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Cicerone, Arato e ilmito delle et?

Luciano

Landolfi

Nee

ut

converti

Ciceronem

eloquentia

Della digressione
sul catasterismo
tea ciceroniani,
la tradizione
indiretta
un
sette
esametri.
Meno
di
totale
di
per
contenuto

in Arat.

logo episodio
un tentativo

di ricostruzione

Pautore

idearlo. Ecco

pot?
XV:

Sub pedibus
Spicum

1
Ne
s. v.

Phaen.

96-136

delTintero

brano

gen.

opt.

or at.

14.

2,ma

tale da permettere
corne
presumibilmente
Pedizione

del Buescu

3:

finita Booti
splendenti

corpore,

Virgo.

Les Aratea,
V. Buescu,
Cicer?n.
ripettivamente
e J. Soubiran,
Aratea.
Cicer?n.
po?tiques,
Fragments
io sappia, manca
stessi. Per quanto
critica dei frammenti

discutono

'testimonia'

all'edizione

ut orator.

sua in carminibus destituit.


Sen. Contr. 3, Praef. 8

secondo

profertur...4
tenens,

De

della Vergine
presente negli Ara
l
ci ha restituito quattro
'frustuli'
un sesto delTestensione
delPana

i frammenti

inlustre

sed

interpres,

Cic.

Hildesheim
Paris
un

1972,
saggio

1966

2,

in calce
specifico

sulla questione.
2
La filologia

a pi? riprese dei rapporti


si ? occupata
ira Aratea
di stampo positivista
un sistem?tico
regesto dei loci similes-, cfr. G. Sieg, De Cice
compilando
rone Germ?nico
De Cicerone
Diss. Halle
Arati
Avieno
1866; J. Maybaum,
interpretihus,
et Germ?nico
Diss.
De Cicerone
Rostock
Arati
1889; C. Atzert,
interprete
interpretihus,
? tornato
W.
1908. Pi? di recente
sul problema
Diss. G?ttingen
Leuthold,
Graecorum,
e Phaenomena

Z?rich
1942.
der Phaenomena
und Germanicus,
durch Cicero
Uehersetzung
3
e
acribia
dovizia
di
corredo
Ancor
per
dossografico.
filologia
oggi insuperata
4
I frammenti
la
A. Traglia, M. Tullio Cicerone.
19713, p. 69 integra
poetici, Milano
turn in corrispondenza
al ?? del testo greco
lacuna con l'awerbio
(Phaen. 96). Soubiran,
in nota
fra due cruces riportando
invece
il profertur
(p. 200 n. 6) la
op. cit. p. 162 pone

Die

av?nzate
serie di congetture
op. cit. p. 284.

per

sanare

il testo

completando

le testimonianze

da Buescu,

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allineate

L. Landolfi

88

XVI:

tenui contenti vivere cultu

Malebant

F?rrea turn vero proles exorta repentest,


ausaque funestum primast fabricarier ensem

XVII:

manu

et gustare

iunctum

et Jovis in regno caelique

XVIII:

iuvencum.

domitumque

in parte resedit.

In rapporto al testo ellenistico


tradotto,
fr. XV non sembrerebbero
distinguersi

i due esametri

facenti

parte
se conside
per originalit?,
riamo che Tunica aggiunta di qualche
rilievo ? costituita
dall'immagine
lo splendore
della spiga stretta
del fulgore sid?rale capace di reduplicare
A ben guardare,
dalla Vergine5.
per?, non pu? sfuggire il silenzio del
della dea proposta
dal modello
latino circa l'iconografia
l'interprete

del

{Phaen. 97):
..

verso

r\ q' ?v %?Qoi cp??oi Hxayyv

.IlaQd?vov,

gi? a par?re
?v %sqo? dipendeva

tormentato

sintagma

dei

commentatori

il
antichi, al cui awiso
di ordine m?trico
risolte
6,

da difficolt?

Si noti
la disposizione
chiastica
del costrutto,
del
visivo
che potenzia
l'effetto
del brillio
corpore
...splendenti
osservare
che avrebbe
dava al lettore
(imoox?jrcoi,
potuto
Berlin

sarebbe

1892,

al testo

pp. 75-76, morfol?gicamente


di Arato ma, a causa de??usus
in imo

mendamento
di Phaen.

75, 778,

ox?jtxoio

789,

832,

abba:
inlustre
spicum
ricor
Arato
Vergine.
a detta di E. Maass,
Aratea,
dal commento
confermato
ipparcheo

invece

nei

suddetto

tipo
della

scrihendi

di quest'ultimo,
lo studioso
l'e
propone
in linea con il formulare
il che, peraltro,
sarebbe
ox?jrxeo
s. v. 'aspice' per Enci
da E. Romano
880, 892, 894 studiato

clopedia Virgiliana I, Roma 1984, p. 372) lanaod?vo?


rone vede

aiy'kr\?VTa...

astro

sotto ambo ipiedi di Boote. Cice

il limite

della Ver
(finita) della costellazione
esplicito
tema
La
vd.
A.
di
Bari
Cicerone
staticamente
(sul
1950,
p. 139),
poeta,
gine
Traglia,
lingua
da Arato
della contemplazione
ilmotivo
dello
sid?rale.
Inoltre,
presentata
quale oggetto
... rutilo... conlucens
torna al v. 322
della Vergine
corpore Virgo...
degli Aratea:
splendore
con id?ntica
clausola m?trica
finale.
6
x? ?'?v x^Qoi
Cfr. Schol. ad Phaen.
97, p. 357 Maass:
(p?gei <2>x?xuv
aiyMjevxa:

o?>6i8o?(pr]OE, Jto?ai %eiq?, ?aoo??i? x? (??xoov ?ujto?i?ojievo?;. decooeCxai ?? ?v xrji


aoioxEQOti.

Si ricordi

che gi? per

la spiga

Ipparco

stava nella mano

sinistra

della

dea

(cfr.

G. Thiele, Antike Himmelshilder, Berlin 1899, p. 40 eW. H. Roscher, Ausfuehrliches


Lexicon
nos\

col.

tesi nella

der griechischen
stesso
1658),
sinistra

seguita

da Hyg.

Stellas;

quarum

della
De

und

astr.

una,

roemischen

vale per Eratosth.


si chiama
vergine

III1, Hildesheim
Mythologie
sosteneva
Cat. 9, 14 il quale
e per Ptolem.
Sxdx'u?
Synt.

3, 24: ...Praeterea
est in dextra

quae

s. v.

'Parthe

la Stella

trovan

1965,
ehe

la versione
1,5. Altra
in utrisque manihus
hahet (seil. Virgo)
singulas
ea cum spicis
et clarior,
esse
maior
manu,

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Cicerone, Arato e il mito delle et?

il locativo

sostituendo

plurale

La spiegazione
cola parentesi.
tanto
configura
semplicistica

89

una pic
al pi? owio
singolare. Apriamo
nesso
arateo
del
si
dall'ottica
pros?dica

?v
1'alternativo
err?nea,
quanto
poich?
attestato
trasmissione
dal
codex
Marcianus
la
dei
X?iQi,
476, primario per
e quindi
con la formula predetta
Phaenomena
combacia
7, ? is?crono
con
le esigenze
del 'tempo forte' al terzo
quantitative
perfettamente

piede del v. 97 8.
Se ritorniamo
l'atteggiamento

da Cicerone
9, sembra che
prescelta
all'espressione
scaturita
da lui esibito sia segno di perplessit?
esegetica,

dalla contraddittoriet? fra la dicitura del modello e la chiosa degli scolia


sti. Dando

si awaleva
per fermo che, nella propria versione,
PArpinate
arateo
ermeneutico
?
scoli
al
lecito
poema
supporre
10,
degli
nesso ?v
del contestato
che la prowisoriet?
dei loro risultati a proposito
di giudizio.
indurlo ad una sospensione
Conseguente
%eqg? dovesse
dell'ausilio

con il cenno
delle congetture
aggirare il terreno sdrucciolevole
della
doveva
alia
simb?lica
presenza
spiga,
apparire al giovane
sbrigativo
Tra l'altro, in questa
la migliore
soluzione
poeta
possibile
dell'aporia.

mente,

i
di Germ?nico,
la strada ai commentatori
maniera, Cicerone
sgombrava
= Cerere n cos?:
avrebbero
chiarito
l'identit?
Vergine
"...quod spi
quali
dicitur...

In ogni

della costellazione
caso, la Stella principale
cfr. Arat. Phaen.
97; Hipp.
3,3,5.
all'eclittica,
esauriente
in A. Le Boeuffle,
Les noms
documentazione
vicinissima

tions,

Paris
7
Della

1977, pp.
tradizione

della Vergine
vicende

Sulle

latins

d'astres

era la Spica, a,
di quest'ultima
et de constella

165-166.

manoscritta
oltre alMaass
si ? occupato
dei Phaen.omena,
J. Mar
du texte des Ph?nom?nes
Paris
1956 che completa
lo scarno rendi
tin, Histoire
d'Aratos,
conto
del testo dato nell'edizione
Firenze
1956,
codicologico
degli Arati Phaenomena,
pp. XII-XX.
8
La iunctura
?v XEQ?i ? inoltre confermata
da Maneth.
134 che per? parla di ox?
e Arato,
fra Manetone
inMaass,
delle concordanze
3, 24. Discussione
Xucx? come Hyg.
op. cit. p. 251 n. 3.
9
Arati Phaen.
il fatto che sia Germ?nico,
N? dirime
la questione
96-97
(plena sini
sia Avieno
289 (protentata
la
abbiano
alluso ad una sola mano,
manu)
manu)
stra/...spica
non si puo semplicisticamente
sinistra
nel primo
resti
dei due casi): pertanto
(almeno
?v yeiQ? che ora Martin,
al v. 97 dei Phaeno
tuir? come
la lezione
op. cit. presenta
integra
mena.
ad Arato-Erato
Germ?nico
il filone
sembra
seguir?
Ipparco-Scoli
Soprattutto
una linea di studi catasteristici
il che mostra
solo corne esistesse
anticamente
volta
stene,
sorretta dalla sinistra della dea, ma non che il testo arateo vi si
a concepire
la Spica quale
doverosamente.
uniformasse
10
Vd.
Atzert,
op. cit. p. 3 ss.; Leuthold,
op. cit. p. 12 ss.
soprattutto
11
= Demetra
in suolo greco da Arato
Dike
realizzata
fu studiata
L'identificazione
certo l'assimilazione
li diparte
Ver
da G. Kaibel,
29, 1894, p. 85. Da
'Aratea', Hermes
= Cerere
Le Boeuffle,
da Cicerone
Sul tema vd. peraltro
op.
presentata
negli Aratea.
gine
cit. pp. 212-213.

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L. Landolfi

90

cas

lo stilema da lui stesso


(p. 65, 19 Breysig),
parafrasando
u ...tenens.
A questo punto,
coniato spicum
la prima slegatura, dovuta
latino che lascia aperte le porte a qualun
alla lacunosit? del testo po?tico
tenet..."

di supposizione.
aderenti a quanto
Restando
la narrazione
della parte iniziale degli Aratea,

que genere
naufragio
fr. XVII,

dove Cicerone

celebra

vita umana.

al

soprawissuto
con

il
riprende
la semplicit? del vitto nelle fasi aurorali
dello stato autarchico
della razza ?urea,

A proposito
aveva dichiarato:
imme
110,
auxco? ?' ?^coov, passando
Arato,
in negativo
al censimento
dei mali subentrati
diatamente
nelle ere suc
cessive. Nella
riscrittura del brano ellenistico,
vengono
per la seconda
volta sfruttati i supporti del relativo patrimonio
scoliastico,
per il quale
aux
ad
Maass =
Pawerbio
adArat.
358
? equivale
10, p.
?jtXcb? {Schol.
dato che l'agricoltura
avrebbe procurato
da sola il neces
p. 132 Martin),
della

Phaen.

sario alia soprawivenza


tenui
miepes: malehant

della

pi?

antica

13.Tuttavia
Yhe
stirpe mortale
in
al
termine
cultus
posto
collegato

{seil, vivere),

in sesta

sede, segnala al lettore la scollatura dal prototipo,


poi
?urea presceglie
un proprio
ch? la generazione
sistema di vita, non
con la decantata
In piena coerenza
alla volont?
celeste.
acquetandosi
ablativo

e degli uomini della razza d'oro, Arato, Phaen.


113,
il
assegna
compito di spartire ogni dono della terra H: laVergine
(afck? ?oec xai cxqot
opera in uno spazio tecnicizzato,
quello agricolo
15
?kx, v. 112), dove il suolo nutre il consorzio mortale
(ecpeQ?ev, v. 114)
senza che ancora sia stata attuata
come mercede
per la fatica lavorativa,
di Dike

coabitazione

alia dea

un'intenzionale

e superfluo

fra frugalit?

contrapposizione

nei

tenore

di

vita. Ci? d'altronde ? impossibile finch? la divinit? resta datrice di quei


b?ni
uomini.

verbo malo,

12
Per
13
Utili
teo.

186 n.

187, p.

Pautarchia

su cui il nume

divide

fra gli
equanimemente
il
al suo dettato po?tico
i prodotti
interviene
suddividendo
trama

=
I 1.
spica vd. Serv. ad Georg.
l'equipollenza
spicum
le puntualizzazioni
di A. Barchiesi,
'Letture e trasformazioni

(Cic. Arat.
14
...\xvQ?a

di una

v, v. 113) che
in cui Cicerone

(?(i)T?iQa ?ixai
Nei momento

completa

XVII

Tr; Verg.

georg.

2,473

sg.)', Materialie

di un mito

ara

pp.

181

discussioni6,1981,

16.
Jt?vxa
rilettura

sima pubblicazione.
15
Per il significato

Jtagei/e
del passo

del verbo

xeioa
?
?txauov.
A?xr],
arateo
in un lavoro dal

(peg??)

vd. Landolfi,

Analizzo
titolo

TI vol?

il verso

nelT?mbito

di Dike',

art. cit. n. 39.

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di pros

Arato

Cicerone,

il mito

delle

et?

91

non ? pi? il 'sistema diet?tico'


naturale
predisposto
la
scelta
deliberata
del nostro raziocinio. E quest'opzione
dall'alto,
con gioia, se l'attributo peculiare
viene addirittura
abbracciata
dell'ori
? contentus, proprio quello che, in altro
di parsimonia
ginaria condizione
16
un augurio di serena
riserva a se stesso formulando
contesto, Tibullo
dell'automatismo

bens?

esistenza

rurale.

L'assunzione
del vitto denota

di un soggetto moralistico
come Cicerone
stia calando

quale quello della sobriet?


lo spunto arateo dell'et? del
In suolo greco, ad esem
filos?fico.

l'oro nel vivo di un pi? vario dibattito


aveva sostenuto
fr. 49 Wehrli,
pio, Dicearco,

che, nello

di una

scenario

fruttificazione

{ibid. 12-13)
(49, 11-12) ignara dell'agricoltura
spontanea
il loro vitto ( oute xf|V JtXe?o xfj? jxexQ?ac
ebbero a contener?

gli uomini

?i? tf)v 8Toi|i?TTiTa,bXk' cb?x? jtoXA? xf|v eX?xxoo xfj? ixavf]? ?i?
ibid. 19-20). La ojr?vic
[seil. xf)V XQO(pf)v JTQOoecp??ovxo]
una
?
di
la pochezza
condizione
dicearchea,
cibo,
pero
sepa
oggettiva,
rata dall'?xoi^oxrj?,
la facile crescita dei frutti. La notazione
del filosofo
? secca e cursoria, quasi un dato scontato agli albori della
peripat?tico
xfiv ojt?vtv

storia che non ha nulla a che vedere con il problema


della scelta esisten
17
ziale. Per Cicerone
di un sistema di vita parco ha un
invece, l'adozione
tutto particolare,
inesistente
programmaticit?
rilievo

del

confermato
nell'inclinazione

dal verbo malo,


alia ojt?vic

di una

pregno

dell'aborigeno
il soleo tracciato
da Arato,
l'interpr?te
Approfondendo
fra prototipo
latino apriva la via alla combinazione
letterario del mito
un
delle ere e modello
filos?fico
della Kulturentstehung
inaugurando
avrebbe
fortuna
che
nella
latina
poesia
procedimento
goduto particolare
aGerm?nico.
da Virgilio
posteriore,
dicearcheo.

dire

? opportuno
se questo
perch?

ha

che Cicerone

arateo

il dettato

'approfondito'

resta legato, pi? o meno


sommariamente,
agli schemi
con
umano
teor?a delPincivilimento
18,quello dell'Arpinate
echi di varie scuole filosofiche
nel disegno
di un pi? coerente

storici della
tempera
16
cialistico

...lam modo
nelle

contentus
iam possim
letterarie
afferenti

rubriche

vivereparvo
alla sobriet?:

? epiteto
(I 1 25). Contentus
spe
vd. gli esempi
alia n. 17
riportati

dal saggio di Barchiesi, cit.


17
L'unico
aetas

elemento

di contatto

fra lo schema

nella moderazione
proprio
non vi sono attinenze
fra l'idea che l'agricoltura
umano
dall'autore
vilimento
greco
propugnata

Yaurea

consiste

dicearcheo
della

ciceroniano
quello
il resto, ? chiaro

?iaixa,
per
lo stadio
costituisca

conclusivo

e il principio
(fr. 48 Wehrli)
tecnicizzato.
del %qvoov
y?vo?
18
di Arato
sottolineando
l'infedelt?
Me ne occupo
nei gi? citato studio,
della teoria stoica della Kulturentstehung.
elemento

del
che

delTinci
arateo-cice

roniano

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pi?

di un

L. Landolfi

92

modello
deliberativa

di vita originaria.
Consegnando
del proprio
regime esistenziale,

all'uomo

la facolt?
primitivo
latino ridimensiona

il poeta

della preistoria
la presenza
divina nelTeconomia
e, nello stesso tempo,
la remota condizione
della comunit?
tende ad idealizzare
concependola
corne saggia e temperante.
avanzare ancora qual
Peraltro pare possibile
di natura

che notazione

circa

ling??stico-sem?ntica
la globalit?
del messaggio

chiarisca
meglio
rone parla di tenuis cultus e, nei mondo
tramite la sua opera
tbegriff che proprio
ster?

il fr. XVI

Buescu

che

didascalico
del testo. Cice
sar? un Wer
latino, tale modulo
di divulgazione
filos?fica
acqui
dalle
scuole ellenistiche
19, la

consistenza
Dibattuta
ideol?gica.
del cultus, indissolubilmente
legata a quella del victus, viene
questione
romano
in parecchi
al pubblico
mediata
luoghi della silloge ciceroniana
di scritti teorici: oltre che in Tuse. V 26 e 89 ed in Lael. 86 20, l'endiadi

ritorna inDe off I 12; 158 e inDe div. I 61 e, in tutti i contesti in cui si
discute della semplicit? del tenore di vita, id?ntica ? la scelta lessicale
fr. XVI

nei breve
compiuta
se
Ora,
per Cicerone

maturo

(vd. De fin. II91: quodparvo


dai tempi della traduzione
in lui la convinzione

strada

trassegnare

Tantichissima

{contentus,
cultus, tenuis).
degli Aratea21
l'ideale stato di natura ? il vivere con poco
esset natura contenta),
? ipot?zzabile
che sin
22
a farsi
del poema
di Arato
cominciasse
con
che la temperanz,a nella dieta potesse
umana.

beatitudine

Nei

particolare
?urea, l'ascetica

assetto

dato alia narrazione


condi
primitivistico
dell'epoca
tanto gli epicurei,
i
zione del saggio, verso cui convergevano
quanto
cinici e gli stoici23, viene fatta aderire alio stato primevo
degli aggregati
e consapevole
e
autonom?a di pensiero
umani, dando a questo lamatura
salto tem?tico. La comparsa
scelta delTaltro. A questo punto un nuovo
della razza f?rrea pone in luce il repentino
trapasso dalla stirpe prece

19
Vd.

B. Gatz, Weltalter,
Zeit und sinnverwandte
Hildes
goldene
Vorstellungen,
Das einfache
1968, p. 157 ss.; R. Vischer,
1965, p. 88 ss. Null'al
Leben, G?ttingen
tro che una rassegna
inW. Meyer,
di xojioi
1915 ehe, tra l'al
Laudes
inopiae, Gottingae
di Cicerone.
tro, non sembra oecuparsi
particolarmente
20
a p. 187 del suo lavoro.
Citati dal Barchiesi

heim

21Cfr. Tuse. Ill 49


(aproposito della moderazione di Epicuro), V 97 (a riguardo del
contentarsi la natura di poco); De fin. 11 91; De off 1 70.
22

Sulla cronologia
cit. p. 9 ss.; Soubiran,
Cicerone',
bile

Sic. Gymn.
6, 1953, pp. 137-165,
all'80 a. C. contro
Popinione

all'incirca
23
Resta

romaine,

degli A ratea discussione


cit. p. 8 ss. A parte

op.

basilare

Lausanne

la messa

a punto

in Buescu,
op. cit. p. 28 ss.; Traglia,
op.
sta E. Castorina,
'Le tre fasi poetiche
di
142 n. 3 per il quale Topera
sarebbe
data

p.
corrente
di A.

che

Oltramare,

la pone
Les

prima

dell'89

origines

1926, passim.

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de

a.C.
la diatribe

Arato

Cicerone,

il mito

et?

delle

93

del quadro delle et? (fr. XVII Buescu).


la rassegna del
arateo, per cui a chiudere
dall'esempio
era
delle generazioni
la %OLkm?r\ yevzv] {Phaen. 130),
morale

dente, forse
Distanziatosi
degrado
Cicerone

l'argentea,

all'ultima

in ?mbito
dischiude
latino il filone che sostituisce
la razza
e durante
con quella f?rrea 24 lungo ilmito delle epoche,
il suo
verso
il
Giustizia
la
della
cielo
25.
Sembra
pone
svolgimento
fuga
peraltro
che il traduttore non osservi
la ciclicit? della genitura umana caratteri

bronzea

aratea (cfr. Phaen.


123 ss.), presentando
la sing?la
scissa dalla precedente
sul piano delle relazioni paren
come itinerario a
il principio
rafforzare
della corruzione

stica della descrizione


generazione
tali forse per

corne

disgiunte.
lascia
repentest
che misura

resoconto

Nel

tappe

intrawedere

concomitante

scevro da allusioni

ferro,

al prima. ?

funestum

...ausaque

et gustare manu
a rivelare

tum...exorta
il sintagma
ciceroniano,
un presumibile
cenno ad un fatto in qual
o contestuale
alla nascita della generazione
del

in modo

fabricarier

primast

ensem,

iunctum domitumque
all'entit?

congruo

il distico:

comunque

iuvencum

dell'operazione

la divergenza

fra

e la fonte.

Cicerone

di un comune

All'interno

abominio

l'arma sacrilega
(xaxoeQ
fr.
131; funestus...ensis,
XVII2),
l'Arpinate crea
Y?c...^i?xcaea,
? riverberata dagli
dove l'empiet? del misfatto
ridondante
un'immagine
suo stesso centro,
al
estremi dell'esametro
funestum...ensem)
{ausaque
Primus-Motiv
dal
dell'euristica
rappresentato
(prima est fabricarier).
per

Phaen.

si tratta n? di gratuita variazione


a mezzo
la novit? dell'evento

Non

demarcata

stilistica
dell'iniziale

dove ?
del modello,
o? JtQCOXOi{Phaen.

di piani del racconto, per cui l'atto orroroso


131), n? di gerarchizzazione
m?rita una posizione
di privilegio
dell'inven
rispetto alla deprecazione
ara
risalto
funesta.
Cicerone
d?
la
zione,
piuttosto
all'immagine
spada
tea, limitata alla semplice denuncia
dire che la stirpe f?rrea
religiosa:
un'arma mort?fera
farsene

cibo,

24
Ovid.
(quella

del
25
Lo

per abbattere

significa

espandere

del

fatto,

os?

per

i giovenchi

dalla visuale

moralistico

la prima volta fabbricare


awezzi al lavoro dei campi e

sem?nticamente

l'inauditezza

del

I 125 ss. distingue


invece
la terza et? (quella del bronzo)
dalla quarta
Met.
arateo: oro-argento-bronzo.
Arat. Phaen.
l'ordine
13, restaura
ferro); Germ.
non cos? Germ.
stesso fa Ovid. Met.
I 149-150;
Arat. Phaen.
137 per il quale

ci?

awiene

Aerea

vol?

della

Vergine

sed postquam
si accompagna

terris data
proles
al mutare
lento

(v. 13); n?
dei

costumi

in Juv. VI 19, per


degli uomini.

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il quale

il

L. Landolfi

94

al pathos 26, il poeta latino iscrive in un'ottica


fideistica
gesto. Dali'ethos
uno
attraverso
strumento
di
la bouctonia
guerra.
perpetrata
NelPorigi
una
da briganti:
(v. 132)27 ? uno strumento
nale, il coltello
eivo?io?
ne
con
476
al codex Marcianus
precisa
Pepiteto
Pequivalenza
glossa

nella

un mezzo

di sopraffazione
privata, di violenza
aratea
?
da Cicerone
aggettivazione
semplificata
tus...
in
ensis
cui
drammatizzan
l'attributo
formula funes
recupera,
men
le valenze di riprova present? nelTep?teto
greco xaxoeQyo?,

X?]otqix?c,
individ?ale.

denotando
La

ricca

dole,
tre il sostantivo

la
l'effetto visivo delTassassinio,
sostituendo
potenzia
non
?
L'attacco
lama
assalitori.
ciceroniano
alla
rudimentale
degli
spada
a
ma
una
un
inteso
d'arma,
gen?rico
prototipo
specie
colpire
dunque
diverr? bersaglio
ben distinta,
che, per consuetudine,
quella bellica,
a cantare
il mito
delTet?
poeti
seguenti,
impegnati
che Cicerone
abbia voluto far tesoro di un
inoltre probabile
verso arateo 29, al cui dire il tab?
degli scoli al corrispettivo
suggerimento
infranto concerne
solo i giovenchi
utilizzati per le opere agricole
(Schol.

delle
?urea

t?rate dei

ad Arat.

132, p. 360 Maass).


iunctum domitumque

2S.?

manu

informa
nostro

della

si spiegherebbe
Tendiadi
con
la
il
{seil, iuvencum)
poeta latino ci
quale
i buoi. Se il
arcaica di ammansire
ed aggiogare

pratica

discorso
ellenistico

passo
consistente.

non

Diversamente

di fondo
quadra,
Tipotesi
in chiave moralistico-sacrale

di una

del
tragicizzazione
un supporto
riceverebbe
occorre
ancora
via via sollevate,

Al di l? delle osservazioni
un
riscrittura
la globale
latina
rilievo che decodifichi
aggiungere
meglio
nei testo greco
di Arat. Phaen.
96-136:
che
la
per
prima30
leggiamo
si
in
di
ferro
dei
buoi
da
ribo
cicero
lavoro
(ejr?oavxo)
31, quello
stirpe
26

Su tale caratteristica

rio e il valore
Roma

della

del

verter?

traduzione

1961, pp. 355-405,


rone poetarum
graecorum
interprete',
di Cicerone',
alle traduzioni
poetiche
ss.

si vedano
P. Serra Zanetti,
'Sul crite
e S. Girolamo',
in Atti
I Congr.
St. Cicer.
II,
e n. 41; I.
'De Cice
Trencsenyi-Waldapfel,

ciceroniano

per Cicerone
alle pp. 363-367

a p.
ibid. pp. 161-174,
in Vortit barbare, Roma

'Commento
174; A. Traina,
1974 2, pp. 55-89,
alla p. 67

27U. von
Wilamowitz-Moellendorff, Hellenistische Dichtung in der Zeit des Calli
machos II, Berlin 1924, p. 270 vide nella [l?xcmoa eivo??T] il simbolo dell'uccisione ?v
??a> 1 che restava
impunita.
28Cfr.
Verg. Georg. II409 (precisato da 1508); 504; Tib. 13, 47-48; 10 1 (qui addi
con sottile
? ?etto ferreus
delle
Ov. Met.
l'inventore
spade
anfibolog?a);
Arat. Phaen.
12.
29
art. cit. p. 185, tuttavia
ora sostengo
si veda quanto
di Barchiesi,
Opinione
vol? di Dike',
cit. passim.
30
usa jtqwxoi
Anaf?ricamente
Arato
al v. 131 sg.
31
ai buoi,
la tesi di una
riferimento
avallare
pu?
'Aqoxtjq
specularmente
arateo
in direzione
ciceroniana
al passo
scoliastica.
rittura

I 99;

Germ.

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in TI

chiosa

Cicerone, Arato e ilmito delle et?

95

est del verso prece


alausa
gustare ? retto, ?jt? xoivo?,
? allora connesso
alTabominio
L'abominio
gastron?
tecnol?gico

niano

Pinfinito

dente.

il verbo gustare,
proprio
In forma
schizzinosi32?

purtuttavia
perch? utilizzare
raff?nato dei commensali
linguaggio

mico,

si rifrange si sul tenuis...cultus


dalla consumazione
delle
rimpiazzata

la scelta

tipico

del fr. XVII,

espressiva

del

antit?tica,
la dieta

carni, s?mbolo di lusso


su
ma
alie con
un'allusione
anche
33,
poggiare
pol?mica
potrebbe
romane. Alia remota scelta di frugalit?,
raffinate delle mense
suetudini
lo sperpero e gli agi anche a costo del sacrilegio:
Teta f?rrea ha opposto
assassinio
dei buoi
sembra dire Cicerone,
per il quale Tempio
questo
cerealicola

vacuo

awezzi

alTaratro

preconizza

di Verg.

Pang?lo-visuale

Georg.

II537:

... ante
inpia

caesis

quam

gens

est

epulata

iuvencis...

ediOv.M?>.XV122ss.:
... inmemor

nec

est demum

frugum

mu?ere

dignus,

qui potuit curvi dempto modo pondere aratri


ruricolam mactare suum, qui trita labore
illa, quibus totiens durum renovaverat arvum,
tot dederat
Nec

satis

messes,
est,

quod

percussit
tale

nefas

colla

securi.

committitur...

carni ? frutto di un nefas-, non ? un caso che il fr. XVII


L'assaporare
da un noto passo del De nat. deor. (II 63, 159)
sia estrapolato
Buescu
dei buoi, la cui utilit? per la razza
alia discussione
dedicato
delPimpiego
?urea era tale ut eorum viscerihus vesci scelus haheretur.
il v?rtice della
la bouctonia
rappresenta
e
del lusso sul
il segnale delPawento
sul piano religioso,
scelleratezza
contro
Pedonistico
al
di
ejr?oavxo,
fisiol?gico
pragm?tico:
piano
una
in
accresce
din?mica
dei
Puccisione
Porrore
per
gustare
giovenchi
Per

di Arato

il traduttore

32

Latine
Varr. De lingua tat. 6,84: quod Graece
yetJexai,
gustat. Nell'acce
in Lucr.
f?sico del cibarsi e si ritrova
da Cicerone,
gustare vale come piacere
scritti
Ill 18 3. Inoltre,
rer. nat. VI
Fast. VI
De
169; Sen. Nat.
quaest.
1219; Ov.
negli
zu den
Lexicon
in senso
traslato
lo adopera
(cfr. Merguet,
sempre
filosofici,
PArp??ate
Secondo

zione

scelta

philosophischen Schriften Cicero's II,Hildesheim


un

hapax
33

dal versante

anche
II trapasso

dalle

19612, s.v.), dunque negli Aratea esso ?

sem?ntico.

consuetudini

alimentari

cerealicole

a quelle

carnivore

? conside

rate in antico indizio di decadenza morale: vd. l'indice dei luoghi specifici redatto dal
Gatz,

op. cit. s.v.

'abstinentia'.

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96

L. Landolfi

con gli sprechi del


che parrebbe
polemizzare,
t?picamente,
sec.
vitto caratteristici
a.C. 34.
del I
una lacuna diegetica.
II fr. XVIII presenta
Ancora
la Vergine
collo
cata in cielo, nei regno di Giove,
intuir? la descrizione
lasciandoci
del
suo volo sulle orme di Arat. Phaen.
133-136. Perduta
la probabile men

narrativa

zione

anulare

sua posizione

della

accanto

a Boote

come

in Phaen.
136,
solo Pampliamento
nei
greco ?JtouQavi?]
delPaggettivo
disegno
del dominio
celeste 35.La presenza di Zeus nell'economia
del poema ara
36
teo ? costante, dalPattacco
'Ex Ai?? ?Q%(b\ieo$a
(v. 1) sino al v. 964
noto ai critici37: a Cicerone
non poteva sfug
nelPottica
di un pante?smo
resta

rivestita dal nume nell'interpretazione


dei rapporti fra
gire Pimportanza
e
testo
ordine
del
mondo
nei
latino per
astri,
leggi siderali, per quanto,
venutoci
di Giove
la menzione
sia considere
per intero (480 esametri),
volmente
ridotta a due casi (w. 188; 294). Ciononostante,
il v.
proprio
188 presenta una struttura simile a quella del fr. XVIII Buescu:
Juppiter, huic parvum inferiore in parte locavit
et Jovis in regno caelique in parte resedit
e quello della
i due catasterismi,
appaiando
quello delPAltare
Vergine.
La differenza
di fondo ? data dal comportamento
dei rispettivi protago
nisti delle metamorfosi
astrali. La costellazione
delP Altare
riceve da
Giove
Pubicazione
sembra agire 'indi
designata,
quella della Giustizia
nella scelta dello
in cui fissarsi.
pendentemente'
spazio celeste
Igno
riamo se la variet? fra i due paradigmi
fosse giustificata
da qualche cenno
di Cicerone
alle mitiche
riferite da Arat. Phaen. 98
origini della Vergine,
o
addirittura
della
che voleva
esiodea
100,
dalPaccoglimento
leggenda
Dike nata dal padre degli dei38. Fatto sta che il sintagma
Jovis in regno
34
Mi

(Dalle

di tale problema
nel
occupo
sec. a.C),
di imminente
originiall
35
art. cit. n. 19.
Vd. Landolfi,

cap.

III del

volume

e societ?

Banchetto

romana

pubblicazione.

36 w.
Cfr.
1; 2; 4; 31; 163; 164; 181; 224; 253; 259; 265; 275; 293; 426; 523; 743;
756; 769; 771; 886; 899; 936; 964.
37

Basti

ricordare

G.

'Das Pro?mium

Pasquali,

des Arat',

Chantes

f?r

Leo,

Berlin

1911, pp. 113-122 (?Scritti filolog?a 1, Firenze 1986, pp. 130-138) e gi? prima Kaibel,
art. cit. pp.

84-85.

In tempi

a noi

pi?

vicini,

F. Solmsen,

'Aratus

on

the Maiden

Golden Age', Hermes 94, 1966, pp. 125-128 (= Kleine Schriften I,Hildesheim

and

the

1968, pp.

M. Erren,
Die Phainomena
von Soloi.
des Aratos
198-202);
zum Sach
Untersuchungen
und Sinnverstaendnis,
Wiesbaden
"Ex Ai??
1967, p. 14 sg; M. Fantuzzi,
oiQXC?^eafta.
1 e Theocr.
Arat. Phaen.
e discussioni5,
XVII,
1',Materiali
1980, pp. 163-172.
38
art. cit. n. 4.
901, sui quali cfr. ora Landolfi,
Op. 256; Theog.

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Arato

Cicerone,

il mito

et?

delle

97

suona sospetto
alla luce della dibattuta
genealog?a della dea medesima.
a distanza"
Potremmo
definir?
il nesso "contaminazione
39, causata dal
a
riferimento
Zeus in forma locativa nell'opera
di Arato
40,ma
duplice
?
tenendo
che
sempre
presente
l'ampliamento
dell'immagine
archetipica
su un anaf?rico

basato
endiadi
cio?

vede

in uno

laVergine
spazio definito

reame

del

in parte...caeli
con
la sua combinazione
il modulo

essendo

poeta41,
mostra
che l'autore

doveva

sclerotico

che di una

Pi?

ciceroniano

pisodio
difica' filos?fica

art?stica', l'esame
consente
et? del mondo

Phaen.

di Cicerone

Altrimenti
egli avrebbe
impiegato
come si nota nel catasterismo
del

'traduzione

di Arat.

lessico

Jovis in regno nel fr. XVTII


ad una situazione
eccezionale

far riferimento

la s?lita iunctura,

delle

nel

la formula

l'astro metamorfizzato.

riguardante
con ogni probabilit?
l'Eridano.

di stato in luogo che in


e in una parte del cielo,
del Cronide.
Per altro verso,

impiego del complemento


ferma nel regno di Giove

96-136

sin qui condotto


sull'e
di parlare di una 'rico

in rapporto

ai dibattiti

culturali
dei primi decenni del I sec. a.C.
a una
La prima versione
latina di questo brano ellenistico,
destinato
e
continua
rivisitazione
da parte della poesia
augustea
post-augustea,
sembra infatti iscriversi in un'opera di divulgazione
eclettica,
speculativa
dove

la contaminazione
di teorie

combinazione

si affianca e facilita la
di spunti poetici disparati
in ogni loro
etiche non f?cilmente
identificabili

parte.

non consiste nel verter? in


si ? prefisso
II compito
che Cicerone
di Dike o, quanto meno,
esornativo
il dotto catasterismo
modo
questo
non ? che un procedimento
accessorio
intento
al
di
rilevante
rispetto
pi?
un
di lettori impegnati
culturalmente
rendere fruibile ad un pubblico
? per lui
ad essi estranee. Tradurre
di Kulturentstehungen
trapianto
la propria
la lettera del modello
perch?
'ideologizzare'
sia accademico
di
disancorato
dal
fervore
eruditi,
gioco
inmodo profondamente
teor?tico contempor?neo.
diverso
Connotando
all'interno
il mito delle et?, Cicerone
posizione
prendeva
dall'originale
innanzitutto

riscrittura

non

di una nascente
fronti

opposti

e progressismo
tra primitivismo
disputa
ormai
intellettuali
della
Repubblica
gli

39
art. cit. p. 185.
Sic Barchiesi,
40
Phaen.
224; 253.
41
o la variatio
Cfr. Arat.
145-146,

in Arat.

360:

che divider?
awiata

caeli de parte.

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su

al tra

98

L. Landolfi

aratea della Vergine


? una
della metamorfosi
se
contesto
in
inserita
nei
alle
che, pur
dispute
questione
risposta precisa
trasmette
di una raff?nata versione
delPintero
poemetto
alessandrino,
La sua traduzione

monto.

chiaramente

Palterit?

abbellimenti

degli

del pensiero
richiesti

formali

ciceroniano
dalP?tto

rispetto alla fonte


transfrastico.

al di l?

si consacra nella poes?a latina quel processo


di
impl?citamente
umano
teorie
di
filosofiche
sulPincivilimento
riappropriazione
greche
in una corposa
introdurr?
che diversi anni dopo Cicerone
letteratura
in
prosa.
specialistica
Cos?

cipi

e Ovidio,
non poco gli dovranno Virgilio
In campo po?tico
parte
come son? alie riletture dei miti aratei e al problema
delPincivili

mento
esempio,

(o decadimento) delle stirpi mortali, disponendosi, dietro il suo


a meta

strada fra Dichtung

e Philosophie.

Universit? di Palermo

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