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GRAMMATICA ITALIANA
fonologia morfologia
parti variabili larticolo il sostantivo laggettivo il pronome il verbo Tavole dei verbi - forme attive e passive parti invariabili lavverbio la preposizione la congiunzione...
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sintassi
della proposizione del periodo
suntini
GRAMMATICA ITALIANA
A cura di Michela De Iesu, laureata in Materie Letterarie Progetto e realizzazione grafica: Edipress sas
ISBN 88-89142-23-5
Copyright 2006 - Edipress sas via Fontananuova, 11/b - 83031 Ariano Irpino (AV) per informazioni: servizio clienti 0825 828066 e-mail: info@suntini.it Prima edizione: maggio 2006
Finito di stampare nel mese di aprile 2006 presso la Tecno Print s.r.l via VIII trav. Appia, n. 30 - 83042 Atripalda (AV) per conto della Edipress sas
Tutti i diritti sono riservati. vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi strumento. I testi e lelaborazione dei testi, anche se curati con scrupolosa attenzione, non possono comportare responsabilit per involontari errori o inesattezze.
INDICE PARTE I 1. FONOLOGIA ......................................................................................... PARTE II - MORFOLOGIA 1. FORMA E FUNZIONE DELLE PAROLE ................................................. 2. LE PARTI DEL DISCORSO
2.1 LE
PARTI VARIABILI PAG. PAG.
05
08
............................................................................................
PAG.
PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
09
10 15 29 44 47 53 56 57
2.1.1 LARTICOLO ....................................................................................................... 2.1.2 IL SOSTANTIVO .................................................................................................. 2.1.3 LAGGETTIVO ..................................................................................................... 2.1.4 IL PRONOME ...................................................................................................... 2.1.5 IL VERBO .......................................................................................................... 2.1.5.A LE CONIUGAZIONI ................................................................................... 2.1.5.B VERBI REGOLARI E IRREGOLARI ................................................................ 2.1.5.C VERBI IMPERSONALI, SERVILI, DIFETTIVI ....................................................
2.2 LE
PARTI INVARIABILI
.........................................................................................
PAG.
PAG. PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
68
68 70 72 72 76 78
2.2.1 LAVVERBIO ....................................................................................................... 2.2.1.A I GRADI DELLAVVERBIO .......................................................................... 2.2.1.B LA POSIZIONE DELLAVVERBIO ................................................................. 2.2.2 LA PREPOSIZIONE ............................................................................................... 2.2.3 LA CONGIUNZIONE ............................................................................................... 2.2.4 LINTERIEZIONE ..................................................................................................
79 83 85 87 88 89
89 91 96 98
............................................................................
PAG.
PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
103 104
105 106 107 108 108 128
.............................................................................. LE PROPOSIZIONI COORDINATE .............................................................................. LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE ............................................................................. 2.2.4.A CLASSIFICAZIONE DELLE SUBORDINATE ...................................................... 2.2.4.B LA CONCORDANZA DEI TEMPI ....................................................................
LE PROPOSIZIONI INCIDENTALE
2.3 GLI INCISI ......................................................................................................... 2.4 LA FRASE NOMINALE ......................................................................................... 2.5 DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO ..........................................................................
2.5.1
DAL DISCORSO DIRETTO AL DISCORSO INDIRETTO
PAG. PAG.
PAG.
.....................................................
APPENDICE Verbi irregolari della 1^ coniugazione -are ..................................... Verbi irregolari della 2^ coniugazione -re ..................................... Verbi irregolari della 2^ coniugazione -re/ere ............................. Verbi irregolari della 2^ coniugazione -ere ..................................... Verbi irregolari della 3^ coniugazione ..............................................
PAG. PAG. PAG. PAG. PAG.
fonologia
PARTE I 1. FONOLOGIA(1)
Elementi di fonologia Elemento Lettere Definizione Esempio
Segni grafici convenzionali usati per rap- A, b, c, .. presentare nella scrittura i suoni che compongono le parole . Serie ordinata di lettere A, b, c, . u, v, z
Alfabeto Vocali
Lettere che possono essere pronun- A, e, i, o, u ciate da sole, senza lausilio di altre lettere, aventi una voce propria.
Consonanti Lettere che possono essere pronun- B, c, d, f, . ciate solo se accompagnate da una vocale . Omonimi Parole di significato diverso che si scri- d (verbo) vono allo stesso modo. da (preposizione) Gruppo di due lettere che costituisco- famiglia, ghirlanda, no un unico suono. Gruppo di tre lettere che costituisco- figlia, sciarpa, no un unico suono. Monosillabi atoni pronunciati accen- la fortuna, vi scrituando la parola che li segue. vo, Monosillabi atoni pronunciati accen- alzati, dimmi, tuando la parola che li precede. Gruppo di due vocali che si pronun- cielo, tuo no, fiato, ciano con una sola emissione di voce. causa, Gruppo di tre vocali che si pronuncia- tuoi, buoi, buio, no con una sola emissione di voce.
Digramma
Trigramma
Proclitiche
Enclitiche
Dittongo
Trittongo
(1)
La fonologia studia i fonemi, cio i suoni specifici di una lingua, dal punto di vista della loro funzione nel sistema di comunicazione linguistica.
6 Iato
fonologia Incontro di due vocali che si pronun- beato, maestro, reciano separatamente . ame, aorta, boato... Gruppo di lettere che si pronuncia con cru-de-le, cal-cio, una sola emissione di voce. ma, se, Po, ma-no, ta-vo-la, .
Sillaba
Monosillabo Parola composta da una sillaba. Bisillabo Trisillabo Plurisillabo Accento tonico Accento grafico Parola composta da due sillabe. Parola composta da tre sillabe.
Parola composta da pi di tre sillabe. cor-ri-do-re, La maggiore intensit di tono con cui denaro, si pronuncia una sillaba in una parola. Forma scritta dellaccento tonico. povert, cap,
ridono, andr,
Sillaba atona Sillaba su cui non cade laccento toni- verr, ridono, co . Tronche Parole che presentano l accento to- ospitalit, .. nico sullultima sillaba. Parole che presentano laccento to- nazione, nico sulla penultima sillaba. Parole che presentano laccento to- sindaco, nico sulla terzultima sillaba.
Piane
Sdrucciole
Bisdrucciole Parole che presentano laccento to- abitano, nico sulla quartultima sillaba. Elisione Soppressione della vocale finale di laurora, una parola non accentuata davanti a unaltra parola che inizi anchessa per vocale .
Troncamento Eliminazione della sillaba o vocale fi- buon affare, . nale di una parola davanti a unaltra
fonologia parola che inizi sia per vocale che per consonante. Apcope Troncamento segnato con lapostrofo po (poco), senza nessun rapporto con la parola che segue .
Punteggiatura Insieme di segni che indicano grafi- I soldati portarono camente le pause del discorso (vir- serenit, tranquilgola, punto e virgola, due punti, punto fer- lit, libert; mo) e lintonazione della voce (punto interrogativo, punto esclamativo, punti di sospensione). Segni grafici Virgolette, lineette , parentesi tonde , Mi raccomand: parentesi quadre , asterisco , tratti- Cerca di stargli no . vicino ;
morfologia
PARTE II MORFOLOGIA
(1)
rono,
suffisso una lettera o gruppo di lettere che si inserisce fra radice e desinenza e che attribuisce a ciascun vocabolo della stessa famiglia significato differente. Nella lingua italiana i suffissi sono numerosi, ad esempio: -mente che compare nella maggior parte degli avverbi di modo o maniera,
(1)
Il termine morfologia deriva dal greco morph (= forma) + logos (= studio) e significa studio della forma.
morfologia prefisso
9 gruppo di lettere che si premette alla radice di una parola per variarne il significato, es.:risciacquato, sciaqua-
to, ;
numerosi sono i prefissi, alcuni di essi come a-, fra-, quando si uniscono a una parola, producono il raddoppiamento della consonante iniziale (es.: fram-mettere, am-mettere, ). Allo stesso modo, purch la radice della parola inizi per consonante semplice, si comportano anche contra(2) (es.: contrapporre, ), sopra- (es.: soprattutto, ), sovra(es.: sovrapposto), su- (es.: supporre, ).
2.1 LE PARTI VARIABILI Le parti o parole variabili del discorso sono cos definite perch le loro desinenze mutano secondo la necessit del discorso; articoli, nomi, aggettivi e pronomi variano in relazione a: il genere maschile o femminile, es.: le rose odorose / i girasoli gialli,
;
il numero singolare o plurale, es.: lo studioso / gli studiosi, ; la persona nel caso di pronomi personali, es.: noi italiani / voi inglesi,
.
I verbi invece variano: nella persona 1a, 2a, 3a, es.: lodo, lodi, loda, ; nel numero singolare o plurale, es.: lodo, lodiamo, ; nel modo indicativo, congiuntivo, , es.: lodasse, lodarono, ; nel tempo presente, imperfetto, futuro, , es.: lodava, loderebbero,
.
(2)
controcorrente, controriforma, .
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morfologia
2.1.1 Larticolo L articolo la parte variabile del discorso che si premette al nome o ad eventuali altri elementi del gruppo del nome per indicarli in modo determinato (articolo determinativo) o in modo indeterminato (articolo indeterminativo) o anche per esprimere una parte, una quantit imprecisata di qualcosa (articolo partitivo ). Tipo Caratteristiche Forma/Particolarit
determinativo si premette ad una nome per in- genere numero singolare plurale dicare una persona, un anima le, una cosa ben definita e nota maschile il, lo /(l) i, gli a chi parla e chi ascolta, o di cui si femminile la / (l) le gi parlato, es.: il libro, la-
mico, .
USO DELLARTICOLO DETERMINATIVO 1. Davanti a nomi propri e cognomi SI USA NON SI USA
OSSERVAZIONI Il si usa davanti ai nomi masch. che iniziano con: consonante (tranne z,x, h, s + consonante,ps,gn),
con nomi con i nomi propri se pre propri, (es.: ceduti da un la Paola) anaggettivo da che se in alcuo un nome ni usi regiona comune , li e familiari si es.: il bellAn- pu trovare tonio, il duca larticolo premesso (es.: Alberto; con i nomi Salutami la propri se as- Roberta). sumono significato di nome comune ,
sciopero z, es: lo zaino x, es.: lo xilofono gn, es.: lo gnosticismo ps, es.: lo pseudonimo la semiconsonante i (pronuncia /j/), es.: lo iodio.
Inoltre, con i nomi che iniziano con il gruppo pn luso variabile, es.: lo pneumatico o pi comunemente il pneumatico. Per quanto riguarda la semiconsonante u /w iniziale necessario distinguere: i nomi italiani, che presentano larticolo l, es.:
luomo;
morfologia
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es.: Il Saul una tragedia di Alfieri; con i cognomi di personaggi femminili cele bri, es.:la Lo-
i nomi di origine straniera, che presentano larticolo il, es.: il whisky. I nomi che iniziano con w prendono larticolo il quando la pronuncia / v/ (es.: il watt); le parole di origine straniera che iniziano con ch + vocali presentano larticolo lo quando la pronuncia // (es.: lo champagne), hanno larticolo il quando la pronuncia /t/ (es.: il chador).
L si usa davanti alle parole che iniziano per voes.: il Barbacale, es.: leremita. Poich rossa. nella lingua italiana la con2. Davanti a nomi che sonante h non si pronunindicano parentela cia, le parole che iniziano SI USA NON SI USA con essa si comportano al plurale se al singolare come quelle che iniziano per vocale e prendono lartipreceduti da se preceduti colo l (es.: lhabitat). Inolun aggettivo da un aggettitre, nelle parole straniere possessivo , vo possessicon h aspirata si pu troes.: i miei zii; vo , quando lages.: mio zio. vare la forma lo (es.: lo hobby, lo hardware), anche se gettivo posin questi casi di uso cosessivo semune la forma l (es.: gue il nome , lhobby, lhardware). nees.: il padre cessario sottolineare per il tuo; termine humor , dove la quando il nopronuncia pu essere sia me di paren con h aspirata che semicontela alterasonantica, richiesto larto , ticolo lo.
es.: la zietta;
morfologia
mamma.
4. Davanti ai nomi geografici SI USA NON SI USA
con i nomi di geografici di: regioni, di Stacontinenti/ ti e di continen l Europa sta- ti se introdot- Davanti a vocale si usa la ti / lItalia ti dalla propo- forma elisa (l), es.: lomregioni / la bra sizione in , Campania es.: Vado in grandi isole Francia; / la Sicilia mari / il Tir- con i nomi di piccole isole, reno laghi / il Trasimeno fiu- es.: Capri; mi / il Danu- con i nomi di citt, paese , bio monti / il Cervino; villaggio, es.: con i nomi di Visiteremo Rocitt + agget- ma. tivo o compl. di specificazione (es.: la Parigi del XVIII secolo, la Firenze moderna ); fanno eccezione alcuni nomi di citt dove larticolo costituisce parte integrante del nome (es.: La Spezia) . 5. Davanti ai nomi dei giorni della settimana SI USA aggettivi prossimo e scorso, es.: Domenica prossima andremo in barca. NON SI USA caso, es.: il museo aperto il Marted e il Sabato.
con i nomi
consonante, es.: la nave, ; la lettera i (pronuncia //), es.: la ionosfera, ; la lettera h (parole stranie re), es.: la hole, ; la lettera w (parole straniere), es.: la world music, .
morfologia indeterminativo
13 si premette a un nome per in- genere numero singolare plurale dicare una persona, un animale, una cosa indefinita, impreci- maschile un, uno manca, sata e non nota a chi parla e ascol- femminile una/(un) sostituito dallartita, es.: un libro, unamica, un colo partitivo
amico, .
USO DELLARTICOLO INDETERMINATIVO Si usa con i nomi propri quando: l articolo precede un nome famoso usato per antonomasia, per indicare qualcuno del livello di, simile a,
OSSERVAZIONI Un si usa negli stessi casi dellarticolo determinativo il (un bambino, ); inoltre si usa: davanti a vocale, es.:
un amico, ;
davanti alla semiconsonante u (pronuncia / w/), es.: un uomo, un
whisky, .
Uno si usa negli stessi casi dellarticolo determinativo lo (es.: uno xilofono); per i nomi inizianti con h segue quanto detto es.: Un Tevere insolitamente in a proposito dellarticolo lo.
il nome assume il valore indeterminato di un certo , un tale, es.: Conosci un tale Marco (= un certo Marco).
Una si usa negli stessi casi dellarticolo determinativo la, es.: una ca-
sa, .
Un si usa solo davanti a nomi femminili, inizianti per vocale, es.:
unelica, unonda, .
partitivo si premette a un nome per indicare genere numero singolare plurale una parte di un tutto (cio di un dei , del , insieme di persone, animali o cose), maschile degli dello senza precisare la quantit,
femminile una /( un )
delle
14 USO DELLARTICOLO PARTITIVO Si usa con: nomi che indicano non un singolo oggetto bens una quantit imprecisata di qualcosa, es.: Ho portato del vino; sostantivi astratti o dal significato figurato, in espressioni come: avere dello spirito (= senso dellumorismo), avere del fegato (= coraggio), . OMISSIONE DELLARTICOLO necessario ricordare che larticolo spesso viene omesso, ci accade nei seguenti casi: in molte locuzioni avverbiali: a torto, a ragione, in sostanza, ; nelle espressioni che hanno valore di avverbi qualificativi: con ansia, con serenit, ; in diversi complementi di luogo, soprattutto se introdotti dal la preposizione in: essere in vacanza, vivere i campagna, ; in alcune espressioni costituite da verbo + complemento oggetto: dare fastidio, provare piet, cercare lavoro, cambiare citt, ; nei costrutti introdotti dalla preposizione da: carta da lettere, sala da pranzo, ; nel complemento di materia : una scala di ferro, ; nelle locuzioni parlare italiano, parlare francese e simili; in alcune espressioni introdotte dalla preposizione senza: senza pace, senza rimorso, ;
morfologia OSSERVAZIONI Larticolo partitivo indicato dalle forme articolate della preposizione di ( del , dello, ); al singolare assume il significato di un po di , alquanto , mentre al plurale si usa al posto dellinesistente articolo indeterminativo e significa alcuni, es.: Ho letto un libro dei
libri;.
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salvato, ;
con i nomi dei mesi, delle stagioni e dei giorni della settima na, es.: in agosto andr in vacanza, ; tuttavia, quando il nome accompagnato da un determinante (es.: il sabato del villaggio, ) e in espressioni con significato temporale
verno);
in alcuni titoli di libri, es.: Sto-
16 genere
a. classificazione del sostantivo secondo il significato categorie concreto significati/esempi indica persone, animali o cose e, in genere, esseri che esistono nella realt o che siano pensati come realmente esistenti, es.: castello, cane, suono, profumo, indica sentimenti, concetti, qualit, modi di essere, ovvero tutto ci che esiste si pu immaginare, es.: gioia, amore, filosofia, virt, indica in modo generico esseri viventi o cose appartenenti a una stessa categoria o specie, es.: isola, citt, scrittore, indica esseri viventi o cose, distinguendoli per dagli altri della medesima categoria o specie; si scrive sempre con la lettera maiuscola(3), es.: Marta, Bari, Ionio, indica una sola persona, un solo animale o una sola cosa, es.: giocatore, gatto, nave, indica un insieme di animali o cose della stessa specie, es.: flotta, gregge,
astratto
comune
proprio
individuale
collettivo
(3)
Oltre ai nomi propri, si scrivono con la maiuscola: soprannomi, es.: lInnominato, il Barbarossa, ; pseudonimi, es.: Pietro Metastasio (Pietro Trapassi), ; cose personificate, es.: la Luna ispir il poeta;
morfologia b. classificazione del sostantivo secondo la forma genere per i nomi di persone o di animali c cor- rispondenza tra genere naturale e genere grammaticale , sono cio: maschili i nomi degli esseri animati di sesso maschile, es.: il numero
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singolare: nome che indica una sola persona, un solo animale, una sola cosa (es.: penna, porta, carta, ); plurale: si forma cambiando la desinenza del singolare secondo il seguente schema generale:
singolare nomi maschili in plurale esempi
-a
-e -i
-a nomi femminili - o -e in
padre, il gatto,...; N.B. I termini ala e arma, pur essendo femm., presentano
femminili i nomi il plurale con la desinenza i: ali, armi. FORMAZIONE DEL PLURALE degli esseri animati di sesso nomi in a, generalmente presentano il plurale secondo femminile, es.: regole della tabella precedente; tuttavia, alcune categorie la madre, la gat- di nomi formano il plurale nel modo seguente: - nomi maschili e femminili in -ca, -ga ta, .
formazione del plurale esempi
ECCEZIONI se maschili in il monarca/i monarchi; Alcuni sostanti-chi , -ghi lo stratega/gli strateghi, vi, come: guardia, sentinella , spia , la nuca/le nuche, se femminili in pur essendo di -che, -ghe la strega/le streghe, genere grammaticale femminile N.B. Il termine belga, abitante del Belgio, se maschile fa si riferiscono belgi, se femminile belghe. - nomi in -ca e ga (con laccento sulla ) generalmente a uomini;cos come formazione del plurale esempi ad esempio soprain -ce, -ge lallerga/le allerge, la buga/le no , contralto, , buge, la farmaca/le farmace, pur essendo di - nomi in -cia e -gia (senza laccento sulla i) genere grammatiformazione del plurale esempi cale maschile, si riferiscono a vocale + -cia, -gia in la camicia/le camicie, donne. In questi -cie e -gie la valigia/le valigie, casi, gli elementi che si riferiscola provincia/le province, consonante + -cia e no al nome (attri-gia in -ce e -ge la lancia/le lance,
18 buto,) concor- dano con esso tenendo conto del genere gram maticale , non di quello naturale,
morfologia nomi in -o, generalmente presentano il plurale in -i; tuttavia, alcune categorie di nomi formano il plurale nel modo seguente: -nomi in -co e -go
formazione del plurale esempi
es.: La sentinella in -chi e -ghi se sono stata assalita dai parole piane (se presentano cio laccento rapinatori. sulla penultima La sentinella sillaba)(4) stato assalito dai rapinatori;
asparago/asparagi, per i nomi di co- in -ci e -gi se sono pamonaco/monaci, sa lattribuzione role sdrucciole (se premedico/medici, del genere con- sentano cio laccento sulla terzultima sillavenzionale, poiba)(5) ch soltanto luN.B. Fra questi nomi hanno entrambe le forme di pluraso ha stabilito che sole, fuoco, le i termini: sono di genetermini plurale re maschile e luna, acqua di gechirurgo chirurghi, chirurgi nere femminile. sarcofago sarcofaghi, sarcofagi Il genere di un intonaco intonachi, intonaci nome di cosa , stomaco stomachi, stomaci oltre alla consultazione del voca- Come possibile osservare le eccezioni sono numerose, bolario, pu es- per cui possono essere daiuto alcune regole empiriche, sere individua- come: i nomi in -fugo hanno sempre il plurale in -ghi to mediante: (es.: callfugo callifughi, ); a. la desinenza i nomi in -logo: - se riferiti a persone (es.: biologo, ) hanno il pluSono maschili i nomi: rale in -gi (biologi, forme come biologhi sono di uso con la desipopolare); nenza -o, es.: - se riferiti a cose (es.: catalogo, ) hanno il plurale in -ghi (cataloghi, ). foglio, tavolo,; N.B. Alcuni nomi maschili in -o al plurale diventano terminanti in femminili, prendendo la desinenza -a: consonante ,
(4) (5)
Fanno eccezione i termini: amico/amici, greco/greci, nemico/nemici, porco/porci. Fanno eccezione i termini: carico/carichi, catalogo/cataloghi, dialogo/dialoghi, epilogo/ epiloghi, incarico/incarichi, obbligo/obblighi, pizzico/pizzichi, profugo/profughi, prologo/ prologhi, strascico/ strascichi, valico/valichi.
morfologia generalmente stranieri (es.: il film, lo sport,); fanno eccezio ne la gang, la holding, . singolare il centinaio il migliaio il miglio losso il paio il riso (il ridere) luovo plurale le centinaia le migliaia le miglia le ossa le paia le risa le uova,
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zo/zi, pendo/pendi fanno eccezio ne il brindisi, - nomi in -io (senza laccento sulla i) il bisturi e paformazione del plurale esempi role di origine acciaio/acciai, aglio/agli, straniera come in -i poich perdono la viaggio/viaggi, vizio/vizi, il bikini, il bon- i del tema e conservano solo quella della desai, ; sinenza terminanti in -t e in -t (es.: N.B. Alcuni nomi in -io al plurale possono confondersi la novit, la vir- con i plurali di altri sostantivi, si rende necessario perci t,); fa ecce- un segno distintivo, ad esempio laccento sulla sillaba zione il tut. tonica, laccento circonflesso sulla i finale, la doppia i finale, come risulta dal seguente schema: Sono sia maschili che femminili i per evitare equivoci plurale singolare nomi con la desiambiguo nenza - e , es.: il osservato- osservatori osservatori/osservator/ mese, la notte, ;
inoltre, se la -e costituisce la parte finale di un suffisso : sono maschili i nomi che terminano in: -tore, es.: il forrio (luogo per osservare) osservatore (chi osserva) solo quella della desinenza principio (inizio, conprincipi
Sono femminili i nomi: con la desinenza -a, es.: mati- -nomi in -io ta, carta, ; - nomi in o (con laccento sulla ) con la desinen- formazione del plurale esempi za -i, es.: tesi, in -i addo/addi, calpesti/calpesti, diagnosi, ;
osservatorii osservatri
princpi/princip/principii
20 -one, es.: lo
morfologia cetto) principe (titolo nobiliare) arbitrio (atto abusivo, prepotenza) arbitro (chi dirige una gara sportiva) omicidio (assassinio, uccisione) omicida (chi uccide, assassino) arbitri
scroccone, ;
sono femminili i nomi che terminano in: -zione, es.: la
prncipi
nazione, ; -trice, es.: lattrice, ; -ite, es.: la nevrite, ; -itudine, es.: la gratitudine, .;
b. il significato, nomi che appartengono ad alcune aree omogenee di significato generalmente tendo- no a far parte del medesimo genere grammaticale . Sono maschili i nomi di: alberi, es.: labe-
omicidi
nomi in -e sia maschili che femminili al plurale prendono la desinenza -i, es.: lape/ le api; il dente/ i denti, . N.B. Il plurale del termine bue buoi; quello di mille presenta nei multipli la terminazione -mila (duemila, tremila, ) nomi invariabili o indeclinabili, essi sono: - alcuni nomi maschili in -a,
es.: loro, il bron- es.: la citt/le citt, la libert/le libert, il tab/i tab, ; - i nomi, per lo pi di origine straniera, terminanti in zo, ;
monti , mari , fiumi e laghi, consonante ,
es.: lEtna, il Tirreno, il Tevere, il nomi maschili con doppia forma al plurale (in -i e in
morfologia
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-a) o sovrabbondanti; generalmente i due plurali preeccezione molti sentano significato differente, come: nomi di catene singolare plurale montuose (le budello budelli (vie strette) Alpi, le Dolomiti) e le budella (gli intestini) di fiumi (la Senna, la Loira); braccio bracci (della croce, della bilancia, di un punti cardinali: fiume) il Nord, il Settenle braccia (del corpo umano) trione, il Sud, lOccidente, .; calcagno calcagni (dei piedi, delle calze, delle scarpe) Sono femminili i le calcagna (nella locuzione avere nomi di: qualcuno alle calcagna) frutti,es.: laran-
Garda; fanno
cia, la ciliegia;
fanno eccezione molti nomi di frutti: il limone, il kiwi, ; scienze e discipline di studio, es.: la biolo-
cervello
i cervelli (le intelligenze, le menti, gli ingegni) le cervella (la materia cerebrale) i cigli (i bordi di un fosso, di una strada) le ciglia (degli occhi) i corni (gli strumenti musicali, le estremit, le punte) le corna (degli animali) i cuoi (le pelli conciate) le cuoia (in senso figurato nella locuzione tirare le cuoia = morire) i diti (considerati distintamente luno dallaltro) le dita (viste complessivamente) i filamenti
ciglio
gia, larchitettura,;
continenti, stati, regioni, citt, isole, es.:
corno
cuoio
dito
filamento
le filamenta filo
i fili (dellerba, della luce, del telefono) le fila (di una congiura; nella locuzione tirare le fila di qualcosa)
22 maschile il balzo (salto) il banco (tavolo) il buco (foro) il busto (parte del tronco umano) il cero (grossa candela) il gambo (stelo di un fiore) il limo (fango) il manico (impugnatura) il modo (maniera) femminile la balza (tratto scosceso di un monte) la banca (istituto di credito) la buca (fossa) la busta (involucro) la cera (materia prodotta dalle api) la gamba (arto inferiore) la lima (utensile per limare) la manica (parte del vestito) la moda (usanza), N.B. Il termine tavolo/tavola si usa sia il maschile che il femminile per indicare genericamente un mobile (es.: la tavola da pranzo, un tafondamento
morfologia i fondamenti (di una scienza/disciplina) le fondamenta (di un edificio/citt) i fusi (i rocchetti per la filatura, i fusi orari) le fusa (nella locuzione riferita al gatto fare le fusa) i gesti (i movimenti) le gesta (le imprese) i ginocchi
fuso
gesto
ginocchio
le ginocchia grido
labbro
i labbri (di una ferita, di un vaso, di una tazza) le labbra (della bocca) i lenzuoli (due o pi lenzuoli, presi uno per uno) le lenzuola (considerate a coppia) i membri (di una famiglia/associazione, di un partito) le membra (parti del corpo umano, nel loro complesso) i muri (di una casa) le mura (di una citt/fortezza) gli ossi (degli animali macellati) le ossa (linsieme dellossatura umana) sopraccigli
lenzuolo
membro
muro
osso
sopracciglio
le sopracciglia
morfologia
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strido gli stridi volo in noce), mensenza differenza di tre obbligatorio il significato maschile per inle strida dicare lo stesso oggetto adibito a urlo gli urli (soprattutto di animali) usi particolari (es.: le urla (delluomo) il tavolo da gioco, il tavolo anatomico). vestigio i vestigi Altri nomi, pur consenza differenza di servando la stessignificato sa forma, camle vestigia biano significato se usati al maschile o al fem- nomi con doppia forma sia al singolare sia al pluraminile; possibi- le : singolare plurale le distinguerli pertanto dallartiil frutto i frutti colo o dallaccorla frutta le frutte do con aggettivi o altri termini, es.: N.B. Al maschile la coppia frutto/frutti designa il proil capitale investi- dotto delle piante e, in senso figurato, il risultato/leffetto di qualcosa (es.: i frutti del lavoro), o il profitto/il vantagto, la capitale gio (es.: i nostri figli godono i frutti ). Al femminile francese; la frutta un nome collettivo usato per indicare i frutti essi sono: che si mangiano a tavola (es.: frutta di stagione, ) maschile il capitale (somlorecchio gli orecchi ma di denaro) lorecchia le orecchie il fine (scopo) il fronte (luogo nomi difettivi, cos chiamati perch si usano solo al dove si combatte) singolare o solo al plurale: il lama (animale) si usano generalmente al singolare: - la maggior parte dei nomi astratti: piet, coraggio, ; il radio (elemen- alcuni nomi collettivi: gente, fogliame, ; to chimico) - la maggior parte dei nomi di malattia: tifo, colera, ; femminile - i nomi degli elementi chimici e metalli: idrogeno, allula capitale (di minio, ; uno stato) - i nomi dei mesi: gennaio, .; la fine (termine) - alcuni nomi di festivit: Natale, Ramadam, ; la fronte (parte - i nomi indicanti cose uniche in natura: universo, del viso) equatore, ; - molti nomi di prodotti alimentari: latte, riso, ; la lama (oggetto - altri nomi come: fame, sete, aria, . tagliente) la radio (appa- N.B. Alcuni nomi difettivi possono essere usati al plurale recchio radio- con un significato differente o in senso figurato, es.: le genti assume il significato di popoli, ; fonico)
24 FORMAZIONE DEL FEMMINILE Il passaggio dei nomi di esseri animati dal genere maschile a quello femminile avviene secondo le seguenti regole: nomi in -o formano il femminile con la desinenza -a, es.: amico /
morfologia si usano generalmente al plurale: - i nomi indicanti oggetti costituiti da due parti uguali: forbici, cesoie, occhiali, ; - i nomi indicanti una pluralit di cose o di azioni: spezie, stoviglie, percosse, ; - alcuni nomi di origine dotta, che gi nella lingua latina difettavano del singolare: ferie, calende, idi, fasti, esequie, posteri, . PLURALE DEI NOMI COMPOSTI I nomi composti formano il plurale in modo diverso, a seconda del tipo di parole che li compongono; i pi comuni sono: nomi derivanti dallunione di nome + nome se i due sostantivi sono dello stesso genere, la formazione del plurale avviene cambiando solo la desinenza del secondo elemento, es.:larcobaleno/gli arcobaleni, . N.B. Il termine capogruppo presenta il plurale in capigruppo, mentre pescecane ha un doppio plurale: pesce cani o pescicane; se i due sostantivi sono di genere diverso, la formazione del plurale avviene cambiando solo la desinenza del primo elemento , es.: il capobanda(6)/ i capibanda ; se i due sostantivi sono composti da nome + nome il plurale invariabile, es.: il centropagina/i centropagina, il crocevia/i crocevia, . N.B.Il termine capocollo (un tipo di salumi) al plurale presenta sia la desinenza del primo che del secondo: cap i coll i ;
nomi in -e formano il femminile in diversi modi: a. alcuni prendono la desinenza - a (es.:signore/signora, giardinie nomi derivanti dallunione di nome + aggettivo re/giardiniera,...); generalmente prendono la desinenza plurale di entrambi gli elementi (es.: lacquaforte/le acqueforti, la b.alcuni aggiuncartastraccia/le cartestracce), ma possono presentare gono al tema il anche diversi tipi di formazione del plurale: il caposalsuffisso - essa , do/ i capisaldi (o i caposaldi), la cartapesta/ le carta(6)
Quando i sostantivi costituiti da capo- sono maschili formano il plurale cambiando la desinenza del primo elemento (es.: capufficio capiufficio), invece se il composto femminile, il plurale generalmente invariato (es.: la capoclasse le capoclasse); mentre in alcuni casi si forma cambiando la desinenza del secondo elemento (es.: la capolista le capoliste).
morfologia
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nomi in -tore nomi derivanti dallunione di aggettivo + nome : formano il fem- se il nome maschile modificano al plurale solo deminile in -trice: sinenza del secondo elemento , es.: laltoparlante/ autore/autrice, gli altoparlanti, il bassorilievo/i bassorilievi, il francoscrittore/scrittribollo/i francobolli, . ce, ; N.B. Alcuni termini, tuttavia, presentano due tipi di pluraN.B. Fa ecceziole, es.: laltoforno/gli altoforni (o gli altiforni), laltopiane dottore, il cui no/gli altopiani (o gli altipiani), il bassofondo/i bassofemminile fondi (o i bassifondi), ; dottoressa; raro se il nome femminile prendono la desinenza del il femminile in plurale entrambi gli elementi , es.: la falsariga/le -tora: impostofalserighe, la mezzaluna/le mezzelune, ; tuttavia, re/impostora, ; fanno eccezione alcuni termini come: la chiaroveggen nomi in -sore za/le chiaroveggenze, la piattaforma/le piattaforme (o formano il femle piatteforme), la mezzanotte/le mezzanotti (o le minile aggiunmezzenotti ),; gendo -itrice al tema dellinfini- nomi derivanti dallunione di aggettivo + aggettivo to del verbo da prende la desinenza del plurale soltanto il secondo cui derivano: di elemento, es.: il chiaroscuro/i chiaroscuri, il pianofensore(da diforte/i pianoforti, ; fend-ere) difenditrice, nomi derivanti dallunione di verbo + nome N.B. Questi fem- se il nome plurale rimangono invariati, es.: laccenminili sono adisigari/gli accendisigari, il cavatappi/i cavatappi, il doperati raraguastafeste/i guastafeste, ; mente ; fanno se il nome femminile singolare rimangono invaeccezione: preriati, es.: laspirapolvere/gli aspirapolvere, il portabancursore/precordiera/i portabandiera, il portacenere/i portacenere, ; ritrice e profes- se il nome maschile singolare modificano al plurale sore/professosolo desinenza del nome, es.: il battibecco/i battiressa; becchi, il parafango/i parafanghi, il passaporto, i pas nomi come il pasaporti, ; si comportano allo stesso modo i nomi dre /la madre composti formati da verbo + mano, es.:lasciugamache presentano/gli asciugamani, il baciamano/i baciamani, il corno in entrambi rimano/i corrimani, . i generi diffeN.B. Fanno eccezione i seguenti nomi che nel plurarenti radici e le rimangono invariati: il parasole/i parasole, il perdigiorno/i perdigiorno, lo spartitraffico/gli spartitraffico, il perci detti intritaghiaccio/i tritaghiaccio, il portaburro/i portaburro, dipendenti; apil portasapone/i portasapone, ; partengono a
26 questo gruppo: a. nomi che in dicano rapporti di parentela, es.: fratello/sorella, marito/moglie, genero/nuora, ; b. nomi di animali, es.: montone/pecora, fuco/ ape, toro/vacca, ; nomi come il nipote / la nipote che presentano ununica forma per entrambi i generi e perci detti co- muni; essi si distinguono solo dallarticolo o dall aggettivo che li accompagna: il cantante/ la cantante, il giornalista /la giornalista, ; nomi come la rondine maschio e la rondine femmina che presentano ununica forma per entrambi i generi e perci detti promiscui, es.: la volpe, la rondine, il corvo, ; in questi casi per specificare il ge-
morfologia
morfologia nere naturale si aggiungono i termini maschio o femmina (es.: la giraffa maschio o il maschio della giraffa / la giraffa femmina o la femmina della giraffa). CASI PARTICOLARI DI FORMAZIONE DEL FEMMINILE O DEL MASCHILE Alcuni nomi al femminile assumono la forma del diminutivo maschile : eroe/ eroina, re/regina, gallo/gallina, , oppure formano il femminile in modo irregolare : abate/badessa, cane/cagna, dio/ dea, ; pi raro il caso in cui un nome femminile assume al maschile la forma dellaccrescitivo , es.: capra/ caprone, strega/ stregone, .
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28 c. classificazione del sostantivo secondo la formazione tipo primitivo caratteristiche costituito soltanto da radice + desinenza,
morfologia
alterato
vezzeggiativi
accrescitivi
librone, omaccione
dispregiativi
composto
formato da due parole, le cui combinazioni possono essere: a. nome + aggettivo, es.: chiaroscuro, pianoforte, ; b. aggettivo + aggettivo o aggettivo + nome, es.: acqua
morfologia
29 santa, mezzaluna, ; c. verbo + nome, es.: segnalibro, posacenere, ...; d. verbo + avverbio o avverbio + verbo , es.: posa-
piano,malefatta, ; e.verbo + verbo, es.: lasciapassare, ...; f. preposizione + nome, es.: sottospecie, doposcuola, .
2.1.3 Laggettivo Laggettivo (dal latino adiectivum, da adicio = aggiungo) la parte variabile del discorso che si aggiunge al sostantivo per meglio qualificarlo o determinarlo , esempi: Oggi stata proprio una bella giornata.
Agli afosi pomeriggi estivi preferisco le fresche giornate di primavera. Questo inverno verr a trovarti.
Nella lingua italiana gli aggettivi possono essere: attributivi, quando si collegano direttamente al sostantivo,
Genere/Numero
laggettivo qualifi- laggettivo qualificativo, concordando nel genere e nel cativo indica una numero(8)al nome cui si riferisce, presenta le seguenti modaqualit, uno sta- lit di declinazione:
(7)
(8)
Agli aggettivi qualificativi appartengono gli aggettivi di relazione, derivanti da nomi (es.: fisco fiscale, ) con i quali hanno una relazione; essi, a differenza degli agg. qualificativi: non possono essere collocati prima del nome (es.: situazione economica no economica situazione ); non ammettono il comparativo e il superlativo; non possono essere usati in funzione predicativa (es.: la situazione economica no la situazione economica). Per la formazione del genere e del numero, laggettivo segue le regole del sostantivo.
30 to, una caratteri- aggettivi con quattro desinenze stica del sostansingolare tivo che accommaschile il cappello ner-o pagna . femminile la piazza gremit-a
morfologia
aggettivi con tre desinenze: a questa categoria appartengono gli aggettivi in -ista, -cida, -ita singolare maschile femminile un uomo egoist-a plurale degli uomini egoist-i
N.B. Prendono le stesse desinenze altri aggettivi, come: entusiasta, analfabeta, iconoclasta, ipocrita, idiota.
aggettivi con due desinenze singolare maschile femminile luomo giovan-e la donna giovan-e plurale gli uomini giovan-i le donne giovan-i
aggettivi invariabili, cui appartengono le seguenti categorie: - gli aggettivi: pari, impari e dispari; - alcuni aggettivi indicanti un colore: lilla, rosa, viola, amaranto; invece marrone e arancione possono avere il plurale in -i (es.: piatti arancion-i). Generalmente restano invariati gli aggettivi composti da nome + colore + nome di un oggetto di paragone (es.: verde bottiglia,
giallo ocra, );
- alcuni termini di categorie grammaticali diverse usati occasionalmente come oggettivi, come: le locuzioni avverbiali dabbene, dappoco, perbene, ammodo (es.: delle perso ne perbene) e linfinito avvenire (es.: i tempi avvenire); - laggettivo arrosto (es.: polli arrosto); - gli aggettivi terminanti in vocale accentata e quelli di origine straniera uscenti in consonante (es.: popoli
morfologia
31 Inoltre, per quanto riguarda gli aggettivi composti necessario distinguere: - aggettivi composti dallunione di due aggettivi formano il femminile e il plurale modificando il secondo elemento, es.: sordomuto sordomuta sordomute
femminile plurale - aggettivi composti dal prefisso anti- variabili nella maggior parte dei casi (es.: antiaere-o antiaere-a antiaere-e antiaere-i) e invariabili (es.: antifurto, antinebbia, ) CONCORDANZA DELLAGGETTIVO QUALIFICATIVO Laggettivo qualificativo, come gi detto, concorda in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce; se laggettivo si riferisce a pi nomi, occorre evidenziare: - quando i sostantivi sono di genere maschile, laggettivo va al plurale maschile, es.: un vaso e un quadro
dipinti;
- quando i sostantivi sono di genere femminile, laggettivo va al plurale femminile, es.: una casa e una piaz-
za graziose;
- quando i sostantivi sono di genere diverso, laggettivo va al plurale maschile, es.: una matita e un pennarello
ross i.
a.1 La posizione dellaggettivo qualificativo In italiano laggettivo qualificativo pu: precedere il nome a cui si riferisce funzione descrittiva, es.: Emily andr ad abitare nella vecchia casa dei suoi genitori (dove laggettivo vecchia indica una qualit aggiunta della casa; infatti, eliminandolo il significato della frase rimane invariato); seguire il nome a cui si riferisce funzione restrittiva es.: Emily andr ad abitare nella casa vecchia dei suoi genitori (dove si sottintende lesistenza di una casa nuova e laggettivo vecchia usato per identificare la casa e a distinguerla dalle altre). Quindi nella sequenza aggettivo + nome, laggettivo usato generalmente in senso figurato, mentre nella sequenza nome + aggettivo determina un cambiamento di significato:
32 aggettivo alto aggettivo + nome un alto funzionario (=importante) un grosso scultore (= importante) una vecchia amica (= di vecchia data) farsi una bella dormita (= lunga, considerevole) essere un buon avvocato (= bravo, esperto)
morfologia nome + aggettivo un funzionario alto (= di statura) uno scultore grosso (= di dimensioni, di peso) unamica vecchia (= di et) non si pu dire Farsi una dormita bella essere un avvocato buono (= lagg. riferito alla persona, anzich alla professione) ottenere informazioni certe (= sicure) invitare persone diverse (= di vario tipo)
grosso
vecchio
bello
buono
certo
ottenere certe informazioni (= alcune, non precisate) invitare diverse presone (= parecchie)
diverso
grande
osservare un grande quadro osservare un quadro grande (= di notevoli dimensioni) (= artisticamente notevole) comprare una nuova auto (= unaltra, un ulteriore) essere un poveruomo (= meschino) comprare unauto nuova (= non usata) essere un uomo povero (= non ricco)
nuovo
povero
necessario sottolineare che laggettivo deve obbligatoriamente essere collegato dopo il nome nei seguenti casi: quando il nome alterato, es.: una casetta piccolina una piccolina casetta; quando regge un complemento, es.: uno scaffale ricolmo un ricolmo scaffale; quando deriva da un participio presente o passato(9),
morfologia
33
Enrico;
- se si paragonano avverbi o verbi,
gente di Giada.
Il comparativo di uguaglianza dove laggettivo non subisce modifiche e il secondo termine di paragone pu essere introdotto da: - come o quanto, es.: La tigre feroce come/quan-
to la pantera;
- tanto: se nel secondo termine di paragone si usa quanto ,
morfologia il superlativo relativo si ottiene facendo precedere laggettivo dallarticolo determinativo e dallavverbio pi (o meno), es.: alto il pi alto / il meno alto. Il secondo termine di paragone introdotto: - dalla preposizione di,
(10)
Il termine assoluto deriva, infatti, dal latino absoltus, participio passato del verbo absolvere (composto di ab da e solvere sciogliere) che significa sciogliere da (ogni vincolo). (11) Nella lingua parlata i superlativi in -errimo e -entissimo sono rari, si preferisce ricorrere alle forme alternative, es.: Una condizione assai rara.
morfologia
35
mente gentile;
- ricorrendo alla ripetizione dellaggettivo, es.: Anda
re svelto svelto;
- rafforzando laggettivo con tutto, es.: Sono tutto ac-
caldato;
- ricorrendo ai prefissi arci-, extra-, iper-, sovra- e sopra-, stra-, super-, es.: sovraccarico, . a.3 Comparativi e superlativi sintetici (12) Grado positivo buono cattivo Comparativo di maggioranza Superlativo relativo Superlativo assoluto
pi buono/migliore(13) il pi buono/il migliore buonissimo/ottimo pi cattivo/peggiore il pi cattivo/ il peggiore il pi grande/ il maggiore cattivissimo/pessimo
grande
pi grande/maggiore
grandissimo/ massimo
piccolo molto
pi piccolo/minore pi
Inoltre, alcuni comparativi e superlativi sintetici, anchessi derivanti dal latino, non presentano il grado positivo, essi sono: comparativi anteriore significato che sta davanti/ che viene prima esempi
il lato anteriore dellauto/gli avvenimenti anteriori alla seconda guerra mondiale il lato posteriore dellauto/gli avvenimenti posteriori alla seconda guerra mondiale
posteriore
(12)
Alcuni aggettivi presentano forme sintetiche di comparativi e superlativi, derivanti dal latino costituite da un solo termine. (13) Migliore, peggiore, maggiore, costituiscono gi comparativi o superlativi, per cui le forme pi migliore, il pi peggiore, ottimissimo e simili sono da evitare; fanno eccezione i superlativi primo e ultimo che hanno una forma in -issimo, es.: primissime indiscre-
36 inferiore pi basso
morfologia
lo studio dentistico al piano inferiore lo studio dentistico al piano superiore un tumulto interiore
superiore
pi alto
interiore esteriore
pi esterno o, in senso figura- sembra interessata unicamente al suo aspetto esteriore/ una to, apparente/formale
gentilezza esteriore
ulteriore posto al di l o, in senso figu- Gallia ulteriore (in senso letterato, nuovo/aggiuntivo rale si usa solo in denominazioni storico-geografiche)/il
superlativi postumo
significato
nato dopo la morte del padre o un figlio postumo/una pubblipubblicato dopo la morte delcazione postuma lautore il pi basso, in senso figurato il pi alto
un uomo di infime doti morali il potere supremo/il sommo grado della gerarchia biancheria intima/un intimo amico lestremo sud del continente/ possedere unestrema dialettica lanno prossimo la prima infanzia
il pi interno/il pi vicino
estremo
al di l del quale non c nulla/ che rappresenta il massimo grado di qualcosa pi vicino che costituisce linizio di qualcosa
prossimo primo
37
b. aggettivi determinativi o pronominali Gli aggettivi determinativi servono a determinare il nome a cui si riferiscono , precisandone una caratteristica (il possessore, la posizione nello spazio, la quantit, la qualit, il numero); si definiscono anche aggettivi pronominali(14) perch, a differenza degli aggettivi qualificativi, possono avere valore di pronome. Si distinguono in: categorie aggettivi e pronomi possessivi
caratteristiche
forma
indicano il persona singolare plurale possessore maschile femminile maschile femminile di una cosa e 1a sing. mio mia miei mie concordano 2a sing. tuo tua tuoi tue in genere e 3a sing. suo sua suoi sue numero con la cosa pos1a plur. nostro nostra nostri nostre seduta , 2a plur. vostro vostra vostri vostre es.: a (15) loro loro loro ha venduto 3 plur. loro -il suo negozio N.B. Esistono, oltre a quelli in tabella, i posses-la sua macchi- sivi proprio e altrui, considerati di 3a persona na come suo e loro: -le sue rendite - proprio ha funzione di rafforzativo se uni-i suoi terreni to ad altri aggettivi possessivi (es.: I nostri propri desideri); il suo uso in luogo di suo/ COLLOCAloro facoltativo, invece obbligatorio nelle ZIONE DELfrasi impersonali (es.: Troppo spesso i penLAGGETTIVO sa ai propri interessi); POSSESSIVO Generalmente - altrui (di un altro, di altri, degli altri) indica un possessore non definito e si riferisce precede il nome solo a persona (es.: I fatti altrui, la roba a cui si riferisce, altrui ). segue il nome: - quando si vuo
(14)
Gli aggettivi pronominali non presentano, come gli aggettivi qualificativi, i gradi del comparativo e del superlativo e costituiscono, inoltre, una classe chiusa, da cui non ne possono derivare nuovi attraverso neologismi e procedimenti di formazione delle parole. (15) Nella lingua italiana per la 3a persona non si distingue tra possessore maschile o femminile, es.: Andrea ha parlato a lungo con Giada a casa sua casa sua pu essere tanto la casa di lui quanto la casa di lei. Nei rari casi in cui ci determina ambiguit, per evitare equivoci si ricorre alla forma analitica del possessivo (di + pronome personale): Andrea ha parlato a lungo con Giada a casa di lui (o di lei).
morfologia
mio!.
USO DELLAGGETTIVO POSSESSIVO In italiano laggettivo possessivo di regola preceduto dall articolo, es.: la mia casa, ; rifiuta per larticolo : - con i nomi di parentela usati al singolare: padre,madre , figlio , ; fanno eccezione i termini mamma e pap; - nelle espres sioni : a mio parere e simili; - nei vocativi ,
morfologia con valore sostantivale, sottintende cio un sostantivo; pu riferirsi a: - il denaro , le propriet, es.:
39
familiari
mia).
aggettivi e indicano permaschile femminile pronomi di- sona, animale singolare plurale singolare plurale mostrativi o cosa e ne de- questo questi questa queste finiscono i codesto codesti codesta codeste rapporti di viquello/ quelli/ quella quelle cinanza o lon(16) quel quegli/ tananza nel quei tempo e nello stessi stessa stesse spazio rispet- stesso to a chi parla o medesimo medesimi medesima medesime ( tale ) (tali ) ( tale ) (tali ) a chi ascolta. I dimostrativi fondamentali sono:questo indicante esseri o cose vicini a chi parla; (16)
Quel la forma tronca di quello.
40 - codesto indicante esseri o cose vicini a chi ascolta (generalmente sostituito da quello); - quello indicante esseri o cose lontani da chi parla e da chi ascolta; segue le regole dellarticolo determinativo: lo studente/ quello studente, gli scolari/quegli scolari i fanciulli/quei fanciulli N.B. Si apostrofa sempre davanti a vocale - stesso e medesimo indicanti identit che possono essere usati sia per significare uguale, identico sia come rafforzativi di un nome o un pronome (es.: egli stesso, a me medesimo); - tale considerato dimostrativo con valore di questo, quello, es.: Ho detto tali (queste o quelle) cose.
femminile
singolare plurale
/ / costoro coloro /
/ / costei colei /
/ / costoro coloro /
(17)
Si tratta di forme indicanti persone o cose che affiancano i dimostrativi questo e quello e il loro impiego proprio della lingua formale o letteraria .
41 determinano questa classe di aggettivi presenta un consideil nome a cui si revole numero di forme , diverse per usi e r i f e r i s c o n o significati . specificando in maniera geneINDEFINITI USATI COME AGGETTIVI E rica e approssiCOME PRONOMI mativa una remaschile femminile lazione di singolare plurale singolare plurale quantit o qua alcuno alcuna alcuni alcune lit, es.: Certe alquanto alquanti alquanta alquante
volte non ti ca- altrettanto altrettanti altrettanta altrettante pisco; sembravi altro altri altra altre alquanto stancerto certi certa certe co. certuno certuni certuna certune
ciascuno diverso molto nessuno poco tale taluno tanto troppo tutto vario / ciascuna / diversi diversa diverse molti molta molte / nessuna / pochi tali taluni tanti troppi tutti vari poca tale taluna tanta troppa tutta varia poche tali talune tante troppe tutte varie
INDEFINITI USATI COME AGGETTIVI Sono invariabili e si usano solo al singolare: singolare maschile / femminile ogni qualche qualsiasi qualsivoglia qualunque INDEFINITI USATI SOLO COME PRONOMI Si usano solo al singolare:
singolare maschile femminile
alcunch
42
morfologia alcunch / altri/altrui altri (altrui ) / checch checchessia / chicchessia chicchessia chiunque chiunque niente / nulla / ognuno ognuna qualcosa / qualcuno qualcuna una uno
si usano per INDEFINITI USATI SOLO COME PRONOMI porre una do- Si usano solo al singolare: manda , diretsingolare plurale ta o indiretta , maschile femminile maschile femminile sulla qualit , che che che che quantit o iquale quale quali quali dentit del noquanto quanta quanti quante me a cui si richi chi chi chi feriscono . N.B. Nella lingua italiana il pronome interrogativo pu essere espresso con: che cosa, cosa, che es.: che cosa che successo? cosa che cosa non so che cosa indicano una determinazione numerica precisa e si distinguono in: cardinali, esprimono una quantit numerica (es.: uno, due, ) di
} }
fare.
aggettivi numerali
morfologia persone , animali o cose; ad eccezione di uno (femm. una ) e mille (plur. mila) i numeri cardinali sono invariabili; ordinali, esprimono la successione in una serie numerica (es.: primo, ); moltiplicativi, esprimono una quantit due , tre o pi volte maggiore di unaltra (es.: doppio , triplo , ); frazionari, esprimono una o pi parti di un tutto (es.: due terzi, ); distributivi , esprimono il modo in cui sono distribuite persone o cose (es.: a tre a tre, ); collettivi, esprimono un insieme numerico (es.: dozzina, ). Per quanto riguarda la classificazione grammaticale essi costituiscono una categoPROSPETTO DEI NUMERALI cifre
arabe romane
43
cardinali
ordinali
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 30 40 50 60 70 80 90 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
I I III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXX XL L LX LXX LXXX XC C CC CCC CD D DC DCC DCCC CM M
uno primo due secondo tre terzo quattro quarto cinque quinto sei sesto sette settimo otto ottavo nove nono dieci decimo undici undicesimo dodici dodicesimo tredici tredicesimo quattordici quattordicesimo quindici quindicesimo sedici sedicesimo diciassette diciassettesimo diciotto diciottesimo diciannove diciannovesimo venti ventesimo trenta trentesimo quaranta quarantesimo cinquanta cinquantesimo sessanta sessantesimo settanta settantesimo ottanta ottantesimo novanta novantesimo cento centesimo duecento duecentesimo trecento trecentesimo quattrocento quattordicesimo cinquecento cinquecentesimo seicento seicentesimo settecento settecentesimo ottocento ottocentesimo novecento novecentesimo mille millesimo
44 ria eterogenea, che comprende: -aggettivi (es.: la terza fila); -pronomi (es.: entrambi); -sostantivi (es.: il tre nel sei ci sta due volte).
morfologia
2.1.4 Il pronome Il pronome la parte variabile del discorso che generalmente sostituisce il nome; si divide nelle seguenti categorie:: categorie
caratteristiche
forma PRONOMI PERSONALI SOGGETTO 1^ persona io ^ 2 persona tu ^ 3 persona maschile egli, lui, esso femminile ella, lei, essa ^ 1 persona noi 2^ persona voi ^ loro 3 persona maschile
femminile
pronomi per- sostituiscono sonali un nome proprio o comune di persona (in alcuni casi anche di animali o cose); si distinguono in: pronomi personali soggetto , sono sempre tonici , es.: io leggo, tu studi, .Spesso sono sottintesi perch le forme del verbo contengono gi lindicazione della persona, tuttavia, devono essere sempre espressi : - quando manca il verbo, es.: Chi stato?
plurale
singolare
mi ti lo (com. oggetto) gli (com. di termine) ne femminile lei, essa la (compl. oggetto) le, gli (compl. di termine) ^ ci noi 1 per. vi voi 2^ per. ^ li (com. loro , gli, 3 per. maschile essi loro oggetto) ne le (com. (compl. femminile esse oggetto) indiretti)
morfologia
riflessivo singolare e plurale
zione o prolo la li le ne posizione reme lo me la me li me le me ne lativa, es.: An- m i te lo te la te li te le te ne drea, che il pi ti se lo se la se li se le se ne bravo, deve aiu si ce lo ce la ce li ce le ce ne tare i compagni ci vi ve lo ve la ve li ve le ve ne in difficolt; gliela glieli gliele gliene - quando sono le/gli glielo accompagnati da un numera- Altre combinazioni sono possibili, come: le, es.: Loro tre - pronome atono (oggetto) + ci (avverbio di luogo o dimostrativo), es.: Ti ci vedo; si occuperanno di risolvere la - pronome atono (oggetto o compl. di termine) + si (riflessivo, impersonale o passiquestione; vizzante), es.: Mi si offre una grande op- dopo il rafforzativo stesso , portunit.
N.B. I pronomi atoni mi, ti, ci, si, vi, quando sono seguiti da un altro pronome atono, si modificano - quando sono in me, te, ce, se, ve; inoltre, le (femm. sing.) e gli diventano glie-. Tali forme possono essere seguite accompagnati dai pronomi atoni lo, la, li, le, ne, dando origine ai da un apposi- gruppi me lo, te lo , come nel seguente schema:
46
morfologia atoni (es.: Ti ha visto). Generalmente i primi seguono il verbo (es.: Veniamo da voi), i secondi lo precedono (es.: Mi
ascolti).
I pronomi atoni sono in posizione enclitica con: - un infinito (es.: Vincerlo); - un gerundio (es.: Vedendolo); - un participio passato se usato in forma assoluta o con funzione aggettivale (es.: Il libro regalatomi interes-
sante);
- un imperativo sia affermativo (es.: Prendimi il libro), sia negativo (es.: Non ascoltatelo); - lavverbio ecco (es.: Eccomi sono arrivato). Inoltre, si possono rilevare i seguenti casi particolari: - con i verbi servili (dovere, potere, ) il pronome pu unirsi allinfinito che segue o precede il verbo servile,
es.: Non posso aiutarti/ Non ti posso aiutare; Se il verbo servile regge due infiniti, tre sono le possibilit: Ti vorrei poter aiutare/Vorrei poterti aiutare/Vorrei poter aiutarti;
- con i verbi fare e lasciare con valore causativo il pro nome precede il verbo, es.: Lo faccio aiutare; - con i verbi sembrare e parere, seguiti da un infinito, il pronome posposto al verbo allinfinito, es.: Sem-
brava crederci.
pronomi relativi possono sostiPRONOMI RELATIVI tuire un nome e, maschile femminile contemporanesingolare plurale singolare plurale amente, mettere che che che che in relazione tra cui cui cui cui loro due proi quali la quale le quali posizioni , la il quale reggente e la relativa , es.: Ho incontrato Simona che mi ha parlato di te. La scelta del pronome relaticompl. compl. vo in relazione funzione soggetto oggetto indiretti alla funzione sintattica sintattica svol- pronome che/ il che/ il cui/il quata nella frase quale quale le precedusintetizzata nel ti da preposeguente schesizione ma:
morfologia
47 usati per rivol- nella lingua italiana i pronomi allocutivi sono gersi diretta- bipartiti secondo il seguente prospetto: mente, a voce o forme di forme di per iscritto, a confidenza cortesia qualcuno, es.: lei; Ella (molto tu Nel ringraziar- singolare formale) La per la Sua voi (regionale) collaborazione, voi; loro (molto voi Le porgo distin- plurale formale) ti saluti.
i pronomi chi e quanto si definiscono doppi perch svolgono le funzioni di due pronomi: - chi (= colui il quale, colei la quale, coloro i quali, qualcuno che) invariabile; si usa soltanto al singolare e con riferimento a esseri animati (es.: Chi studia sar premiato). Inoltre, unisce in s la funzione di due pronomi diversi: dimostrativo + relativo, es.: Chi (= colui il quale) non daccordo lo dica; o indefinito + relativo, es.: C chi (=qualcuno che) non daccordo; - quanto (= [tutto] quello che) invariabile. Al singolare si riferisce soltanto a cose, es.: Per quanto (= quello che) mi riguarda non ho nulla da dirti; al plurale si riferisce sia a persone che a cose, es.: Il denaro non un problema: posso guadagnarne quanti ne (= tutti quelli che) voglio.
2.1.5 Il verbo Nel discorso il verbo la parte variabile pi importante, senza la quale, sia espressa sia sottintesa, non possibile dare un senso compiuto alla frase; esso indica unazione, un modo di essere o uno stato del soggetto e assume diverse forme per esprimere la persona o le persone che compiono lazione, il tempo, il modo in cui essa avviene. In italiano il verbo caratterizzato di seguenti elementi: Elementi Caratteristiche/Esempi
persona indica se il soggetto chi parla (1a pers. = io scrivo, ); chi ascolta (2a pers. = tu scrivi, ); altri individui, presenti o assenti (3a pers. = egli scrive, ). Le persone del verbo sono sei, tre singolari e tre plurali, e corrispondono ai pronomi personali :
48 singolare 1a persona io 2a persona tu 3a persona egli (lui), ella (lei) esso , essa numero modo plurale 1a persona noi 2a persona voi 3a persona essi , esse ( loro )
morfologia
indica se il soggetto singolare o plurale. specifica il carattere dellazione : se certa o se esprime possibilit, dubbio, desiderio . I modi verbali possono essere: finiti se nei differenti tempi definiscono sempre il numero e la persona; indefiniti se non definiscono la persona a cui si riferiscono. Ogni modo verbale si articola in diversi tempi:
modi/caratteristiche presente tempi passato futuro presente (io lodo) passato futuro prossimo semplice (io ho lodato) (io loder) imperfetto futuro (io lodavo) anteriore (io avr trapassato lodato) prossimo (io avevo lodato) passato remoto (io lodai) trapassato remoto (io ebbi lodato) presente passato (che io lodi) (che io abbia esprime dubbio, desiderio, lodato) possibilit, ma anche comando, esortazione.
indicativo
esprime certezza, realt.
modi finiti
congiuntivo
morfologia
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futuro imperfetto semplice (che io (io loder) lodassi) futuro imperfetto (io lodavo) anteriore (io avr lodato) trapassato (che io avessi lodato) presente indica generalmente unazione il (io loderei) cui compimento dipende dal verificarsi di una condizione; se usato in senso assoluto, ovvero senza dipendere da una condizione, esprime un desiderio, una supposizione. presente (loda!) esprime un ordine, un comando, un divieto, unesortazione. presente esprime unazione genericamen (lodare) te indicata nel tempo e indefinita nel genere, numero e per sona.
modi finiti
condizionale
imperativo
infinito
modi indefiniti
presente esprime lazione del verbo an- (lodante) che in funzione di attributo e, come laggettivo e il sostantivo, presenta due generi e due numeri . presente indica unazione nel suo svol- (lodando) gersi e ne definisce il modo e le circostanze rispetto a quelle della proposizione principale.
participio
passato (lodato)
gerundio
tempo
indica la relazione cronologica tra il momento in cui si parla e quello in cui si verifica levento, pu essere:
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morfologia - presente indica coincidenza tra levento e il momento dellenunciazione, - passato indica che l evento anteriore al momento dellenunciazione, - futuro indica che l evento posteriore al momento dellenunciazione,
I tempi verbali si distinguono in: - tempi semplici costituiti da una sola parola (radice + desinenza), es.: leggo, ; - tempi composti costituiti dallausiliare essere o avere + participio passato del verbo di cui si vuole formare il tempo composto, es.: ho parlato, . A ciascun tempo semplice corrisponde un tempo composto, come emerge dal seguente schema, dove non sono presenti limperativo (che ha il presente) e il participio (in cui presente e passato hanno forme diverse): tempi semplici presente imperfetto passato remoto indicativo congiuntivo condizionale infinito gerundio tempi composti passato prossimo trapassato prossimo trapassato remoto
presente imperfetto
passato trapassato
presente
passato
presente
passato
presente genere
passato
secondo il genere il verbo si distingue in: transitivo, quando lazione compiuta dal soggetto passa direttamente sul complemento oggetto (es.: Giulia scrive
morfologia
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una lettera); i verbi transitivi possono essere usati anche in modo assoluto, senza cio il compl. oggetto (es.: Giulia scrive);
intransitivo, quando l azione espressa dal verbo si esaurisce nel soggetto (es.: Carlo arriv) o passa su un complemento indiretto (es.: Carlo arriv in citt). Alcuni verbi, generalmente intransitivi, possono essere usati transitivamente, poich presentano il cosiddetto complemento oggetto interno, costituito da un sostantivo che ha la stessa radice del verbo o ad esso legato da uno stretto rapporto di significato (es.: Vivere una vita serena). USO TRANSITIVO USO INTRANSITIVO
La nonna ha bollito le uova. Lacqua del radiatore bolle Il prossimo anno Domani il tempo cambier. cambier citt. La radio ha comunicato le A volte genitori e figli non notizie sullattentato. riescono a comunicare
forma il verbo pu essere di: forma attiva, quando il soggetto compie lazione espressa dal verbo,
forma passiva
La forma passiva si ottiene con le voci dellausiliare essere + participio passato del verbo da coniugare; il passivo, inoltre, si pu formare : - con lausiliare venire (al posto di essere) + participio passato del verbo principale, es.: Venni (= fui) richiamato dal preside. N.B. Questa forma impiegata solo nei tempi semplici; - con la particella pronominale si (si passivizzante) + la 3a
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morfologia - persona singolare e plurale del verbo di forma attiva, es.: Si vendono (= sono vendute) auto usate; - con lausiliare andare + verbi come perdere, smarrire, spre care, distruggere, es.: Durante i bombardamenti lintero edificio and distrutto (= fu distrutto). N.B. In questa costruzione il complemento dagente o di causa efficiente non introdotto dalla preposizione da ; forma riflessiva, quando lazione compiuta dal soggetto si riflette sul soggetto stesso, es.: Marta si veste. La forma riflessiva si ha con i verbi denominati: - riflessivi propri verbo transitivo - attivo + particelle pronominali (mi, ti, ci, si, vi) con funzione di complemento oggetto, es.: A volte mi giudico (= giudico me) con severit; - riflessivi apparenti verbo transitivo - attivo + particelle pronominali , che non hanno per funzione di comple mento oggetto, es.: Mi pettino spesso i capelli; - riflessivi reciproci lazione esercitata in modo scambievole tra due o pi persone, es.: Quei ragazzi si amano; - riflessivi impropri o transitivi pronominali la particella pronominale non ha valore riflessivo, ma fa parte del verbo; si possono distinguere due categorie: 1. verbi che non esistono senza la particella pronominale
divido da te);
forma pronominale(18), quando il verbo accompagnato dal la particella pronominale (es.: Mi lavo; ti vergogni) ed ha significato attivo. Questa coniugazione dal punto di vista formale identica a quella riflessiva; si ha con: - un gruppo di verbi intransitivi (es.: accorgersi, arrabbiarsi, ); - un gruppo di verbi transitivi (es.: abbandonare, commuovere, ) che cambiano significato e assumono valore intransitivo se accompagnati dalla particella pronominale (es.: ab bandonarsi, commuoversi, ); - un gruppo di verbi intransitivi (es.: sedere, approfittare, ) che esistono nella forma pronominale senza differenze di significato (es.: approfittare/approfittarsi di qualcuno) o con una lieve differenza di significato (es.: sedere = stare seduti, sedersi = mettersi a sedere).
(18)
Nelle coniugazioni riflessiva e pronominale le voci verbali sono accompagnate dalle particelle pronominali mi, ti, ci, si, vi.
morfologia 2.1.5.a Le coniugazioni La flessione del verbo si definisce coniugazione. -ava -erete - assi -ando -are
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parl radice
desinenze
Come si pu osservare, il verbo costituito da due parti fondamentali: la radice, che invariabile (tranne in alcuni verbi irregolari) e contiene il significato del verbo; si ottiene dallinfinito togliendo la desinenza, es.: parl-are parl- parl- iamo; la desinenza, che variabile e fornisce indicazioni riguardanti il modo, il tempo, la persona o le persone che compiono lazione (es.: io parl-o/ voi parl-ate/); nella desinenza si possono distinguere: - una vocale tematica, che specifica la coniugazione [-a- per la 1a coniug. (parl-a-vamo); -e- per la 2a coniug. (prend-e-ranno); -i- per la 3a coniug. (part- i-remo)]; - una marca personale, che consente di individuare le persona del verbo (es.: lav-o, laver-ai, ); - una marca temporale, presente solo in alcuni tempi [la -v- per limperfetto (cant-a-v-amo); la -r- per il futuro semplice e il condizionale presente (lod-e-r-, part-i-r-ei)]. Tuttavia, questo tipo di suddivisione interna della desinenza non si applica regolarmente a tutti i modi e i tempi; per esempio, nella 1a persona sing. dellindicativo presente manca la vocale tematica (es.: la forma ascolt-o non presenta la -a- della 1a coniug., in prendo manca la -e- della 2a coniug., in parto manca la -i- della 3a coniug, ). In italiano il verbo presenta tre coniugazioni: gruppi di coniugazioni 1a coniugazione desinenze dellinfinito -are = am-are, particolarit i verbi in -care e -gare aggiungono alla radice una h davanti alle desinenze -i/-e, cos da mantenere un suono gutturale, es.: cercare tu cerchi, ; i verbi in -ciare, -giare, -sciare perdono la -i della radice davanti alle desinenze -i/-e, es.: mangiare tu mangi; strisciare tu strisci, ; i verbi in -iare, davanti alle desinenze che
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morfologia iniziano per -i, conservano la -i della radice, tranne davanti alle desinenze -iamo/-iate, se essa tonica alla 1a persona sing. del lindicativo presente, la perdono invece se atona: esp iare io espio che tu espii noi espiamo voi espiate stud iare io studio che tu studi noi studiamo voi studiate
i verbi in -gliare perdono la -i della radice soltanto davanti alla vocale i, es.: taglia-
re io taglio, tu tagli, ;
i verbi in -gnare sono regolari, conservano cio la -i nelle desinenze -iamo/-iate, es.: regnare noi regniamo (la 2a persona plurale dellindicativo presente fa regolarmente voi regnate), . 2a coniugazione -ere = tem-ere, molti verbi al passato remoto presentano due forme alla 1a e 3a pers. sing. e alla 3a plurale ; io temetti temei egli temette tem essi temettero tem erono a appartengono alla 2 coniug. i verbi fare e dire, poich derivano da due verbi latini della 2a coniuga., e tutti quelli che terminano in -arre, -orre, -urre, come: trarre, porre, tradurre, condurre, ; i verbi in -cere, -gere, -scere (regolari e irregolari), con la e atona, mantengono un suono palatale davanti alle desinenze in i/e ma hanno suono gutturale davanti alle desinenze in a/o; inoltre, i verbi in -scere aggiungono una i davanti alla desinenza -uto del participio passato, es.: vincere tu vinci/che egli vinca; conoscere tu conosci/conosciuto, ; il verbo nuocere e quelli in -cere con la e tonica (piacere, giacere, ) aggiungono una es.:
morfologia
55 i davanti alle desinenze in a/o/u. Inoltre, se la i preceduta da una c, questultima in alcuni verbi e tempi si raddoppia, es.: nuo-
i verbi in -gnere sono regolari, conservano la i nelle desinenze -iamo/-iate, es.: spe3a coniugazione -ire = serv-ire, alcuni verbi presentano due forme di participio presente, una regolare in -ente e una in -iente. Alcuni hanno solo la forma in -iente; i casi pi comuni sono: infinito participio capire cap iente consentire consenz iente convenire conven iente dissentire dissenz iente disubbidire disubbidiente (o disobbediente) dormire dorm iente esaurire esaur iente esordire esord iente nutrire nutr iente partorire partor iente patire paz iente sconvenire sconven iente ubbidire u bbidiente (o obbediente) venire ven iente molti verbi inseriscono il suffisso -isc- fra la radice e la desinenza nelle persone singolari e nella 3a plurale dellindicativo, del congiuntivo e dell imperativo presente:
indicativo presente io cap-isc-o tu cap-isc-i egli cap-isc-e noi cap-iamo voi cap-ite essi cap-sc-ono congiuntivo presente che io cap-isc-a che tu cap-isc-a che egli cap-isc-a che noi cap-iamo che voi cap-iate che essi cap-sc-ano imperativo presente / cap-isc-i tu cap-isc-a egli cap-iamo noi cap-ite voi
cap-sc-ano essi
Seguono questa coniugazione i verbi come agire, ammonire, ; mentre altri presentano entrambe le forme con o senza suffisso,
morfologia
irregolari non seguono il modello di coniugazione a cui appartengono; l irregolarit pu consistere nel cambiamento: - della radice, es.: anda-are vad-o, ; - delle normali desinenze, es.: cad-di invece di cad-ei/cad-
etti, ;
- sia della radice sia della desinenze, es.: viv-ere ? vis-si, .(19) Nella lingua italiana hanno una coniugazione irregolare anche gli ausiliari essere e avere, cos definiti (dal latino auxlium = aiuto) perch aiutano a coniugare tutti gli altri verbi nei tempi composti . USO DELLAUSILIARE ausiliare essere si usa in funzione di ausiliare serve a formare i tempi composti : - del verbo essere, es.: Sono stato in montagna,
;
- di molti verbi intransitivi, es.: Siamo andati al
cinema, ;
- di tutti i verbi riflessivi (propri, apparenti, reciproci, impropri o intransitivi pronominali), es: Mi
sono pettinato; Ci siamo sentiti prima che arrivassi ; - dei verbi alla forma impersonale, es.: accaduto oggi, ;
come verbo con significato proprio indica esistere, vivere, stare, trovarsi, es.: Sono a casa,... Inoltre, il verbo essere si dice copula quando seguito da un aggettivo o nome ; per formare il passivo, es.: molto amato da tutti; con si passivante e impersonale, es.: Si ritenu-
to opportuno intervenire, .
Inoltre, ammettono entrambi gli ausiliari: - alcuni verbi intransitivi come continuare, cor(19)
morfologia
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per un tratto;
- alcuni verbi indicanti fenomeni atmosferici come piovere, nevicare, diluviare, , es.: /ha
idea, :
- dei verbi transitivi-attivi, es.: Aveva studiato
tutto, ;
- di alcuni verbi intransitivi, es.: Hai pianto dal
dolore, ;
come verbo con significato proprio indica: possedere, tenere, sentire/provare, es.: Hai la casa, ; inoltre, avere seguito dalla preposizione da + infinito indica un obbligo, es.: Ho molto da fare
oggi, .
2.1.5.c Verbi impersonali, servili, fraseologici, difettivi, sovrabbondanti Forme verbali Caratteristiche
to nei modi indefiniti e nella 3a persona sing. dei tempi di modo finito; sono impersonali: - i verbi che indicano fenomeni atmosferici, come: piove, tuona, ; se usati in senso figurato diventano personali,
gna uscire, .
servili reggono direttamente, cio senza preposizione, linfinito di un altro verbo, con cui formano un unico predicato verbale; precisano il significato del verbo aggiungendo lidea del dovere, della possibilit o della volont.
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morfologia Essi sono: dovere, potere , volere . Se usati autonomamente, tali verbi prendono lausiliare avere; quando reggono linfinito di un verbo riflessivo o pronominale usano: - lausiliare essere, se le particelle pronominali precedono il verbo servile, es.: Si dovuto preparare, ; - lausiliare avere, se le particelle pronominali sono unite allinfinito del verbo, es.: Ha dovuto prepararsi, .
finire, smettere detti fraseologici o aspettuali, se usati davanti a un altro verbo (allinfinito o al gerundio), definiscono aspetti o sfumature dellazione espressa dal verbo:
tipo di azione azione durativa verbo fraseologico stare stare a stare per, essere in procinto di, essere sul punto di, accingersi a, essere l l per cominciare a, iniziare a continuare a, seguitare a, andare avanti a smetter(la) di, finir(la) di, piantar(la) di infinito o gerundio del verbo studiando studiare studiare
imminenza dellazione
inizio dellazione
studiare
proseguimento dellazione
studiare
fine dellazione
studiare
difettivi
mancano di alcune voci del paradigma (modi, tempi o persone); i pi comuni, con lindicazione delle forme in uso, sono: - addirsi, essere opportuno, conveniente; indic. presente: si addice/addcono; indic. imperfetto: si addiceva / addicvano; cong. presente: si addica / addicno; cong. imperfetto: si addicesse / addicssero;
morfologia
59 - aggradare, piacere, riuscire gradito; indic. presente: aggrada ; - calre, importare (di uso letterario); indic. presente: cale; - consmere, consumare/logorare (di uso letterario); indic. pass. rem.: consunsi, consunse, consunsero; participio passato: consunto; - frvere, svolgersi con impegno, con intensit; indic. presente: ferve, frvono; indic. imperfetto: ferveva, fervvano; participio presente: fervente; gerundio presente: fervendo; - ostare, essere dostacolo; indic. presente sta; indic. imperfetto: ostava; cond. presente: osterebbe; participio presente: (non ) ostante; - prdere, provocare prurito; indic. presente: prude, prdono; indic. imperfetto: prudeva, prudvano; indic. futuro: pruder, pruderanno; cong. presente: pruda, prdano; cong. imperfetto: prudesse, prudssero; cond. presente: pruderebbe, pruderbbero; gerundio presente: prudendo; - solre, essere solito (di uso letterario); indic. presente: soglio, suoli, suole, sogliamo, solete, sgliono; indic. imperfetto: solevo, solevi, ; cong. presente: soglia, sogliamo, soglia te, sgliano; cong. imperfetto: solessi, ; participio passato: slito; gerundio presente: solendo; - tngere, toccare in senso figurato, interessante (di uso letterario o scherzoso); indic. presente: tange; participio presente: tangente; - rgere, essere urgente; indic. presente: urge, rgono; indic. imperfetto: urgeva, urgvano; indic. futuro: urger, urgeranno; cong. presente: urga, rgano; cong. imperfetto: urgesse, urgssero; cond. presente: urgerebbe, urgerbbero; participio presente: urgente; gerundio presente: urgendo; - vrtere, avere per argomento, riguardare; indic. presente: verte, vertono; indic. imperfetto: verteva, vertvano; indic. pass. rem.: vert, vertrono; indic. futuro : verter, verteranno ; cong. presente: vrta, vrtano; cong. imperfetto: vertesse, vertssero; cond. presente: verterebbe, verterbbero; participio presente: vertente; gerundio presente: vertendo; - vgere, essere in vigore, avere validit; indic. presente: vige, vgono; indic. imperfetto: vigeva, vigvano; indic. futuro: viger, vigeranno; cong. presente: viga, vgano; cong. imperfetto: vigesse, vigssero; cond. presente: vigerebbe, vigerbbero; participio presente: vigente; gerundio presente: vigendo. Sono difettivi anche i verbi: comptere, concrnere, convrgere, dirmere, discrnere, divrgere, esmere, incmbere, inerire, soccmbere, splndere, sggere, transgere; tali verbi non hanno il participio passato per cui non possono formare i tempi composti .
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morfologia
sovrab- sono cos definiti alcuni verbi che possono appartenere a due bondanti coniugazioni. Alcuni di essi, nelle due forme, esprimono significati pressoch identici: adempiere e adempire empiere e empire ammansare e ammansire intorbidare e intorbidire riempiere e riempire annerare e annerire compiere e compire starnutare e starnutire. dimagrare e dimagrire Altri , cambiando coniugazione, presentano significati differenti : abbrunare, mettere il lutto e abbrunire, diventare bruno arrossare, rendere rosso e arrossire, diventare rosso fallare, sbagliare e fallire far fallimento imboscare, nascondere e rimboschire, piantare un bosco.
(21)
La particella pronominale precede il verbo nei modi finiti (escluso limperativo), segue il verbo (unendosi ad esso) nei modi indefiniti e nellimperativo presente, esclusa la 3a persona singolare e plurale. Nella forma negativa della 2a persona singolare e plurale dellimperativo presente, la particella pronominale si pu collocare sia prima che dopo il verbo, es.: non ti lavare o non lavarti, , cos come si pu scegliere tra le due collocazioni quando linfinito retto da un verbo servile: ti voglio fare un regalo o voglio farti un regalo. I tempi composti dei verbi riflessivi e pronominali si formano con lausiliare essere, per cui il participio passato concorda in genere e numero con il soggetto, es.: Giada si annoiata; Giorgio si annoiato. Inoltre, se il riflessivo accompagnato da un verbo servile, si ha: - lausiliare essere quando la particella pronominale precede il verbo, es.: Si voluto pettinare; - lausiliare avere quando la particella pronominale segue il verbo, es.: Ha voluto pettinarsi.
indicativo
passato
io avri tu avrsti egli avrbbe noi avrmmo voi avrste essi avrbbero avere avnte avndo / abbi tu passato passato pas. bbia egli avendo abbiamo noi avere avuto avuto avuto abbiate voi bbiano essi
congiuntivo
presente presente presente presente pres.
io avr tu avrai egli avr noi avrmo voi avrte essi avranno
morfologia
io avvo tu avvi egli avva noi avevamo voi avevate essi avvano
io bbi tu avsti egli bbe noi avmmo voi avste essi bbero
passato
io avrei avuto tu avresti avuto egli avrebbe avuto noi avremmo avuto voi avreste avuto essi avrebbero avuto
che io bbia che io abbia che tu bbia avuto che egli bbia che tu abbia che noi avuto abbiamo che egli abbia che voi avuto abbiate che noi abbiamo pas. pros. trap. pros. trap. rem. f.anteriore che essi avuto io ho avuto io avevo avuto io ebbi avuto io avr avuto bbiano che voi abbiate tu hai avuto tu avevi avuto tu avesti avuto tu avrai avuto avuto egli ha avuto egli aveva avuto egli ebbe avuto egli avr avuto che essi abbiano noi abbiamo noi avevamo noi avemmo noi avremo avuto avuto avuto avuto avuto voi avete voi avevate voi aveste avuto voi avrete avuto imperf. trapassato avuto avuto essi ebbero essi avranno che tu avssi che io avessi essi hanno essi avevano avuto avuto che egli avuto avuto avuto avsse che tu avessi che noi avuto avssimo che egli avesse che voi avste avuto che essi che noi avessimo avssero avuto che voi aveste avuto che essi avessero avuto
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indicativo
passato
essere (nte, essendo (20) ssente)
congiuntivo
presente presente presente presente pres.
passato passato
essere stato stato
(20)
pas.
essendo stato
io sno tu sei egli noi siamo voi site essi sno io sari tu sarsti egli sarbbe noi sarmmo voi sarste essi sarbbero / sii tu sia egli siamo noi siate voi sano essi
io sar tu sarai egli sar noi sarmo voi sarte essi saranno
passato
io sarei stato tu saresti stato egli sarebbe stato noi saremmo stati voi sareste stati essi sarebbero stati
ESSERE
che io sia stato che io sia che tu sia stato che tu sia che egli sia che egli sia stato che noi siamo che noi siamo che voi siate stati che voi siate stati che essi che essi siano sano pas. pros. trap. pros. trap. rem. f.anteriore stati io sono stato io ero stato io fui stato io sar stato imperf. trapassato tu sei stato tu eri stato tu fosti stato tu sarai stato egli stato egli era stato egli fu stato egli sar stato che io fssi che io fossi stato noi siamo noi fummo noi saremo stati che tu fssi che tu fossi stato noi eravamo stati stati voi sarete stati che egli fsse che egli fossi stati voi siete voi eravate stati voi foste stati essi saranno stato che noi stati stati essi erano stati essi furono che noi fossimo fssimo essi sono stati che voi fste stati stati che voi foste stati che essi che essi fossero fssero stati
Il participio presente nte usato solo con valore di sostantivo; la forma essnte rarissima, si trova generalmente nella prosa filosofica.
morfologia
indicativo
passato
io am-eri tu am-ersti egli am-erbbe noi am-ermmo voi am-erste essi amerbbero am-are am-ante am-ando / am-a tu am-i egli passato passato pas. am-iamo noi avendo am-ate voi avere amato am-ato amato m-ino essi
congiuntivo
presente presente presente presente pres.
io am-er tu am-erai egli am-er noi am-ermo voi am-erte essi am-eranno
morfologia
io am-o tu am-i egli am-a noi am-iamo voi am-ate essi m-ano
io am-avo tu am-avi egli am-ava noi am-avamo voi am-avate essi am-vano
io am-ai tu am-asti egli am- noi am-ammo voi am-aste essi am-rono
pas. pros.
io avrei amato tu avresti amato egli avrebbe amato noi avremmo amato voi avreste amato essi avrebbero amato
passato
io ho amato tu hai amato egli ha amato noi abbiamo amato voi avete amato essi hanno amato
che io am-i che io abbia che tu am-i amato che egli am-i che tu abbia amato che noi che egli abbia am-iamo amato che voi che noi abbiamo ami-ate trap. pros. trap. rem. f.anteriore che essi amato io avevo amato io ebbi amato io avr amato m-ino che voi abbiate tu avevi amato tu avesti amato tu avrai amato amato egli aveva amato egli ebbe egli avr amato che essi abbiano amato noi avevamo noi avremo amato noi avemmo amato amato amato voi avevate voi avrete amato imperf. trapassato voi aveste amato essi avranno che io am-assi che io avessi amato essi avevano amato che tu am-assi amato essi ebbero amato che tu avessi che egli amato amato am-asse che egli avesse che noi am-ssimo amato che noi avessimo che voi amato am-aste che voi aveste che essi amato am-ssero che essi avessero amato
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indicativo
passato
tem-re tem-ndo / tem-nte tem-i tu tem-a egli passato passato pas. tem-iamo noi avendo tem-te voi avere temuto tem-uto temuto tm-ano essi
congiuntivo
presente presente presente presente pres.
io tem-o tu tem-i egli tem-e noi tem-iamo voi tem-te essi tm-ono
io tem-vo tu tem-vi egli tem-va noi tem-evamo voi tem-evate essi tem-vano
io tem-i io tem-er tu tem-sti tu tem-erai egli tem- egli tem-er noi tem-mmo noi tem-ermo voi tem-ste voi tem-erte essi tem-rono essi tem-eranno
pas. pros.
io ho temuto tu hai temuto egli ha temuto noi abbiamo temuto voi avete temuto essi hanno temuto
che io tm-a che tu tem-a che egli tem-a che noi tem-iamo che voi trap. pros. trap. rem. f.anteriore tem-iate io avevo temuto io ebbi temuto io avr temuto che essi tu avevi temuto tu avesti temuto tu avrai temuto tm-ano egli aveva egli ebbe egli avr temuto temuto temuto noi avremo noi avevamo noi avemmo temuto imperf. temuto temuto voi avrete voi avevate voi aveste temuto che io temuto temuto essi avranno tem-ssi essi avevano essi ebbero temuto che tu temuto temuto tem-ssi che egli tem-sse che noi tem-ssimo che voi tem-ste che essi tem-ssero
che io abbia io tem-eri temuto tu tem-ersti che tu abbia egli tem-erbbe temuto noi tem-ermmo che egli abbia voi tem-erste temuto essi temerbbero che noi abbiamo passato temuto che voi abbiate io avrei temuto temuto tu avresti temuto che essi abbiano egli avrebbe temuto temuto noi avremmo trapassato temuto che io avessi voi avreste temuto temuto che tu avessi essi avrebbero temuto temuto che egli avesse temuto che noi avessimo temuto che voi aveste temuto che essi avessero temuto
morfologia
indicativo
presente
serv-ire serv-nte serv-ndo
congiuntivo
presente presente presente pres.
morfologia
passato passato
avere servito serv-ito
pas.
avendo servito
che io srv-a che tu serv-a che egli serv-a che noi serv-iamo che voi pas. pros. trap. pros. trap. rem. f.anteriore serv-iate io ho servito io avevo servito io ebbi servito io avr servito che essi tu hai servito tu avevi servito tu avesti servito tu avrai servito srv-ano egli aveva egli ha egli ebbe egli avr servito servito servito servito noi avremo noi abbiamo noi avevamo noi avemmo servito imperf. servito servito servito voi avrete che io voi avete voi avevate voi aveste servito serv-issi servito servito servito essi avranno che tu essi hanno essi avevano essi ebbero servito serv-issi servito servito servito che egli serv-isse che noi serv-ssimo che voi serv-iste che essi serv-ssero
io srv-o tu serv-i egli serv-e noi serv-iamo voi serv-ite essi srv-ono
io serv-ivo tu serv-ivi egli serv-iva noi serv-ivamo voi serv-ivate essi serv-vano
io serv-ii io serv-ir tu serv-isti tu serv-irai egli serv- egli serv-ir noi serv-immo noi serv-irmo voi serv-iste voi serv-irte essi serv-rono essi serv-iranno
/ che io abbia io serv-iri serv-i tu servito tu serv-irsti che tu abbia egli serv-irbbe serv-a egli servito noi serv-irmmo serv-iamo che egli abbia voi serv-irste noi servito essi servirbbero serv-ite voi srv-ano che noi abbiamo passato essi servito che voi abbiate io avrei servito servito tu avresti servito che essi abbiano egli avrebbe servito servito noi avremmo trapassato servito che io avessi voi avreste servito servito che tu avessi essi avrebbero servito servito che egli avesse servito che noi avessimo servito che voi aveste servito che essi avessero servito
65
66
indicativo
passato
essere amato / essendo amato
congiuntivo
presente presente presente presente pres.
passato passato
essere stato / amato
pas.
essendo stato amato
io sono amato io ero amato tu sei amato tu eri amato egli amato egli era amato noi eravamo noi siamo amati amati voi eravate voi siete amati amati essi erano essi sono amati amati
io fui amato tu fosti amato egli fu amato noi fummo amati voi foste amati essi furono amati
io sar amato tu sarai amato egli sar amato noi saremo amati voi sarete amati essi saranno amati
io sarei amato tu saresti amato egli sarebbe amato noi saremmo amati voi sareste amati essi sarebbero amati
che io sia stato che io sia amato amato che tu sia stato che tu sia amato amato che egli sia che egli sia stato amato amato che noi siamo che noi siamo stati amati amati che voi siate che voi siate stati amati amati che essi siano che essi siano amati stati amati
passato
io sarei stato amato tu saresti stato amato egli sarebbe stato amato noi saremmo stati amati voi sareste stati amati essi sarebbero stati amati
/ sii amato tu sia amato egli siamo amati noi siate amati voi siano amati essi
io sono stato io ero stato amato amato tu sei stato tu eri stato amato amato egli stato egli era stato amato amato noi siamo stati noi eravamo stati amati amati voi siete stati voi eravate stati amati amati essi erano stati essi sono amati stati amati
io fui stato io sar stato amato amato tu fosti stato tu sarai stato amato amato egli fu stato egli sar stato amato amato noi fummo stati noi saremo stati amati amati voi foste stati voi sarete stati amati amati essi furono essi saranno stati amati stati amati
imperf. trapassato
che io fossi che io fossi stato amato amato che tu fossi che tu fossi stato amato amato che egli fosse che egli fosse stato amato amato che noi fossi- che noi fossimo stati amati mo amati che voi foste che voi foste stati amati amati che essi fos- che essi fossero sero amati stati amati
morfologia
indicativo
passato
lavarsi (lavar- lavntesi / mi, lavarti, la- (lvantisi) lvati tu si lavi egli varci, lavarvi) lavimoci noi lavtevi voi si lvino essi lavndosi (lavndomi, lavndoti, lavndoci, lavndosi)
congiuntivo
presente presente presente presente pres.
morfologia
io mi lavavo io mi lavo tu ti lavavi tu ti lavi egli si lava egli si lavava noi ci laviamo noi ci lavavamo voi vi lavate voi vi lavavate essi si lavano essi si lavavano io mi laver tu ti laverai egli si laver noi ci laveremo voi vi laverete essi si laveranno io mi laveri tu ti laversti egli si laverbbe noi ci lavermmo voi vi laverste essi si laverbbero
io mi lavai tu ti lavasti egli si lav noi ci lavammo voi vi lavaste essi si lavarono
passato passato
pas.
passato
io mi sarei lavato tu ti saresti lavato egli si sarebbe lavato noi ci saremmo lavati voi vi sareste lavati essi si sarebbero lavati
io mi sono lavato tu ti sei lavato egli si lavato noi ci siamo lavati voi vi siete lavati essi si sono lavati
io mi ero lavato tu ti eri lavato egli si era lavato noi ci eravamo lavati voi vi eravate lavati essi si erano lavati
io mi fui lavato tu ti fosti lavato egli si fu lavato noi ci fummo lavati voi vi foste lavati essi si furono lavati
che io mi lavi che io mi sia che tu ti lavi lavato che egli si lavi che tu ti sia lavato che noi ci che egli si sia laviamo lavato che voi vi che noi ci siamo laviate che essi si lavati che voi vi siate lavino lavati f.anteriore che essi si siano lavati io mi sar lavato tu ti sarai lavato imperf. trapassato egli si sar che io mi fossi che io mi lavato lavato noi ci saremo lavassi che tu ti fossi che tu ti lavati lavato lavassi voi vi sarete che egli si che egli si lavati fosse lavato essi si saranno lavasse che noi ci che noi ci lavati fossimo lavati lavassimo che voi vi foste che voi vi lavati lavaste che essi si che essi si fossero lavati lavssero essersi lavtosi (lavtasi, lavato (essermi/es- lavtisi, serti/ lavtesi) essersi lavato, esserci/ esservi/essersi lavati)
(21)
67
68
morfologia
2.2 LE PARTI INVARIABILI 2.2.1 Lavverbio Lavverbio la parte invariabile del discorso che serve a modificare o a determinare il significato di: - un verbo , es.: Riposare tranquillamente; - un aggettivo, es.: Quel pittore piuttosto famoso; - un nome, es.: Compra solo dolci; - un altro avverbio, es.: Parla molto liberamente; - un complemento,es.: Ci siamo preoccupati soprattutto di voi; - una frase, es.: Onestamente, non so che dirti. Formazione Classificazione
avverbi in -mente da: gli avverbi si distinguono: - aggettivi in -o forma femminile secondo il tipo di formazione in: -a + suffisso -mente = certo - semplici: presentano una forma cert-a - mente; propria, non derivano cio da altre - aggettivi in -e forma unica + parole, es.: bene, male, poco,molsuffisso -mente = veloce-mente; to, non, mai, pi, qui, l, ; - composti: si formano dalla fusio avverbi in -oni da: ne di due o pi parole, es.: almeno - nome o verbo + -oni per indica(al meno), perfino (per fino), dapre un modo particolare di stare pertutto (da per tutto), talvolta (tal o procedere, es.: ginocchio volta), ; ginocchi-oni = con le ginocchia a - derivati: hanno origine da unaltra terra: stare ginocchioni. parola (nome/aggettivo/verbo), trasformata in avverbio attraverso laggiunta di un suffisso, es.: forte fortemente, ; - locuzioni avverbiali, ovvero sequenze fisse di parole che, per funzione e significato, equivalgono ad avverbi, es.: allimprovviso (improvvisamente), di frequente (frequentemente), .; secondo il proprio significato in: - avverbi di modo - avverbi di luogo - avverbi di tempo - avverbi di giudizio - avverbi di quantit - avverbi interrogativi
69
indicano il modo in cui si svolge lazione espressa dal verbo, es.: parlare correttamente; avverbi : - la maggior parte degli avverbi in -mente e -oni; - alcuni avverbi semplici, es.: adagio, apposta, assieme, bene, cos, invano, male, perbene, ; - parole e locuzioni di origine latina o straniera, es.: gratis (senza alcuna spesa), by night (di notte), ; principali locuzioni avverbiali: allimpazzata, di buon grado, di corsa, di solito, in fretta, . indicano il luogo in cui si svolge lazione espressa dal verbo e specificano la posizione di qualcosa o qualcuno rispetto a chi parla o chi ascolta, es.: esci
avverbi di luogo
fuori;
avverbi: accanto, addosso, altrove, appresso, attorno, attraverso, avanti, ci, davanti, dentro, dietro, dinanzi, dovunque, dintorno, indietro, gi, innanzi, intorno, laggi, lass, l, lontano, ne, oltre, ovunque, quaggi, quass, qui, sopra, sotto, su, vicino, vi, ; principali locuzioni avverbiali: di fronte, di fuori, di dietro, di qua, di l, di sopra, di sotto, in su, in gi, per di qua, per di l, . avverbi di tempo determinano il tempo di svolgimento di unazione ,
avverbi di giudizio
si usano per affermare , negare o mettere in dubbio un evento; gli avverbi di giudizio si distinguono in: - avverbi di affermazione (appunto, certamente, certo, proprio, sicuramente, sicuro); - avverbi di negazione (neppure, non, neanche, nemmeno);
70
morfologia - avverbi di dubbio ( eventualmente, forse, probabilmente, quasi); locuzioni avverbiali: di sicuro, di certo, per lappunto, neanche per idea, senza dubbio. avverbi di quantit indicano una quantit in modo non precisato, es.: la-
vora molto.
avverbi: abbastanza, alquanto, altrettanto, appena, assai, meno, molto, niente, nulla, parecchio, pi, poco, tanto, quanto, troppo. locuzioni avverbiali: pressa poco, allincirca , n pi n meno, di pi, di meno, un poco, a bizzeffe, .
avverbi interrogativi
si usano per introdurre una domanda ; possono riguardare: - il modo: come? - il luogo: dove? - il tempo: quando? - la misura o il valore: quanto? - la causa: perch?, come mai? si usano per modificare il significato di unintera frase; essi possono avere valore proprio o frasale: valore proprio sono davvero stanco pensa innanzitutto a te stesso mangia sempre pesce, per lo pi gamberi valore frasale davvero non volevo offendere innanzitutto, cerca di ragionare per lo pi mangia sfogliate
avverbi frasali
2.2.1.a I gradi dellavverbio Gli avverbi, come gli aggettivi, possono avere la forma comparativa e superlativa; si distinguono in: comparativi e superlativi regolari: - avverbi di modo, fatta eccezione per quelli terminanti in oni e pochi altri come altrimenti; - avverbi di tempo: spesso, presto, tardi; - avverbi di luogo: vicino, lontano.
morfologia gradi positivo velocemente comparativo pi velocemente meno velocemente velocemente come pi piano meno piano piano come pi spesso meno spesso spesso come pi presto meno presto presto come pi tardi meno tardi tardi come pi vicino meno vicino vicino come pi lontano meno lontano lontano come superlativo velocissimamente/il pi veloce il meno velocemente pianissimo/il pi piano il meno piano
71
piano
spesso
presto
tardi
vicino
lontano
comparativi e superlativi irregolari: gradi positivo poco comparativo meno superlativo pochissimo minimamente molto poco assai poco moltissimo assai
molto
pi
morfologia massimamente sommamente benissimo ottimamente molto bene assai bene malissimo pessimamente molto male assai male
meglio
peggio
N.B. Come gli aggettivi, gli avverbi possono subire alterazioni aggiungendo alla radice le desinenze tipiche del diminutivo, accrescitivo, vezzeggiativo e peggiorativo, come: -ino/-one/-etto/-uccio/-accio, es.: pochino, malaccio, . 2.2.1.b La posizione dellavverbio La collocazione degli avverbi nella frase pu essere fissa o variare a seconda dei casi; possibile individuare alcune regole che determinano la posizione e che dipendono principalmente dal tipo di elemento a cui esso si riferisce: - se lavverbio si riferisce a un verbo, si colloca dopo di esso, es.: Enrico
parla molto;
- se lavverbio si riferisce a un aggettivo o a un nome, si colloca prima di esso, es.: Sono molto soddisfatto del tuo lavoro; - gli avverbi frasali generalmente hanno una collocazione libera, es.: Enri-
;
- lavverbio di negazione non precede sempre il verbo a cui si riferisce,
morfologia
73
zione) per indicare rapporti di dipendenza che intercorrono tra gli elementi di una frase; esse si distinguono in: Tipo preposizioni proprie Caratteristiche svolgono solo la funzione di preposizioni, introducono molti complementi e proposizioni subordinate ; si suddividono in: preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra; preposizioni articolate, formate dallunione delle prep. semplici (con leccezione di fra e tra(22)) + gli articoli determinativi secondo il seguente schema: prep.ni semplici di a da in su articoli la i della alla dalla nella sulla dei ai dai nei sui
USO DELLE PREPOSIZIONI PROPRIE Le preposizioni introducono: molti complementi diverse proposizioni subordinate: - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione di : soggettiva/ oggettiva/ finale /causale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione a: causale / condizionale / finale/ temporale / limitativa - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione da: consecutiva / finale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione in : temporale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione con : modale - proposizioni subordinate introdotte dalla preposizione per : finale / causale / consecutiva preposizioni improprie
(22)
svolgono, oltre alla funzione di preposizioni, altre funzioni grammaticali (avverbi, aggettivi, verbi), come:
Alle preposizioni articolate: col, collo, colla, cogli, colle; pel, , ormai in disuso, si preferiscono le forme separate: con la, per lo, .
74
morfologia - dopo una preposizione-avverbio, es: Ci vediamo dopo (funzione avverbiale). Faremo una pausa dopo il pranzo (funzione preposizionale ); - lungo una preposizione-aggettivo, es.: Correre lungo il viale (funzione preposizionale). Lo spettacolo stato molto lungo (funzione aggettivale ); - escluso (dal participio passato di escludere) una preposizione-verbo , es.: Il concorrente stato escluso dalla gara (funzione verbale ). Ha invitato tutti escluso me (funzione preposizionale); Alcune preposizioni improprie possono essere accompagnate da unaltra preposizione (es.: davanti a te), altre sono usate da sole (es.: sotto il tavolo) o hanno pi duna costruzione (es.: sopra il tetto/sopra al tetto, ); le principali sono: preposizione attraverso circa usata da sola + altra preposizione
La luce filtrava attraverso le tende Circa la questione, non so casa pensare Battere la testa contro il muro Siediti davanti alla porta La casa dietro alla collina
entro
Il pigiama dentro il cassetto La casa dietro la collina Verr a trovarti dopo il lavoro Mi ha chiamato durante la partita Ha chiacchierato con tutti, eccetto (che con) te Devo rientrare entro le otto
morfologia escluso
Il Museo aperto tutti i giorni, escluso il luned Stare fuori citt
75
Uscire fuori dalla citt, Ne discuteremo insieme a loro Il corteo va intorno alle mura Vivere lontano dalla famiglia
prima rasente riguardo rispetto salvo secondo senza sopra sotto tramite
Camminare lungo gli argini del fiume Giunsero a destinazione, malgrado le avversit Ho superato mediante il suo aiuto Sono partiti nonostante lo sciopero I soldati si diresse- Oltre (in aggiunta) a quero oltre (al di l) sto volevo dirti le montagne Terminer larticolo prima di domani Il proiettile pass Il proiettile pass rasente la casa rasente alla casa Riguardo alla tua richiesta Rispetto al problema ambientale Pu mangiare tutto, salvo i dolci Secondo me, hai sbagliato uscito senza il cappello Il libro sopra il Il libro sopra al tavolo tavolo Il tappeto sotto Il tappeto sotto al il tavolo tavolo Ho conosciuto te tramite mio fratello
morfologia
locuzioni espressioni fisse costituite da pi parole che equivalpreposizionali gono a una preposizione; possono essere formate da: - locuzioni avverbiali + preposizione: in cima a al cospetto di in capo a nel mezzo di in mezzo a per causa di .. - verbo o avverbio accompagnato da a partire da contrariamente a a prescindere da diversamente da .
2.2.3 La congiunzione Le congiunzioni sono parti invariabili del discorso che servono a unire tra di loro due proposizioni o due elementi di una stessa proposizione; esse possono essere classificate in relazione alla loro funzione sintattica: Classificazione rispetto alla forma Caratteristiche si distinguono in: - semplici formate da una sola parola: e, o, ma, come, che, n, ; - composte formate da due o pi parole: oppure (da o + pure), neanche (da n + anche), nondimeno (da non + di + meno), .. Ad esse si aggiungono le locuzioni congiuntive, formate da pi parole scritte separatamente: anche se, ogni volta che, di modo che, dal momento che, .
rispetto alla fun- si distinguono in: zione sintattica coordinative uniscono due o pi elementi di una proposizione che hanno la stessa funzione, oppure due o pi proposizioni con lo stesso valore sintattico; esse si dividono in:
morfologia
77 - copulative: e, anche, pure, n, neanche, neppure, nemmeno, .. - disgiuntive: o, oppure, ovvero, altrimenti, - avversative: ma, per, tuttavia, nondimeno, eppure, anzi, - dichiarative o esplicative: cio, infatti, vale a dire, ossia, - conclusive: dunque, quindi, ebbene, perci, pertanto, allora, .. - correlative: ee, nn, siasia, non soloma anche, subordinative uniscono due proposizioni allinterno di uno stesso periodo , ponendo una alle dipendenze dellaltra; esse si dividono in: - dichiarative: che, cio, come (regge il congiuntivo), - interrogative indirette: se, come, quando, perch , quanto, - causali: perch, poich, giacch, siccome, visto che, - finali: affinch, perch, acciocch, che (reggono il congiuntivo), .. - consecutive: cosche, tantoche, di modo/manierache, .. - concessive: bench, seppure, sebbene, ancorch, perquanto,.. - condizionali: se, purch, qualora, a condizione che, - comparative: tantoquanto, coscome, piche, - temporali: quando, come, appena che, dopo che, allorch, - modali: come, come se, nel modo che, quasi, - avversative: quando, mentre, laddove, - esclusive, eccettuative, limitative: fuorch, tranne che, eccetto che, a meno che, senza che, per quanto, per quello, Ad esse si aggiungono le congiunzioni testuali, che possono collegare segmenti di testi pi ampi della singola frase; tale funzione pu essere svolta da elementi di diversa natura, come: congiunzioni coordinative (e, ma ), congiunzioni subordinative (perch, bench), locuzioni congiuntive (daltra parte, pi che altro, tutto sommato), avverbi (allora, altrimenti, cos, ora).
78
morfologia
2.2.4 Linteriezione Linteriezione o esclamazione la parte invariabile del discorso usata per esprimere unemozione (gioia, dolore, sdegno) o per formulare un ordine, un saluto, un richiamo. A differenza delle altre parole del discorso, le interiezioni non presentano legami sintattici con gli altri elementi della frase in cui si trovano, ma il loro significato deriva dal tono della voce con cui si pronunciano; esse si distinguono in: Tipo interiezioni proprie Caratteristiche svolgono soltanto la funzione di interiezione (ah!, oh!, eh!, uh!, ih!, ); la medesima interiezione pu significare sentimenti diversi, ad esempio eh! pu esprimere: esortazione (es.: Sta attento, eh!) / ironia, irritazione (es.: Eh, per chi mi hai preso?) / rammarico, rimprovero (es.: Eh,
costituite da altre parti del discorso usate con funzione di interiezione, come: sostantivi (es.: Misericordia !; Peccato!; Aiuto!; ) / aggettivi (es.: Sicuro!; Bravo!; Giusto!; ) / verbi (es.: Viva!; Salve!; ) / avverbi (es.: Bene!; Ors!, ), formate da gruppi di parole o da vere e proprie proposizioni , es.: Dio mio!; Ora basta!; Neanche per sogno!; Mi faccia il piacere!;
locuzioni interiettive
sintassi
79
frasi complesse costituite da pi proposizio- Dopo aver studiato e (o periodi ) ni collegate tra loro aver svolto alcune commissioni, Mario and a cinema con gli amici. 1. SINTASSI DELLA PROPOSIZIONE Le proposizioni o frasi semplici sono dette frasi indipendenti poich sono autonome dal punto di vista sintattico dalle frasi che le precedono e da quelle che le seguono (es.: Sarebbe bello andare in vacanza) e possono essere esaminate da diversi punti di vista secondo il seguente schema: Frase analisi logico-grammaticale soggetto predicato
noto
nuovo
Le frasi semplici, inoltre, possono essere classificate in relazione allintento comunicativo del parlante, come: informare su qualcosa, porre una domanda, esprimere un augurio, ; cinque sono i tipi fondamentali:
(1)
sintassi
comunicano un esposizione di fatti, una dichiarazione di intenzioni, la descrizione di uno stato di cose, ; si distinguono in: affermative, es.: Ho visto mio cugino. negative, es.: Non ho soldi. Le proposizioni dichiarative possono essere: costruite oltre che con il verbo coniugato nei vari tempi dellindicativo (es.: Ho comprato una macchina; capii il suo comportamento) o del condizionale (es.: Potrei uscire) anche con linfinito (narrativo o descrittivo); costituite anche da frasi nominali, es.: Molto interes-
il Museo?.
Le interrogative dirette (proposizioni indipendenti) possono essere trasformate in interrogative indirette (proposizioni subordinate) senza la presenza del punto interrogativo, es.: arrivata Martina? Voglio sapere se Martina
arrivata.
esclamative oltre ad evidenziare che il contenuto della proposizione inatteso, esprimono, in relazione ai casi, meraviglia,stupore, gioia, rabbia, ; possono essere: prive di un elemento lessicale introduttivo, es.:
tardi!;
introdotte da un aggettivo esclamativo (es.:Che bella giornata!) o raramente da un avverbio (es.:Come
corre, Marco!).
Le esclamative spesso sono costituite da frasi nominali, come: Ancora qui!; Che bel tramonto!. imperative hanno lo scopo di indurre qualcuno a fare qualcosa; quindi possono rappresentare un ordine, un consiglio , una preghiera, unesortazione. Generalmente tali propo-
sintassi
81 sizioni presentano il verbo: allimperativo (per la 2a persona singolare e plurale e per la 1a persona plurale), es.: Dammi quelle chia-
es.: Vai via di qui! Ti ordino di andare via di qui. Studia di pi! Ti esorto a studiare di pi. Sii pi gentile con Valentina! Ti prego di essere pi gentile con Valentina.
desiderative
esprimono un augurio, un desiderio, una speranza; possono essere prive di elementi introduttivi (es.: Fosse la volta buona!) o introdotte da magari, almeno, se (es.: Se ci
fosse Marta!).
Le desiderative presentano il verbo al congiuntivo imperfetto per esprimere un desiderio relativo al presente o al futuro realizzabile o non realizzabile (es.: Magari si potesse rivivere la giovinezza!) o trapassato per esprimere un desiderio non realizzato relativo al passato (es.:
82
sintassi
In una frase gli elementi fondamentali sono il predicato e il soggetto; essi costituiscono i nuclei a cui si possono aggiungere eventuali altri elementi che ampliano la frase, arricchendola di precisazioni o di informazioni. Tali elementi si definiscono espansioni, alcune delle quali si legano al soggetto formando con esso il gruppo del soggetto, altre unendosi al predicato formano con esso il gruppo del predicato :
soggetto
predicato
Carlo
Frase
AMPLIAMENTO
scrive.
predicato
scrive.
gruppo del predicato
Le espansioni, in relazione della parte di frase a cui si riferiscono, possono essere di tre tipi: elementi avverbiali, riferiti a una parte del nucleo (verbo o gruppo del verbo); elementi circostanziali, riferiti allintero nucleo; circostanziali di frase, tesi a modificare lintera frase.
Probabilmente, Marco sta sorseggiando una bibita, lentamente, nel giardino di casa.
CIRCOSTANZIALE DI FRASE NUCLEO AVVERBIALE CIRCOSTANZIALE
La sintassi della proposizione, a differenza della morfologia che studia ogni singola parola, analizzandone le forme e le possibili modificazioni, si occupa dei rapporti che intercorrono tra i diversi elementi che la compongono. In una proposizione ogni elemento ha un ruolo ben definito, che non dipende dalla parola in
RIDUZIONE
Frase
sintassi
83
s, bens dalla funzione che svolge. Linsieme di tali rapporti risponde a una concezione che si fonda sulla logica, quindi loperazione con cui si studia la sintassi della frase semplice si definisce analisi logica. Per svolgere questo tipo di analisi necessario ordinare la frase secondo uno schema logico, individuando: il soggetto espresso o sottinteso il predicato verbale o nominale il complemento oggetto e gli altri complementi indiretti i complementi indiretti
84
sintassi a chi o a che cosa si attribuisce una qualit o uno stato (con il verbo essere, i copulativi affettivi e simili, seguiti da un nome o da un aggettivo, es.: La situazione sembrava tranquilla; Cristina studiosa). Generalmente la funzione di soggetto svolta da un nome o da un pronome (es.: Marco scrive; egli corre), tuttavia qualsiasi altra parte del discorso sostantivata pu fungere da soggetto, es.: Gli ultimi ( aggettivo) saranno i primi. Non sempre il chiedere ( verbo di modo infinito) umiliante. Il proverbio dice che il troppo ( avverbio)
stroppia. Non mi appare chiaro il perch ( congiunzione ), cos come unintera proposizione (detta proposizione soggettiva),
es.: Il fratello
soggetto
di Martina
espansione
lavora al tribunale.
gruppo del predicato
Inoltre, il soggetto pu essere: partitivo quando introdotto da una delle forme dellarticolo partitivo o dalle espressioni un po di, alcuni, qualche (es.: Sono venuti a
sintassi
es.: Dice Martina se vuoi andare a studiare a casa sua; Ha preso la parola Carlo per raccontare ci che era accaduto.
1.2 IL PREDICATO Definizione elemento che indica lazione o lo stato riferiti al soggetto Caratteristiche/Esempi il predicato pu essere verbale e nominale: predicato verbale costituito da tutti i verbi, riflessivi e intransitivi, di forma attiva, passiva o riflessiva che hanno un senso compiuto, ossia non necessitano di ulteriori elementi per dare un senso al soggetto; esso fornisce uninformazione completa e pu indicare : unazione compiuta dal soggetto , es.: Il babbo legge un libro ( verbo tran-
86
sintassi
predicato nominale costituito generalmente da una voce del verbo essere, definita copula (dal latino copula = legame) perch unisce il soggetto alla parte nominale, + un aggettivo o un nome, detti parte nominale del predicato, le cui eventuali espansioni fanno parte del gruppo del predicato.
(2)
A completare il significato di ciascun verbo concorre un determinato numero di argomenti; infatti, esistono: verbi a zero argomenti, che da soli hanno senso compiuto, es.: nevica, piove, ; verbi con un argomento, che sono completati dalla persona del soggetto, es.: An-
drea scrive;
verbi con due argomenti, es.: Marco telefona a Francesca; verbi con tre argomenti, es.: Paolo dona un libro a Chiara; verbi con quattro argomenti, es.: Anna traduce una relazione dallinglese in
tedesco .
Dunque, il verbo e i suoi argomenti costituiscono la parte fondamentale della frase, detta nucleo.
sintassi
87
Il predicato nominale si ha anche con un gruppo di verbi che da soli non esprimono senso compiuto; essi sono i cosiddetti verbi copulativi (parere, sembrare, stare, rimanere, diventare, nascere, vivere, morire, ) che svolgono la stessa funzione logica del verbo essere(3), cio esercitano la funzione di copula e indicano una condizione o una qualit del soggetto ,
es.: Lo spettacolo
soggetto
sembra
copula
interessante.
parte nominale
predicato nominale
1.3 LATTRIBUTO Definizione gli aggettivi che accompagnano un sostantivo e non compiono la funzione di nome del predicato in analisi logica si definiscono attributi, perch attribuiscono al nome cui si riferiscono
(3)
Caratteristiche/Esempi lattributo pu essere costituito da: qualsiasi tipo di aggettivo: qualificativo (es.: un bel quadro); possessivo (es.: la mia auto); dimostrativo (es.: quel ragazzo); indefinito (es.: qualche libro); numerale (es.: sei mesi); interrogativo (es.: quale canzone?); esclama tivo (es.: che bella giornata!); ; un participio, presente o passato, usato come
Il verbo essere, come tutti gli altri verbi, pu avere anche funzione di predicato verbale quando assume significato di: stare, es.: Il libro (sta) sul tavolo; esistere, es.: Dio (esiste); appartenere , es.: La macchina (appartiene) a Jacopo ; trovarsi, es.: Mio fratello era (si trovava) in citt.
88
sintassi
delle nuove inforaggettivo (es.: un film entusiasmante; un profesmazioni, dei chiarisionista impegnato). menti . Lattributo, in quanto espansione di un nome, pu riferirsi a qualsiasi elemento della frase(4); quindi pu essere lattributo: del soggetto,
necessario sottolineare, inoltre, che gli avverbi e alcune locuzioni anteposte allaggettivo si considerano parte integrante dellattributo, per esempio: Il mio intervento stato del tutto inutile (= assolutamente inutile); Diego un giocatore molto bravo (= bravissimo).
89
1.5.1 I complementi diretti Complementi oggetto Caratteristiche/Esempi si ha con i verbi transitivi attivi e si unisce direttamente al verbo, senza preposizioni, es.:
90
sintassi si casi un compl. oggetto pu essere sostituito con una proposizione oggettiva,
es.: Dalle esperienze vissute stato reso insicuro. predicativo delloggetto costituisce un aggettivo o un sostantivo che completa il significato del verbo e dal punto di vista grammaticale si riferisce al complemento ogget-
(5)
I complementi predicativi, oltre ad unirsi direttamente al verbo, possono essere introdotti da preposizioni, avverbi o locuzioni preposizionali (a, da, in, per, come, quale, in qualit di, in conto di, ), es.: Il signor Mario Rossi stato assunto in qualit di
direttore amministrativo.
sintassi
91 to; nella forma attiva retto dalle stesse categorie di verbi che al passivo reggono il compl. predicativo del soggetto (elettivi, estimativi, ),
es.: le imprese di Napoleone; le gesta di Carlo Magno. Generalmente dipende da un nome (es.: una confezione di caramelle), ma pu dipendere anche
da: un aggettivo
92
sintassi indica il tutto di cui lelemento introduttivo costituisce una parte, complementi partitivi es.:alcuni dei libri parte tutto una parte del film parte tutto nessuno di voi parte tutto
elementi introduttivi Il compl. partitivo dipende da un elemento introduttivo che pu essere costituito da: nomi che indicano numero, quantit o misura, es.: Un gran numero di giovani; numerali, es.: Tre di loro hanno giocato; comparativi o superlativi, es.: il pi bravo del
la classe;
pronomi interrogativi, indefiniti, es.: In que-
introdotti dalla preposizione da rispondono alle domande: da chi? (agente); da che cosa? (causa efficiente) indicano lessere animato (compl. dagente) o inanimato (compl. causa efficiente) da cui compiuta lazione espressa da un verbo passivo ,
(6)
Il complemento dagente in contesti formali pu essere introdotto dalle locuzioni preposizionali: da parte di, a opera di, es.: stata aperta uninchiesta da parte della ma-
gistratura.
sintassi
93
es.: Carolina esce con la nonna; Martina ha pranzato insieme con Andrea; Mio fratello ha ordinato una bistecca con le patate fritte.
94
(7)
sintassi stato in luogo introdotto dalle preposizioni in, su, a, da, tra, per, di, sopra, sotto, dentro, fuori, o dalle locuzioni preposizionali accanto a, vicino a, nei pressi di, nelle vicinanze di, risponde alle domande: dove?; in quale luogo ? indica il luogo in cui si sta, si compie o si subisce lazione ,
(7)
I complementi di luogo possono essere costituiti, oltre che da gruppi nominali, anche da avverbi o locuzioni avverbiali, come: dove vai?; ti conviene passare da qui; o dalle particelle avverbiali ne e ci (es.: Adoro Roma: ci ritornerei volentieri). Inoltre, tutti i compl. di luogo possono essere usati in senso figurato, per indicare una collocazione non in un luogo fisico concreto, bens mentale e astratto (es.: Valentina
95
(8)
I complementi di tempo possono essere espressi anche da avverbi e locuzioni avverbiali , es.:Domani dovr alzarmi presto.
96
sintassi risponde alle domande: quanto tempo?; per quanto tempo?; da quanto tempo? indica per quanto tempo durano lazione o la circostanza espresse dal verbo,
sintassi distributivo
97 introdotto dalla preposizione per, a, su indica i rapporti numerici tra persone e cose,
98 qualit
sintassi introdotto dalle preposizioni di, a, da, con indica una qualit o una caratteristica di qualcuno o qualcosa,
Leroismo dei Greci celebrato alle Termopoli. Il pi autorevole dei triumviri fu Cesare. Lisola dElba situata nel mar Tirreno.
sintassi mezzo modo causa argomento materia moto da luogo moto per luogo tempo determinato paragone qualit privazione misura origine limitazione stima prezzo colpa pena et abbondanza
99
Martina si nutre di frutta e di verdura. Le milizie giunsero di nascosto. I Romani si rallegrano della vittoria. Si discusso daffari a lungo. Le colonne di marmo in San Pietro sono maestose. Usc di casa frettolosamente. Pass di l casualmente. Un prigioniero fugg di notte. Marco pi gentile di te. Era una signora di animo nobile. La Chiesa era priva di ornamenti. Il nuovo percorso di gara di tre chilometri. I miei nonni sono originari dellInghilterra. Era basso di statura. Questa macchina vale di meno. La mia moto costa di pi della tua. Fu accusato di furto. Era stato multato di cento euro. Marco un ragazzo di quindici anni. Un mare ricco di pesci.
N.B.: necessario ricordare che le preposizioni articolate del, dello, , possono essere articoli partitivi e introdurre anche: il soggetto, es.: Mi avvertirono dei compagni. il complemento oggetto, es.: Mi port dei libri. il nome del predicato, es.: Quelli erano dei ladri. a (semplice o articolata) termine mezzo modo causa stato in luogo moto a luogo tempo determinato qualit
Porter ai miei compagni i tuoi saluti. Silvia ha svolto il lavoro a macchina. Leggi a voce alta. Lavvocato allib alle sue parole. I miei parenti abitano a Napoli. Marco andr a Siracusa. Arriveranno a notte tarda. Paolo indossava una camicia a quadri.
sintassi
Il prossimo ristorante a due chilometri. Luca imbattibile a scacchi. stato pagato a caro prezzo. stato condannato ai lavori forzati. Alessandro Magno mor a trentatr anni. Lho fatto a fin di bene.
N.B.: necessario ricordare che la preposizione a pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto e delloggetto,
es.: Per la sua onest Marta fu scelta (o la scelsero) a tutore dei minori.
da (semplice o articolata)
I ragazzi tremavano dallo spavento. stato in luogo Incontrai Andrea dal librario. moto a luogo Vado dal tuo medico. moto da luogo Vengo dal cinema. moto per luogo Passammo da Brindisi. tempo Le milizie marciavano da due giorni . agente Il Mos fu scolpito da Michelangelo. causa efficiente La pianura fu allagata dallalluvione. qualit un quadro dalle tinte calde e morbide. allontanamento o Il nuovo arrivato stava lontano da separazione tutti. origine o provenienza Caio Mario nacque da genitori di umili origini. limitazione Carlo, dopo un grave incidente, rimase quasi cieco da un occhio. stima Fu giudicata cosa da nulla. colpa Fu assolto da ogni accusa. fine o scopo Ho comprato un cane da caccia.
causa
N.B.: necessario ricordare che la preposizione da pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto, es.: Torn in citt da
vincitore;
il complemento predicativo delloggetto, es.: Lo prese con s
fin da ragazzo;
lapposizione, es.: La nonna, da giovane, era molto bella.
sintassi in (semplice o articolata) mezzo modo stato in luogo moto a luogo tempo limitazione stima fine o scopo materia
101
Giunse a Milano in treno. Si allontan in fretta. Dimora in Toscana con la famiglia. Andammo in montagna con gli amici. In estate andremo al mare. Silvia mi super in prontezza. Marco tiene in poco conto i miei consigli. Si organizz in suo onore una gran festa. Il cancello fu realizzato in ferro battuto.
N.B.: necessario ricordare che la preposizione in pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto e delloggetto,
qualit pena concessivo sostituzione o scambio per mezzo causa moto a luogo moto per luogo tempo
Mi fulmin con lo sguardo. Ho rivisto con gioia i miei compagni di classe. Partiremo con tuo nonno. Mi piacciono i libri con molte illustrazioni. Sar impossibile raggiungere la vetta del monte con la neve cos alta. Ho incontrato un uomo con mani cos grandi da far paura. Fui punito con una multa. Con tante preoccupazioni, non si dimenticato di nessuno. Il premio fu sostituito con un altro. Fui avvertito per telefono. Piango per le tue crudeli parole. Partir domani per la Spagna. Passarono per questo ruscello.
continuato Restammo in ansia
sintassi
una ragazza ammirevole per la sua umilt. Ho acquistato questo libro per pochi soldi. Fu processato per corruzione. Si prodig molto per i poveri. Combatter sempre per la giustizia. Mi scambi per mia sorella.
N.B.: necessario ricordare che la preposizione per pu introdurre anche: il complemento predicativo del soggetto e delloggetto,
Non ammetto discussioni su questa decisione. Sulla cima del monte c molta neve. Salimmo sugli alberi come scoiattoli. Sul far della sera inizia a sentirsi il silenzio in citt. Era un ragazzo sui dieci anni. Rideva tra i denti. Anche il professore sar tra noi. Vengo tra voi come padre tra i figli. Errava tra gli aridi campi. Tra poco verr a farti visita. Era il pi giusto fra tutti.
sintassi
103
andremo in citt.
reggente (11)
es.: La conferenza cominci alle undici del mattino e dur fino a sera.
proposizione principale
(9)
In un periodo vi sono tante proposizioni quanti sono i predicati espressi da verbi di modo finito, mentre i verbi di modo indefinito (infinito, participio, gerundio) reggono una proposizione solo quando sono trasformabili al modo finito, es.:Prima
La coordinazione, detta anche paratassi, pu avvenire per: asindeto mediante il semplice accostamento delle proposizioni, senza alcun tipo di congiunzione,
es.: Il centravanti conquist la palla, si liber di due avversari, tir in porta, fece gol;
polisindeto mediante luso di congiunzioni ripetute,
104
sintassi
complesso: se costituito da una proposizione principale e da una o pi proposizioni subordinate , 1 esempio : La conferenza cominci alle undici del mattino e dur fino a sera perch prop. principale prop. coordinata alla principale
gli interventi furono numerosi dato linteresse che gli argomenti avevano suscitato.
prop. subordinata
La conferenza cominci alle undici del mattino perch il primo oratore proveniva da Londra
prop. principale
prop. subordinata
Proposizione principale
105 proposizione grammaticalmente dipendente dalla principale e unita ad essa con congiunzioni subordinative,
es.: Alle dodici ho preso lautobus, dopo aver salutato gli amici.
subordinata di 2 grado o coordinata alla subordinata di 1 grado proposizione dipendente, avente la medesima funzione logica della subordinata di 1 grado, alla quale unita da congiunzioni coordinative ,
es.: Alle dodici ho preso lautobus, dopo aver salutato gli amici, che mi chiedevano notizie di te.
2.2.1 Le proposizioni principali indipendenti Tipi di proposizioni Definizione Modo verbale Esempi Sabato siamo andati a sciare. Gradirei un gelato.
enunciative esprimono uninformazione, indicativo (o dichiara- un giudizio , unopinione o tive infor- anche una richiesta cortese; mative ) presentano sia la forma af- condizionale fermativa che negativa. interrogati- esprimono una domanda di- indicativo ve retta, sono contraddistinte dal condizionale punto interrogativo. Possono essere: semplici: con una sola domanda; disgiuntive:con due domande in alternativa;
reali: esprimono una domanda di cui non si conosce la risposta; retoriche: esprimono una domanda in cui implicita la risposta. dubitative esprimono un dubbio, unin- indicativo certezza; hanno il punto inter-
106 rogativo, ma non si rivolgo- condizionale no a nessun interlocutore preciso . infinito esclamative esprimono unidea di dolore, indicativo di gioia, di stupore; sono contraddistinte dal punto esclama- congiuntivo tivo. volitive (o esprimono un ordine, un co- imperativo esortative ) mando in forma positiva o negativa, un invito, unesorta- non + infinito zione, una preghiera . congiuntivo ( esortativo )
sintassi Cosa dovrei pensare ? Che fare? Come sono felice! Fossi matto!
Dammi subito quel libro. Non disturbar mi! Che i colpevoli siano puniti. Facciamo presto. Magari ti decidessi ! Meriteresti proprio una punizione! Parlino pure male di me. Ammettiamo pure che abbia ragione.
desiderative esprimono un desiderio, un congiuntivo (o ottative) augurio o un rimpianto. Generalmente sono introdotte condizionale da espressioni come: magari, volesse il cielo, oh, se concessive esprimono lammissione del- congiuntivo lesistenza o della possibilit di un fatto. Generalmente sono introdotte da espressioni come: pure, sia pure, ammettiamo che (con valore esclusivamente introduttivo).
2.2.2 La proposizione incidentale La proposizione incidentale o parentetica quella che si inserisce nel periodo senza alcun legame sintattico con le altre proposizioni; si usa per fare unosservazione, per aggiungere un chiarimento, e per ci detta incidentale, cio accessoria, non strettamente necessaria. Dal punto di vista sintattico, la proposizione incidentale non una proposizione principale, poich non del tutto autonoma rispetto al periodo in cui inserita, n una proposizione subordinata, poich non dipende da una reggente; generalmente si trova fra parentesi (di qui la denominazione di parentetica),
107
es.: Napoleone, come tutti sanno, era di piccola statura, ma aveva un fisico assai resistente alle fatiche.
2.2.3 Le proposizioni coordinate Tipi di proposizioni (12) copulative Caratteristiche si aggiungono ad unaltra proposizione mediante le congiunzioni e, anche, pure (con valore positivo), n , neanche, neppure, nemmeno (con valore negativo). Esempi uscito dal cinema ed tornato a casa. Marco non ha visto Lucia n lha sentita.
avversative
segnalano un contrasto fra due Mi sento meglio, ma ho proposizione ; sono introdotte deciso di stare a casa. dalle congiunzioni ma, per, tuttavia, eppure, anzi, bens, invece. segnalano un alternativa tra due Non so se dirglielo o far elementi ; sono introdotte dalle finta di niente. congiunzioni o, oppure, ovvero, spiegano la conseguenza o la Ho perso lautobus, conclusione logica di unafferma- quindi arriver in ritarzione precedente; sono introdot- do allappuntamento. te da: quindi, dunque, pertanto, perci, sicch, ebbene,
disgiuntive
conclusive
dichiarative o spiegano o dimostrano lafferma- Ormai fa buio presto, esplicative zione che le precede; sono intro- infatti siamo quasi in dotte da: cio, infatti, ossia, autunno. correlative quando una proposizione richia- O entri o esci. ma direttamente laltra ; sono introdotte da: e e, n n, o o, sia sia, cos come, non solo ma,
(12)
Le proposizioni coordinate prendono il nome dalle congiunzioni da cui sono introdotte: copulative, disgiuntive,avversative, esplicative o dichiarative, conclusive, correlative
108
sintassi
2.2.4 Le proposizioni subordinate Le proposizioni subordinate non sono autonome ma dipendono sempre da altre proposizioni; esse si distinguono in: esplicite: quando il predicato di modo finito (indicativo,congiuntivo,condizionale); implicita: quando il predicato di modo indefinito (infinito, participio, gerundio). Non esistono proposizioni subordinate aventi il verbo allimperativo; es.: subordinata esplicita subordinata implicita
dopo che ebbe terminato il lavoro, terminato il lavoro, and a cena con gli and a cena con gli amici amici
Generalmente per avere una subordinata implicita necessario che il soggetto della reggente e quello della dipendente coincidano, cos ad esempio la frase: [Io] penso che [io] gli dir la verit (soggetto uguale) pu essere trasformata in: Penso di dirgli la verit. Al contrario lespressione: [Io] penso che [tu] gli dirai la verit (soggetto diverso) non pu subire unanaloga trasformazione;quindi la trasformazione di una subordinata implicita in esplicita sempre possibile, mentre non sempre possibile la trasformazione inversa . 2.2.4.a Classificazione delle subordinate Se si estende alla frase complessa la distinzione tra nucleo ed espansione utilizzata per analizzare la struttura della frase semplice, possibile suddividere le subordinate in: proposizioni argomentali che espandono uno degli argomenti della frase principale ; proposizioni non argomentali che si aggiungono alla proposizione principale per determinare, specificare , mettere in connessione altri concetti rispetto a quello in esso espresso. a. Le proposizioni argomentali Tipi di proposizioni soggettive Caratteristiche/Esempi le proposizioni subordinate soggettive svolgono la funzione di soggetto della proposizione reggen-
sintassi
109 te, es.: importante che ti sia laureato; La tua laurea importante
subordinata soggettiva soggetto
La proposizione soggettiva pu dipendere da: verbi impersonali: accade, avviene, bisogna, capita, conviene, occorre, pare, risulta, sembra, ; verbi usati impersonalmente : si dice, si crede, si narra, si spera, si pensa, ; espressioni impersonali costituite dalla voce del verbo essere + aggettivo o sostantivo: ora, tempo, bene, male, . La proposizione soggettiva, inoltre, pu essere: esplicita: quando introdotta dalla congiunzione che; i modi verbali usati sono: - lindicativo, quando la reggente esprime certezza , es.: Risult che non aveva mai detto nulla; - il congiuntivo, quando il verbo della reggente esprime possibilit, dubbio, speranza, es.: Sembra che Martina si sposi; - il condizionale, quando lazione espressa dalla soggettiva dipende da una condizione, es.: Si dice che il Direttore Amministrativo sarebbe pronto a dimettersi dal suo incarico, se glielo permettessero; implicita: quando il verbo allinfinito, preceduto o meno dalla preposizione di, es.: Mi sembra di aver visto tuo fratello. oggettive le proposizioni subordinate oggettive(13) svolgono la funzione di oggetto della prop. reggente(14), es.:
(13)
La subordinata oggettiva non si pu confondere con la soggettiva perch: le soggettive sono rette da un verbo impersonale o costruito come tale; le oggettive hanno un proprio soggetto, espresso o sottinteso. Esempi: Accadde ( verbo impersonale) che allimprovviso manc la luce ( subordinata soggettiva). Martina ricorda ( soggetto espresso) che allimprovviso manc la luce ( subordinata oggettiva). (14) Si considerano oggettive anche alcune subordinate che non svolgono il ruolo di oggetto della frase reggente, ma servono a completarla. Tali subordinate hanno la
110
sintassi
Tutti notarono che era assente vale a dire Tutti notarono la sua assenza subordinata oggettiva comp. oggetto
La proposizione oggettiva pu dipendere da: verbi di significato dichiarativo: affermare, annunciare, comunicare, confessare, dichiarare, dire, informare, ; verbi che indicano una percezione o un ricordo: ascoltare, dimenticare , percepire, ricordare, sentire, udire, vedere, , e locuzioni verbali di significato equivalente,come: avere limpressione, venire alla mente, ; verbi che esprimono giudizio, opinione, dubbio: credere, pensare, stimare, giudicare, sostenere, dubitare, supporre, sospettare, .., e locuzioni verbali come: essere dellidea, avere la convinzione, il dubbio, il sospetto, ; verbi che esprimono volont , desiderio, impedimento, timore: volere, desiderare, sperare preferire, ordinare, comandare, permettere, concedere, vietare, impedire, , e locuzioni verbali come: avere desiderio, paura, ; verbi che indicano un sentimento: godere, rallegrarsi, meravigliarsi, lamentarsi, sdegnarsi, rammaricarsi, dolersi,,e locuzioni verbali come:essere lieto, avere piacere, rammarico, meraviglia; un nome, es.: La fretta di partire; un aggettivo, es.: Capace di ascoltare. USO DEL CONGIUNTIVO E DELLINDICATIVO (15) Richiedono il congiuntivo i verbi che indicano: volont, desiderio , aspettativa, opinione , immaginazione , timore , preghiera:
stessa forma delle vere oggettive, ma rispondono alla domanda di che cosa? e dipendono da: un verbo intransitivo, es.: Si accorto che andavi verso di lui; un verbo transitivo che ha gi il compl. oggetto, es.: Ho convinto
Marco che avrebbe dovuto rivedere i suoi piani; un aggettivo, es.: Erano ansiosi di sapere gli esiti.
(15)
Nelle proposizioni oggettive esplicite lalternanza fra indicativo e congiuntivo regolata da: 1. un criterio semantico:
sintassi
111
accettare disporre negare sperare aspettare domandare ordinare supporre attendere dubitare permettere temere augurare esigere preferire volere chiedere fingere pregare credere immaginare ritenere desiderare lasciare sospettare Richiedono lindicativo i verbi di giudizio o percezione : accorgersi dire promettere sentire affermare giurare ricordare sostenere confermare insegnare riflettere udire constatare intuire rispondere vedere dichiarare notare scoprire dimostrare percepire scrivere
Alcuni verbi a seconda del significato richiedono il congiuntivo o lindicativo, ad esempio:
ammettere
indicativo nel significato di riconoscere ammetterai che non ti sei comportato bene.
capire
{ congiuntivo nel significato di trovare naturale capisco che tu sia preoccupato per lei.
dichiarative
le proposizioni dichiarative(16) svolgono la funzione di spiegare , chiarire o dichiarare un elemento generico contenuto nella reggente, che
Le dichiarative si possono confondere con le subordinate oggettive e soggettive, poich presentano una costruzione simile; per distinguerle occorre tener presente che: le oggettive e le soggettive si pongono rispettivamente come oggetto e come sog-
sintassi
La proposizione dichiarativa pu essere: esplicita: quando introdotta dalla congiunzione che; i modi verbali usati sono lindicativo, il congiuntivo o il condizionale, a seconda che la reggente presenti il fatto come certo o reale,incerto o dubbio , possibile , es.: In ci si distingue da te, che pi onesto. Ho limpressione che non sia sincero. Non si rassegnava allidea che avrebbe potuto essere lui lindagato. interrogative indirette le proposizioni interrogative indirette sono delle subordinate che esprimono una domanda o un dubbio in forma indiretta (cio senza il punto interrogativo); esempi: interrogativa diretta interrogativa indiretta
getto della reggente, dipendono inoltre da un verbo o da una locuzione costituita da un verbo + aggettivo e rispondono alla domanda che cosa?; le dichiarative dipendono da una reggente che gi completa in s, non dipendono inoltre dal suo predicato ma da un nome o da un pronome in essa presente. Esempi: Mi preoccupa (che cosa?) che Mauro non sia a casa ( prop. sub. soggettiva); Questo mi preoccupa: che Mauro non sia a casa ( prop. sub. dichiarativa); Sperava (che cosa?) di vincere la gara ( prop. sub. oggettiva); Nutriva la speranza di vincere la gara ( prop. sub. dichiarativa).
sintassi
113 La proposizione interrogativa indiretta pu dipendere da: verbi che esprimono una domanda: domandare, chiedere, informarsi, ; verbi e locuzioni verbali che esprimono un dubbio: dubitare, ignorare, essere incerto, non sapere, indovinare, ; verbi di significato affermativo-dichiarativo : dire, sapere, pensare, credere, , usati generalmente al modo imperativo o con la forma negativa: dimmi se ho torto;fammi sapere che cosa devo portare; non credo che facciano in tempo. Come le interrogative dirette anche le indirette sono introdotte da: pronomi o aggettivi interrogativi: chi, quale , quanto; avverbi interrogativi: dove, da dove; congiunzioni con significato dubitativo o interrogativo: quando, come, perch, se. La proposizione interrogativa indiretta(17) pu essere: esplicita dove i modi verbali utilizzati sono: - lindicativo, quando la domanda ha un contenuto semplicemente informativo, es.: Dimmi che cosa ho fatto di male; - il congiuntivo, quando la frase esprime valore dubitativo, es.: Ignoro che cosa sia accaduto; - il condizionale, quando introdotta dalla congiunzione se , es.: Non so se accetterebbe a queste condizioni; implicita dove il verbo allinfinito, retto dagli stessi elementi della forma esplicita, e il soggetto il medesimo della reggente , es.: Non so come risolvere la questione.
argomentali oblique come nella frase semplice, dove oltre al soggetto e al complemento oggetto, possono essere argomenti del verbo anche alcuni complementi indiretti, cos nella frase
(17)
Le interrogative indirette, come quelle dirette, si dividono in: parziali introdotte da: chi, che, che cosa, come, quando, dove, perch, quando, quale, , dove il soggetto, se espresso, collocabile preferibilmente dopo il verbo, es.: Non si ricordava quando fosse partito Flavio; totali introdotte dalla congiunzione se, dove invece il soggetto si colloca generalmente prima del verbo, es.: Non si ricordava se Flavio fosse partito.
114
sintassi complessa, oltre alle soggettive e alle oggettive, si hanno le proposizioni argomentali oblique, introdotte generalmente da verbi intransitivi pronominali (accorgersi, convincersi, accontentarsi , congratularsi, degnarsi, ), ma anche da alcuni verbi non pronominali (godere, pensare, dubitare, ), es.: Mi sono ricordato di telefonare al signor Rossi. Valentina si sforzata di essere allegra. Lautore ha fatto attenzione a non offendere nessuno. Le argomentali oblique presentano comunemente la forma implicita con: di + infinito es.: Mi scuso di essere scortese; a + infinito es.: Ha sofferto a vedere quello spettacolo. Rara la forma esplicita, introdotta da: che, es.: Si dimenticato che aveva chiuso il cancello. relative le proposizioni relative sono delle subordinate che completano e chiariscono il significato della principale, collegandosi ad essa mediante un pronome o un avverbio relativo. A differenza delle altre subordinate, le relative non si riferiscono allintera proposizione reggente, ma a un elemento nominale contenuto in essa, definito antecedente,
che mi piaciuto.
relativa
Dal punto di vista del significato, si possono distinguere due tipi di relative: tipi di relative relative determinate caratteristiche/esempi servono a limitare o a precisare il senso dellantecedente , es.: Adoro i dolci che fanno alla pasticceria in piazza (proprio quelli, non altri). forniscono unaggiunta non indispensabile alla compiutezza dellantecedente, es.: Adoro la cassata, che un dolce tipico della Sicilia.
relative oppositive
sintassi
115 Le proposizioni relative possono essere: esplicite introdotte da: - un pronome relativo ( che, il quale, cui), es.: Il palazzo nel quale vivo stato costruito nel Settecento. - lavverbio relativo dove, es.: Il ristorante dove abbiamo pranzato immerso nel verde della natura. Luso dei relativi sono riassunti nel seguente schema: pronome che funzione sintattica/esempi soggetto , es.: Un risultato che va oltre le aspettative. complemento oggetto , es.: Laereo che hai preso arrivato in ritardo. complementi indiretti , es.: Il film di cui mi hai parlato; Il tavolo su cui hai mangiato; Gli obiettivi per cui ho lavora to affannosamente. soggetto ( formale ), es.: Un risultato il quale va oltre le aspettative; Laereo il quale hai preso arrivato in ritardo complementi indiretti , es.: Il film del quale mi hai parlato; Il tavolo sul quale hai mangiato; Gli obiettivi per i quali ho lavorato affannosamente.
preposizione + cui
il quale
preposizione + il quale
La proposizione relativa ha il verbo: allindicativo quando il fatto viene presentato come reale , es.: Cerco qualcuno che d lezioni di matematica; al congiuntivo quando il fatto viene presentato
116
sintassi come possibile o desiderato , es.: Cerco qualcuno che dia lezioni di matematica; al condizionale quando il fatto viene presentato come ipotetico, es.: Imparare la matematica una cosa che farei volentieri; implicita che presenta due tipi di costruzione : - da + infinito nei casi diretti, es.: Ho acquistato un video da vedere (= che pu essere visto) a casa; - preposizione + cui (o quale) + verbo allinfinito, es.: Non riesco a trovare nessuno a cui (o al quale) vendere la mia macchina. Inoltre, si ricorda luso del participio passato con valore di relativa implicita, es.: I soldi donati (= che sono stati donati) alla comunit serviranno per realizzare un centro di accoglienza infantile. Le proposizioni relative si distinguono anche in: proprie che possono essere trasformate, allinterno di frasi semplici, in attributi o apposizioni, es.: Luomo che non ha coraggio disprezzato subordinata relativa vile attributo Senna, che era un pilota di Formula Uno, mor a Imola subordinata relativa Senna, un pilota di Formula Uno, apposizione improprie solo dal punto di vista formale, poich assumono la funzione e il significato di altre subordinate (causali, finali, temporali, ). mor a Imola disprezzato
sintassi
117
b. Le proposizioni non argomentali Le proposizioni non argomentali si aggiungono alla principale per specificare, determinare, mettere in connessione altri argomenti rispetto a quello in essa espresso e svolgono diverse funzioni. Tipi di proposizioni causali Caratteristiche/Esempi indicano la causa di quanto detto nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio Ti sto ascoltando non perch non abbia di meglio da fare, ma perch mi interessa ci che dici.
causali congiunzioni per- indicativo esplicite ch, poich, giac- congiunch, siccome, che tivo per esprimere u(o ch), ; na causa fit locuzioni congiun- tizia , introtive per il fatto che, dotta da perper il motivo che, dal ch e seguimomento che, dato ta generalche, visto che, con- mente da una altra causasiderato che, . le + indicativo; condizionale si pu usare nelle medesime circostanze in cui lo si avrebbe in proposizioni indipendenti tipo costruite con
esempio contento per aver vinto il trofeo. Avendo studiato tutto il giorno, sono molto stanco.
118 finali
sintassi indicano il fine, lo scopo di quanto espresso nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale congiuntivo presente in dipendenza da presente o da futuro congiuntivo imperfetto in dipendenza da un passato tipo costruite con esempio Ti informo sulle condizioni atmosferiche in modo che tu non parta. Lo incoraggiarono affinch si impegnasse di pi .
esempio Lavoro per mantenermi agli studi. Mi sto preparando al fine di sostenere lesame.
finali la preposizione + infinito implici(18) te locuzioni quali: al fine di, allo scopo di, in modo di + infinito
Le finali, oltre che dal verbo, possono dipendere anche da un nome o un aggettivo, es.: Gli sforzi per risolvere il problema sono stati inutili. consecutive esprimono la conseguenza di quanto detto nella reggente (es.: Sono cos assetato che berrei tutta lacqua della bottiglia); sono caratterizzate da un elemento introduttivo collocato nella principale (cos, tanto , tale, simile, ) ripreso dalla congiunzione che , presente nella subordinata (es.: Giulia cos gentile, che tutti la cercano). Le proposizioni consecutive si distinguono in:
(18)
Le proposizioni finali, a differenza della maggior parte delle subordinate, possono avere forma implicita anche quando il soggetto della reggente e quello della subordinata non coincidono, es.: Il padrone di casa invit gli ospiti a prendere posto a tavola.
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Il film era cos noioso che mi sono addormentato. Leggi in modo che tutti possano capirti.
il condizionale per Sono cos stanco che mi indicare una conse- addormenterei (se potessi); guenza realizzabile soltanto a determinate condizioni conse- linfinito retto dalle abbastanza maturo per cutive preposizioni per o affrontare la situazione. implicida (19) te concessive indicano il fatto o la circostanza nonostante i quali si verifica quanto detto nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
conces- congiunzioni ben- congiun- Sebbene sia tivo ricco, non sive es- ch, sebbene,quan tunque , spende un plicite soldo. locuzioni per quan to, anche se, (20)
(19)
La forma implicita si pu avere quando i soggetti della reggente e della subordinata coincidono, ma anche quando la subordinata ha un soggetto generico, es.: Emi-
Le locuzioni anche se e con tutto che reggono lindicativo (es.: Anche se tardi, non ho sonno). Inoltre, le concessive esplicite possono precedere o seguire la reggente (es.: Sebbene lasfalto fosse bagnato, le automobili hanno corso una
magnifica gara/Le automobili hanno corso una magnifica gara, sebbene lasfalto fosse bagnato).
(21)
Per esprimere la concessiva implicita duso pi raro sono le costruzioni: per + aggettivo + che + congiuntivo di essere, es.: Per gentile che fosse (= Sebbene fosse gentile) non riusciva e essere simpatico; per + infinito + che + congiuntivo di fare, es.: Per gridare che facesse (= Sebbene gridasse), nessuno lo sentiva.
sintassi
concessive pur, pure o anche + Pur essendo in ritardo arriveremo alla stazione. implicite gerundio
(21)
per + infinito
nemmeno a, neppu- Non lo si convince neanche re a, neanche a, a metterlo di fronte allevimanco a + infinito, denza! se la reggente negativa la locuzione a co- Sar sincero, a costo di litisto + infinito del gare con qualcuno. verbo condizionali indicano la condizione, cio lipotesi necessaria per lavverarsi di quanto affermato nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo esempio verbale condi- se, dalle congiun- indicativo zionali zioni qualora, ove, se esprime esplicite purch, o dalle louna condizione reacuzioni al posto che, ammesso che, le a condizione che congiuntivo se esprime una condizione possibile tipo costruite con Qualora mi dovessi decidere, vi raggiunger pi tardi al parco.
esempio
condi- il gerundio preA lavorare (= se si lavora) zionali sente male, non c soddisfazioimplicite ne. il participio passato linfinito preceduto da, a
sintassi
121 La proposizione condizionale e la reggente formano il periodo ipotetico, dove la condizionale si chiama prtasi (=premessa), perch costituisce la premessa da cui dipende lazione principale, e la reggente apdosi (=conseguenza), perch indica la conseguenza che dovrebbe realizzarsi di quanto affermato nella subordinata. Es.: Se uscir il sole andremo a fare un giro in bici. prtasi (prop. sub. condizionale ) apdosi ( prop. reggente )
periodo ipotetico Il periodo ipotetico, a seconda della condizione espressa, pu essere di tre tipi: tipo caratteristiche/esempi
periodo ipoteti- dove la condizione o lipotesi ritenuta co della realt reale, sicura; modi verbali: prtasi indicativo apdosi imperativo es.: Se vuoi venire con noi (prtasi), sbrigati ( apdosi ) . periodo ipoteti- dove lipotesi ritenuta possibile ma non co della possi- del tutto certa; modi verbali: prtasi congiuntivo imperfetto bilit apdosi condizionale es.: Se studiassi di pi (prtasi), non avresti problemi (apdosi). periodo ipoteti- dove lipotesi o la condizione richiesta apco dellirrealt pare impossibile da realizzarsi; modi verbali: se lipotesi irreale prtasi congiuntivo si riferisce imperfetto apdosi condizionale al presente
{ {
122
sintassi CONCORDANZA TRA I MODI E I TEMPI DELLA PRTASI (ESPLICITA) E DELLAPDOSI Quando la prtasi allindicativo, sono possibili tutti i tempi , es.: Se ti fa piacere, cucino io; Se ti far piacere, cuciner io; . Quando la prtasi al congiuntivo, la concordanza avviene secondo il seguente schema: 1. prtasi introdotta da se contemporaneit prtasi apdosi imperfetto presente congiuntivo: se avessi fame condizionale : mangerei trapassato passato condicongiuntivo: se avessi avuto fame zionale : avrei mangiato anteriorit prtasi congiuntivo trapassato: se avessi praticato uno sport apdosi condizionale presente : non sarei cos pigro
2. prtasi introdotta da altre congiunzioni o locuzioni (qualora, nel caso che, ) contemporaneit prtasi apdosi cong. presente o imperfetto : condizionale presente : qualora tu abbia (avessi) bisogno mi chiameresti congiuntivo trapassato: condizionale passato : qualora tu avessi avuto bisogno mi avresti chiamato anteriorit prtasi cong. passato o trapassato: qualora sia (fosse) scaduto il termine discrizione al campionato apdosi condizionale presente : le societ calcistiche pagherebbero una considerevole multa
Altre possibilit di correlazione dei modi verbali formano i periodi ipotetici misti; fra i pi comuni si distinguono: indicativo + imperativo, es.: se hai sete, bevi; indicativo imperfetto + condizionale passato (diffuso principalmente nel parlato), es.: Se seguivo il tuo consiglio, mi sarei trovato nei guai.
sintassi temporali
123 esprimono una relazione di tempo fra la subordinata e la reggente; tre sono le categorie di rapporti temporali: 1. contemporaneit quando gli eventi della reggente e della subordinata sono contemporanei; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
indicativo Q u a n d o tempo- congiunzioni, come:quando, allorviaggio in rali esch, allorquando, macchina plicite mentre, non riesco a leggere. locuzioni, come: congiunal tempo in cui, nel tivo per esprimomento che, mere unazione futura , considerata possibile o probabile tipo si costruiscono con Cambier mestiere quando se ne presenti loccasione(22).
esempi Mangiando (=mentre mangiavo) ascoltavo la musica. Nel giocare (=mentre giocavo) a calcio, mi sono infortunato.
N.B.: Tali costruzioni sono possibili quando il soggetto della reggente e quello della subordinata coincidono, altrimenti si ricorre alla forma esplicita.
(22)
La subordinata in questo caso ha valore sia temporale che condizionale, infatti, pu significare quando se ne presenter loccasione ma anche se se ne presenter loccasione.
124
sintassi 2. posteriorit quando levento della reggente posteriore a quello della subordinata; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
tempo- locuzioni, come: indicativo Dopo che ebdopo che, bi terminarali es congiunzioni , to(23) il pranplicite come: quando, , zo, feci una sono impiegate per passeggiata. indicare una rapida Quando mi successione tra i vide, mi cordue avvenimenti se incontro. congiuntivo per esprimere unazione considerata probabile, non sicura tempo- dopo rali implicite Preferirei firmare il contratto dopo che siano state risolte alcune formalit.
infinito Dopo aver passato comprato il del verbo n e c e s s a r i o , torner a casa. Trascorsi i primi anni, ti abituerai a vivere nella nuova citt(24).
participio passato
3. anteriorit quando levento della reggente anteriore a quello della subordinata; si distinguono in:
(23)
In frasi come questa per evitare il trapassato remoto, di uso raro, si pu ricorrere al costrutto implicito: Dopo aver terminato il pranzo feci una passeggiata. (24) Anche in questa frase la forma implicita possibile solo se il soggetto della temporale coincide con quello della reggente. Inoltre, si sottolinea che la costruzione del participio passato + che + ausiliare avere o essere generalmente di uso letterario, es.: Concluso che ebbe il monologo, ricevette le congratulazioni.
125 esempio
tempo- locuzioni, come: prima che, rali esplicite congiunzione finch e locuzioni congiuntive fino a che, fin quando, fino a quando
congiun- Telefoniamole, prima che tivo esca di casa. indicativo Ti spedir il (quando la lo- plico, prima cuzione pri- che potr. ma che ha il significato di appena) indicativo o congiuntivo + non con valore rafforzativo. La aspetteremo finch [non] arriver (o finch [ non ] arrivi ).
Prima di pubblicare larticolo, vorrei rileggerlo. Le temporali iterative esprimono unazione che si ripete periodicamente ; esse sono introdotte da: ogni volta che, ogni qualvolta, tutte le volte che, es.: Ogni volta che vado in montagna, trovo dei fiori stupendi. modali indicano il modo in cui si svolge unazione; le proposizioni modali possono essere: tipo introdotte da modo esempio verbale indicativo Fai ci che rimodali come, secondo la tieni opportuesplicite che, nel modo che, quando quasi che, come se, prop. esprime no. . un fatto certo, reale congiunti- Fai come se vo quando la fossi a casa prop. esprime tua. un fatto ipotetico o irreale
infinito
sintassi
comparative stabiliscono un paragone con la reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo esempio verbale compa- congiunzione che rative di maggio- locuzioni: di quanto, di quello che, di ranza come,,mentre nella reggente sono presenti i correlativi pi o meglio compa- come, quanto, tale, rative di mentre nella reguguagente sono presen ti espressioni cor glianza relative quali: cos, tanto, tale indicativo Aurelia pi simpatica di quanto immaginavo congiuntivo (immaginassi / condizionale avrei immaginato). indicativo Non cos leale come dicono .
condizionale Ho agito con lui come avrei fatto con te. compa- congiunzione che indicativo Questa minerative di stra peggio mino- locuzioni : di quanto ranza di quanto , di quello pensavo che, di come,...mentre congiuntivo (pensassi/ nella reggente sono presenti i correlativi condizionale avrei pensameno o peggio to)(25). Le proposizioni comparative di uguaglianza e di minoranza presentano solo la forma esplicita; quelle di maggioranza hanno anche una forma implicita, introdotta da: pi che, piuttosto che/di, es.: Pi che gustare i dolci, li divora.
(25)
La scelta del modo verbale generalmente legata al registro: il congiuntivo prevale nei contesti pi formali; lindicativo prevale nei contesti pi colloquiali; il condizionale indica una possibilit ipotetica.
sintassi
127
avversative indicano una situazione opposta a quella espressa nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
indicativo Ha detto che avversative quando, mentre esplicite (rafforzati da inveci avrebbe condizionale ce, laddove, ..) pensato lui, mentre ha scaricato tutto il lavoro su di te. avversative invece di, in luogo infinito implicite di, anzich, . Invece di essere contento , si lamenta del nuovo lavoro.
esclusive
esprimono il mancato verificarsi di una circostanza in relazione a ci che detto nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
congiun- Le hanno rubato la tivo borsa senza che se ne accorgesse. infinito Siamo partiti senza avvertire la nonna.
accentuative esprimono una circostanza che condiziona e potrebbe interferire con quanto affermato nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio Arriver alle dieci, salvo che (non) ci siano ritardi.
accen- tranne che, eccetto indicativo che, salvo che, fuor- (in particola tuative re con sen esplicite ch, nonch); congiuntivo
128 accen- tranne che, eccetto infinito che, salvo che, fuortuative implicite ch,
limitative
esprimono una limitazione rispetto a ci che viene affermato nella reggente; si distinguono in: tipo introdotte da modo verbale esempio
limitative per quanto, a indicativo Per quel che mi riesplicite quanto, per guarda ho chiuso quello che, limitative in quanto a (o infinito (In) quanto a strinimplicite quanto a) gere amicizia, non ho problemi. 2.2.4.b La concordanza dei tempi Il tempo della proposizione subordinata dipende: dal tempo della reggente dalla relazione temporale che intercorre fra le proposizioni. La concordanza dei tempi, quindi, si ha secondo il seguente schema, in cui sono distinte le subordinate col verbo allindicativo (tab. 1) e subordinate col verbo al congiuntivo (tab. 2): 1. Proposizione subordinata col verbo allindicativo contemporaneit reggente subordinata presente indicativo: sostengo congiuntivo: [io] sostenga condizionale: sosterrei imperativo: sostieni passato indic. imperfetto: sostenevo imperfetto: che avevi ragiopass. remoto : sostenni ne pass. prossimo: ho sostenupresente: che hai ragione
to
trap. prossimo: avevo soste-
nuto
129
avrei sostenuto
congiuntivo trapassato : presente: che hai ragione futuro: che avrai ragione anteriorit reggente presente indicativo: sostengo congiuntivo: [io] sostenga subordinata imperfetto : che avevi ragio-
avessi sostenuto
futuro
sosterr
ne
pass. remoto: che avesti ra-
gione
condizionale: sosterrei imperativo: sostieni pass. prossimo : che hai
avuto ragione
trap. prossimo : che avevi
avuto ragione
passato indic. imperfetto: sostenevo trap. prossimo : che avevi avuto ragione pass. remoto: sostenni pass. prossimo: ho sostenu-
to
trap. prossimo: avevo soste-
nuto
condiz. passato: avrei soste-
nuto
cong. trapassato: avessi so-
stenuto
futuro
sosterr
ne
pass. remoto: che avesti ra-
gione
pass. prossimo : che hai
avuto ragione
trap. prossimo : che avevi
avuto ragione
130 posteriorit reggente presente indicativo: sostengo congiuntivo: [io] sostenga condizionale: sosterrei imperativo: sostieni passato subordinata
sintassi
indic. imperfetto: sostenevo cond. passato: che avresti pass. remoto : sostenni avuto ragione pass. prossimo: ho sostenu-
to
trap. prossimo: avevo soste-
nuto
condiz. passato: avrei soste-
nuto
cong. trapassato: avessi so-
stenuto
futuro
sosterr
2. Proposizione subordinata col verbo al congiuntivo contemporaneit reggente presente indicativo: penso congiuntivo: [io] pensi condizionale: penserei imperativo: pensa passato indic. imperfetto: pensavo imperfetto: che [tu] avessi rapass . remoto: pensai gione pass. prossimo: ho pensato trap . prossimo: avevo pen-
subordinata
gione
sato
condiz. passato: avrei pen-
sato
sintassi anteriorit reggente indicativo presente: penso imperativo: pensa indicativo futuro: penser indic. imperfetto: pensavo pass . remoto: pensai pass. prossimo: ho pensato trap. prossimo: avevo pensato condizionale presente: penserei subordinata
131
gione
passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
condizionale passato: avrei pensato passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
posteriorit reggente indicativo presente: penso indicativo futuro: penser indic. imperfetto: pensavo pass . remoto: pensai pass. prossimo: ho pensato trap. prossimo: avevo pensato condizionale presente: penserei subordinata indicativo futuro: che avrai ragione
ragione
passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
condizionale passato: avrei pensato passato: che [tu] abbia avuto ragione imperfetto: che [tu] avessi ragione trapassato: che [tu] avessi avuto ra-
gione
132
sintassi
2.3 GLI INCISI Una frase pu essere interrotta da una sequenza di parole pi o meno lunga (sintagma , frase semplice, frase complessa ), definita inciso . Tale sequenza, che nella lingua orale si differenzia per unintonazione sospensiva rispetto alla frase principale, nelluso scritto isolata mediante: due trattini, es.: Valentina -secondo il mio parere- sa ballare molto bene; due virgole, es.: Valentina, secondo il mio parere, sa ballare molto bene; parentesi tonde, es.: Valentina (secondo il mio parere) sa ballare molto
bene.
Gli incisi possono essere delle proposizioni subordinate, dette incidentali (o parentetiche); si distinguono in: tipo incidentali primarie caratteristiche/esempi dove lelemento introduttivo della frase non espresso, es.: Marco sembra ha ottenuto un nuovo incarico (da confrontare con: A quanto sembra, Marco ha ottenuto un nuovo incarico). dove l elemento introduttivo compare, es.: Marta si
incidentali secondarie
2.4 LA FRASE NOMINALE(26) La frase nominale priva di predicato verbale; possono essere nominali per esempio: le dichiarative, es.: Eccomi a casa; le interrogative, es.: Quanto zucchero nel caff?; le esclamative, es.: Che bella giornata!; le imperative, es.: Tutti in silenzio, per favore. Il procedimento che porta una frase verbale a trasformarsi in frase nominale definito nominalizzazione e pu interessare sia una proposizione indipendente (es.: Il ministro ha fatto un appello ai suoi elettori. Lappello del ministro ai suoi elettori), che una proposizione subordinata (es.: Gli insegnanti chiesero che fosse eliminato lintervallo. Gli insegnanti chiesero leli-
minazione dellintervallo).
2.5 DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO Per riferire il pensiero o le parole di qualcuno si pu ricorrere: al discorso diretto, cosiddetto perch registra fedelmente il discorso
(26)
In un periodo quando prevalgono le frasi nominali si parla di stile nominale, utilizzato soprattutto nella lingua letteraria e nella prosa giornalistica, burocratica e scientifica, poich conferisce brevit e immediatezza al discorso.
sintassi
133
pronunciato; esso, distinto dai seguenti segni grafici: - i due punti (:) seguiti dalle virgolette ( o ); - i due punti (:) seguiti da un trattino (-), introdotto da verbi come dire, rispondere, chiedere, domandare, esclamare, , che possono essere collocati prima del discorso stesso (es.: Alber-
to disse: Ascoltami, ti prego) o al termine (es.: Spero proprio che tu abbia ragione, sospir Martina), oppure al suo interno, interrompendo il discorso (es.: Non immagini come sono contento di vederti esclam Giulio. Temevo di non rivederti.);
al discorso indiretto, che anzich riportare fedelmente le parole pronunciate le rielabora secondo il punto di vista di chi le riferisce; esso non indicato da particolari segni grafici ed retto dai verbi dire, rispondere, riferire, aggiungere, . Dal punto di vista sintattico il discorso indiretto costituito da una proposizione oggettiva o da uninterrogativa indiretta, es.: Giulio disse che non aveva voglia di giocare ( oggettiva). Quando le ho chiesto se verr al cinema ( interrogativa indiretta). Isabella mi ha risposto che non ne sapeva nulla ( oggettiva). 2.5.1 Dal discorso diretto al discorso indiretto: verbi, pronomi e avverbi La trasformazione del discorso diretto in indiretto sempre possibile, purch si osservino alcune regole : 1. segni grafici scompaiono i due puntini e le virgolette (o i trattini); 2. tempi dei verbi a. Se il verbo della reggente presente o futuro, il passaggio dal discorso diretto a quello indiretto non comporta alcun cambiamento,
es.: La nonna ripete spesso: Ai miei tempi i ragazzi avevano meno grilli per la testa. La nonna ripete spesso che ai suoi tempi i ragazzi avevano meno grilli per la testa.
b. Se il tempo verbale della reggente al passato, si hanno i seguenti cambiamenti: il presente indicativo pu diventare, in relazione al contesto: - imperfetto indicativo , es.: Sara disse: Non ho fame. Sara disse che non aveva fame. - imperfetto congiuntivo , es.: Sara chiese: Dove andate?. Sara chiese dove andassero. - condizionale passato , es.: Sara mi assicur: Vengo a prenderti alle nove. Sara assi-
134 prossimo ,
sintassi
es.: Sara rispose: Ho studiato tutto il giorno. Sara rispose che aveva studiato tutto il giorno.
Il futuro diventa condizionale passato,
es.: Sara promise ai genitori: Da domani mi impegner a trovare un nuovo lavoro. Sara promise ai genitori che dal giorno successivo si sarebbe impegnata a trovare un nuovo lavoro.
Limperativo diventa imperfetto congiuntivo,
es.: Sara mi ordin: Restituiscimi subito il libro. Sara mi ordin che le restituissi subito il libro.
c. Quando il soggetto del verbo dichiarativo (dire, rispondere, aggiungere, ) lo stesso del discorso diretto, il discorso indiretto pu essere espresso anche in forma implicita con: la preposizione di + infinito presente se le azioni della reggente e del discorso diretto sono contemporanee, es.: Carla ammise: Sono felice. Carla ammise di essere felice. la preposizione di + infinito passato quando lazione espressa nel discorso diretto anteriore rispetto a quella della reggente , es.: Carla mi comunic: Ho superato lesame di matematica.
es.: Martina dice a Roberto: Io vorrei una macchina come la tua. Martina dice a Roberto che lei vorrebbe una macchina come la sua.
Altre trasformazioni possono riguardare i dimostrativi e diverse espressioni/avverbi che collocano lenunciato nel tempo e nello spazio, come:
sintassi
es.: Marco pens: Ora giunto il momento di risolvere questo problema. Marco pens che allora fosse giunto il momento di risolvere quel problema.
(27)
La trasformazione degli indicatori temporali (ora, oggi, ) non si rende necessaria quando la frase al presente, per esempio: Tina dice: Ora me ne vado Tina
136
indicativo
pr. pa.
presente
va' (vai andate) andando
congiuntivo
presente presente
VERBO
andante andato
/ dato
facndo
facnte fatto
faccio fare(2) (aus. avere) (raro fo) fai fa facciamo fate fanno
sto stai sta stiamo state stanno sttti ststi sttte stmmo stste stttero star starai star starmo starte staranno
stando
stante stato
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
cadi cadte cadndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
cadnte caduto
cado cadi cade cadiamo cadte cdono caddi cadsti cadde cadmmo cadste caddero dolndo
dolnte doluto
mi dlgo ti duli si dule ci doliamo vi dolte si dlgono mi dlsi ti dolsti si dlse ci dolmmo vi dolste si dolsero / /
dovndo
/ dovuto
giacndo
giacnte giaciuto
137
138
indicativo
pr. pa.
presente
gdi godte godndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
/ goduto
godi godsti godtte godmmo godste godttero godr godrai godr godrmo godrte godranno goda goda goda godiamo godiate godano godssi godssi godsse godssimo godste godssero godri godrsti godrbbe godrmmo godrste godrbbero
parvnte parso
parvi parsti parve parmmo parste prvero parr parrai parr parrmo parrte parranno paia paia paia paiamo paiate piano parssi parssi parsse parssimo parste parssero parri parrsti parrbbe parrmmo parrste parrbbero
persuadndo
persuadnte persuaso
piacndo
piacqui piacsti piacque piacmmo piacste picquero piacer piacerai piacer piacermo piacerte piaceranno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
/ / potndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
potnte potuto
potvo potvi potva potevamo potevate potvano poti potsti pot potmmo potste potrono potr potrai potr potrmo potrte potrnno pssa pssa pssa possiamo possiate pssano potssi potssi potsse potssimo potste potssero potri potrsti potrbbe potrmmo potrste potrbbero
rimannte rimasto
rimanvo rimanvi rimanva rimanevamo rimanevate rimanvano rimasi rimansti rimase rimanmmo rimanste rimsero rimarr rimarrai rimarr rimarrmo rimarrte rimarranno rimanga rimanga rimanga rimaniamo rimaniate rimngano rimanssi rimanssi rimansse rimanssimo rimanste rimanssero
rimarri rimani rimarrsti rimante rimarrbbe rimarrmmo rimarrste rimarrbbero sappi sappiate
sapndo
sapinte saputo
sapvo sapvi sapva sapevamo sapevate sapvano sppi sapsti sppe sapmmo sapste sppero sapr saprai sapr saprmo saprte sapranno sappia sappia sappia sappiamo sappiate sppiano
sedndo
sednte seduto
sedvo sedvi sedva sedevamo sedevate sedvano sedi sedsti sed sedmmo sedste sedrono sieder siederai sieder siedermo siederte siederanno
139
140
indicativo
pr. pa.
presente
taci tacte tacndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
tacnte taciuto
taccio tacre (aus. avere) taci tace taciamo tacte tacciono tini tente tenndo
tacvo tacvi tacva tacevamo tacevate tacvano tacqui tacsti tacque tacmmo tacste tcquero tacer tacerai tacer tacermo tacerte taceranno taccia taccia taccia tacciamo tacciate tcciano tacssi tacssi tacsse tacssimo tacste tacssero taceri tacersti tacerbbe tacermmo tacerste tacerbbero
tennte tenuto
tenvo tenvi tenva tenevamo tenevate tenvano tnni tensti tnne tenmmo tenste tnnero terr terrai terr terrmo terrte terranno tnga tnga tnga teniamo teniate tngano tenssi tenssi tensse tenssimo tenste tenssero terri terrsti terrbbe terrmmo terrste terrbbero
valvo valvi valvi valevamo valevate valvano valsi valste valse valmmo valste vlsero varr varrai varr varrmo varrte varranno valga valga valga valiamo valiate vlgano valssi valssi valsse valssimo valste valssero
vali valte
valndo
valnte valso
vedndo
vedvo vedvi vedva vedevamo vedevate vedvano vidi vedsti vide vedmmo vedste vdero vedr vedrai vedr vedrmo vedrte vedranno
vdi vedte
vednte visto
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
/ / volndo presente presente
congiuntivo
appendice
VERBO
volnte voluto
vglio volre (aus. avere) vui vule vogliamo volte vogliono volssi volssi volsse volssimo volste volssero
accendssi accendssi accendsse accendssimo accendste accendssero accndi accenderi accendte accendersti accenderbbe accendermmo accenderste accenderbbero accludi accludte accluderi accludersti accluderbbe accludermmo accluderste accluderbbero accludssi accludssi accludsse accludssimo accludste accludssero accendndo accsi accendsti accse accendmmo accendste accsero accender accenderai accender accendermo accenderte accenderanno accnda accnda accnda accendiamo accendiate accndano
accendnte accso
accludndo
accludnte accluso
accorgiti accorgndosi mi accorgvo mi accrsi mi accorger mi accrga mi accorgssi mi accorgeri accorgtevi ti accorgersti ti accorgvi ti accorgsti ti accorgerai ti accrga ti accorgssi si accorgva si accrse si accorger si accrga si accorgsse si accorgerbbe ci accorgiamo ci accorgevamo ci accorgmmo ci accorgermo ci accorgiamo ci accorgssimo ci accorgermmo vi accorgerste vi accorgte vi accorgevate vi accorgste vi accorgerte vi accorgiate vi accorgste si accorgono si accorgvano si accorsero si accorgeranno si accrgano si accorgssero si accorgerbbero
accorgntesi accrtosi
141
142
indicativo
pr. pa.
presente
affliggeri affliggi affliggersti affliggte affliggerbbe affliggermmo affliggerste affliggrebbero affliggndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
affliggnte afflitto
afflissi affliggsti afflisse affliggmmo affliggste afflissero affligga affligga affligga affliggiamo affliggiate afflggano
alludndo
alludnte alluso
alludo alldere(18) alludi (aus. allude avere) alludiamo alludte alldono alluder alluderai alluder alludermo alluderte alluderanno
annetter annetterai annetter annettermo annetterte annetteranno anntta anntta anntta annettiamo annettiate annttano annettssi annettssi annettsse annettssimo annettste annettssero annetteri annettersti annetterbbe annettermmo annetterste annetterbbero
alludvo alludvi alludva alludevamo alludevate alludvano alludssi alludssi alludsse alludssimo alludste alludssero
annetti annettsti annett annettmmo annettste annettrono
allusi alludsti alluse alludmmo alludste allusero alluda alluda alluda alludiamo alludiate alludano
anntto annttere o anntti annttere(19) anntte (aus. avere) annettiamo annettte annttono
annettndo
annettnte annsso
appendndo
appndo appndere(20) appndi (aus. avere) appnde appendiamo appendte appndono appender appenderai appender appendermo appenderte appenderanno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
ardi ardte ardndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
ardnte arso
ardo rdere (aus. avere ardi o essere)(26) arde ardiamo ardte ardono arder arderai arder ardermo arderte arderanno
assolver assolverai assolver assolvermo assolverte assolveranno asslva asslva asslva assolviamo assolviate asslvano assolvssi assolvssi assolvsse assolvssimo assolvste assolvssero assolveri assolversti assolverbbe assolvermmo assolverste assolverbbero assolvi assolvte assolvndo
ardvo ardvo ardva ardevamo ardevate ardvano ardssi ardssi ardsse ardssimo ardste ardssero arderi ardersti arderbbe ardermmo arderste arderbbero
asslsi assolvsti asslse assolvmmo assolvste asslsero
arsi ardsti arse ardmmo ardste rsero arda arda arda ardiamo ardiate rdano
assolvnte asslto
assumo assumi assume assumiamo assumte assmono assumer assumerai assumer assumermo assumerte assumeranno
assunsi assumsti assunse assummmo assumste assunsero assuma assuma assuma assumiamo assumiate assmano
assumndo
attinsi attinger attingsti attingerai attinse attinger attingmmo attingermo attingste attingerte attinsero attingeranno
143
144
indicativo
pr. pa.
presente presente presente
congiuntivo
VERBO
bevnte bevuto
bevvo bevvi bevva bve beviamo bevevamo bevte bevevate bvono bevvano berr berrai berr berrmo berrte berranno
chieder chiederai chieder chiedermo chiederte chiederanno chida chida chida chiediamo chiediate chidano chiedssi chiedssi chiedsse chiedssimo chiedste chiedssero chiedndo chiederi chidi chiedersti chiedte chiederbbe chiedermmo chiederste chiederbbero
bvvi bevsti bvve bevmmo bevste bvvero bva bva bva beviamo beviate bvano bevssi bevssi bevsse bevssimo bevste bevssero bevndo berri bvi berrsti bevute berrbbe berrmmo berrste berrbbero
chisi chiedsti chise chiedmmo chiedste chisero
chiednte chisto
chiudnte chiuso
chiusi chiudsti chiuse chiudmmo chiudste chisero chiuda chiuda chiuda chiudiamo chiudiate chidano
chiudndo chiuderi chiudi chiudersti chiudte chiuderbbe chiudermmo chiuderste chiuderbbero cingi cingte cingndo
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
coglindo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
coglinte clto
coglivo coglivi cogliva coglievamo coglievate coglivano coglissi coglissi coglisse coglissimo cogliste coglissero coglieri cgli cogliersti coglite coglierbbe cogliermmo coglierste coglierbbero
comprssi comprimsti comprsse comprimmmo comprimste comprssero concssi concedsti concsse concedmmo concedste concessro
clsi coglisti clse coglimmo cogliste clsero clga clga clga cogliamo cogliate clgano
comprimnte comprsso
concednte concsso
conducndo
conducnte condtto
145
146
indicativo
pr. pa.
presente
conosceri consci conoscersti conoscte conoscerbbe conoscermmo conoscerste conoscerbbero contundndo contunderi contundi contundersti contundte contunderbbe contundermmo contunderste contunderbbero convergndo convergeri convrgi convergersti convergte convergerbbe convergermmo convergerste convergerbbero convergssi convergssi convergsse convergssimo convergste convergssero conoscndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
conoscnte conosciuto
conbbi conoscsti conbbe conoscmmo conoscste conbbero consca consca consca conosciamo conosciate conoscano
contundnte contuso
convergnte convrso
crrere (37) crro (aus. avere crri o essere) crre corriamo corrte crrono
correr correrai correr corrermo correrte correranno
crri corrte
corrndo
corrnte crso
appendice
indicativo
pr. pa.
presente presente presente
congiuntivo
appendice
VERBO
crescnte cresciuto
crbbi crescsti crbbe crescmmo crescste crbbero crsca crsca crsca cresciamo cresciate crscano crescndo cresceri crsci crescersti crescte crescerbbe crescermmo crescerste crescerbbero
cuocnte ctto
cssi cuocsti csse cuocmmo cuocste cssero cucia cucia cucia cuociamo cuociate cuciano
decidnte deciso
decisi decidsti decise decidmmo decidste decisero decida decida decida decidiamo decidiate decidano
147
148
indicativo
pr. pa.
presente
difndi difendte difendndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
difendnte difso
difsi difendsti difse difendmmo difendste difsero difnda difnda difnda difendiamo difendiate difndano
dipingnte dipinto
dipinsi dipingsti dipinse dipingmmo dipingste dipnsero dipinga dipinga dipinga dipingiamo dipingiate dipngano
dirigndo
dirignte dirtto
dirssi dirigsti dirsse dirigmmo dirigste dirssero diriga diriga diriga dirigiamo dirigiate dirgano
discutndo
discutnte discusso
appendice
indicativo
pr. pa.
presente presente presente
congiuntivo
appendice
VERBO
distingunte distinto
distinsi distingusti distinse distingummo distinguste distnsero distingua distingua distingua distinguiamo distinguiate distnguano distingundo distingueri distingui distinguersti distingute distinguerbbe distinguermmo distinguerste distinguerbbero
dividndo
dividnte diviso
divisi dividsti divise dividmmo dividste divsero divida divida divida dividiamo dividiate divdano
ecclsi eccellsti ecclse eccellmmo eccellste ecclsero ecclla ecclla ecclla eccelliamo eccelliate eccllano
eccellndo
eccellnte ecclso
emergndo emrgi emergte
emergnte emrso
149
150
indicativo
pr. pa.
presente
esisti esistte esistndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
esistente esistito
esisti esiststi esist esistmmo esistste esistrono esista esista esista esistiamo esistiate esstano
espellnte espulso
esplulsi espellsti espulse espellmmo espellste esplsero esplla esplla esplla espelliamo espelliate espllano
esplsi esplodsti esplse esplodmmo esplodste esplsero esplda esplda esplda esplodiamo esplodiate espldano
espldi esplodte
esplodendo
esplodente esplso
estinguente estinto
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
evadndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
evadnte evaso
evado evadi evade evadiamo evadte evdono evader evaderai evader evadermo evaderte evaderanno figgndo evadssi evadssi evadsse evadssimo evadste evadssero evaderi evadi evadersti evadte evaderbbe evadermmo evaderste evaderbbero
evasi evadsti evase evadmmo evadste evsero evada evada evada evadiamo evadiate evdano
figgnte fitto
fissi figgsti fisse figgmmo figgste fssero figga figga figga figgiamo figgiate fggano
fingndo
fingnte finto
fingo fingi finge fingiamo fingte fingono finger fingerai finger fingermo fingerte fingeranno
finsi fingsti finse fingmmo fingste fnsero finga finga finga fingiamo fingiate fngano
flettndo
flettnte flesso
151
152
indicativo
pr. pa.
presente
fondndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
fondnte fuso
fusi fondsti fuse fondmmo fondste fsero fnda fnda fnda fondiamo fondiate fndano
frangnte franto
fransi frangsti franse frangmmo frangste frnsero franga franga franga frangiamo frangiate frngano
friggndo
friggnte fritto
friggo friggi frigge friggiamo friggte frggono frigger friggerai frigger friggermo friggerte friggeranno
frissi friggsti frisse friggmmo friggste frssero frigga frigga frigga friggiamo friggiate frggano
fungndo
fungnte funto
fungo fungi funge fungiamo fungte fngono funger fungerai funger fungermo fungerte fungeranno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
giungndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
giungnte giunto
giunsi giungsti giunse giungmmo giungste ginsero giunga giunga giunga giungiamo giungiate gingano
indulgnte indulto
indulsi indulgvo indulgsti indulgvi indulse indulgva indulgevamo indulgmmo indulgevate indulgste indulgvano indlsero indulga indulga indulga indulgiamo indulgiate indlgano
indulgndo indulgssi indulgeri indulgi indulgssi indulgersti indulgte indulgsse indulgerbbe indulgssimo indulgermmo indulgste indulgerste indulgssero indulgerbbero intridndo
intridnte intriso
intrisi intridsti intrise intridmmo intridste intrsero intrida intrida intrida intridiamo intridiate intrdano
invadnte invaso
153
154
indicativo
pr. pa.
presente
ldi ledte ledndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
ledente leso
ldo ldi lde lediamo ledte ldono leder lederai leder ledermo lederte lederanno leggndo ledssi ledssi ledsse ledssimo ledste ledssero lederi ledersti lederbbe ledermmo lederste lederbbero
lsi ledsti lse ledmmo ledste lsero lda lda lda lediamo lediate ldano
leggente letto
lssi leggsti lsse leggmmo leggste lssero lgga lgga lgga leggiamo leggiate lggano
mettndo
mettnte msso
misi mettsti mise mettmmo mettste msero mtta mtta mtta mettiamo mettiate mttano
mordndo
mordnte mrso
appendice
indicativo
pr. pa.
presente presente presente
congiuntivo
appendice
VERBO
mungnte munto
munsi mungsti munse mungmmo mungste mnsero munga munga munga mungiamo mungiate mngano
movnte msso
mssi muovvo muvere(56) muvo muovsti muvi muovvi (aus. msse muve muovva avere) muoviamo muovevamo muovmmo muovte muovevate muovste muvono muovvano mssero muover muoverai muover muovermo muoverte muoveranno muva muva muva muoviamo muoviate muvano
movndo muovssi muoveri muvi muovssi muoversti muovte muovsse muoverbbe muovssimo muovermmo muovste muoverste muovssero muoverbbero nascndo
nascnte nato
nasco nasci nasce nasciamo nascte nscono nascer nascerai nascer nascermo nascerte nasceranno
nasconder nasconderai nasconder nascondermo nasconderte nasconderanno nascnda nascnda nascnda nascondiamo nascondiate nascndano nascsi nascondsti nascse nascondmmo nascondste nascsero
nacqui nascsti nacque nascmmo nascste ncquero nasca nasca nasca nasciamo nasciate nscano
nascondente nascsto
155
156
indicativo
pr. pa.
presente
/ / negligndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
neglignte negltto
/ / /
nuocndo
nuocnte nuociuto
nuccio nuci nuce nuociamo nuocte nucciono nuocer nuocerai nuocer nuocermo nuocerte nuoceranno
ncqui nuocsti ncque nuocmmo nuocste ncquero nuccia nuocssi nuccia nuocssi nuccia nuocsse nuocciamo nuocssimo nuocciate nuocste nucciano nuocssero
perdndo
perdnte prso
prsi perdsti prse perdmmo perdste prsero prda prda prda perdiamo perdiate prdano
piangndo
piangnte pianto
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
piovndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
piovnte piovuto
pivo pivi pive pioviamo piovte pivono piover pioverai piover piovermo pioverte pioveranno porgndo piovssi piovssi piovsse piovssimo piovste piovssero pioveri pivi pioversti piovte pioverbbe piovermmo pioverste pioverbbero
pivvi piovsti pivve piovmmo piovste pivvero piva piva piva pioviamo pioviate pivano
porgnte prto
porgeri prgi porgersti porgte porgerbbe porgermmo porgerste porgerbbero pni ponte
ponndo
ponnte psto
pngo pni pne poniamo ponte prgono porr porrai porr porrmo porrte porranno
prendnte prso
157
158
indicativo
pr. pa.
presente presente presente
congiuntivo
VERBO
propendnte propnso
propendi propendsti propend propendmmo propendste propendrono propnda propnda propnda propendiamo propendiate propndano
proteggnte prottto
pungndo
pungnte punto
punsi pungsti punse pungmmo pungste pnsero punga punga punga pungiamo pungiate pngano
pungeri pungi pungersti pungte pungerbbe pungermmo pungerste pungerbbero radi radte
radndo
radnte raso
rado radi rade radiamo radte rdono rader raderai rader radermo raderte raderanno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
redigndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
redignte redatto
redassi redigsti redasse redigmmo redigste redssero rediga rediga rediga redigiamo redigiate redgano
redimnte rednto
rednsi redimsti rednse redimmmo redimste rednsero redima redima redima redimiamo redimiate redmano
redimndo redimeri redimi redimersti redimte redimerbbe redimermmo redimerste redimerbbero reggndo
reggnte rtto
rssi reggsti rsse reggmmo reggste rssero rgga rgga rgga reggiamo reggiate rggano
rendndo
rendnte rso
159
160
indicativo
pr. pa.
presente
ridi ridte ridndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
ridnte riso
risi ridsti rise ridmmo ridste rsero rida rida rida ridiamo ridiate rdano
rifulgnte rifulso
rifulsi rifulgsti rifulse rifulgmmo rifulgste riflsero rifulga rifulga rifulga rifulgiamo rifulgiate riflgano rifulgssi rifulgssi rifulgsse rifulgssimo rifulgste rifulgssero
rispndere( 69) rispndo rispndi (aus. rispnde avere) rispondiamo rispondte rispndono
rispondndo
rispondnte rispsto
rodndo rodssi rodssi rodsse rodssimo rodste rodssero roderi rodersti roderbbe rodermmo roderste roderbbero rdi rodte
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
rompndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
rompnte rtto
ruppi rompsti ruppe rompmmo rompste rppero rmpa rmpa rmpa rompiamo rompiate rmpano rompssi rompssi rompsse rompssimo rompste rompssero romperi rmpi rompersti rompte romperbbe rompermmo romperste romperbbero
sceglinte sclto
sclsi sceglisti sclse sceglimmo scegliste sclsero sclga sclga sclga scegliamo scegliate sclgano
scendte scndono
scsi scendsti scse scendmmo scendste scsero scnda scnda scnda scendiamo scendiate scndano
scndi scendte
scendndo
scendnte scso
scindndo scindi scindte scinderi scindersti scinderbbe scindermmo scinderste scinderbbero
scindnte scisso
161
162
indicativo
pr. pa.
presente
scioglndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
scioglnte scilto
scilsi scioglisti scilse scioglimmo sciogliste scilsero scilga scilga scilga sciogliamo sciogliate scilgano
scrivnte scritto
scrissi scrivsti scrisse scrivmmo scrivste scrssero scriva scriva scriva scriviamo scriviate scrvano
scutere (77) scuto scuti (aus. scute avere) scuotiamo scuotte scutono
scuoter scuoterai scuoter scuotermo scuoterte scuoteranno scuotssi scuotssi scuotsse scuotssimo scuotste scuotssero
scssi scuotsti scsse scuotmmo scuotste scossro scuta scuta scuta scuotiamo scuotiate scutano
scuti scuotte
scuotndo
scuotnte scsso
sorgndo sorgssi sorgssi sorgsse sorgssimo sorgste sorgssero sorgeri sorgersti sorgerbbe sorgermmo sorgerste sorgerbbero srgi sorgte
sorgnte srto
srgo srgi srge sorgiamo sorgte srgono sorger sorgerai sorger sorgermo sorgerte sorgeranno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
spanderi spandersti spanderbbe spandermmo spanderste spanderbbero spandi spandte spgni spegnte spegnndo spandndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
spandnte spanso
spandi spandsti spand spandmmo spandste spandrono spanda spanda spanda spandiamo spandiate spndano
spegnnte spnto
spnsi spegnsti spnse spegnmmo spegnste spnsero spnga spnga spnga spegniamo spegniate spngano
spinsi spingsti spinse spingmmo spingste spnsero spinga spinga spinga spingiamo spingiate spngano spingssi spingssi spingsse spingssimo spingste spingssero
spingi spingte
spingndo
spingnte spinto
stringndo stringi stringte
stringnte strtto
163
164
indicativo
pr. pa.
presente
struggeri struggi struggersti struggte struggerbbe struggermmo struggerste struggerbbero succdi succederi succedte succedersti succederbbe succedermmo succederste succederbbero svlli svellte svelleri svellersti svellerbbe svellermmo svellerste svellerbbero succedndo struggndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
struggnte strutto
strussi struggsti strusse struggmmo struggste strssero strugga strugga strugga struggiamo struggiate strggano
succednte succeduto
svellndo
svellnte svlto
svlsi svellsti svlse svellmmo svellste svlsero svlla svlla svlla svelliamo svelliate svllano
tendndo
tendnte tso
tndo tndi tnde tendiamo tendte tndono tender tenderai tender tendermo tenderte tenderanno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
tergndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
tergnte trso
trsi tergsti trse tergmmo tergste trsero trga trga trga tergiamo tergiate trgano
tingnte tinto
tinsi tingsti tinse tingmmo tingste tnsero tinga tinga tinga tingiamo tingiate tngano tingssi tingssi tingsse tingssimo tingste tingssero
toglindo
toglinte tlto
tlsi toglisti tlse toglimmo togliste tlsero tlga tlga tlga togliamo togliate tlgano
torcndo
torcnte trto
trsi torcsti trse torcmmo torcste trsero torcer torcerai torcer torcermo torcerte torceranno
165
166
indicativo
pr. pa.
presente
trai trate trando
congiuntivo
presente presente
VERBO
trante tratto
traggo trai trae traiamo trate trggono trarr trarrai trarr trarrmo trarrte trarranno ungndo trassi trassi trasse trassimo traste trassero trarri trarrsti trarrbbe trarrmmo trarrste trarrbbero
trassi trasti trasse trammo traste trssero tragga tragga tragga traiamo traiate trggano
ungnte unto
ungo ungi unge ungiamo ungte ngono unger ungerai unger ungermo ungerte ungeranno ungssi ungssi ungsse ungssimo ungste ungssero
unsi ungsti unse ungmmo ungste nsero unga unga unga ungiamo ungiate ngano
vincndo
vincnte vinto
vinsi vincsti vinse vincmmo vincste vnsero vinca vinca vinca vinciamo vinciate vncano
vinceri vinci vincersti vincte vincerbbe vincermmo vincerste vincerbbero vivi vivte
vivndo
vivnte vissuto
vivo vivi vive viviamo vivte vvono vivr vivrai vivr vivrmo vivrte vivranno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
volgndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
volgnte vlto
volgvo volgvi volgva volgevamo volgevate volgvano apparvi apparisti apparve apparimmo appariste apprvero
vlsi volgsti vlse volgmmo volgste vlsero vlga vlga vlga volgiamo volgiate vlgano
apparnte apparso
aprndo
aprnte aprto
cucio cuci cuce cuciamo cucte cciono cucii cucisti cuc cucimmo cuciste cucrono cucir cucirai cucir cucirmo cucirte cuciranno
cuci cucite
cucndo
cucnte cucito
167
168
indicativo
pr. pa.
presente
di' dite dicndo
congiuntivo
presente presente
VERBO
dicnte dtto
dico dici dice diciamo dite dcono dir dirai dir dirmo dirte diranno dicessi dicessi dicsse dicssimo dicste dicssero muri morte morndo diri dirsti dirbbe dirmmo dirste dirbbero
dissi dicsti disse dicmmo dicste dssero dica dica dica diciamo diciate dcano
mornte mrto
morii moristi mor morimmo moriste morrono muia muia muia moriamo moriate muiano
offrii offristi offr offrimmo offriste offrrono ffra ffra ffra offriamo offriate ffrano offrissi offrissi offrisse offrssimo offriste offrssero
ffri offrite
offrndo
offrnte offrto
salndo sali salite
salnte salito
salgo sali sale saliamo salite slgono salir salirai salir salirmo salirte saliranno
appendice
indicativo
pr. pa.
presente
seppelliri seppellisci seppellirsti seppellite seppellirbbe seppellirmmo seppellirste seppellirbbero seppellndo
congiuntivo
presente presente
appendice
VERBO
seppellnte seppellito
seppellii seppellisti seppell seppellimmo seppelliste seppellrono seppellisca seppellisca seppellisca seppelliamo seppelliate seppellscano
do di de odiamo udite dono udir udirai udir udirmo udirte udiranno udissi udissi udisse udssimo udiste udssero udiri udirsti udirbbe udirmmo udirste udirbbero
di udite
udndo
udnte udito
uscndo
sco sci sce usciamo uscite scono uscir uscirai uscir uscirmo uscirte usciranno uscissi uscissi uscisse uscssimo usciste uscssero
uscii uscisti usc uscimmo usciste uscirono sca sca sca usciamo usciate scano
sci uscite
uscnte uscito
venndo venissi venissi venisse venssimo veniste venssero verri verrsti verrbbe verrmmo verrste verrbbero vini venite
veninte venuto
169
170
(1)
appendice
Nellindicativo il pass. remoto presenta anche le forme dtti, dtte (1a e 3a pers. sing.) e dttero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di fare i verbi: contraffare, rifare, sopraffare, stupefare, tumefare, Inoltre, alcuni composti, accanto alle voci che presentano la coniugazione di fare, ne possiedono altre autonome, come disfare che nellindicativo presente ha disfo e disfa, e soddisfare, che ha le forme regolari nellindicativo presente (soddisfo), nel futuro (soddisfer) e nel congiuntivo presente (soddisfi). Seguono la coniugazione di stare i verbi: ristare, soprastare, sottostare; mentre i composti constare, contrastare, costare, prestare, restare, sostare, sovrastare presentano la coniugazione regolare. Seguono la coniugazione di cadre i verbi: accadre, decadre, scadre, . Il verbo dolre presenta anche le forme ci dogliamo (1a pers. plu. indic. e cong. pres.), vi dogliate (2a pers. plu. cong. pres.). Il verbo dovre presenta anche le forme dbbo e dbbono (1a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres. ), dovtti (1a pers. sing. indic. pass. rem.), dbba, dbbano (1a,, 2a, 3a, pers. sing. e 3a pers. plu. cong. pres.). Il verbo giacre presenta anche le forme giacciamo (1a pers. plu. indic. e cong. pres.) e giaciate (2a pers. plu. cong. pres.). Il verbo godre presenta anche la forma godtti (1a pers. sing. indic. pass. rem.). Segue la coniugazione di persuadre il verbo dissuadre. Seguono la coniugazione di piacre i verbi: compiacre (compiacrsi), dispiacre (dispiacrsi), spiacre (spiacrsi). Il verbo sapre presenta nellindi. pass. rem. anche le forme sppi, sppe (1a e 3a pers. sing.). e sppero (3a pers. plu.) con e tonica aperta. Il verbo sedre presenta anche le forme sggo, sggono (1a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), sedtti, sedtte, sedttero (1a e 3a pers. sing. e 3a pers. plu. ind. pass. rem.), sgga, sggano (1a, 2a e 3a pers. sing. e 3a pers. plu. cong. pres.), nonch le forme monottongate dellindic. fut. (seder, sederai, ) e al cond. pres. (sederi, sedersti, ). Segue la coniugazione di sedre il verbo possedre. Seguono la coniugazione di tenre i verbi: appartenre, contenre, ottenre, trattenre... Seguono la coniugazione di valre i verbi: avvalrsi, equivalre, prevalre, rivalrsi. Il verbo vedre al participio pass. presenta anche la forma veduto; seguono la sua coniugazione i verbi avvedrsi, intravedre, rivedre, ravvedrsi, . Altri composti
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
(14)
(15)
appendice
171
(prevedre, provvedre, ) al futuro e al condizionale hanno forma non sincopata: preveder, provvederi, ; tra i composti, avvedrsi e ravvedrsi presentano solo il part. pass. in uto.
(16)
Seguono la coniugazione di accldere i verbi: concldere, escldere, incldere, precldere, recldere .... Segue la coniugazione di afflggere il verbo inflggere. Seguono la coniugazione di alldere i verbi: deludere, disilludere, eldere, illudere, .... Il verbo annttere presenta anche le forme con e tonica chiusa nellindic. pres. e cong. pres. (1a, 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu.), nellimperat. (2a pers. sing.) e nel part. pass.. Inoltre, seguono la sua coniugazione i verbi annttere, connttere, riannttere, riconnttere, sconnttere, tutti con la possibile variante della e tonica chiusa nei casi indicati. Seguono la coniugazione di appndere i verbi: dipndere, sospndere, spndere, vilipndere, .... Seguono la coniugazione di accldere i verbi: concldere, escldere, incldere, precldere, recldere .... Segue la coniugazione di afflggere il verbo inflggere. Seguono la coniugazione di alldere i verbi: deludere, disilludere, eldere, illudere, .... Il verbo annttere presenta anche le forme con e tonica chiusa nellindic. pres. e cong. pres. (1a, 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu.), nellimperat. (2a pers. sing.) e nel part. pass.. Inoltre, seguono la sua coniugazione i verbi annttere, connttere, riannttere, riconnttere, sconnttere, tutti con la possibile variante della e tonica chiusa nei casi indicati. Seguono la coniugazione di appndere i verbi: dipndere, sospndere, spndere, vilipndere, .... Si usa lausiliare avere se il verbo transitivo (es.: Il fuoco arde la legna), essere se intransitivo (Riccardo arde di passione). Seguono la coniugazione di asslvere i verbi: dissolvere e rislvere. Seguono la coniugazione di assmere i verbi: desmere, presmere, riassmere. Il verbo bre nellindic. pass. rem. presenta anche le forme bevtti, bevtte (1a, 2a pers. sing.) e bevttero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di chidere i verbi: dischidere, richidere, schidere, socchidere.
(17)
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(31)
appendice
Seguono la coniugazione di assmere i verbi: desmere, presmere, riassmere. Seguono la coniugazione di cgliere i verbi: accgliere e raccgliere, .... Seguono la coniugazione di comprmere i verbi: deprmere, esprmere, imprmere, opprmere, reprmere, sopprmere. Seguono la coniugazione di condrre i verbi: addrre, dedrre, indrre, introdrre, prodrre, ricondrre, ridrre, riprodrre, sedrre, tradrre. Segue la coniugazione di conscere il verbo riconscere. Segue la coniugazione di convrgere il verbo divrgere, che manca del part. pass. e dei tempi composti. Seguono la coniugazione di crrere i verbi: accrrere, occrrere, percrrere, ricrrere, soccrrere, . Quando il verbo usato transitivamente si ricorre allausiliare avere; seguono la coniugazione di crscere i verbi: accrscere, decrscere, incrscere, rincrscere. Il verbo cucere presenta anche le forme monottongate cociamo, cocte (1a e 2a pers. plu. indic. pres.), cocvo, cocvi, (indic. imp.), cocsti, cocemmo, cocste (2a pers. sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), cociamo, cociate (1a e 2a pers. plu. cong. pres.), cocssi, cocssi, (cong. imp.), coceri, cocresti, (condiz. pres.), cocte (2a pers. plu.), cocndo (gerundio). Seguono la coniugazione di decdere i verbi: circoncdere, coincdere, incdere, recdere, uccdere. Il verbo devlvere allindic. pass. rem. presenta anche le forme devolvtti, devolvtte (1a e 3a pers. sing) e devolvttero (3a pers. plu.); segue la sua coniugazione il verbo evlvere. Segue la coniugazione di dirgere il verbo ergere. Seguono la coniugazione di disctere i verbi: esctere, inctere. Seguono la coniugazione di distnguere i verbi: contraddistnguere, estnguere. Seguono la coniugazione di dividre i verbi: condividre, suddivdere. Seguono la coniugazione di emrgere i verbi: immrgere, sommrgere. Il verbo esstere allindic. pass. rem. presenta anche le forme esisttti, esisttte (1a e 3a pers. sing) e esistttero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: assstere, desstere, sussstere, .
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appendice
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Seguono la coniugazione di fggere i verbi: afflggere, configgere, crocfggere, infggere, prefggere, sconfiggere, trafiggere; tuttavia, affggere, crocfiggere, infggere e prefggere al part. pass. presentano la terminazione in isso (affisso, crocifisso, ). Il verbo flttere allindic. pass. rem. presenta anche le forme flssi, fltte (1a e 3a pers. sing) e flssero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: deflttere, genuflttere, riflttere; tuttavia, questultimo verbo al part. pass. presenta la doppia forma riflsso e riflettuto, con diverso significato. Seguono la coniugazione di fndere i verbi: confndere, diffndere, infndere, . Segue la coniugazione di frngere il verbo infrngere. Seguono la coniugazione di gingere i verbi: aggingere, congingere, raggingere, .... Seguono la coniugazione di invdere i verbi: evdere, prevdere. Seguono la coniugazione di lggere i verbi: elggere, rilggere. Seguono la coniugazione di mttere i verbi: ammttere, commttere, compromttere, dimttere, omttere, permttere, promttere, scommttere, smttere, sottomttere, trasmttere... Il verbo muvere presenta anche le forme monottongate moviamo, movte (1a e 2a pers. plu. indic. pres.), movvo, movvi, (indic. imp.), movsti, movmmo, movste (2a pers. sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), mover, moverai, ... (indic. futu.), moviamo, moviate (1a e 2a pers. plu. cong. pres.), movssi, movssi, (cong. imp.), moveri, movresti, (condiz. pres.), movte (2a pers. plu.), movndo (gerundio). Seguono la sua coniugazione i verbi: commuvere, promuvere, smuvere, .... Il verbo neglgere presenta anche le forme monottongate nccio, nociano, nocte, ncciono (1a pers. sing. e 1a , 2a, 3a pers. plu. indic. pres.), nocvo, nocvi, (indic. imp.), nocsti, nocmmo, nocste (2a pers. sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), nocer, nocerai, ... (indic. futu.), noccia, (cong. pres.), nocssi, (cong. imp.), noceri, nocresti, (condiz. pres.), nocte (2a pers. plu.), nocndo (gerundio), nocnte e nociuto (part. pres. e pass.). Il verbo prdere allindic. pass. rem. presenta anche le forme perdtti, perdtte (1a e 3a pers. sing.) e perdttero (3a pers. plu.). Inoltre, si ha la forma perduto al partic. pass.; seguono la sua coniugazione i verbi: disprdere, sprdere. Seguono la coniugazione di pingere i verbi: compingere, rimpingere. Segue la coniugazione di prgere il verbo sprgere. Seguono la coniugazione di prre i verbi: anteprre, comprre, deprre, opprre, sottoprre, supprre .
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Seguono la coniugazione di prndere i verbi: apprndere, comprndere, intraprndere, sorprndere, . Il verbo prpendere allindic. pass. rem. presenta anche le forme propsi, propse (1a e 3a pers. sing.) e propsero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di pngere i verbi: compngere, espngere, interpngere, trapngere. Il verbo redgere allindic. pass. rem. presenta anche le forme redigtti, redigtte (1a e 3a pers. sing.) e redigttero (3a pers. plu.). Seguono la coniugazione di rggere i verbi: corrggere, sorrggere. Segue la coniugazione di rndere il verbo arrndersi. Seguono la coniugazione di rdere i verbi: arrdere, derdere, irrdere, sorrdere. Segue la coniugazione di rispndere il verbo corrispndere. Segue la coniugazione di rdere il verbo corrdere. Seguono la coniugazione di rmpere i verbi: corrmpere, interrmpere, irrmpere, prormpere. Seguono la coniugazione di scgliere i verbi: prescgliere, trascgliere. Si usa lausilare avere quando il verbo scndere transitivo, essere quando intransi tivo; inoltre, esistono anche le forme con e tonica aperta: scndo, scnde, scndono (1a, 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), scnda, scnda, scnda, scndano (1a , 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu. cong. pres), scndi (2a pers. sing. imper.). Seguono la sua coniugazione i verbi: scndere, accondiscndere, ascndere, discndere, scoscndere, trascndere, ; tutti con la possibile variante della e tonica aperta nei casi indicati. Segue la coniugazione di scndere il verbo rescndere. Seguono la coniugazione di scigliere i verbi: discigliere, proscigliere. Seguono la coniugazione di scrvere i verbi: ascrvere, circoscrvere, descrvere, iscrvere, prescrvere, proscrvere, sottoscrvere. Il verbo scutere presenta anche le forme monottongate scotiamo, scotte (1a e 2a pers. plu. indic. pres.), scotvo, scotvi, (indic. imp.), scotsti, scotmmo, scotste (2a pers. sing. e 1a e 2a pers. plu. indic. pass. rem.), scoter, scoterai, ... (indic. futu.), scotiamo, scotiate (1a e 2a pers. plu. cong. pres.), scotssi, (cong. imp.), scoteri, scotresti, (condiz. pres.), scotte (2a pers. plu.), scotndo (gerundio), scotnte (part. pres.). Seguono la coniugazione di scutere i verbi: percutere, riscutere.
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Il verbo srgere presenta anche le forme con o tonica aperta: srgo, srgi, srge, srgono (1a , 2a, 3a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), srsi, srse, srsero (1a e 3a pers. sing. e 3a pers. plu. indi. pass. rem.), srga, srga, srga, (1a , 2a, 3a pers. sing. cong. pres), srgi (2a pers. sing. imper.), srto (part. pass.). Seguono la sua coniugazione i verbi insrgere e risrgere, entrambi con la possibile variante della o tonica aperta nei casi indicati. Il verbo spndere allindic. pass. rem. presenta le forme spansi, spanse (1a e 3a pers. sing.) e spnsero (3a pers. plu.); segue la sua coniugazione il verbo espndere. Seguono la coniugazione di strngere i verbi: astrngere, costrngere, restrngere, ristringere. Segue la coniugazione di strggere il verbo distrggere. Il verbo succdere presenta allindic. pass. rem. anche le forme forti succssi, succsse (1a e 3a per. sing.), succssero (3a pers. plu.) e del part. pass. succsso. Generalmente si tende a usare le forme deboli del pass. rem. e del part. pass. (succdette, succeduto) quando il verbo assume il significato di subentrare, le forme forti (succsse, succsso) quando il verbo assume il significato di accadere. Il verbo svllere presenta anche le forme svlgo e svlgono (1a pers. sing. e 3a pers. plu. indic. pres.), svlga e svlgano (1a pers. sing. e 3a pers. plu. cong. pres.); segue la sua coniugazione il verbo divllere. Seguono la coniugazione di trgere i verbi: astrgere, detrgere. Seguono la coniugazione di tngere i verbi: intngere, ritngere, stngere. Segue la coniugazione di tgliere il verbo distgliere. Seguono la coniugazione di trcere i verbi: attrcere, contrcere, distrcere, estrcere, ritrcere, strcere. Seguono la coniugazione di trarre i verbi: astrarre, attrarre, contrarre, detrarre, distrar re, estrarre, protrarre, ritrarre, sottrarre. Seguono la coniugazione di vncere i verbi: avvncere, convncere, stravncere. Si usa lausiliare avere quando il verbo transitivo, essere quando intransitivo; seguono la coniugazione di vvere i verbi: convvere, rivvere, sopravvvere. Seguono la coniugazione di vlgere i verbi: avvlgere, coinvlgere, rivlgere, sconvlgere, svlgere, travlgere, . Seguono la coniugazione di apparire i verbi: comparire, riapparire, ricomparire, scompa rire, trasparire; tuttavia, di questultimo al partic. pass. pi comune la forma trasparito che trasparso.
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Il verbo aprire presenta allindic. pass. rem. anche le forme aprsi, aprse (1a e 3a pers. sing.) e aprsero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: coprire, riaprire, ricoprire, riscoprire, scoprire. Seguono la coniugazione di dire i verbi: benedire, contraddire, disdire, maledire, predire, ridire; tuttavia, limperativo sing. di questi verbi (tranne di ridire) presenta la forma in dici (disdici, maledici, ). Il verbo morire presenta le forme sincopate morr, morrai, (indic. fut.) e morrei, morresti, (cond. pres.). Il verbo offrire presenta allindic. pass. rem. anche le forme offrsi, offrse (1a e 3a pers. sing.) e offrsero (3a pers. plu.). Il verbo salire assume lausiliare avere quando usato transitivamente. Il verbo udire presenta anche le forme sincopate udr, udrai, (indic. fut.) e udri, udrsti, (condiz. pres.). Il verbo venire presenta allindic. pass. rem. anche le forme con e tonica aperta vnni, vnne (1a e 3a pers. sing.) e vnnero (3a pers. plu.); seguono la sua coniugazione i verbi: avvenire, convenire, divenire, intervenire, provenire, svenire, .
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ISBN 978-88-89142-23-3
9 788889 142233