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Spiritualit pratica e strumenti della

coscienza 2009-2015
(Andrea Panatta)

dal 2009 al 2015 ho tenuto il vecchio blog (http://quantum73.blogspot.it). Ho iniziato che ero
ancora un praticante di legge di attrazione e un fan di tante cose che poi col tempo ho lasciato
andare, e tuttavia molti di quei post mi sono rimasti nel cuore tanto che spesso finisco per
ricondividerli. Tuttosommato credo che una raccolta abbia il senso di testimoniare una ricerca, una
evoluzione e anche un promemoria per chi, come me si sta muovendo nel delicato mondo della
cosiddetta 'spiritualit'. Il vecchio blog un po' un diario, un po' un registro delle attivit del
momento e aveva a volte toni ingenui su quei temi cos importanti per me, ma non rimpiango ne
rinnego nulla di ci che ho fatto. Tutto servito a portarmi avanti e ad arrivare a quelli che sono i
miei temi di oggi. Da Ho'oponopono, ai Maestri Invisibili, fino alla legge di attrazione questo
enorme sunto rappresenta il condensato di tanti anni di studi, sperimentazione e ricerca. Lo pubblico
in un solo file cosicch possiate stamparvelo o metterlo nei vostri e-reader e portarvelo dietro,
credendo ancora nella sua energia e nella sua utilit divulgativa.
Un abbraccio, e buona lettura.

Ho'oponopono: appunti
Chi sono io?
Qual il fine della nostra esistenza? Il nostro fine tornare allo ZERO, il vuoto. Questo lo stato di
innocenza assoluta. Ti sei mai accorto che ogni volta che c un problema ci sei anche tu?
Dobbiamo chiederci: Cosa succede in me che sta causando questo evento che io percepisco come
problema?
Lunico vero scopo della nostra esistenza tornare alla purezza dello Zero, la libert e linnocenza
che tutto ci che realmente siamo. Allo Zero noi siamo completi. Allo zero noi siamo ispirati dalla
divinit che in noi.
Se non sei il nulla si manifesteranno le tue memorie, meccanismi subconsci, vite passate. Accumuli
di vecchie memorie creano i blocchi che oscurano la nostra luce reale. Le memorie si manifestano
come malattia, morte, problemi finanziari e altre sciagure. Possiamo scegliere: soffrire o lasciare
andare facendo entrare Dio al posto di queste memorie. Hooponopono riguarda la soluzione di
problemi a molti livelli, riguarda la soluzione di qualunque tipo di problema. Come faccio a
cancellare le mie memorie? Con lamore. Hooponopono amore.
Ges diceva AMA I TUOI NEMICI, intendendo dire con questo AMA LE TUE MEMORIE
PASSATE SUBCONSCIE. Dunque puoi dire a te stesso Qualunque sia la memoria che crea il mio
problema X, IO TI AMO MEMORIA.
L'unico problema che abbiamo sono le nostre memorie. Diciamo poi alla parte divina in noi MI
DISPIACE, PERDONAMI PER QUESTE MEMORIE IN ME CHE CREANO QUESTO
PROBLEMA! La fonte divina in noi ci ha creato e solo lei sa cosa pu guarirci davvero. La
divinit in noi appare quando siamo vuoti. LA MENTE RAZIONALE NON SA NIENTE DI
NIENTE ED E' MEGLIO LASCIARLA STARE. Sono le memorie a parlare quando parlate, sono le
memorie a fare domande quando voi fate domande, non il Dio dentro di voi che fa domande ma la
spazzatura! Chi ha creato le memorie? IO! E le memorie sono la causa di ogni problema.
NON DOBBIAMO CONOSCERE LE MEMORIE PER POTERLE ELIMINARE!!
Per quanto tempo dobbiamo fare pulizia? Solo la divinit lo sa, noi non possiamo sapere niente
dobbiamo solo pulire, pulire, pulire. SIAMO TUTTI RESPONSABILI DI TUTTO CIO' CHE
ACCADE INTORNO A NOI. Se faccio qualcosa di male qui potrebbe succedere un disastro da
qualunque altra parte nel mondo.
RICORDATEVI: LA PAURA E' CONTRO DIO!
SE LASCIATE ANDARE LA PAURA, VOI E LA DIVINITA' DIVENTATE UNO.
PERCIO':
AMA LA TUA PAURA, RINGRAZIALA, INNAMORATI DI LEI.
Non dire mai CI VUOLE TANTO, o NON FINIRO' MAI DI PULIRE altrimenti ci metterai
tanto e non finirai mai di pulire.

Non esiste niente di simile a uno stato 'SENZA PROBLEMI'. Tutto ci che c' perfetto, quello che
imperfetto la memoria. Chiediti COSA SUCCEDE IN ME CHE FA ACCADERE QUELLO
CHE SPERIMENTO?. Ricorda, qualcuno deve pulire anche per qualcun altro, altrimenti nessuno
lo far.
Noi siamo la somma di tutti i nostri pensieri, emozioni, parole, decreti e azioni. Siamo dunque
100% responsabili di tutto quanto ci che ci accade. Pulire una memoria la pulir dovunque
nell'universo e se vogliamo arrivare ad essere liberi dobbiamo pulire le memorie. Se il cliente che
ricevi ha un problema, sei tu che lo condividi con lui a livello di memoria, tu sei co-responsabile del
suo problema perch tu sei lui e lui te. Se viaggi in aereo o in treno e sei a Zero, l'aereo e il treno
viaggeranno sempre sicuri. Non avrete mai incidenti. Dite alle vostre memorie GRAZIE! TI AMO!
E verrete ispirati dalla divinit. La memoria verr dissolta. Le forme di pensiero trattenute possono
essere causa di problemi fisici, ma possiamo anche decidere per sempre di rilasciarle. Sono solo
forme di pensiero. Digli TI AMO . NON SO PERCHE' SUCCEDE, MA MI DISPIACE,
CHIEDO SCUSA, TI AMO, PER FAVORE PERDONAMI (riferito alla divinit in te). Devi essere
responsabile e iniziare a pulire per liberartene.
Questa la tua opportunit per lasciar andare e per servire il mondo. Tutto solo forme pensiero e
queste possono sempre essere ripulite.
Non ci importa perch funziona, l'importante che funzioni.
ESSENDO DAVVERO TE STESSO VEDRAI DIO IN TUTTI.
SE VEDI ATTRAVERSO LE MEMORIE NON PUOI VEDERE DIO.
CERCATE PRIMA IL REGNO DI DIO (LO ZERO, LA PUREZZA, L'ASSENZA DI MEMORIE)
E TUTTE LE ALTRE COSE VI SARANNO DATE IN AGGIUNTA.
Se vi prendete cura di voi stessi, tutti gli altri staranno bene, il vostro unico ruolo di essere perfetti.
Se sei te stesso al 100% cosa succede agli obiettivi? Cosa succede alla legge di attrazione? Zero la
perfezione, le memorie sono l'unica imperfezione. Il 'REGNO' il nulla e tutto il resto vi sar dato
in aggiunta. Pulisci te stesso cos che l'altro possa correggere il suo errore. Tutti i vostri problemi
stanno in voi, non negli altri, e tutto quello che dovete fare cancellare le vostre memorie, dovete
innamorarvi delle vostre memorie. Faremo una richiesta al divino creatore di cancellare le memorie,
Dio amore e solo l'amore pu cancellare le memorie.
Qualunque processo scegliate, dovete solo farlo. Ma alla fine non importa a chi ti rivolgi mentre lo
fai.
HO'OPONOPONO lasciar andare, solo la divinit pu cancellare le memorie.
ZERO E' NON AVER NULLA DA DIRE, LO STATO DI PURO AMORE.
A chi parliamo quando diciamo le 4 frasi? NON IMPORTA! FACCIAMOLO!
E GLI OBIETTIVI? NON IMPORTA!! FACCIAMOLO!!

Non dovete crederci, non dovete sentirvi in un certo modo, non dovete meditare, dovete solo
FARLO.
Quando mi accorgo di un problema, chiedo a me stesso Cosa sta succedendo dentro di me che ha
causato questo problema? E come posso correggere questo problema in me?
Il mio lavoro pulire me stesso. Pulendo me stesso il mondo viene ripulito perch io sono il mondo.
Tutto ci che all'esterno di me proiezione e illusione.
E' mia responsabilit mettere a posto ogni cosa che percepisco dal mio interno, connettendomi al
Divino. Io dico Ti amo al Divino, per mettere a posto ogni cosa all'esterno. Io sto ripulendo le mie
memorie. Il dolore dentro di me Memoria Condivisa. Io sto ripulendo antiche memorie
immagazzinate nel mio subconscio. Le quattro affermazioni che dico continuamente e
continuamente nella mia mente, indirizzandole al Divino per fermare il mio chiacchiericcio mentale
sono:
Ti Amo.
Mi Dispiace.
Per favore perdonami.
Grazie.
Pulisco costantemente su ogni cosa, perch non ho idea cosa sia una memoria e cosa sia
l'ispirazione. Pulisco costantemente per arrivare allo stato Zero.
Le nostre menti hanno solo una piccola visione del mondo. Il nostro cervello ci dice cosa fare
PRIMA che decidiamo coscientemente di farlo. Questo significa che le intenzioni arrivano dalla mia
mente inconscia e DOPO arrivano alla mia consapevolezza conscia.
E' provato che non posso controllare l'origine del segnale che mi spinge a passare all'azione.
Nessuna intenzione ha mai dimorato nella coscienza.
Le intezioni sono premonizioni, sono icone che lampeggiano nell'angolo della coscienza per
indicare ci che pu stare per accadere.
... ho realizzato che le intenzioni non sono affatto una mia scelta, solo due leggi dettano la mia
esperienza: ispirazione dalla divinit (nuovo) e memorie immagazzinate nel subconscio. Zero il
mio coesistere con la divinit. E' il luogo dal quale tutte le benedizioni e la ricchezza e la pace
fluiscono. Io guardo oltre le ispirazioni e torno alla sorgente. Zero.
Io amo e perdono me stesso e ringrazio per le mie preoccupazioni. Pulendo le mie memorie il
Divino ha la possibilit di entrare attraverso l'ispirazione.
I problemi di soldi sono semplicemente memorie che si ripetono. Ci sono memorie che allontanano
dallo Zero, per ritornare a Zero io richiedo alla Divinit di cancellare le memorie dietro i miei
problemi col denaro. I problemi col denaro sono programmi. Sto ripulendo le memorie cos che i
problemi scompaiano. Sto ritornando alla pace.
L'ispirazione viene d'improvviso in pochi secondi. Io ricevo idee che vengono dall'ispirazione, pi
che affermare intenzioni io colgo opportunit. Quando vengo dallo Zero dove ci sono zero limiti

non ho bisogno di intenzioni, io semplicemente ricevo e agisco in base alle ispirazioni e i miracoli
accadono. Ripulendo le memorie, che siano memorie o ispirazioni, sar pi capace di scegliere ci
che meglio in quel momento. Se una idea persiste dopo diverse pulizie, agisco in base a quella
idea. Io ho bisogno di AMARE i miei problemi e le mie memorie finch non si dissolvono,
compresi i problemi di soldi. I problemi vengono dalle memorie e non dal divino.
Io devo amare i miei problemi con i soldi.
Ogni cosa di cui faccio esperienza dentro di me. Capisco che le persone stanno agendo a partire da
una memoria\programma e per aiutarle devo rimuovere questo programma. Devo farlo io perch
qualcuno deve pur farlo e il solo modo di farlo pulire:
Ti amo, mi dispiace, per favore perdonami, grazie.
Io sto rilasciando l'energia di questi pensieri dolorosi (memorie) che causano squilibrio, tutte le
soluzioni ai problemi sono dentro di me. Tutto quello che mi appare nella vita solo una proiezione
dei miei programmi subconsci.
Ogni pensiero imbevuto di memorie dolorose.
L'intelletto da solo non pu risolvere questi problemi.
Con Ho'oponopono la divinit prende le memorie dolorose, le neutralizza e le cancella, in questo
modo io sto neutralizzando l'energia associata alle persone e alle cose. Una volta che l'energia viene
neutralizzata, l'energia viene rilasciata e c' uno stato nuovo, nel quale io sto consentendo alla
divinit di arrivare e riempire i vuoti con la luce.
Io pulisco ogni volta che noto un problema e dico cosa dentro di me sta causando questo
problema? e poi chiedo perdono per qualunque cosa sia in me che causa questo.
Chiedendo perdono faccio in modo di pulire la strada affinch si manifesti la guarigione. Quello che
blocca il benessere una mancanza d'amore, il perdono apre le porte affinch questo possa tornare.
Quando qualcuno ha mal di schiena vado in me e mi chiedo cosa sta accadendo in me che causa il
suo mal di schiena?
Sto chiedendo all'amore di rettificare gli errori in me dicendo Mi dispiace, per favore perdonami
per qualsiasi cosa stia succedendo dentro di me che si manifesta come questo problema. La
responsabilit dell'amore poi quella di trasmutare gli errori dentro di me che si manifestano come
il problema. Ogni problema un'opportunit di pulire e non sono altro che vecchie memorie del
passato che si mostrano per darmi un'altra possibilit di vederli con l'occhio dell'amore e agire a
partire dall'ispirazione.
Io mi sto prendendo la piena responsablit per la mia vita, io devo prendermi la piena responsabilit
per ci che le persone sperimentano e Ti amo il codice che sblocca tutta la guarigione, che IN
ME, io ho bisogno di guarire ME.
I programmi sono come un credo, la mia sfida di pulire tutti i programmi cos che io torni a Zero
dove l'ispirazione pu arrivare. Tutte le mie memorie sono condivise.
Ho'oponopono richiede impegno, il divino non un cameriere e non prende ordini. Il processo
richiede costante focalizzazione sulla pulizia. Io sto dissolvendo i programmi limitanti che vedo e
sento, ma non con la mente, perch la mente non ha idee su ci che sta succedendo. Io devo lasciar

andare e fidarmi e rimango in questo momento:


quando dico TI AMO sto pulendo tutto ci che presente in questo momento;
quando dico TI AMO sto evocando lo spirito dell'amore affinch guarisca dentro di me ci che sta
creando o attraendo le mie circostanze esterne. Sto pulendo in me il programma nascosto che stiamo
partecipando, io sto mirando alla pace.
IO NON PIANIFICO, MI FIDO DELLA DIVINITA'
Io amo, riconosco e apprezzo TUTTO. Amando e dicendo a tutto TI AMO permetto al divino
creatore di cancellare le memorie nella mia mente subconscia e rimpiazzarle nella mia anima e nelle
anime di tutti con pensieri divini, azioni, fatti e parole divini. La divinit trasforma l'energia
bloccata.

Hooponopono un processo di costante, incessante azzerarsi cos che la creazione (ispirazione)


possa avere luogo. Chiedo a me stesso cos' che non so che devo ripulire? Non ho idea di quello
che sta succedendo. La mia mente potr servire solo la memoria o l'ispirazione e solo una alla
volta.
Quando sono a Zero, ogni cosa disponibile, io sono creato a immagine e somiglianza del Divino:
VUOTO E INFINITO. Se un'idea ancora l dopo diverse pulizie, agisco in base a quella, ma non
pianifico, mi fido del divino affinch si prenda cura dei problemi (memorie). Se qualcosa nella
mia esperienza, qui per essere ripulita.
IO CREO OGNI COSA NELLA MIA REALTA'
IO HO ATTRATTO LA MIA SITUAZIONE E STO
PERDONANDO ME STESSO E L'ENERGIA CHE
CIRCONDA IL PROBLEMA.
Io sto muovendo l'energia dentro di me, amo me stesso per amare gli altri.
Io sto ricordando chi veramente sono, la mia vera natura amore. Il successo sta fluendo a me
facilmente mentre pulisco me stesso.
Ho cambiato il modo in cui mi approccio alla vita, c' stato un cambiamento nel mio corpo e nel
mio stato mentale. Provo a vedere Dio in ogni cosa (non il male), qualunque cosa mi capiti di
vedere, mi sto focalizzando solo sugli aspetti positivi.
Pulisco il vecchio per fare spazio al nuovo.
Ho'oponopono una metodologia e una filosofia di guarigione e PERDONO.
Leggere il nome di una persona porta chiarezza e unione, esprimete amore per l'altra persona:
Io chiedo perdono per ogni errore cosciente o non cosciente del passato e del presente mio e dei
miei antenati, commesso da loro e dai loro predecessori, lungo tutta la linea fino all'inizio del tempo
e della vita microbiotica.
Ci sar sempre spazzatura che salter fuori, io continuo a dire che sono responsabile al 100% (senza

colpa) e semplicemente pulisco, lascio andare e lascio che la divinit prenda il controllo. Non perdo
tempo con domande mentali COME? QUANDO? CHI? ... io faccio esclusivamente la pulizia e
facendola mi tolgo dalla mia strada, lascio andare i problemi da dentro di me e lascio che Dio
agisca.
Io continuo senza nessun giudizio contro me stesso, perch in me trattengo gli errori di tutto il
mondo (come fanno tutti).
La ragione e l'intelletto causano PAZZIA, CONFUSIONE, INCERTEZZA.
Siamo tutti gi perfetti, i problemi sono soltanto le nostre memorie.
E' pi importante continuare a pulire che qualunque altra cosa, mentre lo faccio mi saranno date
idee per risolvere problemi, avr sempre problemi quindi io pulisco, pulisco, pulisco. Non sono solo
miei problemi, sono memorie condivise e per liberarmene l'unico modo mandare AMORE alla
divinit. La divinit sente e risponde nel modo migliore per tutti, nel momento migliore per tutti. Io
posso scegliere (di pulire) ma non decidere (quando arriveranno i risultati). E' LA DIVINITA' A
DECIDERE. Io pulisco, pulisco, pulisco.... non ho intenzioni, non ho aspettative, ho bisogno solo di
pulire tutto ci che mi capita in quanto so soltanto che la pulizia interiore conduce a risultati
esteriori, oltre a questo posso scegliere di pulire ma non posso decidere quali saranno i risultati della
mia pulizia.
Le mie memorie hanno bisogno di grande persistenza e diligenza per essere pulite, la guarigione MI
ACCADE mentre le pulisco.
Lo scopo di questa vita essere ripristinato all'amore, momento per momento, sono qui per vedere
che i miei pensieri creano la vita cos com', momento per momento. I problemi non sono persone,
luoghi o situazioni, piuttosto i pensieri che abbiamo su di loro. Dunque sono qui per apprezzare il
fatto che non c' un l fuori e nel fare questo la qualit della mia vita cambia in maniera radicale. IO
PRATICO CONTINUAMENTE L'IDENTITA' DEL SE' ATTRAVERSO HO'OPONOPONO, IL
PROCESSO DI PENTIMENTO, PERDONO E TRASMUTAZIONE, per qualunque cosa stia
succedendo in me, che sperimento coscientemente o meno. Mi prendo il 100% della responsabilit
di ci che capita... sono perfetto e le imperfezioni che vedo sono solo memorie che reagiscono e si
ripropongono come GIUDIZIO, RISENTIMENTO, RABBIA, IRRITAZIONE e il resto della
spazzatura che porto dentro la mia anima.
Non ho a che fare con la persona\problema, ho a che fare coi sentimenti che sperimento e mentre
pulisco questi dentro di me, anche i problemi e le persone relative si puliranno e guariranno.
ORA INIZIO A REALIZZARE CHE IO SONO RESPONSABILE PER QUALSIASI COSA
CHIUNQUE DICA O FACCIA, SEMPLICEMENTE PERCHE' SONO NELLA MIA
ESPERIENZA. Se io ho creato la mia realt infatti, allora ho creato tutto ci che vedo comprese le
parti che non mi piacciono.
Pulisco le energie condivise dicendo alla divinit:
Ti amo
mi dispiace
ti prego di perdonarmi

grazie.
Ma non lo faccio per ricevere qualcosa in cambio, io lo faccio per ripulire le energie condivise cos
che nessuno debba farne ancora esperienza. Il processo di pulizia non si ferma mai perch ho il
dovere di ripulire tutto ci che fa parte della mia esperienza e se sono il creatore della mia stessa
esperienza allora TUTTO CIO' CHE VEDO qualcosa di cui sono responsabile. La divinit in me
sta gi inondandomi di amore a livello Zero, ma non sono ancora l e dicendo Ti amo, mi dispiace,
per favore perdonami, grazie, io sto pulendo tutti i programmi in me che mi impediscono di essere
allo stato Zero.
Fare Ho'oponopono equivale a pagare il mutuo che pende sulla vostra anima, qualcuno lo chiama
Karma, noi preferiamo chiamarle memorie. Eliminare le memorie equivale a ripulire il vostro
karma, ma non vogliamo farlo con uno scopo preciso, perch solo Dio sa con cosa rimpiazzare le
nostre memorie. Vogliamo farlo per essere in pace con noi stessi in qualunque situazione verremo a
trovarci. Solo cos potr mostrarsi la soluzione migliore per ogni problema.

Creare
Per creare qualcosa nella realt deve prima esserci un moto della coscienza, una sensazione di
mancanza, ossia dobbiamo avere un desiderio. I desideri tuttavia possono diventare un'arma a
doppio taglio. Puoi desiderare una cosa con gioia sapendo che prima o poi arriver o puoi rendere il
tuo desiderio semplicemente un incubo nella 'speranza' che questo arrivi, fantasticando di continuo
sul fatto che potrebbe non arrivare mai. Desiderare con gioia non assomiglia affatto al desiderare
comune dell'essere umano tipo, perch privo di attaccamento, ansia ed ricolmo invece di
aspettative positive. Desiderare con gioia il primo passo per materializzare una qualunque
condizione della propria esistenza, ed il primo anello di una catena abbastanza precisa di passi.
Un'altra complicazione rappresentata dal fatto che potremmo avere un desiderio che non nostro
(ma di nostro padre, nostra madre per esempio) o addirittura potremmo non sapere che cosa
desiderare, nel qual caso la priorit andrebbe al ricercare i veri bisogni della propria anima (oggetto
di un futuro post). Quando si sia stabilito che cosa si desidera credo che il passo successivo sia il
cercare di rimuovere i dubbi (se ce ne sono) sul fatto che quel qualcosa possa realizzarsi, e il dubbio
dovrebbe essere tolto non tanto a livello di pensiero (puoi sempre controllare i tuoi pensieri), quanto
a livello emozionale, corporeo. Questo fondamentale per me. Non puoi credere a un pensiero di
ricchezza se hai addosso un'emozione di povert, e in linea di massima le emozioni sono indici
rilevanti di meccanismi subconsci in azione a nostra insaputa. Il lavoro sulle emozioni negative
riguardo a quello che vogliamo perci per me imprescindibile. L'agire invece l'ultimo anello di
questa catena e si dovrebbe agire solo alla fine di un processo alchemico che ci ha portato alla
certezza. L'azione ispirata l'unica in grado di essere efficace, ma come facciamo a capire che
un'azione che abbiamo in mente sia davvero ispirata e non un frutto di nostre elaborazioni?
In genere quando ci muoviamo verso qualcosa che vogliamo davvero, la realt si metter in moto
per darci delle indicazioni precise, esterne o interne. Nei periodi in cui si lavora a qualche
materializzazione bisogna essere attenti ai segnali dall'ambiente e del pensiero, perch la realt
una cosa viva che ci parla, ci risponde e ci d segnali di ogni genere. L'azione ispirata sar quella
che origina dalle indicazioni dateci da questi segnali. Mi rendo conto che all'inizio non facile da
fare e bisogna allenarsi con le intuizioni ricevute che non sono sempre chiarissime, e anzi a volte
lasciano pi confusi di prima. Ma pian piano il percorso verso ci che stiamo cercando di creare
tende a chiarificarsi da s, e non faremo altro che consentire e seguire. Altra cosa da non far mai
cercare di anticipare con la mente il modo in cui ci che abbiamo chiesto dovr arrivarci. Il nostro
s superiore che si occupa di realizzare le nostre richieste ha una capacit di vedere molto pi estesa
del problema sia nello spazio che nel tempo e le sue pianificazioni potrebbero sfuggire alla nostra
comprensione logica. E' bene perci rilassarsi, consentire, seguire e smettere di pensare di sapere.

Ecco una pratica utile a chi vuole iniziare a lavorare con questi sistemi invitandovi a iniziare subito
a fare gli esercizi:

Funziona! (di R.H. Jarrett)


Nota del traduttore: gi molto prima di "The Secret" e tutto il resto, c'era un vasto gruppo di
mistici e intellettuali che si occupava di diffondere e insegnare i principii della legge

dell'attrazione. Questo libricino di poche pagine uno dei pi belli per la sua efficacia e
brevit e per il fatto che in s racchiude moltissimi dei principii di cui abbiamo sentito
parlare, in forma immediatamente praticabile. Questo 'tesoro' datato intorno al 1926. Il
testo stato riassunto nel contenuto e in alcune parti stato tradotto letteralmente. Sono state
tolte alcune parti minime non essenziali e alcuni paragrafi sono stati parafrasati. L'originale
disponibile in internet essendo entrato nel pubblico dominio.

Se sapete cosa volete potete averlo! Eccovi un piano d'azione conciso, definito, efficace, con regole,
spiegazioni e suggerimenti per migliorare la vostra condizione nella vita. Quali sono i segreti per
ottenere ci che si desidera? Certe persone sono davvero nate sotto una buona stella o qualche altra
influenza che gli consente di avere tutto quello che sembra cos desiderabile? E se non cos allora
qual la causa della differenza di condizioni esistenti fra gli esseri umani?
Molti anni fa, sentendo che doveva esserci una risposta logica a questa domanda, decisi che avrei
dovuto trovare, se possibile, di cosa si trattasse. Ho trovato la risposta con mia grande soddisfazione
e, per anni, ho donato queste informazioni agli altri che le hanno usate con successo. Da un punto di
vista scientifico, psicologico o teologico alcune delle affermazioni seguenti potrebbero essere
interpretate come non corrette, ma nonostante ci il piano ha portato i risultati desiderati a coloro
che lo hanno seguito nelle sue semplici istruzioni, ed credendoci sinceramente che ve lo presento
ora in modo tale che porter felicit e beni a moti altri esseri umani.
Riguardo agli oggetti e ai beni, l'attitudine generale quella di non credere affatto che i desideri
possano realizzarsi. Gli esseri umani non sono consapevoli di quel potere cos vicino che risulta
invisibile; cos semplice nell'operare che difficile da concepire e cos sicuro nei risultati che non
viene mai usato coscientemente e perci non viene mai riconosciuto come la vera causa del
fallimento o del successo. Quante volte avete pensato "Ah! se solo potessi avere pi soldi", oppure
"Se avessi quella casa o quel lavoro allora...." . Se siete tra quei milioni di persone che pensano in
questo modo e volete un deciso cambiamento nella vostra presente condizione, sappiate che potete
averla, ma prima di tutto dovreste sapere cosa volete esattamente e ci potrebbe essere un compito
per niente semplice. Quando riuscirete ad allenare la vostra mente oggettiva (la mente che usate tutti
i giorni) a decidere definitivamente le cose o condizioni che desiderate, avrete intrapreso il vostro
primo grande passo verso il compiere e l'assicurarvi ci che volete.
Ottenere ci che volete non pi misterioso o incerto di quanto lo siano le onde radio intorno a voi.
Sintonizzatevi correttamente e otterrete risultati perfetti, ma per fare questo, necessario
ovviamente sapere qualcosa riguardo al vostro equipaggiamento e avere un piano d'azione. Voi
possedete al vostro interno un enorme potere che vuole servivi ed ansioso di farlo, un potere
capace di darvi tutto ci che desiderate davvero. Questo potere descritto da Thomson Jay Hudson,
autore del libro "The Law of Psichic Phenomena" (ndt :"la legge dei fenomeni psichici") come
mente soggettiva. Altri scrittori hanno usato nomi e termini diversi ma tutti sono concordi sul fatto
che sia onnipotente. Quindi io chiamo questo potere "Emmanuel" (Dio in noi). A discapito del nome
di questo grande potere o della conscia ammissione di un Dio, il potere capace ed desideroso di
portare a una perfetta conclusione ogni ardente desiderio od obbiettivo della vostra mente, ma
dovete essere veramente veramente decisi in ci che desiderate. Desideri occasionali o desideri
espressi debolmente non formano una perfetta connessione o comunicazione col vostro potere

onnipotente. Quindi dovrete desiderare ardentemente, sinceramente e realmente certe condizioni,


siano esse mentali, fisiche o spirituali.
Le vostre menti oggettive sono cos barcollanti che in genere voi vi limitate a 'desiderare' alcune
cose e quel meraviglioso, intelligente potere dentro di voi non riesce a funzionare. Molti desideri
sono infatti semplici espressioni vocali. Se siete decisi nel voler cambiare le vostre presenti
condizioni, eccovi un piano conciso, definito e che vi dar sicuri risultati, con regole, spiegazioni e
suggerimenti.
Il Piano d'Azione
Scrivete su carta in ordine di importanza le cose o le condizioni che davvero volete. Non abbiate
mai paura di chiedere troppo. Lasciate stare questo limite e scrivete tutto quello che desiderate.
Gestite la lista giornalmente, aggiungendo o togliendo da essa, finch non sar esattamente come
voi la desiderate. Non siate scoraggiati della quantit di cambiamenti necessaria perch questo
naturale. Ci saranno sempre cambiamenti che si aggiungeranno alla lista ogni qualvolta otterrete ci
che avete scritto, e ogni volta che i desideri si avvereranno.
Tre regole positive di materializzazione.
1. Leggete la lista di ci che volete tre volte al giorno: mattina, pomeriggio e sera.
2. Pensate a ci che volete il pi spesso possibile.
3. Non parlate a nessuno del vostro piano eccetto che al grande potere dentro di voi che manifester
per ogni vostro obbiettivo il giusto metodo di realizzazione.
E' ovvio che non potrete acquisire fede all'inizio. Alcuni dei vostri desideri razionalmente
potrebbero sembrare pressoch impossibili, nonostante ci scriveteli sulla vostra lista al posto
che indica il loro giusto grado di importanza per voi. Non c' bisogno di analizzare come questo
potere dentro di voi andr a realizzare i vostri desideri. Tale procedura inutile come lo sarebbe
cercare di immaginarsi perch e in che modo un chicco di granturco piantato in un terreno fertile
possa fiorire prima in un gambo verde e poi in una pannocchia che contiene centinaia di grani,
ognuno capace di fare quello che il primo ha fatto. Se seguirete questo piano definito e rispetterete
queste tre semplici regole, il metodo di manifestazione si paleser per vie misteriose e in molti casi
prima di quanto vi aspettiate. Quando nuovi desideri vi arrivano e volete metterli una posizione
prioritaria, tra i primi della lista, allora potete stare sicuri che state lavorando in maniera corretta. Il
fatto di rimuovere dalla lista cose che pensavate di volere un altro segno indiscutibile di
progresso.
Inoltre naturale essere scettici e avere dubbi, ma, quando questo accadr, prendete la vostra lista
immediatamente! Rileggetela! O se l'avete memorizzata parlate immediatamente al
vostro s interiore a proposito dei vostri desideri finch i dubbi che interferiscono col vostro
progresso non svaniscono. Ricordate, niente vi pu impedire di avere ci che ardentemente
desiderate. Altri hanno ottenuto queste cose, perch non voi?
Il potere onnipotente dentro di voi non entra in nessuna discussione o controversia. Sta solo
aspettando ed assolutamente volenteroso di servirvi quando sarete pronti, ma la vostra mente
oggettiva cos suscettibile alle suggestioni che quasi impossibile fare progressi quando, per
esempio, siete circondati da scettici.

A questo proposito cercate di scegliervi gli amici con cura e associatevi con persone che hanno ora
alcune delle cose che realmente desiderate ma non discutete mai il metodo che avete scelto per
manifestarle. Sulla vostra lista scrivete cose materiali come il denaro, la casa, un'automobile o
qualunque cosa possa essere, ma non vi fermate a questo. Siate pi precisi e definite i dettagli. Se,
ad esempio, volete un'automobile, decidete quale marca, modello colore e tutti gli altri dettagli,
inclusa la data entro cui la volete. Se volete una casa decidete la struttura, il pavimento, i mobili, la
locazione, il costo. Se il denaro che volete scrivete l'esatta somma. Se volete battere un record
nella vostra attivit commerciale scrivetelo. Potrebbe essere un record di vendite. Se cos scrivete
il totale, la data richiesta, il numero di unit che dovete vendere per farcela e cos via per ogni
dettaglio possibile. Vi potr sembrare folle all'inizio, ma non potrete mai realizzare i vostri desideri
se non sapete con certezza e in dettaglio quello che volete e quando volete che accada. Se non
potete deciderlo significa che non siete fermi e il vostro desiderio non ardente, dovete essere
precisi, e quando lo siete i risultati saranno sempre sorprendenti e quasi incredibili.
Un nemico naturale e antico apparir senza dubbio quando avrete il vostro primo assaggio di questo
potere di materializzazione. Questo nemico si manifester in voi come il tentativo di screditare la
vostra materializzazione, sotto forma di pensieri come "non pu essere, stato solo un caso. Che
incredibile coincidenza!" Quando arrivano tali pensieri tornate a ringraziare e a dare credito al
vostro potere onnipotente di materializzazione. Facendo questo vi guadagnate sicurezza e ancora
materializzazioni e col tempo proverete a voi stessi che c' una legge che funziona - sempre quando siete in sintonia con essa. Non potete ringraziare sinceramente e onestamente senza
gratitudine ed impossibile essere grati senza essere felici. Quindi quando state ringraziando il
vostro migliore amico che il vostro potere onnipotente per tutte le meraviglie e i regali ricevuti,
fatelo con tutta l'anima e che si rifletta sul vostro viso! Questo potere e ci che capace di fare
oltre la comprensione quindi non provate a capirlo ma accettate la manifestazione con
ringraziamenti, felicit e con una fede rinforzata.
*Attenzione*
Esiste la possibilit di volere e ottenere ci che vi pu rendere miserabili; ci che distrugger la
felicit di altri; ci che causer malattia, morte; ci che vi porter via la vita eterna. Potete avere ci
che volete ma dovete prendervi anche i rischi di ci che fate. Quindi nel pianificare ci che volete,
pianificate ci che siete sicuri dar a voi e ai vostri amici il bene pi grande qui, sulla terra. Questo
metodo di assicurarvi ci che volete si applica a qualunque cosa siete capaci di desiderare e lo
scopo cos grande e cos vasto che vi consiglio di mettere nella vostra prima lista solo cose con le
quali avete familiarit, come una somma di denaro o un evento compiuto, o il possesso di beni
materiali. Tali desideri sono pi semplici da ottenere, ad esempio, della cessazione di abitudini
antiche, del bene degli altri o della guarigione di malattie mentali o fisiche. Materializzate prima le
cose minori, poi iniziate il passo successivo e quando questo si materializzato allora cercherete le
cose pi alte e pi importanti nella vita ma molto prima che voi raggiungiate questo stato del vostro
progresso molti desideri importanti si faranno strada nella vostra lista. Uno di questi sar di essere
di aiuto agli altri cos come voi siete stati aiutati. Grande il premio per coloro che aiutano e danno
senza pensare a se stessi perch impossibile essere altruisti senza guadagno.
In conclusione
Un po' di tempo fa Emile Cou venne nel nostro paese e mostr a migliaia di persone come aiutare

se stesse. Migliaia di altri ridicolizzarono le sue idee e si trovano oggi dove si trovavano prima della
sua visita. Quindi, tornando al nostro piano d'azione, potete accettarlo o rifiutarlo e potete rimanere
quello che siete o avere qualunque cosa desiderate. La scelta vostra, ma Dio garantisce che voi
possiate trovare in questo volumetto l'ispirazione per scegliere in maniera appropriata, seguire il
piano e quindi ottenere come molti altri hanno ottenuto tutte le cose, qualunque esse siano, che
desiderate. Rileggete tutto da capo, ancora e ancora e ancora. Memorizzate le tre regole positive
della materializzazione. Mettetele alla prova ora su ci che desiderate maggiormente in questo
momento. Questo libro avrebbe potuto essere scritto facilmente per 350 pagine ma stato
deliberatamente accorciato per renderlo facile da leggere e semplice da capire e usare.
Lo proverete?

Migliaia di vite migliorate vi testimonieranno il fatto che Funziona!

Il Piano d'azione
Scrivete su carta in ordine di importanza le cose o condizioni che davvero volete.
1. Leggete la lista di quello che volete per tre volte ogni giorno: mattina, pomeriggio e sera.
2. Pensate a quello che volete pi spesso possibile.
3. Non parlate a nessuno del vostro piano d'azione eccetto che al grande potere dentro di voi che
paleser alla vostra mente oggettiva il metodo di manifestazione.

Una lettera per voi dall'Autore

Caro lettore, i grandi possedimenti della vita sono tutti doni che vi vengono regalati
misteriosamente. La vista, l'udito, il respiro, l'amore per la vita in se stessa. Lo stesso vero per le
idee, le pi ricche di queste ci sono state date come per esempio la potente idea dalla quale nato
questo libro che vi stato dato. Cosa state facendo con tutto ci? Sareste sorpresi se vi dicessi che la
cosa pi remunerativa che potreste fare donare?
Potete farlo in maniera semplice e pratica inviando questo libro a quelli che conoscete che ne hanno
bisogno. Potete cos aiutare la distribuzione di questa opera che un valido sforzo per rendere le
vite degli altri migliori e pi felici. Conoscete sicuramente persone che sono ferme o che sono
preoccupate o scoraggiate. Questa la vostra possibilit per aiutarle ad aiutare s stesse. Se tenete
questo libro solo per voi stessi allora perderete la conscia soddisfazione che arriva dal fare del bene.
Quando altri leggeranno questo perch voi lo avrete donato allora sarete in linea con la legge della
vita che afferma " nel dare che si riceve" , e potrete aspettarvi, a ragione, prosperit e ottenimenti.
In fine avrete quella sensazione interiore di aver fatto una buona azione senza possibilit d'esser
ringraziati apertamente e il vostro premio arriver in segreto con un potere aggiunto e
consentendovi di vivere una vita pi grande.
(L'autore)

Ho'oponopono e la pillola magica


...di base sono uno settico incallito. Ma tra le cose che vanno oltre la razionalit di cui mi fido
ciecamente c' quella sensazione di 'giusto' quando sono a contatto con qualcosa di estremamente
potente. Io non ho mai avuto simpatia per Joe Vitale, tuttavia quando usc 'The Key' sentii il bisogno
irresistibile di acquistarlo. Ora, 'The Key' il classico libro che io eviterei come evito tutto quello
che ha la copertina simile a 'The Secret', ma il discorso qui si faceva strano. Vibrazionalmente mi
attirava. Cos con tutta una serie di coincidenze che non sto qui a raccontarvi metto le mani su 'The
Key' e inizio a leggere con interesse relativamente scarso il contenuto, dato che gran parte delle
tecniche menzionate le conoscevo gi. Tuttavia quando arrivo al capitolo che parla del Dottor Hew
Len e di Ho'oponopono ho avuto nuovamente quella sensazione di 'giusto' che mi dice che sono in
contatto con qualcosa di rilevante, tanto che ho smesso di leggere il libro (che non ho mai
terminato) e mi sono messo a cercare informazioni su internet. Ovviamente qualcosa c'era ma si
faceva strada in me l'idea che dovesse esserci di pi di quelle quattro frasi e che l'ideale sarebbe
stato un bel seminario. Dopo la mia iniziale scoperta e dopo il sospirato seminaro (a Verona) mi
trovo a constatare quanto questo insegnamento, come molti altri di questo periodo, venga un po'
malinterpretato oltre che fatto oggetto di speculazioni da parte di persone che cercano ancora una
volta la 'pillola magica' che risolve tutti i problemi. Ho'oponopono non una tecnica per esercitare
la legge dell'attrazione, non una tecnica di meditazione, non riguarda il sentirsi in un certo modo
mentre la si fa (come purtroppo ho letto da qualche parte) e soprattutto non parte della cultura
Huna (come ha detto Len, Huna degli umani, Ho'oponopono viene da un'altra parte). Soprattutto
non una pillola magica (n lo la legge dell'attrazione secondo me), ma un lavoro alchemico che
richiede tutta una vita e oltre e che virtualmente non ha mai, mai fine. Mi sono imbattuto in una
quantit di siti (anche italiani purtroppo) che promettono felicit e miracoli a go-go e, certo, questo
senz'altro uno degli effetti collaterali dell'applicare il metodo. Tuttavia non proprio questo il
punto e credo che la gente che scrive questa roba non sta facendo un buon servizio all'umanit e alla
diffusione stessa di Ho'oponopono. Lo stesso Dottor Len si premurato di avvertirci di non provare
a 'insegnare' a nessuno questo lavoro interno della coscienza, e che quando accade di sentire il
bisogno di 'insegnare', magari con la pretesa di 'salvare' qualcuno o anche, perch no, di fare soldi
facili con qualcosa che non nostra, questa non altro che una delle infinite memorie che
andrebbero cancellate con il mantra o con uno degli strumenti, o attraverso i 12 passi.
Ho'oponopono stato creato per riportare gli esseri umani a sperimentare l'amore attraverso il vuoto
del s non certo per far vendere libri o pubblicizzare siti (che danno informazioni sbagliate tra
l'altro). Self Idetity Trough Ho'oponopono un metodo di restauro dell'esperienza del divino,
rielaborato da Mornah Simeona a partire dalla vecchia versione di Ho'oponopono per renderlo pi
adatto a tempi moderni, e si basa sul concetto di cancellazione di vecchie memorie (chiamatele
Karma se volete) attraverso la trasmutazione che solo la nostra parte Divina pu operare. La pulizia
delle antiche memorie una disciplina continua, inarrestabile e soprattutto un processo che non
dovrebbe mai fermarsi e pu diventare anche frustrante e noioso perch noi cerchiamo risultati,
mentre la prima cosa che il dottor Len ci ha insegnato proprio il distacco dal risultato. Questo
quanto. Il come ci pu essere fatto tutto un discorso a parte al quale, secondo me, solo il
seminario pu rendere giustizia. Tutto questo per spiegare anche un concetto a me caro e cio che
non esistono pillole magiche che cambiano la vita in 30\40\60 giorni che siano valide per tutti nello
stesso modo. Non pu esistere qualcuno l fuori che abbia una soluzione pronta e impacchettata per

noi. Arrivare alla coscienza di abbondanza, salute e interezza un processo che pu richiedere un
istante ad acluni e trent'anni ad altri ma richiede sempre e comunque il ritornare all'amore (assenza
di giudizi, distacco dal senso comune, autoaffermazione, risoluzione dei propri coflitti\difetti e cos
via) e non pu prescindere da una ricerca interiore e una eliminazione dei propri demoni.
E in questo Ho'oponopono pu rivelarsi uno dei pi grandi alleati che possiamo avere.

Non resistere al male


Uno dei libri pi potenti in cui mi sono imbattuto di recente "Transurfing: lo spazio delle varianti"
di Vadim Zeland. I suoi concetti sono incredbilmente simili a qualcosa che mi ronza in testa da anni
ma che non avevo mai avuto modo di formulare appieno, vivendola pi come una 'sensazione' che
come un concetto reale. Il libro costruito intorno al concetto di 'non reazione', cio una disciplina
mentale che richiede un continuo stato di vigilanza sul proprio stato emozionale e di pensiero, e
questo allo scopo di potersi emancipare dal turbinio delle situazioni esterne che apparentemente
rischiano di coinvolgerci. Nel mondo reale le cose che 'capitano' non sono mai frutto del caso, ma
sono il risultato della somma dei pensieri e delle emozioni cristallizzate nel tempo che tendono a dar
origine a un fatto. In un certo senso (molto pi letterale di quanto non si pensi) siamo noi a creare e
orchestrare gli eventi esteriori a livelli profondi e sottili della mente, per motivi che apparentemente
non ci sono chiari. Senza scendere nei dettagli del libro, che sono per altro molti e molto particolari,
ci tengo a precisare quanto sia importante non reagire al 'male' o meglio, a ci che noi crediamo
essere male. A parte tutte le teorie su cosa interpretiamo e come interpretiamo, il discorso pu essere
riportato sul piano puramente energetico. La reazione a un qualcosa di male vuol dire emozionarsi,
pensare all'emozione generata, continuare a pensare a quello che successo, e cos via, fino alla
creazione di un circolo vizioso che emette energia a una certa frequenza. Quella frequenza sar
principalmente ci che attirer a noi ulteriori problemi, o nella peggiore delle ipotesi ci far
ammalare. Sul perch le persone non capiscano questo semplice fatto ho diverse opinioni. La prima
forse che non conoscono affatto questo meccanismo e credono invece che le reazioni siano una
funzione sana e tutto sommato automatica della loro psiche. Per molte persone non si pone il
problema di un controllo di s stessi, pertanto subiscono passivamente qualunque accadimento
nell'area psichica come un fatto inevitabile. Non sono di questo avviso. Molta produzione
metafisica di questi anni sta mettendo in luce quanto sia importante 'gestire' le emozioni, non da un
punto di vista psicologico, ma proprio da un punto di vista fisico. Si inizia a vedere che se l'energia
segue il pensiero, e le emozioni sono energia, allora per forza di cose anche le emozioni debbono in
una certa misura seguire il pensiero. Si inizia a capire che reagire e lasciarsi vivere dalle proprie
emozioni, o anche reprimerle, non sono sistemi efficaci, ma si pu invece rilasciarle facilmente con
tecniche neanche troppo complicate (alcune delle quali sono Eft, Sedona Method, Effortless Life
System ecc ecc). Un'altra opinione che ho di questo dare per scontato l'influenza delle emozioni
che tutto sommato siamo molto attaccati alle nostre emozioni pi basse e fondamentalmente ci
piace avere ragione su qualcosa, anche se l'opinione su questo qualcosa ci causa dolore e/o
sofferenza. Nello Sviluppo Psichico una delle tecniche che ha dato risultati migliori stata portare
le persone a 'smettere di voler avere ragione', con un conseguente cospicuo rilascio di energia
psichica bloccata.
Se invece combatto contro qualcosa, ne parlo, la odio, ne discuto con gli amici, me ne lamento di

continuo, sto facendo un qualcosa che non ovvio a prima vista, ma che Vadim Zeland ha spiegato
molto bene nel suo libro. Sto indirettamente dando energia e sostanza proprio alla cosa di cui mi
vorrei liberare, anche se questa energia negativa ed esistono strutture energetiche (io le chiamo
Egregore, Vadim le chiama i Pendoli) create apposta per assorbire e trasmutare a proprio vantaggio
energie quali l'odio, la rabbia, il risentimento e soprattutto la paura. Questo concetto far ridere
qualcuno, ma non sar di certo una novit per gli studiosi di occultismo e scienze esoteriche, anche
se penso che Zeland sia andato un bel po' pi in l dei classici libri di occultismo dove si parla di
Egregore e credo che i suoi 'Pendoli' esistano davvero e siano un prodotto in un certo senso figlio di
questa epoca storica.
Non resistere al male fondamentalmente questo, smettere di opporsi, essere in pace e
possibilmente ignorare la presunta fonte del nostro turbamento ed un modo (forse uno dei pi
veloci) per accedere a uno stato dell'essere superiore alle correnti emozionali in cui affogano gli
esseri umani, uno stato in cui si in controllo, in cui si percepisce meglio la realt e s stessi, e
soprattutto uno stato in cui si pu facilmente controllare il proprio destino.
Primi passi
Il pensiero una energia reale, anzi il pensiero letteralmente una cosa viva. Tutto quello che io
penso produce nella realt circostante una influenza e una perturbazione di campi, che diffonde il
contenuto dei miei pensieri. Questo per gli scettici quasi sempre un problema da accettare e per
me stato fonte di innumerevoli discusssioni, ma ho imparato a capire che cos, attraverso
l'esperienza e gli esperimenti. Oggi centinaia di libri ci stanno informando di qualcosa che alla
scienza esoterica era gi noto da millenni, cio che il fatto che il pensiero sia energia e il fatto che
alla fin fine tutto sia energia, implica che il pensiero possa, almeno in via teorica, avere una qualche
influenza sulla realt. Chi studia discipline spirituali, energetiche e simili ha a che fare pi di
chiunque altro con il problema dell'invisibilit e dell'apparente indimostrabilit immediata di ci di
cui si parla. Asserire quindi che il pensiero possa influenzare la realt circostante non una ipotesi
che si possa dimostrare in un arco di tempo ragionevole e, oltre a questo, anche i pi seri e motivati
praticanti di scienza della mente o metodi basati sulla legge dell'attrazione hanno a che fare
all'inizio col grande dubbio sulla veridicit di questa affermazione di base. Tuttavia, possiamo
prenderci un certo tempo per fare degli esperimenti con la nostra mente, iniziando a controllare il
flusso dei nostri pensieri e scegliendone volontariamente il contenuto per un certo periodo al primo
scopo di trovare una certa serenit interiore e un certo livello di controllo, che sono essenziali per
azioni psichiche pi avanzate, e per notare se e come questo abbia effetto sulla nostra realt
personale. Non c' nulla di misterioso ed esoterico nel crearsi una disciplina mentale personalizzata,
e soprattutto uno sforzo che vi ripaga in un'infinit di modi. Per esempio, inutile provare ad
esercitare la legge di attrazione (cercare cio di materializzare un obiettivo o una situazione con il
pensiero e l'emozione associata) senza avere una mente sotto controllo. Il vostro subconscio infatti
(programmato dalla mente cosciente in parte) vi remer contro se ci sono in lui programmi opposti
rispetto a ci che volete materializzare. Educare pazientemente la propria mente cosciente con un
lavoro mirato qualcosa che molti libri si sono scordati di dire ultimamente, promettendo miracoli
istantanei (che possono avvenire e avvengono), senza sottolineare che un miracolo istantaneo pu
impiegare anche 10 anni per prepararsi ad accadere. Ecco dunque perch vitale darsi una
disciplina mentale. Questo vi dona forza, sicurezza e un qualcosa che pochi studiosi di poteri

mentali si sono fermati ad osservare: il ritmo. Il ritmo dei pensieri ripetuti quello che vi serve per
avere solidit ed energia nelle forme pensiero (presto vedremo cosa sono) e per poter scendere a
livello del subconscio cosi che la vostra abitudine a pensare le cose che desiderate divenga un
automatismo. Ci sono sistemi pi semplici e veloci per programmare il subconscio ma la ripetizione
uno dei pi usati e certamente quello che pi si conf alla vita frenetica che conduciamo, poich
ripetere un pensiero certamente pi semplice che dedicare 20 minuti al rilassamento frazionato o
alla meditazione (che tuttavia sono gli strumenti pi potenti che abbiamo per accedere al potere
della nostra mente).
Il "Cercatore"
Quando cerchiamo qualcosa, un insegnamento, una religione, una tecnica di meditazione, spesso
stiamo cercando una maggiore serenit, pace e felicit. Stiamo cercando soluzioni ai nostri
problemi, alle nostre ansie e paure e vorremmo avere un effetto sulla realt personale e circostante.
Vorremmo cambiare le cose, giusto? Almeno questo quello che io avrei voluto all'inizio di tutta
questa vicenda, circa 8 anni fa, quando mi sono trovato in mezzo a situazioni e accadimenti a dir
poco 'strani', che mi stavano chiamando ad andare oltre la realt visibile. Dopo un periodo di questi
fenomeni inspiegabili e potenti, ho iniziato una fervida ricerca della 'verit' che credevo stesse
dietro a queste manifestazioni, andandomi a impelagare in vari 'ismi', gruppi, sette, con il solo scopo
di capire, con la mente, ci che mi era accaduto e dove stava andando la mia vita. Quasi sempre i
gruppi in cui mi sono trovato, partivano con molto entusiasmo (anche da parte mia), convinzione ed
energia, e pian piano finivano per spegnersi o, peggio, per alimentare negativit, astio e una severit
ferrea sulle regole e gli insegnamenti da seguire, oppure finivo per essere sempre meno convinto di
ci che imparavo perch avevo la netta impressione che l'insegnante distorcesse certi concetti reali
per avvantaggiare la sua figura di potere. Dunque ritornavo ai miei libri, alle mie personali
sperimentazioni e investigazioni, alla mia personale curiosit e alle vere domande della mia
esistenza che non erano 'esiste Dio?', 'cos' l'illuminazione?' ma, piuttosto 'come posso essere
felice?', 'come posso aiutare gli altri ad essere felici?', 'esiste la felicit?'. La mia spiritualit stata
sempre molto pratica perch incentrata su queste domande e non su concetti astratti. Ho infatti
sempre creduto che l'essere umano non possa esser stato creato per condurre una vita di stenti e
sofferenze e, nonostante la mia vita non sia sempre stata semplice, ho seguito questa voce che mi
chiedeva costantemente 'come posso essere felice?'. Perci ho sempre diffidato di chi cerca l'amore
assoluto, Dio, l'eterno o quant'altro, senza voler far pace con il qui ed ora, il corpo, i sensi, i soldi, il
divertimento, l'amore terreno. Credo che i concetti spirituali insegnati in molti testi di varie religioni
o discipline vengano mal interpretati e siano usati da moltissime persone per mettersi un bel vestito
e nascondere in realt la loro natura di rabbia, odio, altezzosit o altri difetti. Ho conosciuto pi
persone tristi e arrabbiate nei gruppi di 'cose esoteriche', che nei locali rock che ero solito
frequentare da giovane. Questo perch si tende a dimenticare che molto difficile poter raggiungere
Dio, l'assoluto, l'amore cosmico, l'illuminazione se non si sono risolti i propri casini interiori e se
non si mediamente felici nella propria esistenza, e ci si dimentica che non si pu usare la
spiritualit per coprire le proprie magagne, che alla lunga vengono comunque fuori. Ben presto
nella mia ricerca ho scoperto che non solo non c'era una verit da scoprire, ma che la verit una
per ogni essere umano esistente. Ad esempio mi pareva strano che tante tecniche di guarigione
assolutamente diverse tra loro vantassero tutte tante testimonianze di guarigioni assolutamente

sbalorditive (ad alcune delle quali ho testimoniato personalmente). Mi pareva strano che
l'omeopatia funzionasse bene come la medicina allopatica in taluni casi, per niente in altri. Mi
pareva strano che ci che diverse discipline energetiche dicevano spesso fosse in contraddizione,
ma ciononostante funzionasse comunque bene. Teorie e tecniche che dovevano essere esclusive
avevano risultati eccellenti, quindi se ci doveva essere una sola verit di base io ero assolutamente
confuso e anche un po' deluso del fatto che davvero non riuscissi a capire qual era questa verit di
fondo che andavo cercando. Ma c'era. Ed era talmente semplice, quasi banale, che a non averci
pensato prima mi sono sentito un cretino, ma tant'... il principio unificatore delle mie esperienza
c'era e c' ed quello di cui parlo da tanti anni e di cui parler anche su questo Blog, prosecuzione
ideale dei vecchi lavori che ancora campeggiano da qualche parte in internet. Spero che quello che
scriver pi che essere bello, possa essere utile agli altri, come lo stato per me. Questo un blog si
spiritualit pratica, ossia un blog che vuole raccontare come si possono applicare alla vita una serie
di strumenti della coscienza capaci di modificarla in meglio. Quello che mi propongo di fare la
stessa cosa che ho fatto precedentemente, postare esperienze, recensire libri e corsi a cui partecipo,
e, questa volta, suggerire anche delle esercitazioni pratiche su determinati argomenti riguardanti lo
sviluppo psichico.
Amare ci che
Nello sviluppo spirituale e psichico di una persona il pi grosso freno rappresentato dal bagaglio
della propria storia personale, e intendo con questo non tanto i fatti che si sono succeduti nella
nostra time-line, quanto piuttosto il come noi abbiamo interpretato e reagito a tali fatti. Queste sono
le 'memorie' di cui si discute in ho'oponopono e che cerchiamo di cancellare, e sono il materiale di
lavoro su cui il mago errante in fieri deve basare tutte le sue ricerche o esperimenti. Quando
parliamo di ricerca spirituale, crescita interiore e sviluppo psichico, sono in molti a essere convinti
del fatto che occorra andare in un 'centro' o da qualche 'esperto' per imparare complesse tecniche e
meditazioni di ogni tipo con le quali esercitarsi ogni giorno per anni nel tentativo di raggiungere un
presunto livello di elevazione spirituale. Sono ancora molti quelli che sono convinti di fare lavoro
su di s meditando ore e ore, senza poi preoccuparsi di lavorare sul proprio carattere e senza cercare
di portare nella vita quotidiana quello che sperimentano durante le meditazioni. La piaga di una
certa spiritualit moderna stata quella di allontanare gli uomini dal proprio vissuto quotidiano
bollandolo come illusorio, e di portarli a detestare cose come l'ego o la materialit, tutti ingredienti
necessari per un lavoro di crescita interiore. Io sono convinto che non si possa uscire dal mondo
senza prima esserne completamente parte. Sono convinto che lavorare su di s sia possibile per un
essere umano solo nella quotidianit, nelle sfide, nella vita yang a cui siamo sottoposti, perch se ci
siamo incarnati qui ed ora in questo momento\nazione\pianeta un motivo c' e non credo che sia per
fuggire la realt o il nostro ego bollandoli come errori, illusioni, mali. Credo che l'ego sia necessario
viverlo in maniera estremamente consapevole per poterne uscire, e credo che negarlo, rifiutarlo, o
intavolare lunghe discussioni su cosa sia ego o cosa non lo sia secondo gli insegnamenti di qualche
presunto maestro, sia solo una ennesima attivit proprio di quell'ego che cerchiamo di abbattere.
Questo non fa che rinforzarlo secondo i principii universali. Invece esiste un sistema pi funzionale
che anche un essenziale punto di partenza dello sviluppo interiore ed la matrice dalla quale
possiamo partire per sviluppare la nostra vita spirituale oltre che fisica. Parlo di amare ci che .
Ci che c' in questo momento qualunque cosa sia, bella o brutta, dentro di me o fuori di me io

cercher di amarla. Quando non riuscir e laddove io riesca ad individuare sentimenti o sensazioni
fisiche di rifiuto e negazione, l avr trovato ill materiale col quale lavorare e l proprio l e non ai
piedi di qualche guru, dovr applicare le mie 'conoscenze' finch non sar in pace totale con quella
cosa qualunque essa sia. Sento gi le voci dei molti che obietteranno che i loro problemi sono
troppo grandi per essere trasformati in questo modo. Ciononostante io credo fermamente che
questo, o le varianti di questo, siano gli unici metodi in grado di darci potere oltre che elevazione.
Tutti i motivi e le ragioni per le quali non riusciamo a essere in pace con un aspetto della nostra
realt sono le barriere che impediscono il libero fluire dell'energia che porterebbe quello stesso
problema alla sua naturale soluzione o scomparsa, e i motivi per i quali resistiamo all'amare
quell'aspetto di noi o della nostra realt sono quasi sempre paura della crescita e del cambiamento,
camuffati da tante altre cose che riteniamo giuste o importanti. Il Corso in Miracoli attesta che non
sono mai turbato per il motivo che credo io, e non posso che dargli ragione. Amare ci che
significa non giudicare, accettare incondizionatamente, abbracciare, donarsi e vivere quella
situazione per quanto brutta o dolorosa ci possa sembrare, poich la realt del momento tutto ci
che abbiamo. Mi sono per reso conto che molti occidentali quando abbracciano queste idee a volte
si chiedono "s, bello, e poi?". Abbiamo bisogno di un fine, di uno scopo. Io non credo pi alla
ricerca 'senza scopo', non credo all'assenza di un punto d'arrivo. Credo invece che per evolverci
dobbiamo necessariamente avere dei punti d'arrivo, anche se ideali magari, degli obiettivi, che si
possano evolvere con noi indefinitamente che possano cambiare col cambiare di noi stessi. Dunque
qual l'obiettivo di tutto ci? Trasformare e amare ci che c' ci porter a controllare in larga
misura le nostre vite. Ci porter a smettere di soffrire e ci porter pi vicini alla nostra natura, a ci
che realmente siamo e ci dar la possibilit di vedere l'interconnessione fra esterno ed
interno.Smettere di reagire al 'male' ci porter a smettere di voler avere ragione ma ad essere
immensamente felici, e ci porter a smettere ci cercare sette, guru, e scuole da cui dipendere e a cui
affidare il nostro potere. Questo accadr perch l'energia, che prima investivamo a tenere su le
nostre battaglie col reale verr riassorbita e potr finalmente essere usata per rendere pi forti i
nostri pensieri e i nostri scopi.

Sulla creazione della realt


(Come si fa a creare la propria realt?)

"Questo non qualcosa che tu possa non fare, la stai sempre creando momento per momento, perci
non c' un 'come fare'."
Non serve una tecnica precisa
"Le tecniche sono solo simulacri. Ti servono solo a darti l'autorizzazione a procedere ma non ne
avresti bisogno. Sei sempre tu che ti autorizzi. Basterebbe invece capire chi veramente sei, e questo
pu essere difficile. "
"Quello che siete non sono queste piccole inezie delle quali tu ci chiedi sempre. Sarebbe bello che

ci chiedessi di pi perch sei molto pi di questo, tuttavia ti cos difficile uscirne, un sacrificio
troppo grande per te e per molti come te."
(Come sarebbe?)
"Le piccole cose che credi di essere ti identificano, ti danno un sistema di riferimento. Identificano e
danno sicurezza a te come ad altri, ma queste quattro piccole cose vi limitano, vi sbarrano la strada,
vi chiudono occhi e orecchie e non le volete lasciare andare perch altrimenti vi sentireste cos
tremendamente soli. Sai che si paga un prezzo per essere liberi? Il prezzo che avere molto potere,
molta magia, inizialmente ti far sentire molto solo. E questo il solo motivo per il quale
infinitamente pochi riescono ad arrivare alla vera magia."
"Voi siete convinti che esista la legge dell'attrazione, come voi la chiamate, solo perch ancora non
avete capito che il vostro voi-pi-grande tutto ci-che- quindi anche le cose\eventi di cui avete
bisogno. Allora se voi siete tutto, che bisogno ci sarebbe di attrarre qualcosa a voi? Lo siete gi. Ma
non ci credete e fate finta di non saperlo, allora inventate storie... la legge d'attrazione una di
queste storie ma solo una storia e niente pi. Un'altra versione della storia quella che parla di
una corrente al cui flusso voi dovreste abbandonarvi e questa corrente sembrerebbe preesistere a
voi... .ma chi ha creato la corrente? "
(Non lo so..)
"Voi, ovviamente."
(... la creiamo con la mente?)
"La create con la vita. La vostra vita l'espressione di quello che scegliete di vivere, a seconda di
come vivete e vibrate, tendete a far capitare una cosa o l'altra, e a creare la concatenazione di eventi
che sembra portarvici."
(Non ho capito... in che senso?)
"Capiamoci bene, noi non stiamo parlando dei "fatti" o delle "azioni", di cui non ci interessa molto.
Noi di qua vi vediamo vibrazionalmente e vediamo quello che vi fa bene o vi fa male. Noi di qua
vediamo cosa fate e come lo fate come un cambiamento di vibrazione. Quello che fate dare una
forma al mondo che vi circonda a seconda di come vi sentite e di quello che mettete nel proiettore.
Perch proprio come se proiettaste un film. Lo fate di continuo e molto rapidamente perci poi ve
ne dimenticate. Dato che siete in realt grandi come il tutto, nel momento in cui una emozione viene
lasciata passare o un pensiero viene pensato, questi sono presenti in tutto l'infinito campo (che voi
siete) e perci possono smuovere interi universi per realizzare ci su cui siete sintonizzati. Questo
un modo di intendere la questione".
(Quindi come dire che se immagino che qualcosa ci sia gi nella mia vita questa prima o poi
arriver?)

"Questa solo una piccola parte di tutta la materia di cui discutiamo, poi ci sarebbe tutta la parte
relativa alla domanda 'di chi questo desiderio?' e poi anche quella parte in cui voi date troppa
importanza alle cose che desiderate".
(Mi spiegate questi due punti per favore?)
[..]
"Molti desideri che credete di avere non sono nemmeno vostri. Alcuni sono ispirati da tutto fuorch
da voi, genitori, figli, antenati e altri abitanti dell'astrale con cui avete risonanza. Alcuni desideri si
hanno dalla societ, dal senso comune e da ci che accettato e condiviso da tutti. Per questo poi ci
mettono una infinit di tempo per essere prodotti nella realt e lo sono con grande sforzo, perch
non roba vostra ma di altri, che voi avete accettato come l'autorit".
[..]
"Invece la troppa importanza che date a un desiderio, quando questo ha il potere di rendervi felici o
tristi, il maggior impedimento alla sua realizzazione.
L'importanza che date a un desiderio diventa eccessiva quando non potete fare a meno di quel
desiderio, e stranamente quando riuscite a fare a meno della sua importanza allora proprio quel
desiderio lo avete realizzato in poco tempo e con poco sforzo... come accade questo? La cosa pu
accadere nello stesso modo in cui vi 'accade' di voler prendere un bicchiere d'acqua. Prendere il
bicchiere non richiede focalizzazione, meditazione, pensiero positivo o visualizzazione creativa,
richiede solo la limpida intenzione di "fare" e tutto il vostro complicatissimo intrico di nervi e
muscoli si organizza per farvi bere. Allo stesso modo quando volete in modo naturale, senza dubbi,
incertezze e senza paura di non ottenere, esattamente come allungare una mano per prendere il
bicchiere."
[..]
"... Voi dovreste immaginare di pi, desiderare e volere di pi ed essere sempre disposti ad ampliare
il vostro immaginare, che stanco e spento e limitato da ci che credete di dover desiderare,
potenzialmente non avreste limiti se non quelli che avete accettato come veri e che potete superare
solo essendone consapevoli."
(da una conversazione con i miei Maestri Invisibili)

Dell'essere normali
"Se l'essere umano ha cos tanto potere perch non lo usa mai?"
"...per paura..."
"Di che?"

"Di essere diverso dagli altri, di sentirsi solo...."


Da una conversazione coi maestri invisibili di qualche giorno fa, sono uscite fuori una decina di
pagine memorabili che costiuiscono l'argomento di questo post.
Lavorando su di s, ci si pu accorgere del fatto che la realt che si vive inizia a cambiare
radicalmente. Studiando e applicando seriamente e in maniera costante alcuni principii ci si pu
accorgere che si vivono determinate falsit e menzogne nelle proprie vite (rapporti, lavoro ect.) e,
nel momento in cui si inizia a neutralizzare gli automatismi alla base di queste falsit, ci si pu
rendere conto che molte cose che si amavano non si amano pi e molte altre possono iniziare a
sembrare attraenti, inevitabili, desiderabili.
Per esempio posso cominciare a desiderare una sana ed edificante solitudine, dove fino a poco
tempo prima temevo soltanto il sentirne parlare. Mi posso rendere conto di come molte situazioni
che credevo di desiderare - famiglia, casa, lavoro sicuro, figli - erano solo proiezioni della paura di
essere diverso dagli altri, la mia paura di non essere considerato normale e non erano miei veri
desideri. Di questo ho conversato con loro per un'oretta buona e quello che ne uscito stato
qualcosa di illuminante e spaventoso allo stesso tempo. L'essere umano vive come trasportato da un
nutrito gruppo di forme pensiero automatiche, programmi di vario genere che non sono stati decisi
liberamente da lui stesso e che costituiscono il bagaglio di esercizi e lezioni di cui occuparsi in
questa esistenza. L'essere umano tuttavia non si accorge che molte di queste programmazioni sono
l per essere cambiate, neutralizzate e rimpiazzate o, come si dice in Ho'oponopono, sono memorie
che vanno ripulite e non semplicemente agite. Molti obiettivi e desideri li prendiamo come nostri
dopo aver magari visto qualcuno all'esterno che sembrava aver trovato la propria felicit proprio
con la realizzazione di quei desideri (magari uno dei nostri genitori) e molto pi spesso di quanto
vogliamo credere adottiamo quei desideri come nostri pur senza volerli veramente. Molte altre volte
invece ci troviamo di fronte a scelte o bivi e in quei bivi spesso decidiamo a partire da abitudini
mentali acquisite da altri, che non ci portano verso i nostri reali sogni. Molti di noi ragionano in
base a concetti astratti come il 'senso comune', la 'logica', la 'razionalit'. Tutte queste parole
nell'invisibile e nel mondo della coscienza non hanno alcun significato, tanto che non vengono
capite dagli abitanti dei mondi superiori. Quello che viene capito e recepito invece la motivazione
profonda, il perch si fa qualcosa. Ecco che chiedendomi il perch di tante mie scelte, preferenze,
passioni, posso arrivare a capire quanto anche in me sia radicata l'idea di dover essere o non essere
in un certo modo e quanto questo condizioni la mia vita a un livello molto profondo fino a
influenzare le mie preferenze per un cibo, o un partner. E l'idea di dover essere in un certo modo
sempre figlia, secondo le mie guide, della paura d'essere diversi dagli altri e del tentativo di essere
normali agli occhi degli altri (che siano genitori o chiunque altro abbiamo riconosciuto come figura
d'autorit) anche se questo diviene per noi tortura, contrasto, sofferenza, malattia. Abbiamo paura di
non essere normali e di rimanere soli. Questa paura pu sfociare in vere e proprie rappresaglie
contro la propria vita psichica che la prima a ribellarsi alle scelte non 'nostre', fino al punto di
mettere a tacere emozioni, pensieri, interi blocchi di coscienza. Quando succede questo una persona
non potr pi dire il perch sta facendo qualcosa e se avr un perch alle sue azioni questo sar una
variante del "cos fanno tutti". Oppure potr manifestarsi col blocco di alcuni organi o funzioni
fisiche che simboleggiano proprio ci che non vogliamo lasciar fluire nella nostra esistenza.
L'essere normali e il cercare di adeguarsi al senso comune e al cos fanno tutti, in questo momento
della storia della terra sar messo a dura, durissima prova, poich un paradigma che saremo

costretti ad abbandonare volenti o nolenti. Gli esseri umani saranno chiamati tutti a riappropriarsi
del proprio potere e a risvegliarsi in massa da un sonno durato un po' troppo a lungo, e il
cambiamento di vibrazione ci forzer pian piano a staccarci da certi rigidi schemi del passato che
non reggono pi e che non possono pi renderci felici. Sul come fare a essere felici e affrontare
questa transizione i miei maestri sono stati piuttosto telegrafici:
" Chiediti il perch di quello che fai, e se il perch non amore ma paura, quella cosa per quanto
bella, nobile e sensata ti possa sembrare, meglio che tu non la faccia".
Essere guidati
L'esistenza un gigantesco essere olografico connesso in ogni sua parte, organico, amorevole. In
questo essere viviamo e abbiamo la nostra parte da recitare, qualunque essa sia, e in questa recita
abbiamo ruoli e destinazioni che non sono fissati ma fluidi e mutevoli. L'universo (che io chiamo
esistenza, ma per me sono la stessa cosa) non solo accoglie ogni nostra scelta cosciente o non
cosciente, ma ha la capacit e la prontezza di riorganizzare questo gigantesco ologramma per farci
andare nella direzione scelta, specialmente quando questa scelta consapevole a tutti i nostri livelli.
Le varie 'recite' che interpretiamo non sono solo un trastullo o una illusione come molti spiritualisti
vorrebbero farci credere, ma sono uno dei compiti che l'anima si prefigge per evolvere ed dunque
fondamentale che viviamo a fondo questi nostri ruoli terreni, senza attaccamento certo, ma anche
senza sufggire a ci che essi vogliono insegnarci.
Nel fare questo non si mai soli, privi di indicazioni o buttati alla merc delle forze del caso. Siamo
dotati di sistemi di navigazione, segnalatori di posizione, mappe e anche di guide ben precise che ci
indicano dove andare e cosa fare, sebbene tutto questo abbia bisogno di consapevolezza e un po' di
lavoro interiore per essere sfruttato al meglio. Mi permetto di indicarvi alcuni di questi strumenti
per vedere a che punto siete nel percorso che la vostra anima vi sta sottoponendo e per vederlo da
voi senza appoggiarvi a nessun'altro.
- Ogni persona o situazione all' "esterno" di voi che vi d fastidio e vi provoca rabbia, frustrazione,
odio, rancore o comunque un sentimento o una sensazione che non sia pace, gioia, amore,
accettazione, ecco quella cosa che apparentemente la fuori rappresenta un corrispondente aspetto
interiore di voi stessi su cui dovreste lavorare, altrimenti non avreste questa reazione cos forte (s
questo riguarda anche le grandi tragedie e le presunte ingiustizie per cui ci indignamo
'giustamente'). Tutto ci che l fuori, compreso il brutto (ma anche il bello), il riflesso di una
parte di me, proprio me rispecchiato nella realt e in questo senso possiamo affermare che creiamo
la nostra realt.
- Quando ci siamo posti un obiettivo a livello interiore (una guarigione, un cambiamento nello stile
di vita etc.) e lo manteniamo come un punto fermo della nostra coscienza cominciando a dirigere
pensieri ed emozioni verso la sua realizzazione, tutta la nostra vita comincia ad allinearsi a quel
contenuto di coscienza. Potrebbe darsi tuttavia che accadano anche cose che non corrispondono al
nostro desiderio o che a noi sembrano non corrispondere. Ma anche i casini e le tragedie conducono
a un risultato positivo se ci fidiamo e 'lasciamo fare', anzi frequente che corrispondano proprio a
una distruzione di vecchie energie consunte e quindi in un certo senso a una pulizia.

- Si capisce che si guidati da una intelligenza superiore quando si inizia a valutare la vita e tutte le
sue vicende in maniera 'simbolica' e non 'personale'. Quello che ci succede va visto in maniera
qualitativa, ossia dietro ogni evento della nostra esistenza - specialmente quelli che catturano tutte
le nostre attenzioni ed energie - si celano molti livelli di significato che, se facciamo 'attenzione' e
siamo consapevoli, cominciano a rivelarsi a noi con tutto il loro prezioso contenuto. Una malattia
non mai solo un virus o un batterio capitato l per caso, e un incidente o un infortunio non
vengono mai fortuitamente o senza un preciso messaggio. Anche le parti del corpo dove ci facciamo
male (o che si bloccano, vibrano, si intorpidiscoo etc.) sono precisi simboli della nostra coscienza
che si esprime laddove non vogliamo vedere, sentire, fare qualcosa che ci porterebbe pi avanti.
- Le coincidenze (di cui si detto di tutto di pi) sono anche loro parte di questo sistema di
segnaletica e accadono principlamente nel momento in cui vibriamo 'alti', ossia siamo in sintonia
con la nostra anima e il suo piano. Seguendole andremo sempre in direzione della nostra
evoluzione.
- Il segreto per alzare la propria energia e rilevare il funzionamento del nostro sistema direzionale
la consapevolezza. Essere presenti a qualunque cosa stia succedendo nel qui e ora (anche brutta,
orribile, pessima) il modo pi veloce per attivare le nostre facolt percettive, per entrare in
sintonia con l'anima e per avviare tutta una serie di processi che portano alla trasformazione
interiore, e questo sempre a portata di mano. Nessuno pu togliercelo. In effetti tutta la questione
dell'essere guidati si riduce a un (come dice Igor Sibaldi) 'accorgersi' di qualcosa. Vi dovete
accorgere di quello che succede fuori e dentro di voi, e per farlo dovete attivare una presenza
mentale, una partecipazione alla vostra vita piena, totale, e cos facendo incarnate quella essenza
divina che possedete e potete diventare creatori consapevoli della vostra realt.
- La vostra vita la vostra mappa. Studiatevela bene. Gli eventi che si sono succeduti, le ciclicit, le
persone, gli affetti, i lavori che avete fatto, le case, le macchine, le passioni. Tutto ha un contenuto
energetico e un significato simbolico ben preciso che indica sempre una direzione (che voi avete o
seguito o accuratamente evitato di seguire). Conoscere la direzione importante perch consente di
risparmiare tempo, fatica e malattie e, soprattutto, seguendo la propria direzione si ha una 'spinta'
che coloro che non la seguono non riescono ad avere. La vostra direzione costituita da tutto quello
che ancora non sapete di voi, quello che ancora non funziona, quello che si nasconde alla vostra
comprensione e non da quello che va bene e fila. Tutto quello che l'anima venuta a fare qui
cercare di mettere a posto queste cose e 'crescere' perch questa crescita che vi porterete fra una
vita e l'altra e non certo la vostra personalit. Quello che fuziona, va bene e 'fila' il carburante per
lavorare e trasmutare tutto quanto quello che non va, che bloccato, che vi ammala, che vi fa
arrabbiare. In questo, secondo me, si trova la nostra direzione che diversa e unica per ognuno di
noi.

Lester Levenson, le forme pensiero e il corpo emozionale


C' un metodo poco conosciuto in Italia che presenta un approccio al lavoro su di s molto potente e

che si sposa perfettamente con la mia convinzione che prima di un lavoro sul pensiero occorrerebbe
fare un grosso lavoro sulle emozioni.
Il metodo in questione conosciuto negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni come Sedona Method
ed stato creato da un uomo di nome Lester Levenson. A circa 42 anni, dopo una vita di apparenti
successi ma con una salute disastrosa, viene mandato a casa dall'ospedale con una prognosi di
qualche settimana di vita. Questo fa s che Lester, praticamente sul letto di morte, inizi - senza
sapere cosa stia facendo - a 'liberarsi' di tutte le emozioni negative e di tutte le paure e i 'bisogni' per
presentarsi sereno alla sua morte. In un certo senso rinuncia a tutto. Questo lavoro per gli salva la
vita. Si accorge infatti che lasciando andare tutte le emozioni negative anche tutti i pensieri negativi
ad esse legati tendono a neutralizzarsi e a scomparire e la sua salute inizia a migliorare
gradatamente, fino a una completa guarigione. Dopo di che Lester ha brevettato questo metodo e ha
creato un sistema molto funzionale - anche se a volte un po' 'strano' - di lavoro su se stessi, molto
simile negli intenti e nelle finalit a quanto viene insegnato nei workshop di Ho'oponopono. Le
nostre forme pensiero sono infatti un insieme di pensieri ripetuti ed emozioni associate che formano
nella dimensione astrale dei veri e propri Robot atti a lavorare per noi o contro di noi e ne abbiamo
letteralmente milioni immagazzinate nei recessi della mente subconscia. Ora il problema di molti
metodi che propongono il lavoro su di s chiedendo di cambiare il pensiero alla base
dell'emozione negativa, ma questo non sempre possibile n funzionale (a volte davvero non
capiamo perch reagiamo in un certo modo a certe situazioni), mentre lavorando sull'emozione
prima e poi eventualmente sul pensiero, si possono ottenere dei risultati incredibilmente potenti. Ed
ecco la sintesi di tutto: nell'alchimia la fase di Nigredo principalmente questo, accorgersi di
emozioni negative e neutralizzarle pian piano o cuocerle con un certo fuoco. E questo fuoco cos'?
La consapevolezza prolungata. Sta di fatto che noi le emozioni siamo abituati a esprimerle o agirle
o reprimerle. Ma non siamo abituati ad ascoltarle e basta. Quando agiamo o esprimiamo una
emozione infatti non stiamo facendo altro che rinnovare l'energia della forma pensiero e dare modo
a questa di riprodursi e ricaricarsi di energia. Se invece diventiamo acutamente consapevoli di
questa emozione e di tutte le tendenze inconsce che ad essa sono legate, proprio questo fuoco
tender col tempo e con la pratica a disinnescare questo automatismo e a cancellare l'intera
sequenza di forme pensiero simili in energia o contenuto a quella su cui stiamo lavorando. Il Sedona
Method una variante moderna dell'alchimia e un potentissimo strumento di lavoro su s stessi e i
suoi risvolti sono impressionanti se applicati con costanza. Ma non l'unico metodo. Ad esempio il
libro Zero Limits con la variante breve di Ho'oponopono fornisce un altro strumento per farlo.
L'essenziale capire questo: non sfuggire qualunque emozione ed esserne acutamente consapevoli
agisce come un laser che taglia via tutte queste imperfezioni che ci allontanano dallo stato di pace e
gioia. Ma perch dovremmo sobbarcarci un tale lavoro? Semplice: cos facendo riusciremo ad avere
il controllo della nostra vita emozionale, immaginativa e decideremo con molta pi semplicit cosa
mettere nella nostra mente. Oltre a questo, eliminando l'energia delle emozioni negative, la realt si
modifica, le persone che frequentiamo si modificano, le relazioni si modificano e tutto si sposta
verso linee di vita differenti caratterizzate da pace, prosperit, salute, successo. La nostra realt
infatti la creiamo noi ma la creiamo non a partire da pensieri coscienti quanto piuttosto da quelle
forme pensiero scese nel subconscio e diventate automatiche e potentissime proprio perch
invisibili a noi.
Ecco quanto importante questo lavoro.

Film Iniziatici
Kung Fu Panda mi dice che Po il panda non aveva bisogno d'altro che di se stesso per diventare un
maestro e superare i propri limiti. Mi dice di dare un taglio alle tradizioni, agli attaccamenti, ai
desideri dei miei genitori che rischiano di confondere i miei. Mi dice di allontanarmi da casa e
sfidare qualunque dolore fisico o mentale, qualunque solitudine, avversit, di affrontare lo scherno e
il rifiuto e anche la presa per il culo di quelli che non credono in me ma solo perch sono io a dover
credere in me e non qualcun'altro.
Up mi dice che il passato una inutile zavorra e che dovunque andr con questa zavorra attaccata
alla schiena non sar mai libero di essere nel presente e di vedere e testimoniare i miracoli che la
vita mi mette sotto gli occhi.
Avatar mi dice che per raggiungere il livello di coscienza divino dove tutto uno e dove sento il
respiro e il battito della natura in me devo rinunciare alla mia forma umana e abbracciare un mondo
che non ha le stesse regole che ci sono qui. Che per 'Volare' dovr prima domare proprio quelle cose
che rischiano di uccidermi (i mostri nel mio inconscio).
La leggenda di Bagger Vance mi ha convinto che gli spiriti guida la sanno pi lunga di me anche
quando quello che mi dicono sembra essere totalmente privo di senno..
La Alice di Tim Burton per me un monito a staccarsi dalle convenzioni, sfidare le proprie paure di
essere adulti e uccidere i draghi che sono dentro di noi per poter finalmente essere liberi e avere
successo nella vita. E' anche una grande iniziazione all'energia femminile.
E questi io li chiamo Film Iniziatici.
Entrare nel flusso (e rimanerci)
*Quando mi scordo di chi sono allora entro nel flusso.*
Il flusso quella energia impersonale altamente fluida e creativa che conduce la mia vita verso
nuovi orizzonti, persone, luoghi, insegnamenti, ricchezze e guarigioni. Il flusso una superstrada
per veicoli (coscienze) ad alta velocit (vibratoria) e ovviamente non percorribile da chiunque. Per
poter stare nel flusso infatti ho imparato che ci sono alcune cose che devo fare e altre che non devo
fare e questa lista un modo per ricordarmelo meglio. Chiunque riesca almeno in parte a fare queste
cose credo che possa immettersi nel suo flusso che e sar sempre unico, irripetibile ed
estremamente personalizzato. E questa sarebbe la prima cosa che debbo sempre ricordarmi. Se entro
nel mio flusso il mio successo non sar mai paragonabile a quello di qualcun'altro nei mezzi, nei
modi e nella velocit. Il flusso che apre tutte le porte sempre strettamente legato all'evoluzione
dell'anima e all'apprendimento delle sue lezioni e queste lezioni dell'anima non sono negoziabili.
Potr scegliere come impararle e potr senz'altro tergiversare a lungo (vite intere) prima di
decidermi ad apprendere una lezione che sembra spaventosamente dura. Ma prima o poi dovr

impararla.
Dicevo..per entrare nel flusso devo scordarmi di chi sono. Io ho dovuto farlo. Pi volte. Pi l'ego
pesante meno l'energia del flusso mi trascina. Tante cose che credevo di volere si sono dissolte
come neve al sole con un po' di consapevolezza e tante altre novit sono apparse dal nulla quando
ho capito chi ero o non ero (se mai lo si possa capire del tutto...). Per entrare nel flusso non devo
avere teorie su ME, sulla mia IMPORTANZA PERSONALE, sul mio STATUS, sulle mie propriet,
sui miei presunti dolori o sulle colpe che attribuisco agli altri. E devo scordarmi di tutto ci che mi
fa stare bene o male. Per entrare nel flusso mi ci devo buttare senza pensare e ...fidarmi! Il flusso
infatti costruito, pilotato e manutenuto da me stesso, ma da un me a una vibrazione talmente pi
alta che se mai mi potessi vedere non mi riconoscerei e mi darei del lei... o del voi.. ma tant'. Il
flusso c' e quando ci sono dentro capisco che quello che mi arriva sempre, sempre, per il mio
bene e per il bene di quelli coinvolti. Ma devo scordarmi di chi sono... davvero! Se entro nel flusso
pensando di sapere dove vado non andr mai da nessuna parte e nella peggiore delle ipotesi torner
indietro. Se entro nel flusso con delle aspettative saranno spesso deluse... mi devo aprire quando sto
l dentro... devo morire a me stesso... quando sto in quella corrente infatti saltano fuori un sacco di
bugie che mi sono detto ma anche tutti quei talenti che non sapevo di possedere. Quando sto nel
flusso devo essere pronto all'eventualit di potermi rendere conto che alcune cose che ho fatto
possano essere sbagliate, perch se credo che tutto quello che ho ora e che ho fatto in passato sia
giusto e perfetto per me, il flusso non mi porter da nessuna parte e non evolver mai. Se posso
sacrificare tutto di me allora la meraviglia della scintilla divina balener vivificando ci che il
ME-ANIMA e disintegrando ci che non ME. Quando sto nel flusso sono tranquillo come un
neonato e guardo questa energia agire attraverso di me, fare miracoli. E non sono mai io a farli.
Nel flusso non mi devo lamentare, altrimenti il flusso mi risputa fuori come una gomma da
masticare consumata... nel flusso non posso dare la colpa agli altri del mio stare male perch il
flusso mi sta mettendo davanti a quella sofferenza per il mio bene e il bene riguarda sempre una
lezione dell'anima e non della mente, e questo per me davvero difficile da ricordare.. .nel flusso
non posso lamentarmi dei miei pochi soldi perch probabile che mi si stia insegnando ad essere
grato di quello che ho, nel flusso non posso stare attaccato a cose vecchie di 10 anni che non mi
piacciono pi, solo perch non so dove andare... ed proprio quando non so dove andare che devo
decidermi a diventare un mago errante e ad entrare nel flusso, provando a camminare senza sapere
dove vado. Nel flusso imparo ad essere da solo e a camminare con le mie sole gambe. La mia
solitudine la portatrice della grande energia del flusso perch stando da solo imparo proprio
questo... che non sono mai solo o senza aiuto.
Per stare nel flusso occorre credere nei miracoli e in questa intelligenza che mette tutto a posto nei
tempi e modi dovuti; il che per non e non sar mai un incentivo all'inazione. Infatti nel flusso ho
scoperto che se me ne sto fermo senza fare niente con tutte le mie belle meditazioni e affermazioni
per la salute e la prosperit, l'energia non si muover di un millimetro e l'accumulo di energia statica
mi far ammalare. Il flusso invece vuole movimento. Il flusso cambiare, appunto FLUIRE. E
questo non un invito alla superficialit o alla scelleratezza dell'eterno iniziare cose per poi passare
ad altro. Per stare nel flusso, accogliere e seguire i cambiamenti giusti, occorre una certa disciplina
mentale, controllo di s, sviluppo psichico e una buona dose di equanimit. L'ego deve starsene al
suo posto perch non pi lui che decide nel flusso, l'anima a fare tutti i giochi qui. Il flusso apre
molte porte, tutte quelle che l'anima ritiene utili alla propria evoluzione, ed fondamentale che io
mi goda lo spettacolo ricordando che niente di quello che mi viene regalato (e nel flusso si ricevono

tantissimi regali) roba mia. Niente mi appartiene, niente mi caratterizza e niente determinante
per la mia importanza personale se questa importanza io la metto a zero di proposito. Posso avere
tutto nel flusso se non mi attacco a nulla di quello che incontro.
Quando sto nel flusso le informazioni, gli insegnamenti e tutto ci che mi arriva in perfetta
sintonia con il vero me( privo di passato) anche se qualche volta mi mette sottosopra. Se nel flusso
arrivano disastri e malattie in genere sono lezioni che mi stanno insegnando che non sono io che
comando ma quell'altro me ben pi in alto che vede pi lontano e sa molto pi di quanto ne sappia
io.
Nel flusso tutto ci di cui ho bisogno arriva. Sempre. Se non arriva o non ne ho bisogno o non lo
voglio davvero, oppure non sono nel flusso. Per stare nel flusso devo avere desideri miei e i desideri
miei li posso avere solo quando non sono inquinato da 'altri', dalle loro proieizioni e dalle loro
aspettative e desideri per me. Per stare nel flusso devo essere al cento per cento me e non devo aver
bisogno di dimostrare niente a nessuno, perch se non ho bisogno di dimostrare niente vuol dire che
la mia importanza personale a zero e vivo in pace, vivo di 'me', del vero me. Nel flusso non vado
ad 'aiutare', non vado a fare 'seminari', no ho bisogno di organizzare niente. Le cose arrivano
secondo un preciso disegno e vengo mandato dalle persone giuste al momento giusto... facilmente.
Il flusso imprevedibile e non pu essere pianificato, tuttavia nel flusso raccolgo sempre ci che ho
seminato in pensieri ed emozioni ed cos che posso dirigere la corrente del flusso. Quindi mi
alleno a essere consapevole e a pensare a cose belle, costruttive, potenzianti anche quando tutto
sembra andare al diavolo, e anche quando perdo le staffe, mi arrabbio o faccio errori, cerco di
ricordarmi che non un caso il fatto che io mi trovi in quella situazione e che posso uscirne solo
rimettendomi consapevolmente nell'energia del mio eterno flusso.
Per rimanere nel flusso non devo fare altro che ricordarmi che la pace personale pi importante di
qualsiasi ottenimento e inseguendo la mia pace personale posso dunque ottenere tutto.

Il cor-aggio e i vampiri
Sono cresciuto sentendomi spiegare che il chakra del cuore era il centro dell'amore e delle emozioni
superiori e che un chakra del cuore aperto significava principalmente riuscire ad amare la realt e
gli altri cos come sono, ma non riuscivo a capire come fosse possibile amare i difetti, le pazzie e le
storture degli altri. Tempo fa, seguendo il corso di Radioestesia e pulizia dell'aura di Emanuele
Mocarelli e Antonino Majorana, vengo a sapere che il chakra del cuore soprattutto il centro del
coraggio, il coraggio di sapere cosa meglio per s stessi.. e questo un po' stonava con la mia
precedente formazione di Pranic Healer e operatore energetico. Cos ho chiesto ai miei spiriti guida
se ci fosse contraddizione tra i due modi di definire il centro cardiaco ed ecco quello che mi hanno
risposto:
"Perch dici che sono in contraddizione? Secondo noi sono la stessa cosa. Quando tu non hai
coraggio di sapere cosa meglio per te significa che non hai nemmeno il coraggio di guardare tutte
quelle parti di te che ti impediscono di essere te stesso al 100% e desiderare cose tue. Quelle parti
buie sono le parti che detesti di te quelle che ti nascondi e sono esattamente le stesse cose che
detesti negli altri e contro le quali lotti... sono riflesse nel mondo esterno ricordi? E' tutta una tua
proiezione. A noi sembra chiaro che sono la stessa cosa. Quando impari ad amare le tue parti buie e

acquisisci il coraggio di essere completamente te allora e solo allora puoi accettare ed amare gli altri
per quello che sono e tutto ci che in loro ti infastidiva scompare. In questo si trova l'apertura di
quel centro."
Il coraggio di essere s stessi si guadagna con la conoscenza delle proprie parti pi profonde, il che
non pu escludere un cammino di consapevolezza ben pi arduo della semplice meditazione ogni
tanto o del "volemose bene" e il vantaggio di questa individualizzazione sempre un aumento del
proprio potere personale e un ampliamento della propria libert decisionale. Ho trovato che il pi
grosso ostacolo allo sviluppo di questa speciale forma di coraggio costituito in parte da ci che gi
sappiamo di noi e in parte da quello che gli altri credono di sapere su di noi. Quando siamo sicuri di
sapere qualcosa di noi infatti cadiamo nella trappola dell'avere ragione (io sono cos, io ho questi
difetti, io ho questi limiti) che blocca qualsiasi speranza di sviluppo interiore e aumento della
conoscenza. Quando gli atri credono di sapere qualcosa di noi e ci cuciono addosso aspettative e
speranze corriamo invece il rischio di non evolvere e di non diventare cor-aggiosi per non deluderli
(e per paura di rimanrere da soli..) e si d il caso che queste persone (io le chiamo anche "vampiri")
siano molto spesso tra quelle a noi pi vicine in termini di relazioni. Ma riguarda sempre noi e le
nostre proiezioni. Quando non voglio guardare e amare quella parte di me che ha paura di deludere
un altro, di passare per cattiva e che ha bisogno di approvazione, proietto immediatamente
all'esterno questa parte di me e arriver un vampiro sotto forma di coniuge, collega di lavoro,
genitore o altro che oltre a succhiarmi energia e a impedirmi di fare qualunque cosa possa farmi
crescere e diventare pi potente, si incazzer moltissimo proprio quando sar in procinto di fare una
qualunque cosa per me stesso.
+Ama il prossimo tuo come te stesso significa proprio questo: che amerai il prossimo tuo nella
misura in cui riuscirai ad amare ogni parte di te.+
La legge dell'attrazione, i maghi erranti e la pratica
La legge dell'attrazione funziona o no? Quasi tutti i guru del self-help sono stati fatti oggetto
dell'unica critica che non si pu controbattere facilmente e cio che facile parlare della legge
d'attrazione quando di lavoro fai il guru del self-help e insegni la legge d'attrazione. In inglese esiste
il termine SCAM per indicare una frode - o quella che a Roma chiameremmo una 'sola' - e quasi
tutti i personaggi che si sono accodati a the Secret, the Key e cricca sono stati definiti degli
scammers (s, insomma, delle 'sole'). C' poi tutta quella infinita serie di persone che come sport
preferito hanno quello di dire 'ho provato ma con me non ha funzionato' o di farsi tutti i corsi
cercando quello 'giusto' o quello che prima o poi 'funzioner' spendendo una barca di soldi e
accumulando nozioni dal punto di vista mentale senza per renderle mai operative. Fare un giro
negli ambienti di questo genere ti mette di fronte allo sconcertante fatto che sono pochi quelli che
riescono a far funzionare questa benedetta legge dell'attrazione e che possono raccontartelo con lo
sguardo e la vibrazione di chi non ha pi bisogno di essere convinto perch samplicemente sa che
cos... sono pochi anche perch quando sai com' forse smetti di seguire seminari e inizi a seguire la
tua beatitudine, quindi non hai pi tempo da perdere dietro a cose vaghe che non rispecchino la tua
intenzione di base. Dal canto mio ho notato che quelli a cui ha funzionato e funziona hanno alcune
caratteristiche in comune che mi permetto di elencare come caratteristiche di base di un buon mago

errante:
- Non hanno mai dubitato, neanche nei momenti pi bui, che questa legge o una legge simile
esistesse e funzionasse.
- Non hanno mai voluto avere a che fare con principii diversi da: 'sono io che creo la mia realt, che
io ne sia consapevole o meno'.
- Non se la sono mai presa con l'esterno (governo, amici, parenti, datori di lavoro) e se qualche volta
capitato (siamo umani) poi si sono ripresi il proprio potere appena passata la crisi.
- Per loro non c'era niente di pi importante che questo, cio provare a se stessi e da soli l'esistenza
di questa legge senza pi conoscerla per sentito dire o perch l'ha detto il guru di turno (per me
forse il principio pi importante).
- Avevano e hanno tutti una solida base spirituale totalmente autonoma da cui attingere energia e in
cui trovare la propria pace e il proprio centro.
- Avevano e hanno tutti la capacit di ridurre l'importanza del proprio ego e delle proprie
convinzioni e di ammettere i propri errori con la conseguente possibilit di evolversi e far scorrere
energia di qualit pi alta e in quantit maggiore.
Oltre a questo bisogna comprendere che la legge dell'attrazione non ha nulla a che vedere con cose
come guadagni facili, fortune fatte in una notte o cose simili. Ha invece tutto a che vedere col fatto
che la legge in definitiva una legge vibrazionale, quello che portiamo in giro la nostra vibrazione
dominante. I nostri sentimenti, paure e pensieri - coscienti o meno - e tutto ci che accade nella
nostra vita una diretta risultante di tutto questo marasma psichico. Questa vibrazione viene
telepaticamente percepita da tutti quelli che ci sono intorno, che loro se ne rendano conto o no, e
questa condiziona le persone che abbiamo di fronte (o al di l di un monitor). Non ci sono pensieri
realmente privati. Ecco perch, per chi voglia davvero far funzionare la legge dell'attrazione e tutto
ci che ad essa collegato, assolutamente necessaria una qualche forma di pratica che permetta di
avere una vibrazione dominante che lavori a nostro vantaggio. La pratica non dovrebbe essere per
confinata a 20 minuti al giorno o a qualche giornata dedicata, la pratica dovrebbe investire l'intero
arco della giornata e ogni giorno della nostra esistenza. La pratica dovrebbe essere integrale e
occupare ogni momento e ogni pensiero per essere efficace e dovrebbe metterci in grado di
cambiare le nostre attitudini e tendenze automatiche, specialmente quelle che lavorano contro di
noi.Ad esempio Ho'oponopono nella forma breve di Zero Limits, il Sedona Method, ma anche altri
sistemi ottimi che esistono e funzionano nonostante siano stati definiti come scam su moltissimi siti.
Bisogna divenire acutamente consapevoli e capaci di mutare pensieri ed emozioni e farlo il pi
spesso e il pi disciplinatamente possibile. Bisogna imparare ad essere costanti a non arrendersi mai
e soprattutto, come dice il dottor Hew Len, a non aspettarsi i risultati che noi crediamo di dover
vedere, perch quelli verranno nei tempi e nei modi pi giusti per noi. E i risultati arriveranno. In
modi sottili all'inizio come piccole falle in una diga, per poi distruggere intere sezioni del muro dei
nostri io.

Un'ultimo consiglio: secondo me la legge dell'attrazione andrebbe considerata come una funzione
che collega due linee di vita differenti. Funziona tanto meglio infatti quanto pi serve a portarci
verso una nuova esistenza pi rispondente ai nostri reali desideri (leggere post sul cor-aggio se non
lo avete gi fatto). Per poterla far funzionare al meglio non si pu chiedere arbitrariamente
'diecimila euro' o 'il lavoro giusto per me' ma ci si deve indirizzare prima al chiarimento di chi
siamo, di cosa realmente vogliamo, e cos facendo la legge d'attrazione si metter automaticamente
in moto per portarci ci che realmente desideriamo. E' l'energia impersonale del volere a dar corpo
alla tanto (troppo) chiacchierata funzione di attrazione degli eventi, ma, senza chiarezza interiore e
senza aver capito chi siamo davvero molto difficile riuscire a farla funzionare davvero, e in questo
trovo che moltissima stampa di questo periodo e moltissimi siti stiano facendo un cattivo servizio
alle persone proponendo una versione all'acqua di rose (molto new age) di quello che un saldo
principio spirituale. Quando sai davvero quello che vuoi infatti, e lo vuoi veramente, ti arriva come
un treno e in maniera quasi automatica.

Accelerazione, Cambiamento e i Maghi Erranti


Sono in molti ad aver capito che con l'accelerazione del tempo cui siamo sottoposti viene accelerata
anche la propria evoluzione interiore. Sono in molti ad aver accettato che i disastri nei quali si
vengono a trovare non sono punizioni divine e che l'aumento della negativit non altro che la
gigantesca ripulitura cui l'intero nostro pianeta viene spinto, come se il subconscio collettivo (oserei
dire planetario ma non ne ho il coraggio) fosse sottoposto a un grandissimo processo di
bonificazione che comporta un temporaneo riemergere di 'mostri' antichi, neanche tutti di nostra
propriet. Alcuni di noi si sono trovati stanchi, demotivati, spenti e senza entusiasmo, altri in preda
a vecchie emozioni che credevano di aver superato o al ripresentarsi di vecchi problemi. Per
qualcuno ci che prima sembrava divertente ora ha perso il suo mordente e quello che sembrava
terribile non fa pi cos paura. Le mete a cui tendevamo ansiosamente sono improvvisamente
divenute poco pi che un banale punto d'appoggio e non pi il motore che spingeva le nostre azioni.
Ci che passato e che sta cercando di morire viene strappato via da noi senza che possiamo farci
niente e per alcuni la situazione si fatta piuttosto grave. Beh, sappiate che tutto ci normale.
L'iniziazione collettiva principlamente questo. E' nell'aria da almeno dieci anni, ma solo ora
qualcuno (me compreso e ancora fatico a riconoscerlo) si rende conto che proprio vero che
l'energia sta cambiando e che tutto cambia con questa energia. Non si tratta pi solo di una favoletta
new age raccontata da qualche canalizzatore. Il distacco e il lasciar andare tutto quello che 'sembra'
ci venga portato via la vera chiave per uscire indenni dalla transizione. Quello che si sta staccando
da noi sono solo ed esclusivamente 'memorie', 'forme pensiero' e 'aggregati psichici' di varia natura
e provenienza che all'anima non servono pi per evolvere e nemmeno a noi se solo ci
permettessimo per un attimo di lasciarli andare. Oltre a questo, il lasciar andare tutto il 'vecchio'
(vecchie culture, vecchie religioni, vecchi legami, vecchi lavori, vecchie abitudini e cos via) ci
permetter di diventare pienamente 'noi' e riguadagnare una cospicua parte del nostro potere. Molti
di noi potrebbero essere inoltre chiamati a una nuova occupazione e cio quella che, con riferimento
alla calzantissima figura di Gandalf nel Signore degli Anelli, ho battezzato come 'Mago Errante'. Il
compito di un Mago Errante non semplice da descrivere in due parole ma posso abbreviarlo cos:

Un mago errante ha il compito di migliorare le sue condizioni e quelle dei suoi simili usando il
proprio potere, la propria conoscenza e la propria capacit di operare miracoli e usare la magia.
Anche se il mio concetto di Magia ben differente da quello comunemente inteso, penso che questa
sia la definizione pi vicina a quella che ho in mente. Ci sono gi molte persone di mia conoscenza
che stanno facendo questo percorso e lo stanno facendo semplicemente incarnando tutto ci che
leggono, studiano e credono in ogni loro azione e scelta, cosa non sempre semplice e soprattutto
predicata da molti ma messa in pratica davvero da pochissimi. Sono su questo cammino anche io e
devo tutto quello che so su questa figura (e che metter su questo Blog) alla pazienza dei miei spiriti
guida che mi stanno parlando di questa cosa da diversi mesi, oltre che ad alcuni miei Maestri (nel
vero senso del termine) che ho gi pi volte citato in altri post.
Il percorso del Mago Errante uno di quelli in cui ci si stacca progressivamente dall'illusione del
mondo come nemico malvagio e ci si accosta sempre pi a quella di mondo come creazione della
propria coscienza. E' un percorso che pu essere enormente facilitato dalla conoscenza di alcuni
strumenti (dei quali parlo da mesi ormai ma che spiegher con maggior precisione e dettaglio a
breve) e da alcune conoscenze esoteriche che stanno finalmente venendo alla luce. Il Mago Errante
sar una figura molto importante perch avr in s la caratteristica di essere trasversale e di non
essere settario. Il suo compito 'risolvere problemi e anomalie' dovunque esse siano nella vita
normale e non in una caverna o in un ashram, ma soprattutto farlo solo nel caso che sia utile per
l'umanit e per se stesso. Il Mago o la Maga, dunque, non dovranno per forza essere Guru, Sacerdoti
di qualche culto o fare alcunch di speciale per portare guarigione. Tutto ci che gli si chiede infatti
continuare a purificare la propria vibrazione personale e portarla nel mondo a equilibrare tutto ci
che al momento vibra ad una frequenza di caos e dolore. Un Mago Errante potr essere una cassiera
di un negozio cos come un addetto alle pulizie di un'azienda. La sua vibrazione infatti pu portare
beneficio a tutti gli oggetti, ambienti, persone con cui semplicemente viene a contatto e questo
senza bisogno che gli altri ne sappiano qualcosa. Per farlo ovvio che serve una certa serie di
principii, una discreta preparazione interiore e soprattutto una guida di livello pi alto di quelle al
momento a disposizione.
Promemoria: Credi ancora che ci sia un "LA' FUORI?"
Tu crei il 100% della realt che vivi... non il 50, non l'80, ma il 100%.
Se non accetti questo, inutile che continui a leggere libri, andare a seminari, fare meditazioni ed
esercizi di qualunque genere. E' altres inutile che ti metti a servire qualunque movimento, setta,
guru o tradizione perch alla fin fine si tratta di capire e accettare questa fondamentale legge.
Tu non sei qui per servire n venerare alcun 'DIO'. Non sei qui per parlare di amore cosmico, di
uguaglianza, di belle energie. Sei qui per essere felice e aiutare gli altri ad esserlo servendoti dei
mezzi che hai e di quelli che il flusso ti mette a disposizione.
Se qualcuno ti fa arrabbiare lo hai attratto\creato tu. Arrabbiarti inutile. Accusare inutile. Reagire
inutile.
Se odi qualcuno o combatti contro qualche situazione, sappi che se tutto ci nella tua coscienza,
c' anche dentro di te, altrimenti non ne faresti alcuna esperienza.
Se combatti contro qualcosa sappi anche questo: il tuo subconscio non distingue se combatti contro
qualcun altro o se ce l'hai con lui.

Sei qui per essere presente a te stesso in ogni momento della tua vita. E' solo stando qui che risolvi,
trasmuti, trasformi, guarisci.
Non sei qui unicamente per compiacere te stesso e i tuoi istinti, tuttavia non sei qui nemmeno per
fare l'eremita.
Sei qui per usare la tua 'energia' in modo da creare un mondo e situazioni migliori ma:
- Se ti lamenti perdi energia.
- Se ti perdi in chiacchiere inutili perdi energia.
- Se esprimi giudizi perdi energia.
- Se ti disperdi in pensieri casuali perdi energia.
- Se hai una causa per cui combattere perdi energia (il male solo un errore di percezione...
ricordi?).
- Se dai la colpa ad altri o altro di qualunque cosa non ti piaccia perdi energia.
- Se dai la colpa ad altri di qualunque tua reazione emotiva (positiva o negativa) perdi energia.
- Se cerchi approvazione perdi energia.
- Se cerchi controllo perdi energia.
- Se cerchi sicurezze perdi energia.
- Parlare di Dio perdere energia.
- Parlare di energia divina un chiacchierare che ti fa perdere energia.
- Parlare di amore (divino, cosmico, assoluto, incondizionato) perdere energia nella migliore delle
ipotesi. Nella peggiore stai cercando di influenzare qualcuno e dimostrarti pi illuminato di quello
che sei.
A fronte di questo, ora, quanta energia pensi di avere per creare la vita che desideri?
(ecco perch esiste il sonno....)
Non hai bisogno di cercare maestri. La vita ti d tutto ci di cui hai bisogno per lavorare su di te,
anche i 'maestri' giusti, visibili o invisibili... potresti sorprenderti a notare che il tuo maestro
potrebbe essere la persona che odi di pi. Non hai bisogno di fare regressioni nelle vite passate o di
esplorare il subconscio. Tutto il tuo subconscio e il tuo karma sono riflessi in tutto ci che vivi e
quello il tuo piano di lavoro. E' qui che sta il lavoro da fare non in qualche paese oppresso dalla
fame dallo sfruttamento o nelle cause lontane da dove stai, perch se il flusso ti ha messo l un
motivo c'. Tuttavia se il flusso ti porta a servire qualche causa o a lavorare in qualche paese
oppresso allora fallo, ma sapendo che solo una illusione. Il Karma va sempre onorato, ma non
credere alle tragedie. Mai. I tuoi nemici sono te. I tuoi guai sono te. Le tue malattie sono te. Le
ingiustizie che vivi sono te. I disastri in cui perdi la vita sono te. Capisci quanto importante sapere
di essere infiniti, immortali?
Detto questo, credi ancora che ci sia un l fuori?
Un vecchio amico: Richard Bach
Il flusso mi porta quello di cui ho bisogno quando ne ho bisogno, senza alcuno sforzo. Quando
l'allievo pronto il maestro compare. E' una delle mie convinzioni pi profonde, anche se a volte mi
incaponisco a non voler dar retta proprio a ci che cerco di insegnare (ma si sa che chi insegna

colui che ha pi bisogno di imparare). E cos mentre aggiornavo il corso di Sviluppo Psichico (che
adesso si chiamer Spiritualit Pratica & Sviluppo Psichico) in un turbinio di nuove scoperte e una
rinnovata energia, ecco che salta fuori il libro di Richard Bach "Il cielo ti cerca" che non avevo
ancora mai letto. Un libriccino modesto come dimensioni (tipico di Bach), che si leggerebbe in un
attimo se non fosse che ogni tanto mentre leggevo strabuzzavo gli occhi perch tra le paginette di
questo libro ci sono le stesse intuizioni che sono arrivato a vivere di recente, incorporandole nel
corso. Mentre le pagine del libro scorrevano tra le mie dita, ripercorrevo le mie tappe come
apprendista-mago-errante e riassumevo la mia esistenza con la sintetica e potente affermazione del
protagonista del libro: "Sono l'abitante ipnotizzato di un pianeta psicosomatico". E' chiaro che si
deve imparare a liberarsi da una ipnosi per poter liberare anche gli altri, e mi palese ora che per
tutti questi anni non ho cercato altro che questo: liberarmi dalle mie innumerevoli ipnosi. Quei
momenti-giorni-ore in cui ho vissuto lo stato di non-ipnosi sono stati il propellente per tutti questi
anni di ricerca, studio e sperimentazione e mi fa sorridere il fatto che il maestro Richard, come al
solito, riesca a condensare anni e anni dei miei sforzi e delle mie esperienze in poco pi di 150
pagine. Leggerlo mi ha dato anche da riflettere su quanto i libri di Bach siano in definitiva
sottovalutati e bollati come bassa new-age. Al suo interno infatti ho trovato diverse cose valide
anche sotto il profilo dello sviluppo mentale, cos come ne avevo trovate tante in Illusioni. Ma si
tratterebbe di avere la buona volont di rimboccarsi le maniche e cominciare a pensare in maniera
radicalmente diversa, pensieri diversi da quelli che l'ipnosi collettiva ci instilla ogni giorno, e questo
per qualcuno tutt'altro che facile (spesso proprio per quelli che etichettano alcuni libri come
facilonerie o new age). Comunque sposo la sua tesi su tutta la linea! Il messaggio del libro
essenzialmente questo: tutto ci che ho accettato come vero nella mia vita si trasformato in una
suggestione ipnotica definendo la realt di ci che vivo secondo parametri che non ho deciso io.
Inutile resitere o cercare di sfondare le pareti dell'illusione quando ci sono dentro (come prova a
fare Jamie Forbes nel momento in cui ipnotizzato). Posso solo deprogrammarla, saggiamente, con
meticolosit e costanza fino a far scomparire i suoi effetti. Purtroppo molti sono fin troppo pigri per
arrivare anche solo a pensare che sia possibile. Il risveglio dall'ipnosi richiede lavoro di fatica e
astuzia a non finire. Qualcuno arrivato anche a dire che non esiste niente di tutto ci, che la legge
dell'attrazione ad esempio una trovata commerciale e tutte queste menate sui poteri della mente
sono solo storie, il che secondo me testimonia solo come le forze dell'ipnosi collettiva abbiano
avuto la meglio su queste persone. Tuttavia io credo a Bach pi che a qualunque altro spiritualista
della domenica e ci credo per un motivo: ho sperimentato e sperimento tutt'ora che proprio cos.
Ci si pu staccare da un sogno collettivo solo avendo un proprio sogno e perseguendolo come se
fosse la cosa pi importante della propria vita (anche pi importante dell'incolumit e della vita
stessa, perch no) e non c' futuro per mezze calzette piene di scuse. Ci vuole fegato e costanza
(costanza di anni magari e non di qualche settimana passata a ripetere due o tre pensieri o
visualizzazioni...) per riprogrammare il proprio subconscio e vincere resistenze, memorie, retaggi
karmici e suggestioni di tutti i tipi provenienti da gente ben intenzionata come familiari e colleghi di
lavoro che vogliono fare il nostro 'bene' dicendoci cosa 'normale' e cosa non lo , cosa 'si pu' e
cosa 'non si pu'. Ci vuole costanza ad andare contro tutto e contro tutti e anche contro parti di s
che ti 'consigliano' di essere 'realista' o almeno 'prudente' annullando cos ogni tuo potere creativo
(divino) e ributtandoti nell'ipnosi, ed per questo che sento una profonda verit in questo libro di
Bach, ma ho anche il presentimento che questo verr bollato come il 'solito' libro di Richard Bach
che parla delle 'solite' cose strane. E allora meno male che c' chi scrive cose strane!

L'arte di saper sbagliare


... capita che certi eventi ti arrivino addosso inaspettati, facendoti pi male di quello che avresti
pensato e capita che siano simili o uguali a cose successe tanti anni prima su cui pensavi di aver gi
lavorato e che pensavi di aver risolto... Capita che stai interi giorni a pensare a cosa hai sbagliato e
come potevi evitare che succedesse e a provare ogni genere di brutte sensazioni, di rabbie, di paure,
di delusioni e sconforti. Capita soprattutto quando ti senti 'arrivato' a una certa vetta di pace o
realizzazione quasi come se qualcuno cercasse di buttarti gi da un cocuzzolo di sicurezza
autocostruita. Qualcuno che amavi ti lascia, vieni licenziato da un certo lavoro, ti diagnosticano la
tale malattia, e la tua vita cambia completamente colore nel giro di qualche ora. Ecco che
improvvisamente l'angoscia, la rabbia e la paura del fallimento (pi o meno illusorie) ti aprono gli
occhi a cose che prima non volevi vedere o ti sforzavi di far finta che fossero differenti. E' cos che
facciamo. Ci raccontiamo un mucchio di (sorry) cazzate sulla vita, gli eventi, gli 'amici', ma la realt
che ci guardiamo e ci conosciamo davvero poco e quando succedono certi casini spesso e
volentieri (e nel mio caso direi sempre) la vita ci sta dicendo qualcosa che non stavamo sentendo.
Cos' che non stavi sentendo poco prima che qualcuno ti trattasse 'ingiustamente'? Magari eri tu che
stavi giudicando male quella persona dentro di te da mesi, anni, e facevi finta che andava tutto bene.
Magari prima di essere cacciato via da quel posto di lavoro o da quel gruppo di amici non ti stavi
accorgendo che quella situazione non andava pi bene per te e non c'era pi energia gi da un bel
po'; magari sommessamente non facevi che maledire quella situazione... ma tu e il tuo senso dell'io
stavate l a dirvi che ne avevate bisogno che quelle cose erano 'te'. Magari volevi cambiare quella
persona o quella situazione e non sapevi come fare. E allora ecco che la vita per permetterti di farla
finita con le bugie (sorry... le cazzate) ha pensato bene di crearti la situazione per uscirne o per
vedere riflessa nella cattiveria dell'altro la stessa cattiveria che tu avevi nei suoi confronti. E' uno
specchio. E tu che fai? Ti incazzi? Ti deprimi? Stai male? Se cos perch non stai capendo la
lezione che c' dietro l'evento e perch probabilmente non stai facendo spazio al nuovo che deve
arrivare. Inutile affannarsi. Inutile piangere e dare la colpa a qualcosa di esterno da te. Inutile
meditare vendetta. Se sei un Mago Errante chiaro che non dai pi la colpa fuori anche se quello
che succede pu farti un male cane e anche se ti sembra di essere stato vittima di qualche
ingiustizia. Ma non esiste ingiustizia che io sappia. E se qualcuno ti sta giudicando male o ti sembra
di non essere capito\accettato\amato perch tu stai facendo questo a te stesso o a qualcun altro, ed
ora che evolvi e fai caso al fatto che tutto sempre e unicamente una tua responsabilit.
Io?... Io chi? (Da una conversazione con i miei maestri invisibili)
Quando si accompagnano altri nei primi contatti con gli spiriti guida, viene spesso posto
l'interrogativo se non potremmo essere noi che stiamo inventando tutto. Ci sono sempre persone che
hanno paura di sentirsi stupide e inventare e per questo non riescono a lasciare che il contatto si
verifichi e la mano riporti sulla carta le conversazioni. Di fronte a queste domande provo a spiegare
che siamo sempre noi in effetti che stiamo inventando, creando e usando l'immaginazione per
contattare le parti pi alte della nostra coscienza, attraverso le quali gli spiriti guida possono
comunicare con noi e darci non soltanto messaggi generali sulla nostra vita, ma veri e propri
insegnamenti tecnici. Quando accade che parlando con i miei (come spiritiosamente Igor chiama gli
spiriti guida) loro mi rivelano qualche conoscenza che non avevo e che poi si rivela giusta nella
realt, rimango sempre molto colpito e, dato che la frequenza di questi eventi aumenta sempre pi e

la precisione diviene sempre maggiore, ho deciso di chiedere delle delucidazioni a loro e questo
quello che ne uscito:
(IO) "Ma quindi sapete tutto tutto?"
(Loro) "Si e no. In teoria sapremmo tutto se tu ti lasciassi essere un po' di pi ma solo di recente ti
stai lasciando essere, mentre prima eri piuttosto limitato"
(IO) "Cio?"
(Loro) "Voi umani fate tutti la stessa cosa. Vi costruite una stretta stanzina con le vostre tantissime
cose importanti (quasi tutte provenienti dal passato) e cercate di vivere l dentro, con tutte quelle
cose inutili, mentre provate a sentirvi a vostro agio. Cos facedo nella stanzina non potr mai
entrrare qualcosa di pi grande della stanzina stessa. I vostri IO sono cos. Ma usciti dalla stanzina
c' un IO molto pi vasto, diremmo sconfinato, che voi vi rifiutate di vedere".
(IO)" E io sono cos?"
(Loro) "Certamente! Quante certezze hai difeso finora? Sono quelle certezze che ti hanno impedito
di ricevere le informazioni che ora ricevi da noi. Vedi, non siamo noi che siamo capaci o alti, come
tu dici a qualcuno per impressionare. Sei solo e sempre tu che decidi di essere pi o meno di ci che
sei ora. E noi ci adattiamo di conseguenza, devi considerare anche che non possiamo dirti nulla che
tu non possa credere o non voglia sentirti dire"
(IO) " Ma quindi se voi vi adattate a come sono io come avete fatto a predire il futuro o a darmi i
nomi delle persone che avrei incontrato? Come fate a darmi conferme nella realt se io quella realt
non la conosco?"
(Loro) "Te lo abbiamo gi detto varie volte... ma tu sei un po' lento ad apprendere. Tutte queste cose
al di fuori della tua stanzina le sai gi. L'onniscienza di cui parla il tuo amico (Lester Levenson) e il
modo in cui ne parla ci sembrano molto appropriati. Tu sai gi. Voi tutti sapete gi tutto perch al di
fuori della stanzina vi estendete per tutto l'universo e non avete spazio ne tempo. Tuttavia avete
sempre paura di perdere le vostre tante cosine a cui siete affezionati e anche la stanzina in cui
abitate di solito per voi un conforto notevole e quindi non ne uscite se non per qualche grosso
problema o perch qualcun altro a un seminario vi fa sentire abbastanza sicuri."
(IO)"Si mi chiaro. Le cose nella stanzina cosa sono?"
(Loro) "Tu le chiami rozzamente le forme-pensiero nel subconscio o le memorie. Qualcun altro lo
chiama inconscio. Fatto sta che un bagaglio di cui non avete alcuna necessit e che se decidete
pu essere alleggerito, ripulito... e perch non lo fate?"
(IO)"Perch?"
(Loro) "Perch il vostro IO sente che morir se si libera di tutte queste cose. Se smettete ad esempio
di credere che avete bisogno di tre pasti al giorno (di cui non avete bisogno) e che potete vivere di
sola acqua e luce solare, la prima cosa ad acuirsi sar il senso di fame e il pensiero di cosa
penseranno gli altri vedendo che non mangiate pi. Questo ammasso di abitudini che voi chiamate
IO guardandovi allo specchio una bestia che tenta di non morire e per questo voi vorreste
tenervelo stretto. Ma anche questo desiderio opera di questa specie di mostro. Quasi tutti i desideri
che credi di avere sono opera sua e tu ti guardi allo specchio e dici 'sono io...'. Ma non sei tu...
capisci?"
(IO sconsolatamente...) "...s..."
(Loro) "Tu hai fatto per pi di 15 anni una vita che non ti interessava davvero e ti definivi attraverso
alcune 'passioni'. Dicevi 'Amo la musica rock'. 'Amo il ballo'. E cos via. Ma adesso che quegli IO

sono morti molte di quelle cose non ti piacciono pi e ti sei accorto che invece amavi stare da solo e
fare lunghe passeggiate. Poi anche quell'IO morto e hai scoperto che amavi le letture di stampo
mistico. Ma noi ti chiediamo. Quale 'IO' sei tu?"
(Io... sempre pi sconsolato) "Non lo so... esiste un IO? un Me? un Andrea?"
(Loro) "Ecco finalmente una domanda intelligente. Capisci che tutti i problemi del mondo, dei tuoi
amici e conoscenti, ci sono perch loro stanno difendendo qualcosa che non esiste e che potrebbero
sradicare essendo molto pi liberi e felici? Non c' un IO o un Me che sia eterno o immutabile. In
effetti non c' un Andrea ma solo un cumulo di informazioni di pensieri, abitudini e tendenze che a
voi piace chiamare IO. Fino ad oggi Andrea stato questo insieme di cose che hanno creato ad
Andrea una sensazione di esistere e di essere separato e un certo tipo di realt ed esperienze, ma
tutto questo pu essere cambiato."
(IO) "Quindi anche la realt che vivo dipende dal mio senso dell'io?"
(Loro) "Non 'dipende'. Le due sono facce di un'unica medaglia. L'interno e l'esterno sono
interconnessi e interdipendenti e sono a conti fatti la stesa cosa. Ma a voi tutto questo fa come
mimimo terrore. Sappiamo che molti di voi temono ad esempio che rinunciare a questo IO porti a
una specie di demenza o all'apatia, ma anche questo un trucchetto dell'IO per non andarsene e non
liberarvi dall'angusta stanzina. Il temperamento non destino. E soprattutto non c' una sola cosa al
mondo, nemmeno il tuo carattere o i tuoi pensieri, che sia veramente tua. Tutto ci di te che lasci
andare, libera energia e cambia la tua vita in meglio perch Tu non sei altro che la somma totale dei
penseri-emozioni-sensazioni accumulati durante le tue innumerevoli vite. Perci tutte le volte che ti
trovi a dire IO chiediti sempre IO? IO chi?"

Il bisogno di approvazione: un potente veleno


Oggi parliamo di quello che ritengo uno dei pi grandi veleni dei nostri giorni.
Iniziamo dal fatto che il nostro subconscio programmabile dall'esterno anche da minimi stimoli
purch ripetuti e consideriamo il fatto che fin dal concepimento veniamo impregnati da tutta una
serie di impressioni psichiche a cui non possiamo minimamente opporci. Da adulti iniziamo a
funzionare dal punto di vista di queste programmazioni senza esserne quasi consapevoli e senza mai
metterle in discussione. Spesso accettiamo senza battere ciglio concetti, regole, previsioni, principii
di realt da coloro che costituiscono i nostri punti di riferimento (genitori, figure di autorit, ma
anche maestri e autori di libri o corsi). Le programmazioni ricevute diventano i motori delle nostre
vite (motori non coscienti quasi sempre), eppure non sono immutabili. Da una parte la mente
razionale potrebbe discriminare e decidere a cosa credere e su quali contenuti agire (pensandoli,
ricordandosi di s, essendo consapevoli)e potrebbe riprogrammare saggiamente il subconscio
stesso, neutralizzare emozioni negative e scardinare strati su strati di credenze date per scontate
perch condivise dai molti, dall'altra se non lo fa costantemente viene portata a spasso da ogni
influenza esterna, specialmente da quelle che sono di senso comune (condivise). Ma questo non ci
viene detto e soprattutto, da sempre e in ogni circostanza (ahim anche in tantissimi gruppi di
pratiche di guarigione e meditazione e simili), ci viene insegnato che ci sono sempre altri pi in alto
di noi che ne sanno pi di noi e che quindi taluni programmi mentali sono necessari (venerare il
guru, servire questa o quell'altra setta, nutrire il conto in banca del tale psichiatra, aver bisogno della
tale terapia alternatva, credere ciecamente al karma e alla reincarnazione). E' chiaro che se non

'decidiamo' cosa mettere nella nostra mente qualcun altro lo far per noi o, alle brutte, continueremo
ad agire in base a programmazioni gi esistenti, e questo in maniera del tutto inconsapevole. Molti
seguaci di dottrine spirituali, ad esempio, non fanno che ripetere i concetti del maestro o dei testi
sacri che, esistendo da millenni, sono considerati infallibili, senza mettere a conto che i tempi in cui
sono stati scritti avevano un livello di comprensione delle dimensioni spirituali del tutto diverso, e
che li hanno pur sempre scritti dei fallibili umani (come dice non ricordo chi: Dio immutabile ma
la sua comprensione che si evolve nei tempi, quindi come puoi comprendere Dio con uno scritto
di 3000 anni fa?). Lo fanno senza mai metterli in discussione e per il solo fatto che si sentono sicuri
nello sposare quell'ideale che supportato da altri (tutte le religioni-tradizioni funzionano cos). Si
sposa alla fine il senso comune, o un qualunque altro "NOI", dando cio per scontato che - come
quando eravamo inconsapevoli nella pancia di mamma - altri pi grandi di noi ne sappiano pi di
NOI in termini di realt e, avendo paura di scoprire da soli cosa vero o falso, cerchiamo di sentirci
al sicuro. A motivarci sempre una paura di base! Anche quando agiamo di nostra spontanea
volont, scegliendo un gruppo diverso da quello di origine, a muoverci quasi sempre la paura della
solitudine e il bisogno di approvazione, di controllo e di sicurezza. Una delle risultanti pi
spiacevoli del non saper\voler gestire la propria mente\consapevolezza il bisogno di approvazione
da parte degli altri, un sottile, continuo veleno che rende l'essere umano uno schiavo e gli impedisce
di sperimentare i pi alti livelli dell'essere. Il bisogno di approvazione ha molteplici manifestazioni
esterne: difendere molto le proprie idee in maniera accesa ad esempio, parlare molto di s e
ascoltare poco gli altri, citare continuamente qualcun altro e appoggiarsi a ci che altri con pi fama
e autorit fanno, pensano, dicono o scrivono, parlare di cose che non conosciamo se non per sentito
dire, accettare ciecamente insegnamenti ed esibirsi discepolo di questo o quell'altro guru, voler
avere ragione (manifestamente o meno). Ma ha anche esteriorizzazioni pi sottili. L'odio pu essere
causato da un bisogno di approvazione frustrato, cos come il definirsi schierato dalla parte di
questo o quel movimento (sono Vegano, sono di Sinistra, sono della Roma ecc...) quasi sempre
frutto di un bisogno di approvazione, di sentirsi al sicuro in un gruppo, di essere supportati da un
'NOI' (e cos l'essere CONTRO qualcos'altro). La coppia pu diventare un mutuo soddisfare il
proprio bisogno di essere approvati dall'altro anche se i primi tempi l'infatuazione e le passioni
possono accecare la vista e farci scambiare questo con l'amore. A conti fatti quasi tutte le coppie che
conosco sono in questa condizione nella quale o ci si annulla in un torpore pre-morte o ci si
massacra di odio e cattiverie perch l'altro non risponde ai nostri modelli mentali. Lo sposarsi o il
voler fare figli perch 'si deve' o ' giusto' nasconde la paura di essere disapprovati dalla societ che
meglio di noi sa cosa giusto o sbagliato. Il dover sempre esprimere la propria opinione concorde o
contraria su un argomento sicuro segno del bisogno di essere approvati. Essere un terapeuta, un
guru, un insegnante, pi spesso di quanto vorremmo credere nasconde un grande bisogno di
approvazione da parte degli altri che nutrono energeticamente lo status del 'personaggio' che si
sceglie di impersonare. Molte cose che facciamo nella vita, lavori e carriere che intraprendiamo,
relazioni nelle quali ci incastriamo, idee che difendiamo a spada tratta fino a farci ammazzare per
loro, sono quasi tutte scaturite da un bisogno di approvazione da parte di qualche figura di autorit
del nostro passato ed probabilmente per questo che molte vite sono messe cos male. Come dicevo
prima, il bisogno di approvazione il veleno che serpeggia nei nostri corpi sottili (letteralmente)
portando a ogni cellula del nostro corpo il messaggio : 'tu non hai nessun potere sulla tua vita se sei
da solo, e altri con pi autorit ne sanno pi di te. Se hai la loro approvazione\considerazione allora
vali qualcosa'. Questo messaggio va a inquinare pensieri ed emozioni che, come sapete, sono i

fondamenti della realt materiale. Io credo che eliminando il bisogno di approvazione da ogni area
della propria vita e discriminando se quello che stiamo facendo lo stiamo facendo davvero per noi
stessi o per gli altri, succedano alcune cose meravigliose:
- Ci svincoliamo dalle forme pensiero collettive e riduciamo drasticamente la perdita di energia dei
nostri corpi sottili (non ci prendiamo pi l'influenza perch gira, il nostro conto in banca non pi
dipendente dalla 'crisi' per fare due esempi).
- Ci sentiamo, e a conti fatti siamo, molto pi liberi, perch abbiamo pi opzioni tra cui scegliere e
non soltanto quelle che il 'senso comune' ci vende per sopravvivere.
- Smettiamo di sentirci privi di potere. Succede infatti che la magia irrompe nelle nostre vite quando
tutti i nostri bisogni di approvazione, anche quelli pi reconditi, vengono cancellati.
- Abbiamo molta pi fantasia, creativit e gioia.
- Possiamo diventare veri e propri maestri per noi stessi e per gli altri, senza che questo diventi un
palcoscenico.
Quando non hai pi bisogno di approvazione e non hai pi paura di rimanere solo puoi decidere chi
essere secondo ci che ami e non secondo ci che altri credono sia giusto. Puoi decidere di essere al
cento per cento in quello che fai anche se quello che fai non approvato e condiviso da nessun altro
oltre te perch l'anima che ti sta chiedendo di fare quell'esperienza e non una forma pensiero di
chiss chi. Quando non hai paura di deludere qualcuno puoi avere con quella persona un rapporto
REALE e alla pari, non basato sulla paura ma sull'amore. Puoi dire quello che pensi senza ferire,
arrabbiarti o stare male, anche se quello che dici un rimprovero o una nota negativa e lo puoi fare
solo dal punto di vista di una centratura che garantita in gran parte dall'assenza di qualunque
bisogno di approvazione e sicurezza. Puoi farlo perch scopri che al di l di questi bisogni basati
sull'illusione della separazione c' una fondamentale unit e giustizia in tutto ci che accade e una
sua ragion d'essere in ogni evento apparentemente insensato o tragico, quindi smetti
automaticamente di cercare di difendere le tue posizioni perch capisci che sostanzialmente
inutile, che non c' pi, dopo un po', un 'me' da difendere.
E' come se uccidendo dentro di s il bisogno di approvazione si uccidesse proprio quell'ego che si
cerca da sempre di difendere, mattone per mattone, e il miracolo che morendo l'ego preprogrammato, automatico e pieno di paure, si inizia davvero a fluire con l'abbondanza, la salute e il
successo, per vie che nessun libro di self-help e nessuna legge dell'attrazione avrebbero saputo
spiegare. Uccidendo il bisogno di approvazione si pu scoprire che tante amicizie scompaiono e
tante preferenze mutano perch semplicemente non erano figlie nostre ma di quei bisogni. Si pu
scoprire che ci si stava tenendo stretti da 20 anni un problema solo per ricevere approvazione da
coloro con i quali lo condividevamo (medici e psicoterapeuti compresi). Si pu scoprire che non
avevamo successo perch qualcuno se ne sarebbe risentito, cos come potremmo vedere, con
sgomento, che vivevamo molto al di sotto delle nostre effettive possibilit, perch la societ nella
quale eravamo immersi non avrebbe condiviso l'espressione incontrollata di tutti i nostri talenti.

Amore, Guarigione e Tecniche


Dopo pi di 6 anni di pratica nel lavoro con l'energia e dopo aver sperimentato diverse tecniche che
usano il prana ma anche tecniche di guarigione mentale, dopo aver studiato cose come Divina
Scienza, Metodo Silva, Qi-gong, Pranoterapia, Quantum Touch, Pranic Healing, Reiki e molte altre,
nella mia mente si andato formando lentamente un concetto, che ho poi ritrovato in diverse altre
branche del sapere olistico, metafisico ma anche in molte opere di psicologia umanistica.
Innanzitutto nell'interagire con le persone non ho mai considerato la loro malattia o il loro disagio
come il problema centrale e ho sempre istintivamente cercato di non evidenziare i sintomi, conscio
del fatto che pi a lungo si parla di questi e pi a lungo questi persistono. Ho sempre cercato di non
definire me stesso un 'terapeuta' o un 'guaritore', cosa che non sono affatto, e ho sempre tenuto ben
lontano dal rapporto con le persone che venivano per dei "trattamenti" tutto quello che credevo di
sapere in materia di guarigione, perch c'era qualcosa in me che sapeva da principio che non ero io
a fare il lavoro ma qualcun altro o qualcos'altro attraverso di me. A un certo punto ho smesso di
chiamarli trattamenti e ho iniziato a chiamarle consultazioni o sessioni, che mi sembrava pi onesto,
meno faticoso e sottolineava che non c'era nessun tipo di terapia in corso, nonostante io voglia
ancora un po' credere che sia io con il mio prana a curare le persone. All'inizio facevo molte letture
psichiche alla ricerca delle cause delle malattie e questo era a volte molto funzionale, eppure, molto
pi spesso, diventava un punto di focalizzazione talmente importante per l'altro da impedirgli la
guarigione. Ho quindi capito che non era questo a poter aiutare davvero le persone, ma faceva molto
di pi il portarle al 'punto di pace' nel quale potevano lettralmente lasciar andare le parti del loro ego
che interferivano con la naturale soluzione del problema. Dopo aver terminato la scuola di
counseling poi, un fatto ancora pi incredibile mi stato evidente: l'energia che inviavo aumentava
esponenzialmente quanto pi rimanevo in 'ascolto' dell'altro, piuttosto che pensare a cosa dovevo
fare e cercare di vedere chakra, organi e colori. Pensando e ripensando a questi fatti mi sono anche
accorto che a volte ottenevo risultati pi che apprezzabili anche senza un intervento propriamente
'pranico' solo con la presenza, l'attenzione, l'ascolto empatico e l'incondizionatezza. Ho capito solo
da poco quello che stava succedendo in realt, specie in quelle consultazioni che andavano (dal
punto di vista fisico-visibile per lo meno) meglio delle altre: stava agendo una forza che era
inversamente proporzionale al mio grado di attaccamento e alla quantit di nozioni da me
possedute. Ed ho cominciato a vedere con la pratica che quella forza che chiamo 'Amore' una
frequenza generata dalla mia totale attenzione, presenza e accettazione di tutto ci che c' in questo
momento nella mia consapevolezza, compresa la persona con cui sto lavorando e tutto ci che
questa persona mi sta portando, ed una frequenza enfatizzata dall'assenza di qualsiasi senso di
importanza personale. Questa frequenza ha il potere di portare equilibrio nello squilibro, quiete nel
caos, ha la capacit di generare quel fenomeno di risonanza (entrainment) che rende possibili
incredibili risultati terapeutici, a prescindere dalla tecnica usata. Credo infatti che la tecnica usata
sia solo un pretesto per il passaggio di un certo tipo di energia e informazioni, e che non conti solo
cosa si fa ma anche e molto come lo si fa. Sono certo che la bravura e l'efficacia di un terapeuta non
dipenda unicamente dalla tecnica adottata (o dalla lunghezza della propria tradizione) ma da un
fattore che va ben oltre e cio da quanto riesce a togliere di mezzo s stesso e tutto il suo egobagaglio (tecniche comprese) durante una sessione e che questo pu tuttavia essere conseguito solo
dopo una grande conoscenza delle tecniche. O come ho sentito spesso ripetere dai miei maestri:

"Dovete studiare e praticare tanto solo per darvi il permesso interiore di fare ci che gi
sapete fare"

Avere potere
Dalle e-mail che ho ricevuto ultimamente esce fuori un fatto abbastanza importante, sicuramente
troppo importante per poter essere trascurato, e cio che c' molta pi lamentosit tra i seguaci del
movimento 'tu crei la tua realt' di quanta ce n' in altre sette e\o gruppi meno d'avanguardia. Molti
si stanno lamentando che 'i principii non funzionano' oppure che 'quelli che vanno in giro a fare
seminari sono concentrati troppo su s stessi e vendono 'solo' la propria energia, ma non dicono
niente di veramente utile. Alcuni cosidetti guru o maestri fumano, bevono, sono sovrappeso e non
sono l'incarnazione ideale dell'avatar bello, tutto pace e amore, rassicurante e sereno che
immaginavano. Una persona mi ha addirittura scritto, indignata, che se uno crea la sua realt allora
non dovrebbe affatto chiedere soldi agli altri perch dovrebbe crearseli da solo i soldi no? ... questa
l'assurdit alla quale sto partecipando. Questa per me una chiamata... Ho'oponopono... e queste
per me sono solo scuse per non crescere e non mettere in pratica i principii. Perch lavorare su di s
fa fatica e paura, e trovare un colpevole esterno a s stessi fa sempre comodo, specie se troviamo
altri con cui condividere le nostre rabbie. Altre lamentele che ho ricevuto\rilevato sono state:
non riesco a cambiare la mia vita, non riesco a fare soldi con la legge di attrazione, tutti ne parlano
ma nessuno la dimostra, sono tutte boiate, ma come si fa con la crisi... etc.
Questo post sar di conseguenza un po' duro perch spero di togliere a chi mi ha scritto tutte le
perlplessit e i dubbi. Innanzitutto bisognerebbe precisare una cosa: se la vostra spiritualit non
pratica e non vi porta ad avere pi potere e pi controllo sulle vostre vite (ma anzi a volte vi ha reso
pi molli e vi ha creato pi problemi) allora c' qualcosa da rivedere. Essere amore non vuol dire
essere molli e non vuol dire perdonare tutto e tutti senza chiarimenti o discussioni... non significa
passare sopra ad ogni cosa perch tutto amore. Essere amore significa ancora agire e se serve
combattere, ma nella centratura. Seconda precisazione: non pu esistere un 'risultato' conseguito
nella realt visibile senza una solida DISCIPLINA INTERIORE, perch dovete cambiare milioni di
tendenze subconscie, non recitare solo una preghierina ogni tanto. A questo dovrebbe servire la
pratica di cui costantemente parlo. Fare un qualcosa ogni giorno, un rito o una pratica energetica, o
una meditazione o un mantra, renderlo un atto sacro e farlo tutti i giorni solo il minimo
indispensabile per iniziare ad alterare la propria realt. Poi c' tutto il resto delle ore della giornata
da consacrare alla disciplina interiore e questo molti non lo stanno facendo (e sono sempre gli stessi
che si lamentano). Se non lo fate, tutti i giorni, per mesi, e anni, e non lo fate seguendo certi
principii, non potete dire di aver provato ad alterare la vostra realt. Lo stesso vale per la fede. Non
potete dire di aver avuto fede piena in qualcosa che poi non avvenuto se non avete lavorato sulla
neutralizzazione del dubbio e delle paure. Non potete dirlo se avete continuato a parlare male di
tutti e ad incazzarvi con il vostro vicino\genitore\coniuge\datore di lavoro perch la vostra
vibrazione di media non ha coinciso col vostro intento di fede. Non potete parlare di fede se
continuate a dare la colpa all'esterno dei vostri problemi. Questo deve esssere chiaro. Dio non un
cameriere n lo sono gli Angeli e gli Arcangeli che lavorano alla realizzazione delle sue\nostre
volont... da noi si esige soltanto che siamo amore (totale presenza, totale accettazione, assenza di
giudizio) e solo essendo amore potranno arrivare (con i tempi giusti) le realizzazioni. Per

accumulare potere dovete lavorare su di voi con la disciplina e la concentrazione che si ascrivono a
un samurai, ma questo potete farlo solo se capite che non c' nulla di pi importante, perch il fuori
proiezione diretta del dentro. E, per favore, evitate il pi possibile le 'scorciatoie'. Non esistono
scorciatoie che non siano progressiva liberazione dei propri limiti e non esistono attivazioni o
pratiche che 'altri' possono svolgere in nostra vece o supplire con presunte attivazioni. Mandate al
diavolo chi vi promette miracoli istantanei e vi chiede migliaia di euro per improbabili iniziazioni e
riattivazioni di misteriosi strati di dna. Smettete di lamentarvi e dare la colpa ad altri delle vostre
sfighe. Dovete accumulare potere e non lo farete se continuate a lamentarvi della politica, a
preoccuparvi delle scie chimiche e ad aver paura perch i poli si spostano troppo velocemente e gli
uccelli muoiono. E, per favore, curatevi dalla sindrome da workshop che sta diventando una vera e
propria tossicodipendenza: non accumulate potere se continuate ad andare a seminari e leggere libri
ma poi non fate gli esercizi e non vi impegnate a lavorare su voi stessi e sul vostro carattere
(simpatie, antipatie, preferenze, limiti). Non cambiate la vostra vita se continuate a 'credere' nella
cosiddetta 'legge di attrazione' ma poi non la mettete mai in pratica e se fallendo una volta vi
arrendete... dovete provare non una ma milioni di volte una per ogni pensiero negativo che avete
avuto... dovete farne la ragione unica della vostra vita. Dovete scommettere sui principii. Non
cambierete la vostra vita giudicando chi insegna, analizzandolo cercando di capire se una persona
con tutte le carte in regola, se veramente illuminato o se sta solo facendo finta e guardando ogni
suo minimo atteggiamento\errore\stortura... non giudicate... il solo fatto che quella persona si trovi
dove significa che ha pi potere di voi. Il solo fatto che qualcuno pubblichi un libro, anche se
l'ennesimo libro sulla legge di attrazione e dice un mucchio di castronerie, significa che quella
persona ha un po pi potere di voi e che, sicuramente, quelle castronerie stanno aiutando qualcuno
da qualche parte sul pianeta. Non parlate dei vostri progetti, 'immaginateli'. Sognate. Imparate a fare
silenzio e a non avere opinioni mentre sognate. Imparate a non essere contro qualcuno ma ad
accettare tutto e tutti nel loro spazio. Solo cos inizierete ad accumulare potere.
Ultima nota: a qualcuno d fastidio parlare di potere quando si parla di spiritualit perch appunto
trova l'accumulo di potere personale come poco spirituale e inversamente proporzionale al lavoro su
di s. A questo qualcuno io rispondo a) non ci si pu dedicare alla spiritualit in modo sano ed
equilibrato se non si hanno messe a posto tutte le altre aree della propria vita, o almeno una gran
parte e b) lavorando sul distacco dal risultato e dall'ego ci vengono dati tutti gli strumenti necessari
per continuare il lavoro e questo secondo me il vero segreto del potere personale. Il potere non sta
nella capacit di alterare la realt (cosa che, dobbiamo imprarare a fare a un certo punto del nostro
sviluppo) ma nello sviluppo della fede che ovunque io sia sono sempre al posto giusto, nel
momento giusto per la mia crescita.

Qigong: Esercizi per maghi erranti


"Il segreto della riuscita costringersi a fare senza fare"
... quel dolore che senti nelle ginocchia e quel fremito che ti spinge a voler fare altro, l'ansia che ti
viene, la paura, la distrazione, il senso di vuoto... tutto quello che stai provando mentre esegui le tue
posizioni e ti sembra di non arrivare a nulla, quella materia prima, pulizia, oro. Ma a te sembra
di non fare niente, di stare fermo, di perdere tempo tenendo una stupida posizione di Qigong. Per

al tuo interno accade di tutto... spostamenti, vibrazioni e il tuo maestro che ti ripete: tieni la mente
sulle mani, sull'esercizio, sull'energia. E l'energia scorre veramente, le mani divengono calde,
qualcosa scende dal cielo sulla tua testa e inizia a percorrere i tuoi canali interni liberando ricordi,
immagini, emozioni.
Il segreto della riuscita non fuggire davanti a queste cose: ecco perch i maestri del tao parlavano
di Wu Wei (non fare), chiaro... tu fai senza fare. Mantenendo la posizione scavi dentro di te, fai
emergere le resistenze, le emozioni, fai il vuoto dentro di te... tu e l'universo siete mescolati, come
dice master Chunyi Lin, e capisci perch. Tutto viene dal vuoto e tutto torna al vuoto: possibile che
il taoismo sia tanto simile a Ho'oponopono? S. Il Qigong alchimia. Non altro che alchimia che
passa attraverso il vissuto fisico. Non altro che una trasmutazione che passa attraverso il qi, un
ricordo di s molto concentrato perch ti costringe a sentire il corpo e a liberare il suo dolore
lasciando che l'energia passi indisturbata, e il segreto nel costringersi a farlo proprio quando non
vuoi ed questo anche il segreto del controllo della mente. Gli esercizi servono al mago errante per
rafforzarsi in vista di quei momenti in cui dovr sostenere un confronto col suo subconscio
(problema) nel quale decidere se lasciare che quest'ultimo porti di nuovo la sua vita lungo binari
con la minima resistenza (le solite forme pensiero abitudinarie, le solite reazioni, il solito biasimare
l'esterno...) oppure se generare energia attraverso la resistenza, attraverso il non lamentarsi e lo stare
con l'emozione del momento, rilasciandola. E' cos che si diventa potenti e non credo ci siano
scorciatoie, almeno io non ne ho trovate e personalmente non credo alle tecniche miracolistiche che
non passano per un onesto lavoro su di s. Nell'andare contro le proprie forme pensiero
automatiche, indebolendole, non agendo e lasciando andare tutta la loro energia, si trova il proprio
centro e il proprio potere e il Qigong in questo come il piede sull'acceleratore.
"Senza fare voi fate tutto" dicevano i taoisti, e avevano ragione.
I compagni di viaggio
Quest'anno ho incontrato e interagito con pi persone di quante ne avessi viste nei 5 anni precedenti
portando avanti questo 'lavoro'. Mentre cercavo di barcamenarmi tra terapie e conoscenze da
integrare, tra libri e seminari esperienzali, lezioni di qi gong e viaggi per l'Italia, mi sono ritrovato a
guadagnare e perdere letteralmente per strada tutta una serie di persone che orbitavano attorno alle
mie giornate, alcune anche molto vicine, ed essendo molto parsimonioso in termini di domande non
mi sono mai premurato di chiedere ai miei maestri come mai la mia vita sociale extra-lavoro si
stesse assottigliando cos tanto. Alla fine l'ho fatto... troppe le defezioni, molte le scuse ricevute e
date, e diverse le discussioni accese; tutto sommato non afferravo ancora bene il senso di quello che
mi stava accadendo. Ed ecco qui... non c'era molto da capire. Quando si su un determinato tipo di
percorso e nel momento in cui il percorso diventa assolutamente prioritario, si attraversa un periodo
di solitudine pi o meno marcata. Questo inevitabile dicono i miei maestri. La coscienza di un
outsider precede tutte le altre informazioni di cui la tua evoluzione necessita e per costruirla non si
pu n leggerla sui libri n immaginarla con un esercizio di visualizzazione. La solitudine iniziatica
va assolutamente sperimentata in prima persona. Sia ben chiaro per: questa non e non mai stata
la solitudine del depresso che si autoesclude dal mondo per la sua angoscia esistenziale, n quella
del mitomane egocentrico che crede di essere migliore degli altri. E' ben diverso. Questa una
sensazione di non sapere pi chi si perch si sente che qualcosa definitivamente cambiato grazie

al lavoro interiore. Ci si sente pi distaccati e pi centrati da un lato. Ma si sente anche di non poter
pi stare con gli altri senza "sentirli" e intuirli nel loro essere pi profondo, vivendo i loro dolori e le
loro ansie come anche i loro tratti migliori in prima persona, come se fossero in noi. Quindi diviene
fondamentale scegliere con chi si sta. Si inizia a comprendere che la chiaroveggenza e la sensitivit
sono prerogative normali dell'essere umano che, quando risvegliate, fanno avvertire ogni non detto,
ogni segreto, come se fosse alla luce del sole. E di questa estrema sensibilit acquisita col lavoro su
di s non si sa bene cosa fare al di fuori delle sessioni. Si in una specie di limbo, di terra di mezzo
dove ancora non si ama il tutto (e tutti) ma si percepisce qualcosa che al di l, che ci rende tuttavia
un po' scomodi per noi stessi e per gli altri. S perch moltissimi inizieranno a trovarti poco
divertente o almeno silenzioso. Si smetter di schierarsi da una parte o da un'altra e ci si sentir dire
che viviamo fuori dal mondo perch prendere una posizione necessario, fa parte della vita adulta
normale. Si troveranno aliene tante cose che si davano per scontate: famiglie, affetti, abitudini
(anche alimentari), circostanze in cui vivevamo bene e che adesso per il forte cambiamento
vibrazionale ci sembrano cose velenose... e proprio qui i miei maestri mi hanno detto di stare in
guardia.
E' un buon traguardo anche se scomodo e doloroso per molti versi. Ma solo una momentanea
stazione di sosta in un cammino che deve andare molto oltre e arrivare alla comprensione e
all'amore anche per quegli aspetti che sono divenuti antipatici o alieni al nostro modo di essere. Non
vogliamo diventare razzisti spirituali soprattutto, dicendo ad esempio che noi siamo evoluti e gli
altri no. E hanno sottolineato: 'mai e poi mai sentirti superiore a qualcun altro perch questo
potrebbe essere l'inizio di una degenerazione pericolosissima ed lo scalino dove molti sono
inciampati.' Quindi che fare? 'Trovati dei compagni di viaggio' mi hanno detto 'e che non siano solo
distrazioni giocose ma persone che ti spingano a pensare, riflettere su di te e che ti riportino anche i
tuoi sbagli e le tue storture. Degli specchi consapevoli insomma.'
E tutti gli altri ?
'Gli altri di cui parli sono le esteriorizzazioni della tua coscienza. Quelli con cui ti accompagnerai o
non ti accompagnerai riflettono e rifletteranno precisi contenuti della tua coscienza e la tua vita nel
mondo riflette e rifletter sempre il grado in cui sei riuscito, di te, a conoscere ed amare le parti pi
buie ed oscure.
I tuoi 'amici'\'nemici' erano scelti in base alla tua vibrazione dominante da processi di cui non eri
cosciente, e tu hai investito nella costruzione di quelle amicizie una energia del tutto inconsapevole.
La chiamavi un tempo simpatia o affinit. Ti sei per accorto con la pratica che la tua vita mentale
non ti apparteneva, che le energie psichiche erano dominate da passioni e venti non coscienti e hai
deciso di prenderne le redini. Le redini sono prese quando ti osservi attentamente e non lasci nulla
agli automatismi e questo sottrae energia non solo alle forme pensiero ma anche alla realt stessa
che con quelle forme pensiero ponevi in essere. Ecco perch queste vecchie cose ora stanno
sparendo, per ricostituirsi su basi del tutto nuove. La realt vecchia deve distruggersi prima per
potersi ricostruire. E i compagni di viaggio che arriveranno per forza di cose con questo lavoro che
fai saranno scelte consapevoli e non pi accidenti.'
Vita dissipativa: alcune lezioni di un corso in miracoli
Un corso in miracoli dice:

"I miracoli sorgono da una mente che pronta per essi"


... dunque poco utile cercare di creare qualcosa se non bonifichi la tua mente dalle mille e una
'cose' esterne che credi di essere e vivere. Bisognerebbe dedicare molto pi tempo al ripulire s
stessi che non a cercare di creare qualcosa nella mente. Molti di noi stanno continuando a spendere
gran parte del loro tempo e della loro energia vitale a lamentarsi del governo e del mondo cattivo l
fuori, alcuni di loro addirittura li ho sentiti dire che non credono nell'uomo, che ritengono sia
fondamentalmente 'cattivo' perch l fuori c' tanta cattiveria e insensatezza. Un corso in mircacoli
spiega che i miracoli possono sorgere unicamente da una mente che pronta per essi, una mente
che, tra le altre cose, andata oltre la dualit giusto e sbagliato, e una mente simile frutto di un
lavoro di ripulitura e bonifica che va ben oltre quello che queste persone sono normalmente disposte
a fare. Per questo costoro non creano la loro realt nemmeno con tanti esercizi, partecipando a tutti i
corsi e leggendo tutti i libri. Per farlo infatti si deve, tra le altre cose, essere disposti a vedere la
perfezione in ogni evento, anche dove apprentemente non ce ne ed essere inclini ad accettare il
principio primario e cio che io creo ogni bit della mia realt quindi anche tutte queste cose orrende
che credo di vedere. Per farlo devo essere disposto, come dice il Corso, a VIGILARE su ogni
pensiero e su ogni emozione. Ma questo non semplice e me ne rendo conto, perch richiede un
certo quantitativo di energia. L'energia vitale, o prana, oltre che per fare guarigioni necessaria per
la vita psichica e per i suoi processi mentali, dunque accumulare e mantenere energia sarebbe
necessario anche per creare forme pensiero e lavorare su s stessi, ma questo non viene mai detto. Il
mondo nel quale stiamo vivendo al momento progettato con un milione di stimoli architettati per
sottrarre energia-prana e quindi togliere forza e motivazione a qualunque lavoro su di s e alla
produzione di qualunque pensiero spontaneo. Per liberarsi necessario che si faccia questo lavoro,
che si vigili costantemente sui propri pensieri e sulle proprie emozioni e che si tenti di andare oltre
la dualit. E' necessario cio che si riesca ad andare oltre questo mondo passando attraverso il
distacco da tutto ci che il mondo condivide come 'realt' e 'necessit'. In questo momento molti
miliardi di vite sono incastrate in un ciclo di dissipazione di energia-prana, un sogno lucido
condiviso, quasi impossibile da violare, che costituito dai mille dover fare e dai miliardi di
pensieri casuali con emozioni accompagnate che fluttuano nell'etere vaghi, incontrollati e caotici.
Ci che rende dissipativa (in termini di energia) una vita essenzialmente la sua apparente
mancanza di senso, oltre che una serie di automatismi e dati per scontato ereditati passivamente
dall'ambiente. Arrabbiarsi, offendersi, proiettare le proprie sciagure dando la colpa agli altri,
disperdersi in stimoli continui (musica, viaggi, sesso, cibo, dipendenze, televisione,
telegiornali/giornali) per distrarsi e soffocare emozioni e pensieri disturbanti, chiudersi in gruppi
che danno sicurezza, non sostenere la solitudine e il silenzio, sono solo alcuni degli agenti che ci
sottraggono giornalmente e costantemente energia-prana a causa del fatto che non possiamo, non
riusciamo o non vogliamo controllare le nostre menti. La mente ci che fa il gioco dell'ego
secondo il Corso, ed questa mente piena di confusione che ci impedisce di vedere la nostra
proiezione al di l degli occhi fisici. Ora questi sono discorsi sentiti e risentiti, triti e ritriti, tuttavia
trovo ancora che siano le uniche cose davvero necessarie ad evolvere e, piuttosto che strani simboli,
stati alpha e theta, psicosciamanesimi, mantra e meditazioni, ho capito che il vero problema del non
riuscire a modificare la propria realt stia unicamente nel non vigilare attentamente sui propri
processi di pensiero ed emozione e nel dissipare continuamente la propria energia-prana in cerca di
'sensazioni', 'emozioni', 'variet', 'divertimento', 'fuga'. I miracoli sorgono da una mente pronta, e

una mente pronta non cerca nessuna pi fuga, nessuna distrazione, nessun divertimento esterno. Pu
stare nel silenzio perch serena. Pu accettare l'odio, la guerra, la malattia e la morte perch non
giudica. E' felice dov' con quello che ha e non ha nessuna compulsione. E qui mi arrivano sempre
le critiche di tutti quelli a cui ho provato a esporre il percorso per arrivare a questo stato. Questo
stato della mente sembra noioso, triste e alcune persone a cui ne ho parlato si sono anche arrabbiate
moltissimo, e non posso biasimarle. All'ego fa paura morire. Eppure il senso di giustizia, pace e
perfezione che si ha quando si inizia ad assaporare una mente innocente dopo la morte dell'ego non
ha prezzo anche a fronte dei titanici sforzi richiesti dal processo di pulizia. Quello stato di
innocenza quello da cui sorgono appunto tutta quella serie di eventi sincronici che chiamiamo
miracoli e che il Corso spiega in maniera impeccabile dalla prima all'ultima parola.

Tempi di crisi
In tempi di crisi un mago errante ha il potere e il compito di praticare la centratura e di provare, se
ancora non ci arrivato, a essere pace anzich rabbia, risentimento, rancore, paura. I tempi di crisi
sono una tempesta vibrazionale che pu essere mitigata solo dall'atmosfera mentale/psichica del
mago errante stesso. Solo la sua pace interiore pu riuscire a portare ordine nel disordine. Nei tempi
di crisi, di qualunque natura siano le crisi, si vedr il livello della centratura del mago errante e
soprattutto in questi tempi si creer la possibilit quantistica che egli possa fare la differenza.
Mentre il mondo si rotola nella polvere, si agita, mentre altri si battono per grandi cause, si
arrabbiano, si deprimono e scagliano il loro odio sugli altri esseri umani che ritengono 'colpevoli', il
mago errante sar nella pace e nella centratura perch questo l'unico stato che gli permetter di
agire secondo ispirazione e di agire nell'amore per il bene del prossimo. Il mago errante infatti sa
benissimo che qualunque cosa egli si trovi a dover fronteggiare sar una sua creazione pi o meno
consapevole e, dunque, perch mai incastrarsi nella paura, nel giudizio e nella rabbia? E' in questi
momenti che si vedr se la sua disciplina interiore stata seria, rigorosa, meticolosa o se stato un
allenamento parziale. I tempi di crisi sono esami per il mago errante serio. Egli non cercher di
evitarli. Mai. Ci passer attraverso con la lucida consapevolezza che sono alcune tra le lezioni che la
sua anima sta cercando e che sono sostanzialmente 'illusioni'. Non ci sar da schierarsi da questa o
da quell'altra parte, non ci sar da cercare colpevoli o soluzioni l fuori, perch nella coscienza
che egli andr prima di tutto a mettere a posto, sapendo che l'esterno seguir. Il mago errante
sceglier la pace sopra ogni altra cosa perch sa che questo un sogno e il sogno non pu essere
aggiustato mai del tutto ma pu esssere completamente trasceso. Quando riuscir ad essere pace
anzich qualunque altra cosa, vedr dietro l'apparente imperfezione aprirsi un varco nel quale
scorger la soluzione di ogni problema. In quel momento vedr egli stesso che il sogno appunto
un sogno e che credere al sogno cercando di aggiustarlo non faceva che complicare le cose. Perci
smetter di cercare di cambiare la vita e fluir con l'esperienza. Smetter di cercare di capire.
Smetter di cercare approvazione, controllo, sicurezze e si concentrer sul lasciar andare ogni cosa
per essere pace e agire secondo ispirazione. Capir che la sua volont e quella del padre sono una
cosa sola e che con ogni probabilit non ha bisogno di essere da nessun'altra parte rispetto a dove si
trova.

Ho'oponopono (riflessioni)
Non si pu insegnare Ho'oponopono. Se insegni Ho'oponopono molto probabile che sia una delle
tue memorie ad avere questa voglia di insegnare a qualcuno, di diffondere, di salvare. Hew Len ha
ripetutamente detto di non insegnare Ho'oponopono e non parlare di Ho'oponopono, ma piuttosto di
limitarsi a ripulire dentro di s (Zero Limits Seminar). Mi meraviglio molto a volte di sentir parlare
di Ho'oponopono come di una tecnica miracolosa che potenzia la legge di attrazione o come di un
balsamo per tutti i mali, che porta a infinita positivit, guarigioni miracolose, risoluzioni karmiche e
abbondanza. Tuttavia non questo che il dottor Len ha insegnato e che spiega nei suoi seminari.
Ho'oponopono non una 'tecnica' n un 'mantra magico' e non legato esplicitamente allo
sciamanesimo Huna (che invece una americanizzazione di un sapere esoterico antichissimo delle
Hawaii, portato alla luce da Max Freedom Long). Quando qualcuno ha chiesto al dottor Len la
relazione tra Ho'oponopono e Huna il dottor Len ha semplicemente detto: Huna una cosa di
questo pianeta (umana), Ho'oponopono no (Zero Limits Seminar). Ho'oponopono non riguarda la
legge di attrazione. Spesso dopo una spiegazione della teoria di Ho'oponopono il dottor Len
aggiunge: "What about the law of attraction then?" Che ne infatti della legge di attrazione,
dell'intento focalizzato, dei desideri, quando sappiamo che molte delle cose che vogliamo attrarre
potrebbero essere figlie poprio di una delle memorie che stiamo cancellando con Ho'oponopono?
Ho'oponopono esclusivamente 'LET GO LET GOD'. E' "lascia andare e lascia entrare Dio a
mettere a posto le tue cose" (ZERO LIMITS SEMINAR e LIBRI DI MABEL KATZ). Non legge
di attrazione, che ancora una cosa diretta dall'ego e quindi pu generare delusione e creazioni
temporaneamente indesiderate. Ho'oponopono essere dove si con quello che c' e mandare
amore, infinito amore, affinch le cose cambino, non secondo il nostro disegno ma secondo quello
del padre (Aumakua), il s superiore o in qualunque altro modo lo si voglia chiamare. Un'altra cosa
che Hew Len ha ribadito pi volte e che viene spesso ignorata questa: non aspettatevi risultati. I
miracoli sbandierati sulla copertina di Zero Limits sono stati un'idea di Joe Vitale, e questo un
fatto (ogni suo libro\seminario in effetti un po' su quella falsariga), ma Ho'oponopono non nato
per dare certezze e non basato sull'ottenere risultati di qualche tipo. Potresti pulire per anni su
qualcosa cercando di risolverla, avendo in mente magari la tua bella visualizzazione creativa,
credendo di conoscere le cause del tuo problema, mentre tutt'intorno a te sta accadendo il vero
cambiamento e le vere cause vengono risolte dalla pulizia a livelli talmente profondi (Hew Len
spesso parla di altre dimensioni, di space beings, di anime ed entit... insomma non propriamente
cose di questo piano di realt) che non puoi esserne consapevole e potresti non essere in grado di
accorgerti di quello che veramente necessitava di cambiare, perch ti aspettavi un risultato di un
certo tipo. Ma non lo stiamo facendo per i risultati n per guarire o risistemare le nostre finanze
(sebbene questi possano essere alla fine alcuni degli effetti delle pulizie). Lo stiamo facendo per
togliere strati (le memorie) che coprono ci che veramente siamo. Nel caso doveste fare qualcosa di
diverso dalla pulizia, vi arriver la giusta intuizione e saprete esattamente cosa fare. Per il resto
dovete solo pulire pulire pulire, instancabilmente. E solo dopo aver pulito abbastanza a fondo e
soprattutto dopo aver lasciato andare ogni opinione sulla questione e sui soggetti coinvolti, la
soluzione giusta sar manifestata - anche se potrebbe essere molto molto differente da come ve
l'aspettavate. Ho'oponopono ha generato parecchia confusione in alcuni praticanti che credevano di
avere in mano la chiave dorata per la soluzione di ogni problema, perch moltissimi di loro
improvvisamente si sono visti peggiorare ogni cosa sotto gli occhi, o si sono visti succedere qualche

disastro imprevisto e queste persone si sono chieste allora 'Ma non stavo facendo Ho'oponopono?
Non doveva andare tutto bene?' S, stavi facendo Ho'oponopono. S, stai ripulendo delle memorie
antiche, ma la pulizia delle memorie non sempre facile, delicata e profumata. Non una roba da
legge di attrazione o pensiero positivo new age dove tutto si fissa solo sullo stare bene e avere belle
sensazioni. Stiamo parlando di sciamanesimo. Stiamo parlando di realt multidimensionali delle
quali siamo consapevoli anche con i sensi sottili attivati solo al 5%. Hew Len e Vitale spesso citano
nei seminari americani un libro di Tor Norretranders - The User Illusion - il cui concetto centrale
che noi non siamo neanche gli artefici dei nostri pensieri, ma come se questi accadessero a noi,
passassero attraverso di noi. E a quel punto l'unico ruolo che ha UHANE (la mente razionale) la
decisione - che l'unica cosa che possiamo fare davvero. Si pu decidere se dar retta ai pensieri e
agli ego che ci dicono di insegnare Ho'oponopono, di promettere agli altri miracoli, di cercare di
salvare qualcun altro a parte noi stessi, o si pu decidere di fare la pulizia. Nel primo caso agiranno
la spazzatura, i dati, le memorie che ci danno quel falso senso di identit che Ho'oponopono vuole
invece eliminare per farci scoprire chi veramente noi siamo.
E di questo non possiamo parlare a voce.
(Blu Ghiaccio)

La difesa richiede l'attacco. Dove vuoi stare?


E' sempre cos che va quando credi nella possibilit di poter essere attaccato: qualcuno ti fa uno
sgarro, ti insulta, ti manca di rispetto. E tu, in quasi automatismo, ti incazzi. Vai in paranoia. Entri in
reazione. Ti giustifichi perch credi che sia automatico e dici: E' lui\lei che mi fa avere queste
reazioni. Ma non cos, mai, e a un certo punto quello che fa la differenza nell'evoluzione di un
essere umano l'accorgersi di questa semplice verit: sei tu che decidi a un livello molto profondo
di te. Lo stai facendo molto velocemente vero... talmente velocemente che non hai tempo di
renderti conto che a un certo punto, letteralmente, tu decidi di arrabbiarti, decidi di giudicare, decidi
di avere ragione e andare in una qualunque delle sfumature della difesa: la rabbia, il rancore, il
risentimento e cos via. Sentirsi attaccati, offesi, e difendersi richiede il credere che esista un
esterno, staccato, diverso da te stesso, che sta facendo qualcosa a un te vittima, piccolo e nero.
Invertire questa tendenza a proiettare all'esterno le cause della tua sofferenza pu non essere
semplice all'inizio, ma si pu fare e porta dei benefici immediati: ti d potere e ti toglie un discreto
carico di paura di dosso. Cominciare infatti a ripeterti 'sono io che creo la mia realt, sono io che lo
sto facendo' la pratica di bonifica mentale pi potente che puoi attuare, ed un passo necessario
per tutto ci che viene dopo. Ha dei benefici a lungo termine: se inizialmente ti sembra strano che
possa essere davvero cos, dopo un po' di tempo speso nell'educare il tuo subconscio indisciplinato
(il vero responsabile degli automatismi e dei casini che hai) e a ripeterti questo concetto, avrai
accesso ad una importante facolt che adesso ti sfugge completamente: l'arte del lasciar andare. Si
tratta di decidere di farla finita col karma reiterato (e molte volte autoimposto) che ti fa agire come
una marionetta nelle mani di presunti nemici che spingerebbero i tuoi bottoni interni. Quando ti
accorgi che resistere all'automatismo ha l'effetto di neutralizzare l'emozione negativa sottostante e
quando cominci a farlo sistematicamente, inizia quello squisito processo di distruzione del tuo
vecchio io che chiamiamo pulizia. Pulire letteralmente lasciar andare tutto ci che credi di sapere

della tua realt perch con ogni probabilit non c' bugia pi grande da raccontarsi di quelle che
l'ego (un mucchietto di forme pensiero senza alcuna vera individualit sottostante) ti sta propinando
in questo momento. E ce ne sono parecchie di cui dovresti liberarti. Molte delle opinioni che hai
sono programmate dall'esterno, da fattori sociali, ambientali, ormonali, razziali, e sono tutto fuorch
liberamente decise. Molti dei nemici contro cui combatti non sono che ombre nella tua mente e la
tua stessa mente non fa che ricreare e attrarre le cose contro cui credi di star combattendo. E a capo
di tutto questo ci sono i pensieri e le emozioni 'negative'. Le emozioni sono il carburante dei
pensieri che diventano carburante delle emozioni e cos via, in un crescendo di automatismo tale
che a volte difficile credere ancora che hai qualche controllo sulla tua vita e sulla tua mente. Ma
c' una via d'uscita. Le emozioni e le reazioni fanno parte della tua decisione subconscia di essere
una vittima e di sentirti separato dal resto del mondo, vengono dalla tua voglia di esclusivit, dal tuo
volerti sentire importante e unico. Questa decisione programmata l da millenni, ma non
irreversibile e soprattutto non affatto necessaria. Non una cosa che hai creato in questa esistenza
e tuttavia in questa esistenza che dovrai correggerla. Il nemico SEMPRE interno, anche quando
proiettato al di fuori, in carne ed ossa. E da questo nemico non dovrai difenderti, non dovrai
combatterlo (col risultato di ricrearlo di continuo) ma dovrai imparare ad osservarlo con ferma
risoluzione e con la freddezza del Samurai, imparare ad amarlo essendo presente e consapevole che
stai osservando una parte di te. Quando qualcuno ha detto di porgere l'altra guancia questo che
intendeva. Il nemico interno va neutralizzato e deprivato della sua forza vitale (l'emozione) affinch
si faccia spazio in te la vera soluzione del problema, quella basata sul riconoscimento che non c'era
nulla da risolvere, ma solo da lasciar andare. Soprattutto dal nemico, da ogni nemico, non
difenderti. Cos facendo si dissolver nel nulla.

La trappola delle emozioni


9 anni fa, durante uno dei periodi peggiori della mia esistenza, mentre la vita mi dava ripetute
batoste, mi fu offerta quella che ritengo essere una delle pi importanti lezioni che io abbia mai
imparato. Non che le altre fossero state meno importanti, ma questa singola lezione stata quella
che mi ha portato senz'altro la maggiore utilit e un beneficio a lungo termine. Per molti anni avevo
ruotato intorno a questa consapevolezza, ma senza mai afferrarla veramente, ed era come se tutte le
esperienze della mia vita e di quel periodo in particolare mi fossero somministrate allo scopo di
farmi rendere conto di questa singola lezione. La mia vita era fatta di forti stimoli ed emozioni
incontrollate in quasi tutte le aree, non c'era giorno che passasse senza aver avuto la mia dose di alti
o bassi emozionali: una nuova donna, un nuovo acquisto, una litigata sul lavoro, una delle donne
che mi abbandonava, concerti, vacanze e post vacanza, serate e post serate... questo ritmo, andato
avanti per anni, costituiva un vero problema: era infatti diventato una dipendenza, perch
cominciavo a non poterne pi fare a meno. Quando fui costretto a rifletterci mi accorsi che lo stato
di dipendenza era pressoch continuo: dal caff alle sigarette che ancora fumavo, dagli oggetti che
possedevo allo status in cui ero identificato in quel momento, dal sesso ai continui stimoli, fino al
cibo. E tutto questo aveva una base unicamente emozionale, ossia il solo vero motore dei miei
desideri\bisogni era quello di provare una certa emozione o un gruppo di emozioni o un derivato di
queste e provarle il pi a lungo possibile, oppure di non sentirne qualche altra. Fui costretto a
rifletterci perch incominciavo a intravedere che la mia vita era tutto un cercare di soddisfare quei

bisogni emozionali ed era la classica vita da schiavo: facevo sostanzialmente un lavoro che odiavo
al solo fine di avere tanti soldi da spendere in tante stupidaggini che mi offuscavano la mente e mi
rendevano ottuso, stupido, opaco, e avevo uno stile di vita che cercava di mantenere sempre alta la
quantit di stimoli di modo che non potessi pensare. Pensare in quegli anni equivaleva infatti a stare
col me stesso disperato e privo di significato, e ancora peggio fu constatare che non ero il solo, ma
che molti di quelli che conoscevo erano in quelle condizioni. La mia fortuna (se cos si pu
chiamare) fu solo quella di essere stufo di quella vita a un livello sufficientemente forte da innescare
una serie di eventi apparentemente casuali, nati per farmi accorgere dell'illusione in cui mi trovavo.
Sembrava la trama di Fight Club e in effetti Fight Club un film che ho amato molto perch mi ha
insegnato proprio questo. Col passar del tempo ho visto sempre pi direttamente quanto questa
trappola fosse ben architettata: bisogni artificiali creati attraverso immagini, oggetti, corpi, che
inducono ad avvertire mancanze di ogni tipo e a iniziare la spasmodica ricerca del soddisfacimento
del bisogno. Ego nutriti a forza di titoli, vestiti, accessori e altri abbellimenti con il solo scopo di
farti provare l'emozione di sicurezza e appartenenza a un gruppo. Interi universi strutturati intorno
al bisogno di approvazione che ti fanno a volte passare come arte, letteratura, musica, ma che nella
gran parte dei casi nascondono e soddisfano le richieste di ego impauriti e bisognosi. Il fatto
divenne anche anche pi serio quando mi accorsi che il bisogno emozionale era proprio una
tossicodipendenza con tutte le sue crisi di astinenza e fenomeni di disintossicazione e che sembrava
essere adoperato ad arte per indurre certi stati nelle persone e tenerle a un livello fisso di
consapevolezza. Ogni volta che un bisogno non veniva soddisfatto c'erano emozioni negative che
dovevano in qualche modo esser sedate col soddisfacimento del bisogno stesso o in qualche altro
modo. Questo stato un problema insormomtabile fin quando non ho imparato che le emozioni,
oltre ad essere espresse o represse, potevano essere osservate e rilasciate, e fin quando non ho
appreso che esiste uno stato nel quale non si vive pi in balia delle passioni e degli eventi
emozionali (e di ci che li provoca) ma si ha un bilanciamento pi o meno costante verso la pace, la
centratura. E questo stato raggiungibile. Spesso quando spiego questo ai corsi, e quando spiego
come fare per raggiungerlo, pi di qualcuno si lamenta che una vita senza emozioni non degna di
essere vissuta ed io rispondo sempre nello stesso modo: in primo luogo, non sto dicendo di
rinunciare alle tue emozioni o di non averne, ma di non attaccartici, n alle positive, n alle negative
e ti sto chiedendo di iniziare a supporre per ipotesi che si possa vivere senza continui bisogni che
vanno soddisfatti. Ti sto dicendo di essere presente e consapevole tutte quelle volte che decidi di
arrabbiarti, innervosirti, prendertela sul personale per qualcosa, di tutte quelle volte che esprimi
mancanza, insoddisfazione e lamentela. Ti sto dicendo di imparare a far fluire questi stati dentro di
te come l'acqua, perch questo ti porter sorprese inaspettate. L'emozione una energia in
movimento e se la trattieni ti fai del male a livello fisico (parecchie malattie si generano da energia
emozionale bloccata nei tessuti) e sottile (dai energia al problema piuttosto che risolverlo). Se la
esprimi e te ne lasci sopraffare rischi di fare male a te e agli altri e di prosciugare le tue energie. Ma
c' di pi. Dietro le emozioni negative ci sono sempre i bisogni, sempre. Emozioni di paura, rabbia,
rancore, odio, sono ad esempio un bisogno di amore, riconoscimento, approvazione, accoglienza...
ma che succede quando col lavoro su te stesso neutralizzi qualunque bisogno di amore,
rinconoscimento, approvazione, accoglienza? Succede che guarisci il tuo senso di separazione, e fai
funzionare attraverso di te qualcosa di superiore smettendo per sempre (e sottolineo per sempre) di
provare quelle emozioni. E ti dir di pi: se credi che la tua soddisfazione e felicit dipedano dal
soddisfacimento di qualche desiderio o bisogno, prova a ripensarci. La felicit e la soddisfazione

che provi quando realizzi un desiderio o soddisfi un bisogno sono generate unicamente dalla
momentanea pace derivata dal fatto che hai smesso di cercare, con conseguenza che quella spinta
spasmodica ha trovato una fine. Dopo un po' avrai un nuovo bisogno e un nuovo desiderio e
riinizierai la spasmodica, ansiogena ricerca di qualcosa. Ma puoi decidere di porre un fine a questo
strazio e decidere di essere in pace e presenza qualunque cosa ti 'capiti' di affrontare per imparare a
generare quel senso di benessere e soddisfacimento in maniera autonoma. Si pu fare. Quando la
parte umana si arrende infatti, la parte divina entra in funzione in modi eccezionalmente pratici e
quasi sempre risolutivi e lo fa non solo aiutandoti a trasmutare le emozioni inferiori, ma anche
portandoti ci che davvero ti serve. Ecco perch la rabbia non e non sar mai giustificata, lo sfogo
non e non sar mai utile, se sei nell'automatismo. Il nervosismo, la paura e tutte le energie simili
sono una perdita di tempo ed energia, e l'unica cosa che pu guarire la tua vita 'esserci' quando
provi l'emozione negativa... esserci completamente! Nel meraviglioso film 'La forza del campione',
titolo osceno dato alla trasposizione cinematografica del libro di Dan Millman "La via del guerriero
di pace", questo concetto viene reso bene nel momento in cui al protagonista, in uno dei momenti
peggiori della sua vita, viene sottoposta la domanda 'ci stai facendo attenzione'? E io aggiungerei
quest'altra domanda per i pi coraggiosi e per quelli che stanno applicando la spiritualit pratica:
'Puoi essere pace anzich questo?'

Il fanatismo spirituale
Tra i vari bisogni dell'ego che andrebbero sradicati esiste un demone che si chiama 'bisogno di
sentirsi migliori degli altri' o anche 'bisogno di avere ragione'. Questo uno dei meccanismi numero
uno della sopravvivenza dell'ego, addirittura potremmo considerarlo un suo dispositivo di
protezione, una specie di antivirus. Quando ci mettiamo a fare cammini di crescita interiore spesso e
volentieri lo facciamo perch nella spiritualit, in qualunque forma essa arrivi, cerchiamo di trovare
un senso a cose apparentemente senza senso come la sofferenza, i maltrattamenti, le sfortune, le
perdite, ecc ecc, quindi per molti di noi la spiritualit con tutto il suo condimento di gruppi, pratiche
e riti pu divenire un modo per sanare la sofferenza e vederla in un quadro pi ampio. Tuttavia mi
accorgo che per diverse persone quello che dovrebbe essere un cammino che porta all'unione con il
tutto, un percorso di sviluppo dell'amore incondizionato, sta diventando invece una sorta di guerra
dove si crede di essersi schierati dalla parte del 'migliore'. I migliori chiaramente sono quelli che
conoscono certe nozioni (per esempio che la coscienza crea la realt) mentre gli altri sono 'coloro
che non hanno orecchie per udire' come se questo fatto li mettesse a un livello sociale differente. I
migliori chiaramente sono coloro che si stanno facendo portavoce di una rivoluzione della
coscienza (secondo loro), di una nuova razza di umani consapevoli; i migliori sono quelli che
parlano di argomenti come le energie, l'illuminazione, i maestri ascesi e usano sempre pi spesso
parole e termini come amore, pace, gioia, luce. Migliori sono anche tutti coloro che stanno
aspramente combattendo contro le sciagure provocate dall'inquinamento, dal consumo energetico e
dai carnivori, non risparmiandoci su facebook immagini di animali trucidati nei peggiori modi e
imprecando contro questa selvaggia umanit che non capisce e non vuole vedere. Osservo queste
persone e mi rendo conto che l'ego sta facendo loro un brutto scherzo, convincendoli appunto del
fatto che quello che fanno sia in qualche modo utile e per molti versi 'importante', e quel che

peggio che molti di loro dichiarano di agire in nome dell'amore universale. In realt dal punto di
vista diciamo non tridimensionale, quello che sta succedendo loro molto probabilmente che
proprio la loro parte egoica trova nell'ostentazione dei principii spirituali o di un'idea, un modo per
conservare s stessa, per sentirsi migliore e dunque per perpetrare quel senso di separazione che
stiamo cercando di superare. Come dice il Corso in miracoli la difesa e l'attacco sono due facce
della stessa medaglia chiamata ego o senso di separazione, perci n l'uno n l'altra sono soluzioni
furbe a questo conflitto. Un'altra cosa che ho notato la tendenza sempre pi marcata a volersi
distanziare, anche fisicamente, da coloro che 'non fanno il nostro stesso cammino' e da tutti quelli
che 'non ti possono capire', cosa che a me sembra un altro modo per perpetrare il gioco di un ego
totalmente separato. E penso continuamente fra me e me: se quello che vedo l fuori una
proiezione di ci che sono dentro, come posso sentirmi migliore di qualcun altro? Se ho capito che
la mia coscienza crea la mia realt e che ci su cui mi concentro viene energizzato e ricreato come
posso continuare a imprecare cotro i disastri e la politica? Come posso fare un percorso di crescita
interiore e continuare a credere che quelli che non lo fanno siano in qualche modo 'diversi', 'strani' o
che siano rimasti indietro? Non questo un fanatismo spirituale?
Jos Silva: essere guidati
Tra le persone e gli insegnamenti che ho conosciuto nella mia vita, davvero pochi mi hanno colpito
e influenzato profondamente come il metodo e la biografia di Jos Silva. Quando incontro qualcuno
che si lamenta della sua mancanza di risorse, del fatto che non pu fare certe cose o avere successo
per via di situazioni esterne a lui, quando incontro qualche vittima professionista gli consiglio
sempre di leggersi la vita di Jos. E' una storia interessante per diversi motivi da cui traggo spunto
oggi per portare avanti la mia tesi secondo la quale se segui il flusso e non ti lamenti della tua vita,
tutto quello che ti serve ti viene dato, spesso sotto i tuoi occhi, e se dedichi la tua vita allo scopo di
servire gli altri le cose si aggiustano in maniera quasi magica. Quello che appare evidente nella vita
di Mr. Silva (almeno a me) innanzitutto questo impegno nel cercare di rendersi utile e mettersi a
disposizione degli altri, che ha provocato una serie di eventi tali da portarlo a diventare uno degli
uomini pi ricchi e famosi nel campo della ricerca psichica. L'inizio della sua vita non stato per
nulla semplice: estrema povert e un padre morto quando lui era solo un bambino, eppure fin da
piccolo Jos incarna quella che ritengo essere la prima regola essenziale del mago errante: adattarsi.
Fa tutta una serie di lavori e lavoretti per aiutare la famiglia economicamente e riesce giovanissimo
a mettere su una piccola azienda di pulizie per uffici e appartamenti. Jos ha uno spiccato senso
pratico e, da quello che traspare, poco incline al lamento e alla commiserazione (altra
caratteristica essenziale di un mago errante: non lamentarsi). Le cose si allineano per Jos e alcune
strane coincidenze lo portano ad appassionarsi di elettronica tramite un corso per corrispondenza
che segue grazie a un amico che gli permette di studiare liberamente le sue lezioni, e dopo aver
imparato inizia a fare tutta una serie di piccole riparazioni e sistemazioni fino ad arrivare poi ad
aprire una vera attivit nell'elettronica. Questa un'altra cosa che ho notato di chi si allinea davvero
con l'energia di abbondanza: costui non ha nessun problema a partire dal basso e fare anche i lavori
pi umili cogliendo sempre il meglio di quello che gli succede (anche se pu non essere il massimo
per lui in quel momento) e questo inevitabilmente (ripeto: inevitabilmente) lo porta sulla lunghezza
d'onda del successo. Dopodich il nostro prode si appassiona per un'altra serie di coincidenze alla
psicologia e all'ipnosi e inizia a studiare tutto quello che gli capita a tiro iniziando per conto suo

anche una serie di sperimentazioni che in alcuni anni lo mettono in grado di insegnare i primi
rudimenti di quello che oggi il metodo Silva. A quel punto il decollo inarrestabile. Ad oggi il
metodo Silva uno dei metodi pi sicuri e potenti per lavorare sul subconscio e coltivare poteri
psichici, ottenere obiettivi e guarigioni e lavorare sulla realt in generale ed conosciuto e
insegnato in tutto il mondo. Ora tenendo conto che Jos non aveva neanche la licenza elementare e
che ha sempre fatto tutto seguendo solo il flusso e le coincidenze, per me lui quanto di pi vicino
ci sia alla figura del mago errante a me tanto cara e credo fermamente che potremmo vivere tutti in
questo modo. La sua filosofia, semplice e incisiva, colorata in ogni sua piega dal principio
secondo cui il nostro scopo qui quello di migliorare la vita a noi stessi e agli altri e risolvere
qualunque problema ci capiti a tiro. In questo trovo e ho trovato sempre ispirazione e insegnamento
e soprattutto tramite lui ho capito che, una delle strade pi veloci e sicure per arrivare al successo
personale e a sperimentare la propria chiamata (ci che siamo venuti a fare) seguire i segnali che
la vita ci invia copiosamente, poich la vita un sistema di bio-feedback e non siamo mai soli ma
riceviamo continuamente suggerimenti e aiuto. Basta avere gli occhi giusti per guardare.
Le cose del cielo, le cose della terra
... e se la cosiddetta spiritualit fosse solo un modo per sfuggire dalla realt e dalle cose che non si
vogliono guardare? Mi sono posto questa domanda pi e pi volte ultimamente osservando un
universo di 'nuovi' maestri, corsi e insegnamenti che vorrebbero inculcare nella mente delle persone
concetti di amore, miracoli, onnipotenza, immortalit e illuminazione, diffusi da persone che tutto
sembrano meno che onnipotenti o immortali e che sopratutto propagano sempre di pi messaggi che
separano gli individui 'spirituali' da quelli che non lo sono. Non faccio nomi, ma rifletto un attimo
su questo concetto come anche sul fatto che tanti comportamenti ascritti alla vita spirituale (pace
interiore, distacco dal mondo, scelte alimentari e sociali ecc...) a volte sembrano tentativi di
reprimere o evitare di guardare taluni dolori o complessi inconsci, pi che mezzi per evolvere. Tra
le cose del cielo e le cose della terra sembrerebbe esserci un grandissimo divario al momento:
tantissima gente chiacchiera continuamente di cose che non ha mai vissuto, cose come
'illuminazione' o 'risveglio planetario' spiegando agli altri cosa queste parole significhino, e non ci
sarebbe niente di male se non fosse che questa stessa gente si sta perdendo la vita 'vera' che sta
scorrendo sotto i loro nasi, incessante. Se guardo facebook, blog o siti web trovo molte persone
impegnate nel tentativo di diffondere 'verit' agli altri senza avere nessuna idea se queste verit
esistano davvero. E' un errore che ho fatto anche io, per anni. Ho iniziato a parlare di legge di
attrazione e potere del pensiero molto prima che ne conoscessi l'effettiva portata, a volte anche
dicendo delle cose assurde e lo facevo perch in fondo mi sentivo meglio degli altri facendo cos, e
mi sembrava temporaneamente di aver dato un senso a una vita senza senso. Quando poi arrivavano
i problemi veri non riuscivo a credere ancora a quelle cose che sfacciatamente sbandieravo perch
non le avevo davvero ancora sperimentate e cadevo nel dolore, nel giudizio, nel pensiero negativo.
Mentre la realt semplicemente quello che , a volte difficile, le cose del 'cielo' sembrano sempre
pi profonde, pi importanti e pi 'eterne' di quelle della terra, e della vita materiale che per molti
spiritualisti non ha pi alcuna importanza. E anche io ho predicato il distacco, e l'ho anche praticato
ma credo che distaccarsi dalle cose del mondo non sia affatto lo stesso che ignorarle. Credo ad
esempio che lavorare sulle emozioni non equivalga a non avere pi emozioni o voler evitare quelle
negative. E sono sicuro che lavorare sul distacco dal corpo non significhi avere un corpo trascurato

e malandato perch tanto il corpo illusione. Credo invece che per essere nel mondo senza essere
del mondo bisogna ricordarsi e praticare la prima parte dell'equazione molto pi della seconda. Nel
mondo bisogna esserci perch il mondo E' il quaderno degli esercizi. E ci si pu stare anche
felicemente quando si applicano bene i princpi, ma questa una cosa che gli esseri 'evoluti' al
momento non accettano... alcuni esseri 'evoluti' ci stanno dicendo infatti che stare bene nel mondo
equivale a coltivare un attaccamento al mondo stesso, quindi il benessere non la prima cosa da
inseguire. Eppure io credo che anche e soprattutto quando si stia abbastanza bene si pu lasciar
andare l'attaccamento o, come diceva non ricordo chi, quando hai il pane per sfamarti puoi dedicarti
a Dio senza altri pensieri, e credo che la sofferenza in molti casi (ma non in tutti) sia davvero un
sovrappi. Molte persone si stanno dedicando a percorsi ascetici, eosterici, evolutivi non per vera
vocazione, ma perch hanno una tremenda paura di soffrire e stanno cercando la pillola magica che
faccia cessare il loro dolore, stanno tentando di controllare la loro vita col risultato per di
scapparne via, cos come sono scappato io per tanti anni. Tuttavia fare questo significa 'reprimere' e
la 'repressione' porta sempre a manifestarsi tutto ci che stato represso secondo un ben noto e
infame meccanismo di proiezione. Ci sono ancora troppe persone che credono seriamente di doversi
isolare e andare a chiss quale ritiro, grotta, ashram a fare chiss quale meditazione, e chiamano
questa una 'pratica' spirituale, per raggiungere l'illuminazione, la centratura, la pace. E mi sta bene
perch anche a me servono periodi del genere. Ma le stesse persone poi non sono in grado di portare
questa pace nella vita quotidiana, nelle loro famiglie, relazioni e cerchie di amici, non sono in grado
di accettare la diversit e non riescono a non giudicare tutti quelli che non fanno un percorso anche
solo simile al loro. Tuttavia proprio quelle situazioni che si giudicano male e poco evolute
spiritualmente, nascondono probabilmente gli esercizi pi preziosi e le ricompense migliori per chi
si prende la briga di 'starci' dentro e non scappare in qualche meditazione, mantra, concetto,
principio. A un certo punto della mia vita sono arrivato a capire che le cose del cielo e le cose della
terra non sono affatto separate, e che il mondo pu in effetti essere usato per trascendere il mondo
stesso. Ho compreso chiaramente che essendo il mondo un simbolo, una proiezione di me stesso,
scappare dal mondo significa esattamente scappare da me e dalle mie zone oscure, e ho smesso da
tempo di credere di dovermi ritagliare del tempo per dedicarmi a 'cose spirituali', perch tutto
spiritualit e tutto un simbolo, un riflesso di qualcosa che origina dalle profondit della mia
coscienza. Perci ho sposato la presenza, l'accettazione e il non giudizio in qualunque situazione
come la mia pratica. Questo mi ha dato tantissimi bei risultati, veri e propri cambiamenti e svolte
epocali. Ma ancora sono un praticante molto pi scarso di quanto mi piacerebbe credere e so che
finch sono qui non c' fine al lavoro che devo fare.
L'ispirazione e l'intuizione
Riguardando alcuni vecchi quaderni scritti con i maestri mi balzata all'occhio giorni fa questa
frase potente e sintetica:
"Tu non stai seguendo un cammino gi tracciato. Stai seguendo una sensazione e quella
sensazione la cosa pi reale che hai".
Quando l'ho riletta mi sono ricordato che probabilmente la mia intera esistenza (fino ad ora) stata
impiegata per questo fine: seguire questa sensazione. In passato ho avuto moltissimi cambiamenti di
rotta spesso improvvisi a volte anche un tantino folli, tuttavia mi sono accorto che quando c'era un
cambiamento in arrivo c'era sempre anche una sensazione di fondo a guidarlo e quella sensazione,

per quanto a volte totalmente immotivata dalle circostanze esterne, era sempre esatta. Ispirazione e
intuizione sono due nomi di questa energia che percepisco prima a livello emotivo\corporeo, poi
come idea\immagine. Non saprei distinguere tra i due termini e in fondo le parole (come dice il
Corso in miracoli) sono solo simboli di simboli. Posso per dire cos' e come funziona per me
questa energia. L'ispirazione e l'intuizione vengono da una chiamata interiore. C' un problema e
non so come risolverlo. A questo punto posso prendere due strade: quella della preoccupazione, del
lamento e del pensiero casuale e reiterato che continuer a nutrire proprio la forma pensiero che ha
creato quel problema o posso arrendermi a quello che c', centrandomi (o facendo la pulizia di
Ho'oponopono o qualunque altro metodo che io conosca) e chiedere aiuto alla parte pi alta e pi
intelligente di me. Gli Hawaiani lo chiamano Aumakua, lo spirito-antenato in cui si pu pienamente
confidare, la divinit in noi. Tuttavia qui che tutti, me compreso, incontrano delle difficolt.
Chiedo la soluzione del problema e inconsciamente credo che la soluzione debba arrivarmi in un
modo specifico, perch credo di sapere quali siano le cause e le soluzioni del problema stesso. Ma
c' un ma. Noi siamo consapevoli soltanto del 5% della realt (cos come la fisica consapevole del
5% della materia...) e del restante 95% non sappiamo quasi nulla. Il che significa che per ogni
evento di cui siamo consapevoli, diversi altri milioni di eventi inconsapevoli si stanno svolgendo al
di sotto del livello della consapevolezza. E' molto probabile che anche i risultati della mia
richiesta\preghiera\pulizia inizialmente avvengano al di sotto della consapevolezza. Ho sentito dire
che non esiste una preghiera che non riceva risposta e credo sia proprio cos. Il fatto di fare
continuamente Ho'oponopono o un altro processo di pulizia equivalente (come per esempio i rilasci
emozionali) serve tecnicamente a rimanere costantemente in preghiera di modo che quel 95% venga
sottoposto continuamente a una sorta di lavaggio che tende a portare in superficie proprio quelle
intuizioni e soluzioni che non potevo prevedere. Ma l'importante osservarsi e rimanere in ascolto,
il pi a lungo possibile. Le sensazioni\emozioni percepite a livello fisico sono un radar che mi pu
indicare la strada da seguire e, anche se posso prendere occasionalmente degli abbagli, le intuizioni,
che possono manifestarsi inizialmente come un sentito fisico, sono lo strumento pi importante che
ho. Pi si lavora in questo senso, pi si diventa ricettivi e sensibili a ci che il subconscio (memoriaemozioni-sensazioni) dice in merito a una situazione.
Ho scoperto anche un'altra cosa interessante sulle intuizioni. Fin dai tempi in cui praticavo zen sono
stato convinto che l'intuizione fosse una specie di lampo a ciel sereno, quella idea incredibilmente
chiara e apparentemente priva di fondamenti nella realt che arriva dal nulla e mette a posto tutti i
pezzi di un puzzle incasinato. Sebbene possa avere questa forma, mi pare che pi spesso l'intuizione
avvenga proprio nei meandri di quel 95% di cui non so nulla, come un cambiamento sottile e
invisibile che inizia ad insinuarsi nella mia vita e che inizia a operare piccoli e progressivi
spostamenti attorno e dentro di me. Spesso infatti quando ho una intuizione non ne sono
consapevole se non dopo un po' di tempo e quasi sempre me ne accorgo solo dopo aver fatto una
scelta\azione istintiva che rivela esiti inaspettatatamente positivi.
Il maestro e Unihipili
Ad oggi sono davvero pochissime le persone che insegnano di cui riesco istintivamente a fidarmi.
Trovo che quasi tutti gli insegnanti che ho conosciuto siano infatti pi preoccupati di difendere una
dottrina, che di dare un messaggio. Moltissimi di loro sono pi occupati a fare proseliti e a vendere
un prodotto di quanto non lo siano a occuparsi realmente delle persone. In questo forse c'entra il

fatto che ho sempre avuto un problema con l'autorit e quindi proietto continuamente figure di
autorit con cui ho delle serie difficolt... purtroppo non riesco ad essere sempre obbediente e non
riesco a non fare e a non farmi domande. Questo un po' il vizio ma anche la dote di ogni mago
errante che si rispetti e di ogni esploratore che abbia superato i limiti imposti dagli altri, ed anche
la caratteristica della mia vita che mi ha portato i maggiori problemi e le maggiori soddisfazioni.
Essere un outsider e un mago errante pu richiedere coraggio e soprattutto pu richiedere di
prendere decisioni che vanno contro il consenso anche di coloro con cui si crede di condividere un
cammino. Credo infatti che ci sia al nostro interno un sistema di guida molto affidabile (pi
affidabile di qualunque maestro o figura d'autorit) e che questo sistema di guida sia un po' troppo
svilito e davvero poco considerato ultimamente. Quest'estate mi sono trovato per caso (?) a leggere
un libro di un certo maestro di una certa forma di Qigong che l'anno scorso ho provato a praticare
con un allievo di tale maestro. Durante le lezioni avevo avuto l'impressione che questo allievo fosse
un tantino attaccato alla mitizzata figura di questo maestro e ne parlava come di un semidio, di una
figura mistica\mitica di inarrivabile bellezza e splendore... sembrava addirittura dipendente da lui.
Inutile dire che, come al solito, il seeker in me (che anche un po' cinico a volte) era piuttosto
scettico e piuttosto infastidito dall'atteggiamento di adorazione del discepolo. Dopodich leggo
questo libro (proprio mentre pensavo di voler ri-iniziare a praticare quel particolare stile) dove per
le prime 40\50 pagine questo maestro non fa che parlare di s in maniera davvero urticante e
autoincensante: lui l'unico depositario di questa particolare forma di energia che molto elevata e
totalmente diversa da tutto ci che esiste in termini di qigong e lui soprattutto ha un livello di
sviluppo tale da poterla passare direttamente e personalmente agli altri discepoli solo con un atto di
volont... lui ha canalizzato direttamente questa particolare forma di qigong senza intermediari da
un livello di coscienza altissimo dove nessuno era mai arrivato prima (Star Trek docet). E cos via,
in un crescendo di complimenti a s stesso che non facevano che rinforzare in me l'idea che questo
stile di qigong non faceva per me e che se i risultati di una crescita spirituale sono questi allora c'
qualcosa che non va. Ho fatto per un piccolo esperimento, tanto per essere sicuro: ho chiesto al
mio subconscio col metodo insegnato al seminario di Ho'oponopono. Hew Len ci disse infatti che il
subconscio, se adeguatamente istruito, ripulito e messo in opera, pu dirci tutto ci che abbiamo
bisogno di sapere. Quindi armato di pendolino e dopo l'adeguata preparazione ho chiesto se dovessi
ancora praticare quella forma di qigong e la risposta stata definitivamente un 'lascia perdere e
dedicati a quello che gi facevi' (che lo Spring Forest Qigong di cui prima o poi parler).
In un'altra occasione invece avevo perso un oggetto e avevo letto che il subconscio poteva ritrovarlo
tranquillamente sebbene io ignorassi del tutto dove poteva essere. Allora feci l'esperimento e chiesi
per due o tre minuti al subconscio di ritrovarmi quell'oggetto. Immediatamente ebbi la sensazione di
voler guardare in un luogo di casa che avevo gi pi volte controllato (una scrivania), la sensazione
era per cos forte e insistente che decisi di dare una ulteriore occhiata, ma alla fine non avendolo
trovato mi misi seduto per terra dichiarando sconfitta e prendendomela con tutte queste assurde
teorie sul subconscio! E fu l che lo vidi... era sotto la scrivania non dentro!
Ora tutto questo mi porta ad alcune importanti riflessioni: con tutte le conoscenze che ci sono in
giro oggi davvero difficile farsi fregare tempo, soldi ed energia, eppure ci sono ancora tante
trappole che possono fuorviare il ricercatore onesto e portarlo su percorsi che conducono solo ad
alimentare l'ego di chi li ha creati. Per questo la prima regola del mago errante coincide con una
delle principali leggi Huna (sciamanesimo hawaiano), imparare a fidarsi di s stessi. Se il
subconscio pu fare queste cose, pu anche guidarci attraverso ci che meglio per noi, se solo

impariamo come farlo. Al nostro interno c' questo computer che per quanto sovraccarico di
informazioni e a volte leggermente capriccioso pur sempre uno strumento di conoscenza molto
vasto, questo computer in hawaiano si chiama 'Unihipili' (il subconscio) e imparare a relazionarci
con lui la cosa migliore che possiamo fare per il nostro sviluppo interiore e soprattutto per
acquisire un enorme grado di 'fiducia' e 'potere'. Unihipili parla con le emozioni oltre che con i
simboli e le immagini ed interrogabile in una grande quantit di modi (pendolino, metodo Silva,
programmazione dei sogni, linguaggio simbolico, Maestri Ivisibili, Alpha dinamica ecc ecc). Se
impariamo a occuparci di Unihipili, questo amico ci dar moltissime delle risposte di cui abbiamo
bisogno senza che dobbiamo per forza ricorrere all'autorit esterna per avere approvazione (di
questo parler in un prossimo articolo).
Un'altra riflessione fatta in questo periodo stata questa: proprio perch non accediamo al nostro
potere abbiamo bisogno di qualcuno che rappresenti il potere a cui non accediamo. E' cos che
funziona il gioco. E' come se la coscienza proiettasse sempre all'esterno tutte le cose che non
vediamo di noi, perci ogni figura di autorit alla quale siamo in un certo senso soggiogati riflette la
mancanza di assunzione di responsabilit della nostra realt. Mi sono accorto che pi abbiamo
potere su noi stessi, sui nostri istinti\pulsioni\abitudini, pi impariamo a relazionarci a Unihipili e
pi diminiuiscono le situazioni della vita nelle quali abbiamo bisogno di figure di autorit esterne.
Nel leggere e nell'interpretare un testo spirituale di qualunque portata possiamo affidarci a Unihipili.
Nel capire se un lavoro giusto per noi o no o se intraprendere un certo percorso di vita o no,
possiamo ascoltare ci che ne pensa Unihipili. E' strano, ma facendo cos diventiamo autonomi e
sviluppiamo potere e anche se Unihipili non infallibile ci sono molti modi per allenarlo, perch
non un qualcosa di statico ma un bambino geniale che va semplicemente sostenuto, amato ed
educato.
Giuramento del mago errante
Mi impegno a investigare il vero potere, invisibile e silenzioso.
Questo potere non mio e non legato alla mia personalit. Mi impegno a ricordarmelo sempre.
Questo potere non qualcosa di cui si possa parlare. Quando avr bisogno di parlarne sar la mia
personalit a volerlo fare, perci ricorder sempre che il vero potere cresce solo nel silenzio.
Questo potere non qualcosa che si possa trasmettere o insegnare. E' qualcosa che c' e alla quale
tutti possono accedere, dunque, mi impegno a insegnare soltanto, e per lo stretto tempo necessario, i
modi per restare in contatto con questo potere.
Mi impegno a eliminare dalla mia personalit i tre grandi veleni:
Il bisogno di approvazione.
Il bisogno di controllo.
Il bisogno di sicurezza.
Mi impegno a non parlare degli argomenti che non conosco, ma solo di quelli che conosco e che ho
sperimentato.
Mi impegno a non aver nulla da dimostrare perch solo l'ego che vuole dimostrare.
Mi impegno a non avere scuse e a non aver paura di sbagliare perch solo attraverso l'ammissione
dell'errore posso evolvere.

Mi impegno a non fuggire il dolore, la sofferenza e tutto ci che giudico negativo. Tutte queste sono
mie creazioni e solo passandoci attraverso posso vederne l'illusoriet.
Mi impegno altres a non focalizzarmi solo sul bello e sul positivo, poich so che la crescita
integrazione e superamento e non esclusione degli opposti.
Mi impegno a lasciar andare la mia storia personale, chiunque io sia stato, per essere una persona
nuova in ogni momento. Se questo implica rinunciare a vecchie idee e convinzioni, rinuncer a
queste idee e convinzioni che non assolvono pi al loro scopo. Se questo implica abbandonare
vecchie persone o ambienti che non risuonano pi con la mia frequenza, lo far.
Mi impegno a ricordarmi che amare non possedere o essere posseduto e che lasciar andare la
capacit che ogni mago errante deve sviluppare prima di tutte le altre.
Mi impegno a ricordarmi che lasciar andare fluire e non trattenere e non implica mai la perdita ma
la trasformazione.
Mi impegno a dar retta alla mia guida interiore prima che a qualunque altra forma di conoscenza, mi
ricorder di questo tutte le volte che dovr decidere quello che giusto e quello che sbagliato,
perch solo la mia guida interiore pu dirmi quello che giusto o sbagliato per me.
Mi impegno a ricordarmi che giusto o sbagliato sono solo categorie della mente e che il mio livello
evolutivo sar misurato da quanto io riesca ad essere pace con tutto ci che c'.
Mi impegno a ricordarmi che parlare di magia non fare magia. Cos come parlare di spiritualit
non fare spiritualit.
Mi impegno a ricordarmi che l fuori e qui dentro sono la stessa identica cosa e che questa legge
sempre in funzione.
Mi impegno ad ascoltare molto di pi di quanto parli e a parlare molto meno di quanto vorrei.
Mi impegno a ricordarmi che le parole sono energia e come tali hanno un loro potere e un loro
costo.
Mi impegno a fare in modo che i miei pensieri casuali siano il minor quantitativo possibile, perch
niente pericoloso per un mago errante come un pensiero casuale protratto nel tempo.
Mi impegno a ricordarmi che sono sempre nel posto giusto al momento giusto e che ogni problema
che incontro sul mio cammino non una coincidenza ma qualcosa su cui io dovr lavorare come
proiezione della mia mente subconscia.
Mi impegno a stare dove sto, con chiunque sto, e a starci pienamente perch riconosco che l'amore
attenzione, presenza, non giudizio.
Mi impegno a ricordarmi che abbastanza amore pu guarire ogni situazione, anche se la guarigione
pu prendere direzioni a me ignote.
Mi impegno altres a ricordare che non posso 'capire' tutto, per questo mi impegno anche a smettere
di cercare di capire e di trovare soluzioni, perch cos facendo sto dando il permesso al 'me pi
grande' di agire al posto della mia personalit.

Mi impegno a ricordare che dietro la mia esistenza c' un piano, e che questo piano pu essere
percepito ma non compreso del tutto. Quando sapr dove andare ci andr senza esitazione. Quando
non sapr dove andare cercher di affinare i sensi e sentire quale sar la prossima mossa da fare.
Mi impegno a sviluppare la mia voce, le mie idee, la mia energia, ricordandomi sempre che la
genialit non passa mai per le citazioni di altri. Quand'anche citassi qualcosa di altri, lo far
attraverso la mia personale modalit, affinch si esprima la mia essenza e non quella di qualcun
altro.
Mi impegno, infine, a ricordarmi di essere pace piuttosto che qualunque altra emozione negativa.
Nel muovermi sar pace. Nello stare fermo sar pace. Nell'attesa sar pace. Mi impegno infatti a
ricordarmi che nella pace nasce e prospera il vero potere del mago errante, invisibile e silenzioso.

Il culto della personalit


Quando facevo vita rockettara, il che avveniva pressappoco 10 anni fa, avevo un costante dissidio
interiore riguardo quello che vivevo. Da una parte era ben chiaro che il mondo della musica che
frequentavo era un mondo di energia, emozioni e passione. Dall'altra mi accorgevo anno dopo anno
che quasi tutto ci che era palco, gruppo e idee musicali, era una sottospecie di religione, con regole
sommesse e manipolazioni psicologiche, con appartenenze e avversioni. Era altres chiaro che gran
parte di quella che chiamavamo arte o musica era in realt la richiesta di attenzioni di un artista-ego
che attirava su di s attenzioni ed energia. Il che era logico perch quello che deve fare una
rockstar. Tuttavia dopo un po' sono entrato in crisi col modello egoico e accentratore e non capivo il
senso di molto di quello che era il mondo musicale (perlomeno la mia nicchia) e mi sono dedicato
ad altro. Ora sto assistendo a un fenomeno simile nell'ambito della spiritualit o comunque si voglia
chiamare quell'ambiente fatto di persone che danno insegnamenti che servirebbero a migliorare la
vita (perch a questo dovrebbe servire in primis la spiritualit secondo me): i
guru\maestri\insegnanti\divulgatori sono diventati un nuovo culto, il culto della personalit. E' dura
ammetterlo ma tanta, troppa gente ha difficolt a ingranare con tecniche e insegnamenti vari perch
sta delegando il suo potere a una pletora di personaggi che non fanno che riempirli di parole e
concetti consolatori, tanto che mi sono deciso a chiamare questo tipo di spiritualit spiritualit
consolatoria. Quello che fanno questi personaggi di notevole importanza dal punto di vista del
mago errante perch gli spiega ci da cui il mago deve astenersi per non disperdere il proprio
potere. In primo luogo cercano l'affiliazione, la dipendenza delle persone e il riconoscimento dello
stato di insegnanti\maestri. Lo fanno perch in linea di massima debbono vendere un prodotto che
quasi sempre richiede che si abbracci una specifica forma di pensiero o peggio di culto. E pi
riescono a fare in modo che la gente parli di loro come dei maestri pi gente andr li per sentirli e
apprendere le loro teorie\tecniche\conoscenze. Ma quasi sempre una bufala. Lo dico per
esperienza, il problema che tutta questa spiritualit consolatoria non d potere ma lo toglie. Non
d certezze ma 'speranze'. La seconda cosa che fanno usare termini altisonanti e misticheggianti,
parlare di altri mondi, reincarnazione, morte e dopo morte, per cercare di dare l'impressione che ne
sappiano qualcosa e molti di loro ne sanno magari perch hanno ricevuto delle 'canalizzazioni' da

qualche 'entit'. Il mago errante si limita sempre e solo a parlare di ci che ha messo in pratica e che
ha scoperto da s, solo allora ne pu parlare con competenza. Il giorno che morir e torner dalla
morte ne parler anch'io cos come il giorno che incontrer di persona Ges Cristo potr dire con
certezza chi esso sia stato. Ma prima di allora me ne sto zitto perch altrimenti sto esibendo solo la
mia personalit. E attenzione: quasi tutti questi mestri e guru sono infetti da bisogno di
approvazione e dal mal di status. Se provate a criticarli e a buttarli gi dalle loro posizioni si
incazzano come delle bestie perdendo tutta la loro santit. Come fate a capire quali sono i veri
maestri del nuovo millennio? Il vero maestro non cerca affiliazione. Non vi riempie mai di belle
parole e concetti, anzi a volte pu essere anche abbastanza duro per farvi risvegliare. Probabilmente
non vi dir mai frasi come 'siamo tutti uno', 'siamo amore', 'siete dei' per non alimentare le infantili
emozioni di speranza che queste frasi suscitano nelle persone. Non diranno mai 'devi fare questo'.
Non cerheranno mai di dimostrarvi nulla perch non ne hanno bisogno. Cercheranno di rendervi
indipendenti il prima possibile e vi inciteranno sempre a camminare con le vostre gambe e a
dimostrarvi le cose da voi. Nella loro voce avvertirete sempre e costantemente l'assenza di
qualsivoglia traccia di ego. Se non fanno cos vi stanno privando del vostro vero potere e nel 90%
dei casi anche sei vostri soldi, e per carit qualche volta anche utile spendere i soldi in questo
modo. Io stesso sono stato incastrato in sette e gruppi per diverso tempo perch a volte necesario
fare questa esperienza. Tuttavia credo che continuare ad andare all'ultimo seminario del tal tizio o al
quindicesimo livello della tale tecnica possa significare che siamo finiti in un equivoco, dato che il
culto della personalit d potere al guru molto pi che a te. Accorgiamoci di come molte volte
andiamo a sentire qualcuno pi per la sua energia che per le sue parole. Non sbagliato farlo ma
dobbiamo imparare anche e soprattutto a sviluppare da noi stessi questa energia e non continuare a
dipendere da un altro come un tossico con lo spacciatore. Paxton Robey autore di No Time For
Karma, in una intervista per il numero 3 di oltreconfine non fa che ripetere che l'apprendimento pi
importate imparare ad ascoltare la propria voce interiore pi di qualunque altro maestro, libro,
insegnamento e che la soluzione per uscire dalla 'crisi' di questi tempi nel fidarsi e seguire questa
voce interiore. Ed io non posso che essere d'accordo con lui.
Ecco il 2012! Non resistetegli!!
Parecchi anni fa il 2012 era la data pi temuta. Il 2012 era l'anno della svolta, il punto di non
ritorno. Il 2012 avrebbe rappresentato l'inizio di un nuovo salto vibrazionale dove tutto sarebbe
andato a posto, si parlava ad esempio di ascensione terrestre, di apparizioni di massa degli alieni e
di accelerazione energetica. Ora che ci siamo dentro qualcuno comincia a insospettirsi. La crisi
generale pi che evidente ma dove questa crisi ci stia portando non minimamente percepibile a
meno di non avere la vista molto lunga o il terzo occhio molto aperto, e non si capisce cosa davvero
stia succedendo. Sembra che le cose peggiorino in continuazione e che non si veda via d'uscita. In
effetti una via d'uscita non c' nel senso di ci che normalmente si vede e si considera 'reale'.
Dobbiamo passare attraverso questa 'crisi' perch fa parte di una particolare iniziazione a cui gli
esseri umani in massa saranno sottoposti chi pi e chi meno nel prossimo periodo. I miei maestri
parlano del 2012 come di un anno di schieramenti. C' chi si metter decisamente dalla parte dei
rivoluzionari spirituali, quel genere di persone che stanno portando in giro un nuovo modo di vedere
la realt che anch'io sposo. C' chi cercher di mettersi al sicuro con le sue solite vecchie
conoscenze, ma strizzer l'occhio al nuovo mondo, e magari riuscir a cavarsela a buon mercato

senza perdere troppo di quello che ha e senza guadagnare nulla di nuovo. E ci saranno i conservatori
incalliti. Quelli convinti di un mondo frutto di casualit e sostenitori del nichilismo pi sfrenato, che
coglieranno l'occasione per fare ancora pi casino di quanto non ne stiano gi facendo. Per
cavarsela, dicono i miei, l'unico modo non giudicare. Non giudicare nulla, dal fatto pi brutto al
pi esaltante. In questo 2012 niente sar come sembra perch ognuno sta affrontando i suoi mostri,
messi a nudo dall'alta densit vibrazionale, e tutti sembreremo a tratti essere un po' matti. Ma fa
parte del gioco. Potranno esserci svolte definitive, cambiamenti repentini e improvvise rivelazioni
che la nostra strada non quella che seguivamo un attimo prima. Bisogna tenere duro e fidarsi. Pi
di ogni altra cosa in qesto periodo sar essenziale per ogni mago errante che si rispetti coltivare
l'arte di ascoltare la voce interiore e cominciare a darle retta anche se sembra dire cose assurde.
Qualcuno mi scriveva tempo fa che la sua voce interiore lo aveva messo in delle situazioni
pazzesche, delle avventure da film dell'orrore e che non capiva come mai questo gli fosse accaduto.
Gli ho chiesto come si sentiva adesso che tutto era passato. E lui mi ha risposto 'beh, in effetti non
sono mai stato pi sereno in vita mia...'. Probabilmente dobbiamo attraversare un po' di melma per
arrivare dall'altra parte e trasmutare un po' di karma residuo, perci se la vostra voce interiore vi
mette nei casini non pensiate che sia una cosa negativa. Non lo mai a mio parere. Il 2012 ci
insegner molto probabilmente a non resistere al male e a passarci attraverso dissolvendolo con la
pura consapevolezza, per questo pu darsi che l'atmosfera l fuori si faccia davvero calda. I miei
non fanno che ripetermi 'dovete essere come un pilastro in mezzo al disastro'. Ci stanno insegnando
che l'illusione mantenuta dalla nostra paura che continua a proiettare sullo schermo della realt
immagini nefaste che noi stessi abbiamo creato. Il 2012 sar probabilmente l'inizio del test per
quelli che dicono di saper perdonare e lasciar andare. In realt tutto questo gi iniziato molto
tempo fa, ma ora sar necessario farlo davvero. Per tutti noi.

Salvare gli 'altri' (?)


L'evoluzione non obbligatoria. Dal punto di vista naturale, biologico, il percorso interiore non
affatto una delle opzioni previste. La spinta a una evoluzione interiore arriva solo in seguito a una
maturazione individuale che pu essere frutto delle pi svariate condizioni e queste condizioni
possono essere diametralmente opposte per ciascun individuo. Quando scopriamo qualche principio
o qualche percorso che ci stato utile, alcuni di noi hanno la tendenza a voler immediatamente
cercare di diffondere questa conoscenza acquisita con l'intento di aiutare o peggio ancora (come ho
sentito spesso ripetere ultimamente) di svegliare le coscienze che ancora dormono. Ne parliamo

infevorati, cerchiamo di convincere quelli che ancora non 'credono', e generalmente accettiamo la
convinzione che il nostro percorso possa essere somministrato a chiunque altro a cui teniamo con
gli stessi risultati che ha avuto per noi. Questo atteggiamento genera diversi disastri da cui poi
difficile tirarsi fuori. In genere iniziamo a fare delle distinzioni tra coloro che sono sul percorso e
coloro che non lo sono. Facciamo classificazioni arbitrarie sui gradi di sviluppo interiore e ci
mettiamo fra i buoni, catalogando tra i cattivi tutti quelli che non sono della nostra stessa opinione.
Purtroppo sono stato per tanto tempo in questa frequenza. Ho assaggiato personalmente il sapore
dolce-amaro di sentirsi al di sopra di qualcuno e l'arroganza di credere di sapere qualcosa di pi
degli altri e dovergliela quindi insegnare. Questo approccio figlio di alcune percezioni arbitrarie e
molto pericolose delle quali un onesto ricercatore farebbe meglio a liberarsi, per vivere pi sereno
lui e non diventare antipatico al prossimo. La prima percezione da correggere secondo me che
esistano persone che vadano risvegliate. Essendo il risveglio o comunque l'evoluzione una esigenza
personale e affatto surrogabile, non pu essere venduta a chiunque indiscriminatamente. Non voglio
dire che ci sono persone che 'non sono pronte' perch ritengo che anche questo sia un'atto di
presunzione imperdonabile (ed una frase di cui molti si fregiano con tanto di scintillio negli occhi
mentre la pronunciano). Il fatto di mettersi a cercare delle risposte nella spiritualit o in qualunque
percorso di crescita una scelta che si pu fare solo dopo una serie di esperienze di vita in prima
persona, ed un qualcosa che viene richiesto a gran voce da tutta l'essenza della persona. Non pu
essere venduto. Non pu essere preso a prestito. Un'altra percezione pericolosa il credere che
esistano percorsi o scelte di vita 'sbagliate'. Una persona a qualunque livello del proprio sviluppo
sempre nel posto giusto al momento giusto per come configurata a livello subconscio e sta
vivendo\imparando proprio ci che ha pi bisogno di imparare. Ho visto persone crescere molto pi
rapidamente vivendo rapporti fallimentari, abusi o esperienze di privazione di quante ne abbia viste
crescere seguendo qualche percorso spirituale. La vita secondo me il miglior maestro che esista, al
momento, per ciascuno. Inoltre il credere che si debba mettere a posto qualcuno nasconde quella
insidiosa trappola che consiste nel ritenere che esista un l fuori indipendente da ci che abbiamo
dentro. Se ci a cui reagiamo degli altri rispecchia una parte di noi che non guarita, qui dentro
che dobbiamo correggere qualcosa e il fuori seguir secondo i suoi tempi e modi. Forse l'unica
maniera in cui possiamo davvero aiutare quelli che sembrano essere l fuori insegnare con
l'esempio. Si pu insegnare solo ci che si , e se lo si non c' bisogno di parlare. Quello che si fa,
quello che si emana a livello sottile in ogni attimo della propria esistenza, attesta ci in cui si crede
e in ultima analisi insegna molto pi di centinaia di migliaia di parole.
LA FELICITA IRRAGIONEVOLE
DAN, I SENTIMENTI CAMBIANO. A VOLTE C'E' SOFFERENZA, A VOLTE C'E' GIOIA.
MA, DIETRO TUTTO CIO', RICORDA SEMPRE L'INNATA PERFEZIONE DELLA TUA
VITA. QUESTO E' IL SEGRETO DELLA FELICITA' IRRAGIONEVOLE. (La via del
guerriero di pace, Dan Millman)
Siamo tutti abituati a credere che la felicit sia la risposta a una serie di stimoli esterni. Solo quando
avr questo, sar questo, non avr pi quest'altro, allora potr essere felice. Non prima. La felicit
la nostra reazione al verificarsi di determinati eventi esteriori. Ma alcune menti rivoluzionarie ci
stanno dicendo il contrario da sempre, e questo concetto di una felicit senza oggetto forse la

lezione che l'ego teme di pi. Lester Levenson asseriva che il vero motivo per cui si felici quando
si realizza un desiderio che momentaneamente cessa quella tensione spasmodica che si era creata
nel cercare di esaudirlo. Gli ottenimenti non sono mai la causa della felicit, comunque non di una
felicit duratura. E' un concetto che si fa fatica ad accettare, eppure molti di noi in fondo sanno che
cos. Per me sempre stata una fissazione quella di sviscerare la problematica dellorigine della
felicit. Superficialmente avevo maturata la tranquilla convinzione che si sempre felici per o di
qualcosa, e ho passato larga parte della mia vita a convincermi che ci sono cose 'l fuori' che ti
rendono felice e quindi a cercarle. Non sei mai felice e basta, senza specificazioni o cause. C'
sempre qualcosa da cercare e quel qualcosa non basta mai, perch sembra proprio che la via dell'ego
sia "cerca ma non trovare mai". Poi un giorno a un seminario, qualcuno disse una frase che suonava
pi o meno cos: "non si pu essere sempre come boe che subiscono l'alzarsi e l'abbassarsi delle
onde del mare... un giorno su, un giorno gi a seconda degli eventi. Bisogna essere come un surfista
che cavalca le onde e le domina". A quel punto qualcosa in me si accese. Paxton Robey nella
prefazione del suo libro No Time For Karma racconta che Ram Dass rispose a chi, nel corso di
una conferenza, gli chiedeva come facesse a sapere per certo che le informazioni ricevute in
canalizzazione fossero credibili: perch daccordo con me. come altro lo si potrebbe sapere?. E
io ero pienamente d'accordo con quanto appena ascoltato, sapevo che c'era uno stato di felicit (che
oggi chiamo centratura) che va oltre le cose materiali e gli accadimenti del mondo. Questo pensiero
ha dato il via a un turbine di altre riflessioni, forse da tanto tempo segretamente e silenziosamente
attive in background nella mia testa. Esiste davvero la felicit senza motivo? Ha senso? E giusta?
Si pu davvero essere felici quando gli eventi esterni del mondo ci sono avversi?
Forse s. Forse bisogna solamente cambiare programmazione. Non ancorarci pi con riflesso
pavloviano a un evento piacevole determinato, a un dono o a un complimento ricevuto, ma ergerci
al di sopra dei flutti, osservare il mare e gioire del paesaggio.
Essere felici se succede qualcosa di bello e tristi se accade qualcosa di brutto ci rende in effetti
burattini nelle mani della vita, degli eventi esterni, e soprattutto ci rende schiavi dell'illusione del 'l
fuori', visto che siamo sempre noi a orchestrare tutto ci che ci accade. Lavorare sulla centratura
personale e sganciarsi dagli automatismi pu avvicinarci a quel nuovo potere che ci permette
contemporaneamente di essere felici a prescindere e di creare una realt migliore. Senza diventare
aridi e indifferenti al mondo, possiamo imparare a osservarlo e, con esercizio, a restare in piedi sulla
nostra tavola da surf. A distanza di qualche anno da quel messaggio ho ritrovato lo stesso concetto
di felicit irragionevole quale sintesi e corollario del vivere nel presente nel libro La via del
guerriero di pace. Lautore, Dan Millman, racconta di come il suo maestro Socrate lo esortasse a
essere felice ORA e senza nessun motivo. Uno sciocco felice quando soddisfa i suoi desideri, un
guerriero felice senza motivo. E questo che fa della felicit la disciplina finale, superiore a tutto
quello che ti ho insegnato. La felicit non qualcosa che devi sentire, la felicit ci che sei. Dan
Millman dopo un percorso di anni, entra infine in contatto con questo principio, comprendendo che
inseguire qualcosa cos come ottenerlo non porta in realt da nessuna parte. E durante il viaggio
che dobbiamo essere felici, mentre osserviamo il paesaggio, mentre sentiamo i muscoli tendersi,
odoriamo laria e respiriamo profondamente. Non ha senso attendere di essere in vetta per potersi
concedere la felicit.
Non c bisogno di cercare e ottenere qualcosa. Non porta da nessuna parte. Non fa nessuna
differenza, quindi sii felice adesso! (Dan Millman, La via del Guerriero di pace)
Ce lo stanno dicendo ormai in tutte le salse, il saper generare un autonomo sentimento di felicit

alla base dell'evoluzione personale e per farlo occorre a conti fatti sapersi distaccare dalle
condizioni esterne, qualsiasi esse siano.
E forse questo il segreto della felicit irragionevole?
Sicuramente questa nuova prospettiva non causalistica o almeno non immediatamente ed
esclusivamente causalistica ci d molto potere. Ci riconduce al centro del nostro universo. Ci
sgancia da abitudini acquisite e vecchie e migliora la nostra esistenza. Per chi studia un po' di
scienza della mente palese che il controllo della propria vita emotiva interiore il pi grande dei
poteri poich attraverso pensieri ed emozioni che si plasma la realt, e tutti coloro che fanno un
onesto lavoro su di s prima o poi arrivano a dover fare questa scelta: lasciare che la realt esterna
plasmi il loro stato emotivo o viceversa. Ma una scelta che richiede coraggio, perch richiede
innanzitutto piena responsabilit della nostra esistenza e un esercizio costante, una centratura
costante, una inflessibile vigilanza sui propri pensieri e stati d'animo.
O, per dirla ancora una volta alla Socrate:
Dan, questo l'ultimo esercizio che ti do, e durer per sempre. Agisci felicemente, sii felice, senza
una ragione al mondo. Allora potrai amare e fare ci che vorrai.

IL POTERE DELLA CONSAPEVOLEZZA


Da un mio vecchio sito, per ripassare le basi.
(Estratto da "The power of awareness" di Neville Goddard)

- Lascia stare lo specchio e cambia la tua faccia.


- Lascia stare il mondo e cambia la tua concezione di te stesso.
(Neville)

Efesini 5:13: Ma tutte le cose, quando sono riprese dalla luce, diventano manifeste; poich tutto ci
che manifesto, luce.

La "Luce" coscienza. La coscienza uno, che si manifesta nelle legioni di forme e livelli di
coscienza. Non c' nessuno che non sia tutto ci che c', perch la coscienza, anche se espressa in
una infinita serie di livelli, non fa divisioni. Non c' una reale separazione o uno spazio nella
coscienza. L'IO SONO non pu essere diviso. Io posso concepire me stesso come un uomo ricco, un
uomo povero, un pastore o un ladro, ma il centro del mio essere rimane lo stesso nonostante il
concetto che ho di me stesso. Al centro della manifestazione c' solo un IO SONO che si manifesta
in legioni di forme o concetti di s stesso e "IO SONO QUELL'IO SONO".

IO SONO un sentimento di permanente consapevolezza. Il centro vero e proprio della coscienza


il sentimento dell'IO SONO. Posso dimenticare chi sono, dove sono, cosa sono, ma non posso
dimenticarmi che IO SONO. La consapevolezza dell'essere rimane, nonostante il grado di
dimenticanza di chi, dove o cosa io possa essere.

IO SONO quello che, tra innumerevoli forme, sempre lo stesso. Questa grande scoperta rivela
che, buono o cattivo, l'uomo alla fine l'arbitro del suo stesso destino e che il suo concetto di s
stesso che determina il mondo in cui egli vive [e il suo concetto di s stesso in relazione alla vita].
In altre parole, se state sperimentando malattia, conoscendo la verit sulla causa non potete
attribuire la malattia a qualunque altra cosa che non sia la particolare conformazione della sostanza
causativa di base, una conformazione prodotta dalle vostre reazioni alla vita e definita dal vostro
concetto "io non sto bene". Ecco perch vi stato detto "Che il debole dica 'IO SONO FORTE!'"
(Gioele 3:10) perch con questo assunto la sostanza causativa viene riorganizzata e devo quindi
manifestare ci che questa riorganizzazione afferma.
Questo principio governa ogni lato della vostra vita, sia esso sociale, finanziario, intellettuale o
spirituale.

IO SONO quella realt alla quale, qualsiasi cosa accada, dobbiamo voltarci per una spiegazione
dei fenomeni della vita. E' il concetto che l'IO SONO ha di s stesso che determina la forma e lo
scenario dell'esistenza. Ogni cosa dipende da questa attitudine verso s stesso; ci che egli non
affermer come vero per s stesso non potr apparire nel suo mondo. Questo significa che il vostro
concetto di voi stessi, come ad esempio "sono forte", "sono sicuro", "sono amato" determina il
mondo in cui vivete. In altre parole quando dite, "Io sono un uomo, io sono un padre, io sono
Americano" voi non state definendo differenti IO SONO; state definendo differenti concetti o
configurazioni della sostanza unica, l'unico IO SONO. Anche nei fenomeni di natura, se l'albero
potesse articolare le parole direbbe "io sono un albero, un albero di mele, un albero pieno di frutta".

Quando sapete che la coscienza l'unica e sola realt - concependo quest'ultima come qualcosa di
buono, cattivo o indifferente, che diviene ci che si pensa debba divenire - siete liberi dalla tirannia
delle seconde cause, liberi dal credere che ci sono cause al di fuori della vostra mente che possano
influenzare la votra vita.
Quindi abbondantemente chiaro che c' solo un IO SONO e che voi siete quell'IO SONO. E
mentre l'IO SONO infinito, voi col vostro concetto di voi stessi, state manifestando solo un
aspetto limitato dell'infinito IO SONO.

Anno dopo anno contempl il silente lavoro


che produceva la sua lucida spira.

Tuttavia, mentre la spirale progrediva,


lasci la dimora del trascorso anno, per la nuova.
Penetr con passo leggero nella lucida arcata,
ne costru la pigra porta,
si adagi nella nuova dimora, dimenticando la vecchia.
Grazie per il celeste messaggio da te recato,
figlio dell'irrequieto mare
rigettato dal suo desolato grembo!
Dalle tue labbra morte echeggia una nota pi chiara
di quella che Tritone mai soffi dal suo corno inghirlandato.
Mentre essa risuona al mio orecchio,
attraverso le profonde caverne del pensiero odo una voce che canta:
Costruisciti pi maestose dimore, o anima mia!
Mentre le brevi stagioni trapassano
abbandona il tuo passato angusto!
Lascia che ogni nuovo tempio, pi nobile dell'ultimo
ti abbracci dal cielo con una volta pi vasta
fino a che tu sia finalmente libera
abbandonando la tua conchiglia, ormai troppo piccola, lungo l'irrequieto mare della vita!

Oliver Wendell Holmes (Il Nautilo Imprigionato)

E' solo con un cambiamento di coscienza, cio cambiando il conccetto che avete di voi stessi, che
potete costruire "dimore pi maestose" - le manifestazioni di concetti pi elevati. (Per
manifestazioni intendiamo il fare esperienza dei risultati di questi concetti nel vostro mondo). E' di
vitale importanza capire chiaramente cosa la coscienza.
La ragione di questo che la coscienza la sola e unica realt, la prima e sola sostanza causativa
dei fenomeni della vita. Niente ha esistenza per l'uomo se non attraverso la coscienza che l'uomo ne
ha. Quindi alla coscienza che dovete rivolgervi perch il solo fondamento sul quale i fenomeni
della vita possono essere spiegati.
Se accettiamo l'idea che esiste una causa prima, ne seguirebbe che l'evoluzione di questa causa non
potrebbe mai risultare in nient'altro di diverso da questa. Quindi se la causa prima luce, tutte le sue
evoluzioni, i frutti e le manifestazioni, rimarrebbero luce. Se la causa prima coscienza, tutte le sue
evoluzioni, i frutti e i fenomeni devono rimanere coscienza. Tutto ci che pu essere osservato
sarebbe una pi alta o pi bassa forma o variazione della stessa cosa. Conseguentemente, quelle che
sembrano essere le circostanze e le condizioni esistenti, anche oggetti materiali, sono in realt solo
il prodotto della vostra stessa coscienza. La natura, come cosa o complesso di cose esterno alla
vostra mente, deve essere rifiutata. Voi e il vostro ambiente non potete essere osservati come
esistenti separatamente. Voi e il vostro mondo siete uno. Quindi dovete smettere di guardare le
apparenze delle cose e voltarvi verso il centro soggettivo delle cose, la vostra coscienza, se davvero
desiderate conoscere la causa dei fenomeni della vita e volete capire come usare questa conoscenza
per realizzare i vostri sogni. In mezzo alle apparenti contraddizioni, agli antagonismi e ai contrasti
della vostra vita, c' solo un principio in funzione, solo la vostra coscienza che sta operando. Le
differenze non consistono in una variet di sostanze ma in una variet di arrangiamenti e
organizzazioni della stessa sostanza causale, la vostra coscienza.
Il mondo si muove senza motivazioni, con questo voglio dire che il mondo non si muove con motivi
suoi propri, ma sotto la necessit di manifestare i vostri concetti, l'organizzazione della vostra mente
e la vostra mente sempre organizzata nell'immagine che voi tutti credete sia reale. L'uomo ricco,
l'uomo povero, il pastore o il ladro, non sono menti differenti ma differenti organizzazioni della
stessa mente, nello stesso senso in cui un pezzo di acciaio quando magnetizzato non differisce dal
suo stato smagnetizzato ma nell'organizzazione e nell'ordine delle sue molecole. Salute, ricchezza,
bellezza e genio, non sono creati ma manifestati dall'organizzazione delle vostre menti. Ci
significa che il vostro concetto di voi stessi e il concetto che avete di voi stessi tutto ci che
accettate come vero per voi. Quello a cui credete e consentite di credere per voi stessi pu essere
scoperto solo da una osservazione non critica delle vostre reazioni alla vita. Le vostre reazioni vi
rivelano dove vivete psicologicamente, e dove vivete psicologicamente determina come vivete qua
fuori nel mondo visibile. L'importanza di ci nella vostra vita di tutti i giorni dovrebbe essere
immediatamente visibile.
La prima natura e la sostanza di tutte le cose la coscienza.
La pi grande delusione dell'uomo risiede nella sua convinzione che ci siano altre cause della realt
esterne al suo stesso stato di coscienza. Tutto ci che accade all'uomo - tutto ci che da lui creato-

tutto ci che deriva da lui stesso - accade come risultato del suo stato di coscienza. La coscienza di
un uomo tutto ci che egli pensa, desidera, ama e sente e tutto ci che crede essere verso e a cui d
il suo consenso. Ecco perch necessario un cambiamento di coscienza prima che possiate
cambiare il mondo esterno.
Per essere trasfromati, l'intera base dei vostri pensieri deve essere trasfromata. Ma i vostri pensieri
non possono cambiare a meno che voi non abbiate nuove idee, perch voi pensate a partire dalle
vostre idee. Tutte le trasformazioni iniziano con un intenso, bruciante desiderio di essere
trasformati. Il primo passo nel rinnovamento della mente il desiderio.
La centratura
"... la prima cosa, la pi importante che dovrai fare coltivare la centratura. Nessun'altra pratica pu
essere efficace senza la centratura. Per un mago errante centrarsi significa essere presente a
qualunque cosa accada dentro e fuori di s, senza lasciarsi trascinare. Significa guardare le emozioni
inferiori senza giudizio, e guardarle riflesse negli altri, senza giudizio. Centratura assenza di
lamento. E' essere interiormente calmi e sufficientemente distaccati dagli eventi esterni da poter
ragionare lucidamente, significa agire in maniera appropriata, ispirata, non automatica. La pratica
della centratura pu essere riassunta nei seguenti passi: 1) Non lamentarsi e non dare la colpa
all'esterno delle proprie disgrazie. 2) Non lasciarsi trascinare da emozioni negative e automatismi.
3) Non giudicare 4) Non essere attaccati a cose\persone\stati\eventi. Per essere centrati necessaria
una incessante pulizia interiore. Per farlo dovrai essere sempre acutamente consapevole che tutto
ci che sperimenti creato da te a qualche livello del tuo essere. Quando smetterai di lamentarti ed
essere nell'automatismo non ti arrabbierai pi con gli altri e non ti sfogherai pi con qualcuno
cercando futile complicit, consolazione, approvazione. Dovrai imparare a guardare il tuo inferno
interiore per trasformarlo con la luce dell'attenzione focalizzata e della consapevolezza. Vedrai a
poco a poco che quello che ti accade e sar sempre una tua responsabilit, e imparerai a vedere
negli occhi del nemico che ti odia, l'odio che hai per te stesso e per le tue parti pi buie e meschine.
Dovrai fissare quegli occhi e sorridergli, amarli. Ci che cercher di ucciderti ti far volare quando
lo amerai completamente. Guarderai negli occhi di chi ti ha offeso, tradito, ingiuriato, maltrattato e
lo amerai, lo ringrazierai lasciandolo andare. E mentre lo farai, la smetterai di raccontarti storie sulla
tua rabbia, la tua tristezza e la tua depressione, smetterai di voler avere ragione, smetterai di
difenderti perch sentirai che non c' nulla da difendere. Imparerai a lasciar andare
cose\persone\eventi che non sono pi nel tuo flusso. Tutto ci che fa parte del vecchio gioco
vittima\carnefice, il gioco del giudizio e della colpa, tutto questo ti verr tolto quando inizierai a
centrarti.
Per lasciare andare un'emozione negativa guardala attentamente e decidi di lasciarla andare. Non
agirla. Non reprimerla. Non sostituirla con un altro automatismo. A poco a poco se ne andr. Per
lasciar andare un pensiero negativo testimonialo e decidi di pensare qualcos'altro. La decisione il
tuo primo strumento della coscienza, il pi importante di tutti. La decisione uno strumento della
volont. La volont il potere primario che il mago errante deve sviluppare per cambiare la sua
vita. Fai questo abbastanza a lungo e tutto il resto ti sar rivelato man mano che procedi sul
sentiero".

Non resistere al 'male'


Il mondo pu essere percepito come una prigione dalla quale impossibile fuggire o come una
scuola, nella quale si viene ad imparare alcune lezioni. E' solo una questione di scelta. Si sceglie
continuamente come considerare la realt che ci circonda, e questa scelta non pu essere obbligata.
Una volta che si decida di vedere la vita e il suo svilupparsi come un corso di apprendimento, si
diventa automaticamente dei maghi. Per mago intendo una persona che accetta l'idea di avere un
certo grado di potere e di controllo su ci che lo circonda e che inizia ad interpretare la sua esistenza
come esercizio atto a espandere questo potere. Chi decide di diventare un mago deve innanzitutto
fare i conti col controllo dei propri pensieri e della propria vita interiore. Si capisce subito che
quello che si fa entrare qui dentro verr riflesso prima o dopo l fuori e quindi si diventa molto cauti
nel decidere quali pensieri accettare e quali non accettare. Ho incontrato tante persone che pur
applicando alla lettera tutti i principii metafisici (dalla legge di attrazione al perdono, passando per
numerose tecniche di guarigione), non riuscivano a sbloccarsi e a passare oltre. I primi tempi,
trovandomi anche io dentro situazioni che non riuscivo a risolvere, davo per scontato che si trattasse
semplicemente di cercare di restare a galla il pi a lungo possibile, sperando che la situazione
cambiasse. Poi il Corso in Miracoli e altri insegnamenti mi hanno dato un'intuizione: queste
persone, e anche io in fin dei conti, stavano resistendo a qualcosa con tutte s stesse, non stavano
sperimentando nessuna pace interiore pur con l'uso di tutti gli strumenti, per questo la soluzione
tardava ad arrivare. La soluzione stava nell'imparare a non opporre resistenza e a permettere che gli
eventi fluissero maggiormente. La frase che mi risvegli la ricordo ancora, anche se sono passati
parecchi anni: 'quello che fai attesta ci in cui credi'. Ci deve essere chiaro innanzitutto che la
percezione che abbiamo dell'esterno sta alterando automaticamente l'esterno a livello sottile. Se
vediamo disastro staremo sempre in mezzo a un disastro. Ma soprattutto quello contro cui
combattiamo non far che replicarsi secondo un preciso funzionamento dell'energia che afferma che
questa va sempre dove va l'attenzione. Se io resisto ricreo quello a cui sto resistendo, prima a livello
sottile poi man mano nella realt, poich la realt fisica altro non che l'estrinsecazione di un
progetto invisibile ordito dai pensieri coscienti e non coscienti (soprattutto da questi ultimi).
Un'altra cosa che mi stata chiara che se mi difendo perch credo di poter essere attaccato.
All'inizio facevo fatica ad accettarlo e a metterlo in pratica perch cercare di non resistere e non
difendermi significava smettere di giudicare negativamente tutto quello che ai miei occhi umani era
'male' e continuare a combattere (che in fin dei conti quello che siamo abituati ed educati a fare da
sempre). Significava smettere di lamentarmi, smettere di esprimere opinioni continuamente e a
volte significava stare in silenzio dove precedentemente avrei voluto parlare per ore senza scopo
alcuno. Significava smettere di giustificarmi difendendo un ego che era la principale causa dei miei
problemi. Significava smettere di cercare di controllare, di spiegare, di cercare soluzioni. Ed era
chiaro che combattere significava credere ancora nell'errore e dargli energia. Poi, pian piano e a
fatica, ho smesso sempre pi di farlo e mi sono lasciato guidare dall'esistenza e dalla sua saggezza,

anche se questo mi ha richiesto anni di pratica e ancora oggi non riesco a essere sempre aderente a
questa scelta. E pian piano la realt si trasformata. Nemici sono diventati amici. Le intuizioni si
sono fatte strada nella mia mente quando ero in pace e nella centratura, condizioni che arrivavano
quanto pi smettevo di combattere interiormente. Situazioni avverse e senza speranza si sono
tradotte in possibilit inaspettate, e sono riuscito a vivere esperienze che mai avrei immaginato e
vissuto se avessi continuato a resistere a tutto ci che consideravo 'il male'. La 'resa' di fatto una
sensazione interiore di accettazione totale di una esperienza: non c' pi attaccamento e non c' pi
avversione. Nella resa non c' giudizio, non c' quindi resistenza e il minimo che pu capitare
quando si smette di resistere avere un surplus di energia che potr essere diretto verso altri scopi.
Smettere di resistere al male l'energia che sta circolando in questo momento sul pianeta, ed la
quintessenza di insegnamenti come il Corso in Miracoli e Ho'oponopono, ma la possiamo trovare in
moltissimi altri contesti. Ci viene detto che 'l fuori' una proiezione di 'qui dentro' e che inutile
cercare di modificare la nostra immagine riflessa nello specchio, su quella non abbiamo alcun
potere. Tutto il potere si trova invece da quest'altra parte dello specchio, qui, ora, in questo preciso
istante.
La crisi, il lato ombra
Se un cammino fosse in linea retta, dal basso verso l'alto, non avremmo mai crisi o ricadute, non
avremmo mai tempi morti o periodi in cui pensiamo di esserci persi. Ma un cammino degno di tale
nome non mai una linea retta. E' pi simile a una spirale che si allarga sempre di pi, ma che
mantiene comunque i suoi alti e bassi, i suoi negativi e positivi. Si potrebbe pensare che un
cammino spirituale possa eliminare per sempre i problemi o la negativit, ma quasi tutti i grandi
maestri affermano che non esiste uno stato senza problemi mentre siamo incarnati. E anche entrare
nel 'flusso', non esonera certo da 'crisi' e momenti bui. Il flusso pu anzi accelerare l'ingresso in
quelle aree della nostra vita e della nostra coscienza che normalmente cerchiamo di evitare. Tutti ci
portiamo dietro una parte 'ombra', un lato oscuro pieno di tutte le storture, le stranezze e i disagi che
sono esattamente quelle memorie da cui cerchiamo di ripulirci costantemente, e un cammino, per
come lo intendo io, porta inevitabilmente a fare luce su queste aree. Illuminandole possono attivarsi
vecchi retaggi, vecchie emozioni o addirittura possono essere proiettati vecchi pezzi di vita che
magicamente riappaiono (con tanto di persone del passato ed emozioni tipiche che magicamente si
rifanno attuali e fresche come se stessero avvenendo ora) senza alcun motivo razionale. Quando
qualcuno mi racconta che facendo gli 'esercizi' o le 'pratiche di Ho'oponopono' o dedicandosi a
qualche altra forma di cammino interiore, le cose nella sua vita sembrano essere peggiorate, non
posso che congratularmi con lui. E' segno che qualcosa che era l dentro si sta sbloccando ed
emerge per essere illuminata dalla luce della consapevolezza. Certe crisi sono spesso segnali di
intensa crescita piuttosto che malfunzionamenti. Il lato ombra un aggregato di istinti, tendenze,
emozioni del passato di questa e altre vite (per chi ci crede) e in qualche modo rappresenta il lavoro
per questa incarnazione, il bagaglio di compiti che dobbiamo sbrigare per progredire. Il lato ombra

ha bisogno di essere riconosciuto, accettato e guarito. Non un nemico, anzi in un certo senso un
alleato perch esattamente grazie a questo che vediamo dove dobbiamo lavorare e cosa siamo
chiamati a fare in ogni momento della nostra esistenza. Sono in molti oggi a ritenere che ogni
negativit dovrebbe essere fustigata e ripudiata. Io ritengo che questo atteggiamento estremamente
polarizzato sul positivo potrebbe portare disastrose conseguenze. Una in particolare legata al fatto
che ci che viene relegato nell'inconscio e non elaborato verr prima o poi proiettato nel mondo l
fuori, potr diventare un sintomo fisico, un problema economico, un incidente o peggio. E' questo il
gioco del lato-ombra, un gioco di proiezioni. Ogni crisi una memoria che non stata perdonata, e
per perdonata intendo rilasciata nell'amore, nel non giudizio. Quando compare una crisi si manifesta
sempre con essa un lato di noi e della nostra vita che non riusciamo ad accettare e quindi a guarire,
e il nostro compito, per quanto possa sembrare strano, proprio questo: guardare, accettare e
guarire quella parte oscura di noi. Nascosto dietro ogni crisi c' un nemico contro il quale
combattiamo e il pi delle volte persone con le quali abbiamo qualche tipo di problema. Questo
nemico reso 'reale' dalle nostre convinzioni di fondo e dai nostri pensieri in merito alla crisi stessa,
e in questo caso trovo estremamente sensato il messaggio del Corso in Miracoli, secondo cui: "Il
perdono riconosce che ci che pensavi tuo fratello ti avesse fatto non accaduto. Non perdona i
peccati rendendoli reali. Vede che non c' alcun peccato". Perdonare e lasciar andare sono la stessa
identica cosa. Se capisco che ognuno di noi agito da parti subconscie di cui poco o per nulla
consapevole (e posso capirlo solo vedendolo accadere in me) posso sviluppare un'accettazione, un
amore e una compassione integrale per tutto ci che gli altri sembra stiano facendo a me e al resto
del mondo. Integrare questo concetto pu essere difficile sulle prime e ci vuole del tempo per farlo
passare da una mera convinzione intellettuale a un vissuto vero e proprio, tuttavia proprio
disponendoci a cambiare la mente in relazione al problema che permettiamo a questo cambiamento
di avvenire con i suoi tempi e modi. Le crisi possono essere attraversate cos, senza negarle e senza
lasciare sospesi, riconoscendole come parti del nostro lato ombra che vengono a galla per essere
guarite.
Costruire la fede
Si dice che uno la fede ce l'abbia e basta. Si parla di avere fede come di un dono, un qualcosa di
inscritto nel sistema operativo di alcuni uomini e che manca completamente ad altri. Io sono invece
arrivato a credere che la fede non sia tanto un dono quanto il risultato di un lavoro su di s. Sono
partito come molti con un grande entusiasmo per la legge di attrazione con tutti i suoi risvolti anche
favolistici, con tutte le sue promesse enfatiche. Si diceva ad esempio che 'puoi avere tutto quello
che desideri' se solo lo metti a fuoco e lo desideri davvero. Si diceva che le cose arrivavano quando
non c'erano dubbi di nessun genere a ostacolarne l'arrivo. Come molti mi eccitavo all'idea che la
mia mente fosse cos potente e quell'eccitazione mista a curiosit la chiamavo fede, una fede cieca,
in un certo senso stupida perch era tutta emozione, era tutta nell'astrale. Andavo in giro a
evangelizzare la gente sulla LDA e su altre amenit pur non avendo avuto la minima prova che
funzionassero davvero. Per diverso tempo mi sono gingillato con l'idea che tanto c'era la LDA che

metteva tutto a posto. Poi arrivato il momento di testare questa 'legge' che molti definivano
addirittura universale. E sono iniziati i problemi. Si fa presto a dire 'devi desiderare con certezza,
senza il minimo dubbio' oppure 'devi sentirti come se avessi gi quello che desideri'. Si fa
prestissimo a dirlo, a spiattellarlo e a scriverlo su facebook in mille e una citazione. Quando ho
provato a farlo mi sono accorto che domare la mente - e ancora di pi domare le emozioni - non era
affatto semplice. Che i dubbi venivano gi dopo una sola settimana di focalizzazione se non c'erano
risultati. Pian piano sono passato dagli enfatici e miracolistici libri sulla legge di attrazione e affini a
quelli dei padri del nuovo pensiero (William Walker Atkinson, Neville Goddard, Genevieve
Behrend e cos via) perch il tarlo in me era che ci doveva comunque essere un modo diverso di
vivere e che quelle leggi esistevano davvero. Pian piano ho scoperto che non era pensabile separare
la LDA da un concetto di lavoro su di s, da una pratica coerente, continua. Soprattutto capivo che
ci che impediva alle cose di funzionare era essenzialmente una serie di meccanismi inconsci, gli
stessi che mi rendevano difficile visualizzare, sentirmi 'come se', gli stessi che mi mandavano su di
giri leggendo un testo, ma poi non mi facevano fare nessun tipo di esercizio. Ho capito che il fatto
che la coscienza crei una realt di un certo tipo non era una cosa che avveniva solo quando facevo
esercizi di visualizzazione, ma avveniva sempre, 24 ore su 24. In quelle 24 ore funzioniamo da
proiettore e quello che mandavo l fuori era semplicemente quello che c'era al di sotto del livello
della coscienza, in automatico, sempre. Quindi era chiaro che non potevo modificare la realt se non
modificavo quello che inconsciamente facevo in queste 24 ore e che pochi minuti di meditazione
non sarebbero mai bastati a cambiare la mia realt. Riscoprendo i testi originari in inglese (alcuni
dei quali vengono finalmente tradotti in italiano), mi sono accorto di quanto pi prudenti e profondi
fossero gli insegnamenti da cui sono usciti i vari autori moderni e pi in generale 'la cricca di The
Secret'. Innanzitutto gli autori dell'epoca insistevano molto sul fatto di praticare questa legge come
parte di una pi grande e pi mistica forma di unione con Dio e col tutto del quale facciamo parte.
La LDA era appunto insegnata come forma di fede in una divinit e non come una forza da usare a
piacere, a capriccio di un ego frustrato e viziato. Quasi tutti gli autori originari di questo filone
evidenziavano infatti che l'atto di creare forme pensiero positive e la capacit di visualizzare fossero
importanti certo, ma erano fondamentalmente solo una parte dell'opera. L'altra parte, ben pi
laboriosa e profonda, consisteva per loro nella costante auto-osservazione e nel costante negare,
rifiutare e rilasciare i pensieri negativi e tutto ci che allontanava dall'idea di 'unione', scaricando
cos tutta la serie di automatismi inconsci che sabotano puntualmente il lavoro di materializzazione.
Molti alla fine sono addirittura arrivati a dire che l'essenziale proprio questo negare potere ai
pensieri negativi piuttosto che farne di potenti e positivi, il che mi trova essenzialmente d'accordo.
Sono dell'idea quindi che la fede vada costruita e che per costruirla servano un metodo e una pratica
costanti che fanno necessariamente parte di un percorso di crescita individuale. Vi consiglio quindi
dei testi recenti che sono essenziali e preziosi per praticare e alcuni pi teorici per chi voglia
cimentarsi nell'allenare questa magnifica facolt e che vanno molto oltre ci che stato il
tormentone della legge di attrazione:
Henry Tomas Hanmblin: "Il miglior modo di pensare" Ed. Bis
Neville Goddard: "Libera il tuo potere interiore" Ed. Bis
Emmet Fox: "Metafisica originale" Editrice Italica.
e ovviamente tutta l'opera di Vadim Zeland e del Transurfing (di cui appena uscito il volume

Transurfing Vivo).
Buono studio.
Dite addio al passato
Non c' cosa che blocchi di pi la crescita di un mago errante dell'attaccamento al passato.
Attenzione per, essendo ogni et dell'essere umano legata a specifici archetipi, a particolari
energie, credo sia normale soffermarsi, magari intorno ai 40 o ai 60, a fare il bilancio della propria
vita. Ogni ciclo di vita in s una iniziazione da non sottovalutare. Ma se la riflessione, la
valutazione, vanno bene, quello che pu diventare patologico l'attaccamento. E non parlo solo di
attaccamento a bei ricordi, all'adolescenza, ai periodi belli e spensierati. Parlo anche di attaccamenti
a periodi nefasti, al rimuginare sulle sfighe passate, al cercare ancora oggi di 'capire' qualcosa che
avvenuto secoli fa. Quest'estate ho avuto modo di osservare in me e in molte altre persone che ho
conosciuto una tendenza abbastanza antipatica alla cristallizzazione del passato, con il risultato che
esso diviene l'ennesimo filtro inconcscio con cui guardiamo il mondo. Sar perch anch'io sono
intorno ai quaranta, sar perch l'energia di questo periodo parecchio accelerata. Quando si
attaccati al passato 'la musica non pi quella di una volta', 'l'estate solo il pallido ricordo di
quello che era a 20 anni', 'l'amore non pi la passione di un tempo'. Qualche giorno fa ho letto un
estratto da un qualche libro di un qualche scrittore che parlava di quanto traditore e deludente sia il
vivere l'estate da adulti, quando tutti i tuoi sogni da bambino sono infranti e non c' pi nessuna
promessa mantenuta nel mese di agosto. Questo esattamente quello che intendo per attaccamento
al passato, per filtro percettivo, questa a conti fatti una vera e propria castrazione. Cos come vedo
gli anziani che marciscono sotto il peso dei ricordi e che muoiono dopo 20 anni di vita felice e 60
anni di bei ricordi. Tenete presente che il modo goioso e potente in cui percepivamo la realt da
giovani legato al 90% al fatto che 'sapevamo' di avere molto futuro davanti a noi e poco 'passato'
dietro di noi. Era un fatto mentale che pu essere rigenerato sapendo come fare. Vibravmo a onde
molto vicine al theta (il theta vero, non quello venduto a buon mercato un tanto al chilo ;)). Quello
che ci ha portato fuori da questa frequenza di meraviglia, di colore, di densit e innamoramento non
stata la vita con tutte le sue vicissitudini, quanto piuttosto tutto l'accumulo di valutazioni e giudizi
che si sono stratificati anno dopo anno, tutte le paure, le ansie, il modo malsano in cui ci siamo preoccupati di qualunque cosa. Per poter tornare a quello stato o a qualcosa di simile dobbiamo iniziare
a vivere nell'adesso, per quanto svenduta e abusata possa essere questa frase. E' necessario che il
mago errante si educhi il pi possibile a stare con quello che c' e a salutare per sempre e senza
rimpianti quello che non c' pi. Il lavoro del mago errante dovrebbe portarlo costantemente nel qui
e ora e soprattutto dovrebbe fargli vedere come il passato sia chiaramente morto e sepolto e non
possa in alcun modo essere riportato in vita. Se non seppellisce il suo passato il mago errante molto
probabilmente si trover impegnato in una serie di goffi tentativi di rivivere le emozioni e le
situazioni di un tempo. Cercher di vestirsi come si vestiva a 20 anni e di ascoltare la stessa musica
magari, perch incapace di riuscire a godere di altro che gi non conosca. Valuter la vita in base
agli stessi principii con cui era solito valutarla nell'adolescenza o in quello che generalmente ritiene
il periodo migliore della sua esistenza, e nonostante la vita gli mostrer che la realt non sta pi
dentro quegli schemi, se il mago errante non ha una sua pratica interiore rigorosa, non potr
smettere di farlo. Un'altra manifestazione dell'attaccamento al passato il proprio problema
preferito. Quel qualcosa che accaduto e che vi ha ferito cos profondamente e cos indelebilmente

che da quel momento la vostra vita cambiata. Quel qualcosa di cui parlate sempre a tutti i vostri
amici, amanti e conoscenti. Quel qualcosa che vi identifica. E quindi ripetiamo: il passato morto e
sepolto. O ancora ci si trover a maledire la vita, il fato, a rodersi il fegato (anche romanticamente,
perch no) per la nostalgia di ci che non c' pi, come fa lo scrittore di cui sopra. Questo rodersi,
questa nostalgia, questo soffrire per qualcosa di inesistente , a conti fatti, molto di ci che oggi
viene venduto come arte, musica, letteratura e che costantemente corrode e influenza il subconscio
dei malcapitati fruitori. Sebbene non posso pretendere che tutti accettino l'impossibilit cosmica
dell'esistenza dell'errore e del 'male' (e anche io ancora fatico a stare in quella frequenza), n mi
sognerei di chiedere l'incondizionata accettazione di tutto quello che scrivo, posso per suggerire ai
maghi erranti in formazione e alle persone che hanno deciso di vivere consapevolmente di fare loro
questo principio: tutto quello che pensate del vostro passato unicamente un vostro personale,
parzialissimo giudizio. E come tale pu essere cambiato, rilasciato, trasformato per sempre. Prima
lo fate, prima e pi velocemente ri-entrerete nel flusso che non smette mai di portarvi ci di cui
avete bisogno, se soltanto lo seguite. Ma se lo seguite con un occhio rivolto indietro probabile che
vi arrivi invece poco o niente.
Portatori sani di un 'Ego Spirituale'
Di recente pi di una persona mi ha fatto notare quanto poco io stia parlando di spiritualit su
facebook (e quanto poco io stia scrivendo sul blog) e quanto invece il mio profilo sia divenuto pi
leggero e assolutamente meno 'new age' del solito. Qualcuno anche arrivato a lamentarsi con me
del fatto che quantomeno strano che uno come me, che 'sa tutte queste cose', a un certo punto
decida di mettersi a parlare quasi esclusivamente di fumetti e di musica o a pubblicare foto poco
serie, e di trascurare il blog. Quel qualcuno mi ha scritto che certe cose sono davvero poco spirituali
o illuminate, specialmente certi pezzi di musica rock che ogni tanto ho condiviso. E' vero, sto
scrivendo di meno di spiritualit, sto parlando molto meno di spiritualit, e, nel tacere di queste
cose, sto vivendo la mia vita. Ma il fatto che io ne parli di meno o che tenda a non parlarne affatto,
ha per me un senso ben preciso: a mio sentire probabilmente non pi tempo di parlare, divulgare o
credere di sapere, ma il momento di agire partendo da ci che si sa e iniziare a metterlo in pratica
nella vita quotidiana, con consistenza. L'energia della 'divulgazione' di certe cose si per me
affievolita ora che praticamente un settore di businness come un altro, perch sento che stato
detto tutto e il contrario di tutto, sento che il materiale pubblicato, le parole spese e le possibilit di
imparare sono assolutamente sovrabbondanti rispetto ai concetti che sono pi o meno sempre gli
stessi. Quello che mi sembra continui a mancare per la pratica e - almeno per me - la pratica in
questi ultimi due anni diventata pi importante ed essenziale di qualsiasi nuovo seminario, nuovo
libro o nuova scoperta possa essere stata fatta di recente. Sappiamo ormai tutto - e anche troppo a
livello mentale - di legge di attrazione, capacit della mente di guarire il corpo, spirito, anima e altri
argomenti ancora, ma difficilmente ci decidiamo a vivere quotidianamente secondo la prospettiva
acquisita attraverso studi e letture. Preferiamo parlare di perdono e di pace piuttosto che essere il
perdono e la pace. Preferiamo parlare e disquisire su cosa ha detto davvero il tale maestro o il tale
libro piuttosto che metterlo in pratica e vedere se funziona, se reale per noi. A un certo punto della
mia vita, circa un paio di anni fa, ho iniziato a sentire che c'era una discrepanza tra ci che
insegnavo nei miei seminari e la percentuale che ne applicavo alla mia esistenza, che era di poco
inferiore al 50%. Ho spesso parlato per intuizione, ho scritto seguendo una specie di dettatura

interiore (non voglio chiamarla canalizzazione perch ero e sono sempre stato assolutamente
cosciente di quello che ho fatto e non sono mai stato 'occupato' da alcuna entit) e verificato almeno
la met di quello che arrivava e che prontamente veniva pubblicato sul blog o inserito in qualche
parte di qualche corso. Ma, c' un ma. Ora manca tutto il restante 50% da verificare. Mancano
ancora tutta una serie di informazioni da provare e di pratiche da effettuare e di tutto questo
materiale non posso parlare con certezza perch non l'ho sperimentato. Quindi non posso nemmeno
scriverne. Sospetto che in molti stiamo facendo questo errore: nutriamo opinioni in merito a cose
che non conosciamo e le difendiamo a spada tratta come se fossero una verit assoluta, come se
fossero dogma, senza metterle alla prova. E a mio parere la difesa di un'opinione sempre dell'ego.
Parlare di cose che non conosciamo sempre dell'ego. Sentire il bisogno di illuminare gli altri, di
ispirare, di risvegliare qualcuno significa ancora una volta giudicare (ego) che c' qualcuno l fuori
che non sveglio, illuminato, significa separare, e la separazione ego, che, in teoria, proprio
quello che cercavamo di guarire. E anche io sono caduto in questa trappola, anche in me purtroppo
si formato un ego spirituale di cui ero portatore inconsapevole, almeno fino a poco tempo fa.
Anche io ho sottilmente sentito di essere un po' migliore (solo un po') di coloro che non praticano la
spiritualit. Anche io ho avuto a tratti la sensazione di essere sulla terra per aiutare, risvegliare,
spingere gli altri verso cose pi 'alte'. A un certo punto per ho visto chiaramente che questo mi
stava separando dalla vita stessa. Avevo escluso parecchie cose e persone 'poco spirituali' dalla mia
esistenza, quelle cose e persone che mi stavano facendo perdere tempo prezioso per il mio percorso,
quelle cose che, mi ripetevo, erano solo maya : illusione. Ho sentito che c' una grande insidia
nell'attaccarsi a concetti come ' tutto illusione', 'siamo tutti uno', 'tutto amore', senza averne mai
avuto esperienza diretta. Una grande pericolosissima ipnosi stata perpetrata dal pensiero
incondizionatamente positivo, che conduce la sua nascosta guerra contro il negativo, il brutto, il
problematico, escludendolo dalla coscienza e relegandolo in un buio angolo dell'inconscio (dal
quale prima o poi verr fuori comunque, proiettato nella realt per essere finalmente riconosciuto).
E mi sono chiesto se lo scopo dell'evoluzione spirituale non sia piuttosto che vedere il positivo in
tutto e ripetersi che va tutto bene, riuscire a trascendere le differenze, smetterla di separare il
positivo dal negativo, il bene dal male, lo spirituale dal profano, e imparare ad accettare qualunque
cosa si presenti arrivando ad una equanimit che accolga tutto e tutti e non rifiuti nulla, nessun
aspetto dell'esistenza. Cos ho sentito che era il momento di fermarsi per un po' e di schiarire le idee
su quello che stavo scrivendo e facendo. Mi sono reso conto che separare cose spirituali da cose
meno spirituali stato un grosso errore, e mi sono costretto a una veloce retromarcia, con grande
beneficio della mia situazione di vita generale e del mio umore. Mi sono guardato allo specchio e ho
visto una persona seria e accigliata, uno che credeva di aver davvero capito qualcosa in pi degli
altri... e mi sono fatto una grossa risata.
Il 2012 e le previsioni
Nell'arco degli ultimi 15 anni si verificato pi volte che qualche canalizzatore in contatto con
entit di Sirio, Pleiadi, Lemuria, Mu, Atlantide o simili, ha messo in rete qualche messaggio
speciale che parla di aperture di portali, di influssi dal sole, dalle stelle e discese di energie
particolari che noi umani dovremmo prepararci a ricevere per favorire il nostro passaggio alla
fatidica quinta dimensione. La quinta dimensione - l'ascensione, come si chiamava 10 anni fa quella che ci porterebbe verso l'inizio dell'era spirituale, verso la formazione completa dei nostri

corpi di luce e altre trasformazioni come quella del dna. Anche quest'anno non mancano le fatidiche
date, condite da ogni tipo di prova pseudo-scientifica, dai sintomi del cambiamento della frequenza
(mal di testa? irritazione? mal di stomaco? disorientamento?), all'avvistamento del misterioso
asteroide o pianeta che dovrebbe schiantarsi in precise zone della Terra e chi pi ne ha pi ne metta.
E puntualmente si crea attorno a queste date un gran movimento di persone che acclamano l'arrivo
di nuove ere, scrutano il cielo alla ricerca dei fratelli di luce, attendono salti quantici in abbondanza,
organizzano una pletora di eventi (molti a pagamento) meditazioni, riti etc. Dal punto di vista di un
mago errante, la questione spinosa: se da una parte l'aria del 2012 con tutti i casini reali o
immaginari che ha portato si fatta sentire, anche ben chiaro che niente di quello che era stato
pronosticato negli ultimi 15 anni si mai avverato. Pi o meno tutti gli appuntamenti con l'altra
dimensione sono stati smentiti a mia memoria, dimenticati presto, e tutte le ferventi attese disilluse,
dal primo giorno della famosa concordanza armonica fino ad oggi. Nulla di ci che stato
pronosticato dalle entit canalizzate mai accaduto davvero. Se il pronostico riguardava una
sciagura o tempi duri, quando poi l'evento non si verificato, le entit di luce hanno sempre avuta
questa risposta pronta (che credo sar la stessa che sentiremo circolare dal 22.12 in poi): "nel
frattempo vi siete elevati, avete lavorato bene, quindi avete scongiurato il pericolo, per ora!" Se il
pronostico riguardava invece un qualche evento positivo che non si verificato, la scusa era 'cari
fratelli terrestri, non ancora il momento'. Per un mago errante sono primariamente importanti i
risultati nella realt e non le chiacchiere, anche se queste vengono da qualche accreditata entit.
Ecco perch credo che il 21.12 non succeder un bel niente. Quello che mi preme sottolineare per
, ancora una volta, quale sia il potere di una forma pensiero collettiva che sta influenzando molte
menti bisognose di qualcosa di speciale, bisognose di attaccarsi al fantastico, forse perch non
riescono a stare nel qui ed ora. Da anni si parla del salto quantico o del passaggio alla quinta
dimensione, si invoca questo evento a cui tutti saremmo sottoposti gi da un po', riconducendo ad
esso qualsiasi tipo di grande evento si sia verificato in questo periodo sulla terra. Da troppi anni si
creata una fascia di new-agers che con troppa facilit inondano la rete con testi riguardanti il
cambiamento del dna senza sapere che il 'medico' che aveva messo in giro quelle informazioni poi
stato arrestato per truffa e abuso della professione medica. Troppa gente ha ancora bisogno di
'credere' in qualcosa di esterno che siano gli angeli o gli alieni che ci verranno a salvare sulle loro
astronavi, piuttosto che accettare il fatto che siamo noi che determiniamo larga parte della realt, e
preferiscono attaccarsi fideisticamente alle parole e agli scritti di altri piuttosto che sperimentare e
guardare coi propri occhi ci che vero e ci che non lo . E quest'ultima la strada che vi invito a
seguire. Sperimentare il proprio potere sulla realt. E nel farlo essere molto, molto scientifici
quando ci si accosta al mondo della spiritualit e dell'invisibile e delle canalizzazioni, perch
realmente possibile e, secondo me, indispensabile esserlo. Sperimentare vuol dire provare a
prendere un 'princpio' e testarlo, metterlo in pratica, e fare qualcosa per un tempo sufficientemente
lungo da poterne osservare i risultati (o la relativa assenza), e in caso cambiare ci che si fa per
vedere come cambia la realt. In questo modo capiamo se abbiamo o no qualche influenza su ci
che ci circonda e ne abbiamo una esperienza di prima mano, ma soprattutto la smettiamo di
preoccuparci di qualunque stralcio di canalizzazione che emerge dalla rete e a farci prendere
dall'ansia e dal panico per i 3 giorni di buio. La smettiamo di credere a una qualunque rilevanza dei
portali energetici quando non ne abbiamo mai visto uno. La smettiamo di spostare il punto di potere
a una data qualunque dopo il 2012 quando sar arrivata una 'nuova era' e la smettiamo di
fantasticare sui fratelli di luce che verranno a salvarci. Forse cos apriremo gli occhi sul fatto che

una evoluzione individuale non pu essere sopperita da nessun evento 'cosmico\colletivo'. La


'nuova era' inizia ogni giorno nella vita reale, nella quotidianit, in ogni istante nel quale possiamo
scegliere se esserci del tutto oppure scappare in qualche utopica fantasia consolatoria. E' solo in
quel momento che si genera vero potere.
Egregore, pendoli e l'arte di darsi in affitto
Chiss se Vadim Zeland esiste davvero o se non sia invece un fenomeno mediatico, una qualche
scuola di pensiero dietro la quale si nasconde un gruppetto di filosofi, psicologi e rivoluzionari vari
che hanno deciso di tagliare i legami con la Matrix... tutto sommato comunque mi interessa poco,
dato che le sue teorie sono utili e soprattutto funzionali a qualsiasi mago errante in formazione. In
questo periodo mi sto accorgendo sempre di pi di quanto Egregore e Pendoli siano onnipresenti
nella vita 'reale' in maniera davvero soverchiante a volte. Basta farsi un giro in un centro
commerciale e, se si minimamente ricettivi a livello psichico, non si possono non notare i tredicimilioni-di-differenti-segnali che arrivano da l fuori pronti a rincretinirti e in buona sostanza a
convincerti di avere bisogno di questo e quello. Ma questo sarebbe anche il minimo. Il problema
quello che c' dietro, appunto, le egregore, i pendoli e tutte quelle forme pensiero collettive
accumulate dal desiderare collettivo per le quali noi finiamo per credere di volere o di aver bisogno
di determinate cose. Ogni tanto bello farsi un giro in questi posti per capire a che punto di
neutralit\pace si sia interiormente. Devo dire che pensavo di essere messo molto meglio. La
potente egregora del consumo, del dover comprare qualcosa a tutti i costi, dello shopping
terapeutico e altre amenit simili, stava avendo la meglio su di me quando una lucina si accesa
dentro di me e la mia testa ha cominciato a fare un discorso\ragionamento. Io non credo molto alle
cospirazioni eppure credo ci si trovi tutti in un grande meccanismo molto preciso: si vende energia
yang, stimoli a basso costo (a limite a rate) ed emozioni a buon mercato che danno agli esseri
umani, incastrati nel mondo dell'automatismo, la sensazione di sentirsi vivi. Quindi qualsiasi cosa
pu fare al caso, perch anche il solo fatto di dover pagare per qualcosa di nuovo e luccicante pu
bastare a far sentire vivi per un po'. Cos per pochi euro si pu comprare un po' di energia, un po' di
emozioni, e attaccarsi a qualche egregora (quella del consumo, quella dei fan di qualche film o di
qualche attore o di qualche musicista etc.) che dia una sensazione di continuit, di sicurezza, di
appartenenza. Per pochi euro si pu, per un po', dimenticarsi di una vita in automatico (una vita nel
tic-toc come la chiama Stuart Wilde), e arrivare a credere che quella vita in automatico abbia un
senso anche se, in fondo al cuore, sappiamo che non ce l'ha. E' pi o meno come farsi una dose.
Questo accade unicamente per un motivo: non siamo capaci a creare energia da soli. Spendiamo
continuamente energia in assenze, fughe dalla realt, distrazioni, stimoli, yang, eccitabilit, ricerca
delle emozioni, pensiero casuale, chiacchiera incontrollata, opinioni, difesa delle opinioni e queste e
altre malsane abitudini ci privano di un certo quantitativo di energia-prana e ci costringono a
cercare dei sostituti. A questo serve la gran parte delle cose che compriamo e di cui ci nutriamo, cibi
compresi, perch gran parte del cibo che mangiamo ha valore di conforto emozionale pi che di
nutrimento. Avere tanta energia e averla nel sistema corporeo come un flusso continuo e
indisturbato, fa s che ci sentiamo quasi sempre bene, centrati, allegri, sereni, e in linea di massima
ci porta a non aver 'bisogno' di niente, mentre averne poca ci attira ogni sorta di ansia, stress,
depressione e bisogni diretti a cose esterne. Il sistema sembra disegnato proprio per cercare di
togliere energia con lo scopo poi di rivendercela attraverso surrogati. A questo punto inutile cadere

nell'essere contro il sistema-matrix ed superfluo combattere. Il 'sistema'- o la matrix che dir si


voglia - un insieme di strutture che Zeland (se esiste) chiama i pendoli: strutture energeticopsichiche che sia che si amino, sia che si odino, hanno comunque l'effetto di accaparrarsi energia
per continuare a esistere. La soluzione credo sia un tantino meno estrema del combattere a muso
duro, e soprattutto un po' pi economica a livello energetico: si tratta di (sempre come suggerisce il
nostro evanescente amico Zeland) darsi in affitto, oppure come diceva qualcun altro, essere nel
mondo senza essere del mondo. In primo luogo a mio avviso di vitale importanza imparare ad
andare piano. Se la vita si auto-struttura in una sorta di continua corsa contro il tempo (cosa che a
me senz'altro avvenuta di recente), facile che dietro ci sia qualche forma pensiero collettiva in
azione, qualche 'devo', qualche 'bisogno', che sono in genere i modi con i quali l'influenza psichica
si esprime. Se tutti vanno veloci occorre che impariamo ad andare lentamente. Occorre che
impariamo ad apprezzare quello che abbiamo, a ringraziare per quello che c' piuttosto che
vaneggiare continuamente quello che manca. Questo il primo antidoto. Il secondo
essenzialmente il darsi in affitto vero e proprio: qualunque cosa si faccia, qualunque egregora cerchi
di agganciarci luccicando, proviamo a lasciarci trascinare s, ma senza appartenervi. E' un esercizio
molto semplice. Non che non devi comprarti pi libri, dischi, dvd, ma devi farlo con la
consapevolezza che stai essenzialmente spendendo dei soldi per avere un po' di energia
dall'esterno, perch ancora credi che qualcosa l fuori possa renderti felice. Si tratta di essere
consapevoli e non sentire di 'dover' comprare in maniera compulsiva. Non si tratta di non cercare
pi il 'divertimento', 'l'eccitazione'. Si tratta di non dipenderne, di non farne una droga, di non
esserne schiavi.
Altra segnalazione: egregore e pendoli si trovano praticamente in quasi tutti i gruppi
mistico\esoterico\spirituali e in quasi tutti i movimenti legati a una persona-guru, o a una bandiera,
un simbolo. Anche questi si nutrono di energia e sono anche pi pericolosi, perch spesso e
volentieri si propongono come l'alternativa al mondo materiale. La realt materiale male e noi
siamo il bene. Vi diranno che chi fa un percorso-spirituale risvegliato, chi non lo fa
addormentato. E cos facendo si succhiano il vostro prana (e i vostri soldi molto spesso). Per favore
se vi capita di entrare in gruppi del genere, andateci piano e datevi in affitto anche in
quelli, perch ogni gruppo pu insegnare e in effetti insegna qualcosa di utile. Ma non date la vostra
totale adesione e appartenenza e non pensate che quella sia gente tanto migliore di quella che c' li
fuori nel mondo.
Non c' nessuna soluzione nella politica: la guerra degli Ego
Ad un tratto nel bel mezzo di una normale serata lavorativa, comincio a percepire agitazione attorno
a un televisore, qualcuno sta parlando animosamente del fatto che hanno rieletto lo stesso presidente
della repubblica. Ascolto commenti, opinioni e indignazioni, e mi informo sul fatto che stanno
organizzando una 'marcia' su Roma per protestare contro questa rielezione. Leggo i commenti
arrabbiati e le mille posizioni che le persone hanno preso su facebook perch sentono di essere stati
ingannati, si parla di dittatura, di fascismo e cos via. Nel frattempo qualcun altro fa congetture e
cerca proseliti per il suo gruppo politico o il suo partito. Cerca di convincere altri con voce suadente
che lui l'alternativa e il resto solo il vecchio che non vuole morire. E' una guerra vero, ma una

guerra che viene combattuta su piani sottili: la guerra degli Ego. Lo scrivo con la prima lettera
maiuscola perch ho tutto il rispetto e anche un po' di ammirazione per l'Ego, a costo di apparire
dissociato, poich questa struttura psichcica altamente informata e organizzata sta di nuovo
eludendo tutti, anche e soprattutto coloro che si erano dati a percorsi spirituali pi o meno new ageisti, e non facevano che propinare ogni santo giorno i loro commenti sul fatto che siamo amore e
siamo tutti uno e scintille divine, che il 2012 aveva cambiato il mondo e cos via. Ed eccoli l, in
testa alle file degli indignati e agganciati alla gigantesca egregora che la classe politica ha generato,
a dargli tutto il loro potere. Ecco tutti coloro che si erano letti e avevano decantato Zeland e il suo
primo libro, cadere proprio al primo confronto con i Pendoli e fare proprio ci che non andrebbe
mai fatto: reagire. E reagire male. Ora mi rendo conto di essere duro con loro ma mi dispiace
davvero quando persone potenzialmente utili al cambiamento si fanno irretire in giochetti del
genere facendo esattamente quello che l'egregora vuole che facciano. Cos ogni tanto meglio essere
chiari e un po' stronzi, meglio dire qualche parolaccia in pi ed essere meno politically correct, cos
magari qualche mago errante in difficolt si sgancia da questa ipnosi. Detto per inciso: non c'
alcuna soluzione possibile nella politica, a breve, medio o lungo termine. Non si tratta di trovare
l'uomo giusto o il partito giusto, e non si tratta neanche ahim di fondare qualche altro partito che
abbia basi pi sane. Queste strutture stanno crollando, si stanno disgregando con un tonfo pauroso
proprio per spiegarci che tempo di finirla con il delegare il proprio potere. E' ora di capire che
ognuno deve appropriarsi di questo potere sulla realt e non pu pi proiettarlo l fuori attraverso
una classe politica che rappresenta la media del nostro subconscio (e mi ci metto anche io dentro sia
chiaro). Se questo apprendimento non pu estendersi a tutti, spero almeno lo si possa estendere a
tutti coloro che spavaldamente si dichiarano 'spirituali' o in cammino. C' da abbandonare un bel po'
di paura e da iniziare a pensare in modi nuovi, andando oltre i limiti che ci hanno messo in testa ma
che in realt non ci sono. Occorre osare uscire da questo schema di paura e credere fermamente di
avere il potere per poter cambiare le cose e uscire da questa 'crisi', ma non appoggiandosi allo Stato,
cercando il pap buono che ci dia il pane quotidiano, ma affidandosi al proprio potere interiore, alla
propria guida e intuizione, perch tutto il resto ci sta guidando male e non funziona pi, e parlo di
tutto il resto compresi i guru e gli insegnanti spirituali (molti dei quali, lasciatemelo dire, stanno
"sbroccando" pure loro). Dobbiamo imparare a stare nel mondo con una mente serena, centrata e
soprattutto priva di tutte quelle dipendenze che stanno nutrendo il sistema e placando la sua fame di
individui, il che per molti non sar facile: abbandonare concetti come soldi , sesso e potere fine a se
stesso e tutta l'economia generata solo per sostenere questi al pari dello smettere di farsi di eroina.
E siamo tutti tossicodipendenti in questo. Tutti questi nostri bisogni stanno nutrendo la matrix in
caso non si fosse capito. Dobbiamo iniziare a capire che ci che vecchio muore e con esso tutti o
larga parte di questi nostri vecchi bisogni materiali e attaccamenti andranno gradualmente
abbandonati. Se questo suona radicale perch, purtroppo, la scelta che richiesta a livello interiore
radicale: ma per favore non fate come quei tizi che hanno iniziato a inneggiare contro la politica e
contro l'economia, tirando gi frasi assurde come 'tutti coloro che non hanno capito', 'tutti quelli che

non si sono risvegliati' e cos via, e inneggiando all'arrivo dei 'fratelli di luce', mettendosi ancora una
volta dalla parte dell'ego che separa, che divide, che vuole sempre avere ragione. Rimaniamo a
disposizione gli uni degli altri, anche di quelli che politicamente stanno dalla parte opposta alla
nostra: mandate a quel paese ogni ideale politico che non nient'altro che egregora, separazione,
EGO. Rimaniamo centrati, in ogni situazione, non schiavi delle nostre emozioni, non giudicando
quello che sembra accadere la fuori, e ricordiamoci che siamo sempre al momento giusto nel posto
giusto per la nostra crescita ed evoluzione. Il che non significher non agire quando richiesto. Metto
in guardia ogni mago errante da questa stupidaggine che stata veicolata pi e pi volte e a pi
livelli: avere fede non ha nulla a che vedere col non agire e con l'inerzia (e magari con una faccia
beota da santone dipinta sul volto). Dobbiamo imparare ad agire con la centratura, con l'esserci
totalmente, con l'assenza di reattivit, e possibilmente - per i pi bravi - con la pace nel cuore. Ma
dobbiamo agire, fare, muoverci e portare questa energia nel mondo attraverso quello che facciamo e
non necessariamente andando in India a meditare per la pace nel mondo. Stare a casa a commentare
su facebook quanto sono poco spirituali gli altri non vi servir a nulla e creer solo altra confusione
in un astrale che gi bello che incasinato. Occorre pulizia, equilibrio, ordine nel disordine.
Occorrono persone che sappiano incarnare il principio del non giudizio persone in grado di non
essere attaccabili da nessuna egregora, politica o spirituale che sia, e che sappiano riconoscere
dietro ogni opinione e separazione l'eterno gioco di un ego malato e pieno di bug. Una manciata di
persone cos pu davvero fare la differenza a mio parere.

Sviluppo interiore, telepatia e la menzogna del libero arbitrio


"Ad un certo punto del tuo percorso di sviluppo dovrebbe succederti qualcosa... il qualcosa
dovrebbe essere almeno un'elevazione di frequenza tale da permetterti di sapere con certezza che
non sei solo questo corpo. Dovresti cominciare a sentire di pi, a vedere di pi, a percepire di pi in
generale e se questo non ti sta succedendo allora forse il percorso che stai facendo non quello
giusto per te, o semplicemente non affatto un percorso"
Leggevo qualcosa del genere quando ho realizzato che in effetti era proprio cos. C' stata una
speciazione (termine che ho appreso da Igor Sibaldi) in tutto ci che la spiritualit, la ricerca
interiore. Per speciazione intendo che si sono essenzialmente generati due tipi di personaggi in
questo ambiente: quelli che praticano e quelli che non praticano. E anche tra coloro che praticano
quello che apprendono ci sono almeno due specie: quelli che praticano con risultati e quelli che
praticano senza risultati, quindi in linea di massima abbiamo persone che hanno avuto pi energia,
piu potere e persone che non ne hanno avuto. Senza voler scendere nel dettaglio di ci che
impedisce a qualcuno di avere risultati in una qualunque pratica evolutiva, mi preme sottolineare
quanto a un certo punto dopo una pratica onesta e consistente si debba necessariamente arrivare a

generare un certo grado di potere personale, di energia che possibile usare per diversi scopi, tra
cui anche quello di crescere ulteriormente, ci si dovrebbe cio accorgere che la propria vita
migliorata da un qualunque tipo di cammino. Certo sono in molti a continuare a dirmi che col
potere, col miglioramento delle condizioni terrene la spiritualit ha poco a che fare. Sono sempre in
troppi a percorrere il sentiero di una spiritualit consolatoria di dolori, una spiritualit che porta a
uno stato narcotico in cui ci si racconta che la vita illusione e che a nulla vale il miglioramento
delle cose terrene se non a rinforzare l'illusione. Sono in molti a dire che stupido usare il proprio
potere 'spirituale' per migliorare la vita a s stessi e agli altri. Ma io credo che questo sia un inganno
e credo fermamente che non ci possa essere una crescita spirituale che prescinda dall'esperienza di
"essere di pi", il che significa esserlo in tutte le aree della propria esistenza. Ad esempio, una cosa
che certamente ha cambiato in meglio la mia vita e quella di alcuni 'psichici' di mia conoscenza con
i quali mi trovavo d'accordo ultimamente sull'argomento, stato accorgermi che la cosiddetta
telepatia, considerata da molti una specie di superpotere occulto, in realt una dotazione di base
dell'essere umano, un qualcosa che l di default. Me ne sono appunto accorto praticando
consistentemente (per quanto posso, essendo un inguaribile disordinato) alcune discipline, per
arrivare a comprendere che quello che ti impedisce di sentire i pensieri degli altri (oltre che tutta
un'altra serie di segnali provenienti dall'ambiente, dall'inconscio collettivo, dall'astrale etc.)
semplicemente il caos della mente, il rumore di fondo del pensiero casuale. Riuscendo a fermare
quello, o a ridurlo per un tempo sufficiente, si inizia a percepire tutto il resto, che in realt gi
percepivamo ma che andava perduto in mezzo a quel marasma. Ecco perch, ad esempio, fare
Ho'oponopono incessantemente ti pu mettere in condizioni di percepire tutte le cose che Hew Len
dice di percepire. Ma a parte questo la cosa che mi ha fatto riflettere stato il fatto che quando sei
psichicamente consapevole ti accorgi di un fatto preoccupante... che alcuni pensieri non sono tuoi.
Alcune emozioni che vivi e senti come se le stessi provando tu stesso non sono le tue... possono
provenire dall'ambiente circostante - un centro commerciale, un cinema, - oppure da una persona
che li vicino, fatto sta che mi sono accorto che spesso e volentieri se non sono 'centrato' tendo a
risuonare pigramente con quello che ho vicino. E questo pu indurmi desideri, tendenze, pensieri
ripetuti, pu farmi venire fame, sete, sonno... mi sono poi accorto di quanto sia sottile il
meccanismo manipolativo che 'dovunque'. Qualunque 'simbolo' parla al tuo inconscio, e ogni
cartellone pubblicitario per strada pieno di simboli appositamente collocati per dirti qualcosa che
tu non senti ma che il tuo subconscio ha comunque recepito. Qualunque figura d'autorit pu
veicolarti qualche messaggio su ci che bene o ci che male, su ci che dovresti o non dovresti
fare. Sono pi di 10 anni che non accendo la tv e quando mi trovo in una stanza con una televisione
accesa ecco che altri 'messaggi' cercano di farsi ascoltare dalla mia stazioncina di
trasmissione\ricezione: paura, morte, malattia, guerra... E in tutto questo c' ancora qualche
buontempone che ha il coraggio di dire che siamo esseri dotati di libero arbitrio! Io a questo
punto credo che il libero arbitrio non possa esistere fin quando non ci si rende conto di come siamo
incastrati in un meccanismo, e non voglio fare ipotesi cospirazioniste, ma sembra proprio un

meccanismo alla Matrix , dove la tua energia psichica viene mangiata da centinaia di migliaia di ore
di 'assenza', nelle quali pensi pensieri non tuoi, hai desideri non tuoi, provi emozioni non tue. In
sostanza ore in cui non ci sei. E anche io penso che se un percorso di 'evoluzione', di 'liberazione'
non ti porta ad accorgerti che in realt il libero arbitrio non esiste, e non ti d un maggior potere
personale, allora forse c' bisogno di cambiare qualcosa.
Catherine Ponder : Appunti sulle leggi dinamiche della prosperit. (#2)
FORMARE UN VUOTO PER LA SALUTE
Ogni volta che formerete un vuoto, la sostanza dell'universo vi si riverser dentro per riempire il
vuoto creato. Questa legge si applica a ogni piano dell'esistenza, spirituale, mentale e fisico. Un
uomo stava molto male e non riusciva a guarire con nessuna cura medica finch un giorno si ricord
della legge del vuoto e cap che forse qualche emozione o attitudine mentale doveva essere
rilasciata. Divenne molto calmo e chiese a Dio di rivelargli cosa egli dovesse rilasciare, e cos
facendo gli venne in mente un uomo col quale aveva diversi problemi di rabbia e del quale aveva
parlato molto male. Cosi inizi a dichiarare, mentre era ancora nel letto "IO ti perdono pienamente e
liberamente. Io ti lascio andare e ti libero. Il nostro incidente perdonato, concluso e finito per
sempre. Non voglio farti del male. Sono libero e tu sei libero e tutto fra noi di nuovo a posto". In
breve sent una grande pace e in poco tempo fu guarito.
IL PERDONO E' LA RISPOSTA
Perdonare significa soltanto lasciar andare, liberarsi di emozioni pensieri e sentimenti che non ci
servono pi e questo ha l'effetto di creare un vuoto che il tutto pu riempire con qualcosa di meglio.
Spesso quando un problema di lunga durata non si risolve c' bisogno di perdonare qualcuno. Anche
se una sola delle persone coinvolte viene perdonata allora tutto il gruppo di persone viene sollevato
e benedetto dall'atto di perdono e la soluzione arriver certamente. L'atto di perdonare forma un
vuoto e apre la strada per l'afflusso di nuovi beni.
Quando non possiamo perdonare qualcuno possiamo chiedere qualcosa del genere: "Signore, io
umanamente non riesco e non posso perdonare questa persona ma se tu puoi per piacere perdonalo
attraverso me".
UNA TECNICA DI PERDONO
Siedi per mezz'ora e perdona chiunque tu senta non in armonia con te, o col quale senti rabbia, o di
cui sei preoccupato. Se hai accusato qualcuno di ingiustizia, se hai discusso con qualcuno in
maniera poco gentile, se hai criticato o spettegolato su qualcuno, se sei stato legalmente coinvolto
con qualcuno, mentalmente chiedi perdono a queste persone.
Nel loro subconscio queste ti risponderanno. Allo stesso modo se hai accusato per un fallimento o

per qualche guaio che hai combinato, perdona te stesso. Il perdono pu formare un vuoto che
sbloccher abbondanza, prosperit e successo.
Dichiara mentalmente agli altri: L'amore di Dio che ci perdona, ci ha reso liberi. L'amore divino
produce miracoli, risultati perfetti e tutto v di nuovo bene tra di noi. Io ti osservo con gli occhi
dell'amore e glorifico il tuo successo, la tua prosperit, e il tuo completo bene. E' bene anche
affermare: Io sono perdonato e governato dall'amore di Dio soltanto e tuto va bene.

IL RILASCIO E' MAGNETICO


Siete aggrappati al pensiero di come certe situazioni problematiche potrebbero risolversi o quale
forma potrebbe avere la soluzione? Allora dovete rilasciare, lasciar andare e lasciare tutto nelle
mani di Dio. Non abbiate paura a lasciar andare, niente pu andare perduto attraverso la pratica del
rilascio spirituale. Invece il vostro bene, e il bene di tutto ci che coinvolto nella vicenda cos
molto pi libero di fluire e muoversi nella direzione della vostra vita. Attraverso il rilascio il vostro
potere di attrarre il bene grandemente aumentato.
State attenti a rilasciare il pensiero anche secondario e non cosciente dell'attaccamento al problema.
Rilasciate e non pensatevi pi.
"io ti lascio andare completamente, e mi distacco da te...hai servito copmpletamente al tuo scopo...".
La legge attesta che per formare il vuoto e poter ricevere, tutte le volte che donate, dovrete
diligentemente e completamente distaccarvi da ci che avete donato.
USA LA SOSTANZA A PORTATA DI MANO
Un altro modo per invocare la legge del vuoto e della prosperit attraverso l'uso della sostanza
visibile a vostra disposizione, senza trattenerla o nasconderla facendo in modo cos di creare un
vuoto per l'arrivo di nuove sostanze e di prosperit. Ad ogni modo avrete bisogno di farlo con una
certa attitudine mentale perch produca risultati.
Quando sembra che non ci sia abbastanza prosperit a portata di mano nel momento presente, per
venire incontro ai vostri bisogni, o quando vi sembra di essere bloccati nell' attrarre maggiore
prosperit, prendete controllo della situazione e dei vostri pensieri e sentimenti. Piuttosto che
sentirvi senza aiuto, senza difesa, o dispiaciuti per voi stessi dichiarate a queste apparenze
finanziarie, "PACE!, IO SONO CALMO". Prendete ora il vostro portafogli, libretto degli assegni o
altra evidenza delle vostre risorse finanziarie e dichiarate "Proprio ora, tu sei pieno della ricca
ricompensa di Dio, che soddisfa ogni mio singolo bisogno adesso". Ora usate la sostanza che ivi
contenuta, e fatelo coraggiosamente e fieramente. Usate la sostanza (soldi o altro) per far fronte alle
esigenze momentanee finch ce n'... se ci sono bollette da pagare pagatele, in fede piena, fin dove

potete senza aspettare di avere i soldi per pagarle tutte. Questo spezzare la sostanza a disposizione
e farla circolare affinch si moltiplichi.
GUARDA IN ALTO! VERSO LA PROSPERITA'
Stabilire e mantenere un'attitudine prospera, come se la ricompensa divina e l'abbondanza fossero
gi completamente visibili, di fondamentale importanza a questo punto. Questo non affatto il
momento di parlare di scarsit, di nascondersi, o di praticare una economia restrittiva, invece il
momento di usare fino all'ultima moneta delle vostre disponibilit finanziarie se necessario. In
questo momento se vi nascondete, se avete paura, se parlate di mancanza, vi coster il doppio.
Invece guardate in alto e ringraziate per la prosperit e le risorse che avete e che state inviando
all'esterno. Mandate fieramente in giro questa ricchezza con una ricca benedizione e con grande
contentezza. Dichiarate gioiosamente: "Questa la generosit, il dono di Dio, e la invio con
saggezza e gioia".
Ricordate, quando guardate in alto, a discapito delle apparenze contrarie, venite sempre riforniti ,
aiutati e sostenuti.
Fieramente e allegramente date il vostro denaro, senza preoccuparvi e guardate in alto. Verrete
ampiamente riforrniti.

METTI AVANTI IL TUO PIEDE MIGLIORE


Un altro modo di guardare in alto a discapito delle apparenze vestire i vestiti migliori, sembrare il
proprio meglio, agghindarsi per dare una impressione di ricchezza. Bisogna vivere il pi riccamente
possibile con quello che si ha. Quando avete rilasciato e formato un vuoto, questo il momento per
comportarsi e agire come se si fosse gi ricchi e creare la coscienza di ricchezza, lapparenza di
ricchezza nella vostra sostanza attuale. Non menzionate lapparente mancanza o vuoto a nessuno.
Parlare di carenza economica e limitazioni, trattiene molte persone nella casa dei poveri
finzanziariamente parlando. Mai pensate a voi stessi come poveri e bisognosi. Non parlate a
nessuno di tempi difficili, o della necessit di fare sacrifici. Non pensate a quanto poco avete, ma a
quanto avete. Questo il momento di usare le vostre posate e porcellane migliori e di mangiare a
lume di candela anche se il vostro men consiste solo di maiale e fagioli.
Mentre formate un vuoto e lasciate andare ci di cui non avete bisogno, mentre usate i vostri mezzi
visibili per affrontare gli immediati bisogni il meglio che potete non trattenendovi, e mentre vivete
pi riccamente che potete a discapito delle apparenze i risultati di ricchezze cominceranno ad
arrivare verso di voi. Quasi misteriosamente nuovi canali di rifornimento inizieranno ad arrivare
verso di voi per soddisfare i vostri bisogni. Scoprirete nuove risorse finanziarie tra ci che avevate,

altre persone faranno senza saperlo cose per aggiungersi alla vostra disponibilit di mezzi.
Nella calma e nella fiducia la vostra forza quando c bisogno di maggiore prosperit, se osate
guardare in alto, benedire e usare la sostanza che avete a portata di mano in qualunque modo
riteniate necessario. Chiedete sempre la guida divina in relazione ai mezzi pratici cos come ai
mezzi spirituali per formare il vuoto per nuova prosperit quando questi bisogni incombono su di
voi. Non entrate nel panico; questa solo una ulteriore opportunit per voi per provare che
linvisibile legge della prosperit pu produrre visibili, soddisfacenti risultati. Questa solo la
vostra iniziazione al potere del pensiero di prosperit.

Se imparate a formare un vuoto per nuovi beni in fretta nel vostro sviluppo conscio di pensiero
prospero, potrete non andare nel panico nelle sfide e nelle difficolt finanziarie, ma sappiate che
potrete vincerle e le vincerete e sarete molto pi ricchi sulle lunghe distanze per aver appreso come
usare le invisibili leggi del rifornimento per risolvere bisogni visibili.
Spesso quando fomerete un vuoto usando quello che avete, troverete che la somma di cui disponete
sufficiente; che troppo spesso va sprecato; e che questa somma che allinizio sembrava piccola o
anche insufficiente, diviene adeguata quando la usate senza paure. Sembra addirittura sostenervi
durante quel periodo in cui nessuna sostanza appare immediatamente, se continuate ad usarla senza
paure e con la fede che ogni bisogno verr soddisfatto.
FAI SPAZIO PER IL TUO BENE
Tutti noi vogliamo migliori situazioni finanziari e dovremmo averne. Ecco un modo per ottenerle:
Non parlate a nessuno di mancanza o carenza, ma iniziate a pensare in termini di ricchezza,
universale abbondanza che dovunque. Poi imparate a lasciar andare, a dar via, a fare spazio per le
cose per le quali avete pregato, lavorato e che fortemente desiderate. Mentre vi arrendete e gettate
via vecchie idee, attitudini, vecchie possesioni e mettete al loro posto nuove idee di prosperit e
progressivi ottenimenti, le vostre condizioni miglioreranno rapidamente.

Si insegna con l'esempio


Dire di sapere dell'ego e a un mago errante non serve a niente. Molto meglio il silenzio, ch nel
silenzio si pu ascoltare la propria voce interiore e il proprio spirito. Affermare di conoscere
anch'esso dell'ego, il che va anche bene, come passo preliminare, ma prima o poi il mago errante
deve passare all'azione, al mostrare e dimostrare con i fatti. Questo passaggio sfuggito a un
mucchio di persone e anche a me per diversi mesi. Si parla tanto, dovunque, sempre, di ci che si ,
di ci che si sa.. nell'ambiente della spiritualit e dell'esoterismo questa antipatica tendenza
diventata quasi uno standard ma anche in tutti gli altri ambiti della mia vita, dal fumetto alle

relazioni interpersonali, mi accorgo sempre di pi di come, minore l'energia di una persona,


maggiori sono le chiacchiere che quella persona deve spendere nel convincere gli altri di essere o
sapere. Ma sono convinto che ci che si sa davvero lo si esprime con l'esempio nella propria vita,
pi che con i titoli o i nomignoli, pi che con l'esibizione di elaborate teorie. Conosco gente pi
spirituale di molti spiritualisti, persone che non conoscono nulla di metafisica o esoterismo che
lavorano negli ospedali, nei supermercati o fanno i camerieri a un ristorante e che esprimono molto
pi potere di molti insegnanti autoproclamatisi tali. Conosco molti pi maghi nel mondo del
fumetto che nelle cerchie della magia e dell'occultismo, persone in grado di vedere la realt in modi
che sono molto pi vicini alle dimensioni sottili di quanto essi stessi crederebbero. E in genere i pi
bravi sono anche quelli che parlano di meno, che devono spiegare meno, che devono dimostrare
meno. Fanno, e questo sufficiente. Il loro fare ci che crea energia e ci che porta loro i risultati,
e non il parlare o lo sbattersi troppo. E' cos che testo la veridicit dei passaggi di 'Un corso in
miracoli' quando afferma che ci che fai attesta ci in cui credi. Mi rendo sempre pi conto che
sapere con la mente, conoscere nozioni, non ha nulla a che vedere col metterle in pratica con il farle
funzionare. E' per questo che credo che la grandezza, il potere e l'energia crescano realmente solo
nel silenzio interiore e nel fare, e che la chiacchiera serva solo a dissipare tale potere.
...delusi da Ho'oponopono?
Una persona mi ha scritto terrorizzata per e-mail. L'argomento della mail pi o meno questo: "mi
hanno detto che Self Identity Trough Ho'oponopono e Huna non sono metodi Hawaiani, secondo te
devo continuare a praticarli?". L'ego trova sempre milioni di ingegnosi modi per sabotare qualunque
tentativo di destabilizzarlo e per evitare che uno faccia un lavoro costante e continuativo. Uno di
questi lavori senz'altro l'ho'oponopono insegnato da Hew Len. Ma a qualcuno non bastato questo
insegnamento semplice eppure estremamente profondo. A qualcuno venuto in mente di andare a
cercare le fonti (cosa che, lo confesso, ho fatto anche io). A qualcuno sembrato logico che se Self
Identity Trough Ho'oponopono non ha davvero radici nella 'vera' spiritualit hawaiana, allora non
un lavoro degno di fiducia e non affatto intelligente continuare a praticarlo nonostante la sua
efficacia, perch Self Identity Trough Ho'oponopono non hawaiano. E' successo prima con Huna e
con Max Freedom Long. Qualche hawaiano si risentito che la sua cultura primigenia si fosse
mescolata con insegnamenti americani e avesse dato origine a false informazioni sulla storia e la
spiritualit hawaiana. Si sono aperti siti, si sono fatte crociate su alcuni forum, si detto che Huna
non hawaiano e quindi interamente da rigettare. E' successo con la versione di Huna insegnata
da Serge Kahili King, che nonostante funzioni a meraviglia viene tacciata di essere una bufala
colossale (perch sapete, Serge non davvero Hawaiano ma stato adottato). Ora lo si fa con Self
Identity Trough Ho'oponopono. Qualcuno ha scoperto che il metodo di Mornah Simeona non
l'originale Ho'oponopono che si faceva tra famiglie un tempo e che ha molto di diverso anche se il
concetto di base, il fatto che le cose vengano messe a posto, pi o meno lo stesso. Mornah stata
contaminata da altri insegnanti, tradizioni, magari dei libri o ha semplicemente tirato gi da qualche
parte principi e tecniche che non erano originariamente nel metodo. Qualcuno ha fatto interviste a
qualche 'vero' kahuna hawaiano, che non si disdegna di affermare, quanto quella 'roba' non sia
proprio 'roba' hawaiana (that stuff is not Hawaian), ma che sia del tutto contaminata. E io mi ripeto

costantemente che questo proprio ego in azione. Qualcuno difende la 'causa' della spiritualit
Hawaiana, straziata, venduta, vilipesa e ogni causa che si difende riguarda sempre l'ego e il suo
bisogno di mettere a posto, rettificare, sistemare, classificare e separare. E non importa a mio avviso
che questo qualcuno sia Hawaiano o meno, perch ogni causa che sposiamo e difendiamo sempre
dell'ego qualunque ne sia la natura. Ogni errore che percepiamo sempre proiezione subconscia.
Questa costante ricerca del puro, del sacro, della tradizione, dell'insegamento originario, della non
contaminazione, ego che ci convince che esiste una spiritualit pura, tradizionale, sacra e una
contaminata. E invece di cercare i punti di contatto tra questo e quell'altro insegnamento, invece di
tendere all'integrazione (visto che in teoria diciamo di essere tutti uno) invece di cercare il fiume
sotterraneo della spiritualit originaria ecco che cosa facciamo: separiamo, categorizziamo, ci
mettiamo a combattere cause come quest'ultima della spiritualit hawaiana originaria, di cui
pochissimi sanno poco e quei pochissimi sembrano pi arrabbiati che altro. E invece di cercare di
provare un insegnamento applicandolo e vedendo se funziona rimaniamo l sulla soglia di nuovi
mondi a cercare di capire se possiamo fidarci o no, se hawaiano oppure no... questo a conti fatti
una cosa perfettamente inutile secondo me, pi o meno come cercare di capire se il tizio che ha
dettato il Corso in Miracoli alla Schucman sia davvero Ges di Nazareth. E' una totale perdita di
tempo. Alla mia amica dell'email consiglierei di applicare semplicemente quello che studia, farne
una pratica e vedere se funziona. Prima di decidere se un qualcosa funziona o no mi baserei su due
dati: la consistenza e continuit della mia pratica e il senso interiore di risonanza con quella pratica.
Se qualcosa mi risuona, mi convince profondamente, se la mia anima si sveglia con un profondo 'si',
e se riesco a farlo per un tempo sufficientemente lungo e con sufficiente costanza allora posso
decidere che quella disciplina\tecnica\insegnamento funzionano e vanno bene per me. Lascerei agli
idealisti e a coloro che vogliono sempre sentirsi nel 'giusto' tutte le altre cause e i tentativi di
definire se qualcosa sia genuino oppure no. L'importante che funzioni, e tutto il resto
separazione perpetrata dall'ego e dai suoi meccanismi malati.
Essere come bambini, e il passato che non vuole essere passato.
Periodi iniziano, periodi finiscono. E' una legge di natura. Eppure vorremmo che non fosse cos...
vorremmo che i periodi belli non finissero mai e che i periodi brutti non iniziassero proprio. Ma il
flusso ci pu portare anche attraverso esperienze tremende, veri e propri naufragi per arrivare a
insegnarci quello che abbiamo bisogno di sapere. Per questo non spingo pi le persone ad avere
pensieri estremamente positivi quanto piuttosto a fare qualcosa che possa trascendere il positivo e il
negativo, ossia, lasciar andare tutto quello che il loro giudizio sulle realt che stanno vivendo e
semplicemente, vivere. Quest'estate ho imparato tanto sulla natura ingannevole della mente e sul
giochetto a cui siamo sottoposti di continuo da parte delle memorie del passato. Ho imparato molto
sui miei attaccamenti. Per una serie di coincidenze sono stato portato dagli eventi a ritrovarmi in un
luogo in cui ho passato dei momenti molto forti e importanti per me e gi da molto prima di arrivare
in questo luogo la mia mente era agitata, il mio qigong era difficoltoso, c'erano emozioni tristi,
ansia, agitazione estrema... come mai, mi domandavo senza avere risposta. Poi sono arrivato in
questo luogo mitico della mia giovent, questo angolo di paradiso dove all'epoca (quasi 17 anni fa)
trovai il mio primo contatto con la magia del flusso e dei suoi doni e sperimentai una prima estrema
centratura e la bellezza della vita. Ero in quel posto dove, ora, le uniche cose simili al passato erano
la disposizione degli elementi e quel vento magico che era uguale identico a com'era un tempo. E

qualcosa accaduto. Ho avuto una specie di viaggio nel tempo durato pochi minuti nei quali mi
sono sentito esattamente come se fossi tornato indietro a quel periodo, ed era come rivivere
esattamente le stesse identiche emozioni, rivedere le stesse persone di allora. Ero l. E d'un tratto
sono stato consapevole di un fatto: stavo dicendo addio a quel luogo mitico. Dovevo farlo perch il
ricordo inconscio di quel posto aveva sporcato tutte le mie estati successive e aveva agito
esattamente come sapevo che le memorie fanno, distorcendo la realt al di sotto del livello della
coscienza. Dovevo farlo perch quel paradiso perduto era ci che avevo cercato invano di
ricostruire tante e tante volte nella mia vita cercando situazioni simili. Mentre ero l una tristezza
dolce e penetrante mi esplosa dal petto e mi ha invaso facendomi perdere totalmente il controllo:
capivo in quel momento che quel 'passato' che non voleva essere passato, era davvero finito e che
inconsciamente io avevo cercato di ricrearlo per tutti gli anni successivi. Nei giorni seguenti la
tristezza continuata con qualche lacrima, scemando sempre di pi, finch non mi sono deciso a
parlarne coi miei maestri dato che era gi un po' che non andavo da loro, per ricevere un po' di luce
su quanto accaduto e sul senso di tutto ci. Ed ecco quello che ne uscito, molto succinto e senza
fronzoli. Stare nel flusso stare nel presente, ad ogni costo. Stare nel presente un'arte e se si vuole
diventare potenti in questa vita la prima e la pi importante lezione che dovremmo apprendere. A
noi sembra di esserci ma in realt al di sotto del livello conscio, tantissime memorie si muovono a
filtrare ci di cui possiamo accorgerci e ci di cui non possiamo affatto essere consapevoli. Non
stiamo mai vedendo la realt (o come dice il Corso in Miracoli 'io ho dato a tutto ci che vedo, tutto
il significato che ha per me'). Tra le varie cose che abbiamo l sotto c' l'attaccamento al passato e ai
periodi belli della nostra vita, che qualcosa che dovremmo imparare a lasciar andare. Siccome era
qualcosa che insegnavo ai corsi ma di cui non avevo ancora esperienza cos diretta, il flusso ha
deciso di farmelo sperimentare di prima mano portandomici dentro (grazie eh?). Mi hanno spiegato
che i 'capitoli' della vita iniziano e finiscono con uno scopo evolutivo, una informazione che viene
passata a chi vive quel capitolo, e che una volta che l'informazione stata passata il capitolo si
chiude naturalmente. Quello che poi noi facciamo, invece di salutare e andare oltre, attaccarci al
bel ricordo e cercare a tutti i costi di far rivivere l'energia di quel periodo, la quale per ormai
estinta e a poco servono i nostri goffi tentativi di riesumazione. In pi i maestri mi hanno spiegato
di guardare i bambini. Si lo so che sta scritto dovunque e anche il nazareno ci aveva suggerito di
essere come bambini per entrare nel regno dei cieli, ma solo dopo questa esperienza e osservando
dei bambini giocare e divertirsi ho capito il senso di tutto questo. E' chiaro che i bambini hanno un
accumulo di tempo psicologico molto inferiore al nostro da adulti. I bambini hanno poco passato e
non pensano quasi per niente al futuro perch non hanno ancora iniziato ad accumulare esperienza a
formulare giudizi su ci che bello e brutto, positivo o negativo, e non sono ancora aggrappati a
quasi niente. I bambini sono estremamente nel presente, ecco perch riescono ad essere nettamente
pi felici degli adulti in linea di massima. Noi invece abbiamo un substrato di tempo psicologico
accumulato esageratamente grande, e il peggio che per quanto possiamo fieramente dire di essere
'svegli' in realt non lo siamo affatto, in realt stiamo comunque sempre filtrando. Io credevo di
aver ripulito chiss quanta immondizia ed ecco che mi bastato ritrovarmi un attimo in un luogo
del mio passato per sciogliermi nelle lacrime. E' chiaro che abbiamo tanto di cui non siamo
consapevoli che ci influenza nonostante tutto il lavoro che facciamo, ma i miei ci hanno tenuto
anche a spiegarmi che: 'se rimani centrato nel presente, vieni condotto a tutto quello che hai bisogno
di sapere e a tutte le lezioni che ti servono. Sei presente se ti sforzi di essere come un bambino,
senza passato. Il che significa che devi stare con quello che c' e provare ad amarlo nonostante

quanto ti sembri buio, nonostante quanto ti sembri sbagliato. Significa avere il coraggio di dire
addio ai momenti idealizzati, alle persone pi importanti, alle cose pi belle che conservi
gelosamente nella tua testa e che diventano la pietra di paragone per tutto ci che viene dopo.
Dovresti avere il coraggio di sentire che sei sempre nel posto giusto al momento giusto e che sei e
sarai sempre dove devi essere'. Mi stata palese l'importanza del lavoro di rilascio emozionale,
della presenza, e soprattutto mi stato chiaro il valore di avere un cuore puro, che non significa
essere buoni bravi e belli (quelle sono sindromi delle quali un mago errante pu fare volentieri a
meno) ma significa coltivare una disposizione interiore al non attaccamento e alla non avversione
con chiunque e con qualunque situazione ci si pari davanti. Mi stato chiaro che per quanto puoi
essere bravo ad alterare la realt e a materializzare forme pensiero, non c' niente che ti potr evitare
le tue lezioni, e che questa storia della materializzazione solo una parte del lavoro del mago. Ho
visto chiarmente che c' sempre uno yin che accompagna uno yang. Oltre che da costruire c' e ci
sar sempre anche del passato da ripulire. E a un certo punto ti diventa chiaro che anche se non
materalizzi pi di tanto, se ti appoggi al flusso e ti fai trasportare, il tuo viaggio ti porter sempre
tutto quello di cui hai bisogno, se solo hai il coraggio di mollare la presa da tutte quelle stupidaggini
che ritieni cos importanti. Ma queste parole e questi concetti sono e rimangono solo spiritualit
consolatoria finch non lo fai davvero, finch non lo applichi e non ci sbatti la testa facendotici
anche un po' male. E allora al prossimo evento sgradito io cercher di starci del tutto e di non
scappare. Alla prossima emozione negativa io ci sar, cercando di lasciarla andare piuttosto che
reagirle o identificarmi con lei. Quando il prossimo periodo bello della mia vita inizier a morire,
cercher di ricordarmi che morire fa parte del ciclo della vita, che il negativo importante tanto
quanto il positivo e lo lascer andare senza oppormi, per non perdere di nuovo il mio flusso e non
illudermi di poter far vivere in eterno qualcosa che non esiste pi. Dopo ci stato come essersi
risvegliati da un brutto sogno. La realt ha un nuovo 'colore' pi brillante, vedo meglio, sento
meglio, faccio esperienza di una realt molto pi viva e interessante sebbene sia la stessa che vivevo
solo qualche giorno fa. E mi rendo sempre pi conto che alterare la realt con mezzi 'psichici', che
usare la legge di attrazione, non fa che spostarci sempre un po' pi lontano da dove dovremmo
veramente sempre essere, cio adesso, ora, qui.
Ordini di difficolt della materializzazione
Emmet Fox, sulla preghiera:
"Supponiamo, per esempio, che in un certo momento della vostra vita la vostra situazione
economica sia in condizioni tali che, umanamente parlando, sicuro che si verificher qualche
tragica conseguenza prima della fine della settimana. Potrebbe trattarsi di conseguenze legali,
conseguenze mediche, potrebbe accadere che una operazione chirurgica si rivelata inevitabile e
che il medico non abbia comunque alcuna fiducia nel vostro completo recupero. Ora, se voi poteste
innalzare la vostra coscienza al di sopra delle limitazioni del piano fisico, che un modo di
descrivere l'atto del pregare, allora le condizioni di quel piano cambierebbero e cambierebbero in
una maniera che normalmente sarebbe impossibile, dissolvendo ogni difficolt, qualunque sia il suo
livello di gravit"
Un corso in miracoli, sull'ordine di difficolt dei miracoli:
"Non c' ordine di difficolt nei miracoli. Uno non pi difficile o pi grande di un altro. Sono tutti
uguali. Tutte le espressioni di amore sono massimali.
Lester Levenson, sulla manifestazione:

Manifestare un dollaro o svariate migliaia di dollari la stessa cosa. Cominciate a manifestare un


piccolo dollaro, e cominciate a coltivare la certezza in questo principio. Dopo diverse volte che lo
fate cominciate ad aggiungere uno zero e materializzate dieci dollari. E cos via. Il principio lo
stesso sia che si tratti di una piccola somma sia che si tratti di qualcosa di molto pi grande.
Psicopatologia del troppo sapere
C' una nuova patologia in giro, o forse vecchia ma adesso risalta molto di pi ai miei poveri
occhi. Troppo sapere lo chiamerei. Troppe teorie, libri, citazioni colte e cognizioni... di altri. E cos
mi aggiro nei blog e nei siti di vecchi\nuovi personaggi che si pongono contro tutto. Contro i guru,
contro i maestri del nuovo millennio, contro i terapeuti. Si citano cospirazionismi vani, ci si inerpica
in istrionici tentativi di ridicolizzare tutta la fuffa new age contro la quale, ahim, anch'io mi sono
battuto per lungo tempo. E lo si fa citando autori colti, personaggi importanti, geni della letteratura,
dell'arte, piuttosto che altri 'maestri' ritenuti degni di questo nome. Si rema contro tutti coloro che
parlano di creazione della propria realt, di aiutare il prossimo e cos via. Si parla male, malissimo
di tutta una categoria di persone facendo di tutta l'erba un fascio e parlando per lo pi per difendere
un'opinione. Per questo credo sia una psicopatologia. Una psicopatologia ti restringe il campo della
coscienza e ti fa vedere solo quello, l'oggetto della tua ossessione, del tuo amore o odio. Il sapere
troppo fa male alla 'conoscenza' della vita, fa male al vivere. Troppa 'cultura' fa presto a diventare
ego, chiacchiera, mentalismo, tracotanza e propaganda. Troppa 'cultura' fa salotto ma, forse, molto
poca esperienza pratica. Quando sai troppo smetti di sentire e vivere quello che ti si para davanti
perch sei troppo preso a filtrarlo con tutte le nozioni di cui ti sei riempito la testa. Troppe certezze
generano nemici da combattere, giusti e sbagliati da rispettare, classificazioni, mappe che non
indicano niente se non le opinioni di chi ha disegnato quella mappa. E soprattutto generano ancora
una volta separazione. Forse bisognerebbe studiare di meno e sentire di pi. Forse occorrerebbe
smetterla di classificare le persone per la corrente 'esoterica' a cui appartengono o per le 'credenze'
che hanno, bollandoli come stupidi, idioti o addormentati se credono alla legge di attrazione
piuttosto che agli alieni di Sirio. Forse dovremmo iniziare a chiederci perch siamo tanto indignati
con i fautori della legge di attrazione, con i guru dell'ultima ora e con tutti i loro seguaci. Forse, e
dico forse, tutta la rabbia che ci sale quando sentiamo qualcuno dire 'namast' o 'tutto uno' figlia
proprio di tutto quel sapere che giudichiamo corretto, sano, dalla parte giusta e con cui ci sforziamo
di filtrare tutto il resto. Forse questo il motore che genera separazione, odio, guerra... chiss.

Gli outsiders, i gruppi e il bisogno di appartenenza


Gruppo s... gruppo no.... creiamo un gruppo di pratica , di meditazione, di condivisione? Queste
domande ultimamente mi sono state rivolte da pi persone, specialmente dopo gli incontri di luglio.
E se da una parte sono affascinato anche io da quello che si creato nei gruppi di luglio, belle
sensazioni, innalzamento tangibile dell'energia psichica, allegria e benessere generale, dall'altra non

posso che notarne tutte le contraddizioni e i pericoli. Parlo di me ovviamente. Dopo le serate di
Ardea ho potuto toccare con mano, innanzitutto, come l'ego di una qualunque persona che si
proponga di dirigere una serata o un gruppo di persone, venga solleticato. Nel mio caso dopo le
conferenze era piuttosto difficile rimanere con i piedi per terra e non sentirmi minimamente
importante, tra email, commenti positivi, ringraziamenti e altre belle cose che sono capitate. Nel
background della mia mente, a profondit insondate, si stava facendo strada l'idea di poter essere
davvero un insegnante, un istruttore, un qualcosa di 'diverso', di pi. Ed stato necessario dedicare
diversi giorni a rilasciare questa sensazione. Perch? Perch so che una trappola. E pi rilasciavo
pi mi era chiaro il senso di quello che penso di voler fare: non sto cercando di creare un gruppo,
una setta o un movimento di maghi erranti. Non sto cercando di creare scuole, affiliazioni, gregari,
affezionati o simpatizzanti, non sto cercando di vendere niente a nessuno. Sarebbe contro la mia
natura. Quello che sto cercando di fare dare degli strumenti e indirizzare le persone a lavorare su
di s (qualunque cosa questo voglia dire per ognuno, perch ciascuno ha il suo modo di lavorare) in
piena autonomia, fornendo i riferimenti, i libri e al limite un po' di supporto, di modo che siano
autosufficienti e indipendenti non solo da me ma da tutto quello che finora li ha resi dipendenti. Il
gruppo ha tanti vantaggi e in alcune situazioni di apprendimento pu anche essere molto utile, ma
non affatto imprescindibile. Anzi, per quello che ho potuto vedere, i gruppi diventano troppo
spesso la distrazione preferita delle persone che non vogliono guardarsi dentro e vedere la propria
miseria e la propria solitudine autoindotte. E se non guardi non trasformi. I gruppi di qualunque
genere sono ottimi per sostenere una persona in un processo di cambiamento e ottimi a livello
psichico per fare lavori sul sottile (penso ai seminari del metodo Silva ma anche ai Maestri
Invisibili). Sono per, purtroppo, anche dei potenti sedativi per molte sfumature del bisogno di
approvazione, sulle quali, ahim, si lavora bene solo quando si da soli. Il gruppo d supporto,
vero, d comunione di intenti, vero, ma il gruppo in genere tende a mangiare l'individualit. Una
persona per far parte di un gruppo deve sempre essere un po' meno individuo e un po' pi egregora.
Un gruppo sviluppa spesso una sottile distinzione fra 'noi' che siamo parte del gruppo, e 'voi' che
non lo siete. E in questo trovo ci sia sempre una limitazione della propria libert. Ecco perch certe
pratiche a mio parere non hanno senso se fatte in gruppo. Ad esempio, a volte sono stato invitato a
dei 'gruppi' di Ho'oponopono e ogni volta prima di rifiutare, mi ricordavo di quanto Hew Len
sbraitasse nel dire alla gente che Ho'oponopono un lavoro personale, un lavoro su se stessi, e non
ha alcun senso farlo con un gruppo. Dietro ogni gruppo, anche piccolo, c' sempre il bisogno di
appartenenza a livello pi o meno marcato, e quindi il bisogno di approvazione. Dietro alcuni
gruppi c' l'implicito messaggio che 'da soli pi difficile', che 'insieme si pu di pi', ma io ritengo
che un insieme di persone poco autosufficienti e poco potenti produca molto meno cambiamento di
un singolo pienamente autonomo, un outsider a pieno regime. La paura della solitudine e la paura di
non esser parte di qualcosa rappresentano due enormi forme pensiero di base da cui siamo tutti
affetti, che limitano la nostra personale capacit di esprimere potere e sono talmente innestate,
talmente profonde e date per scontate che sono addirittura classificate da qualcuno come bisogni

naturali dell'essere umano. Poco importa se poi questi 'bisogni naturali' agiscono da catalizzatori
inconsci di tutta una serie di azioni e scelte che ci portano a sacrificare il nostro potere, l'unicit e
l'originalit di chi siamo veramente. Poco importa che questi 'bisogni naturali' ci impediscano di
avanzare nel nostro percorso, che a mio parere sempre un percorso di espansione anche in termini
di espressione individuale. Ti accorgi che non ne hai bisogno quando, rilasciando la paura della
solitudine e il bisogno di appartenenza, non hai pi voglia di appartenere ai gruppi, se non per
imparare qualcosa di utile e poi proseguire sulla tua strada. A un certo punto comprendi che il
percorso sempre tuo, individuale, autogestito, libero. Puoi partecipare a qualche bel gruppo che si
formato per 'caso' o per una convergenza di energie come quelle di luglio, e sentirti bene sia nei
panni di colui che dirige, sia in quelli di colui che partecipa al gruppo, e puoi entrare e uscire da
questo avvenimento senza attaccamento e senza volerlo rifare di nuovo. E alla fine cerchi di lasciare
che le cose siano spontanee, anche la formazione, la durata e la fine di un gruppo di lavoro e non
cerchi pi di forzare, gli eventi, o di essere parte di qualcosa. Sai che arriva sempre ci che giusto
per te, al momento giusto per te, se rimani nel flusso.
L'arte di lasciar andare
Lasciar andare equivale a un atto della volont superiore (va bene anche se la volete chiamare
anima o spirito, o s superiore). Quando espongo la tecnica del rilascio ho sempre l'idea che le
persone non si rendano conto di quanto sia potente e profonda. Ovviamente il fatto che sia potente e
profonda non dipende dalla tecnica in s che nient'altro che un riarrangiamento di vecchi principii.
L'arte di lasciar andare una metafora molto precisa. Quando decido di lasciar andare un'emozione
o un pensiero sto implicitamente dicendo che voglio affidarmi a qualcosa che va oltre la mia mente
e le mie emozioni, quel qualcosa che dirige le fila invisibili della vita e degli eventi. Sto rinunciando
all'io piccolo per dedicarmi anima e corpo all'io grande. Quando sto lasciando andare sto facendo n
pi n meno che un atto di fede. Mi rendo conto per che quello che arriva del rilascio e di tutte le
sue conseguenze per lo pi il discorso emozionale. Le persone fanno il rilascio per stare un po'
meglio quando stanno male, al limite per superare una crisi. Ma il discorso ben pi ampio di cos:
I sei passi del rilascio di Lester Levenson, rivisti e adattati:
- Dovresti volere la pace, l'imperturbabilit e la libert, pi di quanto vuoi approvazione, controllo e
sicurezza.
- Esamina il tuo pensiero e correggilo. Puoi sempre decidere cosa mettere nella tua testa. Decidi di
essere imperturbabile e applicare il rilascio, decidi che puoi farlo invece che essere reattivo,
automatico, inconscio. La decisione il pi importante strumento della coscienza.
- Vedi tutte le tue emozioni\sentimenti culminare nei tre bisogni (approvazione, controllo,

sicurezza).
Vedili e immediatamente rilasciali, essendo acutamente consapevole delle emozioni nel corpo. Fai
lo stesso con i tuoi pensieri.
- Fallo di continuo, fanne un'abitudine.
- Se incontri un blocco, stai col blocco, osservalo, lascia andare il voler controllare il blocco.
- Ogni volta che rilasci sarai pi felice e leggero, se rilasci continuamente sarai continuamente pi
felice e leggero.
Quello che sfugge sempre il primo dei sei passi. Dovresti volere la pace e l'imperturbabilit pi di
quanto vuoi il mondo, con tutte le sue lusinghe di approvazione, controllo e sicurezza. Se non c'
questo in prima posizione tutto il resto sar perfettamente inutile e ogni rilascio sar situazionale,
sar un semplice rimedio sintomatico. Quando parlo di imperturbabilit e pace, intendo che niente
ci pu scuotere, niente pu buttarci fuori dalla pace quand'essa estremamente radicata. Questo il
centro di tutto. Quando c' quel grado di pace la mente si pu acquietare e pu fare esperienza di
tutto l'altro di cui sempre parliamo e mai sperimentiamo, quando c' questo grado di pace la vita
pu fluire. E quando lo sperimentiamo questo diventa una certezza, una visione, e diventa un grande
silenzio. Ma se non c' il primo passo in posizione, se non accettiamo quello, allora il rilascio varr
solo per calmarsi un po' e stare bene (il che comunque un affare per come la vedo io). Se invece lo
accettiamo totalmente, allora riusciamo a capire anche tutti gli altri passaggi e perch praticarli. Se
la pace e la libert dalla mente sono lo scopo, non smettiamo di rilasciare fin quando non sorge
quella pace dentro di noi. Se la pace e l'imperturbabilit sono la pietra miliare di dove
effettivamente stiamo, allora tutte le volte che veniamo sbattuti fuori da queste, immediatamente ci
mettiamo a rilasciare. Non ci sono se o ma. Si rilascia finch non si impeturbabili. E non sto certo
dicendo che per me sia facile, o che io ci riesca sempre, anzi, un ricercatore onesto osserver quante
cose non disposto a sacrificare in favore della libert e dell'imperturbabilit. Ma c' di pi. Se il
primo dei sei passi in posizione cominceremo a vedere come tutti i nostri desideri, attaccamenti,
avversioni, bisogni e spinte ci portino effetivamente sempre pi lontano proprio da quell'obiettivo, e
perci inizieremo spontaneamente a rilasciare anche quelli non perch ci sia qualcuno che ci
obblighi ma perch ci accorgiamo di come ci sospingano lontano dalla centratura e quindi dal
nostro flusso. Se il primo dei sei passi in posizione smetteremo di remare contro le cose che
detestiamo, smetteremo di 'combattere' per 'vincere' qualche disputa intellettuale, spirituale e
metafisica nel tentativo di dimostrare che siamo dalla parte del 'giusto'. Smetteremo di screditare
altri insegnamenti, altre tradizioni, altre scuole, smetteremo di cercare di avere ragione e di
difendere un ego ipertrofico e malato nel tentativo di generare un po' di energia a spese di qualcun
altro, perch essere nella pace e nell'imperturbabilit ci dar un sovraccarico di energia che a volte

non sapremo come usare. Vedremo come l'arte di non attaccarsi a niente ed essere come l'acqua si
potr applicare non soltanto a emozioni e pensieri ma anche a periodi di vita, persone, eventi, lavori,
situazioni nelle quali potremo entrare e dalle quali potremo uscire senza perdere energia e senza
esserne vittime o dipendenti.
Questa secondo me l'essenza e l'importanza dell'arte di lasciar andare.

Un cuore puro
Nessun attaccamento.
Nessuna avversione.
Nessuna difesa di nessuna opinione.
Posso rinunciare a qualunque pensiero e qualunque certezza,
tutto e il contrario di tutto pu essere vero.
Parlo solo di quello che conosco perch del resto non so nulla.
Non mi interessa vincere, primeggiare, dimostrare
non voglio spingere nessuno a crescere
non pretendo che nessuno sia diverso da quello che .
Sono lontano dall'aver ragione e l'avere torto non mi spaventa.
Posso stare dovunque e con chiunque.
Non mi interessa dimostrare nulla perch la mia vita parla per me.
La verit non mi interessa perch non so cosa sia.
Mi interessa solo la vita e la sua imperfezione,
perch nell'imperfezione il mio unico cammino.

Pubblicato da .Andrea. alle 01:47 2 commenti:

Object 2

13/10/13
Siate grandi, toglietevi importanza
Questa un esortazione, s, ma anche un memento per me stesso. Vi esorto ad essere grandi. Ma
grandi come? Non intendo essere grandi nel senso di compiere chiss quali grandi opere, magari s,
ma non quello che intendo qui. Non penso che dobbiate raggiungere chiss quale vetta in chiss
quale pratica o disciplina. No. Sto parlando di un atto di coraggio, unimpresa che vale la pena

essere tentata almeno una volta in maniera totale, profonda, spietata. Parlo dell'iniziare a togliervi
ogni briciolo di importanza personale e mandare alle ortiche tutto quello che pensate di sapere. E
non che smetterete di saperlo, non che poi smetterete di parlarne, per carit. Ma smettete di
difenderlo e di lottare sottilmente, orientando ogni vostro gesto o parola per dimostrare che avete
ragione, che voi 'sapete'. Perch in un certo senso quello che stiamo facendo un po tutti; abbiamo
studiato e sappiamo delle cose, abbiamo avute delle esperienze e dei risultati e questi diventano la
nuova scienza, i nostri nuovi assunti attraverso i quali analizziamo tutta la realt. Ben presto queste
cose per diverranno anche schema, limite, gabbia. Tutto quello che sappiamo prima o poi diventa
la scusa con cui giustifichiamo ogni nostra scelta, ogni nostro errore ed ogni evento. Tutto ci che
sappiamo alla fine va a nutrire la nostra importanza personale, che noi lo vogliamo o meno. E poco
importa che io stia qui a farvi questo discorso perch io purtroppo non ne sono esente. A un certo
punto diventa dolorosamente chiaro che tutti i grandi che onoriamo e veneriamo sono fallibili come
chiunque altro e che tutto quello che crediamo di aver imparato da loro potrebbe essere sbagliato, o
che potrebbe esserne vero anche il contrario. Perci iniziate a togliere importanza a tutto quello che
sapete, e fatelo spietatamente, senza riserve e smettete di rappresentarvi con ci che credete di
conoscere o di aver capito. Non difendete pi nulla di tutto ci che avete 'capito', anzi,
semplicemente non difendetevi. Quando avete delle intuizioni iniziate a seguirle anche se non c'
nessuna conferma nei vostri libri e se il vostro guru di fiducia non approva. Osate deludere il vostro
guru e sperate che prima o poi anche lui vi deluda, altrimenti rimarrete in questa gabbia dorata fatta
di certezze, di citazioni, di ammiccamenti fiduciosi che parlano di tutto, meno che di voi stessi. Fate
in modo che quello che credete di sapere non diventi un dogma, e se cos accade sbarazzatevi del
dogma, sbarazzatevi di qualunque sia la vostra certezza e il vostro credo. State nel flusso, nella vita
vera quella fatta di persone ed eventi, che vi parleranno e vi insegneranno molto pi che qualunque
testo sacro o insegnante, non importa quanto illuminato. E cos facendo diventerete grandi. Avrete
potere nel senso che sarete pienamente voi stessi e vi accorgerete in ultimo che tante delle vostre
intuizioni e riflessioni non avevano nulla da invidiare a quelle del vostro testo sacro preferito, e anzi
a volte le superano pure. Diventerete grandi del vostro pensiero, della vostra filosofia di vita, di
qualcosa che non impastato di teorie di altri ma di vostre esperienze. Abbiate il coraggio di
smettere di citare qualcun altro e di dire la vostra, come la pensate, come vi sentite siate intuitivi
e non abbiate paura di esserlo. L'intuizione la vostra natura di base e non dovrete fare corsi o
leggere altri libri, dovete solo usarla. Toglietevi l'importanza delle vostre grandi cause, dei vostri
desideri, dei vostri attaccamenti e delle vostre avversioni e non abbiate paura di sbagliare e di essere
oggetto di critiche, rimproveri, precisazioni puntuali e tentativi di correzione. Quando cercheranno
di correggervi rinunciate all'importanza e non difendetevi; quando vi criticheranno rinunciate
all'importanza e non vi giustificate, mai. La vostra grandezza emerger in maniera direttamente
proporzionale alla vostra capacit di essere 'nulla', di non opporvi e di amare i vostri 'nemici'. Ma
ricordatevi anche che tutto quello che sto scrivendo potrebbe essere sbagliato.

Pubblicato da .Andrea. alle 09:47 2 commenti:

Object 3

09/10/13
Emmet Fox, appunti: i trattamenti spirituali e la legge
Non dovreste mai arrendervi, n abbandonare niente. Non dovreste mai voler accettare niente di
meno che Salute, Armonia e Felicit nella vostra esistenza. Rifiutatevi di tollerare qualcosa di meno
dell'armonia. Potete avere prosperit, non importa quali siano le vostre circostanze iniziali. Potete
avere salute e forma fisica. Potete avere una vita felice e gioiosa. Potete avere una bella casa. Potete
avere amici congeniali e compagni. Potete avere una vita piena, libera, gioiosa, indipendente e
senza intoppi. Potete diventare il vostro miglior maestro. Ma dovete decisamente afferrare il timone
del vostro destino e virare verso quel porto che avete scelto.

L'uomo ha il dominio su tutte le cose quando conosce la legge dell'essere e le obbedisce. La legge vi
d il potere di portare nella vostra vita ogni condizione che non sia nociva a voi stessi e agli altri. La
legge vi d il potere di superare le vostre debolezze ed errori nel carattere, non importa quanto
spesso voi possiate aver fallito in passato o quanto tenaci queste sembrano essere state. La legge vi
d il potere di ottenere la prosperit e il lavoro senza violare i diritti e le opportunit di qualcun altro
nel mondo. La legge vi d la libert; libert dell'anima, del corpo. La legge vi d indipendenza cos
che possiate costruire la vostra vita a modo vostro, in accordo con le vostre idee e ideali; cos che
possiate pianificare il vostro futuro lungo le linee che voi desiderate per voi stessi. Se non sapete
quello che realmente volete per essere felici, allora la legge vi dir ci che volete e lo prender per
voi, e la legge correttamente compresa e applicata vi salver da un altro pericolo, quello
dell'approssimazione, con tutti i suoi rischi e limitazioni. La legge vi consegner il dono che
chiamato Originalit; Originalit fare le cose in modo nuovo, migliore; e l'originalit, che di fatto
distinta dalle sue imitazioni che sono l'eccentricit e il mero atteggiarsi, significa successo nel
vostro lavoro. La legge vi dar autorit sul passato cos come sul futuro. La legge vi render padroni
del vostro karma piuttosto che suoi schiavi. Non avete pi bisogno di essere miseri e in restrizione.
Non avete bisogno di continuare a vivere e a lavorare con persone che non vi piacciono. Non avete
bisogno di essere trasandati, malaticci e sovraccarichi di lavoro se studierete e applicherete la legge.
Non rimandate ancora lo studio della legge, per piacere. La procrastinazione, come ci stato
raccontato, il ladro del tempo. E un altro proverbio afferma che l'inferno lastricato non con le
cattive intenzioni ma con quelle buone. Cominciate a controllare il vostro pensiero e dirigerlo
giornalmente, con cura e attenzione, come fareste se doveste coltivare un orto.

Sedetevi e scrivete le tre cose che desiderate maggiormente dalla vita, e siate molto sinceri in merito
ad esse. Scrivete le tre cose che desiderate veramente, non tre cose che pensate dovreste desiderare.
Siate specifici, non vaghi. Poi scrivete tre condizioni che desiderate rimuovere dalla vostra vita.
Ancora una volta siate definiti e specifici e non vaghi. Se lo fate candidamente, ora avrete unanalisi
estremamente valida della vostra mentalit. Nel corso del tempo questo vi dir un gran numero di
cose su voi stessi che al momento voi non sospettate, cose che vanno molto oltre ci che avete
scritto nei sei punti e, crescendo la vostra conoscenza delle realt spirituali, sarete capaci di gestire
la nuova conoscenza di voi stessi in modo sorprendente.

Ora, avendo i vostri sei punti di fronte a voi, lavorate meditando su ognuno separatamente per
qualche minuto attraverso un 'trattamento metafisico', usando tutta la conoscenza e la comprensione
di cui disponete. Ricordate che non importante quanto sapete di metafisica. E' una legge spirituale
quella che afferma che usare il 90 per cento di una piccola quantit di conoscenza pi efficace a
livello pratico che usare, diciamo, il 50 per cento di una conoscenza pi vasta. Ripetete il
'trattamento' per un mese senza mancare un singolo giorno e alla fine di questo periodo sarebbe
molto strano se una quantit incredibile di cambiamenti per il meglio non si fosse manifestata nelle
vostre condizioni.

Per coloro che non sono familiari con i trattamenti spirituali un metodo semplice ma molto efficace
di lavorare questo: decretate gentilmente ma con fermezza che la grande forza creativa
dell'universo sta portando ognuna delle prime tre cose nella vostra esistenza, nel giusto modo, nel
giusto tempo e nella giusta forma. Poi affermate che lo stesso grande potere sta dissolvendo ognuna
delle ultime tre condizioni sempre a modo suo, a suo tempo. Non provate a dettare la forma esatta in
cui le nuove condizioni dovrebbero arrivarvi. Non siate tesi o veementi. Non fate sapere a nessuno
quello che state facendo. Non cercate risultati in maniera impaziente ogni giorno ma fate il vostro
'trattamento' e dimenticatevene fino al giorno dopo. E la vostra forza sar nella vostra quiete e nella
vostra fiducia
Finch hai paura non sei invincibile
Ieri ho visto un film, After Earth, che, per quanto semplice e scontato nella sua narrazione,
conteneva alcuni presupposti metafisici spiegati in maniera molto letterale, quasi sfacciata, come se
ci fosse un grosso cartello a indicare 'questo importante, ricordatevene'. Il film ruota intorno alle
figure di alieni particolarmente minacciosi e violenti i quali, ciechi e sordi, possono individuare le
loro prede solo attraverso i feromoni che l'animale emette quando preda del panico e della paura.
Uno dei principali personaggi del film un uomo senza paura, un uomo che ha il perfetto controllo

della sua mente e delle sue emozioni, cosa che gli permette di aggirarsi indisturbato in mezzo agli
alieni e di eliminarli. C' un altro dettaglio poi che mi ha colpito. Ogni volta che un 'cadetto' ha
paura o sente che sta perdendo il controllo della propria mente, il 'protocollo' prevede che egli si
metta in ginocchio e che radichi profondamente le sue sensazioni\emozioni nel momento presente,
sulle sue impressioni dell'adesso, calmando cos la sua paura ed estinguendo le sue immagini
mentali terrorizzanti. Direi che questo un approccio da manuale. La paura forse il nemico
numero uno di qualunque vita umana, paura dell'ignoto, del futuro, della vecchiaia, della malattia,
della povert, del non essere riconosciuti e del non avere successo, paura di non trovare la propria
strada.. e cos ci si imbarca spesso in tutta una serie di stratagemmi, atti ad aggirare la paura, a
cercare inutilmente di eluderla. Si pratica la meditazione sperando di calmare una mente in preda a
paure di ogni tipo, si lavora con l'energia cercando di eliminare l'energia della paura, si cammina
assieme a un gruppo, a una scuola o ad un guru, per evitare la paura di essere soli e di sperimentare
da soli. Le paure, qualunque esse siano, continuano per, spesso e volentieri, a bollire al di sotto del
livello della coscienza e a produrre 'attacchi' dal di fuori, e quasi sempre ci di cui abbiamo pi
paura tende a manifestarsi nel momento presente, senza possibilit di evitarlo. Ed ecco il problema.
Non vogliamo guardare in faccia il nostro lato ombra. Quasi tutto quello che facciamo per elevarci
-chiamandolo con nomi altisonanti come percorso evolutivo, crescita spirituale o risveglio - in
realt il tentativo di ignorare proprio questa parte di noi stessi che andrebbe invece accettata,
compresa, amata o, per usare un termine pi appropriato, 'integrata'. Il coacervo di paure che
nutriamo in gran segreto viene comunque fuori, prima o poi, attraverso crisi, coincidenze sfortunate,
incidenti o disagi d'ogni genere e questo solo ed unicamente perch ci rifiutiamo di fare quell'unica
semplice cosa che ci permetterebbe di essere liberi: radicarci nel momento presente, esserci del
tutto, amare ci che c'. Non mi stancher mai di dire quanto Eckart Tolle avesse ragione su questo
e quanto i libri sul 'potere di adesso' siano essenzialmente dei manuali di sopravvivenza psicologica
indispensabili in questo periodo in cui crisi, paure, nervosismi e fobie sono un po ovunque. Perch
chiaro come il sole, se avete paura non siete ancora invincibili. Se evitate il vostro lato oscuro esso
si proietter su tutto ci che fate per evitarlo, sul vostro percorso spirituale e di crescita, cos come
sui vostri partner a cui affidate la vostra felicit, sui vostri simboli, maestri e guru che finiranno
inevitabilmente (e fortunatamente) per deludervi, e in generale su tutto ci che fate per non esserci,
per non guardare l dentro. Guardare e stare con la paura, con accettazione e presenza, l'atto
d'amore che recide questa illusione, e sostenere a lungo questi stati di presenza l'inizio della vera
trasformazione, quella che vi porta rapidamente a non aver pi bisogno di mezzi esterni per curare i
vostri 'mali', 'mali' che - correttamente compresi - si ridurranno ai soliti tre bisogni dell'ego e al suo
senso di separazione, cosa quest'ultima che la vera a unica causa della sofferenza. Il presente
possiede tutto ci che vi serve a lavorare su voi stessi senza bisogno di altre aggiunte, che non
faranno che ritardare ad un tempo indefinito il riconoscimento che voi esistete solo quando siete
presenti, attenti, ricettivi, e che siete 'nulla' in tutto il resto del tempo, in tutti quei lunghi periodi in
cui la mente preda di qualunque tipo di pensiero casuale pi o meno realistico (poco importa).

Perci, per favore, siate presenti, e siate liberi, adesso!

Sullumilt e la rinuncia
Il vero potere genera comprensione delle sue leggi e questa comprensione genera un profondo senso
di umilt. Se hai capito che una larga parte di ci che ti accade riguarda i tuoi pensieri e il tuo scopo
su questo pianeta, forse inizierai a lamentarti di meno, a recriminare e accusare di meno, inizierai a
smettere di fare la vittima. Forse inizierai anche a smettere di cercare di avere ragione, di prevalere
e di costruire un piccolo palco di cartone su cui esibirti. Magari la smetterai di difendere tradizioni,
credenze, testi sacri e la smetterai di combattere contro i 'profani' che non la pensano come te. Se
hai capito che anche per gli altri in funzione questo meccanismo che ti fa credere di avere sempre
ragione, allora forse la smetterai di competere per lappropriazione di energia altrui, attenzione,
controllo, sicurezza, soldi, sesso, cibo e inizierai a lavorare per cambiare dentro di te piuttosto che
per cercare di cambiare gli altri (che impossibile, giuro!). Se hai capito che gli altri sono un
riflesso della tua coscienza e se lo hai davvero interiorizzato, vedrai chiaramente che non c
bisogno di essere n pi n meno di qualcun altro, non c bisogno di esibire una qualunque
personalit pi forte di qualche altra. I tuoi bisogni si ridurranno perch avrai sempre meno
necessit di cose e persone per sentirti bene, capirai che il sentirti bene dipende al 99% da un flusso
di energia ininterrotto che ti percorre dalla testa ai piedi e che questa, essendo sempre disponibile,
impedita solo da blocchi nella tua coscienza, quindi, necessariamente, da blocchi nel tuo corpo. Il
risultato di tutto questo sar una profonda umilt. Un mago errante comprende che umilt e
semplicit sono le risultanti di un lavoro su di s e della consapevolezza di un grande potere
che costantemente a sua disposizione. Umilt una di quelle ingannevoli parole che credo
vadano definite. Umilt non quel qualcosa per la quale ci si infligge uno stile di vita austero per
espiare qualche peccato o ci si mette sotto i piedi di chiunque perch ci fa sentire pi santi. Direi
che queste sono ancora una volta distorsioni dellego, aberrazioni del suo bisogno di
approvazione.Lumilt la realizzazione che il proprio potere e il proprio benessere hanno
poco o nulla a che fare con la personalit con i suoi pregi e difetti. Essere umili significa
smettere di cercare di competere, avere ragione, dimostrare, insegnare, promuovere, cercare di
forzare la realt in qualche modo ritenuto pi o meno giusto dallego. Umilt riconoscere agli altri
il diritto di essere quello che sono, per quanto ci possa sembrare bello o brutto, e lavorare su noi
stessi per smettere di giudicarli e ritenere che debbano essere diversi da quello che sono. Umilt non
certo fustigarsi, privarsi, non voler avere successo o non voler riuscire nelle cose che si fanno.
Questo genere di cose non interessano il mago errante. Quello che interessa il mago errante tenere
a bada la tracotanza della propria personalit, osservarla in s e negli altri quando agisce, ed essere
pronto a smorzarne il vigore quando necessario. Il vero potere non ha nulla a che fare con la
personalit ma anzi, si manifesta quando questa messa da parte. IL vero potere generer

necessariamente umilt, e lumilt generer necessariamente essenzialit. Arrivate gradualmente a


capire che avete bisogno di tante cose soltanto perch il vostro subconscio stato programmato in
tal senso, quindi, lavorando su voi stessi, queste necessit smetteranno di essere tali. Cibi, bevande,
attitudini e tendenze, oggetti di cui uno si circondava perch credeva di averne bisogno perdono il
loro significato. Il mago errante capisce che non la cosa, loggetto, la situazione che sta cercando,
ma le sensazioni e le emozioni che tutto ci gli d. Capisce che la sua intera vita stata diretta da
questi invisibili fili subconsci. Capisce anche che rinunciare ai bisogni e a molte necessit non
significa rinunciare ma scegliere diversamente, scegliere consapevolmente e riprendersi tanta,
tantissima energia. Sono molte le persone che presumono di dover rinunciare a qualcosa in favore
della propria ricerca spirituale e che fanno di questa rinuncia oggetto di resistenza e paura. Ma il
lavoro su di s non richiede esplicitamente nessuna rinuncia. Lo spirito non vi chieder mai di
rinunciare a nulla, che sia un lavoro, un hobby, una relazione, un vizio. Lo spirito non sta aspettando
che voi smettiate di fumare per agire attraverso di voi, n crede che voi siate delle cattive persone
solo perch fumate. Non questo che richiesto al mago. Al mago richiesto di osservare le sue
emozioni, di rilasciarle, di esaminare il suo pensiero e correggerlo, con calma, gradualmente. Tutto
il resto arriver come conseguenza del lavoro su di s, perci non dobbiamo avere fretta di essere
perfetti perch, comunque, la perfezione non esiste. Quando saremo pronti per abbandonare
qualcosa, il nostro livello di consapevolezza sar tale che non avremo alcuna difficolt a rinunciarvi
e non sar per noi motivo di sforzo. Quel qualcosa uscir con grazia dalla nostra vita, e non ne
sentiremo pi bisogno, perch il nostro livello di consapevolezza sar completamente differente.
Lester Levenson: la chiave della costante felicit
(Tratto da KEYS TO ULTIMATE FREEDOM, Thoughts and Talks on Personal Transformation):

[..] e la chiave questa: quando capite cos' la vera felicit allora siete capaci di generarla a
comando. Poi inizierete a farlo sempre di pi fin quando non diverr stabile dentro di voi. Ma
rimane il fatto che dovete capire cos' davvero la felicit. Quando lo sapete andate a cercarla l dove
si trova piuttosto che dove non si trova. E' il fatto di continuare a cercarla dove non c che vi fa
cadere di continuo. Quindi cos' la felicit? Molta gente lo chiama piacere ma in realt questo non
altro che fuga dal dolore. Quello che molta gente chiama felicit il fuggire dal dolore attraverso il
socializzare, il divertimento, la distrazione, ma ci che fanno , in realt, scappare. Non possono
sopportare di stare da soli con se stessi e i loro pensieri. Devono scappare a vedere un film, in una
discoteca, a trovare qualcuno, comunque devono sempre essere in azione, deve sempre succedere
qualcosa, devono sempre essere eccitati in qualche modo, cos da non doversi confrontare col vuoto
e con i loro pensieri. Quando la loro mente distratta dal vuoto e dai pensieri, dalla solitudine e dal
dolore, si sentono sollevati e la chiamano felicit e piacere. Tutto il cosiddetto 'divertimento' alla
fine soltanto questo. [..] Ma cosa veramente la felicit di cui vi parlo? La gioia di cui vi parlo non

del tipo fuga-dalla-miseria, ma quel tipo di felicit che il risultato del tuo essere il tuo vero S.
Pi sei il tuo vero S, pi diventi gioioso. E' quel tipo di felicit che non dipende dalle cose del
mondo, n da persone o situazioni, una felicit che si compie attraverso una mente calma,
attraverso la pratica del lasciar andare pensieri, emozioni, bisogni e desideri. Pi la mente calma
pi sentiamo il S, pi sentiamo il S pi siamo autenticamente felici. Ma qualcosa che dovete
vedere da voi. Pi la mente calma pi sarete felici. Pi la mente calma, pi esistiamo nel
presente, pi abitiamo nel nostro vero S e pi ci sentiamo pieni di gioia. Fate esperimenti, lasciate
andare i pensieri, le emozioni, i bisogni e i desideri su base giornaliera, momento per momento.
Non permettetevi neanche per un istante di perdere la presa sui vostri pensieri e continuate a
riportare la vostra mente nel presente, lasciando andare qualunque altro contenuto. A un certo punto
lo vedrete: quello che chiamavate gioia, felicit, che di solito accadeva dopo la realizzazione di un
desiderio o bisogno, era in realt il calmarsi della vostra mente. Quando avevate ottenuto ci che
volevate la vostra mente diventava improvvisamente calma, aveva smesso di cercare, e sorgeva la
gioia. Allora, quando capite che la gioia sorge necessariamente da una mente serena perch non
andare direttamente alla fonte della vera felicit e occuparsi di avere una mente calma?
[..] Questo non significa che non vi divertite pi e non significa che dovete diventare dei frustrati
(che sarebbe comunque un'altra cosa da rilasciare, alla fine). Se lo scegliete potrete godervi i vostri
divertimenti e distrazioni molto pi di prima perch sarete liberi dal desiderio-fame-bisogno di
queste cose. [..] Desiderate la pace sopra ogni altra cosa, desiderate ardentemente di essere
imperturbabili. A quel punto, ogni volta che vi allontanerete dalla pace rilasciate tutto ci che non
pace e, se siete costanti, se siete inflessibili, se desiderate la libert pi di quanto volete
approvazione, controllo e sicurezza, lo vedrete. Vedrete l'intimo tessuto di estrema felicit e gioia di
cui siete fatti, il vostro vero S.
Trovare il centro
"Cosa penso? Cosa sento? Chi che pensa e che sente? "
Nel momento in cui ti poni queste domande sei gi nel tuo centro, sei gi un passo fuori dalla
calamit delle emozioni, dal turbinio dei pensieri. Fai un passo fuori dal sistema cos che tu possa
vedere il sistema per quello che . Automatismi. A quel punto non resta che esserci e godersi lo
spettacolo. Un centro non qualcosa che possa descriversi facilmente, non uno stato di pace,
beatitudine e satori. E' semplicemente che ci sei e 'vedi'. Per accedere a facolt superiori della
coscienza non hai che da guardare e fare spazio. S, ci sono esercizi, tecniche e insegnanti che
uniranno i puntini mentre avanzi nel buio per farti vedere un disegno, ma il disegno cambier di
continuo e potr, spesso e volentieri, non avere alcun senso per te. Farai cose senza sapere il perch,
ciononostante esse dimostreranno la propria validit per quel momento e la loro assurdit un
momento dopo. Non importa. Continua a farle, vivi e fai spazio. Basta che ti chiedi "Cosa penso?
Cosa sento? Chi che pensa e sente?" e sarai un passo oltre il conflitto. Il sistema potrai osservarlo,
per cos dire, dall'esterno. Che poi non esterno, ma chi se ne importa. Fai spazio. Accorgiti di
quello che ti accade intorno, osserva le cose, gli eventi, le situazioni e le persone. Guarda la loro

bellezza e sentine l'energia. Fuori dal tuo centro ti perdi un bel po di vita. Tutte le volte che cerchi
di avere ragione, ti perdi un bel po di sana, imprevedibile vita. E la vita tutto quello che hai, alla
fin fine. Se non guardi e se sei perso nei tuoi automatismi farai di tutto per assorbire dall'ambiente
attorno a te le necessarie conferme che i tre bisogni (approvazione, controllo, sicurezza) ti
ingiungeranno di assorbire. Se non farai spazio alla vita che sembra essere al di fuori non ci sar
lavoro sull'ego che tenga. D'altronde per una vita hai pensato che dovevi sbarazzarti dell'ego, e
anche io, come te. Ma a un certo punto anche questa una convinzione che puoi dare via, a cui puoi
rinunciare abdicando in favore di un'idea pi utile. Ad esempio che l'ego non vada distrutto ma
addomesticato, istruito, limato; l'ego uno strumento che pu fare capolavori d'arte, disegno,
musica, bellezza. L'ego , a conti fatti, anch'esso un'opinione. Io stesso parlo e ho parlato per anni
dell'ego ma non ne ho mai visto uno, veramente. Perci chi che parla di ego e di uscire dall'ego? E
cosa sente mentre lo dice? Il centro lo trovi non dando niente per scontato, niente! Anche quello che
ritieni essere il pi alto dei tuoi ottenimenti 'spirituali' potrebbe essere spazzatura mentale,
autoconvinzione, masturbazione mentale. Anche la tua pi profonda conoscenza esperienziale
niente di pi che un'opinione, quindi perch non provare a darla via e far entrare la vita cos com'?
Il centro si trova l, nella vita vera, oltre tutti gli ottenimenti o presunti tali, oltre tutti i
giochi\giocattoli con cui ti trastulli mentre cerchi di sedare i tre bisogni. Il centro sta sempre in tutto
ci che sembra essere fuori e se ti sembra una contraddizione, per favore, guarda meglio. Il dentro e
il fuori sono la stessa cosa, il centro e il fuori sono la stessa, identica, cosa.
I maestri, l'unicit e la grandezza
Da una converazione con i miei maestri di qualche giorno fa:
(Giorni fa vi avevo chiesto dello scopo dell'esistenza umana, e voi mi avete detto di aspettare
qualche giorno, ecco ho aspettato una settimana circa adesso potete rispondermi?)
"Si, aspettavamo che fossi meno stordito, meno apatico e distratto, aspettavamo che fossi pi qui
con noi che fuori con le altre voci del tuo mondo"
(cio?)
"Cos avresti capito meglio la risposta, prima non avresti potuto sentirla affatto. Il senso
dell'esistenza si riassume nel fatto di sentire la propria voce, e non quella degli altri dentro di te.
Ultimamente hai avuto troppi 'altri' dentro, non trovi?"
(In che senso?)
"Negli ultimi due mesi hai dato retta a molte opinioni di 'esperti' a molti 'altri' del tuo mondo, a

quasi tutti quelli che mettevano in discussione quello che facevi o che ti parlavano di una
fantomatica 'retta' via, o di un giusto modo di fare le cose. Quand' che hai cominciato a sentirti
nervoso, stressato e scollegato dalla tua vita?"
(circa due mesi e mezzo fa...)
"Appunto, devi ancora capire che quello che insegni agli altri essenziale che tu lo faccia per primo
perch altrimenti insegnare non ha alcun senso. Si insegna quello che non si sa, e quello che si deve
imparare, ma prima o poi bisogna impararlo non credi? Tu hai sempre detto agli altri che la mente
una stazione di trasmissione e ricezione, hai sempre detto agli altri di chiedersi chi era quello che
pensava, di chi erano i desideri, le opinioni e i bisogni. Hai avuto bisogno di farlo perch lo stavi
dicendo, insegnando a te. E finch lo hai fatto finch c'eri, non c'era quell'inquietudine. Anche nel
dolore non c'era inquietudine, non c'era dissociazione giusto?"
(vero..)
"Ecco qual il senso. Quando stai nel tuo flusso, quando stai vivendo la tua vita secondo il suo
scopo, il suo fine, allora quell'inquietudine non c', quella paura non esiste, sai che sei nel posto
giusto al momento giusto. Seguire la propria voce, la propria direzione, a qualunque costo anche
contro il parere dei cosiddetti esperti in materia. Tutti dicono di sapere qualcosa ma nessuno sa
niente se non di se stesso, stanno tutti proiettando sul mondo una qualche mappa di convinzioni e
pensieri che hanno appreso da qualche parte o da qualcun altro, e tutti stanno cercando di dire agli
altri (che sono parti di loro stessi, sempre) che quella l'unica via. Ma solo la LORO via, la
LORO mappa. Se cominci a cercare di sovrapporre a tutto il tuo essere quella mappa vedrai che non
ci star, perch il tuo essere molto pi grande. Siete sempre pi grandi di quanto vorreste credere e
di quanto gli altri vi permettono di esssere. Ma per paura della solitudine o forse solo per pigrizia
(che il vostro male pi grande alla fin fine) decidete di rinchiudervi in schemi, definizioni, parole
e parabole di altri, decidete che qualcuno l'esperto e voi i discepoli giudiziosi. E da l inquietudine,
sconnessione, paura. Decidete che la mappa di un altro deve essere la vostra mappa, ma quella
mappa non che il simbolo di un simbolo, come dice il tuo libro preferito (nota: il Corso in
Miracoli) e nelle mappe degli altri non ci si sta mai troppo bene come hai potuto constatare. E' cos
che vi stressate, che vi ammalate, che fate errori di valutazione.
(quindi bisogna cercare di essere se stessi? E' solo questo?)
"A noi non sembra SOLO questo. E non ci sembrato che fosse cos facile per te ultimamente.
Bisognerebbe che cercaste di smetterla di voler primeggiare sugli altri e di voler costringere il
mondo dentro le vostre mappe che sono solo opinioni. Bisognerebbe che la smetteste di voler essere

qualcun altro o qualcos'altro e quando il malessere vi trova, sia esso un sintomo fisico o
psicologico, gran parte delle volte a causa di questa mancanza di integrit, di conoscenza e
rispetto per voi e quella vostra voce che raramente ascoltate. Quando la smettete di dare retta alle
mappe esterne e vi chiedete sinceramente e indipendentemente dal resto della vostra realt, 'cosa
sono io?' , tutta una gran quantit di interferenze si paleseranno per quello che sono, appunto,
pensieri altrui. Pu volerci un bel po' di coraggio. Potreste accorgervi che gli ultimi 30 anni della
vostra vita li avete passati a vivere la vita di qualcun altro, una madre, un padre, una figura
d'autorit, e il dolore per aver dormito cos tanto pu essere straziante. Ma prima o poi dovete
riconoscerlo e agire di conseguenza. E cos diventate grandi. Essere voi stessi la pi complessa e
delicata delle materie perch quello che chiamate io non che un coacervo di altri, giustapposti in
un mosaico rassicurante che tiene a bada il vostro io pi grande."
Riguardo ai 'maestri'
Il maestro guida svuotando la mente della gente
e colmando i loro cuori,
affievolendo le loro ambizioni
e rafforzando le loro risoluzioni.
Aiuta le persone a rinunciare
a tutto quello che sanno,
a tutto quello che desiderano,
e crea confusione
in quelli che pensano di sapere
Tao Te Ching.

Qigong e Wu-wei l'arte di fare senza fare


Fare Qigong inizia dopo che hai imparato il Qigong. Prima passi settimane o mesi a imparare i
movimenti, la tecnica e i respiri. Passi giorni e giorni a cercare di calmare la mente, a stare fermo a
non tremare e sussultare, a sopportare la fatica, i dolori, i pensieri. Poi quando tutto andato a
memoria, quando tutta la 'tecnica' assorbita, allora inizia il Qigong e non prima. Prima facevi
ginnastica, prima eri uno studentello alle prese con delle nozioni. E' solo dopo, quando lo sai a
memoria, che inizi a sperimentare il Wu-wei. Diceva un insegnante di Qigong una volta che solo
quando non fai stai facendo davvero. E io non capivo, non vedevo e non sentivo la profondit di
quello che mi sembrava solo un assurdo paradosso Zen. Poi capitato: dapprima per brevi istanti
poi sempre pi profondamente. Quando smetti di cercare di muovere l'energia, quando smetti di
cercare di guarirti, di cambiare le cose dentro e intorno, quando smetti di cercare di meditare, il wu-

wei semplicemente ti accade. Ti accade perch ti sei arreso al fatto che tu non controlli proprio
niente e che il Qi a muovere te e non il contrario. E accade qualcosa di meraviglioso e terribile: sai
che pi ti dai importanza e pi cerchi di fare qualcosa meno sei reale. Sai che quando smetti di farlo
quando per un attimo sei 'vuoto' e 'fermo' sei reale. Quando sei reale non c' niente a parte l'adesso.
Il Qigong diventa fluidit, scorrevolezza, flusso... sai che sei come l'acqua, che il fluire tutto, e
cercare di solidificare qualunque piccola parte del tuo essere ti porterebbe fuori da questo infinito
senso di bellissima precariet nel quale ti sei immerso per un momento. Tutto semplicemente . E
poi finisce... e torni a sentire le tue energie, a combattere con i tuoi dolori, con la pesantezza del
corpo fisico e ti struggi la mente cercando di capire come fare a portare il Wu-wei nella tua vita. E
non stai pi facendo Qigong, ma sei diventato nuovamente uno studentello pieno di opinioni.

Di limiti, lati ombra, pendoli e altre riflessioni casuali


Ho sempre la speranza che le cose possano essere semplici. Una volta pensavo che il male non
esistesse e che tutto fosse maya e questo mi bastava. Ma quello era il periodo Zen. Ora so che
esiste inerzia e caos, dentro e fuori, che la coscienza sempre proiettiva e che quindi il caos che
abbiamo dentro ce lo ritroviamo fuori, e so che anche gli altri mi rimandano il mio caos interno e
per ora questo mi basta. Ma, c' un ma... questo per molti anni ha significato che il perdonare i
propri nemici poi si traducesse in un lasciar perdere e in un evitare a tutti i costi i conflitti. Forse
non cos, forse non del tutto. Mi sono reso conto che, come diceva un mio insegnante tempo fa,
uno sciamano un maestro del disordine, un ponte fra due mondi dei quali capisce poco o molto
poco, che, con l'aiuto di altre forze, cerca di stabilire un minimo di equilibrio, spesso combattendo
letteralmente battaglie contro queste forze cosiddette 'negative'. Mi spiegava che pi si esplora e si
illumina la zona d'ombra, pi quest'ombra prende forma in eventi fuori che remano in direzione
contraria alla tua crescita. Di Franz Bardon, grande iniziato del 900, si narra che spesso uscisse di
notte, dopo aver bevuto un fortissimo caff, armato di spada, a combattere le forze del male e che
ne tornasse sfinito. Che il 'male' esista di per s o che sia solo frutto di una nostra proiezione del
'lato ombra' che in tutti risiede ha poca importanza alla fine dei conti. Quello che conta provare a
creare ordine nel disordine, coi mezzi che uno ha, con gli strumenti che ciascuno ritiene validi per
s. A un certo punto chiaro che sempre contro se stessi e contro i propri fantasmi che si lotta e ci
si accanisce. E' sempre i propri limiti che si cerca di superare costantemente, le proprie ristrettezze,
credenze, superstizioni. E cos come un'idea di Dio o di Fede che fino a poco tempo fa sembrava
bastarti a descrivere la vita spirituale ora sembra del tutto insufficiente, anche le spiegazioni che
altri hanno cercato di darti a volte sbiadiscono. Si arriva a un certo punto del percorso a mettere in
discussione ogni cosa e ci si arriva perch si avverte di poter essere di pi, di poter scoprire di pi.
Si arriva in determinate circostanze della vita a percepire un'insufficienza, una inadeguatezza a stare

in qualunque categoria concettuale precostituita e si percepisce nettamente qualcosa che prima era
inammissibile. Si arriva a capire che il 'male', 'l'ombra' e le relative forze inerziali sono in realt il
combustibile della crescita. L'opposizione che incontri nella realt quando cerchi di andare oltre i
tuoi limiti ha una caratteristica curiosa che riassumo cos: pi grande lo scoglio da superare, pi
grande e temibile sar l'opposizione incontrata all'esterno. E se anche il concetto di ego non basta
pi a spiegare il perch di certe violente ripercussioni che la realt sembra attuare quando fai un
salto nell'aldil, di certo quello di resistenza basta ancora - a me - a spiegare il perch di certi
fenomeni, che Zeland diligentemente battezzava come 'Pendoli'. Ne capisco il senso. Tutto
'Pendolo' nel senso che ogni forma pensiero collettiva adeguatamente nutrita ti chieder un pegno di
fedelt, un vincolo di appartenenza. Ogni corrente di pensiero a cui aderisci prima o poi ti chieder
un dazio in termini di coerenza, di difesa di un'opinione, quale che sia. E avrai resistenza perch
l'appartenere sar sempre un rifugio caldo, un benessere profondo, perch l'approvazione di altri che
la pensano come te sar sempre una sicurezza che stai facendo bene. Una sicurezza, ma anche un
limite. Non potrai mai andare, infatti, oltre i pendoli a cui garantisci fedelt, che siano fisici,
psichici o spirituali. E ci saranno battaglie da combattere s, e come per Bardon spade da estrarre e
fantasmi, demoni e vampiri dei quali andare a caccia e dai quali, a tratti, difendersi, perch sembra
ci sia proprio qualcosa l fuori. E non basta evitare il conflitto, essere pace, stare al centro come
avevo pensato in tutti questi anni. A volte bisogna proprio dargliele di santa ragione. E la pace? Il
distacco? Il non 'difendere le opinioni'? Chiedevo preoccupato ai miei maestri dopo queste prese di
coscienza: "quelle sono per te l'equivalente delle spade di cui Bardon si dotava, presenza di spirito,
certezza, calma interiore. Senza quelle non potresti uscire di casa e combattere le battaglie che
inevitabilmente, quando cresci, dovrai affrontare. Quelle sono le armi con le quali dovrai
costantemente impratichirti se vuoi avere la meglio sul caos e generare un po di equilibrio. E
l'equilibrio, come ogni certezza e ottenimento sar sempre temporaneo". Sorprendente stata anche
la conferma sulla Bibbia che diceva pi o meno cos "Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e
vedrai cavalli di ferro e forze superiori alle tue non preoccuparti perch con te il signore Dio tuo,
che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto".

Libera te stesso - Edward Bach


Il benessere, la calma, il sollievo delle nostre cure e dei nostri affanni, ci portano pi vicini alla
Divinit interiore. Ed quellaumento della Divinit interiore che ci guarisce. Pi si progredisce,
maggiore deve essere lumilt e la pazienza e il desiderio di servire. Lostacolo al progresso
spirituale il desiderio di progredire. Essere umilmente contenti di aspettare in qualsiasi stazione di
servizio finch si chiamati a una pi elevata. Il desiderio di servire la chiave di volta degli
ostacoli che ora state per investigare. La conoscenza interiore vi giunge senza sforzo in attimi
inattesi di pace o riposo o quando la mente impegnata in altre questioni. Voi cercate con i sensi e
la mente, ma la risposta arriva dal vostro spirito. E cos che le rondini imparano a volare attraverso

loceano. Qualsiasi persona che noi possiamo influenzare con la nostra volont, il nostro controllo o
potere un pericolo per la nostra libert. Le nostre Anime devono ringraziare tutti quelli che si
rifiutano di essere nostri servi, dal momento che sia loro che noi veniamo derubati della nostra
individualit. Sviluppare in tutti noi quel grande S interiore che ha il potere di vincere tutte le
paure, le difficolt, le preoccupazioni e le malattie. Dietro a tutte le nostre paure vi lignoranza, e
quindi il nostro problema consiste nel rimuovere lignoranza e arrivare alla conoscenza. La paura
attrae loggetto stesso di cui siamo spaventati: lo invitiamo dentro di noi. La conoscenza ci
eviterebbe la paura.

Il grande segreto sembra essere:


avere paura, ma non avere paura di aver paura, fino a quando tutte le paure e le ansie saranno
sostituite da una naturalezza e una gioia di vivere simili a quelle dei bambini.
Lintera essenza della vita conoscere la nostra divinit, teniamo ben salda questa verit nelle
nostre mani e andiamo avanti senza paura. Camminiamo impavidi, lasciamo che nelle nostre menti
sia sempre presente uno degli ultimi messaggi del nostro Maestro: in noi stessi giace tutta la verit.
Il segreto della vita mantenersi fedeli alla nostra personalit, non soffrire a causa di interferenze
esterne. Esistono sette passi per la guarigione:
pace, gioia, certezza, speranza, fede, saggezza, amore.
Salute la nostra eredit.
Le nostre anime sono perfette essendo figlie del Creatore, e tutto quello che ci dicono di fare per il
nostro bene.
Ognuno di noi ha una missione divina in questo mondo, e le nostre anime utilizzano le nostre menti
e corpi per compiere questo scopo, cosicch quando tutti e tre stanno lavorando all'unisono, il
risultato sar la salute e la felicit perfetta. Una missione divina non significa il ritirarsi dal mondo,
rifiutarsi le gioie della bellezza e della natura; al contrario significa un migliore e pi pieno
godimento di tutte le cose: significa fare il lavoro che amiamo, farlo con tutto il nostro cuore e la
nostra anima, o fare la casalinga, l'agricoltore, il pittore, l'attore e servire il nostro prossimo nelle
case, e nei negozi. E questo lavoro, qualunque sia, se lo amiamo pi di qualunque altro, l'ordine
preciso della nostra anima; [..] Quindi possiamo valutare dalla nostra salute e dalla nostra felicit
quanto bene stiamo interpretando questo messaggio. Ci sono tutti gli attributi spirituali del perfetto

uomo, veniamo in questo mondo per manifestarli uno alla volta, per perfezionarli e fortificarli
affinch nessuna esperienza, nessuna difficolt possa indebolirci o distrarci dall'adempimento di
questo scopo. Scegliamo l'occupazione terrena e le circostanze esterne che ci daranno l'opportunit
migliore per metterci alla prova; giungiamo alla piena realizzazione del nostro lavoro particolare:
veniamo con l'impensabile privilegio di sapere che tutte le nostre battaglie sono vinte prima di
essere combattute, che la vittoria sia certa prima che arrivi la prova, perch sappiamo che siamo i
figli del creatore e come tali siamo imbattibili e invincibili. Con questa coscienza la vita una gioia;
le privazioni e le esperienze possono essere considerate come avventure, perch dobbiamo soltanto
renderci conto del nostro potere, essere fedeli alla Divinit interiore, quando quelle si dissolvono
come foschia nella luce del sole [..] Le nostre anime ci guideranno se solo daremo loro ascolto, in
ogni circostanza per ogni difficolt; e la mente e il corpo cos diretti andranno avanti nella vita
irraggiando la felicit e la salute perfetta, liberi da tutte le preoccupazioni e responsabilit [..] Salute
solo ascoltare gli ordini della nostra anima; essere fiduciosi come bambini; respingere l'intelletto
(quell'albero della conoscenza del bene e del male) con i suoi ragionamenti, i suoi pro e i suoi
contro, le sue paure anticipate: non tenendo conto delle convenzioni, delle banali idee e ordini di
altre persone, affinch possiamo sperimentare la vita senza essere influenzati e lesi, liberi di servire
il nostro prossimo. Possiamo valutare la nostra salute dalla nostra felicit, e da quest'ultima
possiamo riconoscere se stiamo obbedendo ai dettami delle nostre anime. Non necessario essere
un frate o una suora, nascondersi dal mondo; il mondo per noi godere e servire ed soltanto nel
servire con amore e felicit che possiamo essere davvero utili e fare il nostro lavoro. Una cosa fatta
per senso del dovere, e con, forse, irritazione o impazienza del tutto inutile; semplicemente
tempo prezioso sprecato [..] La verit della tua anima non ha bisogno di essere discussa, analizzata,
avviluppata con tante parole. E' riconosciuta in un lampo, fa parte di te. Soltanto le cose complicate
e non essenziali della vita, per le quali abbiamo bisogno di tanta persuasione, ci hanno portato allo
sviluppo dell'intelletto. Le cose che contano sono semplici, sono quelle che ti fanno dire Ma questo
vero, mi pare di averlo sempre saputo. E cos anche la realizzazione della felicit che ci viene
quando siamo in armonia col nostro s spirituale; tanto pi siamo vicini all'anima tanto pi intensa
sar la gioia. Se seguiamo i nostri veri istinti, desideri, pensieri, aneliti, non conosceremo altro che
gioia e salute.
Non neanche una meta difficile o irrealizzabile o irraggiungibile il sentire la voce della nostra
anima, perch tutto stato fatto cos semplicemente per noi, se solo volessimo riconoscerlo.
Semplicit la nostra chiave di tutta la creazione. La nostra anima ci parla attraverso la nostra
intuizione, i nostri istinti, i nostri ideali, i nostri gusti comuni, in modo da rendere facile per noi
individualmente l'ascolto. Altrimenti come pu egli parlarci? I nostri veri istinti, desideri, gusti ci
sono dati affinch possiamo interpretare gli ordini spirituali dell'anima per mezzo delle nostre
limitate percezioni fisiche [..] Qualunque sia l'ordine, banale o importante, sia il desiderio di un'altra
tazza di t, o un cambiamento radicale del complesso delle abitudini della propria vita, esso

dovrebbe essere seguito volentieri. L'anima sa che la soddisfazione la vera cura per tutto quello
che noi, in questo mondo consideriamo come peccato o male; perch fin quando l'intero essere non
si ribella contro un certo atto, quel difetto non sradicato ma semplicemente dormiente [..] I nostri
veri desideri, gli aneliti del nostro vero s, non devono essere confusi con gli aneliti e i desideri
degli altri cos spesso impantanati nella nostra mente (o coscienza, che un'altra parola per indicare
la stessa cosa). Non dobbiamo far caso all'interpretazione che il mondo attribuisce alle nostre
azioni. La responsabile del nostro bene solo la nostra anima e la cura che vi rivolgiamo; possiamo
essere sicuri che c' soltanto un peccato ed quello di non obbedire ai dettami della nostra divinit.
Questi aneliti, intuizioni, desideri, non sono egoisti; riguardano noi stessi soli e sono sempre giusti
per noi e ci portano salute della mente e del corpo. [..] Pi diventiamo liberi dalle influenze esterne,
dalle altre personalit, e pi la nostra anima potr utilizzarci per il suo lavoro [..] E' solo quando
tentiamo di dominare qualcuno che diventiamo egoisti. Per il mondo prova a dirci che l'egoismo
seguire i nostri veri desideri; questo perch il mondo vuole farci schiavi, poich veramente solo
quando possiamo renderci conto del nostro vero essere e restare liberi che possiamo essere utilizzati
a beneficio dell'umanit. E' la grande verit di Shakespeare A te stesso sii fedele, e ne deve
seguire, come la notte il giorno, che tu non potrai esser falso ad alcun uomo.
Appunti di viaggio
Rinuncia al bisogno di approvazione (anche dei guru, dei testi sacri e delle tradizioni a cui ti sei
votato).

Rinuncia a voler avere ragione.


Rinuncia a voler difendere le tue opinioni.
Rinuncia a voler capire (la tua vita, strada, missione).
Vivi facendo azioni ispirate e avendo una intenzione ben precisa, un intento, ma sii disposto a
cambiarlo e ad ammettere la possibilit concreta che possa non realizzarsi mai.
Smettila di trattenere e abbraccia il cambiamento.
Rinuncia agli attaccamenti.
Rinuncia alle avversioni.
Non saziarti mai, la saziet uccide l'anima, sii sempre in cammino.

Rinuncia ai tuoi ruoli e alle maschere.


Fai, agisci, sii nel mondo, ma non essere DEL MONDO.
Imparare a essere SOLO e a BASTARE A TE STESSO.
Crea e condividi le tue creazioni senza paura del giudizio e della critica. Buttati e PARLA, fai in
base alle tue intuizioni. Datti il permesso.
Non aver paura dell'errore. Errare progredire. L'errore fonte di informazioni su te stesso.
Ama i tuoi nemici.
Non sopravvalutare mai l'intelletto.

Sull'essersi persi e l'essersi ritrovati


A un certo punto un paio di anni fa forse, mi sono trovato al cospetto di un 'esperto' di esoterismo.
Mi sono trovato di fonte a diversi 'esperti' in realt, in un momento in cui avevo smarrito la strada e
piuttosto che affidarmi allo spirito andavo cercando le risposte altrove. Dunque gli 'esperti' a cui
sottoposi i miei dubbi ebbero a dire che quello che facevo era sbagliato. Che aiutare gli altri era un
fatto dell'ego, sottile, ma pur sempre ego. Che guarire qualcuno non poteva essere un lavoro a
tempo pieno e che divulgare le proprie conoscenze era comunque pericoloso, perch c'era sempre
una forma di seduzione fra chi divulga e chi riceve. Mi dissero che l'ombra era sempre in agguato e
che potevo manipolare involontariamente anche senza saperlo. Queste persone cercarono di
convincermi (e per un po ci riuscirono pure) del fatto che bisognava superare questa tendenza a
credere che la coscienza individuale fosse la creatrice della realt, che siamo aiutati, che il mondo
pieno di segnali, di coincidenze, di vita che interagisce con noi in ogni momento. Mi spinsero ad
abbandonare alcune mie capacit e a riconoscere un principio di non influenza, di non interferenza,
di 'non-azione'. Mi dissero di cercare 'DIO', e di non fare nient'altro perch fare diversamente
avrebbe creato 'KARMA NEGATIVO'. E siccome ero in un momento di bisogno, nonostante tutto
quello che avevo appreso, ho iniziato a perdermi. Ho iniziato a seguire parole, concetti di altri. Ho
iniziato a negare questa realt viva ricca di coincidenze, di strade che si aprivano e di crescita, per
abbracciare uno stato abbastanza passivo, di riluttanza verso i cosiddetti 'poteri mentali', verso i
miei beniamini di sempre come ad esempio Paxton Robey, o Jos Silva. Mi fu appunto detto da uno
di questi parrucconi della spiritualit che Silva era stato solo un ignorante, uno che non sapeva, non
capiva, e non aveva mai voluto studiare. Ma era proprio per questo che mi era sempre stato
simpatico. Mi fu detto anche che la mia tendenza a semplificare non mi avrebbe mai e poi mai
portato pi lontano nella ricerca, e cos presi a complicarmi la vita. A studiare cose complesse,
astruse, la magia, l'esoterismo in generale, la Kabbalah, le cose che i 'grandi' e gli 'esperti' mi

avevano consigliato di studiare. I miei maestri non facevano che consentire e seguire le mie scelte...
mi dicevano che la complessit per me era perfettamente inutile ma che tutto sommato era anche
bello complicarsi la vita ogni tanto. E smisi anche di parlare con loro perch gli spiriti guida
potevano essere qualcosa di terribilmente pericoloso, mi dicevano. Cos, mentre proseguivo i miei
studi seri e complicati, smarrivo la magia della mia vita, smarrivo la gioia della connessione,
smarrivo il 'mio' sentiero perch sposavo quello di qualcun altro. Ma, come spiega anche James
Hillman in quel libro meraviglioso che 'Il codice dell'anima' ognuno ha un suo progetto da
realizzare, un suo 'daimon' che lo sospinge verso il proprio cammino, e quando ci si allontana dal
proprio sentiero arriva la sofferenza. Ed io ho sofferto. Ho sofferto la mancanza di scopo,
l'incertezza, il dubbio, la paura di aver sbagliato tutto. A un certo punto ho creduto di impazzire per
la stanchezza mentale e per lo sforzo di ignorare le mie propensioni, sono arrivato a livelli molto
intensi di stress, tanto da costringermi nuovamente a sottopormi a una terapia individuale.
Fortunatamente la persona con cui ho lavorato iniziava sempre le sedute col chiedermi 'che ti
dicono i tuoi maestri?', incoraggiandomi a parlarci piuttosto che a evitarli. Cos riprendo a parlare
con loro, lentamente e con circospezione. Parlo con loro e il giorno dopo in supervisione il mio
consulente mi dice le stesse frasi che loro mi avevano detto il giorno prima, e col tempo afferro il
significato della mia crisi durata pi di 6 mesi. Il mio daimon non felice, il mio 'daimon' piange. Il
mio sentiero stato abbandonato, perch qualcuno ha messo un tarlo nella mia testa. Mi si dice
questo: devi scegliere tra un sentiero di 'testa' e un sentiero di 'cuore', devi decidere tra 'sapere' e
'sentire'. Jos Silva era un ignorante e un sempliciotto ma aveva un motto, un motto che ho dovuto
ricordarmi pi e pi volte: l'unico scopo dei poteri mentali e della crescita servire meglio me
stesso e servire meglio l'umanit. Quando mi sono ricordato questo il mio 'daimon' ha ricominciato
a cantare. Lo scopo era di nuovo chiaro. Usare un certo tipo di capacit solo per s stessi e per i
propri ottenimenti certamente dell'ego, ma condividere con gli altri con lo scopo di migliorare
l'esistenza su questo pianeta pu essere in s stesso un lavoro davvero profondo di servizio. I miei
mi dicono poi di riascoltare delle vecchie conferenze di Jos, nelle quali parlava del karma. Perch
mi avevano fatto nuovamente il lavaggio del cervello con la vecchia storia del karma negativo (che
palle!). Una persona chiede a Jos cos' il karma ? E lui risponde 'beh, io faccio fatica a credere che
dio punisca le persone senza chiarirgli il motivo per cui vengono punite. Una punizione ha senso se
un essere umano riconosce i suoi errori e avrebbe lo scopo unico di aiutare a correggerli. Un karma
tra le varie vite lo trovo difficile da digerire, e sono convinto che c' sempre uno scopo evolutivo
nelle disgrazie. Tuttavia penso anche che il nostro compito sia quello di continuare a sforzarci di
migliorare la nostra vita e quella del nostro prossimo e che questo non possa essere punito se viene
fatto con amore e spirito di servizio'. Cos il mio daimon si sente molto felice ora ... ma c'era un
dubbio ancora che mi rodeva l'anima.. e se la 'guarigione' fosse una violazione del karma degli
individui? Se 'guarire' gli altri fosse contro la volont divina, mettiamola cos? Anche qui la risposta
non ha tardato ad arrivarmi sotto forma di una semplice e perentoria frase che ho sentito non ricordo
dove qualche giorno fa: '....ma ti pare che se Dio (ammesso che esista) non volesse farti fare una
cosa ti tenderebbe una trappola del genere? Se non potessi farlo non lo potresti fare. Punto. Non
avresti nemmeno la possibilit laddove non potessi farlo'. Da qui poi l'ennesima provocazione dei
miei maestri ai quali ho chiesto: 'allora perch tutta questa rabbia e tutto questo remare contro
questo tipo di cose come la terapia e la guarigione energetica?'

la loro risposta

"Si chiama paura. Noi la chiameremmo cos, e la paura da che mondo mondo ha sempre generato
repressione e tentativi di occultare.. ma di cosa avete paura? Della vostra grandezza. La grandezza e
l'essere esentati da certi vostri limiti autoimposti vi terrorizza pi di qualsiasi altra cosa. Questi
limiti che vi tenete stretti hanno radici millenarie, profonde e imperscrutabili, sono i limiti dei vostri
padri e dei vostri antenati, sono i sigilli posti su di voi al tempo in cui siete stati schiavi, mogli
infelici, figli sottomessi, al tempo di morti traumatiche, dell'essere stati fatti fuori, dell'essere stati
esclusi, reietti e chiss cos'altro. Sono i retaggi della vostra inadeguatezza e sono i vostri traumi pi
antichi che si sono trasformati in decisioni: posso\non posso. Quelli di voi con meno ostacoli nella
coscienza hanno fatto inevitabilmente vibrare negli altri la paura di doversi accorgere dei propri
limiti e l'ansia di doversene sbarazzare anche loro. E sbarazzarsi di questi ostacoli fa sempre morire
un po di voi, quel voi arcaico attraverso cui vi definite e definite il mondo, ecco perch vi
atterrisce."

(P.S. Interessantissima anche la conferma sulla Bibbia: "Essi scontavano le iniquit dei padri")
... di alcune trappole, della medicina di Hamer e del nostro modo di evadere dalla realt
"Mi sembra di aver detto tutto...". Rispondo cos a chi mi chiede perch non scrivo quasi pi su
questo blog. Mi pare di aver esplorato tutto quello che era nelle mie corde esplorare e soprattutto mi
pare di essermi chiarito un concetto fondamentale per tutto quello che riguarda la cosiddetta
spiritualit: la spiritualit , a conti fatti e per molti, una vera e propria fuga. Fuga dalla realt, dalla
vita, dalla propria incapacit di accettare la vita stessa per come . Lo stesso stato per me, per
molto tempo. Fin quando uno si riempie la testa con concetti altisonanti come la legge di attrazione,
la coscienza che crea la realt, l'essere uno e la 'nuova' coscienza, sembra tutto bello, semplice,
inebriante. Poi c' la vita reale. Con il suo carico di cose strane, di contraddizioni e di eventi che
sono fuori dalla nostra capacit di controllare. In questo modo ci siamo costruiti spesso e volentieri
un'altra gabbia... dorata, ma pur sempre gabbia. La gabbia era fatta di tutte le belle cose che i nostri
insegnanti ci avevano detto, tutte quelle belle favolette che ci avevano e ci siamo raccontati pur di
non fare l'unica cosa che dovevamo davvero fare, e cio guardare ci che c' e da l e solo da l
iniziare a trasformare. Quando si tratta di mettere in pratica il semplice atto di testimoniare la
propria realt senza volerla cambiare, uno dei passi fondamentali che Lester Levenson cercava di
spiegare ai suoi studenti, entriamo in crisi. Facciamo sempre tutto con uno scopo in mente, un
preciso obiettivo: modificare la realt. Ma pi ti incaponisci a volerla cambiare pi la realt sfugge,
si dilata, peggiora, e sembra sempre rivoltarsi contro di te. Forze equilibratrici osserva Zeland. E
questo ti far reagire, ti far intestardire sulle 'tecniche', su altri libri, su altri corsi. Cercherai un
altro guru, un altro libro, scriverai frasi fiche su facebook per convincere te stesso e gli altri che hai

capito, che stai lavorando su te stesso, che sei sulla strada... senza capire che questa l'ennesima
trappola della mente l'ennesimo scherzo dell'intelletto. Siamo tutti sempre in via di guarigione, si
diceva in una scena di Fight Club e mi pare che sia un passaggio emblematico di questa fase della
ricerca. A un certo punto, dopo aver fatto un corso con Claudio Trupiano sulle leggi biologiche
scoperte dal dottor Hamer, mi stato chiaro che il disastro si compie proprio quando si cerca
disperatamente di cambiare la realt, ad ogni costo, la malattia (che non una vera e propria
malattia) inizia nel momento in cui resisti alla realt, in cui non sei flessibile. Quel corso ha unito
tutto quello che avevo sempre sperimentato e letto con un'unica grande linea: dal Transurfing, alla
tecnica dei rilasci, dallo Zen che praticavo a 20 anni, ai lavori sulla presenza di Eckart Tolle, fino
all'Ho'oponopono. A un certo punto durante quei tre giorni faticosissimi dal punto di vista
intellettuale, mi stato tutto molto, molto chiaro. I casini si creano nel momento in cui lottiamo
contro ci che esiste ora, quando ci irrigidiamo in posizioni che cozzano contro la fluidit e la
flessibilit che il flusso ci richiede. O come diceva anche Lester, si pu risolvere ogni problema,
quando c' abbastanza amore per ci che c', qualunque cosa sia. E non fraintendete: l'amore non
la soap opera (che un'altra malattia dell'ego), non romanticismo, non sentimentalismo. L'amore
semplicemente accettazione, presenza, non giudizio. E mi stato sempre pi chiaro che l'azione
senza sforzo, l'azione ispirata, non potr mai arrivare fin quando teniamo cos tanto all'ottenimento,
alla persona, alla posizione economica e al successo. Nell'atto di dare un estremo valore a queste
cose si creano immediatamente a livello biologico, attaccamenti, paure, lotta per la sopravvivenza,
conflitti che ammalano, e studiare Hamer non pu che confermare questo. Ecco perch la
spiritualit diventa l'ennesima menzogna che ci raccontiamo e ad un certo punto bisogna anche
smetterla di ingozzarsi di nozioni, concetti, frasi fatte e belle citazioni. Fintanto che essa ci allontana
dal riconoscere la nostra inadeguatezza e l'incapacit di essere nel mondo senza essere del mondo,
per me una fuga, pura e semplice. Nella spiritualit molti di noi hanno cercato il leader, il pap
buono, il gruppo di sostegno, proiettando ogni volta il proprio potere, la propria paura di essere soli,
di essere diversi, e cercando ogni volta di sentirsi speciali, unici. Ho sentito gente dire frasi come
'noi che stiamo crescendo non siamo pi compatibili con quelli che sono ancora ancorati alla
vecchia energia' frasi con le quali anche io a suo tempo mi riempivo la bocca con orgoglio. Ho visto
gruppi che si sono creati con lo scopo di costruire una caverna nella quale rifugiarsi per sentirsi
speciali, e ho capito che rischiavo di fare lo stesso con le mie idee, con la mia presunta
autorevolezza che gli 'altri' iniziavano ad attribuirmi. Ma adesso le idee sono pi chiare. Non c'
niente da cambiare, solo, forse, da accettare di pi, da vivere di pi. Mi sono reso conto che la vita
in s contiene gi tutti i semi per la trasformazione, ma a forza di riempirci la testa di stupidaggini
misticheggianti ce la siamo persa per strada. Non rinnego nulla di quello che ho scritto, detto o fatto
finora, ma, sospetto che la vita reale, l'intensit delle cose e la realizzazione personale, stiano da
qualche altra parte.

"Io sono l'io, io avanzo dal vuoto verso la luce.


Io sono il respiro che nutre la vita.
Io sono quel nulla, quella vacuit che va oltre tutta la coscienza"
(Io sono l'io, preghiera di apertura del processo di Ho'oponopono)
Dell'altrove, dei desideri e del Transurfing.
Tutto si risolve con una mente pura. Ma pi facile a dirsi che a farsi... dopo tanti anni, tante
esperienze e dopo tantissimo lavoro, sono tornato di nuovo all'inizio com' giusto che sia e, come
quando ho avuto il mio periodo 'zen' a 20 anni o gi di l, torno a vedere di nuovo che l'unico scopo
davvero importante nella vita di una persona sia il raggiungimento della pace. E se qualcuno mi
chiede cosa ne sia della facolt di dirigere la propria vita, di controllare la realt, di materializzare,
gli dir che questi non sono nient'altro che giocherelli per bambini, cos come lo sono la quasi
totalit degli obiettivi che uno pu porsi nell'arco di una vita. L'abbiamo sempre saputo in realt...
abbiamo sempre sospettato che questo continuo sbattersi correndo come un criceto dentro la ruota
non portasse a nulla. Abbiamo visto come gli ottenimenti (anche quelli conseguiti con i mezzi
psichici, la magia, la manipolazione delle energie sottili) non ci hanno dato la felicit, se non per un
brevissimo periodo. Molti di noi hanno appurato di essere affetti dalla 'sindrome dell'altrove', quella
malattia che dice che si sta sempre meglio da un'altra parte, con un'altra persona, con un altro
lavoro, in un'altra nazione, che si stava meglio prima, che si star meglio domani. Ma questo non
accade. Mai. Quella che noi consideriamo felicit solo la momentanea sospensione di uno stato di
ansia continua generato dal cercare cose, situazioni, persone. E anche ai miracoli ci abituiamo
rapidamente non c' che dire. Quando riusciamo ad esaudire uno dei nostri miliardi di bisogni c' un
momento di sospensione, un attimo di respiro, di quiete che noi chiamiamo a torto 'felicit'. Ma
nient'altro che questo, la momentanea sospensione della ricerca. E se smettessimo per sempre di
cercare? E se ci togliessimo di dosso l'abitudine a voler essere sempre qualcosaltro, sempre
qualcun altro? Forse potremmo accedere costantemente a quella sensazione di 'sollievo' e renderla
non pi momentanea ma permanente, forse potremmo smettere di avere la sindrome dell'altrove e il
pi generico mal di vivere. Ecco perch ho in grande stima gli insegnamenti di Zeland, poich il
concetto centrale del transurfing il non lottare e la capacit di lasciar andare gli attaccamenti al
desiderio. E' vero che abbiamo delle mete nel transurfing, per ci prepariamo anche all'evenienza
che queste mete possano non raggiungersi mai. E allora la cosiddetta ricerca spirituale ha senso nel
momento in cui uno capisce che crescere spiritualmente significa sviluppare la capacit di essere in
pace con tutto, stare bene dovunque stia, sviluppare l'imperturbabilit ed essere sempre presenti
amando quello che c'. Tutto il resto sono giochi per bambini, cose relativamente semplici rispetto
all'ottenimento della pace perfetta, cose come le siddhi, la manipolazione della realt, gli
ottenimenti, la magia, le energie, sono tutti strumenti che mi hanno fatto vedere la malleabilit di
questo piano e tuttavia non erano il fine. Sono persuaso che il buddha avesse ragione quando
indicava come unica via d'uscita la rinuncia al desiderio e alle sue nefaste conseguenze, tuttavia mi

rendo anche conto che questo molto impegnativo, se non impossibile per molti di noi normali
esseri umani 3d occidentali. E allora il transurfing la perfetta via di mezzo, dove ti dedichi a far
succedere qualcosa nella realt, ma anche a distaccarti mentalmente da tutto quello che vuoi che
accada nella tua vita. Tutto si risolve in una mente pura, priva di attaccamenti e avversioni. Ma poi
la vita non diventa noiosa senza desideri? (chiedeva qualcuno tempo fa). No! Il fatto che togliendo
la radice del desiderio con tutte le sue spinte emozionali dalla mente, si accede a qualcosa di molto
pi utile, la mente pura, una mente intuitiva, sensibile, attenta e vibrante e questo corrisponde
sempre all'inizio di un lungo viaggio che pu portarti in luoghi e situazioni che mai avresti sperato o
potuto sperimentare altrimenti. Inizia un viaggio guidato da intuizioni, segni, sincronicit, che non
puoi controllare in nessun modo se non mantenendo la mente pura, appunto, priva di attaccamenti,
avversioni, giudizi, separazioni, puoi fare questo viaggio solo rinunciando al controllo e fidandoti
del fatto che le cose arriveranno. E arriveranno senza che tu debba metterti a materializzare o
spostare energie. Tutto sta nel mantenere quella pace perfetta, anche in mezzo ai disastri anche
nell'oscurit pi completa, tutto sta nel rinunciare al desiderio e al bisogno di essere sempre altrove
rispetto a dove sei.
L'arte di stare nel flusso, riassunto
Entri nel flusso quando rinunci a cercare di entrarci. Il flusso una corrente di vita e di possibilit.
Entri nel flusso quando impari a essere solo e a stare in silenzio, quando rinunci alla chiacchiera, al
gossip, all'esternazione, alla condivisione forzata di ogni tuo stato, emozione e idea. Entri nel flusso
quando rinunci a voler essere il primo e decidi di voler essere un individuo. Ci entri solo se hai
coraggio e la smetti di aspettare che 'un giorno sarai pronto'. Entri nel flusso quando abbandoni per
sempre l'idea che ci sia UNA strada per te, UNA missione per la tua vita, UN percorso giusto e altri
sbagliati da seguire. Entri nel flusso quando capisci che non c' niente da 'ottenere' e che niente di
quello che ti sembra di poter 'ottenere' potr mai renderti pienamente felice, ma questo sar difficile
da accettare. Ci sar sempre nel mondo qualche lusinga pronta ad accecarti e a dirti che quella la
cosa che ti render felice. Un giorno saranno i soldi, quello dopo sar il partner, poi ancora dopo ci
sar l'altro partner che deve sostituire questo e cos via in un crescendo. E' la Sindrome dell'altrove,
quella malattia di cui siamo portatori che afferma che c' sempre qualcosaltro o qualcun altro che ci
potr dare la piena soddisfazione e felicit. Questa sindrome ti convincer sempre a uscire dal
flusso, poich il flusso sar sempre da qualche altra parte, secondo lei. Entrerai nel flusso nell'esatta
misura in cui lascerai andare gli attaccamenti (devo avere questa cosa a tutti costi!) e le avversioni
(portate questa cosa lontano da me!!), questa la misura della purezza delle tue intenzioni e quello
che io chiamo 'cuore puro'. Un cuore puro mondato di desideri soverchianti, di attaccamenti e di
avversioni, un cuore puro sorride a qualunque situazione e scivola sulle linee di vita piuttosto che
cercare a tutti i costi di arrivarci. Un cuore puro non lotta mai, non compete, non deve dimostrare.
Ecco perch un cuore puro ti fa sempre stare nel tuo flusso. A stare nel flusso si impara, ma
essenzialmente la sostanza del flusso fatta di flessibilit, di capacit di non trattenere (anche e

soprattutto concetti e insegnamenti esoterico\mistico\spirituali), di capacit di essere soli con s


stessi e bastarsi. Entri nel flusso quando converti ogni tuo desiderio bruciante, ogni necessit, ogni
bisogno, in una intenzione ferma. Il desiderio esprime forte bisogno, esprime attaccamento
emozionale e, a conti fatti, alla sua base esprime un senso di mancanza, mentre quando hai una
ferma intenzione sai che arriverai a ci che serve, e anche se non ci arriverai, lo stesso. Perdi il tuo
flusso quando non sei capace di dire addio alle tradizioni, al cos fanno tutti, alla devozione per una
qualche figura o luogo del tuo passato. Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre,
moglie e figli fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non pu essere mio discepolo. E
chiunque non porta la sua croce e mi segue, non pu essere mio discepolo. (Luc 14:26-27) . Per
entrare nel tuo flusso e abbracciare la tua grandezza devi essere disposto a rinunciare a qualunque
opinione su te stesso e sulla tua esistenza, compresa quella di un suo qualche scopo pi alto. Devi
essere in grado di sacrificare ogni giudizio e fare una epok totale delle tue strutture cognitive. La
mente deve essere educata a disfarsi di se stessa e l'intelletto va convinto a rinunciare al suo
strapotere. Non facile. Ma si pu fare.
Cambiare vita, il Transurfing che non funziona e la curiosit
Tra le illusioni che la letteratura new age, fra legge di attrazione e altre trovate, ha inculcato nella
testa delle persone ce n' una che mi ha colpito per la sua difficolt ad essere riconosciuta. Il fatto
che cambiare la realt e cambiare i pensieri sia una roba semplice, da fast food. Considerando che
esistono scienze come lo yoga e la meditazione che cercano di insegnarti a gestire la mente con anni
di esercizi, non mi sono mai capacitato di come certi autori possano aver avuto il coraggio o la
sprovvedutezza di veicolare il messaggio che cambiare la propria mente e quindi la propria vita sia
un gioco da ragazzi. Fu molto pi onesto Hew Len a dirci tanti anni fa che fare questo lavoro di
pulizia 'it's hard and tedious, and you'll be quitting it many many times' ( duro e noioso e lo
abbandonerai molte, molte volte). E questa credenza che debba essere tutto facile, che debba essere
tutto amore e sorrisi, una di quelle che porta la gente a convincersi di fare un lavoro (che non sta
facendo) e a smettere di lavorare su se stessa per cambiare la propria vita quando le cose non vanno
come loro vorrebbero (che sarebbe proprio il momento in cui dovrebbero lavorare e applicare i
cosiddetti princpi)... sono quelli che ti dicono con sorrisetto sardonico 'io ci ho provato ma non
funziona...'. E' quel genere di persone che ha provato ad attrarre la macchina, il lavoro o addirittura
una somma di denaro facendo qualche visualizzazioncina, un po' di affermazioni, due o tre
Ho'oponopono a colazione pensando di aver creato chiss quale spostamento sulla linea di vita.
Giorni fa mi confrontavo con un collega su quanto certi princpi siano saldi e quanto invece alcuni
abbiano dimostrato la loro fallacia, mentre commentavamo un testo irreperibile in Italia dal titolo 'A
Course in Materialization', nel quale l'autore (anonimo) raccoglie 700 pagine di scritti della vecchia
generazione di autori di metafisica realizzativa e ne sottolinea l'approccio nettamente differente e
pi integro rispetto alla quasi totalit di quelli moderni. Solo per l'introduzione di questo testo
varrebbe la pena imparare l'inglese per poterla leggere. In essa l'autore dice chiaramente che alcune

leggende della nuova generazione di autori (tipo che l'inconscio non senta il 'non' oppure che
bisogna spendere per dimostrare di non essere attaccati ai soldi) sono vere e proprie stupidaggini e
che uno dei principali motivi per cui le persone spesso non riescono a far funzionare i princpi che
non si applicano abbastanza, o abbastanza a fondo, o abbastanza a lungo; che ci sono persone pi
motivate a farlo e altre meno, e che materializzare n pi n meno che un'arte, e come tale va
padroneggiata con esercizi, disciplina e pratica. Gli autori 'antichi' (parlo di gente come Prentice
Mulford, Throward, Geevieve Behrend etc. molti dei quali depredati per 'the secret') sottolineavano
questo aspetto di disciplina molto pi dei sorridenti venditori di oggi, ti mettevano a fronte del fatto
che come imparare un nuovo sport e c' da faticare, e tanto. E cos , in effetti. Lo stesso concetto
lo si ritrova nel Transurfing quando Zeland spiega che spesso le cose sono davvero semplici, ma
bisogna insistere a volte anche per anni finch la cosa non inizi a funzionare e che molti, troppi si
stancano prima del tempo, e abbandonano per pigrizia. Poi, esiste questa spinosissima questione del
'non so quel che voglio'...questa piaga psicologica costituisce una delle scuse con le quali spesso e
volentieri giustifichiamo il nostro permanere in una situazione stagnante, pesante e pur tuttavia in
qualche modo comoda. Anche qui devo ahim sottolineare un aspetto di semplice pigrizia delle
persone che si fregiano del titolo di 'coloro che non sanno ci che vogliono'. E il fatto che se non
sai quello che vuoi l'unica soluzione rimboccarti le maniche e cominciare ad esplorare il tuo
mondo e a vedere quello che ti piace e quello che non ti piace. Ti tocca uscire, muoverti, esplorare,
allargarti e provare a fare. Quando non sai cosa vuoi perch ti mancano dei dati nel subconscio e
quei dati non possono venirti che dall'esperienza perci 'alzati e cammina' e cerca nel mondo quello
che ti ispira, quello che ti fa stare bene, quello che ti entusiasma...quel qualcosa non verr mai a
cercarti di sua spontanea volont. A mio parere il miglior antidoto a questi mali la curiosit, una
curiosit estrema insaziabile, una attenzione per il reale e il presente che pu essere sviluppata e
sostenuta solo da chi ha realmente a cuore di vivere una vita intensa. E la curiosit, incidentalmente
anche un rimedio risolutivo per una serie di paure, piccole medie e grandi, dalle quali siamo
infestati. Per cambiare mente e cambiare vita devi introdurre continuamente cose nuove, devi
crescere, in ogni senso e modo possibile, e soprattutto devi lavorare duro al tuo interno per
rettificare i miliardi di storture a cui vai incontro giornalmente ma anche una o due volte l'ora...e
prima di dirmi che il Transurfing non funziona chiediti, ad esempio, quanto sono riuscito a non
odiare la mia realt oggi? Quanto sono riuscito ad amarla ancor prima che a volerla cambiare?
Quanto sono riuscito a rimanere imperturbabile? E quanto il mio osservatore stato attivo in 24
ore? Vedrai che le risposte a queste domande saranno abbastanza sconfortanti... ecco perch il
Transurfing non ti funziona!

La decisione, il pi importante strumento della coscienza


La decisione il pi importante strumento della coscienza. Il karma si pu cambiare solo ed
unicamente con una decisione. Decido di pensare altri pensieri, decido di essere un'altra persona

rispetto a quella che sono stata finora, decido di essere pace piuttosto che rabbia, rancore,
risentimento e recriminazione. Decido di non cadere nelle stesse trappole con le stesse persone,
anche se quelle trappole sembrano essere altamente seduttive. Semplicemente decido. Non c'
tecnica che possa insegnarti la decisione, la volont. Puoi solo fare o non fare come diceva
giustamente il maestro Yoda. Quando qualcuno mi chiede "come posso perdonare quella persona
che mi ha fatto cos tanto male? Che mi ha tradita, umiliata, mi ha sottratto ci che avevo, come
posso perdonarla e rilasciare questa emozione?" La mia risposta sempre la stessa, da anni. Devi
solo decidere di farlo. E se ti dici che certe volte non si pu proprio perch quello che ti ha fatto
troppo doloroso, solo Ego. E se ti dici che ci sono alcune persone che non puoi includere nel tuo
rilascio sempre Ego. E se dici "lo far quando sar pi sereno" sempre e solo Ego. E se non
decidi di andare verso la pace solo perch preferisci qualcos'altro... la rabbia, il risentimento, il
rancore, l'avere ragione, il credere di essere una vittima. E per spostarti da questo stato allo stato
'liberato' l'unica cosa che devi fare decidere di muoverti in quello stato e rilasciare tutto ci che
non quello stato. E se credi di non poter essere felice, qui ed ora, solo perch non hai deciso di
esserlo. Se pensi di non poter essere realizzato a causa di tuo padre, del tuo o della tua ex, di tua
madre, della crisi nazionale, dei politici, delle forze oscure, degli alieni o di qualsiasi altra cosa,
solo che stai decidendo di pensarla cos. E il pensiero tender a materializzarsi. Ma puoi decidere di
mettere un altro pensiero nella tua testa, un pensiero che dice: sono felice a prescindere da quello
che accadr intorno a me. Cos facendo metterai i semi della tua imperturbabilit. Darai origine ai
tuoi primi atti di potere, che cominciano anch'essi, come tutto il resto, da una decisione.

Un egoismo sano
C' un egoismo sano. C' un atteggiamento interno che vi pu mettere al sicuro da una sconfinata
serie di patologie anche gravi, psicologiche e fisiche, che dopo aver studiato (dopo aver iniziato a
studiare) la medicina di Hamer, mi appare del tutto evidente. Molti problemi sorgono quando
consideriamo qualcosa, o qualcuno, il fenomeno pi importante della nostra vita. Ci diciamo
costantemente che senza quel qualcosa o quel qualcuno non possiamo vivere oppure che viviamo
solo per quel fenomeno. E cos, dato che il corpo obbedisce ai nostri 'comandi', se quel qualcosa o
quel qualcuno vengono a mancare, cio se non abbiamo un 'intrinseco' valore per noi stessi e per la
nostra preziosa esistenza su questo pianeta, ecco che iniziano una serie di disturbi e malattie di ogni
sorta. Pu essere che attraverso il disagio manifestiamo una richiesta di aiuto, un attaccamento al
passato, pu essere che stiamo cercando di attirare l'attenzione, l'affetto resta il fatto che quello
che diciamo a livello profondo 'senza quella situazione o quella persona non posso vivere'. Un
egoismo sano allora, diventa per me il decidere profondamente e spassionatamente di rinunciare a
quel qualcosa o a quel qualcuno. Un egoismo sano quello di privarci volontariamente di tutto ci
che ci crea un attaccamento, emozionale, fisico. Ogni dipendenza nasconde l'incapacit o

l'indisponibilit a guardare certe emozioni negative. Ecco tutto. Se abbiamo il coraggio di guardare
quelle emozioni e magari rilasciarle, la dipendenza scomparir, l'illusione di aver bisogno di
qualcosa o di qualcuno per essere felici, si mostrer per ci che realmente , una delle frottole che
l'ego ci racconta per tenersi in essere. E' un egoismo sano quello nel quale ci rendiamo conto che
viviamo in primo luogo per noi stessi e non per qualcun altro. E' un egoismo sano quello che ci
mette in condizione di liberarci da un genitore oppressivo, da un partner inadatto, da un vampiro
energetico che richiede costantemente la nostra attenzione, la nostra presenza, il nostro amore. E' un
egoismo sano quello che ci mette in grado di liberarci dai sensi di colpa verso certe persone che
stanno usando il nostro senso di colpa per tenerci al di sotto di un certo livello energetico, il quale
rappresenta quel sicuro limite che non ci fa crescere n essere felici. E' un egoismo sano quello che
ci mette a parte del fatto che non c' mai il 'devo' ma vige sempre un 'voglio'. E quando ci sembra di
non aver voluto perch abbiamo voluto non volere. C' un momento della vita in cui dobbiamo
svegliarci all'idea che dopo aver fatto tutto quello che 'dovevamo', o troviamo davvero noi stessi e
ci che 'vogliamo' davvero, oppure non rimane che continuare a vivere per scopi indotti da altri, che
sia il mondo, la famiglia, la tradizione o il gruppo spirituale che ci siamo scelti. In genere ci
accorgiamo di non vivere la 'nostra' vita da un senso quasi perenne di rabbia, delusione,
insoddisfazione e compressione, da un costante sentirsi rallentati, come se camminassimo in una
palude melmosa. A quel punto c' da fare la conta dei 'devo', di quante cose sto facendo perch
penso di doverle fare e quante di quelle le voglio davvero. E c' da farla in fretta. Ogni anno di vita
mangiato dai devo, da 'altri', non pu esserci restituito. Fortunatamente all'atto di svegliarci da
questa ipnosi seguir una lunga restituzione dell'energia mangiata dagli anni del devo, e tutti questi
'altri' tenderanno a dissolversi e scomparire nel nulla. A questo punto in genere qualcuno si alza e
mi chiede: ma non avevi detto che dobbiamo vivere per migliorare la vita a noi stessi e agli altri?
Certamente s! Ma se vivi senza preoccuparti mai di te e vivi solo per gli altri, che siano genitori,
figli, amici, partner, quello che ottieni che sei tu a sparire lentamente dietro la coltre di 'devo'. E
devo ricordarmi anche io, spesso, che nell'equazione "ama il prossimo tuo come te stesso" la
variabile te stesso , di fatto, imprescindibile.
Senza una meta non esistono maghi erranti
Cari maghi erranti: abbiate un sogno, e il vostro sogno sia la vostra meta.
Senza una meta non andrete da nessuna parte. Senza un sogno non avrete nessun motivo per
muovervi da dove vi trovate, e senza muovervi non svilupperete mai energia, grandezza, felicit.
Abbiate il coraggio di perseguire il sogno che vi appartiene davvero e non quello di qualcun altro,
specialmente se il qualcun altro il guru o il maestro del momento. Questi tizi vi diranno sempre
ci che giusto e sbagliato secondo la loro tradizione, i loro studi, la loro disciplina e le accademie
in cui si sono formati. Questo tizi non possono sapere qual il vostro sogno, e vi faranno credere
che ci sia una meta uguale per tutti chiamata illuminazione, risveglio o quant'altro. Non credetegli.
Gli unici che possono sapere quale sia il sogno, quale la meta e quale la strada per arrivarci siete voi
stessi, per quanto banale e scontato possa sembrarvi. Non otterrete nulla seguendo il sogno e le mete
di qualcun altro, per quanto grande questo qualcun altro vi possa esser sembrato. Il lavoro
dannatamente semplice. Il lavoro riassumibile in questo modo: imparate a calmare la mente.
Quando la mente calma ascoltate il fruscio delle stelle al mattino, l'anima che parla, l'intuizione.
Seguite i suoi segnali, e tutto andr bene. Cos scoprirete il vostro sogno e inizierete a muovervi

verso di esso. Buona fortuna (anche se la fortuna a parer mio, non esiste).

Impara a stare da solo


Cosa c' in te se togli tutti gli 'altri' dentro di te? Cosa rimane dei tuoi pensieri, emozioni, desideri se
togli tutto quello che ti hanno insegnato, tutto quello che hai appreso dal mondo 'esterno'? Ti sei mai
chiesto chi saresti senza tutte le tue figure di autorit, i tuoi miti, i tuoi 'devo', le tue fedelt e
appartenenze? Hai mai guardato oltre la cerchia di persone che frequenti? Ti sei mai spostato oltre
gli orizzonti della sicurezza personale, scrollandoti di dosso il rassicurante torpore
dell'appartenenza? Perch se ancora non l'hai fatto ti sei perso una parte essenziale del tuo sviluppo,
quella parte in cui una persona impara a stare da sola e a percepire cosa la solitudine veramente sia.
Un mago errante non pu sviluppare potere se non impara a farlo da s. E' una regola
imprescindibile. Puoi voler entrare in un gruppo per sentirti supportato, abbracciare un cammino in

base a un 'credo' di altri per sentirti meno spaventato, per un po' puoi credere di appartenere a una
tradizione o a un qualche 'lignaggio', perch questo ti dar la sicurezza di essere su un cammino
'giusto'. Ma prima o poi dovrai fare da solo, perci deciditi. Prima o poi la tua unicit e la tua
grandezza spingeranno per farti uscire dal mucchio e ti manderanno in esilio a percorrere il tuo
deserto. Non lo faranno con cattiveria ma con la precisa missione di farti vedere chi sei davvero. E
questo potrai farlo solo rinunciando al 'noi', al 'voi' e ai 'devo', che sono precisamente i messaggi che
un qualsiasi gruppo prima o poi inizia a veicolare. In effetti in vita mia non ho conosciuto neanche
un gruppo (famiglie comprese) che prima o poi non sia trasformato in gerarchia, pendolo, egregora,
vincolo. Non conosco nemmeno una situazione in cui due o pi persone in relazione continuativa e
sotto l'egida dello 'sviluppo' interiore non abbiano prima o poi generato rapporti di potere,
dipendenza, manipolazione etc. Questo accade sempre e sempre accadr con i gruppi. Ogni gruppo
un pendolo, come dice anche il buon Zeland. E secondo me si cresce davvero quando si impara
l'arte di stare da soli e bastare a s stessi. Si diventa maghi erranti il giorno in cui si capisce di non
aver pi 'bisogno' di qualcun altro (partner, amico, figlio, amante, ecc..), e di poter scegliere di stare
con qualcuno liberamente. Il che non significa che diventi un eremita dentro una caverna, n
significa che non avrai mai pi relazioni continuative con l'esterno, significa unicamente che
quando hai imparato a stare da solo non avrai pi dipendenza, non sarai pi influenzato da nessuno,
e in particolar modo non sarai pi attratto dalla leggenda metropolitana del lavoro in gruppo, e del
fatto che da soli si pu poco ma insieme si pu molto di pi. Nella solitudine e nel silenzio si
impara ad ascoltare la propria confusione interna, il proprio caos emozionale, il turbinio della mente
e a rilasciarli. Nella solitudine si pu apprendere a generare forza per s stessi, energia per s stessi,
si pu imparare a concentrarsi, a 'esserci'. Rinunciando allo strapotere degli 'altri dentro di noi' si
guadagna uno spazio di 'riposo' nel quale possibile coltivare i propri talenti, la propria grandezza,
e soprattutto in quello spazio possibile finalmente imparare ad amare davvero gli altri per ci che
sono davvero e non per ci che noi crediamo debbano essere o per ci di cui abbiamo bisogno.
Inoltre nello stare da soli, nel percorrere il proprio 'deserto' si impara a percepire la propria vera
voce. La voce che era l da sempre ma era stata oscurata dal maestro di turno, dal compagno di
turno, dall'amico del cuore, dal fidanzato del momento. Quella voce messa a tacere da tutti quanti i
'devi', dal buon senso, dal 'cos fanno tutti'. Quella voce della quale si fa fatica a fidarsi a meno che
non ci sia una conferma l fuori in qualche libro, in qualche colta citazione o in qualche complicato
studio esoterico. Quella voce che il contatto diretto con l'internet spritual-metafisico che sempre
a nostra disposizione ma che si palesa soltanto quando buttiamo a mare tutte le influenze esterne
compresi i nostri libri sacri e tutto quello che veneriamo come 'necessario' alla nostra crescita.
Imparando a stare (e a fare) da soli ci si d il permesso di crescere e l'autorizzazione a fare senza
aspettare che altri siano d'accordo, che il guru ci dia l'iniziazione, o che qualcuno venga con noi.
Perch questo che molti di noi fanno, smettono di crescere in attesa che qualcuno li approvi, li
rassicuri, o li accompagni. Pu essere la figura di un pap che non c' mai stato che proiettiamo sul
maestro spirituale, o la famiglia che non abbiamo avuto che cerchiamo di compensare entrando in
un gruppo di pratica, fatto sta che tutto questo prima o poi diventer un denso e appiccicoso stagno
che ci impedir di proseguire per la nostra strada costringendoci a rimanere laddove non abbiamo
pi nulla da imparare, e manterr la nostra energia ed evoluzione ai livelli medi che gli altri
potranno sopportare. Eh gi, perch diventare grandi far saltare su tutte le furie tutti i pendoli a cui
vi agganciate, e molti degli 'altri' (guru compresi) che vi attorniano non sono interessati a farvi
crescere quanto piuttosto a tenervi a un livello di mediocrit nel quale possono gestirvi meglio,

quindi anche loro si incazzeranno quando vi troverete a mettere in discussione i loro agganci su di
voi. Ma tant' che questa una strada necessaria per quanto difficile, e quando scoprirete la risorsa
illimitata di energia cui potete attingere nel silenzio e nella solitudine non avrete pi dubbi sul fatto
che imparare a stare da soli e bastare a s stessi il primo passo per lo sviluppo del proprio potere
personale.

Ram Dass, Be Here Now , estratto.

Vai oltre, vai oltre, vai oltre l'oltre


Saluti a colui che va...
Oltre persino il concepire un luogo oltre cui andare oltre
Chi cos avventuroso da voler intraprendere questo viaggio?

Hai realizzato quando hai iniziato questo viaggio per arrivare a destinazione che non arriverai mai a
destinazione?
In questo processo tu devi morire..
devi morire..
un viaggio molto molto duro, e con grandi requisiti ..vogliamo volontari
Ora: faremo in modo che questo viaggio sia il pi confortevole possibile, ma devi realizzare che
dopo che avrai attraversato la fascia di van allen raggiungerai un'altra fascia di frequenze che ti
frigger completamente
e tu morirai.
Ma li rimarr di te, la tua essenza.
Allora, vuoi offrirti volontario? Sei pronto?
"Beh ma non potremmo fare una speciale tuta isolante?"
No, mi spiace non possiamo farlo. Ma se creerai abbastanza propulsione ci sar qualcosa che ti
spinger,
che romper le barriere e attraverser l'altro lato. Non possiamo davvero definire
ci che sarai ma sarai qualcosa che va oltre questo, oltre ci che sei...
Perch qualcuno dovrebbe voler fare un viaggio del genere?
Avventura?
Be' la caratteristica dell'avventura che l'avventuriero vuole andare in giro ed avere delle avventure,
e se sar distrutto nel processo non ci sar pi un avventuriero che possa avere un'avventura.
Ma vedi, c' qualcosa che spinge una persona verso questo viaggio, indietro nel tempo, in
profondit c' una memoria, c' qualcosa dentro ognuno di noi che viene da oltre quel velo
Oltre quel luogo della nostra nascita , ed come se avessi assaggiato qualcosa del tuo passato che
era cos in alto, cos pieno di energia che niente che tu possa mai sperimentare coi tuoi sensi o coi
tuoi pensieri potrebbe mai essere abbastanza
Da qualche parte, dentro, tutti sanno che c' un luogo che totalmente soddisfacente, non un
disperato guizzo di soddisfazione, uno 'stato' di soddisfazione.
Potrai far esperienza di una disperazione che non hai mai conosciuto prima...Bene! Perch
attraverso la disperazione e la resa arriverai pi vicino a quello stato.
Vieni, e arrenditi.
E quello che ti tiene lontano da quel luogo che pu darti quel sentimento totale di esperienza, di
conoscenza, di soddisfazione:
tutti i tuoi atteggiamenti e comportamenti, tutti i tuoi pensieri, tutti i tuoi modi di organizzare il
mondo, tutti i tuoi piani, tutti i tuoi giochi, il tuo esplorare.
Alcuni di noi iniziano questo viaggio senza essersi alzati e offerti volontari (non funziona in questo
modo, non che abbiate scelta e offrirvi volontari o meno), questo non il modo in cui funziona.
E' come se voi foste spinti propulsivamente verso il viaggio.

Come la falena verso un fuoco.


Eppure non c' nessuno che vi spinga, nessuno vicino a voi che vi dica: vai!
Non funziona nemmeno cos.
E' un po' pi simile all'immagine di un bruco che rinchiude se stesso in un bozzolo per poter passare
attraverso la metamorfosi.
Per poterne emergere come una farfalla il bruco non dice ecco ora mi immerger dentro questo
bozzolo e ne uscir come una farfalla.
E' un processo inevitabile.
E' inevitabile,
Deve accadere in questa esatta maniera.
Cambiare linea di vita
Uno studente di Qigong che cercava di guarire da gravi infermit attraverso la pratica, chiese
al suo maestro "Quando guarir dalle mie infermit con il Qigong?" , il maestro rispose
"forse mai....", al che lo studente indignato replic "allora perch dovrei continuare a
praticare?" , e il maestro rispose "perch potresti guarire da un momento all'altro!"
In queste poche righe c' la risposta a tutti coloro che negli anni hanno fatto a me, a s stessi e ad
altri la domanda "perch pur facendo le pratiche, gli esercizi, le visualizzazioni, i riti e i mantra,
perch pur mettendomi nella risonanza del cambiamento, perch pur avendo fatto tutto ci che c'era
da fare, la mia vita non cambiata?". Quando decidi di cambiare la linea di vita e di farlo con
strumenti della coscienza, l'atteggiamento pi auspicabile proprio quello suggerito dal maestro di
cui sopra.
Molto spesso la linea di vita non si sposta per mancanza di fermezza, di decisione, e di costanza.
Manca quella consistenza di intenzioni che permette alla tua linea, alla fine, di scivolare verso altre
mete. Spesso getti la spugna poco prima che le cose inizino a cambiare, e molto spesso sei troppo
preoccupato di constatare se stiano cambiando oppure no. L'approccio suggerito per i maghi erranti
: "per piacere distaccatevi da ogni risultato!". Decidi (perch di una semplice decisione si tratta..)
che pouoi riuscire a essere pace, quiete, equanimit anche senza il tuo tanto desiderato obiettivo.
Stai andando verso il tuo scopo, qualunque esso sia, e cerchi di portare nella realt la tua
materializzazione, ma sei sereno interiormente anche se questo non dovesse mai avvenire.
La tua linea di vita cambier, sia che la 'cosa' desiderata arrivi, sia che non arrivi, ma cambier in
virt del lavoro che hai fatto, piuttosto che dell'ottenimento.
Un ultimo appunto: molto spesso la linea di vita non cambia perch siamo segretamente affezionati
ai nostri mali, sia fisici che mentali. Usiamo il dolore come una maschera e un vestito col quale
presentarci al mondo, e ci sentiamo importanti attraverso di lui . Molto spesso la linea di vita non si
sposta perch per molti di noi comodo stare male. Anche qui, l'unica soluzione rimane una ferma e
irrevocabile decisione di abbandonare ogni lamento, ogni tentativo di esibire il proprio dramma, di
parlarne e di condividerlo. Solo cos si pu smettere di dargli attenzione ed energia e permettere alla
linea di vita di scorrere verso altre destinazioni.

Il Metdo Silva, la semplicit e ci che veramente siamo.


Non mi era mai capitato di rifare il Silva due volte in un anno, per una serie di coincidenze. Ma ogni
volta arrivo sempre alle stesse conclusioni,oramai da anni. E' uno dei migliori corsi di sviluppo
psichico e di contatto con le dimensioni sottili, che io conosca. E' una di quelle esperienze che vedi
funzionare sempre, comunque e costantemente, e tutti coloro che vi partecipano ne escono con la
netta sensazione di avere in mano uno strumento potente, uno strumento per tutta la vita. In un
epoca in cui molti workshop pi blasonati promettono molte meraviglie e risultati che raramente
concretizzano, il Silva rimane uno di quelli meno noti, se non da una pi antica fascia new age di
persone. Il Silva promette molto meno di quello che effettivamente da. Lo si conosce per lo pi
come un corso di controllo mentale, al massimo di rilassamento, spesso e volentieri associato alla
pnl (con cui non ha nulla a che spartire). Ma il Silva molto di pi. E' un training per essere efficaci
a livello psichico. E' il punto d'entrata pi democratico che io conosca alle pi sottili regioni della
coscienza, alla guarigione del corpo e della mente, all'arte di creare una realt migliore per se stessi
e agli altri. Viene portato in giro da pi di cinquant'anni senza squilli di trombe o pubblicit strane,
senza troppo starnazzare, e, ripeto, funziona assolutamente meglio di quasi qualunque cosa io abbia
sperimentato in merito. Il Silva Mind Control riflette alla fin fine il carattere e le modalit del suo
fondatore, Jos Silva, un 'sempliciotto' (come lo chiamavano alcuni dei suoi contemporanei) che da
zero e senza quasi nessuna istruzione 'ufficiale' riuscito a costruire un metodo di incredibile
efficacia, diffonderlo in tutto il mondo, e aiutare milioni di persone a migliorare la propria esistenza.
Quello che mi ha sempre colpito della storia di Silva la capacit che aveva di non rimanere mai
bloccato nelle difficolt ma riuscire a tirare sempre fuori soluzioni brillanti a problemi enormi quali
la perdita dei genitori in tener et, l'assenza di istruzione formale, la mancanza di risorse
economiche... l'altro fatto che balza all'occhio leggendo la sua biografia, come e quanto Silva si
sia sempre fidato del suo flusso e della voce interiore, gi dai primi anni della sua vita, cosa che lo
ha portato a seguire sempre le sue intuizioni, ad avere un 'sogno' (come ogni mago errante che si
rispetti) e a realizzarlo contro ogni probabilit. In una conferenza che ho avuto la fortuna di
ascoltare, fa un paio di affermazioni che mi hanno lasciato stupito, ammirato e che mi hanno dato la
misura di come lo spirito lavora attraverso le persone. La prima "Se avessi fatto studi scolastici
regolari, probabilmente non avrei potuto mettere insieme il Metodo Silva, perch avrei avuto troppe
'nozioni scientifiche' che affermano che questo o quello non pu essere fatto. Non avendo tutte
queste 'nozioni' probabilmente avevo una mente un p pi libera anche se questo mi costato
spesso lo scherno da parte di scienziati e accademici". In questa frase io rivedo una assunto basilare
del mio modo di concepire la ricerca interiore, che non pu mai essere disgiunta da un senso di
scopo personale, e che afferma che la 'semplicit' dello spirito, mentre la 'complessit', la
'mentalizzazione', la comprensione mentale, le 'teorie' sono dell'ego. Lo spirito agisce, come ha fatto
Silva in tutta la sua vita. Non c'era spazio in lui per l'intellettualismo, quanto piuttosto per l'azione
ispirata. L'altra affermazione che ho amato molto che "siamo qui unicamente allo scopo di
'risolvere problemi' e migliorare la vita a noi stessi e agli altri", senza se e ma e senza tante teorie e
giri di parole. Ecco perch, secondo me almeno, il Silva Mind Control (o metodo Silva come
conosciuto oggi) rimane uno degli strumenti di sviluppo psichico e di accesso ai mondi pi sottili,
meglio funzionante che io conosca. Non ha troppi mentalismi, troppe teorie, troppa pomposit come
molte altre tecniche che conosco e ho studiato, non ha tanti giri di parole, non cerca importanza, e si
dimostra attraverso se stesso con i risultati. Praticamente tutti i partecipanti alla fine del corso hanno

dei punti di riferimento soggettivi attraverso i quali possono provare a se stessi di avere capacit
psichiche ben definite e un ottimo strumento per allenarle nel tempo. Le parole chiave per me sono,
'semplicit' ed 'efficacia'. Possono farlo tutti perch semplice. E ultimamente sto scoprendo dei
fatti sconcertanti riguardo la 'realt' sottile che sono direttamente collegati con la nostra abitudine a
voler lavorare duro e a voler rendere tutto estremamente complicato. Sto capendo che pi i sistemi
di sviluppo interiore risultano complessi, articolati, difficili, pi la sotto c' quasi sicuramente un
ego che sta ingannando il povero ricercatore, mettendolo su una strada complicata sulla quale
probabilmente perder anni della sua vita senza giungere a nulla se non un nuovo cumulo di belle
nozioni da sfoggiare in qualche salottino. Sto scoprendo che la realt si addensa intorno alle 'cose
complesse' e che qualunque complessit di cui vogliamo convincerci diviene limite, resistenza,
densit. Ecco perch preferisco tra gli altri il metodo Silva. Perch ci dimostra che le cose possono
essere davvero tanto pi semplici. Che contattare l'intelligenza superiore pu passare per altri canali
che non quelli 'esotericamente' riconosciuti ufficiali. Ci fa capire che le capacit extrasensoriali non
sono un'inutile ammennicolo per maghetti esibizionisti ma sono a conti fatti una utile modalit per
risolvere problemi a noi stessi e agli altri, e che questi 'poteri' sono in effetti nient'altro che capacit
di base che tutti abbiamo perch siamo fatti in quel modo e non c' niente di sovrannaturale,strano
od occulto in tutto ci.
Siateci!
Alcuni si sono persi cercando la strada, la via, i segnali. Alcuni stavano aspettando segnali dallo
spazio... altri dalla terra cava.. qualcuno rimasto immobile in meditazione mentre la vita gli
passava sotto il naso. Ma se cercate davvero la trascendenza non da qualche altra parte che dovete
andare se non qui. Non un altro tempo che dovete aspettare se non 'ora'. Tutto il resto saranno i
tentativi di fuga della vostra mente-ego. Non ci sono altre tecniche da imparare, altre energie da
contattare e altri chakra da aprire, che sono altre storie che vi raccontate per non fare l'unica cosa
che dovete davvero fare: stare qui, guardare il dolore e trasformarlo. Guardare la gioia e
trasformarla. Guardare gli attaccamenti, le avversioni e trasformarle.. e poi andare oltre. E mi
dispiace ma non c' un'altra dieta da seguire, un'altra alimentazione da adottare, e se questo vi sta
polarizzando sul 'noi siamo buoni, loro no' allora forse dovreste rivedere le vostre posizioni. Non c'
nulla, davvero nulla che dobbiate fare se non essere voi stessi, al 100%. Passare attraverso la densit
significa guardare la spazzatura e pulirla, e questo non pu essere fatto pensando positivo, ripetendo
affermazioni o cercando di evitare il problema. Il problema va guardato e trasformato passandoci
attraverso, il dolore va ascoltato, vissuto, attraversato come un lungo corridoio che vi porter
dall'altra parte. Siamo qui per giocare un gioco complesso di cui stiamo ancora scoprendo le regole,
quindi permettetevi di fare stupidaggini, di non essere perfetti, musoni, accademici, permettetevi di
non essere troppo spirituali. Ridere e prendersi poco sul serio fa parte del viaggio. Se ancora state
cercando la perfezione ripensateci, la perfezione non esiste, ed un ideale abbastanza antipatico.
Siate imperfetti, perch nella vostra imperfezione trovate tutto il materiale per lavorare, e i vostri
difetti, le mancanze, le abitudini, i vizi e le asimmetrie sono esattamente il vostro datore di lavoro
per questa incarnazione. L'universo vi finanzier (letteralmente) per prendervi in carico la loro
trasformazione. E non c' bisogno di intraprendere viaggi in terre lontane, India, Cina, Giappone o
quant'altro per cercare una 'bella energia'. La 'bella energia' la create stando totalmente qui, con
quello che c', essendo pienamente e totalmente voi stessi e creando intensit nel momento presente
per quanto brutto il momento presente vi possa sembrare. L'energia va dove va l'attenzione, e se
siete attenti a quello che fate ogni vostra azione diventa un atto sacro, pieno di energia, in grado di
guarire voi stessi e quelli intorno a voi. Ma non funzioner se non imparate a stare qui e a dissolvere
le vostre emozioni negative e i vostri tentativi di fuga. E se non imparate agirete per sempre da

dietro la sfocatura che l'inconscio mette sul reale. La sfocatura il vostro problema e la vostra
soluzione. La sfocatura la somma di tutte le emozioni negative, pensieri e decisioni sulla
realt...ah!! Le decisioni.... le convinzioni, gli schemi.. che ne dite di buttare tutto a mare?
Soprattutto buttate a mare tutto quello che 'sapete' la vostra 'cultura', la 'conoscenza', la 'filosofia', le
conoscenze 'spirituali', le 'tradizioni'.. la vostra sfocatura si nutre di questo materiale, cresce e si
addensa attraverso tutto questo 'sapere' e crea staticit, cristallizzazione, polarit. Crea stasi, in
definitiva. Troppa cultura vi impedir di essere nel flusso, e vi proibir l'accesso a stati di coscienza
superiori. Il mio consiglio di buttare via tutto ci che sapete o credete di sapere, e non c' mai
stato un momento migliore per farlo di 'adesso'!

"La gente troverebbe trascendenza e trasformazione nei panini del mcdonald, se questo fosse
tutto ci che avesse."
Patton Oswalt, Zombie Spaceship Wasteland
Lasciate andare e siate felici
L'attaccamento la causa di ogni male. Attaccamento a un'idea, a un'opinione, attaccamento a una
posizione, a un periodo della propria vita, a un ruolo. Attaccamento alle cose o alle persone. E cos
cerchi di fermare il flusso, che di esser fermo non ne vuole sapere. Cerchi di congelare il tempo e la
vita in forme pensiero statiche e senza alcuna vitalit, in credenze senza alcun valore. Cerchi di
avere ragione e di dire che l'hai subita troppo grossa per lasciarla andare, che sono stati troppo
cattivi per perdonarli e che la vita stata troppo dura con te. Ti attacchi alla tua sofferenza con la
quale ti rappresenti, ne parli, ti lamenti, la esibisci continuamente come un trofeo. L'attaccamento
accresce la stasi, la cementificazione, e in generale l'inerzia di quelle vite che sembrano non andare
da nessuna parte. Incontro tutte queste persone con problemi fisici, economici, psicologici, nella
maggior parte delle quali il solo vero intoppo la loro incapacit di lasciar andare qualcosa o
qualcuno. L'attaccamento il male pi acuto e l'unico vero male a mio avviso. Se vado a scavare
nella vita delle persone trovo sempre che tutto il loro malessere nasce da una opinione sulla realt,
una decisione presa chiss quanto tempo fa, di considerare la vita in un certo modo, congelandola
cos in convinzioni folli. E allora cerco di capire come questa decisione sia stata presa, chi ne erano
gli attori protagonisti, chi le comparse, quali le atmosfere. Scavo alla ricerca di quella sfocatura che
rende le persone tristi, affrante, ammalate. E quasi sempre trovo una o pi decisioni che non sono
state mai pi messe in discussione, trovo giudizi, opinioni, prese di posizione che hanno
cristallizzato una vita in direzione del dolore. Trovo che le persone si attacchino a queste
convinzioni dolorose con le unghie e con i denti. E ho scoperto che l'arte di lasciar andare
veramente ci che salva la vita. La capacit di rinunciare al proprio dolore per quanto grande e
giustificato possa sembrarci, cos come la possibilit di essere altro da quello che si stati finora,
ci che ci pu portare al prossimo passo del nostro percorso, fuori dalla palude di giudizi e opinioni
che ancora riteniamo veri. La disposizione interiore ad ammettere di avere torto, ad abbandonare
luoghi, persone, situazioni, identificazioni e periodi della propria vita ci che decongestiona,

sfiamma e guarisce le persone. Lasciar andare in profondit significa scaricare le forme pensiero
degenerative che abbiamo collezionato in una intera esistenza (e anche nelle precedenti se credete
alla reincarnazione) e permettere alla realt di scivolare verso nuove forme. Lester Levenson
affermava che tutta la realt della nostra esistenza si basa su una decisione soltanto: o lascio andare
qualsiasi pensiero ed emozione abbia in mente, o trattengo. Se trattengo continuo a perpetrare la
follia di una esistenza diretta da un io piccolo che crede nell'avere ragione (il cosiddetto karma, al
quale tutto sommato non credo pi). Se rilascio entro nel flusso e nella fluidit. Ma la decisione
sempre mia, in ogni momento e ad ogni passo. Per questo continuo a ritenere l'arte del rilascio come
una delle pi sofisticate metodologie della coscienza, a discapito della sua semplicit. A molti di
quelli con cui l'ho condivisa cambiata la vita. E sicuramente cambi me quando molti anni fa il
mio primo insegnante di rilascio, alla mia dettagliata esposizione di tutti i miei complicatissimi e
pesantissimi problemi esistenziali e fisici, rispose sorridendo come se niente fosse 'questa la storia
che ancora ti racconti... ora puoi lasciarla andare?'.
L'ego EGOISMO
E va bene, l'ego passato di moda. Se dici Ego negli ambienti spirituali adesso ti guardano come se
fossi uno vestito male a una sfilata, perch il termine stato talmente abusato da risultare
quantomeno noioso. E va bene. L'ego adesso te lo devi prima costruire per potertene disfare
qualsiasi cosa questo significhi. E va bene. Quello che non va bene per me, che tante volte non ci
si accorge quanto sia molto pi semplice e meno ovvio considerare l'ego come la quantit di
egoismo e concentrazione unicamente su se stessi e quanto questo piccolo particolare venga
trascurato. A mio parere l'ego e l'egoismo vanno di pari passo. La riduzione dell'ego e l'aumento
dell'interesse genuino verso gli altri sono, d'altro canto, direttamente proporzionali. Ho notato che
l'egoismo stranamente cresciuto in questi ultimi mesi, nella direzione di una maggiore chiusura
mentale in difesa delle proprie personali opinioni, mentre invece molti dichiarano che c' un
risveglio planetario in atto. Ho notato come molta gente per paura abbia preso la spiritualit come
l'ennesimo modo per darsi importanza, per sottolineare il proprio 'avere ragione', la propria aura di
unicit, di specialit...noto una marea di insegnanti, percorsi e discepoli che si sono scordati il fatto
che l'amore , di fatto, considerazione, apertura, tolleranza, integrazione delle differenze,
accoglienza, ascolto, empatia e non divisione, esclusivit, altezzosit. Tutto sommato nei percorsi
spirituali siamo troppo occupati a migliorarci, a raggiungere il nirvana e a coltivare siddhi, piuttosto
che cercare di essere pi gentili, onesti, compassionevoli e pazienti con i nostri simili. Perch questo
richiederebbe di essere davvero consapevoli del proprio mondo interiore e di regolare le proprie
emozioni e i propri pensieri, richiederebbe di non essere nell' EGO-ismo. Riuscire a non litigare con
qualcuno che ci sta antipatico e accettarlo, amandolo, come diceva il nazareno, richiede una forte
dose di centratura, che molto pi difficile a mio avviso del meditare 3 o 4 ore al giorno.
Su alcuni vecchi appunti di un corso che seguii tanto tempo fa ho letto questo:
"A un certo punto ho capito che si riduceva tutto all'essere una persona migliore in pensieri e azioni.
Tenere l'occhio fisso su Dio per me significava esclusivamente lavorare sui miei difetti, sulle mie
emozioni sballate, sui miei errori passati e presenti e cercare di migliorarmi. E tutto il resto mi
stato dato in aggiunta. Doni spirituali, materiali e fisici sono stati il risultato del fatto che ho cercato
di sposare la causa dell'essere una persona sempre meno egoista, meno arrabbiata, impulsiva,
scostante, sempre meno centrata su se stessa, sempre meno motivata da scopi puramente personali.
Ho iniziato a chiedermi, come posso manifestare qualcosa che sia utile a me stesso e agli altri? E

tutto il resto mi stato dato in aggiunta"


Il fatto che ci si preoccupi e si faccia davvero poco per il prossimo perch si hanno troppi problemi,
lo scaricare la propria ansia, astio, rabbia e angoscia sul mondo e sui propri simili perch riteniamo
che la vita sia difficile e ingiusta con noi, sono inoltre direttamente collegati al fatto che a molti di
noi non si realizzano materializzazioni, visualizzazioni, e miglioramenti desiderati.
Recita cos un vecchio testo di magia:
"Con la fede e le intenzioni oneste, con pensieri esenti di egoismo e un desiderio sincero di felicit
per s e per gli altri, otterrete quello che vorrete. Ma se albergano nel vostro cuore idee di invidia,
d'orgoglio, di odio, di vendetta o di gelosia; se, guidato dall'egoismo, ricercate la soddisfazione dei
vostri desideri a detrimento della felicit o della tranquillit degli altri [...] non otterrete che risultati
effimeri o forse anche nulla"
Ma noi ci siamo preoccupati di tutto meno che di essere persone migliori, ci siamo preoccupati del
pendolo, del cristallo, della concentrazione, della visualizzazione, della presenza, del karma e della
reincarnazione, ma quasi mai di non rispondere male a chi ci irritava, a non innervosirci in fila alla
posta, a non maledire chi ci sorpassa malamente in auto. In breve ci siamo occupati molto poco
dell'"ama il prossimo tuo" e molto di pi dell' "ama te stesso". E io asserisco che non esiste crescita
spirituale, materiale o vera guarigione fisica laddove non aumenti la quantit di amore che siamo in
grado di provare per qualunque essere umano. Ritengo che non esista legge di attrazione laddove
non siamo capaci di controllare i nostri sbotti di rabbia, rancore e agitazione, i nostri difetti, le
nostre abitudini. Ritengo che a nulla valga la crescita spirituale senza un aumento dell'armonia con
gli altri, e che non importa quanto uno creda di essere arrivato in alto se non capace di relazionarsi
con equanimit a qualunque persona o situazione la vita gli metta sotto il naso.

Riprogrammare il subsonscio, la consistenza, la fede


Mornah Simeona affermava del subconscio che come un bambino, e, come tale va educato
essendo insistenti, gentili, quasi pedanti con lui..bisogna essere estremamente pazienti al punto di
essere accondiscendenti. Il bambino pu essere capriccioso fino al punto di diventare malvagio, pu
essere un terribile nemico, pu creare sintomi, incidenti, e altre coincidenze nefaste pur di attrarre
l'attenzione del mondo su di lui. I lati del subconscio meno comprensibili sono proprio questi, a mio
avviso.. la sua totale accentratura solo su se stesso, il suo bisogno di essere speciale, di essere al
centro del mondo, ed precisamente questo su cui cadiamo spesso e volentieri quando ci mettiamo
a fare pratiche e discipline di qualche tipo, tendiamo immediatamente a volerci sentire unici,
speciali, particolari. Ma questo sarebbe un problema secondario rispetto al fatto che non ci
rendiamo conto che per riprogrammare il subconscio, o meglio, per rieducarlo, possono volerci
mesi, anni di lavoro e che ui far di tutto per farci smettere, usando mille stratagemmi tra i quali, il
pi bastardo di tutti, il messaggio: "MA QUESTO ESERCIZIO NON FUNZIONA!!". Ogni volta
che do delle pratiche a qualcuno molto spesso il qualcuno in questione si limita a poche settimane di
pratica per poi abbandonare il tutto affermando che 'non funziona' o che gli serve 'qualcosa di pi
veloce e incisivo'. Si cerca l'atto psicomagico, la parola di potere, il viaggio astrale, l'esperienza

'strana' e il contatto con lo spirito guida per avere 'prove' dell'esistenza di quel qualcos'altro che
darebbe senso alla ricerca, e non ci sarebbe niente di male in tutti questi strumenti se non il fatto che
spesso e volentieri diventano piccoli sprazzi di luce nel buio totale dell'inconsapevolezza. A nulla
vale una esperienza in astrale se non c' una totale rieducazione di quel torrente incontrollato di
immaginazione inconscia che dirige le nostre vite attraverso i suoi invisibili fili. A nulla vale un
contatto con lo spirito guida fintanto che non riusciamo a tenere le redini dei nostri impulsi pi
bassi, se non riusciamo a gestire la rabbia, l'ansia, l'attaccamento al desiderio, la fretta di arrivare al
risultato. Quand'anche lo spirito guida mi desse un consiglio utile difficilmente riuscir a metterlo
in pratica se non conosco e non so guardare i meccanismi del subconscio e tutti i suoi trucchi. Ecco
perch sono e continuo ad essere un grande fan del concetto della riprogrammazione del
subconscio, della lenta, metodica, e continua ridirezione del flusso dei propri pensieri e delle
proprie emozioni piuttosto che delle pillole 'una botta e via'. L'arte di creare forme pensiero potenti
e durature e di dirigere le nostre esistenze dal punto di vista della coscienza dipende unicamente da
questo, dalla capacit di insegnare al subconscio a fare ci che vogliamo che faccia, eliminandone o
riducendone i difetti o le storture, e aumentando le sue virt. A questo scopo vi racconto la
testimonianza di lettrice del blog. Questa ragazza inizi a fare gli esercizi di Emmet Fox (i
cosiddetti trattamenti spirituali) per il tempo consigliato sull'articolo ma si rese conto che in quelle
poche settimane nulla era cambiato per lei, quindi mi scrisse sconsolata ed io le consigliai di
continuare la pratica, dicendole che per riprogrammare il subconscio potrebbero volerci pi di tre o
quattro settimane (c' ancora chi afferma che bastano 21 giorni, ma ritengo che sia un p una
leggerezza crederlo). Lei continu per altri due o tre mesi...ancora niente...continu per altri mesi,
poi dopo pi di un anno mi scrisse ancora dicendomi che, ancora nulla di preciso si era manifestato
per lei, tuttavia provava come un senso di pace e di 'sollievo' rispetto alle cose che aveva chiesto. Le
dissi che quel momento era fondamentale. Il subconscio aveva allentato le sue resistenze e aveva
'accettato' le nuove abitudini (quindi era stato riprogrammato) ed ora mancava davvero poco allo
spostamento su un'altra linea di vita. Giorni fa mi ha scritto riferendomi che, in effetti, lo
spostamento avvenuto. La curiosit che all'inizio non se n'era neanche accorta...per lei la
'programmazione' , il 'rito' di fare gli esercizi era diventato un piacere, una abitudine e non stava pi
pensando ai risultati, quanto piuttosto stava godendosi lo stato di pace interna che aveva raggiunto.
Inoltre, mi scrive, il suo livello di fede era notevolmente aumentato, la sua sensazione di fondo era
gi da tempo la certezza che le cose sarebbero arrivate. Questa storia mi ha testimoniato per
l'ennesima volta che per riprogrammare il subconscio ci vogliono alcuni ingredienti non facili da
veicolare e da includere in una pratica: ci vuole consistenza, ossia la continuit e la ripetizione di
una pratica. Ci vogliono fiducia, e aspettativa che le cose prima o poi accadano, come carburanti di
una qualsiasi pratica. Ci vuole pazienza, accondiscendenza col subconscio, ci vuole la fermezza di
continuare a praticare anche laddove non si vedano risultati immediati. E infine ci vuole una buona
dose di distacco e di capacit di essere felici 'a prescindere' dal risultato.

A proposito dei media (un messaggio di Paxton Robey)


Vorrei dirvi due parole a proposito dei media.
Ma prima di questo voglio ripassare (ancora!) il vero motivo della vita sulla terra. Preparate i vostri
scaffali mentali cosicch possiate memorizzare alcune di queste idee senza dover dare giudizi
istantanei su di loro, giudizi come questo ridicolo o impossibile!. Far delle affermazioni
abbastanza assolute, e le affermazioni assolute possono distruggere il nostro bisogno di essere
arrabbiati, offesi da quello che sta accadendo attorno a noi. I nostri ego hanno bisogno di giudicare
gli altri ignoranti, stupidi o sbagliati per poter sentire se stessi come giusti o istruiti, per poter dire di
noi che 'noi sappiamo'. L'auto-valore per l'ego sta nell'avere ragione e ha sempre bisogno di credere
nelle vittime e nell'ingiustizia. E' ovvio per l'ego che molto di ci che accade nelle nostre vite sia
sbagliato. I grandi maestri che ci sono stati nel passato, alcuni dei quali sono ancora in giro sulla
terra (sono addirittura migliaia), non hanno mai creduto in niente su questa terra che avesse bisogno
di essere messo a posto. Non ci hanno mai detto di dare la caccia ai cattivi. Non ci hanno mai detto
che ci fossero dei cattivi. Non hanno mai spedito eserciti per sconfiggere i malvagi. Non ci sono
cattivi. C' solo una illusione creata da noi stessi che esiste solo nelle nostre menti.
Non importa molto quanto ci mettiamo ad arrivare a capire la vita e come essa funzioni sulla terra.
Possiamo continuare ad incarnarci e continuare a credere in ogni incarnazione che le cose siano
sbagliate, nella nostra vita e sul pianeta. Arriveremo prima o poi alla realizzazione che esiste solo
amore a dispetto delle apparenze, ma potrebbe essere un lunghissimo viaggio, a meno che non
accettiamo l'aiuto delle nostre guide.
O esiste una sorgente amorevole d'amore che sorregge tutto ci che c' oppure non esiste nulla del
genere. Non ci sono sfumature. Nel primo caso non avremmo nessun problema, nel secondo non
avremmo nessuna speranza.
Quando le emozioni piacevoli o spiacevoli emergono, tempo di mettere tutto nella giusta
prospettiva. Qual questa prospettiva?
Quando ci incarniamo sul pianeta terra stiamo volontariamente entrando in un grande cinema. Un
cinema tecnicamente perfetto con uno schermo olografico, suono in surround, piena immersione e
sovraccarico di stimoli sensoriali per tutta la durata del film. Deve essere davvero reale per essere
credibile, cos come al cinema bisogna che le luci siano spente per credere di essere davvero nel
film.
Dopo tutto illusione al suo meglio.

Quando le luci tornano diciamo a noi stessi stato veramente spaventoso come film. Wow! Mi
piaciuto!. E sapevamo che lo spettacolo su questa terra doveva essere cos credibile da farci
dimenticare a tratti che non fosse reale, se volevamo godere dell'opportunit di crescere, imparare e
finalmente laurearci in questa scuola.
Siamo scrittori, produttori e direttori del nostro peculiare film. Non ci sono due persone che stanno
guardando lo stesso show. Creiamo la sceneggiatura, la scenografia e scegliamo le comparse fino ai
titoli di coda. Potete vedere quanto sia perfetto il risultato di questo training- audio- video, niente
in questo film esiste senza che noi lo abbiamo intenzionalmente voluto.
Niente casuale o accidentale, niente accade per caso, nel nostro cortile come intorno al mondo.
Noi abbiamo inserito nel film tutto ci che c', non solo le nostre relazioni e i nostri amici e il nostro
lavoro, ma ogni cosa che arriva alla nostra consapevolezza. Qualunque cosa arrivi alla nostra
consapevolezza, in qualsiasi modo vi arrivi, ce l'abbiamo messa per un motivo. Pu arrivare dai
cinque sensi oppure attraverso qualcuno che ci fa notare quanto sono cattivi quelli l fuori e
quanto orribili siano quelle situazioni. Ma ne abbiamo creato ogni millimetro e alla fin fine tutto
ci esiste solo nelle nostre menti.
Facciamo esperienza di qualsiasi cosa attraverso le nostre menti. Non c' nulla al di fuori della
nostra mente, niente esiste nella realt REALE, eccetto che nella nostra mente. C' solo MENTE. E'
vantaggioso controllare i nostri pensieri? O dovremmo semplicemente reagire a quello che ci viene
messo di fronte e dire beh, questa la vita, come se fossimo vittime di ci che c' 'l fuori'?
Perch abbiamo incluso le scene che abbiamo scelto di mettere nel nostro film?
Perch siamo studenti saggi e brillanti apprendisti.

Abbiamo avuto una riunione di lavoro con i nostri consiglieri, guide e arcangeli ben prima che
prendessimo la decisione di incarnarci. Abbiamo firmato contratti con i nostri compagni attori per
assicurarci che avremmo avuto esattamente le esperienze di cui avevamo bisogno per incrementare
la nostra comprensione della 'vita' e del suo scopo, e di ci che pu fare per noi mentre ci spostiamo
gradualmente verso la felicit e il risveglio.

Sapevamo molto, molto bene ci che volevamo imparare e sapevamo che dovevamo attraversare la
vita in maniera differente da come avevamo fatto l'ultima volta se volevamo massimizzare i risultati
dell'apprendimento e quindi la crescita e la felicit in questa vita. Ci significa che sapevamo che
avremmo potuto spostarci verso l'obiettivo della felicit e dell'amore se fossimo riusciti a fare la
cosa giusta ogni volta che si fosse presentata una opportunit.

Fare la cosa giusta include cose che abitualmente non amiamo affatto fare, come ad esempio
perdonare quando il perdono sembra impossibile.

Tutta la verit semplice. Solo i nostri ego credono in ci che complesso e intricato. La
sopravvivenza dell'ego dipende dalla sua capacit di portarci a rifiutare questa semplice verit.
L'ego per definizione un credere alla separazione da tutto ci che 'fuori' da noi. Ma non c'
niente 'fuori' da noi (che una di queste semplici verit). Quindi se arriviamo alla comprensione di
essere uno col tutto non esiste pi un EGO.
In effetti se siamo separati dal tutto allora la nostra sopravvivenza dipende totalmente dal
distruggere i cattivi prima che i cattivi distruggano noi. Ora, SENTITE come le vostre emozioni
entrano in gioco quando leggete questo. Le emozioni emergono quando incontriamo parole o
esperienze che ci collegano al nostro passato in una maniera che conferma o contraddice i nostri
vecchi sistemi di credenze, in genere sistemi di credenze privi di fondamento. Tutto va bene per
quello che . E' tutto OK cos come . Questo significa qualsiasi cosa, anche guerre, economia che
non funziona, e cos via.
Dio, o la sorgente, o il creatore, o lo Spirito (usate i vostri termini) AMORE. L'AMORE non
permette nessun male, ma permette alle illusioni di essere usate come strumenti di apprendimento.
Ogni studente sulla scuola terra ha l'opportunit di pianificare il suo risveglio che accade nel
momento in cui decide di aver appreso ci che ha scelto di imparare attraverso eoni di vite.
Risvegliarsi significa avere memoria della nostra divina natura e ritornare alla nostra
consapevolezza cosciente di questo. Gioia, beatitudine, pace, amore. E molto altro ancora. Il
risveglio mentre si in un corpo fisico molto pi semplice quando la coscienza di gruppo di
supporto o positiva. Questo uno di quei momenti. Ogni 26 mila anni emerge la pi favorevole
delle energie, che proprio quella che c' ora in giro.
Le persone non si risvegliano (o molto raro) durante una incarnazione che non hanno pianificato
per questo scopo.
E' molto raro per le anime deviare dal loro percorso prestabilito pi di un tot, durante una
incarnazione. Quando prendono decisioni buone come essere amorevoli o perdonare in ogni
situazione, questo fornisce una possibilit drammaticamente maggiore di risveglio o almeno di
essere felici in questa e nelle prossime esistenze. Fare scelte amorevoli e positive in questa vita pu
salvare millenni di vite di conflitto e sofferenza in futuro.
Abbiamo due compiti sulla terra. Finirla col nostro karma auto-imposto cos che possiamo
risvegliarci. E seguire la nostra beatitudine, fare quello che amiamo fare, cos che possiamo lasciare
all'umanit i doni che abbiamo da offrire.
Il Karma un grande insegnante. Ognuno di noi sceglie se fare esperienza o meno di certe
situazioni karmiche in ogni esistenza. Attraversiamo tali lezioni karmiche solo se abbiamo deciso di
aver bisogno di queste esperienze per accelerare la nostra crescita e accorciare il tempo tra adesso e
il giorno della nostra laurea.
Una volta mi sono offerto di aiutare una persona a evitare una situazione veramente difficile nella
sua vita. Parlando con lui a livello dell'anima, si arrabbi con me. Disse sto per fare il mio ultimo
esame prima di laurearmi, vuoi portarmi via il mio ultimo esame? Cos non potr laurearmi!.
La vita non quello che sembra essere! Non ci sono disastri. Non ci sono vittime. Esiste solo amore
a prescindere da quello che sembra. Non ci sono vittime di ISIS. Non ci sono vittime del governo.

Come anime anziane voi avete finito con queste lezioni. Non potete essere al posto sbagliato al
momento sbagliato. Siete al sicuro. Siete guidati e protetti. C' solo una scuola nella quale siete.
Niente quello che sembra essere. Prima del nostro risveglio non sappiamo NULLA.
E il picco dell'arroganza credere di sapere come altre persone dovrebbero comportarsi (questa era
un po' forte eh?). La buona notizia che tutti sapevamo che questa era l'era del risveglio, che
stavamo entrando in questo tempo e tutti noi abbiamo preparato diverse opportunit di risvegliarci
prima di prendere il bus per tornare a casa. Cercate di andare verso il vostro risveglio d'ora in poi.
Dopo tutto siete operatori di luce e guaritori, siete pronti da un pezzo! Questo ci a cui puntavate
da quando il tempo iniziato, risvegliarsi in questa vita non significa riscrivere il vostro piano
vitale, significa adempiere al vostro piano vitale. Ricordatevelo, voi non siete normali, siete anime
anziane.
Tornando a quello che dicevo sull'energia di gruppo positiva e sulla coscienza di gruppo: c'
qualche valore nell'essere positivi? E' utile o solo un mucchio di baggianate stile Pollyanna?
Possiamo alterare il nostro percorso in maniera utile pensando e parlando in maniera positiva?
La gente ha provato ad usare il pensiero positivo per manifestare case, macchine e denaro, nonch
anime gemelle. Questo per dire che le persone hanno provato ad usare il pensiero positivo per
alterare il piano della propria vita, quello stesso piano che avevano progettato prima della nascita,
solo per avere un maggior numero delle cose che volevano. Questo non funzioner. Pu sembrare
che funzioni quando le cose chieste facevano parte del piano originale. In questo caso le persone
ottengono quelle cose senza alcuno sforzo perch le cose arrivano con delle lezioni e le lezioni
sono parte di ogni viaggio umano attraverso la scuola terra.
Quello che l'energia di gruppo pu fare di rendere pi facile lo sviluppo di atteggiamenti positivi.
L'energia del gruppo pu rendere drasticamente pi semplice per le persone avere momenti felici
nelle proprie vite, e penso che la maggior parte di noi voglia momenti felici nella propria vita.
L'energia positiva del gruppo significa che le persone il cui piano vitale mostra un 94% di
possibilit di risvegliarsi in questa vita, si laureer sulla scuola terra in questa vita. L'energia
positiva del gruppo estremamente importante per coloro che vogliono far esperienza di gioia,
amore e pace. Tutte le menti sono telepaticamente collegate. Potete filtrare i pensieri che arrivano e
accettare solo quelli che vi piacciono e vi divertono.
E questo ci porta ai media:
Quando postiamo articoli nel tentativo di portare la gente a vedere quanto male c' l fuori o a
credere che i cattivi stiano facendo cose cattive cos che possiamo mettere a posto questo casino,
stiamo solo dicendo: IO NON SO NULLA! Stiamo dicendo alle persone che sono nostri amici
credo che se abbassiamo la vibrazione dell'energia di gruppo con la paura, questo alla fine sara
utile a Gaia, la madre terra, e alla sua famiglia. Io credo che io e i 'cattivi' non siamo una sola cosa
Qual la vostra immagine della vita sulla terra? Qual la vostra idea di paradiso in terra? La realt
esiste solo nelle nostre menti. Perch creare l'inferno nelle nostre menti? Perch mantenere giudizi o
negativit nelle nostri menti? In verit esiste solo l'amore. Perch non allineare noi stessi con questa
verit?

Leggete quello che postate prima di clikkare. Chiedetevi, questo alza o abbassa la vibrazione di
gruppo? Se la alza allora sapete di essere un guaritore, se l'abbassa allora state cercando di creare un
ritardo nell'arrivare all'obiettivo, e ritardate tutti gli altri.
Sappiate che Obama e Putin e tutti i politici, e le figure pubbliche e tutti i banchieri e tutti i potenti,
sono tutti membri delle nostra famiglia, stanno anche essi vivendo le loro lezioni karmiche cos che

anche loro possano laurearsi sulla scuola terra. Siamo tutti UNO.
Seguite gli insegnamenti dei Grandi Maestri e abbrevierete il vostro viaggio verso casa. Provate a
'mettere a posto' quello che 'sbagliato' e negherete le lezioni dei Grandi Maestri.
E' semplice no? (Scherzo...).
Rinunciate a ogni credenza di giusto e sbagliato, non esiste n giusto n sbagliato. C' solo amore.
Che tutti siate benedetti.
P.S.
Ho scritto questo su richiesta delle mie guide\insegnanti. Sono pienamente consapevole che me
l'hanno chiesto perch volevano che IO leggessi quello che ho scritto.
Paxton Robey

Consentire e seguire
Un miliardo di anni fa, un me del passato, in un mare di incertezza, casini, depressioni,
stanchezza e mancanza di direzione, senza sapere niente di spiriti, guide, dimensioni
ulteriori della consapevolezza, fece una cosa istintiva. Si rivolse a 'qualcosa l fuori' e
disse: 'per favore, non so dove andare, non vedo strade possibili da percorrere. Per
favore, aprimi una strada.' Fu, per l'appunto, un gesto spontaneo, un misto di
disperazione e curiosit, di quei gesti che uno fa perch si arreso, una di quelle cose di
cui poi ti dimentichi. Dopo questa 'preghiera' spontanea, segu una breve serie di
'coincidenze' e 'segnali'. Una sera avremmo dovuto uscire, io e la mia fidanzata
dell'epoca, ma lei si sent improvvisamente male e decidemmo di restare a casa e
guardare un film. Non avevamo film per e all'epoca avevamo vicino casa solo un
piccolo video club infognato in stradine sperdute, cos mi imbarcai alla volta del
negozietto, e fuori da questo negozietto vidi il poster di un film che sembrava
interessante perci lo presi. Guardando il film vidi il volto di un attore che mi ricordava
fortemente un vecchio amico, cos, preso da un moto di nostalgia, chiamai il vecchio
amico. Incidentalmente questo vecchio amico si occupava di qualcosa che poi divent il
mio lavoro per i 7 anni successivi e mi aiut a inserirmici, un lavoro a cui mai avrei
pensato e a cui mai avrei avuto la possibilit di accedere per vie preferenziali. Questo
come funziona il 'l fuori', e non c' molto altro da sapere. Negli anni successivi ho
sperimentato questa lezione pi e pi volte senza mai un buco nell'acqua, eppure,
nonostante la semplicit del concetto, mi piaciuto anche complicarmi la vita, fare corsi
su corsi, leggere un migliaio di libri, solo per ritrovarmi oggi, dopo 20 anni di ricerca
metafisica, a pensarla ancora come Paxton Robey, autore di No Time For Karma,
quando scrive:

"Se adesso sei pronto a chiedere aiuto affinch la tua vita sia guidata dai regni
invisibili, condivider con te le preghiera pi potente delluniverso. Ho controllato
con Matteo, Marco, Luca e Giovanni e ho il loro permesso non solo di condividerla,
ma di affermare che la sua potenza supera quella del Padre Nostro. la preghiera
pi efficace che si sia mai sentita nelluniverso e non pu essere negata da nessuna
energia del cosmo. quella che puntualmente raduna in tuo soccorso gli abitanti di
tutti i regni. Sei pronto per questa preghiera? La preghiera :aiuto!!!"
Non c' poi molto altro da fare dopo se non mettersi in ricezione e seguire i segnali. Consentire e
seguire dicevano una volta i miei primi spiriti guida. E certo che non c' sforzo nel consentire e
seguire. Non c' lotta, non c' dubbio. La strada giusta si 'sente', raramente la si 'sa'. Poi tutto
sommato ci piace complicare la situazione. E' sempre cos nella 'densit'. Pi si scende nella materia
e pi ci si complica la vita, con ricerche, libri, studi, pratiche, cerchiamo di diventare esperti,
cerchiamo di saperne di pi, sempre di pi, e crediamo che saperne di pi ci possa in qualche modo
avvicinare a quel qualcosa che in realt pi vicino a noi dei nostri stessi occhi, del nostro stesso
pensiero. L'ego ama la complessit e personalmente la complessit, per quanto affascinante e
divertente per un po', mi sembra sempre come una serie infinita di cerchi che ruotano su s stessi e
non portano mai da nessuna parte. Quando consento e seguo invece pi o meno come seguire una
rotta. Non definita, per carit, non sempre visibile e raramente senza interruzioni, cionondimeno
una linea che porta da qualche parte, una linea che apre sempre nuove possibilit. L'unico 'errore'
che si pu fare non consentire quello che si riceve e non seguire la propria strada. E questo pu
accadere per migliaia di validissime ragioni: non hai tempo, non hai soldi, non puoi deludere pap e

mamma o la moglie\madre dei tuoi figli, non puoi lasciare un lavoro di cui ti occupi da trent'anni e
che ti fa guadagnare bene, sei troppo vecchio, grasso, brutto, etc. Queste e milioni di altre sono tutte
ragioni valide secondo la tua mente, secondo ci che pensi, secondo ci che "giusto". Ma ci che
giusto raramente ti render felice se non TUO, ci che giusto per gli altri, il buon senso, il
senso comune ti metteranno solo nei pasticci, nell'incompletezza e nell'infelicit se non giusto per
te. In linea di principio questo l'unico 'errore' che si pu fare. Tuttavia, alla fine, non esistono
davvero errori in questa realt. Tutto lezione, apprendimento, scuola.
Sul semplificare
Credo che ci sia bisogno di semplificare. Ogni tanto la 'ricerca' ti prende per mano e ti trascina
lontano facendoti credere che un po' pi in l troverai la soluzione, un po' pi avanti ci sar la
guarigione, al prossimo corso capirai meglio e di pi. A un certo punto del mio percorso mi stato
chiaro che i tentativi di 'capire' e accumulare 'nozioni' sono solo una scusa che ti dai per non fare
l'unica cosa che ti viene chiesto di fare, lasciar andare tutto quello che sai o che credi di sapere e
semplificare. Avevo capito che l'ego era furbo quando qualche personaggio inizi a prendere in giro
quelli che ne parlavano, e quando qualcuno diceva di s stesso di esserne uscito; e avevo intuito che
un grande sforzo speso dall'ego per preservare se stesso facendoti credere continuamente di avere
ragione e che, per avere ragione, l'ego costruiva teorie, scriveva libri, creava intere culture basate
sull'accumulo di conoscenza. Avevo capito che molte cose che mi venivano insegnate stavano
diversamente da come mi venivano insegnate (se non addirittura al contrario) e che nei grossi
'libroni' non avrei trovato nulla di veramente utile, che anche quelli erano in un certo senso, difesa
di una posizione, e quindi ego al suo meglio. Avevo capito che una spiritualit 'viva' non l'avrei mai
trovata nelle tradizioni di qualsiasi tipo, nei maestri di qualsiasi tipo, ma l'avrei potuta vivere solo
relazionandomi direttamente con la divinit, qualsiasi cosa essa fosse.. Ma fu solo quando
abbandonai del tutto e completamente l'idea di cercare risposte negli altri (qualsiasi altro) che capii
che ci che funziona la semplicit di una decisione, presa in merito a ci che reale. La decisione
ri-orienta la realt, e non le teorie in merito alla realt. La decisione sempre stata per me la pi
importante facolt della coscienza, dietro la quale esiste un moto dell'anima ben preciso che molti
chiamano intenzione o intento. Ma le parole non ti dicono nulla, sono solo simboli di simboli,
quindi a che scopo affannarsi a definire cosa sia un intento? E dunque se decido di dare spazio a
qualcosa nella mia coscienza, sia questo qualcosa un pensiero, una tendenza, un'abitudine, un io o
un tentativo di difesa di una teoria, questo qualcosa si accresce di una energia che lo porter sempre
di pi nel mio campo di esperienza. Maggiore la considerazione che do a quel qualcosa,
maggiormente quel qualcosa sar nella mia vita. E' davvero cos semplice... e che ne sarebbe della
ricerca se invece di cercare il prossimo complicato qualcosa a cui dare attenzione, ritirassi tutte le
tue proiezioni e dimorassi nel s? Ecco, la prima volta che mi sono chiesto questo la mia vita
cambiata totalmente, la mia ricerca ha preso una direzione precisa, determinata e immutabile... cosa
c' al di l di tutte le teorie, le opinioni, oltre tutte le idee che si cerca di vendere come spiritualit?
Cosa stiamo davvero cercando? Io per anni ho cercato ricchezza, gioia, successo, ho cercato
realizzazione personale, artistica, ho cercato relazioni appaganti...con un po' di manipolazione della
realt si pu riuscire ad avere tutto questo ma quando questo inizi ad arrivarmi arriv anche, molto
chiaro, un messaggio che i miei spiriti guida non tardarono a farmi recapitare: lo scopo non avere
cose, lo scopo non la continua eccitazione dei sensi, n l'appagamento o un senso di sicurezza.. lo
scopo l'intensit. L'essere cerca intensit in ogni esperienza, in ogni situazione, in qualsiasi

contesto. Allora cosa stavo davvero cercando se non il dimorare nel s? E quando questo mi fu
chiaro una pace irreale e profonda si rivers fino nel midollo.. una sensazione di 'bellezza' al di fuori
di ogni paragone, un senso di perfezione come non ne avevo mai avuti. Ed cos che ho iniziato a
semplificare. E' cos che ho iniziato a ritenere che le cose fossero molto semplici, ed cos che presi
una ferma, irrevocabile decisione di andare verso l'essenziale e scartare tutto il superfluo.
La proiezione fa la percezione, una lezione di Un Corso in Miracoli
da un Corso in Miracoli:
"La percezione nasce dalla proiezione, e tu non puoi vedere al di l di essa. La proiezione fa la
percezione." Il mondo che vedi ci che tu gli hai dato, niente di pi. E' facile da leggere, ma
difficile da ricordare quando il disastro si scaglia su di te e quando le cose si mettono male vero?
Quando altri, immersi in un campo di inconscio consensuale, recitano parti di te che tu non puoi
vedere, mentre tu a tua volta interpreti le loro parti oscure, nascoste dall'incapacit di capire questo
fenomeno. Tutto ci che vediamo esiste per effetto di questo utile ma bastardo meccanismo che la
proiezione. Nella realt non c' niente di oggettivo, ma esiste sempre e solo un concorso di
proiezioni immaginative. Ci che dentro, non visto, si riflette come tridimensionalit percepibile.
Sempre. E non che siamo noi a creare quel 'l fuori', anzi forse dovremmo smetterla di essere cos
arroganti da credere ancora che siamo noi a 'creare' tutto. Quello che accade molto pi complesso,
sottile e sfuggente e anche difficile da controllare, al contrario di quello che molte facilonerie new
age hanno voluto farci credere. Si tratta di mantenere ordine nel disordine, equilibrio nello
squilibrio e di diventare maestri nel fare questo, ma non all'esterno, non combattendo grandi cause o
accusando gli altri di averci fatto soffrire e stare male. Non succede mai nulla l fuori che in qualche
modo non abbiamo voluto. E' qui, nel mio tumulto di adesso, nella sensazione di non essere amato,
voluto, percepito, ascoltato, visto, abbracciato, curato, nell'idea di aver sbagliato o di aver subito
una violenza o un grande torto che dovrei esercitare la centratura... parlarne serve a poco, solo
vigilando su questo marasma emozionale, staccandosi da esso, capendo che non sono quella 'roba'
ed esercitando la ferma volont di non lamentarmi che vado oltre e acquisto potere.
Prosegue pi in l il corso:
"C un altro modo di guardare il mondo. Potrei vedere pace anzich questo" Quando provo
ad uscire dalla mia visione della realt, da un ego malato che crede di essere speciale, unico e di
avere sempre ragione, quello che pu capitarmi che io veda il mondo in un'altra ottica. Forse
posso arrivare a capire che niente di quello che io credevo stesse accadendo, sta accadendo sul
serio. Forse potrei scegliere, perch di una scelta si tratta, di vedere pace anzich tutto il resto. E,
nonostante esercizi, libri, studi e terapie siano utili a preparare il terreno a questa decisione, io resto
convinto che la sola decisione che realizzi un cambiamento reale, duraturo e sensato sia quella di
essere pace anzich qualsiasi altra emozione\convinzione. Ed sempre, solo, una decisione che

dipende da me e da nessun altro.

Devi averne fame e sete


Non cambier nulla se non hai fame e sete di andare oltre ci che gi sai. Se pensi che le
conoscenze intellettuali siano abbastanza per spiegare il mondo e darti un senso di giustizia,
realizzazione, e integrit, se ti barrichi dietro ci che sai non andrai -mai- avanti. Ma devi averne
fame e sete. E' troppo semplice leggere un libro (o centinaia di essi) e pensare di aver 'capito',
troppo facile lasciare che le cose siano semplicemente conoscenza mentale. E' cos che facciamo nei
primi stadi della crescita, costruiamo un linguaggio, una cultura di 'cose dello spirito'. E poi ci
fermiamo l aggrappandoci ad esse come se fossero reali credendo che questa sia l'esperienza. Ma
per avere esperienza diretta di ci che hai studiato devi avere fame e sete di questa esperienza. E
non dovrai fermarti mai, nemmeno se, dopo 10 anni di lavori sembrer non accadere nulla..
potrebbe mancare un millimetro ancora alla diretta esperienza e tu avresti rinunciato proprio mentre
eri quasi arrivato. Questo l'atteggiamento che ti porter prima o dopo a piegare la realt e a fare
diretta esperienza di ci che stai cercando.

La trappola del 'percorso spirituale'


Alla fine arriver quel terribile, meraviglioso giorno. Prima di quel giorno avrai molto da studiare,
molto da dire, moltissimo da cercare. Parlerai di risveglio, di energia, di grandezza, di cose sublimi
e irraggiungibili. Farai di tutto per dimostrare a te stesso che sei un cercatore e che la ricerca la
cosa pi importante della tua vita. Ti infarcirai di conoscenze, libri, tecniche, tradizioni. Ti vorrai
mostrare elevato, vorrai esprimere opinioni spirituali, vorrai unirti solo ai migliori maestri o a quelli
come te. Ma starai ancora cercando qualcosa fuori. Ogni volta che tenterai di convincerti che sei
diverso da ci che sei, starai ancora prendendoti in giro, facendo in modo di spostare di un minuto
pi in l quello che inevitabile. Prima di quel meraviglioso giorno farai sforzi, combatterai
battaglie per definire cosa sia lo spirito, l'anima, il s superiore. Parlerai di vuoto, di non esistenza,
di vacuit, ma starai annaspando ancora nella paura di non essere, cercando di dimostrare a tutto il
mondo che tu non hai paura. Ma come dice Yoda, "tu l'avrai". L'avrai perch fintanto che avrai
bisogno di parlare, dimostrare, esprimere opinioni, e difendere posizioni in merito alla realt, allo
spirituale, o a qualsiasi altra cosa tu ti sia messa in testa starai cercando l fuori qualcosa che non
c', e la cercherai per paura che tutto questo non abbia senso. Ma tutto questo potrebbe davvero non
avere alcun senso.. potrebbe non esserci nessun Dio,nessun Karma, nessuna reincarnazione, nulla
da cercare realmente, potrebbe essere tutto solo un gigantesco gioco cosmico, e tu, questo, non
potresti sostenerlo. E come ti fa sentire questo? Come ti sentiresti se ti dicessi di bruciare tutti i tuoi
libri e le tue belle convinzioni sul karma e la reincarnazione e iniziare a vivere solo ed
esclusivamente del momento presente? Che ne sarebbe di tutti gli anni che hai impiegato a meditare
se ti chiedessi di smetterla di pensare che la meditazione o gli esercizi di qualunque genere possano

mai salvarti? Sei in una trappola. L'ennesima trappola che l'ego ti ha teso. Ti ha messo su una strada
facendoti credere che era per il tuo bene, ma in realt il beneficio era solo suo. Ti ha convinto di
essere migliore perch sei 'spirituale'. Ti ha posto di fronte a una divisione.. ci che spirituale e ci
che non lo .. quelli che si risvegliano e quelli che dormono, quelli che fanno un percorso e quelli
che non lo fanno, ma non ti ha spiegato che finch separi aspetti della realt, solo il suo gioco che
fai, ed lui che stai nutrendo. E' il suo gioco che continui a fare quando ti mostri spirituale mentre
in realt, in te, bolle la paura, il senso di inferiorit, la mancanza di controllo e di qualsiasi potere
sulla realt. E' ancora il suo gioco che fai quando credi a qualunque cosa venga scritta sui libri senza
averla mai sperimentata. Ma alla fine arriver quel giorno meraviglioso nel quale finalmente ti
arrenderai. Prenderai la Bibbia, il Corso in Miracoli, i libri di Tolle, di Castaneda, i tuoi testi di
meditazione, le Gita, i Sutra e li getterai nelle fiamme. Arriver quel giorno nel quale finalmente lo
spirito ti parler direttamente facendoti scoprire che molte delle cose nelle quali credevi e tutte
quelle litanie con cui addormentavi la tua coscienza erano per lo pi storie per intrattenerti. Erano
per lo pi approssimazioni molto vaghe di qualcosa di inesprimibile. In quel giorno meraviglioso e
terribile tutte le bugie che ti sei raccontato e che ti hanno indotto a credere, cesseranno e resterai
solo, nudo, di fronte alla semplice constatazione che la realt il miglior maestro, e nessun guru
potr mai gareggiare con lei. Capirai che ogni tentativo si evadere la realt poneva fin dall'inizio le
basi per rimanervi incastrato. Capirai, finalmente, che non esiste un percorso spirituale separato
dalla vita reale. E forse, in quel meraviglioso giorno, troverai che quello che cercavi era l, sotto il
tuo naso, pi vicino del tuo stesso respiro.
apanatta@gmail.com
nuovo blog:
http://maghierranti.blogspot.it/

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