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ALL'AMA "SPUNTA" UN BUCO DA 53 MILIONI DI EURO

Domenico Calderoni* Roma Capitale, dopo i biglietti clonati ATAC, durante la discussione del bilancio comunale spunta il buco da 53 milioni dellAMA per il bilancio del 2014, con il relativo rischio non solo per gli interventi straordinari, bens anche per la prosecuzione dell'attivit ordinaria (senza ripianamento e rifinanziamento prima di marzo 2014 si dovrebbe interrompere la raccolta per strada). Sembra che questa volta non si tratta di una somma derivante da illeciti, spese occulte e/o straordinarie d'urgenza, bens del semplice risultato aritmetico di due fattori: il buco preesistente (a luglio era emersa l'esistenza dell'ammanco di circa 30 milioni di euro) su cui non si mai intervenuti (se non ottenendo una dilazione temporale) e il maggiore costo sostenuto in questi ultimi tre mesi per il trasferimento dei rifiuti non trattati (il cosiddetto indifferenziato) in altre regioni (specie dopo la chiusura per l'umido di Malagrotta). Dopo le dimissione quattro dei cinque consiglieri damministrazione di Ama, determinando la decadenza dellintero CdA, il consiglio dei ministri di oggi, su proposta del ministro allAmbiente Andrea Orlando, ha dato il via libera allo stanziamento di 28,5 milioni di euro, da ripartire in 3 anni, per intensificare la raccolta differenziata nella Capitale. I soldi sono previsti allinterno del Patto per Roma e serviranno per potenziare la raccolta differenziata e, dunque, contribuire alla realizzazione del piano rifiuti nella Capitale. La situazione finanziaria dellazienda (100% Roma Capitale) pi che a un passo dal collasso, con debiti nei confronti di banche e fornitori, gi dalle precedenti amministrazioni (da Veltroni finendo a Alemanno), la sua gestione arranca a colpi di anticipazioni di cassa del Campidoglio. Considerato che i rifiuti costituiscono infatti una enorme riserva di risorse che, se opportunamente gestita e valorizzata, pu garantire un approvvigionamento sostenibile e continuo negli anni di materiali determinando un aumento complessivo del fatturato annuo del settore della gestione dei rifiuti e dei settori del riciclo, garantendo la creazione di nuovi posti di lavoro. Il nostro auspicio che venga nominato subito un management competente in grado di modificare lattuale Piano Industriale, affrontando in modo serio e tecnico il problema dei rifiuti partendo da una reale raccolta differenziata porta a porta, incentivando la riduzione dellindifferenziato (industriale, commerciale e privata), il recupero e riuso dei materiali, al fine di raggiungere i livelli previsti dalle Leggi nazionali e dalle Direttive europee. Subito un nuovo piano industriale fortemente improntato sulla raccolta differenziata porta a porta, riduzione, il riuso e il riciclo dei materiali, basta con la nocivit di discariche e inceneritori !

Un commissario per la differenziata e non per le discariche


Roma, 11 Novebre 2013 * Consiglio Metropolitano di Roma.

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