Sollicito, animoso e prompto sia, Che, nel fin, a chi dura el pregio dato. AMOR, dubio non che gelosia In qualche parte ognor non te acompagni: Ma poca bona, e troppa cosa ria. AMOR, termine e fin de toi guadagni un sempre sospirar infin a morte; E chi un d ride, un'anno advien se lagni. AMOR, questo disio stringe s forte Di consequir quel che gl'imprime al core, Che al effecto non par che se aprin porte. AMOR ce insegna non aver timore In qual se voglia impresa: ch un ardito Sempre ne la sua corte vincitore. AMOR, se qualche volta ha un cor ferito, E lo resani cum quel proprio strale, Oh quanto nel suo regno favorto! AMOR, septe anni andar, come animale, Fece quel savio re: ch la sua lege El principe al suo servo adduce equale.
AMORE obtenne, che a guardar la grege
D'Ameto Apollo stesse, e a lui crudele Non fu al fin poi; ma cus i suoi correge. AMOR nov'arte trova; e sotto el mele L'esca tien sempre; e i soi servi contenta, Quando se ne ritrova alcun fidele. AMOR de ciascun servo il diso tenta; E se 'l ritrova vano, in forme tante Il volgie, che ogni d pi se lamenta. AMOR questo gran Cyclope gigante Fece per Galatea tanto amoroso, Che pi de lui forse non arse amante. AMOR Paride fece s animoso, Che ardito fu rapir Elena bella, Ch ciascun cor Amor fa generoso. AMORE, a Vener figlio, fece che ella Per Adone arse e per lui tanto accese: Ch Amor infonde ancor dal ciel sua stella. AMOR fece che Jove gi discese In varie forme, in tauro, in cygno, in oro, E Ganymede in aquila ancor prese.