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Bisogni: sono le necessità dell’uomo (primari: per la sopravvivenza; secondari: non servono per
sopravvivere, ma sono soddisfatti dopo quelli primari come il bisogno di istruzione)
Azienda: Complesso di beni organizzati dall’imprenditore per esercitare l’impresa (art. 2555 c.c.)
L’imprenditore è colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine del (2082)
Organizzata: vuol dire che ci deve essere una struttura stabile con dipendenti
Economica: significa che i ricavi devono coprire almeno i costi (o finalizzata al profitto)
Impresa familiare: vi partecipano i parenti fino al 3° grado. I diritti e gli obblighi rimangono intesta
all’imprenditore.
Ai familiari spetta una partecipazione agli utili proporzionata al lavoro prestato nell’impresa.
Dall’attività economica nascono rapporti (con terzi: banche, clienti, e con l’interno: lavoratori).
Da questa attività nascono diritti e obblighi. Il soggetto giuridico dell’impresa è colui a cui fanno capo diritti
e doveri.
- Privata
o Famiglia
- Pubblica
o Comuni, regioni, province, ecc.
Azienda di produzione
1
Gli appunti non sono completi, sono degli estratti della lezione.
Contratto di compravendita (2° lezione di Economia aziendale)
Le caratteristiche del contratto:
Venditore (consegnare la merce, garantirla dai vizi e dall’evizione *deve far sì che la merce non sia stata già
venduta ad altri])
La maggior parte dei contratti è verbale (quando vado a comprare del pane, ad esempio, il contratto è solo
verbale). La forma scritta è prevista per i contratti di importo rilevante, per gli immobili, le auto, ecc.
Elementi essenziali: senza di essi il contratto non è valido. Si tratta della quantità, qualità e prezzo.
Elementi accessori (tempo e luogo di consegna, imballaggio, ecc.). Questi elementi non devono
necessariamente essere presenti nel contratto. Anche senza di essi il contratto è valido.
Consegna
- Immediata
- Pronta (entro 10 g)
- Differita (in un momento successivo)
- Ripartita (a più riprese)
Queste clausole vengono inserite in fattura. Possiamo trovare le clausole dell’imballaggio. Se è gratuito non
è indicato in fattura. L’imballaggio a rendere può prevedere una cauzione che viene indicata in fattura.
Lezione 3
1. Come posso classificare le imposte?
Il Valore aggiunto è quel valore che si aggiunge ad ogni compravendita. Se, ad esempio, un commerciante
acquista un bene a 100 € e rivende ad un cliente lo stesso bene a 123,50 €, il valore aggiunto è pari al
maggior valore, alla differenza tra prezzo di vendita e costo del bene (123,50 € - 100 € = 23,50 €).
L’IVA si applica ad ogni cessione di beni o prestazione di servizi sul territorio dello Stato.
Prestazione di servizi (un servizio è un “bene” immateriale, intangibile, come può esserlo il trasporto in taxi,
una consulenza da un avvocato, assistere ad un concerto, ecc.)
Per presupposto si intende ciò che deve verificarsi perché si possa applicare questa imposta.
I presupposti sono 3:
P. soggettivo (la cessione deve essere fatta da chi esercita un’attività commerciale)
P. oggettivo (la cessione deve riguardare beni o prestazione di servizi )
P. territoriale (le cessioni devono avvenire sul territorio dello Stato, non sono imponibili i beni che
vengono esportati, per evitare la doppia tassazione)
Esenti Non sono considerate imponibili per ragioni economiche o sociali (cessioni che riguardano la
sanità o l’istruzione). Hanno i presupposti, ma non si applica l’IVA per agevolare operazioni
ritenute socialmente utili.
Escluse Sono escluse quelle che non sono considerate cessioni (come i prestiti)
Imponibile Quando ci sono tutti e 3 i presupposti (e non ci sono ragioni sociali od economiche per
considerarle esenti)
Non Le esportazioni di beni non sono considerate imponibili per evitare la doppia tassazione.
imponibili Infatti se si applicasse l’IVA in Italia, poi dovrebbero pagare di nuovo l’IVA nel paese di
esportazione. L’IVA si paga solo sui beni acquistati e venduti in Italia, oppure importati.
Le aliquote sono 3:
Esempio:
Aliquota: 10%
L’IVA si applica con un meccanismo detto “a cascata” o “deduzione imposta da imposta”, perché “cade”
dal venditore al compratore.
IVA a credito
Le aziende sugli acquisti pagano l’IVA. Infatti nella fattura c’è l’IVA.
L’azienda non acquista per consumare ma per vendere o produrre altri beni. L’IVA sugli acquisti, quindi è
un credito verso lo Stato. L’azienda matura un credito verso lo Stato. È IVA a credito (sugli acquisti)
IVA a debito
Quando l’azienda rivende il bene ad un’altra azienda o al consumatore finale, incassa l’IVA per conto dello
Stato (perché è un’imposta dello Stato). La dovrà restituire allo Stato. È un debito. Iva a debito (sulle
vendite).
Liquidazione dell’IVA
A fine mese (per le aziende più grandi) o a fine trimestre, l’azienda fa il calcolo:
IVA a debito – IVA a credito = IVA da versare (se i debiti sono maggiori dei crediti)
Esempio.
Acquisti del mese di febbraio: 10.0000 euro con iva a credito per 1.000 € (con aliquota al 10%)
Iva a debito > Iva a credito per 500 € (1.500 – 1.000), quindi l’azienda verserà allo Stato 500 €.
Per l’azienda l’IVA non è né un costo né un ricavo. La paga e l’incassa per conto dello Stato.
Vendo a 107
Bene)
Ho acquistato a 100
Valore aggiunto = 7
2.400 € 20 €
3.330 € 10%
416 € 4%
880 € 10%
Vendite
1 8.500 10 15.000 20
2 12.000 10 18.000 10
3 14.000 4 25.000 4
3
I.V.A.
B.Imp. x 0,20
B.Imp. x 0,04
Corrispettivo:1,20
Corrispettivo:1,10
Corrispettivo:1, 04
Domande di ripasso di economia aziendale
1) Come possono essere le imposte? ________________________________________________
2) Che tipo di imposta è l’IVA? E’ un’imposta _______________________ (diretta o indiretta?)
3) Cosa colpiscono le imposte dirette? _________________________
4) Cosa colpiscono le imposte indirette? ________________________
5) Cosa significa la sigla I.V.A.? Imposta sul V___________ A______________
6) Cos’è il Valore aggiunto?
a. Prezzo di acquisto – Prezzo di vendita
b. Prezzo di vendita – Iva
c. Prezzo di vendita – prezzo di acquisto
7) Se un’azienda acquista un bene a 300 € e lo rivende a 350 €, a quanto ammonta il valore aggiunto
del bene? _____________ €
8) Quante sono le aliquote IVA? _____
9) Quali sono? ________________________________________________________________
10) Su cosa si applica l’aliquota IVA?
[A] Sul corrispettivo [B] Sulla base imponibile
11) Il corrispettivo è uguale a....?
a. Al costo del bene
b. Alla Base imponibili + IVA
c. Alla base imponibile + prezzo
12) L’Iva al 4% si applica su:
[A] Beni di lusso [B] Beni di prima necessità
13) Cosa rappresenta per l’impresa l’IVA?
[a] Un costo [b] Un ricavo [c] Né costo né ricavo
14) Cosa vuol dire “scorporo dell’IVA”?
a. Applicare l’IVA alla base imponibile
b. Calcolare la base imponibile (o l’IVA) conoscendo il corrispettivo
c. Calcolare il corrispettivo conoscendo la base imponibile
15) Per fare lo scorporo dell’Iva, divido il corrispettivo per ............. se l’IVA è al 20%, oppure per
............... se l’IVA è al 10%, oppure per .................. se l’IVA è del 4%.
16) Dopo aver trovato la base imponibile per calcolare l’IVA (in valore assoluto) moltiplico la base
imponibile per ............. (se l’IVA in percentuale è al 20%), oppure per ................ (se è al 10%),
oppure per .................. (se l’Iva è al 4%)
17) Per fare lo scorporo dell’Iva posso usare anche la proporzione (se il corrispettivo è 332 € e l’Iva è
al 20%):
a. 100: 110 = x : 332 b. 100: 120 = 332 : x c. 100: 120 = x : 332 d. 120: 100 = x : 332
18) Cosa si intende per “Deduzione imposta da imposta”?
19) Quali sono i presupposti per l’applicazione dell’IVA? 1: S_______________ 2: O____________
3: T_________________
20) Associa i tipi di operazioni IVA