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Luciano
Landolfi
Nee
ut
converti
Ciceronem
eloquentia
Della digressione
sul catasterismo
tea ciceroniani,
la tradizione
indiretta
un
sette
esametri.
Meno
di
totale
di
per
contenuto
in Arat.
logo episodio
un tentativo
di ricostruzione
Pautore
idearlo. Ecco
pot?
XV:
Sub pedibus
Spicum
1
Ne
s. v.
Phaen.
96-136
delTintero
brano
gen.
opt.
or at.
14.
2,ma
tale da permettere
corne
presumibilmente
Pedizione
del Buescu
3:
finita Booti
splendenti
corpore,
Virgo.
Les Aratea,
V. Buescu,
Cicer?n.
ripettivamente
e J. Soubiran,
Aratea.
Cicer?n.
po?tiques,
Fragments
io sappia, manca
stessi. Per quanto
critica dei frammenti
discutono
'testimonia'
all'edizione
ut orator.
secondo
profertur...4
tenens,
De
della Vergine
presente negli Ara
l
ci ha restituito quattro
'frustuli'
un sesto delTestensione
delPana
i frammenti
inlustre
sed
interpres,
Cic.
Hildesheim
Paris
un
1972,
saggio
1966
2,
in calce
specifico
sulla questione.
2
La filologia
Z?rich
1942.
der Phaenomena
und Germanicus,
durch Cicero
Uehersetzung
3
e
acribia
dovizia
di
corredo
Ancor
per
dossografico.
filologia
oggi insuperata
4
I frammenti
la
A. Traglia, M. Tullio Cicerone.
19713, p. 69 integra
poetici, Milano
turn in corrispondenza
al ?? del testo greco
lacuna con l'awerbio
(Phaen. 96). Soubiran,
in nota
fra due cruces riportando
invece
il profertur
(p. 200 n. 6) la
op. cit. p. 162 pone
Die
av?nzate
serie di congetture
op. cit. p. 284.
per
sanare
il testo
completando
le testimonianze
da Buescu,
allineate
L. Landolfi
88
XVI:
Malebant
XVII:
manu
et gustare
iunctum
XVIII:
iuvencum.
domitumque
in parte resedit.
i due esametri
facenti
parte
se conside
per originalit?,
riamo che Tunica aggiunta di qualche
rilievo ? costituita
dall'immagine
lo splendore
della spiga stretta
del fulgore sid?rale capace di reduplicare
A ben guardare,
dalla Vergine5.
per?, non pu? sfuggire il silenzio del
della dea proposta
dal modello
latino circa l'iconografia
l'interprete
del
{Phaen. 97):
..
verso
.IlaQd?vov,
gi? a par?re
?v %sqo? dipendeva
tormentato
sintagma
dei
commentatori
il
antichi, al cui awiso
di ordine m?trico
risolte
6,
da difficolt?
Si noti
la disposizione
chiastica
del costrutto,
del
visivo
che potenzia
l'effetto
del brillio
corpore
...splendenti
osservare
che avrebbe
dava al lettore
(imoox?jrcoi,
potuto
Berlin
sarebbe
1892,
al testo
mendamento
di Phaen.
75, 778,
ox?jtxoio
789,
832,
abba:
inlustre
spicum
ricor
Arato
Vergine.
a detta di E. Maass,
Aratea,
dal commento
confermato
ipparcheo
invece
nei
suddetto
tipo
della
scrihendi
di quest'ultimo,
lo studioso
l'e
propone
in linea con il formulare
il che, peraltro,
sarebbe
ox?jrxeo
s. v. 'aspice' per Enci
da E. Romano
880, 892, 894 studiato
aiy'kr\?VTa...
astro
il limite
della Ver
(finita) della costellazione
esplicito
tema
La
vd.
A.
di
Bari
Cicerone
staticamente
(sul
1950,
p. 139),
poeta,
gine
Traglia,
lingua
da Arato
della contemplazione
ilmotivo
dello
sid?rale.
Inoltre,
presentata
quale oggetto
... rutilo... conlucens
torna al v. 322
della Vergine
corpore Virgo...
degli Aratea:
splendore
con id?ntica
clausola m?trica
finale.
6
x? ?'?v x^Qoi
Cfr. Schol. ad Phaen.
97, p. 357 Maass:
(p?gei <2>x?xuv
aiyMjevxa:
Si ricordi
la spiga
Ipparco
sinistra
della
dea
(cfr.
col.
tesi nella
der griechischen
stesso
1658),
sinistra
seguita
da Hyg.
Stellas;
quarum
della
De
und
astr.
una,
roemischen
III1, Hildesheim
Mythologie
sosteneva
Cat. 9, 14 il quale
e per Ptolem.
Sxdx'u?
Synt.
3, 24: ...Praeterea
est in dextra
quae
s. v.
'Parthe
la Stella
trovan
1965,
ehe
la versione
1,5. Altra
in utrisque manihus
hahet (seil. Virgo)
singulas
ea cum spicis
et clarior,
esse
maior
manu,
il locativo
sostituendo
plurale
La spiegazione
cola parentesi.
tanto
configura
semplicistica
89
una pic
al pi? owio
singolare. Apriamo
nesso
arateo
del
si
dall'ottica
pros?dica
?v
1'alternativo
err?nea,
quanto
poich?
attestato
trasmissione
dal
codex
Marcianus
la
dei
X?iQi,
476, primario per
e quindi
con la formula predetta
Phaenomena
combacia
7, ? is?crono
con
le esigenze
del 'tempo forte' al terzo
quantitative
perfettamente
piede del v. 97 8.
Se ritorniamo
l'atteggiamento
da Cicerone
9, sembra che
prescelta
all'espressione
scaturita
da lui esibito sia segno di perplessit?
esegetica,
si awaleva
per fermo che, nella propria versione,
PArpinate
arateo
ermeneutico
?
scoli
al
lecito
poema
supporre
10,
degli
nesso ?v
del contestato
che la prowisoriet?
dei loro risultati a proposito
di giudizio.
indurlo ad una sospensione
Conseguente
%eqg? dovesse
dell'ausilio
con il cenno
delle congetture
aggirare il terreno sdrucciolevole
della
doveva
alia
simb?lica
presenza
spiga,
apparire al giovane
sbrigativo
Tra l'altro, in questa
la migliore
soluzione
poeta
possibile
dell'aporia.
mente,
i
di Germ?nico,
la strada ai commentatori
maniera, Cicerone
sgombrava
= Cerere n cos?:
avrebbero
chiarito
l'identit?
Vergine
"...quod spi
quali
dicitur...
In ogni
della costellazione
caso, la Stella principale
cfr. Arat. Phaen.
97; Hipp.
3,3,5.
all'eclittica,
esauriente
in A. Le Boeuffle,
Les noms
documentazione
vicinissima
tions,
Paris
7
Della
1977, pp.
tradizione
della Vergine
vicende
Sulle
latins
d'astres
era la Spica, a,
di quest'ultima
et de constella
165-166.
manoscritta
oltre alMaass
si ? occupato
dei Phaen.omena,
J. Mar
du texte des Ph?nom?nes
Paris
1956 che completa
lo scarno rendi
tin, Histoire
d'Aratos,
conto
del testo dato nell'edizione
Firenze
1956,
codicologico
degli Arati Phaenomena,
pp. XII-XX.
8
La iunctura
?v XEQ?i ? inoltre confermata
da Maneth.
134 che per? parla di ox?
e Arato,
fra Manetone
inMaass,
delle concordanze
3, 24. Discussione
Xucx? come Hyg.
op. cit. p. 251 n. 3.
9
Arati Phaen.
il fatto che sia Germ?nico,
N? dirime
la questione
96-97
(plena sini
sia Avieno
289 (protentata
la
abbiano
alluso ad una sola mano,
manu)
manu)
stra/...spica
non si puo semplicisticamente
sinistra
nel primo
resti
dei due casi): pertanto
(almeno
?v yeiQ? che ora Martin,
al v. 97 dei Phaeno
tuir? come
la lezione
op. cit. presenta
integra
mena.
ad Arato-Erato
Germ?nico
il filone
sembra
seguir?
Ipparco-Scoli
Soprattutto
una linea di studi catasteristici
il che mostra
solo corne esistesse
anticamente
volta
stene,
sorretta dalla sinistra della dea, ma non che il testo arateo vi si
a concepire
la Spica quale
doverosamente.
uniformasse
10
Vd.
Atzert,
op. cit. p. 3 ss.; Leuthold,
op. cit. p. 12 ss.
soprattutto
11
= Demetra
in suolo greco da Arato
Dike
realizzata
fu studiata
L'identificazione
certo l'assimilazione
li diparte
Ver
da G. Kaibel,
29, 1894, p. 85. Da
'Aratea', Hermes
= Cerere
Le Boeuffle,
da Cicerone
Sul tema vd. peraltro
op.
presentata
negli Aratea.
gine
cit. pp. 212-213.
L. Landolfi
90
cas
di supposizione.
aderenti a quanto
Restando
la narrazione
della parte iniziale degli Aratea,
que genere
naufragio
fr. XVII,
dove Cicerone
celebra
vita umana.
al
soprawissuto
con
il
riprende
la semplicit? del vitto nelle fasi aurorali
dello stato autarchico
della razza ?urea,
A proposito
aveva dichiarato:
imme
110,
auxco? ?' ?^coov, passando
Arato,
in negativo
al censimento
dei mali subentrati
diatamente
nelle ere suc
cessive. Nella
riscrittura del brano ellenistico,
vengono
per la seconda
volta sfruttati i supporti del relativo patrimonio
scoliastico,
per il quale
aux
ad
Maass =
Pawerbio
adArat.
358
? equivale
10, p.
?jtXcb? {Schol.
dato che l'agricoltura
avrebbe procurato
da sola il neces
p. 132 Martin),
della
Phaen.
della
pi?
antica
13.Tuttavia
Yhe
stirpe mortale
in
al
termine
cultus
posto
collegato
{seil, vivere),
in sesta
coabitazione
alia dea
un'intenzionale
e superfluo
fra frugalit?
contrapposizione
nei
tenore
di
verbo malo,
12
Per
13
Utili
teo.
186 n.
187, p.
Pautarchia
su cui il nume
divide
fra gli
equanimemente
il
al suo dettato po?tico
i prodotti
interviene
suddividendo
trama
=
I 1.
spica vd. Serv. ad Georg.
l'equipollenza
spicum
le puntualizzazioni
di A. Barchiesi,
'Letture e trasformazioni
(Cic. Arat.
14
...\xvQ?a
di una
v, v. 113) che
in cui Cicerone
(?(i)T?iQa ?ixai
Nei momento
completa
XVII
Tr; Verg.
georg.
2,473
sg.)', Materialie
di un mito
ara
pp.
181
discussioni6,1981,
16.
Jt?vxa
rilettura
sima pubblicazione.
15
Per il significato
Jtagei/e
del passo
del verbo
xeioa
?
?txauov.
A?xr],
arateo
in un lavoro dal
(peg??)
vd. Landolfi,
Analizzo
titolo
TI vol?
il verso
nelT?mbito
di Dike',
di pros
Arato
Cicerone,
il mito
delle
et?
91
bens?
esistenza
rurale.
L'assunzione
del vitto denota
di un soggetto moralistico
come Cicerone
stia calando
che, nello
di una
scenario
fruttificazione
{ibid. 12-13)
(49, 11-12) ignara dell'agricoltura
spontanea
il loro vitto ( oute xf|V JtXe?o xfj? jxexQ?ac
ebbero a contener?
gli uomini
?i? tf)v 8Toi|i?TTiTa,bXk' cb?x? jtoXA? xf|v eX?xxoo xfj? ixavf]? ?i?
ibid. 19-20). La ojr?vic
[seil. xf)V XQO(pf)v JTQOoecp??ovxo]
una
?
di
la pochezza
condizione
dicearchea,
cibo,
pero
sepa
oggettiva,
rata dall'?xoi^oxrj?,
la facile crescita dei frutti. La notazione
del filosofo
? secca e cursoria, quasi un dato scontato agli albori della
peripat?tico
xfiv ojt?vtv
del
confermato
nell'inclinazione
di una
pregno
dell'aborigeno
il soleo tracciato
da Arato,
l'interpr?te
Approfondendo
fra prototipo
latino apriva la via alla combinazione
letterario del mito
un
delle ere e modello
filos?fico
della Kulturentstehung
inaugurando
avrebbe
fortuna
che
nella
latina
poesia
procedimento
goduto particolare
aGerm?nico.
da Virgilio
posteriore,
dicearcheo.
dire
? opportuno
se questo
perch?
ha
che Cicerone
arateo
il dettato
'approfondito'
storici della
tempera
16
cialistico
...lam modo
nelle
contentus
iam possim
letterarie
afferenti
rubriche
vivereparvo
alla sobriet?:
? epiteto
(I 1 25). Contentus
spe
vd. gli esempi
alia n. 17
riportati
elemento
di contatto
fra lo schema
nella moderazione
proprio
non vi sono attinenze
fra l'idea che l'agricoltura
umano
dall'autore
vilimento
greco
propugnata
Yaurea
consiste
dicearcheo
della
ciceroniano
quello
il resto, ? chiaro
?iaixa,
per
lo stadio
costituisca
conclusivo
e il principio
(fr. 48 Wehrli)
tecnicizzato.
del %qvoov
y?vo?
18
di Arato
sottolineando
l'infedelt?
Me ne occupo
nei gi? citato studio,
della teoria stoica della Kulturentstehung.
elemento
del
che
delTinci
arateo-cice
roniano
pi?
di un
L. Landolfi
92
modello
deliberativa
di vita originaria.
Consegnando
del proprio
regime esistenziale,
all'uomo
la facolt?
primitivo
latino ridimensiona
il poeta
della preistoria
la presenza
divina nelTeconomia
e, nello stesso tempo,
la remota condizione
della comunit?
tende ad idealizzare
concependola
corne saggia e temperante.
avanzare ancora qual
Peraltro pare possibile
di natura
che notazione
circa
ling??stico-sem?ntica
la globalit?
del messaggio
chiarisca
meglio
rone parla di tenuis cultus e, nei mondo
tramite la sua opera
tbegriff che proprio
ster?
il fr. XVI
Buescu
che
didascalico
del testo. Cice
sar? un Wer
latino, tale modulo
di divulgazione
filos?fica
acqui
dalle
scuole ellenistiche
19, la
consistenza
Dibattuta
ideol?gica.
del cultus, indissolubilmente
legata a quella del victus, viene
questione
romano
in parecchi
al pubblico
mediata
luoghi della silloge ciceroniana
di scritti teorici: oltre che in Tuse. V 26 e 89 ed in Lael. 86 20, l'endiadi
ritorna inDe off I 12; 158 e inDe div. I 61 e, in tutti i contesti in cui si
discute della semplicit? del tenore di vita, id?ntica ? la scelta lessicale
fr. XVI
nei breve
compiuta
se
Ora,
per Cicerone
maturo
strada
trassegnare
Tantichissima
{contentus,
cultus, tenuis).
degli Aratea21
l'ideale stato di natura ? il vivere con poco
esset natura contenta),
? ipot?zzabile
che sin
22
a farsi
del poema
di Arato
cominciasse
con
che la temperanz,a nella dieta potesse
umana.
beatitudine
Nei
particolare
?urea, l'ascetica
assetto
19
Vd.
B. Gatz, Weltalter,
Zeit und sinnverwandte
Hildes
goldene
Vorstellungen,
Das einfache
1968, p. 157 ss.; R. Vischer,
1965, p. 88 ss. Null'al
Leben, G?ttingen
tro che una rassegna
inW. Meyer,
di xojioi
1915 ehe, tra l'al
Laudes
inopiae, Gottingae
di Cicerone.
tro, non sembra oecuparsi
particolarmente
20
a p. 187 del suo lavoro.
Citati dal Barchiesi
heim
Sulla cronologia
cit. p. 9 ss.; Soubiran,
Cicerone',
bile
Sic. Gymn.
6, 1953, pp. 137-165,
all'80 a. C. contro
Popinione
all'incirca
23
Resta
romaine,
op.
basilare
Lausanne
la messa
a punto
in Buescu,
op. cit. p. 28 ss.; Traglia,
op.
sta E. Castorina,
'Le tre fasi poetiche
di
142 n. 3 per il quale Topera
sarebbe
data
p.
corrente
di A.
che
Oltramare,
la pone
Les
prima
dell'89
origines
1926, passim.
de
a.C.
la diatribe
Arato
Cicerone,
il mito
et?
delle
93
dente, forse
Distanziatosi
degrado
Cicerone
l'argentea,
all'ultima
in ?mbito
dischiude
latino il filone che sostituisce
la razza
e durante
con quella f?rrea 24 lungo ilmito delle epoche,
il suo
verso
il
Giustizia
la
della
cielo
25.
Sembra
pone
svolgimento
fuga
peraltro
che il traduttore non osservi
la ciclicit? della genitura umana caratteri
bronzea
corne
disgiunte.
lascia
repentest
che misura
resoconto
Nel
tappe
intrawedere
concomitante
scevro da allusioni
ferro,
al prima. ?
funestum
...ausaque
et gustare manu
a rivelare
tum...exorta
il sintagma
ciceroniano,
un presumibile
cenno ad un fatto in qual
o contestuale
alla nascita della generazione
del
in modo
fabricarier
primast
ensem,
iunctum domitumque
all'entit?
congruo
il distico:
comunque
iuvencum
dell'operazione
la divergenza
fra
e la fonte.
Cicerone
di un comune
All'interno
abominio
l'arma sacrilega
(xaxoeQ
fr.
131; funestus...ensis,
XVII2),
l'Arpinate crea
Y?c...^i?xcaea,
? riverberata dagli
dove l'empiet? del misfatto
ridondante
un'immagine
suo stesso centro,
al
estremi dell'esametro
funestum...ensem)
{ausaque
Primus-Motiv
dal
dell'euristica
rappresentato
(prima est fabricarier).
per
Phaen.
Non
demarcata
stilistica
dell'iniziale
dove ?
del modello,
o? JtQCOXOi{Phaen.
cibo,
24
Ovid.
(quella
del
25
Lo
per abbattere
significa
espandere
del
fatto,
os?
per
i giovenchi
dalla visuale
moralistico
sem?nticamente
l'inauditezza
del
ci?
awiene
Aerea
vol?
della
Vergine
sed postquam
si accompagna
terris data
proles
al mutare
lento
(v. 13); n?
dei
costumi
il quale
il
L. Landolfi
94
nella
un mezzo
di sopraffazione
privata, di violenza
aratea
?
da Cicerone
aggettivazione
semplificata
tus...
in
ensis
cui
drammatizzan
l'attributo
formula funes
recupera,
men
le valenze di riprova present? nelTep?teto
greco xaxoeQyo?,
X?]otqix?c,
individ?ale.
denotando
La
ricca
dole,
tre il sostantivo
la
l'effetto visivo delTassassinio,
sostituendo
potenzia
non
?
L'attacco
lama
assalitori.
ciceroniano
alla
rudimentale
degli
spada
a
ma
una
un
inteso
d'arma,
gen?rico
prototipo
specie
colpire
dunque
diverr? bersaglio
ben distinta,
che, per consuetudine,
quella bellica,
a cantare
il mito
delTet?
poeti
seguenti,
impegnati
che Cicerone
abbia voluto far tesoro di un
inoltre probabile
verso arateo 29, al cui dire il tab?
degli scoli al corrispettivo
suggerimento
infranto concerne
solo i giovenchi
utilizzati per le opere agricole
(Schol.
delle
?urea
t?rate dei
ad Arat.
2S.?
manu
informa
nostro
della
si spiegherebbe
Tendiadi
con
la
il
{seil, iuvencum)
poeta latino ci
quale
i buoi. Se il
arcaica di ammansire
ed aggiogare
pratica
discorso
ellenistico
passo
consistente.
non
Diversamente
di fondo
quadra,
Tipotesi
in chiave moralistico-sacrale
di una
del
tragicizzazione
un supporto
riceverebbe
occorre
ancora
via via sollevate,
Al di l? delle osservazioni
un
riscrittura
la globale
latina
rilievo che decodifichi
aggiungere
meglio
nei testo greco
di Arat. Phaen.
96-136:
che
la
per
prima30
leggiamo
si
in
di
ferro
dei
buoi
da
ribo
cicero
lavoro
(ejr?oavxo)
31, quello
stirpe
26
Su tale caratteristica
rio e il valore
Roma
della
del
verter?
traduzione
si vedano
P. Serra Zanetti,
'Sul crite
e S. Girolamo',
in Atti
I Congr.
St. Cicer.
II,
e n. 41; I.
'De Cice
Trencsenyi-Waldapfel,
ciceroniano
per Cicerone
alle pp. 363-367
a p.
ibid. pp. 161-174,
in Vortit barbare, Roma
'Commento
174; A. Traina,
1974 2, pp. 55-89,
alla p. 67
27U. von
Wilamowitz-Moellendorff, Hellenistische Dichtung in der Zeit des Calli
machos II, Berlin 1924, p. 270 vide nella [l?xcmoa eivo??T] il simbolo dell'uccisione ?v
??a> 1 che restava
impunita.
28Cfr.
Verg. Georg. II409 (precisato da 1508); 504; Tib. 13, 47-48; 10 1 (qui addi
con sottile
? ?etto ferreus
delle
Ov. Met.
l'inventore
spade
anfibolog?a);
Arat. Phaen.
12.
29
art. cit. p. 185, tuttavia
ora sostengo
si veda quanto
di Barchiesi,
Opinione
vol? di Dike',
cit. passim.
30
usa jtqwxoi
Anaf?ricamente
Arato
al v. 131 sg.
31
ai buoi,
la tesi di una
riferimento
avallare
pu?
'Aqoxtjq
specularmente
arateo
in direzione
ciceroniana
al passo
scoliastica.
rittura
I 99;
Germ.
in TI
chiosa
95
niano
Pinfinito
dente.
il verbo gustare,
proprio
In forma
schizzinosi32?
purtuttavia
perch? utilizzare
raff?nato dei commensali
linguaggio
mico,
la scelta
tipico
espressiva
del
antit?tica,
la dieta
vacuo
awezzi
alTaratro
preconizza
di Verg.
Pang?lo-visuale
Georg.
II537:
... ante
inpia
caesis
quam
gens
est
epulata
iuvencis...
ediOv.M?>.XV122ss.:
... inmemor
nec
est demum
frugum
mu?ere
dignus,
satis
messes,
est,
quod
percussit
tale
nefas
colla
securi.
committitur...
di Arato
il traduttore
32
Latine
Varr. De lingua tat. 6,84: quod Graece
yetJexai,
gustat. Nell'acce
in Lucr.
f?sico del cibarsi e si ritrova
da Cicerone,
gustare vale come piacere
scritti
Ill 18 3. Inoltre,
rer. nat. VI
Fast. VI
De
169; Sen. Nat.
quaest.
1219; Ov.
negli
zu den
Lexicon
in senso
traslato
lo adopera
(cfr. Merguet,
sempre
filosofici,
PArp??ate
Secondo
zione
scelta
hapax
33
dal versante
anche
II trapasso
dalle
sem?ntico.
consuetudini
alimentari
cerealicole
a quelle
carnivore
? conside
rate in antico indizio di decadenza morale: vd. l'indice dei luoghi specifici redatto dal
Gatz,
'abstinentia'.
96
L. Landolfi
narrativa
zione
anulare
sua posizione
della
accanto
a Boote
come
in Phaen.
136,
solo Pampliamento
nei
greco ?JtouQavi?]
delPaggettivo
disegno
del dominio
celeste 35.La presenza di Zeus nell'economia
del poema ara
36
teo ? costante, dalPattacco
'Ex Ai?? ?Q%(b\ieo$a
(v. 1) sino al v. 964
noto ai critici37: a Cicerone
non poteva sfug
nelPottica
di un pante?smo
resta
(Dalle
di tale problema
nel
occupo
sec. a.C),
di imminente
originiall
35
art. cit. n. 19.
Vd. Landolfi,
cap.
III del
volume
e societ?
Banchetto
romana
pubblicazione.
36 w.
Cfr.
1; 2; 4; 31; 163; 164; 181; 224; 253; 259; 265; 275; 293; 426; 523; 743;
756; 769; 771; 886; 899; 936; 964.
37
Basti
ricordare
G.
'Das Pro?mium
Pasquali,
des Arat',
Chantes
f?r
Leo,
Berlin
1911, pp. 113-122 (?Scritti filolog?a 1, Firenze 1986, pp. 130-138) e gi? prima Kaibel,
art. cit. pp.
84-85.
In tempi
a noi
pi?
vicini,
F. Solmsen,
'Aratus
on
the Maiden
Golden Age', Hermes 94, 1966, pp. 125-128 (= Kleine Schriften I,Hildesheim
and
the
1968, pp.
M. Erren,
Die Phainomena
von Soloi.
des Aratos
198-202);
zum Sach
Untersuchungen
und Sinnverstaendnis,
Wiesbaden
"Ex Ai??
1967, p. 14 sg; M. Fantuzzi,
oiQXC?^eafta.
1 e Theocr.
Arat. Phaen.
e discussioni5,
XVII,
1',Materiali
1980, pp. 163-172.
38
art. cit. n. 4.
901, sui quali cfr. ora Landolfi,
Op. 256; Theog.
Arato
Cicerone,
il mito
et?
delle
97
suona sospetto
alla luce della dibattuta
genealog?a della dea medesima.
a distanza"
Potremmo
definir?
il nesso "contaminazione
39, causata dal
a
riferimento
Zeus in forma locativa nell'opera
di Arato
40,ma
duplice
?
tenendo
che
sempre
presente
l'ampliamento
dell'immagine
archetipica
su un anaf?rico
basato
endiadi
cio?
vede
in uno
laVergine
spazio definito
reame
del
in parte...caeli
con
la sua combinazione
il modulo
essendo
poeta41,
mostra
che l'autore
doveva
sclerotico
che di una
Pi?
ciceroniano
pisodio
difica' filos?fica
art?stica', l'esame
consente
et? del mondo
Phaen.
di Cicerone
Altrimenti
egli avrebbe
impiegato
come si nota nel catasterismo
del
'traduzione
di Arat.
lessico
far riferimento
la s?lita iunctura,
delle
nel
la formula
l'astro metamorfizzato.
riguardante
con ogni probabilit?
l'Eridano.
96-136
in rapporto
ai dibattiti
culturali
dei primi decenni del I sec. a.C.
a una
La prima versione
latina di questo brano ellenistico,
destinato
e
continua
rivisitazione
da parte della poesia
augustea
post-augustea,
sembra infatti iscriversi in un'opera di divulgazione
eclettica,
speculativa
dove
la contaminazione
di teorie
combinazione
si affianca e facilita la
di spunti poetici disparati
in ogni loro
etiche non f?cilmente
identificabili
parte.
riscrittura
non
di una nascente
fronti
opposti
e progressismo
tra primitivismo
disputa
ormai
intellettuali
della
Repubblica
gli
39
art. cit. p. 185.
Sic Barchiesi,
40
Phaen.
224; 253.
41
o la variatio
Cfr. Arat.
145-146,
in Arat.
360:
che divider?
awiata
caeli de parte.
su
al tra
98
L. Landolfi
monto.
chiaramente
Palterit?
abbellimenti
degli
del pensiero
richiesti
formali
ciceroniano
dalP?tto
al di l?
cipi
e Ovidio,
non poco gli dovranno Virgilio
In campo po?tico
parte
come son? alie riletture dei miti aratei e al problema
delPincivili
mento
esempio,
e Philosophie.
Universit? di Palermo