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Attualit

IL TIRRENO

LA STRAGE
DI VIAREGGIO

Mercoled
7 Dicembre 2005

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Le ambulanze davanti alla casa dove avvenuta la tragedia

La figlia di nove anni


ha assistito a tutto
e si salvata fuggendo

Lanziana vittima era


un noto floricoltore,
il killer un impiegato

Cacciato da casa, massacra la famiglia

Uccide a fucilate il suocero, ferisce gravemente suocera e moglie e si spara


di Claudio Vecoli

Un dramma preceduto
dallennesima lite
In passato lomicida
aveva gi picchiato
la consorte e suo padre

VIAREGGIO. Ha preso a fucilate moglie e


suoceri sotto gli occhi della figlioletta di
nove anni che scappata via terrorizzata.
Uccidendo il suocero sul colpo e ferendo
gravemente sia la moglie che la suocera.
Poi si puntato la doppietta contro il volto ed ha premuto per lultima volta il grilletto. Completando il suo assurdo, sanguinoso progetto di morte. una vera e propria strage familiare quella che si consumata ieri pomeriggio in una villetta del
Terminetto, un popoloso quartiere alla periferia di Viareggio. E il bilancio potrebbe
ulteriormente appesantirsi, visto che la
suocera ricoverata in fin di vita allospedale Versilia con il volto maciullato e con
poche speranze di cavarsela.
Quando Renato Rossi, cinquantanni, dipendente di
una ditta che commercializza
pesce allingrosso, ha imbracciato il fucile ed ha cercato di
sterminare la famiglia della
moglie, erano da poco trascorse le 18. Ma lepilogo di una
tormentata vicenda familiare
che andava avanti da almeno
tre anni (e da alcuni mesi i
due stavano portando avanti
la pratica per la separazione)
stato preceduto dallennesima, violenta lite avvenuta al
mattino. Luomo, gi con un
matrimonio fallito alle spalle
e un carattere molto irascibile, aveva suonato alla casa
dei genitori della moglie - imprenditori florovivaistici molto conosciuti nella zona - e,
sotto gli occhi di alcuni vicini, aveva minacciato la suocera, Gemma Carmassi, 67 anni. Alla fine, per, si era allontanato.
Tutto sembrava concluso
l. Una scena molto grave. Ma
non nuova. E neppure pi violenta di altre. Tre anni fa, infatti, luomo aveva massacrato con un bastone il suocero,
Giuliano Tomei, di 69 anni. E,
pi recentemente, aveva picchiato (e fratturato il setto nasale) anche alla moglie Antonella Tomei, di dieci anni pi
giovane di lui. Ma, soprattutto, sempre pi spesso litigava
con la donna che aveva sposato dodici anni fa, arrivando a
minacciarla di morte (e con
lei anche la figlioletta). Motivo: voleva bloccare in ogni
modo la causa di separazione.
Questa volta, per, Renato
Rossi non si fermato alle parole. E quando ritornato
verso casa - un appartamento
a poche centinaia di metri dalla villetta dei suoceri - luomo
aveva gi in mente cosa fare.
Cacciatore di lungo corso, ha
preso dallarmadio uno dei
suoi fucili, tutti regolarmente
denunciati. Ha atteso le 18, sapendo che a quellora avrebbe trovato Antonella a casa

A sinistra la porta dellabitazione


di Giulio Tomei; a destra, una
dipendente dellagricoltore
ucciso cade in stato di choc
(fotoservizio Paglianti)

(la moglie lavora come contabile alla Salov, un colosso alimentare di Massarosa che
produce lolio Sagra). Poi salito in macchina, ha parcheggiato a pochi metri dalla villetta di via della Portichina
ed entrato in casa.

LA STORIA

La prima persona che ha incontrato sul suo cammino


stata la suocera. La donna
era in cucina che stava cominciando a preparare la cena.
Lui entrato nella stanza e
gli ha esploso un colpo di fucile in pieno volto, sfigurando-

la e abbandonandola in una
pozza di sangue. Forse credendola morta, uscito dalla
stanza e nel corridoio ha affrontato la moglie. Anche in
questo caso ha mirato al volto. Ma per fortuna la donna
riuscita parzialmente a schi-

vare il colpo che lha comunque ferita alla mandibola sinistra. Poi ha esploso contro di
lei un secondo colpo, che stavolta lha raggiunta ad una
gamba. Il tutto sotto gli occhi
inorriditi della figlioletta che,
sporca del sangue della ma-

Laveva detto: ammazzo tutti


Poche ore prima luomo si era gi presentato armato

dallinviato Giuliano Fontani


VIAREGGIO. Un dramma nel quartiere dei fiori, tra palazzine nuove e piccole serre, dove la citt si allunga nella campagna, fin quando la variante dellAurelia non le sbarra la
strada. Un fattaccio di sangue da moderna periferia metropolitana, non da questa piccola strada, via dei Pioppi, dove
la curva disegna uninsenatura che lascia spazio alla villetta dellorrore e a una stradina interna, via della Portichina.

I vicini testimoniano
di una persona rosa
dalla gelosia e che non
accettava la separazione

E qui che Renato Rossi ha


sterminato il suocero e ferito
la moglie e la suocera a colpi
di fucile, ieri pomeriggio, davanti alla figlia di nove anni.
Quattro-cinque colpi in breve
successione, lultimo dei quali contro se stesso. Perch la
folla era giunta al capolinea,
dopo anni e mesi di liti, incubata in una routine quotidiana senza sbocchi, una disperazione stemperata solo da quei
colpi di testa, impastati di violenza e aggressivit di maschio cacciato e ferito nellorgoglio. Da marzo Renato era
uscito da casa dei Tomei, era
andato ad abitare poco lontano, in un appartamento di
propriet del suocero. Ma
quella situazione non gli piaceva, non avrebbe mai accettato la separazione e il divorzio. Lo diceva a tutti, ma soprattutto lo gridava in faccia
alla moglie e ai suoceri. La
gente del posto dice di aver visto tante volte i carabinieri
davanti alla palazzina dei Tomei, anche ieri mattina, poche ore prima della strage. E
la scena che precede il dramma.
Erano le 11 - racconta una
donna che abita dirimpetto e Gemma, la suocera, era sola in casa. La figlia e il marito, Giuliano, erano al lavoro.
E comparso lui, imbracciava

della paura della bambina,


terrorizzata ogni volta che il
padre si presentava al cancello di casa. Altri pongono
una domanda che insinua
una colpevole sottovalutazione: Perch non gli hanno tolto il fucile?
Non il solo interrogativo
probabilmente destinato a rimanere senza risposta. Perch nessuno potr spiegare fino in fondo lodio che ha armato la mano di Renato Rossi. Si possono solo azzardare
suggestioni: il rancore verso i
suoceri, la gelosia nei confronti della moglie, una figlia
mai considerata fino in fondo, ma soprattutto la paura
di rimanere solo. Solo, Renato, con la sua aggressivit,
con i fantasmi del passato, la
prima moglie che laveva la-

un fucile e lo mostrava alla


donna. Gemma ha telefonato
ai carabinieri, ad un certo momento sembrato porgere il
microfono dalla parte del genero, perch anche i carabinieri sentissero le sue grida:
vi ammazzo tutti...
Alle 18, tra scrosci di pioggia e schioccanti grandinate,
altri tuoni sono risuonati nella piccola casa di via dei Pioppi. Un delitto annunciato dicono adesso in molti nel quartiere del Terminetto tanto
che i suoceri e la moglie avevano addirittura preso in considerazione lidea di piantare
baracca e burattini, vendere
la casa e la serra e andare a
vivere lontano da quelluomo
che aveva trasformato la loro
vita in un inferno.
Alcuni raccontano anche

Il sindaco
di Viareggio,
Marco
Marcucci
arriva
sul luogo
della strage

sciato per andare a vivere a


Corsanico, vicino Massarosa,
la figlia avuta da quel matrimonio, una ragazza di una
ventina danni che solo saltuariamente andava a dormire nella sua casa.
La gelosia, dicevamo. Un
sentimento che accompagnava le mattane di questuomo, ma che non aveva alcuna
giustificazione. Perch Antonella - i vicini di casa lo testimoniano volentieri - una
giovane e bella donna, che ha
avuto la sola colpa di innamorarsi di quel tipo separato dalla moglie e gi padre di una figlia, un tenebroso di poche
parole e ancora meno prospettive.
Ma lamore cieco - dice
una donna che abita a due
passi dalla casa del delitto-suicidio - ed un vero peccato
che Antonella si sia innamorato di quelluomo.
Lei, Antonella, descritta
come una ragazza timida,
semplice, interamente dedita
ad allevare la figlia. Tutto il
suo tempo libero, dopo il lavoro come ragioniera alla Salov, per la bambina: la scuola, la catechesi, i compiti a casa. Una bellezza ancora distinguibile sotto i lineamenti fini
e quasi sbarazzini del volto,
una simpatica francesina,
tanto che quando era giovane la chiamavamo Brigitte
Bardot. Ora, invece, il suo
volto sciupato da una fucilata, la sua esistenza mutilata
degli affetti pi cari. Le resta
la speranza che la madre possa sopravvivere a questa tragedia e che la figlia possa dimenticare lallucinante pomeriggio di ieri.

dre e della nonna (anche se illesa), per sfuggire al massacro riuscita a scappare imboccando la porta duscita e
poi saltando il muretto di recinzione della villetta.
In quegli stessi istanti, il
suocero - udendo gli spari provenire dalla casa - ha abbandonato la serra dove stava lavorando insieme a due dipendenti della ditta. entrato
nella veranda sul retro utilizzata come parcheggio, ma prima ancora che riuscisse ad
entrare in casa dalla porta di
servizio, stato freddato con
un altro colpo di fucile dal genero. Anche questo al volto.
Portato a termine il suo piano di morte, Renato Rossi ha
deciso di chiudere il conto.
Stavolta con se stesso. nuovamente entrato nella villetta trasformata in un mattatoio, si seduto sul divano in
sala e si puntato la doppietta contro il viso, sparandosi
un colpo in bocca.
I soccorritori, allertati dai
vicini di casa, hanno trovato i
due uomini ormai morti. Ma,
fortunatamente, sia la moglie
che la suocera dellomicida
erano ancora in vita. La prima se la caver: con una mandibola seriamente compromessa ed una ferita molto seria alla gamba sinistra, stata trasportata allospedale Santa
Chiara di Pisa dove nella serata stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico.
Ma, pur in prognosi riservata,
non rischia la vita. Disperate,
invece, le condizioni della suocera, ricoverata in fin di vita
allospedale Versilia.
C poi il dramma della figlioletta di nove anni. La piccola, seppur illesa, ha assistito a tutte le fasi del massacro.
E, forse, lei stessa ha rischiato
di essere bersaglio del padre.
Ora sotto shock, coccolata
dai familiari pi stretti della
madre (a sostenerli anche una
psicologa). Ma non potr mai
dimenticare quanto successo
sotto i suoi occhi.

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