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Simona Guglielmi Assegnista di ricerca Dipartimento di Studi Sociali e Politici Universit degli Studi di Milano simona.guglielmi@unimi.it
NAZIONI E NAZIONALISMI
Nazione: riguarda le caratteristiche oggettive e soggettive che ci consentono di distinguere una nazione da unaltra Nazionalismo (nationalism): riguarda il processo di formazione delle nazioni e del sentimento di appartenenza nazionale
.se si parla dellideologia che enfatizza il primato di una nazione sulle altre meglio usare laggettivo nazionalistico .
Nel mondo romano classico NATIO contrapposto a CIVITAS Civitas: comunit civile, politicamente organizzata Natio: popolazione incivile che non conosce le istituzioni sviluppate (cio quelle dellimpero romano) Nationes: sono le popolazioni barbariche che invadono limpero (franchi, goti, longobardi, ) Nel medioevo vi sono vari significati: Grande aggregazione linguistica (es. gli studenti universitari sono divisi per nazioni) Comunit politica in relazione allautorit di un re o di un imperatore, generalmente nobiliare (ma pi forti fedelt locali o religiose) La rivoluzione francese: dalla nazione nobiliare a quella popolare
Diverse questioni nazionali: unificazione nazionale (Italia, Germania); indipendenza nazionale (Ungheria); libert politica (Polonia). Per tutti, la questione decisiva il diritto alla autodeterminazione dei popoli: il diritto cio di ciascun popolo di determinare, in piena libert politica e indipendenza da altri popoli il proprio regime politico Pensiero politico ottocentesco e poi novecentesco diffonde lidea che la nazione non si basi solo su principi oggettivi o materiali quali la razza, la lingua o il territorio, ma anche sulla coscienza e sulla volont di essere nazione
La nazione condivide con letnia il rimando ai legami di parentela, alla memoria storica del gruppo, alla cultura, alle norme condivise. Ci che differenzia i due concetti la necessaria saldatura della nazione con un territorio, del quale si ha o si ritiene legittimo avere il controllo politico.
Con il termine nazione si indicano, pertanto, due diversi aspetti dellappartenenza sociale: 1) una comunit con una propria storia, una cultura ben individuata e una lingua comune; 2) un governo centrale pi una cittadinanza formata da individui giuridicamente uguali(Bendix, 1980: 545). particolarismo universalismo
Brevi accenni a concetti di nazione e gruppo etnico in Economia e Societ (scritti tra il 1914-22; pubblicati postumi) Enfatizza difficolt nel definire etnia e nazione sulla base di caratteristiche oggettive Scetticismo rispetto allutilit scientifica di tali concetti /i concetti di etnia e nazione si dissolvono man mano che cerchiamo di definirli rigorosamente Sociologia come scienza dovrebbe essere in grado di distinguere i diversi fenomeni sottostanti ad una azione etnicamente o nazionalmente determinata
Il gruppo etnico viene definito da Weber come un gruppo di individui che nutrono - sulla base di affinit dell'habitus esterno o dei costumi, o di entrambi, oppure di ricordi di colonizzazione o di migrazione - la credenza soggettiva di una comunit di origine (in modo che questa diventi importante per la propagazione della comunit) (...) e ci prescindendo dal fatto che una comunanza di sangue sussista oggettivamente o no"( Weber, 1965: 397). il sentimento di comunit etnica non costituisce di per s ancora una nazione (Weber, 1965, 24)
RIFIUTO DELLOGGETTIVISMO: la nazione un concetto che per venir definito univocamente, non pu in ogni caso esserlo in base a qualit empiriche comuni di coloro che ne fanno parte (23) NOI VS. LORO: esso comporta che da certi gruppi di uomini si deve esigere uno specifico sentimento di solidariet di fronte ad altri gruppi, e quindi appartiene alla sfera di valore (23) non si identifica con popolo dello stato (23) ..n con la comunit linguistica, n la confessione religiosa, n con la comunit di sangue reale o presunta (24)
La nazione come evento: Sembra dunque che in determinate circostanze un gruppo di uomini possa, mediante un atteggiamento specifico, conquistare la qualit di nazione o pretenderla come conquista , e ci entro brevi periodi di tempo (Weber, 1965, 25) Variabilit del sentimento nazionale tra i diversi strati della popolazione: con agli estremi laffermazione enfatica, il rifiuto enfatico, la completa indifferenza rispetto allidea di nazione) Variabilit delle conseguenze che un gruppo di uomini pronto a trarre da un sentimento di nazionalit (Weber, 1965, 26)
Contrapposizione tra primordialisti e strumentalisti (Herb, 1999). In entrambi gli approcci lidentit nazionale definita sulla base di una comunanza di tratti oggettivi e soggettivi. Ci che differenzia i due filoni la definizione della natura di tali caratteristiche condivise, considerate in un caso naturali e primordiali, nellaltro socialmente costruite ed eventualmente manipolabili dalle lite dominanti.
per i primordialisti le nazioni possono essere comprese solo in riferimento a preesistenti legami etnici per gli strumentalisti esse sono un fenomeno nuovo prodotto dalla modernit.
I PRIMORDIALISTI
Tre posizioni :
PRIMORDIALISMO SOGGETTIVISTA
Lintensit dei legami primordiali e la loro superiorit rispetto ad altri legami sociali acquisiti deriverebbe proprio dal fatto che essi vengono a rappresentare leredit biologica, storica e culturale del gruppo Lattaccamento che ne deriva sembra derivare pi da un senso di affinit naturale qualcuno potrebbe dire spirituale che dallinterazione sociale (Geertz, 1963:110). In realt per Geertz, leffettiva tangibilit e oggettivit degli attributi etnici questione irrilevante, rispetto al fatto che gli individui li percepiscano come esistenti e primordiali (primordialismo soggettivista).
GLI STRUMENTALISTI
Distinzione tra i modernisti (Gellner,1992; Nairn,1977) e i costruttivisti dallaltro (Anderson, 1996; Breuilly, 1993, Hobsbawm, 1991, Hobsbawm e Ranger, 1987). Due i punti comuni ad entrambi gli approcci: la caratterizzazione delle nazioni come prodotto della modernit la valorizzazione della dimensione soggettiva e socialmente costruita dellappartenenza nazionale. Nella spiegazione del nazionalismo gli autori riconducibili al primo gruppo enfatizzano soprattutto il ruolo dei fattori strutturali di tipo socioeconomico i secondi danno maggior peso allattivit simbolica e politica delle lite intellettuali e politiche.
Lomogeneit linguistica e culturale sostenuta dal livello centrale statale, attraverso leducazione di massa, il servizio militare di leva, il controllo sui confini territoriali. funzionale al sistema economico capitalistico, che richiedeva una forza lavoro mobile e sostituibile, quanto a quello politico che necessitava per la propria legittimazione di cittadini in grado di partecipare alla vita politica dello Stato. MA Gli uomini amano davvero la loro cultura perch ora avvertono in concreto latmosfera culturale () e sanno che fuori di essa non potrebbero respirare o realizzare la loro identit. La cultura superiore (letterata) nella quale sono stati educati , per i pi, linvestimento maggiormente prezioso, il nucleo della loro identit, la loro sicurezza, la loro garanzia (Gellner, 1992: 126).
Anderson identifica alcune particolari trasformazioni sociali e culturali che resero possibile lemergere della nazione come una nuova forma di organizzazione sociale. La nazione definita come una comunit politica immaginata, e immaginata come intrinsecamente insieme limitata e sovrana (Anderson, 1996). Tre elementi - il declino della comunit religiosa, la messa in discussione dellorganizzazione della societ fondata su pochi centri rappresentati dalle monarchie dinastiche e lemergere di una idea laica della simultaneit del tempo resero possibile il radicarsi di una nuova forma di identificazione collettiva presso vasti strati di popolazione. Lemergere in Europa dellidea di nazione nella forma che abbiamo conosciuto fu, per, il risultato dellinterazione casuale di due innovazioni moderne laffermarsi del capitalismo e linvenzione della stampa- con la diversit linguistica umana.
LA COMUNIT IMMAGINATA(ANDERSON)
La lingua veicolata tramite la stampa divenne un importante fattore di identificazione collettiva perch favor la rappresentazione mentale di una comunit nazionale presso ampie fasce di popolazione. Questo spazio di comunicazione, divenne oggetto di identificazione in primo luogo per quella classe borghese commerciale e industriale che fu la prima classe a raggiungere un senso di solidariet su basi essenzialmente immaginate e la cui estensione era limitata dalla leggibilit delle diverse lingue (Anderson, 1996:135). Lingresso delle masse popolari nella comunit immaginata fu un esito successivo di tale processo, un risultato spesso non voluto dalle stesse lite. Le trasformazioni indotte in Europa dallindustrializzazione (resero necessario per il sistema politico il sostegno del popolo.
LETNOSIMBOLISMO (SMITH)
Uno dei principali limiti dellapproccio strumentalista quello di trascurare del tutto eventuali solidariet etniche precedenti allet moderna. Smith, pur daccordo con lidea che le nazioni non siano primordiali o naturali, ha sostenuto che il nazionalismo ha radici etniche che precedono la modernit e che tali radici comuni (un insieme complesso di miti, tradizioni e simboli), seppur rielaborate dalle lite intellettuali e politiche, non possono essere considerate delle semplici invenzioni. Sebbene il nazionalismo, come ideologia e movimento politico, sia un fenomeno del tardo ottocento, le origini etniche delle nazioni devono essere ricercate in et premoderna. Smith suggerisce che sia possibile tracciare una sorta di genealogia delle nazioni in grado di identificare quale etnia, sulla base di determinati processi culturali e sociali, sia divenuta nazione in un determinato contesto.
I membri delletnia divengono cittadini: in questo passaggio che si formano le basi per mobilizzare anche in chiave politica solidariet sociali trasversali alle divisioni di classe. In qualche modo proprio la necessit del sostegno di massa insito nel progetto politico della nazione a richiedere un richiamo alle origini etniche: in quanto forza di solidariet e mobilitazione la Nazione deve acquisire alcuni degli attributi delle etnie preesistenti e assimilare molti dei loro miti, memorie e simboli (Smith, 1992: 316). Lidentit nazionale, secondo questo approccio, lesito della trasformazione di precedenti affinit etniche nel corso del processo di state-building.
LAPPROCCIO COGNITIVO
Secondo lapproccio cognitivo allo studio delletnicit e del nazionalismo proposto da Brubaker, concetti quali razza, etnia e nazione non sono da vedersi come cose nel mondo, ma come modi di vedere il mondo (Brubaker 2004:47) Secondo questa prospettiva, le differenze primordiali possono acquisire rilevanza sociale perch inserite in particolari categorizzazioni sociali (le etnie, le nazioni) che gli individui ritengono, in determinate circostanze, adeguate a comprendere la realt nella quale vivono e il senso delle proprie e altrui azioni. Rifiuto dellessenzialismo primordialista ( i gruppi etnici, nazionali, etc esistono) e del costruzionismo esasperato
ripensare letnicit: loggetto dellanalisi non il gruppo etnico o nazionale in s, ma la groupness, o meglio la probabilit, variabile e ancorata al contesto, del suo manifestarsi come fenomeno sociale; la realt delletnicit: i riferimenti allappartenenza etnica e nazionale e le correlate identificazioni sono reali nel senso che producono conseguenze sociali rilevanti, ma questo non implica una connessione con la reale esistenza di entit che chiamiamo etnie o nazioni; etnicit come cognition: se letnicit e la nazionalit sono innanzitutto modi di interpretare e rappresentare il mondo sociale (sistemi di classificazione e di identificazione che hanno avuto alterne fortuna nella storia delle idee e che possono o meno essere attivati in alcune circostanze) compito delle scienze sociali spiegare a quali condizioni esse si manifestano e producono rilevanti conseguenze sociali.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Anderson B., 1996, Comunit immaginarie, Roma, Manifestolibri Brubacker, R. - 1998, I nazionalismi nellEuropa contemporanea, Roma, Ed. Riuniti - 2004, Ethnicity without Groups, Cambridge, Harvard University Press Brubaker, R.- Loveman, M.-Stamatov P. 2004 Ethnicity as Cognition, Theory and Society, vol. 33, n.1, 31-64 Gellner E. 1992 Nazioni e Nazionalismo, Roma, Editori Riuniti Smith A.D. 1992 Le origini etniche delle nazioni. Bologna, Il Mulino Wber M., 1965, Economia e Societ, Milano, Comunit