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Marina Militare Isola delle Femmine Caserma NATO

DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE di Isola delle Femmine N 33 DEL 30.04.03


"RICHIESTA AL MINISTERO DELLA DIFESA DI RICONVERSIONE AD USO CIVILE DELL'AREA
DELL'EX BASE NATO"

delibera di Consiglio n 33 del 30.04.03


Il presidente propone l'adozione della seguente deliberazione:
"Richiesta al Ministero della Difesa di riconversione ad uso civile dell'area
dell'ex base NATO"
Il consiglio comunale
Premesso che sul territorio di questo comune insiste un ex deposito munizioni
marina Militare;
Vista la nota del Ministero della difesa- Gabinetto del Ministro- Servizio
Pubblica informazione, del 20.3.2003. prot n 7/13987/12.17.75/03, con la
quale, in risposta a specifica richiesta del Consigliere Giuseppe Ferrante, si
comunica:
Che con decreto Ministeriale del 20.12.1998, su richiesta dello stato maggiore
della Marina, stata disposta la definitiva soppressione dell'Ente deposito
munizioni della Marina Militare, sito in Isola delle Femmine;
Che, a seguito di quanto disposto, si proceduto all'effettuazione dei lavori di
messa in sicurezza del manufatto e l'infrastruttura stata cancellata
dall'inventario della NATO;
che incorso di perfezionamento il decreto di dismissione del bene per la sua
restituzione all'agenzia del Demanio e che, in assenza di richiesta da parte di
organi dello Stato, prevista la cessione di detto bene alla Regione Sicilia;
Delibera
Prendere atto che, sulla base di quanto dichiarato dal Ministero della Difesa,
l'utilizzazione dell'infrastruttura di che trattasi per fini militari da ritenersi

priva di qualsiasi fondamento e che, pertanto, la stessa dovr essere


riconvertita ad usi civili.
Riservarsi di richiedere all'ente cui perverr la propriet del bene di concordare
la destinazione ultima del bene stesso.
Il consiglio Comunale Vista la superiore proposta di deliberazione
Ritenutola meritevole di approvazione
Con voti unanimi, espressi per alzata di mano, accertati e proclamati da
presidente
delibera
Approvare la superiore proposta di deliberazione

EX CASERMA NATO INTERROGAZIONE PARLAMENTARE 4.05706 12.3.03


RISPOSTA 26.4.05
Rifondazione Comunista
Interrogazioni Presidenza del Consiglio
Interrogazione a risposta scritta 4.05706 del 12 marzo 2003 e risposta pubblicata il
26 aprile 2005
RUSSO SPENA, DEIANA e CENTO
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa
Per sapere - premesso che: in localit Isola delle Femmine, in provincia di
Palermo, sorge una base militare NATO ove sono stoccati munizionamenti ed
armamenti di cui non nota n l'esatta tipologia n la consistenza
quantitativa; essendo la localit di Isola delle Femmine in prossimit del
grande centro abitato del comune di Palermo, di vitale importanza che siano
adottate tutte le precauzioni onde scongiurare eventi accidentali che
potrebbero procurare drammatiche conseguenze per la popolazione civile -:
quale sia la natura degli armamenti e dei munizionamenti stoccati presso la
base militare sita nel territorio del comune di Isola delle Femmine (PA); se tale
base sia o sia stata classificata quale deposito generale munizioni Nato;
quali e quante siano le altre basi classificate con la stessa classificazione; quale
sia la natura del tipo di armamento contenuto nelle basi denominate deposito
generale munizioni Nato; se in tali basi siano presenti magazzini di materiali
di difesa NBC (Nucleare, batteriologica, chimica); quali siano i piani di
emergenza previsti per la popolazione civile delle aree circostanti tali basi; se
siano stati valutati i rischi connessi alla vicinanza ad Isola delle Femmine
dell'area metropolitana della citt di Palermo; quali siano gli intendimenti del
Governo per la futura operativit di tale base; se in relazione all'adozione del
principio di cautela non ritenga opportuno il suo smantellamento. (4-05706)
Risposta. - Occorre in premessa precisare che in Italia non esistono depositi di
munizioni costruiti, gestiti ed impiegati dalla NATO nei termini indicati con
l'atto in questione. In particolare, alcuni depositi attualmente in uso,
presentano internamente delle strutture costruite e/o ampliate con fondi NATO
- e, pertanto, inserite nell'inventario NATO - ma, di fatto, sono gestiti ed
impiegati per le esigenze delle nostre Forze armate. Ci posto il deposito
munizioni della Marina militare, sito nel territorio del comune di Isola delle
Femmine (Palermo), stato soppresso a far data dal 30 giugno 1998, in
attuazione delle disposizioni di cui al decreto ministeriale 20 dicembre 1998 e,
alla fine dello stesso anno, sono state completate le operazioni di trasferimento
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del munizionamento presente a quella data all'interno dei relativi locali. Al


riguardo, il sindaco del suddetto comune, a seguito di un sopralluogo effettuato
nel marzo 2003 per verificare la presenza o meno di armi nell'area in
argomento, ha confermato che la base non viene pi utilizzata quale deposito
di munizioni. In particolare, il citato Deposito stato ufficialmente cancellato
dall'inventario NATO il 29 febbraio 2000 e chiuso il successivo 1o aprile, con
conseguente completamento dei lavori di messa in sicurezza dell'infrastruttura
mediante chiusura definitiva delle gallerie con elementi strutturali. Stante la
carenza d'interesse al mantenimento della disponibilit del bene, per le finalit
istituzionali della Forza armata, ne stata determinata la dismissione. Il
relativo iter procedimentale , allo stato, in corso di definizione. A tal
proposito, l'Ufficio territoriale del Governo di Palermo ha reso noto che
l'amministrazione comunale interessata ha gi intrapreso iniziative volte ad
ottenere l'affidamento dell'intera area in parola per includerla nella locale
riserva naturale. Quanto alla disponibilit di altri depositi classificati con la
stessa denominazione NATO, sono attualmente in uso tre depositi, nei quali
viene custodito munizionamento navale di tipo convenzionale e, in particolare,
in due di essi presente materiale di propriet nazionale destinato
esclusivamente alla protezione individuale e al rilevamento NBC che non
comporta, quindi, alcun pericolo per le aree abitate limitrofe. Con riferimento,
in ultimo, ai piani d'emergenza per la popolazione civile si precisa che la
predisposizione degli stessi demandata alle prefetture territorialmente
competenti con l'eventuale concorso della Difesa. Peraltro, si sottolinea che la
scelta dei siti su cui dislocare i depositi e le misure di sicurezza in atto
escludono eventuali pericoli per le aree abitate. Il Ministro della difesa: Antonio
Martino.
http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stenografici/sed604/btris.htm

EX Caserma NATO il COMUNE che f?


EX Caserma NATO di Isola delle Femmine in vendita?
ISOLA DELLE FEMMINE TRA STORIA E TRADIZIONE
FEDERALISMO Demaniale
Isola delle Femmine Radr meteo o acquario marino?
SERIT SICILIA S.P.A. profili di illegittimit nella riscossione dei tributi

UN ACQUARIO MARINO NELLA EX CASERMA NATO DI ISOLA DELLE


FEMMINE.
SIGLATO A PALAZZO COMITINI IL PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE
INTESA fra nove partner pubblici e privati per il riutilizzo dell'ex caserma
Nato. Sorger anche un osservatorio biologico permanente
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Palermo 9 febbraio 2007 Una forte sinergia fra le istituzioni pubbliche e i privati per
far nascere a Isola delle Femmine un acquario marino e un osservatorio biologico
permanente integrati con la riserva marina. I primi passi per la realizzazione di una
struttura unica in Sicilia e in tutto il meridione sono stati mossi oggi a palazzo Comitini con
la stipula di un protocollo dintesa fra 9 partner che metteranno risorse e know-how per
dare corpo ad un progetto che, come stato sottolineato, ha un forte valenza di carattere
turistico e scientifico.
Lacquario marino e losservatorio biologico sorgeranno presso la ex Caserma Nato di Isole
delle Femmine, una struttura ormai dismessa, ma perfettamente integra, ben collegata e
inserita in un contesto urbanistico e ambientale, di propriet del Demanio marittimo. Sono
gi state avviate le procedure per la cessione dellimmobile e dellarea al Comune di Isola
delle Femmine e alla Provincia che lente proponente e capofila delliniziativa.
Erano presenti allincontro di oggi per la firma del protocollo tutti e nove i partner, il
Presidente della Provincia Francesco Musotto, lassessore provinciale al controllo
ambientale Raffaele Loddo, gli assessori regionali al territorio e ambiente Rossana
Interlandi e al turismo Dore Misuraca, il vice Presidente nazionale di Confindustria Ettore
Artioli, il sindaco di Isola delle Femmine Gaspare Portobello, il professore Silvano Riggio
dellUniversit di Palermo, il direttore dellArpa Sicilia Sergio Marino, e i rappresentanti di
due societ che si occuperanno di sviluppare lanalisi di gestione e i canali di
finanziamento, Mario Battello direttore dellassociazione Tecla, Marcello Scalisi,
amministratore delegato di Unimed Servizi.
Il protocollo stipulato oggi d il via alla fase di progettazione e di tutte le attivit parallele
correlate al progetto di cui si occuper un comitato organizzativo, mentre un comitato
tecnico fornir tutte le informazioni tecniche necessarie oltre a creare una rete di contatti
con la comunit scientifica di settore e a promuovere liniziativa nellarea
euromediterranea.
Un progetto ambizioso - sottolinea il Presidente Musotto che ci siamo voluti intestare
per dare una scossa forte ad un territorio dalla forte vocazione turistica con una riserva
marina, quella di Isola delle Femmine-Capo Gallo, che rappresenta un patrimonio
ambientale unico. La realizzazione dellacquario sarebbe quindi strettamente collegata alla
presenza della riserva che da questa iniziativa potrebbe trarre un nuovo rilancio. Abbiamo
quindi voluto coinvolgere tutti i soggetti interessati per dare pi forza a questa nostra
iniziativa che proporremo allinterno di un circuito di finanziamenti dellUnione Europea
per il programma 2007-2013 nel settore della ricerca e dellambiente.
Il protocollo di oggi aggiunge lassessore Loddo sar immediatamente operativo con
lavvio dei due tavoli uno organizzativo e uno scientifico. I privati saranno parte essenziale
del progetto, soprattutto per la parte relativa alla futura gestione. I partner pubblici da
parte loro hanno sposato in pieno liniziativa e quindi ci sono tutte le potenzialit per
procedere in un percorso di condivisione progettuale.
Lassessore Interlandi ha sottolineato come il progetto si inserisce in una linea
dellassessorato che punta a valorizzare le biodiversit e a rivedere il sistema delle aree
protette, mentre lassessore Misuraca ha ribadito il pieno impegno dellamministrazione
regionale su uniniziativa dalle forti refluenze turistiche che per deve sin da subito
camminare velocemente cominciando dalla fase progettuale e dallindividuazione delle
risorse.
http://www.provincia.palermo.it/pls/provpalermo/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=413

Verso un acquario marino a Isola

5 MARZO 2007

Stamattina alle 10:30 il presidente della Provincia Francesco Musotto, lassessore provinciale al controllo ambientale Raffaele Loddo, il sindaco
di Isola delle Femmine Gaspare Portobello, il vicepresidente nazionale diConfindustria Ettore Artioli, lassessore regionale al territorio Rossana
Interlandi e i vertici di Marisicilia effettueranno un sopralluogo presso la ex Caserma Nato di Isola dove si vogliono realizzare un acquario marino
elosservatorio biologico permanente. Nove partner istituzionali lo scorso 9 febbraio avevano siglato a palazzo Comitini il relativo accordo di
programma.
Lincontro servir a verificare lo stato effettivo delledificio e a mettere a punto le procedure per la cessione definitiva della ex Caserma Nato agli
enti pubblici, Provincia e Comune di Isola, da parte di Marisicilia e dellAgenzia del demanio.

http://www.rosalio.it/2007/03/05/verso-un-acquario-marino-a-isola/
Immobili ex militari trasferiti al Demanio
Dalle Regioni prime proposte di riuso

SICILIA 21 marzo 2007


La provincia di Palermo ha effettuato il primo sopralluogo allex caserma Nato di Isola
delle Femmine, dove sorgeranno un acquario marino e un osservatorio biologico
permanente
http://www.edilportale.com/news/2007/03/restauro/immobili-ex-militari-trasferiti-aldemanio_9548_21.html
RELAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2007 2009

Direzione Contabilit Generale e Programmazione Finanziaria


UFFICIO PROGRAMMAZIONE
~ PRESENTAZIONE ~
Il Presidente
On.le Avv. Francesco Musotto
Lo schema di Programma Triennale Opere Pubbliche 2007 2009 stato approvato
ed emendato dal Consiglio Provinciale con provvedimento n. 044 del 23/06/2007.
Lo schema si compone dei seguenti allegati prescritti dallart.14 della Legge 109/94
nel testo coordinato con le norme di cui alla L.R. 7/02 e L.R. 7/03 e dal Decreto AI
ll.pp. DEL 3/10/2003
Fonte finanziamento: Fondi propri

MODIFICHE IMPORTO DELLE SEGUENTI OPERE:


Ctg. 11 a Opere di protezione dellambiente
Tip. 01 Nuova costruzione
Descrizione opera: Realizzazione di un acquario marino ed oservatorio biologico
marino permanente presso la ex base NATO di Isola delle Femmine - Palermo
IMPORTO: da 80.000.000,00 a 50.000.000,00 Annualit: 2008
Priorit assoluta: 190
Ctg. 08 Edilizia sociale e scolastica
Tip. 01 Nuova costruzione
Descrizione opera: Bisacquino - IPSA ampliamento
IMPORTO: da 6.988.000,00 a 7.425.000,00 Annualit: 2007
Priorit assoluta: 27
http://www.provincia.palermo.it/provpalermo/allegati/1183/rel_generale.pdf

ACQUARIO A ISOLA DELLE FEMMINE: UFFICIALIZZATI GLI INCARICHI PER LE


INDAGINI PRELIMINARI SUL CAMPO
Nominati gli ingegneri Carruba e Buffa, che si occuperanno, rispettivamente, dell'aspetto
geotecnico e idrologico-idraulico. Loddo: "Studio di fattibilit pronto entro ottobre"
Palermo 11 luglio 2007 Prima linserimento nel piano triennale delle opere pubbliche
2007-2009 e poi il via agli incarichi preliminari allo studio di fattibilit. Prosegue il
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percorso avviato dalla Provincia per la realizzazione di un acquario marino e un


osservatorio biologico marino presso la ex base Nato di Isola delle Femmine. Lo studio
preliminare stato inserito dalla giunta Musotto nel piano triennale delle opere pubbliche,
recentemente approvato dal Consiglio provinciale, per lanno 2008 con un importo di 80
milioni di euro, fondi europei. Adesso la giunta, su proposta dellassessore al controllo
ambientale Raffaele Loddo, ha dato il via libera a due incarichi tecnici necessari per
procedere allo studio di fattibilit. La consulenza geotecnica stata affidata allingegnere
Daniele Carruba, mentre la consulenza idrologica ed idraulica stata affidata allingegnere
Deimi Buffa. Dopo la stipula del protocollo dintesa con tutti i partner istituzionali
sottolinea lassessore Loddo le procedure sono state avviate e, in attesa di definire liter
burocratico con lAgenzia del demanio per la cessione dellarea, stiamo provvedendo a
redigere lo studio di fattibilit. Contiamo di poterlo presentare entro il prossimo ottobre.
Sul progetto acquario marino c grande interesse da parte dei comuni del comprensorio e
da parte nostra stiamo facendo tutti i passi necessari.
Lacquario marino e losservatorio biologico permanente sorgeranno in unarea nel
territorio di Isola delle Femmine di quasi 500 mila metri quadrati, oggi in carico alla
Marina Militare, dopo essere stata base della Nato dal 1955 al 1999 sotto il controllo degli
Usa.
I partner del progetto sono Provincia,Regione (assessorati territorio e ambiente e
turismo),Comune di Isola delle Femmine, Confindustria, lUniversit di Palermo, lArpa
Sicilia, e le due societ che si occuperanno di sviluppare lanalisi di gestione e i canali di
finanziamento, lassociazione Tecla e la Unimed Servizi.
http://www.provincia.palermo.it/pls/provpalermo/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagi
na?id_pagina=1175
UN ACQUARIO MARINO NELLA EX BASE NATO DI ISOLA DELLE FEMMINE ENTRO 45 GIORNI LO STUDIO DI FATTIBILITA'
Prosegue l'iter per la riconversione della struttura e dell'area di quasi 500 mila quadrati che la
Marina Militare intende dismettere - Il comitato tecnico ha dato il via alla fase operativa
Palermo 5 ottobre 2007 Sar pronto entro 45 giorni lo studio di fattibilit per la
realizzazione dellacquario marino e di un osservatorio biologico permanente presso la ex
base Nato di Isola delle Femmine. Entro la primavera del 2008 inoltre nellarea di quasi
500 mila metri quadrati, oggi in carico alla Marina Militare, sar aperto un percorso
naturalistico. E quanto emerso dalla riunione del comitato tecnico organizzativo convocata
presso il centro direzionale della Provincia dallassessore al controllo ambientale Raffale
Loddo. Erano presenti tutti i partner che hanno aderito al protocollo dintesa stipulato lo
scorso febbraio a palazzo Comitini: la Provincia con lassessore Loddo, il sindaco di Isola
delle Femmine Gaspare Portobello, il coordinatore del progetto Ugo Piazza, Vincenzo
Vitale delegato dellassessorato regionale al turismo, Mauro Mannino delegato
dellassessorato regionale al territorio e ambiente, Giada Platania di Confindustria Sicilia.
Nelloccasione si anche insediato il comitato scientifico composto dallUniversit di
Palermo, con il professore Silvano Riggio, lArpa Sicilia, con lingegnere Rosanna Grao, la
Unimed-Servizi, con lamministratore delegato Marcello Scalisi e lassociazione Tecla.
Via libera dunque allo studio di fattibilit, soprattutto dopo la notizia che la Marina
Militare ha ufficialmente comunicato la sua disponibilit alla cessione del bene alla
Provincia, attraverso accordo con lAgenzia del demanio. I partner delliniziativa hanno
quindi affrontato gli aspetti tecnico-organizzativi che vedranno lUniversit,lArpa e
lUnimed, quindi il comitato scientifico, occuparsi delle questioni relative alle vasche,alla
flora e alla fauna, e ad un confronto con le altre strutture di questo tipo presenti in Italia e
allestero. LAssessorato al Turismo svilupper gli aspetti relativi ai movimenti turistici che
potrebbe attivare liniziativa, lassessorato al Territorio si occuper invece in questa fase
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della definizione del percorso naturalistico che affiancher lacquario, mentre


Confindustria gi al lavoro per attivare forme di partenariato con investitori privati. Il
tutto con il coordinamento della Provincia. Altre iniziative che partiranno a breve sono un
concorso di idee per la realizzazione del marchio, partenariati con lacquario di Genova, e
con lUniversit per lutilizzo sperimentale di alcune delle gallerie presenti nellarea.
Il percorso sottolinea il Presidente Francesco Musotto va avanti secondo i piani e i
tempi stabiliti. C grande volont ed entusiasmo da parte di tutti i partner per uniniziativa
che potrebbe avere ricadute straordinarie per tutto il comprensorio.
Linteresse aggiunge lassessore Loddo confermato dalle numerose proposte di
collaborazione che sono pervenute da parte di altre strutture e centri di biologia marina, a
conferma della validit del progetto e della autorevolezza degli enti che hanno stipulato il
protocollo.
http://www.provincia.palermo.it/pls/provpalermo/v3_s2ew_consultazione.mostra_paginat0?id_pagi
na=1573
2 Luglio rilasciato parere di conformit urbanistica per il Radar Enav
Delibera G.C. 55 2.7.09
Conferimento incarico allAvvocato Lo Monaco per impugnazione decreto
Assessoriale 7.5.09 sulla variante urbanistica per la realizzazione del radar
metereologico in questo Comune
(ENAV richiede prot. AT/INF/106935 21 maggio 2009 allARTA prot 39665 e
per conoscenza al Comune di Isola parere di conformit urbanistica.
2 luglio 2009 Servizio 3 Assessorato con prot. 51882 rilascia parere di
conformit urbanistica ex art 6 L.R. 65/81 copia viene trasmessa al COMUNE
DI ISOLA DELLE FEMMINE)

Va in affitto l ex base Nato ecco le gallerie dei misteri


Repubblica 30 dicembre 2005 pagina 7 sezione: PALERMO

Per anni abbiamo visto quel militare sulla galleria dell autostrada di Isola delle
Femmine, armato come se fosse in guerra. Provavamo a scrutare oltre, ma c
era sempre un bosco che sembrava di un altra regione a coprire la montagna.
Tutti gli altri boschi attorno a Palermo venivano cancellati dalle villette, il bosco
di Isola no. Poi, un giorno di cinque anni fa, il militare non sal pi sulla garitta
blindata. E tutti si chiesero che fine avesse fatto. Ognuno aveva la sua storia:
dicevano che nel ventre della montagna c era una polveriera, oppure un
deposito non si sa di cosa. Qualcuno era passato dai portici di via Ruggero
Settimo e aveva incrociato i cartelloni dei pacifisti: su Isola c era il simbolo
della Nato e di un deposito di munizioni. Quando nessuno lo sapeva, trent anni
fa, Peppino Impastato aveva fotografato uno strano elicottero che atterrava
dentro il bosco. Per entrare oltre il segreto militare che nessun civile ha mai
potuto attraversare, stata necessaria a Repubblica un autorizzazione della
Marina. La base stata dismessa dalla Nato nel 2000 e adesso tornata al
Demanio, dice il capitano di fregata Francesco Maugeri mentre attraversiamo
il cancello sulla strada statale di Isola, quasi all ingresso del paese. La futura
utilizzazione non sar militare precisa l ufficiale la Marina ha gi
comunicato di non essere interessata alla struttura. Al momento, noi ci
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limitiamo a custodire i luoghi. La strada tutta in salita e comincia subito ad


arrampicarsi sulla montagna. Ci scortano gli uomini che hanno in custodia la
struttura: il corteo di auto procede lentamente su una curva mozzafiato che
passa sulla galleria dell autostrada e finisce alla garitta del militare che non c
pi. Da quel punto il corteo pu accelerare: la strada sembra tutta dritta, fino
al bosco che si vede in lontananza, il bosco che nasconde il mistero. C un
silenzio irreale attorno. All improvviso non si vedono pi neanche le auto che
sfrecciano sull autostrada. Da un lato c la montagna, dall altro il mare e l
isolotto delle Femmine che sembra di poter toccare con un dito. Peppino
Impastato aveva fatto la foto giusta: nel bosco c un grande eliporto. Ci
vogliono cento e pi passi per percorrere solo un lato del quadrato dipinto con
le strisce bianche: l unica vera porta per entrare dentro la base. Dal cielo.
Adesso la montagna l, davanti all eliporto, e appare nel suo vero aspetto. Il
segreto rimasto protetto per cinquant anni da una gola: fra le pareti
ricoperte di reti antimassi sale una strada intervallata da due piazzole. Si
comincia a vedere una grande apertura dentro la montagna, se ne intravede
anche un altra. I custodi della base spiegano che sono l ingresso delle
gallerie. La base ne ha sei: la pi piccola di 650 metri, la pi lunga di 950. Ci
avviciniamo. Un cancello sbarra l ingresso alla galleria numero uno. Sopra c
il simbolo della Nato. Ovunque le scritte sono in italiano e inglese. L enorme
macchinario che alimenta il sistema di aerazione del tunnel appare in ottimo
stato. Si pu provare a guardare oltre il cancello: c un corridoio di trenta
metri, dal quale si dipartono i due rami della galleria. Inutile chiedere alle
guide cosa ci fosse dentro. Non rispondono. Nell 86 il ministro della Difesa
Spadolini prov a rassicurare che nel ventre della montagna non c erano
testate nucleari. Ma il deputato della Sinistra indipendente Giovanni Salatiello
insisteva: Elicotteri sbarcano armi pericolose dalle navi della Sesta Flotta
ferme al largo. Doveva esserci un gran fermento fra queste gallerie. Mi
spiegano che qualunque cosa portassero dentro, utilizzavano muletti elettrici.
Sparse dietro il bosco sono rimaste delle casermette, ma nessuna ha l aria di
una centrale operativa. Forse, la consolle di comando rimasta dentro la
montagna. La strada che sale nel ventre della roccia porta alle altre gallerie.
La base nacque negli anni Cinquanta spiega il comandante Maugeri all
epoca c erano solo quattro aperture. Nel 92 furono iniziati i lavori per gli altri
due tunnel, poi completati nel 97. Eccoli, sono quelli pi alto, e anche i pi
profondi. La guerra fredda era finita da un pezzo, eppure la Nato continuava a
scavare nelle montagne alle porte di Palermo per sistemare altre armi e
munizioni. C era davvero una polveriera sotto la citt, e nessuno lo sapeva.
Qualcuno a Isola provava a protestare, ma la protesta durava una notte, il
tempo necessario ai militari per chiudere gli ingressi al paese e far passare
colonne di camion sulla statale. Fra i ricordi della Guerra fredda c anche l
arrivo di una nave americana al porticciolo del paese, due volte all anno.
Nessuno ha mai saputo cosa scaricassero alla base. Da quass, quasi a toccare
Pizzo Mollica e Monte Raffo Rosso, parte un canale: passa sotto l autostrada e
va a finire a mare. I pescatori raccontano di quella maledetta primavera di
vent anni fa: le motovedette blindarono il mare davanti al canale. Qualcuno
disse che venivano gi proiettili, a causa dell alluvione. Altri sostennero che le
armi salivano. Oggi lo sbocco a mare del canale una discarica. La zona della
base, sotto la vigilanza della Marina, rimasta intatta dal punto di vista
naturalistico tiene a dire Francesco Maugeri e le gallerie sono state sigillate
dopo un accurata bonifica. Continuiamo a tutelare l area fino a quando non
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arriver un nuovo proprietario. Ecco il punto. Il Comune di Isola ha lanciato la


proposta di annettere i 450 mila metri quadrati dell ex struttura militare alla
riserva di Capo Gallo. Anche l Ismett, l istituto trapianti, ha chiesto notizie
sulle gallerie. Per il momento non ci sono altri pretendenti. Non resta che
guardare ancora una volta lo spettacolo mozzafiato che si gode dalla grande
terrazza sul mare, e sperare che da queste parti non arrivino mai gli
speculatori. Altrimenti, meglio che la base resti chiusa per altri cinquant
anni. SALVO PALAZZOLO
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/12/30/va-in-affitto-ex-base-nato.html

Sei gallerie dentro la montagna


Repubblica 14 marzo 2003

pagina 7

sezione: PALERMO

Sei gallerie nel cuore della montagna, profonde fino a 800 metri. Un eliporto
nascosto dal bosco. Un canale che passa sotto l' autostrada e arriva a mare.
Ecco la base Nato di Isola delle Femmine, il deposito di armi e munizioni (quali
non si mai saputo) che si affaccia sul tratto di autostrada fra le due gallerie:
per cinquant' anni gli automobilisti hanno visto soltanto due militari dentro una
garitta. Il mistero rimasto protetto da una folta vegetazione e dalla
montagna. L' operazione trasparenza arrivata ieri mattina. Per la prima volta
i cancelli sono stati aperti a un rappresentante delle istituzioni civili, il
sindaco di Isola delle Femmine Stefano Bologna che aveva chiesto di essere
rassicurato sull' effettivo smantellamento della struttura. L' operazione
trasparenza stata decisa in tutta fretta dai vertici militari dopo un articolo di
"Repubblica" che informava delle denunce presentate dal deputato Giovanni
Ferro e dai pacifisti su strani movimenti di camion attorno alla base. L'
appuntamento per le 11.30. All' ingresso, sulla statale 113, il sindaco
incontra due marescialli della Capitaneria di porto, i comandanti dei carabinieri
di Isola e Torretta. Poco dopo arrivano anche due ispettori della Digos. Il
corteo, tre auto in tutto, si avvia lungo la strada della montagna. La stampa
resta invece al cancello, niente autorizzazione. La caserma all' ingresso ha
porte e finestre sbarrate da ormai dieci anni. Il cancello da cui si accede alla
base invece sempre rimasto aperto, vigilato con discrezione da una pattuglia.
La delegazione intrattiene il sindaco per mezz' ora. Poi, all' uscita, il
momento del bilancio. I marescialli della Marina e dei carabinieri vanno via,
resta solo la Digos all' improvvisata conferenza stampa. Mi hanno rassicurato
che nelle gallerie dentro le montagne non c' pi nulla da anni. Sono convinto
che sia proprio cos, esordisce il sindaco Bologna. Io stesso ho visto gli
ingressi delle sei gallerie chiuse ermeticamente con delle sbarre di acciaio
arrugginite. Al primo cittadino stato spiegato che il deposito non pi
ufficialmente della Nato ma della Marina militare che l' ha affidato in custodia
alla Capitaneria di porto di Palermo. Il personale di vigilanza - dice il primo
cittadino - addirittura civile, e opera senza armi. Unico scopo del servizio
impedire l' azione dei vandali. La base nacque negli anni Cinquanta. Quella
vallata nascosta fra Pizzo Mollica e monte Raffo Rosso una postazione unica.
Da ieri, grazie al sopralluogo del sindaco Bologna, sappiamo esattamente cosa
c' alla fine del percorso che si inerpica sulla galleria autostradale di Isola delle
Femmine. Dopo circa duecento metri, si trova il primo tunnel-deposito. Porta
sbarrata: l' effettiva dimensione e le strutture che ospita sono ancora segreti
militari. La galleria pi piccola di 80 metri, la pi grande di 800, stato
spiegato dai sottufficiali della Capitaneria a Stefano Bologna. Si arriva quindi a
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un bivio. La strada che sale verso la montagna conduce a un magazzino e alle


restanti gallerie. L' altro percorso in direzione della grande conca. l l'
eliporto. Attorno ci sono alcune casermette: una era adibita al corpo di
guardia, composto da una ventina di militari che si alternavano alle garitte.
Ho visto piccole strutture prefabbricate, spiega il sindaco. Dove fosse la base
comando non si sa. Forse dentro le gallerie? L Bologna non potuto entrare.
Dalla conca, poi, ben visibile un canale che arriva al mare, passando sotto l'
autostrada. - SALVO PALAZZOLO
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/03/14/sei-gallerie-dentro-la-montagna.html
Palermo - Radar contro Citt della scienza dubbi sullex base della Marina
di Luca Insalaco

Antenna per rilevare il wind shear da un lato, parco marino dallaltro. In ballo 80
mln di . Due progetti completamente differenti in programma per lo stesso sito

PALERMO Radar meteo o acquario marino? La destinazione dellex base


della Marina militare italiana di Isola delle Femmine un dilemma. Larea,
come si ricorder, stata individuata dallEnav per linstallazione dellantenna
Tdwr (Terminal doppler weather radar), un potente radar per il rilevamento e il
monitoraggio del wind shear, fenomeno atmosferico particolarmente presente
a Punta Raisi, che insidia gli aerei in fase di decollo e atterraggio. Alla vigilia
della tornata elettorale, lAssessorato regionale Territorio e ambiente,
accogliendo le richieste del comitato No radar, ha stoppato liter autorizzativo
per consentire tutti gli accertamenti sanitari e sullimpatto ambientale del
progetto. Una decisione che, per il momento, ha rasserenato la popolazione,
poco propensa a barattare la sicurezza dei voli con la propria salute.
Il sito, per, gi nel 2007 era stato scelto per farvi sorgere una delle pi
imponenti citt della scienza dEuropa, per lo studio e la tutela della flora e
della fauna del Mediterraneo, con annessi acquario, percorso ambientalistico,
stazione di biologia marina e ostello della giovent nelle vicinanze
dellaeroporto palermitano. Tra i partner del progetto, firmatari di un protocollo
dintesa, gli assessorati regionali Turismo e ambiente, la Provincia regionale di
Palermo, Arpa Sicilia, il Comune di Isola delle Femmine, lUniversit di
Palermo, Confindustria Sicilia, Tecla e Unimed Servizi.
Lintervento di Confindustria Sicilia fu il commento di Ettore Artioli, allora
vicepresidente dellassociazione degli industriali per il Mezzogiorno - mira a
promuovere la nascita, attorno a questo centro scientifico-turistico
internazionale, di un sistema che, fra strutture di ricerca, attivit ricettive e
indotto dei servizi, sia capace di assorbire circa tremila persone.
Lo studio preliminare fu inserito dalla Giunta Musotto nel Piano triennale delle
opere pubbliche, per lanno 2008, con un importo di 80 milioni di euro, fondi
europei, e affid a due tecnici lincarico di redigere lo studio di fattibilit.
Adesso lopera stata inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche,
attualmente in Consiglio provinciale, per lanno 2010. La spesa prevista di 50
milioni di euro, contro gli 8 milioni di euro, anche in questo caso fondi
comunitari, in ballo per lantenna meteo. Uno dei due progetti probabilmente
di troppo.
In Consiglio. Opere pubbliche lopposizione Libro dei sogni

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PALERMO In Consiglio provinciale, intanto, si conclusa la discussione


generale sul Piano triennale delle opere pubbliche. Per il triennio 2009/2011, il
documento di programmazione prevede 407 opere, di cui 194 nel settore
viabilit, con un fabbisogno finanziario di oltre 2 miliardi e 658 milioni di euro.
Lesame ha gi incontrato il giudizio negativo dellopposizione: Siamo di fronte
al cosiddetto libro dei sogni ha detto il capogruppo del Pd, Gaetano
Lapunzina con unelencazione infinita di opere che non sono realizzabili. Tanti
finanziamenti sono virtuali e non sono stati ancora accreditati 112 milioni di
euro per la viabilit.
Per Antonio Marotta, consigliere di Rifondazione comunista, si tratta di un
triennale basato soltanto su unipotesi di finanziamento. Mancano le risorse e
anche per le annualit 2009/2010 molti interventi sono previsti attraverso
fondi del Por Sicilia e con poca sicurezza.
Articolo pubblicato il 01 luglio 2009
http://www.qds.it/index.php?sez=articolo&skip_interstitial=true&id=708

Windshear Progetto Esecutivo installazione antenna radar


Commisione Ambiente 11 Giugno 2010
Windshear V.I.A. osservazioni LIPU febbraio 07
Windshear Costituzione Commissione Regionale sulla installazione del radar a Isola delle
Femmine
Windshear Valutazione Incidenza Ambientale DPR 357/97
Windshear Il principio di Precauzione e Prevenzione
WINDSHEAR Interrogazioni parlamentari 1999
Windshear Delibera Consiglio 86 20.12.06
DELIBERA 27 CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 SETTEMBRE 2010
IL Comitato NO radar a Isola delle Femmine chiede la convocazione URGENTE del CC
ISOLA DELLE FEMMINE: Non ci resta che piangere
Comunicato ENAV su Installazione Antenna a Isola delle Femmine
A quando la differenziata? Bugiardoni! Bugiardoni! Bugiardoni! Incapaci! Incapaci.......

PORTOBELLO HA FATTO flop flop flop flop, PORTOBELLO ol ol


Antenna wind-shear non nociva per la salute? Chi lo dice
Isola dichiara guerra all' antenna 'Ci stenderemo davanti al sito'
Inquinamento elettromagnetico e malattie

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NULLA DI FATTO AL VERTICE IN PREFETTURA SU INSTALLAZIONE ANTENNA WIND SHEAR AD


ISOLA DELLE FEMMINE
GRAZIE RIGGIO
AEROPORTI: WIND SHEAR, ENAC "STOP POLEMICHE, ORDINEREMO INSTALLAZIONE"
ACQUARIO MARINO A ISOLA DELLE FEMMINE
La rete degli amici dallEnac alla Rai
INTERESSI OCCULTI dietro all'installazione del radar a Isola delle Femmine?
La Famiglia Finmeccanica Selex Enac Enav Lorenzo Cola
Finmeccanica, fondi neri inchiesta interna di Enav
Finmeccanica, perquisizioni a sede Enav
Wind Shear, la pioggia non ferma il popolo no radar
Wind Shear Interrogazione Senatore Ferrante

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA ISOLA DELLE FEMMINE

http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2009/12/berlusconi-isola-delle-femmine_15.html
http://noradaraisoladellefemmine.blogspot.it/

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