Lettura La Sapienza uscita dalla bocca dell'Altissimo fissa la tenda in Giacobbe. Sir 24, 1-12 Salmo R. Il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi. Sal 147, 1-4.8-9 R. Gv 1, 14a Epistola Dio mand il Figlio nella carne, perch vivessimo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Rm 8, 3b-9a Canto al vangelo V. Lo Spirito del Signore su di me, mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri. Lc 4, 18a-b cfr. Is 61, 1 Vangelo Ges nella sinagoga di Nazaret legge il rotolo di Isaia: queste cose si sono adempiute Lc 4, 14-22
Il commento di Ambrogio vescovo [Ges] prese in mano il rotolo delle Scritture , per indicare che egli stesso aveva parlato nei profeti [...]. Ma come pot prendere inizio dalla Vergine se, prima che esistesse la Vergine, egli cos parlava: Lo Spirito del Signore sopra di me? Vedi che qui indicata la Trinit, coeterna e perfetta. La Scrittura ci parla di questo Ges, Dio e uomo, perfetto in entrambe le nature: e ci parla sia del Padre, sia dello Spirito santo. E lo Spirito santo presentato come il loro collaboratore, quando discese sul Cristo in forma corporea, come di colomba, allorch il Figlio di Dio fu battezzato nel fiume, e il Padre parl dallalto del cielo. Che bisogno c di altre prove, quando il Cristo signific con la sua viva voce di esser colui che ha parlato nei profeti? Egli riceve lunzione dellolio spirituale e della potenza celeste, per vivificare la miseria della condizione umana con leterna ricchezza della sua risurrezione, allontanare definitivamente la schiavit delle anime, illuminare la cecit dei cuori, predicare lanno del Signore, ormai esteso a tutti i secoli futuri, che non ricondurr mai pi le stagioni della fatica, e conceder agli uomini la perennit del raccolto e del riposo. E si pieg talmente a prestare tutti i servigi da non ricusare nemmeno lufficio di lettore, mentre noi eravamo tanto empi che, considerando la sua umanit, ci rifiutavamo di credere nella sua divinit, che pur era attestata dai prodigi delle sue azioni. (Ambrogio, Esposizione del vangelo secondo Luca, 4,44-45 passim)