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Cent'anni di solitudine

Cent'anni di solitudine
Cent'anni di solitudine Titolooriginale Cien aos de soledad Autore 1ed.originale Genere Gabriel Garca Mrquez 1967 romanzo

Linguaoriginale spagnolo

Cent'anni di solitudine (titolo spagnolo Cien aos de soledad) un romanzo del 1967 del Premio Nobel colombiano Gabriel Garca Mrquez e una delle opere pi significative della letteratura del Novecento. Narra le vicende delle varie generazioni della famiglia Buenda, il cui capostipite, Jos Arcadio Buenda, fonda la citt di Macondo. La storia, non lineare, narrata attraverso diverse cornici temporali, tecnica ispirata dallo scrittore argentino Jorge Luis Borges (come ne Il giardino dei sentieri che si biforcano). Il libro, ampiamente apprezzato, considerato da molti l'opera maggiore dell'autore, stato pubblicato inizialmente in spagnolo nel 1967, successivamente stato tradotto in trentasette lingue e ha venduto pi di 20 milioni di copie.[1] Il realismo magico e la materia tematica di Cent'anni di solitudine lo rese un importante e rappresentativo romanzo del boom latinoamericano degli anni Sessanta e Settanta,[2] influenzato stilisticamente dal Modernismo (europeo e nordamericano) e dal movimento letterario legato alla rivista cubana Vanguardia. Durante il IV Congresso internazionale della Lingua Spagnola, tenutosi a Cartagena nel marzo del 2007, stato votato come seconda opera in lingua spagnola pi importante mai scritta (preceduto solo da Don Chisciotte della Mancia).

Biografia e pubblicazione
Lo scrittore colombiano Gabriel Garca Mrquez fu uno dei quattro romanzieri latinoamericani coinvolti per primi nel boom letterario latinoamericano degli anni Sessanta e Settanta; gli altri tre autori erano il peruviano Mario Vargas Llosa, l'argentino Julio Cortzar e il messicano Carlos Fuentes. Cent'anni di solitudine procur a Garca Mrquez fama internazionale di romanziere del movimento magico-realista della letteratura latinoamericana.[3] Come una metaforica e critica interpretazione della storia colombiana, dalla fondazione allo Stato contemporaneo, Cent'anni di solitudine riporta diversi miti e leggende locali attraverso la storia della famiglia Buenda[4], che per il loro spirito avventuroso si collocano entro le cause decisive degli eventi storici della Colombia come le polemiche del XIX secolo a favore e contro la riforma politica liberale di uno stile di vita coloniale; l'arrivo della ferrovia in una regione montuosa; la Guerra dei mille giorni (Guerra de los Mil Das, 18991902); l'egemonia economica della United Fruit Company ("Compagnia bananiera" nel libro); il cinema; l'automobile; e il massacro militare dei lavoratori in sciopero come politica di relazioni fra governo e manodopera.

Cent'anni di solitudine

Trama
Cent'anni di solitudine la storia delle sette generazioni della famiglia colombiana dei Buenda nella citt di Macondo. Il capostipite, fondatore di Macondo, Jos Arcadio Buenda, e Ursula Iguarn, sua moglie (e cugina di primo grado), lasciano Riohacha, in Colombia, per trovare una vita migliore e una nuova casa. Una notte, durante il viaggio, accampato sulla riva di un fiume, Jos Arcadio Buenda sogna "Macondo", una citt fatta di specchi che riflette il mondo dentro e attorno ad essa. Dopo essersi destato, decide di fondare Macondo lungo quel fiume; dopo giorni di peregrinazione nella giungla, la fondazione di Macondo da parte di Jos Arcadio Buenda utopica. Il fondatore credeva che Macondo fosse circondata dall'acqua, e da quell'isola, inventa un mondo in base alle sue conoscenze e percezioni. Ben presto, dopo la sua fondazione, Macondo diventa una citt in preda ad eventi insoliti e straordinari che coinvolgono le generazioni della famiglia Buenda, incapaci o non disposte ad evitare le loro ripetute (e spesso autoinflitte) disgrazie. Infine un uragano distrugge Macondo, la citt degli specchi. Alla fine della narrazione, un membro della famiglia decifra un'iscrizione in codice che generazioni di uomini Buenda avevano tentato invano di interpretare. Il messaggio segreto informa il destinatario di ogni fortuna o sventura vissuta dalla famiglia Buenda.

Gabriel Garca Mrquez nel 1984

La ripetitivit del tempo e dei fatti appunto il grande tema del romanzo, un tema in cui l'autore riconosce la caratteristica della vita colombiana e attraverso cui vediamo delinearsi altri elementi: l'utilizzo di un "realismo magico" che mostra un microcosmo arcano in cui la linea di demarcazione fra vivi e morti non pi cos nitida e in cui ai vivi dato il dono tragico della chiaroveggenza, il tutto con un messaggio cinicamente drammatico di fondo.

Contesto storico
L'interpretazione critica della storia colombiana constituita dal romanzo Cent'anni di solitudine attinge dalla storia nazionalmente allineata, per mostrare il mondo di Macondo, dove la volont di potenza di un uomo gli permette di reinventare il mondo secondo le sue percezioni. Prima della colonizzazione spagnola delle Americhe, per "diritto di conquista", la regione settentrionale del Sudamerica corrispondente all'attuale Colombia non aveva una cultura paragonabile a quella degli Inca (in Per), dei Maya (nell'America centrale) o degli Aztechi (in Messico). la regione era abitata dalle popolazioni indigene dei Tairona e dei Muisca, organizzate in clan, da cui deriva la monarchia che govern la Colombia pre-ispanica. Nel 1509, Vasco Nez de Balboa fond il primo insediamento - che considerato come la prima citt della Colombia -, come avanguardia dell'espansione e conquista spagnola. La fondazione di Macondo da parte della famiglia Buenda una metafora della colonizzazione della futura Colombia. Dopo la conquista dei Muisca da parte di Gonzalo Jimnez de Quesada (1538), Bogot divent il centro del governo coloniale spagnolo.[5] Ben presto, nel 1810, in seguito al collasso dell'Impero spagnolo in Colombia, i governi militari provinciali riuscirono a sfidare l'autorit politica del governo nazionale di Bogot; ma sei anni dopo, nel 1816, le forze monarchiche del Conte Pablo Morillo ristabilirono il governo Spagnolo in Colombia. Gli eventi storici principali, filtrati dalla fantasia dell'autore che vi costruisce sopra una mitologia surreale, spesso con salti temporali, sono, precisamente:

Cent'anni di solitudine

- le scorrerie dei corsari inglesi lunga la costa (1600), colonia spagnola (nel libro sono gli assalti di Francis Drake a Riohacha, che fanno scappare gli antenati dei Buenda) - la fondazione della Colombia moderna (intorno al 1830), dopo la dissoluzione della Grande Colombia di Simn Bolvar, simboleggiata dalla fondazione di Macondo e dagli eventi successivi (l'arrivo degli zingari, della chiesa e del "correggitore" governativo conservatore) - la guerra dei mille giorni (1899-1901), ovvero le guerre del colonnello Aureliano Buenda, concluse con la pace di Neerlandia (la reale capitolazione dei liberali firmata nella piantagione banani era di Neerlandia) - l'arrivo della tecnologia ma anche dei nordamericani della multinazionale United Fruit Company, ovvero la compagnia bananiera di Mr. Brown (primi anni del XX secolo); ricordata indirettamente anche nell'episodio del "ghiaccio", posto molto precedentemente nel racconto[6] - i primi omicidi politici ordinati dal governo negli anni '20 (il massacro dei 17 figli del colonnello Aureliano), poi culminati tempo Il libertador Simn Bolvar dopo nel periodo denominato La Violencia - la strage dei lavoratori bananieri in sciopero, da parte dell'esercito regolare (Santa Marta, ottobre 1928) ovvero il massacro negato dal governo a cui sopravvive Jos Arcadio Secondo - i reali cicloni tropicali e le relative alluvioni (il diluvio di quattro anni, provocato dagli ingegneri della compagnia per non ottemperare ad alcuni accordi sindacali: metafora delle condizioni ambientali della zona della foresta pluviale, distrutta per seminare banani, con conseguenze disastrose dopo le tipiche piogge abbondanti della regione) - la depressione economica dei villaggi bananieri (tra cui Aracataca, il paese di Mrquez) dopo il boom di inizio secolo (1928-1940, ovvero il periodo della prima giovinezza dell'autore, prima della sua partenza per l'Europa)

Personaggi
Prima generazione: Jos Arcadio Buenda, Ursula Iguarn Seconda generazione: Jos Arcadio, colonnello Aureliano Buenda, Remedios Moscote, Amaranta, Rebeca Terza generazione: Arcadio, Aureliano Jos, Santa Sofa de la Piedad, 17 Aureliani Quarta generazione: Remedios la bella, Jos Arcadio Secondo, Aureliano Secondo, Fernanda del Carpio
La strada principale di Aracataca

Quinta generazione: Renata Remedios (Meme), Jos Arcadio, Amaranta Ursula Sesta generazione: Aureliano Babilonia Settima generazione: Aureliano

Cent'anni di solitudine

Prima generazione
Jos Arcadio Buenda Jos Arcadio Buenda il patriarca della famiglia Buenda e fondatore di Macondo. Nato a Riohacha, in giovent convola a nozze con Ursula Iguarn, nonostante i due siano cugini tra loro. Rimasta impressionata dal racconto di una sua zia che si spos anch'ella con un suo consanguineo, generando poi un figlio con la coda di maiale, Ursula rifiuta per diversi mesi di consumare il matrimonio, per quanto Jos Arcadio Buenda non si ponga a propria volta il problema ("non mi importa di mettere al mondo dei porcelli, purch possano parlare"). Ursula, per proteggersi dalle avance del marito, arriva persino ad indossare, durante la notte, una cintura di castit fabbricatale dalla madre. Tutto ci, ovviamente, alimenta vari pettegolezzi sulla coppia fino al tragico giorno in cui Jos Arcadio Buenda vince un combattimento di galli contro Prudencio Aguilar. Quest'ultimo, furioso per la sconfitta, Albero genealogico della famiglia Buenda insulta pesantemente l'avversario, mettendone in dubbio la relativa capacit sessuale e Jos Arcadio Buenda lo uccide trapassandogli la gola con una lancia. Nei mesi seguenti, il fantasma di Prudencio arriva ad esasperare i due con le sue apparizioni, tanto che Jos Arcadio Buenda, spinto dal rimorso e dalla volont di dare al fantasma un po' di pace, decide di andar via da Riohacha. Sotterrata la lancia e sgozzati i suoi galli, Jos, seguito da Ursula, allora incinta, e da diversi giovani loro amici, lasciano il villaggio, senza una meta precisa. Dal matrimonio tra Jos Arcadio e Ursula nascono tre figli, mentre due saranno adottati. Nel tragitto, con grande timore, nasce il primogenito della coppia, Jos Arcadio, perfettamente sano. Dopo quasi due anni di viaggio attraverso la Sierra Nevada de Santa Marta, dopo un sogno di Jos Arcadio Buenda che gli mostra un villaggio in riva al fiume e di case azzurre, fondano Macondo. Negli anni successivi, Jos Arcadio Buenda s'impone come autorit saggia e imparziale a supporto della vita del villaggio. Dopo pochi anni nasce il loro secondogenito, Aureliano, il primo nato a Macondo. Ma tutto cambia all'arrivo di una trib di zingari, guidata da Melquades, che mostra di anno in anno le pi disparate invenzioni (come la calamita ed il cannocchiale). Il tempo di Jos Arcadio Buenda venne quindi assorbito da esperimenti scientifici pi o meno deliranti (ad esempio, si propone di addestrare l'esercito alla "guerra solare"), e perde di vista la crescita dei suoi figli. Riportato con i piedi per terra da Ursula, recupera responsabilit ed autorevolezza, per il bene della sua famiglia, e si riavvicina ai figli che porta nella tenda degli zingari per vedere l'ennesima curiosit, il ghiaccio. Ma un giorno, ossessionato dal tempo che non scorre, ha un eccesso di pazzia che costringe la famiglia a legarlo ad un castagno, dove rimarr per lunghissimo tempo, quasi impassibile al cospetto dei parenti, intento a chiacchierare con il fantasma di Prudencio e parlando solo in latino, fino alla morte. Il suo fantasma rimane sotto il castagno, visibile a tutti i componenti della famiglia, tranne il colonnello Aureliano.

Cent'anni di solitudine Ursula Iguarn la moglie di Jos Arcadio Buenda (oltre che cugina). Ci che la caratterizza sono la sua forza d'animo e la grande capacit lavorativa (finch Dio mi d vita, non mancheranno mai i soldi in questa casa di pazzi), che conserva per quasi tutta la vita. Ursula vivr fino ad un'et compresa tra i 115 e i 122 anni, cos da poter conoscere praticamente tutti i membri di tutte le generazioni della famiglia. Anche per questo motivo, durante la vecchiaia, rabbrividisce al pensiero che il tempo sembri non passare mai, arrivando addirittura a confondere i bisnipoti coi suoi figli ormai morti (ad esempio, si rivolge ad Aureliano Babilonia scambiandolo con il Colonnello). Durante il lungo diluvio (quando piover ininterrottamente per oltre quattro anni su Macondo) si accentua la sua cecit, mentre la sua lucidit cala, non impedendole comunque di difendere il segreto del San Giuseppe di gesso, pieno di dobloni, affidatole durante la guerra.

Seconda generazione
Jos Arcadio il primo figlio di Ursula e Jos Arcadio Buenda. Venuto al mondo durante la traversata della sierra (e senza presentare la coda di maiale tanto temuta dalla madre), eredita dal padre una gran forza di volont e una decisa impulsivit. Durante la sua adolescenza ha una relazione con un'amica della madre, Pilar Ternera, molto pi grande di lui, e quando lei gli annuncia di essere incinta (partorir Arcadio), Jos Arcadio rimane terrorizzato. Innamoratosi di una ragazza facente parte della carovana degli zingari, abbandona Macondo insieme a loro. Riappare senza preavviso diversi anni dopo, decisamente cambiato: ha un fisico possente, un corpo ricoperto di tatuaggi, la pelle conciata dopo le 65 volte che ha girato il mondo come marinaio, un appetito mostruoso e una virilit molto forte. Si sposa, dopo un fulmineo fidanzamento, con Rebeca, la propria sorella adottiva, ormai da anni fidanzata con Pietro Crespi. Per la vergogna dello scandalo, Ursula li caccia di casa. Jos Arcadio usurpa le terre dei suoi vicini (il tutto grazie alla proposta di Arcadio, che mai sapr di essere suo figlio, di creare un registro delle terre), attirandosi il rancore di molti confinanti, oltre a occuparsi del sostentamento domestico come cacciatore. Salva il fratello Aureliano (ma non Arcadio) dal plotone di esecuzione. La sua morte rester l'unico mistero irrisolto a Macondo, poich viene ritrovato ucciso da un colpo di arma da fuoco (sparatogli nell'orecchio) nella propria camera da Ursula, dopo che il sangue aveva compiuto un tragitto laborioso fino alla casa Buenda, mentre Rebeca non si era accorta di nulla. Il suo corpo emaner per lunghi anni a venire un profondo odore di polvere da sparo, fino al giorno in cui gli ingegneri della compagnia bananiera ricopriranno la sua tomba con una colata di calcestruzzo.

Cent'anni di solitudine Colonnello Aureliano Buenda Secondogenito di Jos Arcadio Buenda e Ursula, il primo bambino nato a Macondo. Completamente diverso dal fratello nel carattere, ha fin da piccolo uno sguardo lucido e analitico delle cose, nonch piccoli poteri di chiaroveggenza. Dopo la venuta degli zingari, aiuta il padre nel laboratorio di oreficeria, specializzandosi nella produzione di pesciolini d'oro. Diventato adulto, viene ammaliato dalla bellezza della giovanissima figlia del correggitore Moscote, Remedios, di appena nove anni. Nonostante la grande differenza di et, viene combinato un matrimonio, e, successivamente, i due decidono di sposarsi, ma, qualche tempo dopo, Remedios muore nel letto fra le sue bambole, a soli 14 anni, a causa dell'aborto naturale dei due gemelli che aveva in grembo. Aureliano si rinchiude in un profondo silenzio, che condivide col suocero, fino a quando, a seguito di elezioni truccate dal governo conservatore e delle violenze dei militari, decide di arruolarsi come rivoluzionario liberale conto il regime, nella guerra dei mille giorni (nel romanzo la guerra non dura tre anni ma venti).

Illustrazione artistica del colonnello Aureliano Buenda

Anche lui ha un figlio da Pilar Ternera, Aureliano Jos, che verr ucciso in uno scontro con i soldati governativi. Durante la sua esperienza militare, promuove trentadue insurrezioni che si concludono in un nulla di fatto, ed ha altri diciassette figli (che finiranno tutti uccisi in et adulta) da altrettante donne diverse. Popolarissimo capo militare, rispettato e temuto anche dai rivali conservatori, sopravvive a quattro attentati, settantatr imboscate, a un tentativo di suicidio con un colpo di pistola sparatosi in occasione della pace di Neerlandia, e ad un plotone d'esecuzione, per finire i suoi giorni chiuso nel suo laboratorio a fabbricare pesciolini d'oro che fonde e rifonde. Dopo alcuni tentativi di riprendere la guerra e cacciare la prepotente compagnia bananiera, e la morte dei suoi figli (tranne uno che si d alla fuga e verr ucciso anni dopo), uccisi da sicari del governo dopo che Aureliano aveva minacciato in pubblico i "gringos", l'anziano colonnello tenta ancora di promuovere una guerra totale contro il governo, proposta rifiutata dal suo amico Gerineldo Marquez. Muore di vecchiaia, appoggiato al castagno, un giorno in cui arrivano gli zingari, portando il circo. Il governo, nonostante fosse un avversario, in occasione del suo giubileo (per i 25 anni della fine della guerra), gli aveva dedicato una strada, che porter il suo nome per molti anni, ma il colonnello rifiuter invece sdegnosamente ogni riconoscimento. Amaranta Terzogenita di Jos Arcadio ed Ursula, vivr odiando ed invidiando la sorella adottiva Rebeca, pi bella, perch in adolescenza entrambe s'innamorano di Pietro Crespi, giunto in casa Buenda per montare un pianoforte. Quando Pietro Crespi si fidanza con Rebeca, Amaranta giura alla sorella adottiva che impedir fino alla fine le sue nozze con l'italiano. Alla fine, i due non si sposeranno, perch, prima del matrimonio, rinviato ripetutamente, torna a Macondo Jos Arcadio, il fratello partito con la carovana degli zingari, e sar lui a sposare Rebeca. Crespi, passando molto tempo con Amaranta, le chieder la sua mano, ma lei non acconsentir a sposarlo, spingendolo involontariamente al suicidio. Tormentata dal rimorso, si brucer la mano volontariamente sulle braci e indosser, in segno di lutto, una benda nera fino alla morte per coprire le bruciature. Pi avanti rifiuter la proposta di Gerineldo Mrquez, colonnello liberale amico di Aureliano.

Cent'anni di solitudine Legatissima ai nipoti Arcadio e Aureliano Jos e, successivamente, a Jos Arcadio, figlio di Aureliano Secondo, non sopporter la bigotta moglie di quest'ultimo, Fernanda, con la quale romper i rapporti molto presto. Amaranta muore in circostanze del tutto particolari, dopo aver ricevuto un presagio estremamente preciso della propria morte. Conoscendo il giorno della sua morte, raccoglie tutte le informazioni, le lettere e i doni che gli abitanti del villaggio volevano mandare ai loro cari defunti. Il giorno da lei indicato come quello della propria morte sar molto attiva, tanto da far pensare agli altri ad una burla, ma effettivamente muore, distesa tranquillamente sul proprio letto. Rebeca Figlia di Nicanor Ulloa e Rebeca Montiel, nata a Manaure, viene adottata dalla famiglia Buenda all'et di 11 anni, dietro richiesta dei genitori (cugini di Ursula, anche se lei non li ricorda), di cui la piccola porta con s un sacco con le loro ossa. Inizialmente taciturna e introversa, si scopre che ha l'abitudine di nutrirsi di terra e di succhiarsi il pollice. Superato questo problema, ne sorge un altro: la bambina soffre della peste dell'insonnia, finendo per contagiare l'intera Macondo. Diventata adolescente, s'innamora follemente di Pietro Crespi (riprendendo l'abitudine di mangiare terra), per soffre la rivalit di Amaranta, disposta a tutto purch non si sposi con l'italiano. Il fidanzamento dura diversi anni, a causa del lutto per la morte di Remedios e dei lunghi lavori di costruzione del tempio cristiano di padre Nicanor Reyna. Tutto cambia quando fa il suo ritorno Jos Arcadio: Rebeca, attratta fortemente dalla sua fisicit, gli si dona completamente e convola immediatamente a nozze. Dopo la cacciata dei due da parte di Ursula, provvede a tenere in ordine prima la casa che hanno affittato, poi quella costruita da Arcadio. Dopo la misteriosa morte del marito, si chiude letteralmente in una solitudine impenetrabile, poich sdegnata del fatto che sia stata sospettata di averlo assassinato. Solo un paio di volte si fa vedere fuori dalla sua casa, ormai alla merc della rovina. L'unica persona con cui ha rapporti la fida serva Argnida, anche se incontrer, nella sua casa, in due occasioni, il colonnello Aureliano e il figlio di questi Aureliano Triste, ma rifiuter la proposta di Aureliano Secondo di tornare a vivere con la famiglia. Tardivamente, Ursula soffre la mancanza di Rebeca, perch il suo carattere forte avrebbe evitato alla famiglia una solitudine pi penetrante. Viene trovata morta nel suo letto, acciambellata come un gambero, con la testa pelata dalla tigna e con il pollice infilato in bocca, abitudine che aveva sempre avuto fin dal primo giorno che, bambina, giunse a Macondo. Remedios Moscote Figlia minore del correggitore di Macondo, Don Apolinar, una bambina di 9 anni di cui il (futuro) colonnello Aureliano Buenda s'infatua perdutamente. Con grande fatica, la sua famiglia riesce a prepararla per il matrimonio e, dopo le difficolt iniziali, si integra nella famiglia in maniera esemplare: non commette ingenuit durante la cerimonia di nozze, si prende cura di Jos Arcadio Buenda sotto il castagno, si occupa di allevare il piccolo Aureliano Jos, fa da mediatrice nelle dispute tra Amaranta e Rebeca. Ma un giorno muore insieme a due gemelli che portava in grembo. Questa tragedia lascer alcuni segni indelebili in casa: Amaranta prover un forte senso di colpa, visto il suo desiderio che succedesse qualcosa di grave perch il matrimonio tra Pietro Crespi e Rebeca non fosse celebrato e perch cos avrebbe evitato di assassinare la sorella adottiva. Inoltre, per ordine di Ursula, oltre al periodo prolungato di lutto viene collocato in casa il dagherrotipo di Remedios, illuminato da una candela. Questo lume verr tenuto sempre acceso dalle generazioni successive.

Cent'anni di solitudine

Terza generazione
Arcadio Il suo nome completo Jos Arcadio ed figlio di Pilar Ternera e di Jos Arcadio. A parte i suoi genitori e i suoi nonni (Jos Arcadio Buenda e Ursula), solo il colonnello Aureliano conosce il segreto della sua filiazione (solo a quella condizione Ursula lo accetta in casa). Arcadio viene quindi adottato dai nonni, e non sapr mai chi siano i suoi veri genitori, convinto di essere il figlio ultimogenito dei Buenda. Uomo dal grande senso pratico e di ottima cultura, gli viene affidato il compito di gestire la prima scuola costruita a Macondo, ma col tempo diventa arrogante e presuntuoso. Anche lui viene attratto da Pilar Ternera (ignorando che la sua madre naturale) ed ella, spaventata, rimedia facendogli conoscere la bellissima Santa Sofa de la Piedad, di cui s'innamora e dalla quale avr tre figli. Durante la guerra, il colonnello Aureliano lo nomina capo civile e militare di Macondo quando egli parte per il fronte. Arcadio, sostenitore del partito liberale in maniera quasi fanatica, amministra il villaggio in modo dispotico ed arbitrario (addirittura fa fucilare un trombettiere solo perch questi lo aveva deriso strombazzando al suo passaggio), salvo essere poi preso a staffilate da Ursula, dopo aver cercato di fucilare don Apolinar Moscote, il suocero di Aureliano. Quando arriva la sconfitta per i liberali, non accetta la resa proclamata dal colonnello, e manda i suoi uomini, pochi e male armati, a difendere il villaggio. La resistenza viene facilmente annientata e Arcadio, catturato vivo, viene poi fucilato da un plotone di esecuzione comandato dal capitano Roque Carnicero (che in spagnolo significa macellaio). Le sue ultime volont riguardano i suoi figli: la prima (nata da pochi mesi) vuole chiamarla Ursula (salvo cambiare idea all'ultimo, e non riuscendo a comunicarla, infatti davanti al plotone pensa di chiamarla Remedios), il secondo (in arrivo), se femmina Remedios, se maschio Jos Arcadio. Questo desiderio sar esaudito solo in parte: la primogenita verr chiamata Remedios, mentre nel secondo parto Santa Sofa de la Piedad dar alla luce due gemelli, che saranno battezzati come Jos Arcadio Secondo e Aureliano Secondo. Aureliano Jos figlio di Pilar Ternera e del colonnello Aureliano Buenda. A differenza del fratello uterino (e cugino) Arcadio, sa chi sono i suoi genitori naturali. Viene allevato prima da Aureliano e Remedios, poi da Amaranta, di cui arriva ad essere fortemente ossessionato, tanto da disertare dall'esercito e tornare a Macondo ad assillarla, dichiarandosi pronto addirittura ad andare a Roma e inginocchiarsi al cospetto del Papa pur di avere una dispensa per sposarla. Una notte, sua madre Pilar Ternera lo mette in guardia dopo aver letto le carte, ma inutilmente perch il capitano Aquiles Ricardo, sapendo che figlio del colonnello Aureliano Buenda, gli spara, prima di essere a sua volta massacrato dai simpatizzanti del colonnello. Il colpo viene udito da Carmelita Montiel, che lo aspettava a letto. Aureliano Jos muore senza sapere che nel suo destino era scritta, insieme alla giovane, una vita ricca di quella felicit che non aveva potuto avere con Amaranta. Santa Sofa de la Piedad Compagna di Arcadio, viene accolta in casa da Ursula con i figli dopo la morte di questi. una donna silenziosa e laboriosa, e, da giovane, bellissima. Lavora a lungo nella pasticceria di famiglia con Ursula, dove produce animaletti di caramello. Come Ursula, sopravvive ai suoi stessi figli e un giorno lascia la casa dei Buenda, stanca e invecchiata, per non comparire mai pi.

Cent'anni di solitudine 17 Aureliani Quando il colonnello Aureliano Buenda assume il comando delle forze armate liberali, frequentemente ha delle avventure con numerose donne, il pi delle volte solo per una notte (questo perch, a quanto viene raccontato, capitava spesso che le madri mandassero le figlie nel letto dei guerrieri per migliorare la razza). Di conseguenza, il colonnello Aureliano Buenda avr ben 17 figli, e di questa considerevole prolificazione la sua famiglia se ne accorge solo quando la madre di uno di loro (che ha gi 5 anni) lo porta a Macondo alla casa Buenda per farlo battezzare. I figli nascono tutti maschi e nessuno mette in dubbio la paternit, poich sono venuti al mondo allo stesso modo del padre, e cio con gli occhi aperti, guardando le persone col criterio di un grande e tutti con un'aria di solitudine, caratteristiche proprie del colonnello. Ognuno di essi viene battezzato col nome di Aureliano e col cognome della madre. Sono diverse le epoche in cui appaiono. Dapprima, quando vengono battezzati, e Amaranta vorrebbe allevarli, ma nessuna delle madri glieli lascia. Poi durante il giubileo decretato in onore del Colonnello, quando si ritrovano tutti a far baldoria e vengono portati da Amaranta, in occasione del mercoled delle Ceneri, in chiesa da padre Antonio Isabel: il prete imprime loro la croce di cenere sulla fronte, la quale, al rientro a casa Buenda, si rivela indelebile. Al termine del giubileo, uno solo di loro, Aureliano Triste, rimane a Macondo e fonda una fabbrica di ghiaccio. Anni dopo, con l'arrivo della compagnia bananiera, si trasferiranno a Macondo anche Aureliano Centeno, Aureliano Serrador ed Aureliano Arcaya. Dopo i soprusi dei soldati e delle guardie della compagnia ai danni degli abitanti, il vecchio colonnello Aureliano minaccia pubblicamente che armer i figli per farla finita con i "gringos", tramite una nuova sollevazione. Poco dopo, una notte, i 17 fratelli vengono quasi tutti uccisi (probabilmente da parte degli avversari politici del Colonnello), riconosciuti grazie alla loro croce sulla fronte. Uno solo dei 17 fratelli, Aureliano Amador, riesce a scampare all'agguato e si ripresenter molti anni dopo a Macondo, quando nella casa Buenda vivono solo Jos Arcadio e Aureliano Babilonia. Questi, non riconoscendolo, lo ributtano in strada e due agenti del governo gli sparano centrandogli la croce e completando il massacro lasciato incompiuto anni prima.

Quarta generazione
Remedios "la Bella" Figlia primogenita di Arcadio e Santa Sofa de la Piedad, fin dall'infanzia si distingue per una bellezza fuori dal comune. Ma a questo pregio si contrappone un grosso difetto: Remedios vive, infatti, in un mondo tutto suo, anche perch Ursula non la lascia uscire di casa, se non per andare a messa e completamente velata. Inoltre, in casa mangia senza usare le posate, passa molte ore in bagno e rimane analfabeta. E ancora, dominata da un forte istinto semplificatore poich risolve il problema del vestire semplicemente cucendosi una palandrana in canapa senza niente sotto e rasandosi completamente la testa. La leggenda della sua bellezza si accompagner poi a quella che la vuole portatrice di un fluido mortale che ossessiona gli uomini. Infatti, ben quattro di coloro che l'hanno desiderata muoiono. Un pomeriggio sale in cielo fra lo stupore delle altre donne della casa (e l'incredulit popolare), sparendo per sempre e lasciando Fernanda arrabbiata perch rimasta aggrappata al suo lenzuolo, portandolo via con s.

Cent'anni di solitudine Aureliano Secondo Figlio di Santa Sofa De la Piedad e Arcadio Buenda, fratello gemello di Jos Arcadio Secondo. Ha un carattere pi impetuoso e impulsivo, e una corporatura pi robusta rispetto al fratello, come i Jos Arcadio della famiglia, tanto da far credere che da piccolo si sia scambiato col gemello. Si sposa con Fernanda del Carpio, rimanendone colpito dalla bellezza, ma manterr per tutta la vita una relazione con l'amante Petra Cotes, il suo unico vero amore, che considera una sorta di portafortuna per le proprie attivit economiche. Diviene molto ricco grazie al bestiame e alle riffe, al punto di venire chiamato don Aureliano. Ha una grande vitalit e trascorre il tempo suonando la fisarmonica alle feste con gli amici e partecipando a sfide mangerecce. Cade in disgrazia con il lungo diluvio, che provoca la morte degli animali del suo allevamento. Il sopraggiungere di un cancro alla gola gli fa perdere l'abilit oratoria nell'organizzare le riffe e, conseguentemente, il rispetto degli altri abitanti di Macondo. Muore, ucciso dal tumore, contemporaneamente al gemello Jos Arcadio. I due corpi vengono per scambiati all'interno delle bare, a causa di una disattenzione degli amici ubriachi dello stesso Aureliano Secondo. Jos Arcadio Secondo Figlio di Santa Sofa De la Piedad e Arcadio Buenda, fratello gemello di Aureliano Secondo. Ursula ritiene che i due fratelli siano stati scambiati da bambini, in quanto Jos Arcadio sviluppa le caratteristiche degli Aureliani, ossia una indole malinconica e tranquilla, ed un fisico pi esile dei Jos Arcadio. Da ragazzo frequenta spesso la chiesa, poi si occupa dapprima di galli da combattimento, poi di navigazione, cimentandosi in una fallimentare iniziativa finalizzata a collegare, attraverso un canale, Macondo al mare. Ci che riuscir a costruire sar solo un esiguo corso d'acqua, navigabile solo da zattere, la prima delle quali giunge al villaggio carica di prostitute francesi. Alla fine, Jos Arcadio Secondo s'impiega come caposquadra nella compagnia bananiera di Mr. Brown. Come suo zio,il colonnello Aureliano, e suo padre, Arcadio, anche lui, nonostante l'apparenza silenziosa e solenne, ha istinti di ribellione e diventa un capo sindacale. Occupa un ruolo importante durante lo sciopero dei lavoratori dell'industria bananiera, ed l'unico sopravvissuto al massacro dei lavoratori da parte dell'esercito, che la storia ufficiale ha cancellato del tutto. Dopo essersi risvegliato stordito in un treno di duecento vagoni (precedentemente usato per le banane) pieno di cadaveri da gettare in mare, rimane completamente sconvolto da questa terribile esperienza. Non si riprende pi, e, come il bisnonno, perde parzialmente il contatto con la realt, affermando che ogni sera il treno parte verso il mare, pieno di morti. Si rifugia, scappando dai soldati che cercano tutti i sindacalisti, nella stanza di Melquades, rifiutando sempre di uscire, poich solo l si sente protetto, e passa il resto della sua vita a tentare di decifrare le pergamene e a istruire il piccolo Aureliano. Muore improvvisamente allo stesso istante in cui muore il gemello. Essendo ossessionato, dopo aver visto una fucilazione durante la guerra, dalla paura di essere sepolto vivo (aveva creduto che l'uomo fucilato fosse ancora vivo, dato che rimase con gli occhi aperti), la madre sgozza il suo cadavere prima che venga sepolto col fratello, in tombe scambiate.

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Cent'anni di solitudine Fernanda del Carpio Fernanda del Carpio proviene da una famiglia nobile, ma ormai ridotta in misera, che vive in un'austera citt dell'entroterra. Verr condotta a Macondo in occasione del carnevale, dietro promessa, da parte del governo conservatore, nientemeno che del trono del Madagascar. Aureliano Secondo rimane affascinato dalla bellezza di Fernanda, allorch ella, durante il carnevale, viene nominata regina (in quanto donna pi bella) a fianco di Remedios la bella. Aureliano Secondo, gi all'epoca legato sentimentalmente a Petra Cotes, parte alla ricerca di Fernanda e, trovatala, la sposa. Una volta in casa, complici la tarda et di Ursula, la remissivit di Santa Sofia de la Piedad, l'antipatia reciproca con Amaranta e le continue assenze del marito (che trascorre gran parte del tempo con Petra Cotes, preferendone di gran lunga la compagnia a quella della moglie), Fernanda prende le redini di casa Buenda, chiudendo le finestre, costringendo la suocera a chiudere la pasticceria e allestendo una stanza con immagini di Santi a grandezza naturale. Dal matrimonio con Aureliano Secondo, nascono tre figli: Jos Arcadio, Renata Remedios (detta "Meme") e Amaranta Ursula. Donna dall'indole bigotta e superba (essendo stata allevata in famiglia molto devota e aristocratica), ha un carattere bizzarro e autoritario. Da un lato, affida le proprie cure alla corrispondenza con "medici invisibili", dall'altro osteggia l'amore tra figlia Meme Remedios e l'umile meccanico Mauricio Babilonia, ottenendo che delle guardie piantonino la camera della figlia. Dopo che Mauricio rimane colpito dal fuoco delle guardie (rimanendo paralizzato), Fernanda costringe la figlia alla clausura, mentendo al marito, affermando che Meme voleva davvero divenire monaca. Quando, tempo dopo, una suora porter il figlio di Meme, Aureliano Babilionia, Fernanda forzer quest'ultimo a trascorrere l'intera giovinezza recluso in casa, vergonandosene in quanto nato dall'unione fuori dal matrimonio tra la figlia e Mauricio, e solo negli ultimi mesi di vita lo tratterr in maniera leggermente pi umana. Muore nel proprio letto con a fianco il nipote Aureliano, che ne conserva per quattro mesi il cadavere con abluzioni di mercurio in attesa del ritorno del figlio Jos Arcadio.

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Quinta generazione
Jos Arcadio Cresciuto da Amaranta, nutre a lungo per la prozia un affetto che sfocia nell'attrazione fisica, come accaduto ad Aureliano Jos. Ursula decide che il bambino intraprender studi religiosi per diventare Papa. Una volta adolescente, Jos Arcadio viene quindi inviato a Roma, dove per non prender affatto i voti, uscendo dal seminario e sperperando i soldi che la famiglia gli manda. Torner anni dopo a Macondo alla morte della madre Fernanda. Stravagante e solitario, disprezza Aureliano Babilonia perch figlio illegittimo, anche se alla fine diverr suo amico, e gli permetter di uscire libero; trover i sacchi contenenti i dobloni d'oro provenienti dalla statua di San Giuseppe e nascosti da Ursula sotto il suo letto, davanti agli occhi di alcuni bambini, suoi compagni di feste. Tali bambini lo uccideranno mentre lui si fa un bagno, rubando poi l'oro. Renata Remedios (Meme) Figlia di Aureliano Secondo e Fernanda del Carpio, viene educata sin da bambina in un seminario condotto da suore e istruita al clavicembalo. Nonostante la rigida educazione cattolica, eredita la vitalit del padre, con il quale, al suo ritorno a Macondo, stringe un forte rapporto. Ragazza molto gioviale e dallo stile di vita libertino, s'innamora del giovane meccanico Mauricio Babilonia, il legame con il quale per osteggiato dalla madre Fernanda, provenendo il giovane da una famiglia povera. Fernanda ottiene che delle guardie presidino la casa e, una notte, allorch Mauricio si avvicina, i militari gli sparano, ferendolo irrimediabilmente alla spina dorsale. Meme, resa completamente remissiva dal dolore, viene condotta in un

Cent'anni di solitudine monastero di clausura da Fernanda. Partorisce in convento il figlio di Mauricio, che viene portato a casa Buenda da una suora. Meme morir di vecchiaia molti anni dopo a Cracovia, sotto falso nome e senza aver mai smesso di pensare a Mauricio. Amaranta Ursula Terzogenita di Aureliano Secondo e Fernanda del Carpio, viene mandata a studiare a Bruxelles dal padre, il quale, perduta ormai l'antica ricchezza derivatagli dal bestiame e dalle riffe, compie vari sacrifici per raccogliere i soldi necessari. Al suo ritorno a Macondo, Amaranta Ursula una donna dalla mentalit aperta, amante della moda e del ballo. Si sposa con il belga Gastn, con il quale torna in Colombia. Qui s'innamorer per del nipote Aureliano Babilionia, che crede un fratello adottivo. Muore di parto, dando alla luce l'ultimo Aureliano.

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Sesta generazione
Aureliano Babilonia Figlio di Meme e Mauricio Babilonia, nasce mentre la madre gi in convento. Una suora lo porta a casa di Fernanda, la quale lo tiene segregato in casa (dopo aver pensato addirittura di affogarlo) affinch in paese non si sappia della notizia. Aureliano crede di essere un figlio adottivo di Fernanda, che lo tratter sempre freddamente, e di Aureliano Secondo, trovato in un cestino galleggiante nel fiume, e dice a tutti di chiamarsi Aureliano Buenda, come il colonnello, in quanto completamente ignaro della propria origine. Viene cresciuto da Santa Sofa de la Piedad e istruito da Jos Arcadio Secondo. Da bambino, Aureliano esce di casa solo una volta: si ferma sul porticato, ma viene subito ricondotto in casa. Dopo la morte di Fernanda, rimane solo con Jos Arcadio, tornato nel frattempo da Roma, il quale, dopo aver appreso la verit sulla filiazione di Aureliano da una lettera lasciatagli dalla madre, lo tratta malamente, dicendogli: "Allora tu sei il bastardo". A poco a poco, per, nasce un'amicizia tra i due, anche se molto breve, a causa dell'assassinio di Jos Arcadio. Ormai adulto, esce abitualmente di casa, specie per recarsi nella libreria del savio catalano, dove compra dei libri allo scopo di decifrare le pergamene in sanscrito di Melquades, diventando un uomo incredibilmente colto, e fisicamente molto simile al colonnello Aureliano Buendia. Conosce a memoria l'intera Enciclopedia Britannica di casa, e - inspiegabilmente - anche cose che sull'enciclopedia non sono scritte. A chi gli chiede come faccia a sapere determinate cose, lui risponde: "Tutto si sa". All'interno della libreria incontra gli unici quattro amici che avr mai: Alvaro, Germn, Alfonso e Gabriel, con i quali frequenta anche le prostitute dei vari bordelli. Si lega, in particolare, a Gabriel, con il quale condivide il segreto del "treno dei morti" su cui si risvegli Jos Arcadio Secondo (storia a cui nessuno credette, in quanto la verit fu celata). Aureliano avr, inizialmente, come amante la prostituta antigliana Nigromanta, innamorandosi poi di sua zia Amaranta Ursula, che crede una sorella adottiva, alla quale confessa la sua passione repressa. Dopo la morte dell'amata e del figlio Aureliano, perisce a causa dell'uragano che distrugge Macondo, leggendo le pergamene di Melquades, all'interno delle quali predetta l'intera storia della famiglia Buenda, nel momento in cui viene sancito il destino finale del villaggio e degli abitanti "perch le stirpi condannate a cent'anni di solitudine non avevano una seconda opportunit sulla terra".

Cent'anni di solitudine

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Settima generazione
Aureliano Figlio di Aureliano Buenda (Babilonia) e Amaranta Ursula. La madre vorrebbe chiamarlo Rodrigo, mentre il padre lo chiama Aureliano, perch avrebbe dovuto vincere trentadue guerre (impresa non riuscita al colonnello Aureliano Buenda). Nasce con la temuta coda di maiale, come predetto da Ursula, in quanto figlio incestuoso, nonostante sia "l'unico, in un secolo, ad essere stato generato con amore". Il padre lo trova morto il giorno successivo alla nascita, mangiato dalle formiche rosse, realizzando cos le chiavi definitive delle pergamene di Melquades:
Il primo della stirpe legato a un albero, e l'ultimo se lo stanno mangiando le formiche.

Personaggi esterni alla famiglia


Prudencio Aguilar Allevatore di galli da combattimento, vive a Riohacha all'epoca in cui vi risiedono anche Ursula e Jos Arcadio Buenda. Dopo aver perso un combattimento tra galli con quest'ultimo, Prudencio, infuriato, ne mette in dubbio, nella pubblica piazza, la virilit (all'epoca Jos Arcadio Buenda e Ursula non avevano ancora generato figli). Per vendetta, Jos Arcadio Buenda lo uccide, trapassandogli la gola con una lancia. Prudencio torna a breve sotto forma di fantasma, piangendo, e Jos Arcadio, oppresso dal rimorso, uccide tutti i suoi galli, seppellisce la lancia con cui gli aveva trafitto la gola e lascia Riohacha con Ursula. Il fantasma di Prudencio accompagner Jos Arcadio fino alla morte. Melquades Melquades lo zingaro che porta a Macondo il collegamento con il resto del mondo, ai tempi della fondazione del villaggio. lui la causa dell'isolamento di Jose Arcadio Buenda: con le innovazioni che porta annualmente a Macondo, cattura, infatti, tutta l'attenzione del fondatore del villaggio, che cos, invece di badare al bene comune, si disperde in inutili quanto stravaganti esperimenti. Melquades un alchimista, e afferma di essere in grado di creare la pietra filosofale. Melquades anche il salvatore del villaggio dalla malattia dell'insonnia. Quando tutti sono ormai divenuti immemori di ogni cosa, lo zingaro viene a trovare Jos Arcadio, capisce cosa sia successo e somministra agli abitanti un antidoto per guarire ed uscire dall'oblio. Dopo anni di assenza, durante i quali era stato dato per morto (egli stesso dice di essere resuscitato), torna a Macondo e rimane a vivere nella casa dei Buenda, rinchiudendosi in una stanza senza mai uscire, dedicandosi alla scrittura della profezia della fine della stirpe Buenda. Nei suoi ultimi anni, si prende cura di lui soprattutto Arcadio, che lo accompagna quotidianamente a fare il bagno nel torrente che attraversa Macondo. Durante uno di questi bagni, Melquades annega. Alla morte dell'amico, non si rassegna Jos Arcadio Buenda, che tenta di resuscitarlo facendo bollire mercurio accanto al cadavere, fraintendendo una formula di conservazione dei cadaveri. L'esperimento produce per solo l'effetto di far riempire il corpo di Melquades di bolle blu e, dopo settantadue ore di inutili tentativi, quando la casa ormai invasa da un odore pestilenziale, Jos Arcadio Buenda acconsente alla sepoltura dell'amico. Melquades il primo ad essere tumulato nel cimitero di Macondo, che viene inaugurato con i suoi solenni funerali. Anche dopo la morte di Melquades, il suo spirito resta in quello stanza, ormai usata come ripostiglio di settantadue pitali a suo tempo acquistati quando Meme aveva invitato a casa molte compagne e suore del collegio.

Cent'anni di solitudine Il fantasma di Melquades rimarr per sempre nella casa dei Buenda, mostrandosi, in futuro, solo ad Aureliano Secondo e ad Aureliano Babilonia, istruendoli nella sua saggezza. La sua profezia l'elemento chiave della conclusione del romanzo. Pilar Ternera Pilar Ternera un'amica di Ursula. Ne restano fisicamente attratti, durante la propria adolescenza, tanto Jos Arcadio quanto Aureliano, e ad entrambi dar dei figli (rispettivamente Arcadio e Aureliano Jos). Viene descritta come una donna che si fa notare per la sua fragorosa risata, la cui potenza per viene progressivamente meno nel corso degli anni. Possiede il dono di leggere il futuro con le carte e, in pi occasioni e per vari motivi, i membri della famiglia Buenda faranno appello a questa sua capacit. In et molto avanzata diventa la tenutaria di un "bordello zoologico" (una casa di tolleranza con annesso zoo), frequentato da Aureliano Babilonia e dai suoi amici. Muore dopo aver raggiunto i 145 anni e viene seppellita seduta su una sedia, per sua stessa volont. Don Apolinar Moscote Padre di Remedios Moscote, sostenitore del partito conservatore. l'uomo inviato dal governo, come correggitore, per il controllo di Macondo. Considerato una figura marginale della scena politica del paese, si presta comunque in diverse situazioni per dare contributi concreti al progetto conservatore. Nicanor Ulloa e Rebeca Montiel Genitori biologici di Rebeca Buenda, muoiono precocemente. Quando arriva a Macondo, Rebeca porta con s un sacco con i loro resti. Verranno successivamente seppelliti vicino alla tomba di Melquades. Pietro Crespi Italiano di bell'aspetto, si stabilisce a Macondo aprendo un negozio di strumenti musicali e giocattoli a molla, poi gestito dal fratello minore Bruno. Entra per la prima volta a contatto con i Buenda per montare una pianola in casa loro e, successivamente, per impartire lezioni di ballo a Rebeca e ad Amaranta. S'innamora, ricambiato, di Rebeca, con la quale si fidanza nell'attesa di poterla sposare. Il loro amore per contrastato dalla gelosia di Amaranta, perdutamente innamorata del Crespi, la quale giura alla sorella adottiva che dovr passare sul suo cadavere per poter sposare Pietro. Il fidanzamento con Rebeca si protrae oltremisura (per il lutto di Remedios, per l'attesa che venga completata la costruzione della prima chiesa di Macondo e, persino, a causa della falsa notizia della morte della madre del Crespi), finch, al ritorno di Jos Arcadio, la ragazza s'innamora di quest'ultimo e lascia Pietro. A quel punto, Crespi inizia a frequentare Amaranta, ma, quando questi le chiede la mano, la ragazza, sorprendentemente, lo rifiuta. Dopo aver tentato disperatamente di persuaderla, Pietro Crespi si suicida, tagliandosi le vene. Il personaggio di Pietro Crespi riflette quello di un uomo molto lontano da quelli tratteggiati nel resto del libro, e non un caso che sia spesso denominato quale "l'italiano", a sottolineare la lontananza geografica e pi ancora la diversit culturale. Sempre vestito elegantemente, col panciotto anche col caldo torrido, un uomo sensibile con la velata nostalgia di casa, che stempera con la raccolta di foto provenienti dall'Italia. Far restare sveglia l'intera Macondo una notte, poco prima del suicidio, suonando, nel tentativo di convincere Amaranta, la citara in una maniera che "non meritava di essere di questo mondo" e cantando con "una voce tale da non potersene concepire un'altra sulla terra con tanto amore".

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Cent'anni di solitudine Gerineldo Mrquez Amico e compagno d'armi di Aureliano Buenda, s'innamora di Amaranta, che per lo respinge ostinatamente. il primo a stancarsi della guerra civile e rifiuta un'ultima proposta del colonnello di riprendere le armi. Petra Cotes Amante di Aureliano Secondo (dopo essere stata inizialmente l'amante di Jos Arcadio Secondo), sar il suo vero grande amore per tutta la vita. Di carattere allegro, godereccio e passionale, molto simile a quello di Aureliano Secondo e del tutto diverso, invece, da quello della ritrosa Fernanda, godr della compagnia dell'amante molto pi spesso che la moglie di quest'ultimo. Aureliano Secondo la ritiene anche un portafortuna, per la prosperit delle sue attivit economiche. Fortemente osteggiata da Fernanda, che non le permetter neanche di vedere per l'ultima volta il cadavere di Aureliano Secondo, la sostenta di nascosto fino alla sua morte. Mister Herbert e Mister Brown Ideatori della compagnia bananiera. Herbert viene invitato da Aureliano Secondo a pranzo e scopre cos le banane della zona. Jack Brown, invece, il presidente della compagnia, viene da Prattville, Alabama e si trasferisce con un vagone di vetro a Macondo con la famiglia, vivendo in una citt recintata dal filo spinato e dall'elettricit. La compagnia d lavoro a molti, ma stravolge la cittadina, mentre le sue guardie armate compiono anche soprusi e prepotenze. Mr. Brown diverr anche compagno di feste del gioviale Aureliano Secondo, anche se per poco. Quando i lavoratori, incitati da Jos Arcadio Secondo, vanno in sciopero, l'esercito, chiamato dalla compagnia, li massacra. Mr. Brown, dopo aver tentato di darsi per morto, finge di accettare alcune minime condizioni dei sindacati, ma, secondo quanto poi si disse, i suoi ingegneri provocarono il diluvio per non ottemperarvi. Brown e la compagnia bananiera scompaiono da Macondo in quelli stessi giorni, per non tornarvi mai pi. Mauricio Babilonia Amore segreto di Meme, di famiglia umile e lavora come meccanico. Sebbene il padre di Meme, Aureliano Secondo, sia favorevole alla relazione segreta, quando Fernanda scopre i fatti va su tutte le furie e ottiene che delle guardie presidino la casa. Una notte, mentre Mauricio tenta di raggiungere Meme passando dal tetto, viene colpito da una guardia alla spina dorsale e rimarr paralizzato. Meme, gi rimasta incinta dalla relazione clandestina, non rivedr pi l'amato, costretta da Fernanda alla clausura. Mauricio Babilonia caratterizzato dalla particolare presenza di farfalle gialle che aleggiano intorno a lui e intorno a Meme durante la loro relazione. Quando Mauricio scompare dalla vita di Meme, anche le farfalle spariscono. Mauricio morir di vecchiaia anni dopo, senza pi essersi mosso dal suo letto, e non conoscer mai il figlio Aureliano. Gastn Marito di Amaranta Ursula, Gastn un uomo belga che la ragazza ha conosciuto in occasione dei propri studi a Bruxelles. Giunge con la moglie a Macondo, con il progetto segreto di andarsene dopo pochi mesi. Di fronte, per, all'entusiasmo della moglie, che non intende lasciare Macondo, Gastn chiede l'invio di un aeroplano, per avviare un'attivit di spedizioni in Colombia. Lascia il Paese dopo pochi anni, per seguire dei progetti lavorativi nel Congo belga. A Lopoldville riceve una lettera in cui Amaranta Ursula gli reitera il proprio amore e l'impazienza di rivederlo, ma, contraddicendosi, gli rivela la propria incapacit di vivere senza Aureliano. Gastn capisce perfettamente cosa sia accaduto e risponde augurando ai due quanta felicit lui aveva avuto durante la sua breve esperienza coniugale. Amaranta Ursula rimane umiliata dalla freddezza del marito, che rivela come Gastn non attendesse altro che un pretesto per troncare la relazione. Mesi dopo, Gastn scrive una nuova lettera ad Amaranta Ursula, in cui prega di

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Cent'anni di solitudine inviargli l'unica cosa rimasta a Macondo che per lui avesse un valore sentimentale, il suo velocipede. Nigromanta Prostituta antigliana di colore, dal fisico possente, sar la prima donna amata da Aureliano Babilonia. Il savio catalano il proprietario della caotica libreria meta della prima uscita da casa di Aureliano Babilonia, nonch scrittore instancabile, giunto a Macondo all'epoca della compagnia bananiera. Ritorner in Catalogna al tempo del declino finale di Macondo, portando con s, nel lunghissimo viaggio, le tre inseparabili casse contenenti i suoi scritti. Avr, alfine, un'intensa e breve relazione di corrispondenza con Aureliano. Alvaro, Alfonso, Gabriel e Germn Sono gli unici amici che ebbe Aureliano Babilonia, con i quali divide il tempo tra la libreria del savio catalano e gli ultimi bordelli di Macondo. I quattro personaggi sono ispirati agli scrittori del Grupo de Barranquilla: lvaro Cepeda Samudio, Alfonso Fuenmayor, Germn Vargas e lo stesso Gabriel Garca Mrquez. Alvaro lascia Macondo in seguito alla partenza del libraio, mentore del quintetto di giovanotti, dopo aver comprato un biglietto eterno per un viaggio in treno senza fine dal quale spediva cartoline agli amici superstiti. Germn e Alfonso se ne andranno senza preavviso e senza lasciare tracce. Gabriel (presumibilmente omonimo dell'autore, in quanto pronipote del rivoluzionario colonnello Gerineldo Mrquez) l'amico pi importante per il giovane Aureliano Babilonia, l'unico vivente che non mettesse in dubbio la carneficina dei lavoratori presso la stazione di Macondo. Vince un concorso di questionari di una rivista francese e parte per Parigi dove rimane per sempre. uno dei pochissimi abitanti di Macondo che sopravvivr alla distruzione e alla cancellazione del villaggio. Personaggi minori rilevanti Mercedes: farmacista di poche parole, fidanzata di Gabriel; personaggio ispirato alla vera moglie di Marquez, Mercedes Barcha. Rafael Escalona: musicista, reale amico dell'autore, "nipote del vescovo". Colonnello Lorenzo Gavilan: rivoluzionario, amico di Jos Arcadio Secondo, personaggio tratto da una novella di Carlos Fuentes, scrittore amico di Marquez. Padre Nicanor Reyna: primo prete di Macondo, costruisce il tempio, la chiesa del paese, raccogliendo denaro con il suo spettacolo di levitazione (per mezzo della cioccolata); poi sostituito da: padre Coronel detto il Cucciolo, successivamente da padre Antonio Isabel, poi padre Augusto Angel e, infine, dall'anonimo "parroco artritico". Jos Raquel Moncada: governatore conservatore di Macondo durante la guerra, fucilato dai liberali, ma considerato un uomo meritevole di rispetto da tutti. Patricia Brown: figlia di Jack Brown, il capo della compagnia bananiera, amica di Meme Buenda Amparo Moscote: sorella di Remedios, la moglie del colonnello Aureliano, e amica di Rebeca, sposa poi Bruno Crespi Don Bruno Crespi: fratello di Pietro Crespi, diviene un ricchissimo commerciante

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Cent'anni di solitudine

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Temi principali
Lo stile
Lo stile della scrittura semplice e favolistico. La narrazione veloce e ricchissima di avvenimenti, tanto che in poche righe sono spesso condensate nascite e morti, eventi in cui i personaggi sono disegnati con pochi tratti e le descrizioni, sempre brevi, sono spesso solo caratteriali. I personaggi secondari, quasi sempre solo denominati, ritornano a volte dopo decine di pagine per passare cos come sono entrati, funzionali alla narrazione; i nomi dei personaggi (soprattutto maschili), spesso simili gli uni con gli altri, possono confondere il lettore.

La solitudine
La solitudine del titolo dunque la condizione di ogni uomo all'interno di questo microcosmo: i vivi si agitano e combattono senza tuttavia muoversi da uno stesso punto e i morti ritornano sulla terra come sagome, cos solitarie e affrante che finiscono per diventare amiche di quelli che erano stati in vita i loro peggiori nemici (Prudencio Aguilar). Il messaggio finale, che d tutto il senso della tragedia umana, mostra come infine tutte le vicende attraversate dai personaggi portino l'ultimo della stirpe a comprendere l'entit dell'incapacit di evolversi. Troppo tardi, perch nel momento stesso in cui egli arriva alla scoperta che ha valso cent'anni di solitudine (la decifrazione delle pergamene di Melquades), scatta la punizione "divina" sotto forma di un biblico vento che spazzer via ogni traccia del villaggio, ormai quasi una cittadina, e dei suoi abitanti. Insomma, in definitiva la storia corale della famiglia Buenda, affollato crocevia di speranze, desideri e sogni... una famiglia cos densa ed impregnata di forti sentimenti ma cos chiusa nelle sue effimere illusioni da sprofondare nella pi sconsolante e pi irrimediabile delle solitudini.

Realt e finzione
molto difficile stabilire un confine netto tra la natura estremamente fantasiosa del racconto e gli aspetti reali di cui permeato. Molti eventi sono pesantemente influenzati dalla storia colombiana della seconda met dell'Ottocento, soprattutto le guerre civili e il periodo della compagnia bananiera (tra l'altro curioso notare che in tutto il romanzo non viene fatto il nome della nazione, anche perch nel primo periodo del romanzo la Colombia non era conosciuta con tale nome). Esistono inoltre correlazioni con eventi, luoghi e persone della biografia di Garca Mrquez, trasfigurati nella narrazione. Ad esempio il villaggio di Aracataca, dove crebbe lo scrittore, una cittadina depressa dopo il boom bananiero, come Macondo nel periodo di Aureliano Babilonia; quindi riflessa in maniera fantastica, come detto, la realt colombiana e sudamericana tra l'Ottocento e gli anni trenta del XX secolo. Ma sono davvero tanti gli episodi attraverso la cui narrazione l'autore ci conduce in un mondo dove la quotidianit dei fatti si accompagna ad eventi quasi magici. Per citarne alcuni, si pensi alle apparizioni del fantasma di Prudencio Aguilar (e anche qui il confine vita-morte non cos netto), alla levitazione di padre Nicanor Reyna, oppure alla capacit di preveggenza del colonnello Aureliano Buenda, alle apparizioni del fantasma di Melquades (che afferma poi di essere tornato in vita dopo essere morto la prima volta di febbre a Singapore), alla salita al cielo di Remedios la Bella, all'apparizione dell'Ebreo Errante, al vento misterioso che distrugge il villaggio, al diluvio che dura per pi di quattro anni, e altri ancora. Tutti eventi soprannaturali ma che, in un tale contesto, si mischiano alla quotidianit e non scatenano contrasti tra chi ci crede o no: sono eventi che si succedono, semplicemente. Per questo il romanzo un noto esempio di Realismo Magico. Probabilmente queste storie furono ispirate a quelle che raccontava la nonna dell'autore, nella grande casa dove Garca Mrquez crebbe. Inoltre alcuni personaggi portano nomi e cognomi di persone reali della famiglia dello scrittore: Mrquez, Gabriel, Iguran, Cotes. Un personaggio secondario, Gabriel, nipote del vecchio colonnello liberale Gerineldo Mrquez (compagno d'armi di Aureliano Buenda), proprio come il vero Garca Mrquez nipote di un colonnello di fede liberale, Nicols Mrquez Meja. La madre di Marquez, invece, ispir allo scrittore il personaggio di Ursula. Nel romanzo si parla anche della malattia dell'insonnia, che cancella i ricordi, e della dimenticanza collettiva dei fatti della storia, emblematica di un'America latina che non

Cent'anni di solitudine ricorda pi il suo passato, ma anche una probabile ispirazione della malattia di Alzheimer, una patologia molto frequente nella famiglia Mrquez.[7]

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Tematiche psicoanalitiche ed esoteriche


Alcuni critici hanno evidenziato, oltre alla tematica storica e sociale, la concezione circolare del tempo (un continuo presente) che solo la profezia di Melquades spezza, i numerosi riferimenti all'alchimia e all'esoterismo, il gioco letterario strutturalista che nasconde significati, o la tematiche psicoanalitiche dell'incesto (il freudiano mito di Edipo), visto come autodistruzione della stirpe, inevitabile per chi non si apre al mondo, degli archetipi antropologici junghiani e dei simboli disseminati tra le pagine del romanzo, dell'amore e della morte. Lo stesso autore ha indicato nell'Edipo re di Sofocle - con i temi di incesto e profezia - una delle sue fonti di ispirazione, non soltanto per questo romanzo.[8][9]

Macondo
Macondo il nome di un paese immaginario, immerso nella foresta colombiana, dove si svolgono le vicende del romanzo. Riguardo all'ubicazione geografica, l'autore fornisce alcuni indizi che permettono di collocare il villaggio nella (o, comunque, presso la) penisola della Guajira. Non molto lontano dalla costa del Mar dei Caraibi e la spedizione capitanata da Jos Arcadio Buenda, partendo da Riohacha, s'inoltra nella sierra per quasi due anni. Presumibilmente il villaggio si trova diverse centinaia di chilometri a sud di Riohacha, nei dintorni della Sierra Nevada de Santa Marta e vicino al paese di Aracataca, luogo natio dello scrittore. L'esatta ubicazione geografica, comunque, poco rilevante ai fini della trama, visto che tutte le vicende si svolgono a Macondo, tranne quelle relative alle guerre del Colonnello, oppure quando viene descritta la cittadina da cui proviene Fernanda (e dove Aureliano secondo va a cercarla, oltre ad esservi ambientata la parte in cui Meme viene condotta in clausura). Ci che si nota, mano a mano che si va avanti nella lettura, lo sviluppo che assume il villaggio: inizialmente composto da una ventina di case di fango, queste aumentano e vengono costruite con mattoni, poi i pavimenti in cemento, i tetti di zinco, poi gli si affianca la cittadella della compagnia bananiera circondata da una rete elettrificata. Anche la vita nel villaggio si anima (soprattutto nella Strada dei Turchi). Inizialmente tagliato fuori dal resto del mondo (non essendoci nemmeno un servizio di posta), il villaggio arriva ad essere raggiunto anche dalla ferrovia. La fase del declino inizia poi ai tempi della compagnia bananiera e dopo il (falso?) massacro dei suoi lavoratori. Il seguente (e lunghissimo) diluvio porta alla rovina di molte case (quella dei Buenda compresa) e all'abbandono di altre. Oltre alla prosperit gli abitanti perdono anche i ricordi, fino al pomeriggio in cui, mentre Aureliano Babilonia decifra le ultime pergamene, un vento violentissimo spazzer il villaggio dalla faccia della terra. L'atmosfera del romanzo, la sua forza evocativa, le sue immagini, l'universalit del tema principale (la solitudine), fanno di Macondo un luogo mitico. Per quanto riguarda l'origine stessa del nome, stato osservato che Makond era anche la denominazione di uno dei villaggi bananieri abitati dai gringos, nei pressi di Aracataca, davanti al quale passa il piccolo Garca Mrquez quando insieme alla madre si reca a trovare i parenti della stessa, un villaggio chiuso da cinta di filo spinato (come la cittadina della compagnia bananiera) attraverso il quale il piccolo Garca Mrquez intravede un'altra realt a lui sconosciuta, donne belle ed eleganti che abitano case diverse e vivono vite diverse, un villaggio dove vige una legge diversa e stili di vita diversi.[10] Presumibilmente d alla cittadina dei Buenda questo nome poich rappresenta il villaggio ideale del bambino ormai diventato scrittore.

Cent'anni di solitudine

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La traduzione italiana
L'opera fu pubblicata in Italia dalla Feltrinelli per la prima volta nel 1968, nella collana "I Narratori" con traduzione curata da Enrico Cicogna.

Influenza culturale
Il gruppo musicale Modena City Ramblers ha inciso l'album Terra e libert, di esso alcune canzoni prendono spunto dal libro di Garca Mrquez: Macondo Express, Il ballo di Aureliano, Remedios la bella e Cent'anni di solitudine. Da segnalare anche L'amore ai tempi del caos, chiaro riferimento ad un'altra importante opera dello scrittore colombiano. Macondo diede il nome a un centro sociale autogestito, di giovani di sinistra, esistente a Milano negli anni settanta e fondato dal sociologo, giornalista, Mauro Rostagno. Nella sua canzone "Sally" Fabrizio De Andr fa riferimento a Pilar del mare, una delle matriarche nominate nel romanzo. Fa anche riferimento a pesciolini d'oro fusi dal colonnello Aureliano Buenda.

Edizioni
Gabriel Garca Mrquez, Cent'anni di solitudine, Feltrinelli, 1968, pp. 426.

Note
[1] One Hundred years of Solitude, by Gabriel Garca Mrquez, 2003, Harper Collins: New York, ISBN 0-06-088328-6, postfazione intitolata: 'P.S. Insights, Interviews & More' pp. 2-12 [2] The Walrus Magazine Books One Hundred Years of Solitude at Forty Marquez (http:/ / www. walrusmagazine. com/ articles/ 2007. 12-books-one-hundred-years-of-solitude-marquez/ ) [3] "The Modern World". Web, www.themodernword.com/gabo/. April 17, 2010 [4] McMurray, George. "Reality and Myth in Garca Mrquez Cien aos de soledad". The Bulletin of the Rocky Mountain Modern Language Association, Vol. 23, No. 4 (Dec., 1969), pp. 175-181 [5] Rausch, Jane M. Colombia: Territorial Rule and Llanos Frontier. University Press of Florida: 1999. [6] Jos Arcadio Buenda porta i due figli a conoscere il ghiaccio nel circo degli zingari, proprio come il padre di Garca Mrquez lo port a vedere il ghiaccio nella sede della United Fruit [7] Garcia Marquez ha l'Alzheimer? (http:/ / www. blitzquotidiano. it/ libri/ gabriel-garcia-marquez-alzheimer-libri-1296876/ ) [8] Introduzione a Cent'anni di solitudine, Mondadori [9] Edipo e Medea fuori dal tragico (http:/ / www. indafondazione. org/ wp-content/ uploads/ 2009/ 05/ edipo-e-medea-fuori-dal-tragico. pdf) [10] Cent'anni di solitudine, periodico Daily (http:/ / www. periodicodaily. com/ 2012/ 10/ 25/ centanni-di-solitudine/ )

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Cent'anni di solitudine Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62366117 Autori: 1611989vavra, Airon90, Alec, Alfreddo, Atletico91, Bedobedin, BogdanDzenzel, Bramfab, CavalloRazzo, Civa61, Clop, Delfo, Emme17, Esculapio, Eumolpo, Eutopia, FCom T 65, Felyx, Flippo, Fraste78, Frieda, Gabrimcr, Glauco92, Gp 1980, Hamed, Hill, Horcrux92, Icaro, Jacklab72, Kweedado2, Llayumri, Loveindexlove, Luckyz, MBacco, Marco Ciaramella, Marco.parrilla, Marcok, Marcol-it, Margherita, Mark Hymann-Adler, Massimiliano Panu, Matafione, Megalexandros, Michelesecci, Moloch981, Moongateclimber, NGr, PMM, Paopp, Pequod76, Phantomas, Piero, Pracchia-78, Ptoniolo, Rael, Ranma25783, Rollopack, Sailko, Sanremofilo, Schickaneder, Senpai, Silviakuna, Simo ubuntu, StefanoRR, Superchilum, Tanonero, TearsRain, The White Duke, Triple 8, Ugopaliotto, Utonto, 182 Modifiche anonime

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