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LIBER DCCCXIII

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ARAR I TA
SUB FIGURA
DLXX
Pubblicazione dell'A.. A..
in Classe A
TRADUZIONE (11.1) DI ALBERTO MOSCATO

Una documentazione dell'Esagramma ed il metodo per ridurlo all'Unit, ed Oltre.


LIBRO PRIMO
}
0. O mio Dio! Uno il Tuo Inizio! Uno il Tuo Spirito, ed Una la Tua
Permutazione!
1. Fammi celebrare la Tua perfezione al cospetto degli uomini.
2. Fammi rivelare la Tua perfezione nell'immagine di una Stella a Sei Punte che
fiammeggia al di l della Volta vuota.
3. Mi sei apparso come un anziano Dio, un Dio venerabile, il Signore del Tempo, che
porta una falce affilata.
4. Mi sei apparso come un giocondo e rubicondo Dio, nella Sua Maest, un Re, un
Padre nella Sua perfezione.
Portavi lo scettro dell'Universo, coronato dalla Ruota dello Spirito.
5. Mi sei apparso con la spada e la lancia, un Dio guerriero in fiammeggiante
armatura tra i Tuoi cavalieri.
6. Mi sei apparso come un giovane Dio splendente, un dio di musica e bellezza, ed
anche come un giovane dio nella sua forza, che suona la lira.
7. Mi sei apparso come bianca schiuma d'Oceano, raccolta in membra pi bianche
ancora della schiuma, le membra di un miracolo di donna, dea dell'amore estremo,
che porta la cintura dorata.
8. Mi sei apparso come un giovane malizioso ed amabile fanciullo, con il Tuo globo
alato ed i serpenti posti sullo scettro.
9. Mi sei apparso come una cacciatrice tra i Tuoi cani, una dea virginale e casta una

luna tra le stanche quercie del bosco degli anni.


10. Ma io non venni tradito da alcuna di queste. Tutte queste gettai lontano, gridando:
Via da me! Cos che tutte quante sparirono dalla mia vista.
11. Inoltre io fusi insieme nella fucina dell'anima mia la Stella Fiammeggiante e la
Stella a Sei Punte, e guarda! Una nuove stella 418 che superiore a queste due.
12. Tuttavia nemmeno cos fui tradito; poich la corona ha dodici raggi.
13. E questi dodici raggi sono uno.

LIBRO SECONDO
B
0. Quindi io vidi queste cose avverse e maligne; ed esse non erano, proprio come Tu
Non sei.
1. E vidi le teste gemelle che continuavano a litigarsi l'un l'altra, cos che tutti i loro
pensieri erano solo confusi. E Ti riconobbi in costoro.
2. E vidi i censori della saggezza, come nere scimmie che queruli di vili nonsensi. E
Ti riconobbi in costoro.
3. E vidi le madri divoratrici dell'Inferno, che si cibano dei propri figli - O voi che
siete privi di comprensione! E Ti riconobbi in costoro.
4. E vidi gli impietosi ed i non maestosi che come arpie sbranavano il loro cibo
impuro. E Ti riconobbi in costoro.
5. E vidi quelli che bruciano, giganti come vulcani che eruttano il nero vomito di
fuoco e fumo nella loro furia. E Ti riconobbi in costoro.
6. E vidi i gretti, i litigiosi e gli egoisti, - erano come uomini, O Signore, erano
proprio come gli uomini. E Ti riconobbi in costoro.
7. E vidi i corvi di morte, che volavano con stridule grida sulla terra in
decomposizione. E Ti riconobbi in costoro.
8. E vidi gli spiriti bugiardi come rane sulla terra, e sull'acqua, e sull'ingannevole
metallo che ogni cosa corrode e rende instabile. E Ti riconobbi in costoro.
9. E vidi gli osceni, uomini-toro legati in abissi di putrefazione, che si mordevano l'un
l'altro le lingue dal dolore. E Ti riconobbi in costoro.
10. E vidi la Donna. O mio Dio, ne osservai l'immagine, come una amabile forma che
cela una nera scimmia, come una figura che getta con le sue mani piccole immagini
d'uomo all'inferno. Io la vidi donna dalla testa all'ombelico, e la vidi uomo
dall'ombelico ai piedi. E Ti riconobbi perfino in lei.
11. Poich mia era la parola chiave per il Palazzo Chiuso 418 e mie erano le redini
del Carro delle Sfingi, nere e bianche.

Ma non fui tradito da alcuna di queste cose.


12. Poich la espansi con il mio acume in Dodici Raggi della Corona.
13. E questi dodici raggi erano Uno.

LIBRO TERZO
}
0. Tu affermi che Dio uno; Dio l'Eterno; ed Egli non ha Eguali, o Figli, o
Compagni. Nulla pu stare al Suo cospetto.
1. E per cinquecento e undici notti e per quarantuno giorni invocai il Signore
gridando ad alta voce l'affermazione della Sua Unit.
2. E poi glorificai la Sua saggezza, con cui Egli cre i mondi.
3. S, Lo pregai per la Sua essenza intellegibile, mediante la quale l'universo divenne
luce.
4. E Lo ringraziai per la Sua molteplice misericordia; adorai la Sua magnificenza e
maest.
5. E tremavo dinnanzi alla Sua possenza.
6. Mi deliziavo nell'Armonia e Bellezza della Sua Essenza.
7. Nella Sua Vittoria perseguii i Suoi nemici; s io li gettai nel precipizio; tuonai alle
loro spalle nel pi profondo degli abissi; s, ed in quel luogo partecipai della gloria
del mio Signore.
8. Il Suo Splendore mi illumin; e adorai il Suo adorabile splendore.
9. Mi riposai, ammirando la Sua Stabilit, e come il vibrare del Suo Universo, la
dissoluzione di ogni cosa, non Lo scuoteva affatto.
10. S, e in verit io, il Signore Vicereggente del Suo Regno, io, Adonai, che parlo al
servo mio V.V.V.V.V., regnai e governai al posto Suo.
11. E inoltre, formulai la parola del duplice potere nella Voce del Maestro, perfino la
parola 418.
12. E tutte queste cose non mi tradirono, poich le espansi con il mio acume in
Dodici Raggi della Corona.
13. E questi dodici raggi erano Uno.

LIBRO QUARTO
B
0. Anche il piccolo bimbo, l'innamorato di Adonai, anche V.V.V.V.V., che rifletteva la
gloria di Adonai, alz la sua voce e disse:

1. Gloria a Dio, e grazie a Dio! Vi Un solo Dio, ed straordinariamente grande.


Egli con noi, e non vi forza che non sia in Lui, l'esaltato, il grande.
2. Cos V.V.V.V.V. impazz, e si mise a vagare nudo.
3. E tutte queste cose svanirono, poich egli le comprese tutte, che altro non erano
che vecchi stracci sulla Divina Perfezione.
4. Ed egli le compat tutte, che altro non erano che riflessi distorti.
5. Ed egli le colp, per paura che esse potessero dominare il giusto.
6. Ed egli le armonizz insieme in un'unica figura, bella da guardare.
7. Ed avendole in tal modo conquistate, vi era un certo fascino di santit anche nella
vuota sfera di brillantezza esteriore.
8. Cos che tutto divenne splendido.
9. Ed avendole fermamente poste in ordine e disposizione,
10. egli proclam la perfezione, la sposa, la delizia di Dio nella Sua creazione.
11. Ma pur avendo cos lavorato, verific sempre il lavoro suo con la Stella 418.
12. Ed essa non lo trad; perch con il suo acume la espanse tutta nei Dodici Raggi
della Corona.
13. E questo dodici raggi erano Uno.

LIBRO QUINTO
W
0. Al posto della croce vi l'indivisibile punto che non ha punti n parti n grandezza.
Ne ha posizione, in verit, essendo al di l dello spazio. E nemmeno esiste nel tempo,
poich esso al di l del Tempo. E non ha causa o effetto, vedendo che il suo
Universo infinito in ogni modo, e non partecipe di queste nostre concezioni.
1. Cos scrisse ou mh, l'Adepto Esente, e le risa dei Maestri del Tempio non lo
intimidirono affatto.
2. E nemmeno si vergogn, ascoltando le risa dei piccoli cani infernali.
3. Poich egli dimora nella sua casa, e la sua falsit era il vero in casa sua.
4. I piccoli cani non possono correggerlo, poich essi altro non fanno che abbaiare.
5. I maestri non possono correggerlo, poich essi dicono: Venite a vedere.
6. Ed io andai a vedere, persino io, Perdurabo, il Philosophus del Collegio Esterno.
7. S, persino io, l'uomo, osservai questa meraviglia.
8. E non potei enunciarla a me stesso.
9. Ci che mi ha creato invisibile e inconoscibile nella sua essenza.

10. Solo coloro che LO conoscono possono essere conosciuti.


11. Poich essi possiedono il genio della possente spada 418.
12. Ed essi non vengono traditida alcuna di queste cose; perch le espansero tutte con
la loro astuzia nei Dodici Raggi della Corona.
13. E questi dodici raggi sono Uno.

LIBRO SESTO
Z
0. Pi profondamente e ancora pi profondamente nel pantano delle cose!
Pi lontano e ancora pi lontano nell'Espansione infinita dell'Abisso.
1. La grande dea che si inarca sull'Universo la mia signora; io sono il globo alato
del suo cuore.
2. Sempre mi contraggo mentre lei si espande;
3. E alla fine tutt'uno.
4. Il nostro amore ha dato alla luce il Padre e Creatore di ogni cosa.
5. Egli cre gli elementi; l'etere, l'aria, l'acqua, la terra, ed il fuoco.
6. Egli cre le stelle vaganti nelle loro orbite.
7. Egli ha arato con le sette stelle del suo Aratro, cos che le sette in verit si
potessero muovere, ma sempre puntassero verso l'Uno immutabile.
8. Egli cre le Otto Cinture, con le quali ha cinto i globi.
9. Egli cre la Trinit delle Triadi in ogni cosa, ponendo il fuoco nel fuoco, e
ordinando ogni cosa nella Dimora Stabile dei Re d'Egitto.
10. Egli cre il dominio Suo nel Suo regno.
11. Ma persino il Padre si inchin al Potere della Stella 418 e perci
12. Nel suo acume Egli espanse tutto ci nei dodici raggi della Corona.
13. E questi dodici raggi erano Uno.

LIBRO SETTIMO
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0. Allora nella possenza del Leone formulai in me stesso quel fuoco santo e senza
forma, VIN , che fiammeggia e lampeggia attraverso le profondit dell'Universo.
1. Al tocco del Fuoco Qadosh la terra si fuse in un liquido chiaro come l'acqua.
2. Al tocco del Fuoco Qadosh l'acqua evapor in aria lucida.

3. Al tocco del Fuoco Qadosh l'aria infuocata divenne di fiamma.


4. Al tocco del Fuoco Qadosh, O Signore, il Fuoco si dissip nello Spazio.
5. Al tocco del Fuoco Qadosh, O Signore, lo Spazio risolse se stesso nella Profondit
di Mente.
6. Al tocco del Fuoco Qadosh la Mente del Padre and in pezzi nella brillantezza di
nostro Signore il Sole.
7. Al tocco del Fuoco Qadosh la Brillantezza di nostro Signore fu assorbita nel Nulla
di nostra Signora dal Corpo di Latte delle Stelle.
8. Quindi soltanto allora il Fuoco Qadosh si estinse, quando Colui che Entra fu
guidato attraverso la soglia.
9. E il Signore del Silenzio fu posto sul fiore di Loto.
10. E poi fu compiuto tutto quello che doveva essere compiuto.
11. E Tutto e Uno e Nulla furono uccisi nel sacrificio del Guerriero 418.
12. Nel sacrificio dell'astuzia che espanse tutte queste cose nei Dodici Raggi della
Corona,
13. Che ritorn verso l'Uno, e oltre l'Uno, ed anche verso la visione del Matto nella
sua follia che cant la parola Ararita, e oltre il Verbo ed il Matto; s, oltre il Verbo ed
il Matto.

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