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LOUISA MAY ALCOTT

OTTO CUGINI
o "LA COLLINA DELLE ZIE"
EDIZIONI PAOLINE
Titolo originale:
Eight cousins; or, The aunt-hill
Traduzione dall'inglese di Laura Ferajorni Guicciardi
Introduzione di Luigi Giovannini
Illustrazioni di Nino Musio
sesta edizione 1983
EDIZIONI PAOLINE, Roma 1983
Redazione: Via Alessandro Severo, 58 - 00145 Roma Distribuzione-. Corso Regina M
argherita, 1/2 - 10124 Torino ISBN 88-215 00542-1
INTRODUZIONE
Continuiamo il discorso
Abbiamo buoni motivi per ritenere che il lettore (o la lettrice) di queste righe
sia gi a conoscenza delle principali linee biografiche di Loui-sa May Alcott. Le
avr apprese, se non da altri, dall'introduzione che Carla Maga ha scritto per Pi
ccole donne e da quella che il sottoscritto ha preparato per un altro romanzo de
lla Alcott, Jack e Jill, pubblicati anch'essi in questa collana delle Edizioni P
aoline. Non staremo a ripeterle qui.
Non mancano per altre cose da dire. Anzi, approfitteremo di questa introduzione p
er prospettare una questione particolarmente difficile e spinosa, sulla quale i
lettori odierni della Alcott, piccoli o grandi, potranno avere un'opinione diver
sa da quelle pur autorevoli dei suoi contemporanei e delle quali parleremo qui s
otto. Ci vogliamo chiedere in sostanza se l'Alcott sia veramente una scrittrice
per ragazzi e ragazzine, i quali sembrano i destinatari naturali e soprattutto s
ono i lettori abituali dei suoi romanzi; in particolare esaminiamo se sia opport
uno mettere nelle loro mani proprio questo romanzo in due parti, intitolate risp
ettivamente Otto cugini e Rose in fiore. (Tra parentesi, sembra opportuno far os
servare preliminarmente che la parola Rose di quest'ultimo titolo da pronunciare
all'inglese e non all'italiana, perch il nome proprio inglese, corrispondente al
l'italiano Rosa, e non il plurale del sostantivo comune italiano rosa ).
Partiamo, tuttavia, riallacciandoci anzitutto a un'osservazione che gi facemmo ne
lla nostra introduzione citata: l'identificazione dell'Autrice con qualche sua c
reatura e in particolare con una delle sorelle March protagoniste di Piccole don
ne, ossia Jo. E esattamente l'opposto di quel che sembra di dover dire a proposi
to di Rose, la protagonista femminile di Otto cugini e di Rose in fiore. L'A. no
n si immedesima in lei e non la considera neppure una ragazza modello.
Nella sua prefazione alla seconda parte di Otto cugini, infatti, la stessa Alcot
t dichiarava: Rose non proponibile (designed) come una ragazza modello: e questa
seconda parte venne scritta semplicemente per mantenere una promessa che era st
ata fatta, nella speranza di offrire un po' di divertimento, e forse qua e l qual
che cenno che possa giovare ad altre rose per prepararsi a fiorire .
Questa seconda parte, del resto, non port via molto tempo alla sua Autrice: venne
scritta infatti in tre sole settimane durante un soggiorno estivo a Concord, la
cittadina vicina a Boston presso la quale c', tra i boschi di Sleepy Hollow, il
cimitero in cui riposano, insieme alla Alcott, suo padre Amos Bronson, il suo ma
estro Hawthorne e il suo ammiratore Henry Thoreau.
Anche l'Alcott si era resa conto dei limiti della sua ispirazione, perch fin dall
a prefazione alla prima parte aveva sentito il bisogno di chiedere scusa ai suoi
piccoli lettori dei difetti in essa contenuti, impegnandosi a farne ammenda nel
la seconda parte, intitolata appunto Rose in fiore.
Un romanzo per rose che si preparano a fiorire
In realt, scritto nell'estate del 1876, Rose in fiore venne pubblicato nell'autun

no e ottenne subito una recensione per taluni aspetti positiva, ma per altri piu
ttosto critica. Diceva infatti l'anonimo recensore di The Literary World (v. 7,
die. 1876, p. 104): La signorina Alcott progredisce nello stile, se non nell'ori
ginalit e nella forza. Il suo ultimo libro, "Rose in Bloom", uno dei suoi miglior
i, bench il tarlo del sentimento debilitante stia rodendogli il cuore. Resta un m
istero per noi perch ella vizi i propri racconti mascherando i suoi ragazzi e le
sue fanciulline al modo di gente cresciuta e torturando i loro cuoricini con le
agonie dell'amore. Un eccesso di quest'assurdit sentimentale come un veleno di tu
tti i suoi racconti. Il presente racconto sembra tirato troppo in lungo, anche s
e ha qualche dialogo vivace. Charley una bamboletta disprezzabile, che ogni lett
ore maschio morirebbe dalla voglia di prendere a calci. Avrebbe potuto essere l'
originale del damerino di Carlyle. I piccoli Campbell dal sangue blu, la maggior
parte dei quali storcono il naso di fronte a Phebe quando Archie manifesta l'in
tenzione di sposarla, convolano poi a nozze con la dovuta magnificenza .
Ci che disturba il recensore di The Literary World, pi di qualunque altro difetto
narrativo, dunque soprattutto l'eccesso di sentimento, che non sembra adatto per
lettori e lettrici giovanissimi.
Otto cugini, perci, e ancor pi Rose in fiore, sarebbero pertanto romanzi non per p
iccolissimi e neppure per ragazzi e fanciulline, ma sarebbero destinati piuttost
o alle fanciulle in fiore o, per dirla con la Alcott stessa, alle rose che si pr
eparano a fiorire . In realt il romanzo molto chiaramente diviso in due parti e il
limite del sentimentalismo riguarda soprattutto questa seconda parte. La prima
parte, invece, ci sembra un romanzetto per ragazzine e ragazzini di stampo pi cla
ssico , come si vede gi dalla trama.
Tutto ha inizio con la figura imbronciata di Rose, una fanciullina delicata come
il fiore di cui porta il nome, che da una settimana ormai nel palazzo dei Campb
ell sulla collina delle zie , dove giunta dopo aver perso prima la mamma e poi il
pap. La schiera delle sei zie si rende ben presto conto che ha poche speranze di
riuscire a tirare su la fanciullina a posto nel corpo e nello spirito. Ma ecco
arrivare, non si sa bene da dove, ma comunque da lontano, lo zio paterno Alec, u
na bella figura di medico e giramondo (tra parentesi, tanto simile all'amatissim
o modello Amos Bronson, il pap di Louisa May Alcott). Le sue idee sull'educazione
sono moderne e prudenti insieme e mirano a fare di Rose una fanciulla sana ed e
quilibrata. E cos sar infatti. Ma una parte di merito in questa educazione di Rose
ce l'hanno anche i sette cugini maschi, che costituiscono, appunto con la ragaz
zina, gli otto cugini. Sono, naturalmente, l'uno diverso dall'altro (un artifici
o letterario, questo, fin troppo scoperto e semplicista!), e offrono cos all'Autr
ice la possibilit di prospettare problemi e situazioni cui pu dover far fronte un
ragazzo (e soprattutto una ragazzina) dall'infanzia pi o meno spensierata alle pr
ime pene di amore e addirittura alle prime impegnative decisioni, ivi compresa,
pi importante fra tutte, la scelta del compagno (o della compagna) per la vita in
tera. Queste ultime sono soprattutto le preoccupazioni delle rose che si prepara
no a fiorire e occupano, come dicevamo, la parte pi consistente della seconda par
te del romanzo dell'Alcott dedicata appunto alla protagonista Rose che in fiore .
Si pu discutere, e noi lo prospettiamo qui appunto come un tema da approfondire d
a parte dei lettori della collana Grandi Narratori , se un ragazzino o una ragazz
ina (che sono, lo ripetiamo, i lettori abituali dell'Alcott) siano gi in grado di
appassionarsi ai tormenti o alle
agonie dell'amore , come diceva il citato recensore di The Literary World. In rea
lt, non sembra che si possa troppo facilmente giudicare il mondo infantile immune
da questi problemi e sofferenze: quanti bambinelli che ancora vanno all'asilo m
ostrano tutti felici la loro amichetta, e le bambinelle il loro amichetto? E non
parliamo poi degli adolescenti! Sono per ancora soltanto poco pi di simpatie spec
iali che preludono all'Amore, quello con l'A maiuscola, che sembra invece esiger
e una maturazione fisica, psicologica, umana ben maggiore di quella che si pu ave
re alle scuole elementari e anche nel tempo delle mele .
C' poi un aspetto qualificante dei tormenti d'amore secondo l'Alcott che pu ulteri
ormente invitare a guardare senza scetticismo e anzi con positivit al fatto che q
ueste pagine finiscano nelle mani anche dei preadolescenti. Sotto l'apparenza di
un fragile tessuto narrativo, la figlia di Amos Bronson si preoccupa infatti di

proporre ai suoi piccoli lettori-lettrici di un secolo fa delle idee abbastanza


rivoluzionarie, che sono ben lungi dall'essere diventate superflue o sorpassate
anche oggi. Ella esalta infatti i requisiti dell'amicizia prima e del fidanzame
nto e del matrimonio poi, mostrando che la donna non deve limitarsi ad essere la
bamboletta vezzeggiata e idolatrata (e quindi isolata in un suo mondo dorato),
ma deve sentirsi e operare come educatrice dei suoi amici e particolarmente del
fidanzato e del marito, prima di diventarlo (ruolo non esclusivo e unico, ma pre
stigioso quanto altri mai!) nei confronti dei suoi figlioli. La ragazza, cio, dev
e sapersi valere del potere conferitole dalla sua capacit di attrarre per rendere
migliore colui che intende meritarsi la sua amicizia e tanto pi il suo amore e l
a sua mano. Pertanto l'Alcott pu dirsi veramente scrittrice satirica nel senso po
sitivo del termine, cio di scrittrice che si propone di far passare un messaggio .
Saranno i ragazzi e le ragazze di oggi in grado di gradire e di accogliere ques
to messaggio? Noi pensiamo di s, ma la risposta la devono dare soprattutto i lett
ori dell'Alcott.
Una critica molto severa
Scrittrice satirica , abbiamo definito pi sopra l'Alcott. Non siamo stati certo i
primi ad attribuirle questa qualifica (da noi peraltro
interpretata, come dicemmo, nel suo significato positivo). Prima di noi e pi auto
revolmente lo ha fatto il suo quasi contemporaneo e celeberrimo Henry James, che
assume per il termine in un significato non positivo per l'Alcott, soprattutto i
n riferimento al pubblico giovanile al quale si rivolge la narrativa della scrit
trice americana. Il lungo e duro intervento critico del James venne ospitato dal
la rivista The Nation del 14 ottobre 1875 e si riferiva alla prima parte del rom
anzo dell'Alcott, quella intitolata Otto cugini.
Eccone i passi pi significativi: E stato talvolta affermato da un attento foresti
ero, in visita a queste spiagge, e certamente talvolta anche da qualche avventur
oso nativo, quando l'esperienza gli abbia dato la possibilit di qualche invidioso
confronto, che i ragazzi americani sono privi di un certo fascino posseduto abi
tualmente dai fanciulli del Vecchio Mondo. Le ragazzine hanno la tendenza ad ess
ere impertinenti e stridule e i ragazzini hanno la tendenza ad essere aggressivi
e pieni di abilit; entrambi poi, sia le ragazzine che i ragazzini, sono accusati
di essere privi, o di aver perso, il dolce, timido fiore dell'infanzia ideale.
Ammesso che le cose stiano cos, una mente filosofica desidera conoscerne la ragio
ne, e quando, nel corso della sua ricerca, la mente filosofica si imbatte nei ra
cconti della signorina Alcott, siamo convinti che essa sperimenter l'immediato im
pulso di esclamare: "Eureka!" (Ossia: Ho trovato!). La signorina Alcott la narra
trice (preferita) dei ragazzi, la Thackeray, la Trollope, della stanza dei bambi
ni e dell'aula scolastica. Ella ha a che fare con le questioni sociali del mondo
infantile e, come Thackeray e Trollope, una scrittrice satirica. Ella estremame
nte ingegnosa e, crediamo, ampiamente popolare tra i suoi piccoli lettori. In qu
esto suo ultimo volume, ella ci offre una relazione su una ragazzina di nome Ros
e, che ha sette turbolenti cuginetti, un certo numero di grottesche zie e uno zi
o grande e grosso, un onesto marinaio, tutto impegnato a partire a lancia in res
ta contro gli inganni della vita. Quando arriva, trova la nipotina assediata da
un buon numero di queste zie, e la signorina Alcott impegnata soprattutto a desc
rivere come egli sia riuscito a scrollarsele di dosso l'una dopo l'altra. Ci dif
ficile descrivere le nostre impressioni al riguardo senza dare l'impressione di
compiere un'ingiustizia nei confronti delle aspirazioni dell'Autrice. Il romanzo
scritto con un'evidente buona fede, ma ci colpisce come una scelta particolarme
nte infelice, se si pensa che si tratta di un intrattenimento da proporre a dei
bambini. Non adatto non solo nei suoi dettagli, ma anche nel suo tono
generale, nel costante sviluppo dello stile. Un elegante tono satirico proprio l
'ultimo al mondo che si debba adottare per descrivere a dei bambini quelli che s
ono pi grandi e migliori di loro, come pure le cose misteriose della societ che li
circonda. (...) Tutto ci insieme un ben povero intrattenimento e una ben povera
lezione istruttiva. Gli studiosi sostengono che i bambini vanno alla ricerca di

ci che obiettivo; ed una cosa buona per loro avere la sensazione che la gente e l
e cose che li circondano e che fanno appello al loro rispetto sono degli esempla
ri piacevoli e pieni di forza di ci che essi danno l'impressione di essere. L'ero
ina della signorina Alcott evidentemente una ragazzina molto ripiegata su se ste
ssa, e certamente la sua storia intensificher la tendenza al ripiegamento su se s
tesse delle piccole lettrici che la leggeranno. (...) Che cosa ne stato dei libr
i di "Rollo" della nostra infanzia e dei piacevoli racconti di "Franconia"? Se s
ono esauriti, chiediamo energicamente che essi siano ripubblicati come un antido
to a questo infelice amalgama della novella e del libro di racconti. Questi racc
onti pieni di fascino avevano, realmente parlando, una semplicit e una "obiettivi
t" quasi omeriche. Le zie di cui parlava il "Rollo" erano sempre sagge e piene di
premure, e nipotini e nipotine non erano mai messi nella necessit di insegnare l
oro a stare al proprio posto. Il mondo dei bambini non era un mondo di interroga
tivi, ma di cose, e quantunque le cose fossero comuni ed accessibili a tutti i b
ambini, esse sembravano avere su di essi l'iridescenza del paese delle fate. Ma
in Otto cugini non vi alcuna iridescenza e neppure una fata; tutta prosa e, per
la nostra sensibilit, una prosa piuttosto ordinaria .
La parola ai ragazzi (e alle ragazze!)
Abbiamo riferito con ampiezza questo severissimo giudizio di un (allora futuro)
grande scrittore come Henry James perch riteniamo che si tratti di una valutazion
e che esige di essere presa in considerazione e anzi affrontata anche e soprattu
tto dai pi diretti interessati, ossia i ragazzi e le ragazze. La sua nostalgia pe
r Rollo e i racconti di Franconia probabilmente trova d'accordo anche qualche de
licato educatore dei nostri giorni, che vorrebbe isolare i bambini in un mondo d
orato e fatato .
In effetti, non si pu rifiutare ai bambini (ma neppure a coloro che hanno qualche
anno in pi!) il diritto di sognare, il diritto di evadere almeno di tanto in tan
to in un mondo di fiaba in cui non ci siano interrogativi angosciosi e irrisolti
se non irresolvibili, come spesso purtroppo succede invece in questo mondo cos c
oncreto col quale dobbiamo fare i conti tutti i giorni.
Ma la realt vera quella che , e non basta mettersi una mano davanti agli occhi o n
ascondere il capo sotto la sabbia a mo' dello struzzo per farla scomparire o ren
derla migliore. E allora ecco l'impegno e il ruolo di intervento e di trasformaz
ione che sono una responsabilit dei grandi , ma che in qualche misura cominciano a
coinvolgere anche i meno grandi e persino i piccolissimi. E naturalmente per in
tervenire e tanto pi per trasformare necessario conoscere, essere avvertiti. La n
arrativa didascalica pu essere proprio uno dei mezzi pi efficaci per far giungere
1' informazione anche ai piccoli.
Non vogliamo per insistere troppo sul carattere didascalico-satirico-morale di qu
esto come degli altri romanzi della Alcott. Ella aveva consapevolezza di dover s
crivere in modo piacevole e suggestivo se voleva farsi leggere dai ragazzi e dal
le ragazzine.
E questi ragazzini e ragazzine non mancavano d'altronde di far arrivare all'Autr
ice le espressioni della loro simpatia per i suoi personaggi. Gi Henry James nell
a recensione che abbiamo citato la riconosceva la narratrice (preferita) dei rag
azzi, la Thackeray, la Trollope, della stanza dei bambini e dell'aula scolastica
. (...) Ampiamente popolare tra i suoi piccoli lettori . C' qualche altra testimon
ianza interessante al riguardo.
Il St. Nicholas, la rivista che ospit per prima a puntate Otto cugini (gennaio-ot
tobre 1875), nel suo numero del settembre 1876, volume III, riportava a p. 741 l
a seguente letterina di una piccola lettrice: Lynchburg, Virginia - Caro St. Nic
holas. Ho acquistato la vostra rivista da quando ha cominciato ad essere pubblic
ata, e sono convinta che stia migliorando ad ogni numero. Mi piaciuto " Eight Co
usins " pi di qualunque altro racconto che sia apparso sul St. Nicholas-, perfett
amente splendido, come tutti i libri della signorina Alcott. Nellie .
Ancora pi suggestiva era poi la letterina che giungeva dalla lontana Russia e che
il St. Nicholas pubblicava nel febbraio 1899: Caro St. Nicholas. Noi siamo due

ragazze russe, e ti scriviamo per dirti quanto apprezziamo la tua rivista... Ci


piacciono in maniera smisurata (exceedingly) i libri americani, specialmente quelli di Miss Alcott, e ci piacerebbe tant
issimo poterci recare un giorno in America, perch gli Americani sembrano molto co
ntenti... Sasha B. e Vera L. .
Gli Americani sembrano molto contenti : questa era l'idea che Sasha e Vera si fac
evano degli Americani attraverso i romanzi di Miss Alcott. Una testimonianza dec
isamente in contrasto con quella di Henry James e che probabilmente pi vera di qu
ella del grande scrittore, perch espressa con una spontaneit e un disinteresse che
sembrerebbero minori nel James.
Per quel che riguarda proprio Rose in fiore, infine, non sar inutile ricordare ch
e anche di questo romanzo della Alcott venne fatta una trasposizione teatrale, a
d opera di John D. Ravold, nel 1935: il racconto di Rose e dei suoi sette cugini
viene rinarrato all'interno di una cornice, ambientando l'intera azione in una
stanza della vecchia dimora dei Campbell, in qualche posto della Nuova Inghilter
ra, nell'anno 1885 . La zona geografica della Nuova Inghilterra e la datazione de
l 1885 sono gli elementi che fissano nello spazio e nel tempo questo racconto de
lla Alcott, mentre l'indicazione in qualche posto ricorda che si tratta di una v
icenda inventata, anche se nasce in qualche modo dalla vita e alla vita in qualc
he modo intende servire.
Concludiamo. Scrittrice piena di afflato sentimentale ma non priva di sollecitaz
ioni satiriche, l'Alcott non morta del tutto e se la sua tomba nel cimitero di S
leepy Hollow, a Concord, smisuratamente piccola in confronto a quella del padre
e anche a quella del cognato John Pratt, il marito di sua sorella Anna, gigantes
co e anzi prodigiosamente parlante il monumento della sua opera che continua ad
infondere ai giovani ottimismo e serenit, senza leziosaggini e retorica . Ci augur
iamo che anche i pre-adolescenti (e i giovani) del Duemila siano capaci di cogli
ere questo messaggio .
Luigi Giovannini
Capitolo I
DUE RAGAZZE
Rose era seduta tutta sola nel grande salotto, col suo fazzolettino pronto ad as
ciugare la prima lacrima, poich stava pensando ai suoi dispiaceri e c'era da aspe
ttarsi un diluvio. Si era rifugiata in questa stanza, perch le sembrava un buon p
osto in cui essere infelici: era buio e silenzioso, pieno di mobili antichi, ten
daggi scuri, e tutt'intorno erano appesi ritratti di vecchi gentiluomini in parr
ucca, dall'aspetto solenne, di signore dal profilo severo e dai cappelli enormi,
e di bambini dall'espressione attonita. Era un posto ottimo per piangere: e la
pioggia primaverile che batteva sui vetri sembrava dire singhiozzando: Piangi! I
o ti sono vicina! .
Rose aveva veramente qualche ragione per essere triste: non aveva la mamma e poc
o tempo prima aveva perduto anche il suo pap, che non le aveva lasciato una casa,
tranne questa, con le sue prozie. Rose era con loro soltanto da una settimana e
, bench le buone vecchiette avessero cercato di fare del loro meglio per renderla
contenta, non avevano avuto un grande successo, poich la bambina era completamen
te diversa dalle altre.
Le zie le avevano dato completa libert in casa e per un giorno o due Rose si era
divertita a girovagare in tutte le stanze: era una bellissima casa antica, piena
di strani angoletti, di stanze magnifiche e di passaggi segreti. Finestre si ap
rivano nei posti pi inaspettati, piccoli terrazzini si protendevano romanticament
e sul giardino, e al piano superiore vi era una lunga galleria piena di curiosit
provenienti da tutte le parti del mondo: poich i Campbell erano stati per generaz
ioni capitani di mare.
Zia Plenty aveva persino permesso a Rose di rovistare nello stanzino delle porce
llane: ma sembrava che a Rose importasse ben poco: e quando fall anche quella spe
ranza, zia Plenty rinunci disperata ad altri tentativi.

La dolce zia Peace aveva provato ogni genere di graziosi lavoretti e


aveva progettato un guardaroba per la bambola che avrebbe vinto il cuore di qual
siasi bimba. Ma Rose si appassionava ben poco ai cappellini di seta rosa e alle
calzine, pur continuando a cucire ubbidientemente, finch la zia la colse mentre s
i asciugava le lacrime con lo strascico di un abito nuziale: quella scoperta mis
e fine alla societ di cucito.
Poi le due signore si consigliarono e decisero di far venire una ragazzina model
lo a giocare con la loro nipotina. Ma Annabel Bliss fu il peggiore insuccesso, p
oich Rose non poteva neppure vederla e sosteneva che Annabel era cos simile ad una
bambola di cera che le veniva una gran voglia di pizzicarla per vedere se avreb
be gridato. Cos la piccola, leziosa Annabel fu rimandata a casa e le zie, esauste
, lasciarono per un giorno o due Rose ai suoi capricci.
Il brutto tempo e un raffreddore la costrinsero in casa e la bimba pass la maggio
r parte del suo tempo nella biblioteca in cui erano raccolti i libri di suo padr
e. Qui lesse molto, pianse un poco e sogn: quei sogni innocenti e lieti in cui i
bimbi ricchi di fantasia trovano gioia e conforto. Questo modo di passare il tem
po le piaceva pi di qualunque altro, ma non le faceva molto bene alla salute: div
ent pallida, con gli occhi stanchi, svogliata, bench zia Plenty le somministrasse
una quantit di pastiglie di ferro e zia Peace la coccolasse.
Le povere zie si lambiccarono il cervello alla ricerca di un nuovo divertimento
e decisero di arrischiare un colpo ardito, bench non avessero grandi speranze di
successo. Non parlarono a Rose del loro progetto che doveva essere realizzato il
sabato pomeriggio, ma la lasciarono tranquilla finch venne il momento della gran
de sorpresa, non immaginando che la strana bimba avrebbe trovato una gioia nel m
odo pi inatteso.
Prima che avesse il tempo di spremere una sola lacrima, un suono ruppe il silenz
io e le fece drizzare le orecchie. Era soltanto il dolce cinguettio di un uccell
o, ma sembrava si trattasse di un uccello particolarmente dotato, perch, mentre R
ose ascoltava, il dolce cinguettio si trasform in un fischio allegro, poi in un t
rillo, in un gorgheggio e fin in un miscuglio musicale di tutte le note, come se
l'uccellino fosse scoppiato in una risata. Anche Rose scoppi a ridere e, dimentic
ando i suoi dolori, balz in piedi, esclamando:
E un merlo poliglotta! Dov'?
Corse nell'ingresso e diede un'occhiata fuori, ma non vide nessun pennuto all'in
fuori di un pulcino sporco. Ascolt ancora e il suono
sembrava venisse dall'interno della casa. Eccitata, segu il suono, che la conduss
e nello stanzino delle porcellane.
Qui dentro? Che buffo!
disse. Ma quando entr, non vide nessun uccellino all'infu
ri delle rondinelle che si baciavano sulle porcellane di Canton, allineate sugli
scaffali. Improvvisamente il viso di Rose si illumin e, aprendo piano piano la p
orticina scorrevole del passapiatti, diede un'occhiata in cucina. Ma la musica e
ra cessata e la bimba vide soltanto una fanciulla con un grembiule azzurro, che
fregava il focolare. Rose la guard fissa per un minuto, poi domand bruscamente:
Hai sentito il merlo poliglotta?
Gi...
La fanciulla guard in su con uno strano scintillo negli occhi neri.
Dov' andato?
ancora qui.
Dove?
Nella mia gola. Vuoi sentirlo?
Oh, s! Vengo dentro!
e Rose strisci attraverso l'apertura del passapiatti sul l
o scaffale dall'altra parte, poich era troppo perplessa e aveva troppo fretta per
fare il giro dalla porta.
La ragazza si asciug le mani, incroci i piedi sul tappeto
piccola isola in mezzo a
d un mare di sapone e dalla sua esile gola uscirono il garrito della rondine, il
trillo del pettirosso, il grido della ghiandaia, il canto del tordo, il tubare
della colomba e molti altri gorgheggi noti: e tutto fin come prima con l'estasi m
usicale di un verdone che canta e svolazza sull'erba in una splendida giornata d
i giugno.
Rose era cos stupita che quasi cadde dalla mensola su cui era appollaiata e quand
o il piccolo concerto fin, batt le mani felice.

Oh, splendido! Chi ti ha insegnato?


Gli uccelli
rispose la fanciulla con un sorriso, riprendendo il lavoro.
Magnifico! Io so cantare, ma non cos bene certo! Come ti chiami, per favore?
Phebe Moore.
Posso star qui a guardarti lavorare? Ero tanto sola in salotto!
S, certo, se ne ha voglia
rispose Phebe, strizzando lo straccio con un abile ges
o che colp Rose.
Dev'essere divertente schizzare tutt'intorno l'acqua e togliere il
sapone. Mi piacerebbe, ma alla zia no, credo
esclam Rose, tutta presa da quel nuo
vo lavoro.
Si stancherebbe presto, quindi meglio che resti pulita e stia a guardare.
Immagino che aiuterai molto la tua mamma, eh?
Non ho nessun parente.
Oh, e dove vivi, allora?
Star qui, spero. Debby ha bisogno di un aiuto e io sono venuta in prova per una s
ettimana.
Spero che rimarrai, perch qui tutto molto noioso...
disse Rose, che aveva prov
un'improvvisa simpatia per la ragazza che cantava come un uccello e lavorava co
me una donna.
Spero anch'io: ho quindici anni, ormai, e sono abbastanza grande per guadagnarmi
la vita. Lei venuta per un breve periodo, vero?
domand Phebe, alzando gli occhi
e domandandosi come poteva essere noiosa la vita per una fanciulla che indossava
un abito di seta, un grembiulino con le gale, che portava un grazioso medaglion
e e i capelli legati con un nastro di velluto.
S, rester qui fino all'arrivo di mio zio. lui il mio tutore, ora, e non so che
di me. Tu hai un tutore?
Misericordia, no! Sono stata abbandonata sui gradini di un ospizio e la signora
Rogers si affezionata a me e cos sono rimasta l. Ma ora la signorina morta e io de
vo occuparmi di me stessa.
Che cosa interessante! Come Arabella Montgomery in La figlia della zingara . L'h
i letto quel bel libro?
domand Rose, a cui piacevano molto le storie di trovatell
i e ne aveva lette molte.
Non ho nessun libro da leggere e quando ho un momento libero corro nei boschi: q
uesto mi riposa pi di qualsiasi storia
rispose Phebe, che aveva finito di lavare
per terra e aveva cominciato un altro lavoro.
Rose la guard mentre tirava fuori una grande casseruola di fave da scegliere e si
domand come ci si doveva sentire ad avere una vita tutta di lavoro, senza divert
imenti. Poco dopo, sembr che Phebe avesse pensato che ora toccava a lei interroga
re e domand con aria pensosa:
Ha studiato molto, vero?
Oh, misericordia, s! Sono rimasta in collegio un anno circa e sono quasi morta a
furia di studiare. Pi compiti avevo e pi la signorina Power me ne dava, ed io ero
cos infelice che piangevo continuamente.
Pap invece non mi dava mai delle cose difficili da fare e mi insegnava in un modo
cos divertente che mi piaceva immensamente studiare. Eravamo cos felici e ci vole
vamo cos bene! Ma ora se n' andato e io sono rimasta tutta sola.
Le lacrime, che non avevano voluto venire prima quando Rose le aspettava, sgorga
rono ora spontaneamente e rotolarono gi per le guance, narrando, meglio di qualsi
asi parola, una storia di amore e di dolore.
Per un minuto, non si ud nella cucina altro rumore che il lieve singhiozzare dell
a bimba e il picchiettio della pioggia.
Phebe smise di passare le sue fave da una casseruola all'altra e i suoi occhi er
ano pieni di compassione mentre si posavano sulla testa ricciuta di Rose, poich c
apiva che il cuore che batteva sotto il bel medaglione era gonfio di dolore per
la perdita del padre e che quel grazioso grembiulino era servito ad asciugare la
crime ben pi amare di quelle che essa avesse mai versato.
Si sent, in certo qual modo, soddisfatta del suo abitino di tela marrone e del su
o grembiule a quadretti azzurri: l'invidia si trasform in compassione; e se ne av
esse avuto il coraggio, sarebbe andata ad abbracciare la sua afflitta ospite.
Temendo che questo atto potesse essere considerato sconveniente, disse con voce

allegra:

Sono sicura che lei non tutta sola con tanti parenti, tutti cos ricchi e intelli
enti. Sar coccolata e viziata da morire, dice Debby, perch l'unica ragazza della f
amiglia.
Le ultime parole di Phebe fecero sorridere Rose, nonostante le lacrime e, alzand
o il viso dal grembiule, la bimba disse con comica angoscia:
Questa una delle mie preoccupazioni! Ho sei zie e tutte mi vogliono, ed io non n
e conosco bene nessuna. Pap chiamava questo posto la collina delle zie ed ora cap
isco perch!
Phebe si un alla sua risata e osserv in tono incoraggiante:
Tutti la chiamano cos, ed veramente un nome adatto, perch le signore Campbell v
no vicine e vengono sempre su a trovare le vecchie signore.
Potrei sopportare le zie, ma ci sono dozzine di cugini, tutti ragazzi terribili,
e io detesto i ragazzi! Alcuni di loro sono venuti a trovarmi mercoled scorso, m
a io ero sul letto e, quando la zia venuta a chiamarmi, mi sono cacciata sotto l
e coperte e ho fatto finta di dormire.
Sar costretta a vederli una volta o l'altra, ma ne ho terrore" e Rose ebbe un bri
vido poich, essendo vissuta sola col padre invalido, non sapeva nulla dei ragazzi
e li considerava una specie di animali selvaggi.
"Oh, credo che le piaceranno! Li ho visti in giro, qualche volta in barca, qualc
he volta a cavallo. Se le piacciono le barche e i cavalli, si divertir un mondo.
"Ma non mi piacciono! Ho paura dei cavalli e la barca mi fa star male e odio i r
agazzi"! e la povera Rose si torse le mani alla terribile prospettiva. Avrebbe p
otuto
sopportare ciascuno di questi orrori separatamente, ma tutti insieme erano tropp
o per lei, e cominci a pensare ad un pronto ritorno alla detestata scuola.
Phebe rise come una pazza dell'angoscia di Rose, ma cerc di consolarla, facendole
considerare che esisteva una possibilit di salvezza.
"Forse suo zio la porter in un posto in cui non ci siano ragazzi. Debby dice che
veramente un uomo gentile e che porta sempre una quantit di cose belle quando
viene.
"Si, ma questa un'altra preoccupazione, perch non conosco affatto mio zio Alec. N
on quasi mai venuto a trovarci, bench mi abbia spesso mandato delle cose
carine. Ora sono sotto la sua tutela e dovr obbedirgli fino a diciotto anni. Potr
ei anche non provare affatto simpatia per lui e questo mi agita moltissimo.
"Beh, io non mi tormenterei in anticipo, ma cercherei di godermela. Sono sicura
che mi sentirei come un papa se avessi parenti e denaro e nient'altro da fare ch
e
divertirmi" cominci Phebe, ma non prosegu perch un improvviso rombo dall'esterno la
fece trasalire.
" il tuono" disse Phebe.
" un circo!" esclam Rose che dal suo alto osservatorio aveva intravisto una specie
di carro dalle tinte vivaci e alcuni cavalli dalle criniere e dalle code fluent
i.
Il rumore scomparve in lontananza e le ragazze stavano continuando le loro confi
denze, quando comparve la vecchia Debby, piuttosto addormrentata e di
cattivo umore, dopo il suo sonnellino.
" desiderata in salotto, signorina Rose.
" arrivato qualcuno?
"Le bambine non devono fare domande, ma solo obbedire" fu la risposta di Debby.
"Spero tanto che non sia zia Myra, mi spaventa sempre terribilmente, domandandom
i come va la mia tosse e gemendo su di me come se io stessi per tossire"
disse Rose, preparandosi per la strada per la quale era entrata.
"Credo che rimpianger che non sia zia Myra, quando vedr chi venuto. Non si faccia
pi cogliere ad entrare nella mia cucina in quel modo, se no la chiudo in
camera" brontol Debby, che pensava fosse suo dovere rimproverare i bambini in ogn
i occasione.
Capitolo II

IL CLAN

Rose si affrett a tornare nello stanzino delle porcellane il pi in fretta possibil


e e qui si risollev lo spirito facendo delle smorfie a Debby, mentre si metteva a
posto l'abito e radunava tutto il suo coraggio. Poi scivol piano nell'ingresso e
diede un'occhiata nel salotto. Non si vedeva nessuno e tutto era cos tranquillo
che Rose si sent sicura che i nuovi arrivati fossero saliti sopra. Cos entr coraggi
osamente... per vedere dall'altra parte del salotto qualcosa che quasi la fece r
estare senza fiato.
Sette ragazzi erano allineati, sette ragazzi di tutte le et e di tutte le misure,
tutti coi capelli biondi e gli occhi azzurri, in perfetto costume scozzese, che
sorridendo e facendole un cenno di saluto, le dissero ad una sola voce:
Come stai, cugina?
Rose sussult e si guard precipitosamente intorno, pronta a fuggire, perch la paura
ingigantiva i sette e la stanza sembrava piena di ragazzi. Prima per che potesse
scappare, il ragazzo pi alto fece un passo avanti e disse, in tono simpatico:
Non spaventarti. Questo il clan , venuto a darti il benvenuto: ed io sono il c
, Archie, ai tuoi ordini.
Parlando, tese la mano, e Rose mise timidamente la sua manina in quella mano abb
ronzata, che si chiuse sulle sue dita e le tenne strette, mentre il capo continu
ava le presentazioni.
Siamo venuti in completo equipaggiamento, come facciamo sempre nelle grandi occa
sioni. Spero che ti piaccia. Ora ti dir chi sono questi ragazzi e poi saremo a po
sto. Questo grande il Principe Charlie, il figlio di zia Clara. La zia ha soltan
to un figlio, quindi lui particolarmente in gamba. Questo Mac, il topo di biblio
teca, chiamato semplicemente topo . Questa dolce creatura Steve, il damerino : gua
rda i suoi guanti e i suoi nastri. Sono figli di zia Jane e due tipi
14
straordinari! Questi sono i miei fratelli, Geordie e Will, e Jamie il piccolo. O
ra, ragazzi, un passo avanti e comportatevi bene.
A quest'ordine, con grande angoscia di Rose, altre sei mani si tesero ed era evi
dente che i ragazzi si aspettavano che essa le stringesse tutte. Fu un momento p
enoso per la timida bambina: ma, ricordando che erano tutti cugini, venuti a dar
le il benvenuto, fece del suo meglio per ricambiare cordialmente il saluto.
Finita la cerimonia, il clan ruppe le righe e le due stanze sembrarono immediata
mente invase di ragazzi. Rose si rifugi in fretta in una grossa poltrona e vi si
sedette, osservando gli invasori e domandandosi quando sarebbe venuta la zia a l
iberarla.
Come se si sentissero obbligati a compiere coraggiosamente il loro dovere, ma se
ne sentissero un po' oppressi, ognuno dei ragazzi, nel girovagare per le stanze
, si fermava accanto alla sua poltrona, faceva una breve osservazione, riceveva
un'ancor pi breve risposta e poi se ne andava, con espressione sollevata.
Archie venne per primo, e, appoggiandosi allo schienale della poltrona, osserv in
tono paterno:
Sono contento che tu sia venuta, cugina, e spero che troverai divertente la coll
ina delle zie .
Penso di s.
Mac gett indietro i capelli che gli cadevano sugli occhi, inciamp in uno sgabello
e domand bruscamente:
Hai portato dei libri con te?
Quattro scatole piene. Sono nella biblioteca.
Mac spar dalla stanza e Steve, assumendo un atteggiamento che metteva bene in mos
tra in suo costume, disse, con un sorriso affabile:
Siamo stati spiacenti di non vederti mercoled scorso. Spero che il tuo raffreddor
e vada meglio.
S, grazie
e un sorriso spunt sulla bocca di Rose, mentre essa ricordava la sua
irata sotto la coperta.
Sentendo di essere stato ricevuto con particolari segni di attenzione, Steve se
ne and, e il Principe Charlie attravers la stanza con passo maestoso, dicendo in t
ono disinvolto:

Mamma ti manda tanti saluti affettuosi e spera che tu stia abbastanza bene per v
enire a trovarci un giorno la settimana ventura. Deve essere tutto terribilmente
noioso qui, per una bimbetta come te.
Ho tredici anni e mezzo, anche se sembro piccola!
esclam Rose, dimenticando la s
a timidezza nell'indignazione per questo insulto alla sua
rispettabile et.
"Chiedo scusa, signorina, non l'avrei mai immaginato" e Charlie si allontan con u
na risata, lieto di aver strappato una scintilla di vivacit alla sua mansueta
cugina.
Geordie e Will le si avvicinarono insieme: erano due robusti ragazzi di undici e
dodici anni e, fissando su Rose i loro rotondi occhi azzurri, le spararono
a bruciapelo una domanda:
"hai portato la tua scimmia?
"no, morta.
"avrai una barca?
"spero di no.
Qui i due, con un ditro front, se ne andarono bruscamente e il piccolo Jannie do
mand con infantile sincerit:
"mi hai portato qualcosa di carino?
"si, tanti dolci"! rispose Rose, al che Jannie si arrampic sul suo grembo e, con
un bacio sonoro, le annunci che le voleva molto bene.
Questo modo di fare spavent Rose, anche perch gli altri ragazzi osservavano la sce
na ridendo e, nella sua confusione, la bimba domand in fretta
al piccino:
"hai visto passare il circo?
"quando? dove?" esclamarono in coro, eccitatissimi, i ragazzi.
"Proprio prima che arrivaste voi. Almeno pensavo che fosse un circo, perch ho vis
to una specie di carro rosso e nero e parecchi cavallini e...
non pot proseguire, perch un grido unanime la interruppe: Archie le spieg la cosa,
dicendo, tra le risa:
" la nostra nuova carrozza e i ponies di Shetland!
"ma ce n'erano cos tanti e correvano cos forte e il carretto era cos rosso!" cominc
i Rose, cercando di spiegare il suo errore.
"Vieni a vederli!" esclam il Principe. E prima che Rose si rendesse conto di quan
to stava accadendo, venne trascinata alla rimessa e
rumorosamente presentata a tre ponies e all'allegra carrozzella.
Rose non aveva mai visitato prima questa zona e aveva qualche dubbio che non fos
se molto conveniente per lei trovarcisi, ma quando osserv
timidamente che forse la zia non sar contenta, ci fu un grido unanime:
"ci ha raccomandato di farti divertire e possiamo farlo molto meglio qui che non
a girellare per la casa.
"Ho paura che prender freddo senza il mio mantello" cominci Rose che aveva voglia
di restare, ma si sentiva piuttosto fuori dal suo elemento.
"No, non prenderai freddo! ti sistemeremo noi!" esclamarono i ragazzi; e uno le
cacci il suo berretto in testa, un altro le leg intorno al collo
per le maniche, una ruvida giacca, un terzo quasi la soffoc con la coperta della
carrozza e un quarto spalanc la porta di una vecchia berlina
che era nella rimessa ed esclam, con linguaggio fiorito:
"si accomodi, madama, e si sistemi comodamente, mentre noi le mostreremo qualcos
a di divertente.
Cos Rose si sedette e si divert un mondo, perch i ragazzi cominciarono a ballare un
a danza scozzese, con uno spirito e un'abilit che le
fecero battere le mani e ridere come da settimane non aveva pi fatto.
"Come ti pare, ragazza mia?" domand il Principe, avvicinandosi, rosso e senza fia
to, alla fine del balletto.
"Splendido! sono andata una sola volta a teatro e il balletto non era neppure lo
ntanamente bello come questo. Che ragazzi in gamba
dovete essere!" esclam Rose, sorridendo ai cugini, come una reginetta ai sudditi.
"Ah, siamo un gruppetto in gamba e questo solo l'inizio dei nostri scherzi. Non
abbiamo portato le cornamuse, se no avremmo cantato per te

una dolce melodia!" esclam Charlie, molto inorgoglito delle lodi della fanciulla.
"non sapevo che noi fossimo scozzesi; pap non me ne ha mai parlato, n pareva che
gli importasse molto della Scozia, tranne che mi
insegnava a cantare le vecchie ballate" disse Rose, cominciando a sentirsi molto
staccata dall'America.
"Non lo sapevamo neppure noi fino a poco tempo fa. Abbiamo letto i romanzi di Sc
ott e improvvisamente ci siamo ricordati che il nostro nonno
era scozzese.Allora siamo andati a cercare le vecchie storie, abbiamo comprato l
a cornamusa, abbiamo messo i nostri mantelli scozzesi
e ci siamo dedicati, anima e corpo, alla gloria del clan. Ai nostri genitori pia
ce e io penso che siamo un bel gruppetto in gamba.
Cos disse Archie, che si era inerpicato sull'altro gradino della
carrozza, mentre gli altri si erano arrampicati davanti e dietro per unirsi alla
conversazione e riposare.
Chiacchierarono un poco, poi il Principe, balzando su una stanga e dando un sono
ro colpo alla spalla di Steve, esclam:
Giochiamo a prenderci!
Noncurante dei suoi guanti, Steve si lanci dietro di lui e gli altri sciamarono i
n ogni direzione, come se fossero ben decisi a rompersi il collo e a slogarsi le
articolazioni il pi presto possibile.
Era uno spettacolo nuovo e straordinario per Rose, appena uscita da un collegio
signorile, ed essa contempl, con profondo interesse, i vivaci ragazzi, pensando c
he le loro buffonate erano ben superiori a quelle di Mops, la cara scimmietta mo
rta.
Ad un certo punto comparve Phebe, con un mantello, un cappuccio e un paio di sop
rascarpe, oltre ad un messaggio da parte di zia Plenty:
La signorina Rose venga subito a casa.
Benissimo: la porteremo noi!
rispose Archie, impartendo qualche ordine misterios
o che venne cos prontamente eseguito che, prima che Rose potesse uscire dalla car
rozza, i ragazzi avevano gi afferrato le stanghe e trascinarono rumorosamente la
vettura fino alla porta d'ingresso con grida che fecero affacciare due signore a
d una finestra del piano superiore e fecero esclamare a Debby, dall'ingresso di
servizio:
Questi storditi ragazzi saranno certamente la morte di quella delicata creaturin
a!
Ma la delicata creaturina sembrava essersi avvantaggiata da quel viaggio e sal di
corsa gli scalini con un visetto roseo e allegro e coi capelli scompigliati, pe
r essere accolta dai lamenti di zia Plenty, che la preg di andare subito a sdraia
rsi sul letto.
Oh, no, per favore! Siamo venuti a prendere il t con nostra cugina e saremo buoni
come degli angioletti, se ci lasci restare, zietta!
gridarono i ragazzi, che, n
on soltanto erano soddisfatti della cugina, ma non avevano nessuna intenzione di
perdere il t, dato che il nome di zia Plenty esprimeva solo in parte la sua gene
rosa natura.
Bene, cari, potete restare: soltanto state buoni e lasciate che Rose vada a pren
dere le sue pastiglie di ferro e a mettersi in ordine: poi vedremo che cosa poss
iamo trovare per pranzo
disse la vecchia
signora, trotterellando via, seguita da un torrente di istruzioni per il festino
.
Marmellata per me, zietta.
Una quantit di plum-cake, per favore.
Di' a Debby di tirar fuori le pere dal forno.
A me piace la torta di limone, zia!
Fa' fare le frittelle: a Rose piaceranno.
Preferisce le torte, ne sono sicuro.
Quando Rose scese, un quarto d'ora dopo, con tutti i riccioli ben ravviati e un
bel grembiulino, vide che i ragazzi girellavano per il lungo vestibolo, e si fer
m sul pianerottolo per fare qualche considerazione, perch fino a quel momento non
aveva osservato bene i suoi cugini.
Vi era una forte rassomiglianza tra loro, bench alcune teste bionde fossero pi scu

re delle altre, alcune guance brune invece che rosse e l'et variasse dai sedici a
nni di Archie ai sei di Jamie. Nessuno di loro era particolarmente bello, tranne
il Principe , eppure tutti avevano un'espressione cordiale e felice e Rose decis
e che i ragazzi non erano poi cos terribili come credeva.
Archie e Charlie, evidentemente grandi amici, camminavano avanti e indietro, spa
lla a spalla, fischiettando; Mac stava leggendo in un angolo, col libro vicino a
gli occhi miopi; Steve il damerino si stava ravviando i capelli davanti allo spe
cchio; Geordie e Will stavano esaminando il meccanismo interno della pendola; e
Jamie era sdraiato e prendeva a calci la stuoia ai piedi della scala, deciso a c
hiedere i suoi dolci nel momento in cui Rose fosse comparsa.
La ragazzina intu le sue intenzioni e prevenne la sua richiesta gettandogli una m
anciata di confetti.
All'entusiastico grido del bambino, gli altri ragazzi alzarono gli occhi e sorri
sero, perch la cuginetta, dritta in piedi, con quegli occhi dall'espressione timi
da e dolce, coi capelli luminosi e il viso ridente, era una visione piacevole. L
'abitino nero ramment loro quale perdita aveva avuto la bimba e riemp i loro cuori
infantili del desiderio di essere buoni con la cugina, che non aveva ormai altr
a casa che questa.
Eccola qui, bella come un sole!
esclam Steve, mandandole un bacio con la mano.
Vieni, signorina: il t pronto
soggiunse il Principe.
La scorter io
e Archie le offr il braccio con grande dignit: e
quest'onore fece arrossire Rose, che sent il desiderio di scappare di nuovo in ca
mera sua.
Fu un allegro pranzetto e i due ragazzi maggiori aumentarono il divertimento tor
mentando gli altri con oscuri accenni ad un qualche avvenimento interessante che
stava per accadere. Dichiararono che si trattava di una cosa bellissima, ma per
il momento avvolta nel pi profondo mistero.
L'ho mai vista io?
domand Jamie.
Non puoi ricordartela: ma Mac e Steve s, e ne sono stati entusiasti
rispose Arch
e, e le sue parole fecero s che i due ragazzi menzionati dimenticassero per parec
chi minuti le deliziose frittelle di Debby e si torturassero il cervello.
Chi lo avr per primo?
domand Will, con la bocca piena di marmellata.
Zia Plenty, immagino.
Quando l'avr?
domand Geordie, ballando impaziente sulla seggiola.
Luned.
Misericordia! Di che cosa sta parlando il ragazzo?
esclam la vecchia signora, se
inascosta dietro l'immenso bricco del t.
La zia non lo sa?
domand un coro di voci.
No, questa la cosa pi divertente, perch alla zia piace immensamente.
Di che colore ?
domand Rose, unendosi al giuoco.
Azzurro e bruno.
E buono da mangiare?
domand Jamie.
Alcuni dicono di s, ma non mi piacerebbe provare!
rispose Charlie, ridendo tanto
che fin col versare il t.
A chi appartiene?
disse Steve.
Archie e il Principe si guardarono perplessi, poi Archie rispose, ammiccando a C
harlie, che scoppi di nuovo a ridere:
Al nonno Campbell.
Era troppo difficile e i ragazzi rinunciarono ad indovinare; Jamie per confid a Ro
se che credeva di non riuscire a vivere fino a luned, senza sapere che cos'era qu
ella cosa cos importante.
Subito dopo il t il clan se ne and, cantando a squarciagola.
Bene, cara, ti sono piaciuti i tuoi cugini?
domand zia Plenty, mentre i cavallin
si allontanavano.
Molto, signora; ma mi piace di pi Phebe.
La risposta fece s che zia Plenty levasse le mani al cielo, disperata e andasse a
dire alla sorella Peace che non sarebbe mai riuscita a capire quella bambina e
che era una fortuna che Alec arrivasse presto per togliere dalle loro mani quell
a grave responsabilit.
Stanca per le insolite fatiche del pomeriggio, Rose si rannicchi nell'angolo del

divano per riposarsi e pensare al grande mistero, non immaginando che sarebbe st
ata la prima a scoprirlo.
Proprio nel mezzo delle sue meditazioni, si addorment e sogn di essere di nuovo a
casa, nel suo lettino. Le sembr di svegliarsi e di vedere suo padre che si piegav
a su di lei, dicendo: Mia piccola Rose , ed essa rispondeva: S, pap e poi sentiva
he suo padre la prendeva tra le braccia e la baciava teneramente. Cos dolce, cos r
eale era il sogno, che la fanciulla si drizz con un grido di gioia e si trov fra l
e braccia di un uomo bruno, con la barba, che la teneva stretta e sussurrava con
una voce cos simile a quella di suo padre che Rose senza volerlo si aggrapp a lui
:
Questa la mia bambina, ed io sono zio Alec.
Capitolo III
zi

Quando Rose si svegli il mattino seguente, non era sicura se aveva sognato quello
che era accaduto la sera prima o se era veramente successo. Cos balz in piedi e s
i vest, bench fosse un'ora prima del solito, perch non riusciva pi a dormire, presa
dal folle desiderio di correre gi a vedere se la grande valigia e le casse erano
veramente nell'ingresso. Si ricordava vagamente di averci inciampato andando a l
etto, perch le zie l'avevano mandata via puntualmente, volendo avere tutto per lo
ro il nipote prediletto.
Il sole splendeva e Rose apr la finestra per lasciar entrare la dolce aria di mag
gio, che spirava dal mare. Mentre si chinava sul suo balconcino, osservando un u
ccellino mattiniero che prendeva un verme, e domandandosi se zio Alec le sarebbe
piaciuto, vide un uomo che scavalcava il muro del giardino e si avviava fischia
ndo su per il viale. In un primo momento pens che fosse un intruso, ma una second
a occhiata le mostr che si trattava di suo zio, reduce da un bagno in mare piutto
sto mattiniero. Aveva appena osato guardarlo la sera prima, perch ogni volta che
cercava di farlo trovava sempre un paio di occhi azzurri e penetranti che la gua
rdavano. Ora poteva guardarlo bene, mentre camminava pian piano, guardandosi int
orno come se fosse lieto di rivedere quei vecchi posti.
Un uomo bruno e vivace, con una giacca azzurra e senza cappello; spalle larghe,
svelto nei movimenti, e con un'aria di forza e di fermezza che piacque molto a R
ose, bench essa non riuscisse a spiegare la sensazione di conforto che le dava. A
veva appena detto a se stessa, con un senso di sollievo: Credo che gli vorr bene,
anche se si ha l'impressione che sia un tipo che si fa obbedire , quando egli al
z gli occhi per osservare l'ippocastano in fiore e vide quel visetto ansioso che
lo spiava. Agit la mano, le fece un cenno e grid con voce forte e allegra:
Sei sul ponte di buon'ora, nipotina!
Mi sono alzata per vedere se eri veramente venuto, zio.
Davvero? Bene, scendi e accertati!
Non ho il permesso di uscire prima di colazione!
Oh, certo!
e lo zio si strinse nelle spalle.
Allora verr io a bordo a salutart
oggiunse, e, con grande stupore di Rose, zio Alec si arrampic su una delle colonn
e del portico posteriore, pass sul tetto e con un salto fu sul balconcino, dicend
o, mentre toccava terra sull'ampio parapetto:
Hai ancora dei dubbi su di me, signorina?
Rose fu presa cos alla sprovvista che riusc soltanto a rispondere con un sorriso.
Come sta, stamane, la mia bambina?
domand lo zio, prendendo tra le sue grandi ma
i calde la manina fredda che la bimba gli porgeva.
Benino, grazie, zio.
Oh, ma dovrebbe essere benissimo. Perch non cos?
Mi alzo sempre col mal di testa e mi sento stanca.
Non dormi bene?
Resto sveglia per tanto tempo e poi sogno e il sonno non sembra che mi riposi mo
lto.
Che cosa fai tutto il giorno?
Oh, leggo, cucio un poco, faccio dei sonnellini e sto seduta con la zia.

Niente corse fuori, o lavori di casa, o cavalcate?


Zia Plenty dice che non sono abbastanza forte per fare molto esercizio fisico. Q
ualche volta vado fuori in carrozza con lei, ma non me ne importa molto.
Non ne sono affatto sorpreso
disse zio Alec, quasi tra s, poi soggiunse:
Con c
giochi?
Con nessuno: ci sarebbe Annabel Bliss, ma una tale oca che non potevo sopportarl
a. I ragazzi sono venuti ieri e sembravano piuttosto simpatici; ma, naturalmente
, non potevo giocare con loro.
Perch no?
Sono troppo grande per giocare con dei ragazzi.
Niente affatto: proprio di questo hai bisogno, perch sei stata troppo viziata e a
llevata con troppe delicatezze. Sono dei bravi ragazzi e ti troverai in mezzo a
loro per anni, quindi tanto vale diventare subito amici
e compagni di giuoco. Cercher anche qualche ragazza, se riesco a trovarne qualcun
a intelligente, che non sia rovinata da un'assurda e stupida educazione.
Phebe intelligente, ne sono sicura, e mi piace, anche se l'ho vista soltanto ier
i esclam Rose, risvegliandosi improvvisamente.
E chi Phebe per piacere?
Rose gli raccont appassionatamente tutto ci che sapeva, e zio Alec l'ascolt: uno st
rano sorriso gli serpeggiava sulle labbra, bench i suoi occhi fossero seri, mentr
e guardavano il visetto della bimba.
Sono lieto di sapere che non sei aristocratica nei tuoi gusti, ma non riesco a c
apire perch ti piaccia questa ragazza che viene da un istituto di beneficenza.
Puoi burlarti di me, ma mi piace. Non posso dirti perch, ma sembra cos felice e a
tiva e canta cos bene ed abbastanza forte da lucidare i tegami e far risplendere
il pavimento, e non ha nessuna preoccupazione.
Come fai a saperlo?
Oh, io le raccontavo le mie, e le ho domandato se ne aveva anche lei. E lei ha r
isposto: No, soltanto mi piacerebbe andare a scuola, e ho intenzione di farlo un
giorno o l'altro .
Cos non la rattrista l'essere sola al mondo, essere povera e costretta a lavorare
duramente? E una fanciulla coraggiosa e sar orgoglioso di conoscerla
e zio Alec
approv con tale energia, che Rose rimpianse di non meritare lei tante lodi.
Ma quali sono le cose che ti turbano, piccola?
domand lo zio, dopo un momento di
silenzio.
Non domandarmelo, per favore, zio.
Non puoi dirle a me, come le hai dette a Phebe?
Qualcosa nel tono della sua voce diede a Rose la sensazione che
sarebbe stato meglio parlare e spiegare subito tutto: cos rispose, arrossendo e d
istogliendo gli occhi:
La pena pi grande quella di aver perso il mio caro pap.
Zio Alee la trasse vicino a s e disse, con una voce tanto simile a quella
del suo pap:
Questo un dolore che non posso curare, bambina mia; ma cercher di fartelo sentir
meno. E poi, cara?
Sono sempre cos stanca e malaticcia, non posso fare quello che
vorrei e questo mi rende di cattivo umore
sospir Rose, strofinandosi la fronte do
lente, come una bimba scontrosa.
Questo possiamo curarlo e lo faremo
disse lo zio, con decisione.
Zia Myra dice che non ho salute e non sar mai robusta
osserv Rose, in tono pens
, come se fosse una cosa quasi carina essere malata...
Zia Myra ... uhm... una donna eccellente, ma la sua mania di credere che tutti s
iamo camminando sull'orlo della tomba; e credo che la ritenga un'offesa personal
e se... non ci si casca! Le faremo vedere come si fa a diventare pieni di salute
e a trasformare un piccolo, pallido fantasma in una ragazzina rosea e robusta.
Questo il mio lavoro, sai
soggiunse con maggiore calma, perch il suo improvviso c
alore aveva quasi spaventato Rose.
Avevo dimenticato che sei un dottore. Ne sono contenta, perch ho tanta voglia di
star bene, soltanto spero che non mi darai tante medicine, perch ne ho gi prese a
litri e non mi fanno proprio niente.

Mentre parlava, Rose indic un tavolino vicino alla finestra, su cui era schierato
un reggimento di bottiglie.
Ah! Vediamo che razza di pasticci hanno combinato quelle benedette donne!
e, all
ungando il braccio, il dottor Alec prese le bottiglie, le depose sul largo parap
etto davanti a lui, le esamin attentamente ad una ad una, sorrise su alcune, si a
ccigli davanti ad altre e disse, mentre deponeva l'ultima:
Ora ti far vedere qual il modo migliore per prendere queste porcherie,
e, rapi
come il baleno, le gett tutte a fracassarsi sulle aiuole sottostanti.
Ma questo dispiacer alla zia Plenty! E zia Myra sar arrabbiatissima, perch la ma
or parte l'ha mandata lei!
esclam Rose, un po' spaventata e un po' divertita da q
uelle energiche misure.
Sei una mia paziente, ora, e mi assumo io ogni responsabilit. I miei sistemi cura
tivi sono evidentemente i migliori, perch hai gi un aspetto migliore
disse, ridend
o con una risata cos contagiosa che Rose segu il suo esempio e gli disse poi, con
impertinenza:
Se le tue medicine non mi piacciono, come queste, le butter in giardino: e allora
, che cosa farai tu?
Quando prescriver di questa robaccia, ti dar il permesso di gettarla via, quando
orrai. E dimmi, qual la preoccupazione seguente?
Speravo che ti saresti dimenticato di domandarmelo.
Ma come posso aiutarti, se non conosco i tuoi dispiaceri? Su, sentiamo il dispia
cere numero 3.
E molto ingiusto, credo, ma certe volte mi augurerei di non avere cos tante zie.
Sono tutte molto buone con me, e io desidero accontentarle; ma sono cos diverse,
che mi sento fatta a pezzi, in mezzo a loro
disse Rose, cercando di esprimere le
emozioni di un pulcino sperduto, con sei galline che gli chioccino addosso tutt
e insieme.
Zio Alec gett indietro la testa e rise come un ragazzo, poich poteva perfettamente
capire come le buone signore avessero messo ciascuna il proprio remo nella barc
a e avessero cercato di remare ciascuna a modo suo, sconvolgendo parecchio le ac
que e disorientando completamente la povera Rose.
Ho intenzione di provare un trattamento a base di zii, ora, e vedere se si conf
lla tua salute. Ti avr tutta per me e nessuno dovr darmi il minimo consiglio, a me
no che io stesso lo richieda. Non c' altro modo per mantenere l'ordine a bordo, e
io sono capitano di questa piccola imbarcazione, almeno per qualche tempo. Che
altro c', poi?
Ma Rose, imbarazzata, arross in modo che lo zio indovin quale era quella preoccupa
zione.
Non credo di potertela dire... Non sarebbe gentile e sono sicura che non sar pi a
fatto una pena.
Mentre arrossiva e balbettava queste parole, il dottor Alec volse lo sguardo ver
so il mare lontano, poi disse, con tanta grave tenerezza che ogni parola penetr p
rofondamente nel cuore della bimba, che a lungo ne serb il ricordo:
Bambina mia, non mi aspetto che tu mi voglia bene e abbia fiducia in me immediat
amente, ma voglio che tu ti persuada che io mi dedicher con tutto il cuore al mio
nuovo dovere; e se far degli errori, come probabilmente avverr, nessuno se ne dor
r pi amaramente di me. E colpa mia se io sono un estraneo per te, quando vorrei in
vece essere il tuo migliore amico. Questo uno dei miei errori, e non l'ho mai ri
mpianto pi profondamente di quanto lo rimpiango ora. Tuo padre ed io avevamo avut
o degli screzi un tempo ed io pensavo che non l'avrei mai perdonato; cos sono rim
asto lontano per tanti anni. Grazie a Dio, l'ultima volta che lo vidi, tutto ven
ne chiarito, ed egli allora mi disse che, se fosse stato costretto ad abbandonar
e la sua bambina, l'avrebbe affidata a me, come pegno d'affetto. Non posso prend
ere completamente il suo posto, ma cercher di essere un padre per quella bimba: e
se mi dar la met
dell'affetto che aveva per il caro pap che ha perduto, io sar il pi fiero e il pi fe
lice degli uomini. Vuole quella bimba credere alle mie parole e provare?
Qualcosa nel viso di zio Alec commosse Rose nel pi profondo del cuore, e quando e
gli le tese la mano con uno sguardo ansioso e turbato, la bambina si sent spinta
a sollevare la sua bocca innocente e a suggellare il patto con un bacio fiducios

o. Le forti braccia la tennero stretta per un minuto e Rose sent quell'ampio pett
o gonfiarsi in un grande sospiro di sollievo: ma non una parola venne pronunciat
a, finch un colpo alla porta li fece trasalire.
Rose sporse la testa nell'interno della camera, per dire Avanti! , mentre il dott
or Alec si passava in fretta la manica della giacca sugli occhi e ricominciava a
fischiettare.
Phebe comparve con una tazza di caff.
Debby mi ha detto di portarle questa e di aiutarla ad alzarsi
disse, spalancando
gli occhi neri; sembrava che si domandasse come aveva fatto quel marinaio ad ar
rivare l.
Sono gi vestita, quindi non ho bisogno di aiuto. Spero che sia buono e forte
sog
iunse Rose, occhieggiando con desiderio la tazza fumante.
Ma non pot prenderla, perch una mano abbronzata la afferr, mentre lo zio diceva:
Ferma, bambina! Lasciami esaminare questa roba prima di prenderla. Bevi tutto qu
esto caff cos forte tutte le mattine, Rose?
S, zio, e mi piace. La zia dice che mi d tono e io mi sento sempre meglio, do
erlo bevuto.
Questo spiega le notti insonni, il batticuore che ti viene alla minima cosa, e p
er questo le tue guance sono pallide, invece di essere rosee. Niente pi caff per t
e, mia cara, e presto ti accorgerai che ho ragione. Avete del latte fresco in cu
cina, Phebe?
Sissignore, parecchio, arrivato fresco dalla stalla.
Quella la bevanda per la mia paziente. Va' e portamene una bella brocca, e un'al
tra tazza: ne voglio anch'io un sorso. Questo non far male al caprifoglio, perch n
on possiede sistema nervoso
e, con grande angoscia di Rose, il caff segu la strada
delle medicine.
Il dottor Alec vide l'espressione offesa della bambina, ma finse di non accorger
sene e poco dopo la fece sparire dicendo allegramente:
Ho una bellissima tazzina tra i miei pasticci, e te la dar perch tu
ci beva il latte, poich fatta di un legno che, dicono, migliora il sapore di tutt
o quello che vi viene messo, qualcosa come una tazza di legno di quassia. Ah, qu
esto mi fa venire in mente che una delle casse che Phebe voleva trascinare di so
pra ieri sera per te. Sapendo di trovare, al mio arrivo a casa, una figlia bell'
e fatta, ho raccolto per la strada delle strane e graziose cianfrusaglie di ogni
genere, sperando che la mia figlioletta potesse trovarvi qualcosa di suo gradim
ento. Domattina presto cominceremo a rovistare. Ecco il tuo latte! Propongo un b
rindisi per la signorina Rose Campbell, e vuoto con slancio il mio calice!
Francamente, Rose non poteva tenere il broncio con la prospettiva di una delizio
sa cassa piena di doni: cos, senza volerlo, sorrise partecipando al brindisi fatt
o alla sua salute, e trov che il latte fresco non era una cosa tanto cattiva.
Ora bisogna che scappi, prima di essere pescato un'altra volta cos in disordine
isse il dottor Alec, preparandosi a scendere per la stessa strada per cui era ve
nuto.
Entri ed esci sempre come un gatto, zio?
domand Rose, molto divertita dalle stra
e maniere dello zio.
Quand'ero ragazzo sgattaiolavo sempre dalla finestra, cos non avevo bisogno di di
sturbare le zie, e ora preferisco fare cos, perch la strada pi breve e mi mantiene
elastico, quando non posso arrampicarmi sugli alberi della nave. Arrivederci a c
olazione e scivol gi per la grondaia sul tetto, per scomparire poi tra il caprifog
lio.
Non un tutore divertente?
esclam Phebe, allontanandosi con le tazze.
E molto gentile, credo
rispose Rose, seguendola, per andare a gironzolare intorn
o alle grandi casse, cercando di indovinare qual era la sua.
Quando lo zio comparve, al suono della campanella della colazione, la trov intent
a ad esaminare con sguardo ansioso un nuovo piatto che fumava sulla tavola.
Hai un altro dispiacere, Rose?
domand lo zio, accarezzando la testina liscia del
a bambina.
Zio, hai intenzione di farmi mangiare zuppa di avena?
domand Rose, in tono tragi
o.
Non ti piace?

La detesto!
rispose Rose, arricciando il naso con un fremito e un sospiro, dando
cos maggiore enfasi alle due parole.
Non sei una vera scozzese, se non ti piace il porridge . un peccato, perch l'
tto io stesso e pensavo che sarebbe stato buono con tutta quella crema. Beh, paz
ienza! e sedette con aria delusa.
Rose aveva deciso di resistere con ostinazione, perch detestava cordialmente quel
piatto: ma poich zio Alec non fece nessun tentativo per costringerla ad obbedire
, la bambina cambi improvvisamente idea e decise di obbedire.
Cercher di mangiarlo per farti piacere, zio; ma la gente dice sempre che un ci
tanto sano e questo me lo fa detestare!
disse, vergognandosi un poco per questa
sciocca giustificazione.
Io voglio che ti piaccia, perch desidero che la mia bambina sia sana e robusta co
me i figli di Jessie, che sono stati allevati con questo piatto, alla buona moda
antica. Niente toasts n roba fritta per loro, e sono i pi alti e i pi belli del gr
uppo. Salve, zia, buongiorno!
Il dottor Alec si volt per salutare la vecchia signora e, con la ferma decisione
di mangiare o di morire nel tentativo, Rose si sedette.
Dopo cinque minuti, si era gi dimenticata di quello che stava mangiando, tanto in
teressante era la conversazione che si svolgeva. La divertiva molto sentire zia
Plenty che chiamava il nipote quarantenne mio caro ragazzo : e zio Alec aveva tan
te cose divertenti da raccontare su tutti e sulla collina delle zie in particola
re, che il detestato porridge scomparve senza un lamento.
Verrai in chiesa con noi, spero, Alec, se non sei troppo stanco
disse la vecchia
signora, finita la colazione.
Sono venuto da Calcutta con questo preciso proposito, madama! Soltanto, bisogna
che avverta le sorelle del mio arrivo, perch non mi aspettano fino a domani, lo s
ai, e ci sar un gran tumulto in chiesa, se i ragazzi mi vedono, senza essere stat
i avvertiti.
Mander Ben su, e tu puoi andare da Myra; le far piacere e hai anche il tempo di f
rlo.
Il dottor Alee se ne and subito e non lo videro pi fino a che la vecchia carrozza
non fu davanti alla porta, mentre zia Plenty si affrettava a scendere le scale,
col suo bell'abito frusciarne, e Rose la seguiva come una piccola ombra nera.
Partirono in carrozza, in pompa magna, e per tutta la strada zio Alec non fece c
he togliersi il cappello, poich tutti quelli che incontravano sorridevano, si inc
hinavano e lo salutavano.
Fu evidente che era stato saggio avvertire i ragazzi dell'arrivo dello
zio, poich, nonostante il momento e il luogo, essi erano in un tale stato di ecci
tazione che i loro genitori avevano un grande terrore che da un momento all'altr
o si verificasse qualche sconveniente esplosione. Fu assolutamente impossibile t
enere quei quattordici occhi lontani dallo zio Alec durante la predica si verif
icarono cose terribili.
Rose, dopo un po', non os pi alzare gli occhi, perch quei cattivi ragazzi sfogarono
su di lei le loro emozioni, finch Rose sent una gran voglia di ridere e di piange
re insieme, divertita e seccata nello stesso tempo. Charlie le strizzava l'occhi
o con espressione estatica, nascondendosi dietro il ventaglio di sua madre; Mac
le indicava apertamente, puntando il dito, l'alta figura accanto a lei; Jamie co
ntinu a fissare lo zio dal suo banco, finch Rose pens che quegli occhietti tondi gl
i sarebbero schizzati dalle orbite; Geordie cadde su uno sgabello e fece cadere
tre libri, nell'eccitazione; Will disegn dei marinai e dei bastimenti sui polsini
puliti e glieli mostr, con grande angoscia di Rose; Steve quasi mise in agitazio
ne tutta la comitiva bruciandosi il naso coi sali, fingendo di essere sopraffatt
o dalla gioia; persino il dignitoso Archie si copr di ignominia scrivendo sul suo
libro degli inni: Non azzurro e bruno? e passando poi il libro a Rose.
L'unica salvezza di Rose fu di cercare di fissare la sua attenzione su zio Mac
u
n gentiluomo dall'aspetto imponente e placido, che sembrava assolutamente incons
apevole delle iniquit del clan , e sonnecchiava tranquillamente nell'angolo del su
o banco. Questo era l'unico zio che Rose aveva incontrato, perch zio Jem e zio St
eve, mariti di zia Jessie e zia Clara, erano in mare e zia Myra era vedova. Zio
Mac era un commerciante, molto ricco e indaffarato e quieto quieto in casa, perc

h era in tale minoranza rispetto alle donne della famiglia, che non osava aprir b
occa e lasciava che sua moglie comandasse indisturbata.
A Rose piaceva quell'uomo grosso, gentile e silenzioso, che era andato da lei ap
pena il suo pap era morto, che le mandava sempre delle splendide scatole di dolci
a scuola e la invitava spesso nel suo magazzino, pieno di t e di spezie, e di fr
utta esotica di ogni genere di cui Rose poteva mangiare e portarsi via quello ch
e voleva. In segreto, la bambina si era rammaricata che non fosse lui il suo tut
ore: ma da quando aveva visto zio Alec si era sentita pi sollevata, anche perch no
n le piaceva in modo particolare zia Jane.
Quando la funzione fu finita, il dottor Alec usc in fretta sotto il portico e qui
i nipoti lo circondarono abbracciandolo, mentre le signore
gli stringevano la mano e lo salutavano felici. Rose fu quasi schiacciata dietro
una porta nel pericoloso passaggio dal banco al portico; ma zio Mac la salv e la
mise in carrozza, per maggior sicurezza.
Ora, ragazze, voglio che veniate tutte a pranzare con Alec: anche Mac, naturalme
nte. Ma non posso invitare i ragazzi, perch, lo sapete, non aspettavamo il nostro
caro Alec fino a domani e non ho fatto i preparativi. Mandate a casa i ragazzi,
e che aspettino fino a luned, perch sono rimasta veramente colpita dal loro conte
gno in chiesa
disse zia Plenty, seguendo Rose.
In qualsiasi altro posto, i ragazzi avrebbero fatto una gazzarra per questa deci
sione: ma poich erano davanti alla chiesa, brontolarono e protestarono finch zio A
lec non sistem la faccenda, dicendo:
Niente paura, ragazzi, metter tutto a posto io domani, se ve ne andate tranquilla
mente; se no, non avrete un bel niente dalle mie casse!
Capitolo IV
ZIE
Durante tutto il tempo del pranzo, Rose sentiva che si sarebbe poi parlato di le
i: alla fine del pranzo ne ebbe la certezza, perch zia Plenty le sussurr, mentre p
assavano in salotto:
Corri subito e siediti un po' vicino a zia Peace, mia cara. Le piace che tu le l
egga qualcosa, mentre riposa, e noi qui avremo da fare.
Rose obbed e and a portare un po' di gioia alla vecchia, dolce signora, che da ann
i se ne stava seduta ad attendere pazientemente di essere liberata dal dolore.
Rose conosceva il triste romanzo della sua vita, che circondava di un certo fasc
ino la prozia, a cui gi voleva teneramente bene. Quando Peace aveva vent'anni, st
ava per sposarsi: tutto era pronto, l'abito da sposa era finito, i fiori erano a
posto, l'ora felice stava per scoccare quando arriv la notizia che il fidanzato
era morto. Tutti pensarono che anche la dolce Peace sarebbe morta; ma essa soppo
rt coraggiosamente, ripose il corredo e riprese la vita e continu a vivere: una be
lla donna dall'espressione dolcissima, coi capelli bianchi come la neve e le gua
nce pallide. Non port abiti neri, ma abiti dai colori morbidi e tenui, come se si
tenesse sempre pronta per il matrimonio che non era mai venuto.
Per trent'anni aveva continuato a vivere, appassendo lentamente, ma serena, atti
va e piena di appassionato interesse per tutti gli avvenimenti che riguardavano
la famiglia; specialmente le gioie e i dolori delle giovinette che crescevano in
torno a lei e di cui era la consigliera, la confidente e l'amica in tutte le pro
ve e le gioie dell'amore. Una bellissima vecchia signorina, coi capelli d'argent
o e il viso sereno: e intorno a lei un'atmosfera di pace che calmava chiunque ve
nisse da lei.
Zia Plenty era completamente diversa: era una vecchia signora robusta e vivace,
dallo sguardo penetrante, la lingua sciolta e un viso simile ad una mela d'inver
no. Sempre in moto, chiacchierona, indaffarata, era una vera Marta, oppressa dalle preoccupazioni del mondo e... felice di e
sserlo!
Rose aveva ragione; mentre leggeva salmi a zia Peace, le altre signore parlavano

di lei nel modo pi sincero.


Beh, Alee, ti piace il tuo compito di tutore?
cominci zia Jane, mentre tutti si
edevano e zio Mac si accomodava in un angolo per finire il suo sonnellino.
Mi piacerebbe di pi, se avessi potuto cominciare dal principio, per bene. Il pove
ro George conduceva una vita cos solitaria, che la bimba ne ha sofferto sotto mol
ti aspetti, e da quando egli mancato ha continuato peggio di prima, a giudicare
dalle condizioni in cui l'ho trovata.
Mio caro ragazzo, abbiamo fatto quello che ci pareva meglio, in attesa che tu co
ncludessi i tuoi affari e tornassi a casa. Ho sempre detto a George che sbagliav
a, allevandola come faceva; ma non ha mai ascoltato il mio consiglio ed ora, ecc
oci qua, con questa povera bambina sulle spalle. Per conto mio, confesso sincera
mente che non so come comportarmi con lei, pi che se fosse uno di quegli strani u
ccelli esotici che portavi a casa dai tuoi viaggi
e zia Plenty, perplessa, scoss
e il capo, il che caus una grande agitazione fra i rigidi nodini di nastro porpor
a che si ergevano sulla sua cuffia.
Se il mio consiglio fosse stato ascoltato, la bambina sarebbe rimasta in quell'o
ttima scuola in cui l'avevamo messa. Ma la zia pens bene di toglierla, perch si la
mentava e da quando arrivata, ha continuato a ciondolare in giro. Uno stato di c
ose disastroso per una fanciulla morbosa e viziata come Rose
osserv la signora Ja
ne, severamente.
La signora non aveva mai perdonato alle vecchie signore di aver ceduto alla comm
ovente supplica di Rose che chiedeva di aspettare l'arrivo del suo tutore, prima
di cominciare un altro trimestre alla scuola.
Ho sempre pensato che quella non fosse una scuola adatta per una bambina in buon
e condizioni finanziarie, un'ereditiera, insomma, com' Rose. Va benissimo per del
le ragazze che dovranno guadagnarsi la vita insegnando e facendo qualcosa del ge
nere: ma quello di cui ha bisogno lei, un anno o due in una scuola complementare
elegante, in modo che a diciott'anni possa fare il suo ingresso nel mondo con s
uccesso
interloqu zia Clara che era stata una bellezza da giovane ed era ancora u
na bella donna.
Misericordia! Quanto siete tutti miopi a discutere sull'istruzione della bambina
e a fare progetti per il futuro, quando questa infelice fanciulla cos evidenteme
nte destinata alla tomba!
sospir zia Myra, con un lugubre sospiro e scotendo sole
nnemente il funereo cappello che si era rifiutata di togliersi, poich era afflitt
a da un catarro cronico.
La mia opinione che la cara piccina abbia soltanto bisogno di libert, di riposo
di affetto. C' un'espressione nei suoi occhi che mi va dritta al cuore, perch dim
ostra che essa sente il bisogno di qualcosa che nessuno di noi pu darle: una mamm
a! disse zia Jessie, mentre i suoi occhi luminosi si riempivano di lacrime al pe
nsiero dei suoi ragazzi affidati, come Rose, alle cure degli altri.
Zio Alec, che aveva ascoltato in silenzio, si volse vivacemente verso l'ultima s
orella e disse, con un deciso cenno di approvazione:
Hai colto nel segno, Jessie: e, col tuo aiuto, spero di far s che la bimba senta
di non essere completamente senza padre e senza madre.
Far del mio meglio, Alec: e penso che avrai bisogno di me, perch, per quanto sagg
o, non puoi comprendere, come lo pu una donna, una tenera e timida creaturina com
e Rose disse la signora Jessie, restituendogli il sorriso, col cuore gonfio di m
aterna buona volont.
Non posso fare a meno di sentire che io, che ho avuto una figlia mia, posso, meg
lio di tutte, allevare una ragazza; e sono molto stupita che George non l'abbia
affidata a me
osserv zia Myra, con un'espressione di melanconica importanza, poic
h era l'unica che aveva dato una figlia alla famiglia, e sentiva di essersi parti
colarmente distinta per questo, bench i maligni dicessero che aveva somministrato
tante medicine alla sua figliuola, fino a farla morire.
Non lo biasimo affatto, ricordando i pericolosi esperimenti che hai tentato con
la povera Carrie
cominci la signora Jane, con la sua voce aspra.
Jane Campbell, non ascolter pi una parola! La mia santa Carolina un argomento s
o! esclam zia Myra, alzandosi come per lasciare la stanza.
Il dottor Alec la trattenne, sentendo che doveva definire subito la sua posizion
e e mantenerla coraggiosamente, se sperava di ottenere qualche successo nella su

a nuova impresa.
Ora, mie care, non litighiamo e non facciamo diventare Rose un pomo della discor
dia, un osso conteso... bench, parola d'onore sia quasi
un osso, povera piccina! L'avete avuta fra voi per un anno e avete fatto quello
che meglio vi pareva. Non posso dire che il vostro successo sia grande, ma quest
o dovuto al fatto che troppe persone se ne interessavano. Ora io ho intenzione d
i provare il mio sistema per un anno e se alla fine dell'anno non sar in condizio
ni migliori di ora, mi arrender e passer a qualcun altro. Mi sembra giusto, no?
Non sar pi qui fra un anno, povera cara, quindi nessuno dovr temere future respo
bilit disse zia Myra, piegando i suoi guanti neri, come se fosse gi pronta per il
funerale.
Accidenti, Myra, saresti capace di smorzare l'ardore di un santo!
esclam zio Alec, con un improvviso bagliore negli occhi.
I tuoi gracchiamenti fi
iranno col turbare la bimba tanto da farla impazzire, perch Rose una piccina pien
a di fantasia e si agiter e immaginer cose terribili. Le hai gi messo in testa che
non ha salute e l'idea le piace abbastanza. Se non avesse un'ottima salute, sare
bbe gi destinata alla tomba , ormai, con quello che tu le hai detto. Non ammetter i
nterferenze, vi prego di capire! Quindi lavatevene le mani e lasciate che me la
cavi da solo, finch non avr bisogno di aiuto: allora lo richieder io stesso.
Bene!
si ud esclamare dall'angolo in cui zio Mac era apparentemente immerso nel
onno.
Sei stato nominato tutore, quindi noi non possiamo far nulla. Ma io vi predico c
he la bambina sar viziata, completamente viziata
rispose la signora Jane con viso
arcigno.
Grazie, cara. Io penso che, se una donna pu allevare due maschi in modo perfetto
come hai fatto tu coi tuoi, un uomo, se vi si dedica completamente, pu almeno ten
tare di fare altrettanto con una ragazza
rispose il dottor Alee, con uno sguardo scherzoso che divert immensamente gli alt
ri, perch era un fatto ben noto nella famiglia che i ragazzi di Jane erano tratta
ti con molta pi indulgenza di tutti gli altri messi insieme.
Per me va benissimo, perch penso veramente che Alec migliorer la salute della bam
ina; e, quando l'anno sar finito, far ancora in tempo ad andare alla scuola di Mad
ame Roccabella per ricevere gli ultimi tocchi di educazione
disse zia Clara, toc
candosi gli anelli e pensando, con languida soddisfazione, al momento in cui avr
ebbe potuto accompagnar fuori una graziosa e compita nipote.
Penso che resterai qui nella vecchia casa, a meno che tu non pensi
a sposarti e sarebbe ora!
osserv la signora Jane, molto seccata per l'ultima bott
a di suo fratello.
No, grazie. Vieni a fumarti un sigaro, Mac
disse bruscamente il dottor Alec.
Non sposarti: ci sono gi abbastanza donne nella famiglia
brontol zio Mac: poi i
e signori se la svignarono in fretta.
Zia Peace sarebbe lieta di vedervi tutte, dice
fu il messaggio portato da Rose,
prima che le signore potessero ricominciare le discussioni.
Tisica, tisica... Misericordia!
mormor zia Myra, mentre l'ombra del suo tetro ca
pello cadeva su Rose e le rigide punte di un guanto nero toccavano la guancia su
cui, sotto il fuoco di tanti occhi, si era diffuso un vivo rossore.
Sono contenta che questi bei ricci siano naturali: fra qualche anno saranno sple
ndidi
disse zia Clara, inclinando la testa da una parte per osservare Rose.
Ora che arrivato lo zio, non spero certo che tu ripassi quello che hai fatto l'a
nno scorso. Confido per che il tuo tempo non sar completamente sciupato in frivoli
passatempi
soggiunse zia Jane, veleggiando fuori della porta con l'aria di una
martire.
Zia Jessie non disse una parola, ma baci la nipotina con uno sguardo tenero e pie
no di comprensione: Rose le si strinse al collo e la segu con occhi riconoscenti
finch la porta si chiuse dietro di lei.
Dopo che tutti furono andati a casa, il dottor Alec passeggi avanti e indietro ne
ll'ingresso per un'ora, meditando intensamente: a volte si accigliava, a volte s
orrideva e pi di una volta rimase fermo, soprappensiero. Improvvisamente, quasi a
d alta voce, disse, come se avesse preso una decisione:
Potrei addirittura cominciare subito e offrire alla piccina qualche nuova cosa a

cui pensare, perch le funeree previsioni di Myra e le prediche di Jane l'hanno r


esa triste.
Si tuff in uno dei bauli ammucchiati nell'angolo e tir fuori, dopo aver rovistato
in fretta, un cuscino di seta ricamato e una strana tazza di legno scuro intagli
ato.
Questo servir, per cominciare
disse, sprimacciando il cuscino e spolverando la t
zza. Non sarebbe bene cominciare con troppa energia, perch Rose si spaventerebbe.
Devo distrarla pian piano e
piacevolmente, finch non mi sar guadagnato la sua fiducia: allora sar pronto per qu
alsiasi cosa.
Proprio in quel momento Phebe usc dalla sala da pranzo con un piatto di pane inte
grale, poich Rose non aveva il permesso di mangiare biscotti caldi al t.
Ti alleggerir di un po' di pane
disse il dottor Alec e, dopo essersi servito di
na grossa fetta, si ritir nello studio, lasciando Phebe stupita del suo appetito.
E si sarebbe meravigliata ancor pi se l'avesse visto ridurre il pane in tante bel
le pilloline scure, che egli raccolse in una scatoletta d'avorio da cui aveva to
lto delle pastigliette.
Ecco! Se insisteranno sulle medicine, ordiner questo, che non le faranno male. Se
guir il mio metodo, ma manterr la pace, se possibile, e confesser lo scherzo quando
il mio esperimento avr avuto successo , disse tra s, con l'aria di un monello.
Rose stava sonando il piccolo organo, nel vestibolo del primo piano, per rallegr
are zia Peace; e mentre parlava con le vecchie signore, zio Alec ascoltava la mu
sica un po' nervosa della bimba, pensando ad un'altra Rose che aveva l'abitudine
di sonare per lui.
Quando la pendola son le otto, grid:
ora che la mia bambina vada a letto, se no non si alzer presto, e io ho tanti be
progetti per domani. Vieni a vedere che cosa ho trovato per te, tanto per comin
ciare.
Rose corse nella stanza e rimase ad ascoltare le parole dello zio, con un visett
o luminoso e attento:
Nelle mie peregrinazioni sulla faccia della terra, ho raccolto degli eccellenti
rimedi e, dato che sono gradevoli, penso che tu ed io potremo provarli. Questo u
n cuscino di erbe, datomi da una vecchia saggia donna, quando ero malato in Indi
a. E pieno di zafferano, papavero e di altre piante calmanti: appoggiaci la tua
testolina stanotte, fa' un bel sonno senza sogni e svegliati domattina senza dol
ori.
Davvero? Che buon odore!
e Rose accett con gioia il grazioso cuscino, aspirandon
il tenue, dolce profumo, mentre porgeva orecchio all'altro rimedio del dottore.
Questa la tazza di cui ti ho parlato. La sua virt , dicono, legata al fatto che
i beve se la deve riempire da solo: perci devi imparare a mungere. Ti insegner io.
Temo che non sar mai capace
disse Rose; ma esamin
soddisfatta la tazza, perch sul manico danzava un buffo folletto, come se fosse p
ronto a fare un tuffo nel bianco mare sottostante.
Non credi che dovrebbe prendere qualcosa di pi rinforzante del latte, Alec? Mi se
ntir davvero piuttosto in ansia, se non prender un tonico di qualche genere
disse
zia Plenty, occhieggiando con aria diffidente i nuovi rimedi, poich aveva pi fede
nelle vecchie medicine che in tutte le tazze magiche e nei cuscini pieni di papa
veri, che venivano dall'Oriente.
Bene, signora, sono disposto ad ordinarle delle pillole, se credi sia meglio. E
una medicina molto semplice e se ne possono prendere grandi quantit, senza paura.
Tu sai che l'hascisc estratto dalla canapa indiana? Bene, questo un preparato a
base di grano e di segale, molto usato nei tempi antichi, e che spero torner ad
esserlo.
Misericordia, che strane!
esclam zia Plenty, esaminando con gli occhiali le pill
le, con un'espressione di tale rispettoso interesse, che zio Alec quasi perse la
sua gravit.
Prendine una al mattino: e buonanotte a te, mia cara
disse, congedando la sua pa
ziente con un bacio affettuoso.
Poi, mentre la bimba usciva, si ficc le mani nei capelli, esclamando, con un comi
co miscuglio di ansia e di divertito buon umore:

Quando penso al compito che mi sono assunto, ti dichiaro, zia, che mi vien vogli
a di scappare e di non tornare indietro finch Rose non ha compiuto diciott'anni!
Capitolo V
UNA CINTURA E UNA CASSA

Quando l'indomani mattina Rose usc dalla sua camera, con la tazza in mano, la pri
ma persona che vide fu zio Alec, in piedi sulla soglia della stanza di fronte, i
ntento ad esaminare con attenzione quella camera. Quando lo zio ud il passo della
bambina, si volt e cominci a cantare:
Dove vai, mia bella fanciulla?
Vado a mungere, signore,
disse Rose, agitando la tazza: poi tutt'e due insieme
finirono con bello stile la canzoncina.
Prima che potessero cominciare a chiacchierare, da una stanza un po' pi in gi fece
capolino una testa con una cuffia da notte cos grande e spiegazzata, che sembrav
a un cavolo, e una voce stupita esclam:
Che cosa diamine state facendo cos presto?
Ci stiamo schiarendo la voce per la giornata, signora. Ehi, zia, posso avere que
sta stanza?
Tutte le stanze che vuoi, tranne quella di mia sorella.
Grazie. E poi rovistare nei solai e nei ripostigli per ammobiliarla come mi piac
e?
Mio caro ragazzo, puoi capovolgere la casa, purch tu ci rimanga!
Una gentile offerta! Rester, zia: questa la mia piccola ncora, quindi questa vo
mi avrete pi a lungo di quanto possiate desiderare.
Questo impossibile! Mettiti la giacca, Rose. Non stancarla con delle buffonate,
Alec. S, sorella, vengo!
e il cavolo scomparve improvvisamente.
La prima lezione di mungitura fu buffa; ma dopo parecchi spaventi e molti vani t
entativi, Rose riusc finalmente a riempire la sua tazza, mentre Ben teneva la cod
a di Clover, in modo che non la battesse, e il dottor Alec
impediva alla mucca di voltarsi a guardare la nuova mungitrice, a cui spiacevano
molto questi sistemi.
Hai l'aria di aver freddo, nonostante tutte queste risate. Fa' una bella corsa i
ntorno al giardino e fatti venire un bel colorito!
disse il dottore, mentre usci
vano dalla stalla.
Sono troppo grande per correre, zio; la signorina Power diceva che non elegante
per delle ragazze sopra i tredici anni
rispose Rose, con aria affettata.
Mi prendo la libert di dissentire e, come tuo medico, ti ordino di correre. Via,
di corsa!
disse zio Alec, con uno sguardo e un gesto che fecero scappar via Rose
pi in fretta che pot.
Ansiosa di fargli piacere, corse intorno alle aiuole, per tornare poi al portico
, dov'era lo zio: qui, lasciandosi cadere sui gradini, si sedette ansante, con l
e guance rosee.
Molto bene, bambina: vedo che non hai perduto l'uso delle tue gambe, anche se se
i sopra i tredici anni. Quella cintura troppo stretta; slacciala, cos potrai tira
re dei bei respiri lunghi, senza ansimare cos.
Non stretta, zio: posso respirare benissimo
cominci Rose, cercando di ricompor
La sola risposta dello zio fu di sollevarla e di slacciare la nuova cintura di c
ui era cos fiera. Nel momento in cui la fibbia fu aperta, le due estremit della ci
ntura si separarono di parecchi centimetri, poich fu impossibile, alla bimba, fre
nare l'involontario sospiro di sollievo, in evidente contraddizione con le sue p
arole.
Oh, non sapevo che fosse stretta. Non mi sembrava proprio. Naturalmente si apre,
se sbuffo cos, ma non lo faccio mai, perch non corro quasi mai
spieg Rose, piuttos
to seccata per questa scoperta.
Vedo che riempi per met i polmoni: per questo puoi portare questo assurdo cilicio
senza accorgertene. Che idea costringere una tenera vita in una rigida fascia d
i cuoio e di acciaio, proprio nel momento in cui dovrebbe svilupparsi!
esclam il
dottor Alec, esaminando con grande disapprovazione la cintura e allargandola di

parecchi buchi, con segreta angoscia di Rose, che era molto fiera della sua figu
rina slanciata e si rallegrava tutti i giorni di non essere grossa come Luly Mil
ler, una sua ex compagna di scuola, che tentava invano di reprimere le sue roton
dit.
Cadr, se la lasci cos larga
disse ansiosamente.
No, se continui a tirare dei lunghi respiri per trattenerla. Questo ci che io vo
lio che tu faccia, e quando l'avrai riempita tutta,
continueremo ad allargarla, finch il tuo busto sar pi simile a quello di Ebe, la de
a della salute, che a quello di un'acciuga... alla moda, che una delle cose pi br
utte che si possano immaginare.
Come sta male!
e Rose lanci un'occhiata sprezzante alla cintura molle.
La perd
ne sar desolata, perch costa parecchio ed vero acciaio e cuoio di Russia. Senti c
he buon odore!
Se la perderai, te ne dar una pi bella. Una morbida fascia di seta e molto pi ad
a, per una bella ragazzina come te, di una bardatura come questa; e io ho una qu
antit di sciarpe italiane e di fasce turche fra le mie cianfrusaglie. Ah, questo
ti fa star meglio, eh?
e lo zio pizzic la guancia in cui un sorriso aveva improvv
isamente scavato una fossetta.
E molto sciocco da parte mia, ma non posso fare a meno di essere contenta nel sa
pere che...
qui si interruppe, arross e chin la testa, vergognandosi di dire:
Tu p
ensi che io sia carina.
Gli occhi di zio Alec scintillarono, ma egli domand molto seriamente:
Rose, sei vanitosa?
Ho paura di s
rispose una vocina sommessa che veniva da dietro un velo di capell
che nascondevano un visetto rosso.
Questo un brutto peccato
ed egli sospir, come se fosse addolorato per quella c
essione.
Lo so, e cerco di non esserlo; ma la gente mi rivolge delle lodi e io non posso
fare a meno di esserne contenta, perch veramente non credo di essere repellente.
L'ultima parola e il buffo tono in cui fu pronunciata furono troppo per zio Alec
, che rise suo malgrado, con grande sollievo di Rose.
Sono assolutamente d'accordo con te; e affinch tu possa essere ancor meno repelle
nte, voglio che tu diventi una bella ragazza come Phebe.
Phebe!
e Rose sembrava cos sbalordita, che lo zio quasi scoppi di nuovo a rider
S, Phebe, perch ha quello di cui tu hai bisogno: la salute. Se voi, care ragazzin
, imparaste soltanto che cosa la vera bellezza e non vi stringeste da morire e n
on moriste di fame e non vi faceste diventare cos pallide, risparmiereste un'imme
nsa quantit di tempo, di denaro e di sofferenze. Un'anima felice in un corpo sano
costituisce la migliore specie di bellezza per un uomo e per una donna. Lo capi
sci, mia cara?
Sissignore
rispose Rose, molto abbattuta dal confronto con la
ragazza che veniva dall'orfanotrofio. Questo fatto la seccava molto, ed essa lo
dimostr, dicendo:
Immagino che ti piacerebbe che io lucidassi i tegami e facessi risplendere il pa
vimento e mettessi un vecchio vestito marrone e girassi con le maniche arrotolat
e, come fa Phebe.
Mi piacerebbe moltissimo, se tu fossi capace di lavorare come lei, e mettessi in
mostra un paio di braccia robuste come le sue. Da tempo non vedevo un quadretto
pi grazioso di quello che Phebe formava questa mattina, con le braccia immerse n
ella saponata fino al gomito, mentre cantava come un merlo.
Beh, io trovo che sei l'uomo pi strano che sia mai esistito!
fu tutto ci che Ro
riusc a dire dopo questa dimostrazione di cattivo gusto.
Non ho ancora cominciato a mostrare le mie stranezze, perci devi rassegnarti a co
lpi peggiori!
disse lo zio, con uno sguardo cos strano, che Rose fu contenta che
il suono di una campana le impedisse di mostrare pi chiaramente quale colpo avess
e gi ricevuto la sua piccola vanit.
Troverai la tua cassa aperta nel salotto della zia, e potrai divertire lei e te
stessa, rovistando a tuo piacere; io dovr girare tutto il mattino per mettere a p
osto la mia stanza
disse pi tardi zio Alee, mentre si alzavano dopo aver fatto co
lazione.

Non posso aiutarti zio?


domand Rose, ardendo dal desiderio di rendersi utile.
No, grazie. Prender in prestito Phebe per un po' di tempo, se zia Plenty pu fare
meno di lei.
Tutti e tutto quello che vuoi, Alee. Avrai bisogno di me, lo so, perci andr a dar
gli ordini per il pranzo e sar pronta a darti una mano
e la vecchia signora si a
ffrett ad uscire, piena di interessamento e di buona volont.
Lo zio scoprir che io sono capace di fare delle cose che Phebe non capace di fare
! , pens Rose, scotendo la testa e volando verso zia Peace e la cassa tanto deside
rata.
Si pu facilmente immaginare che momenti meravigliosi pass, immergendosi in un mare
di tesori e pescando tante cose graziose, una dopo l'altra, finch l'aria fu pien
a di odore di muschio e di legno di sandalo, la stanza fu rallegrata da bellissi
mi colori e Rose si sent al
settimo cielo. Cominci a perdonare zio Alec per la zuppa di avena, quando vide un
a deliziosa scatoletta d'avorio; si rassegn allo stato della sua cintura quando t
rov una pila di sciarpe dai colori dell'arcobaleno; e quando giunse ad alcune inc
antevoli bottiglie di essenza di rose, sent che queste compensavano il tremendo p
eccato di giudicare Phebe pi bella di lei.
Il dottor Alee, intanto, aveva preso in parola zia Plenty, stando alle apparenze
, e stava capovolgendo la casa. Una rivoluzione generale era evidentemente in at
to tra le quinte, perch le tende di damasco scuro furono viste tra le braccia di
Phebe; la stufa venne portata in cantina, sulle spalle di Ben; e la grande letti
era part verso la soffitta, in condizioni... frammentarie, scortata da tre person
e. Zia Plenty era continuamente in movimento, fra i suoi ripostigli, le casse od
orose di canfora e gli armadi della biancheria, e dalla sua faccia si capiva che
il nuovo ordine di cose la sbalordiva e nello stesso tempo la divertiva.
Met delle strane manovre del dottor Alee non possono essere rivelate; ma Rose, al
zando ogni tanto gli occhi dalla cassa, lo intravedeva, carico di una sedia di v
imini, di un paio di alari antichi, di uno strano paravento giapponese, o di uno
o due tappeti, e finalmente con una grossa tinozza da bagno in testa.
Che strana stanza sar!
disse Rose, sedendosi a riposare e a mangiarsi una carame
la, che veniva direttamente dal Cairo.
Credo che ti piacer, cara
rispose zia Peace, alzando gli occhi con un sorriso da
un lavoretto che stava facendo con della seta blu e della mussolina bianca.
Rose non vide il sorriso, perch proprio in quel momento lo zio si ferm sulla porta
e la bimba balz in piedi e cominci a ballare davanti a lui, dicendo, con un'espre
ssione di infantile felicit:
Guardami! Guardami! Sono cos splendida, che non mi riconosco pi. Non ho messo a p
sto bene queste cose, forse, ma mi piacciono tanto!
Sei gaia come un pappagallino col fez e la cabaja e sono felice di vedere la pi
cola ombra nera trasformata in un arcobaleno!
disse zio Alee, osservando con gra
nde approvazione l'allegra figuretta davanti a lui.
Non lo disse, ma pens che formava un quadretto molto pi grazioso di Phebe curva su
l mastello, perch si era ficcata un fez rosso sulla testina
43
4. Otto cugini..
bionda, si era legata parecchie sciarpe vivacissime intorno alla vita e aveva in
dossato una sontuosa giacca scarlatta, con un sole d'oro ricamato sul dietro, un
a luna d'argento sul davanti e delle stelle di tutte le dimensioni sulle maniche
. Un paio di pantofole turche le adornavano i piedi e al collo aveva collane di
ambra, di corallo e di filigrana, mentre in una mano teneva una bottiglia di pro
fumo e nell'altra la fragrante scatola di dolci orientali.
Mi sento come una fanciulla delle Mille e una notte e mi aspetto di trovare un
appeto magico o un magnifico talismano da qualche parte. Soltanto non vedo come
potr mai ringraziarti di tutte queste belle cose
disse, interrompendo la sua danz
a, come se si sentisse improvvisamente oppressa dalla gratitudine.
Ti dir io come: abbandonando quegli abiti neri, che non avrebbero dovuto restare
cos a lungo indosso ad una bimba cos piccina, e indossando gli allegri vestitini c
he ti ho portato. Far bene al tuo spirito e rallegrer questa vecchia casa tranquil
la e seria. Non vero zia?

Credo che tu abbia ragione, Alec, ed una fortuna che non abbiamo ancora comincia
to a pensare agli abiti primaverili, perch Myra trovava che Rose non avrebbe dovu
to portare niente di pi chiaro del viola e la bimba troppo pallida per questo col
ore.
Lasciate che dia io le istruzioni alla signorina Hemming. Sarete sorpresi nel ve
dere quanto me ne intenda di orli e di giro di manica e di sbiechi pieghettati
c
ominci il dottor Alec, accarezzando una pila di mussola, di tela e di seta, con a
ria da intenditore.
Zia Peace e Rose scoppiarono a ridere in modo tale che egli non pot sfoggiare olt
re le sue cognizioni, finch esse non si calmarono: allora lo zio disse bonariamen
te:
Questo servir molto per riempire la tua cintura, quindi continua a ridere, Morgia
na, e io torner al mio lavoro, se no non finir mai.
Non ho potuto farne a meno: sbiechi pieghettati era cos buffo!
disse Rose, t
do alla sua scatola dopo quella splendida risata. Ma davvero, zietta soggiunse s
eriamente; ho la sensazione che non sia giusto che io abbia tante cose belle! Fo
rse non andrebbe bene darne qualcuna a Phebe? Lo zio potrebbe non esserne conten
to?
Allo zio non importerebbe affatto; ma non sono adatte a Phebe. Alcuni vestiti ch
e hai smesso sarebbero pi utili, se potessero essere aggiustati per lei
rispose z
ia Peace con quel tono saggio e moderato
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che mette a dura prova i nostri sentimenti, quando ci abbandoniamo a piccoli ecc
essi di caritatevole entusiasmo.
Preferirei dargliene dei nuovi, perch penso che sia un po' orgogliosa e le vecchi
e cose potrebbero non piacerle. Se fosse mia sorella andrebbe bene, perch alle so
relle queste cose non importano, ma non mia sorella ed questo il guaio, vedi...
Ecco come posso risolvere bene la cosa: la adotter!
e Rose sembrava raggiante all
a nuova idea.
Temo che non potrai farlo legalmente finch non sarai pi vecchia, ma potresti vede
e se l'idea le piace e in tutti i casi puoi essere molto gentile con lei, perch i
n un certo senso siamo tutte sorelle e dovremmo aiutarci a vicenda.
Il dolce viso solcato di rughe la guardava cos gentilmente che Rose fu infiammata
dal desiderio di sistemare subito la cosa, e scapp in cucina cos com'era. Phebe e
ra l e stava lucidando gli alari antichi con tanta attenzione che trasal quando un
a voce esclam:
Odora questo, assaggia quest'altro e guardami!
Phebe odor essenza di rose, sgranocchi la caramella che le era stata ficcata in bo
cca e guard con gli occhi spalancati la piccola Morgiana che passeggiava per la s
tanza come un vivace pappagallino.
Misericordia, com' splendida!
fu tutto ci che riusc a dire, levando in alto du
i polverose.
Ho un mucchio di belle cose di sopra e te le mostrer tutte, e farei a met, soltan
o la zia pensa che non ti sarebbero utili, quindi dovr darti qualcos'altro; e non
ti rincrescer, vero? Perche voglio adottarti, come Arabella in quel racconto. No
n sar bello?
Ma, signorina Rose, ha perso il senno?
Non c'era da stupirsi per la domanda di Phebe, perch Rose parlava molto in fretta
e aveva un aspetto tanto bizzarro in quel nuovo costume ed era troppo impazient
e per fermarsi a spiegare. Vedendo lo stupore di Phebe, Rose si calm e disse, con
un'espressione seria e ardente:
Non giusto che io abbia tante cose e tu cos poco, e io voglio essere buona con t
, come se tu fossi mia sorella, perch zia Peace dice che siamo davvero tutte sore
lle. Pensavo di adottarti, per quanto mi possibile ora. Me lo permetti, vero?
Con grande stupore di Rose, Phebe si sedette sul pavimento e nascose per un mome
nto il viso nel grembiule, senza rispondere una parola.
Oh, misericordia, adesso si offesa e io non so che cosa fare! , pens Rose, molto s
coraggiata nel vedere cos accolta la sua offerta.
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Ti prego, perdonami; non avevo intenzione di offendere la tua sensibilit, e spero

che non penserai...


balbett dopo un po' sentendo che doveva riparare, se possibi
le, al guaio.
Ma Phebe le diede una nuova sorpresa, perch lasci cadere il grembiule e mostr un vi
so tutto sorrisi, bench avesse gli occhi pieni di lacrime: poi abbracci Rose e dis
se, con una risata ed un singhiozzo:
Lei la pi cara ragazza del mondo e le lascer fare quello che vuole con me!
Allora ti piace l'idea? Non piangevi perch sembrava che io mi dessi delle arie di
protettrice? Non avevo davvero intenzione di essere cos...
esclam Rose, felice.
Certo che mi piace l'idea! E piangevo perch nessuno mai stato cos buono con me
ma d'ora, e non ho potuto farne a meno. Quanto alla protezione , pu camminare sul
mio corpo, se vuole e non me ne preoccuper
esclam Phebe, in uno slancio di gratitu
dine, perch le parole siamo tutte sorelle erano andate dritte al suo cuore solita
rio e vi erano penetrate.
Bene, allora possiamo far finta che io sia uno spirito buono uscito dalla casa o
, meglio ancora, una fata madrina scesa dal camino e che tu sia Cenerentola, e d
evi dire quello che vuoi
disse Rose, cercando di agire con delicatezza.
Phebe cap perch era dotata di grande sensibilit, pur essendo uscita da un orfanotro
fio.
Non mi sembra di avere bisogno di qualcosa, ora, signorina Rose, ma devo trovare
il modo di ringraziarla per quello che lei ha fatto
disse, asciugandosi una lac
rima che le correva sul naso poco romanticamente.
Ma non ho fatto nient'altro che darti un dolce! Su, prendine ancora, e mangiali
mentre lavori, pensando a quello che posso fare per te. Io devo andare a mettere
in ordine, perci addio, e non dimenticare che ti ho adottata.
Mi ha dato qualcosa di pi dolce delle caramelle e io non lo dimenticher
e dopo
ersi pulita le mani impolverate, Phebe strinse tra le sue, ruvide, la manina che
Rose le offriva affettuosamente: poi i suoi occhi neri seguirono la bimba che s
i allontanava, con uno sguardo riconoscente che li rese dolcissimi e luminosi.
Capitolo VI
LA STANZA DI ZIO ALEC
Subito dopo pranzo e prima che Rose avesse preso visione di almeno met dei suoi r
egali, il dottor Alec le propose di uscire in carrozza a portare una prima infor
nata di regali alle zie e ai cugini. Rose era dispostissima ad andare, poich era
ansiosa di provare un certo morbidissimo burnous che c'era nella cassa, e che av
eva non soltanto un delizioso cappuccio, ma anche dei buffi fiocchi che oscillav
ano in tutte le direzioni.
La grande carrozza era piena di pacchi e persino il sedile di Ben era carico di
clave da guerra indiane, di un cervo volante cinese immenso, e di un paio di lev
igate corna di bue africano. Lo zio Alee se ne stava seduto eretto, osservando c
on interesse posti ben conosciuti, mentre Rose, sentendosi insolitamente elegant
e e comoda, si appoggiava allo schienale avvolta nel suo morbido mantello e fing
eva di essere una principessa orientale che faceva un viaggio tra i suoi sudditi
.
In tre case le visite furono brevi, perch la bronchite di zia Myra era particolar
mente fastidiosa; zia Clara aveva il salotto pieno di gente; e zia Jane dimostr u
na tale inclinazione a discutere sulla popolazione, i prodotti e la politica del
l'Europa, dell'Asia e dell'Africa, che persino il dottor Alee ne rimase atterrit
o e si conged il pi presto possibile.
Ora passeremo qualche momento piacevole! Spero che i ragazzi siano a casa
disse
Rose, con un sospiro di sollievo, mentre salivano ancor pi in alto sulla collina,
verso la casa di zia Jessie.
Questa visita l'ho lasciata per ultima in modo da poter trovare i ragazzi di rit
orno dalla scuola. S, ecco: c' Jamie al cancello che fa la guardia, aspettando il
nostro arrivo; ora vedrai che il clan si riunir. Girano sempre tutti insieme.
Nell'attimo in cui vide avvicinarsi gli ospiti, Jamie diede un fischio acuto a c
ui risposero parecchie eco dal prato, dalla casa e dalla rimessa, mentre i cugini arrivavano correndo da tutte le parti, gridando:

Evviva zio Alee!


Si precipitarono sulla carrozza come briganti, spogliandola di ogni pacco, fecer
o prigionieri i passeggeri e li portarono in casa con grande entusiasmo.
Mammina! Mammina! Eccoli qui con una quantit di belle cose! Vieni a vedere subito
! Vieni, presto!
gridarono Will e Geordie, in mezzo ad un gran rumore di carta c
he veniva stracciata, mentre venivano tagliati negligentemente gli spaghi che le
gavano i pacchi, finch la stanza, pulita e in ordine, divenne un caos.
Zia Jessie scese con la cuffietta per traverso, ma con un viso raggiante. Ebbe a
ppena il tempo di salutare Rose e il dottore e gi i ragazzi le erano intorno, tut
ti urlanti, perch ognuno voleva che la zia Jessie vedesse il suo regalo e godesse
della sua gioia, dato che la mammina partecipava sempre a tutto. Le grandi corn
a si agitavano intorno a lei, quasi volessero scagliarla fino al soffitto; le cl
ave di guerra cozzavano l'una contro l'altra sopra la sua testa, quasi volessero
annientarla; una stupenda mescolanza di roba proveniente dalle quattro parti de
l globo si ammucchiava sul suo grembo e sette ragazzi eccitati le parlavano tutt
i insieme.
Ma a lei piaceva tutto questo; e se ne stava seduta sorridente, ad ammirare e a
spiegare, per nulla turbata dal frastuono che costringeva invece Rose a tapparsi
le orecchie e il dottor Alee a minacciare che sarebbe scappato subito se il tum
ulto non si fosse calmato. Questa minaccia determin una sosta e, mentre lo zio ri
ceveva i ringraziamenti in un angolo, nell'altro la zia accoglieva qualche picco
la confidenza.
Beh, cara, come va adesso? Meglio di una settimana fa, spero.
Zia Jessie, credo che sar molto felice, ora che lo zio arrivato. Fa delle cose s
ranissime, ma cos buono con me che non posso fare a meno di volergli bene
e, stri
ngendosi pi vicina alla mammina , Rose raccont tutto quello che le era accaduto, fi
nendo con un estatico resoconto della splendida cassa.
Sono molto contenta, cara. Ma, Rose, devo avvertirti di una cosa: non lasciare c
he lo zio ti vizi.
Ma a me piace essere viziata, zia.
Non ne dubito; ma se alla fine dell'anno, i risultati non saranno buoni, lo zio
sar criticato e il suo esperimento si dimostrer un insuccesso. Sarebbe un peccato,
vero? Visto che vuole fare tanto per te, e
pu farlo, se il suo cuore buono non intralcia le decisioni della ragione.
Non ci avevo mai pensato, e cercher di non diventare viziata. Ma come posso fare?
domand Rose, ansiosa.
Non ti devi lamentare di ci che egli desidera farti fare per la tua salute; devi
dargli una lieta obbedienza e tanto affetto; e devi anche fare qualche piccolo s
acrificio per amor suo.
Lo far, davvero! E quando sar in dubbio, posso venire da te? Lo zio mi ha detto d
farlo, e sento che non avrei paura di venire.
Certo che puoi, cara; questo il posto in cui le piccole angosce sono meglio cura
te, e questo il compito delle madri, penso
e zia Jessie attir la testina ricciuta
sulla sua spalla, con un tenero sguardo che dimostrava quanto ben conosceva qua
l era la medicina di cui aveva bisogno la bambina.
Rose, pervasa da quella dolcezza confortante, rimase seduta immobile a goderne,
finch una vocina disse:
Mamma, non credi che a Pokey piacerebbe qualcuna delle mie conchiglie? Rose ha d
ato a Phebe qualcuna delle sue belle cosette, ed stato bello da parte sua. Posso
?
Chi Pokey?
domand Rose, alzando la testa, attratta dallo strano nome.
La mia bambola: vuoi vederla?
domand Jamie, che era rimasto molto colpito dal ra
conto dell'adozione che aveva udito per caso.
S; mi piacciono molto le bambole, soltanto non dirlo ai ragazzi, se no mi prender
anno in giro.
Me, non mi prendono in giro e giuocano molto con la mia bambola; ma lei vuole pi
bene a me
e Jamie corse via, per andare a prendere la sua beniamina.
Io ho portato la mia vecchia bambola, ma la tengo nascosta, perch sono troppo gra
nde per giocarci e ancora non posso sopportare l'idea di buttarla via, perch le s
ono tanto affezionata!
disse Rose, continuando le sue confidenze in un sussurro.

Puoi venire a giocare con quella di Jamie quando vuoi, perch quass noi crediamo n
lle bambole!
cominci zia Jessie, sorridendo come se qualcosa la divertisse.
Proprio in quel momento torn Jamie, e Rose cap quel sorriso, perch la bambola consi
steva in una graziosa bimbetta di quattro anni, che trotterell nella camera con t
utta la velocit concessale dalle gambette grasse e, puntando dritto verso le conc
higlie, ne afferr una
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manciata dicendo, con una risata che mise in mostra i suoi dentini bianchi:
Tutto per Dimmy e per me, tutto per Dimmy e per me!
Questa la mia bambola; non bella?
domand Jamie, osservando con orgoglio la s
niamina, con le mani dietro la schiena e con le corte gambette larghe, in una po
sizione da uomo copiata dai suoi fratelli.
E una cara bambola! Ma perch chiamarla Pokey?
domand Rose, attratta dal nuovo g
attolo.
E una bambina cos curiosa che ficca sempre quel pezzetto di naso in ogni cosa; e
cos i ragazzi hanno finito col chiamarla Pokey Non un bel nome, ma le si adatta.
Era vero, perch, dopo aver esaminato le conchiglie, il vivace frugoletto afferr tu
tto ci che le capitava sotto mano e continu le sue ricerche finch Archie non la col
se a succhiare le sue pedine degli scacchi d'avorio intarsiato, per accertarsi s
e fossero zucchero d'orzo. Nella sua tasca si trovarono anche, tutti spiegazzati
, dei quadretti dipinti su carta di riso, e la bimba per poco non ruppe l'uovo d
i struzzo di Will, cercando di sedercisi sopra.
Su, Jim, portala via; peggio dei cagnolini e non possiamo averla intorno
ordin
fratello maggiore, tirando su la bimba e consegnandola al fratellino, che l'acc
olse a braccia aperte e con questo avvertimento:
Faresti meglio a stare attento a quello che fai, perch io adotter Pokey, come Ros
ha fatto con Phebe, e allora dovrete essere molto buoni con lei, voi grandi.
Adottala, piccolo, e ti dar una gabbia per tenerla, se no non la terrai a lungo,
perch sta diventando peggio di una scimmietta
e Archie torn ai suoi compagni, ment
re zia Jessie, prevedendo una crisi, propose a Jamie di riportare a casa la sua
bambola, dato che era stata presa in prestito, ed era ora che la sua visita term
inasse.
La mia bambola meglio della tua, non vero? Perch lei capace di camminare e d
lare e di cantare e di ballare, mentre la tua non capace di fare niente, vero?
d
omand Jamie con orgoglio, osservando la sua Pokey, che proprio in quel momento si
era messa a ballare un buffo balletto, cantando.
1 Nome derivato dal verbo to poke che significa anche ficcare il naso.
Dopo il suo superbo spettacolo, la bimba se ne and, scortata da Jamie e tutti e d
ue uscirono soffiando rumorosamente nelle conchiglie.
Bisogna che ce ne andiamo, Rose, perch voglio essere a casa prima del tramonto. V
uoi venire a fare una passeggiata in carrozza, Jessie?
disse il dottor Alec, men
tre la musica dei due piccini svaniva in lontananza.
No, grazie; ma vedo che i ragazzi hanno bisogno di muoversi un po', quindi, se n
on ti rincresce, possono accompagnarti loro a casa, senza per entrare. Questo per
messo soltanto nei giorni di vacanza.
Queste parole erano appena uscite dalla bocca di zia Jessie, che gi Archie aveva
detto, in tono autoritario:
Passate la parola, ragazzi. Infilarsi gli stivali e sellare i cavalli, e presto!
Benissimo!
e in un attimo non rimase nella stanza altra traccia dei ragazzi all'
infuori del disordine sul pavimento.
La cavalcata discese la collina ad un trotto che fece aggrappare Rose al braccio
di suo zio, poich i grassi e vecchi cavalli si eccitavano alle prodezze dei poni
es e trottavano pi in fretta che potevano, mentre l'allegra carrozza dei ragazzi
correva davanti con grande strepito, poich Archie e Charlie, da che il magnifico
equipaggio era stato loro dato, disdegnavano i ponies . Ben se la godeva un mondo
e i ragazzi fecero salti e scherzi, finch Rose dichiar che circo era il nome adat
to a loro, dopo tutto!
Arrivati alla casa, i ragazzi smontarono e si piantarono, in atteggiamento marzi
ale, tre da una parte e tre dall'altra dei gradini mentre zio Alee aiutava a sce
ndere, con grande eleganza, sua signoria. Poi il clan salut, ad un ordine mont in

sella e con un urlo selvaggio si allontan a precipizio con un perfetto stile arab
o , almeno secondo la loro opinione.
Ora che tutto finito bene, stato splendido
disse Rose, salendo con un salto i
adini e voltando la testa per vedere quei bei fiocchi che si agitavano.
Ti comprer un pony appena sarai un po' pi robusta
disse il dottor Alee, gua
a con un sorriso.
Oh, non potrei cavalcare una di quelle orribili, vivacissime bestiole! Fanno rot
eare gli occhi e saltano e si impennano e io morirei di spavento!
esclam Rose, st
ringendosi le mani in atteggiamento tragico.
51
Sei per caso paurosa?
Per quanto riguarda i cavalli, s.
Non importa; allora, vieni a vedere la mia nuova stanza
e lo zio la condusse al
piano superiore, senza aggiungere altro.
Mentre lo seguiva, Rose ricord la promessa fatta a zia Jessie, e fu spiacente di
essersi opposta con tanta decisione. Fu ancora pi spiacente cinque minuti dopo, e
ne aveva ben ragione.
Ora guarda bene e dimmi che cosa ne pensi
disse il dottor Alee, aprendo la porta
e facendola entrare prima di lui, mentre Phebe scompariva dalle scale di serviz
io con una paletta per la polvere.
Questa camera era stata costruita sopra la biblioteca per accontentare il capric
cio di qualcuno, ed era rimasta vuota per anni, tranne nel periodo di Natale, qu
ando la vecchia casa era rigurgitante di ospiti. Aveva tre finestre: una verso e
st, che dominava la baia; una verso sud, dove i castagni d'India agitavano i lor
o grandi ventagli; e una verso ovest, verso le colline. Un tramonto di fuoco ard
eva ora da questa parte, e inondava la camera di uno splendore incantato; si udi
va il dolce mormorio del mare e un pettirosso cinguettava tra gli alberi.
Rose, per prima cosa, vide e ud queste cose e, con l'istinto pronto dei bambini,
ne sent la bellezza; poi il suo sguardo colse la trasformazione avvenuta nella st
anza, una volta tranquilla e solitaria, ed ora cos piena di luce, di calore e di
semplice eleganza.
Una stuoia indiana ricopriva il pavimento, e qua e l era disseminato un gaio tapp
eto; gli alari antichi brillavano sull'ampio focolare, dove un'allegra fiamma di
sperdeva l'umidit della camera, rimasta cos a lungo chiusa. Sof e seggiole di vimin
i erano sparsi per la stanza e dei tavolini originali erano sistemati in comodi
angoletti: su di uno vi era un grazioso cestino, un altro serviva da scrivania e
su un terzo vi erano dei libri che Rose conosceva. In una alcova vi era un lett
ino stretto, su cui era appesa una deliziosa madonnina. Il paravento giapponese
per met chiuso mostrava un elegante catino con brocca bianca e azzurra, sistemato
su una lastra di marmo, e vicino vi era una grande tinozza, con degli asciugama
ni turchi e una spugna grande come la testa di Rose.
Lo zio deve amare l'acqua fredda, come un'anitra , pens, con un brivido. Poi il su
o sguardo corse allo spogliatoio; una porta semiaperta lasciava vedere un'allett
ante schiera di cassetti e scaffali, e di quei cantucci che tanto deliziano il c
uore dei bambini.
Che posto meraviglioso per le mie nuove cosette! , pens,
domandandosi che cosa mai teneva lo zio in quello stanzino di legno di cedro.
Oh, che deliziosa toilette , fu la sua seguente esclamazione mentale, mentre si a
vvicinava a quel cantuccio cos invitante.
Sopra il tavolino da toilette era appeso uno specchio rotondo all'antica, con un
'aquila dorata in cima; questa teneva nel becco il nodo di nastro azzurro che tr
atteneva due tendine di mussolina ricadenti da una parte e dall'altra del tavoli
no, su cui erano delle spazzoline dal manico d'avorio, due candelabri d'argento,
una scatola di porcellana per i fiammiferi, parecchi piattini graziosi, per cos
ette piccole e, pi maestoso di tutto, un cuscino di seta azzurra, bordato, in mod
o civettuolo, in pizzo, con dei bocciuoli di rosa agli angoli.
Quel cuscino stup profondamente Rose; e cos tutto il tavolino, ed essa stava propr
io pensando, con un sorriso malizioso: Lo zio un damerino, ma io non l'avrei mai
immaginato! , quando lo zio apr la porta di un grande armadio, dicendo, con un ce
nno negligente della mano:

Agli uomini piace avere tanto spazio per le loro cianfrusaglie: non credi che qu
esto dovrebbe accontentarmi?
Rose diede un'occhiatina e trasal, bench tutto quello che aveva visto fosse ci che
di solito si trova negli armadi: vestiti e scarpe, scatole e borse. Oh, ma quei
vestiti erano degli abitini corti, bianchi e neri; la fila di scarpine al piano
inferiore non erano mai state nei piedi del dottor Alec; da quella scatola di ca
rtone verde spuntava un velo grigio e... s! la borsa appesa alla porta era certam
ente la sua, con un buchetto in un angolo. Diede un rapido sguardo alla camera e
cap perch le era sembrata troppo graziosa per un uomo, perch la sua Bibbia e il su
o libro di preghiere erano sul comodino e che cosa volevano dire quei bocciuoli
di rosa sul cuscino azzurro. Le balen di colpo alla mente il pensiero che quel pi
ccolo paradiso era tutto per lei e, non sapendo come esprimere altrimenti la sua
riconoscenza, gett le braccia al collo del dottor Alec, dicendo appassionatament
e:
Oh, zio, sei troppo buono con me! Far tutto quello che mi chiederai: monter caval
i selvaggi e far bagni gelati e manger pasticci disgustosi e terr i vestiti larghi,
per farti vedere quanto ti sono grata per questa cara, deliziosa, splendida sta
nzetta!
Ti piace, allora? Ma perch pensi che sia tua, piccola?
domand il dottor Alec, s
ndosi con aria soddisfatta e attirando sulle ginocchia la sua eccitata nipotina.
Non lo penso, ne sono sicura: lo vedo dalla tua faccia e mi sembra di non merita
rmela. Zia Jessie ha detto che tu mi avresti viziata e che io non devo permetter
lo. Ho paura che questo sia viziarmi e forse... forse non dovrei avere questa be
lla cameretta!
e Rose cerc di assumere l'espressione di una bambina che sarebbe s
tata cos eroica da rinunciarvi, se fosse stato per il meglio.
Me la pagher la signora Jessie per questo!
disse il dottor Alec, cercando di agg
ottare la fronte, pur sentendo in cuor suo che la sorella aveva ragione. Poi sor
rise con quel sorriso cordiale che era come un raggio di sole sul suo viso abbro
nzato e disse:
Questo fa parte della cura, Rose, e io ti ho messo in questa stanza, perch tu pos
sa prendere, nel modo migliore e pi facile, i miei tre grandi rimedi. Tanto sole,
aria fresca e acqua fredda, nonch un ambiente allegro e un po' di lavoro; perch P
hebe ti mostrer come aver cura di questa stanza e sar la tua camerierina, nonch la
tua amica e la tua maestra. Ti sembra duro e sgradevole, cara?
No, zio: molto, molto piacevole e far del mio meglio per essere una buona pazient
e. Ma penso veramente che nessuno potrebbe essere malato in questa deliziosa cam
eretta disse la bimba, con un lungo sospiro di felicit, mentre il suo sguardo vag
ava per la stanza.
Allora il mio genere di medicine ti piace di pi di quelle di zia Myra? E non hai
voglia di buttarle dalla finestra, vero?
Capitolo VII
UN VIAGGIO IN CINA
Vieni, bambina, ho un'altra medicina per te. Credo che non la prenderai bene com
e l'ultima, ma dopo un po' ti piacer di pi
disse il dottor Alee, circa una settima
na dopo la grande sorpresa.
Rose era seduta nella sua graziosa stanzetta, dove, se le fosse stato permesso,
avrebbe passato con gioia tutto il suo tempo; ma alz gli occhi con un sorriso, pe
rch ormai non aveva pi paura dei rimedi dello zio, ed era sempre pronta a sperimen
tarne uno nuovo. L'ultimo era stato una serie di piccoli arnesi da giardinaggio,
coi quali Rose aveva aiutato lo zio a mettere in ordine le aiuole, imparando, m
entre lavorava, mille cose nuove e divertenti sulle piante: la botanica che avev
a imparato a scuola sembrava una materia molto arida in confronto alle vivaci le
zioni di zio Alec.
Che cos' ora?
domand, chiudendo senza protestare il suo cestino da lavoro.
Acqua salata.
Come devo prenderla?
Mettiti il nuovo vestito che la signorina Hemming ti ha mandato a casa ieri e sc

endi alla spiaggia: te lo far vedere allora.


L'indossare il nuovo abito di flanella blu, bordato di bianco, e il piccolo berr
etto da marinaio dai lunghi nastri, distolse il suo pensiero dalla prova che si
avvicinava, finch un fischio acuto le ricord che suo zio stava aspettando. Rose at
travers di corsa il giardino, prese il sentiero sabbioso e scese sulla striscia d
i spiaggia che apparteneva alla casa: qui trov il dottor Alec con una barchetta r
ossa e bianca che si cullava sulle onde.
E una bella barchetta: e Bonnie Bell un bel nome
disse Rose, sforzandosi di
far vedere il suo nervosismo.
E per te: perci siediti a poppa e impara a maneggiare il timone, finch non sarai
ronta ad imparare a remare.
Si dimenano tutte cos le barche?
domand Rose, indugiando e fingendo di legarsi
lio il cappello.
Oh s, beccheggiano come gusci di noce quando il mare un po' agitato
rispose lo
o marinaio, non immaginando affatto l'angoscia segreta di Rose.
E agitato oggi?
Non molto; sembra un po' tempestoso verso est, ma per noi va bene finch il vento
non cambia. Vieni.
Sei capace di nuotare, zio?
domand Rose, aggrappandosi al suo braccio, quando lo
zio le prese la mano.
Come un pesce. Su, dunque.
Oh, per favore, tienimi forte finch non sono arrivata l! Perch la poppa cos l
e, soffocando parecchi strilletti di paura, Rose strisci fino al lontano sedile,
e qui si sedette, aggrappandovisi con tutt'e due le mani, convinta che ogni ond
a avrebbe provocato un improvviso naufragio.
Zio Alec fece finta di non accorgersi della sua paura, ma le insegn pazientemente
l'arte del timone, finch Rose non fu cos occupata nel ricordare qual era il tribo
rdo e qual era il babordo, che dimentic di lanciare un grido ogni volta che una g
rossa onda si infrangeva contro la barca.
Ora dove andiamo?
domand Rose, mentre il vento le soffiava in faccia e pochi col
i di remo lunghi e rapidi li avevano portati in mezzo alla piccola baia.
E se andassimo in Cina?
Non un viaggio piuttosto lungo?
Non quello che voglio fare io. Manovra il timone in modo da aggirare il Capo ed
entrare nel porto e ti dar una visione della Cina fra venti minuti.
Oh, mi piacerebbe!
e Rose, domandandosi che cosa intendeva dire lo zio, si mise
a contemplare il panorama nuovo che si stendeva intorno a lei.
Dietro a loro la verdeggiante Collina delle zie saliva dolcemente fino al bosche
tto che sorgeva sulla cima, e lungo il fianco che dava sul mare si ergevano case
ben conosciute, maestose, comode e pittoresche. Mentre aggiravano il Capo, la g
rande baia si apr davanti a loro, piena di navi, e dietro si stendeva la citt, i c
ui campanili si ergevano sopra gli alti alberi delle navi dagli allegri pennoni.
Andiamo l?
domand Rose, perch non aveva mai visto prima questo aspetto della r
e affaccendata citt.
S. Zio Mac ha una nave che appena arrivata da Hong Kong e pensavo che ti sarebbe
piaciuto andare a vederla.
Oh, certo! Mi piace molto curiosare nei magazzini con zio Mac; tutto cos nuovo e
strano per me! E mi interessa soprattutto la Cina, perch tu ci sei stato.
Ti far vedere due veri cinesi che sono appena arrivati. Ti piacer fare la conosce
za di Whang Lo e di Fun See, ne sono certo.
Non chiedermi di parlare con loro, zio: sono sicura che riderei a quei buffi nom
i e a vedere quei loro codini e quegli occhi obliqui. Per favore, lasciami girar
e dietro a te: mi piace di pi.
Bene; ora punta verso il molo, l dov' quella grande nave con quella strana bandie
a. Quella Rajah e vi saliremo a bordo, se ci possibile.
Passarono tra le navi, accanto ai pontili d'approdo dove l'acqua era verde e cal
ma e strane conchiglie erano attaccate ai pali viscidi. Strani odori colpirono i
l naso di Rose e strani spettacoli si presentarono ai suoi occhi, ma alla bimba
piaceva tutto questo e fingeva di essere proprio in procinto di sbarcare a Hong
Kong, mentre con lo zio saliva i gradini del pontile, all'ombra della grande nav

e. Casse e balle uscivano dalla stiva e venivano portate nel magazzino da robust
i facchini, che tiravano piccoli carretti, urlando e schiamazzando, oppure azion
avano le gru dagli uncini di ferro che scendevano e afferravano merci pesanti, t
rasportandole in alto, l dove larghe porte, come bocche spalancate, le inghiottiv
ano.
Il dottor Alec la port a bordo della nave e Rose ebbe la soddisfazione di ficcare
il suo curioso nasetto in tutti gli angoli possibili, a rischio di essere schia
cciata, perduta e affogata.
Beh, bambina, ti piacerebbe fare un viaggio intorno al mondo con me, su una bell
a nave come questa?
le domand suo zio, mentre si riposavano un momento nella cabi
na del capitano.
Mi piacerebbe vedere il mondo, ma non stando in un piccolo posto sporco e puzzol
ente come questo. Mi piacerebbe, andando in uno yacht tutto pulito e comodo; Cha
rlie dice che questo il modo adatto
rispose Rose, osservando con poca simpatia l
e camerate chiuse della ciurma.
Non sei una vera Campbell, se non ti piace l'odore di pesce e di acqua salata: e
non lo neppure Charlie, col suo lussuoso yacht. Ora
scendiamo a terra e andiamo a conoscere gli abitanti del Celeste Impero.
Dopo una deliziosa passeggiatina attraverso il grande magazzino, curiosando e pr
endendo qualche cosetta, trovarono zio Mac e i cinesi nello studio, dove campion
i di merce, doni, curiosit e tesori di tutti i generi, appena arrivati, erano amm
ucchiati in piacevole profusione e confusione.
Appena le fu possibile, Rose si ritir in un angolo, con un idolo di porcellana da
una parte, un drago verde dall'altra e, cosa ancor pi imbarazzante, Fun See sedu
to di fronte a lei su una cassa di t, che la fissava coi suoi piccoli e lucenti o
cchi neri, finch Rose non seppe pi dove guardare.
Il signor Whang Lo era un signore anziano, vestito come un americano, col suo co
dino ben avvolto intorno alla testa. Parlava inglese e stava conversando animata
mente con zio Mac, nel modo pi comune: Rose lo consider quindi una delusione. Ma F
un See era deliziosamente cinese dalle scarpe al bottone del suo cappello a pago
da; perch si era messo in pompa magna ed era un insieme di giacchette di seta e d
i pantaloni molli. Era basso e grasso e camminava con passetti corti e buffi; i
suoi occhi erano molto obliqui, il suo codino era lungo, e cos le sue unghie; il
suo viso giallo era grasso e lucido ed egli incarnava un tipo di cinese altament
e soddisfacente.
Zio Alec le disse che Fun See era venuto in America per finire i suoi studi e sa
peva parlare soltanto un po' d'inglese misto a cinese; quindi doveva essere gent
ile con quel poverino, perch era soltanto un ragazzo, anche se sembrava vecchio q
uasi come il signor Whang Lo. Rose assicur che sarebbe stata gentile; ma non avev
a la minima idea di come intrattenere lo strano ospite, che sembrava uscito da u
no di quei paesaggi dipinti su carta di riso che si vedevano sulla parete, e che
se ne stava seduto e moveva la testa come un giocattolo, tanto che Rose faceva
veramente fatica a restare seria.
Mentre se ne stava l perplessa, zio Mac vide che i due ragazzi si guardavano pens
osamente e sembrava che si divertissero di questa conoscenza cos irta di difficol
t. Presa una scatola dalla tavola, zio Mac la diede a Fun See con un incarico che
sembr riuscire graditissimo al ragazzo.
Egli discese dalla cassa su cui era appollaiato e cominci a disfare la scatola ra
pidamente, mentre Rose lo osservava, domandandosi che cosa sarebbe successo. Poc
o dopo, dall'involto venne fuori una teiera, che le
fece giungere le mani estatica, poich era fatta a somiglianza di un grasso piccol
o cinese. Il cappello era il coperchio, il codino il manico e la pipa il becco d
ella teiera. Il sorriso su quel viso grasso e addormentato era cos simile al sorr
iso che brillava sulla faccia di Fun nel momento in cui mostr a Rose la teiera, c
he la bimba non pot fare a meno di ridere, il che rese molto contento il cinesino
.
Due graziose tazzine con coperchio e un bel vassoio rosso completavano il serviz
io e facevano sorgere il desiderio di prendere una tazza di t, anche alla moda ci
nese, senza panna n zucchero.
Dopo averle sistemate sul tavolino davanti a Rose, Fun le fece capire con una pa

ntomima che quelle cose le appartenevano, e che erano un regalo dello zio. Rose
ringrazi nello stesso modo e il ragazzo torn alla sua cassa di t: non avendo altri
mezzi di comunicazione, i due fanciulli rimasero seduti, sorridendo e facendosi
dei cenni col capo in un modo assurdo, finch una nuova idea sembr colpire Fun. Sal
t gi dal suo sedile e usc in fretta per quanto glielo permetteva la sua tunica stre
tta: Rose si augur che il ragazzo non fosse andato a prendere un topo arrosto, un
cagnolino in stufato o qualche altro pasticcio esotico che essa, per gentilezza
, sarebbe stata costretta a mangiare.
Mentre aspettava il suo buffo, nuovo amico, coltiv la sua mente in un modo che av
rebbe fatto felice zia Jane. I tre signori parlavano di argomenti di ogni genere
e Rose ascolt attentamente, accumulando nella mente molte cose che udiva, poich a
veva un'ottima memoria e un gran desiderio di far bella figura, sciorinando qual
che utile informazione se qualcuno l'avesse rimproverata per la sua ignoranza.
Stava cercando di imprimersi nella mente che Amoy era a duecento e ottanta migli
a da Hong Kong, quando Fun ritorn con qualcosa in mano che a Rose sembr una piccol
a spada, finch il ragazzo non apr un immenso ventaglio e glielo offr con una sequel
a di complimenti cinesi, il cui significato l'avrebbe fatta divertire ancor pi de
l loro suono, se l'avesse compreso.
Rose non aveva mai visto un ventaglio cos straordinario e subito si immerse nell'
esame di quella meraviglia. Naturalmente non esisteva alcuna prospettiva nel dip
into e questo per Rose costituiva un fascino maggiore; vi era una graziosa donni
na, con dei lunghi aghi da calza blu tra i capelli, seduta direttamente sulla so
mmit di una sontuosa pagoda. In un altro delizioso paesaggio sembrava che un rusc
ello entrasse dalla porta della casa di un grosso signore e uscisse dal camino.
In un terzo,
un muro serpeggiante saliva nel cielo come il baleno di un fulmine e un uccello
con due code stava apparentemente covando sopra un pescatore, la cui barca stava
incagliandosi nella luna.
Era veramente uno splendido oggetto, e Rose avrebbe continuato ad agitarlo davan
ti agli occhi tutto il pomeriggio, con grande soddisfazione di Fun, se l'attenzi
one del dottor Alec non fosse stata improvvisamente richiamata su di lei dal ven
ticello che, mosso dal grande ventaglio, gli faceva cadere i capelli sugli occhi
. Lo zio si ricord che dovevano andare: quindi il grazioso servizio fu riposto ne
lla scatola, Rose chiuse il ventaglio e, con parecchi pacchetti di t per le vecch
ie signore, ficcati nelle tasche del dottor Alec, zio e nipote si congedarono, d
opo che Fun li ebbe salutati con un cerimoniale particolare.
Mi sembra di essere stata davvero in Cina e sono sicura che ho proprio l'aspetto
di una che c' stata
disse Rose, mentre scivolavano fuori dell'ombra del Rajah .
Era effettivamente cos, perch il signor Whang Lo le aveva regalato un ombrellino c
inese; zio Alec le aveva dato dei lampioncini cinesi da accendere sul suo balcon
e; il grande ventaglio giaceva sul suo grembo e il servizio da t era sistemato ai
suoi piedi.
Non un modo sgradevole per studiare la geografia, no?
domand lo zio, che aveva
servato quanta attenzione aveva prestato Rose alla loro conversazione.
E un modo piacevolissimo, e credo veramente di aver imparato sulla Cina pi cose o
ggi che in tutte le lezioni fatte a scuola. Nessuno ci spiegava niente, e quindi
tutto quello che ricordo che di l vengono il t e la seta e che le donne hanno i p
iedi piccini. Ho visto che Fun guardava i miei piedi, e deve aver pensato che fo
ssero assolutamente enormi!
rispose Rose, osservando con improvviso disprezzo le
sue robuste scarpe.
Tireremo fuori l'atlante e il mappamondo e ti mostrer qualcuno dei miei viaggi, r
accontandoti qualche storia. Questa sar la prossima cosa da fare.
Sei cos amante dei viaggi che penso che per te sia molto noiosa la vita qui, zio.
Sai, zia Plenty dice che sicura che te ne andrai tra un anno o due.
Molto probabilmente.
Oh, mamma mia! Che cosa far allora?
sospir Rose, in un tono disperato che fece
parire sul viso di zio Alec un'espressione di viva soddisfazione, mentre egli di
ceva con intenzione:
La prossima volta che partir, porter con me la mia piccola ncora. Ti va?
Davvero, zio?

Davvero, nipotina!
Rose fece un saltello di gioia e la barca ondeggi in un modo tale che la bimba si
quiet immediatamente. Rimase per seduta con un sorriso raggiante e cercando di pe
nsare quale tra le cento domande che le si affollavano alla mente avrebbe rivolt
o per prima, quando il dottor Alec, indicando una barca che stava venendo dietro
a loro disse:
Come remano bene quei ragazzi! Guardali e prendi nota per tuo uso, quando fra po
co imparerai.
La Procellaria tempestosa aveva come equipaggio una mezza dozzina di allegri mar
inai, che ostentavano camicie azzurre e cappelli chiari, con stelle e ncore in tu
tte le direzioni.
Come vanno bene d'accordo! E sono soltanto dei ragazzi! Oh, ma sono i nostri ra
azzi! S, vedo Charlie che ride sopra la spalla. Rema, zio, rema! Oh, per favore,
svelto, non lasciare che ci prendano!
grid Rose, in un tale stato di eccitazione
che il suo nuovo ombrellino per poco non fin in mare.
Benissimo, via!
e lunghi, regolari colpi di remo portarono via velocemente la B
nnie Bell .
I ragazzi remavano con tutte le loro energie, ma il dottor Alec avrebbe raggiunt
o il Capo prima di loro, se Rose, nella sua agitazione, non l'avesse fatto ritar
dare dando degli inesperti strattoni alle cordicelle del timone: e proprio nel m
omento in cui riprendeva a governare bene, il vento le port via il cappello. Ques
to mise fine alla gara e mentre ancora stavano cercando di ripescare il cappello
, l'altra barca giunse al loro fianco, con tutti i remi in aria e gli allegri ma
rinai pronti a farsi qualche bella risata.
Hai pescato un granchio, zio?
No, un pesce azzurro
rispose lo zio, mettendo ad asciugare su un sedile il cappe
llo gocciolante.
Che cose avete fatto?
Visto Fun.
Ah, noi lo faremo venire a casa a mostrarci come si fa a far volare il grande aq
uilone, perch non riusciamo ad imparare bene. Facci vedere che cosa hai preso.
Faresti meglio ad issare quel ventaglio come vela.
Impresta a Steve, il damerino, il tuo ombrellino; detesta scottarsi il grazioso
nasetto.
Di', zio, hai intenzione di fare una Festa dei Lampioncini?
No, ho intenzione di fare un festino di pane e burro, perch l'ora del t. Se que
nube nera non mente, avremo un gran ventaccio fra poco, quindi fareste meglio a
tornare a casa al pi presto, se no la tua mamma star in pensiero, Archie.
Bene, capitano. Buona sera, Rose; vieni spesso in barca e ti insegneremo tutto q
uello che c' da imparare sull'arte del remo
fu il modesto invito di Charlie.
Poi le due barche si separarono, mentre l'equipaggio della Procellaria intonava
un'allegra canzone.
Capitolo VIII
E QUELLO CHE NE RISULT

Zio, potresti prestarmi nove pence? Te li restituir appena ricever il denaro per
e mie piccole spese
disse Rose quella sera, entrando in fretta in biblioteca.
Credo di s, e non ti far pagare interesse, quindi non necessario che tu ti affr
i a restituirmeli. Torna poi qui e aiutami a sistemare questi libri, se non hai
niente di pi divertente da fare
rispose il dottor Alec, porgendole i soldi con qu
ella prontezza che tanto piacevole quando chiediamo dei piccoli prestiti!
Vengo subito: avevo un gran desiderio di mettere a posto i miei libri, ma non os
avo toccarli, perch tu scuoti sempre la testa quando leggo.
Scuoter la testa quando scriverai, se non lo farai meglio di quanto hai fatto nel
compilare questo catalogo.
Lo so che scritto male, ma avevo fretta quando l'ho fatto ed ho fretta anche ade
sso e Rose scapp, lieta di evitare una predica.
Ma se la prese lo stesso quando ritorn, perch zio Alec aveva ancora la fronte aggr

ottata sul catalogo dei libri, e osserv severamente:


Non riesco assolutamente a capire che cosa c' scritto! La signorina Power non ins
egnava delle cose cos fuori moda come la calligrafia, vedo! Ora guarda questo pic
colo memorandum che mi ha dato zia Plenty e guarda che bella scrittura chiara! L
a zia era andata ad una scuola per signorine e aveva imparato bene poche cose ut
ili: il che meglio di un'infarinatura di una mezza dozzina di materie superiori,
oso pensare!
Beh, ero considerata una ragazza in gamba a scuola e imparavo tutto quello che m
i insegnavano. Eravamo le prime della classe, Luly e me, ed eravamo lodate sopra
ttutto per il francese, la musica e roba del genere
disse Rose, piuttosto offesa
dalle critiche di zio Alec.
Ma se sapevi la grammatica francese come conosci la grammatica della nostra ling
ua, credo che non ti meritavi grandi lodi, mia cara!
Oh, zio abbiamo studiato la grammatica e io ero bravissima nell'analisi logica.
La signorina Power interrogava sempre noi due, quando veniva qualcuno. Mi par pr
oprio di parlare giusto come la maggior parte delle ragazze.
Gi, ma siamo tutti troppo negligenti nella nostra lingua. Pensaci su un momento e
dimmi se queste espressioni sono corrette: Luly e me , e roba del genere e giust
o come la maggior parte delle ragazze .
Rose si tir un ricciolino e fece un po' di broncio, ma dovette ammettere che avev
a torto e disse umilmente, dopo una pausa che minacciava di rivelare cattivo umo
re:
Penso che avrei dovuto dire: Luly ed io , in quel caso, e altre materie del ge
e e correttamente , invece di giusto .
Grazie! Ora ascoltami, Rose, io non pretendo di costituire un esempio, in nessun
campo e tu potrai correggere la mia grammatica, i miei modi o la mia condotta s
e ti sembrer che io sbagli e io ti ringrazier. Ho girovagato per il mondo per anni
e anni e sono diventato negligente, ma voglio che la mia bambina sia bene istru
ita, anche se non studia altro che lettura, calligrafia e aritmetica per un anno
. Non importa se andremo avanti piano, ma dobbiamo imparare bene.
Parlava con tanta seriet e sembrava cos desolato di averla sgridata, che Rose and a
sedersi sul bracciolo della sua poltrona, dicendo con aria pentita:
Sono spiacente di essermi arrabbiata, zio, quando dovrei invece ringraziarti per
tutto l'interessamento con cui mi segui. Credo che tu abbia ragione per quanto
riguarda l'imparare veramente bene una cosa, perch io capivo molto meglio quando
pap mi insegnava poche lezioni che non quando la signorina Power me ne faceva imp
arare tante in fretta. La mia testa era sempre un tale guazzabuglio di francese
e di tedesco, di storia e di aritmetica, di grammatica e di musica, che certe vo
lte mi sembrava che dovesse scoppiare. Non c' da meravigliarsi che mi facesse mal
e e Rose si strinse la testa tra le mani, come se il solo ricordo di quel guazza
buglio le facesse venire le vertigini.
Eppure quella considerata una scuola eccellente, e direi che tale sarebbe se que
lla poco intelligente signora non ritenesse necessario di imbottire le sue allie
ve come dei tacchini, invece di nutrirle in modo sano
naturale. il difetto di molte scuole e le povere testoline continueranno a doler
e finch non impareremo ad insegnare meglio.
Questo era uno dei discorsi preferiti del dottor Alec e Rose temette che lo zio
si lasciasse andare ad una conferenza, ma egli si trattenne e disse improvvisame
nte, tirando fuori un grosso taccuino:
Zio Mac ha affidato a me, ora, i tuoi affari, ed eccoti il tuo mensile per le pi
ccole spese. Tieni i conti tu, vero?
Grazie... S, zio Mac mi aveva dato un libretto per i conti quando andavo a scuola
e io segnavo le mie spese, ma non riuscivo a cavarmela molto bene, perch i numer
i sono l'unica cosa in cui non sono affatto brava
disse Rose, frugando nella sua
scrivania alla ricerca di un libretto tutto sciupato, che si vergogn, una volta
trovato, di mostrare.
Beh, dato che i numeri sono cose piuttosto importanti per la maggior parte della
gente, e forse tu avrai molti conti da tenere un giorno, non sarebbe saggio com
inciare subito a imparare ad amministrare i centesimi, prima che arrivino i doll
ari a metterti in imbarazzo?

Pensavo che facessi tu tutta questa parte complicata e ti interessassi anche dei
dollari, come ti esprimi tu. E necessario che me ne preoccupi io? Odio talmente
le somme!
Mi occuper io di tutto, finch tu non sarai maggiorenne, ma desidero che tu sappia
come vengono amministrati i tuoi beni e che tu te ne interessi, fra qualche temp
o, per quanto ti possibile; allora non dovrai dipendere dall'onest degli altri.
Per carit! Come se io non fossi pronta ad affidarti milioni di miliardi, se li av
essi!
esclam Rose, scandalizzata a quella semplice insinuazione.
Ah, ma potrei cadere in tentazione; qualche volta capita ai tutori; perci faresti
meglio ad osservare bene quello che faccio, in modo da poter imparare tutto su
questo genere di affari
rispose il dottor Alec, registrando delle cifre sul suo
ben tenuto libro dei conti.
Rose vi gett un'occhiatina al di sopra della sua spalla, e poi torn all'enigma mat
ematico che aveva in mano, con un sospiro di disperazione.
Zio, quando sommi le tue spese, scopri mai di avere pi denaro di quanto ne avevi
in principio?
No, generalmente trovo che ne ho molto meno di quanto ne avevo in principio. Hai
qualche preoccupazione in questo senso?
S; stranissimo, ma non riesco mai a fare pareggiare le cose.
Forse sono in grado di aiutarti
cominci zio Alec, nel tono pi rispettoso.
Credo che faresti bene, perch se devo tenere i conti, meglio che cominci subito
ene. Ma per favore, non ridere! So che sono molto stupida e il mio libretto un o
rrore, ma non sono mai riuscita a tenerlo a posto
e con grande trepidazione, Ros
e consegn allo zio i suoi buffi conticini.
Fu veramente gentile da parte di zio Alec non ridere, e Rose sent una profonda ri
conoscenza quando egli disse, con dolcezza:
I dollari e i centesimi sembrano piuttosto mescolati; forse se raddrizzo soltant
o un po' le colonne, andrebbe tutto bene.
Fallo per favore, e su un foglio bianco fammi vedere come devo fare perch i miei
conti abbiano un aspetto bello e pulito come i tuoi.
Mentre stava accanto allo zio ad osservare la facilit con cui egli portava rapida
mente ordine nel caos, Rose decise in cuor suo di tirar fuori il suo vecchio lib
ro di aritmetica e di perfezionarsi nelle quattro operazioni, con una bella ripa
ssata alle frazioni, prima di leggere altre favole.
Sono una ragazza ricca, zio?
domand improvvisamente, mentre il dottore stava ric
piando una colonna di numeri.
Piuttosto povera, direi, dato che sei stata costretta a chiedere in prestito nov
e pence.
Questa stata colpa tua, perch ti sei dimenticato di darmi il mio denaro per le p
ccole spese. Ma davvero, sar ricca un giorno?
Temo di s.
Perch temo ?
Troppo denaro una brutta cosa.
Ma posso darlo via, sai; questo sempre il lato pi bello quando si possiede tanto
denaro, penso.
Sono contento che la pensi cos, perch potrai fare molto bene col tuo denaro, se s
prai usarlo saggiamente.
Mi insegnerai tu; quando sar una donna, metteremo su una scuola, dove non si inse
gni altro che a leggere, scrivere e far di conto, e dove tutti i bambini mangino
zuppa d'avena e le ragazze abbiano una vita larga un metro
disse Rose, con un s
orrisetto impertinente.
Sei una bimbetta insolente a ritorcere la cosa su di me in questo modo, proprio
nel bel mezzo del mio primo tentativo di insegnamento. Pazienza, avr una medicina
particolarmente amara per te, la prossima volta.
Sapevo che avevi voglia di ridere, cos te ne ho offerto l'occasione. Ora sar buon
, professore, e far bene la mia lezione.
Cos il dottor Alec si fece la sua risata, dopodich Rose si sedette e prese una lez
ione di computisteria che non dimentic mai.
Ora vieni a leggermi forte qualcosa; ho gli occhi stanchi ed piacevole star sedu
ti vicino al fuoco, mentre fuori cade la pioggia e zia Jane fa le sue prediche d

i sopra
disse zio Alec, quando i conti dell'ultimo mese furono messi in bell'ord
ine e fu iniziata una paginetta nuova.
A Rose piaceva leggere ad alta voce e fece del suo meglio, sentendo che sarebbe
venuta qualche critica e sperando che lo zio non la trovasse piena di lacune anc
he nella lettura.
Devo continuare?
domand umilmente, alla fine del capitolo.
Se non sei stanca, cara. E un piacere ascoltarti, perch leggi veramente bene
fu
a risposta che le riemp il cuore di gioia e di orgoglio.
Lo pensi davvero, zio? Sono cos contenta! Mi ha insegnato pap e io leggevo ore e
re per lui, ma pensavo che forse gli piaceva perch mi voleva bene.
Anch'io te ne voglio; ma tu leggi straordinariamente bene e io ne sono molto lie
to, perch una qualit rara, che io stimo molto. Vieni qui in questa comoda poltronc
ina, cara: la luce migliore e io potr tirarti i riccioli se leggerai troppo in fr
etta. Vedo che sarai un grande conforto e farai onore al tuo vecchio zio, Rosy
e
il dottor Alec l'attir vicino a s con uno sguardo e un tono di voce cos paterni ch
e la bimba sent che sarebbe stato molto facile amarlo e obbedirgli, dal momento c
he egli sapeva piacevolmente unire lodi e rimproveri.
Rose aveva appena finito un altro capitolo, quando il rumore di una carrozza li
avvert che zia Jane stava per andarsene. Prima che potessero andarle incontro, pe
r, essa comparve sulla soglia: sembrava una mummia altissima avvolta nel suo impe
rmeabile, con gli occhiali che brillavano come occhi di gatto dalle profondit del
cappuccio.
Proprio come pensavo io! Eccoti l a viziare quella bambina e a tenerla alzata fin
o a tardi a leggere delle sciocchezze! Spero che sentirai il peso della responsa
bilit che ti sei assunto, Alec
disse, con una certa arcigna soddisfazione nel ved
ere che le cose andavano male.
Credo di sentirlo in tutta la sua realt, sorellina!
rispose il
dottor Alec, stringendosi comicamente nelle spalle e lanciando un'occhiata al vi
setto splendente di Rose.
E triste vedere una ragazzina cos grande che perde in questo modo ore preziose. I
miei ragazzi hanno studiato tutto il giorno e sono sicura che Mac ancora curvo
sui suoi libri, mentre tu non hai preso nessuna lezione da che sei qui, immagino
.
Ne ho prese cinque oggi, signora
fu l'inattesa risposta di Rose.
Sono lieta di sentirlo: e che lezioni, per favore?
Rose, con seriet, rispose:
Navigazione, geografia, grammatica, aritmetica e controllo sui propri nervi.
Strane lezioni, direi; e che cosa hai imparato da questa straordinaria mescolanz
a? Mi piacerebbe saperlo!
Un'espressione maliziosa comparve negli occhi di Rose, mentre essa rispondeva, c
on una comica occhiata allo zio:
Non posso dirti tutto, ma ho raccolto delle utili informazioni sulla Cina, che f
orse ti interesseranno, soprattutto sulle qualit di t. Le migliori sono Lapsing So
uchong, Assam Pehoe, rare Ankoe, Flowery Pekoe, Hawqua's mixture, Scented Caper,
Padral tea, Congou nero e Twankey verde. Shangai sul fiume Woosung. Hong Kong s
ignifica Isola delle dolci acque , Singapore Citt del leone . I cinesi bevono il t
sorbendolo dai piattini. I prodotti principali sono porcellane, t, cannella, scia
lli, stagno, tamarindo e oppio. Hanno dei bei templi e degli strani idoli; e a C
anton c' la Dimora dei Porci Sacri, che sono quattordici, molto grossi e tutti ci
echi.
L'effetto di questo notevole sfoggio di erudizione fu immenso, specialmente l'ul
tima notizia. Tolse a zia Jane ogni velleit di continuare le sue prediche; fu cos
improvviso, cos vario e inatteso, che essa non trov nulla da dire. Gli occhiali ri
masero per un momento fissi su Rose, poi, con un affrettato: Oh, per! la signora
se ne and nella sua carrozza, piuttosto sbalordita e molto turbata.
Lo sarebbe stata di pi, se avesse visto il suo biasimevole cognato danzare nell'i
ngresso una polca trionfante con Rose, che aveva per una volta ridotto al silenz
io le batterie del nemico.
Capitolo IX

IL SEGRETO DI PHEBE

Perch continui a sorridere tra te e te, Phebe?


domand Rose un mattino, mentre s
ano lavorando insieme, poich il dottor Alec considerava il lavoro di casa la migl
ior specie di ginnastica per delle ragazze; cos Rose imparava da Phebe a scopare,
spolverare e rifare i letti.
Stavo pensando ad un piccolo segreto che io conosco e non potevo fare a meno di
sorridere.
Lo conoscer anch'io una volta o l'altra?
Direi di s.
Mi piacer?
Oh, certamente!
Succeder presto?
In questa settimana.
So che cos'! I ragazzi faranno i fuochi d'artificio il quattro e hanno qualche so
rpresa per me. Vero?
Non posso dirlo!
Beh, posso aspettare; soltanto dimmi una cosa: c'entra lo zio?
Naturalmente: non c' mai divertimento in cui lui non entri.
Allora va tutto bene e certo sar bello.
Rose usc sul balcone per battere i tappeti e, dopo una bella battuta, li gett sull
a ringhiera perch prendessero aria, mentre dava un'occhiata alle sue piante. Sul
balcone vi erano parecchi vasi e il sole e la pioggia di giugno avevano operato
dei miracoli coi semi e i rametti che aveva piantati. I convolvoli e i nasturzi
si arrampicavano sulle sbarre della ringhiera, ansiosi di fiorire e fave rosse e
caprifoglio si arrampicavano dal giardino per incontrare i loro graziosi vicini
.
Nella piccola baia, l'acqua danzava nello splendore del sole, un fresco venticel
lo scoteva i castagni e il giardino sottostante era pieno di rose, di farfalle e
di api. Grandi trilli e cinguettii si levavano dagli uccelli,
indaffarati a mettere a posto il loro nido, e lontano i gabbiani dalle ali candi
de si tuffavano nel mare, su cui, come immensi uccelli, veleggiavano le navi.
Oh, Phebe, una giornata cos bella, che vorrei che il tuo bel segreto si realizza
se subito! Sento che passer delle belle ore: e tu no?
disse Rose, agitando le bra
ccia, come se stesse per spiccare il volo.
Io sento spesso cos, ma devo aspettare prima che arrivino giorni lieti per me, e
non devo smettere di lavorare per sognarli. Beh, appena la polvere si sar deposit
ata, pu finire di spolverare: io devo fare le scale
e Phebe si allontan con la sco
pa, cantando.
Rose si appoggi alla ringhiera e pens a quante belle ore aveva passate ultimamente
, fra giardinaggio, nuoto e gite in barca: e poi c'erano le passeggiate in carro
zza e a piedi, e le tranquille ore di lettura e di conversazione con zio Alec. L
a cosa pi bella, poi, era che l'antico dolore e l'antica noia ora la tormentavano
raramente. Poteva lavorare e giocare tutto il giorno, dormire bene la notte, e
godeva la vita con il gusto di una bimba felice e sana. Era ben lungi dall'esser
e forte e robusta come Phebe, ma stava facendo dei progressi; le guance una volt
a pallide ora avevano preso colore, le mani stavano diventando grassocce e abbro
nzate, e la cintura non era pi troppo larga. Nessuno le parlava della sua salute
e Rose aveva dimenticato di non averne . Non prendeva medicine, all'infuori dei t
re grandi rimedi del dottor Alee e sembrava che questi le facessero molto bene.
Zia Plenty diceva che erano le pillole; ma, dato che nessun altro mucchietto di
quelle famose pillole segu il primo, pens che la vecchia signora si sbagliasse.
Rose sembrava proprio una rosellina mentre se ne stava sul balcone a sorridere s
u un segreto pi giocondo di quello di Phebe: un segreto che neppure Rose conoscev
a, finch non scopr, qualche anno dopo, l'incanto della buona salute.
Che cosa sta sognando la principessa nel suo giardino pensile?
disse la voce del
dottor Alec e Rose gli gett un fiore.
Stavo pensando che mi sarebbe tanto piaciuto fare qualcosa di divertente in ques
ta bella giornata: qualcosa di nuovo e di interessante, perch il vento mi d tanta

allegria.
E se facessimo una remata all'Isola? Avevo intenzione di andarci oggi pomeriggio
: ma se ne hai voglia adesso, possiamo partire subito.
Oh, s! Fra un quarto d'ora sar pronta, zio. Devo mettere in ordine la mia stanza,
perch Phebe ha molto da fare.
Rose afferr i tappeti e, mentre parlava, scomparve, mentre il dottor Alec entrava
in casa, dicendo tra s, con un sorriso indulgente: Forse scombussoler un po' le c
ose, ma met della gioia per un bambino consiste nell'avere il divertimento quando
lo desidera .
Mai spolverino si era agitato pi rapidamente e mai una stanza fu messa in ordine
in maggior fretta. Tavoli e seggiole volarono al loro posto come se fossero vivi
; le tende svolazzarono come se stesse soffiando una burrasca; le porcellane tin
tinnavano e piccoli soprammobili rotolavano come se uno scherzoso terremoto stes
se giocando con loro. In un attimo Rose infil il vestito da barca e vol fuori, non
immaginando quante ore sarebbero passate, prima di tornare nella sua graziosa s
tanza.
Zio Alec, quando Rose arriv, stava mettendo nella barca un grande cestino e prima
che partissero, Phebe arriv di corsa con uno strano fagotto tutto protuberanze,
fatto su in un impermeabile.
Non possiamo mangiare neppure la met di quella colazione, e so che non avremo bis
ogno di tante coperte. Io non caricherei cos tanto la barca
disse Rose, che ancor
a aveva dei segreti timori quando si trovava sull'acqua.
Non potevi fare un pacchetto pi piccolo, Phebe?
domand il dottor Alec, occhiegg
do con diffidenza il fagotto.
No, signore, perch dovevo fare in fretta
e Phebe rise, dando un colpo ad una pro
uberanza particolarmente voluminosa.
Beh, andr bene come zavorra. Non dimenticare il biglietto per la signora Jessie,
per favore.
Nossignore. Lo mander subito
e Phebe corse su come se avesse le ali ai piedi.
Andremo prima a dare un'occhiata al faro, perch tu non ci sei ancora stata e vale
la pena di vederlo. Quando la visita sar finita, far un bel caldino e faremo cola
zione sotto gli alberi sull'Isola.
Rose era pronta a tutto e si divert molto a visitare il faro che sorgeva sul Capo
, e le piacque soprattutto arrampicarsi su per le strette scale ed entrare nella
grande lanterna. Rimasero l a lungo, perch sembrava che il dottor Alec non avesse
alcuna fretta di andare e continuava a guardare col suo piccolo telescopio, com
e se si aspettasse di scoprire qualcosa di straordinario in terra o in mare. Era
mezzogiorno passato quando arrivarono all'Isola e Rose sentiva gi da un pezzo un
certo appetito.
Era bello! Vorrei che i ragazzi fossero qui! Non sar bello averli con noi durante
le vacanze? Cominciano oggi, vero? Oh, vorrei essermelo
ricordato prima: forse sarebbero venuti con noi!
disse, mentre se ne stavano vol
uttuosamente sdraiati, mangiando panini sotto il vecchio melo.
Gi, potevamo proprio dirlo anche a loro! La prossima volta non avremo tanta frett
a. I ragazzi ci taglieranno la testa quando scopriranno che siamo venuti
rispose
il dottor Alec, bevendo tranquillamente del t freddo.
Zio, sento un certo odore di fritto
disse Rose mezz'ora dopo, interrompendo impr
ovvisamente il suo lavoro di riporre i resti della colazione.
Anch'io; pesce, credo.
Per un momento, rimasero tutti e due seduti col naso per aria, annusando come ca
ni da caccia; poi il dottor Alec balz in piedi, dicendo con decisione:
Non va! Nessuno autorizzato a venire su quest'isola senza chiedere il permesso.
Devo vedere chi osa friggere del pesce su una mia propriet privata.
Prendendo su un braccio il cestino e con l'altro il fagotto, si incammin a lunghi
passi verso l'odore traditore, con aria feroce, mentre Rose marciava dietro a l
ui, sotto l'ombrellino.
Siamo Robinson Crusoe e il suo fedele Venerd che vanno a vedere se sono arrivati
i selvaggi
disse dopo un po', poich la sua fantasia era piena di quelle care vecc
hie storie che piacciono tanto a tutti i bambini.
E ci sono effettivamente! Due tende e due barche! Questi mascalzoni hanno intenz

ione di divertirsi, evidente!


Dovrebbero esserci pi barche e niente tende. Mi domando dove sono i prigionieri..
.
Vi sono delle tracce...
e il dottor Alec indic delle teste e delle code di pesci
sparse sull'erba.
E ce ne sono delle altre
disse Rose, ridendo e indicando un mucchietto di roba r
ossa che sembrava un mucchietto di gamberi.
I selvaggi stanno probabilmente mangiando le loro vittime: non senti rumore di c
oltelli in quella tenda?
Dovremo strisciare fino l e sbirciare: Crusoe era prudente, sai, e Venerd si spav
ntava sempre tanto
soggiunse Rose, continuando lo scherzo.
Ma questo Crusoe piomber su di loro, noncurante delle conseguenze. Se sar ucciso
mangiato, prendi il cestino e corri alla
barca; ci sono abbastanza prowiste per il viaggio di ritorno a casa.
E zio Alec gir pian piano intorno alla tenda e, gettando nell'interno il grosso f
agotto come una bomba, url con voce tonante:
Pirati, arrendetevi!
Un gran fracasso, un grido, una risata e dalla tenda uscirono i selvaggi, brande
ndo coltelli e forchette, ossi di pollo e bicchieri e tutti si precipitarono sul
l'intruso, picchiandolo senza piet e gridando:
Sei arrivato troppo presto! Non siamo ancora pronti! Hai rovinato tutto! Dov' Ros
e?
Eccomi!
rispose una voce semisoffocata: e scoprirono Rose seduta sulla pila di c
ostumi da bagno di flanella rossa
che prima aveva scambiato per gamberi
su cui e
ra caduta in un accesso di risa quando aveva scoperto che i cannibali erano i su
oi allegri cugini.
Vili! Mi saltate sempre addosso all'improvviso in qualche modo ridicolo e io ci
casco sempre perch non sono abituata a tiri del genere! Lo zio cattivo come voi e
d proprio un divertimento!
disse la bambina ai ragazzi che l'attorniavano, rimpr
overandoli e accogliendoli festosa nello stesso tempo, felice della doppia sorpr
esa.
Non dovevate venire fino al pomeriggio e la mamma doveva essere qui a ricevervi.
tutto un pasticcio adesso, tranne la tua tenda: l'abbiamo messa in ordine per p
rima cosa e ti puoi sedere l e guardarci lavorare
disse Archie, facendo come al s
olito gli onori di casa.
Rose se lo sentiva nelle ossa, come dice Debby, che c'era qualcosa in aria, e av
eva voglia di andar via subito. Cos l'ho lasciata venire e l'avrei tenuta lontana
ancora per un'ora, se il vostro pesce non vi avesse tradito
spieg zio Alec, cess
ando di essere un feroce Crusoe per ridiventare l'ottimo zio.
Dato che questo sedile piuttosto umido, credo che mi alzer
disse Rose, quando
ccitazione si fu un po' calmata.
Parecchie mani sporche di pesce la aiutarono ad alzarsi e Charlie, sparpagliando
i costumi rossi sull'erba con l'aiuto di un remo, disse:
Abbiamo fatto una bella nuotata prima di mangiare e avevo detto ai Brats di sten
dere i costumi ad asciugare. Spero che avrai portato la tua roba, Rose, perch app
artieni ai Gamberi anche tu, lo sai, e possiamo divertirci un mondo ad insegnart
i a tuffarti, a nuotare e a sguazzare.
Non ho portato niente...
cominci Rose, ma fu interrotta dai Brats (cio Will e G
die) che comparvero col grosso fagotto, cos mal ridotto per la caduta, che un cos
tumino rosso pendeva da una parte e una
vestaglia azzurra dall'altra, mentre le protuberanze si rivelarono come una scat
ola da toilette, un bicchiere di argento e cose del genere.
Oh, quella Phebe! Questo era il segreto e ha fatto lei un fagotto di queste cose
, dopo che io mi ero avviata verso la barca
esclam Rose, con occhi splendenti.
Penso che dentro ci sia qualcosa di rotto, perch caduto un pezzetto di vetro
o
rv Will, depositando il fagotto ai piedi della cugina.
Trovami una ragazza che vada in giro senza uno specchio! Noi non ne abbiamo nepp
ure uno tra tutti!
soggiunse Mac, con disprezzo mascolino.
Steve il damerino ce l'ha; l'ho colto mentre si pettinava la parrucca dietro gli
alberi, dopo la nuotata
interloqu Geordie, agitando un dito con scherno verso St

eve, che lo ridusse prontamente al silenzio con un colpo sulla testa.


Su, su, pigroni, al lavoro, se no non saremo pronti per l'arrivo di mamma. Porta
la roba di Rose nella sua tenda, principe, e spiegale tutto. Mac e Steve, voi t
agliate e portate il resto della paglia: e voi piccoli, sparecchiate la tavola,
se avete divorato tutto quello che pu contenere il vostro stomaco. Per favore, zi
o, desidererei il tuo consiglio sui confini e sul posto migliore per la cucina.
Tutti obbedirono al Capo e Rose fu scortata alla sua tenda da Charlie, che si de
dic completamente a lei. La bambina fu incantata dei suoi alloggiamenti, e lo fu
ancor pi quando egli le spieg il programma.
Facciamo sempre un campeggio da qualche parte durante le vacanze, e quest'anno a
bbiamo pensato di provare l'Isola. a portata di mano e i nostri fuochi d'artific
io faranno maggior figura da qui.
Staremo qui fino al quattro? Tre giorni interi! Oh, che divertente sar!
Facciamo spesso un campeggio fuori per una settimana, noi grandi; ma quest'anno
i piccoli volevano venire, cos glielo abbiamo permesso. Faremo parecchie cose div
ertenti, come vedrai; perch abbiamo una caverna e giochiamo al capitano Kidd e fa
cciamo naufragi e corse e ogni genere di giuochi. Archie ed io siamo piuttosto a
l disopra di questo genere di cose, ora, ma le facciamo per far piacere ai bambi
ni soggiunse Charlie, ricordando improvvisamente i suoi sedici anni.
Non avevo idea che i ragazzi si divertissero cos. Prima, i loro giuochi non mi se
mbravano affatto interessanti. Ma immagino che fosse
perch non ho mai conosciuto molto bene dei ragazzi, o forse voi siete particolarm
ente in gamba
osserv Rose, con una ingenua espressione di ammirazione piuttosto l
usinghiera.
Siamo un gruppetto piuttosto in gamba, penso; ma abbiamo molti vantaggi, capisci
. Innanzi tutto, siamo parecchi; poi, la nostra famiglia abita qui da secoli e a
bbiamo una quantit di terreni, quindi possiamo spadroneggiare e fare quello che v
ogliamo. Ecco, madama, puoi appendere il tuo specchio rotto a quel chiodo e tira
rti su i capelli come vuoi. Puoi avere una coperta azzurra o una rossa, e un cus
cino di paglia o uno di gomma per la testa, come preferisci. Puoi abbellire la t
enda come vuoi, e sentirti libera e a tuo agio come le squaws in una capanna ind
iana, perch quest'angolo per voi signore, e noi non superiamo mai la linea che lo
zio sta tracciando, se non chiedendone il permesso. Posso fare altro per te, cu
gina?
No, grazie. Credo che lascer il resto fino all'arrivo della zia e verr ad aiutart
in qualche altro lavoro, se mi permesso.
S, certo, vieni ad occuparti della cucina. Sei capace di cucinare?
domand Charl
guidandola verso un angoletto fra le rocce, in cui Archie stava fissando una te
nda fatta di tela di vela.
So fare il t e il pane tostato.
Bene, ti far vedere come si frigge il pesce e come si fa il chowder Adesso sis
a tutt'intorno artisticamente queste pentole e queste padelle, e metti un po' in
ordine, perch zia Jessie insiste nel voler fare qualcosa e voglio che qui sia tu
tto decoroso.
Per le quattro il campo fu in ordine e gli stanchi lavoratori si sistemarono su
una roccia per attendere l'arrivo di zia Jessie e di Jamie, che non si allontana
va mai dalle gonne della sua mamma. Erano tutti vestiti alla marinara, coi nastr
i dei cappelli svolazzanti e l'eco delle loro voci felici giunse all'orecchio de
lla signora Jessie molto prima che essa potesse vederli.
Nel momento in cui la barca apparve all'orizzonte, la bandiera dell'isola venne
issata e i ragazzi lanciarono degli energici Urrah . Al loro grido rispose lo sve
ntolio di un fazzoletto e l'acuto Urrah dell'unico piccolo marinaretto che, ritt
o a poppa, sventolava il suo berretto, mentre la mano della mamma lo teneva sald
amente dal di dietro.
Cleopatra, sbarcando dalla sua galea d'oro, non ebbe mai accoglienza pi festosa d
ella Mammina , che fu portata alla sua tenda dai ragazzi, per amore dei quali si
era rassegnata con un sorriso a tre giorni di scomodit; Jamie si attacc immediatam
ente a Rose, garantendole la sua protezione dai molteplici pericoli che avrebber
o potuto presentarsi.
Ben sapendo per lunga esperienza che i ragazzi hanno sempre fame, zia Jessie pro

pose ben presto di pranzare e cominci a preparare il pranzo, avvolta in un immens


o grembiule, con un vecchio cappello di Archie in testa. Rose l'aiut, e cerc di es
sere abile come Phebe, bench il particolare stile della tavola che doveva apparec
chiare non rendesse facile il suo compito. Finalmente tutto fu pronto e un'alleg
ra comitiva si sistem sotto gli alberi, mangiando e bevendo dal piatto e dal bicc
hiere che a ciascuno capitava sottomano, per nulla turbata dall'apparizione freq
uente di formiche e di ragni in posti in cui questi interessanti insetti non avr
ebbero dovuto comparire come ornamento!
Non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto lavare i piatti, ma mi piace!
diss
e Rose, mentre se ne stava seduta sulla barca, dopo pranzo, sciacquando pigramen
te i piatti e dondolandosi mentre li asciugava.
La mamma molto esigente; noi diamo solo una fregatina con la sabbia e li spolver
iamo con un pezzo di carta. E il metodo migliore, trovo
rispose Geordie, che rip
osava in un'altra barca vicina.
Come piacerebbe a Phebe tutto questo! Mi stupisco che lo zio non l'abbia fatta v
enire.
Credo che abbia provato, ma Debby era furiosa e ha detto che non poteva fare a m
eno di lei. Mi spiace, perch a noi tutti piaceva sentirla cinguettare e quaggi avr
ebbe potuto imitare bene gli uccelli, no?
Dovrebbe avere una vacanza come noi! E troppo brutto escluderla!
Questo pensiero torn parecchie volte alla mente di Rose, quella sera, perch Phebe
avrebbe potuto partecipare al piccolo concerto al lume di luna, si sarebbe diver
tita a sentire le storie, sarebbe stata svelta all'indovinare i rebus, e avrebbe
riso con tutto il cuore. A letto poi sarebbe stato pi bello, perch a Rose sarebbe
piaciuto avere qualcuno sotto la coperta azzurra, accanto a lei, con cui bisbig
liare e ridacchiare e scambiare confidenze, come piace tanto alle ragazze.
Gli altri gi da parecchio tempo erano addormentati, e Rose era completamente sveg
lia, eccitata dalla novit della cosa e da un pensiero
che le era venuto. Lontano ud un orologio della citt battere le dodici; una grande
stella occhieggiava dall'apertura della tenda e il dolce sciacquio delle onde s
embrava chiamarla fuori. Zia Jessie si era addormentata, con Jamie accoccolato c
ome un gattino ai suoi piedi, e nessuno dei due si mosse quando Rose, avvolta ne
lla sua coperta, scivol fuori a vedere come appariva il mondo a mezzanotte.
Lo trov molto bello e si sedette su un bariletto di petardi per godere di quello
spettacolo, col cuore gonfio di innocente ardore. Per fortuna, il dottor Alec la
vide prima che essa avesse il tempo di prendere freddo, poich, uscendo per legar
e un lembo della tenda per far entrare pi aria, contempl la figuretta appollaiata
su un barile al lume di luna. Si avvicin pian piano e, vedendo che Rose era svegl
ia, disse, posando una mano sui suoi capelli luminosi:
Che cosa fa qui la mia bambina?
Mi godo questo spettacolo
rispose Rose, per nulla spaventata.
Mi domando a che cosa sta pensando con un'espressione cos seria...
Alla storia che ci hai raccontato di quel marinaio coraggioso che rinunci al suo
posto sulla zattera per cederlo ad una donna, e all'ultima goccia d'acqua per da
rla ad un povero bimbo. Le persone capaci di fare dei sacrifici sono molto amate
e ammirate, vero?
domand, con un'espressione ardente.
Se il sacrificio veramente tale! Ma molti dei pi eroici sacrifici non vengono ma
risaputi e non hanno lodi. Questo non ne diminuisce la bellezza, bench forse li
renda pi difficili, perch a noi tutti piace l'approvazione altrui
e il dottor Alec
ebbe un piccolo sospiro rassegnato.
Ne hai fatti tanti tu, vero? Ti rincrescerebbe raccontarmene uno?
domand Rose, r
chiamata da quel sospiro.
L'ultimo stato rinunciare a fumare
fu la poco romantica risposta alla domanda d
Rose.
E perch l'hai fatto?
Era un cattivo esempio per i ragazzi.
E stato molto bello da parte tua, zio! E stato difficile?
Mi vergogno di dirti di s. Ma, come disse una volta un saggio: Far bene necess
o; non necessario essere felici .
Rose medit su quel detto come se ne fosse affascinata e poi disse, con uno sguard

o chiaro e luminoso:
un vero sacrificio rinunciare a qualcosa che desideri o che ti diverte molto, ve
ro?
S.
Facendolo perch si vuol molto bene ad un'altra persona e si desidera che quella s
ia felice?
S.
E facendolo lietamente, ed essendone contenti e non interessandosi delle lodi, s
e queste non vengono?
S, cara, questo il vero spirito del sacrificio: tu l'hai capito e oso dire che a
rai molte occasioni nella vita per provare che cos'. Spero che i tuoi sacrifici n
on saranno troppo duri.
Credo di s
cominci Rose, poi si interruppe.
Bene, fanne uno ora e va' a dormire: se no la mia bambina sar ammalata e allora l
e zie diranno che dormire fuori le ha fatto male!
Vado: buona notte!
e gettandogli un bacio, il piccolo fantasma spar, mentre zio
lec restava a passeggiare sulla spiaggia, pensando a qualche sacrificio da nessu
no sospettato che l'aveva reso quale era.
Capitolo X
IL SACRIFICIO DI ROSE
Certo si combinarono parecchie birichinate il giorno seguente sull'Isola di Camp
bell, come aveva predetto Charlie, e Rose vi prese parte, ben decisa a godere al
massimo ogni minuto. Vi fu un'allegra colazione, una fortunata spedizione pesch
ereccia, e poi i Gamberi uscirono in piena forza, perch persino zia Jessie compar
ve in costume di flanella rossa. Non vi era nulla che zio Alec non fosse capace
di fare in acqua, e i ragazzi fecero del loro meglio per uguagliarlo in forza e
abilit: vi fu quindi un gran tuffarsi e immergersi, perch tutti erano decisi a far
si onore.
Rose nuot anche dove non si toccava e lo zio le stava dietro; zia Jessie guazz tra
nquillamente nelle insenature con acqua poco profonda, e Jamie giocava con l'acq
ua accanto a lei, come un balenottero vicino alla sua mamma; mentre i ragazzi co
rrevano intorno, come un branco di fenicotteri impazziti.
Soltanto il chowder avrebbe potuto attirarli a far loro smettere le capriole nel
l'acqua; quel piatto richiedeva l'azione concentrata di parecchie menti capaci:
cos i ragazzi tornarono a riva e cominciarono a preparare il pranzo.
Inutile dire che, una volta fatto, quel chowder fu il pi straordinario che fosse
mai stato cucinato, e la quantit divorata avrebbe stupito il mondo, se il segreto
fosse stato divulgato. Dopo questa prova, un bel riposino fu considerato la cos
a migliore e i componenti della comitiva si sdraiarono nelle tende e fuori.
I grandi si erano appena appisolati quando i giovani si alzarono riposati e pron
ti a nuove imprese. Un cenno li fece volare tutti alla caverna e qui si scopriro
no archi e frecce, mazze da guerra, vecchie spade e varie reliquie interessanti.
Appollaiata su una roccia in posizione dominante, con Jamie che le spiegava tut
to, Rose assistette ad una serie di
scene appassionanti, recitate con grande forza e storica esattezza dai suoi cugi
ni pieni di talento.
Il capitano Cook fu assassinato dagli indigeni di Owhyhee nel modo pi raccapricci
ante. Il capitano Kidd seppell segrete ricchezze nella pentola del chowder nel si
lenzio della notte, e uccise i due fidati furfanti che condividevano il segreto
di quel nascondiglio. Sinbad sbarc su quella spiaggia ed ebbe molteplici avventur
e: innumerevoli relitti di bastimenti ornarono la spiaggia.
Rose l trov i drammi pi appassionanti a cui avesse mai assistito: e quando la rappr
esentazione si chiuse con una selvaggia danza degli abitanti delle isole Figi, i
cui urli barbari spaventarono i gabbiani, Rose non trov parole per esprimere il
suo godimento.
Un'altra nuotata al tramonto, un'altra allegra serata sulle rocce, a guardare i
piroscafi illuminati che passavano e i battelli che rientravano nel porto, e la

seconda giornata del campeggio fin: tutti andarono a letto presto per poter esser
e pronti ai festeggiamenti dell'indomani.
Archie, lo zio non ti ha chiesto di andare a casa domattina a prendere del latte
fresco e altre cosette?
S, perch?
Per piacere, potrei venire anch'io? Ho qualcosa di molto importante da sistemare
; sai che sono stata portata via in fretta e furia
disse Rose sottovoce, mentre
dava la buona notte ai suoi cugini.
Volentieri, e credo che a Charlie non importer.
Grazie; aiutami domattina quando chieder il permesso e non dire nulla fino ad all
ora a nessuno, tranne a Charlie. Prometti!
supplic Rose, con tanto ardore che Arc
hie assunse un atteggiamento maestoso ed esclam in modo drammatico:
Per la luna lass, lo giuro!
Bene, ciao!
e Rose se ne and soddisfatta.
E una bimbetta strana, vero, Principe?
Proprio carina. Le voglio veramente bene.
L'orecchio fine di Rose colse queste osservazioni ed essa si ritir nella sua tend
a, dicendo tra s, con assennata dignit:
Bimbetta, gi! Quei ragazzi parlano di me come se fossi una neonata! Mi tratterann
o con maggiore rispetto da domani, penso.
Archie l'aiut l'indomani e la sua preghiera fu subito esaudita, dato che i ragazz
i sarebbero tornati indietro subito. I tre se ne andarono e Rose salut con la man
o coloro che restavano sull'isola, con una certa
espressione pensosa, perch un eroico proponimento ardeva in lei e lo spirito di s
acrificio stava per estrinsecarsi in un nuovo modo commovente.
Mentre i ragazzi prendevano il latte, Rose corse da Phebe, le ordin di lasciar st
are i piatti, di mettersi il cappello e di portare a zio Alec un biglietto in cu
i era spiegato questo gesto misterioso. Phebe obbed e Rose l'accompagn alla barca,
dicendo ai ragazzi che non era ancora pronta, ma che qualcuno di loro avrebbe p
otuto venire a prenderla, quando essa avesse appeso un fazzoletto bianco sul bal
cone.
Ma perch non vieni ora? Che cosa stai facendo? Lo zio non sar per nulla contento
rotest Charlie, stupitissimo.
Fa' quello che ti dico: lo zio capir e vi spiegher. Obbedite, come fa Phebe, senz
far domande. Posso avere anch'io come gli altri dei segreti!
e Rose se ne and co
n un'aria di altera indipendenza che fece gran colpo sui suoi amici.
E un qualche complotto fra lei e lo zio, quindi noi non ce ne interesseremo. Pro
nti, Phebe? Via, Principe!
e se ne andarono e furono ricevuti con molta sorpresa
sull'isola.
Questo era il biglietto portato da Phebe:
Caro zio, prender il posto di Phebe, oggi, e le permetter di divertirsi quanto vuo
le. Per favore, non dar retta a quello che dir lei, ma trattienila, e di' ai raga
zzi di essere molto gentili con lei per amor mio. Non credere che sia facile agi
re cos: molto duro rinunciare al giorno pi bello di tutti, ma mi sento cos egoista
a divertirmi tanto, e Phebe niente, che desidero fare questo sacrificio. Permett
imelo e non ridere: io sinceramente non desidero essere lodata e voglio verament
e farlo. Saluti affettuosi a tutti da Rose .
Dio la benedica, che cuore generoso ha quella piccola! Devo andare a prenderla,
Jessie, o devo lasciarla fare a modo suo?
domand il dottor Alec quando fu passata
la prima reazione di divertito stupore.
Lasciala stare e non sciupare il suo piccolo sacrificio. Ha veramente intenzione
di farlo, e il miglior modo per dimostrarle il nostro rispetto per il suo sforz
o di far passare a Phebe una giornata piacevole. Sono sicura che se l' meritata!
e la signora Jessie fece cenno ai ragazzi di nascondere la loro delusione e di i
mpegnarsi per far divertire l'ospite di Rose.
Phebe fu trattenuta a stento dal tornare direttamente a casa, e dichiar che non s
i sarebbe divertita affatto senza la signorina Rose.
Non ce la far a resistere tutto il giorno e la vedremo arrivare prima di mezzogio
rno, ci scommetto!
disse Charlie; e gli altri condivisero cos energicamente la su
a opinione, che si rassegnarono alla perdita della reginetta della festa, sicuri

che sarebbe stata un'assenza soltanto temporanea.


Ma le ore passarono e nessun segnale apparve sul balcone, bench Phebe lo sorvegli
asse, piena di speranza. Nessuna barca riport la fuggiasca, bench molti occhi cerc
assero sul mare una testina dai capelli biondi sotto il cappellino tondo; e venn
e il tramonto senza Rose...
Non credevo proprio che la piccola fosse cos decisa. Pensavo che fosse un sentime
ntalismo momentaneo, ma mi accorgo che faceva sul serio e vuole veramente che il
suo sia un vero sacrificio. Che cara piccola! La ricompenser mille volte, e le c
hieder perdono per aver pensato che lo facesse con l'intenzione di farci impressi
one disse il dottor Alec pieno di rimorso, mentre aguzzava lo sguardo nell'oscur
it, vedendo con l'immaginazione una figuretta seduta nel giardino, come la notte
prima era stata seduta sulla cassa, preparando quel piccolo piano generoso che l
e era costato pi di quanto non immaginasse lo zio.
Beh, non potr fare a meno di vedere i fuochi d'artificio, comunque, a meno che si
a cos oca da pensare che deve chiudersi in uno stanzino buio e non guardare!
diss
e Archie, che era piuttosto disgustato per l'apparente ingratitudine di Rose.
Vedr benissimo i nostri, ma perder quelli grandi sulla collina, a meno che pap s
e sia completamente dimenticato
soggiunse Steve, interrompendo il discorso che M
ac aveva iniziato sulle feste degli antichi.
Vedere lei sarebbe meglio di tutti i pi bei fuochi artificiali
disse Phebe, medi
ando una fuga con una delle barche, se appena le si fosse presentata l'occasione
.
Lascia stare; se Rose resiste allo splendido invito che le faremo, sar una vera e
roina
soggiunse zio Alec, sperando in cuor suo che Rose non resistesse.
Rose intanto aveva passato una giornata tranquilla e operosa aiutando Debby, ass
istendo zia Peace e resistendo fermamente ai tentativi di zia Plenty di rimandar
la all'isola. Era stato duro al mattino entrare in casa, lasciando fuori il mond
o in festa, e andare a lavare le tazze, mentre Debby brontolava e le zie si lame
ntavano. Era stato molto duro veder passare la giornata, sapendo quanto dovevano
essere state liete le ore nell'isola, e come una sola sua parola l'avrebbe port
ata l dove con tutto il cuore
desiderava essere. Ma pi penosa fu la sera, quando zia Peace fu addormentata, zia
Plenty era con un'amica in salotto, Debby si era sistemata sotto il portico per
godersi lo spettacolo e alla piccola cameriera non rest altro che sedersi sola s
ul balcone a guardare i fuochi che sibilando guizzavano dall'isola, dalla collin
a e dalla citt, mentre le bande sonavano e battelli carichi di gente allegra pass
avano avanti e indietro nella luce intermittente.
Bisogna confessare che allora una o due lacrime offuscarono gli occhi azzurri e
una volta, quando una splendida serie di fuochi artificiali illumin per un moment
o l'isola, e le sembr di vedere le tende, la testina ricciuta si pieg sulla ringhi
era e i fiori udirono una vocina che sussurrava:
Spero che qualcuno di loro senta il desiderio di avermi laggi!
Le lacrime erano asciugate, per, ed essa stava contemplando la collina e
l'isola che si rispondevano tra sibili e scoppi, e sorrideva pensando come dovev
ano lavorare intensamente i ragazzi per mantenere una simile continuit, quando zi
o Mac le arriv alle spalle, dicendo in fretta:
Vieni, bambina, mettiti il mantello e vieni subito fuori con me. Ero venuto a pr
endere Phebe, ma la zia dice che via, cos voglio portar via te. C' Fun gi nella bar
ca, e voglio che tu venga con noi a vedere i miei fuochi artificiali. Li ho prep
arati per te, e non devi perderli, se no mi darai una delusione.
Ma, zio...
cominci Rose, pensando che doveva rinunciare anche ad un poco di gioi
forse...
Lo so, mia cara, lo so; la zia me l'ha detto. Ma nessuno ora ha bisogno di te qu
anto me, e insisto perch tu venga
disse zio Mac, che sembrava avesse una gran fre
tta di scappare, pur essendo insolitamente gentile.
Cos Rose and con lui e trov il piccolo cinese con una buffa lanterna, che aspettava
per aiutarla a salire e che la fece ridere come una matta, nel tentativo di esp
rimere le sue emozioni in un inglese misto di cinese. Gli orologi della citt batt
evano le nove quando essi uscirono nella baia, e i fuochi artificiali dell'isola
sembravano finiti, perch nessun razzo rispose all'ultima candela romana che bril

l sulla collina delle zie .


I nostri sono finiti, vedo, ma tutt'intorno alla citt continuano e come sono bell
i! disse Rose, avvolgendosi nel mantello e osservando la scena con pensoso inter
esse.
Spero che i miei ragazzi non siano nei pasticci...
brontol zio Mac, soggiungendo
con una risatina soddisfatta, vedendo brillare una luce.
No, eccolo! Guarda, Ro
se, e vedi se questo ti piace; stato ordinato in onore della tua venuta.
Rose guard con gli occhi spalancati e vide la luce espandersi come in un vaso d'o
ro, poi vide uscire delle foglie verdi e poi un fiore purpureo ardere splendente
nell'oscurit.
una rosa, zio?
domand, stringendo le mani felice, nel riconoscere il bel fiore
Certo che lo ! Guarda ancora e indovina che cosa sono quelli
rispose zio Mac, ri
acchiando e godendo la scena come un bambino.
Una ghirlanda che sembrava composta di scope rosse comparve sotto il vaso, ma Ro
se indovin che cosa significavano e si drizz, esclamando con eccitazione:
Cardi zio, cardi scozzesi! Ce ne sono sette, uno per ogni ragazzo! Oh, che diver
tente! e scoppi a ridere in modo tale, che dovette lasciarsi cadere sul fondo del
la barca e qui rimase finch lo splendido spettacolo non fu completamente finito.
stata proprio una cosa ben fatta
disse zio Mac, molto allegro per il successo d
l suo spettacolo.
Ora devo lasciarti sull'Isola o riportarti a casa, mia brava b
ambina? soggiunse, rialzando la bimba, e la sua voce aveva un tono di tale appro
vazione che Rose gli scocc un bacio l per l.
A casa, per favore, zio; e ti ringrazio moltissimo per i bellissimi fuochi d'art
ificio che hai preparato per me. Sono cos felice di averli visti! E sono sicura c
he li sogner
rispose Rose con fermezza, pur rivolgendo uno sguardo ardente di des
iderio verso l'isola, ora cos vicina che la bimba poteva sentire l'odore della po
lvere e vedere delle ombre che si agitavano.
Tornarono a casa; e Rose si addorment dicendo tra s: stato pi duro di quanto pensas
si, ma sono contenta di averlo fatto, e in tutta sincerit non voglio alcuna ricom
pensa all'infuori del piacere procurato a Phebe .
Capitolo XI
IL POVERO MAC
Il sacrificio di Rose fu sotto un certo aspetto un insuccesso, perch, bench i gran
di le volessero maggiormente bene per questo, e glielo dimostrassero, i ragazzi
non sentirono quel rispetto che essa aveva sperato. I suoi sentimenti infatti fu
rono feriti nell'udire per caso Archie dire che non riusciva a capire che senso
avesse quel sacrificio; e il Principe le diede un altro colpo, definendola la pi
strana mar-mocchia che avesse mai visto.
E facile che cos succeda, ed penoso; poich, anche se non desideriamo che squillino
le trombe, ci fa piacere di veder apprezzate le nostre piccole virt, e non possi
amo fare a meno di sentirci delusi, in caso contrario.
Venne per presto il giorno in cui Rose, senza rendersene conto, si guadagn non sol
tanto il rispetto, ma anche la gratitudine e l'affetto dei suoi cugini.
Poco dopo l'episodio dell'isola, Mac prese un'insolazione e per qualche giorno s
tette molto male. Fu una cosa cos improvvisa che tutti si spaventarono e per qual
che giorno la vita del ragazzo fu in pericolo. Riusc per a cavarsela; e proprio qu
ando la famiglia si rallegrava per la sua guarigione, un'altra disgrazia li gett
nella desolazione.
Gli occhi di Mac si ammalarono: ed era logico, perch troppo ne aveva abusato e, n
on essendo mai stati molto robusti, ora soffrivano doppiamente.
Nessuno ebbe il coraggio di riferirgli le tristi previsioni del grande oculista
che venne a visitarlo, e il ragazzo cerc di essere paziente, pensando che poche s
ettimane di riposo avrebbero rimediato all'eccessivo lavoro di anni.
Ebbe la proibizione di guardare un libro e poich questa era la cosa che pi lo deli
ziava, fu per lui una disperazione. Tutti si offrirono di
leggere ad alta voce per lui, e in un primo tempo i ragazzi si contesero questo
onore. Ma col passare delle settimane, poich Mac era ancora condannato all'ozio e

all'oscurit, il loro zelo si calm e tutti, uno dopo l'altro, lo abbandonarono. Er


a duro per dei ragazzi cos attivi, proprio nel cuore delle vacanze; e nessuno li
biasim quando cominciarono ad accontentarsi di brevi visite, di commissioni per M
ac, e di calde espressioni di simpatia.
I
grandi fecero del loro meglio, ma zio Mac era indaffaratissimo, la lettu
ra di zia Jane era funerea e impossibile da ascoltare a lungo, e le altre zie er
ano tutte assorte nelle loro occupazioni, bench rifornissero il ragazzo di tutte
le leccornie che sapevano inventare.
Zio Alec era pieno di risorse, ma non poteva dedicare tutto il suo tempo al mala
to; e, se non fosse stato per Rose, il povero topo di biblioteca se la sarebbe p
assata male. La voce gradevole della bimba gli piaceva, la sua pazienza era infi
nita, il suo tempo sembrava non avesse per lei alcun valore, e la sua ardente bu
ona volont era un grande conforto.
Il potere tutto femminile di dedizione era forte nella bimba, ed essa rimase fed
elmente al suo posto quando tutti gli altri disertarono. Un'ora dopo l'altra, re
stava seduta nella camera buia, con un raggio di luce sul suo libro, a leggere a
l ragazzo, che stava sdraiato con gli occhi bendati, a godere in silenzio dell'u
nico piacere che rallegrava quei tediosi giorni. Talvolta era irritabile e diffi
cile da accontentare, altre volte brontolava perch la sua lettrice non era capace
di cavarsela con gli aridi libri che egli desiderava ascoltare, e qualche ora e
ra cos disperato che il cuore di Rose si stringeva di dolore. Attraverso tutte qu
este prove, Rose persever, adoprando tutte le sue piccole arti per soddisfarlo. Q
uando egli smaniava, irritato, essa era paziente; quando brontolava, essa affron
non aride per lei in un certo senso, pe
tava coraggiosamente le difficili pagine
rch lacrime silenziose vi cadevano sopra di tanto in tanto;
quando Mac si abbando
nava alla disperazione, Rose lo consolava con tutte le parole piene di speranza
che osava pronunciare.
Mac non parlava molto, ma essa sapeva che le era riconoscente e che la sua compa
gnia gli era la pi gradita. Se la bimba era in ritardo, il ragazzo diventava impa
ziente; quando doveva andarsene, sembrava triste e sperduto; e quando la testa g
li doleva di pi, Rose sapeva sempre calmarlo sino a farlo addormentare, canterell
andogli le vecchie canzoni che tanto piacevano a suo padre.
Non so che cosa farei senza quella bambina
diceva spesso zia Jane.
Vale tutti quei chiassosi ragazzi messi insieme!
soggiungeva Mac, cercando a tas
toni di scoprire se la seggiolina era pronta per l'arrivo di Rose.
Questo era il genere di ricompensa che piaceva a Rose, i ringraziamenti che la r
allegravano; e quando cominciava a sentirsi stanca, uno sguardo alla benda verde
, alla testa ricciuta del ragazzo che si agitava irrequieta sul cuscino, e alle
povere mani brancolanti, commoveva il suo tenero cuore e infondeva nuova animazi
one nella voce stanca.
Rose non si rendeva conto di quanto stava imparando dai libri che leggeva e dai
sacrifici che compiva ogni giorno. Racconti e poesie erano la sua passione, ma a
Mac non importava nulla di questo genere di letteratura; e poich i suoi favoriti
autori latini e greci gli erano proibiti, si accontentava di viaggi, biografie
e della storia di grandi invenzioni o di grandi scoperte. Rose in principio disp
rezzava questi gusti, ma presto si interess alle avventure di Livingstone, all'em
ozionante vita di Hobson in India e alle coraggiose prove e ai trionfi di Watt e
Arkwright e Fulton. Questi libri, veri e potenti, aiutarono la bimba sognante;
la sua fedele assistenza e la sua dolce pazienza commossero e conquistarono il r
agazzo; e molto tempo dopo entrambi capirono quanto erano state utili quelle ore
, apparentemente tediose e penose.
Un bel mattino, mentre Rose si sedeva per cominciare un grosso volume intitolato
Storia della rivoluzione francese , aspettandosi grandi dispiaceri su quei lungh
i nomi, Mac, che si moveva pesantemente per la stanza come un orso cieco, le dom
and bruscamente:
Che giorno oggi, del mese?
Il sette di agosto, credo.
Pi di met delle mie vacanze sono andate e ne ho goduto soltanto una settimana! E
en duro! e sospir disperato.
cos; ma verranno altre vacanze e forse tu sarai in grado di godertele.

Forse? Ma certo che lo sar! Quel vecchio imbecille pensa per caso che dovr restar
a soffocare qui dentro ancora un po'?
Credo di s, a meno che i tuoi occhi non migliorino pi rapidamente di quanto hanno
fatto finora.
Ha detto qualcos'altro, ultimamente?
Non l'ho visto. Posso cominciare? Sembra piuttosto bello, questo libro.
Su, leggi, tutto lo stesso per me
e Mac si gett sul vecchio divano, dove la su
esta dolente si sentiva pi comoda.
Rose cominci con grande entusiasmo e continu coraggiosamente per un paio di capito
li, superando le parole dalla pronuncia terribile con inaspettato successo cos pe
ns poich il suo ascoltatore non la corresse neppure una volta e restava sdraiato c
os immobile che Rose pens fosse profondamente interessato alla lettura. Improvvisa
mente, a met di un paragrafo interessante, fu interrotta da Mac, che si drizz a se
dere, mise a terra i piedi con un colpo, e disse con voce sgarbata ed eccitata:
Basta! Non ho sentito neanche una parola e puoi risparmiarti il fiato, per rispo
ndere invece alla mia domanda.
Che cosa vuoi?
domand Rose, sentendosi a disagio, perch temeva che Mac sospetta
quello che essa sapeva. Le parole del ragazzo dimostrarono che i suoi timori er
ano fondati.
Senti, voglio sapere una cosa, e tu devi dirmela!
Ti prego, non...
cominci Rose, supplichevole.
Devi dirmelo, se no mi strappo la benda e guardo fisso il sole. Su!
e si alz a m
t, come se fosse pronto a mettere in esecuzione la minaccia.
Te lo dir, oh, te lo dir, se lo so! Ma non fare una pazzia come quella!
esclam
, angosciatissima.
Bene; allora ascolta e non eludere la domanda, come fanno tutti gli altri. Il do
ttore non ha trovato i miei occhi in condizioni peggiori l'ultima volta che venu
to? La mamma non me lo vorr dire, ma tu me lo dirai.
Credo... credo di s
balbett Rose.
Lo pensavo! Ha detto che sarei stato in grado di andare a scuola, quando ricomin
ceranno le lezioni?
No, Mac
fu la risposta, data a voce bassissima.
Ah!
Fu tutto, ma Rose vide il cugino stringere le labbra e tirare un lungo respiro,
come se l'avesse colpito duramente. Sopport per con coraggio la tremenda delusione
, e dopo un minuto domand con voce ferma:
Quando ritiene che potr ricominciare a studiare?
Era difficile rispondere a questa domanda! Eppure Rose sapeva che doveva farlo,
perch zia Jane aveva dichiarato che non avrebbe potuto e zio Mac l'aveva pregata
di comunicare la verit al povero ragazzo.
Non ti sar possibile per parecchi mesi.
Quanti?
domand Mac, con asprezza commovente.
Un anno, forse.
Un intero anno! Oh, io pensavo di essere pronto per l'Universit fra un anno!
e,
lzando la benda, Mac la guard con occhi sgomenti, ma subito dovette abbassarli, p
erch quei poveri occhi erano feriti dall'unico raggio di luce.
C' tempo, per questo! Devi essere paziente ora, e farli guarire completamente, se
no ti daranno ancora dei fastidi quando sar pi penoso non doverli usare
disse Ros
e, con le lacrime agli occhi.
Non lo far! Studier e me la caver in qualche modo. E tutto un imbroglio questa s
ia che sia necessario curarsi cos a lungo! A questi dottoroni piace piantar la vi
gna, quando possono. Ma non lo sopporter! Giuro che non lo sopporter!
e picchi il p
ugno sull'innocente cuscino, come se stesse percotendo l'inumano dottore.
Ora, Mac, ascoltami
disse Rose con grande seriet, bench la sua voce tremasse un
co e il cuore le dolesse. Tu sai che ti sei rovinato gli occhi a furia di legger
e alla luce del fuoco e al buio, a furia di star alzato fino a tardi, ed ora dov
rai pagare tante imprudenze; cos ha detto il dottore. Devi stare attento, e fare
ci che ti dice lui, altrimenti diventerai... cieco!
No.
S, vero, ed egli voleva che noi ti dicessimo che nulla all'infuori del riposo as

oluto potrebbe guarirti. So che terribilmente penoso, ma noi tutti ti aiuteremo;


io legger per te tutto il giorno, e ti guider, e ti assister, e cercher di renderti
pi felice...
Si interruppe, perch era evidente che il ragazzo non udiva una sola sillaba; la p
arola cieco sembrava averlo buttato a terra, perch aveva sepolto il viso nel cusc
ino e stava cos immobile che Rose ne fu spaventata. Rimase seduta senza muoversi
per parecchi minuti, con l'ardente desiderio di consolarlo, ma senza sapere come
fare, e augurandosi che zio Alec arrivasse presto, perch aveva promesso di parla
re a Mac.
Poco dopo, un suono soffocato si lev dal cuscino e and dritto al cuore della bambi
na: era il singhiozzo pi commovente che avesse mai udito, perch, pur essendo uno s
fogo naturale che avrebbe potuto portare sollievo, il povero ragazzo non doveva
abbandonarvisi, a causa dei suoi occhi malati. La Rivoluzione Francese le cadde
dal grembo e, correndo verso il divano, Rose vi si inginocchi accanto, dicendo, c
on quella tenerezza quasi materna che le fanciulle provano per tutte le creature
sofferenti:
Oh, caro, non devi piangere! male per i tuoi poveri occhi! Alza la testa da quel
cuscino cos caldo e lascia che lo rinfreschi. E logico che tu soffra: ma per fav
ore non piangere! Pianger io per te: a me non far male.
Parlando, tir via con dolce violenza il cuscino e vide la benda verde tutta spieg
azzata e macchiata da quelle poche lacrime ardenti che rivelavano quanto amara e
ra stata la delusione. Mac sent la tenera piet della bambina ma, essendo un maschi
o, non la ringrazi; si drizz soltanto a sedere di scatto e, mentre cercava di asci
ugare con la manica quelle lacrime rivelatrici, disse:
Non preoccuparti: gli occhi deboli lacrimano sempre. Sto benone.
Ma Rose gli afferr il braccio, esclamando:
Non toccarli con quella ruvida stoffa di lana! Sdraiati e lascia che faccia un i
mpacco, sii bravo; cos non ne risentiranno.
Pungono e bruciano maledettamente. Ehi, non dirai mica agli altri che mi sono co
mportato come un bambino, vero?
soggiunse, cedendo con un sospiro agli ordini de
lla sua infermiera, che era corsa a prendere la lozione per gli occhi e un fazzo
letto di lino finissimo.
Certo che non lo dir; ma chiunque sarebbe sconvolto all'idea di avere... beh... u
na pena di questo genere. Hai sopportato la notizia splendidamente e quando ti s
arai assuefatto all'idea, non ti sembrer poi cos terribile. Si tratta soltanto di
un periodo e, se anche non puoi studiare, puoi fare una quantit di cose piacevoli
. Dovrai forse portare enormi occhialoni scuri: non sar divertente?
E mentre pronunciava tutte le parole di conforto che sapeva trovare, Rose bagnav
a dolcemente gli occhi di Mac e gli passava sulla fronte ardente dell'acqua di l
avanda, mentre il suo paziente giaceva tranquillo con un'espressione che la addo
lorava terribilmente.
Omero era cieco e cos pure Milton, e nonostante questo, fecero qualcosa per cui f
urono ricordati dai posteri
disse quasi tra s il
ragazzo, in tono solenne, perch persino gli occhialoni scuri non portarono un sor
riso sulle sue labbra.
Pap aveva un quadro che rappresentava Milton e le sue figlie che scrivevano per l
ui. Era un bellissimo quadro
osserv Rose, in tono serio, cercando di incontrare i
l sofferente sul suo stesso terreno.
Forse potrei studiare se qualcuno mi leggesse e facesse la parte dell'occhio. Cr
edi che potrei, fra qualche tempo?
domand Mac, con un improvviso raggio di speran
za.
Forse s, se la tua testa abbastanza forte. Quel colpo di sole, lo sai, quello
ti ha sconvolto e il tuo cervello ha bisogno di riposo, dice il dottore.
Far due chiacchiere con lui, la prossima volta che viene, e scoprir che cosa poss
fare; allora sapr a che punto sono. Che pazzo sono stato quel giorno a farmi cuo
cere il cervello e a stare seduto col sole che batteva abbagliante sul libro, fi
nch le lettere non hanno cominciato a ballarmi davanti agli occhi! Le vedo ora, q
uando chiudo gli occhi; delle palline nere che girano e stelle e immagini strane
. Chiss se tutti i ciechi le vedono?
Non pensare ai ciechi; continuo a leggere, vuoi? Arriveremo presto alla parte pi

interessante e allora dimenticherai tutto questo


propose Rose.
No, non dimenticher mai. Al diavolo la Rivoluzione! Non ne voglio sentire pi una
arola. La testa mi fa male e ho caldo. Oh, come vorrei andare a fare una remata
sulla Procellaria tempestosa !
e il povero Mac si agit, come se non sapesse che co
sa farsene di se stesso.
Lascia che io canti e forse ti addormenterai; allora la giornata ti sembrer pi co
ta disse Rose, prendendo un ventaglio e sedendosi accanto al ragazzo.
Forse s: non ho dormito molto la notte scorsa, e quando mi sono addormentato, ho
continuato a sognare. Senti, di' agli altri che io so, e che va tutto bene, e ch
e non voglio che parlino o piangano sulla mia sorte. Questo tutto; ora canta e i
o cercher di dormire. Vorrei poter dormire per un anno e svegliarmi guarito.
Oh, come vorrei che tu potessi!
Rose lo disse con tale fervore, che Mac si sent spinto a cercare a tastoni il suo
grembiule e ad afferrarlo per un lembo, come se fosse un conforto sentirla vici
na. Ma questo fu tutto ci che disse:
Sei una buona creaturina, Rose. Canta Le betulle : una nenia che mi fa sempre add
ormentare. Completamente soddisfatta di questa piccola ricompensa alla sua tener
ezza, Rose agit il ventaglio e cant, in tono sognante, la graziosa canzone scozzes
e.
E il ragazzo, dopo dieci minuti, era gi in braccio a Morfeo, poich l'udire quelle
tristi notizie e lo sforzo che aveva fatto per sopportarle virilmente l'avevano
completamente esaurito.
Capitolo XII
GLI ALTRI RAGAZZI

Rose raccont agli altri ci che era avvenuto e nessuno pianse sulla sorte di Mac n
isse una parola che potesse turbarlo. Il ragazzo ebbe il suo colloquio col dotto
re e ne trasse ben poco conforto, poich scopr che quello che poteva fare era... nu
lla! La prospettiva per di studiare un poco fra qualche tempo, se tutto andava be
ne, gli diede coraggio per sopportare le pene del presente. Essendosi rassegnato
a quest'idea, si comport con tanta dignit che tutti ne rimasero stupiti, non aven
do mai sospettato tanta virile forza d'animo nel topo di biblioteca .
I ragazzi erano molto impressionati, e dalla gravit della disgrazia che pendeva s
ul suo capo e dal suo modo di sopportarla. Erano molto gentili con lui, ma non s
empre erano saggi nei loro tentativi di rallegrarlo e di divertirlo; e Rose spes
so lo trovava molto abbattuto dopo una visita di condoglianza del clan. La bambi
na manteneva il suo posto di capoinfermiera e di prima lettrice, bench i ragazzi
facessero del loro meglio, in modo piuttosto irregolare. A volte erano piuttosto
sorpresi di vedere che l'assistenza di Rose era preferita alla loro, e tra loro
si dicevano che: il vecchio Mac sta cominciando ad amare i vizi e le carezze . I
ragazzi per non potevano fare a meno di vedere quanto era utile Rose e di ricono
scere che lei sola era rimasta fedele al suo compito, il che faceva sorgere di t
anto in tanto un segreto rimorso in alcuni di loro.
Rose si rendeva conto di essere la padrona in quella camera; zia Jane, infatti,
le lasciava grandi responsabilit poich trovava che l'esperienza che Rose aveva fat
to accanto al padre invalido l'aveva resa una brava infermiera, e in un caso com
e questo la sua giovinezza era un vantaggio pi che un ostacolo. Mac fin ben presto
col pensare che nessuno era capace di aver cura di lui come Rose, e Rose si aff
ezion ben presto al suo
paziente, bench nei primi tempi della loro conoscenza l'avesse considerato il men
o attraente dei sette. Non era educato e giudizioso come Archie, n allegro e bell
o come il Principe Charlie, n elegante e gentile come Steve, n divertente come i B
rats , n fiducioso e affettuoso come il piccolo Jamie. Era sgarbato, distratto, tr
ascurato, goffo, piuttosto vanitoso, un tipo insomma per nulla gradevole agli oc
chi di una fanciulla delicata e amante della bellezza come Rose.
Ma quando si ammal, la cugina scopr in lui molte buone qualit e impar non soltanto a
compiangere, ma a rispettare ed amare il povero topo , che cercava di essere paz

iente, coraggioso, sereno e questo compito era ben pi difficile di quanto potesse
ro immaginare tutti gli altri, all'infuori della piccola infermiera, che lo vede
va nei momenti di umore pi nero. Rose cominci ben presto a pensare che i suoi amic
i non lo apprezzavano abbastanza e in una occasione disse chiaramente il suo pen
siero, in modo che fece una profonda impressione ai ragazzi.
Le vacanze erano quasi finite e si avvicinava il momento in cui Mac sarebbe stat
o lasciato al di fuori del giocondo mondo della scuola che tanto gli piaceva. Qu
esto lo rendeva piuttosto depresso e i cugini facevano tutti gli sforzi possibil
i per rallegrarlo; un pomeriggio, specialmente, un eccesso di devozione sembr imp
adronirsi di tutti loro. Jamie scese dalla collina con un cestino di more che av
eva raccolto tutto da solo , come chiaramente testimoniavano le sue dita graffiat
e e le sue labbra macchiate. Will e Geordie portarono i loro cuccioli per far pa
ssare a Mac qualche ora, e i tre maggiori vennero a trovare il malato, per discu
tere di baseball, di cricket e di argomenti del genere, i pi adatti a ricordare a
ll'invalido le sue privazioni.
Rose era andata a fare una passeggiata in carrozza con zio Alec, che aveva dichi
arato che la nipote stava diventando pallida come un germoglio di patata, a furi
a di stare in una stanza buia. Ma Rose durante la passeggiata non fece che pensa
re al suo ragazzo , e, appena tornata, corse su da lui e trov tutto in grande conf
usione.
Con le migliori intenzioni del mondo, i ragazzi avevano fatto pi male che bene, e
lo spettacolo che si present agli occhi della infermiera Rose era veramente peno
so. I cuccioli guaivano, i bambini piccoli giocavano e facevano baccano e i gran
di non erano da meno; le tende erano alzate, l'aria della stanza era calda e viz
iata, le more erano sparse da tutte le parti, la benda di Mac era finita per tra
verso, le guance del ragazzo erano
accese, il suo umore era pessimo e la sua voce si levava pi alta delle altre, men
tre egli discuteva animatamente con Steve circa il prestito di alcuni libri di c
ui era gelosissimo e che non poteva pi adoperare.
Rose considerava la stanza come il suo regno e si precipit sugli invasori con un'
energia che li sbalord e che calm immediatamente il baccano. I ragazzi non l'aveva
no mai vista irritata, prima, e l'effetto fu straordinario; ed anche comico, per
ch essa cacci dalla camera tutta la banda dei ragazzi, come una gallinella indigna
ta, accorsa alla difesa della sua prole. Tutti se ne andarono umili come pecore:
i pi piccoli scapparono a precipizio dalla casa, ma i tre pi grandi si ritirarono
semplicemente nella stanza vicina e qui rimasero, sperando si presentasse loro
l'occasione di spiegarsi e di scusarsi, e di calmare cos la furente signorinetta,
che aveva improvvisamente rovesciato le posizioni e li aveva cacciati fuori, fu
ribonda.
Mentre aspettavano, osservavano, attraverso la porta semiaperta, quello che face
va Rose e fecero qualche breve, ma espressivo commento, sentendosi pieni di rimo
rso per il danno che, senza volerlo, avevano cagionato.
Ha rimesso in ordine la stanza in un batter d'occhio. Che stupidi siamo stati a
lasciar entrare quei cani e a far tanto baccano!
osserv Steve, dopo aver a lungo
spiato.
Il povero topo irritato, come se Rose stesse camminandogli addosso, invece ch
occolarlo come un gattino. E proprio di cattivo umore, eh?
soggiunse Charlie, ud
endo Mac che brontolava sulla sua maledetta testa .
Lo calmer: ma meschino da parte nostra farlo arrabbiare e poi lasciare a lei il
ompito di calmarlo. Andrei ad aiutarla, ma non so come
disse Archie, con un'espr
essione piuttosto abbattuta, poich era un ragazzo coscienzioso e si rimproverava
per la sua mancanza di giudizio.
Neppure io. Strana, vero, l'abilit che hanno le donne nel curare i malati?
e Cha
lie cadde in una profonda meditazione su questo fatto innegabile.
sempre stata cos buona con Mac!
cominci Steve, in tono di autorimprovero.
Pi buona del fratello, vero?
lo interruppe Archie, trovando sollievo al suo rimo
so negli errori altrui.
Beh, inutile che tu mi faccia una predica; nessuno di voi ha fatto di
pi, e tu avresti potuto, perch Mac vuole pi bene a te che a me. Io lo faccio sempre
arrabbiare, e non colpa mia se perdo il mio tempo in sciocchezze
protest Steve,

difendendosi.
Siamo stati tutti egoisti e l'abbiamo trascurato, quindi inutile che litighiamo:
cerchiamo invece di comportarci meglio!
disse Archie, prendendosi generosamente
pi della sua parte di colpa, poich era stato meno sbadato degli altri due.
Rose rimasta al suo fianco sempre, e non c' da stupirsi se Mac preferisce avere
icino lei. Lo preferirei anch'io, se fossi colpito dalla sua disgrazia
interloqu
Charlie, sentendo di non aver mai reso giustizia alla bambina .
Vi dico io che cos', ragazzi; non siamo stati abbastanza buoni con Rose, e dobbia
mo riparare in qualche modo
disse Archie, che possedeva molto senso dell'onore,
quando si trattava di pagare i propri debiti, anche ad una ragazza.
Sono terribilmente spiacente di aver preso in giro la sua bambola, quando Jamie
l'ha tirata fuori; e l'ho chiamata scemina , quando piangeva sulla morte del suo
gattino. Le ragazze sono delle tali oche certe volte, che non posso fare a meno
di dirglielo!
esclam Steve, confessando onestamente le sue colpe e sentendosi pro
nto ad espiarle, se ne avesse trovato il modo.
Mi inginocchier e le chieder perdono per averla trattata come una bambina. Questo
la fa proprio arrabbiare, eh? Adesso che ci penso, ha soltanto due anni meno di
me, circa. Ma cos piccina e graziosa, che mi sembra sempre una bambola
e il Princ
ipe abbass lo sguardo dall'alto del suo metro e sessanta come se Rose fosse effet
tivamente una pigmea accanto a lui.
Quella bambola ha un cuoricino d'oro, e una mente sveglia, credilo! Mac dice che
alcune cose le capisce pi in fretta di lui, e la mamma ritiene che sia una ragaz
zina fuori del comune. Inutile che tu ti dia delle arie, Charlie, anche se sei a
lto, perch a Rose piace pi Archie di te: ha detto che le piace di pi, perch l'ha sem
pre trattata con rispetto.
Steve ha un'aria feroce, come un galletto da combattimento; ma non eccitarti rag
azzo mio, perch non serve. E naturale, tutti preferiscono il Capo; devono preferi
rlo, se no li picchio! Quindi, calmati, damerino, e correggi i tuoi modi, prima
di criticare quelli degli altri.
Cos disse il Principe con grande dignit e con bont, mentre Archie
assumeva un'espressione modesta e soddisfatta per le lusinghiere opinioni dei su
oi parenti, e Steve si calmava, sentendo di aver fatto il suo dovere come cugino
e come fratello. Segu una pausa, durante la quale comparve nell'altra stanza zia
Jane, con un vassoio sontuosamente imbandito, e si prepar a nutrire il suo grand
e bambino, poich questo era un compito che la signora non permetteva a nessuno di
dividere.
Se hai un minuto libero prima di andar via, bambina, vorrei che tu facessi una n
uova benda: questa ha una macchia di mora, e bisogna che Mac sia tutto pulito, p
erch domani uscir, se sar una giornata nuvolosa
disse la signora Jane, mentre Mac v
ersava il t da tutte le parti, senza essere rimproverato.
S zia
rispose Rose, con tanta umilt che i ragazzi quasi non volevano credere ch
uella potesse essere la stessa voce che aveva pronunciato il severo ordine: Fuor
i da questa stanza, tutti! , non molto tempo prima.
I tre ragazzi furono costretti a ritirarsi in fretta e Rose entr nel salone e si
sedette al tavolino da lavoro senza una parola. Era buffo vedere gli sguardi che
i tre ragazzoni gettavano a quella personcina che tranquillamente infilava un a
go con della seta verde. Tutti e tre avrebbero voluto dire qualche cosa che espr
imesse il loro pentimento, ma nessuno sapeva come cominciare, e dall'espressione
seria di Rose, era evidente che aveva intenzione di tenere alta la propria dign
it, finch i cugini non si fossero convenientemente umiliati. Il silenzio stava div
entando imbarazzante, quando Charlie, che possedeva l'arte di persuasione di un
monello nato, si inginocchi lentamente davanti a lei, si batt il petto e disse in
tono desolato:
Per favore, perdonami per questa volta e non lo far mai pi!
Era molto difficile mantenersi seri, ma Rose vi riusc e rispose
gravemente:
Non a me, ma a Mac dovete chiedere perdono, perch non avete fatto del male a me,
ma a lui; e non mi meraviglierei se gliene aveste fatto veramente molto, con tut
ta quella luce e quel fracasso, e con tutte quelle chiacchiere su argomenti che
lo turbano soltanto.

Credi che gli abbiamo fatto veramente del male, Rose?


domand Archie, con un'espr
ssione turbata, mentre Charlie si sistemava tra le gambe del tavolo.
S, perch ha un tremendo mal di testa e i suoi occhi sono rossi
come... come questo!
rispose Rose, piantando solennemente l'ago in una grossa fr
agola di lana.
Steve si scompigli i capelli, come se questa fosse la pi grave punizione che potes
se infliggersi ad una simile notizia. Charlie si sdrai lungo disteso, implorando
che qualcuno lo prendesse e lo impiccasse; invece Archie, che era rimasto colpit
o pi degli altri, non disse nulla, ma giur in cuor suo di leggere libri a Mac finc
h i suoi occhi fossero diventati rossi dieci volte tanto.
Vedendo gli utili effetti del suo trattamento sui colpevoli, Rose pens che poteva
ammansirsi e dar loro un barlume di speranza. Non riusc per a fare a meno di calp
estare un poco, almeno a parole, il Principe prostrato, poich egli aveva offeso i
suoi sentimenti pi spesso di quanto credesse: gli diede perci un colpetto sulla t
esta e disse, con l'aria di una creatura infinitamente superiore:
Non fare lo sciocco e tirati su: ti dir io qualcosa di meglio da fare, che contor
certi sul pavimento.
Charlie, ubbidiente, si sedette su una stuoia ai suoi piedi, gli altri colpevoli
si avvicinarono per cogliere le parole di saggezza che stavano per cadere dalle
labbra della cugina, e Rose, placata da questa piacevole umilt, si rivolse ai ra
gazzi col tono pi materno:
Ora ragazzi, se volete veramente essere buoni con Mac, potete fare cos. Non conti
nuate a parlare di cose che lui non pu fare, non andate a raccontargli quanto vi
siete divertiti a colpire le vostre ridicole palle. Prendete qualche bel libro e
leggete con calma; tirategli su il morale per la scuola e offritegli il vostro
aiuto per cominciare fra un po' a studiare; potete farlo meglio di me, perch io s
ono soltanto una ragazza e non conosco il greco e il latino e tutta quella roba
del genere che mi fa venire mal di testa!
S, ma tu puoi fare tante cose meglio di noi; l'hai dimostrato!
disse Archie, con
uno sguardo di approvazione che rallegr Rose.
La bimba non pot per resistere alla tentazione di fare un altro rimprovero a Charl
ie, e, gettando un po' indietro la testa in atteggiamento superbo e incurvando l
e labbra, che avevano invece una gran voglia di sorridere, disse:
Sono contenta che tu la pensi cos, anche se sono una strana marmocchia !
A questa amara osservazione, il Principe nascose il viso, pieno di vergogna, e S
teve alz la testa, fieramente conscio che questa stoccata
non era per lui. Archie rise e Rose, vedendo un allegro occhio azzurro che ammic
cava dietro due mani abbronzate, diede a Charlie un'amichevole tiratina d'orecch
i e tese il ramo d'ulivo della pace.
Ora saremo tutti buoni e combineremo qualcosa di bello per il povero Mac
disse,
sorridendo con tanta grazia che i ragazzi ebbero la sensazione che il sole fosse
improvvisamente comparso da dietro una cupa nuvola e stesse splendendo radioso.
Il temporale aveva rischiarato l'aria, e segu una calma meravigliosa, durante la
quale furono fatti progetti vari e straordinari, poich tutti ardevano dal desider
io di compiere nobili sacrifici per il povero Mac e Rose era la stella-guida a c
ui gli altri guardavano con la pi piacevole sottomissione.
Ecco, questo pronto per domani e spero proprio che sia nuvolo
disse Rose, quand
ebbe finita la nuova benda, alla confezione della quale i ragazzi avevano assist
ito con molto interesse.
Io predirei una giornata splendida, ma dir al commissario del tempo di cambiare.
E un tipo gentile e se ne occuper; quindi sta' tranquilla
disse Charlie, che era
ridiventato piuttosto sfacciato.
E molto facile scherzare per te, ma ti piacerebbe portare una benda come questa
per settimane e settimane, mio caro?
e Rose calm i suoi risorgenti spiriti, facen
dogli scivolare sugli occhi la benda, mentre il Principe era ancora seduto ai su
oi piedi.
Orribile! Toglimela, toglimela! Non mi stupisco che quel povero ragazzo abbia i
nervi, con un affare come questo!
e Charlie osserv ci che gli sembrava uno strumen
to di tortura con un viso cos serio che Rose glielo tolse dolcemente di mano e an
d ad augurare buona notte a Mac.

L'accompagner a casa, perch sta diventando buio e Rose piuttosto paurosa


diss
hie, dimenticando che spesso aveva riso di queste paure.
Toccherebbe a me, dato che si prende cura di mio fratello
osserv Steve, rivendic
ndo i suoi diritti.
Andiamo tutti: le far piacere
propose Charlie, con uno sfoggio di galanteria che
eccit i suoi compagni.
S, andiamo tutti!
esclamarono contemporaneamente, e cos fecero, con grande sorp
a e segreta soddisfazione di Rose; fu Archie, per, a farle da cavaliere, perch gli
altri due per tutta
la strada continuarono a saltare siepi, a fare le corse e partite di lotta.
Si calmarono per, quando raggiunsero la porta: strinsero cordialmente la mano a R
ose, fecero i loro pi perfetti inchini e si ritirarono con eleganza e dignit, ment
re Rose rientrando in casa diceva tra s, con soddisfazione:
Beh, questo il modo in cui mi piace essere trattata! .
Capitolo XIII
COSEY CORNER
Le vacanze finirono, i ragazzi tornarono a scuola e il povero Mac fu lasciato ai
suoi lamenti. Ora usciva dalla stanza buia ed ebbe il permesso di portare gli o
cchialoni scuri, attraverso i quali aveva una fosca visione della vita; non pote
va far nulla se non andare a zonzo e cercare di divertirsi senza adoperare gli o
cchi. Chiunque sia mai stato condannato a questo genere di ozio, sa quanto sia p
enoso, e pu capire le condizioni di spirito che fecero dire a Mac un giorno, in t
ono disperato, rivolgendosi a Rose:
Senti, se non inventi qualche nuovo lavoro e divertimento per me, picchier la tes
ta nel muro come vero che sei qui!
Rose vol a prender consiglio da zio Alec ed egli ordin al paziente e all'infermier
a di andare un mese in montagna, con zia Jessie e Jamie come scorta. Pokey e sua
madre si unirono alla compagnia e in una luminosa mattina di settembre sei pers
one dall'aspetto felice si trovarono sul treno per Portland: due mamme sorrident
i, cariche di cestini per la colazione e di coperte; una graziosa fanciulletta c
on una borsa piena di libri al braccio; un ragazzo alto e magro col cappello sug
li >occhi; e due bambinelli, che stavano seduti con le gambe tese e coi paffuti
visetti raggianti all'idea di viaggiare sul serio .
Sembrava che un tramonto particolarmente splendido fosse stato preparato per acc
oglierli quando, dopo un lungo viaggio di un giorno, entrarono in un ampio corti
le dove un puledro bianco, una mucca rossa, due gatti, quattro gattini, parecchi
e galline e una dozzina di persone, vecchie e giovani, stavano giocando allegram
ente. Tutti sorrisero nel modo pi amichevole ai nuovi arrivati e una vecchia sign
ora vivacissima li abbracci, dicendo con cordialit:
Beh, sono proprio contenta di vedervi! Venite dentro a riposarvi e prenderemo su
bito il t, perch dovete essere stanchi. Lizzie, fa' vedere le
camere alle signore; Kitty, corri ad aiutare pap a metter dentro i bauli; Jenny e
d io, prima che scendiate, prepareremo la tavola. Cari questi piccini, vogliono
andare a vedere i micini!
Le tre graziose ragazze obbedirono subito agli ordini e tutti si sentirono subit
o a proprio agio, tanto gentili e ospitali erano tutti in quella casa! Zia Jessi
e si entusiasm davanti ai tappeti fatti in casa, alle coperte e ai mobili antichi
; Rose non riusciva ad allontanarsi dalle finestre, poich ognuna di esse faceva d
a cornice ad un delizioso quadretto; e i piccoli diventarono subito amici degli
altri bambini, che diedero loro in braccio pulcini e gattini e fecero perfettame
nte gli onori di casa.
Il suono di un corno li chiam tutti a pranzo e una bella comitiva, compresi sei b
ambini oltre i Campbell, si riun nella sala da pranzo, armata di sano appetito mo
ntanino e dell'umore pi allegro. Era impossibile aver soggezione o restare seri,
perch vi erano tali scoppi di allegria che scioglievano ogni freddezza e rendevan
o lieta anche la persona pi triste. Mamma Atkinson, come tutti chiamavano la padr
ona, era la pi allegra e la pi affaccendata: perch continuava a correre per servire

i bambini, per portare qualche nuovo piatto, o per cacciare le bestie, che eran
o di temperamento tanto socievole che il puledro entr nell'ingresso a chiedere de
llo zucchero; i gatti si sedevano in grembo alle persone, ammiccando in modo ins
inuante in direzione del cibo; e le galline pulivano il pavimento della cucina d
alle briciole, unendosi al cicaleccio col loro allegro chiocciare.
Dopo il t tutti uscirono a vedere il tramonto, finch ogni traccia di rosso scompar
ve e le zanzare soffiarono nelle loro trombe squillanti per sonare la ritirata.
La musica di un organo sorprese i nuovi arrivati, e in salotto trovarono pap Atki
nson che sonava sul piccolo strumento costruito da lui. Tutti i bambini si racco
lsero intorno a lui e cominciarono a cantare finch Pokey si addorment dietro la po
rta e Jamie sbadigli distintamente.
Tutti i viaggiatori, anche grandi, andarono a letto presto e dormirono come ghir
i in lenzuola filate in casa, su materassi di crine fatti da mamma Atkinson, in
cui pareva fosse stata messa qualche polverina calmante, tanto profondo e dolce
fu il sonno di tutti.
Il giorno seguente cominci la sana vita all'aperto che compie tanti miracoli sugl
i spiriti stanchi e sui corpi deboli. Il tempo era splendido, e l'aria della mon
tagna rendeva i bimbi vivaci come agnellini; mentre i grandi giravano sorridendo
ed esclamando:
Non stupendo?
Perfino Mac fu visto saltare una siepe come se veramente non avesse potuto farne
a meno: e quando Rose gli corse dietro col suo cappello dalla larga tesa, il ra
gazzo le propose, tutto animato, di andare nei boschi a caccia di gatti selvatic
i.
Jamie e Pokey furono subito arruolati nella fanteria leggera di Cosey Corner, un
a compagnia veramente superba, composta interamente di ufficiali, tutti muniti d
i cappelli, bandiere, spade o tamburi. Era uno spettacolo capace di scuotere l'a
nimo pi insensibile quando questa prode compagnia marciava fuori dal cortile in p
erfetta uniforme, col capitano Dove
un ragazzo di undici anni dall'aria grave e
dalla testa grossa che impartiva gli ordini con la gravit di un generale e il suo
reggimento che gli obbediva con maggiore docilit che abilit. I bambini Snow si co
mportavano molto bene e il tenente Jack Dove era bello a vedersi; e cos Drummer F
rank, il ragazzo di fatica della casa, mentre sonava il tamburo con tutte le sue
energie. Jamie aveva gi fatto esercitazioni prima, e fu nominato subito colonnel
lo; ma Pokey era la migliore di tutti e suscit uno spontaneo scoppio di applausi
da parte degli spettatori, mentre marciava alla retroguardia, col cappello su un
occhio, la bandiera che le pendeva dalla spalla e la spada di legno sguainata,
il visetto raggiante e i riccioli saltellanti, mentre le sue grasse gambette vac
illavano nel vano tentativo di tenere il passo.
Mac e Rose stavano raccogliendo more dai cespugli a lato della strada, quando i
soldati passarono senza vederli e i due cugini furono testimoni di una scena gra
ziosa e comica insieme. Poco oltre vi era uno di quei piccoli cimiteri di famigl
ia cos comuni da quelle parti e qui il capitano Fred Dove ordin l'alt alla compagn
ia, spiegandone la ragione con queste parole:
Quello un cimitero ed bene velare i tamburi e abbassare le bandiere, passandoci
davanti, e sarebbe anche bene che ci togliessimo il cappello: pi rispettoso, cred
o.
Guarda che cari!
sussurr Rose, mentre la piccola compagnia marciava lentamente a
suono velato dei tamburi, bandiere e spade abbassate, le testine scoperte e i v
isetti infantili gravi e seri.
Seguiamoli e vediamo che intenzioni hanno
propose Mac, trovando che lo stare sed
uto su un muro a lasciarsi nutrire di more era bello, ma stancante.
Perci li seguirono: udirono la musica tornare vivace e le bandiere
sventolare di nuovo nella brezza, quando il cimitero fu oltrepassato e videro la
compagnia entrare nella vecchia chiesa semidistrutta, le cui rovine si ergevano
all'incrocio di tre strade. Poco dopo il suono di un canto fece accelerare il p
asso ai due cugini che guardarono nell'interno da una delle finestre rotte.
Il capitano Dove era ritto sul vecchio pulpito di legno e fissava solennemente l
a sua compagnia che, dopo aver ammucchiato le armi sotto il portico, era seduta
sui banchi nudi e cantava un inno della scuola domenicale con grande energia e c

on molto diletto.
Preghiamo
disse il capitano Dove, con la riverenza di un cappellano militare; e,
giungendo le mani, ripet una preghiera che riteneva tutti dovessero conoscere. T
utti si unirono ed era bello vedere quei piccini chinare la testa ricciuta e bis
bigliare le parole che ben conoscevano. Gli occhi di Rose si riempirono di lacri
me; Mac si tolse il cappello involontariamente, e poi se lo rimise in testa come
se si vergognasse di dimostrare i suoi sentimenti.
Ora vi far una piccola predica e l'argomento : Bambini, amatevi l'un l'altro .
hiesto alla mamma di suggerirmene uno e lei ha pensato che questo sarebbe andato
bene: perci voi state seduti tranquilli. Non devi parlare sottovoce, Marion, ma
devi ascoltarmi. Significa dunque che dovete essere buoni l'un con l'altro ed es
sere leali e non litigare, come abbiamo fatto proprio oggi per il carro. Jack no
n pu sempre guidare lui, ed inutile che si arrabbi se a me piace andare con Frank
. Annette dovrebbe fare qualche volta il cavallo e non sempre il cavaliere: e Wi
llie meglio che si convinca a lasciare che Marion costruisca la casa vicino alla
sua, perch lei la far, ed inutile che lui faccia tanto baccano. Jamie sembra che
sia un bravo bambino, ma io gli far una predica se non lo . No, Pokey, non si dnno
i baci in chiesa e non ci si mette il cappello. Ora dovete tutti ricordare ci che
vi ho detto, perch io sono il capitano e voi dovreste darmi retta.
Qui il tenente Jack usc con questa osservazione ribelle:
Non me ne importa se lo sei; faresti meglio a badare a te stesso e dire che mi h
ai preso la cinghia e ti sei tenuto il tortello pi grosso e non hai tirato onesta
mente quando abbiamo fatto gli scambi.
S, e hai schiaffeggiato Frank: ti ho visto
grid Willie Snow, saltando su nel su
anco.
E mi hai preso il mio libro e l'hai nascosto perch non ho voluto
fare quello che volevi tu
soggiunse Annette, la pi grande del trio Snow.
Io non costruir la mia casa vicino a quella di Willie, se lui non vuole, ecco!
i
terloqu la piccola Marion, unendosi agli ammutinati.
Io bacer Dimmy! E mi sono messa in testa il cappello, perch uno spillo mi ha punt
grid Pokey, noncurante degli sforzi di Jamie per trattenerla.
Il capitano Dove sembrava fosse stato colto piuttosto alla sprovvista da questa
ribellione nei ranghi; ma poich era un personaggio pieno di calma e di dignit, cal
m la nascente rivolta con grande tatto e abilit, dicendo:
Canteremo ora l'ultimo inno: Dolce, dolce addio : lo conoscete tutti, perci can
e bene e poi andremo a mangiare.
La pace fu immediatamente ristabilita e la melodia copr le risate soffocate di Ro
se e di Mac, che trovarono impossibile restare seri durante l'ultima parte di qu
esta straordinaria funzione. Quindici minuti di riposo avevano- fatto s che la co
mpagnia fosse nella impossibilit fisica di marciare fuori della chiesa con la ste
ssa calma disciplina con cui era entrata. Tutti si precipitarono a casa con la m
assima velocit, e ben presto si trovarono in pieno bisticcio per il pranzo, assol
utamente dimentichi di quello che Jamie (che era rimasto vivacemente colpito dal
sermone) chiamava il bel discorso del capitano .
Era straordinario quante cose trovavano tutti da fare a Cosey Corner; e Mac, inv
ece di star sdraiato su un'amaca, mentre qualcuno gli leggeva ad alta voce, era
il pi indaffarato di tutti. Fu invitato a sorvegliare e a fare il piano regolator
e di Skeeterville, una citt che i bambini stavano costruendo in un prato di sorbe
; e il ragazzo si divert un mondo nel tracciare i progetti di piccole strade, cin
gendo con steccati gruppi di case, occupandosi degli impianti idraulici ed esami
nando con i capi quale fosse l'ubicazione migliore per gli edifici pubblici; per
ch Mac era ancora un ragazzo, nonostante i suoi quindici anni e il suo amore per
i libri.
Poi andava a pescare con un signore allegro e simpatico: e bench raramente prende
ssero qualcosa all'infuori di un raffreddore, si divertivano molto e facevano pa
recchio moto, inseguendo la trota fantasma che volevano prendere. Mac rivel anche
una passione per la geologia e se ne andava in giro dando colpetti alle rocce e
alle pietre, discorrendo
saggiamente di strati, periodi e avanzi fossili , mentre Rose raccoglieva foglie
e licheni e gli dava lezioni di botanica, in cambio delle sue lezioni di geologi

a.
Facevano una vita allegra; perch le ragazze Atkinson organizzavano divertimenti e
continui picnics, e lo facevano tanto bene che nessuno se ne stancava mai. Cos i
loro ospiti se la passavano benissimo e molto prima che il mese fosse trascorso
, fu evidente che il dottor Alec aveva prescritto la medicina adatta per i suoi
pazienti.
Capitolo XIV
UN FELICE COMPLEANNO

Il dodici di ottobre era il compleanno di Rose, ma sembrava che nessuno si ricor


dasse di questo avvenimento interessante; Rose non os parlarne e si addorment quin
di la sera prima, domandandosi se avrebbe avuto dei regali. Questo dubbio fu sub
ito fugato la mattina di buon'ora, poich la bimba fu svegliata da un leggero colp
etto sul viso e aprendo gli occhi vide un batuffolino bianco e nero sul cuscino,
che la fissava con un paio di occhietti tondi; mentre una morbida zampetta le b
atteva il naso, per attrarre la sua attenzione. Era Kitty Comet, il pi grazioso d
ei micini, e doveva evidentemente compiere una missione, perch un nastro rosa gli
adornava il collo e attaccato vi era un pezzetto di carta con le parole: Per la
signorina Rose, da Frank .
Questo le fece un immenso piacere e fu solo il principio; infatti sorprese e reg
ali continuarono a comparire per tutto il giorno, poich le ragazze Atkinson erano
delle celebri burlone e Rose era molto benvoluta. Ma il dono pi bello le fu dato
mentre salivano verso Monte Windy, dove era stato deciso un picnic in onore del
l'importante ricorrenza. Tre carrozze cariche partirono subito dopo la colazione
del mattino: tutti partecipavano alla gita e sembravano decisi a godersela un m
ondo, specialmente mamma Atkinson, che aveva in testa un cappello dall'ala larga
come un ombrello, e che aveva preso il cestino del pranzo perch il suo gregge no
n si smarrisse.
Io porter in carrozza la zia e un bel numero di bambini, perci tu dovrai montare
l pony. E sei pregata di restare parecchio indietro a noi, quando andiamo alla s
tazione, perch deve arrivare un pacco e tu non devi vederlo fino all'ora di colaz
ione. Non ti rincresce, vero?
disse Mac, prendendola da parte, durante il trambu
sto della partenza.
Niente affatto
rispose Rose.
Mi secca moltissimo che mi dicano di tenermi da pa
te in qualsiasi altra occasione, ma ai compleanni

e a Natale fa parte del divertimento essere ciechi e stupidi e venir cacciati in


un angolo. Sar pronta quando lo sarai tu.
Fermati sotto il grande acero, f
inch non ti chiamo: cos non potrai vedere niente
soggiunse Mac, mentre l'aiutava a
salire sul pony che suo padre gli aveva mandato, perch lo montasse. Barkis era c
os gentile e volenteroso che Rose si era vergognata di aver paura di montarlo: co
s aveva imparato ad andare a cavallo, in modo da fare una sorpresa al dottor Alec
, al ritorno; nel frattempo aveva fatto delle belle galoppate con Mac, che prefe
riva il vecchio Sorrel del signor Atkinson.
Partirono e, arrivata all'acero, Rose si ferm obbedientemente; ma non pot fare a m
eno di lanciare di nascosto un'occhiata nella direzione proibita, prima che arri
vasse la chiamata. S, c'era un paniere che veniva ficcato sotto il sedile, e poi
Rose intravide un uomo alto che Mac faceva salire in fretta in carrozza. Uno sgu
ardo fu sufficiente e, con un grido di gioia, Rose si precipit gi per la strada co
n tutta la velocit permessa da Barkis.
Ora far sbalordire lo zio , pens. Arriver al galoppo con stile perfetto e gli dimos
rer che non sono vile, dopo tutto .
Animata da questo desiderio, fece trasalire Barkis con una energica frustata e l
o sbalord ancor pi, lasciandogli le redini molli sul collo, gi per la ripida strada
sassosa. L'arrivo sarebbe stato un successo se, proprio nel momento in cui Rose
stava per fermare il cavallo e salutare, due o tre stupide galline non avessero
attraversato di corsa la strada schiamazzando, il che fece adombrare Barkis che
si ferm di botto, facendo atterrare la sua distratta amazzone proprio sotto il n

aso del vecchio Sorrel.


Rose era gi in piedi prima che il dottor Alec scendesse dalla carrozza e gli gett
intorno al collo due braccia coperte di polvere, esclamando senza fiato:
Oh, zio, sono cos felice di vederti! E un regalo pi bello di un carro pieno di do
ci, e sei stato un tesoro a venire!
Ma non ti sei fatta male, piccola? E stata una brutta caduta e ho paura che tu t
i sia fatta male da qualche parte
esclam il dottore, pieno di tenera ansia, mentr
e guardava con orgoglio la sua bambina.
Il morale ferito, ma le ossa sono salve! Che rabbia! Andava tutto cos bene e que
le stupide galline mi hanno rovinato tutto!
disse Rose, piuttosto abbacchiata e
scossa.
Non volevo credere ai miei occhi quando ho domandato: Dov' Rose? e Mac mi ha i
cato la piccola amazzone che si lanciava gi per
la collina a quella velocit. Niente mi avrebbe fatto pi piacere di questo, e sono
felice di vedere come cavalchi bene! Ora prosegui a cavallo, o dobbiamo far scen
dere Mac e far salire in carrozza te?
domand il dottor Alec, quando zia Jessie pr
opose di ripartire, dato che gli altri stavano accennando loro di seguirli.
L'orgoglio svanisce di fronte ad una caduta: meglio non tentare un altro sfoggio
di equitazione, signorina!
insinu Mac che, essendo una creatura umana, non pot tr
attenersi dal burlare Rose, in una cos splendida occasione.
L'orgoglio svanisce veramente di fronte ad una caduta, ma mi domando se ne conse
gue sempre una caviglia slogata... , pens Rose, nascondendo coraggiosamente il suo
dolore, mentre con dignit rispondeva:
Preferisco venire a cavallo. Su, vediamo chi li raggiunge prima.
Mentre parlava, era balzata in sella e gi era partita, facendo del suo
meglio, per cancellare il ricordo della sua caduta, stando ben dritta, coi gomit
i bassi, la testa eretta e seguendo il movimento del pony, mentre Barkis galoppa
va.
Dovresti vederla saltare le siepi e far le gare, quando montiamo insieme! E anch
e capace di correre come un daino quando si giuoca, e di maneggiare la mazza al
cricket quasi bene come me!
esclam Mac, in risposta agli elogi che lo zio faceva
alla sua pupilla.
Temo che la troverai trasformata in un ragazzaccio, Alec; ma sembrava veramente
che sia cos felice e stia cos bene che non ho il coraggio di frenarla. E sbocciata
in un modo inaspettato salta come un puledro: dice che si sente cos piena di vit
a che deve correre e gridare, anche se non conveniente
soggiunse la signora Jess
ie, che era stata una bella monella tanti anni prima.
Benone! Queste sono le notizie pi belle che potevi darmi
e il dottor Alec si fre
le mani. Che la ragazza corra e gridi quanto vuole: un sicuro indizio di salute
ed naturale in una fanciulla felice. Le monelle diventano in generale delle donn
e forti e preferisco di gran lunga trovare Rose che giuoca al calcio con Mac, pi
uttosto che vederla pavoneggiarsi coi vezzi di perle, come quella scemina piena
di affettazione che Annabel Bliss.
Ma non pu continuare a giocare al calcio ancora per molto tempo; e non dobbiamo d
imenticare che fra un po' dovr cominciare il suo compito di donna
cominci la signo
ra Jessie.
E neppure Mac giocher ancora per molto tempo al calcio, ma sar ancor pi preparat
er gli affari, perch questo gli avr dato tanta salute. I ritocchi e gli abbellimen
ti si possono fare in fretta, se le fondamenta sono robuste; ma ogni doratura sa
r inutile, se il materiale non perfetto. Sono sicuro di aver ragione, Jessie; e s
e nei prossimi sei mesi i risultati saranno buoni come in quest'ultimo, il mio e
sperimento sar coronato dal successo.
Ne sono certa: perch quando paragono questo viso luminoso e fiorente con quel fac
cino pallido e indifferente che mi faceva stringere il cuore tempo fa, posso cre
dere quasi in qualsiasi miracolo!
esclam la signora Jessie, mentre Rose si voltav
a per indicare una bella veduta, con delle guance rosse come le mele di un orto
vicino, gli occhi chiari e luminosi come il cielo sopra le loro teste, e piena d
i energia in ogni linea della sua figurina di adolescente.
Un'arrampicata generale fra le rocce fu seguita da una colazione zingaresca, all
a cui preparazione i giovani ebbero la gioia di partecipare. Mamma Atkinson si i

nfil il grembiule, si rivolt le maniche e cominci allegramente a lavorare come se s


i trovasse nella sua cucina, facendo bollire la pentola sospesa sopra tre baston
cini su un fuoco di pigne e di rami di abete; intanto le ragazze preparavano sul
la tavola coperta di muschio un festino di dolci campagnoli, e i bambini facevan
o le capriole, fino a che il suono del corno non li calm come uno stormo di uccel
lini affamati.
Dopo l'allegro pranzetto e un breve riposo, si vot all'unanimit di giocare alle sc
iarade: una radura verde fra due pini maestosi fu scelta come palcoscenico e, do
po aver raccolto scialli e indumenti adatti ai travestimenti, gli attori vennero
separati dall'uditorio e il giuoco cominci tra le risate generali.
Finita la prima sciarada, Rose, che moriva dal desiderio di far bella figura dav
anti a zio Alec, propose:
Giuochiamo ai proverbi. Ne ho gi uno pronto.
Tutti, tranne Mac, il signore che andava a pescare e Rose, presero posto sulle r
occe. Dopo cinque minuti il sipario si alz: sulla scena non vi era nulla all'infu
ori di un grande foglio di carta, attaccato ad un albero, su cui era disegnato u
n quadrante, con le lancette che segnavano le quattro. Un bigliettino sotto avve
rtiva il pubblico che si trattava delle 4 antimeridiane. L'uditorio aveva appena
afferrato questo fatto importante, quando si vide un lungo serpente... con l'im
permeabile uscire strisciando
da dietro un ceppo. Un grosso verme, sarebbe meglio dire, perch procedeva col mov
imento a gobbe di questi simpatici invertebrati. Improvvisamente si avanz un ucce
llo sveglio e arzillo, beccando, cinguettando e razzolando energicamente. Un ciu
ffo di foglie verdi gli si agitava sulla cresta, un ciuffo pi grosso di felci for
mava la coda e uno scialle multicolore le ali. Un bellissimo uccello, i cui occh
i brillavano vigili e la cui voce aveva un suono che evidentemente gett il terror
e nell'animo del verme, se era un verme. Questo si contorse, si dimen, cercando d
i scappare: invano! L'uccello dal ciuffo lo scopr, lanci una specie di gorgheggian
te chicchirich, lo afferr con gli artigli e... vol via.
Quell'uccello mattiniero ha preso un verme cos grosso che quasi non riusciva a po
rtarselo via!
rise zia Jessie.
L'uccello mattiniero si becca il verme il proverbio preferito dello zio e l'h
esso su proprio in onor suo!
disse Rose, arrivando col verme a due gambe accanto
.
Molto furbo! E ora che cosa ci sar?
domand il dottor Alec, mentre la nipotina s
edeva accanto a lui.
I ragazzi Dove ci mostreranno Un episodio della vita di Napoleone , come lo chia
ano: i bambini trovano che splendido e i ragazzi lo interpretano proprio benino!
rispose Mac, con condiscendenza.
Comparve una tenda, davanti alla quale camminava avanti e indietro una piccola s
entinella che, in un breve soliloquio, inform gli spettatori che quel giorno avev
a marciato per qualche centinaio di miglia o qualcosa del genere, e che stava mo
rendo per la mancanza di sonno. Poi si interruppe, si appoggi al fucile e parve a
ssopirsi: scivol lentamente a terra, sopraffatto dal sonno e finalmente cadde dis
teso a terra, col fucile accanto, piccola sentinella infedele! Entra Napoleone,
col suo cappello a lucerna, un cappotto grigio, stivaloni, braccia conserte, and
atura melodrammatica. Freddy Dove si copriva sempre di gloria in questa parte e
assumeva degli atteggiamenti napoleonici che facevano venir gi il teatro.
Qualche grande idea stava evidentemente nascendo nella sua mente possente
una tr
aversata delle Alpi, un fal a Mosca, o una scaramuccia a Waterloo, forse poich cam
minava, solenne e silenzioso, finch un dolce russare disturb l'imperiale meditazio
ne. Egli vide il soldato addormentato e gli lanci un'occhiata di fuoco, dicendo c
on voce terribile:
Ah! Addormentato al posto di guardia! La morte la punizione: egli deve morire!
Prende il moschetto e sta per fare giustizia sommaria, come fanno gli imperatori
, quando qualcosa nel viso stanco della sentinella sembra commuoverlo. Ed era im
possibile altrimenti, poich Jack, col suo kepi di traverso, il visetto infantile
che si sforzava di restare serio e i baffoni neri sopra la bocca rosea, era un p
iccolo guerriero veramente simpatico. Avrebbe addolcito il cuore di qualsiasi Na
poleone e il piccolo Caporale dimostr di essere un uomo poich si commosse e, con u

n magnanimo gesto di perdono, disse:


Prode ragazzo, esausto! Lo lascer dormire e monter di guardia al posto suo!
E col fucile a spalla, questo nobile essere passeggi avanti e indietro con una di
gnit che entusiasm i pi giovani spettatori. La sentinella si sveglia, vede ci che ac
caduto e si ritiene perduto. Ma l'Imperatore gli restituisce la sua arma e, con
quel sorriso che conquistava tutti i cuori, dice, indicando un'alta rupe su cui
per caso era appollaiata una cornacchia: Sii coraggioso, sii vigile e ricorda ch
e dalle lontane Piramidi molte generazioni ti guardano . E con queste memorabili
parole scompare, lasciando il soldatino riconoscente sull'attenti, con la mano a
lla tempia e un'imperitura devozione impressa sul suo giovane viso.
Gli applausi che seguirono a questa superba interpretazione si erano appena calm
ati, quando un tonfo improvviso e uno strillo fecero correre tutti verso la casc
atella che scendeva saltellando tra le rocce. Pokey aveva provato anche lei a...
saltare ed era caduta in una pozza poco profonda, dove Jamie l'aveva galantemen
te seguita, nel vano tentativo di ripescarla: e ora tutti e due sguazzavano, un
po' spaventati e un po' divertiti dal bagno inatteso.
Questo contrattempo rese necessario riportare a casa, il pi presto possibile, i d
ue bimbi gocciolanti: cos i carri furono caricati e la compagnia part allegramente
.
Rose prese parte a tutti i divertimenti e mai trad, n con uno sguardo n con una par
ola, gli spasimi di dolore che sentiva alla caviglia. Con un pretesto, per, si as
tenne dal partecipare ai giuochi serali e si sedette a chiacchierare con zio Ale
c, con una vivacit che stup e rallegr lo zio; gli confid di aver giocato ai cavalli
e cavalieri coi bambini, di aver fatto addestramento con la fanteria , di essersi
arrampicata sugli alberi e di
aver fatto altre cose terribili che avrebbero fatto urlare le zie, se l'avessero
saputo.
Non me ne importa un bel niente di quello che dicono loro, se a te non rincresce
, zio
rispose, quando lo zio le dipinse la costernazione di
. quelle buone signore.
Ah, va benissimo che tu le sfidi, ma stai diventando cos esuberante che ho paura
che fra poco sfiderai anche me: e allora?
No, non lo far! Non oserei: tu sei il mio tutore e puoi darmele, se vuoi!
e Rose
rise, rannicchiandosi pi vicina allo zio, con un gesto fiducioso.
Parola d'onore, Rose, comincio a sentirmi come l'uomo che aveva comprato un elef
ante e poi non sapeva che farsene. Credo di aver preso un grazioso giocattolo pe
r gli anni futuri; ma tu stai crescendo troppo in fretta e prima di rendermene c
onto, scoprir di essermi preso una donnina energica sulle spalle! una situazione
imbarazzante per un uomo e per uno zio!
La comica angoscia del dottor Alec fu festosamente sollevata per il momento da u
na danza di fantasmi sul prato, dove i bambini, come sorpresa finale, con delle
zucche trasformate in lanterne in testa, saltellavano come fuochi fatui.
Quando Rose and a letto, vide che zio Alec non l'aveva dimenticata: sul tavolo vi
era una piccola cornice delicata, che conteneva due miniature adagiate sul vell
uto. Le conosceva entrambe, e rimase a guardarle finch dai suoi occhi traboccaron
o lacrime dolci e tristi insieme: erano i visi del suo pap e della sua mamma, stu
pendamente copiati da due ritratti.
Rose si inginocchi e, circondando con le braccia le due miniature, le baci, dicend
o con voce appassionata:
Cercher veramente di renderli contenti di me!
E questa fu la piccola preghiera di Rose, la sera del suo quattordicesimo comple
anno.
Due giorni dopo, i Campbell tornarono a casa, aumentati di numero: perch il dotto
r Alec li accompagnava e Kitty Comet era trasportato in pompa magna in un cestin
o, con una bottiglia di latte, qualche panino e un piattino della bambola da cui
bere il latte, nonch un pezzetto di tappeto su cui sdraiarsi. Vi furono grandi b
aci e abbracci, sventolo di fazzoletti ed estremi addii: quando furono partiti co
l carro, mamma Atkinson corse loro dietro, per portare qualche piccola torta, ap
pena
tolta dal forno: per i bambini, che possono stancarsi, nel lungo viaggio, di pan

e e burro .
Altra partenza e altra fermata; i bambini Snow arrivarono strillando a reclamare
i tre gattini che Pokey si portava deliberatamente via in una borsa da viaggio.
Gli infelici gattini furono liberati, mezzo soffocati, e restituiti ai loro leg
ittimi proprietari, con grandi pianti della piccola ladra, che dichiar di averli
presi soltanto perch averebbero voluto partire con la loro sorellina Comet .
Terza partenza e terza fermata, poich Frank gridava, agitando il cestino della co
lazione, che era stato dimenticato, dopo che tutti avevano assicurato che era gi
sul carro.
Dopodich tutto and bene e il lungo viaggio fu piacevolmente rallegrato da Pokey e
dal gattino, che giocarono insieme in modo cos simpatico da essere considerati pu
bblici benefattori.
Rose non vuole tornare a casa, perch sa che le zie non la lasceranno correre e sa
ltare come faceva a Cosey Corner
disse Mac, mentre si avvicinavano alla vecchia
casa.
Non potrei saltare, anche se lo volessi... almeno per un po' di tempo; e ti conf
ider il perch. Mi sono slogata la caviglia cadendo da cavallo, e ha continuato a p
eggiorare: ho fatto per tutto quello che sapevo per curarla e nascondere la sloga
tura, per non preoccupare nessuno
sussurr Rose, corrugando la fronte per il dolor
e, mentre si preparava a scendere, col desiderio che lo zio prendesse in braccio
lei invece dei suoi bagagli.
Come fu, Rose non lo seppe mai; ma prima che potesse appoggiare il piede a terra
, Mac l'aveva presa in braccio, l'aveva portata in casa e l'aveva adagiata sul d
ivano del salotto.
Eccoti qui! E ricordati, se la caviglia ti dar fastidio e se dovrai stare immobil
e, sar io il tuo servitore. E giusto e lo sai; perch non dimentico quanto sei stat
a buona con me
e Mac and a chiamare Phebe, cos traboccante di gratitudine e di buo
na volont, che persino i suoi occhialoni scintillarono!
Capitolo XV
GLI ORECCHINI

La slogatura di Rose si dimostr piuttosto seria, poich era stata trascurata, e il


dottor Alec le ordin di star sdraiata sul divano almeno una quindicina di giorni:
al che la bimba gemette angosciata, ma non os lamentarsi apertamente, per timore
che i ragazzi ritorcessero su di lei una delle sagge prediche sulla pazienza ch
e essa aveva fatto a loro beneficio.
Fu la volta di Mac, ora, ed egli sald onorevolmente il suo debito; poich, dato che
la scuola gli era ancora proibita, aveva molto tempo libero e ne dedic la maggio
r parte a Rose. Fece molto cammino per lei, e le permise persino di insegnargli
a far la calza, dopo essersi assicurato che molti prodi scozzesi sapevano sferru
zzare. Rose fu per obbligata a fare il solenne giuramento di mantenere il segreto
, prima che Mac acconsentisse; all'avvicinarsi di qualsiasi componente del clan,
il suo lavoro scompariva come per magia e queste frequenti sparizioni non fecer
o molto progredire la striscia che egli stava facendo per il nuovo scialle di Ro
se.
La ragazzina stava lavorando, in un luminoso pomeriggio di ottobre, ben sistemat
a sul suo divano nel vestibolo del primo piano, mentre Jamie e Pokey (che le era
no stati prestati per farla divertire) stavano giocando alla casa in un angolo,
con Comet e la vecchia bambola di Rose come loro bambini .
Poco dopo, Phebe comparve con un biglietto. Rose lo lesse, fece una smorfia, poi
rise ed esclam:
Vedr la signorina Bliss!
e immediatamente assunse una espressione da societ, ti
ori il medaglione sul vestito e si aggiust i riccioli.
Oh, carissima, come stai? Da che sei tornata ogni giorno volevo venire a trovart
i, ma ho cos tanti impegni che davvero non ho potuto fino ad oggi. Sono felice ch
e tu sia sola, perch la mamma ha detto che
potevo restare un poco, e ho portato il pizzo che sto facendo, per mostrartelo,
perch proprio bello!
esclam la signorina Bliss, salutando Rose con un bacio, che

on fu restituito con molto calore, bench Rose la ringraziasse gentilmente per la


sua visita e pregasse Phebe di portar su una poltrona.
Che bello avere una cameriera!
disse Annabel, sistemandosi con molta movimentata
agitazione. Eppure, cara, devi essere molto sola e sentire il bisogno di un'ami
ca intima.
Ho i miei cugini
cominci Rose dignitosamente, perch le arie di protezione di An
el le davano ai nervi.
Misericordia! Non farai amicizia con quei ragazzi cos grandi, eh? Mamma dice che
pensa veramente che non sia molto conveniente per te stare cos tanto con loro.
Sono come fratelli, e le zie ritengono invece che sia convenientissimo!
ribatt R
se, piuttosto aspramente, pensando che non erano certo affari che riguardavano l
a signorina Bliss, questi.
Stavo semplicemente per dirti che sarei felice di averti come amica intima, perc
h Hatty Mason ed io abbiamo avuto un terribile litigio e non ci parliamo. E cos me
schina che l'ho lasciata. Pensa, non mi ha mai ricambiato una delle caramelle ch
e le ho dato, e non mi ha mai invitato ai suoi ricevimenti. Le avrei perdonato l
a faccenda delle caramelle, ma essere escluse in quel modo villano pi di quanto p
ossa sopportare, e le ho detto di non guardarmi pi, per tutta la vita.
Sei molto gentile, ma non credo di aver bisogno di una amica intima, grazie
diss
e Rose, quando Annabel si interruppe, per scuotere sdegnata la testa bionda su q
uella delinquente di Hatty Mason.
In cuor suo, la signorina Bliss giudic Rose una piccola orgogliosa , ma le altre r
agazze avevano voglia di conoscerla e non potevano, la vecchia casa era un posto
piacevole in cui venire, i ragazzi erano considerati bravi e simpatici, e i Cam
pbell sono una delle nostre prime famiglie , aveva detto la mamma. Perci Annabel n
ascose la sua irritazione di fronte alla freddezza di Rose, e cambi rapidamente a
rgomento.
Stai studiando il francese, vedo: chi il tuo insegnante?
domand, sfogliando le
gine di Paolo e Virginia, che era sul tavolo.
Non lo studio, perch lo leggo bene come l'inglese, e lo zio ed io parliamo spesso
per delle ore. Lui parla come un vero francese e dice che ho una pronuncia stra
ordinariamente buona.
Rose non pot proprio impedirsi di fare questo piccolo sfoggio di superiorit, perch
il francese era il suo forte ed essa ne era piuttosto orgogliosa, pur cercando d
i nascondere questa debolezza. Pens che ad Annabel avrebbe fatto bene un colpetto
in testa e non pot resistere alla tentazione di assumere a sua volta delle arie
di importanza.
Ah, davvero!
esclam la signorina Bliss, con aria distratta, perch il francese n
era certo il suo forte.
Andr all'estero con lo zio fra un anno o due, e lui sa bene quanto sia importante
capire le lingue. Una met delle ragazze, finite le scuole, non sono capaci di pa
rlare un francese decente, e quando vanno all'estero rimangono piuttosto umiliat
e. Sar lieta di aiutarti, se vuoi, perch naturalmente tu non hai nessuno con cui p
arlare, a casa.
Annabel, anche se sembrava una bambola di cera, aveva dei sentimenti nel suo int
imo, e non della segatura, e questi sentimenti furono feriti dal tono altezzoso
di Rose. Annabel pens che Rose era pi che mai una piccola orgogliosa , ma non sapev
a come farla scendere dal suo trono, pur desiderandolo con tutto il cuore. Senza
pensarci, port una mano all'orecchio e il contatto con un orecchino la consol e l
e sugger il modo di rendere pan per focaccia.
Grazie, cara; non ho bisogno di alcun aiuto, perch il nostro insegnante di Parig
e naturalmente parla il francese meglio di tuo zio.
Poi, con un movimento della
testa che fece tintinnare i campanellini che portava agli orecchi, soggiunse:
T
i piacciono i miei nuovi orecchini? Pap me li ha regalati la settimana scorsa, e
tutti mi dicono che sono deliziosi.
Rose perdette immediatamente tutte le sue arie di superiorit: Annabel aveva ora i
l sopravvento. Rose adorava le cose belle e un suo grande desiderio era di farsi
bucare le orecchie, ma il dottor Alec la riteneva una cosa stupida e la bimba n
on l'aveva mai fatto. Avrebbe volentieri dato tutto il suo francese per un paio
di campanellini d'oro dal piccolo batacchio terminante in una perla, come quelli

che portava Annabel; e, stringendo le mani, rispose, con un tono che and dritto
fino al cuore della sua interlocutrice:
Sono troppo belli! Se soltanto lo zio me ne lasciasse portare un paio, sarei per
fettamente felice!
Io non mi preoccuperei di quello che dice lui. Pap mi prendeva in giro in princip
io, ma adesso gli piacciono e dice che mi regaler dei brillanti per i miei diciot
to anni
disse Annabel, soddisfattissima.
Io ne ho un paio che erano della mamma, e un bel paio di perle turchesi, che muo
io dalla voglia di portare
sospir Rose.
Allora portali! Io ti bucher le orecchie e tu dovrai tenere un pezzetto di seta n
ei fori finch non sono guariti; i riccioli te li copriranno benissimo; e poi, un
giorno, infilaci i tuoi orecchini pi piccoli e vedrai se a tuo zio non piaceranno
!
Gli ho domandato una volta se non avrebbe fatto bene ai miei occhi, una volta ch
e erano rossi, e lui ha semplicemente riso. La gente cura cos gli occhi deboli, n
o?
S, certo, e i tuoi sono un po' rossi. Fammi vedere. S, io penso veramente che dov
esti farlo prima che peggiorino
disse An-nabel, scrutando i grandi occhi chiari
che le si offrivano per essere esaminati.
Fa molto male?
domand Rose, titubante.
Oh, no! Una semplice puntura, uno strappetto, e tutto fatto. Ho bucato una quant
it di orecchie e so come si fa! Su, alzati i capelli e prendi un grosso ago.
Non mi piace farlo, senza chiedere il permesso dello zio
balbett Rose, quando tu
to fu pronto per l'operazione.
Te l'ha mai proibito?
domand Annabel, china come un vampiro sulla sua preda.
No, mai!
Allora fallo, a meno che tu abbia paura
esclam la signorina Bliss.
Quest'ultima parola sistem la faccenda e, chiudendo gli occhi, Rose disse: Pungi!
, nel tono di colui che d il fatale ordine Fuoco! .
Annabel buc il lobo e la vittima sopport il dolore in eroico silenzio, diventando
per pallida, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime e di angoscia.
Ecco! Ora muovi spesso i pezzetti di seta e spalmati della crema sulle orecchie
tutte le sere, e sarai ben presto pronta per gli orecchini
disse Annabel molto s
oddisfatta del suo lavoro, poich la fanciulla che parlava francese con un'ottima
pronuncia giaceva distesa sul divano, con un aspetto sfinito come se le avessero
tagliato tutt'e due le orecchie.
Fa un male tremendo, e so che lo zio non ne sar affatto contento
sospir Rose, m
re il rimorso cominciava a farsi sentire. Promettimi di non parlarne, se no sar p
resa in giro in un modo tremendo! soggiunse ansiosamente, completamente dimentic
a dei due
piccoli, dotati di occhi e di orecchi, che avevano osservato tutto lo spettacolo
da lontano.
Mai! Misericordia, che cos' questo?
e Annabel trasal, udendo giungere dal piano
feriore un improvviso rumore di passi e di voci.
Sono i ragazzi! Nascondi l'ago. Si vedono le mie orecchie? Non dire una parola!
bisbigli Rose, agitandosi per nascondere ogni traccia della loro colpa agli occhi
acuti del clan.
I ragazzi arrivarono, carichi dei prodotti di una spedizione in cerca di castagn
e, poich sempre venivano a fare il loro resoconto a Rose e a pagare il tributo al
la loro regina nel modo pi simpatico.
Quante e che grosse! Dopo il t, faremo un festino di castagne abbrustolite, eh?
sclam Rose, affondando le mani in un sacchetto di castagne lucenti, mentre il cla
n si metteva in riposo e salutava con un cenno Annabel.
Queste sono state colte proprio per te, Rose: le ho prese tutte io e sono tutte
eccezionalmente grosse
disse Mac, presentandone uno staio o qualcosa del genere.
Dovevi vederlo mentre le cercava! E precipitato dall'albero e si sarebbe rotto i
l collo, se Archie non l'avesse afferrato
osserv Steve, sedendosi con grazia sul
davanzale della finestra.
Non necessario che tu chiacchieri, damerino, visto che non sapevi distinguere un
castagno da un faggio, e continuavi a battere inutilmente, finch non te l'ho spi

egata io, la differenza!


ribatt Mac, sedendosi sullo schienale del divano, cosa p
ermessagli dalla sua condizione privilegiata.
Non faccio errori, quando batto te, quindi faresti meglio a badare ai fatti tuoi
! rispose Steve, senza il minimo rispetto per il fratello maggiore.
Sta diventando buio, e io devo andare, se no la mamma star in pensiero
disse Ann
bel, alzandosi con fretta improvvisa, bench sperasse di essere invitata a restare
al festino delle castagne.
Nessuno la invit: e mentre la fanciulla si preparava e chiacchierava con Rose, i
ragazzi si telegrafavano l'un l'altro con gli occhi il triste fatto che qualcuno
doveva accompagnare la signorina a casa. Nessuno si sentiva abbastanza eroico,
per, da lanciarsi sulla breccia; persino l'educatissimo Archie si sottrasse al do
vere, dicendo a Charlie, mentre sgattaiolavano in una stanza vicina:
Non ho intenzione di fare sempre io il galante. Quella bambina,
l'accompagni a casa Steve e metta in mostra le sue belle maniere!
Io non l'accompagner di sicuro!
esclam il Principe, che non poteva soffrire Ann
l Bliss, perch aveva cercato di fare la civetta con lui.
Allora l'accompagner io
e, con stupore dei due codardi cugini, il dottor Alec us
dalla stanza, per offrire alla bambina i suoi servigi.
Arriv in ritardo, per, perch Mac, obbedendo ad uno sguardo di Rose, si era gi sacrif
icato e se ne stava andando, umile, col desiderio che la gentile Annabel fosse s
ul fondo del Mar Rosso.
Allora io porter questa signorina sotto per il t, visto che l'altra ha trovato un
suo accompagnatore. Vedo che le luci sono accese, al pianterreno, e sento un pro
fumino che mi dice che la zia ha qualcosa di particolarmente buono per noi, stas
era.
Mentre parlava, il dottor Alec si preparava a portare sotto Rose come al solito;
ma Archie e il Principe si precipitarono, invocando, con contrito ardore, l'ono
re di trasportarla. Rose acconsent, temendo che gli occhi acuti dello zio scopris
sero i fatali pezzetti di seta; cos la fanciulletta fu portata a pianterreno in p
ompa magna, mentre gli altri li seguivano, scivolando sulla ringhiera.
Il t fu ordinato pi presto del solito, in modo che Jamie e la sua bambola potesser
o avere almeno un assaggio del divertimento, dato che avevano il permesso di res
tare fino alle sette e di avere dodici castagne arrostite a testa, con l'obbligo
di non mangiarle fino al giorno dopo.
La cerimonia del t fu rapidamente sbrigata e la compagnia si raccolse intorno all
'ampio camino in sala da pranzo, dove ben presto le castagne danzarono allegrame
nte nella padella scoppiando talvolta, con delizioso terrore dei pi piccoli.
Su, Rosy, raccontaci una storia mentre lavoriamo, perch tu non puoi aiutare molto
e, come tua parte, devi farci divertire
propose Mac, che sapeva per esperienza
che straordinaria piccola Sheherazade era sua cugina.
S, noi povere scimmie non possiamo bruciarci le zampe per niente: quindi racconta
, gattina
soggiunse Charlie, gettando alcune castagne calde in grembo alla cugin
a e scotendo le dita.
Beh, per caso ho in mente una piccola storia con una morale, e ve la racconter, b
ench sia per bambini pi piccoli di voi
rispose Rose, a cui piaceva moltissimo racc
ontare storie istruttive.
Coraggio!
incit Geordie, e Rose obbed, non pensando che la storia avrebbe avuto
nseguenze disastrose per lei.
Dunque, una volta una bimba and a trovare una signorina che le voleva molto bene.
La signorina si era fatta male ad una gamba e doveva fasciarsi il piede ogni gi
orno; perci teneva un cestino pieno di bende, tutte pronte e ben arrotolate. Alla
bambina piaceva giocare con quel cestino e un giorno, pensando che nessuno la v
edesse, prese uno di quei rotoli senza chiedere il permesso e se lo mise in tasc
a.
A questo punto Pokey, che aveva lanciato occhiate affettuose alle cinque castagn
e calde che giacevano in fondo alla sua piccola tasca, esclam: Oh! in tono spaven
tato, come se la storia fosse diventata improvvisamente molto interessante.
Rose ud e vide l'innocente sussulto della piccola peccatrice, e continu con tono s
olenne, mentre i ragazzi si davano delle gomitate e ammiccavano, avendo capito l
o scherzo.

Ma un occhio vide quella bimba cattiva e a chi credete appartenesse quell'occhio


?

L'occhio di Dio...
mormor Pokey, piena di rimorso, nascondendo il visetto tondo
on le mani paffute, che non erano per abbastanza grandi per coprirlo.
Rose fu presa piuttosto alla sprovvista da questa risposta ma, sentendo che stav
a ottenendo un ottimo risultato, soggiunse, seria seria:
S, Dio la vide, e la vide anche la signorina, ma non disse nulla; aspett per vede
e che cosa avrebbe fatto la bambina. Questa era stata allegra e contenta prima d
i prendere la benda, ma quando l'ebbe in tasca, sembr turbata e ben presto smise
di giocare e si sedette in un angolo, con un'espressione molto seria. Medit per q
ualche minuto, poi and a rimettere al suo posto la benda e il suo viso si illumin
e torn ad essere una bimba felice. La signorina fu contenta di questo, e si doman
dava che cosa aveva spinto la bimba a restituire la benda.
La coscienza la rimordeva...
mormor una vocina contrita da dietro due manine str
tte contro il rosso visetto di Pokey.
E perch credi che l'abbia presa?
domand Rose, in tono pedagogico, accorgendosi
tutti gli ascoltatori seguivano con molto interesse la storia e la sua inattesa
applicazione.
Era cos bello e ben arrotolato e lei lo desiderava tanto!
rispose la vocina.
Beh, sono contenta che la bambina avesse una coscienza cos
onesta. La morale che chi ruba non gode di ci che ha preso e non felice finch non
l'ha restituito. Perch quella bambina nasconde il viso?
domand Rose, concludendo.
Io mi vergogno tanto di Pokey!
singhiozz la piccola colpevole, sopraffatta dal r
morso e dalla confusione per la pubblica rivelazione.
Via, Rose, non bello raccontare davanti a tutti le sue piccole colpe e farle la
predica in questo modo; neanche a te non piacerebbe!
cominci il dottor Alec, pren
dendo sulle ginocchia la piccina piangente e consolandola con baci e castagne.
Prima che Rose potesse esprimere il suo rammarico, Jamie che da qualche minuto s
i agitava e diventava sempre pi rosso come un tacchino, deciso a vendicare l'offe
sa recata alla sua amata bambola, esplose indignato:
Conosco anch'io una cosa brutta che hai fatto tu e la racconter. Tu credevi che n
on ti vedessimo, ma noi abbiamo visto e tu hai detto che lo zio si sarebbe arrab
biato e i ragazzi ti avrebbero preso in giro e hai fatto promettere ad Annabel d
i non parlare e lei ti ha fatto dei buchi nelle orecchie per metterci gli orecch
ini. Ecco! E questo molto peggio che prendere un vecchio pezzo di straccio: e io
ti odio perch hai fatto piangere la mia Pokey!
Lo scoppio di sdegno, in certo qual modo incoerente, di Jamie, produsse un tale
effetto che il peccatuccio di Pokey fu subito dimenticato e Rose sent che era ven
uta la sua ora.
Cosa? Cosa? Cosa?
esclamarono in coro i ragazzi, lasciando cadere le palette e i
coltelli per raccogliersi intorno a Rose, poich la bimba si era tradita, portand
o le mani alle orecchie con aria colpevole e, dopo aver esclamato con voce flebi
le: L'ha fatto Annabel!
aveva nascosto la testa tra i cuscini, come un piccolo,
irragionevole struzzo.
Ora se ne andr a passeggio con gabbie d'uccelli e cestini e carretti e porcellini
attaccati alle orecchie, come fanno le altre ragazze. Far una bella figura da oc
a! esclam uno dei tormentatori, tirando un ricciolo che spuntava dai cuscini.
Non credevo che sarebbe stata cos sciocca!
osserv Mac in un tono deluso che riv
Rose di essere molto scesa nella stima del suo saggio cugino.
Quella Bliss una vera peste e non dovrebbe esserle permesso di venire qui con le
sue stupide idee!
disse il Principe, con un folle desiderio di pigliare a schia
ffi la suddetta signorina.
Che ne dici tu, zio?
domand Archie, che essendo il capo di una famiglia, rit
indispensabile ad ogni costo la disciplina.
Sono molto sorpreso; ma vedo che una ragazza, dopo tutto, e deve avere, come tut
te le altre, le sue vanit
rispose il dottor Alec con un sospiro, come se avesse s
perato che Rose fosse una specie di angelo, al di sopra di tutte le tentazioni t
errene.
Che cosa farai?
domand Geordie, pensando quale punizione sarebbe stata inflitta
d una fanciulla colpevole.

Dato che ama tanto gli ornamenti, forse faremmo bene a darle anche un anello per
il naso. Ne ho uno da qualche parte che portava una volta una bella delle isole
Figi: andr a dare un'occhiata
e, affidando Pokey a Jamie, il dottor Alec si alz c
ome se avesse veramente intenzione di mettere in esecuzione la sua proposta.
Bene! Bene! Lo faremo subito! Qui c' un succhiello; tenetela, ragazzi, mentre io
preparo il suo caro nasetto!
esclam Charlie, tirando via i cuscini, mentre gli al
tri ragazzi danzavano intorno al divano in un puro stile delle isole Figi.
Fu un momento terribile, perch Rose non poteva scappare: poteva soltanto stringer
si il suo prezioso naso con una mano e tendere l'altra, gridando come una pazza:
Oh, zio, salvami, salvami!
Naturalmente lo zio la salv: e quando Rose fu barricata tra le sue forti braccia,
confess la sua follia con tanta mortificata umiliazione che i ragazzi, dopo una
bella risata, decisero di perdonarla e di gettare tutta la colpa sulla tentatric
e, Annabel. Persino il dottor Alec si ammans in modo tale da proporre due anelli
d'oro per le orecchie invece che uno di rame per il naso; decisione che dimostr c
he se Rose aveva tutta la debolezza propria del suo sesso per i gioielli, lo zio
possedeva tutta l'incongruenza del sesso maschile, dando alla graziosa penitent
e esattamente quello che essa desiderava, a dispetto del suo pi saggio discernime
nto.
Capitolo XVI
PANE E OCCHIELLI

A che cosa sta pensando la mia bambina, tutta sola, con un faccino cos grave?
do
and il dottor Alec, in un giorno di novembre, entrando nello studio e trovando Ro
se seduta con le mani giunte e un'espressione molto pensosa.
Zio, vorrei avere un colloquio serio con te, sei hai tempo
disse la ragazzina, r
iscotendosi dalla sua profonda meditazione, come se non avesse udito la domanda.
Sono a tua completa disposizione e lietissimo di ascoltarti
rispose lo zio, coi
suoi modi pi cortesi: quando Rose si dava delle arie da donnina, egli la trattava
sempre con una specie di rispetto scherzoso che le riusciva molto gradito.
Il dottore si sedette accanto alla nipote ed essa disse, con molta seriet:
Stavo cercando di decidere quale mestiere dovrei imparare, e vorrei che tu mi co
nsigliassi.
Mestiere, mia cara?
e il dottor Alec sembrava cos stupito che Rose si affrett a
iegarsi.
Avevo dimenticato che tu non hai sentito il discorso su a Cosey Corner. Avevamo
l'abitudine di sederci sotto i pini a cucire e chiacchieravamo parecchio
tutte l
e donne, voglio dire e a me piaceva moltissimo. Mamma Atkinson pensava che tutti
dovrebbero avere un mestiere, o qualcosa con cui procurarsi i mezzi di sussiste
nza, perch i ricchi possono diventare poveri e i poveri devono lavorare. Le figli
e di mamma Atkinson erano molto in gamba e sapevano fare tante cose e zia Jessie
pensava che la loro mamma aveva ragione; perci quando ho visto quanto erano feli
ci e indipendenti quelle ragazze, mi venuto il desiderio di avere in mano un mes
tiere, e allora i soldi non avrebbero pi importanza, anche se mi piace averne.
Il dottor Alec ascolt questa spiegazione con un'espressione di sorpresa e diverti
ta compiacenza, e guard la sua nipotina come se questa si fosse improvvisamente t
rasformata in una donnina. Era cresciuta molto negli ultimi sei mesi e in quella
giovane testolina erano maturati molti pensieri che l'avrebbero molto stupito s
e li avesse conosciuti, poich Rose era una di quelle bambine che molto osservano
e molto pensano e ogni tanto mettono in imbarazzo i loro amici con un'osservazio
ne saggia o strana.
Sono d'accordo con quelle signore, e sar lieto di aiutarti a decidere, se mi pos
ibile
disse il dottore con seriet.
Per che cosa hai tendenza? Un'inclinazione, un
talento naturale sono di grande aiuto per la scelta.
Non ho nessun talento, nessuna speciale inclinazione, ch'io possa vedere, ed per
questo che non so decidere, zio. Perci penso che sarebbe una buona idea sceglier
e qualche mestiere utile e impararlo, perch non lo faccio per piacere, ma come pa

rte della mia educazione, e per essere pronta, nel caso ch'io diventassi povera
rispose Rose: sembrava quasi che desiderasse un po' di povert per poter usare le
sue abilit.
Beh, allora c' un'arte eccellente, necessaria, femminile, che tutte le ragazze do
vrebbero possedere, perch un aiuto per il povero e per il ricco e da essa dipende
il benessere delle famiglie. Questa bella qualit trascurata, ai giorni nostri, c
onsiderata antiquata, il che un errore, e io non voglio commetterlo nell'educazi
one della mia bambina. Dovrebbe far parte dell'educazione di tutte le ragazze, e
d io conosco una signora, dotata di tutte le qualit pi belle, che ti insegner nel m
odo migliore e pi piacevole.
Oh, che cos'?
domand Rose ansiosa, felice di essere aiutata con tanto calore.
Il governo della casa!
rispose il dottor Alec.
E un'arte?
domand Rose, e il suo viso si allung poich si era abbandonata a mol
gni vaghi e deliziosi.
S: una delle arti pi belle e pi utili che una donna possa imparare. Non cos r
a, forse, come cantare, dipingere, scrivere o persino insegnare; ma un'arte che
rende molte persone felici e fa della casa il posto pi bello del mondo. S, puoi sp
alancare i tuoi occhioni! Ma un fatto che preferirei vederti diventare una buona
massaia, piuttosto che la pi bella e corteggiata ragazza della citt. Non che ques
to intralci
qualsiasi talento tu possegga, ma una parte necessaria della tua educazione, e s
pero che ti ci metterai subito, ora che stai bene e sei diventata robusta.
Chi quella signora?
domand Rose, colpita dal discorso pieno di calore dello zi
Zia Plenty.
E dotata di tutte le qualit migliori per una signora?
cominci Rose, in tono stu
o, poich questa prozia le sembrava la meno compita in fatto di perfetta educazion
e.
Alla buona maniera antica perfetta, e ha reso questa casa felice per noi tutti,
per quanto possiamo ricordare. Non elegante, ma veramente buona, e cos amata e ri
spettata che il cordoglio sar generale quando il suo posto sar vuoto. Nessuno pu ri
empirlo, perch le solide virt casalinghe di quella cara creatura sono fuori di mod
a, come ho detto, e nulla pu pi dare le stesse soddisfazioni, almeno per conto mio
.
Mi piacerebbe che la gente pensasse cos di me. La zia pu insegnarmi a fare come f
lei, e a diventare altrettanto brava?
domand Rose, con una leggera punta di rimo
rso per avere anche soltanto pensato che zia Plenty fosse una vecchia signora pi
uttosto comune.
S, se non sdegnerai le semplici lezioni che ti pu dare. So che sarebbe felice ed
rgogliosa di vedere che a qualcuno interessa imparare da lei, poich pensa di esse
re ormai inutile e sorpassata. Fatti insegnare ad essere ci che lei stata, un'abi
le, economa, allegra padrona di casa; ha creato e diretto una casa felice, e un
giorno ti accorgerai quanto saranno preziose le sue lezioni.
S, zio. Ma come posso cominciare?
Gliene parler io e lei si metter d'accordo con Debby, perch la cucina una dell
e pi importanti!
Mi piace pasticciare, e a casa avevo l'abitudine di provare a fare qualche cosa;
ma non avevo nessuno che mi insegnasse, e non combinavo molto all'infuori di sc
iupare i grembiuli. Le torte sono molto divertenti, ma Debby ha un carattere cos
bisbetico, che credo non mi lascer mai fare nulla in cucina.
Allora faremo da mangiare in salotto! Ma credo che zia Plenty la convincer, quind
i non preoccuparti. Soltanto, ricordati che preferirei che tu imparassi a fare b
ene il pane piuttosto che le pi belle torte. Quando mi porterai una bella pagnott
a, fatta completamente con le tue
mani, sar pi contento che se tu mi offrissi un paio di pantofole ricamate nello st
ile pi moderno. Non voglio... corromperti, ma ti dar il bacio pi affettuoso e ti pr
ometto di mangiarla tutta io, fino all'ultima briciola.
E un patto! Va' a raccontare tutto alla zia, perch sono ansiosa di cominciare
esc
lam Rose, precedendolo a passo di danza verso il salotto, dove zia Plenty era sed
uta tutta sola a far la maglia, pronta a correre alla prima chiamata per dare il
suo aiuto.

Inutile dire la sorpresa e la gioia che le procur la preghiera di insegnare alla


bambina le arti domestiche che erano le sue sole capacit, e inutile dire con quan
ta energia si mise al lavoro. Debby non os brontolare, perch zia Plenty era l'unic
a persona a cui essa obbedisse, e Phebe si rallegr apertamente, poich queste nuove
lezioni le portavano pi vicina Rose e onoravano ai suoi occhi la cucina.
A dir la verit, le due prozie avevano talvolta la sensazione che la nipotina
che
da tanto tempo aveva conquistato i loro cuori ed era il sole della casa stesse p
ochissimo con loro. Ne avevano parlato insieme qualche volta, ma sempre finivano
col dire che, poich Alec ne aveva tutta la responsabilit, a lui toccava la parte
maggiore dell'amore e della compagnia della cara fanciulletta, ed esse si accont
entavano delle briciole che riuscivano ad avere.
Il dottor Alec aveva scoperto questo piccolo segreto e, dopo essersi rimproverat
o per la sua cecit e il suo egoismo, aveva cercato di architettare il modo di rip
arare senza mettere in imbarazzo nessuno: il nuovo ghiribizzo di Rose aveva sugg
erito un ottimo metodo per staccarla un po' da lui. Egli non si rese conto di qu
anto bene le voleva, finch non la cedette alla nuova insegnante, e spesso non pot
resistere alla tentazione di far capolino alla porta, per vedere come se la cava
va Rose, o di dare qualche occhiatina furtiva dal passapiatti quando la ragazzin
a era intenta a fare tortelli, o ascoltava attenta qualche lezione, solennemente
impartita da zia Plenty. Fu colto in flagrante ogni tanto e gli fu ordinato, co
l persuasivo aiuto di un mattarello, di andarsene: o se le lezioni avevano avuto
particolare successo, veniva mandato via pi dolcemente con sistemi di corruzione
, consistenti in pan pepato, sottaceti o tortine non abbastanza simmetriche per
accontentare l'occhio critico delle donne.
Naturalmente egli si faceva un dovere di servirsi abbondantemente di tutti i gra
devoli piattini che ora comparivano in tavola, poich entrambe le cuoche erano pie
ne di sacro fuoco ed egli banchettava sontuosamente ogni giorno. Ma ogni piattin
o aveva un sapore speciale quando, in risposta al suo sincero elogio, Rose arrossiva con ingenuo orgoglio e diceva modestam
ente:
L'ho fatto io, zio, e sono contenta che ti piaccia.
Ci volle qualche tempo prima che comparisse la pagnotta perfetta, perch quella di
fare il pane non un'arte che si impara facilmente e zia Plenty era molto profon
da nei suoi insegnamenti; perci Rose studi prima il lievito e, attraverso vari sta
di di torte e biscotti, giunse finalmente alla gloria suprema della bella pagnot
ta . Comparve all'ora del t, su un vassoio d'argento, portato orgogliosamente da P
hebe, che non pot trattenersi dal bisbigliare, con viso raggiante, mentre deponev
a il piatto davanti al dottor Alec:
Non splendida, signore?
E veramente una pagnotta stupenda! L'ha fatta la mia bambina da sola?
domand il
ottore, osservando la pagnotta dalla forma perfetta e dal gradevole profumo, con
genuino interesse e con soddisfazione.
Completamente da sola e non ha neppure chiesto un po' d'aiuto n consiglio a nessu
no rispose zia Plenty, giungendo le mani con un'espressione di immensa soddisfaz
ione, poich la sua allieva le faceva veramente onore.
Ho avuto tanti insuccessi e tante angosce che pensavo davvero che non sarei rius
cita a farla da sola. Debby mi ha lasciato bruciare una splendida infornata di p
ane, perch io me ne ero dimenticata. Lei era in cucina e ha sentito l'odore di br
uciato, ma non ha mosso un dito, perch, ha detto, quando si fa cuocere il pane, b
isogna dedicarvisi completamente. Non stato tremendo? Avrebbe almeno potuto chia
marmi! disse Rose, ricordando con un sospiro l'angoscia di quel momento.
Voleva dire che devi imparare per tua esperienza. Ma ora dimmi della mia pagnott
a disse il dottor Alec, molto divertito.
Non c' niente da dire, zio, tranne che ho fatto del mio meglio, mi sono dedicata
completamente alla mia infornata e mi sono seduta a sorvegliarla per tutto il te
mpo, finch quasi mi arrostivo anch'io! Questa volta tutto andato bene e le pagnot
te sono venute tonde, belle, con una buona crosta, come vedi. Ora assaggiala e d
immi se buona quanto bella.
Devo tagliarla io? Non posso metterci un coperchio di vetro e tenerla in salotto
come fanno coi fiori di cera e con le cose belle?

Che idea, zio! Ammuffirebbe e sarebbe sciupata! E poi, la gente riderebbe di noi
e si prenderebbe giuoco delle mie capacit antiquate! Mi
hai promesso di mangiarla, e devi farlo; non tutta subito, ma pi presto che puoi,
cos potr fartene ancora.
Il dottor Alec tagli solennemente una fetta di pane e altrettanto solennemente la
mangi; poi si pul le labbra e, accarezzando i riccioli di Rose, la baci solennemen
te in fronte, dicendo con calore:
Mia cara, perfetta, e tu fai onore alla tua maestra. Quando avremo la nostra scu
ola modello, offrir un premio per il pane migliore e lo vincerai tu.
L'ho gi avuto e ne sono soddisfattissima!
esclam Rose, sedendosi al suo posto e
rcando di nascondere la mano destra, sciupata da una scottatura.
Ma il dottor Alee la vide, indovin come era stata fatta e dopo il t insist nell'all
eviare il dolore che Rose non voleva confessare.
Zia Clara dice che mi sto rovinando le mani, ma a me non importa, perch ho passat
o delle giornate cos belle con zia Plenty! E credo che lei le abbia godute quanto
me. C' soltanto una cosa che mi preoccupa, zio, e vorrei parlartene
disse Rose,
mentre passeggiava su e gi per l'ingresso verso sera, e la manina bendata della r
agazzina si appoggiava al braccio di zio Alec.
Ancora qualche piccola confidenza? Mi piacciono immensamente, perci parla, mia ca
ra.
Beh, vedi, io ho la sensazione che a zia Peace piacerebbe fare qualcosa per me,
e ho trovato che cosa potrebbe essere. Sai che non pu andare in giro come zia Ple
nty e in questi giorni noi siamo cos affaccendate, che lei, temo, piuttosto sola.
Perci voglio prendere lezioni di cucito da lei. Lavora cos bene, ed una cosa util
e, sai? Dovrei essere brava nel cucito come nel governo della casa, no?
Benedetto il tuo tenero cuoricino! Proprio a questo pensavo l'altro giorno, quan
do zia Peace ha detto che ti vedeva molto raramente, ora, perch eri tanto affacce
ndata! Volevo parlartene, ma ho pensato che tu avessi gi troppo da fare. La cara
vecchietta sarebbe felice di insegnarti la sua delicata abilit: soprattutto gli o
cchielli, perch credo sia qui dove le signorine mancano! Per lo meno cos ho sentit
o. Perci dedicati agli occhielli: falli su tutti i miei indumenti, se vuoi qualco
sa su cui far pratica. Ne porter qualsiasi quantit!
Rose rise a questa offerta sconsiderata, ma promise di dedicarsi a questo import
ante ramo, confessando per che era il rammendo il suo punto debole. Al che zio Al
ec si impegn a rifornirla di calze in tutti gli
stadi di deperimento, e di prenderne subito un nuovo corredo, cos che Rose potess
e esercitarsi a rifar calcagni come piacevole inizio!
Poi salirono al piano superiore a fare la loro richiesta nella forma dovuta, con
grande gioia della dolce zia Peace, che si divert un mondo a dipanare le. matass
ine di filo, a cercare gli aghi da rammendo, e prepar anche un grazioso cestino d
a lavoro per la sua allieva.
Le giornate di Rose erano molto attive e molto felici, ora, poich al mattino gira
va per la casa con zia Plenty; occupandosi degli armadi della biancheria e della
dispensa, preparando sottaceti e frutta candita, esplorando soffitta e cantina
per vedere se tutto era in ordine, e imparando, alla buona moda antica, ad occup
arsi di tutto l'andamento della casa.
Al pomeriggio, dopo una passeggiata a piedi o in carrozza, si sedeva con zia Pea
ce a lavorare d'ago, mentre zia Plenty, i cui occhi si erano indeboliti, lavorav
a a maglia e chiacchierava vivacemente, raccontando molte storie piacevoli di te
mpi passati, finch tutte e tre ridevano e piangevano insieme.
Era bello vedere quella fanciulletta dal viso roseo, seduta tra le due vecchie s
ignore, intenta ad ascoltare rispettosamente i loro insegnamenti, che essa ralle
grava con le sue chiacchiere vivaci e le gaie risate. Se la cucina si era dimost
rata attraente per il dottor Alec, quando Rose era al lavoro, la stanza da lavor
o era assolutamente irresistibile ed egli rendeva cos piacevole la sua compagnia,
che nessuno aveva il coraggio di mandarlo via, specialmente quando leggeva a vo
ce alta o dipanava matassine.
Ecco! Ti ho fatto un nuovo corredo di camicie da notte con quattro occhielli cia
scuna. Guarda se sono fatti bene
disse un giorno Rose, qualche settimana dopo l'
inizio delle nuove lezioni.

Tutti i punti uguali e queste belle sbarrettine alle estremit, in modo che non po
sso strapparli quando tiro i bottoni! Un lavoro perfetto, signorina, e gliene so
no profondamente grato: tanto che cucir io stesso i bottoni, e risparmier altre pu
nture a queste piccole dita stanche.
Li cuci tu?
esclam Rose, con gli occhi spalancati per lo stupore.
Aspetta un momento che io vada a prendere il mio ncessaire da lavoro e allora ved
rai che cosa sono capace di fare.
capace davvero?
domand Rose a zia Peace, mentre zio Alec se ne andava con una
ica aria di importanza.
Oh, gli ho insegnato anni fa, prima che andasse in mare; e immagino che abbia do
vuto fare molte volte da solo, da quel giorno: cos si mantenuto in esercizio.
Evidentemente era cos, perch il dottore fu presto di ritorno con un buffo sacchett
o da lavoro, dal quale tolse un ditale senza testa; e, dopo aver infilato un ago
, cominci ad attaccare i bottoni con tanta abilit che Rose ne fu molto colpita e d
ivertita.
Mi domando se c' qualcosa al mondo che tu non sappia fare
osserv, in tono di ri
ttosa ammirazione.
Ci sono una o due cose in cui non sono ancora molto abile
rispose lo zio, con oc
chi ridenti, mentre fermava il filo.
Che cosa, mi piacerebbe sapere.
Pane e occhielli, signorina!
Capitolo XVII
PATTI VANTAGGIOSI

Era un piovoso pomeriggio di domenica e quattro ragazzi stavano cercando di pass


arlo tranquillamente nella libreria , come Jamie chiamava la stanza dedicata ai l
ibri e ai ragazzi, in casa di zia Jessie. Will e Geordie si dimenavano sul divan
o, assorti nelle avventure di furfanti e di bricconi che erano tanto di moda. Ar
chie era sdraiato su una poltrona, circondato di giornali; Charlie era in piedi
sul tappeto e, mi spiace dirlo, tutti e due stavano fumando un sigaro.
Secondo me, questa giornata non finisce mai!
disse il Principe con uno sbadiglio
che quasi gli squarci in due la faccia.
Leggi e coltiva la tua mente ragazzo mio
rispose Archie, guardandolo al disopra
del giornale dietro al quale stava sonnecchiando.
Non far prediche, parroco! Ma mettiti gli stivali e vieni a fare una passeggiata
, invece di startene l davanti al fuoco come una nonna!
No, grazie, le passeggiate nella burrasca non le trovo divertenti!
a questo punt
o Archie si interruppe e alz la mano, perch dal di fuori giungeva una vocina simpa
tica che diceva:
I ragazzi sono nella libreria, zia?
S, cara, e hanno un ardente desiderio di sole: perci corri l a portargliene un r
io rispose la signora Jessie.
Rose
e Archie gett il sigaro nel fuoco.
Perch fai cos?
domand Charlie.
I gentiluomini non fumano davanti alle signore.
Giusto: ma io non ho intenzione di sciupare il mio sigaro
e il Principe mise il
suo nel calamaio vuoto che serviva loro da portacenere.
Ad un leggero colpetto alla porta rispose un coro di Avanti! e comparve Rose, co
l visetto rosso per il freddo.
Se vi disturbo, ditemelo e me ne andr
cominci, fermandosi
sulla soglia, con esitante discrezione, poich qualcosa nell'espressione dei ragaz
zi pi grandi risvegliava la sua curiosit.
Non ci disturbi mai, cuginetta!
risposero i due fumatori, mentre i due che legge
vano si strapparono ai loro eroi di bettole e di strada, quel tanto che bastava
per fare un cenno cordiale all'ospite.
Mentre Rose si chinava a scaldarsi le mani, un'estremit del sigaro di Archie spun
t dalle ceneri, spargendo intorno un gran fumo e un puzzo tremendo.
Oh, cattivi, come avete potuto fare una cosa simile?
esclam in tono di rimprover

Che c' di male?


domand Archie.
Lo sai meglio di me: alla tua mamma non piace, ed una pessima abitudine, perch f
buttar via dei soldi e non fa bene alla salute.
Sciocchezze! Tutti gli uomini fumano, anche lo zio Alec, che tu ritieni cos perfe
tto! cominci Charlie, col suo tono ironico.
No, non vero! Ha smesso di fumare ed io so il perch
esclam Rose vivacemente.
Ora che ci penso, non ho visto la vecchia pipa di schiuma da che tornato a casa.
Ha smesso per noi?
domand Archie.
S
e Rose raccont la scenetta sulla spiaggia durante il campeggio.
Archie sembr piuttosto colpito e disse coraggiosamente:
Non avr fatto un simile sacrificio invano, per quanto riguarda me. Non me ne impo
rta niente del fumo, perci posso rinunciarvi senza sforzo e ti prometto che lo fa
r. Fumo soltanto ogni tanto per divertimento.
Anche tu?
e Rose alz lo sguardo verso il bel Principe, che in quel momento non e
a affatto bello, poich aveva ripreso il sigaro soltanto per irritare Rose.
A Charlie importava quando ad Archie di fumare, ma non gli piaceva cedere cos pre
sto: perci scosse il capo, cacci fuori una nuvola di fumo e disse con aria altera:
Voi donne ci chiedete continuamente di rinunciare a piccole cose innocenti, solt
anto perch voi non le approvate. Vi piacerebbe se noi facessimo lo stesso con voi
, signorina?
Se io facessi delle cose dannose o sciocche, ti ringrazierei se tu mi avvertissi
e cercherei di correggermi
rispose Rose con calore.
Bene, ora vedremo se hai parlato in perfetta buona fede. Io
rinuncer a fumare per farti piacere, se tu rinuncerai a qualcosa per far piacere
a me disse il Principe, intravedendo una buona occasione per tiranneggiare un'ap
partenente al sesso debole, con poca fatica da parte sua.
Accetto, se una cosa sciocca come i sigari.
Oh, anche pi sciocca.
Allora prometto: che cos'?
e Rose trem nell'ansia di conoscere a quale delle su
bitudini o dei suoi beni favoriti avrebbe dovuto rinunciare.
Rinuncia ai tuoi orecchini
e Charlie fece una perfida risata, sicuro che Rose no
n avrebbe mai accettato un patto simile.
Rose cacci un grido e port le mani alle orecchie, adorne di due anellini d'oro.
Oh, Charlie, non andrebbe bene qualche altra cosa? Ho dovuto sopportare tante be
ffe e tanta angoscia, e vorrei godermi i miei begli orecchini, dato che ora poss
o portarli!
Portane quanti vuoi, e io fumer in pace!
ribatt il malvagio Charlie.
Non c' nient'altro che ti possa accontentare?
implor Rose.
Niente!
fu la brusca risposta.
Rose rimase in silenzio per un minuto, pensando ad una frase che un giorno le av
eva detto zia Jessie: Tu hai sui ragazzi un ascendente maggiore di quanto tu sap
pia: usalo per il loro bene, e io te ne sar grata per tutta la vita . Ora si prese
ntava un'occasione per fare del bene, sacrificando una sua piccola vanit. Sent che
era giusto farlo, pur trovando molto dura quella rinuncia e domand pensosamente:
Vuoi dire non portarli mai pi, Charlie?
Mai, a meno che tu non voglia che io fumi.
Non lo vorr mai.
Allora stringiamo il patto.
Charlie non pensava minimamente che Rose l'avrebbe fatto, e rimase molto sorpres
o quando essa si tolse i cari orecchini, con un gesto rapido, e glieli porse dic
endo con un tono che fece arrossire le guance brune del ragazzo, tanto era colmo
di buona volont:
Mi stanno pi a cuore i miei cugini che i miei orecchini, perci prometto e manterr
a parola.
Vergognati, Principe! Lasciale portare i suoi cari pendagli, se le piacciono, e
non venire a patti per una cosa che sai che giusta!
esclam Archie, uscendo dalla selva di giornali con uno scatto di indignazione.
Ma Rose era decisa a dimostrare alla zia che era capace di usare del suo potere
per il bene dei ragazzi, e disse con fermezza:

giusto, e io voglio che sia cos, poich crederete alla mia buona fede. Ecco, ogn
di voi porti uno di questi alla catena dell'orologio per ricordare il patto. Io
non dimenticher!
Cos dicendo, Rose offr un anellino per uno ai cugini e i ragazzi, vedendo la sua s
incerit, obbedirono. Quando i pegni furono al loro posto, Rose tese la mano ai cu
gini, che gliela strinsero con calore, soddisfatti e nello stesso tempo un po' v
ergognosi della loro parte nel patto.
Proprio in quel momento entrarono il dottor Alec e la signora Jessie:
Che questo?
esclam il dottor Alee, osservando con stupore il terzetto.
la Lega Anti-Tabacco! Vuoi aderire?
disse Charlie, mentre Rose sgattaiolava vic
no alla zia e Archie seppelliva i due sigari dietro un ceppo del camino.
Quando il mistero venne svelato, zio Alec e zia Jessie ne furono soddisfattissim
i e Rose ricevette ringraziamenti tali che le diedero la sensazione di aver reso
un servizio alla patria.
Vorrei che Rose facesse un patto anche con Will e Geordie, perch secondo me quest
i libri sono, per i bambini, altrettanto cattivi quanto i sigari per i ragazzi p
i grandi
disse la signora Jessie, sedendosi sul divano fra i lettori, che gentilm
ente piegarono le gambe per farle posto.
Pensavo che fossero di moda
osserv il dottor Alec, sistemandosi nella poltrona c
n Rose.
Anche il fumo lo , ma dannoso. Gli scrittori di questi racconti popolari hanno i
tenzioni ottime, ne sono certa, ma a me pare che il risultato sia pessimo, perch
il loro motto : Sii in gamba e sarai ricco! invece di: Sii onesto e sarai felice!
. Il mio non un giudizio affrettato, Alec, perch ho letto almeno una dozzina di q
uesti racconti e ho trovato molte cose che possono attrarre i ragazzi, s, ma anch
e moltissime cose da condannare, e altri genitori da me interrogati, mi dicono l
a stessa cosa.
Oh, mamma, no! A me piacciono un sacco Questo un vero fenomeno
esclam Will.
Sono delle cannonate, e mi piacerebbe sapere cosa c' di male!
soggiunse Geordie.
Ce ne avete mostrato uno dei mali peggiori, e cio il modo di esprimersi
rispose
ronta la madre.
E necessario, mamma. Se questi tipi parlassero forbito, non sarebbero niente div
ertenti! protest Will.
Un lustrascarpe non deve usare una buona grammatica e un venditore di giornali d
eve dire delle parolacce, se no non sarebbe naturale
spieg Geordie, pronto come i
l fratello a combattere per i loro beniamini.
Ma i miei ragazzi non sono n lustrascarpe n venditori di giornali, e io mi rifiut
di udire delle espressioni come fenomeno , cannonate e piacere un sacco . A dir
a verit, non riesco a vedere il vantaggio di scrivere dei libri su persone del ge
nere a meno che non sia fatto in modo molto diverso. Non posso pensare che quest
i libri educhino i pezzenti, se questi mai li leggono, e sono sicura che non pos
sono fare del bene ad una categoria pi elevata di ragazzi, che attraverso questi
libri sono introdotti nei tribunali, nei nascondigli di falsari, nelle bische, n
elle taverne e in tutti quei posti in cui si vive una vita di miseria e di basse
zza.
Alcuni di questi sono ragazzi di prim'ordine, mamma: e vanno in mare e studiano
e navigano per tutti gli oceani, fra mille avventure.
Ho letto di questi ragazzi, Geordie, e bench siano meglio degli altri, non sono s
oddisfatta di queste illusioni ottiche, come le chiamo. Ora mi rimetto al vostro
giudizio, ragazzi: naturale per dei ragazzi dai quindici ai diciotto anni coman
dare navi, sgominare pirati, battere in astuzia dei contrabbandieri e coprirsi d
i gloria in modo tale che l'ammiraglio Ferragut li inviti a pranzo, dicendo: Nob
ile ragazzo, tu sei un onore per il tuo paese! ? Se l'eroe invece nell'esercito,
ha, in un solo volume, una tale quantit di avventure e di fughe da farlo incanuti
re, e alla fine si reca a Washington per espresso desiderio del Presidente o del
Comandante in Capo, per essere promosso a non so quale altissimo grado. Persino
se l'eroe semplicemente un onesto ragazzo che cerca di guadagnarsi da vivere, n
on gli permesso di farlo in un modo naturale, con un duro lavoro e anni di pazie
nti fatiche, ma improvvisamente adottato da un milionario a cui ha restituito il
portafogli che quello aveva smarrito; o compare dal mare uno zio ricchissimo, p

roprio nel momento pi opportuno; oppure lo straordinario ragazzo guadagna pochi d


ollari,
fa una qualche speculazione in pistacchi o cravatte e diventa ricco cos in fretta
che Sindbad nella valle dei diamanti un povero, in confronto a lui. Non cos, rag
azzi?
Beh, i ragazzi in questi libri sono terribilmente fortunati, e molto in gamba, d
evo dirlo
rispose Will, osservando un'illustrazione nella pagina aperta davanti
ai suoi occhi, in cui un piccolo ma virtuoso ragazzo sta buttando a terra un gig
ante ubriaco, in una taverna, e sotto scritto: Dick l'impavido prende a pugni Sa
m l'ubriacone .
D ai ragazzi idee cos errate sulla vita e sugli affari! Mostra loro tanta pervers
t e tanta volgarit che non necessario che essi conoscano. A me pare che qualcuno p
otrebbe scrivere dei libri piacevoli, semplici e utili: dei racconti in cui la l
ingua sia corretta, i costumi virtuosi e i personaggi tali che ci si possa affez
ionare loro, ad onta dei difetti che tutti possono avere. Non posso sopportare d
i vedere una tale folla di ragazzini, nelle biblioteche, che leggono simile roba
ccia; inefficace, quando non nociva e assolutamente inadatta a nutrire degli spi
riti avidi che ne godono in mancanza di qualcosa di meglio. Ecco! La mia predica
fatta: ora mi piacerebbe sentire quello che avete da dire
e zia Jessie tacque,
col viso arrossato dall'ansia materna.
Tom Brown piace alla mamma e anche a me, perci vorrei che il signor Houghes scriv
esse un altro libro altrettanto bello
osserv Archie.
Ma non trovi cose di questo genere in Tom Brown !
e la signora Jessie lesse il p
aragrafo seguente dal libro che aveva preso dalle mani di Will: In questo luogo
vedemmo un dente di Giovanni Battista. Ben disse che poteva vedere del miele sel
vatico attaccato a quel dente. Io no. Forse Giovanni usava un pezzo della vera c
roce come stuzzicadenti .
Ma un tipo burlone che dice questo, mamma: e noi saltiamo le parti in cui descri
vono ci che hanno visto nei vari paesi
esclam Will.
E quelle descrizioni, prese per la maggior parte dalle guide, credo, sono le par
ti di qualche valore. Gli imbrogli dei ragazzacci formano il resto del racconto
ed per questo che leggete questi libri, penso
rispose la madre.
Ad ogni modo, mamma, la parte delle navi utile, perch impariamo a navigare e un
iorno ci torner comodo, quando andremo in mare
interloqu Geordie.
Infatti: allora puoi spiegarmi questa manovra, naturalmente...
e
la signora Jessie, aprendo un'altra pagina, lesse una frase in puro linguaggio d
a marinaio, complicatissima.
Credo che saprei spiegartela, se non avessi soggezione dello zio. Ne sa tante pi
di me, che riderebbe!
cominci Geordie, evidentemente imbarazzato dalla domanda.
Oh, sai benissimo che non sei capace; perci, perch vuoi far credere di aver capit
? Non capiamo neppure met del gergo nautico, mamma, e oso dire che tutto sbagliat
o esclam Will, consegnandosi improvvisamente al nemico, con grande disgusto di Ge
ordie.
Io vorrei che i ragazzi non mi parlassero come se fossi una nave!
disse Rose, pr
esentando una lagnanza personale. Venendo a casa dalla chiesa, stamane, il vento
mi faceva quasi volar via e Will ha gridato, proprio in mezzo alla strada: Amma
ina la vela di mezzana e serra il gran fiocco, questo la far rallentare! .
I ragazzi scoppiarono a ridere per il tono lamentoso con cui Rose ripeteva le pa
role che l'avevano offesa, e Will si sforz invano di spiegare che voleva soltanto
dirle di stringersi di pi il mantello e di legare un velo sopra le piume del cap
pello agitate dalla tempesta.
A dir la verit, se i ragazzi devono proprio adoperare un gergo, preferisco ancora
il gergo nautico come dice Will, all'altro. Una volta avevo imposto come regola
che non avrei ammesso parole di gergo in casa. Ora rinuncio, perch non riesco a
farla mantenere: ma non voglio in casa questi libracci; perci, Archie, fa' seguir
e a questi due la sorte dei vostri sigari.
La signora Jessie tenne stretti i due ragazzini con un braccio intorno al collo
ed essi poterono soltanto contorcersi sgomenti.
S, proprio dietro il ceppo posteriore...
continu, con energia. Ora, miei cari
lio che mi promettiate di non leggere pi di questa roba per un mese e io mi impeg

ner a fornirvi dei libri sani.


Oh mamma neppure uno?
esclam Will.
Non potevamo finire quelli, mamma?
implor Geordie.
I ragazzi hanno buttato via i sigari fumati solo a met: e i vostri libri devono s
eguire la stessa sorte. Certo non vorrete essere battuti dai grandi, o dimostrar
e alla mamma un'obbedienza minore di quella che loro hanno dimostrato a Rose.
Certo che no! Su, Geordie!
e Will promise solennemente, come un piccolo eroe. Su
o fratello sospir e obbed, ma decise in cuor suo di finire il racconto, appena spi
rato il termine del mese.
Ti sei assunta un compito arduo, Jessie, promettendo di fornire delle buone lett
ure a ragazzi che hanno vissuto di racconti sensazionali. Sar come passare da una
torta di lamponi al semplice pane e burro: ma probabilmente li salverai da un a
ttacco di bile!
osserv il dottor Alec, molto divertito.
Ricordo di aver sentito dire dal nonno che l'amore per i buoni libri era una del
le migliori salvaguardie che un uomo possa avere
cominci Archie, fissando pensosa
mente la bella biblioteca davanti a lui.
S, ma non c' tempo di leggere ai giorni nostri: un individuo deve continuare a da
si d'attorno per far quattrini, se no non conta niente
interloqu Charlie, cercand
o di atteggiarsi a persona piena di esperienza.
Questo amore per il denaro una maledizione e per esso gli uomini venderanno onor
e e onest...
disse tristemente la signora Jessie.
Vorresti che fossimo poveri, mamma?
domand Archie, sorpreso.
No, caro, e non lo sarete mai, finch potrete adoperare le vostre mani; ma ho paur
a di questa sete di ricchezza, e delle tentazioni che porta. Oh, ragazzi miei! T
remo, pensando al momento in cui dovr lasciarvi andare, perch credo che mi si spez
zerebbe il cuore se voi faceste una cattiva riuscita come tanti! Sarebbe meno pe
noso vedervi morti, se di voi non si potesse dire come di Summer: Nessuno os tent
are di corromperlo .
La signora Jessie parlava con tanta sincera ansia materna, che la sua voce trem s
ulle ultime parole ed essa strinse fra le braccia quelle testine bionde, come se
temesse di permettere loro di abbandonare quel sicuro rifugio per il grande oce
ano in cui tanti piccoli battelli affondano. I due minori si rannicchiarono acca
nto a lei, e Archie disse, nel suo modo tranquillo e risoluto:
Io non posso promettere di essere un uomo eccezionale, mamma; ma ti prometto di
essere un uomo onesto, piaccia a Dio!
Allora sono contenta!
e stringendo la mano che egli le tendeva, la madre suggell
la promessa con un bacio colmo di tutta la speranza e la fede di una madre.
Non vedo come potranno mai essere cattivi! Li ama tanto ed cos fiera di loro!
bigli Rose, commossa.
Tu devi aiutarla a farli diventare come dovrebbero essere. Hai gi cominciato, e q
uando vedo il nuovo posto occupato da quegli anellini, la
mia bambina per me pi bella di quanto sarebbe se i pi grossi diamanti del mondo le
brillassero all'orecchio
rispose il dottor Alec, guardandola con uno sguardo pi
eno di approvazione.
Sono cos contenta che tu pensi che io posso fare qualcosa, perch proprio muoio da
desiderio di rendermi utile: tutti sono cos buoni con me, soprattutto zia Jessie
!
Credo che tu sia ben avviata, nel pagamento dei tuoi debiti, Rose, perch quando l
e fanciulle rinunciano alle loro piccole vanit e i ragazzi ai loro piccoli vizi e
cercano di rendersi forti a vicenda sul sentiero della rettitudine, le cose van
no come devono andare! Continua, mia cara, e aiuta la loro mamma a far s che ques
ti ragazzi continuino ad essere amici adatti ad una creatura innocente come te;
saranno uomini pi forti e pi retti, te lo posso assicurare.
Capitolo XVIII
MODA E FISIOLOGIA
Prego, signore, credo che farebbe meglio a salire subito di sopra, o sar troppo t
ardi, perch ho sentito la signorina Rose dire che sapeva che a lei non sarebbe pi

aciuto e che non avrebbe mai osato farglielo vedere.


Cos disse Phebe, facendo capolino nello studio, dove il dottor Alec stava leggend
o un nuovo libro.
Ci siamo, eh?
domand il dottore, alzando in fretta gli occhi e scotendosi, come
e fosse pronto per una battaglia.
Sissignore, e la signorina Rose sembra non sappia che cosa fare, perch le cose so
no alla moda e la signorina sembra piuttosto elegante con quella roba addosso; b
ench mi piaccia di pi con gli abiti vecchi
rispose Phebe.
Sei una ragazza intelligente. Metter a posto le cose per Rose, e tu mi darai una
mano. E tutto pronto nella sua stanza, e sei sicura di aver capito come vanno me
ssi?
Oh, s, signore! Ma sono cos buffi! So che la signorina Rose penser che sia uno s
rzo e Phebe rise, come se qualcosa la divertisse immensamente.
Non importa quello che pensa; basta che obbedisca. Dille di farlo per amor mio,
e lo trover lo scherzo pi bello del mondo. Passeremo dei momenti difficili, ma vin
ceremo disse il dottore, avviandosi al piano superiore col libro in mano e uno s
trano sorriso sulle labbra.
C'era un tale chiacchierio nella stanza da lavoro, che nessuno ud il suo bussare,
perci il dottore spalanc la porta e osserv la scena. Zia Plenty, zia Clara e zia J
essie avevano gli occhi fissi su Rose che girava lentamente tra loro e il grande
specchio, rivestita di un abito invernale all'ultima moda.
Misericordia! Peggio di quanto mi aspettavo! , pens il dottore, con un gemito segr
eto, poich ai suoi occhi inesperti la fanciulla
sembrava un pollo legato e il bel vestito nuovo non aveva n grazia n bellezza.
L'abito aveva due particolari sfumature di azzurro, aggiustate in modo che stris
ce alternate di chiaro e scuro confondevano la vista. La sottana superiore era l
egata cos stretta dietro che era impossibile fare un passo lungo, e quella inferi
ore era cos carica di gale intrecciate che ciondolava
non c' altra parola per espr
imere la cosa
senza alcuna grazia, avanti e indietro. Dietro, proprio sotto la v
ita si raccoglieva un ciuffo di pieghe, sovrastato da un grande nastro. Una cort
a giacchetta della stessa stoffa era ornata dietro da un alto collare alla spagn
ola e sul petto si apriva ampiamente per lasciare vedere dei pizzi e un medaglio
ne. Pesanti frange, nastri, sbuffi, pieghe completavano l'abito e c'era da star
male a pensare alla quantit di lavoro sprecato, perch neppure una linea graziosa c
olpiva l'occhio e la bellezza della stoffa era perduta nella profusione di fronz
oli.
Un alto cappello di velluto, rialzato davanti, con un mazzetto di rose rosa e un
a morbida piuma, era messo su un orecchio e, coi riccioli raccolti in un nodo co
mpatto sulla nuca, la testa di Rose sembrava pi quella di un giovane, elegante ca
valiere, che quella di una modesta ragazzina. Degli stivaletti dal tacco alto la
facevano pendere in avanti, un piccolo manicotto le legava le braccia e un velo
a bolli legato cos stretto al viso, che le sue ciglia vi si impigliavano, dava l
'ultimo tocco di assurdit all'aspetto della fanciulla.
Ora come le altre e come mi piace vederla
stava dicendo la signora Clara, con g
ande soddisfazione.
Sembra proprio una signorina elegante, ma in certo qual modo sento la mancanza d
ella mia piccola Rose, perch le bambine si vestivano da bambine ai miei tempi
ris
pose zia Plenty, guardando attraverso gli occhiali con uno sguardo turbato, perc
h non riusciva ad immaginare come la creatura che le stava davanti potesse seders
i in grembo a lei, correre ad aiutarla e rendere allegra la casa con la sua gioc
onda presenza.
Le cose sono cambiate dai tuoi tempi, zia, e ci vuole un po' di tempo per abitua
rsi ai nuovi sistemi. Ma a te, Jessie, certamente piacer questo vestito pi di tutt
i i goffi abiti che Rose ha portato tutta l'estate. Su, sii sincera e ammettilo
disse la signora Clara, decisa a ricevere qualche lode per il suo lavoro.
Beh, cara, ad essere proprio sincera, allora, penso che orribile!
rispose la signora Jessie con un candore che fece arretrare bruscamente Rose, al
libita.
Senti, senti!
esclam una voce profonda e, trasalendo, le signore si accorsero ch
il nemico era in mezzo a loro!

Rose arross fino alla falda del suo cappello, e rimase immobile, sentendosi come
una scema, mentre la signora Clara si affrettava a spiegare.
Naturalmente non mi aspetto che ti piaccia, Alec, ma non ti considero un buon gi
udice per ci che si addice ad una signorina. Mi sono quindi presa la libert di ord
inare un grazioso abito da passeggio per Rose. Non necessario che lo indossi, se
tu ti opponi, perch so bene che abbiamo promesso di lasciarti fare ci che volevi
con questa povera cara, per un anno.
un completo da passeggio, vero?
domand il dottore, con dolcezza.
Sai, non av
ai capito che dovesse servire per l'inverno e per movimenti rapidi. Gira un po',
Rose, e lasciami vedere tutte le bellezze e i vantaggi dell'abito.
Rose cerc di camminare col suo solito passo spedito, ma la sottana inferiore la i
mbrogliava, quella superiore era cos stretta che non era possibile fare il passo
lungo e le scarpe le impedivano di tenersi eretta.
Non mi ci sono ancora abituata
disse, con petulanza, dando un calcetto allo stra
scico, mentre girava su se stessa per tornare indietro.
Immagina che un cane arrabbiato o un cavallo in fuga ti inseguano: potresti scap
pare, senza finire per terra?
domand il dottore, con uno scintillo negli occhi, fi
ssi sul cappello della nipote.
Non credo che potrei, ma mi prover
e Rose fece un balzo per correre attraverso l
stanza. I tacchi s'impigliarono nel tappeto, varie stringhe si ruppero, il capp
ello le and a finire sugli occhi e Rose cadde su una seggiola, dove si sedette ri
dendo con una risata cos contagiosa che tutti, all'infuori della signora Clara, s
i unirono alla sua allegria.
Direi che un completo da passeggio in cui uno non riesce a camminare, un complet
o invernale che lascia scoperta la gola, la testa e i piedi al freddo e all'umid
o, un vero insuccesso, Clara; specialmente quando non ha alcuna bellezza che pos
sa riconciliare con la sua assoluta mancanza di praticit
disse il dottor Alec, me
ntre aiutava Rose a togliersi il velo, soggiungendo, in tono pi basso:
Bella roba
per gli
occhi! Presto vedrai delle macchie davanti agli occhi, tanto quando ce l'hai che
quando non ce l'hai e, dopo un po', finirai dall'oculista.
Nessuna bellezza!
esclam con calore la signora Clara. Questa proprio la ceci
i uomini! Questi sono la seta e il pelo di cammello migliori che ci siano, vere
penne di struzzo, e un costoso manicotto di ermellino! Che cosa potrebbe essere
pi di buon gusto e pi adatto per una fanciulla?
Te lo mostrer io, se Rose vuole andare nella sua stanza e accontentarmi, indossan
do ci che vi trover
rispose il dottore con inattesa prontezza.
Io speravo che avresti accettato il mio completo, perch la povera Rose stata aff
itta da abiti orribili abbastanza a lungo, da rovinare il gusto di una ragazza!
sospir la signora Clara.
Dici che io ho afflitto la bambina, e poi fai uno spauracchio impacciato come qu
esto!
ribatt il dottore, indicando il figurino alla moda che scompariva con la ma
ssima velocit concessa dalle sottane.
Chiuse la porta, ma prima che qualcun altro potesse parlare, il suo sguardo cadd
e su un indumento che gli fece aggrottare la fronte e gli fece esclamare in tono
indignato:
Dopo tutto quello che ho detto, avevate davvero intenzione di tentare la mia bam
bina con questa abominevole roba?
Volevo metterlo via, dato che lei non voleva metterlo...
mormor la signora Clara
facendo scomparire un busto, con fretta colpevole.
L'ho portato soltanto per pr
ovarlo, perch Rose sta diventando piuttosto robusta e non avr nessuna linea, se qu
alcuno non se ne occupa al pi presto soggiunse, con un'aria di calma sicurezza ch
e fece ancor pi arrabbiare il dottore.
Diventando robusta? S, grazie al Cielo, e continuer cos, perch la Natura sa mod
e una donna meglio di qualsiasi bustaia, e non voglio intromissioni. Mia cara Cl
ara, hai perso il senno, se puoi pensare anche soltanto per un momento, di mette
re una fanciulla in fase di sviluppo, in uno strumento di tortura come questo
e
con un gesto improvviso, trasse da dietro un cuscino del divano il busto incrimi
nato e lo mostr con un'espressione tale che sembrava avesse in mano un qualche st
rumento di tortura medievale.

Non essere assurdo, Alec. Non affatto una tortura, perch non ci si stringe pi c
una volta, e al giorno d'oggi abbiamo delle cosette graziose e delicate. Tutti
le portano: persino i bambini hanno dei corpetti
rigidi per sostenere le loro deboli schiene
cominci la signora Clara, ergendosi a
difendere l'errore di tante donne.
Lo so e cos quelle povere creature hanno per tutta la vita delle schiene deboli.
inutile discutere sull'argomento, e non tenter neppure, ma voglio stabilire, una
volta per sempre, che, se mai vedr un busto vicino a Rose, lo butter nel fuoco, e
tu potrai mandarmi il conto.
Mentre parlava, il busto stava per avviarsi alla distruzione, ma la signora Jess
ie gli prese il braccio, esclamando allegramente:
Non bruciarlo, per carit, Alec! pieno di stecche di balena e manderebbe un odore
terribile! Dllo a me. Me ne occuper io.
Stecche di balena, gi! Una vera palizzata e una vera armatura di metallo davanti!
Come se le nostre ossa non fossero sufficienti, quando dessimo loro la possibil
it di compiere il proprio dovere!
brontol il dottore, dando alla signora Jessie il
pomo della discordia, con un'ultima scossetta, piena di disprezzo. Poi il suo v
iso si illumin ed egli esclam con un sorriso:
Sentite quelle bambine come ridono!
Dei polmoni compressi non potrebbero fare una musica come questa!
Scoppi di risa venivano dalla stanza di Rose, e coloro che ascoltavano, sorriser
o senza volerlo.
Qualche nuova stravaganza tua, Alec?
domand zia Plenty con indulgenza, perch av
finito col credere alla maggior parte delle strane idee del nipote, dato che i
risultati sembravano cos buoni.
Sissignora, il mio ultimo scherzo, e spero che ti piaccia! Ho scoperto che cosa
stava tramando Clara e ho fatto preparare il mio completo rivale per oggi. Non a
ffligger Rose, ma la lascer scegliere e, a meno che non mi sbagli, preferir il mio
scherzo . Mi venuto in mano questo libro e sono rimasto colpito dal suo buon sens
o e dal suo buon gusto, perch propone un nuovo modo per vestire le donne che insi
eme bello e salutare. Anche gli indumenti intimi sono studiati in modo da tenere
caldo al corpo e da lasciare libert di movimento ai muscoli. Ma ecco qui il mode
llo igienico ! Vieni a farti vedere!
disse il dottore, lanciando uno sguardo di a
pprovazione a Rose che era entrata nella stanza con un'espressione allegra e mal
iziosa da cui risultava evidente che lo scherzo le piaceva.
Beh, non vedo niente di straordinario! E un completo semplice e comune: le stoff
e sono buone, e non sconveniente, se tu vuoi che sembri una piccola collegiale;
ma non ha nessuno stile e nessuno la
guarderebbe due volte!
disse la signora Clara, e l'ultima osservazione condannav
a, dal suo punto di vista, tutto l'insieme.
Proprio quello che voglio io
rispose il dottore, fregandosi le mani con aria sod
disfatta.
Rose sembra ora quello che , una fanciulletta modesta, che non vuole es
sere guardata troppo. Credo che riceverebbe per uno sguardo di approvazione dalla
gente che ama il buon senso e la semplicit, pi che lo strepito e le penne. Voltat
i, cara, e lascia che mi ricrei gli occhi guardandoti.
C'era ben poco da vedere, per: soltanto un grazioso abito di un marrone caldo e m
orbido, che scendeva fino alle scarpe, basse e graziose. Una giacca di pelle di
foca, con un berretto e guanti della stessa pelle, qualcosa di rosso alla gola e
i bei riccioli legati con un nastro di velluto dello stesso colore, completavan
o l'abbigliamento e la facevano sembrare un pettirosso.
Ti piace, Rose?
domand il dottore, sentendo che la sua opinione era pi importan
per il successo della sua nuova idea, dell'opinione di tutte le zie sparse sull
a collina.
Mi sento strana e leggera, ma sono deliziosamente calda e non c' niente che mi im
paccia rispose Rose, con un salto.
Puoi sfuggire ai cani arrabbiati e camminare con passo spedito, senza cadere sul
naso, ora, vero?
S, zio; immaginiamo che il cane arrivi, io salto su un muro, cos... e quando camm
no in una giornata fredda, marcio cos...
Entrando nello spirito della cosa, Rose balz sull'alto schienale del divano con l
a stessa disinvoltura dei suoi cugini, e poi marci per il lungo vestibolo come se

le sue scarpe fossero dotate delle stesse qualit dei famosi stivali delle sette
leghe.
Ecco, cos sar! Vestila da ragazzo e agir da ragazzo. Io detesto tutte queste inv
ioni che rendono le donne simili a uomini!
esclam la signora Clara, mentre Rose t
ornava di corsa.
Ah, ma alcune intelligenti invenzioni escono dal cervello di una sarta alla moda
, che sapr renderti carina o, cosa pi importante, ti dar uno stile all'esterno e ti
far star comoda all'interno. La signora Van Tassel stata da Madame Stone e ora p
orta un completo del genere. Il marito, quando gli ho domandato come stava, mi h
a detto che ha smesso di star sdraiata sul divano e che ha un'attivit sorprendent
e, se si considera la sua debole salute.
No! Fammi vedere un momento quel libro!
e zia Clara osserv i
nuovi figurini con maggior rispetto poich, se l'elegante signora Van Tassel porta
va quelle orribili cose , essa non poteva restarle indietro, nonostante i suoi pr
egiudizi!
Il dottor Alec guard la signora Jessie ed entrambi sorrisero, poich la mammina era
stata partecipe del segreto e si era divertita un mondo.
Lo pensavo che questo avrebbe sistemato tutto!
disse il dottore con un cenno.
Io non ho aspettato che la signora Van desse l'esempio, e per una volta nella mi
a vita, ho adottato una nuova moda prima di Clara. Il mio completo igienico ordi
nato e presto potrete vedermi giocare a prendersi con Rose e i ragazzi
rispose l
a signora Jessie, restituendogli il cenno.
Intanto zia Plenty stava esaminando l'insieme di Rose, che si era tolta giacca e
cappello e stava appassionatamente spiegando i nuovi indumenti.
Guarda, zietta, tutta flanella rossa e una bella sottana e calze lunghe, calde,
cos calde! Phebe ed io a momenti morivamo quando mi sono infilata questa roba, ma
mi piace tanto! Il vestito cos comodo e non c' bisogno n di cinture n di sciarpe e
posso sedermi senza spiegazzare le guarnizioni, ed un tale conforto! Mi piace es
sere in ordine e perci, quando ho addosso delle cose complicate, continuo a pensa
re al mio abito e questo stancante. Dimmi che ti piace! Avevo deciso che mi sare
bbe piaciuto, per far piacere allo zio, perch lui se ne intende, di salute, pi di
qualsiasi altro, ne sono certa, e se lui me lo chiedesse, mi metterei addosso an
che un sacco!
Non ti chiedo questo, Rose, ma desidero che tu paragoni i due completi e poi sce
lga quello che ti sembra migliore. Mi rimetto al tuo buon senso
disse il dottor
Alec, sentendosi sicuro della vittoria.
Beh, scelgo questo, naturalmente, zio. L'altro alla moda e, s, devo dire che mi
embra carino, ma molto pesante, e dovrei andare in giro come una bambola, se lo
mettessi. Sono riconoscente alla zia, ma terr questo.
Rose parlava gentilmente ma con decisione, bench ci fosse una leggera luce di rim
pianto nei suoi occhi, quando il suo sguardo cadde sull'altro completo che Phebe
aveva portato nella stanza; ed era molto naturale che le piacesse sembrare simi
le alle altre ragazze; zia Clara sospir: zio Alee sorrise e disse:
Grazie, cara: ora leggi questo libro e capirai perch ti ho chiesto
tutto questo. Allora, se vorrai, ti dar un'altra lezione: me ne hai chiesta una i
eri, e questa pi necessaria del francese o del governo della casa.
Oh, che cosa?
e Rose prese il libro che la signora Clara aveva gettato con un'ar
ia disgustata.
Bench zio Alec avesse quarant'anni, l'infantile piacere di prendere in giro la ge
nte non era ancor morto in lui e, inorgoglito per la vittoria, non pot resistere
alla tentazione di disgustare la signora Clara, prospettando terribili possibili
t: perci, un po' sul serio, un po' per scherzo, rispose:
Fisiologia, Rose. Non ti piacerebbe essere una piccola studentessa di medicina,
con zio Alec come insegnante, ed essere pronta a rilevare la sua clientela, quan
do lo zio dovr lasciare la professione? Se sei d'accordo, tirer fuori domani il mi
o vecchio scheletro.
Questo era troppo per zia Clara, che se ne and in fretta, con lo spirito turbato
per il nuovo completo della signora Van Tassel e per lo studio di Rose.
Capitolo XIX

FRATELLO SCHELETRO

Rose accett la proposta dello zio, come zia Myra scopr due o tre giorni dopo. Vene
ndo a fare visita e udendo le voci nello studio, apr la porta, lanci un grido e la
richiuse in fretta, con aria terrorizzata. Il dottore comparve subito dopo sull
a soglia e la preg di dirgli che cos'era successo.
Come puoi chiedermelo, quando l dentro c' quella lunga cassa cos simile ad una b
, e quell'orribile cosa mi si parata proprio davanti agli occhi quando ho aperto
la porta!
rispose zia Myra, indicando lo scheletro che ghignava allegramente ve
rso i presenti.
Questo un istituto di medicina, in cui le donne sono liberamente ammesse, perci
ieni dentro, e unisciti agli allievi, se vuoi farmi questo onore!
disse il dotto
re, facendole cenno di entrare con l'inchino pi compito.
Vieni, zietta: splendido!
esclam la voce di Rose e il suo visetto splendente s
t dietro le costole dello scheletro, e sorrise allegramente.
Che stai facendo, bambina?
domand zia Myra, lasciandosi cadere su una seggiola e
guardandosi intorno.
Oh, sto imparando le ossa, oggi, e mi piace moltissimo. Ci sono dodici costole,
sai, e le due inferiori sono chiamate fluttuanti, perch non sono unite allo stern
o. Per questo rientrano con tanta facilit, quando ci si stringe e comprimono i po
lmoni e il cuore nella... aspetta, era una parola lunga... ah, ecco, nella cavit
toracica e Rose sorrise raggiante e orgogliosa sfoggiando il suo sapere.
Credi che sia bene per lei, ficcare il naso in queste cose? E una bambina nervos
a e temo che sar dannoso per lei
osserv zia Myra.
Uno studio eccellente, perch Rose ne entusiasta, e io ho intenzione di insegnarl
ad essere padrona dei suoi nervi, in modo che
non diventino una maledizione per lei, come succede a molte donne, per ignoranza
o per mancanza di giudizio. Fare di queste cose un mistero o un terrore uno sba
glio e io voglio che Rose capisca e rispetti il suo corpo in modo da non scherza
re con esso, come fa la maggior parte delle donne.
E davvero le piace?
Moltissimo, zietta! E tutto cos meraviglioso e cos perfetto che quasi si stenta a
credervi! Pensa, in un paio di polmoni ci sono 600.000.000 di cellule dell'aria
e ci sono 2.000 pori in un pollice quadrato di superficie, perci vedi che quantit
di aria dobbiamo avere, e che cura dobbiamo avere della nostra pelle, in modo ch
e tutte le porticine si aprano e si chiudano per bene. E il cervello, zietta, no
n hai idea di quanto strano! Non ci sono ancora arrivata, ma non ne vedo l'ora,
e lo zio mi far vedere un modello che si pu aprire a pezzi. Pensa che bello sar ved
ere tutti gli organi al loro posto! Vorrei soltanto che potessero lavorare come
i nostri!
Era buffo vedere l'espressione di zia Myra mentre Rose le stava davanti, parland
o rapidamente, con una mano appoggiata amichevolmente sulla spalla dello schelet
ro. Ogni parola pronunciata dal dottore o da Rose colpiva la buona signora nel s
uo punto pi debole e, mentre guardava e ascoltava, una lunga fila di bottigliette
e di scatolette di pillole le sorse dinanzi, rimproverandola per la sua ignoran
za e mancanza di giudizio , che l'avevano resa quale era, una vecchia signora ner
vosa, bisbetica e infelice.
Beh, non so, ma forse hai ragione, Alec, soltanto non vorrei che tu ti spingessi
troppo lontano. Le donne non hanno molto bisogno di questo genere di cultura e
non vi sono tagliate. Io non potrei sopportare di toccare quell'orribile cosa e
rabbrividisco a sentir parlare di organi
disse zia Myra, con un sospiro, portand
osi la mano al fianco.
Non sarebbe un conforto per te sapere che il tuo fegato a destra, zietta, e non
a sinistra?
domand Rose, mentre i suoi occhi ridevano maliziosamente, poich ultima
mente aveva saputo che la malattia di fegato di zia Myra non era... al posto giu
sto!
E un mondo che muore, il nostro, bambina, e non ha molta importanza dove sia il
dolore, poich presto o tardi scompariremo e nessuno pi ci vedr
fu l'allegra rispost
a di zia Myra.

Beh, io voglio sapere, se posso, che cosa mi uccide, e nello stesso tempo ho int
enzione di divertirmi anche se il mondo muore. Vorrei che anche tu facessi cos, e
venissi a studiare con lo zio, ti farebbe bene, ne
sono sicura
e Rose torn a contare le vertebre, con un viso cos felice che zia Myra
non ebbe il coraggio di dire una parola che smorzasse il suo ardore.
Forse, tanto vale lasciarle fare quello che le piace, finch resta tra noi. Ma, pe
r favore, Alec, sii prudente con lei, e non permetterle di stancarsi
bisbigli la
signora, uscendo.
E proprio quello che sto cercando di fare, ed un compito piuttosto arduo!
escla
il dottore, chiudendo la porta: le care zie gli davano terribilmente fastidio, c
erte volte.
Mezz'ora dopo vi fu un'altra interruzione: era Mac, che annunciava il suo arrivo
con questa osservazione:
Salve! Che nuovo giuoco questo?
Rose glielo spieg, e Mac fece un fischio di sorpresa, e poi fece una passeggiatin
a intorno allo scheletro, osservando gravemente:
Fratello Scheletro sembra molto allegro, ma non posso esaltare molto la sua bell
ezza!
Non devi farti beffe di lui, perch tanto bravo, e tu saresti altrettanto brutto
enza carne
esclam Rose, difendendo con calore il nuovo amico.
Lo credo, perci me la tengo addosso, grazie! Sei cos indaffarata che non hai temp
di leggere per me, vero?
domand Mac, i cui occhi erano molto migliorati, ma eran
o ancora troppo deboli per leggere.
Non puoi unirti alla mia classe? Lo zio ci spiega tutto e tu puoi dare un'occhia
ta ai cartelloni quando ce li mostrer. Lasceremo stare le ossa, oggi, e studierem
o invece gli occhi: questo sar pi interessante per te
soggiunse Rose, non scorgend
o sul suo viso nessuna espressione di ardente interesse per qualche nozione di f
isiologia.
Rose, non dobbiamo svolazzare da un argomento all'altro in questo modo!
cominci
l dottor Alec; ma la fanciulla gli bisbigli in fretta, facendo un cenno in direzi
one di Mac, i cui occhialoni erano rivolti malinconicamente verso i libri proibi
ti:
E triste, oggi, e dobbiamo farlo divertire: fagli una lezioncina sugli occhi e g
li far bene. Non preoccuparti di me, zio.
Benone: prego la scolaresca di sedersi
e il dottore diede un colpetto sonoro sul
tavolo.
Vieni a sederti vicino a me, cos potremo vedere tutti e due bene i cartelloni; e
se ti senti stanco, puoi sdraiarti
disse Rose.
Si sedettero a fianco a fianco e ascoltarono una semplicissima
spiegazione del meccanismo dell'occhio: la lezione sembr loro splendida, come una
favola, poich dei bei cartelloni la illustravano e un insegnante pieno di buona
volont faceva del suo meglio per renderla piacevole.
Perbacco! Se avessi saputo quanto male stavo facendo a questo mio delicatissimo
organo, non mi avreste colto a leggere alla luce del fuoco o a studiare col sole
in pieno sul libro
disse Mac, guardando la figura di un occhio ingrandito; poi,
spingendola lontano, esclam con indignazione:
Perch non insegnano ad un ragazzo t
utte queste cose, invece di lasciarlo cadere in mille fastidi di ogni genere? Ra
ccontarglielo, quando gi accaduto, non serve, poich ormai gi l'ha scoperto da solo
e non vi ringrazier.
Eh, Mac, proprio questo continuo a predicare, ma la gente non mi vuol dare ascol
to. Voi ragazzi avete tanto bisogno di questo genere di istruzione, e i padri e
le madri dovrebbero essere in grado di fornirvela. Ma pochi ne sono capaci e cos
voi finite tutti col cadere , come dici tu. Meno greco e meno latino e una maggio
re conoscenza delle leggi della salute! Cos farei, se avessi dei ragazzi. Come vo
rrei aiutare insegnanti e genitori a sentire queste cose!
Alcuni le sentono; zia Jessie e i suoi ragazzi fanno delle splendide conversazio
ni, e vorrei che anche noi potessimo farle; ma la mamma cos indaffarata con la ca
sa e pap coi suoi affari, che sembra non ci sia mai tempo per questo genere di co
se; e anche se ci fosse, mi pare che non sarebbe facile parlarne, perch non siamo
mai entrati in quell'ordine di idee...

Il povero Mac aveva ragione ed esprimeva un desiderio che molti ragazzi e molte
ragazze provano. I padri e le madri sono troppo occupati, tra affari e casa, per
studiare i loro bambini e per incoraggiare quella dolce e naturale confidenza c
he la pi sicura garanzia di un bambino e uno dei pi sottili poteri dei genitori. C
os i giovani cuori nascondono una preoccupazione o una tentazione, finch il male f
atto, e il rammarico, da una parte e dall'altra, arriva troppo tardi. Felici i r
agazzi e le ragazze che raccontano liberamente ogni cosa al pap o alla mamma, sic
uri di trovare comprensione, aiuto e perdono: e felici quei genitori che, con la
loro esperienza e per le loro virt, sono capaci di istruire e di elevare le anim
e di cui hanno la responsabilit.
Questo desiderio si agitava nei cuori di Rose e di Mac, e per un impulso natural
e, entrambi si rivolsero al dottor Alec, poich in questo
nostro strano mondo, caldi e saggi cuori paterni e materni battono spesso nel pe
tto di zii scapoli e di zie nubili.
Il dottor Alec era uno di questi e nel suo grande cuore c'era posto per tutti gl
i otto cugini, soprattutto per la piccola orfana e per l'infelice Mac: cos, quand
o il ragazzo, senza rendersene conto, espresse quel rimprovero verso i suoi geni
tori e Rose soggiunse con un sospiro: Deve essere bello avere una mamma! , il bra
vo dottore si commosse e, chiudendo i libri con un colpo deciso, esclam:
Sentite, ragazzi, venite a raccontare a me le vostre preoccupazioni e con l'aiut
o di Dio aggiuster tutto io. Per questo sono qui, credo, e sar una grande gioia pe
r me vedere che avete fiducia in me.
Oh, certo, zio, verremo da te!
esclamarono i due cugini con uno slancio sincero
che gli fece molto piacere.
Bene! Ora gli scolari sono congedati e io vi consiglio di andare a rinfrescare i
vostri 600 milioni di cellule dell'aria come dice Rose, con una rapida corsa in
giardino. Torna quando vuoi, Mac, e ti insegner tutto quello che posso, in modo
che tu possa mantenere in buona efficienza i tuoi organi!
Verr, certo, grazie mille!
e gli allievi di fisiologia se ne uscirono a fare una
passeggiata.
Mac torn veramente, felice di trovare qualcosa da studiare nonostante i suoi occh
i ancor deboli, e impar molte cose importanti.
Naturalmente, gli altri ragazzi si facevano delle grandi risate sulla faccenda e
molestavano terribilmente gli allievi del dottor Alec. Ma questi continuavano c
on costanza, e un giorno accadde qualcosa che indusse gli altri a comportarsi be
ne, da allora in poi.
Era un giorno di festa, e Rose, dalla sua stanza credette di udire la voce dei s
uoi cugini: corse gi per salutarli, ma non trov nessuno.
Pazienza, arriveranno presto e poi combineremo qualcosa di divertente! , disse tr
a s e, pensando di essersi sbagliata, entr nello studio ad aspettare. Era appoggia
ta al tavolo e guardava una carta geografica, quando le giunse all'orecchio uno
strano rumore. Sembrava che quel suono, come un lieve russare, uscisse dalla lun
ga cassa in cui stava lo scheletro quando non era impegnato per le lezioni. Ques
ta cassa stava ritta in una nicchia, tra due scaffali di libri, in un angolo bui
o in cui Fratello Scheletro, come lo chiamavano i ragazzi, non dava fastidio.
Mentre Rose guardava in quella direzione, domandandosi se un topo fosse rimasto
chiuso l dentro, il coperchio della cassa si apr lentamente
e, con grande spavento, la fanciulla vide un braccio alzato e un dito ossuto che
le faceva cenno. Per un attimo Rose fu terrorizzata e, col cuore in tumulto, co
rse alla porta dello studio: aveva appena toccato la maniglia, quando una specie
di risatina soffocata la fece fermare. Si volt rossa per la collera, aspett un is
tante per riprendersi e poi piano piano and verso la cassa. Un'occhiata pi attenta
le mostr, legati al braccio e alle dita, dei fili neri le cui estremit sparivano
attraverso fori praticati sul fondo della cassa. Guardando attentamente attraver
so quei fori, intravide anche una manica grigia che ben conosceva.
In un lampo comprese lo scherzo, la sua paura svan e, con un sorriso maligno, tir
fuori di tasca le sue forbici, tagli i fili e il braccio ossuto ricadde con grand
e strepito. Prima che potesse dire: Vieni fuori, Charlie, e lascia in pace il mi
o scheletro! , un'improvvisa irruzione di ragazzi eccitati e ridenti inform il bri
ccone nascosto che il suo scherzo aveva fatto fiasco.

Glielo avevo detto di non farlo, perch poteva farti troppa paura!
spieg Archie, emergendo dall'armadio.
Io avevo una bottiglietta di sali pronta, in caso Rose fosse svenuta
soggiunse Steve, spuntando da dietro la poltrona.
E stato brutto da parte tua non scappare via strillando; ci contavamo, sarebbe s
tato troppo divertente uscire fuori schiamazzando!
dissero Will e Geordie, rotolando da sotto il divano abbracciati.
Stai diventando troppo energica, Rose; quasi tutte le ragazze sarebbero cadute i
n convulsioni, nel vedere questo signore agitare il dito verso di loro!
si lamen
t Charlie, uscendo a fatica dal suo buco, tutto impolverato e disgustato.
Sono abituata ai vostri scherzi, ormai, quindi sto sempre in guardia! Ma non vog
lio che vi divertiate alle spalle di Fratello Scheletro! So che allo zio non pia
cerebbe, perci non fatelo, per piacere!
cominci Rose: proprio in quel momento entr
il dottor Alec e, vedendo con uno sguardo lo stato della cassa, disse:
Sentite come ho avuto questo scheletro, e dopo sono certo che lo tratterete con
rispetto.
I ragazzi si sistemarono subito sul mobile pi vicino e ascoltarono rispettosament
e.
Anni fa, quando ero in ospedale, fu portato un povero individuo afflitto da una
malattia rarissima e molto dolorosa. Non c'era alcuna speranza per lui, ma facem
mo del nostro meglio ed egli ce ne fu cos grato
che, quando mor, lasci il suo corpo all'ospedale, in modo che noi potessimo scopri
re i misteri della sua malattia e fossimo quindi in grado di aiutare altre perso
ne, afflitte dello stesso male. Quello studio ci serv molto, e ci ricordammo a lu
ngo di lui e della sua coraggiosa pazienza. Egli pensava che io fossi stato gent
ile con lui, e disse ad un mio studente: Dica al dottore che lascio a lui le mie
ossa, perch non ho nient'altro al mondo, e io non ne avr pi affatto bisogno quando
questo terribile dolore mi avr ucciso . In questo modo questo scheletro divenne m
io, e per questo l'ho conservato con cura: perch, nonostante fosse soltanto un po
vero diavolo ignorante, Mike Nolan fece ci che poteva per aiutare gli altri e dim
ostrare la sua gratitudine a coloro che avevano cercato di aiutare lui.
Quando il dottor Alec tacque, Archie chiuse il coperchio della cassa con profond
o rispetto, come se contenesse la mummia di un re d'Egitto, Will e Geordie si gu
ardarono gravemente, profondamente colpiti, e Charlie, dal secchio del carbone s
u cui stava seduto, osserv con aria pensosa:
Credo che poche persone abbiano uno scheletro utile e interessante come il nostr
o!
Capitolo XX
SOTTO IL VISCHIO

Rose fece promettere a Phebe che avrebbe portato la sua calza nella stanza della
padroncina, il mattino di Natale, perch molto pi bello essere in due a scoprire i
nuovi tesori e a lanciare esclamazioni di gioia.
Perci quando quel giorno Rose apr gli occhi, il suo sguardo cadde sulla fedele Phe
be, avvolta in uno scialle, seduta sul tappeto davanti al fuoco fiammeggiante, c
on la sua calza intatta, accanto a lei.
Buon Natale!
esclam la padroncina, sorridendo allegramente.
Buon Natale!
rispose la camerierina, con sincero calore.
Porta subito le calze, Phebe, e vediamo che cosa abbiamo ricevuto!
disse Rose, s
edendosi tra i cuscini, eccitata e impaziente come una bimbetta.
Un paio di calze lunghe e bernoccolute furono deposte sulla coperta e il loro co
ntenuto fu esaminato con gioia, bench ognuna delle due sapesse tutto ci che era st
ato messo nella calza dell'altra.
Che cos'erano i doni, importa poco: l'essenziale che furono graditissimi, perch R
ose, appoggiandosi ai cuscini, esclam con un sospiro di soddisfazione:
Ora credo di avere tutto quello che desidero!
e Phebe rispose, sorridendo sui su
oi tesori:
Questo il pi splendido Natale che ho mai avuto, da che sono nata!
Poi, con ari

i importanza, soggiunse:
Desideri qualcos'altro, signorina, perch so che ci sono
due altri regali fuori della porta, in questo momento.
Oh, mamma mia, che abbondanza!
esclam Rose, eccitatissima.
Una volta desiderav
vere un paio di pantofoline di vetro come quelle di Cenerentola, ma visto che no
n possibile, non so davvero che cosa chiedere!
Phebe batt le mani, scivol gi dal letto e corse verso la porta, dicendo allegrament
e:
Uno dei due, ad ogni modo, per i suoi piedini. Non so che cosa dir dell'altro, m
io lo trovo elegante!
E cos pens Rose, quando comparvero un lucente paio di pattini e una bella slitta.
Li ha mandati lo zio: lo so: e ora che li vedo, mi ricordo che avevo proprio tan
to desiderio di pattinare e di andare in slitta. Non sono una bellezza? Guarda,
mi vanno benissimo!
e, sedendosi sulla nuova slitta, Rose prov un pattino sul pie
dino nudo, mentre Phebe, in piedi, ammirava il grazioso quadretto. Ora dobbiamo
fare in fretta a vestirci, perch c' un mucchio di cose da fare oggi, e voglio fini
re tutto presto, per provare la mia slitta prima di pranzo.
Misericordia, e io avrei dovuto essere a spolverare i miei salotti proprio in qu
esto momento!
e padroncina e cameriera si separarono con visetti cos felici che c
hiunque avrebbe capito che giorno era quello.
Dopo la colazione, il dottor Alec si alz e spalanc la porta d'ingresso, mentre arr
ivava una processione di agrifoglio e di rami di cedro, portati dai ragazzi.
Palle di neve e Buon Natale! si intrecciarono per qualche minuto: poi tutti si m
isero al lavoro, per decorare la vecchia casa, perch la famiglia pranzava sempre
tutta riunita, dalle zie, nel giorno di Natale.
Ho fatto miglia e miglia per prendere questo rametto e lo appender qui
disse Cha
lie, legando uno scialbo rametto verde al lampadario del salotto.
Non molto bello!
osserv Rose che stava decorando il camino con lucenti rametti
agrifoglio.
Non importa, vischio e chiunque vi stia sotto sar baciato, lo voglia o no. il
tro momento, donzelle!
rispose quell'impertinente del Principe, restando al suo
posto e guardando con aria sentimentale le ragazze, che si allontanarono precipi
tosamente da quel luogo pericoloso.
Non mi prenderai!
disse Rose, con molta dignit.
Vedrai!
Io ho messo gli occhi su Phebe!
osserv Will, con un tono di protezione che fece
idere tutti.
Che caro! Non me ne importa proprio niente!
rispose Phebe, con un'aria cos mater
a che la galanteria di Will ricevette un grave colpo.
Ci fu parecchio tempo libero per provare i nuovi pattini prima di pranzo, e Rose
prese la prima lezione di pattinaggio. La fanciulla in principio continu a cader
e e rimettersi in piedi ma, con sei ragazzi come maestri, riusc finalmente a star
e in piedi da sola: e, soddisfatta di questo successo, si rinfresc con qualche di
scesa in slitta.
Oh, quel fatale colore! Mi si spezza il cuore, vedendolo!
gracchi zia Myra, quan
o Rose scese, un poco in ritardo, con le guance rosse quasi quanto le bacche del
l'agrifoglio, e con tutti i riccioli ben ravviati dalle mani di Phebe.
Sono lieta di vedere che Alec permette a questa povera bambina di rendersi grazi
osa, nonostante le sue teorie assurde
soggiunse zia Clara, soddisfatta nel veder
e che l'abito di seta azzurra di Rose aveva tre gale.
E una bambina molto intelligente e ha delle graziose maniere
osserv zia Jane, co
insolita affabilit, poich Rose aveva appena dato a Mac qualcosa per ripararsi gli
occhi dal fuoco fiammeggiante.
Se avessi una figlia come questa da mostrare al mio Jem quando torna a casa, sar
ei orgogliosa e felice , pens zia Jessie, e poi si rimprover di non essere perfetta
mente soddisfatta coi suoi quattro bravi ragazzi.
Zio Mac aveva portato a cena Fun See: il ragazzo era vestito all'americana, ora,
coi capelli cortissimi, e parlava un ottimo inglese dopo sei mesi di scuola; ma
, nonostante tutto questo, la sua faccia gialla e i suoi piccoli occhi stretti f
ormavano uno strano contrasto coi biondi Campbell che gli stavano intorno.
Zia Peace venne portata sotto e si sedette al posto pi importante, poich non manca

va mai di unirsi alla famiglia in quel giorno: accanto a lei si sedette zio Alec
, mentre zio Mac faceva da cavaliere a zia Plenty, all'altro capo della tavola.
Non ho quasi fatto colazione e ho fatto di tutto per farmi venire una fame da lu
po, ma non credo davvero di poter mangiare tutta questa roba, a meno che faccia
partire i bottoni!
bisbigli Geordie a Will, osservando la quantit di leccornie dav
anti a lui, con un sospiro senza speranza.
Non si sa mai ci che si capaci di fare, finch non si prova!
rispose Will, att
do il suo piatto traboccante con l'evidente intenzione di fare il suo dovere da
uomo.
Tutti sanno che cos' un pranzo di Natale, perci inutile sprecare parole per descri
verne uno: vediamo invece che cosa avvenne
alla fine. La fine, tra parentesi, tanto tard ad arrivare, che le luci a gas venn
ero accese prima della fine del dessert, poich era cominciata una bufera di neve
e la luce del giorno svan ben presto. Ma questo port soltanto maggiore allegria ne
lle calde stanze luminose, piene di gente felice. Tutti erano allegrissimi, ma A
rchie sembrava particolarmente raggiante, tanto che Charlie confid a Rose che tem
eva che il Capo avesse bevuto.
Rose respinse indignata questa insinuazione, perch ai brindisi aveva osservato ch
e i figli di zia Jessie avevano riempito i bicchieri d'acqua, e lei stessa aveva
fatto altrettanto.
Ma Archie era sicuramente eccitato in modo insolito, e quando qualcuno ricord che
era l'anniversario del matrimonio di zio Jem e si rammaric che egli non fosse pr
esente a fare il discorso, il ragazzo stup la famiglia, cercando di farlo al post
o del padre. Il discorso fu piuttosto incoerente e fiorito, ma la fine fu consid
erata splendida poich, voltandosi verso la madre con voce leggermente soffocata,
disse che essa meritava di ricevere il carico di felicit che stava veleggiando or
a verso casa, nonostante il vento e le maree, per aggiungere un'altra gemma ai g
ioielli della famiglia .
Quest'allusione al capitano, che stava facendo il viaggio di ritorno verso casa,
fece singhiozzare zia Jessie e suscit gli applausi dei ragazzi. Poi Archie si la
nci improvvisamente fuori della stanza, come se fosse diventato pazzo.
troppo timido per restare a ricevere le lodi...
cominci Charlie, scusando le s
nezze del suo Capo, come era suo dovere.
Phebe gli ha fatto un cenno: ho visto io!
esclam Rose, fissando la porta.
Arrivano ancora dei regali?
domand Jamie, mentre suo fratello ricompariva pi ec
ato che mai.
S: un regalo per la mamma. Eccolo!
grid Archie, spalancando la porta per lascia
ntrare un signore alto che esclam:
Dov' la mia donnina? Il primo bacio per lei, poi gli altri verranno!
Prima che finisse la frase, la signora Jessie era seminascosta sotto il
suo ruvido cappotto e quattro ragazzi gli saltellavano intorno, reclamando il pr
oprio turno.
Naturalmente, per qualche tempo, vi fu un gioioso tumulto, durante il quale Rose
sgattaiol nel vano di una finestra e osserv la scena, come se fosse un capitolo n
ella storia del Natale. Era bello vedere il grosso zio Jem guardare con orgoglio
il suo primogenito e abbracciare teneramente i piccoli. E vederlo stringere la
mano ai fratelli, come se non volesse pi lasciarle andare, e baciare le sorelle i
n un modo che fece illuminare persino il viso della dignitosa zia Myra. Ma fu an
cor pi bello vederlo finalmente sistemato nella poltrona del nonno, con la sua do
nnina accanto, i tre ragazzi minori in braccio e Archie dietro a lui, come un gr
ande cherubino. Era proprio, come disse Charlie: una scena che fa bene al cuore!
.
Tutti in salute e tutti qui, grazie a Dio!
esclam il capitano Jem alla prima pau
a, guardandosi intorno.
Tutti tranne Rose
rispose il piccolo Jamie, ricordando la assente.
Misericordia, ho dimenticato la bambina! Dov' la piccola di Geordie?
domand il
itano, che non l'aveva pi vista da quando era una bimbetta.
Faresti meglio a dire la fanciulla di Alec!
disse zio Mac, che si dichiarava ter
ribilmente geloso del fratello.
Eccomi, signore,
e Rose comparve da dietro le tende; e dalla sua espressione si

sarebbe detto che avrebbe preferito restare nascosta.


Misericordia, com' cresciuta!
esclam il capitano Jem, facendo scendere dal suo
mbo i ragazzi e alzandosi per salutare la fanciulla. Ma quando le strinse la man
o, la manina di Rose sembr cos piccola nella sua e il viso della fanciulla gli ric
ord cos vivamente il suo povero fratello che egli non si accontent di un saluto cos
freddo e, mentre i suoi occhi si addolcivano, la sollev tra le braccia, sussurran
dole con la ruvida guancia appoggiata alla morbida gota di Rose:
Dio ti benedica, bambina! Perdonami se ti ho dimenticata per un momento e sta' c
erta che nessuno della famiglia pi felice di zio Jem di vederti qui.
Queste parole sistemarono tutto: e quando egli la rimise a terra, il viso di Ros
e era cos raggiante che era evidente che la sensazione di essere trascurata era c
ompletamente scomparsa.
Poi tutti si sedettero intorno a zio Jem e ascoltarono il resoconto del viaggio:
come il capitano aveva desiderato arrivare a casa in tempo per il Natale: come
tutto aveva cospirato per ostacolare il suo progetto; e come,
all'ultimo momento, era riuscito a farcela e aveva mandato un telegramma ad Arch
ie, pregandolo di mantenere il segreto e di tenersi pronto al suo arrivo da un m
omento all'altro, poich la nave era giunta in un altro porto ed egli avrebbe potu
to arrivare in ritardo.
Poi Archie raccont che quel telegramma gli bruciava in tasca, durante il pranzo:
che aveva messo Phebe a parte del segreto, e quanto essa era stata brava a tratt
enere il capitano fino alla fine del discorso, in modo che potesse fare un ingre
sso trionfale.
I grandi sarebbero rimasti seduti a chiacchierare tutta la sera, ma i giovani vo
levano i soliti divertimenti di Natale: cos, dopo un'ora di piacevoli chiacchiere
, cominciarono a diventare irrequieti e, dopo essersi consultati a gesti, proget
tarono il modo di spezzare efficacemente il concilio di famiglia.
Steve scomparve e poco dopo si ud nell'ingresso il suono della cornamusa e il son
atore entr per guidare nella baldoria il Clan Campbell.
Suona pi piano, Steve, ragazzo mio! Suoni bene, ma fai un rumore d'inferno!
escla
m zio Jem, con le mani sulle orecchie, poich questa bravura gli era nuova e l'avev
a preso alla sprovvista.
Cos Steve son, pi piano che pot, un reel scozzese e i ragazzi lo ballarono davanti a
d un circolo di parenti in ammirazione. Il capitano Jem, per, era un vero marinai
o e non poteva restare ozioso, mentre si svolgeva qualcosa di vivace: perci, quan
do il sonatore di cornamusa non ebbe pi fiato, egli abbozz un passo di una danza f
igurata americana e cominci a fischiettarne il motivo con un'aria cos invitante, c
he la signora Jessie si mise al suo fianco, ridendo come una ragazzina; Rose e C
harlie presero posto dietro a loro e i quattro cominciarono a ballare con uno sp
irito e una bravura che spron gli altri ad unirsi al pi presto alla danza.
Questo fu l'inizio e vi furono molte altre danze, prima che qualcuno ammettesse
di essere stanco. Persino Fun See si distinse con zia Plenty, che egli ammirava
moltissimo, come la signora pi robusta della compagnia, dato che la grassezza era
considerata una bellezza nel suo paese. L'allegra signora si dichiarava lusinga
tissima della sua ammirazione e i ragazzi dichiararono che essa aveva fatto di t
utto per affascinarlo, altrimenti egli non avrebbe mai osato afferrarla sotto il
vischio e, alzandosi sulle punte dei piedi, baciarle galantemente la guancia pa
ffuta.
Quanto risero tutti dello stupore di zia Plenty, e come ridevano gli
occhietti di Fun per il suo exploit! Fu Charlie a spingerlo a questo, e Charlie
era cos deciso a prendere Rose che le tese ogni sorta di trappole e corruppe gli
altri, perch lo aiutassero. Ma Rose teneva gli occhi aperti e sfuggiva a tutte le
insidie, dichiarando il suo disprezzo per delle abitudini cos sciocche. La pover
a Phebe non se la cav altrettanto bene e fu Archie che trasse bassamente profitto
del momento in cui la fanciulla stava innocentemente offrendo il t a zia Myra, p
roprio sotto il fatale ramoscello. Se l'arrivo di suo padre non l'avesse sconvol
to, probabilmente il dignitoso capo non avrebbe fatto una cosa simile: si scus in
fatti subito nel modo pi gentile e prese in mano il vassoio che per poco non era
caduto dalle mani di Phebe.
Jamie invitava baldanzosamente tutte le signore a venire a baciarlo: e quanto a

zio Jem, si comportava come se tutta la stanza fosse un... boschetto di vischio!
Zio Alee ne pos un pezzetto sulla cuffietta di zia Peace e poi la baci dolcemente
: e questo piccolo scherzo sembr divertirla molto, poich alla cara vecchietta piac
eva prender parte a tutti i giuochi familiari, e Alec era il suo prediletto.
Soltanto Charlie non riusc ad acchiappare il suo astuto uccellino e pi Rose sfuggi
va, pi egli era deciso a prenderla in trappola. Quando ogni astuzia era stata ten
tata, ma invano, egli persuase Archie a proporre un giuoco con pegni.
Ho capito il trucco! , pens Rose e si tenne in guardia con tanta abilit, che nessun
o dei pegni ben presto raccolti apparteneva a lei.
Ora riscattiamoli e giochiamo a qualcos'altro
disse Will, senza sapere nulla dei
complotti.
Ancora un giro e poi cambieremo giuoco
rispose il Principe, che aveva appena mes
so nuova esca alla trappola.
Proprio nel momento in cui toccava a Rose, si ud la voce di Jamie che nell'ingres
so gridava con angoscia: Oh, venite, presto! . Rose balz in piedi, dimentic la doma
nda e fu salutata da un coro generale di Pegno! Pegno! , a cui si era unito anche
il piccolo traditore.
L'abbiamo presa! , pens il giovane furfante, esultante.
Ora sono perduta , pens Rose, consegnando il suo puntaspilli con uno sguardo di sf
ida che avrebbe intimidito chiunque, all'infuori del Principe.
Qui c' un bel pegno, e che cosa si dovr fare per riscattarlo?
domand Steve, te
il puntaspilli sulla testa di Charlie, che aveva insistito per essere giudice,
per via dell'ultimo pegno.
Un'ammenda bella o speciale?
Speciale!
Allora... beh, porter il vecchio Mac sotto il vischio e gli dar un bel bacio. Ne
ar furente lui, eh?
e il Principe ridacchi malvagiamente del disagio che avrebbe p
rocurato a due innocenti.
Ci fu una pausa tra i ragazzi radunati nell'angolo, perch tutti sapevano che Mac
sarebbe effettivamente diventato furente, dato che odiava questo genere di scioc
chezze ed era andato a chiacchierare coi grandi all'inizio del giuoco. In quel m
omento era in piedi davanti al fuoco, e ascoltava una discussione tra gli zii e
il padre, senza rendersi conto del complotto ordito contro di lui.
Charlie si aspettava che Rose dicesse: No , e quindi rimase attonito, per non dir
e compiaciuto quando, dopo uno sguardo alla vittima, la fanciulla scoppi a ridere
e, avvicinatosi al gruppo maschile, trascin zio Mac sotto il vischio e, con sua
grande sorpresa, gli scocc un bacio affettuoso.
Grazie, mia cara!
disse lo zio, molto soddisfatto dell'inatteso onore.
Oh, via, non giusto!
cominci Charlie. Ma Rose lo interruppe e, facendogli una
la riverenza, disse:
Tu hai detto il vecchio Mac e, bench fosse piuttosto irrispettoso, l'ho fatto.
esta era la tua ultima occasione, e l'hai perduta.
Era cos perch, parlando, Rose tir gi il vischio e lo gett nel fuoco, mentre i ragazzi
schernivano l'umiliato Principe ed esaltavano la furba Rose.
Che cosa c' da ridere?
domand il giovane Mac, risvegliato dalle sue riflessioni
una risata, a cui si erano uniti i grandi.
Ma ci fu un urlo generale quando, dopo che gli fu spiegata la cosa, Mac diede un
'occhiata meditabonda a Rose attraverso gli occhialoni e disse, con calma:
Beh, non credo che mi sarebbe dispiaciuto molto, se l'avesse fatto.
Questo divert immensamente i ragazzi e nulla, tranne la comparsa di
un leggero rinfresco li avrebbe indotti a smettere di prendere in giro il povero
Mac, che non riusciva a trovar niente di buffo nella bella rassegnazione da lui
dimostrata in questa critica circostanza.
Poco dopo, la scoperta di Jamie rannicchiato in un angolo del divano e immerso i
n un sonno profondo ramment a tutti che era opportuno tornare alle proprie case e
tutti si mossero.
Erano tutti nell'ingresso a scambiare gli ultimi saluti, quando una voce che can
tava piano piano Casa, dolce casa li fece tacere e porgere l'orecchio. Era Phebe
, la povera Phebe, che non aveva mai avuto una casa, che non aveva mai conosciut
o l'affetto di un padre, di una madre, di un fratello o di una sorella: che era

tutta sola nel vasto mondo, eppure non si sentiva n triste n sgomenta, ma prendeva
le sue briciole di felicit con animo grato e cantava sul suo lavoro, senza un pe
nsiero di insoddisfazione.
E quando quella voce solitaria giunse al ritornello della canzone, altre voci si
unirono al canto e la vecchia casa sembr ripetere mille volte la parola casa all
'orecchio delle due fanciulle orfane, che avevano passato il loro primo Natale s
otto il suo tetto ospitale.
Capitolo XXI
UNO SPAVENTO

Alec, non avrai certo l'intenzione di lasciar uscire la bambina in una giornata
cos rigida!
disse la signora Myra, entrando nello studio, dove il dottore stava l
eggendo il giornale, in un mattino di febbraio.
Perch no? Se una delicata inferma come te pu sopportarlo, lo potr certo la mia r
sta bambina, che vestita nel modo pi adatto per affrontare il freddo
rispose il d
ottor Alec, con una fiducia irritante.
Ma tu non hai idea di quanto sia tagliente il vento! Io sono gelata fino al mido
llo delle ossa
rispose zia Myra, fregandosi col guanto la punta paonazza del nas
o.
Non ne dubito, se porti crespo e seta invece di pelliccia e lana. Rosy esce con
tutti i tempi e non sar certo peggio per un'ora di pattinaggio veloce.
Beh, ti avverto che stai scherzando con la salute della bambina e ti fidi troppo
dell'apparente miglioramento che ha fatto quest'anno. E una creatura delicata,
nonostante tutto, e se ne andr improvvisamente al primo attacco serio del male, c
ome ha fatto la sua povera mamma
gracchi zia Myra.
Correr il rischio!
rispose il dottor Alec, corrugando la fronte, come sempre qua
do veniva fatta qualche allusione a quell'altra Rose.
Prendi nota delle mie parole, te ne pentirai!
e con questa terribile profezia, z
ia Myra se ne and, come un nero fantasma.
Bisogna riconoscere che, tra i difetti del dottor Alec (ne aveva anch'egli la su
a parte!), vi era un'avversione, molto mascolina, per i consigli non richiesti.
Ascoltava sempre con rispetto le prozie e spesso consultava zia Jessie; ma le al
tre tre mettevano a dura prova la sua pazienza per costanti avvertimenti, lament
ele e consigli. Zia Myra soprattutto, ed egli, nel momento in cui essa cominciav
a a parlare, diventava immediatamente di parere contrario. Non poteva farne a
meno, e spesso ne rideva con comica sincerit. Ora quest'ultimo ne era stato un es
empio, poich egli stava proprio pensando che Rose avrebbe fatto meglio a rimandar
e la sua uscita, fino a che il vento si fosse calmato e il sole fosse stato pi ca
ldo. Ma zia Myra aveva parlato, ed egli non pot resistere alla tentazione di non
tener conto del suo consiglio e di permettere a Rose di uscire ad affrontare il
freddo. Non aveva paura che le facesse male, perch la fanciulla usciva tutti i gi
orni: fu una grande soddisfazione per lui vederla correre gi per il viale un minu
to dopo, con i pattini al braccio, con l'aspetto di una piccola, rosea esquimese
nel suo completo di pelle di foca.
Spero che non star fuori a lungo, perch questo vento capace di gelare fino al mido
llo anche delle ossa pi giovani di quelle di Myra , pens il dottor Alec mezz'ora do
po, avviandosi in carrozza verso la citt per visitare i pochi pazienti che aveva
conservato, essendo loro legato da una lunga amicizia.
Quel pensiero gli torn parecchie volte quel mattino, perch la giornata era effetti
vamente rigida e, nonostante il suo cappotto di pelliccia, il dottore rabbrividi
va. Ma aveva molta fiducia nel buon senso di Rose e non gli pass neppure per la m
ente che essa, per tener fede ad una promessa, stesse eroicamente gelando al suo
posto!
Mac le aveva dato appuntamento in un certo punto, per poter fare con lei un po'
di pattinaggio, non appena finiti i pochi compiti che aveva il permesso di fare.
Rose aveva promesso di aspettarlo, e mantenne la promessa con una fedelt che le
cost cara, poich Mac, finiti i compiti, dimentic l'appuntamento e si dedic ad un esp
erimento di chimica con tutta l'anima, finch una combustione di gas non lo fece u

scire dal laboratorio. Allora si ricord improvvisamente di Rose e sarebbe volato


da lei con gioia, se sua madre non gli avesse proibito di uscire, dato che il ve
nto tagliente gli avrebbe fatto male agli occhi.
Ma lei aspetter, mamma, perch mantiene sempre la parola, e io le ho detto di rest
re fino al mio arrivo!
spieg Mac, mentre davanti agli occhi gli balenava la visio
ne di una figuretta tremante in attesa sulla ventosa collina.
Ma certo lo zio non la lascer uscire in una giornata simile! E se uscita, avr i
uon senso di venire qui a cercarti o di tornare a casa, non vedendoti comparire
osserv zia Jane.
Vorrei che Steve facesse un salto a vedere se l, visto che io non posso andare
minci Mac, ansioso.
Steve non si muover proprio, grazie! Ho i miei piedi da far sgelare e voglio pran
zare rispose il damerino , che rientrava proprio allora da scuola e stava lottand
o per togliersi le scarpe.
Mac si rassegn e Rose aspett pazientemente finch, essendo giunta l'ora del pranzo,
cap che la sua attesa era vana. Aveva fatto del suo meglio per scaldarsi, aveva p
attinato fino a sentirsi stanca e accaldata, poi era rimasta a guardare gli altr
i finch si era sentita completamente gelata: aveva cercato di nuovo di scaldarsi
camminando avanti e indietro per la strada, ma non era riuscita a togliersi di d
osso il freddo e finalmente si era rannicchiata sconsolatamente sotto un pino ad
aspettare. Quando finalmente si diresse verso casa, era intorpidita dal freddo
e a stento riusc a camminare contro il vento che la schiaffeggiava senza piet.
Il dottor Alec stava scaldandosi davanti al fuoco dello studio, di ritorno dalle
visite, quando il suono di un singhiozzo soffocato lo fece correre alla porta e
guardare ansiosamente nell'ingresso. Rose era rannicchiata, tremante, vicino al
la stufa, mezzo svestita, e si torceva le mani, cercando di non piangere per il
dolore provocato dalla circolazione che riprendeva nelle dita semicongelate.
Tesoro, che c'?
e zio Alec la prese tra le braccia.
Mac non venuto... non riesco a scaldarmi... il fuoco mi fa tanto male!
e con un
lungo brivido Rose scoppi in lacrime, battendo i denti e il suo povero nasetto er
a cos livido che faceva male al cuore guardarlo.
In men che non si dica, il dottor Alec l'aveva deposta sul divano, avvolta nella
pelliccia d'orso, e Phebe le fregava i piedini gelati, mentre lo zio le strofin
ava le mani dolenti e zia Plenty preparava una bevanda calda; quanto a zia Peace
mand alla piccola cara il suo scaldapiedi e la sua coperta ricamata.
Pieno di rimorso e di tenerezza, zio Alec non abbandon la sua nuova paziente, fin
ch questa non dichiar di star bene. Non le permise di alzarsi per il pranzo, ma le
diede da mangiare egli stesso e si dimentic di andare a pranzare, per restare se
duto a guardare la fanciulletta che a poco a poco si assop, sotto l'azione del co
rdiale di zia Plenty.
Rose dorm parecchie ore, poich quello stato di assopimento si trasform in un sonno
pesante e zio Alec, fermo al suo posto, vide con ansia crescente che un rossore
febbrile cominciava ad ardere sulle guance della nipote, che il suo respiro era
frequente e irregolare e che ogni tanto dalle sue labbra usciva un piccolo gemit
o, come se soffrisse. Improwisamente la fanciulla si dest con un sobbalzo e, vedendo zia Plenty china su di lei,
tese le braccia, dicendo con voce stanca:
Per favore, potrei andare a letto?
il posto migliore per te, cara. Portala su, Alec; l'acqua calda gi pronta e, d
un bel bagno, Rose si berr una tazza del mio infuso di salvia e star ben avvolta
nelle coperte per cacciare via il freddo, nel sonno
rispose la vecchia signora,
affrettandosi ad uscire per dare gli ordini.
Soffri, cara?
domand il dottor Alec, portandola di sopra.
Mi fa male qui di fianco, quando respiro, e mi sento strana: ma non una cosa ter
ribile, perci non preoccuparti, zio
bisbigli Rose, appoggiando la manina calda con
tro la guancia dello zio.
Ma il povero dottore era veramente preoccupato e ne aveva motivo perch, proprio i
n quel momento, Rose cerc di ridere vedendo Debby che entrava in camera con lo sc
aldaletto, ma non riusc poich il dolore acutissimo le tolse il fiato e la fece gri
dare.

Pleurite...
sospir zia Plenty, china sulla vasca da bagno.
Purmonite...
brontol Debby tuffando il braccio, armato di scaldaletto, tra le co
erte, come se fosse decisa a pescare quella perfida malattia.
Oh, grave?
domand Phebe, lasciando quasi cadere, nella sua angoscia, un secchi
i acqua calda, poich non se ne intendeva affatto di malattie, e la parola pronunc
iata da Debby aveva un suono particolarmente terribile.
Silenzio!
ordin il dottore, in un tono che fece tacere ogni ulteriore profezia,
spron tutti al lavoro.
Fatele tutto quello che potete per farla star bene, e quando sar nel suo lettino,
verr a darle la buona notte
soggiunse, quando il bagno fu pronto e le coperte er
ano gi state messe a scaldare davanti al fuoco.
Poi se ne and a chiacchierare allegramente con zia Peace, assicurandola che si tr
attava soltanto di un po' di freddo: dopodich, passeggi avanti e indietro per il v
estibolo, tirandosi la barba, e aggrottando le sopracciglia, segni sicuri di un
grande turbamento interno.
Mi sembrava che sarei stato troppo fortunato, se l'anno fosse trascorso senza un
a caduta! Accidenti alla mia cattiveria! Non potevo accettare il consiglio di My
ra e tenere a casa Rose? Non giusto che la povera piccina debba soffrire per la
mia eccessiva, colpevole fiducia! E non ne soffrir! Polmonite, gi! Voglio vedere! ,
e scosse il pugno sul
brutto viso di un idolo indiano che gli si trovava di fronte, come se quel dio p
articolarmente orrendo avesse qualche rancore contro la sua piccola dea.
Nonostante la sua sfida, sent un tuffo al cuore rivedendo Rose, poich il dolore er
a peggiorato e il bagno, le coperte, lo scaldaletto e l'infuso bollente di salvi
a non avevano fatto nulla. Per parecchie ore la povera fanciulla non ebbe riposo
e tristi previsioni di ogni genere tormentarono la mente di coloro che le stava
no attorno, con tenera ansia.
In uno dei momenti peggiori, arriv Charlie a portare un messaggio da parte della
sua mamma, e fu accolto da Phebe che scendeva con aria sconsolata, con un senapi
smo che non aveva portato alcun sollievo.
Che cosa diavolo succede? Hai un'aria funerea da pietra tombale!
esclam il ragaz
o, mentre Phebe alzava la mano per far tacere il suo allegro fischiettare.
La signorina Rose terribilmente malata.
Al diavolo! Non possibile!
Non bestemmi, signorino Charlie: effettivamente malata ed colpa del signorino M
c e Phebe raccont la triste storia, con poche, aspre parole, poich si sentiva in g
uerra con tutta la gena dei ragazzi, in quel momento.
Gliela far pagare io, sta' tranquilla per questo!
disse Charlie stringendo in mo
o malaugurante il pugno. Ma Rose non ammalata gravemente, vero?
soggiuse ansiosa
mente, vedendo zia Plenty che attraversava in fretta il vestibolo del primo pian
o, scotendo violentemente una bottiglia.
Lo invece! Il dottore non dice molto, ma non lo chiama pi un po' di freddo .
ite, ora, e io ho tanta paura che domani diventi purmonite
rispose Phebe, con un
'occhiata disperata al senapismo.
Charlie scoppi in una risata soffocata a quella nuova parola, e Phebe ne fu indig
natissima.
Come pu avere il coraggio di ridere, quando lei sta soffrendo tanto? Senta questo
, e poi rida, se osa!
disse, con un gesto tragico, e occhi sfolgoranti.
Charlie tese l'orecchio e ud dei lievi gemiti che gli andarono dritti al cuore e
che lo fecero ritornare serio.
Oh, zio,
diceva quella vocina
per favore fa' cessare il dolore e lasciami ripos
re un momento! Non raccontare ai ragazzi che non sono
stata coraggiosa. Io cerco di sopportarlo, ma cos acuto che non posso fare a meno
di piangere!
Neppure Charlie pot trattenere le lacrime, udendo quelle parole: ma essendo un ra
gazzo, non l'avrebbe mai ammesso, e, asciugandosi gli occhi con la manica, disse
in tono brusco:
Non tenermi quella maledetta roba proprio sotto il naso! La senape mi fa bruciar
e gli occhi.
Non vedo come possa farglieli bruciare, visto che non ha pi nessuna efficacia! Co

s ha detto il dottore e io devo andare a comprarne dell'altra migliore


cominci Phe
be, non vergognandosi per nulla delle grosse lacrime che irroravano il senapismo
dichiarato inutile.
Andr io!
e Charlie scapp come un razzo, felice di avere una scusa per scomparir
er qualche minuto.
Quando torn, si era liberato di ogni sconveniente emozione e, dopo aver consegnat
o una scatola della senape pi forte che si potesse trovare, part per rimproverare
severamente Mac, come era, secondo lui, suo dovere. E il rimprovero fu cos energi
co e completo che il povero Mac fu gettato negli abissi del rimorso e della disp
erazione e and a letto sentendosi un proscritto in mezzo agli uomini, col marchio
di Caino sulla fronte.
Grazie all'abilit del dottore e alla devozione dei suoi aiutanti, Rose si sent meg
lio verso mezzanotte e tutti sperarono che il peggio fosse passato. Phebe stava
facendo il t vicino al camino dello studio, poich il dottore si era dimenticato di
mangiare e di bere da quando Rose si era sentita poco bene e zia Plenty aveva i
nsistito perch prendesse una buona tazza di t, dopo tante fatiche. Un colpetto all
a finestra fece trasalire Phebe che, alzando gli occhi vide un viso che scrutava
all'interno. Non si spavent, poich un secondo sguardo le mostr che non si trattava
n di un fantasma n di un ladro, ma di Mac, pallido e agitato.
Vieni ad aprirmi
disse, a bassa voce, e quando fu nell'ingresso, si aggrapp al b
accio di Phebe, sussurrando:
Come sta Rose?
Grazie al cielo, sta meglio
rispose Phebe, con un sorriso che fu come un raggio
di sole per il cuore angosciato del povero ragazzo.
E star bene di nuovo domani?
Oh, no! Debby dice che ha sicuramente una febbre reumatica, se non ha la... polm
onite! rispose Phebe, attenta questa volta a pronunciare correttamente la parola
.
Il viso di Mac si allung e il rimorso ricominci a roderlo, mentre, con un gran sos
piro, diceva:
Immagino che non potr vederla...
Non certo a quest'ora della notte, quando vogliamo che si addormenti!
Mac apr la bocca per dire qualcos'altro, quando uno sternuto lo colse alla sprovv
ista e un forte E...e...cc! ridest gli echi della casa immersa nel silenzio.
Perch non l'ha frenato?
esclam Phebe, in tono di rimprovero.
Sono sicura che
svegliata!
Non sapevo che stesse arrivando! Sempre la mia solita fortuna!
gemette Mac, volt
andosi per andarsene prima che la sua sfortunata presenza provocasse altri danni
.
Ma una voce dall'alto delle scale lo chiam piano:
Mac, vieni su; Rose vuole vederti.
Il ragazzo sal e trov lo zio ad attenderlo.
Che cosa ti ha portato qui a quest'ora, ragazzo mio?
domand il dottore in un sus
urro.
Charlie ha detto che stata colpa mia e che se Rose morisse, l'avrei uccisa io! N
on riuscivo a dormire, cos sono venuto a vedere come stava: non lo sa nessuno tra
nne Steve
disse Mac con un viso cos turbato che il dottore non ebbe il coraggio d
i rimproverarlo.
Prima che potesse aggiungere altro, una vocina fioca chiam: Mac! e con un frettol
oso: Resta un momento per farle piacere e poi scappa, perch voglio che dorma , il
dottore lo condusse nella stanza.
Il viso sprofondato nel guanciale sembrava molto pallido e infantile, e il sorri
so che accolse Mac era molto debole, poich Rose era sfinita dal dolore, ma non ri
usciva a riposare senza aver prima detto una parola di conforto al cugino.
Conoscevo il tuo buffo modo di starnutire e ho capito che eri venuto a vedere co
me stavo, nonostante sia molto tardi! Non preoccuparti. Sto meglio, ora e se son
o ammalata, colpa mia, non tua; perch non avrei dovuto essere cos sciocca da aspet
tarti al freddo, soltanto perch avevo detto che ti avrei aspettato!
Mac si affrett a spiegare, a coprirsi di rimproveri, e poi a pregarla di non mori
re, perch la predica di Charlie aveva fatto una profonda impressione nella mente
del povero ragazzo.

Non sapevo che ci fosse pericolo che io morissi!


e Rose alz gli occhi con un'esp
essione molto grave.
Oh, spero di no! Ma la gente certe volte muore cos improvvisamente, che non potev
o prendere sonno prima di averti chiesto perdono!
balbett Mac, pensando che Rose
sembrava gi simile ad un angelo, coi capelli biondi sparsi sul guanciale e quell'
espressione paziente, data dalla sofferenza, sul visetto pallido.
Non credo che morr: lo zio non mi lascer morire. Ma se cos fosse, ricordati che
ho perdonato.
Lo guard con un'espressione tenera e, commossa dal muto dolore del ragazzo, soggi
unse dolcemente, facendogli chinare la testa verso di lei:
Non ti ho voluto dare un bacio sotto il vischio, ma te lo dar ora, perch voglio c
e tu sia sicuro che io ti perdono e ti voglio bene come prima.
Questo sconvolse il povero Mac: riusc soltanto a mormorare grazie e usc dalla stan
za il pi in fretta possibile: a tastoni cerc il divano all'altra estremit del vesti
bolo e qui rimase sdraiato finch si addorment, esausto per gli sforzi che aveva fa
tto per non comportarsi come un bambino .
Capitolo XXII
QUALCOSA DA FARE
Qualunque fosse stato il pericolo, presto scomparve, nonostante zia Myra si rifi
utasse naturalmente di crederlo, e da allora il dottor Alec, per mesi e mesi, cu
r la sua bambina con raddoppiata vigilanza e con ancor maggiore tenerezza. Rose q
uasi ci prov gusto ad essere malata poich, non appena il dolore cess, cominci il div
ertimento e per una settimana o due fece la vita di una principessina segregata
nella sua cameretta, con tante persone intorno, pronte a servirla, a farla diver
tire e a vegliare su di lei nel modo pi delizioso. Ma il dottore fu chiamato fuor
i citt, a visitare una vecchia amica, gravemente ammalata e Rose si sent come un u
ccellino privato delle ali protettrici della madre: specialmente un pomeriggio,
mentre le zie stavano facendo il sonnellino e la casa era silenziosa e fuori cad
eva la neve.
Andr a cercare Phebe, sempre cos cara e indaffarata e le piace che io l'aiuti. Se
Debby non c' possiamo fare dello zucchero d'orzo, per fare una sorpresa ai ragazz
i, quando arriveranno , disse Rose tra s, gettando lontano il libro, e sentendosi
desiderosa di compagnia.
Prese la precauzione di guardare attraverso il passapiatti prima di entrare in c
ucina, perch Debby non permetteva nessun pasticcio nel suo regno, quando c'era le
i. Ma il campo era libero e si vedeva soltanto Phebe, seduta al tavolo, con la t
esta china sulle braccia, apparentemente addormentata. Rose stava per svegliarla
con un grido, quando la fanciulla alz la testa, si asciug gli occhi umidi col gre
mbiule e riprese, con un'espressione decisa, a fare qualcosa che evidentemente l
e stava molto a cuore. Rose non riusciva a capir di che si trattasse e la sua cu
riosit era vivissima, perch Phebe stava scrivendo con una penna spuntata su dei pe
zzi di carta scura, e a quanto pareva copiava qualcosa da un libriccino.
Devo sapere che cosa sta facendo, e perch prima piangeva e poi ha stretto le labb
ra e si messa al lavoro con tutta la sua energia , pens
Rose, dimenticando lo zucchero d'orzo, entr in cucina, dicendo allegramente:
Phebe, voglio fare qualcosa. Non mi permetteresti di aiutarti a far qualcosa? O
ti d fastidio?
Oh, no, signorina! Mi piace sempre averla qui, quando tutto in ordine. Che cosa
le piacerebbe fare?
rispose Phebe, aprendo un cassetto con l'intenzione di far s
parire la sua roba; ma Rose la ferm, esclamando, come una bimba curiosa:
Fammi vedere! Che cos'? Non lo dir, se preferisci che Debby non lo sappia.
Sto soltanto cercando di studiare un poco: ma sono cos stupida, che non faccio gr
andi progressi
rispose a malincuore la fanciulla, lasciando che la sua padroncin
a esaminasse la povera roba con cui stava cercando di lavorare.
Una lastra di ardesia rotta caduta dal tetto, un mozzicone di matita, un vecchio
almanacco come libro di lettura, alcuni pezzi di carta scura o gialla stirati e
cuciti insieme come quaderno, e come modelli delle ricevute scritte dalla calli

grafia di zia Plenty. Questi oggetti, con una bottiglietta di inchiostro e una p
enna arrugginita, costituivano tutto il corredo di Phebe, e non c'era da stupirs
i che non riuscisse a fare progressi, nonostante la paziente perseveranza, che a
sciugava le lacrime di scoraggiamento e faceva muovere la penna spuntata.
Pu ridere, se vuole, signorina Rose. So che la mia roba buffa, ed per questo c
la nascondevo: ma non mi importa, dal momento che lei mi ha scoperto e non mi ve
rgogno di nulla, tranne che di essere cos indietro alla mia et
disse Phebe umilmen
te, bench le sue guance diventassero pi rosse, mentre essa lavava qualche lettera
maiuscola storta, con una o due lacrime non ancora asciugate sull'ardesia.
Ridere di te! Sento molto di pi il desiderio di piangere, pensando quanto sono eg
oista ad avere mucchi di libri e di roba e a non ricordarmi di dartene qualcuno.
Perch non sei venuta a chiedermene, senza continuare a lottare da sola in questo
modo? E stato ingiusto da parte tua, Phebe, e non ti perdoner, se lo farai ancor
a rispose Rose, con una mano sulla spalla di Phebe, mentre con l'altra voltava l
e pagine del povero quadernetto.
Non mi piaceva chiedere ancora qualcosa, dato che lei sempre cos buona con me, s
gnorina cara!
cominci, asciugandosi gli occhi, in cui brillava un'infinita ricono
scenza.
Che orgogliosa! Come se non fosse divertente dare! Ora ascoltami, ho un progetto
e tu non devi dire di no, se no ti sgrider. Voglio avere qualcosa da fare e ti i
nsegner tutto ci che so: non ci vorr molto
e Rose rise, mettendo il braccio intorno
al collo di Phebe, e accarezzando la bruna testolina liscia con la sua gentile
manina, che tanto amava donare.
Sarebbe... sarebbe divino!
e il viso di Phebe splendette soltanto all'idea: ma d
i nuovo si oscur, mentre essa soggiungeva con aria pensosa:
Soltanto ho paura che
non dovrei permetterglielo, signorina Rose. Ci vorr del tempo, e forse il dottor
e non ne sar soddisfatto.
Non voleva che io studiassi molto, ma non ha mai detto una parola a proposito di
insegnamento e non credo che gli rincrescer affatto. Ad ogni modo, possiamo prov
are fino al suo ritorno, perci prendi la tua roba e vieni subito nella mia stanza
: cominceremo oggi stesso. Sarei davvero felice di insegnarti e ci divertiremo,
vedrai!
esclam Rose, appassionatamente.
Phebe raccolse la sua umile robetta nel grembiule e balz in piedi come se il suo
grande desiderio avesse trovato una felice realizzazione; Rose la precedette di
corsa e sorridendo come una buona fatina, fece cenno all'altra di entrare nella
sua cameretta.
Sar molto severa, perci siediti su quella sedia e non dire una parola, finch tut
non pronto per l'apertura della scuola
ordin Rose, felice all'idea di avere qualc
osa di cos utile e piacevole da fare.
Cos Phebe si sedette al suo posto, mentre la sua maestra preparava libri e lavagn
ette, un grazioso calamaio e un mappamondo: poi Rose strapp un pezzetto dalla sua
grossa spugna, fece la punta ad alcune matite con maggiore energia che abilit, e
quando tutto fu pronto, fece un salto di soddisfazione, che fece ridere la sua
allieva.
Ora la scuola aperta e mi farai sentire come leggi, cos potr sapere in che clas
devo metterti, signorina Moore
cominci Rose con grande dignit, mentre metteva un l
ibro davanti alla sua allieva e si sedeva in poltrona con un lungo righello in m
ano.
Phebe leggeva abbastanza bene, soltanto inciampava qua e l su qualche parola diff
icile, e ne pronunciava qualche altra in modo cos buffo che a Rose veniva voglia
di ridere, bench neppure un sorriso tradisse il suo desiderio. La lezione di orto
grafia fu invece piuttosto scoraggiante: le idee di Phebe in fatto di geografia
erano molto vaghe e di
grammatica non sapeva nulla, bench protestasse che faceva mille sforzi per parlar
bene come la gente istruita , tanto che Debby la chiamava orgogliosa ragazzetta
che non conosce il suo posto .
Debby una vecchia oca, perci non darle retta. Tu parli proprio benino, Phebe, l'
o notato, e la grammatica ti aiuter e ti mostrer perch talune cose sono giuste e al
tre non lo sono
disse Rose, facendo attenzione a quello che diceva, dato che dov
eva servire di esempio a Phebe.

Quando arrivarono all'aritmetica, la piccola maestra fu sorpresa nel trovare che


la sua allieva era pi svelta di lei, in alcune cose, poich Phebe aveva addizionat
o cifre nei registri del macellaio e del panettiere cos da poter fare le somme co
n tanta rapidit ed esattezza che Rose ne fu stupita e sent che in questo campo la
scolara avrebbe presto superato la maestra, se continuava con lo stesso ritmo. L
e sue lodi incoraggiarono molto Phebe, e le due fanciulle continuarono le lezion
i con tanto interesse che il tempo vol senza che se ne accorgessero, finch comparv
e zia Plenty e, guardando le due teste chine su una lavagna, esclam:
Che cosa sta succedendo, ora?
Scuola, zietta. Sto insegnando a Phebe ed tanto divertente!
esclam Rose, alzan
un visetto splendente.
Ma il viso di Phebe era ancor pi splendente, bench la fanciulla dicesse, con uno s
guardo pensoso:
Forse avrei prima dovuto chiedere il permesso: ma quando la signorina Rose me l'
ha proposto, ero cos felice che me ne sono dimenticata. Devo lasciare le lezioni,
signora?
No, naturalmente, piccola; sono contenta di vedere che ami i libri e che Rose ti
aiuta. La mia santa mamma aveva l'abitudine di sedersi a lavorare con le sue ca
meriere attorno, e insegnava loro molte cose utili alla buona moda antica. Solta
nto non trascurare il tuo lavoro, cara, e non lasciare che i libri vengano ad in
terporsi nei tuoi doveri.
Mentre zia Plenty parlava, rivolgendo un raggiante sorriso di approvazione alle
due fanciulle, Phebe lanci un'occhiata all'orologio, vide che segnava le cinque e
, ben sapendo che Debby sarebbe presto scesa, sicura di trovarla intenta a prepa
rare la roba per il pranzo, lasci cadere la matita e balz in piedi, dicendo:
Per favore, posso andare? Metter in ordine dopo aver sbrigato il mio lavoro.
Le lezioni sono finite
rispose Rose e, con un riconoscente:
Grazie, grazie infinite! , Phebe corse via, cantando la tavola pitagorica mentre
preparava il t.
Cos cominci e per una settimana la classe composta di una sola allieva and innanzi
con grande piacere e profitto degli interessati: l'allieva si dimostr brillante e
veniva alle lezioni come ad una festa, mentre la giovane maestra faceva del suo
meglio per meritarsi l'alta considerazione in cui era tenuta, poich Phebe era fe
rmamente convinta che Rose conoscesse tutto, in fatto di sapere.
Naturalmente i ragazzi scoprirono ci che stava succedendo e si burlarono molto de
lle due ragazze; ma, tutto sommato, la considerarono una buona iniziativa, si of
frirono gentilmente di dare gratuitamente lezioni di latino e greco e tra loro d
ichiararono che Rose era un piccolo tesoro a dare a Phebe una simile spinta .
Rose per aveva dei dubbi sulla reazione che avrebbe avuto lo zio e prepar un simpa
tico discorsetto che avrebbe dovuto immediatamente convincerlo che quello era il
progetto pi utile, pi vantaggioso e pi splendido che fosse mai stato ideato. Ma no
n ebbe l'occasione di fare la sua arringa, perch il dottor Alec le arriv alle spal
le cos inaspettatamente che il discorso le svan del tutto dalla mente. Rose era se
duta sul pavimento in biblioteca e studiava attentamente un grosso libro che ten
eva in grembo: nulla sapeva del tanto desiderato arrivo, finch due grandi mani ca
lde la presero sotto il mento e le fecero voltare la testa all'indietro, in modo
che qualcuno potesse baciarla affettuosamente su tutt'e due le guance, mentre u
na voce paterna diceva, in tono di leggero rimprovero:
Perch la mia bambina sta meditando su una polverosa Enciclopedia, invece di corre
re incontro al vecchio signore che non poteva pi stare neanche un minuto senza di
lei?
Oh, zio! Sono cos felice! E cos spiacente! Perch non ci hai fatto sapere a che o
saresti arrivato, o non mi hai chiamata fuori nel momento in cui sei arrivato? Q
uanto ti ho rimpianto! E ora sono cos felice di averti qui di nuovo che non mi st
ancherei di abbracciarti!
esclam Rose, mentre l'Enciclopedia cadeva a terra ed es
sa balzava in piedi con uno slancio che la port tra le braccia del dottor Alec.
Un momento dopo, il dottore era nella sua poltrona con Rose sulle ginocchia, che
sorrideva e gli parlava come un mulino a vento, mentre egli la guardava con un'
espressione di infinita soddisfazione, le carezzava la guancia e stringeva tra l
e sue la mano della fanciulla, rallegrandosi

nel costatare quant'era rosea la prima e quanto era grassoccia e forte la second
a.
andato tutto bene? Hai salvato quella povera signora? Non sei contento di essere
di nuovo a casa con la tua bambina pronta a tormentarti?
S, a tutte queste domande! Ora dimmi che cosa hai fatto tu, piccola peccatrice? Z
ia Plenty dice che tu vuoi consultarmi su un nuovo progetto straordinario che ha
i osato iniziare in mia assenza.
Non ti ha detto che cos', spero.
Non una parola di pi, tranne che tu eri molto incerta sulla mia reazione e cos vo
evi confessarti e persuadermi come sempre cerchi di fare, anche se non ci riesci
molto spesso. Allora, confessa e sii pronta ad accettare le conseguenze.
Rose gli raccont della sua scuola con parole appassionate, insistendo sull'ansia
di sapere di Phebe e la gioia che era per lei insegnarle, soggiungendo:
E mi aiuta, anche, zio, perch cos pronta e impaziente che io devo fare del mio
lio, altrimenti in certe cose mi passer davanti! Oggi, in una lezione, c'era la p
arola cotone e lei mi ha domandato tutto sul cotone, e io mi sono vergognata nel
lo scoprire che ne sapevo cos poco che ho potuto soltanto dirle che era una piant
a che cresceva nel Sud e che se ne fanno delle stoffe. Questo stavo leggendo qua
ndo tu sei arrivato, e domani le dir tutto sul cotone. Perci vedi che questo serve
ad istruire anche me, ed un ottimo ripasso di tutto quello che ho imparato, fat
to in modo molto pi piacevole, che se lo facessi da sola.
Piccola furbetta! Cos speri di convincermi, vero? Questo per non studiare, imma
o.
No, insegnare: e... oh, mi piace tanto di pi che divertirmi da sola! E poi, lo s
i, ho adottato Phebe e le ho promesso di essere una sorella per lei, perci sono c
ostretta a mantenere la mia parola, no?
rispose Rose, con un'espressione ansiosa
e decisa nello stesso tempo, mentre aspettava la sentenza.
Il dottor Alec era gi vinto, poich Rose aveva descritto la vecchia lavagna e il qu
aderno di carta scura in modo commovente e l'ottimo dottore aveva non soltanto d
eciso di mandare Phebe a scuola molto prima che la storia fosse finita, ma si ri
mproverava anche di aver dimenticato il suo dovere verso una fanciulla, tutto pr
eso dal suo affetto
per un'altra. Perci quando Rose cerc di assumere, senza assolutamente riuscirvi, u
n'aria umile, egli scoppi a ridere e le pizzic una guancia, rispondendo in quel mo
do simpatico che aggiunge calore ad ogni piacere che si fa:
Io non ho alcuna obiezione da fare. Stavo proprio cominciando a pensare che avre
i potuto lasciarti tornare ai tuoi libri, con moderazione, visto che stai cos ben
e; e questa un'ottima maniera per provare le tue capacit. Phebe una brava ragazza
e riuscir nel mondo, se possiamo offrirle qualche possibilit, in modo che, se mai
ritrover i suoi amici, questi non dovranno vergognarsi di lei.
Credo che ne ha gi trovato uno!
cominci Rose.
Eh? Che cosa? venuto qualcuno intanto che io ero via?
domand il dottor Alec, p
h nella famiglia, vi era la ferma convinzione che, prima o poi, sarebbe venuto fu
ori che Phebe era qualcuno .
No, il suo migliore amico comparso quando tu sei tornato a casa, zio
rispose Ro
e, con una carezza di approvazione, e soggiunse, piena di riconoscenza:
Non potr
mai ringraziarti abbastanza per la tua bont verso Phebe, ma lei, s, potr, perch sono
sicura che diventer una donna di cui potremo essere fieri: cos forte e sincera e
affettuosa!
Mia cara, non ho ancora cominciato a fare qualcosa, con mia grande vergogna! ma
lo far ora e, non appena avr fatto qualche progresso, andr a scuola finch vorr. Va be
ne, come principio?
Sar divino , come dice Phebe, perch il desiderio della sua vita di fare tant
a e sar troppo felice quando glielo dir. Posso dirglielo io, per piacere? Sar cos be
llo vederle spalancare gli occhi e battere le mani alla splendida notizia.
Nessuno dovr mettere il naso in questa faccenda; farai tutto tu, soltanto non cor
rere troppo, e non fare troppi castelli in aria, mia cara; perch se vuoi avere de
i risultati, ci vuole tempo e pazienza.
S, zio, ma... Se Phebe andr a scuola, chi far il suo lavoro? Io sono disposta, s
ossibile.

Vieni qui, ti dir un segreto. L'artrite di Debby sta diventando cos fastidiosa e
l suo carattere cos bisbetico che le zie hanno deciso di darle una pensione e di
lasciarla andare a vivere con sua figlia, che ha fatto un buon matrimonio. L'ho
vista questa settimana, e sarebbe felice di far venire sua madre, perci in primav
era avremo grandi cambiamenti, e prenderemo una nuova cuoca e una nuova camerier
a, se si pu trovare qualcuno che accontenti le nostre parenti.
Oh, come faccio senza Phebe? Non potrebbe restare qui, in modo che io potessi ve
derla? Pagherei la pensione per lei, piuttosto che vederla andar via: le voglio
tanto bene!
Quanto rise il dottor Alec a questa proposta, e come fu lieta Rose quando le fu
spiegato che Phebe sarebbe rimasta la sua camerierina personale, senza altri dov
eri all'infuori di quelli che avrebbe potuto sbrigare nelle ore libere.
E una creatura orgogliosa, nonostante i suoi modi umili, e non accetterebbe un f
avore neppure da noi, se non potesse guadagnarselo in qualche modo. Perci questa
soluzione mette tutto a posto e lei pagher le tasse scolastiche, pettinando quest
i riccioli d'oro dieci volte al giorno, se glielo permetterai.
I tuoi progetti sono sempre cos saggi e buoni! Per questo hanno sempre successo e
per questo la gente ti lascia fare quello che vuoi. Non capisco proprio come le
altre ragazze possano cavarsela senza uno zio Alec!
esclam Rose, con un sospiron
e di compassione all'indirizzo di coloro che non possedevano una cos grande fortu
na.
Quando la splendida notizia fu comunicata a Phebe, questa non si mise a testa in
gi per l'entusiasmo , come aveva predetto Charlie, ma rimase tranquilla, perch era
una cosa talmente splendida che essa non aveva parole abbastanza grandi e abbas
tanza belle per ringraziarli , disse; ma da quel momento ogni ora della sua giorn
ata fu illuminata dalla gioia del desiderio esaudito, e fu dedita al servizio di
coloro che l'avevano reso possibile.
Il suo cuore era cos gonfio di gioia che questa traboccava in musica e quella voc
e che rallegrava la casa col suo canto sapeva manifestare cos gioiosamente la sua
gratitudine da rendere inutile ogni parola. I suoi piedi non erano mai stanchi
di correre per coloro che le avevano appianato la strada: le sue abili mani eran
o sempre indaffarate in qualche lavoro e sul suo viso che diventava sempre pi gra
zioso vi era un'espressione di devozione che dimostrava come Phebe avesse gi ben
imparato una delle pi grandi lezioni della vita: la gratitudine.
Capitolo XXIII
LA PICCOLA CONCILIATRICE

Steve, voglio che tu mi dica una cosa


disse Rose al damerino che stava facend
delle smorfie allo specchio, mentre aspettava una risposta al biglietto della s
ua mamma per zia Plenty.
Forse te lo dir e forse no. Che cos'?
Hanno litigato, Archie e Charlie?
Direi di s; noi ragazzi abbiamo sempre delle piccole baruffe, sai. Credo che stia
per venirmi un orzaiuolo nell'occhio di tribordo
e Steve finse di essere assort
o nell'esame delle sue ciglia bionde.
No, non serve che tu dica cos. Voglio sapere tutto di questo litigio; perch sono
icura che c' di mezzo qualcosa di pi di una piccola baruffa. Su, dimmelo per favor
e, Steve, sii bravo!
Che noia! Non vuoi mica che io diventi una spia, no?
brontol Steve, tirandosi i
apelli, come sempre faceva quando era perplesso.
S, lo voglio!
fu la decisa risposta di Rose: dal modo di fare di Steve, essa cap
va di aver ragione ed era decisa a fargli svelare il segreto, se ci fosse riusci
ta con le lusinghe.
Io non voglio che tu vada a dirlo ad altri, naturalmente, ma
a me puoi dirlo, e lo devi, perch ho diritto di sapere. Voi ragazzi avete bisogn
o che qualcuno abbia cura di voi e io ho intenzione di farlo, perch le ragazze so
no delle buone paciere e sanno come trattare la gente. Cos ha detto lo zio, e lui
non sbaglia mai.

Steve stava per abbandonarsi ad un urlo sarcastico all'idea di Rose che si prend
eva cura di loro, ma un pensiero improvviso lo trattenne, suggerendogli il modo
di soddisfare Rose e ancor di pi se stesso, allo stesso tempo.
Che cosa mi darai se ti dir tutto?
domand, mentre il rossore gli saliva alle gu
e e nei suoi occhi si leggeva un certo imbarazzo, poich si vergognava un poco del
la domanda.
Che cosa vuoi?
e Rose alz gli occhi piuttosto sorpresa.
Vorrei che tu mi prestassi dei soldi. Non avrei mai pensato di chiederli a te, m
a Mac non ha mai un centesimo da quando ha messo su quel laboratorio chimico, in
cui un giorno o l'altro finir a pezzi, e tu e lo zio avrete la gioia di rimetter
lo insieme!
e Steve cerc di assumere un'espressione divertita.
Te li prester con piacere, parla
disse Rose, decisa a conoscere il segreto.
Evidentemente sollevato dalla promessa, Steve si ravvi i capelli e raccont il caso
, brevemente.
Come dici tu, meglio dirtelo; ma non far sapere ai ragazzi che io ho svelato il
segreto, se no il Principe mi taglier la testa. Vedi, ad Ar-chie non piacciono al
cuni giovani che Charlie frequenta e li evita. Questo fa arrabbiare il Principe,
che continua soltanto a tormentare Archie, cos i due non si parlano, se possono
farne a meno, e questa la baruffa.
Sono cattivi quei giovani?
domand Rose, ansiosamente.
Direi di no, solo un po' stravaganti. Sono pi vecchi di noi, ma il Principe va lo
ro a genio: talmente simpatico! Canta cos bene e balla e sa giocare a tutti i giu
ochi possibili. Ha vinto Morse al biliardo e c' di che vantarsene, perch Morse cre
de di sapere tutto. Ho assistito alla partita ed stato un tale divertimento!
Steve si era accalorato nel parlare delle prodezze di Charlie, che egli ammirava
immensamente e cercava di imitare. Rose non capiva il pericolo di queste abilit
e dei gusti di Charlie, ma sentiva istintivamente che ci doveva essere qualcosa
che non andava, se Archie disapprovava.
Se al Principe piacciono i ragazzi che giocano al biliardo, pi di Archie, non ho
una grande stima della sua intelligenza
osserv con severit.
Ma certo che non li preferisce! Ma vedi, Charlie e Archie sono tutti e due orgog
liosi quanto mai e non cederanno. Io penso che Archie abbia ragione, ma non bias
imo affatto Charlie, se gli piace stare qualche volta con gli altri: sono una co
mbriccola cos allegra!
e Steve scosse il capo, ma i suoi occhi brillarono al rico
rdo di qualche impresa della allegra combriccola .
Oh, misericordia!
sospir Rose.
Non vedo che cosa posso fare, ma desidero tanto
e i ragazzi facciano la pace, perch al Principe non pu succedere niente di male, s
e sta con Archie, che cos buono e giudizioso!
questo il guaio: Arehie fa le prediche e il Principe non le sopporta. Ha detto a
d Arehie che un predicatore presuntuoso e Archie gli ha detto che non un gentilu
omo. Accidenti! Quanto erano arrabbiati! Per un momento ho pensato che si sarebb
ero precipitati l'uno contro l'altro e l'avrebbero risolta. Magari l'avessero fa
tto, invece di andare in giro con quell'aria rigida e arcigna. Mac ed io sistemi
amo i nostri litigi con una scazzottata e poi siamo a posto!
Rose non pot fare a meno di ridere, mentre Steve picchiava un cuscino del divano,
per illustrare le sue parole: e, dopo avergli dato alcuni pugni... scientifici,
si tir gi i polsini e sorrise a Rose, con benevola compassione per la sua ignoran
za femminile.
Che roba buffa sono i ragazzi!
esclam la fanciulla con un'espressione ammirata e
perplessa, che Steve accett come un complimento per il suo sesso.
Siamo una splendida invenzione, signorina, e voi non potreste tirare avanti senz
a di noi!
rispose, col naso per aria. Poi, tuffandosi negli affari, soggiunse: E
allora, per i soldi che mi dovevi prestare? Io ti ho raccontato tutto, adesso p
aga.
Certo! Quanto vuoi?
e Rose tir fuori il borsellino.
Potresti darmi cinque dollari? Devo pagare un piccolo debito d'onore, piuttosto
urgente
e Steve prese un'aria da uomo che era piuttosto comica.
I debiti non sono tutti d'onore?
domand l'ingenua Rose.
S, certo: ma questa una scommessa che ho fatto e deve essere subito sistemata
inci Steve, trovando piuttosto imbarazzante la spiegazione.

Oh, non fare scommesse, non bene, e so che tuo padre non ne sarebbe contento. Pr
omettimi che non lo farai pi, per favore!
e Rose strinse la mano nella quale avev
a appena messo i soldi.
Bene, non lo far pi. Ero molto preoccupato, ma ormai... ero dentro! Ti sono molto
grato, cugina, ora sono a posto
e Steve se ne and in fretta.
Avendo deciso di riconciliare i due cugini, Rose aspett l'occasione propizia, che
si present molto presto.
Era andata a passare la giornata da zia Clara, che aveva dei giovani ospiti e av
eva invitato anche Rose, pensando che ormai era tempo che la nipote vincesse la
sua timidezza e vedesse un po' di gente. Il pranzo era finito e tutti se n'erano
andati. Zia Clara riposava, prima di uscire per
recarsi ad un ricevimento e Rose stava aspettando che arrivasse Charlie, per acc
ompagnarla a casa.
Era seduta tutta sola nel salotto e si sentiva particolarmente graziosa, perch av
eva il suo vestito pi bello e un bocciolo di rosa tea alla cintura, come la bella
signorina Van Tassel, che tutti ammiravano. Aveva allargato bene la gonna e, ap
poggiata allo schienale di una poltrona, si ammirava i piedini che calzavano un
paio di scarpine nuove ornate di rosette grandi quasi come dalie. Poco dopo entr
Charlie, con un'aria strana e addormentata, cos pens Rose. Vedendola, per, si risco
sse e disse, con un sorriso che termin in uno sbadiglio:
Credevo che tu fossi con la mamma, cos ho fatto un sonnellino, dopo aver accompag
nato fuori quelle ragazze. Ora, sono ai tuoi ordini, Rosamunda, in qualsiasi mom
ento.
Hai l'aria di uno che ha mal di testa. Se cos, non preoccuparti di me. Non ho pa
ra di andare a casa sola; cos presto!
rispose Rose, osservando le guance arrossat
e e gli occhi pesanti del cugino.
Vorrei vedere che ti lasciassi andare a casa sola! Lo spumante mi fa sempre veni
re mal di testa, ma l'aria mi rimetter a posto.
Perch lo bevi allora?
domand Rose, ansiosamente.
Non posso farne a meno, quando ho ospiti. Ora, non cominciare a fare prediche: n
e ho avuto abbastanza delle idee all'antica di Archie, e non ne voglio pi sapere.
Il tono di Charlie era decisamente aspro e i suoi modi cos diversi dalla sua soli
ta bonaria allegria, che Rose si sent come oppressa e rispose umilmente:
Non avevo intenzione di farti una predica, ma quando una persona vuole bene ad u
n'altra, non pu sopportare di vederla soffrire.
Questo smont subito Charlie, poich le labbra di Rose tremavano un poco, bench essa
cercasse di nasconderlo, odorando il fiore che aveva tolto dalla cintura.
Sono un vero orso, e ti chiedo perdono per essere stato cos aspro, Rose
disse, c
n quel suo modo franco, che era cos attraente.
Vorrei che tu chiedessi scusa anche ad Archie e foste di nuovo buoni amici. Non
eri mai aspro e di cattivo umore, quando eri suo amico intimo
disse Rose, alzand
o gli occhi su di lui.
In un attimo Charlie si irrigid e i suoi occhi pesanti si accesero di collera, me
ntre egli diceva, in tono arrogante:
Faresti meglio a non immischiarti in cose che non capisci, cugina!
Ma io le capisco e mi angoscia vedervi cos freddi e ostinati l'uno con l'altro. E
ravate sempre insieme, e ora appena vi parlate. Sei cos pronto a chiedere perdono
a me che non vedo perch non puoi chiedere scusa ad Archie, se hai torto.
Non ho torto!
la risposta fu cos breve e aspra che Rose trasal, e Charlie soggi
e in tono pi calmo, ma sempre altero: Un uomo chiede sempre scusa, quando stato s
garbato con una donna, ma un uomo non chiede scusa ad un altro uomo, che l'ha in
sultato.
Uhm, che pepino! , pens Rose e, sperando di farlo sorridere, soggiunse maliziosame
nte: Io non parlavo di uomini, ma di ragazzi, e uno di questi un Principe, che d
ovrebbe dare il buon esempio ai suoi sudditi.
Ma Charlie non cedeva, e cerc di cambiare argomento: staccando l'orecchino d'oro
dalla catena dell'orologio, disse gravemente:
Ho rotto la promessa, perci voglio ridarti questo e liberarti dal contratto. Sono
spiacente, ma la ritengo una promessa sciocca e non ho intenzione di mantenerla
. Scegli un paio di orecchini che ti piacciano, come mio pegno. Hai diritto di p

ortarli, ora.
No, posso portarne uno solo, e non serve, perch Archie manterr la parola, ne sono
sicura!
Rose era cos mortificata e addolorata per il crollo delle sue speranze ch
e parl con asprezza e non accett l'orecchino che il fedifrago le porgeva.
Egli si strinse nelle spalle e glielo gett in grembo, cercando di assumere un'ar
ia fredda e indifferente, senza per riuscirvi, perch si vergognava di se stesso e
non si sentiva molto bene. Rose aveva voglia di piangere, ma l'orgoglio non glie
lo permetteva e, sentendosi furente, si sfog con le parole, invece che con le lac
rime. Pallida ed eccitata, si alz, gett via il cerchietto e disse, con voce che in
utilmente cercava di mantenere ferma:
Non sei affatto il ragazzo che pensavo tu fossi, e non ti rispetto affatto. Ho c
ercato di aiutarti ad essere buono, ma tu non me lo permetti e non far pi alcun te
ntativo. Parli tanto di gentiluomini, ma non lo sei, perch hai mancato alla prome
ssa e io non potr mai pi aver fiducia in te. Non desidero andare a casa con te. Pr
eferirei essere accompagnata da Mary! Buona notte.
E con quest'ultima terribile stoccata, Rose usc dalla stanza, lasciando Charlie s
balordito. Era cos raro che Rose si arrabbiasse che quando si lasciava sopraffare
dalla collera i ragazzi ne erano profondamente
impressionati, poich in generale si trattava di una giusta indignazione di fronte
a qualche ingiustizia, e non di eccitazione infantile.
La piccola tempesta nell'animo di Rose si sfog in uno o due singhiozzi, mentre in
dossava la sua roba nello spogliatoio dell'ingresso e, quando ne usc, il suo vise
tto era pi luminoso. Un frettoloso buona notte a zia Clara
ora sotto le mani dell
a pettinatrice e poi scese a cercare Mary, la cameriera. Ma Mary era uscita e co
s pure il domestico, e Rose sgattaiol dalla porta di servizio, illudendosi di aver
evitato l'imbarazzo di essere scortata da Charlie.
Ma si sbagliava, poich il cancello si era appena richiuso dietro di lei, quando s
i ud uno scalpiccio ben noto e dopo un momento il Principe era vicino a lei e le
diceva, con un tono educato e contrito che fece svanire come per magia la coller
a di Rose:
Non necessario che tu mi rivolga la parola, se non vuoi, ma devo vederti sana e
salva a casa, cugina.
Rose si volt subito, tese la mano e rispose in tono cordiale:
Ero io che ero di cattivo umore. Perdonami, per favore, e siamo di nuovo amici.
Queste parole valevano pi di una dozzina di prediche sulla bellezza del perdono e
fecero bene a Charlie, poich gli dimostrarono quant' bella l'umilt, che Rose mette
va in pratica e non predicava soltanto.
Egli le strinse con calore la mano, poi se la mise sotto il braccio e, ansioso d
i riconquistare la buona opinione che, secondo la minaccia, gli sarebbe stata to
lta, disse:
Guarda, Rose, ho rimesso a posto il cerchietto e ho intenzione di riprovare. Ma
tu non sai quant' difficile sopportare le beffe altrui!
S, lo so! Annabel mi tormenta ogni volta che la vedo perch, dopo tutti i fastidi
he ho avuto per poterli mettere, non porto gli orecchini.
Oh, ma le sue chiacchiere non sono certo seccanti come le beffe che devo sentire
io. Ci vuole parecchio coraggio per resistere, quando ti dicono che sei ancora
legato al grembiule della mamma, e cose del genere
sospir Charlie.
Credevo che tu avessi parecchio coraggio , come dici tu. I ragazzi dicono che tu
sei il pi coraggioso dei sette
rispose Rose.
Lo sono in certe cose, ma non posso sopportare che mi si prenda in giro.
duro, ma se uno ha ragione, questo fatto non rende la cosa pi facile?
Non a me; forse a un tipo pretesco come Archie.
Per favore, non offenderlo! Credo che egli abbia quello che si chiama coraggio m
orale e tu il coraggio fisico. Lo zio mi ha spiegato la differenza, e il coraggi
o morale il migliore, bench spesso non sembri
disse Rose pensosamente.
A Charlie non piaceva quest'argomento e rispose in fretta:
Non credo che sopporterebbe meglio di me, se avesse quei tipi intorno che lo pre
ndono in giro.
Forse per questo li evita, e vuole che tu faccia altrettanto.
Rose lo teneva in pugno, ormai, e Charlie se ne rese conto, ma ancora

non voleva cedere, bench, al buio, gli sembrasse di vederci pi chiaro che alla luc
e, e trovasse molto facile parlare a cuore aperto, trovandosi soltanto con Rose .
Se fosse mio fratello, avrebbe avuto qualche diritto di intromettersi
cominci Ch
rlie, in tono offeso.
Magari lo fosse!
esclam Rose.
Lo vorrei anch'io
rispose Charlie, ed entrambi risero della sua incoerenza.
La risata fece loro bene, e quando il Principe riprese a parlare, lo fece in ton
o diverso, pensoso e non altero e cattivo.
Vedi, brutto non avere n fratelli n sorelle. Gli altri stanno meglio e non hann
isogno di uscire per trovare dei compagni, se ne hanno voglia. Io sono tutto sol
o, e sarei contento di avere anche soltanto una sorellina.
Rose trov la cosa molto commovente, e trascurando le poco complimentose parole an
che soltanto dell'ultima frase, disse, con timida sincerit che subito conquist il
cugino:
Facciamo finta che io sia tua sorella. So di essere sciocca, ma forse meglio che
niente e a me piacerebbe tanto!
Anche a me: e faremo finta di esserlo, perch non sei una sciocca, ma una bambina
molto intelligente, lo pensiamo tutti, e io sono fiero di averti come sorellina.
Ecco! e Charlie guard la testina ricciuta accanto a lui, con sincero affetto.
Rose fece un saltino di gioia e intrecci le mani sul suo braccio, dicendo allegra
mente:
E carino da parte tua! Ora, non devi pi sentirti solo, e io cercher di prendere i
posto di Archie, finch lui non torner vicino a te, perch so che lo far, non appena
tu glielo permetterai.
Beh, non mi vergogno di dirti che, finch Archie era il mio amico intimo, non ho m
ai sentito la mancanza di fratelli o sorelle, n ho avuto bisogno di nessun altro;
ma da quando lui mi ha abbandonato, che io possa morire se non mi sono sentito
abbandonato come il vecchio Crusoe, prima che comparisse Venerd.
Questo sfogo confidenziale rafforz il proposito di Rose, di far tornare accanto a
Charlie il suo Mntore, ma la fanciulla non disse nulla, soddisfatta del risultat
o ottenuto. Si separarono amichevolmente, e il Principe torn a casa, domandandosi
perch mai ad un giovane non importava confidare ad una ragazza o ad una donna, d
elle cose che sarebbe morto piuttosto che confessare ad un altro uomo .
Anche Rose fece qualche saggia riflessione sull'argomento e si addorment pensando
che a questo mondo c'erano molte cose strane e che stava cominciando a scoprirn
e qualcuna.
Il mattino seguente, Rose sal la collina per andare a trovare Archie e, dopo aver
gli riferito quello che le pareva meglio del suo colloquio con Charlie, lo preg d
i dimenticare e di perdonare.
Pensavo proprio che forse dovrei farlo, bench io abbia ragione. Io voglio un bene
immenso a Charlie, che il ragazzo pi buono che esista; ma non capace di dire di
no e questo gli giocher qualche brutto tiro, se lui non sta attento
disse Archie,
col suo tono grave e gentile. Durante la permanenza di pap, io ho avuto molto da
fare con lui, e cos il Principe entrato in una combriccola che non mi piace. Que
lli fanno gli spregiudicati, credendo di atteggiarsi a uomini fatti, e lo adulan
o e lo portano a fare cose di ogni genere: a giocare a soldi, a scommettere, e a
d andare a zonzo. A me non piace che faccia cos, e ho cercato di fermarlo, ma ho
adottato una tattica sbagliata e cos ci siamo messi in urto.
Lui prontissimo a riconciliarsi con te, se tu non gli fai delle prediche, dato c
he ha gi riconosciuto con-me di aver torto; ma non credo che lo ammetterebbe con
te, a parole
cominci Rose.
Non mi importa di questo: basta che lui abbandoni quella compagnia di scioperati
e io terr a freno la mia lingua e non far prediche. Mi domando se deve dei soldi
a quei tipi, e per questo non voglia rompere i rapporti finch non ha pagato. Sper
o di no, ma non oso domandarglielo; forse per Steve lo sa, sempre alle calcagna d
el Principe, e anche questo un bel guaio!
osserv Archie, con un'espressione ansio
sa.
Credo che Steve lo sappia, perch ha parlato di debiti d'onore il giorno in cui gl
i ho dato...
Rose si interruppe e arross.
Ma Archie le ordin di confessare tutto e dopo cinque minuti sapeva tutta la stori

a, perch nessuno osava disobbedire al Capo. Egli accrebbe l'angoscia di Rose, met
tendole per forza in tasca un biglietto da cinque dollari e dicendo, con aria in
dignata e decisa:
Non farlo mai pi; manda invece Steve da me, se ha paura ad andare da suo padre. C
harlie non aveva nulla a che fare con questa faccenda: non prenderebbe in presti
to un soldo da una fanciulla, non pensarlo neppure! Ma questo il male che fa a S
teve, che lo adora e cerca di assomigliargli in tutto! Non dire una parola; mett
er tutto a posto io; nessuno ti rimproverer.
Oh, misericordia! Combino sempre dei guai, cercando di aiutare le persone e poi
dicendo quello che non dovevo dire
sospir Rose, molto depressa per il fallo della
sua lingua.
Archie la consol, osservando che sempre meglio dire la verit e la rasseren promette
ndole che avrebbe al pi presto rotto il ghiaccio con Charlie.
Mantenne la parola cos bene, che il pomeriggio seguente Rose, guardando dalla fin
estra, ebbe la gioia di vedere Archie e il Principe che risalivano il viale sott
obraccio, come una volta, chiacchierando ininterrottamente, quasi volessero rifa
rsi del disgraziato silenzio delle settimane passate.
Rose lasci cadere il lavoro, corse alla porta, la spalanc e rimase sulla soglia, s
orridendo di un sorriso cos felice che il viso dei due ragazzi si illumin, mentre
essi salivano di corsa i gradini, impazienti di dimostrare che tutto andava bene
.
Ecco la nostra piccola conciliatrice!
esclam Archie, stringendole forte la mano.
Ma Charlie soggiunse, con uno sguardo che rese la fanciulla fiera e felice:
E la mia sorellina!
Capitolo XXIV
Quale?

Zio, ho scoperto per che cosa sono fatte le ragazze


disse Rose, il giorno dopo l
a riconciliazione di Archie e del Principe.
Per che cosa, mia cara?
domand il dottor Alee, che stava facendo la sua solita p
sseggiatina su e gi per il vestibolo.
Per aver cura dei ragazzi
rispose Rose, con un sorriso raggiante di soddisfazion
e. Phebe ha riso quando gliel'ho detto, e ha risposto che pensava che le ragazze
farebbero meglio ad imparare prima ad aver cura di se stesse. Ma questo perch no
n ha sette cugini maschi come me.
Ha ragione per, Rose, e hai ragione anche tu, perch le due cose marciano insieme
, aiutando sette ragazzi, tu stai facendo molto, senza volerlo, per migliorare u
na ragazza
disse il dottor Alec, sorridendo alla luminosa figuretta che riposava
sulla vecchia seggiola di vimini, dopo una vivace partita di volano, al posto d
i una corsa all'aperto, impedita dal temporale.
Davvero? Ne sono felice; ma veramente, zio, sento che devo occuparmi dei ragazzi
, perch loro vengono da me a chiedere consiglio quando hanno dei guai e a me piac
e tanto! Soltanto, non sempre so che cosa fare e ho intenzione di consultarti pr
ivatamente e poi sorprenderli con la mia saggezza.
Bene, mia cara; qual la prima preoccupazione? Vedo che hai in mente qualcosa, pe
rci vieni a dirlo allo zio.
Rose infil il braccio sotto quello dello zio e, mentre passeggiavano avanti e ind
ietro, gli raccont tutto di Charlie, domandandogli che cosa poteva fare per mante
nerlo sulla retta via ed essere una vera sorella per lui.
Saresti capace di deciderti ad andare per un mese con la zia Clara?
domand il do
tore, alla fine della storia.
S, ma non mi piacerebbe molto... Vuoi davvero che io ci vada?
La cura migliore per Charlie una dose giornaliera di... Rose: vuoi andare a cont
rollare che la prenda?
disse ridendo il dottor Alec.
Vuoi dire che se sono l e cerco di rendergli piacevole la giornata, lui rester a
asa e si terr fuori dai guai?
Esattamente.

Ma riuscir a farlo stare allegro? Avr voglia di vedere i ragazzi!


Avr anche i ragazzi, non c' pericolo, perch quelli sciamano dietro a te, come ap
ietro la loro regina. Non l'avevi ancora scoperto?
Zia Plenty spesso dice che non venivano mai cos tanto, prima che io arrivassi, ma
non avevo mai pensato di aver portato io questa differenza: mi sembrava cos natu
rale averli intorno!
La signorina Modestia non sa di essere una calamita, ma lo scoprir un giorno o l'
altro! e il dottore accarezz la guancia della nipote, divenuta rosea per la gioia
, al pensiero di essere tanto amata.
Ora, vedi, se io sposto la calamita in casa
di zia Clara, i ragazzi vi si sposteranno sicuramente e Charlie sar cos felice a
casa che non gli importer affatto di vedere quei suoi cattivi compagni: almeno lo
spero!
soggiunse il dottore, ben sapendo quanto difficile distogliere un giovin
etto di diciassette anni dal suo primo assaggio di vita .
Ci andr, zio, e subito! Zia Clara continua ad invitarmi e sar felice di avermi. D
vr vestire elegantemente a partecipare a pranzi, e vedere una quantit di persone e
d essere un tipo moderno, ma cercher di non essere danneggiata da questa vita: e
se mi sentir perplessa o preoccupata, correr da te
rispose Rose, la cui timidezza
era stata vinta dalla buona volont.
Cos fu deciso e, senza parlare della vera ragione della visita, Rose fu trapianta
ta in casa di zia Clara, impaziente di eseguire bene il suo compito.
Il dottor Alec aveva ragione, quando parlava di api , perch i ragazzi seguirono ef
fettivamente la loro regina e stupirono zia Clara per la loro improvvisa assidui
t nel fare visite, nel capitare a pranzo e nel combinare giuochi serali. Charlie
era un ospite devoto e cercava di dimostrare la sua gratitudine, comportandosi c
on molta gentilezza con la sorellina , poich aveva indovinato la ragione della sua
venuta e il suo cuore era commosso dai suoi ingenui sforzi per aiutarlo ad esse
re bravo .
Rose sentiva spesso il desiderio di essere nella vecchia casa, tra piaceri sempl
ici e pi utili doveri; ma poich, nonostante l'opinione di Phebe,
era convinta che le ragazze sono fatte per aver cura dei ragazzi , la sua piccola
anima materna godeva di quel nuovo compito.
Era bello vedere, in mezzo ad un gruppo di ragazzoni, quella ragazzina dal viso
dolce che cercava di capirli, di aiutarli e di accontentarli con un affetto pazi
ente che operava molti miracoli. Il gergo, le maniere brusche, la trascuratezza
erano banditi o migliorati dalla presenza della piccola signorina: e tutte le qu
alit virili che cominciavano a comparire venivano incoraggiate nel loro sviluppo
dall'affettuosa ammirazione di una fanciulla, alla cui stima tutti tenevano pi di
quanto non confessassero; mentre Rose, da parte sua, cercava di imitare quelle
buone qualit che lodava nei cugini, di vincere le sue vanit e le sue paure, di ess
ere forte e retta e sincera e coraggiosa quanto era modesta, gentile e bella.
Questa prova ebbe dei risultati cos soddisfacenti che alla fine del mese, Mac e S
teve richiesero a loro volta una lunga visita e Rose and, pensando che le sarebbe
piaciuto sentir dire, dall'arcigna zia Jane, le parole che zia Clara le aveva r
ivolte alla fine del suo soggiorno: Vorrei poterti tenere con me tutta la vita,
cara .
Dopo che Mac e Steve furono accontentati, Archie e compagni la rapirono per qual
che settimana: e con loro, Rose si sent cos felice da pensare che le sarebbe piaci
uto restarci per sempre, se avesse potuto avere vicino anche zio Alec.
Naturalmente, zia Myra non poteva essere trascurata e, con segreta disperazione,
Rose si rec al Mausoleo , come i ragazzi chiamavano quella tetra dimora. Fortunat
amente, era molto vicina a casa, e il dottor Alec capitava cos spesso che la sua
visita fu molto meno angosciosa di quanto si aspettasse. E insieme riuscirono pe
rsino a far ridere di cuore zia Myra, pi di una volta: e Rose le fece talmente be
ne, lasciando entrare il sole, cantando per la casa silenziosa, cucinando buoni
manicaretti e facendo divertire la vecchia signora con buffe lezioncine di fisio
logia, che la zia fin col dimenticarsi di prendere le sue pillole e abbandon il so
nnifero, poich dormiva cos bene, dopo le lunghe passeggiate a piedi o in carrozza
che Rose le faceva fare, da non sentire pi il bisogno di un narcotico.
Cos l'inverno pass rapidamente e arriv maggio, prima che Rose fosse di nuovo ben si
stemata a casa. Tutti la chiamavano la rosa mensile , poich aveva passato un mese

con ognuna delle zie, e aveva lasciato dietro a s tali piacevoli ricordi che tutt
i volevano ancora il fiore della famiglia .
Il dottor Alec gio infinitamente nel ricuperare il suo tesoro; ma, avvicinandosi
la fine dell'anno di prova, sentiva un segreto timore che Rose potesse preferire
di andare a stare, per l'anno seguente, con zia Jessie, o anche con zia Clara,
per amore di Charlie. Non disse nulla, ma attese con molta ansia il giorno in cu
i la cosa sarebbe stata decisa: e nell'attesa, fece del suo meglio per perfezion
are il pi possibile l'opera che aveva cos ben iniziato.
Rose era molto felice e stava fuori quasi tutto il giorno a godere il delizioso
risveglio della terra, poich la primavera era sbocciata in anticipo, quasi ansios
a di fare anch'essa la sua parte. I vecchi ippocastani fiorivano davanti alle su
e finestre, i fiori sbocciavano, gli uccelli cantavano allegramente, e ogni gior
no un coro di voci gaie gridava: Buongiorno, cugina; che tempo splendido, vero? .
Nessuno, all'infuori del dottore, ricordava la data della memorabile conversazio
ne, che aveva avuto come risultato l'esperimento di zio Alec; perci, quando le zi
e furono invitate al t, un sabato, vennero senza alcun sospetto, ed erano immerse
in una vivace conversazione, quando Alec entr con due ritratti in mano.
Ricordi questa?
domand, mostrandone uno a zia Clara, che per caso era la pi vic
a lui.
S, certo: Rose, quando arrivata qui. Proprio la sua espressione triste, per nu
infantile, il suo visetto magro dai grandi occhi scuri.
Il ritratto fu passato in giro e tutti convennero che era molto somigliante a Ro
se un anno fa . Stabilito questo punto, il dottore mostr un secondo ritratto, che
fu approvato all'unanimit, e dichiarato somigliantissimo .
Il ritratto era veramente somigliante e formava un sorprendente contrasto col pr
imo, poich questo era un viso fiorente e sorridente, pieno di spirito e di salute
, senza alcuna traccia di malinconia, bench i dolci occhi avessero un'espressione
pensosa e le linee intorno alla bocca rivelassero una natura sensibile.
Il dottor Alec depose i due ritratti sulla mensola del camino e, indietreggiando
di uno o due passi, li osserv con infinita soddisfazione per alcuni minuti, poi
si volt e disse brevemente, indicando i due visi:
L'anno finito: trovate che il mio esperimento ha avuto successo, care signore?
Oh, s!
esclam zia Plenty, lasciando cadere una maglia del lavoro, per la sorpre
Un ottimo successo, caro
rispose zia Peace, sorridendo.
certamente migliorata, ma le apparenze ingannano e Rose non aveva una costituzio
ne su cui costruire
gracchi zia Myra.
Sono disposta ad ammettere che, per quanto riguarda la salute, l'esperimento un
successo osserv gentilmente zia Jane, che non poteva dimenticare la gentilezza di
Rose col suo Mac.
Anch'io; e andr pi in l, perch credo veramente che Alec abbia fatto miracoli co
lla bambina; sar una bellezza tra due o tre anni
soggiunse zia Clara, pensando ch
e non poteva dire parole pi lusinghiere di queste.
Sono sempre stata sicura del successo di Alec, e sono tanto felice che lo ricono
sciate tutti, perch i suoi meriti sono maggiori di quanto voi pensiate e non rice
ver mai abbastanza lodi
esclam zia Jessie, applaudendo con tale entusiasmo che fec
e sventolare, come una bandiera trionfale, la calzina rossa di Jamie, che essa s
tava facendo.
Il dottor Alec fece uno splendido inchino, con aria soddisfatta, poi, disse grav
emente:
Grazie: ora, la questione : devo andare avanti? , poich questo soltanto il p
o. Nessuna di voi conosce gli ostacoli che ho incontrati, gli errori che ho fatt
i, l'attenzione con cui ho studiato il caso e l'ansia che ho spesso provato. Myr
a ha ragione in una cosa: Rose una creatura delicata, che fiorisce rapidamente a
l calore del sole, e che altrettanto rapidamente sfiorisce in mancanza di questo
. Non ha una particolare debolezza, ma ha ereditato la natura sensibile della ma
dre, e ha bisogno delle cure pi sagge e pi tenere perch la sua piccola anima ardent
e non logori il suo corpo. Credo di aver trovato il giusto trattamento e, col vo
stro aiuto, credo di poter formare una donna nobile e deliziosa, che sar un orgog
lio e una consolazione per noi tutti.
Qui il dottor Alec si interruppe per prendere fiato, poich aveva parlato appassio

natamente e la sua voce si era fatta un po' rauca nelle ultime parole. Un gentil
e bisbglio nel gruppetto delle zie sembr incoraggiarlo e, con un sorriso seducente
, poich astutamente cercava di convincere le signore a votare per lui al momento
opportuno, continu:
Ora, io non voglio essere egoista e arbitrario, perch sono il suo tutore, e lasce
r Rose libera di scegliere. Noi tutti la vogliamo, e se lei vorr venire a stare co
n una di voi piuttosto che con me, lo far. Ho incoraggiato io le sue visite l'inv
erno scorso, in modo che potesse vedere quello che noi tutti possiamo offrirle,
e giudicare dove sar pi felice.
Non il modo pi giusto? Siete d'accordo ad accettare, come faccio io, la sua scelt
a?
S
risposero le zie, tutte eccitate di fronte alla possibilit di avere Rose per
anno intero.
Bene! Rose verr qui e allora sistemeremo la questione per un altro anno. Un anno
importantissimo, ricordatelo, perch ha fatto una buona partenza e fiorir rapidamen
te, se noi tutti la aiutiamo. Perci, io vi prego, non disfate il mio lavoro, ma t
rattate molto saggiamente e dolcemente la mia bambina, poich se le dovesse accade
re qualcosa di male, mi si spezzerebbe il cuore.
Mentre parlava, il dottor Alec volt bruscamente la schiena e finse di esaminare d
i nuovo i ritratti: ma le zie capirono quanto era cara quella fanciulla all'uomo
solitario che anni prima aveva amato la sua mamma e che aveva ora trovato la fe
licit nell'amare e circondare di cure la piccola Rose che tanto le somigliava. Le
buone signore sospirarono e con gli occhi si dissero che nessuna di esse si sar
ebbe lamentata, se non fosse stata scelta, n avrebbe cercato di privare Alec dell
a sua Delizia del cuore , come i ragazzi chiamavano Rose.
Proprio in quel momento un suono di voci gaie sal dal giardino e un sorriso illum
in tutti quei visi seri. Il dottor Alec si volt subito e, gettando indietro la tes
ta, disse:
Eccola! Ora, la decisione!
I cugini erano stati a raccogliere fiori e arrivarono carichi del loro bottino.
Ecco la nostra bella rosa scozzese con tutte le sue spine intorno!
disse il dott
or Alec, guardando la nipote con orgoglio e tenerezza, mentre essa andava a most
rare a zia Peace il suo cestino colmo dei primi fiori, di foglie e di strani lic
heni.
Lasciate il chiasso nell'ingresso, ragazzi, e sedetevi tranquilli, se volete res
tare, perch abbiamo da fare
disse zia Plenty, scotendo il dito all'indirizzo del
turbolento clan , che traboccava di tutta l'allegria nata dal sole primaverile e
dal moto.
Naturalmente, vogliamo stare! Non perderemmo il nostro t del sabato per nulla al
mondo! disse il Capo, ristabilendo l'ordine fra i suoi uomini con un cenno, una
parola o un'eventuale scrollata.
Che succede? Una corte marziale?
domand Charlie, guardando le signore con finto
imore e con reale curiosit, poich i loro visi rivelavano che c'era in aria qualcos
a di interessante.
Il dottor Alec spieg in poche parole la cosa, cercando di essere pi breve e pi calm
o che poteva; ma ciononostante l'effetto fu straordinario, poich ognuno dei ragaz
zi cominci immediatamente a cercare di sedurre, allettare e lusingare la cugina,
perch scegliesse la sua casa.
Dovresti davvero venire da noi, per amore della mamma, perch deve essere assoluta
mente sazia di ragazzi
cominci Archie, tirando fuori l'argomento pi convincente a
cui riusciva a pensare in quel momento.
Oh, s! Non faremo mai baccano e non ti salteremo addosso e non ti chiameremo gat
ino pauroso , se verrai!
supplicarono Geordie e Will, alterando i loro lineamenti
nel tentativo di sorridere con irresistibile dolcezza.
E io mi laver sempre le mani prima di toccarti e tu sarai la mia bambola, perch P
key se n' andata e io ti voglio tanto bene!
esclam Jamie, aggrappandosi a lei, col
visetto paffuto pieno di affetto.
Fratelli e sorelle dovrebbero vivere insieme: specialmente quando il fratello ha
bisogno che qualcuno gli renda la casa piacevole
soggiunse Charlie, con quel to
no e quello sguardo seducente a cui Rose trovava cos difficile resistere.

Tu l'hai avuta pi a lungo, e tocca a noi ora; Mac ha bisogno di lei pi di te, Pri
cipe, perch Rose la luce dei suoi occhi , dice lui. Vieni, Rose, scegli noi e non
adoperer pi per tutta la vita quella crema profumata che tu detesti!
esclam Steve,
con la sua espressione pi affascinante, mentre le offriva questo nobile sacrifici
o.
Mac la guard pensosamente al disopra dei suoi occhialoni e disse, in tono insolit
amente appassionato:
Vieni, cugina, e potremo studiare chimica insieme. I miei esperimenti non finisc
ono molto spesso in uno scoppio e i gas non sono tutti cattivi, quando ci si abi
tua!
Rose, nel frattempo, era rimasta immobile, e, mentre i fiori le cadevano di mano
, i suoi occhi passavano da un viso all'altro e la sua bocca sorrideva ai vari a
llettamenti che le venivano presentati. Mentre tutti ridevano per la splendida p
roposta di Mac, Rose guard lo zio che teneva gli occhi fissi su di lei con un'esp
ressione di amore e di desiderio che le and dritto al cuore.
Oh, s pens, lui pi degli altri mi vuole vicina! Ho spesso desiderato di offrirgli
ualcosa che egli desiderasse molto, e ora ne ho la possibilit .
Perci quando, ad un gesto improvviso di zia Peace, cadde il silenzio, Rose, con l
e guance rosee, girando intorno uno sguardo supplichevole, quasi volesse chieder
e perdono ai ragazzi, disse lentamente:
E molto difficile scegliere, quando tutti mi vogliono tanto bene; per credo che s
ia meglio che io vada da chi sembra aver pi bisogno di me.
No, cara, da chi ami di pi, con chi sarai pi felice
disse in fretta il dottor A
, poich un gemito di zia Myra e un sussurro la mia santa Caroline... avevano inte
rrotto Rose, che aveva guardato da quella parte.
Prendi tempo, cugina: non aver fretta di decidere!
soggiunse Charlie, ancora pie
no di speranza.
Non ho bisogno di prender tempo! So chi amo di pi e con chi sono pi felice, e sce
go lo zio! Mi vuoi zio?
esclam Rose, in un tono che fece sentire un brivido di co
mmozione a tutti gli ascoltatori, tant'era pieno di tenera fiducia e di affetto.
Se Rose avesse avuto qualche dubbio, l'espressione del viso del dottor Alec l'av
rebbe fugato; egli apr le braccia e Rose vi si rannicchi, sentendo che qui era la
sua casa.
Nessuno parl per un momento, ma tra le zie vi erano chiari segni di emozione, che
avvertirono i ragazzi di darsi da fare, prima che si aprissero le cateratte! Si
presero quindi per mano e cominciarono a saltare intorno allo zio e alla nipote
, cantando.
Naturalmente questo mise fine ad ogni sentimentalismo e Rose usc ridendo dalle br
accia del dottor Alec, col segno di un bottone sulla guancia sinistra. Lo zio vi
de quell'impronta e, con un bacio, esclam:
Questo il mio agnellino ed io le ho messo il marchio, cos nessuno potr rubarmel
Questo divert i ragazzi, che cominciarono a cantare: Lo zio aveva un agnellino...
.
Ma Rose calm quel baccano, scivolando nel circolo e facendoli ballare bene, come
ragazzi e ragazze intorno all'albero della cuccagna; mentre Phebe, entrando con
dell'acqua fresca per i fiori, cominci a cinguettare, a trillare e a tubare come
se tutti gli uccelli dell'aria fossero venuti ad unirsi alla festa degli otto cu
gini.
Avvertenza - Le vicende successive di Rose e dei suoi sette cugini, di Phebe e d
i tutto il loro ambiente, sono state narrate dalla Alcott, come dicemmo nell'Int
roduzione, nel romanzo Rose in fiore, pubblicato anch'esso in questa collana del
le Edizioni Paoline {N.d.E.).
INDICE
Introduzione
Continuiamo il discorso
Un romanzo per rose che si preparano a fiorire

Una critica molto severa


La parola ai ragazzi (e alle ragazze!)
Capitolo I
Due ragazze
Capitolo II
Il clan
Capitolo III
Zii
Capitolo IV
Zie
Capitolo V
Una cintura e una cassa
Capitolo VI
La stanza di zio Alee
Capitolo VII
Un viaggio in Cina
Capitolo VIII
E quello che ne risult
Capitolo IX
Il segreto di Phebe
Capitolo X
Il sacrificio di Rose
Capitolo XI
Il povero Mac
Capitolo XII
Gli altri ragazzi
Capitolo XIII
Cosey Corner
Capitolo XIV
Un felice compleanno
Capitolo XV
Gli orecchini
Capitolo XVI
Pane e occhielli
Capitolo XVII
Patti vantaggiosi
Capitolo XVIII
Moda e fisiologia
Capitolo XIX
Fratello scheletro
Capitolo XX
Sotto il vischio
Capitolo XXI
Uno spavento
Capitolo XXII
Qualcosa da fare
Capitolo XXIII
La piccola conciliatrice
Capitolo XXIV
Quale?

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