo o dell'allungamento di un
soggiorno, in grado di generare neI Lazio 114 euro di VA aggiuntivo. Un valore molto pi alto della
media nazionale (che si attesta a 103 euro), che va a spalmarsi su un indotto importante che comprende tra
gli altri commercio, moda, trasporti, cultura, sanit e rappresenta un volano per la nostra economia.
Un aumento deII'1% dei giorni di presenza neI Lazio (circa 717.000 presenze aggiuntive) invece in
grado di produrre un aumento deI vaIore aggiunto turistico di oItre 82 miIioni di euro. Cifra che potrebbe
salire a 410 milioni di euro con un incremento del 5% delle presenzee a 821 milioni di euro con un balzo del
10%.
TabeIIa 3: Indicatori degIi effetti di spesa suI vaIore aggiunto aI 2010
Regione
N. presenza
stimata
(presenze
compIessive
effettive)
Spesa
turistica
stimata
2010 - dati
in miIioni
V.A.
TURISMO
2010 - dati
in milioni
V.A
turismo/V.A.
REGIONALE
V.A.
Turismo/PIL
regionaIe
MoItipIicatore di
presenza: V.A.
attivato su presenza
LAZIO 71.744.000 9808,41 8.209,62 5,40% 4,90% 114,43
ITALIA 800.775.000 79705 82.833,00 6,00% 5,40% 103,44
Fonte: elaborazione SRM
Su questo dovranno riflettere tutti gli attori del comparto, chiamati "fare sistema per rilanciare il turismo e
renderlo l'anima vincente del nostro territorio e non solo risorsa da sfruttare. Ci implica, da un lato, la
necessit di puntare i riflettori sul turismo concentrandosi sui possibili miglioramenti della "competitivit
turistica dei territori, dall'altro, una policy diretta a conferire al turismo la giusta centralit nell'ambito delle
politiche di sviluppo, a sviluppare una cultura imprenditoriale di sistema e a razionalizzare gli strumenti per
l'attivazione delle politiche di sviluppo.
n tale contesto, iI Lazio deve diversificare, decongestionare e potenziare Ia propria offerta attrattiva
per soddisfare Ie esigenze e Ie motivazioni turistiche di una cIienteIa pi varia e internazionaIe, che
vanno da quella leisure di chi vuole soprattutto rilassarsi e divertirsi a quella di chi viaggia per motivi di
lavoro.
Va in tale direzione Il Secondo Polo Turistico, un progetto destinato a rivoluzionare l'offerta attrattiva e la
strategia di promozione del territorio di Roma. Tale progetto infatti punta a decongestionare il centro storico e
a ritagliarsi un ruolo da protagonista anche in segmenti di mercato sinora scarsamente valorizzati o
inesplorati ma ricchi di potenzialit, quali il turismo convegnistico-fieristico, quello ludico-sportivo, quello
naturalistico-archeologico e quello aero-portuale mediante la creazione di parchi divertimento a tema,
strutture congressuali all'avanguardia, nuove aree portuali, riserve naturali in rinnovata evidenza. Si tratta
quindi di proposte turistiche nuove e differenziate per i diversi target che daranno alla Citt Eterna una
dimensione inedita, destinata ad integrarsi in modo armonico con la sua vocazione pi tradizionalmente
culturale e religiosa, con un rilevante ritorno economico.

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