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Palermo 9 febbraio 2007 Una forte sinergia fra le istituzioni pubbliche e i privati per
far nascere a Isola delle Femmine un acquario marino e un osservatorio biologico
permanente integrati con la riserva marina. I primi passi per la realizzazione di una
struttura unica in Sicilia e in tutto il meridione sono stati mossi oggi a palazzo Comitini con
la stipula di un protocollo dintesa fra 9 partner che metteranno risorse e know-how per
dare corpo ad un progetto che, come stato sottolineato, ha un forte valenza di carattere
turistico e scientifico.
Lacquario marino e losservatorio biologico sorgeranno presso la ex Caserma Nato di Isole
delle Femmine, una struttura ormai dismessa, ma perfettamente integra, ben collegata e
inserita in un contesto urbanistico e ambientale, di propriet del Demanio marittimo. Sono
gi state avviate le procedure per la cessione dellimmobile e dellarea al Comune di Isola
delle Femmine e alla Provincia che lente proponente e capofila delliniziativa.
Erano presenti allincontro di oggi per la firma del protocollo tutti e nove i partner, il
Presidente della Provincia Francesco Musotto, lassessore provinciale al controllo
ambientale Raffaele Loddo, gli assessori regionali al territorio e ambiente Rossana
Interlandi e al turismo Dore Misuraca, il vice Presidente nazionale di Confindustria Ettore
Artioli, il sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello, il professore Silvano Riggio
dellUniversit di Palermo, il direttore dellArpa Sicilia Sergio Marino, e i rappresentanti di
due societ che si occuperanno di sviluppare lanalisi di gestione e i canali di
finanziamento, Mario Battello direttore dellassociazione Tecla, Marcello Scalisi,
amministratore delegato di Unimed Servizi.
Il protocollo stipulato oggi d il via alla fase di progettazione e di tutte le attivit parallele
correlate al progetto di cui si occuper un comitato organizzativo, mentre un comitato
tecnico fornir tutte le informazioni tecniche necessarie oltre a creare una rete di contatti
con la comunit scientifica di settore e a promuovere liniziativa nellarea
euromediterranea.
Un progetto ambizioso - sottolinea il Presidente Musotto che ci siamo voluti intestare
per dare una scossa forte ad un territorio dalla forte vocazione turistica con una riserva
marina, quella di Isola delle Femmine-Capo Gallo, che rappresenta un patrimonio
ambientale unico. La realizzazione dellacquario sarebbe quindi strettamente collegata alla
presenza della riserva che da questa iniziativa potrebbe trarre un nuovo rilancio. Abbiamo
quindi voluto coinvolgere tutti i soggetti interessati per dare pi forza a questa nostra
iniziativa che proporremo allinterno di un circuito di finanziamenti dellUnione Europea
per il programma 2007-2013 nel settore della ricerca e dellambiente.
Il protocollo di oggi aggiunge lassessore Loddo sar immediatamente operativo con
lavvio dei due tavoli uno organizzativo e uno scientifico. I privati saranno parte essenziale
del progetto, soprattutto per la parte relativa alla futura gestione. I partner pubblici da
parte loro hanno sposato in pieno liniziativa e quindi ci sono tutte le potenzialit per
procedere in un percorso di condivisione progettuale.
Lassessore Interlandi ha sottolineato come il progetto si inserisce in una linea
dellassessorato che punta a valorizzare le biodiversit e a rivedere il sistema delle aree
protette, mentre lassessore Misuraca ha ribadito il pieno impegno dellamministrazione
regionale su uniniziativa dalle forti refluenze turistiche che per deve sin da subito
camminare velocemente cominciando dalla fase progettuale e dallindividuazione delle
risorse.
http://www.provincia.palermo.it/pls/provpalermo/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=413
5 MARZO 2007
Stamattina alle 10:30 il presidente della Provincia Francesco Musotto, lassessore provinciale al controllo ambientale Raffaele Loddo, il sindaco
di Isola delle Femmine Gaspare Portobello, il vicepresidente nazionale diConfindustria Ettore Artioli, lassessore regionale al territorio Rossana
Interlandi e i vertici di Marisicilia effettueranno un sopralluogo presso la ex Caserma Nato di Isola dove si vogliono realizzare un acquario marino
elosservatorio biologico permanente. Nove partner istituzionali lo scorso 9 febbraio avevano siglato a palazzo Comitini il relativo accordo di
programma.
Lincontro servir a verificare lo stato effettivo delledificio e a mettere a punto le procedure per la cessione definitiva della ex Caserma Nato agli
enti pubblici, Provincia e Comune di Isola, da parte di Marisicilia e dellAgenzia del demanio.
http://www.rosalio.it/2007/03/05/verso-un-acquario-marino-a-isola/
Immobili ex militari trasferiti al Demanio
Dalle Regioni prime proposte di riuso
Per anni abbiamo visto quel militare sulla galleria dell autostrada di Isola delle
Femmine, armato come se fosse in guerra. Provavamo a scrutare oltre, ma c
era sempre un bosco che sembrava di un altra regione a coprire la montagna.
Tutti gli altri boschi attorno a Palermo venivano cancellati dalle villette, il bosco
di Isola no. Poi, un giorno di cinque anni fa, il militare non sal pi sulla garitta
blindata. E tutti si chiesero che fine avesse fatto. Ognuno aveva la sua storia:
dicevano che nel ventre della montagna c era una polveriera, oppure un
deposito non si sa di cosa. Qualcuno era passato dai portici di via Ruggero
Settimo e aveva incrociato i cartelloni dei pacifisti: su Isola c era il simbolo
della Nato e di un deposito di munizioni. Quando nessuno lo sapeva, trent anni
fa, Peppino Impastato aveva fotografato uno strano elicottero che atterrava
dentro il bosco. Per entrare oltre il segreto militare che nessun civile ha mai
potuto attraversare, stata necessaria a Repubblica un autorizzazione della
Marina. La base stata dismessa dalla Nato nel 2000 e adesso tornata al
Demanio, dice il capitano di fregata Francesco Maugeri mentre attraversiamo
il cancello sulla strada statale di Isola, quasi all ingresso del paese. La futura
utilizzazione non sar militare precisa l ufficiale la Marina ha gi
comunicato di non essere interessata alla struttura. Al momento, noi ci
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sezione: PALERMO
Sei gallerie nel cuore della montagna, profonde fino a 800 metri. Un eliporto
nascosto dal bosco. Un canale che passa sotto l' autostrada e arriva a mare.
Ecco la base Nato di Isola delle Femmine, il deposito di armi e munizioni (quali
non si mai saputo) che si affaccia sul tratto di autostrada fra le due gallerie:
per cinquant' anni gli automobilisti hanno visto soltanto due militari dentro una
garitta. Il mistero rimasto protetto da una folta vegetazione e dalla
montagna. L' operazione trasparenza arrivata ieri mattina. Per la prima volta
i cancelli sono stati aperti a un rappresentante delle istituzioni civili, il
sindaco di Isola delle Femmine Stefano Bologna che aveva chiesto di essere
rassicurato sull' effettivo smantellamento della struttura. L' operazione
trasparenza stata decisa in tutta fretta dai vertici militari dopo un articolo di
"Repubblica" che informava delle denunce presentate dal deputato Giovanni
Ferro e dai pacifisti su strani movimenti di camion attorno alla base. L'
appuntamento per le 11.30. All' ingresso, sulla statale 113, il sindaco
incontra due marescialli della Capitaneria di porto, i comandanti dei carabinieri
di Isola e Torretta. Poco dopo arrivano anche due ispettori della Digos. Il
corteo, tre auto in tutto, si avvia lungo la strada della montagna. La stampa
resta invece al cancello, niente autorizzazione. La caserma all' ingresso ha
porte e finestre sbarrate da ormai dieci anni. Il cancello da cui si accede alla
base invece sempre rimasto aperto, vigilato con discrezione da una pattuglia.
La delegazione intrattiene il sindaco per mezz' ora. Poi, all' uscita, il
momento del bilancio. I marescialli della Marina e dei carabinieri vanno via,
resta solo la Digos all' improvvisata conferenza stampa. Mi hanno rassicurato
che nelle gallerie dentro le montagne non c' pi nulla da anni. Sono convinto
che sia proprio cos, esordisce il sindaco Bologna. Io stesso ho visto gli
ingressi delle sei gallerie chiuse ermeticamente con delle sbarre di acciaio
arrugginite. Al primo cittadino stato spiegato che il deposito non pi
ufficialmente della Nato ma della Marina militare che l' ha affidato in custodia
alla Capitaneria di porto di Palermo. Il personale di vigilanza - dice il primo
cittadino - addirittura civile, e opera senza armi. Unico scopo del servizio
impedire l' azione dei vandali. La base nacque negli anni Cinquanta. Quella
vallata nascosta fra Pizzo Mollica e monte Raffo Rosso una postazione unica.
Da ieri, grazie al sopralluogo del sindaco Bologna, sappiamo esattamente cosa
c' alla fine del percorso che si inerpica sulla galleria autostradale di Isola delle
Femmine. Dopo circa duecento metri, si trova il primo tunnel-deposito. Porta
sbarrata: l' effettiva dimensione e le strutture che ospita sono ancora segreti
militari. La galleria pi piccola di 80 metri, la pi grande di 800, stato
spiegato dai sottufficiali della Capitaneria a Stefano Bologna. Si arriva quindi a
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Antenna per rilevare il wind shear da un lato, parco marino dallaltro. In ballo 80
mln di . Due progetti completamente differenti in programma per lo stesso sito
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http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2009/12/berlusconi-isola-delle-femmine_15.html
http://noradaraisoladellefemmine.blogspot.it/
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