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Il Gattopardo un lm drammatico colossal del 1963 diretto da Luchino Visconti, tratto dall'omonimo romanzo
di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vincitore della Palma
d'oro come miglior lm al 16 Festival di Cannes.[1]
Quando, come tutti gli anni, il principe con tutta la famiglia si reca nella residenza estiva di Donnafugata, trova come nuovo sindaco del paese Calogero Sedara, un
borghese di umili origini, rozzo e poco istruito, che si
arricchito e ha fatto carriera in campo politico. Tancredi, che in precedenza aveva manifestato qualche simpatia
per Concetta, la glia maggiore del principe, sinnamora di Angelica, glia di don Calogero, che inne sposer,
sicuramente attratto dalla sua bellezza ma anche dal suo
notevole patrimonio.
La gura del protagonista del lm, il Gattopardo, si ispira a quella del bisnonno dell'autore del libro, il Principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa, che fu un importante astronomo e che nella nzione letteraria diventa
il Principe Fabrizio di Salina, e della sua famiglia tra il
1860 e il 1910, in Sicilia (a Palermo e nel feudo agrigentino di Donna fugata ossia Palma di Montechiaro e Santa Episodio signicativo l'arrivo a Donnafugata di un funMargherita di Belice in provincia di Agrigento).
zionario piemontese, il cavaliere Chevalley di MonterIl lm stato poi selezionato tra i 100 lm italiani da zuolo, che ore a Don Fabrizio la nomina a senatore del
nuovo Regno d'Italia. Il principe per riuta, sentendosi
salvare[2] .
troppo legato al vecchio mondo siciliano, citando come
risposta al cavaliere la frase: In Sicilia non importa far
male o bene: il peccato che noi siciliani non perdoniamo
1 Trama
mai semplicemente quello di 'fare'".
Il connubio tra la nuova borghesia e la declinante aristocrazia un cambiamento ormai inconfutabile: Don Fabrizio ne avr la conferma durante un grandioso ballo al
termine del quale inizier a meditare sul signicato dei
nuovi eventi e a fare un soerto bilancio della sua vita.
2 Commento
Il Gattopardo rappresenta nel percorso artistico di
Luchino Visconti un cruciale momento di svolta in
cui l'impegno nel dibattito politico-sociale del militante comunista si attenua in un ripiegamento nostalgico
dell'aristocratico milanese, in una ricerca del mondo perduto, che caratterizzer i successivi lm di ambientazione
storica.
Ciononostante, le perdite subite dal lm Sodoma e Gomorra e da questo lm, costato quasi 3 miliardi di lire,
causarono la sospensione dell'attivit della Titanus come
produttrice cinematograca[12] .
3.3
Il ballo
3.3 Il ballo
Ottimo era invece lo stato di manutenzione di Palazzo
Gangi, a Palermo, in cui fu ambientato il ballo nale,
la cui coreograa venne adata ad Alberto Testa. In
questo caso, il problema da arontare era l'arredamento
degli ampi spazi interni. Contribuirono generosamente
all'opera gli Hercolani e lo stesso Gioacchino Lanza Tomasi con mobili, arazzi, suppellettili. Alcuni quadri (la
stessa Morte del giusto) e altre opere artigianali furono
commissionate dalla produzione. Il risultato nale valse
uno scontato Nastro d'Argento alla migliore scenograa.
Villa Boscogrande
uno splendido pavimento in maiolica. L'abside decorata con stucchi rappresentanti apostoli e angeli di Scipione Li Volsi (1622) era inoltre provvista di scranni lignei
del 1619 intagliati con motivi grotteschi, particolarmente
adatti ad accogliere i principi nella scena del Te Deum.
Il sotto originale della chiesa, in parte danneggiato durante le riprese stato poi rimosso e oggi non pi in
sito. Inoltre la situazione topograca della piazzetta di
Ciminna sembrava ottimale, mancava solo il palazzo del
principe. Ma in 45 giorni la facciata disegnata da Marvuglia fu innalzata davanti agli edici a anco della chiesa.
L'intera pavimentazione della piazza fu rifatta eliminando
l'asfalto e rimpiazzandolo con ciottoli e lastre[13] Gran
parte delle riprese ambientate all'interno della residenza
furono girate a Palazzo Chigi di Ariccia.[10]
4 Riconoscimenti
5 Note
[1] (EN) Awards 1963, festival-cannes.fr. URL consultato
l'11 giugno 2011.
[2] Rete degli Spettatori
[3] Luchino Visconti, Il Gattopardo, Bologna 1963, p.29
[4] Antonello Trombadori (a cura di), Dialogo con Visconti,
Cappelli, Bologna, 1963
[5] Luciano De Giusti, La transizione di Visconti, Marsilio,
Edizioni di Bianco e Nero, 2001, pag.76
[6] Giorgio Gosetti, Il Gattopardo, Milano, 2004
[7] Luciano De Giusti, op.cit.
[8] Cos nel lm, il principe di Salina a Chevalley
[9] Alessandro Bencivenni, Luchino Visconti, Ed. L'Unit/Il
Castoro, Milano, 1995, pag. 58-60
[10] Alessandro Boschi, La valigia dei sogni, LA7, 1 gennaio
2012.
[11] Caterina D'Amico, La bottega de Il Gattopardo,
Marsilio.Edizioni di Bianco e Nero, 2001, pag.456
[12] Ancora a distanza di anni, Lombardo attribuisce la crisi al costo eccessivo di due lm i quali, nonostante il
successo di pubblico, non sono riusciti a coprire il costo di produzione: Sodoma e Gomorra di Robert Aldrich
e Il Gattopardo di Luchino Visconti". Callisto Cosulich,
L'"operazione Titanus, in Storia del cinema italiano,
Marsilio, Edizioni di Bianco e Nero, 2001, pag.145
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Collegamenti esterni
(EN) Il Gattopardo, in Internet Movie Database,
IMDb.com.
Il Gattopardo, in CineDataBase, Rivista del cinematografo.
Il Gattopardo, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.
COLLEGAMENTI ESTERNI
8.1
Testo
8.2
Immagini
8.3
Licenza dell'opera