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Blocchi principali in un synth Francesca Ortolani

BLOCCHI PRINCIPALI IN UN SYNTH


(Appunti per le lezioni di HD Recording estratto da Sintesi del Suono Appunti e approfondimenti per i corsi di Music Technology)

Francesca Ortolani

3.1 Introduzione allutilizzo dei sintetizzatori


Prima di iniziare a studiare i blocchi tipici di cui composto un sintetizzatore, facciamo qualche distinzione riguardo a quali strumenti a noi interessano particolarmente gli strumenti MIDI potremmo avere a disposizione 3.1.1 Hard are !s. So"t are !el corso del "apitolo # si gi$ fatto cenno al caso degli strumenti soft%are e abbiamo visto come questi a loro volta possano essere suddivisi in due classi& standalone e plugins 'uesti strumenti vengono fatti girare direttamente sul proprio P" o (ac )o altra architettura hard%are* e i collegamenti (+,+ e audio vengono effettuati via soft%are e l-interazione con le interfacce hard%are audio e (+,+ viene gestita con specifici driver .li strumenti hard%are sono invece quelli formati da parti fisiche che colleghiamo al resto del nostro sistema attraverso cavi )doppio collegamento ovviamente& sia audio che (+,+* + vantaggi nell-avere uno strumento hard%are quello di non dover gravare sulla "P/ del proprio computer, purtroppo per0 questa scelta ha un costo svantaggioso di fronte alla possibilit$ di aprire un numero notevole di istanze di uno stesso o diversi plugins in un programma come "ubase o Pro 1ools 1ra l-altro, un singolo plugin costa almeno un fattore 12 in meno rispetto ad uno strumento hard%are /n altro possibile vantaggio per l-hard%are rispetto al soft%are pu0 trovarsi nella compattezza di certi synth )dotati anche di tastiera*, per cui il musicista non deve portarsi dietro master 3eyboard, interfaccia audio4(+,+, computer 3.1.# Stru$enti di!ersi %er te&ni&a di Sintesi e ti%o di $a&&'ina 5 seconda del tipo di tecnica di sintesi utilizzata si possono avere diversi tipi di macchina& campionatori, drum machine, sintetizzatori, moduli sonori ibridi6 3.1.3 Stru$enti $onoti$(ri&i e $ultiti$(ri&i .li strumenti monotimbrici possono utilizzare un suono )timbro* alla volta tra quelli presenti in memoria Per motivo di dispendio di risorse, gli strumenti hard%are monotimbrici sono sconsigliati 5l contrario gli strumenti multitimbrici possono utilizzare pi7 suoni simultaneamente 8-utiit$ nella multitimbricit$ pu0 riscontrarsi in 9 casi principali& : ;olendo creare timbriche ricche e corpose posso utilizzare pi7 timbri su uno stesso canale (+,+ 1

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: :

<u uno stesso canale posso suddidividere l-intero range delle note a disposizione in diversi sottointervalli e suonare timbri diversi a seconda dell-intervallo di note )split* Posso utilizzare pi7 suoni su diversi canali (+,+, la qual cosa molto pratica nell-utilizzo con un sequencer

=sistono strumenti che permettono di lavorare in entrambe le modalit$ 1ipicamente avviene che in modalit$ monotimbrica sia possibile accedere ai parametri di sintesi della macchina e modificare le timbriche esistenti o crearne delle nuove 'uesta modalit$ si pu0 trovare anche sotto i nomi patch, part, single6 +n modalit$ multitimbrica invece possibile gestire pi7 suoni simultaneamente e controllare parametri come program change, volume, pan, transpose6 solitamente si pu0 trovare anche sotto i nomi multi, combi, performance 3.1.) Stru$enti $ono"oni&i e %oli"oni&i 8a polifonia la capacit$ di uno strumento di suonare pi7 voci contemporaneamente Per uno strumento multitimbrico si ha che il numero di voci polifoniche viene ripartito secondo il numero di timbri suonati )ad esempio se ho uno strumento a >? voci polifoniche e # timbri, potrei assegnare 9# voci a ciascun timbro* 8-allocazione delle voci pu0 avvenire manualmente o dinamicamente& nel primo caso l-utente a stabilire quante voci riservare a ciascun timbro, nel caso dinamico invece la scelta spetta alla macchina stessa e verranno smistate le voci man mano che queste vengono richieste Pu0 accadere che le capacit$ polifoniche dello strumento si esauriscano +n questo caso si hanno due possibilit$& : <i d$ priorit$ alla prima nota suonata : <i d$ priorit$ all-ultima nota suonata 5ttenzione& la versione plugin di alcuni famosi sintetizzatori hard%are )tipo (inimoog* polifonica laddove lo strumento originale era monofonico

3.# Blo&&'i ti%i&i di un s*nt'


+n questo libro studieremo un-architettura di synth molto comune, formata da blocchi suddivisi in 9 categorie principali& sorgenti, modificatori e controlli. 'uesta struttura deriva dai synth modulari, come si pu0 notare osservandone i blocchi che li compongono e come questi vengono collegati tra loro attaverso cavetti )patchcords* + parametri e gli elementi chiave in ogni caso, sebbene tipici della sintesi sottrativa, sono comuni a diversi tipi di sintesi 8a tabella seguente racchiude i blocchi tipici di un synth secondo la loro categoria di appartenenza& Sor+enti ;"O, ,"O, !oise .enerator ,odi"i&atori ;"F, ;"5, @ing (odulator # Controlli 1astiera, 5,<@, 8FO, .ate

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+ segnali elettrici trasportati dai cavi che connettono i diversi blocchi sono di due tipi& <=.!58+ 5/,+O e <=.!58+ ,+ "O!1@O88O + segnali audio collegano le sorgenti ai modificatori )ingressi e uscite audio*, mentre i segnali di controllo collegano i controlli alle sorgenti e ai modificatori )ingressi e uscite ";, Control Voltage* 1ipicamente i segnali di controllo sono segnali in continua che variano il valore della continua e grazie a questa variazione possibile controllare sorgenti e modificatori +l discorso ovviamente si estende al caso degli strumenti soft%are, in questo caso i segnali audio sono sequenze di campioni )anche le forme d-onda generate da funzioni matematiche devono essere campionate* e le tensioni di controllo diventano valori attribuiti a parametri, es frequenza di cutoff di un filtro6 3.#.1 SOR23NTI !el "apitolo 1 abbiamo gi$ incontrato quelle che sono le tipiche forme d-onda di partenza su cui costruire il suono applicando opportuni modificatori 5ccanto a sinusoidi, onde triangolari, etc , abbiamo parlato anche di rumore +n questo paragrafo studiamo quei dispositivi che hanno il compito di generare questi suoni di base OSCILLATORI4 5CO e 6CO /n oscillatore un dispositivo elettronico designato a produrre un segnale periodico +n particolare un ;"O, Voltage Controlled Oscillator )o un ,"O, Digitally Controlled Oscillator* un oscillatore che utilizza tensioni di controllo per variare alcuni dei suoi parametri Per velocizzare la lettura si rimanda al "apitolo > sull-=lettronica dei <intetizzatori 5nalogici la spiegazione dal punto di vista circuitale .li oscillatori presenti sui sintetizzatori tipicamente -i+ura 3.1 S&'e$a a (lo&&'i . !alido in generano le seguenti forme d-onda, di cui riassumiamo +enerale . %er un os&illatore/ &'e %u0 essere realizzato nei $odi %i1 di!ersi. qualche utile caratteristica& Sinusoidale Trian+olare 6ente di se+a
8a forma d-onda pi7 elementare dal punto di vista spettrale e per questo poco utile alla sintesi sottrattiva <i utilizza spesso per rafforzare un-altra sorgente <uono morbido e moderatamente aperto )aperto nel senso di Aricco di armonicheB*, utilizzata anche come rinforzo timbrico Pu0 essere la base per creare un suono tipo flauto <uono morbido e aperto )nel senso di Aricco di armonicheB*, la discesa rapida dal valore massimo al valore minimo la rende pi7 AaspraB rispetto alla triangolare Pu0 essere la base per creare un suono tipo archi e ottoni 1imbro forte, aspro, nasale, legnoso, (O81O ricco di armoniche ,uty cycle del C2 D Pu0 essere la base per creare un suono tipo clarinetto

7uadra

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7uadra i$%ulsi!a

"ome onda quadra, con la differenza che il duty cycle diverso dal C2 D ed uno dei parametri controllabili in tensione <e il duty cycle minore del C2 D il suono risulta pi7 nasale, altrimenti pi7 ricco e aperto Pu0 essere la base per creare un suono tipo clarinetto, oboe, clavicembalo

Per spiegare il funzionamento dei vari blocchi che compongono un sintetizzatore prenderemo come esempio il Doepfer A- !! EFG" un synth modulare molto intuitivo, utile per chi inizia 5nalizziamo il ;"O 5:112 del ,oepfer <ono subito riconoscibili le quattro uscite audio )simultanee in questo synth* relative alle diverse forme d-onda Per l-onda quadra e l-onda quadra impulsiva l-uscita in questo caso unica, in quanto il duty cycle pu0 essere controllato in tensione Posso selezionare l-ottava in cui suona la fondamentale dell-onda generata attraverso il potenziometro #ange e accordare finemente il suono emesso con il potenziometro $une )molto spesso i synth sono dotati di un potenziometro per l-accordatura fine %ine $une e uno per l-accordatura grossolana Coarse $une* Per controllare la frequenza del suono generato posso collegare un controllo in tensione agli ingressi CV o CV& )Control Voltage* +n particolare l-ingresso ";1 pre:attenuato )sistema temperato*, mentre il ";# a tensione attenuabile grazie al relativo potenziometro omonimo Per controllare il duty cycle si utilizzano gli ingressi '( CV e '( CV& )'ulse (idth Control Voltage* oppure manualmente attraverso il potenziometro '( +l secondo potenziometro, '( CV&, un attenuatore per l-ingresso '( CV& 8a modulazione della larghezza dell-impulso restituisce un suono pi7 interessante, in quanto non cambia la frequenza della forma d-onda, ma cambia la fase nel tempo rendendo il timbro generato pi7 complesso -i+ura 3.# ,odulo 5CO del 8-ingresso )*+C permette di utilizzare questo ;"O come slave rispetto 6oe%"er A8199 ad un altro ;"O master che lo pilota "ollegando i due ;"O, l-onda generata dallo slave inizia sempre in fase con quella generata dal master +l principale controllo applicato al ;"O resta comunque sempre la tastiera +n Figura 9 # non mostrato come si interfaccia la tastiera )infatti compito di un altro modulo* <olitamente si ha 141# volt per semitono )1 volt per ottava*

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NOIS3 23N3RATOR +l noise generator, come suggerisce il nome stesso, una sorgente di rumore ed ci0 che il sound designer cerca quando vuole riprodurre il suono del mare, del vento oppure delle esplosioni o delle percussioni "ome gi$ spiegato nel "apitolo 1, il rumore dotato di uno spettro continuo <e il rumore bianco non si hanno parti dello spettro ad energia maggiore rispetto ad altre, al contrario dei rumori rosso e blu )ad esempio*, che ritroviamo anche nel modulo 5:11F del sintetizzatore ,oepfer 'uesto particolare modulo presenta due uscite, una per il rumore bianco, (hite, e una per il rumore colorato, Colored. <otto ai potenziometri ,lue e #ed si trovano in realt$ un filtro passa alto e un filtro passa basso )il funzionamento dei filtri sar$ pi7 chiaro leggendo pi7 avanti i paragrafi che seguono*, i quali agiscono sul rumore bianco e tagliano rispettivamente le basse frequenze e le alte frequenze a partire da una frequenza di taglio, regolabile proprio tramite il relativo potenziometro 8-uscita Colored il miH tra rumore rosso e rumore blu I da notare come su questo modulo non sia presente alcun ingresso "; +nfatti non c- nulla da controllare, in quanto il rumore non accordabileJ 8-5:11F pu0 essere utilizzato anche come controllo 8-uscita #andom Output fornisce una selezione di tensioni casuali per il controllo "; +l potenziometro #ate permette di aggiustare il periodo del segnale random in uscita +n pratica, selezionando 2, il periodo si accorcia, quindi i cambiamenti di tensione sono pi7 rapidi !el caso di questo specifico modulo i settaggi su #ed e ,lue influiscono sulla tensione random +n alternativa si pu0 usare l-uscita (hite per ottenere dei voltaggi casuali

-i+ura 3.3 Noise 2enerator del 6oe%"er A8199

+nfine -evel controlla l-ampiezza delle tensioni random in uscita

3.#.# ,O6I-ICATORI 5C- . 5olta+e Controlled -ilter + filtri sono alla base della sintesi sottrattiva .eneriamo una forma d-onda con una determinata ricchezza spettrale e utilizzando dei filtri andiamo a tagliare parti dello spettro di partenza 5bbiamo quattro tipi di filtri& : Passa Basso )8o% Pass Filter, 8PF* : Passa 5lto )Kigh Pass Filter, KPF* : Passa Banda )Band Pass Filter, BPF* : =limina Banda )Band <top Filter, B<F* se il filtro ha un coefficiente di merito molto alto il filtro si chiama +otch C

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/n filtro controllato in tensione permette delle automazioni, ovvero dinamico 8e Figure 9 ?, 9 C, 9 > e 9 L mostrano i vari tipi di filtro I stata indicata con fc la frequenza di taglio del filtro )in inglese, frequenza di cutoff* 8a frequenza di taglio quella frequenza per cui la risposta in ampiezza del filtro scesa di 9 dB al di sotto del suo valore massimo

-i+ura 3.)

Ris%osta in A$%iezza di un "iltro %assa (asso

-i+ura 3.:

Ris%osta in A$%iezza di un "iltro %assa alto

>

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-i+ura 3.;

Ris%osta in A$%iezza di un "iltro %assa (anda

-i+ura 3.<

Ris%osta in A$%iezza di un "iltro not&'

<olitamente nella sintesi sottrattiva i filtri utilizzati sono dotati di un potenziometro per regolare la risonan.a )vedi Figura 9 F* 8a risonanza un-enfasi della frequenza di taglio regolabille nell-entit$, come spiegato di seguito <e possibile controllare un ;"F con una tastiera si parla di M=NBO5@, 1@5"M+!. !ei sintetizzatori compatti solitamente il 3eyboard trac3ing gi$ cablato internamente allo strumento oppure attivabile da un potenziometro chiamato tipicamente /eytrac0 o /eyboard $rac0ing, etc L

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+n un synth modulare invece si collega l-uscita "; della tastiera ad un ingresso "; del filtro del sintetizzatore 'uesto tipo di controllo serve mantenere costante l-azione di filtraggio su tutto lo spettro udibile <e il cutoff non venisse controllato, ipotizzando di aver fissato la frequenza di taglio a ?222 Kz ad esempio, suonando una nota con un pitch a 12 3Kz, non verrebbe udito nulla, perchO la frequenza di cutoff troppo bassa

-i+ura 3.=

-iltro %assa (asso &on risonanza

;ediamo un esempio di modulo ;"F, sintetizzatore ,oepfer

il modulo 5:1#1 del

<i ha un ingresso di segnale Audio In e quattro uscite di segnale +otch, 1igh, ,and e -o2, le quali, come si intuisce, corrispondono a quattro diversi tipi di filtro )notch, passa alto, passa banda e passa basso* + potenziometri regolano rispettivamente& Audio -evel livello del segnale audio in ingressoP

%re3u. frequenza di taglio del filtro )Kigh, 8o%* o frequenza centrale del filtro )!otch, Band* leggi di seguitoP #es. valore del fattore di merito ' )leggi di seguito* (aggiore il ', pi7 stretta la campana attorno alla frequenza centrale o alla frequenza di taglio )alzando il parametro #es. aumenta anche l-ampiezza della campana, vedi Figura 9 F* <u questo particolare modulo, quando si porta il valore della resonance al massimo, il filtro entra in auto:oscillazione, comportandosi quindi come oscillatore sinusoidale alla frequenza selezionata con %re3u. o dagli ingressi F";
-i+ura 3.> 5C- del 6oe%"er A8199

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%CV& 4CV&

attenuatore per il "; del cutoff F";# attenuatore per il "; della resonance '";#

<i trovano inoltre i seguenti ingressi di controllo ";& %CV %CV& 4CV 4CV& +ngresso di controllo per la frequenza di cutoff )1;4ottava* +ngresso di controllo per la frequenza di cutoff, regolato dal potenziometro F";# +ngresso di controllo per la risonanza )1;4ottava* +ngresso di controllo per la risonanza, regolato dal potenziometro '";#

.li ingressi "; sono due, sia per il filtro che per la risonanza& le tensioni di controllo vengono sommate <u questo modulo non possibile modificare la pendenza del filtro, essendo questa fissa a 1# dB4ottava !el "apitolo ? si torner$ a parlare di filtri pi7 dettagliatamente e si spiegher$ il legame tra la pendenza e i poli4zeri del filtro

Osserva& il parametro regolabile relativo alla frequenza centrale come nel modulo 5:1#1 si riferisce alla frequenza per cui il filtro ha il suo picco massimo )Band* o minimo )!otch* Per regolare anche le due frequenze di taglio )bassa e alta* del bandpass o del bandstop si agisce sul fattore di merito ' del filtro (aggiore il ' e pi7 stretta la campana del filtro <i definisce F511O@= ,+ (=@+1O 4&

Q=

fc f = c f c 2 f c1 BW

dove f c la frequenza centrale del filtro e BW la banda del filtro )B5!,R+,1K*

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5CA . 5olta+e Controlled A$%li"ier

8a Figura 9 12 mostra il modulo ;"5 )5mplificatore "ontrollato in 1ensione* lineare del sintetizzatore ,oepfer +n realt$ esiste un secondo modulo che differisce da questo per la sua caratteristica tensione di controllo: amplificazione di tipo esponen.iale )Figura 9 11* !on esiste una regola per utilizzare l-uno o l-altro tipo di ;"5 I consigliato il ;"5 esponenziale per amplificare segnali audio )dato che la risposta si adatta meglio alla percezione umana del suono* e il ;"5 lineare per amplificare tensioni di controllo +l guadagno dell-amplificatore determinato dalla tensione in ingresso ai ";1 e ";# )range 24SC;* e dall- offset regolabile con il potenziometro 5ain come mostrato in Figura 9 11. 8-offset semplicemente una tensione continua che viene sommata al segnale amplificato dal ;"5
I due ingressi CV agiscono simultaneamente. Le tensioni ai loro ingressi vengono sommate.

'uesto modulo dotato di due ingressi audio, Audio In affiancato da un attenuatore )potenziometri In e In&*

e &, ciascuno

In uscita Audio Out si ha la somma dei due segnali 1 e 2 amplificati e la cui somma regolata in ampiezza infine con il potenziometro Out.
-i+ura 3.19 5CA del 6oe%"er A8199

-i+ura 3.1# A8139?131

Azione del 2ain nel 5CA

-i+ura 3.1# Caratteristi&a C58A$%li"i&azione del 5CA A8139?131

!ota& utilizzando come controllo un 8FO per modulare il ;"5, bisogna ricordarsi di regolare il gain ad un valore maggiore di zero +nfatti quando il segnale di controllo dell-8FO ha valore negativo, il segnale audio in ingresso al ;"5 non viene amplificato 8a Figura 9 19 mostra la situazione 12

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-i+ura 3.13 3""etto di una tensione di &ontrollo ne+ati!a al !ariare del %ara$etro gain

Meyboard 1rac3ing& I possibile utilizzare l-uscita "; di una tastiera come controllo per modulare un ;"5 +l guadagno dell-amplificatore viene determinato dal pitch della nota suonata

RIN2 ,O6ULATOR !el "apitolo 1 si parlato gi$ di (odulazione 5( e della sua versione a portante soppressa chiamata #ing Modulation +l @ing (odulator rientra quindi nella categoria dei blocchi modificatori in un sintetizzatore, in quanto modifica lo spettro del segnale audio in ingresso +l modulo 5:11? del sintetizzatore ,oepfer un @ing (odulator a due sezioni identiche =sse sono dotate di due ingressi audio 6 In e * In. "ome gi$ detto nel "apitolo 1, la @ing (odulation produce in uscita, 67* Out, uno spettro formato da segnali somma e differenza )senza la frequenza portante che stata modulata* a partire dai due segnali in ingresso 'uesto modulo viene utilizzato per ottenere suoni tipici degli strumenti metallofoni, o suoni di campane o timbri alieni

-i+ura 3.1) Rin+ ,odulator del 6oe%"er A8199

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6I5I63R . 2eneratore di su(8ar$oni&'e =sistono diversi tipi di generatori di sub:armoniche 'ui verr$ presentato uno dei pi7 semplici, un divisore di frequenza, o divider +l lavoro di questo modulo consiste nel dividere la frequenza di un segnale in ingresso )per #, per ?, etc * e fornire in un-uscita una combinazione di tutti i prodotti sommati al segnale che ha originato le sub:armoniche !el modulo 5:11C del ,oepfer possibile regolare il livello del segnale originale e delle sub:armoniche prodotte )da F4# a F41>* utilizzando gli omonimi potenziometri +n questo specifico caso bisogna ricordare che i segnali sub:armonici prodotti sono sempre e solo onde quadre, qualsiasi segnale si abbia in ingresso

-i+ura 3.1: 6i!ider del 6oe%"er A8199

1#

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5OLTA23 CONTROLL36 ,IA3R +l ;":(iHer, nella sua realizzazione pi7 semplice, composto da un certo numero di ;"5, le cui uscite vengono sommate +n particolare il ;":(+T del ,oepfer dotato di ? ;"5 aventi ciascuno un potenziometro per la regolazione del segnale in ingresso, un offset di guadagno e un attenuatore per il corrispodente ingresso di controllo "; 5l "; pu0 essere collegato ad esempio un 8FO, un 5,<@ o qualsiasi altro segnale di controllo

-i+ura 3.1;

5C8,i@er del 6oe%"er A8199

3.#.3 CONTROLLI A6SR?AH6SR . 2eneratore di In!ilu%%o 5)K*,<@ un acronimo che sta per Attac0 81old9 Decay )ustain #elease )1old non sempre presente*. "ome gi$ anticipato nel "apitolo 1 possibile disegnare un inviluppo con cui si pu0 far variare l-ampiezza di un segnale audio controllando un ;"5 =ssendo questo blocco un generatore di segnali di controllo possibile automatizzare il comportamento di un qualsiasi modulo controllabile in tensione )es ;"F* collegando l-uscita "; dell-5K,<@ all-ingresso "; del modulo da controllare 8e cinque fasi )o stadi* tipicamente regolabili in un generatore di inviluppo sono& : : : : Atta&B4 intervallo di tempo in cui l-ampiezza del suono passa da zero al valore massimoP Hold4 intervallo di tempo in cui l-ampiezza del suono rimane su un livello costante )tra 5ttac3 e ,ecay* 6e&a*4 intervallo di tempo in cui l-ampiezza del suono scende dal suo picco massimo al livello del sustainP Sustain4 intervallo di tempo in cui l-ampiezza del suono rimane su un livello costante )es tenendo premuto un tasto di un organo, il livello del suono rimane costante finchO il tasto rimane premuto*P 19

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Release4 intervallo di tempo in cui l-ampiezza del suono cade dal livello del sustain a zero quando il suono terminato )es quando viene rilasciato il tasto della nota suonata*

-i+ura 3.1= A6SR

-i+ura 3.1= AH6SR

8a Figura 9 1Q mostra il modulo 5,<@ del sintetizzatore ,oepfer 5:122 8-5,<@ genera un inviluppo a partire dal momento in cui si supera una certa tensione di soglia al gate 8-ingresso di gate normalizzato al circuito interno di gate del modulo )collegamento fisso* /n segnale di gate )ad esempio da una tastiera* attiver$ l-5,<@ anche senza alcun collegamento all-ingresso denominato 5ate I comunque possibile, tramite questo ingresso, connettere un diverso segnale di gate e utilizzarlo per far funzionare l-5,<@ +l gate corrisponde quindi allo stato di& tasto premuto tasto rilasciato gate on gate off

-i+ura 3.1> A6SR del 6oe%"er A8199

-i+ura 3.#9

Azione del 2ate sullA6SR C6oe%"erD

1?

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8-inviluppo pu0 anche essere re-triggerato, ovvero ogni volta che in ingresso a #etrig. si trova un segnale di trigger di ampiezza maggiore o uguale alla soglia di attivazione del re:trigger, l-inviluppo ricomincia da 5ttac3 nonostante il gate sia ancora aperto 'uesto serve per far ripartire da capo l-inviluppo quando suoniamo pi7 note di seguito, ad esempio, e vogliamo lo stesso risultato di inviluppo per tutte le note

-i+ura 3.#1

Azione del Retri++er sullA6SR

+ tempi di attacco, decay, sustain e release sono regolabili dai rispettivi potenziometri )5, ,, <, @* e il 8=, fornisce un-indicazione visuale della tensione prodotta in uscita al modulo 8o s%itch a tre posizioni $ime #ange permette di cambiare la scala dei tempi dell-5,<@ =ssa regolabile su& K )Kigh* ( )(edium* 8 )8o%* fino a minuti durata media fino a meno di 122 Usec

Questo modulo ha due uscite Output identiche e unuscita invertita di polarit il cui inviluppo mostrato in Figura 3.22.

-i+ura 3.##

Con"ronto tra lus&ita dritta e lus&ita in!ertita nellA6SR C6oe%"erD

1C

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Possono esistere ovviamente numerose varianti per un modulo 5,<@ 8a prima, come gi$ detto, quella di includere un altro stadio )tipo Kold* o pi7 stadi 1ra i moduli del sintetizzatore ,oepfer 5:122 possibile trovare il ;"5,<@, il quale, come suggerisce il nome, un generatore di inviluppo controllato in tensione 8-unica differenza con il semplice 5,<@ visto prima che il ;"5,<@ ha quattro ingressi "; con relativi attenuatori omonimi a cui si collegano segnali di controllo per pilotare i singoli stadi del modulo

-i+ura 3.#3

5CA6SR del 6oe%"er A8199

L-O /n modulo di controllo molto diffuso sui sintetizzatori l-oscillatore in bassa frequenza )8FO, -o2 %re3uency Oscillator* 'uando si parla di bassa frequenza, si intende un intervallo di frequenze al di sotto del range udibile +n realt$ alcuni 8FO possono generare frequenze anche in banda audio +n uscita a questo tipo di modulo si hanno dei segnali di controllo a tensioni variabili che seguono l-andamento delle forme d-onda selezionate +l modulo 8FO del sintetizzatore ,oepfer permette di utilizzare cinque diverse forme d-onda )sa%tooth, sa%tooth invertita di polarit$, sinusoidale, triangolare e quadra* 8a frequenza di oscillazione regolabile attraverso il potenziometro %re3u. e il range in cui cade la frequenza di oscillazione selezionabile dallo s%itch %re3u. #ange& K )Kigh* ( )(edium* 8 )8o%* range audio range intermedio fino a diversi minuti per ciclo

-i+ura 3.#) L-O del 6oe%"er A8199

"on un 8FO solitamente si producono effetti tipo 1remolo )se controlla un ;"5* e ;ibrato )se controlla un ;"O* <i usa spesso anche per agire sullo spettro collegando il modulo ad un ;"F 1>

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8-ingresso "; #eset In permette di sincronizzare lo start dell-8FO ogni volta che viene premuto un tasto sulla tastiera )simile al re:trigger dell-5,<@ gi$ incontrato in questo paragrafo* 8-azione del reset particolarmente apprezzabile se si lavora con una frequenza dell-8FO bassa

-i+ura 3.#: -unziona$ento dellL-O FaG senza sin&ronizzazione/ F(G &on sin&ronizzazione

SA,PL3 E HOL6 + termini )ample : 1old non dovrebbero sembrare nuovi, dato che li abbiamo gi$ incontrati parlando di campionamento "ollegando un segnale continuo nel tempo in ingresso, possibile con questo modulo campionarne la tensione con un periodo di campionamento scandito dal trigger e trattenere il livello di tensione )hold* fino all-impulso di trigger successivo +n uscita si avranno quindi le tensioni campionate, utilizzabili come controllo verso altri moduli +l modulo <VK del ,oepfer presenta due sezioni identiche 5ll-ingresso )mp. In si collega un segnale da campionare, possibilmente un segnale continuo nel tempo per un utile funzionamento del <VK& !oise, ;"O )no onda quadra*, 8FO )no onda quadra* 5ll-ingresso $rig. In si collega un segnale di trigger )segnale impulsivo& onda quadra o gate della tastiera*

-i+ura 3.#; SEH del 6oe%"er A8199

1L

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-i+ura 3.#< -unziona$ento del Sa$%le E Hold. Il &a$%iona$ento a!!iene sui "ronti di salita del se+nale di tri++er C6oe%"erD

+l <ample V Kold viene utilizzato spesso per controllare la frequenza del ;"O ottenendo cosW un arpeggio, la cui natura dipende dal segnale in ingresso al )ample In /n !O+<= o qualsiasi segnale @5!,O( produrr$ in uscita una sequenza casuale di tensioni /n 8FO invece produrr$ delle scale che scendono e salgono + due 8=, sul modulo del ,oepfer indicano se la tensione del segnale campionato positiva o negativa per ciascun istante <e invece il <VK viene utilizzato su un ;"F, si ottengono delle modulazioni spettrali ritmiche

1F

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