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LA SOLA SCIENZA DELLUOMO

I have exposd myself to the enmity of all metaphysicians,logicians,mathematicians, and even theologicians; and can I wonder of the insults I must suffer?1

(D. Hume, A Treatise of Human Nature)

La forza del sentire e levanescenza del pensare Unaltra mente acuta David Hume (1711-1776), anche li in le!e, "i# "reci!amente !co$$e!e. E anchegli, immagino, empirista. %&. '(n hilterra la "atria dellem"iri!mo, mentre il ra$ionali!mo una filo!ofia continentale. he cosa pu! dire ancora "ume sulla conoscen#a umana dopo laccuratissima analisi che $oc%e ha effettuato sulle idee e sulla loro origine? (nnan$itutto Hume allar a li ori$$onti di 'oc)e. Una "ro!"ettiva che i* chiara nei titoli dei due ri!"ettivi ca"olavori+ &aggio sullintelletto umano di 'oc)e e Trattato sulla natura umana di Hume. ,ue!ti, in altre "arole, non !i limita allintelletto delluomo, ma e!tende la !ua inda ine anche ad altri a!"etti, come letica, la "olitica, la reli ione- . /uindi la 0natura umana1 nella !ua lo2alit* lo etto della !ua ricerca, una natura che non !olo 0teoretica1, ma anche 0"ratica1+ /ue!ta 0la !ola !cien$a delluomo 3-4 ancora la "i# tra!curata1. Il punto di parten#a, comun'ue, non pu! che essere lo stesso( lesperien#a 'uale unica fonte della conoscen#a umana. %&, ma la !ua inda ine ancora "i# raffinata di /uella di 'oc)e. 5 li ini$ia a di!tin uere le 0im"re!!ioni1 dalle 0idee1. Il mondo mentale delluomo, dun'ue, non ) costituito solo da idee. (nfatti. %i tratta, comun/ue, di chiarire 2ene la di!tin$ione. 'e im"re!!ioni !ono le dirette "erce$ioni dei fenomeni. In altre parole, lanalogo delle idee semplici di $oc%e. Andiamo "er radi. 'e im"re!!ioni !i di!tin uono dalle idee "er 0il rado di for$a e di vivacit* con cui col"i!cono la mente (in the degrees of force and liveliness, with which they stri%e upon the mind )1. *a anche le idee possono colpire con for#a la mente( pensiamo ai sogni dincu+o che ci costringono a svegliarci di soprassalto. . vero. Nei !o ni dincu2o non a22iamo a che vedere con "erce$ioni dirette di fenomeni delle!"erien$a, e""ure la for$a di certe imma ini oniriche tale che in rado di interrom"ere il no!tro !onno. Hume !a 2ene che non mancano delle ecce$ioni, ma ritiene che la re ola !ia la !te!!a+ le idee !ono 0imma ini evane!centi (faint images)1 delle im"re!!ioni. ,erch- .evanescenti/? i sono idee chiare e distinte( artesio docet0 6erto, ma le idee, ri!"etto alle im"re!!ioni, !ono !2iadite. %i tratta della !te!!a differen$a che vi tra il 0!entire1 e il 0"en!are1 (feeling and thin%ing)+ un conto !entire il calore della fiamma e un conto il !uo ricordo. *a anche le emo#ioni, le passioni possono essere forti, addirittura violente. (l no!tro, infatti, le include nelle 0im"re!!ioni1 /uando a""aiono "er la "rima volta. Non !i tratta, "er7 di im"re!!ioni che hanno a che vedere con la !en!a$ione. Impressioni e idee sono distinte, ma sono pur sempre correlate. 8o!!iamo dire che 0tutte le "erce$ioni della mente !ono do""ie, e a""aiono !ia come im"re!!ioni che come idee (all the perceptions of the mind are dou+le, and appear +oth as impressions and ideas )1. 1on solo sono doppie, ma le une assomigliano alle altre.

9i !ono e!"o!to allinimici$ia di tutti i metafi!ici, lo ici, matematici e anche dei teolo i+ dovrei for!e !tu"irmi de li in!ulti che mi !ca lieranno: 3tr. 8aolo ;u lielmoni, <om"iani, 9ilano =>>14

(nfatti+ le im"re!!ioni e le idee !ono del tutto !imili fuorch? nel rado di for$a e di vivacit* ( except their degree of force and vivacity). $e idee, cio), sono pallide .copie/ delle impressioni. %&, Hume afferma che le idee e le im"re!!ioni 0!i corri!"ondono !em"re ( appear always to correspond to each other)1. 5 li tuttavia !i affretta a "reci!are che non il ca!o di enerali$$are. !ando il pensare ac"!ista vivacit# Il ricordo di una cosa ) pur sempre una copia, anche se s+iadita, della cosa stessa. Hume, al fine di chiarire il !uo di!cor!o, !ottolinea il fatto che un conto !ono le "erce$ioni 0!em"lici1 e un conto /uelle 0com"le!!e1. @ra !i d* il ca!o che ci !ono idee com"le!!e che non hanno mai avuto delle im"re!!ioni corri!"ondenti ("o!!o imma inarmi una citt* !en$a averla mai vi!ta), co!& come ci !ono im"re!!ioni com"le!!e che 0non ven ono mai ri"rodotte e!attamente nelle idee1. 1el caso delle perce#ioni semplici la regola per! vale. Di !icuro+ 0a o ni idea !em"lice corri!"onde una im"re!!ione !em"lice che le !omi liaA o ni im"re!!ione !em"lice "o!!iede unidea corri!"ondente1. &ono sempre le impressioni che vengono prima e che 'uindi sono la causa delle idee. %&. Hume afferma chiaramente che 0non "o!!iamo fi urarci una idea "reci!a del !a"ore dellanana!, !e non la22iamo i* a!!a iato di fatto1. . il ca!o di ricordare, "er7 (a22iamo i* fatto un cenno), che le im"re!!ioni !ono di due ti"i+ le 0im"re!!ioni di !en!a$ione1 e le 0im"re!!ioni di rifle!!ione1. *a allora la regola 'ui verre++e violata. Non co!&. Unim"re!!ione ci fa "erce"ire 0il freddo o il caldo, fame o !ete, "iacere o dolore1. Bale im"re!!ione, anche do"o che ce!!ata, la!cia nella mente una co"ia, che chiamiamo 0idea1. 9a tale 0idea di "iacere o di dolore, /uando torna ad a ire !ullanima, "roduce le nuove im"re!!ioni di de!iderio e di avver!ione, !"eran$a e terrore1+ /ue!te "otre22ero e!!ere iu!tamente chiamate 0im"re!!ioni1 di rifle!!ione (impressions of reflection), "erch? ne derivano1. Impressioni che a loro volta vengono memori##ate producendo nuove idee. 6erto. 'a conclu!ione di Hume la !e uente+ 0le im"re!!ioni di rifle!!ione !ono anteriori !olo ri!"etto alle idee corri!"ondentiA !ono invece "o!teriori alle !en!a$ioni, e ne derivano1. Costr!zioni $entali 2n ruolo importante viene giocato di sicuro dalla memoria. %ono "ro"rio le tracce della memoria le idee che con!ervano di "i# la vivacit* delle im"re!!ioni. 3ivacit4 che si perde con limmagina#ione. (nfatti+ nellimma ina$ione 0la "erce$ione de2ole ed evane!cente ( faint and languid)1. $immagina#ione, naturalmente, ha una li+ert4 nei confronti delle impressioni che ) proi+ita alla memoria. %en$a du22io. 'a memoria con!erva non !olo le idee !em"lici, ma anche 0il loro ordine e la loro "o!i$ione1, mentre la fanta!ia "u7 a!!ociare le idee "i# differenti+ "en!a, ad e!em"io, alle idee di cavallo alato, di i""o rifo, di centauro. $e idee, 'uindi, si associano. 5 !i a!!ociano non ca!ualmente, ma ra$ie a 0un /ualche le ame tra loro1. Non !i tratta, naturalmente, di una 0conne!!ione indi!!olu2ile1 "erch?, come noto, limma ina$ione del tutto li2era. Hume "arla di una 0for$a delicata (gentle force)1 che !"in e ver!o la!!ocia$ione ed enuncia i "rinci"i enerali che !ono allori ine di tutte le a!!ocia$ioni+ la !omi lian$a, la conti uit* (nello !te!!o !"a$io e nello !te!!o tem"o) e la cau!a e leffetto. 'idea di fi lio, ad e!em"io, !i a!!ocia !"ontaneamente allidea di enitori. &e c) una regolarit4 nella rela#ione tra due idee, immagino che 'uesta sia dovuta alla regolarit4 esistente in natura. %econdo Hume le idee com"le!!e - che !ono il ri!ultato della!!ocia$ione di idee !em"lici - non hanno a che vedere con le!"erien$a come le idee !em"lici, ma !ono co!tru$ioni autonome della mente !te!!a. 3edo che "ume ) in 'uesto allineato sulle posi#ioni di $oc%e. %icuramente+ /ue!to vale anche "er lidea di !o!tan$a. Hume e!clude che tale idea "o!!a derivare dalle im"re!!ioni di !en!a$ione+ !are22e a!!urdo con!iderarla alla !tre ua di un colore, di un !a"ore, di un

!uono- 5d e!clude che derivino dalle im"re!!ioni di rifle!!ione "erch? /ue!te altro non !ono che "a!!ioni ed emo$ioni. &i tratta, naturalmente, di unassocia#ione di idee semplici. 6erto, una!!ocia$ione di idee !em"lici che fanno riferimento a 0un /ualco!a di !cono!ciuto ( an un%nown something)1. La %enesi delle idee astratte e !niversali 2na raccolta di idee semplici sono anche le idee astratte e universali. %en$altro. Hume, tuttavia, "reci!a che non !i tratta "ro"riamente di idee a!tratte+ "ro"rio "erch?, ad e!em"io, lidea di uomo ra""re!enta 0uomini di o ni dimen!ione e /ualit*1, im"en!a2ile 0una ca"acit* infinita della mente1, /uella cio di ra""re!entare in!ieme 0tutte le "o!!i2ili dimen!ioni e /ualit*1. Eppure lidea di uomo non rappresenta nessun uomo particolare. %econdo Hume 0/ue!to certo+ che ci formiamo !olo idee di individui, o ni volta che utili$$iamo un termine eneraleA che raramente, o mai, "o!!iamo e!aminare la totalit* de li individuiA e che i rimanenti ven ono ra""re!entati !olo "er me$$o delle a2itudini, che li richiama alla mente o ni volta nece!!ario ( +y means of that ha+it, +y which we recall them, whenever any present occasion re'uires it )1. *i pare un po troppo radicale 'uesto "ume. (n /ue!to non fa che !vilu""are, !"ie andone la ene!i, unidea di un altro em"iri!ta in le!e, <er)eleC !econdo cui contraddittoria la !te!!a idea a!tratta e univer!ale (lidea a!tratta di uomo include tutti li uomini e, nello !te!!o tem"o, li e!clude tutti). 9entre "articolarmente ori inale il !uo a""roccio alla cau!alit*. &iamo nel cuore delle leggi scientifiche. Lori%ine di !na credenza (nfatti+ !en$a ne!!i nece!!ari di cau!a ed effetto tra fenomeni !are22e im"o!!i2ile formulare /ual!ia!i le e. E "ume mette in discussione tali nessi? 6hiariamo. 8erch? ci !ia un ra""orto cau!ale occorrono determinate condi$ioni+ un fenomeno non deve !olo "recedere ed e!!ere conti uo ri!"etto a un altro, ma e!!ere !em"re con iunto con e!!o+ ad e!em"io, il fuoco e il fumo. *a occorre anche, nel caso delle leggi scientifiche, che tale congiun#ione sia necessaria. (nfatti. @ra che co!a aranti!ce tale ne!!o nece!!ario: 1aturalmente, lesperien#a. %e vo liamo e!!ere ri oro!i, non co!&+ i fatti !ono !olo fatti, mai una nece!!it*. *a il fuoco e il fumo sono associati da sempre e il primo precede il secondo. . vero, ma ci7 che accaduto in "a!!ato non "u7 e!!ere una aran$ia "er il futuro. Il sole ) sempre risorto il mattino e lo far4 necessariamente anche in futuro. 9a /ue!to non lo "uoi dire !ulla 2a!e della e!"erien$a+ lo "uoi !olo credere. *a ) una creden#a fondata. Dondata, !&, !ulle!"erien$a "a!!ata, ma /ue!ta non "u7 e!!ere il fondamento di un ne!!o nece!!ario+ noi !iamo "ortati a credere che ci7 che !ucce!!o ri"etutamente nel "a!!ato !ucceder* anche in futuro. %i tratta /uindi di una 0creden$a1 ( +elief) 2a!ta !u un0a2itudine1 (custom). Una creden$a di !icuro radicata+ anche /ue!ta un fatto delle!"erien$a. 2na creden#a altamente utile( sen#a di essa, non vi sare++e la scien#a. 6he !i fonda !ulla re olarit* della natura, re olarit* che, a""unto, o etto di una creden$a. 2na creden#a utile anche nella nostra vita 'uotidiana. 5!atto+ e!!a che ci mette in uardia di fronte ai "ericoli. 2na creden#a che non esiste, invece, nelle scien#e matematiche. . vero. 8en!a al teorema di 8ita ora+ i ne!!i nece!!ari e!i!tenti tra le !ue idee non !ono affatto o etto di creden$a. 5ppaiono evidenti sen#a alcun du++io. %ono veri e !em"re veri "erch? non ri uardano fatti (che !ono !em"re contin enti), ma !olo idee. %ono tanto veri che ne arli com"orta una contraddi$ione. ,erch- ci si contraddire++e a negarli?

Ne are che 0=EF G H1 come affermare che 0=EF (che u uale a H) non u uale a H1. Ne are, invece, una rela$ione tra fatti non im"lica alcuna contraddi$ione "erch? i fatti !ono !olo I lo ri"eto I fatti, /uindi contin enti. *a in 'uesto modo cadre++e lo stesso metodo induttivo della scien#a. 'a22iamo i* chiarito+ le le i !cientifiche !i fondano !u una creden$a che a !ua volta radicata in una2itudine. 'a nece!!it* - afferma Hume I 0/ualco!a che e!i!te nella mente, non ne li o etti ( necessity is something, that exists in the mind, not in o+6ects )1. Una do$anda priva di senso 3edo unanalogia con $oc%e( il mondo che conosciamo ) il mondo delle idee e delle loro rela#ioni, non 'uello reale. (nfatti+ !econdo lui im"o!!i2ile dimo!trare filo!oficamente le!i!ten$a del mondo, ma nello !te!!o tem"o, non "o!!iamo du2itare di /ue!ta e!i!ten$a. 5nche "ume 'uindi non a++raccia lo scetticismo. %econdo lui !e du2ita!!imo della e!i!ten$a del mondo, metteremmo in du22io o ni no!tra cono!cen$a e "re iudicheremmo o ni no!tro com"ortamento. Non !i tratta di !"ie are le!i!ten$a del mondo (non ha !en!o chieder!i !e 0e!i!tono i cor"i1), ma di individuare le cau!e che ci conducono a credere nella !ua e!i!ten$a (the causes which induce us to +elieve in the existence of +ody ). E 'uali sare++ero 'ueste cause? (l fatto che certe im"re!!ioni !ono co!tanti, !i ri"etono cio nel tem"o+ /ue!to che d* for$a alla creden$a che derivino da o etti che e!i!tono con continuit*, anche /uando non li "erce"iamo. &iamo portati a credere, cio), nellesisten#a di .sostan#e/, di oggetti che permangono uguali pur variando le 'ualit4 che percepiamo. %&+ !e noi vediamo una "er!ona a intervalli, le !ue im"re!!ioni cam2iano, ma noi tendiamo a tra!formare delle im"re!!ioni !imili in un !o etto che "ermane identico al di l* delle im"re!!ioni !te!!e. 5nche "ume, 'uindi, in sintonia con $oc%e, sostiene che lidea di sostan#a ) una costru#ione mentale. Lio co$e !na sorta di teatro 6erto. 5 /ue!to di!cor!o vale anche "er /uella !o!tan$a carte!iana che lio+ lio, infatti, altro non che un 0fa!cio di "erce$ioni (a +undle or collection of different perceptions )1. &i tratta, per!, di perce#ioni piuttosto sta+ili. 6i !ono, !&, "erce$ioni "i# !ta2ili di altre, ma tutto nella mente 0!corre1 ("otremmo dire con la !cuola di 5raclito). *a una identit4 c)( lio ) cosciente di se stesso. Hume "arla di una creden$a in tale identit*. 2na creden#a che andre++e, nella imposta#ione di "ume, spiegata. 6ertamente+ !e !iamo di fronte allidea di !?, do22iamo trovare lim"re!!ione da cui tale idea derivata. *a il s- non ) unimpressione. ;i*, non vi ne!!una im"re!!ione invaria2ile+ nel no!tro mondo interiore noi "erce"iamo ora dolore ora "iacere, ora an o!cia ora ioia, ma non "erce"iamo mai veramente !olo ioia o !olo an o!cia. 0'idea dellio non "u7 /uindi derivare da ne!!una di /ue!te im"re!!ioni, n? da /ualun/ue altra+ /uindi non e!i!te unidea !imile1. %econdo Hume 0la mente una !orta di teatro, in cui diver!e "erce$ioni a""aiono in !ucce!!ioneA "a!!ano, ri"a!!ano, !civolano via, com2inando!i in uninfinita variet* di "o!i$ioni e !itua$ioni1. "ume, a mio avviso, tende a vedere solo ci! che muta e non ci! che rimane costante. %econdo il no!tro a farci co liere le "erce$ioni come continue la memoria+ 0!e non ave!!imo la memoria, non avremmo alcuna no$ione di cau!alit*, n? di con!e uen$a di /uella catena di cau!e ed effetti che co!titui!ce il no!tro !? o "er!ona1. (l filo!ofo !co$$e!e, inoltre, come mette in di!cu!!ione lidea di un io come !o!tan$a, mette in cri!i la !te!!a immaterialit* dellanima e, di con!e uen$a, la !ua immortalit*. 2na tesi, 'uestultima, non originale( la++iamo trovata pure nella filosofia di &pino#a. . vero, ma !i tratta "ur !em"re di una te!i radicale che fa !altare non !olo un "ila!tro del "en!iero cri!tiano, ma anche una delle convin$ioni "i# "rofonde del "en!iero occidentale.

Un senti$ento $orale ori%inario c&e non &a a c&e vedere con la ra%ione Jadicale "ure il !uo a""roccio alletica. %econdo lui non e!i!tono norme e!"rimi2ili in iudi$i e di con!e uen$a non e!i!tono norme di cui !i "o!!a dire che !iano vere o fal!e. *a allora crolla lintero impianto della morale, a meno che "ume 7 ma non credo 7 faccia dipendere le norme da 8io. No, il no!tro d* un ta lio del tutto laico alla morale e, anche in /ue!to am2ito, va alla ricerca delle cau!e. *a se non si legano le norme n- alla ragione n- a 8io, non si vede come possa esserci una morale universale( la morale ) tale perch- universale ) la ragione umana, comune cio) a tutti gli uomini. A22iamo vi!to "er7 che Hume e!clude tale "o!!i2ilit*. 3uol dire, allora, che +uono e cattivo sono attri+uti di determinati comportamenti. 9a un fatto in !? non n? 2uono n? cattivo. %iamo noi che valutiamo una$ione 2uona o cattiva. $a valutiamo sulla +ase di giudi#i di valore a priori. Non e!i!tono iudi$i "er cui "o!!iamo valutare 2uono o non 2uono un com"ortamento. 8o++iamo allora tornare allimposta#ione di &pino#a e di "o++es( non esiste il +ene in s-, ma consideriamo +ene ci! che ci avvantaggia. Hume di!tin ue chiaramente ci7 che 2ene da ci7 che utile. 6i7 che alla 2a!e della morale, !econdo lui, il !entimento. *a il sentimento ) soggettivo( saremmo di fronte al trionfo del relativismo. Non "ro"rio co!&. 6i7 che "roviamo di fronte a una$ione virtuo!a un !entimento radevole e co!&, vicever!a, "roviamo un !entimento di dolore di fronte a com"ortamenti malva i. Ela'orazioni razionali s!ccessive &i tratta, per!, pur sempre di rea#ioni soggettive. Jea$ioni "er7 comuni+ di fronte a un omicidio, ad e!em"io, la rea$ione comune la di!a""rova$ione. %iamo di fronte a una !orta di !en!o morale che "recede i iudi$i ra$ionali. Un !en!o morale di!intere!!ato, che non ha nulla a che vedere con lutile che !i 2a!a !ul calcolo. Hume "arla di 0!im"atia1 che ci "orta ad a""re$$are le /ualit* morali in /ualun/ue individuo, /uandanche /ue!ti fo!!e del tutto !cono!ciuto o a2ita!!e in aree remote o, addirittura, fo!!e un nemico. . tale !im"atia che con!ente a li uomini di li2erar!i dal "ro"rio "unto di vi!ta e oi!tico e dalle "ro"rie "a!!ioni. %en$a di e!!a il de!tino delluomo !are22e la !olitudine. . in /ue!to /uadro che il "en!atore !co$$e!e introduce il sense of 6ustice. 5nchesso fondato sul sentimento. %&, !iamo in "re!en$a di un !en!o morale comune a tutti li uomini, un !en!o ori inario. %econdo Hume le norme morali altro non !ono che ela2ora$ioni ra$ionali !ucce!!ive co!truite dalla mente "ro"rio al fine di dare un fondamento alle no!tre !"ontanee rea$ioni di a""rova$ione e di!a""rova$ione. 1oi cio) sentiamo che una#ione ) +uona o malvagia prima di 'ualsiasi riflessione ra#ionale. (nfatti. 'uomo in rado, !en$a ricorrere alla ra ione, di di!tin uere ci7 che 2ene e ci7 che male. Butti li uomini lo !ono "erch? tutti hanno la !te!!a 0natura umana1 e /uindi hanno rea$ioni !imili di fronte a eventi !imili. $a conce#ione humiana delluomo ) 'uindi molto distante da 'uella di "o++es. 5!atto. Ho22e! !ottolinea le oi!mo dellindividuo, il !uo e!!ere 0un lu"o1 "er laltro uomo, mentre Hume eviden$ia una !im"atia di fondo ver!o li altri !imili che accomuna tutti li uomini. &ulla scia, in 'ualche misura, di 5ristotele e di $oc%e. %&. %econdo Hume luomo cerca naturalmente li altri e !i !for$a di com"ortar!i in modo da e!!ere a""rovato da /ue!ti. ,ue!to, "er7, non !i nifica che non ci !ia 2i!o no di uno %tato ca"ace di im"or!i con la for$a+ in alcuni uomini, infatti, li!tinto e oi!tico "i# forte di /uello altrui!tico. Il %!sto estetico &e la morale ha come fondamento il sentimento, essa presenta non poche analogie con lestetica. 6ertamente. Hume, "ur mettendo in rilievo le!i!ten$a di una "luralit* di u!ti, !ottolinea il fatto che c un !en!o e!tetico comune, cio uno !"ontaneo a""re$$amento di ci7 che 2ello. Anche /ui il 2ello non una caratteri!tica di un o etto, ma ha a che vedere con lo !"irito umano. %i tratta di un u!to che !i "u7 affinare con le!"erien$a. *a lesperien#a ) sempre limitata al proprio luogo e al proprio tempo.

. vero. 8er /ue!to Hume ritiene che, al fine di educare il u!to, nece!!ario e!aminare o"ere che a""arten ono a conte!ti culturali diver!i. Un senti$ento anc&e allori%ine della reli%ione %econdo lui !em"re nella natura umana che "o!!iamo trovare la !te!!a ori ine della reli ione. "ume, dun'ue, ) ateo? Non ha !en!o, dal !uo "unto di vi!ta, chieder!i !e Dio e!i!ta o no. 6i7 che invece intere!!a !a"ere lori ine della reli ione. 5nche in 'uesto caso ci troviamo di fronte a unorigine radicata nel sentimento. %&+ il !entimento della "recariet*-in!icure$$a della "ro"ria e!i!ten$a che !"in e luomo a credere in Dio. Un !entimento fatto di "aure e di !"eran$e. Da /ui le "re hiere e i riti reli io!i te!i ad adulare la divinit* al fine di riceverne "rote$ione. $a religione, 'uindi, nasce monoteista. %econdo Hume, no+ il monotei!mo di !icuro ra""re!enta un "a!!o in avanti ri!"etto allidolatria, ma a!!ociato a un effetto drammaticamente ne ativo. $intolleran#a. %&+ il "olitei!mo non ha nulla a che vedere con lintolleran$a, ma il monotei!mo, !&. In primis la religione cristiana. (n "articolare, !econdo Hume, la reli ione cri!tiana nella !ua ver!ione cattolica. Solo !na con%ett!ra 5l di l4 dellorigine della religione, ) un fatto che non sono pochi i filosofi che hanno dimostrato ra#ionalmente lesisten#a di 8io. . vero. Hume, "er7, ritiene che una tale dimo!tra$ione !ia im"o!!i2ile. . "er /ue!to che con!idera "referi2ile il "unto di vi!ta del 0credente1, dellindividuo cio che !i 2a!a !ulla 0fede1, che /uello del 0filo!ofo1 che ha la "rete!a di dimo!trare le!i!ten$a di Dio con la ra ione, addirittura di !co"rirne la natura. 5 li trova del tutto infondate le "rove ra$ionali delle!i!ten$a di Dio. 'a !te!!a "rova che !i fonda !ullordine delluniver!o. 5 li ritiene del tutto infondata lanalo ia tra una ca!a che viene co!truita !ulla 2a!e del "ro etto di un architetto e luniver!o. ,erch- infondata? $universo ) una macchina complessa e ordinata( come pu! non rinviare a una *ente superiore, a una sorta di 5rchitetto divino? Hume chiaro+ noi a22iamo "i# volte vi!to co!truire delle ca!e, ma non a22iamo mai a!!i!tito allori ine delluniver!o. 6o!&, nei suoi 8ialoghi sulla religione naturale , fa dire a un "er!ona io+ 0'etero eneit* co!& "ale!e che il ma!!imo che !i "o!!a "retendere /ui una !u""o!i$ione, una con ettura, una "re!un$ione di una cau!a !imile (a guess, a con6ecture, a presumption concerning a similar cause )1. Una con ettura, tanto "i# che 0a noi nota una "iccoli!!ima "arte di /ue!to rande !i!tema, "er un "iccoli!!imo la!!o di tem"o, in modo molto im"erfetto1. *a lordine non pu! che essere il prodotto di un disegno inten#ionale. ,ue!ta la "o!i$ione di Hume+ 0"er /uanto ne "o!!iamo !a"ere a priori, la materia "otre22e contenere i* allori ine, in !e !te!!a la fonte o il motivo dellordine ( the source or spring of order originally ), "ro"rio come la mente1. *a 'uesto ) poco credi+ile. . uni"ote!i, !econdo Hume, che ha lo !te!!o valore delli"ote!i o""o!ta+ 06he diver!i elementi "o!!ano di!"or!i nella forma "i# "erfetta, "er una cau!a interna !cono!ciuta ( from an internal un%nown cause ), non "i# difficile da conce"ire del fatto che, allinterno di una rande mente univer!ale, !iano le ri!"ettive idee a di!"or!i in /ualche forma, "er una cau!a interna e ualmente !cono!ciuta ( from a li%e internal, un%nown cause)1. 2n agnostico, 'uesto "ume. 'o "o!!iamo definire me lio uno !cettico+ di fronte al mi!tero e li non vede altro atte iamento che /uello della !o!"en!ione del iudi$io. 2no scettico che, tuttavia, .salva/ la scien#a e la morale. $e .salva/, s9, ma in 'ualche misura le demolisce( di tutte, infatti, egli si propone di spiegare la genesi. %alva anche la reli ione.

*a cos9 facendo, di fatto la distrugge. Ne !"ie a lori ine, ma la ri!"etta /uale e!"re!!ione di una !orta di i!tinto naturale delluomo. 6i7 che demoli!ce, invece, !ono le "rove che "retendono di dimo!trare ra$ionalmente le!i!ten$a di Dio. Non !olo le "rove del di!e no intelli ente, ma anche tutte le altre+ le!i!ten$a non "u7 e!!ere dimo!trata, ma !olo verificata in 2a!e alle!"erien$a. &alta, 'uindi, largomento ontologico di &. 5nselmo e di artesio. %&, ma anche la "rova co!molo ica. 6o!& Hume !"iana la !trada a un rande filo!ofo tede!co+ (. Kant. Ne "arleremo.

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