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in patria, accompagnato da un'infermiera.

Il dottore, per far guarire la piaga, dovette ricorrere alla plastica: doveva cio portar via la pelle da un individuo sano per applicarla sulla ferita. Avrebbe voluto prender la pelle dal braccio de ll'infermiera, ma siccome costei alla sola proposta era impallidita, Churchill s i offr lui. Avete provato mai ad essere scorticato vivo? gli disse il medico: Ebbene, sentir ete la stessa sensazione.' E cos dicendo cominci l'operazione: port via dal braccio di Churchill un pezzo di p elle grande come uno scellino, con un pezzo di carne insieme. Era proprio come s e lo scorticassero vivo. Tuttavia sopport assai coraggiosamente il dolore tremend o. E tenne la cicatrice come un ricordo dell'amico. (CHURCHILL, Memorie). 3096. Quando, da giovane, volle partire per la guerra in Transvaal, and a salutar e il suo vecchio colonnello, il quale del resto doveva partire anche lui per l'A frica del Sud, ma in una spedizione posteriore. Il colonnello affid a Churchill u na cassetta di Vecchio Cognac, perch gliela portasse laggi e gliela facesse trovar e al suo prossimo arrivo. La visita fu improntata a cordialit, e nell'andarsene, Churchill fu accompagnato sino all'uscio dal colonnello, che nel congedarlo gli disse: Giovanotto, mi raccomando V. C. In Inghilterra si suol indicare con questa sigla la Vittoria Cross, la maggiore onorificenza militare che si d a chi ha fatto atti di grandissimo valore. E Churchill credette che a questa si riferisse la raccomandazione del colonnello , si che modestamente rispose: Far quanto potr per meritarla. Il colonnello lo guard stupito, poi disse:. Ma io volevo intendere che vi raccomandavo il Vieux Cognac! e rise dell'equivoco . (CHURCHILL, Memorie). 3097. Era andato nel Transvaal, dove allora si combatteva la guerra dei Boeri, c ome corrispondente dell'aristocratico giornale Morning Post, ed aveva contro gli eroici Boeri un'infinit di pregiudizi, credendoli degli ignobili briganti. Poco dopo il suo arrivo, prendendo egli parte a una scaramuccia, fu fatto prigioniero . Sapendo ch'era il figlio di un lord, i Boeri facevano ressa attorno a lui ed e gli se ne irritava. Sono qui come corrispondente di un giornale dichiarava loro Churchill non sono u n belligerante e non dovreste tenermi prigioniero. Oh! gli rispose un Boero gli che, vedete, non ci capita mica tutti i giorni di f ar prigionieri dei figli di lord! (Le Correspondant, 10 dicembre 1900). 3098. Discorrendo coi Boeri e vedendoli all'opera cambi ben presto il concetto ch e se n'era fatto, e cominci a stimarli, soprattutto per il loro eroismo, per la l oro bont, per la loro fede nella vittoria finale. Egli invano tentava di scuotere questa loro fede, descrivendo la potenza dell'Inghilterra e l'abilit dei general i mandati contro la repubblica: essi crollavano le spalle e continuavano a crede re nella vittoria finale. Voi tentate un'impresa impossibile incalzava Churchill; tra un mese Pretoria, la vostra capitale, sar presa... - Se pensassi che con la presa di Pretoria la guerra sia finita e la resa nostra inevitabile gli rispose un giovane Boero spezzerei il mio fucile contro queste rocce! Noi combatteremo anche dopo la presa di Pretoria, sempre, sempre... (Le C orrespondant, 10 dicembre 1900). 3099. Nella guerra coi Boeri, Churchill era stato fatto prigioniero, e chiuso in un campo di concentramento. Pens di fuggire: si cal in un giardino sottoposto all a sua prigione, scavalc un muro, poi usc tranquillamente dalla porta, calzandosi i l cappello in testa in modo da non esser riconosciuto dalla sentinella che vi mo ntava la guardia. La sentinella lo prese per un ufficiale boero e gli present le armi. Err per molti giorni per la campagna, mentre le autorit boere avevano messo sulla sua testa una forte taglia. Spossato e digiuno, si present sfacciatamente in casa di un ingegnere. Per fortuna si trattava di un ingegnere simpatizzante per gl'I nglesi, che lo tenne nascosto per qualche giorno, fin che lo fece fuggire nascos

to tra balle di lana, in un treno merci. (CHURCHILL, Memorie). 3100. Durante la guerra contro i Boeri, fu protagonista di una scena curiosa. Eg li entr a Pretoria con le truppe inglesi, e insieme a Marlborough, ufficiale di S tato Maggiore suo amico, si precipit per prima cosa al campo dei prigionieri, dov e era stato un tempo racchiuso anche lui: gli pareva una giusta vendetta del des tino liberare lui stesso quei prigionieri. Appena giunto in cospetto del campo d i concentramento, alz il cappello e mand un grido: a cui risposero le grida dei prigionieri. Marlborough intim alle guardie boere di a rrendersi: esse erano una cinquantina, e Marlborough era solo con Churchill. Tut tavia audacemente aggiunse: Vi lascer ricevuta delle armi che mi consegnerete. Ci dava alla resa l'aspetto burocratico di una pacifica trasmissione di poteri, e persuase i Boeri. Le porte furono spalancate e i prigionieri inglesi uscirono e si unirono ai due ufficiali inglesi. (CHURCHILL, Memorie). 3101. Nella primavera del 1899 venne a sapere che esisteva un altro Winston Chur chill, ma questo secondo Churchill era un romanziere gi famoso negli Stati Uniti. Il Churchill inglese ricevette pi volte le congratulazioni dei lettori entusiast i dei romanzi del Churchill americano. Quando, un anno dopo, il Churchill ingles e and a Boston, il suo omonimo and ad accoglierlo alla stazione e lo invit a un all egro banchetto di giovanotti della loro et, e divennero ben presto buoni amici. T uttavia avvennero delle confusioni: le valigie del Churchill inglese vennero por tate all'indirizzo dell'altro; e il conto del banchetto fu portato... a lui, che era stato invitato! (CHURCHILL, Memorie). 3102. In America Churchill and a far visita al famoso scrittore umorista american o Mark Twain, che era allora molto vecchio e tutto bianco. I due parlarono della guerra dei Boeri a cui Churchill aveva partecipato come volontario. Quando un paese combatte per la propria esistenza, sono d'accordo con voi: la gu erra pu anche essere una bella cosa. Ma questo non era il vostro caso. Tuttavia offr in omaggio a Churchill tutti e trenta i volumi delle sue opere, e s ul primo di essi scrisse questa dedica, che voleva essere, naturalmente, un'ammo nizione: Far bene nobile cosa. Insegnare agli altri a far del bene pi nobile anco ra... e costa poco! . (CHURCHILL, Memorie). 3103. Nel 1905 Churchill era un giovane ufficiale. Un giorno era a pranzo con si r William Harcourt. A un certo punto della loro conversazione, Churchill domand, non si sa bene a qual proposito: Ed ora che cosa avverr in Europa? Il vecchio uomo di Stato vittoriano rispose, sorridendo: Mio caro Winston, l'esperienza di una lunga vita mi ha convinto che non avviene mai niente! Churchill rest assai stupito di quella serena risposta. Egli invece vedeva sin da allora la pace dell'Europa compromessa e pensava che sarebbero accadute grandi cose. (CHURCHILL, Memorie). 3104. Winston Churchill non ebbe premura di sposarsi, poi che aspett, per farlo, di aver compiuto i trentatr anni. In compenso, ventidue anni dopo, poteva scrivere a conclusione di un suo libro d i memorie queste consolanti parole: La mia vita ebbe molte tribolazioni fino al settembre del 1908, quando mi sposai. E da quel giorno vissi finalmente felice . Non sono molte le persone che possono riassumere ventidue anni di matrimonio con una frase cos lusinghiera per s e per la moglie. (PHILIP GUEDALLA, Mr. Churchill) . 3105. Tornato in patria dal viaggio fortunoso che aveva fatto nel Transvaal, Chu rchill si present alle elezioni come candidato del partito conservatore; e la lot ta fu aspra e strana. L'intrepido candidato pronunzi in tre settimane la bellezza di centoquaranta discorsi, arringando i suoi elettori a cavallo, in automobile, appollaiato sul davanzale di una finestra, appoggiato alla sua bicicletta, in p iedi su un tavolo, e nelle miniere a mille metri sotto, terra, steso su un sacco di carbone. A questa infaticabile attivit oratoria, aggiunse un'attrattiva di nuovo, genere: si faceva seguire nel suo giro elettorale da un teatrino ambulante, a cui tutti avevano libero accesso e sulla cui scena attori pagati da lui rappresentavano le

scene principali della guerra boera. Naturalmente, con mezzi simili, non poteva non vincere e fu eletto infatti alla Camera dei Comuni. (Le Correspondant, 10 dicembre 1900). 3106. Eletto deputato, diede subito prova alla Camera dei Comuni della sua viva intelligenza e della sua irrequietezza. Militava nel partito conservatore, ma re st sempre piuttosto indisciplinato e indipendente. Una volta,. per esempio, a pro posito di una proposta di legge presentata dal suo partito. e che a lui non garb ava, vot contro il Ministero conservatore. La sera di quello stesso giorno si tro v a un banchetto del partito insieme con Giuseppe Chamberlain che era allora Prim o Ministro e capo autorevole dei conservatori. Naturalmente Chamberlain rimprove r rudemente Churchill per la sua indisciplina. Ma Churchill seppe tenergli testa. Ho votato contro perch avevate torto rispose. Chamberlain caustico: Bello sforzo votare a favore del Ministero del proprio partito quando-ha ragione ! La disciplina di partito consiste appunto nel votare in suo favore. specialmen te quando ha torto. (CHURCHILL, Memorie). 3107. Un bravo e intelligentissimo ammiraglio inglese, lord Fisher, aveva, prima del 1914, pubblicato un Memoriale che prevedeva nella Germania l'intenzione di servirsi dei sottomarini per affondare le navi mercantili, invece-di portarle ne i porti come prescrivevano le leggi internazionali. Churchill lesse il Memoriale, ma disse a lord Fisher che non credeva possibile c he una nazione civile, in pieno secolo XX, potesse pensar di fare un uso simile dei sommergibili, senza preoccuparsi della sorte degli equipaggi. - La coscienza di ogni marinaio si ribella davanti al solo pensiero di una. tale atrocit, (CHURCHILL, Memorie). 3108. Il 28 luglio 1914, Churchill incontr nei corridoi della Camera dei Comuni D e Graaf, uno dei ministri del Sud-Africa, che domand al parlamentare inglese che cosa pensasse della situazione. Credo che sar la guerra rispose Churchill e che l'Inghilterra vi sar coinvolta. Il Primo Ministro Botha sa che la situazione cos critica? Avvertitelo. Il De Graaf infatti telegraf subito al generale Botha l'avvertimento di Churchill . Botha non era a Pretoria: era nel nord del Transwaal, e al suo posto c'era Smu ts che ripet il telegramma al Botha. Quando questi ricevette il telegramma stava sul punto d'imbarcarsi su una nave tedesca per far ritorno nel Sud-Africa. Senza questo provvido avviso pertanto, egli, Primo Ministro del Sud-Africa, sarebbe s tato, allo scoppio della guerra che avvenne tre giorni dopo, in mano del nemico; e non si pu misurare il danno che avrebbe provocato una tale circostanza. Botha invece, dopo questo avvertimento, torn a Pretoria con un treno speciale. (CHURCHILL, Memorie). 3109. Come Primo Lord dell'Ammiragliato, aveva predisposto accuratamente ogni co sa per preparare la battaglia che fu poi chiamata delle Isole Falkland. E rest in grave ansia, in attesa di notizie che tardavano a venire. L'8 dicembre 1914 ric evette un telegramma del governatore delle Falkland: Ammiraglio Spee arrivato st amane all'alba con le sue navi; impegnato adesso con l'intera flotta dell'ammira glio Sturdee che stava facendo carbone . Queste ultime parole fecero passare un b rivido per la schiena di Churchill. Che le navi fossero state colte all'ancora, di sorpresa? Potrebbe significar ci? chiese al capo di Stato Maggiore. Speriamo di no rispose quello, poco convinto e triste. Due ore dopo due ore di spasimo la porta si apre e compare il segretario dell'Am miragliato che, calmo calmo, con la faccia impassibile, annunzi che aveva notizie dello scontro. Ebbene? Su, su, parlate interrog Churchill, impaziente. Tutto andato bene. Sono tutti a fondo annunzi il segretario con la beata flemma b ritannica. Non ho mai odiato tanto la flemma britannica scrisse il Churchill. 3110. A parole approvava caldamente il programma di vita tracciato dal poeta Bla ke: Pensare il mattino, agire il giorno, mangiare la sera, dormire la notte . Ma poi... viveva tutto l'opposto, lavorando di notte, senza nessuno sforzo fisico, sino alle due. (CHURCHILL, Memorie).

3111 Quando Churchill fu Ministro delle Munizioni, gli venne affidato anche l'ap provvigionamento dei nitrati, e ci non solo per conto dell'Inghilterra, ma anche per conto dell'America. Pertanto egli fece contratti per migliaia e migliaia di tonnellate di nitrati... naturalmente senza aver mai veduto il nitrato e senza s aperne nulla. Per questo approvvigionamento egli dovette stare in continuo conta tto con un industriale americano che il suo governo aveva messo a capo dei rifor nimenti. Finita la guerra, questo industriale venne in Inghilterra e conobbe per sonalmente Churchill. Attraverso la sua corrispondenza egli si era fatta l'impre ssione che Churchill fosse un competente in materia di nitrati e gli sottopose u na questione tecnica relativa appunto a tale materia. Churchill rimase molto imb arazzato: capiva che se avesse confessato all'americano di non intendersene affa tto sarebbe crollata la buona opinione che egli aveva di lui. Perci tergivers e se la cav rimanendo sulle generali. (CHURCHILL, Memorie). 3112. Sempre come Ministro delle Munizioni, dovette pensare a produrre i pi infer nali e diabolici strumenti di guerra, tra gli altri i terribili gas asfissianti, al cui uso l'Inghilterra e gli alleati avevano dovuto ricorrere, anche se di co ntraggenio, in ritorsione all'uso che ne facevano i Tedeschi. Churchill naturalm ente -si dedic a questa mansione, per quanto atroce, con la solita passione che m etteva in tutte le cose. E quando sentiva rimordersi la coscien- za per la grand e strage di uomini che quei congegni e quel gas erano destinati a compiere, tran quillava i suoi scrupoli, dicendo scherzosamente: I buoni padri di famiglia sono capaci di tutto! (CHURCIIILL, Memorie). 3113. Chiesero una volta a Churchill un'iscrizione da apporsi sopra un monumento ai caduti inglesi in Francia. Egli sugger questa iscrizione, che fu infatti adottata: In guerra, risoluzione. N ella disfatta, sfida. Nella vittoria, magnanimit. In pace, buona volont . (CHURCHIL L, Memorie). 3114. Quando il ministro inglese Neville Chamberlain torn a Londra, dopo l'incont ro che, insieme al ministro francese Daladier, aveva avuto a Monaco con Hitler e Mussolini, incontro che aveva sanzionato l'usurpazione tedesca dei Sudeti, alla Camera dei Comuni un deputato che non approvava quell'incontro e la politica de l Governo Inglese si alz e disse: Tutto quello che avete ottenuto in quest'incontro che Hitler, invece di mangiare tutte le vivande insieme che costituiscono il suo pranzo, ha accettato di mangi arsele una per volta, un piatto dopo l'altro. Il deputato cos lungimirante era Winston Churchill. 3115. Come risaputo, l'Inghilterra dopo la guerra mondiale del 1914-18 aveva dis armato e solo dopo il 1935 cominci a riarmare. Un giornalista volle domandar a Ch urchill, che di quel riarmo era stato fautore, le ragioni di questo cambiamento. E Churchill rispose: Sapete: l'Inghilterra prima credeva di essere un'isola e perci di non poter esser e assalita nel suo territorio; ma poi ha capito invece di essere strettamente un ita al resto del continente, e perci._ Va bene interruppe il giornalista.. Tuttavia anche l'America, contemporaneamente, ha cominciato ad armarsi. Potete dirmi perch? Sapete? continu imperturbabile Churchill. L'America credeva di essere un continen te e perci di non poter essere assalita nel suo territorio; ma poi ha capito di e ssere invece strettamente unita al resto del mondo e allora... 3116. Era dei pochi che aveva presentito l'avvicinarsi del nuovo uragano e che v edeva chiaro nel futuro. E mentre nessuno degli uomini politici inglesi e france si aveva avuto la sensazione di ci che si stava preparando in Germania nell'ombra , egli gi si adoperava per parare il colpo, pur essendo allora semplice deputato e in fondo poco ascoltato. E mentre i ministri inglesi e francesi candidamente d isarmavano, egli unico predicava il riarmo. Avendo una volta incontrato in un sa lotto inglese lo scrittore francese Maurois, gli disse, quasi investendolo: - Che fate voi qui? Tornate subito in Francia, e l scrivete un articolo tutti i g iorni' su qualche giornale, sulla necessit di preparare centomila aeroplani e cen tomila carri armati. Non occorre che gli articoli siano diversi: potete pubblica re sempre lo stesso articolo, tutti i giorni lo stesso articolo, insistentemente , fin che tutti abbiano capito.

3117. Agli inizi della Seconda Guerra Mondiale, Churchill, Primo Ministro, tenne alla radio un discorso per incitare gli animi degli Inglesi alla resistenza, co ncludendolo con queste parole: Combatteremo sulle spiagge... nei campi... per le strade... Era un momento veramente tragico per l'impreparazione degli Alleati francesi e i nglesi a questa nuova guerra, e per la mancanza di armi. Churchill, pronunziate queste drammatiche parole, chiuse il microfono e, rivolto ai ' pochi presenti ne lla sala delle trasmissioni, continu nello stesso tono dramma- tico: _ e picchieremo in testa i Tedeschi con delle semplici bottiglie, perch, in pratic a, sono tutte le armi che abbiamo! (PHILIP CORDARO). 3118. Il presidente americano Truman aveva invitato a cena Winston Churchill a b ordo dello yacht presidenziale. Durante il pasto, Churchill parlando delle sue a bitudini di vita, disse che, per sessantadue anni, egli aveva bevuto ogni giorno un quarto di litro di bevande alcooliche, tra vino e liquori. E, rivolto agli u fficiali di marina che erano a tavola con lui e con Truman, domand a quale altezz a tutto quel liquido bevuto sarebbe giunto, se si fosse potuto versarlo nella sa la da pranzo dello yacht. Subito uno degli ufficiali si dispose a fare il calcol o e dopo pochi minuti rifer il risultato: si sarebbe raggiunta l'altezza di circa ottanta centimetri. Churchill, a quell'annunzio, parve profondamente deluso. Probabilmente comment scherzosamente Dean Acheson, che era allora segretario di S tato americano e, come tale, presente alla cena Winston Churchill si aspettava c he dovessimo metterci tutti a nuotare, come pesci in una vaschetta, in una sala da pranzo piena di alcool. (ACHESON, Saturday Evening Post). 3119. Mentre Churchill teneva una conferenza a Toronto, l'impianto per l'amplifi cazione della voce smise di funzionare. Nella sala si elevarono proteste. Church ill fece intendere che il microfono si era rotto, e disse: Ora che abbiamo esaurito le risorse della scienza, torniamo ad affidarci a Madre Natura. (Current History). GIACCIO Vincenzo professore di istologia nell'Universit di Bologna, morto nei anni primi del XX se colo. 3120. Il professor Giaccio teneva molto-alla sua cultura letteraria, e la mettev a in mostra non solo nelle sue memorie a stampa, sempre anche troppo forbite, ma perfino nelle lezioni del corso. Rimase celebre una lezione che egli incominci, esprimendosi cos: La cellula tal fiata la ci : tal altra fiata la non ci . Quando la ci , ch' anzi pic coletta che no. (VINASSA, Aneddoti universitari). CIAIKOVSKY Pietro nato a Votchinsch nel 1840, morto a Pietroburgo nel 1893; illustre musicista rus so. 3121. Piuttosto che una vocazione musicale, sembrava che egli, da bimbo, avesse una vocazione per la poesia. Infatti dai sei agli otto anni scrisse un'infinit di poesiuole francesi, e qualcuna di esse era veramente notevole specialmente per una profondit di sentimenti che in un bimbo di quell'et non poteva non sorprendere . In una, per esempio, in morte di un uccellino (come non pensare al passerino m orto di Lesbia, cantato da Catullo?) dice: L'uccellino dorme sotto la terra fred da: il luogo non segnato da una pietra sepolcrale come le tombe degli uomini; e anche l'uccellino non pu pi ricor- dare quel luogo. Ma Dio non lo dimentica, e la piccola vita dell'uccellino non perduta . (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3122. Sebbene alla musica si dedicasse assai tardi, quando era gi un giovinetto, non si pu dir tuttavia che prima di allora gli fosse indifferente. Era ancora fanciullo quando un giorno disse alla sua governante: La musica qui e indicava le tempie. Me la sento qui. Mi tormenta terribilmente. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3123. Aveva dieci anni, quando la mamma, nel 1850, accompagn i suoi due figlioli Nicola e Pietro a Pietroburgo dove dovevano frequentare le scuole. Dopo qualche giorno, la mamma torn ad Alapajevsk dove essa abitava col marito e con gli altri figli. Ma il distacco da Pietro fu tragico. Il bimbo, che adorava sua madre, non voleva staccarsene, e nessun ragionamento, nessuna promessa di un prossimo rive

dersi valsero a calmar la sua angoscia. Egli si era aggrappato a lei disperatame nte: bisogn separarlo a viva forza, e tener Pietro finch ella non sal in carrozza; ma appena la carrozza si mise in moto, il fanciullo, urlando, riusc a svincolarsi e prese a correre all'impazzata cercando di raggiungere la carrozza, e raggiunt ala, di fermarla con l'aggrapparsi a una delle ruote posteriori, col rischio di esser travolto. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3124. Quando il giovane Pietro dimostr passione per la musica, il padre lo affid a un maestro assai ben quotato, il pianista tedesco Rodolfo Kiindiger, che ricono bbe l'orecchio e la memoria eccellenti del ragazzo. Ma quando, dopo tre anni di lezioni, nel 1858, Kiindiger fu richiesto dal padre Ciaikovsky se riteneva oppor tuno che il giovane si dedicasse interamente alla musica, rispose di no con pien a convinzione. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3125. Nella Scuola di Diritto, frequentata da Pietro, scoppi un'epidemia di scarl attina: allora il signor Wakar, a cui era stata affidata la custodia di Nicola, pens prudente di far venire a casa sua anche Pietro. Questi rimase immune dalla m alattia, ma evidentemente port il contagio nei suoi vestiti, e la trasmise al fig lio maggiore di Wakar che, poveretto, ne mor. Pietro piomb allora in una cupa disp erazione, pensava che tutti dovessero sfuggirlo come un assassino, e per anni e anni non pot darsi pace di aver causato la morte di un suo simile. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3126. Il ragazzo era modesto, tuttavia doveva sentire in se qualcosa che gli ass icurava il successo avvenire. Una volta, ai compagni della scuola di Diritto, Pi etro aveva detto: Fra dieci anni sar un grande compositore! Quel giorno l'affermazione sembr ai compagni una vanteria, tanto che il ragazzo a veva subito ritrattato le proprie parole, scusandosi e dicendo che non sapeva co me mai aveva potuto proferire una frase cos insensata. Ma qualche anno dopo, nel 1861 aveva allora 21 anni scrisse a suo padre dei prog ressi che faceva nello studio della musica e concluse: Chi sa? Forse fra tre ann i ascolterai le mie opere e canterai le mie arie! (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3127. Quando fu impiegato dello Stato, si mostrava nei compiti ministeriali di u n'indolenza e di un disinteresse assoluto. Un giorno gli fu affidato di recare i n un ufficio un importante documento firmato dal direttore del suo reparto. Per strada, Pietro incontr un amico e si mise a chiacchierare con lui_ Egli aveva l'a bitudine, quando conversava, di giocherellare sempre con quel che aveva in mano. Quel giorno fu la volta del documento, che lacer e mastic risputandone poi i pezzi sul selciato. Inutile dire che cosa successe, quando i superiori conobbero il fatto. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3128. Ciaikovsky aveva gi lasciato da qualche anno l'impiego statale per dedicars i tutto alla musica. Abitava a Pietroburgo con suo padre, e perci non spendeva nu lla ne per l'alloggio ne per il vitto. Se non che, nel 1865, il padre si era trasferito negli Urali e Pietro si trov sen za alloggio. Le sue condizioni finanziarie erano poco brillanti, tanto che pens d i riprendere l'impiego statale o di trovarsi una qualche occupazione. Alcuni ami ci gli vennero in aiuto e gli offrirono un posto ben retribuito di... ispettore delle macellerie. La cosa per non ebbe buon fine. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovs ky). 3129. Al Conservatorio di Pietroburgo, Ciaikovsky fu scolaro di Antonio Rubinste in, il grande pianista. Ma egli non seppe apprezzar giustamente il genio del suo scolaro. Anzi sulle prime gli parve assai poco interessante. Siete troppo dolce e troppo corretto gli disse una volta. Solo dalle creature de moniache escono grandi artisti. Una volta lo tratt anche poco gentilmente. Ciaikovsky gli aveva mostrato un prelu dio sinfonico intitolato L'uragano. Rubinstein si irrit e disse: Non mi sono affaticato tanto a insegnarvi composizione perch faceste simili stupi daggini! Ciaikovsky tuttavia non si scoraggi e si rimise subito al lavoro creativo. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky).

3130. Divenne, giovanissimo, insegnante al Conservatorio di Mosca. Impartiva le sue lezioni coscienziosamente, ma senza entusiasmo. Lo esasperavano soprattutto le allieve, per i loro cervellini leggieri e perch si innamoravano tutte di lui, sebbene egli si mostrasse assolutamente insensibile alle passioni che suscitava. Una volta una di queste ammiratrici gli chiese quale fosse il suo ideale e intend eva dire l'ideale femminile . Ma Ciaikovsky, fingendo di non aver capito, rispose seccamente: Di diventare un buon compositore. L'ammiratrice che si aspettava ben altra risposta ci rimase male. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3131. Non sempre per Ciaikovsky seppe liberarsi dalle eccessive espansioni delle sue scolare. Una di esse, tanto disse, fece, intrig, che alla fine riusc ad avere un colloquio col maestro, e dal colloquio usc con una promessa di matrimonio. Ciaikovski si era lasciato commuovere da una minaccia di suicidio di Antonina. A veva per avvertito la ragazza che l'avrebbe sposata senza amore. Antonina era bellina, ma stupida. Aveva la fissazione che tutti gli uomini s'inn amoravano di lei. Invece era antipatica a tutti. E a Ciaikovsky che poco dopo, g iusta la promessa, la spos divenne addirittura ripugnante. Tanto che, dopo qualch e mese di convivenza, i due coniugi si separarono. Ciaikovsky desiderava il divo rzio, ma non volle mai prestarvisi. A ogni modo non convissero pi insieme. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3132. Ciaikovsky fu mai seriamente innamorato? L'unica relazione-amorosa che gli si conosca fu quella che lo leg per oltre dieci anni alla signora Nadjeshda von Meck, una ricca vedova russa... ma che strana relazione! I due ama nti (chiamiamoli cos) si scrivevano quasi ogni giorno; ma non si conobbero mai di persona: avevano pattuito di non incontrarsi mai, di restar legati solo con gli spiriti, di accontentarsi di contemplare i soli loro ritratti l'uno dell'altra. Nelle lettere della bella Nadjeshda si nota tuttavia il desiderio d'infrangere il patto, di gettarsi fremente d'amore tra le braccia dell'amante; ed sempre Cia ikovsky che richiama la donna all'osservanza dei patti. Tuttavia, quando Nadjeshda (per scrupoli religiosi o per altro) volle interrompe re quella relazione... epistolare, Ciaikovsky ne soffr molto, e quando restava so lo ne piangeva. (MARIA TIBALDI CHIESA, Ciaikovsky). 3133. Viaggiando una volta insieme col fratello Modesto, gli capit una curiosa av ventura. A un cambio di cavalli incontrarono molte difficolt: fu loro detto, tra l'altro, che non c'erano cavalli disponibili. Ne segu un alterco tra i vari viagg iatori e gli impiegati di posta Allora intervenne Ciaikovsky che con molta serie t chiese il libro dei reclami. Gli fu portato, con un sorrisetto ironico. Ciaikov sky GSPLIT:uPalazzi-Zanichelli 1.txtArchivio GSplit&{5F9160D1-68ED-4692-9DC5-DA055 6BA26AC}sm\ZA

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