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AGGIORNAMENTO NUMERO 25

RECENSIONE AL LIBRO DI CARMEN BARBARO I L CONVENTO DEI VELENI FAUST EDIZIONI

Italia 1559, uno sconosciuto entra in una locanda ferito a morte, viene soccorso appena in tempo dai frati del convento di Santa Maria. Misteri, delitti e veleni sintrecceranno in un arcano dedalo denigmi che lasceranno incollato il lettore dallinizio alla fine. In questo romanzo di debutto di Carmen Barbaro il passato ed il presente sincroceranno e si scambieranno in un turbinio derbe maledette, magia, alchimia, pugnali e delitti. In unItalia del Vicer continuamente sotto la pressione della Francia e della Spagna per il suo dominio, tutto si snoder sotto gli occhi del lettore come se si trattasse di uno sceneggiato, e dove le descrizioni dei luoghi, dei colori e degli odori render lillusione dessere materialmente dentro a questa vicenda intricata, piena di colpi di scena. Carmen Barbaro riesce a prendere in mano un argomento nel momento attuale sfruttatissimo e renderlo qualcosa di emozionante e vivo. In modo inaspettato ritratta un argomento di tipo storico e riesce in maniera deliziosa a farne un bellissimo romanzo che pu dare molte soddisfazioni. La trama svelerebbe troppi indizi che potrebbero portare il lettore una falsa pista, quindi il consiglio quello di leggerlo tutto dun fiato!

INTERVISTA A CARMEN BARBARO La tua passione per la storia ti ha portato a scrivere questo romanzo, ma perch proprio ambientarlo nel XVI secolo? Il XVI secolo considerato il secolo doro per lItalia perch il Rinascimento ha portato la nostra penisola a diventare il centro culturale e artistico dellEuropa, ma al di l dello splendore legato a queste cose siamo diventati ancora di pi terra di conquista per paesi come Spagna e Francia. Inoltre, nonostante tutto lo splendore e il potere del papato, le eresie si sono moltiplicate e hanno sfidato ancora di pi il potere della Chiesa. Anche la scienza ha creato in questo periodo un inizio di crisi nel pensiero religioso, avviando il cammino per la Rivoluzione Scientifica. Insomma un secolo ricco deventi, in bilico tra il vecchio e il nuovo La vicenda si snoda attraverso vite ed intrighi non certamente facili da seguire per chi li scrive e che deve svelarne le trame, hai un metodo particolare? Penso alla storia, alla vita e agli intrighi come a tre cose legate tra di loro in un periodo in cui le cose pi o meno penso che potevano funzionare cos Ho una forte immaginazione storica e grande capacit di immedesimazione e queste sono le uniche cose che seguo quando scrivo. Ci sono scrittori a cui ti sei ispirata in qualche modo? Si, ci sono scrittori che mi hanno colpito in modo particolare e che mi hanno ispirato per la loro concezione del delitto e del romanzo giallo, come Ellis Peters, Umberto Eco, Agatha Christie, Arthur Conan Doyle. Quale libro che gi stato scritto avresti voluto scriverlo tu, e perch? Il nome della rosa di Umberto Eco perch ha un forte gusto antico e intreccia vicende intricate e semplici allo stesso tempo. Hai intenzione di scrivere un altro libro a breve? Si, un libro che ripercorre le vicende di alcuni dei personaggi gi presenti nel primo libro e che al giallo intreccia il thriller. Se naufragassi su di un isola deserta e dovessi in fretta e furia prendere solo tre cose, che cosa ti porteresti? Un quaderno, una penna e una bottiglia Hai altre esperienze come scrittrice? Si, ho pubblicato nel 2010 un saggio su Leonarda Cianciulli, la Saponificatrice di Correggio.

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