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Verso la guerra mondiale

I'infelice dottor Hacha strisciando dinanzi alio spavaldo Fuhrer tedesco di-
mentico ogni dignita umana. Forse il presidente pensava che solo CoS!po-
teva appellarsi alia generosita di Hitler e salvar qualcosa per il suo popolo;
a parte i motivi, le sue parole quali sono registrate negli archivi riservati
tedeschi, destano, ancor oggi dopo tanto tempo, la nausea nellettore. Hacha
assicuro Hitler di non essersi mai occupato di politica, Aveva visto di rado
i fondatori delia Repubblica Cecoslovacca, Masaryk e Benes, e in lora molte
cose non gli erano piaciute. Disse che aveva sentito il loro regime « estra-
neo », «a tal segno, che subito dopo il cambiamento [dopo Monaco] si era
chiesto se era poi un bene che la Cecoslovacchia fosse uno Stato indipen-
dente ». '
Era convinto che i destini delIa Cecoslovacchia erano nelle mani del FUhrer, e che in
tali mani erano al sicuro ... Passe poi a parlare di quel che pili gli stava a cuore, del de-
stino del suo popolo. Pensava che proprio il Fuhrer avrebbe compreso il suo punta di
vista, cioe che la Cecoslovacchia aveva diritto a vivere una sua vita nazionale ... Se la Ce-
coslovacchia era stata biasimata, cia era dovuto al £atto che in essa vi erano ancora
molti sostenitori del regime di Benes ... II governo stava cercando in ogni modo di ridurli
al silenzio. Cia era quasi tutto quel che aveva da dire.

Allora Hitler aggiunse il resto. Dopo aver ricordato di nuovo tutti i pre-
sunti torti fatti ai tedeschi e alla Germania dalla Cecoslovacchia di Masaryk
e di Bend e dopo aver ripetuto che purtroppo i cechi dopo Monaco non
erano cambiati, venne al punto essenziale.
Egli era giunto alla conclusione che quel viaggio, intrapreso dal presidente malgrado
la sua eta avanzata, sarebbe stato di gran profitto per la sua patria perche ormai, circa
l'intervento tedesco, non era pili questione che di ore ... Non nutriva sentimenti ostili
verso nessuna nazione ... Si doveva solo al suo atteggiamento leale se quello Stato-tron-
cone, che era la Cecoslovacchia, esisteva ancora ... NelI'autunno egli non aveva voluto
trarre le conclusioni estreme perche credeva possibile una coesistenza, ma non aveva la-
sciato sorgere dubbi sul £atto che avrebbe distrutto completamente quello Stato qualora
gli influssi di Benes non £ossero del tutto spariti.

Non erano spariti, e ne dette degli « esempi ».


COS! domenica scorsa, il I2 marzo, il dado era state gettato ... Egli aueua data alle
trappe tedescbe, l'ordine di inuadere la Cecoslovacchia e di incorporarla nel Reich te-
desco *.
II dottor Schmidt nota che «Hacha e Chvalkovsky sedevano immobili
come se fossero divenuti di pietra. Solo i lora occhi dicevano che erano
vivi ». Ma per Hitler cio non bastava. Voleva umiliare i suoi ospiti con le
minacce del terrore teutonico. COS!egli aggiunse:
Oggi l'esercito tedesco ha gia iniziato l'avanzata e in una caserma ove e stata opposta
resistenza, tale resistenza e stata inesorabilmente spezzata.
Domani mattina alle sei l'esercito tedesco entrera ne! territorio ceco da tutte Ie parti
e l'arma aerea tedesca occupera gli aeroporti cechi, Vi sono due possibilita, L'una e che
l'entrata delle truppe tedesche dia luogo a combattimenti. In tal caso ogni resistenza sara

* La sottolineatura e dell'originale tedesco.

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