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Requisiti
giuridici
Attivit di
godimento e
impresa
Impresa
illecita
Lattivit
dimpresa e
scopo di lucro
Attivit
stagionali
Unico affare e
impresa
per conto
proprio
1.1.4 La professionalit
Professionalit lesercizio abituale e non occasionale di una data attivit produttiva.
La professionalit non richiede che lattivit imprenditoriale sia svolta in modo continuato e senza
interruzioni: per le attivit stagionali sufficiente il costante ripetersi degli atti di impresa secondo le
cadenze di quel dato tipo di attivit.
imprenditore anche chi compie un unico affare, se questo comporta il compimento di operazioni
molteplici e lutilizzo di un apparato complesso, e si imprenditori anche se si produce beni per uso
personale (impresa per conto proprio). La destinazione al mercato della produzione non infatti richiesta
da alcun dato legislativo.
1.2 Impresa e professioni intellettuali
I liberi professionisti (avvocati, dottori commercialisti, notai, etc.) non sono mai in quanto tali
imprenditori. Il professionista imprenditore solo se lesercizio della professione costituisce elemento di
una attivit organizzata in forma dimpresa.
il caso del medico che gestisce una clinica privata nella quale opera, o del professore titolare di una
scuola privata nella quale insegna. In questi casi si in presenza di due distinte attivit, intellettuale e di
impresa, e troveranno perci applicazione nei confronti dello stesso soggetto sia la disciplina specifica
dettata per la professione intellettuale (ad es: necessit di iscrizione agli albi professionali), sia la
disciplina dellimpresa. Il professionista intellettuale che si limita a svolgere la propria attivit non
diventa mai imprenditore ( perci risulta escluso dallo statuto dellimprenditore, con i suoi vantaggi
quali la sottrazione al fallimento ma con anche i suoi svantaggi, quali linapplicabilit della disciplina
dellazienda, dei segni distintivi e della concorrenza sleale; divieto per i professionisti di farsi pubblicit,
etc.).
Le categorie di imprenditori
Attivit
agricole
essenziali
Nuova nozione:
il ciclo
biologico
Allevamento
di animali
La produzione di specie vegetali sempre qualificabile come attivit agricola essenziale, anche se
realizzata con metodi che prescindono del tutto dallo sfruttamento della terra e dei suoi prodotti.
Ne consegue che sono coltivazioni del fondo anche le coltivazioni in serra e la floricoltura.
La selvicoltura concepita come attivit caratterizzata dalla cura del bosco per ricavarne i relativi
prodotti. Non costituisce perci attivit agricola lestrazione di legname disgiunta dalla
coltivazione del bosco.
Si intende non solo lallevamento diretto ad ottenere prodotti tipicamente agricoli (carne, latte,
lana) ma anche lallevamento di cavalli da corsa, lallevamento e laddestramento di razze canine.
Ancora, impresa agricola lallevamento di animali da cortile (polli, conigli, etc.) e
lacquacoltura (pesci).
Limprenditore ittico, cio limprenditore che esercita lattivit di pesca professionale diretta alla
cattura di organismi acquatici in ambienti marini, salmastri o dolci, considerato imprenditore
agricolo.
Attivit
agricole per
connessione
Piccolo
imprenditore: il
criterio della
prevalenza
artistica o usuale dei beni o servizi prodotti e non nella prevalenza del lavoro familiare nel processo
produttivo.
Trasferimento della
partecipazione
Struttura
dellimpresa
familiare
Il principio
della spendita
del nome
linsufficienza del relativo patrimonio, i creditori ben poco potranno ricavare dal fallimento del
prestanome.
Principio di
effettivit
Capacit e impresa
Capacit
Incompatibilit
Inizio
Continuazione
Minore
emancipato
dallo stesso compiuti. Ad esempio, il minore che con raggiri ha occultato la sua minore et non diventa
imprenditore anche se i contratti conclusi non sono annullabili.
Non costituiscono limitazioni della capacit di agire, ma semplici incompatibilit, i divieti di esercizio di
imprese commerciale posti a carico di coloro che esercitano determinate professioni (ad es: impiegati
dello stato, avvocati, notai). La violazione di tali divieti non impedisce lacquisto della qualit di
imprenditore commerciale, ma espone a sanzioni amministrative e ad un aggravamento delle sanzioni
penali per bancarotta in caso di fallimento.
4.1.2 Limpresa commerciale degli incapaci
Il legislatore stabilisce che in nessun caso consentito linizio di una nuova impresa commerciale in
nome e nellinteresse del minore, interdetto o inabilitato.
consentita solo la continuazione dellesercizio di una impresa commerciale preesistente.
Intervenuta lautorizzazione del tribunale alla continuazione dellesercizio dellimpresa, chi ha la
rappresentanza legale (tutore o genitore) pu compiere tutti gli atti che rientrano nellesercizio
dellimpresa, siano essi di ordinaria o di straordinaria amministrazione.
Quanto allinabilitato, intervenuta lautorizzazione alla continuazione, potr esercitare personalmente
limpresa, con lassistenza del curatore.
Diversamente, il minore emancipato pu essere autorizzato dal tribunale anche ad iniziare una nuova
impresa commerciale. Con lautorizzazione il minore emancipato acquista la piena capacit di agire. Pu
esercitare limpresa senza assistenza del curatore e pu compiere da solo tutti gli atti che eccedono
lordinaria amministrazione anche se estranei allesercizio dellimpresa.
Gli atti da
registrare
I fatti e gli atti sono opponibili a chiunque dal momento della loro registrazione. Lomessa
iscrizione non impedisce che il fatto non possa essere opposto ai terzi: limprenditore che ha
omesso la registrazione pu sempre provare che il terzo era ugualmente a conoscenza del fatto
(ad esempio, perch gli era stato comunicato attraverso una lettera).
In alcuni ipotesi, tassativamente previste, liscrizione un presupposto perch latto sia
effettivamente produttivo di effetti. (caso SpA)
In altri casi, liscrizione presupposto per lapplicazione di un determinato regime giuridico
(caso della Snc: la societ esiste anche senza iscrizione ma la mancata registrazione impedisce
che operi un regime di autonomia patrimoniale meno gravoso per i soci della societ).
Prima di procedere alliscrizione, lufficio del registro deve controllare che la documentazione
formalmente regolare (regolarit formale), nonch lesistenza e la veridicit dellatto (regolarit
sostanziale); lufficio non pu rilevare dufficio eventuali cause di nullit o di annullabilit dellatto.
Nella sezione speciale sono soggetti ad iscrizione:
gli imprenditori agricoli individuali;
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Liscrizione nella sezione speciale ha funzione di pubblicit notizia. Tuttavia, per gli imprenditori
agricoli, i coltivatori diretti del fondo e le societ semplici esercenti attivit agricola, liscrizione ha
efficacia di pubblicit legale.
Principio
generale
Sanzioni
Efficacia
probatoria
La rappresentanza commerciale
6.1 Ausiliari dellimprenditore commerciale e rappresentanza
Nello svolgimento della propria attivit limprenditore pu avvalersi della collaborazione di altri soggetti.
La collaborazione pu riguardare anche la conclusione di affari con terzi in nome e per conto
dellimprenditore: lagire in rappresentanza.
Il fenomeno della rappresentanza regolato in via generale dagli art.1387ss del codice civile. per
regolato da norme speciali quando si tratta di atti inerenti allesercizio di impresa commerciale posti in
essere da alcune figure tipiche di ausiliari interni (institore, procuratori e commessi), che per la loro
La
rappresentanza
commerciale
posizione assegnata nellimpresa, sono destinati ad entrare stabilmente in contatto con i terzi e a
concludere affari per limprenditore.
Per la posizione rivestita nellorganizzazione aziendale, institore, procuratori e commessi sono
automaticamente investiti del potere di rappresentanza dellimprenditore e di un potere commisurato al
tipo di mansione che la qualifica comporta. Il loro potere di vincolare direttamente limprenditore non si
fonda cio sulla presenza di una procura, ma costituisce effetto naturale di quella determinata
collocazione nellimpresa ad opera dellimprenditore. Questi potr modificare il contenuto legale tipico
del potere di rappresentanza degli ausiliari, ma in tal caso occorre uno specifico atto, opponibile ai terzi
solo se portato a loro conoscenza.
Institore
Procuratore
Commesso
institore colui che preposto dal titolare allesercizio dellimpresa o di una sede secondaria o
di un ramo particolare della stessa. , nel linguaggio comune, il direttore generale dellimpresa o
di una filiale o di un settore produttivo.
linstitore pu compiere in nome dellimprenditore tutti gli atti pertinenti allesercizio
dellimpresa (rappresentanza sostanziale), ma non pu vendere, affittare lazienda o
ipotecare i beni immobili in quanto la rappresentanza limitata agli atti che riguardano la
gestione dellimpresa (gestione = esercizio dellimpresa);
tenuto, congiuntamente con limprenditore, alladempimento degli obblighi di iscrizione
nel registro delle imprese e alla di tenuta delle scritture contabili dellimpresa o della sede
cui preposto;
linstitore, negli atti con i terzi, deve spendere il nome dellimprenditore affinch latto
compiuto e i relativi effetti ricadono direttamente sul rappresentato. Se non spende il nome
solo linstitore personalmente obbligato; tuttavia, obbligato anche limprenditore, quando
gli atti compiti dallinstitore siano pertinenti allesercizio dellimpresa a cui preposto;
linstitore pu stare in giudizio, sia come attore che come convenuto, per le obbligazioni
dipendenti da atti compiuti nellesercizio dellimpresa a cui preposto (rappresentanza
processuale).
Le limitazioni ai poteri dellinstitore da parte dellimprenditore sono opponibili ai terzi solo se
latto di limitazione stato pubblicato sul registro delle imprese, salvo la prova che i terzi
conoscevano lesistenza delle limitazioni al momento della conclusione dellaffare.
I procuratori sono coloro che in base ad un rapporto continuativo sono preposti a dirigere un
circoscritto e determinato settore operativo dellimpresa (sono procuratori, ad esempio, il
direttore del settore acquisti, del personale, etc.). Il procuratore:
ha il potere di compiere per limprenditore tutti gli atti pertinenti a un circoscritto e
determinato settore operativo dellimpresa;
non ha la rappresentanza processuale dellimprenditore, neppure per gli atti da lui posti in
essere;
non soggetto agli obblighi di iscrizione nel registro delle imprese e di tenuta delle scritture
contabili;
risponde da solo (e non insieme allimprenditore) per gli atti compiuti senza la spendita del
nome dellimprenditore.
I commessi sono ausiliari subordinati cui sono affidate mansioni esecutive o materiali che li
pongono in contatto con terzi. Essi possono compiere gli atti ordinariamente rientranti nel loro
incaricato. I commessi non possono n concedere dilazioni o sconti che non siano duso e, se
preposti alla vendita nei locali dellimpresa, non possono esigere il prezzo fuori dai locali stessi,
n possono esigerlo allinterno dellimpresa se alla riscossione destinata apposita cassa.
Lazienda
Azienda e
impresa
Unit funzionale
dellazienda
Avviamento
7.1 Lazienda
Lart. 2555 definisce lazienda come il complesso dei beni organizzati dallimprenditore per lesercizio
dellimpresa. Lazienda costituisce lapparato strumentale di cui limprenditore si avvale per lo
svolgimento e nello svolgimento della propria attivit.
Lazienda un insieme di beni eterogenei caratterizzati dallunitaria destinazione ad uno specifico fine
produttivo.
Il rapporto di strumentalit e di complementariet fra i singoli elementi costitutivi dellazienda fa s che il
complesso unitario acquisti di regola un valore di scambio maggiore della somma dei valori dei singoli
beni che in un dato momento lo costituiscono. Tale maggior valore si definisce avviamento. Si distingue
tra:
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avviamento oggettivo, ricollegabile a fattori che permangono anche se muta il titolare dellazienda (si
pensi, ad esempio, alla capacit di un complesso industriale di consentire la produzione a costi
competitivi sul mercato);
avviamento soggettivo, dovuto allabilit operativa dellimprenditore e in particolare alla sua abilit
nel formare, conservare e accrescere la clientela.
Successione nei
crediti
aziendali
Successione nei
debiti aziendali
previsto che venga redatto un inventario allinizio e alla fine dellusufrutto e che la differenza fra le due
consistenze venga regolata in denaro.
7.4 Affitto dellazienda
Laffitto di azienda un contratto diverso dalla locazione di un immobile destinato allesercizio di attivit
di impresa: nel primo caso, oggetto del contratto un complesso di beni organizzati; nel secondo caso, il
contratto ha per oggetto il locale in quanto tale.
Intese
restrittive della
concorrenza
Abuso di
posizione
dominante
Abuso di
dipendenza
economica
Concentrazioni
Descrizione
Le intese sono comportamenti concordati fra imprese, anche attraverso organismi comuni
(consorzi, associazioni di imprese, etc.), volti a limitare la propria libert di azione sul mercato.
Ad es: accordi con cui si fissano prezzi uniformi o si contingenta la produzione.
Vietate sono solo le intese che hanno per oggetto o per effetto limpedire, il restringere o il
falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza allinterno del mercato o in una sua
parte rilevante. Sono lecite, al contrario, le intese minori: le intese che non incidono in maniera
rilevante sullassetto concorrenziale del mercato. Le intese vietate sono nulle ad ogni effetto.
Chiunque pu agire in giudizio per farne accertare la nullit.
Ad unimpresa in posizione dominante in particolare vietato di:
imporre prezzi o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravosi;
impedire o limitare la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato;
applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti.
vietato labuso dello stato di dipendenza economica nel quale si trova unimpresa cliente o
fornitrice rispetto ad una o pi altre imprese anche in pozione non dominante sul mercato. Si
intende per dipendenza economica la situazione in cui una impresa sia in grado di determinare,
nei rapporti commerciali con unaltra impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi. Il
patto attraverso il quale si realizza labuso di dipendenza economica nullo ed espone al
risarcimento dei danni nei confronti dellimpresa che ha subito labuso.
Si ha concentrazione quando:
due o pi imprese si fondono dando luogo ad ununica impresa (concentrazione giuridica);
due o pi imprese, pur restando giuridicamente distinte, diventano ununica entit
economica (concentrazione economica).
Diversi sono gli strumenti giuridici che possono dar luogo ad unoperazione di concentrazione:
fusione, scissione, acquisto di unazienda, etc. Identico per il risultato economico:
lampliamento della quota di mercato realizzato attraverso operazioni che comportano la
riduzione del numero delle imprese indipendenti operanti nel settore. Le concentrazioni
diventano illecite quando danno luogo a gravi alterazioni del regime concorrenziale del mercato.
Pericolo questo che ovviamente sussiste solo per le concentrazioni di maggior dimensione.
perci stabilito che solo le operazioni di concentrazione che superano determinate soglie di
fatturato devono essere preventivamente comunicate rispettivamente allautorit italiana o alla
commissione. Lautorit pu senzaltro vietare la concentrazione se ritiene che la stessa
comporta la costituzione di una posizione dominante con effetti distorsivi per la concorrenza
stabili e durevoli. In alternativa, pu autorizzarla prescrivendo le misure necessarie per impedire
tali conseguenze.
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Atto di
denigrazione e
atto di vanteria
Pubblicit
menzognera
Concorrenza
parassitaria
Dumping
Storno di
dipendenti
un atto di concorrenza sleale ogni atto idoneo a creare confusione con i prodotti o con lattivit
di un concorrente. lecito attrarre a s laltrui clientela, ma non lecito farlo avvalendosi di
mezzi che possono trarre in inganno il pubblico sulla provenienza dei prodotti e sullidentit
personale dellimprenditore.
Il primo consiste nel diffondere notizie e apprezzamenti sui prodotti e sullattivit di un
concorrente, idonei a determinare il discredito. Il secondo lappropriazione di pregi dei prodotti
o dellimpresa di un concorrente.
Comune a questi atti la finalit di falsare gli elementi di valutazione del pubblico. Con la
denigrazione si tende a mettere in cattiva luce i concorrenti danneggiando la loro reputazione.
Con la vanteria si intende incrementare il proprio prestigio attribuendo ai propri prodotti pregi e
qualit che in realt appartengono ad altri concorrenti.
Fra gli atti contrari al parametro della correttezza professionale rientra la pubblicit menzognera:
falsa attribuzione ai propri prodotti di qualit o pregi non appartenenti ad alcun concorrente.
Consiste nella sistematica imitazione delle altrui iniziative imprenditoriali, sia pure con
accorgimenti tali da evitare la piena confondibilit delle attivit.
la sistematica vendita sottocosto dei propri prodotti, finalizzata alleliminazione dei
concorrenti.
La sottrazione ad un concorrente di dipendenti particolarmente qualificati attuata con mezzi
scorretti.
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Snc regolare e
irregolare
La libert di forma per la costituzione delle societ di persone incontra un limite quando forme speciali
sono richieste dalla natura dei beni conferiti. La forma scritta a pena di nullit necessaria quando il
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conferimento ha per oggetto beni immobili o diritti reali immobiliari, anche per il semplice godimento a
tempo indeterminato o per un tempo eccedente i nove anni. tuttavia opinione diffusa che la forma
scritta richiesta solo per la validit del conferimento immobiliare, non per la validit del contratto
sociale.
Societ di
fatto
Societ
occulta
Societ
apparente
La situazione si fa complessa quando, nonostante linvalidit, lattivit sociale di fatto iniziata dando
luogo allacquisto di diritti e allassunzione di obbligazioni nei confronti di terzi.
In questo caso la retroattivit della nullit del contratto cede il posto ad un altro e diverso principio
generale. Fermo restando che le cause di invalidit delle societ di persone sono quelle previste dalla
disciplina generale dei contratti, la sentenza di nullit intervenuta dopo linizio dellattivit operer come
semplice causa di scioglimento della societ. Perci:
1
La societ occulta pu essere una societ di fatto, ma pu risultare anche da un atto scritto tenuto ovviamente
segreto dai soci.
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restano in vita tutti gli atti precedentemente posti in essere in nome della societ;
i soci non sono liberati dallobbligo di eseguire i conferimenti promessi;
resta ferma lautonomia patrimoniale della societ e la responsabilit personale dei soci per le
obbligazioni sociali;
con la sentenza di nullit si apre la fase di liquidazione.
9.4.1 I conferimenti
Con la costituzione della societ il socio si assume lobbligo di effettuare i conferimenti determinati nel
contratto sociale.
La determinazione La determinazione convenzionale del conferimento dovuto da ciascun socio non per condizione
dei conferimenti
essenziale per la valida costituzione di una societ di persone. Alleventuale silenzio in merito dellatto
costitutivo supplisce la legge con norme dispositive. Infatti, nel silenzio del contratto si presume che:
a) tutti i conferimenti devono essere eseguiti in denaro;
b) se i conferimenti non sono stati determinati si presume che i soci siano obbligati a conferire, in parti
uguali tra loro, quanto necessario per il conseguimento delloggetto sociale.
I beni
conferibili
Conferimento
di beni in
propriet
Conferimento
di beni in
godimento
Conferimento
di crediti
Il socio
dopera
Diversamente da quanto avviene nella SpA, nessuna limitazione poi posta allautonomia privata per
quanto riguarda le entit conferibili. Nelle societ di persone pu essere perci conferita ogni entit (bene
o servizio) suscettibili di valutazione economica.
9.4.2 La disciplina dei conferimenti
Il codice detta una specifica disciplina per alcuni tipi di conferimenti diversi dal denaro: conferimenti di
beni in natura, conferimenti di crediti, conferimento dopera.
Per il conferimento di beni in propriet disposto che la garanzia dovuta dal socio e il passaggio dei
rischi sono regolati dalle norme sulla vendita.
Il socio tenuto alla garanzia per evizione e per rischi sulla cosa. Sul socio grava inoltre il rischio del
perimento per caso fortuito della cosa fin quando la propriet non sia passata alla societ (o al momento
della stipulazione del contratto, per cosa determinata, o al momento della loro specificazione, se si tratta
di cose determinate solo nel genere).
Il perimento della cosa, prima che la propriet sia acquistata dalla societ, comporta che il socio pu (ma
non deve) essere escluso dalla societ.
Per i beni conferiti in godimento, il rischio a carico del socio che le ha conferite. Questi potr perci
essere escluso dalla societ qualora la cosa perisca o il godimento diventi impossibile per causa non
imputabile agli amministratori. Il bene conferito in godimento resta di propriet del socio e avr diritto
alla restituzione del bene al termine della societ nello stato in cui si trova.
Il socio che conferisce crediti risponde nei confronti della societ dellinsolvenza del debitore ceduto nei
limiti del valore assegnato al suo conferimento.
Nelle societ di persone il conferimento pu essere costituito anche dallobbligo del socio di prestare la
propria attivit lavorativa (manuale o intellettuale) a favore della societ.
Il socio dopera non un lavoratore subordinato e non ha diritto al trattamento salariale e previdenziale
proprio dei lavoratori subordinati. Il compenso per il suo lavoro rappresentato dalla partecipazione ai
guadagni della societ. Sul socio dopera grava il rischio dellimpossibilit di svolgimento della
prestazione, anche per causa a lui non imputabile; gli altri soci possono escluderlo per la sopravvenuta
inidoneit a svolgere lopera conferita. Inoltre, in fase di liquidazione egli parteciper solo alla
ripartizione delleventuale attivo che residua dopo il rimborso del valore nominale del conferimento dei
soci che hanno apportato capitali. Non ha, perci, diritto a percepire, in prededuzione, una somma di
denaro pari al valore globale dei servizi prestati alla societ.
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Trasferimento
della quota
sociale
Pubblicit
Le
modificazioni a
maggioranza
Riduzione reale
del capitale
sociale
Se viene adottata una delibera di riduzione del c.s., per tutelare i creditori sociali, essa pu essere eseguita
solo dopo che siano decorsi 3 mesi dalliscrizione nel registro delle imprese e a condizione che entro tale
termine nessuno dei creditori sociali anteriori alliscrizione abbia fatto opposizione
9.7 Partecipazione dei soci agli utili e alle perdite
nullo il patto leonino, il patto con il quale uno o pi soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili e
alle perdite (art. 2265).
Sono altres nulle le convenzioni sociali fra soci non risultanti dallatto costituivo (patti parasociali), che
violano tale articolo. Perch si abbia nullit di tali patti parasociali per necessario che essi siano privi
di una propria giustificazione causale fra le parti stipulanti e, quindi configurino un negozio in frode alla
legge. Cos, ad esempio, non pu considerarsi nullo il patto con cui un socio si impegna a riversare ad un
altro tutti gli utili di sua spettanza, a titolo di rimborso di un prestito ricevuto.
Criteri legali di
ripartizione
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Nella societ semplice il diritto del socio di percepire la sua parte di utili nasce con lapprovazione del
rendiconto. Nelle Snc il diritto del socio di percepire la sua parte di utili nasce con lapprovazione del
bilancio desercizio.
Nelle societ di persone, lapprovazione del bilancio condizione sufficiente perch ciascun socio possa
pretendere lassegnazione della sua parte degli utili. Di conseguenza, la maggioranza dei soci non pu
deliberare la non distribuzione degli utili, a tal fine necessario il consenso di tutti i soci.
Societ in nome
collettivo
Nella societ semplice, la responsabilit personale di tutti i soci principio dispositivo, parzialmente
derogabile. Lart. 2267 dispone infatti che in tale societ per le obbligazioni sociali rispondono inoltre
personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome e per conto della societ e, salvo patto
contrario gli altri soci. Per questi ultimi, soci non investiti del potere di rappresentanza, la responsabilit
personale pu essere esclusa o limitata da un apposito patto sociale. Patto che per opponibile ai terzi
solo se portato a loro conoscenza con mezzi idonei. In mancanza, la limitazione della responsabilit o
lesclusione della solidariet sono opponibili solo a coloro che ne hanno avuto effettiva conoscenza.
Nella Snc la responsabilit illimitata e solidale di tutti i soci inderogabile. Leventuale patto contrario
non ha effetto nei confronti dei terzi.
Socio nuovo ed ex socio: chi entra a far parte di una societ gi costituita risponde con gli altri soci per le
obbligazioni sociali anteriori allacquisto della qualit del socio. Allopposto, nei casi in cui il rapporto
sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o i suoi eredi sono responsabili verso i terzi per le
obbligazioni sociali fino al giorno in cui si verificato lo scioglimento.
Societ
semplice e
Snc irregolare
Societ in
nome collettivo
regolare
La tutela dei
creditori
personali
Liquidazione
della quota
9.9 Responsabilit della societ e responsabilit dei soci: beneficio della preventiva
escussione
I soci sono responsabili in solido fra loro, ma sono responsabili in via sussidiaria rispetto alla societ in
quando godono del beneficio di preventiva escussione del patrimonio sociale. Il beneficio opera per
diversamente nella societ semplice e nella Snc irregolare, rispetto alla Snc regolare.
Nelle societ semplice il creditore sociale pu rivolgersi direttamente al singolo socio illimitatamente
responsabile e sar questi a dover invocare la preventiva escussione del patrimonio sociale indicando i
beni sui quali il creditore possa agevolmente soddisfarsi. Il beneficio di escussione opera quindi in via di
eccezione ed il socio sar tenuto a pagare ove non provi che nel patrimonio sociale esistano beni non solo
sufficienti, ma prontamente ed agevolmente aggredibili dal creditore istante.
Questa disciplina si applica anche alla Snc irregolare, ferma restando per la responsabilit solidale ed
illimitata di tutti i soci.
Nella Snc regolare il beneficio descussione opera automaticamente. Anche se la societ in
liquidazione, i creditori sociali non possono pretendere il pagamento dai singoli soci, se non dopo
lescussione del patrimonio sociale.
9.9 Il creditore particolare del socio
Il patrimonio della societ insensibile alle obbligazioni personali dei soci ed intangibile da parte dei
creditori di questi ultimi. Il creditore personale del socio non per del tutto sprovvisto di tutela. Sia nella
societ semplice sia nella collettiva egli pu:
far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al socio debitore;
compiere atti conservativi sulla quota allo stesso spettante nella liquidazione della societ;
Nella societ semplice e nella Snc irregolare, il creditore particolare del socio pu inoltre chiedere la
liquidazione della quota del suo debitore provando che gli altri beni del debitore sono insufficienti a
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soddisfare i suoi crediti. In questo caso la societ tenuta a versargli entro 3 mesi, una somma di denaro
corrispondente al valore della quota al momento della domanda.
Al contrario, nella Snc regolare, il creditore personale di un socio non pu chiedere la liquidazione della
quota finch dura la societ; tale regola vale fino alla scadenza della societ fissata nellatto costitutivo.
Nel caso in cui i soci prorogano la durata della societ (anche in maniera tacita, ovvero per fatti
concludenti dei soci) il creditore pu chiedere la liquidazione della quota del suo debitore provando che
gli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfare i suoi crediti.
Nozione
Amministrazione
disgiuntiva
Amministrazione
congiuntiva
I soci non
amministratori:
informazione e
controllo
Per quanto riguarda i diritti e gli obblighi degli amministratori, lamministratore investito per legge del
potere di compiere tutti gli atti che rientrano nelloggetto sociale; dai poteri degli amministratori restano
esclusi solo gli atti che comportano modificazioni al contratto sociale (ad es: non si pu cambiare il tipo
di attivit previsto nellatto costitutivo).
Per quanto riguarda i doveri degli amministratori, essi devono tenere le scritture contabili e redigere il
bilancio desercizio. Inoltre, verso la societ gli amministratori sono solidalmente responsabili degli atti
compiuti, con conseguente obbligo di risarcire i danni alla stessa arrecati; tuttavia, la responsabilit non si
estende a quei amministratori che dimostrino di essere esenti da colpa.
Nella societ in nome collettivo regolare, le limitazioni al potere di rappresentanza iscritte nel registro
delle imprese sono opponibili ai terzi.
Ogni socio non amministratore ha un potere di controllo sulloperato degli amministratori consistente:
nel diritto di chiedere agli amministratori notizia dello svolgimento degli affari sociali;
nel diritto di consultare le scritture contabili;
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Modello
legale
Modelli
statutari
Opponibilit
ai terzi
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a tempo indeterminato ogni socio pu recedere liberamente. Il recesso deve essere comunicato a tutti
gli altri soci con un preavviso di almeno 3 mesi e diventa produttivo di effetti solo dopo che sia
decorso tale termine;
a tempo determinato, il recesso ammesso solo se sussiste una giusta causa. Anche la volont di
recedere per giusta causa deve essere portata a conoscenza degli altri soci, ma in tal caso il recesso ha
effetto immediato.
9.13.3 Lesclusione
Lesclusione del socio dalla societ opera di diritto:
quando il socio viene dichiarato fallito, salvo che il fallimento sia quello della societ;
quando il creditore particolare di un socio ha ottenuto la liquidazione della quota.
In altri casi lesclusione rimessa alla decisione dei soci. I fatti che legittimano la societ a deliberare
lesclusione di un soggetto sono:
gravi inadempienze degli obblighi che derivano dalla legge o dal contratto sociale (ad es: sistematico
comportamento ostruzionistico del socio);
linterdizione, linabilitazione del socio o una condanna che comporti linterdizione anche temporanei
dai pubblici uffici;
i casi di sopravvenuta impossibilit di esecuzione del conferimento per causa non imputabile al socio
(perimento della cosa da conferire in propriet, prima del relativo passaggio; sopravvenuta inidoneit
del socio dopera a svolgere lopera conferita).
Lesclusione deliberata dalla maggioranza dei soci calcolata per teste. La deliberazione (motivata) deve
essere comunicata al socio escluso ed ha effetto decorsi 30 giorni dalla data di comunicazione.
Calcolo della
quota
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Effetti
Revoca della
liquidazione
Poteri dei
liquidatori
Divieti
Bilancio
finale e piano
di riparto
Collettiva
irregolare
Collettiva
regolare
Nessuna regola procedimentale specifica prevista per la chiusura del procedimento di liquidazione della
societ semplice.
Nella Snc, invece, i liquidatori devono redigere il bilancio finale di liquidazione ed il piano riparto. Il
primo esporr la situazione patrimoniale finale. Il secondo invece una proposta di divisione fra i soci
dellattivo residuo.
Con lapprovazione del bilancio, i liquidatori sono liberati di fronte ai soci.
9.14.4 Lestinzione della societ
Nella Snc irregolare la chiusura del procedimento di liquidazione determina lestinzione della societ,
sempre ch la relativa disciplina sia stata rispetta e siano stati perci soddisfatti tutti i creditori sociali. In
mancanza, la societ dovr considerarsi ancora esistente, anche perch manca un atto formale che segni
chiaramente il momento finale della sua vita.
Principi diversi valgono per la Snc registrata. In particolare, per la Snc stabilito che, approvato il
bilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della societ dal registro
delle imprese
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Lart. 2312 dispone che con la cancellazione del registro delle imprese la societ si estingue, quandanche
non tutti i creditori sociali siano stati soddisfatti. I creditori insoddisfatti per non sono senza tutela:
possono agire nei confronti dei soci, che restano personalmente ed illimitatamente responsabili, e nei
confronti dei liquidatori, se il mancato pagamento imputabile a colpa o a dolo di questi ultimi.
Le due categorie
di soci
Lart. 2320 stabilisce il divieto di immistione: gli accomandanti non possono compiere atti di
amministrazione, n trattare o concludere affari in nome della societ, se non in forza di una procura
speciale valida per singoli affari. Laccomandante che viola il divieto di immistione risponde di fronte ai
terzi illimitatamente e solidalmente per tutte le obbligazioni sociali (presenti, passate e future) che sono
imputabili alla societ e, in caso di fallimento, anchegli sar dichiarato fallito al pari degli altri soci
accomandatari.
Per quanto riguarda lamministrazione allinterno della societ laccomandante privo di ogni potere
decisionale: non pu decidere alcun atto di impresa e non pu neppure partecipare alle decisioni degli
amministratori. Gli accomandanti:
possono solo prestare la loro opera, manuale o intellettuale, allinterno della societ sotto la direzione
degli amministratori;
se latto costitutivo lo consente, possono dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni;
hanno il diritto di avere la comunicazione annuale del bilancio e di controllarne lesattezza,
consultando i libri e gli altri documenti della societ. In quanto esclusi dallamministrazione della
societ, gli accomandanti non sono tenuti a restituire gli utili fittizi eventualmente riscossi, purch essi
siano in buona fede e gli utili risultino da un bilancio regolarmente approvato.
Alla nomina e alla revoca degli amministratori concorrono tutti i soci.
SCIOGLIMENTO DELLA SOCIET
La societ si scioglie quando rimangono soltanto soci accomandatari o soci accomandanti, sempre che nel
termine di 6 mesi non sia stato sostituito il socio che venuto meno. Inoltre, se vengono meno i soci
accomandatari, i restanti soci devono nominare un amministratore provvisorio (che pu essere anche un
accomandante) i cui poteri sono limitati agli atti di ordinaria amministrazione; lamministratore
provvisorio non risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali.
Per quanto riguarda il procedimento di liquidazione e lestinzione dellimpresa valgono le regole della
societ in nome collettivo. Tuttavia, cancellata la societ dal registro delle imprese, i creditori
insoddisfatti potranno far valere i loro crediti nei confronti dei soci accomandanti solo nei limiti di quanto
hanno ricevuto a titolo di quota di liquidazione. Mentre gli accomandatari rispondono illimitatamente.
21
Se latto costitutivo non dispone diversamente, il trasferimento per atto fra vivi della quota degli
accomandatari pu avvenire solo col consenso unanime di tutti i soci; per quanto riguarda gli
accomandanti, per il trasferimento necessario il consenso dei soci che rappresenti la maggioranza del
capitale sociale.
Per la trasmissione a causa di morte, per gli accomandatari, per il trasferimento della quota richiede oltre
al consenso dei soci superstiti anche il consenso degli eredi. Per gli accomandanti, invece, la loro quota
liberamente trasferibile, senza perci che sia necessario il consenso dei soci superstiti.
10.2 Il divieto di concorrenza del socio
Nelle societ in nome collettivo incombe su tutti i soci (e, limitatamente ai soci accomandatari, in caso di
societ in accomandita semplice) lo specifico obbligo di non esercitare per conto proprio o altrui
unattivit concorrente con quella della societ. La violazione del divieto espone il socio al risarcimento
dei danni nei confronti della societ e legittima gli altri soci a deciderne lesclusione.
22
Nozione
Personalit
giuridica
Responsabilit
dei soci
Lorganizzazione
corporativa
Le azioni
SpA e grande
impresa
Le societ per azioni non si identificano solo con limpresa di grande dimensioni con azioni diffuse fra il
pubblico. Con esse coesistono un gran numero di societ per azioni composte da un numero non elevato
di soci e costituite per la gestione di imprese di dimensioni modeste (ci possibile in quanto il capitale
minimo per costituire una Spa di 120.000 , cifra certamente non cospicua).
Tipologia della Nella societ a ristretta base azionaria, i problemi sono quelli della tutela dei soci di minoranza e dei
realt e problemi creditori di fronte a possibili abusi dei soci che detengono la maggioranza del capitale e degli
di disciplina
amministratori. Al contrario, nelle societ con azioni diffuse tra il pubblico vi anche lesigenza di
garantire il corretto funzionamento dellintero mercato.
SpA a ristretta
base azionaria
23
Fasi
Costituzione
simultanea
Costituzione per
pubblica
sottoscrizione
Atto costitutivo e
statuto
Latto costitutivo ha nella pratica un contenuto pi ampio di quello minimo richiesto per legge, anche
perch prassi riprodurre anche le norme che regolano il funzionamento degli organi sociali. Cos,
sovente, si preferisce, procedere alla redazione di due sintetici documenti:
un primo, nel quale si manifesta la volont di dare vita al rapporto sociale;
un secondo, lo statuto, contenente le norme di funzionamento della societ.
Anche se sono due documenti distinti, atto costitutivo e statuto costituiscono un contratto unitario. Ne
consegue che anche lo statuto va redatto per atto pubblico a pena di nullit.
Capitale minimo
e
altre condizioni
24
Vincolo dei
contraenti
Deposito
dellatto
costitutivo
Responsabilit dei
soggetti agenti
Emissione e
vendita di azioni
La nullit del
contratto
La nullit della
societ iscritta
Gli effetti
Sanabilit
La dichiarazione di nullit opera solo per il futuro come causa di scioglimento; la dichiarazione di nullit
non pregiudica lefficacia degli atti compiuti in nome della societ dopo liscrizione nel registro delle
imprese.
Infine, mentre la nullit di un contratto insanabile, la nullit della societ iscritta non pu essere
dichiarata quando la causa di essa stata eliminata e di tale eliminazione stata data pubblicit con
iscrizione nel registro delle imprese, prima che sia intervenuta la sentenza dichiarativa di nullit.
Le esigenze di conservazione della societ sono cos tutelate al massimo, prevalendo sullinteresse del
singolo socio alla soppressione della societ invalida.
12.3.1 I patrimoni destinati
La societ per azioni pu limitare il rischio di impresa ad uno specifico affare attraverso la costituzione di
un specifico patrimonio destinato in via esclusiva ad esso entro i limiti del 10% del proprio patrimonio
netto.
Il patrimonio dellimpresa societaria resta unico, ma negli ambiti degli affari della societ sono
individuati cos due patrimoni separati. Si realizza cos effetti equivalenti a quelli conseguibili con la
costituzione di una distinta societ, ma senza il dovere di affrontare i maggiori costi e la maggiore
complessit organizzativa che essa comporterebbe.
La costituzione di patrimoni destinati avviene con delibera adottata dallorgano amministrativo della
societ a maggioranza assoluta dei suoi componenti. La delibera costitutiva deve contenere una serie di
dati volti a consentire lidentificazione:
dellaffare;
dei beni e dei rapporti giuridici compresi nel patrimonio destinato.
La deliberazione, verbalizzata da un notaio, diventa produttiva di effetti trascorsi 60 giorni dalliscrizione
nel registro delle imprese. Perch la separazione operi necessario che gli atti compiuti in relazione allo
specifico affare rechino espressa menzione del vincolo di destinazione.
Realizzato laffare gli amministratori redigono un rendiconto finale che deve essere depositato presso
lufficio del registro delle imprese. Se permangono creditori insoddisfatti, questi possono chiedere entro
tre mesi la liquidazione del patrimonio destinato che avverr osservando, in quanto compatibili, le
disposizioni sulla liquidazione della societ.
12.3.2 I finanziamenti destinati
Unaltra modalit di costituzione di un patrimonio destinato la si ha quando la societ stipula con terzi un
contratto di finanziamento per un specifico affare, pattuendo che al rimborso totale o parziale del
finanziamento siano destinati una parte dei proventi.
Il contratto di finanziamento deve indicare gli elementi essenziali delloperazione specificando i beni
strumentali necessari per la realizzazione dellaffare e il relativo piano finanziario con indicazione della
parte coperta dal finanziamento e quella coperta della societ.
Il patrimonio separato in tal caso formato dai proventi dellaffare, dai relativi frutti e dagli investimenti
eventualmente effettuati in attesa del rimborso al finanziatore. Una copia del contratto devessere iscritta
nel registro delle imprese e la societ deve adottare sistemi di incasso e di contabilizzazione separati.
Delle obbligazioni nei confronti del finanziatore risponde esclusivamente il patrimonio separato, salvo
che la societ abbia prestato garanzie con il proprio patrimonio generale.
I principi
ispiratori
Il versamento dei
conferimenti
Trasferimento di
azioni non
liberate
Mancato
pagamento
Le entit non
conferibili
Beni
immateriali
La relazione di
stima
La verifica della
stima
Effetti
27
Le azioni
Nozione
Caratteri
tipizzanti
Valore di
emissione
Per tutte le azioni (con o senza valore nominale) vale la regola che in nessun caso le azioni non possono
essere emesse ad un valore inferiore al loro valore nominale. Altrimenti si avrebbe per la differenza la
formazione di capitale sociale solo apparente.
Al contrario, le azioni possono essere emesse per un valore superiore al valore nominale (emissione con
sovrapprezzo); lemissione con sovrapprezzo obbligatoria quando stato escluso o limitato il diritto
dopzione degli azionisti sulle azioni di nuova emissione.
28
Valore di
mercato
Diverso ancora il valore di mercato: il valore che risulta giornalmente in borsa; indica il prezzo di
scambio delle azioni valutato in quel determinato giorno.
14.2.2 Lindivisibilit delle azioni
Luguaglianza del valore delle azioni principio inderogabile in quanto lazione lunit minima di
partecipazione e ad essa corrisponde un complesso unitario e non frazionabile di diritti e poteri sociali. Le
azioni sono perci indivisibili.
Se pi soggetti diventano titolari di ununica azione, si instaura fra gli stessi una situazione di propriet
indivisa; di conseguenza, essi devono nominare un rappresentate comune per lesercizio dei diritti verso
la societ.
I diritti
dellazionista
Uguaglianza dei
diritti
Uguaglianza
relativa
Uguaglianza
oggettiva
Disuguaglianza
soggettiva
Poteri speciali
dello stato in
societ
privatizzate
29
Azioni ordinarie e
azioni speciali
Le assemblee
speciali.
Lorganizzazione
di gruppo
Categorie di
azioni e diritto di
voto
Azioni
privilegiate
Azioni correlate
Ad es: azioni senza voto, che riacquistano tale diritto se la societ non consegue o non distribuisce utili per un certo periodo di
tempo
30
Limiti
legali
Limiti
convenzionali
Sindacato di
blocco
Limiti
statutari
Divieto
temporaneo di
alienazione
Clausole di
prelazione
Clausole di
gradimento
La nuova disciplina consente anche che lo statuto vieti del tutto la circolazione delle azioni sia pure per
un periodo non superiore a 5 anni dalla costituzione della societ o dal momento in cui il divieto viene
introdotto.
Per quanto riguarda invece le clausole statutarie finalizzate a limitare la circolazione delle azioni esse
possono assumere le formulazioni pi varie. Le pi diffuse sono le clausole di prelazione, le clausole di
gradimento e le clausole di riscatto.
La clausola di prelazione la clausola che impone al socio che intende vendere le azioni di offrirle
preventivamente agli altri soci e di preferirli ai terzi a parit di condizioni. La proposta di acquisto
indirizzata ai soci beneficiari del patto di prelazione dovr specificare il prezzo offerto dal terzo, nonch
le altre modalit rilevanti del contratto che si intendere concludere con lo stesso.
La clausola di prelazione consente di impedire lingresso in societ di soci non graditi, senza precludere
allazionista che ne voglia uscire di realizzare il valore economico della sua partecipazione.
Le clausole di gradimento possono essere a loro volta distinte in due categorie:
1. clausole che richiedono il possesso di determinati requisiti da parte dellacquirente (ad esempio:
cittadinanza, categoria professionale, etc.);
2. clausole che subordinano il trasferimento delle azioni al consenso (placet) di un organo sociale, quasi
sempre costituito dal consiglio di amministrazione (clausola di mero gradimento).
La validit delle clausole di gradimento del primo tipo stata sempre fuori contestazione. Per quanto
riguarda le seconde la disciplina previgente le dichiarava inefficaci (legge 281/1985). Lattuale disciplina,
invece, consente linserimento nellatto costitutivo di clausole che subordinano il trasferimento, anche a
causa di morte, delle azioni al mero gradimento di organi sociali o di altri soci se prevedono, in caso di
rifiuto del gradimento:
a) un obbligo di acquisto a carico della societ o degli altri soci,
b) o il diritto di recesso per lalienante.
Clausole di
riscatto
Introduzione
successiva e
soppressione
I temperamenti previsti dallattuale disciplina delle clausole di gradimento (recesso o acquisto da parte
della societ o dei soci) ridimensionano il rilievo pratico di un altro problema in passato vivacemente
dibattuto: le conseguenze del rifiuto del placet fra alienante ed acquirente.
Espressamente disciplinata oggi anche lintroduzione di clausole statutarie che prevedono un potere di
riscatto delle azioni da parte dei soci e della societ al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: in
caso di morte dellazionista per evitare che subentrino gli eredi). Il valore di rimborso di tali azioni
determinato applicando le corrispondenti disposizioni in tema di diritto di recesso dellazionista e trova
applicazione anche il relativo procedimento di liquidazione.
Le clausole statutarie limitative della circolazione possono essere introdotte o rimosse nel corso della vita
della societ con delibera dellassemblea straordinaria. Ma in tal caso, se lo statuto non dispone
diversamente, riconosciuto il diritto di recesso ai soci che non hanno concorso allapprovazione della
delibera.
Le obbligazioni
15.1 Nozione e tipologia
I titoli obbligazionari documentano un credito verso la societ. Le obbligazioni sono titoli di credito che
rappresentano frazioni di uguale valore nominale e con uguali diritti di ununitaria operazione di
finanziamento a favore della societ.
Lobbligazionista ha diritto a una remunerazione periodica fissa (interessi) svincolata dai risultati
economici della societ finanziata e il diritto al rimborso del valore nominale del capitale prestato alla
scadenza pattuita.
Se la legge o lo statuto non dispongono diversamente, lemissione di obbligazione deliberata dagli
amministratori. La delibera di emissione deve risultare da verbale redatto da un notaio ed soggetta a
controllo di legalit da parte dello stesso e a iscrizione nel registro delle imprese. Essa produce effetti e
pu essere eseguita solo dopo liscrizione.
Lammontare delle obbligazioni emesse deve risultare da un apposito libro. Nel libro delle obbligazioni
devono essere annottate lammontare delle obbligazioni via via estinte, nonch il cognome e il nome dei
titolari di obbligazioni nominative, i trasferimenti e i vincoli relativi a queste ultime.
32
Il
rappresentante
comune
La nomina soggetta ad iscrizione nel registro delle imprese. Il rappresentante dura in carica
per un periodo non superiore a 3 esercizi ed rieleggibile; pu essere revocato dallassemblea
anche senza giusta causa salvo il diritto al risarcimento dei danni.
Il rappresentante comune in particolare:
esegue le deliberazioni dellassemblea degli azionisti;
assiste alle operazioni per lestinzione a sorteggio delle obbligazioni (le operazioni sono
nulle in sua assenza, a meno che non viene sostituito da un notaio);
ha la rappresentanza processuale degli obbligazionisti.
Il singolo obbligazionista ha comunque il potere di tutelare i propri diritti nei confronti della
societ; tuttavia, sono escluse le azioni individuali quando sono incompatibili con le delibere
prese dallassemblea degli obbligazionisti.
Lassemblea degli obbligazionisti delibera:
sulla nomina e sulla revoca del rappresentante comune;
sulle modificazioni delle condizioni del prestito.
Lassemblea
degli
obbligazionisti
Lassemblea convocata dagli amministratori della societ o dal rappresentante comune degli
obbligazionisti. La convocazione obbligatoria quando ne fatta richiesta da tanti
obbligazionisti che rappresentano un 1/20 dei titoli emessi e non estinti.
Per le delibere di modificazione delle condizioni del prestito necessario (anche in seconda
convocazione) il voto favorevole degli obbligazionisti che rappresentano la met delle
obbligazioni emesse e non estinte. Le deliberazioni dellassemblea degli obbligazionisti sono
iscritte nel registro delle imprese a cura del notaio che deve redigerne il verbale.
33
3. la societ non pu deliberare la riduzione volontaria del capitale sociale, la fusione con altra societ,
la scissione o la modificazione delle disposizioni regole per la ripartizione degli utili, fin quando non
siano scaduti i termini fissati per la conversione. Il divieto pu essere superato concedendo agli
obbligazioni la facolt di conversione anticipata.
34
Consiglio di
amministrazione
Comitato per il
controllo sulla
gestione
Assemblea
generale e
assemblea
speciale
Convocazione
dellassemblea
Luogo di
convocazione
Avviso di
convocazione
Lordine del
giorno
Assemblea
totalitaria
Quorum
Lassemblea convocata nel comune dove ha sede la societ se lo statuto non predispone diversamente.
La convocazione disposta mediante avviso da pubblicare nella gazzetta ufficiale della repubblica,
almeno 15 giorni prima di quello fissato per ladunanza (30 giorni per le societ quotate). Ma tale
modalit pu essere sostituita dalla pubblicazione in almeno un quotidiano indicato dallo statuto.
Lavviso deve contenere lindicazione del giorno, dellora e del luogo delladunanza, nonch lelenco
delle materie da trattare (ordine del giorno).
Lordine del giorno delimita la competenza di quellassemblea nelle diverse convocazioni e impedisce
che si possa deliberare su argomenti ulteriori e diversi. Tuttavia, sono consentite le delibere strettamente
consequenziali ed accessorie. Ad esempio, se allordine del giorno la revoca degli amministratori,
lassemblea pu deliberare anche sulla nomina dei nuovi.
La convocazione preventiva serve per rendere noto a tutti i legittimati ad intervenire alla riunione e
permette di conoscere gli argomenti su cui si dovr deliberare. Perci, pur in assenza di convocazione,
lassemblea costituita quando presente lintero capitale sociale con diritto di intervento e partecipa
allassemblea la maggioranza dei componenti degli organi amministrativi e di controllo. Tale assemblea
pu deliberare su qualsiasi argomento, ma la sua competenza instabile e precaria. Infatti, ciascuno degli
intervenuti pi opporsi alla discussione degli argomenti sui quali non si ritenga sufficientemente
informato, impedendo cos che si arrivi a deliberare su quel punto.
17.3 Costituzione dellassemblea. Validit delle deliberazioni
Si definisce quorum costitutivo la parte del capitale sociale che deve essere rappresentata in assemblea
perch questa sia regolarmente costituita e possa iniziare i lavori.
Si definisce quorum deliberativo la parte di capitale sociale che si deve esprimere a favore di una
determinata deliberazione perch questa sia approvata.
Lattuale disciplina stabilisce che nel computo del quorum costitutivo non si tiene conto delle azioni
senza diritto di voto (non vanno perci conteggiate le azioni a voto limitato, le azioni di risparmio,
nonch le azioni di godimento senza diritto di voto).
La disciplina del quorum costitutivo e deliberativo diversa per lassemblea ordinaria e straordinaria
nelle diverse convocazioni:
Quorum Assembleari
Ordinaria
1 convocazione
2 convocazione
Convocazioni
successive
(facoltative)
Autonomia
statutaria
Straordinaria
Societ che non fanno
Societ che fanno appello al
appello al mercato
mercato
Cost: Del: 50% del capitale
Il presidente
Poteri propri
Poteri derivati
Discussione
Rinvio
dellassemblea
Votazione
Verbalizzazione
Diritto di
intervento
Legittimazione
allintervento
Voto per
corrispondenza
La disciplina del
codice
Limiti
Divieti soggettivi
Limitazione
numeriche
Regole comuni
Il conflitto di
interessi del
socio
Per le societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio vale la regola che la delega pu essere
conferita solo per singole assemblee. Tale limitazione non opera se si tratta di procura generale o di
procura conferita ad un proprio dipendente da societ.
La rappresentanza non pu essere conferita ad una serie di soggetti espressione del gruppo di comando
della societ o sotto linfluenza dello stesso. E cio: membri degli organi amministrativi e di controllo,
amministratori di societ da essa controllate, etc.
Inoltre, per quanto riguarda il numero dei soci che la stessa persona pu rappresentante sono state
introdotte delle limitazioni:
a) non pi di 20 soci;
b) se si tratta di societ quotate, non pi di 50, 100, o 200 soci a seconda che il capitale sociale non
superi 5 milioni, 25 milioni o se la societ superi 25 milioni di .
I divieti soggetti e le limitazione relative al numero dei soci hanno come risultato solo di rendere pi
complesso e costoso il rastrellamento di procure e non pone di certo un freno allincetta di deleghe da
parte dei gruppi di comando. Di conseguenza, la riforma del 1998, ha introdotto per le sole societ
quotate, in alternativa alla disciplina del codice, gli istituti della sollecitazione e della raccolta delle
deleghe:
la sollecitazione la richiesta di conferimento di deleghe di voto rivolta a tutti gli azionisti da parte di
uno o pi soggetti (committente), che richiedono ladesione a specifiche proposte di voto, che
possono riguardare anche solo alcuni degli argomenti allordine del giorno. Il committente deve
necessariamente rivolgersi ad un intermediario, che effettua la sollecitazione su incarico e per conto
del committente, mediante la diffusione di un prospetto e di un modulo di delega.
la raccolta di deleghe al voto la raccolta di deleghe di voto effettuata dalle associazioni di azionisti
esclusivamente nei confronti dei propri associati. Lassociazione (che deve essere composta da
almeno 50 persone fisiche) esercita la raccolta mediante diffusione del solo modulo di delega fra gli
associati e, diversamente da quanto avviene per la sollecitazione, non tenuta a richiedere ladesione
a specifiche proposte di voto.
La Consob stabilisce con regolamento regole di trasparenza e di correttezza per lo svolgimento della
sollecitazione e della raccolta di deleghe. In ogni caso le informazioni diffuse devono essere tali da
consentire allazionista una decisione consapevole e la delega rilasciata, in seguito a sollecitazione o
raccolta, deve contenere le istruzioni di voto e sono revocabili, mediante dichiarazione espressa portata a
conoscenza dellintermediario o dellassociazione, fino al giorno precedente lassemblea.
17.7 Limiti allesercizio del voto. Il conflitto di interessi
Con lesercizio del voto il socio concorre alla formazione della volont sociale in proporzione al numero
di azioni possedute.
Lesercizio del diritto al voto in via di principio rimesso allapprezzamento discrezionale del socio, il
quale per deve esercitarlo in modo da non arrecare un danno anche solo potenziale al patrimonio della
societ. Con losservanza di questo limite, la maggioranza pu liberamente determinare la volont sul
merito delle deliberazioni assembleari. Infatti, le deliberazioni assembleari regolarmente adottate sono
annullabili solo se la maggioranza si sia ispirata esclusivamente ad interessi extrasociali, con danno
(anche solo potenziale) per la societ.
Questo limite si desume con chiarezza dalla disciplina del conflitto di interessi.
Lazionista in conflitto di interessi se, in una determinata delibera, ha un interesse personale
contrastante con linteresse della societ. In presenza di tale situazione al socio non fatto divieto di
votare. Il socio libero di votare o di astenersi, ma se vota e la delibera approvata con voto suo
determinante, allora, la delibera, se reca danno alla societ impugnabile. Perch la delibera sia
annullabile necessario che si presentino due condizioni:
il suo voto sia stato determinante (prova di resistenza);
la delibera possa danneggiare la societ (danno potenziale).
Nulla impedisce perci al socio di perseguire con la delibera anche un proprio interesse personale, purch
ci non avvenga a discapito del patrimonio sociale. Due ipotesi tipiche di conflitto di interessi sono poi
previste dal codice che:
1) vieta ai soci amministratori di votare nelle deliberazioni riguardanti la loro responsabilit;
38
2) vieta, nel sistema dualistico, ai soci componenti del consiglio di gestione (amministratori) di votare
nelle deliberazioni riguardanti nomina, revoca o responsabilit dei consiglieri di sorveglianza
(collegio sindacale).
Abusi a danno
della minoranza
Deliberi
annullabili
Soggetti
legittimati
Tutela reale e
tutela risarcitoria
Temine
Il procedimento
Effetti
Sostituzione
della delibera
Cause di nullit
Effetti
Qui il conflitto certo ed il pericolo di danno evidente. Perci il diritto di voto senzaltro inibito.
La disciplina del conflitto di interessi consente di reprimere gli abusi della maggioranza a danno del
patrimonio sociale. Si pu tuttavia verificare che una deliberazione sia adottata dalla maggioranza per
danneggiare non la societ, bens i soci di minoranza. In questi casi non invocabile il conflitto di
interessi (in quanto la societ non subisce alcun danno), tuttavia, si afferma lannullabilit della delibera
se la stessa stata ispirata solo dallo scopo di danneggiare i soci di minoranza.
17.8 Le deliberazioni assembleari invalide
Lannullabilit rappresenta la regola per le delibere assembleari invalide. In particolare, possono dar vita
ad annullabilit della delibera:
la partecipazione allassemblea di persone non legittimate, ma solo se determinanti per la regolare
costituzione dellassemblea;
linvalidit di singoli voti o il loro errato conteggio, ma solo se determinanti per il raggiungimento
della maggioranza;
incompletezza del verbale, ma solo se impedisce laccertamento del contenuto, degli effetti e della
validit della delibera.
Limpugnativa della delibera pu essere proposta solo dai soggetti espressamente previsti dalla legge:
soci assenti, dissenzienti o astenuti (ma non gli azionisti senza diritto di voto);
amministratori;
consiglio di sorveglianza, collegio sindacale e rappresentante comune degli azionisti di risparmio.
Inoltre, per evitare azioni pretestuose non riconosciuto al singolo socio il diritto di impugnativa. Solo
gli azionisti con diritto di voto che rappresentano, congiuntamente, 1 del capitale sociale nelle societ
che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio e il 5% nelle altre sono legittimati allimpugnazione3.
Lo statuto pu ridurre o escludere questo requisito.
Limpugnazione devessere proposta entro 90 giorni dalla data di deliberazione o, se questa soggetta a
iscrizione nel registro delle imprese, entro 90 giorni dalliscrizione.
Lazione di annullamento proposta davanti al tribunale del luogo dove ha sede la societ. I soci devono
dimostrare di essere possessori al tempo dellimpugnazione del prescritto numero di azioni.
Limpugnativa preclusa allazionista che, pur avendo votato contro la delibera, si nel frattempo
spogliato delle azioni.
La proposizione dellazione non sospende di per s lesecuzione della delibera. La sospensione pu per
essere chiesta dallimpugnante.
Lannullamento obbliga gli amministratori a prendere i provvedimenti conseguenti sotto la propria
responsabilit. Restano in ogni caso salvi i diritti acquistati dai terzi in buona fede.
Lannullamento non ha luogo se la delibera sostituita con unaltra presa in conformit alla legge o
allatto costitutivo o se la delibera viziata stata revocata. La sostituzione ha effetto sanante retroattivo.
Restano salvi, in ogni caso, i diritti acquistati dai terzi, anche non in buona fede, sulla base della
deliberazione sostituita.
17.9 Le deliberazioni nulle
La delibera nulla solo in tre casi previsti dalla legge:
1. impossibilit o illiceit delloggetto;
2. mancata convocazione dellassemblea;
3. mancanza del verbale.
La nullit delle delibere assembleari pu essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e pu essere
rilevata anche di ufficio dal giudice.
3
Come correttivo della limitazione del diritto di impugnativa, riconosciuto ai soci non legittimati a proporla il diritto di
chiedere il risarcimento dei danni loro cagionati dalla non conformit della delibera alla legge o allatto costitutivo. innegabile,
per, che si tratta di azione soggetta ad oneri probatori (ammontare del danno, nesso causale) tuttaltro che agevoli da assolvere.
39
Rimane valido il principio che la delibera nulla inefficace, salvo che venga retroattivamente sanata (per
decorrenza del termine di impugnazione o per sostituzione con un'altra delibera valida). E, in ogni caso,
non pregiudica i diritti acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della
delibera.
Casi speciali
Cause di nullit
Tipologia
Funzione
Irrilevanza per la
societ
Validit fra le
parti
Forma e durata
Pubblicit
A differenza dellazione di nullit di diritto comune, possono esser impugnate senza limiti di tempo solo
le delibere che modificano loggetto sociale prevedendo attivit illecite o impossibili. In tutti gli altri casi
vi un termine di decadenza di 3 anni, che decorre dalla iscrizione nel registro delle imprese.
Una specifica disciplina, che riduce ulteriormente loperativit delle cause di nullit, e poi prevista per
alcune delibere di particolare rilievo (aumento del capitale sociale, riduzione reale del capitale, emissione
delle obbligazioni). Lazione di nullit, per i tre casi esposti, soggetta al termine di decadenza di 180
giorni.
Nel caso di mancata convocazione per lapprovazione del bilancio il termine di 90 giorni.
17.10 I sindacati di voto
I sindacati di voto sono accordi (patti parasociali) con i quali alcuni soci si impegnano a concordare
preventivamente il modo in cui votare in assemblea.
I sindacati di voto assumono le configurazioni pi varie. Possono avere carattere occasionale o
permanente; possono riguardare tutte le delibere assembleari o soltanto quelle di un determinato tipo (ad
es: nomina degli amministratori).
I vantaggi dei sindacati di voto sono evidenti. Essi danno un indirizzo unitario allazione dei soci
sindacati e se questi vengono a costituire il gruppo di comando, il patto di sindacato consente di dare
stabilit di indirizzo alla condotta societaria. Quando stipulato fra soci di minoranza consente una
migliore difesa dei comuni interessi.
I pericoli dei sindacati di voto sono altrettanto evidenti. I sindacati di comando cristallizzano il gruppo di
controllo, soprattutto se stipulati a tempo indeterminato e se sono combinati con un sindacato di blocco
delle azioni (contratto parasociale che obbliga laderente a non vedere le azioni o a venderle solo a
determinate persone facenti parte del patto).
I sindacati di blocco e di voto vincolano solo le parti contraenti. Perci, il voto dato in assemblea resta
valido anche se espresso in violazione degli accordi di sindacato. Inoltre, la presenza di un sindacato di
voto pu riflettersi sulla validit delle delibere solo quando uno o pi soci sindacati versino in conflitto di
interessi con la societ. Infatti, in tal caso il conflitto si estende anche agli altri partecipanti al sindacato.
Nella prova di resistenza si dovr perci tener conto di tutti i voti sindacati.
Al contrario, fra le parti, la violazione di un sindacato di blocco comporta che linadempiente sar tenuto
al risarcimento del danno nei confronti degli altri soci contraenti.
I patti parasociali possono essere stipulati in qualsiasi forma. Il legislatore ne fissa per la durata, al fine
di evitare una cristallizzazione delle posizioni di potere.
Se stipulati a tempo determinato non possono avere durata superiore a 5 anni (3 per le quotate), ma sono
rinnovabili alla scadenza. Possono essere stipulati anche a tempo indeterminato, ma in tal caso ciascun
contraente pu recedere con un preavviso di 180 giorni.
I patti parasociali sono soggetti ad un particolare regime di pubblicit:
nelle societ quotate i sindacati di voto devono essere comunicati alla Consob, pubblicati per estratto
sulla stampa quotidiana e depositati presso il registro delle imprese. La violazione di tali obblighi di
trasparenza comporta la nullit dei patti e la sospensione del diritto di voto relativo alle azioni
sindacate;
nelle societ non quotate ma che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, i patti devono essere
dichiarati in apertura di assemblea. Lomessa dichiarazione sanzionata con la sospensione del
diritto di voto alle azioni a cui si riferisce il patto parasociale;
nelle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, nessuna forma di pubblicit
prevista.
40
Amministrazione
Struttura
Funzione
Potere gestorio
Potere di
rappresentanza
Altre funzioni
Rapporto di
amministrazione
e mandato
Autonomia degli
amministratori
Gli amministratori quindi, una volta nominati dallassemblea, sono investiti di poteri propri, non derivati
dallassemblea, esercitabili in posizione di piena autonomia rispetto allassemblea stessa.
Con la riforma del 2003, lart. 2380-bis afferma il principio che la gestione dellimpresa spetta
esclusivamente agli amministratori.
Lo statuto pu prevedere solo che lassemblea sia chiamata ad autorizzare atti di gestione di competenza
degli amministratori. Ma, anche in tal caso, lautorizzazione dellassemblea non esonera gli
amministratori da responsabilit penale e da responsabilit civile verso i creditori e verso la societ
stessa. Ne consegue che, malgrado lapprovazione assembleare, gli amministratori sono sempre liberi di
non dare attuazione ad atti di gestione che configurano una violazione dei doveri di corretta gestione e di
salvaguardia del patrimonio sociale.
41
Nomina e
competenza
Requisiti.
Amministratori
indipendenti
Cause di
ineleggibilit e
incompatibilit
Durata
Cessazione
dallufficio
Decorrenza
Sostituzione
degli
amministratori
Clausola simul
stabunt, simul
cadent
Pubblicit
42
Compenso
Divieto di
concorrenza
Convocazione.
Presidente
Le delibere
consiliari
Verbalizzazione
Invalidit delle
delibere
consiliari
Interessi degli
amministratori
La delibera del consiglio di amministrazione qualora possa recare danno alla societ (danno potenziale),
impugnabile non solo quando lamministratore in conflitto di interessi ha votato e il suo voto stato
determinante (prova di resistenza), ma anche quando sono stati violati gli obblighi di trasparenza,
astensione e motivazione sopra indicati.
Limpugnazione per annullare la delibera pu essere proposta, entro 90 giorni dalla delibera, dal collegio
sindacale, dagli amministratori assenti e dissenzienti nonch dagli stessi amministratori che hanno votato
a favore se lamministratore interessato non ha adempiuto agli obblighi di informazione sopra indicati.
Comitato
esecutivo
Amministratori
delegati
La delega. Limiti
Competenza
concorrente
Dovere degli
organi delegati
e degli
amministratori
Amministratori
con
rappresentanza
Potere di
gestione e potere
di rappresentanza
44
Invalidit della
nomina
Limitazioni
volontarie del
potere di
rappresentanza
Limitazioni
legali
Criterio di
diligenza
Responsabilit
solidale
Esonero da
responsabilit
Esercizio
dellazione
Revoca di diritto
Azione della
minoranza
Gli amministratori incorrono in responsabilit verso la societ e sono tenuti al risarcimento dei danni
quando non adempiono ai loro doveri con la diligenza richiesta dalla natura dellincarico e dalle loro
specifiche competenze (cio con la normale diligenza professionale di un amministratore di societ).
Lobbligazione degli amministratori unobbligazione di mezzi non di risultato. Perci il giudice non pu
sindacare il merito delle decisioni degli amministratori, ma verificare se essi hanno osservato con
diligenza gli obblighi di condotta specifici, nonch quello generale di amministrazione diligente.
Se gli amministratori sono pi di uno, sono responsabili solidalmente. Se il comportamento dannoso
imputabile solo ad alcuni amministratori (amministratori delegati o membri del comitato esecutivo), con
essi rispondono in solido anche gli altri amministrazioni per la violazione degli specifici obblighi posti a
loro carico, in quanto non hanno prevenuto o impedito lattivit dannosa dei primi.
Lamministratore esonerato da responsabilit purch:
abbia fatto annotare senza ritardo il suo dissenso nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del
consiglio di amministrazione;
del suo dissenso dia immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale.
Lesercizio dellazione di responsabilit contro gli amministratori deve essere deliberato dallassemblea
ordinaria. La relativa delibera pu essere presa in occasione della discussione del bilancio, anche se non
iscritta allordine del giorno, purch si tratti di fatti di competenza dellesercizio cui si riferisce.
La deliberazione dellazione di responsabilit comporta la revoca automatica degli amministratori contro
cui proposta la delibera solo se approvata col voto favorevole di almeno 1/5 del capitale sociale; se
non si raggiunge tale percentuale del capitale sociale sar necessaria una distinta ed espressa delibera di
revoca.
Con la riforma del 2003 lazione sociale di responsabilit contro gli amministratori pu essere promossa
anche dagli azionisti di minoranza. Per evitare azioni giudiziarie pretestuose i soci che assumono
liniziativa devono rappresentare almeno il 20% del capitale sociale (1/40 per le societ che fanno ricorso
al capitale di rischio). Lazione promossa dalla minoranza tramite uno o pi rappresentanti comuni, ed
diretta a reintegrare il patrimonio sociale, non a risarcire il danno eventualmente subito dai soci agenti.
45
Prescrizione
Rinunzia e
transazione
Si tratta della stessa azione di responsabilit che la societ pu esperire previa delibera assembleare.
Perci la societ deve essere necessariamente chiamata in giudizio. Ed, in caso di accoglimento della
domanda, tenuta a rimborsare agli attori le spese di giudizio che non siano state poste a carico o che non
si possano recuperare dagli amministratori soccombenti.
Lazione di responsabilit pu essere esercitata entro 5 anni dalla cessazione dellamministratore dalla
carica.
La societ pu rinunciare allesercizio dellazione di responsabilit o pervenire ad una transazione con gli
amministratori. Luna o laltra devono per essere espressamente deliberate dallassemblea e, in questo
caso, non vi devessere il voto contrario di un minoranza qualificata: 1/5 del capitale sociale, ridotto a
1/20 nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale. In mancanza, la rinuncia e la transazione sono
senza effetto.
18.6.2 La responsabilit degli amministratori verso i creditori sociali
Gli amministratori sono responsabili verso i creditori sociali solo per linosservanza degli obblighi
interenti alla conservazione dellintegrit del patrimonio sociale. Lazione pu essere promossa dai
creditori solo quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacente dei loro crediti.
18.6.3 La responsabilit degli amministratori verso singoli soci o terzi
Le azioni di responsabilit della societ e dei creditori sociali non pregiudicano il diritto al risarcimento
del danno spettante al singolo socio o al terzo che sono stati direttamente danneggiati da atti dolosi o
colposi degli amministratori. Perch il singolo socio o il terzo possano chiedere agli amministratori il
risarcimento dei danni devono ricorrere due presupposti:
1. il compimento da parte degli amministratori di un atto illecito nellesercizio del loro ufficio;
2. la produzione di un danno diretto al patrimonio del singolo socio o del terzo. Caso classico di danno
diretto quello degli amministratori che con un falso bilancio inducono i soci o i terzi a sottoscrivere
un aumento di capitale a prezzo eccessivo.
Il collegio sindacale
Composizione
Nomina
Requisiti di
professionalit
46
Cause di
ineleggibilit
Compenso
Durata
Revoca
Decadenza
Sostituzione
Pubblicit
Controllo
sullamministra
zione
Attivit
sostitutiva
Caratteri del
controllo
Informazione
Ai sindaci si applicano le stesse cause di ineleggibilit previste per gli amministratori. Per assicurare la
loro indipendenza, sono previste ulteriori e pi restrittive cause di incompatibilit. Non possono essere
infatti sindaci:
il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori, nonch degli amministratori
facenti parte dello stesso gruppo;
coloro che sono legati alla societ o a societ facenti parte dello stesso gruppo da un rapporto di
lavoro o da un qualunque rapporto di natura patrimoniale (consulenza) che ne comprometta
lindipendenza. Per le societ quotate non si richiede che i rapporti di lavoro o professionali abbiano
carattere continuativo.
Finalit di indipendenza dei sindaci persegue anche la disciplina del loro compenso, che deve essere
predeterminato ed invariabile nel corso di carica.
I sindaci restano in carica per 3 esercizi e sono rieleggili. I sindaci scaduti restano in carica fino alla
nomina dei nuovi. Costituiscono causa di cessazione dallufficio prima della scadenza del termine: la
morte, la revoca, la rinuncia e la decadenza.
Sempre per garantire lindipendenza, lassemblea pu revocarli solo se sussiste una giusta causa. Inoltre,
la delibera di revoca deve essere approvata dal tribunale, al fine di verificare se ricorre una giusta causa.
Costituisce causa di decadenza dallufficio il sopraggiungere di una delle cause di ineleggibilit, nonch
la cancellazione dal registro dei revisori. Decade inoltre il sindaco che non assiste alle assemblee o le
diserta.
In caso di morte, di rinuncia o di decadenza di un sindaco subentrano automaticamente i supplenti in
ordine di et. I supplenti restano in carica fino alla successiva assemblea, che provvede alla nomina dei
sindaci effettivi e supplenti necessari.
La nomina e la cessazione dallufficio dei sindaci devono essere iscritte, a cura degli amministratori, nel
registro delle imprese.
19.2 Il controllo sullamministrazione
Il collegio sindacale vigila sullamministrazione della societ globalmente intesa e si estende a tutta
lattivit sociale, al fine di assicurare che essa venga svolta nel rispetto della legge e dellatto costitutivo,
nonch dei principi di corretta amministrazione.
La vigilanza del collegio sindacale esercitata innanzitutto nei confronti degli amministratori in quanto
organo investito della gestione della societ, ma riguarda anche lattivit dellassemblea e pu estendersi
in ogni direzione.
A carico dei sindaci sono poi posti specifici poteri-doveri di iniziativa, in sostituzione dellassemblea o
degli amministratori, per assicurare il rispetto della legalit dellattivit sociale. In particolare:
convocano lassemblea ed eseguono le pubblicazioni prescritte per legge in caso di omissione da
parte degli amministratori;
chiedono al tribunale che venga disposta la riduzione del capitale sociale obbligatoria per legge, ove
lassemblea non vi provveda e gli amministratori restino inerti.
Il controllo del collegio sindacale sullamministrazione , salvo il compimento di specifici atti previsti per
legge, un controllo di carattere globale e sintetico.
Il collegio sindacale controlla il rispetto sostanziale da parte degli amministratori degli specifici obblighi
di condotta loro imposti, nonch dei principi di corretta amministrazione. Inoltre consentito ai sindaci di
segnalare agli amministratori e allassemblea fatti e comportamenti che a loro avviso esprimono una linea
di gestione imprudente o non avveduta. Oltre per il collegio non pu spingersi.
Per consentire al collegio sindacale lefficace svolgimento della propria attivit, la legge pone a carico
degli amministratori numerosi obblighi di comunicazione. In particolare, nelle societ quotate, gli
amministratori devono riferire tempestivamente al collegio sindacale sullattivit svolta, sulle operazioni
compiute di maggior rilievo economico, nonch su quelle a rischio di conflitto di interessi. Inoltre, il
collegio sindacale pu scambiare informazioni con i corrispondenti organi di societ controllate in merito
ai sistemi di amministrazione e di controllo e allandamento generale dellattivit sociale.
POTERI DEI SINDACI
Delibera
assembleare
Controllo
notarile
Omologazione
facoltativa
23.1 Nozione
Costituisce modifica dello statuto di una SpA ogni mutamento nel contenuto oggettivo del contratto
sociale (atto costitutivo e statuto).
Le modificazioni dello statuto possono avere il pi diverso contenuto e possono variamente incidere sulla
preesistente struttura organizzativa della societ.
23.2 Il procedimento
Le modificazione statutarie rientrano nella competenza dellassemblea straordinaria.
Le delibere modificative dello statuto erano originariamente soggette ad omologazione da parte del
tribunale. La soppressione del controllo giudiziario sullo statuto ed il conseguente affidamento al notaio
dei relativi compiti di controllo non hanno per fatto venire del tutto meno il controllo giudiziario sulle
delibere modificative dello statuto, ma lo hanno reso eventuale e facoltativo.
Infatti, in base allattuale disciplina il notaio che ha verbalizzato la delibera dellassemblea che, chiuso
il verbale, verifica ladempimento delle condizioni stabilite dalla legge e, entro 30 giorni, ne richiede
liscrizione nel registro delle imprese contestualmente al deposito.
Tuttavia, se il notaio ritiene non adempiute le condizioni stabilite dalla legge ne d comunicazione
tempestiva agli amministratori. Nei 30 giorni successivi questi possono ricorrere al tribunale affinch lo
48
Efficacia
stesso, verificato ladempimento delle condizioni stabilite dalla legge, ordini con proprio decreto
liscrizione. E lattuale disciplina puntualizza che in caso di inerzia degli amministratori la delibera
definitivamente inefficace.
Nel contempo si dispone che la deliberazione non produce effetti se non dopo liscrizione e quindi non
pu essere eseguita prima della stessa.
23.3 Diritti di recesso
In presenza di delibere modificative di particolare gravit, la minoranza tutelata dalla previsione di
maggioranze pi elevate e dal riconoscimento del diritto di recesso.
Cause
inderogabili
Cause
derogabili
Cause statutarie
Societ a tempo
indeterminato
Esercizio diritto
di recesso
Determinazione
valore azioni
Rimborso delle
azioni
Il diritto di recesso pu essere esercitato per legge dai soci che non hanno concorso (in quanto
dissenzienti, assenti o astenuti) alle deliberi riguardanti:
la modificazione delloggetto sociale, purch questa consista in un cambiamento significativo
dellattivit della societ (non ad esempio in una integrazione ma in una modifica significativa);
la trasformazione della societ;
il trasferimento della sede sociale allestero;
la revoca dello stato di liquidazione;
leliminazione di una o pi cause di recesso derogabili o previste dallo statuto;
la modificazione dei criteri di valutazione delle azioni in caso di recesso;
le modificazione dello statuto concernenti il diritto di voto o di partecipazione.
In tutti questi casi il diritto di recesso non pu essere soppresso dallo statuto ed nullo ogni patto volto ad
escluderlo o a renderne pi gravoso lesercizio.
Il diritto di recesso spetta ancora, salvo che lo statuto disponga diversamente, ai soci che non hanno
concorso allapprovazione delle delibere riguardanti:
la proroga del termine di durata della societ;
lintroduzione o la rimozione di vincoli alla circolazione delle azioni (ad es: introduzione di una
clausola di prelazione).
Inoltre, nelle societ che non fanno appello al mercato del capitale di rischio, lo statuto pu prevedere
ulteriori cause di recesso.
Nelle ipotesi fin qui esaminate il recesso costituisce lestrema reazione del socio di fronte ad una
modificazione non desiderata di elementi essenziali del contratto sociale. Ma dopo la riforma del 2003 il
recesso costituisce anche un temperamento alla durata potenzialmente illimitata del vincolo sociale:
infatti nelle societ non quotate a tempo indeterminato tutti i soci possono recedere liberamente con un
preavviso di 180 giorni, allungabile dallo statuto fino ad un anno.
La riforma ha voluto ribadire il principio generale secondo cui, nei contratti a tempo indeterminato, deve
essere consentito ai contraenti di recedere con preavviso.
Le azioni per le quali esercitato il recesso non possono essere cedute e devono essere depositate presso
la sede della societ. Questultima inoltre pu sottrarsi al rimborso delle azioni se entro 90 giorni
(successivi al recesso) revoca la delibera che lo legittima o delibera lo scioglimento della societ.
stabilito che nelle societ non quotate il valore delle azioni da rimborsare determinato dagli
amministratori tenuto conto della consistenza patrimoniale della societ e delle sue prospettive
reddituali.
Nelle societ quotate il valore di liquidazione determinato facendo esclusivo riferimento alla media
aritmetica dei prezzi di chiusura nei 6 mesi che precedono la convocazione dellassemblea. Sono cos
neutralizzate eventuali oscillazioni anomale delle quotazioni di borsa.
Vi unarticolata disciplina per il procedimento di liquidazione delle azioni del socio recedente:
le azioni del socio che recede devono essere innanzitutto offerte in opzione agli altri soci in
proporzione al numero delle azioni possedute.
per la parte non acquistata dai soci possono essere collocate sul mercato.
in caso di mancato collocamento presso i soci o presso terzi, le azioni vengono rimborsate mediante
acquisto da parte della societ. In assenza di utili e riserve disponibili deve essere convocata
lassemblea straordinaria per deliberare la riduzione del capitale sociale, o lo scioglimento della
societ.
49
Condizioni
Laumento
delegato
Sottoscrizione
parziale
Attestazione
Funzione
Oggetto
Azioni non
optate
Una specifica disciplina dettata per la sottoscrizione del capitale sociale. La deliberazione (assembleare
o consiliare) di aumento deve fissare il termine, non inferiore a 30 giorni dalla pubblicazione dellofferta,
entro il quale le sottoscrizioni devono essere raccolte.
Pu per verificarsi che laumento di capitale non sia integralmente sottoscritto. In tal caso, il capitale
aumentato di un importo pari alle sottoscrizioni raccolte soltanto se la deliberazione di aumento lo abbia
espressamente previsto. In mancanza di tale previsione laumento di capitale inscindibile e la
sottoscrizione parziale non vincola n la societ n i sottoscrittori; questi ultimi sono liberati dallobbligo
di conferimento assunto e hanno diritto alla restituzione delle somme gi versate.
Avvenuta la sottoscrizione delle azioni di nuova emissione, entro 30 giorni gli amministratori devono
depositare unattestazione nel registro delle imprese che laumento del capitale stato eseguito. Fin
quando tale attestazione non iscritta, laumento di capitale non pu essere menzionato negli atti della
societ, dato che non vi alcuna certezza che lo stesso abbia avuto luogo.
23.4.3 Il diritto dopzione
Il diritto dopzione il diritto dei soci attuali di essere preferiti ai terzi nella sottoscrizione dellaumento
del capitale sociale a pagamento.
Il diritto dopzione consente a ciascun socio di mantenere inalterata la proporzione con la quale ciascuno
partecipa al capitale e al patrimonio sociale. Serve quindi a mantenere inalterata la proporzione in cui
ciascun socio partecipa, attraverso il voto, alla formazione della volont sociale.
Tutto ci comporta che il diritto di opzione ha un proprio valore economico che lazionista pu
monetizzare cedendolo a terzi qualora non voglia o non possa concorrere allaumento del capitale sociale.
Il diritto di opzione ha per oggetto le azioni di nuova emissione di qualsiasi categoria e le obbligazioni
convertibili in azioni emesse dalla societ. Il diritto dopzione attribuito a ciascun azionista in
proporzione al numero di azioni gi possedute.
Per lesercizio del diritto dopzione la societ deve concedere agli azionisti un termine non inferiore a 30
giorni (ridotto a 15 per le societ quotate), che decorre dalliscrizione dellofferta di opzione nel registro
delle imprese.
Gli amministratori non sono liberi di collocare a loro piacimento le azioni che siano rimaste inoptate.
Infatti:
50
1) se le azioni non sono quotate, i soci che hanno esercitato il diritto dopzione hanno diritto di
prelazione nella sottoscrizione delle azioni non optate;
2) se le azioni sono quotate, i diritti di opzione residui devono essere offerti nel mercato regolamentato
dagli amministratori, per conto della societ, e il ricavato della vendita va a beneficio del patrimonio
sociale.
Esclusione del
diritto
dopzione
Sovrapprezzo
Il diritto dopzione degli azionisti in tutto o in parte sacrificabile in presenza di situazioni oggettive
rispondenti ad un concreto interesse della societ.
1. Il diritto dopzione escluso per legge se le azioni devono essere liberate mediante conferimenti in
natura. Linteresse della societ a procurarsi determinati beni per legge valutato come prevalente
rispetto allinteresse individuale dei soci alla sottoscrizione dellaumento.
2. il diritto dopzione pu essere escluso quando linteresse della societ lo esige. La delibera di
esclusione deve essere approvata con una maggioranza rafforzata (50+1 del capitale sociale in tutte le
convocazioni);
3. quando le azioni devono essere offerte in sottoscrizione ai dipendenti della societ.
Nei casi di esclusione del diritto dopzione obbligatoria lemissione di nuove azioni con sovrapprezzo in
modo da ridimensionare il pregiudizio patrimoniale degli azionisti attuali.
Inoltre, nelle societ con azioni quotate lo statuto pu escludere il diritto dopzione nei limiti del 10% del
capitale preesistente, purch il prezzo di emissione corrisponda al valore di mercato delle azioni e ci sia
confermato da apposita relazione della societ incaricata della revisione contabile.
23.4.4 Laumento nominale del capitale sociale
Laumento gratuito del capitale sociale posto in essere dallassemblea straordinaria imputando a
capitale le riserve disponibili iscritte in bilancio. Possono essere utilizzate le riserve facoltative e le
riserve statutarie prive di specifica destinazione; non imputabile a capitale la riserva legale per la parte
che non supera il 20% del capitale sociale. Il passaggio a capitale delle riserve comporta che tali somme
vengano assoggettate al vincolo di stabile indisponibilit proprio del capitale sociale.
Modalit di attuazione: laumento pu essere attuato o aumentando il valore nominale delle azioni in
circolazione o mediante lemissione di nuove azioni (che saranno assegnate gratuitamente agli azionisti in
proporzione a quelle gi possedute).
Condizioni
Opposizione
dei creditori
Modalit di
esecuzione
51
Libri obbligatori
Nozione
Il socio ed il rappresentante comune degli azioni di risparmio hanno diritto ad esaminare solo il libro dei
soci e quello delle adunanze e delle deliberazioni dellassemblea.
invece precluso lesame degli altri libri sociali dandosi cos prevalenza sotto tale profilo allinteresse
della societ al segreto.
20.2 Il bilancio desercizio
Il bilancio desercizio il documento contabile che rappresenta, in modo chiaro, veritiero e corretto, la
situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico conseguito alla fine dellesercizio dalla
societ.
Il bilancio desercizio costituisce:
a) per i soci il solo strumento legale di informazione contabile sullandamento degli affari sociali;
b) per i creditori sociali il mezzo per conoscere la consistenza del patrimonio della societ; patrimonio
che, fra laltro, rappresenta la sola garanzia su cui essi possono fare affidamento;
c) per il fisco il termine di riferimento per la tassazione periodica del reddito della societ.
I principi contabili
internazionali:
Ambito di
applicazione
Adozione
facoltativa
Le clausole
generali
Per effetto del diritto comunitario, limpiego dei principi contabili internazionali obbligatorio per la
redazione dei bilanci di esercizio e consolidato delle societ con azioni o altri strumenti finanziari quotati
o diffusi tra il pubblico in misura rilevante. inoltre obbligatorio per societ quali banche e assicurazioni.
In tal modo, lUE ha inteso rendere agevolmente confrontabili i bilanci di imprese operanti in diversi
Stati, superando le persistenti divergenze fra le normative nazionali.
Per tutte le altre societ per azioni, ladozione dei principi contabili internazionali facoltativa.
20.3 Principi fondamentali della disciplina del bilancio
Pur divergendo sotto molti profili, la disciplina nazionale e i principi contabili internazionali condividono
alcuni postulati. Principi cardine che dominano la redazione del bilancio sono:
il principio della chiarezza;
il principio della rappresentazione veritiera e corretta.
Il nostro codice afferma al riguardo che il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare
in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della societ e il risultato economico
desercizio.
Il bilancio, quindi, devessere redatto in modo da poter assolvere la sua funzione informativa:
a) il principio della chiarezza trova sviluppo nelle norme che regolano la struttura e il contenuto del
bilancio;
b) il principio di verit e correttezza nelle norme che fissano i criteri di valutazione dei diversi cespiti
patrimoniali.
Altri principi
Prudenza
Bilancio di
competenza
Continuit
53
Criteri di
redazione
Bilancio in
forma
abbreviata
Stato
patrimoniale
Conto
economico
La nota
integrativa
La relazione
sulla gestione
In applicazione del principio di chiarezza, sono dettagliatamente indicate le voci che devono figurare nei
tre documenti contabili. Inoltre sono dettate alcune regole generali che devono essere rispettate nella
redazione di tali documenti:
a) Le singole voci devono essere inserite nello stato patrimoniale e nel conto economico secondo
lordine tassativo fissato per legge.
b) Le voci sono organizzate in grandi categorie omogenee (contraddistinte da lettere maiuscole), a loro
volta articolate in sottocategorie (numeri romani), in voci (numeri arabi) ed in alcuni casi in sottovoci
(lettere minuscole).
c) Per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico deve essere indicato limporto della
voce corrispondente dellesercizio precedente al fine di agevolarne il riscontro.
d) vietato il compenso di partite, ovvero di costi e ricavi che per legge devono essere iscritti
distintamente
Alle societ che non superano determinate dimensioni consentita la redazione di un bilancio in forma
abbreviata (nel quale ridotto il numero delle voci dello stato patrimoniale e del conto economico,
nonch delle indicazioni richieste dalla nota integrativa).
Lo stato patrimoniale rappresenta in modo sintetico la composizione del patrimonio della societ. Lo stato
patrimoniale deve essere redatto nella forma a colonne contrapposte (prima le attivit, poi il patrimonio
netto e le passivit) secondo lo schema fissato dallart. 2424.
Il conto economico espone il risultato economico dellesercizio attraverso la rappresentazione dei ricavi
conseguiti e dei costi sostenuti nellesercizio. Il conto economico deve essere redatto in forma scalare.
Grazie a questa forma possibile verificare una serie di totali parziali che permette di tenere distinto il
risultato della specifica attivit della societ (utile o perdita della gestione ordinaria), da quello
determinato da oneri e proventi di diversa natura (o finanziaria o straordinaria).
La nota integrativa fornisce una serie di informazioni integrative (criteri di valutazione, variazione degli
stessi) sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico desercizio, nonch sul numero
dei dipendenti, sui compensi di amministratori e sindaci, sulle azioni e sugli strumenti finanziari emessi
dalla societ. In particolare, vanno elencate le partecipazioni in societ controllate e collegate.
Il bilancio deve essere inoltre corredato dalla relazione sulla gestione degli amministratori, nonch da
relazioni del collegio sindacale e del revisore contabile, che per non costituiscono parte integrante del
bilancio. La relazione sulla gestione, in particolare, un allegato esterno al bilancio che assolve la
funzione di resoconto sulla gestione della societ e sulle sue prospettive future.
20.5 La struttura di bilancio redatto secondo i principi contabili internazionali
Il bilancio desercizio redatto secondo i principi contabili internazionali ha, oltre allo stato patrimoniale,
al conto economico e alle note al bilancio (che assolvono la funzione di nota integrativa), anche altri due
documenti:
il prospetto delle variazioni del patrimonio netto.
il rendiconto finanziario.
Finalit
Tale pi complessa struttura corrisponde ad una pi ampia funzione informativa assegnata al bilancio dai
principi contabili internazionali: quella di rappresentare anche i flussi di cassa. Vale a dire di
informazioni utili per valutare la capacit di unimpresa di far fronte ai debiti in scadenza e di effettuare
nuovi investimenti, ma che n lo stato patrimoniale n il conto economico forniscono, essendo redatti
per competenza e non per cassa.
20.6 I criteri di valutazione nel codice civile
La redazione del bilancio comporta per molti cespiti il compimento di una serie di stime da parte degli
amministratori, volte a determinare il valore da iscrivere a bilancio.
un punto di estrema delicatezza poich coinvolge i margini di discrezionalit degli amministratori:
sottovalutazioni delle attivit e sopravalutazioni delle passivit deprimono lutile dando luogo alla
formazione delle riserve occulte; cio utili che la societ ha conseguito, ma che non risultato a bilancio in
seguito al gioco delle valutazioni.
Per evitare questi effetti distorsivi, il legislatore ha stabilito come principi generali la prudenza e la
continuit nei criteri di valutazione e ha fissato dettagliatamente i criteri cui gli amministratori devono
attenersi nelle valutazioni dei diversi cespiti:
54
Immobilizzazioni
Partecipazioni
Costi
pluriennali
Crediti
Rimanenze
Progetto di
bilancio
Deposito
Poteri
dellassemblea
Pubblicit
Relazione
semestrale
Vizi di
procedimento
Vizi di
contenuto
Limiti legali
alla
impugnazione
Limpugnativa
della Consob
a tanti soci che rappresentano almeno il 5% del capitale sociale. La societ posta al riparo da azioni
promosse da sparute minoranze che in passato avevano dato vita a impugnative puramente ricattatorie.
Nelle societ quotate, limpugnativa per la mancata conformit del bilancio alle norme che ne
disciplinano i criteri di redazione pu essere proposta in ogni caso dalla Consob, nel termine di 6 mesi dal
deposito del bilancio presso lufficio di registro delle imprese.
20.4 La distribuzione degli utili
Chiamata a deliberare la distribuzione degli utili lassemblea ordinaria. Nel sistema dualistico a tal fine
provvede lassemblea convocata dal consiglio di sorveglianza.
Non tutti gli utili sono per distribuibili fra i soci, ci per alcuni vincoli di destinazione imposti per legge
o dallatto costitutivo:
dagli utili netti annuali deve essere dedotta una somma corrispondente almeno al 5% degli stessi per
costituire una riserva legale; ci fino a quando la riserva non raggiunge il 20% del capitale sociale. La
riserva legale costituisce un accantonamento imposto per legge a salvaguardia dellintegrit del
capitale sociale, in modo da evitare che eventuali perdite negli esercizi futuri colpiscano direttamente
il capitale sociale riducendolo;
lo statuto pu imporre la costituzione di una riserva statutaria con funzione del tutto simile a quella
della riserva legale. Tuttavia, le somme accantonate possono essere rese distribuibili attraverso una
delibera dellassemblea straordinaria che modifica lo statuto;
discrezionalmente lassemblea ordinaria pu imporre la nascita di riserve facoltative;
ulteriori vincoli di destinazione degli utili possono derivare da norme statutarie che prevedono una
partecipazione agli utili a favore dei promotori o degli amministratori.
Utili distribuiti
ai soci
Limiti al potere
dellassemblea
Utili fittizi
Acconti sui
dividendi
Gli utili di cui lassemblea che approva il bilancio pu disporre a favore dei soci sono perci costituiti:
a. dagli utili distribuibili di esercizio;
b. dagli utili accertati e non distribuiti negli esercizi precedenti (riserve disponibili e utili riportati a
nuovo).
Diversamente da quanto visto per le societ di persone, nella societ per azioni lapprovazione del
bilancio non determina di per s linsorgere di un diritto individuale degli azionisti allimmediata
assegnazione della propria parte degli utili. A tal fine necessaria unulteriore e distinta delibera
dellassemblea di distribuzione utili. Linteresse del gruppo di comando al reinvestimento degli utili
nellattivit sociale (autofinanziamento) cos chiaramente privilegiato rispetto allinteresse del singolo
socio alla distribuzione annuale degli utili.
La discrezionalit della maggioranza nel decidere la destinazione degli utili ad autofinanziamento trova
tuttavia temperamento nel pi volte richiamato principio generale di correttezza e buona fede
nellesecuzione del contratto di societ: si pu avere lannullabilit della delibera (con cui si stabilisce di
non distribuire utili) solo di fronte a comportamenti platealmente abusivi del gruppo di comando: mancata
distribuzione di utili per pi esercizi ispirata dal solo fine di indurre i soci di minoranza a disfarsi delle
azioni.
Inoltre, il potere dispositivo dellassemblea in tema di distribuzione degli utili pu essere limitato da
clausole statutarie che riconoscono a determinate categorie di azioni il diritto alla percezione annuale di
un dividendo minimo, ovviamente sempre ch vi si siano utili distribuibili. Per tutti gli altri azionisti un
diritto di credito verso la societ allerogazione dei dividendi sorge invece solo in seguito alla delibera
assembleare di distribuzione degli utili.
La societ non pu comunque pagare dividendi se non per utili realmente conseguiti e risultanti da
bilancio regolarmente approvato.
N pu procedere alla distribuzione di dividendi se negli esercizi precedenti si verificata una perdita del
capitale, fin quando il capitale non sia reintegrato o ridotto in misura corrispondente.
Linosservanza di tali condizioni d luogo alla distribuzione di utili fittizi. La relativa delibera
assembleare nulla per illiceit delloggetto e gli amministratori e sindaci sono esposti a responsabilit
penale. Tuttavia, gli azionisti non sono obbligati a restituire i dividendi quando:
erano in buona fede al momento della riscossione;
i dividendi sono stati distribuiti in base a un bilancio regolarmente approvato.
Le societ per azioni il cui bilancio assoggettato al controllo da parte di societ di revisione possono
distribuire ai soci acconti sui dividendi. Occorre per che la distribuzione dei dividendi sia prevista dalla
56
statuto e occorre la delibera dagli amministratori sulla base di un prospetto contabile dal quale risulti che
la situazione economica-patrimoniale della societ consenta la distribuzione dei dividendi.
I gruppi di societ
25.1 I gruppi di societ
Il gruppo di societ unaggregazione di imprese societarie formalmente autonome e indipendenti luna
dallaltra, ma assoggettate tutte ad una direzione unitaria. In altre parole, tutte le societ appartenenti al
gruppo sono sotto linfluenza dominante di ununica societ (capogruppo) che, direttamente o
indirettamente, le controlla e le dirige secondo un disegno unitario.
Per quanto riguarda gli aspetti di diritto societario, la presenza di aggregazioni societarie sollecita una
specifica disciplina diretta a:
assicurare unadeguata informazione sui collegamenti di gruppo, sui rapporti finanziari e commerciali
fra societ del gruppo, nonch sulla situazione patrimoniale e economica del gruppo unitariamente
considerato;
evitare che eventuali intrecci di partecipazioni alterino lintegrit patrimoniale delle societ coinvolte;
evitare che le scelte operative delle singole societ del gruppo pregiudichino le aspettative di quanti
fanno affidamento esclusivamente sulla consistenza patrimoniale e sui risultati economici di una
determinata societ.
25.2 Societ controllate e direzione unitaria
societ controllata la societ che si trova sotto linfluenza dominante di unaltra societ (controllante)
che in grado di indirizzarne lattivit nel senso da essa voluto.
Il controllo societario pu assumere diverse forme:
1) maggioranza dei voti esercitabili nellassemblea ordinaria, controllo azionario di diritto;
2) disponibilit dei voti sufficienti per esercitare uninfluenza dominante nellassemblea ordinaria,
controllo azionario di fatto;
3) particolari vincoli contrattuali con la societ, controllo contrattuale.
Dalle societ controllate vanno tenute distinte le societ collegate. Sono collegate le societ sulle quali
unaltra societ esercita uninfluenza notevole, ma non dominante. Linfluenza notevole si presume
quando nellassemblea ordinaria pu essere esercitato almeno 1/5 dei voti, o 1/10 se la societ partecipata
quotata in borsa.
25.3 La disciplina dei gruppi
Linformazione sui collegamenti: Per quanto riguarda linformazione sui collegamenti societari istituita
unapposita sezione del registro delle imprese nella quale sono iscritti i soggetti che esercitano attivit di
direzione e coordinamento e le societ alla stessa sottoposte. Le controllate sono tenute ad indicare negli
atti e nella corrispondenza la soggezione allaltrui attivit di direzione e di coordinamento. Gli
amministratori delle societ controllate che omettono di provvedere alliscrizione o allindicazione sono
responsabili dei danni che soci o terzi possono subire per la mancata conoscenza di tali fatti
Linformazione contabile di gruppo: scattano in sede di redazione del bilancio specifici obblighi di
informazione contabile.
25.4 La tutela dei soci e dei creditori delle societ controllate
La riforma del 2003 introduce specifici strumenti di tutela a favore degli azioni di minoranza e dei
creditori delle societ controllate destinati a fungere da limiti allesercizio dellattivit di direzione e di
coordinamento da parte della capogruppo. Al riguardo previsto che:
1) le decisioni delle societ controllate ispirate ad un interesse di gruppo devono essere adeguatamente
motivate, onde consentire una valutazione degli eventuali danni che le stesse arrecano alla societ
sottoposta allaltrui attivit di direzione;
2) il rimborso di finanziamenti infragruppo postergato rispetto al soddisfacimento degli altri creditori
(tranne i crediti verso la capogruppo);
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3) Se la societ controllata supinamente si attiene alle direttive di gruppo lesive del proprio patrimonio,
la societ capogruppo tenuta a indennizzare agli azionisti e creditori i danni dagli stessi subiti per
il fatto che la propria societ non ha rispettato i principi di corretta gestione societaria e
imprenditoriale arrecando cos un danno ai soci (minor redditivit e al valore della partecipazione
sociale), nonch ai creditori sociali per la lesione cagionata allintegrit del patrimonio;
4) riconosciuto il diritto di recesso:
ai soci di una societ non quotata quando entra a far parte di un gruppo o ne esce, se ne deriva
unalterazione delle condizioni di rischio dellinvestimento e non venga promossa unofferta
pubblica dacquisto che consenta al socio di alienare la propria partecipazione;
quando la capogruppo delibera una trasformazione che comportamento il mutamento del suo
scopo sociale (ad es: da societ ad associazione) o un cambiamento delloggetto sociale, tale da
alterare in modo sensibile le condizioni economiche e patrimoniali della societ controllata.
Nozione
Obblighi.
Esoneri
Regole di
redazione
Area di
consolidamento
Procedimento
di formazione
Accertamento
di conformit
La formazione del bilancio consolidato segue lo stesso procedimento del bilancio desercizio. Vi per
una significativa differenza: il bilancio consolidato non assoggettato ad approvazione da parte
dellassemblea. Nel sistema tradizionale e monistico costituisce atto degli amministratori; nel sistema
dualistico approvato, invece, dal consiglio di sorveglianza. Ne consegue che nei confronti del bilancio
consolidato, che presenta vizi di contenuto, non applicabile la disciplina dellinvalidit delle
deliberazioni assembleari, bens quella dellinvalidit delle delibere del consiglio di amministrazione
(applicabile nel sistema dualistico anche alle delibere invalide del consiglio di sorveglianza).
Se la societ che redige il bilancio assoggetta a revisione contabile obbligatoria, i soci che
rappresentano almeno il 5% del capitale sociale possono per richiedere al tribunale di accertare la
conformit del bilancio consolidato alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione.
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Le singole
cause
Accertamento e
pubblicit
La posizione
degli
amministratori
I poteri
dellassemblea
Revoca dello
stato di
liquidazione
Nomina dei
liquidatori
Revoca
Pubblicit
Poteri, doveri,
responsabilit
Pagamento dei
creditori
Bilancio finale di
liquidazione
Approvazione
tacita
Cancellazione
della societ
valore del patrimonio sociale, in attesa di farne consegna ai liquidatori. Per gli atti o le omissioni posti in
essere violando tale limitazione, gli amministratori sono personalmente e solidalmente responsabili dei
danni arrecati alla societ, ai soci, ai creditori sociali ed ai terzi.
Meno agevole invece definire i limiti che lattivit deliberativa dellassemblea incontra durante la
liquidazione. infatti controverso se siano compatibili con lo stato di liquidazione talune delibere
modificative dello statuto: aumento del capitale sociale a pagamento, riduzione facoltativa, etc.
comunque certamente consentita la fusione con altre societ, fin quando non sia iniziata la distribuzione
dellattivo.
La societ pu in ogni momento revocare lo stato di liquidazione e tornare ad una fase di normale
esercizio con delibera dellassemblea straordinaria, previa eliminazione della causa di scioglimento. Nelle
societ che non fanno appello al mercato del capitale di rischio richiesta la maggioranza rafforzata di un
terzo del capitale sociale anche in seconda convocazione. Inoltre, ai soci che non hanno concorso alla
deliberazione riconosciuto il diritto di recesso. Infine, anche i creditori sociali sono tutelati. La revoca
ha, infatti, effetto solo dopo 60 giorni dalliscrizione nel registro delle imprese, termine entro il quale i
creditori sociali anteriori alliscrizione possono proporre opposizione.
28.3 Il procedimento di liquidazione
Il procedimento di liquidazione si apre con la nomina di uno o pi liquidatori. Salvo diversa disposizione
dello statuto, i liquidatori sono nominati dallassemblea straordinaria, con delibera che ne fissa anche il
numero, le regole di funzionamento e i poteri.
I liquidatori restano in carica per tutta la durata del procedimento di liquidazione. Valgono per essi le
cause di ineleggibilit e di decadenza previste per gli amministratori.
I liquidatori possono essere revocati dallassemblea con le maggioranze prescritte per lassemblea
straordinaria. Se sussiste giusta causa sono revocabili anche dal tribunale, su istanza dei soci, dei sindaci
o del pubblico ministero, cos sottolineandosi linteresse generale al corretto svolgimento della
liquidazione.
I provvedimenti di nomina e di revoca sono soggetti a iscrizione nel registro delle imprese.
Con liscrizione della nomina dei liquidatori, gli amministratori cessano dalla carica.
Poteri, doveri e responsabilit dei liquidatori sono modellati su quelli degli amministratori, sia pure con
alcuni adattamenti imposti dalla peculiarit dello stato di liquidazione:
i liquidatori devono adempiere i loro doveri con la diligenza e la professionalit richieste dalla natura
dellincarico;
i liquidatori devono prendere in consegna dagli amministratori i beni e i libri sociali, nonch redigere
con gli stessi linventario del patrimonio sociale;
i liquidatori possono compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della societ. Scompare il divieto
di intraprendere nuove operazioni e la connessa responsabilit personale per gli affari intrapresi.
Lattivit dei liquidatori deve essere innanzitutto diretta al pagamento dei creditori sociali. Essi non
possono perci ripartire fra i soci i beni della societ fin quando non sono pagati tutti i creditori noti o non
siano state accantonate le somme necessarie per pagarli. Se i fondi disponibili sono insufficienti, i
liquidatori possono chiedere proporzionalmente ai soci i versamenti ancora dovuti sulle azioni non
interamente liberate.
Completata la liquidazione del patrimonio sociale con la conversione in denaro dellattivo, i liquidatori
redigono il bilancio finale di liquidazione, indicando la parte spettante a ciascun socio nella divisione
dellattivo (piano di riparto).
Il bilancio finale di liquidazione deve essere approvato dai singoli soci e non dallassemblea, dato che a
questo punto entra in gioco linteresse del singolo allottenimento della quota di liquidazione. E per
agevolare questa fase del procedimento di liquidazione previsto un meccanismo di approvazione tacita.
Il bilancio depositato presso lufficio del registro delle imprese e si intende approvato se, entro 90 giorni
dal deposito, nessun socio abbia proposto reclamo davanti al tribunale.
Lapprovazione del bilancio finale di liquidazione libera i liquidatori di fronte ai soci per lattivit svolta
28.4 Lestinzione della societ
Il procedimento di liquidazione si chiude con la cancellazione della societ dal registro delle imprese.
Approvato il bilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della societ
60
Sopravvenienze
passive
Fallimento della
societ
dal registro delle imprese. Compiuta la liquidazione, i libri della societ sono depositati presso lufficio
del registro delle imprese.
Intervenuta che sia la cancellazione del registro delle imprese, ferma restando lestinzione della societ, i
creditori sociali rimasti insoddisfatti possono far valere i loro diritti:
nei confronti dei soci, fino alla concorrenza delle somme da questi riscossi in base al bilancio finale
di liquidazione;
nei confronti dei liquidatori, se il mancato pagamento dipeso da colpa di questi.
La cancellazione dal registro delle imprese segna quindi lestinzione della societ per azioni, quandanche
vi siano creditori (noti o ignoti) non soddisfatti.
I creditori tuttavia possono chiedere il fallimento della societ entro un anno dalla cancellazione dal
registro delle imprese.
Trasformazione
omogenea
Trasformazione di
cooperative
Trasformazione
eterogenea
Maggioranze
Delibera di
trasformazione
Stima del
patrimonio
61
Soci a
responsabilit
illimitata
Procedimento di
liberazione
Trasformazione di
societ di capitali
Trasformazione in
societ di capitali
Societ in
liquidazione
Funzione
economica
La fusione pu aver luogo sia fra societ dello stesso tipo (fusione omogenea), sia fra societ di tipo
diverso (fusione eterogenea). La fusione fra societ eterogenee comporta anche la trasformazione di una o
pi societ che si fondono.
La partecipazione alla fusione non consentita alle societ che si trovano in stato di liquidazione e che
abbiamo gi iniziato la distribuzione dellattivo.
La fusione uno strumento di concentrazione delle imprese societarie che consente di ampliarne la
dimensione e la competitivit sul mercato. La fusione inoltre un istituto che d luogo ad una
concentrazione giuridica e non solo economica.
La societ incorporante o la nuova societ assume i diritti e gli obblighi delle societ partecipanti alla
fusione, proseguendo in tutti i loro rapporti, anche processuali, anteriori alla fusione. I creditori delle
societ estinte potranno far valere i loro diritti sulla societ risultante dalla fusione.
A loro volta, i soci delle societ che si estinguono diventano soci della nuova societ e ricevono in
cambio alla loro originaria partecipazione azioni di questultima, in base a un predeterminato rapporto di
cambio.
Il procedimento di fusione si articola in 3 fasi essenziali:
Il progetto di fusione: Il progetto di fusione deve avere identico contenuto per tutte le societ partecipanti
alla fusione e deve contenere le seguenti indicazioni:
1. il tipo, la denominazione sociale, la sede delle societ partecipanti alla fusione;
2. latto costitutivo della nuova societ risultate dalla fusione o di quella incorporante;
62
3. il rapporto di cambio in base al quale saranno assegnate ai soci delle societ che si estinguono le
azioni della societ risultante dalla fusione.
Il progetto di fusione devessere iscritto nel registro delle imprese.
Gli amministratori di ciascuna delle societ partecipanti devono:
redigere una situazione patrimoniale aggiornata delle proprie societ.
redigere una relazione che illustri e giustifichi il progetto di fusione e in particolar modo il rapporto di
cambio.
infine, per ciascuna societ partecipante alla fusione uno o pi esperti, designati dal tribunale,
devono redigere una relazione sulla congruit del rapporto di cambio; esprimendo cos un parere
sulladeguatezza del metodo seguito dagli amministratori per la determinazione dello stesso.
Il progetto di fusione, le relazioni degli amministratori e degli esperti, le situazioni patrimoniali di tutte le
societ partecipanti alla fusione, nonch i bilanci degli ultimi tre esercizi delle stesse, devono restare
depositati in copia nelle sedi di ciascuna delle societ partecipanti alla fusione durante i 30 giorni che
precedono lassemblea.
La delibera di fusione: Nelle societ di persone la delibera di fusione richiede la maggioranza del
capitale sottoscritto dai soci. Al socio che non abbia consentito alla fusione riconosciuto il diritto di
recesso.
Nelle societ di capitali deliberata dallassemblea straordinaria. Nel caso di fusione eterogenea, i soci
che non hanno concorso alla deliberazione avranno diritto di recesso; diritto che riconosciuto anche in
caso di fusione omogenea per le Srl.
Latto di fusione: Latto di fusione deve essere redatto per atto pubblico, anche se la societ
incorporante o la nuove societ risultante dalla fusione una societ di persone, e devessere iscritto nel
registro delle imprese da tutte le societ partecipanti alla fusione. Dallultima iscrizione nel registro delle
imprese decorrono gli effetti della fusione. Per tutelare i creditori sociali la fusione pu essere attuata solo
dopo che siano trascorsi 60 giorni dalliscrizione nel registro delle imprese dellultima delibera delle
societ che vi partecipano. Entro tale termine, ciascun creditore pu proporre opposizione alla fusione. Se
alla fusione partecipano societ con soci a responsabilit illimitata e la societ risultante dalla fusione
una societ di capitali, resta ferma la responsabilit personale dei soci delle prime per le obbligazioni
anteriori alla fusione. La liberazione degli stessi potr aversi solo col consenso dei creditori.
Invalidit dellatto: i soci hanno solo lintervallo di tempo che intercorre fra la delibera di fusione e
lultima iscrizione dellatto di fusione per proporre limpugnativa. Dopo, linvalidit dellatto di fusione
non pu pi essere pronunciata; resta salvo solo il diritto al risarcimento dei danni eventualmente
spettante a soci o a terzi danneggiati dalla fusione.
31.3 La scissione
Con la scissione il patrimonio di una societ scomposto e trasferito, in tutto o in parte, ad altre societ.
La scissione pu essere:
totale: una societ si estingue senza che per si abbia la liquidazione della stessa, dato che lattivit
continua tramite le societ beneficiarie della scissione che assumono i diritti e gli obblighi
corrispondenti alla quota di patrimonio loro trasferita;
parziale: la societ scissa resta in vita sia pure con un patrimonio ridotto e continua lattivit
parallelamente alle societ beneficiarie.
Beneficiarie della scissione possono essere:
una o pi societ di nuova costituzione (scissione in senso stretto);
una o pi societ preesistenti (scissione per incorporazione) che vedono incrementare il loro
patrimonio e la compagine sociale per lingresso dei soci della societ scissa.
Come per la fusione, alla scissione non possono partecipare societ in liquidazione che hanno gi iniziato
la distribuzione dellattivo.
IL PROCEDIMENTO DI SCISSIONE
Gli amministratori devono redigere un unitario progetto di scissione. Il quale deve contenere:
lesatta descrizione degli elementi patrimoniali;
i criteri di distribuzione ai soci delle azioni o quote delle societ beneficiarie.
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Nella scissione totale se vi sono attivit di incerta attribuzione esse sono ripartite fra le societ
beneficiarie in proporzione della quota di patrimonio netto trasferita a ciascuna di esse. Delle passivit di
dubbia imputazione rispondono in solido tutte le societ beneficiarie. Nella scissione parziale le relative
attivit restano in testa alla societ trasferente; delle passivit rispondono in solido sia questa che le
societ beneficiarie. Per la situazione patrimoniale, la relazione degli esperti e degli amministratori,
integralmente richiamata la disciplina della fusione.
Il controllo contabile
21.1 La societ di revisione
Le societ di revisione sono societ di persone o di capitali il cui oggetto sociale devessere limitato
allorganizzazione e alla revisione contabile di aziende.
La societ di revisione devessere iscritta in un apposito albo speciale tenuto dalla Consob; la Consob
vigila sullattivit delle societ di revisione per controllarne lindipendenza e lidoneit tecnica.
21.2 Conferimento dellincarico e revoca
La societ di revisione alla quale demandato il controllo nominata per la prova volta nellatto
costitutivo; successivamente lincarico conferito dallassemblea, sentito il collegio sindacale. Se la
societ quotata omette di adottare la delibera relativa, lincarico conferito dufficio dalla Consob.
Lincarico di controllo o di revisione contabile ha la durata di 3 esercizi e nelle societ quotate non pu
essere rinnovato per pi di 2 volte.
Non possono essere incaricati del controllo contabile, e se incaricati decadono dallufficio, i sindaci della
societ o di societ facenti parte dello stesso gruppo. Lo statuto pu inoltre prevedere altre cause di
ineleggibilit, nonch cause di incompatibilit e ulteriori requisiti di professionalit.
Lincarico pu essere revocato dallassemblea solo per giusta causa e sentito il parere del collegio
sindacale. Inoltre, come per i sindaci, la deliberazione di revoca deve essere approvata con decreto del
tribunale. Le delibere di conferimento dellincarico e di revoca sono iscritte nel registro delle imprese e
nelle societ quotate devono essere trasmesse alla Consob con la documentazione dalla stessa stabilita.
21.3 Funzioni e responsabilit
Il revisore deve verificare nel corso dellesercizio, con periodicit trimestrale, la regolare tenuta delle
scritture contabili e deve verificare che il bilancio desercizio (e il bilancio consolidato) corrisponda alle
risultanze delle scritture contabili e sia conforme alle norme che lo disciplinano.
Il giudizio sul bilancio viene graduato secondo quattro modelli: giudizio senza rilievi; giudizio con rilievi;
giudizio negativo; dichiarazione di impossibilit di esprimere il giudizio.
Se si verificano gli ultimi due casi la societ di revisione deve informare immediatamente la Consob.
Il soggetto incaricato del controllo contabile deve adempiere i propri doveri con diligenza professionale.
responsabile della verit delle sue attestazioni e deve conservare il segreto sui fatti e documenti di chi
ha conoscenza per ragioni dufficio.
La Consob
22.1 Linformazione societaria
La Consob un organo pubblico di vigilanza sul mercato dei capitali. La Consob svolge un ruolo centrale
per assicurare unadeguata e veritiera informazione del mercato mobiliare sugli eventi di rilievo che
riguardano la vita della societ che fanno appello al pubblico risparmio, in modo da consentire agli
investitori scelte pi consapevoli.
Due sono i principi cardini dellattuale disciplina dellinformazione societaria:
1. tutte le societ, quotate o non, con azioni e obbligazioni diffuse fra il pubblico devono
tempestivamente informare il pubblico, secondo le modalit stabilite dalla Consob, di qualsiasi fatto
la cui conoscenza pu influire sensibilmente sul prezzo degli strumenti finanziari;
2. la Consob pu richiedere che siano resi pubblici le notizie e i documenti necessari per linformare il
pubblico sulla gestione aziendale. La Consob ha infatti prescritto che siano messi tempestivamente a
disposizione del pubblico i documenti contabili periodici: il bilancio desercizio e relazione
semestrale degli amministratori.
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La Consob poi investita di ampi poteri di indagine e di intervento al fine di vigilare sulla correttezza
dellinformazione fornita.
Le partecipazioni rilevanti
24.1 Linformazione sulle partecipazioni rilevanti
Tutti coloro che partecipano, direttamente o indirettamente, in una societ con azioni quotate in misura
superiore al 2% del capitale di questa e le sole societ con azioni quotate che partecipano direttamente o
indirettamente, in societ con azioni non quotate o in s.r.l. in misura superiore al 10% del capitale sociale,
devono comunicare alla Consob e alla societ di revisione di possedere una partecipazione rilevante.
E molto importante la comunicazione di tali fatti soprattutto per evitare il fenomeno di partecipazioni
incrociate e per rendere note le reali posizioni di potere dei maggiori azionisti. Chi viola tali obblighi
soggetto a sanzioni pecuniarie e alla sospensione del voto relativo alle azioni per le quali stata omessa la
comunicazione.
24.2 Lacquisto di partecipazioni rilevanti in societ quotate
Il passaggio di propriet di pacchetti azionari che permettono il controllo di societ quotate deve avvenire
con la massima trasparenza e con modalit che consentano a tutti gli azionisti di partecipare al premio di
maggioranza che loperazione pu comportare.
Per realizzare tali obiettivi sono introdotti due principi:
il lancio di unOpa obbligatorio quando trasferito il pacchetto di controllo di una societ quotata;
lOpa deve svolgersi nel rispetto di determinate regole di comportamento volte a tutelare i destinatari
dellofferta e il regolare funzionamento del mercato.
Iniziamo a esaminare i casi di Opa obbligatoria:
tenuto a promuovere unOpa chiunque, in seguito ad acquisti a titolo oneroso, venga a
detenere una partecipazione superiore al 30% delle azioni che attribuiscono diritto di voto
nelle deliberazioni assembleari. Lofferta deve avere ad oggetto lacquisto della totalit
delle azioni quotate ancora in circolazione che attribuiscono diritto di voto.
Opa
successiva LOpa cos lanciata consente agli azionisti di minoranza di societ quotate di uscire dalla
totalitaria societ a seguito del mutamento dellazionista di controllo.
Alcuni casi specificati per legge (operazioni dirette al salvataggio di imprese in crisi,
trasferimenti fra societ dello stesso gruppo) esonerano la societ a promuovere
obbligatoriamente lOpa successiva totalitaria.
Chi intende acquisire il controllo di una societ quotata pu sottrarsi allobbligo di
promuovere lonerosa Opa successiva totalitaria lanciando unOpa preventiva che lo porti a
detenere una partecipazione superiore al 30%.
Lopa preventiva pu essere parziale o totale:
Opa
lOpa preventiva diretta a conseguire tutte le azioni con diritto di voto non soggetta a
Preventiva
Opa
residuale
Chiunque venga a detenere pi del 90% delle azioni con diritto di voto tenuto a lanciare
unopa sulla totalit delle azioni con diritto di voto ancora in circolazione, al prezzo fissato
dalla Consob, se non ripristina entro 90 giorni un flottante sufficiente ad assicurare il
regolare andamento delle negoziazioni.
LO SVOLGIMENTO DI UNOPA
LOpa una proposta irrevocabile rivolta, a parit di condizioni, a tutti i titolari di prodotti finanziari che
ne formano oggetto. Ogni clausola contraria nulla. Prima di lanciare unOpa bisogna darne preventiva
comunicazione alla Consob.
Lofferta verr poi eseguita sotto il costante controllo della Consob, alla quale sono riconosciuti ampi
poteri regolamentari in merito allo svolgimento della stessa. La Consob pu inoltre sospendere o
dichiarare decaduta lofferta in caso di violazione della relativa disciplina legislativa e regolamentare.
Lofferta pu essere aumentata o modificata durante loperazione e laumento si estende anche a coloro
che hanno gi aderito allofferta.
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Per quando riguarda le tecniche di difesa dopo il lancio di unOpa stabilito che gli amministratori della
societ bersaglio devono astenersi dal compiere atti o operazioni che possono contrastare lofferta quali:
acquisti di azioni proprie, massicci aumenti di capitali, trasformazione della societ. Il divieto pu essere
rimosso con delibera dellassemblea, appositamente convocata, approvata da una maggioranza del 30%
del capitale sociale in ogni convocazione. Fra le azioni di difesa la societ bersaglio pu anche avvalersi
di unOpa concorrente da parte di eventuali alleati della societ bersaglio.
LOpa scade e diventa irrevocabile se stato raggiunto il quantitativo minimo specificato nel documento
di offerta. Nel caso in cui le adesioni siano superiori il documento di offerta si dovr specificare se si
proceder ad una riduzione proporzionale o se lofferente si riserva la facolt di acquistare ugualmente
tutti i titoli.
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societ costituisce semplice documento probatorio della qualit di socio e della misura della
partecipazione sociale, non un strumento per la circolazione della stessa.
Trasferimento
delle quote
Esclusione del
socio
Titoli di credito
La regola base che i diritti sociali spettano ai soci in misura proporzionale alla partecipazione
da ciascuno posseduta e che, se latto costitutivo non dispone diversamente, le partecipazioni
dei soci sono determinate in misura proporzionale al conferimento. Tale regola pu essere
derogata dallautonomia statutaria dato che latto costitutivo pu prevedere lattribuzione a
singoli soci di particolari diritti riguardanti lamministrazione della societ o la distribuzione
degli utili (ad es: si pu stabilire che una quota personale pu essere privilegiata nella
distribuzione degli utili).
Il trasferimento della quota valido e efficace fra le parti per effetto del semplice consenso.
per produttivo di effetti nei confronti della societ solo dal momento in cui iscritto nel libro
dei soci. Latto costitutivo pu limitare o escludere il trasferimento delle quote, accentuando
cos il carattere personale alla partecipazione sociale.
Per assicurare la trasparenza nella cessione delle quote i trasferimenti per atto fra vivi devono
risultare da scrittura privata autenticata da un notaio, il quale entro 30 giorni deve depositarla
per liscrizione nel registro delle imprese. Il trasferimento deve essere poi annotato nel libro dei
soci, su richiesta dellalienante o dellacquirente, i quali devono esibire latto da cui risulta il
trasferimento e lavvenuto deposito ai fini delliscrizione nel registro delle imprese. Con
liscrizione nel registro dei soci il trasferimento diventa efficace nei confronti della societ.
Pluralit di trasferimenti: se la quota alienata a pi persone, prevale che per primo effettua
liscrizione nel registro delle imprese purch sia in buona fede.
Operazioni sulle proprie quote: alla societ a responsabilit limitata vietato in modo assoluto
lacquisto di proprie quote.
Espropriazione della quota: la quota pu formare oggetto di espropriazione da parte dei
creditori personali del socio, con conseguente vendita forzata.
Latto costitutivo stabilisce quando il socio pu recedere e le relative modalit. Il recesso
riconosciuto per legge in una serie di casi:
se la societ a tempo indeterminato ogni socio pu recedere con un preavviso di almeno
180 giorni (e latto costitutivo pu allungare fino ad un anno);
se la societ a tempo determinato possono recedere i soci che non hanno consentito
(assenti, astenuti e contrari):
a) al cambiamento delloggetto sociale o del tipo di societ;
b) alla sua fusione o scissione;
c) alla revoca dello stato di liquidazione;
d) al trasferimento della sede sociale allestero;
e) alleliminazione di una o pi cause di recesso previste dallo statuto;
f) al compimento di operazioni che comportano una sostanziale modifica delloggetto
sociale o dei diritti particolari attribuiti al socio.
il diritto di recesso riconosciuto al socio contrario allaumento del capitale sociale; per le
societ a responsabilit limitata soggette allaltrui attivit di direzione e coordinamento si
applicano anche le specifiche cause di recesso in precedenza esaminate per la spa.
Per quanto riguarda la liquidazione della quota, si prevede che essa sia offerta in opzione agli
altri soci o a un terzo concordemente individuato dai soci stessi.
Come nelle societ di persone, latto costitutivo pu prevedere specifiche cause di esclusione
del socio per giusta causa. Per il rimborso si applica la disciplina del recesso.
Lo statuto pu prevedere lemissione di titoli di debito stabilendo modalit di emissione.
I titoli di debito non possono essere collocati direttamente presso il pubblico dei risparmiatori;
possono essere sottoscritti solo da investitori professionali che, in caso di successiva
circolazione, rispondono per legge della solvenza della societ nei confronti degli acquirenti
che non siano investitori professionali o soci della societ emittente.
Inoltre, lo statuto a stabilire se la competenza ad emettere titoli di debito spetta ai soci o agli
amministratori e quali sono le maggioranze necessarie. La decisione di emissione che ne fissa
le condizioni del prestito e le modalit di rimborso devessere iscritta nel registro delle imprese.
68
Impugnazione
delle delibere
Amministratori
Collegio
sindacale
Controllo dei
soci
Di regola su queste materie decide lassemblea; tuttavia, latto costitutivo pu prevedere che le
decisioni siano adottate mediante consultazione scritta. In tal caso le decisioni sono adottate col
voto favorevole di una maggioranza che rappresenti almeno il 50% del capitale sociale. La
decisione con voto assembleare per necessaria per le modificazioni dellatto costitutivo, per
le decisioni che comportano una sostanziale modifica delloggetto sociale o una modifica dei
diritti dei soci, nonch per la riduzione del capitale per perdite obbligatoria.
Le decisioni che non sono prese in conformit della legge o dellatto costitutivo possono essere
impugnate dai soci che non vi hanno consentito anche individualmente entro 90 giorni dalla
trascrizione nel libro delle decisioni dei soci.
Possono essere impugnate da chiunque vi abbia interesse, ma nel termine di 3 anni, le decisioni
aventi oggetto impossibile o illecito e quelle prese in assenza di informazione. Infine, possono
essere impugnate senza limiti di tempo le deliberazioni che modificano loggetto sociale
prevedendo attivit impossibili o illecite.
Lamministrazione affidata a uno o pi soci, nominati con decisione dei soci, che restano in
carica a tempo indeterminato. Quando lamministrazione affidata a pi persone queste
costituiscono il consiglio di amministrazione.
Latto costitutivo pu prevedere che gli amministratori operino non gi collettivamente, bens
disgiuntamente o congiuntamente come nelle societ di persone; ed in tal caso si applica la
relativa disciplina. Devono comunque essere decise col metodo collegiale la redazione del
progetto di bilancio e dei progetti di fusione e scissione, nonch la decisione dellaumento di
capitale per delega.
Per quanto riguarda la disciplina dellazione di responsabilit:
1. affermata la responsabilit degli amministratori verso la societ e verso i singoli soci o
terzi direttamente danneggiati, ma non si fa menzione dei creditori sociali;
2. responsabili solidalmente con gli amministratori sono anche i soci che hanno
intenzionalmente deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi per la societ, i soci o
i terzi;
3. lazione sociale di responsabilit contro gli amministratori pu essere promossa anche dal
singolo socio, il quale pu chiedere, come provvedimento cautelare, la revoca degli
amministratori in caso di gravi irregolarit nella gestione.
Latto costitutivo pu prevedere la nomina di un collegio sindacale o di un revisore
determinandone competenze e poteri. Nella Srl la nomina del collegio sindacale obbligatoria
se il capitale sociale superiore a 120.000 o se non ricorrono le condizioni stabilite per la
redazione del bilancio desercizio in forma abbreviata. In tal caso la disciplina del collegio
sindacale quella propria della societ per azioni. Nella societ in cui manca il collegio
sindacale alcuni dei poteri controllo propri dei sindaci sono riconosciuti direttamente ai soci.
Ogni socio non amministratore ha diritto di avere dagli amministratori notizie dello
svolgimento degli affari sociali e di consultare i libri sociali e i documenti relativi
allamministrazione.
69
Le societ cooperative
32.1 Le societ con scopo mutualistico
Le societ cooperative sono societ a capitale variabile che si caratterizzano per lo specifico scopo perseguito nello
svolgimento dellattivit di impresa: lo scopo mutualistico.
Il tratto distintivo delle societ cooperative rispetto a tutti gli altri tipi di societ, in precedenza esaminati, risiede
quindi nello scopo economico perseguito. Pi esattamente, identico lo scopo-mezzo delle societ cooperative e
delle societ lucrative: esercizio in comune di una determinata attivit economica. Diverso invece lo scopo-fine:
nelle societ lucrative, la produzione di utili (lucro oggettivo) da distribuire fra i soci (lucro soggettivo); nelle
societ cooperative, lo scopo mutualistico.
Ma in che cosa consiste esattamente lo scopo mutualistico?
Lo scopo
Lo scopo mutualistico indica un particolare modo di organizzazione e di svolgimento dellattivit di impresa che si
mutualistico
caratterizza per la gestione di servizio a favore dei soci. Questi ultimi sono cio i destinatari elettivi (ma non
esclusivi) dei beni o servizi prodotti dalla cooperativa, ovvero delle possibilit di lavoro e della domanda di materie
prime dalla stessa create.
Il che consente ai soci della cooperativa di ottenere condizioni pi vantaggiose di quelle di mercato. con formula
Il vantaggio
mutualistico sintetica, ma efficace, si dice che nella cooperativa i soci si fanno imprenditori di se stessi.
Anche i soci di una cooperativa mirano perci a realizzare un risultato economico ed un proprio vantaggio
patrimoniale, attraverso lo svolgimento di attivit di impresa. il risultato economico perseguito non per la pi
elevata remunerazione possibile del capitale investito (lucro soggettivo). invece quello di soddisfare un comune
preesistente bisogno economico (il bisogno di lavoro, il bisogno del bene casa, il bisogni di generi di consumo, di
credito, e cos via). E di soddisfarlo conseguendo un risparmio di spesa per i beni e servizi acquistati dalla societ
(cooperative di consumo), o una maggiore retribuzione per i propri beni o servizi alla stessa ceduti (cooperative di
produzione e di lavoro).
In ci consiste lessenza del vantaggio mutualistico.
Soci sovventori La legge consente tuttavia la presenza, accanto ai soci cooperatori, di soci non specificatamente interessati alla
prestazioni mutualistiche ed il cui ruolo esclusivamente quello di apportare il capitale di rischio necessario per lo
svolgimento dellattivit della cooperativa.
32.2 Scopo mutualistico e scopo lucrativo
Le societ cooperative sono caratterizzate da uno scopo prevalente, ma non esclusivamente mutualistico. Se latto
costitutivo lo prevede, esse possono svolgere anche attivit con terzi. E lattivit con terzi di regola finalizzata alla
produzione di utili; pu essere cio attivit oggettivamente lucrativa.
Nelle cooperative, lo scopo mutualistico pu quindi (salvo precisa limitazione statutaria) coesistere con unattivit
Scopo
mutualistico e con terzi produttiva di utili. Incompatibile con scopo mutualistico e resta per lintegrale distribuzione ai soci
lucro soggettivo
degli utili prodotti dalla cooperativa. cos disincentivata la partecipazione ad una cooperativa di soci (anche
sovventori) animati dal solo intento di ricavare la pi alta remunerazione possibile del capitale investito.
32.3 Le cooperative a mutualit prevalente
Lattuale disciplina generale delle societ cooperative si basa sulla distinzione fra societ cooperative a mutualit
prevalente e altre societ cooperative. Le prime godono di tutte le agevolazioni previste per le societ cooperative, le
seconde non godono delle agevolazioni di carattere tributario, pur continuando a godere di altre agevolazioni (ad
esempio, finanziarie o lavorative).
Cooperative a Elementi caratterizzanti delle cooperative a mutualit prevalente sono:
la presenza nello statuto di clausole che limitano la distribuzione di utili e riserve ai soci cooperatori;
mutualit
prevalente
la circostanza che la loro attivit deve essere svolta prevalentemente a favore dei soci (cooperative di consumo),
o deve utilizzare prevalentemente prestazioni lavorative dei soci (cooperative di lavoro) o beni e servizi
apportati dagli stessi (cooperative di produzione e di lavoro).
Perdita della
qualifica
Pi precisamente nelle cooperative di consumo, i ricavi delle vendite dei beni e delle prestazioni di servizi verso i
soci devono essere superiori al 50% del totale dei ricavi delle vendite. Nelle cooperative di lavoro (o di produzione)
il costo del lavoro (il costo delle materie prime) dei soci deve essere superiore al 50% del costo totale del lavoro
(della produzione).
Perdono la qualifica di cooperative a mutualit prevalente le societ che per due esercizi non rispettino tali
condizioni.
Le societ cooperative a mutualit prevalente sono tenute ad iscriversi in un apposito albo delle societ cooperative,
tenuto a cura del Ministero delle attivit produttive.
70
La denominazione sociale della societ pu essere formata liberamente, ma deve contenere lindicazione di societ
cooperativa.
Latto costitutivo sottoposto al controllo di legalit da parte del notaio rogante (fra i cui poteri rientra anche quello
di accertare la presenza dello scopo mutualistico) e, su richiesta dello stesso, deve essere iscritto nel registro delle
imprese. Con liscrizione la societ cooperativa acquista personalit giuridica.
Le cooperative che intendono godere dei benefici fiscali e delle altre agevolazioni sono poi tenute alliscrizione
nellAlbo delle societ cooperative.
Limiti
massimi
Soci
sovventori
Azioni di
partecipazione
cooperativa
71
Obbligazioni
Altra forma di finanziamento sono le azioni di partecipazione cooperativa. Esse sono prive di voto e sono
privilegiate nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale. Le azioni di partecipazione cooperativa possono
essere emesse al portatore, se interamente liberate (e sono quindi liberamente trasferibili e godono dellanonimato).
Alle societ cooperative stata di recente consentita anche lemissione di obbligazioni. Il limite allemissione
individuato nellammontare del capitale versato e delle riserve risultanti dallultimo bilancio approvato.
32.8 Gli organi sociali, lassemblea
Stessa disciplina delle Spa ed identico il riparto delle funzioni. Alcune significative deviazioni sono introdotte per
lassemblea.
Il peso di ciascun socio cooperatore in assemblea svincolato dallammontare della partecipazione sociale. Per i
soci persone fisiche trova rigida applicazione il principio una testa, un voto.
Valgono inoltre le seguenti regole:
hanno diritto di voto solo coloro che risultano iscritti nel libro dei soci da almeno novanta giorni; ci per evitare
che gli amministratori possano manipolare le maggioranze ammettendo un numero massiccio di soci allultimo
momento;
il socio pu farsi rappresentare in assemblea solo da un altro socio; e, ciascun socio non ne pu rappresentarne
pi di dieci.
32.9 Amministrazione. Controlli. Collegio dei probiviri
Quanto al sistema tradizionale, con lattuale disciplina caduta la regola che tutti gli amministratori deviano essere
soci cooperatori; sufficiente che solo la maggioranza degli amministratori sia scelta tra i soci cooperatori.
prassi consolidata la previsione negli statuti delle cooperative di un ulteriore organo sociale: il collegio dei
probiviri. A tale organo affidata la risoluzione di eventuali controversie fra soci o fra soci e societ, riguardanti il
rapporto sociale o la gestione mutualistica.
Oltre al controllo del collegio sindacale le societ cooperative sono anchesse assoggettate al controllo giudiziario
sulla gestione. Legittimati al ricorso sono 1/10 del numero complessivo dei soci, ridotto a 1/20 per le cooperative
che hanno pi di 3.000 soci.
32.10 La vigilanza governativa
Le societ cooperative sono sottoposte al controllo dellautorit governativa, al fine di assicurare il regolare
funzionamento amministrativo e contabili delle stesse ed il rispetto delle condizioni richieste per la concessione
delle agevolazioni tributarie e creditizie. La vigilanza spetta al ministero del lavoro ed esercitata tramite ispezioni
ordinarie (biennali) e ispezioni straordinarie (disposte ogni qualvolta che se ne ravvisa lopportunit).
32.11 Bilancio. Utili e ristorno.
La formazione del bilancio di esercizio delle societ cooperative assoggettata alla disciplina della SpA. Regole
specifiche sono dettate per la destinazione degli eventuali utili prodotti:
la riserva legale del 30% anzich del 5%; inoltre, tale obbligo sussiste indipendentemente dallammontare
raggiunto dalla riserva legale;
il 3% degli utili netti obbligatoriamente destinato ad appositi fondi mutualistici per la promozione e lo
sviluppo della cooperazione;
Limiti alla
distribuzione
degli utili
Cooperative a
mutualit
prevalente
Infine, e soprattutto, sono posti dei limiti alla distribuzione fra i soci degli utili residui, comprimendo cos il profilo
lucrativo della partecipazione sociale.
Lattuale disciplina introduce una netta distinzione fra societ cooperative a mutualit prevalente ed altre societ
cooperative.
Per queste ultime sufficiente che latto costitutivo fissi la % massima dei dividendi che possono essere ripartiti tra i
soci cooperatori.
Disciplina pi restrittiva prevista per le societ cooperative a mutualit prevalente. Gli statuti di tali societ devono
prevedere:
il divieto di distribuire dividendi in misura superiore allinteresse massimo dei buoni fruttiferi postali aumentato
di 2 punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;
il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore
al due per cento rispetto a tale limite massimo;
il divieto di distribuire le riserve tra i soci cooperatori;
lobbligo di devolvere, in caso di scioglimento della societ, lintero patrimonio sociale (deducendo soltanto il
capitale e i dividendi eventualmente maturati) ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione.
72
Ristorni
Dagli utili (remunerazione del capitale) vanno tenuti distinti i ristorni. Questi costituiscono rimborso ai soci di parte
del prezzo pagato per i beni o servizi acquistati dalla cooperativa (cooperativa di consumo) a prezzo di mercato, o
integrazione della retribuzione corrisposta dalla cooperativa per le prestazioni del socio (cooperative di produzione e
di lavoro). I ristorni costituiscono uno degli strumenti tecnici per attribuire ai soci cooperatori il vantaggio
mutualistico derivante dai rapporti di scambio intrattenuti con la cooperativa. Alle somme distribuite ai soci a titolo
di ristorno non sono applicabili le limitazioni che la legge pone alla distribuzione degli utili.
32.12 Lo scioglimento
Valgono per le societ cooperative le cause di scioglimento previste per le societ di capitali, con la sola differenza,
dovuta alla variabilit del capitale sociale, che solo la perdita totale del capitale causa di scioglimento della
societ.
Sono poi cause specifiche di scioglimento:
la riduzione dei soci al di sotto del numero minimo di nove (o tre), se questo non reintegrato entro un anno;
la liquidazione disposta coattivamente dallautorit governativa.
Per quanto riguarda la destinazione del residuo attivo di liquidazione, nelle cooperative a mutualit prevalentemente
mutualistica lintero patrimonio sociale netto (dedotto solo il capitale versato e rivaluto e i dividendi eventualmente
maturati) deve essere devoluto ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
32.13 I consorzi di cooperative
I consorzi di cooperative sono forme di organizzazione collettiva cui le societ cooperative ricorrono per
raggiungere un maggior grado di efficienza e di competitivit sul mercato.
La legge Basevi ne prevede tre diversi tipi:
1. consorzi di cooperative per lesercizio in comune di attivit economica;
2. consorzi di cooperative ammissibili ai pubblici appalti;
3. consorzi fra societ cooperative per il coordinamento della produzione e degli scambi.
32.14 Il gruppo cooperativo paritetico
Anche le societ cooperative possono dar vita a organizzazioni di gruppo. Questo fenomeno, diffuso nel settore
bancario e assicurativo, fondato sulla base di un accordo contrattuale con cui pi societ cooperative si
impegnano stabilmente a conformarsi ad una direzione unitaria che ciascuna concorre a determinare su un piano di
parit rispetto alle altre (gruppo paritetico).
La legge fissa il contenuto minimo del contratto richiedendo che siano indicate in esso: la durata, la cooperativa cui
affidata la direzione del gruppo e i relativi poteri, nonch i criteri di compensazione e lequilibrio nella
distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivit comune.
Ogni cooperativa pu recedere dal contratto senza oneri di alcun tipo qualora le condizioni dello scambio risultino
pregiudizievoli per i propri soci. Il contratto deve essere depositato in forma scritta presso lalbo delle societ
cooperative.
32.15 Le mutue assicuratrici
Le mutue assicuratrici, o societ di mutua assicurazione, sono societ cooperative caratterizzate dalla stretta
interdipendenza che per legge esiste fra la qualit di socio e la qualit di assicurato: non si pu acquistare la qualit
di socio, se non assicurandosi presso la societ.
I soci assicurati sono obbligati verso la societ al pagamento di contributi, che costituiscono sia da conferimento sia
da premio di assicurazione; essi sono calcolati con i criteri tecnici propri dei premi di assicurazione e, al pari di
questultimi, sono di regola pagati periodicamente.
La societ europea
33.1 Finalit e modi di costituzione
La societ europea un tipo di societ, predisposta dallUE, per offrire a imprese o gruppi di imprese operanti in pi
stati membri la possibilit di organizzarsi in una forma giuridica uniformemente regolata in tutti gli ordinamenti
nazionali comunitari. La societ europea una societ per azioni, dotata di personalit giuridica, in cui ciascun socio
risponde delle obbligazioni sociali esclusivamente nei limiti del capitale sottoscritto; il capitale minimo di 120.000
. La societ europea pu essere costituita solo in cinque casi:
1. quando si fondono societ per azioni soggette alla legge di stati membri differenti;
2. quando due o pi societ per azioni, o societ a responsabilit limitata, promuovono la costituzione di una
societ europea holding al fine di sottoporsi a una direzione unitaria;
73
3.
4.
una societ europea affiliata pu essere costituita per atto unilaterale da parte di unaltra societ europea oppure
quando due o pi enti (anche non societ) che presentano un collegamento stabile con ordinamenti comunitari
diversi costituiscono una societ europea controllata in comune;
la societ europea pu nascere dalla trasformazione di una societ per azioni costituita secondo la legge di uno
stato membro, purch questultima controlli da almeno due anni una societ soggetta alla legge di un altro
ordinamento comunitario.
Il procedimento di costituzione si conclude con liscrizione della societ nel registro delle imprese (se la societ
europea ha sede in Italia). Liscrizione determina lacquisto della personalit giuridica da parte della societ.
Pertanto, per le operazioni compiute in nome della societ prima delliscrizione rispondono in solido e
illimitatamente coloro che le hanno poste in essere, salvo patto contrario. Dopo la costituzione, la societ pu
assumerne i relativi obblighi.
33.2 Lassemblea
La struttura interna della societ europea si caratterizza per la presenza dellassemblea dei soci; lamministrazione
pu essere organizzata secondo il sistema dualistico o quello monistico. Competenze, organizzazione, svolgimento e
procedure di voto sono regolate dalle norme in tema di assemblea delle societ per azioni dello stato in cui la societ
europea ha sede.
Quorum: le deliberazioni vengono prese di regola a maggioranza semplice dei voti, ma per le modificazioni dello
statuto necessaria la maggioranza di almeno due terzi dei voti. Tali quorum si applicano soltanto se la legge dello
stato dove ha sede la societ non preveda maggioranze pi elevate per le deliberazioni dellassemblea della societ
per azioni.
33.3 Il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione
La societ europea si caratterizza per la presenza di forme di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione.
Lorgano di rappresentanza dei lavoratori: le disposizioni di riferimento prevedono la costituzione di un organo di
rappresentanza dei lavoratori, i cui componenti siano eletti o designati dai dipendenti della societ europea.
Lorgano di rappresentanza ha diritto di essere informato e consultato almeno una volta lanno dai competenti
organi della societ europea in merito allevoluzione delle attivit e delle prospettive della societ.
La partecipazione dei lavoratori alla gestione: se nelle societ che partecipano alla costituzione della societ europea
son gi previste delle regole di coinvolgimento dei lavoratori alla gestione; allora, la societ europea riconosce ai
dipendenti il potere di eleggere, raccomandare od opporsi alla designazione di alcuni membri dellorgano di
amministrazione (nel sistema monistico) o di vigilanza (nel sistema dualistico).
Occorre infine precisare che non vi alcun obbligo di introdurre disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla
gestione se nessuna societ prima della costituzione della societ europea lo prevedeva.
33.4 Scioglimento e liquidazione
Rinvio alla disciplina locale delle societ per azioni dello stato ove la societ ha la sede sociale.
Le societ
Le societ
Le societ sono organizzazioni di persone e di mezzi create dallautonomia privata per
lesercizio in comune di unattivit produttiva. Il legislatore nazionale mette a disposizione
dellautonomia privata otto tipi di societ. A questi si aggiungono altri due tipi, regolati dal
diritto comunitario: la societ europea e la societ cooperativa europea.
Con il contratto di societ due o pi persone conferiscono beni o servizi per lesercizio in
comune di unattivit economica allo scopo di dividerne gli utili. Tuttavia stato previsto che la
societ a responsabilit limitata e la societ per azioni siano costituite anche con un atto
unilaterale. Sia pure con tale eccezione, le societ sono enti associativi a base contrattuale che si
caratterizzano per la contemporanea presenza di tre elementi:
i conferimenti dei soci; i conferimenti sono le prestazioni in cui le parti del contratto di
societ si obbligano. La loro funzione quella di dotare la societ del capitale di rischio per
lo svolgimento dellattivit di impresa. Infatti, col conferimento ciascun socio destina
stabilmente parte della propria ricchezza personale allattivit comune e si espone al rischio
di impresa.
1. lesercizio in comune di unattivit economica; lesercizio in comune di attivit economica
il cosiddetto scopo-mezzo del contratto di societ e per oggetto sociale si definisce la
specifica attivit economica che i soci si propongono di svolgere. Tale attivit deve essere
predeterminata nellatto costitutivo della societ ed modificabile solo con losservanza
delle norme che regolano le modifiche dellatto costitutivo. In tutte le societ loggetto
sociale deve consistere nello svolgimento di unattivit produttiva condotta con metodo
74
economico.
lo scopo di divisione degli utili. Le societ operano con metodo economico e per la
realizzazione di un risultato economico a favore esclusivo dei soci. In particolare, una
societ pu essere costituita per svolgere attivit di impresa con terzi allo scopo di
conseguire utili (lucro oggettivo) destinati ad essere successivamente divisi fra i soci (lucro
soggettivo). Tale scopo definito come scopo di lucro o di profitto ed anche lo scopo
tipico (anche se non esclusivo) che il legislatore assegna alle societ di persone e alle
societ di capitali.
Societ sono per anche le societ cooperative e queste per legge devono perseguire uno
scopo mutualistico. Tale scopo quindi quello di procurare un vantaggio competitivo che
ha effetto diretto nelle sfere individuali dei singoli soci e che pu consistere in un loro
risparmio di spesa o in una maggiore remunerazione del lavoro prestato dai soci nella
cooperativa. Le societ cooperative quindi non sono societ istituzionalmente preordinate
per la realizzazione di un lucro soggettivo, anche se non le precluso di svolgere attivit
con terzi e di conseguire utili da tale attivit (lucro oggettivo).
Il patrimonio sociale il complesso dei rapporti giuridici attivi e passivi che fanno a capo alla
societ. La consistenza del patrimonio sociale accertata periodicamente con la redazione
annuale del bilancio desercizio. Si definisce patrimonio netto la differenza positiva fra attivit e
passivit.
Il patrimonio costituito ha funzione di garanzia per i creditori della societ.
Il capitale sociale nominale esprime il valore in denaro dei conferimenti quale risulta dallatto
costitutivo della societ. Il capitale sociale rimane immutato nel corso della vita della societ fin
quando, con modifica dellatto costitutivo, non se ne decide laumento o la riduzione. Il capitale
sociale assolve due funzioni:
una funzione vincolistica, indica la frazione (quota ideale) del patrimonio netto non
distribuibile fra i soci e assoggettata ad un vincolo di stabile destinazione allattivit sociale;
una funzione organizzativa, il capitale sociale nominale serve per accertare periodicamente,
tramite il bilancio desercizio, se la societ ha conseguito utili o perdite.
Il capitale sociale funge anche da base di misurazione di alcune fondamentali situazioni
soggettive dei soci, sia di carattere amministrativo (diritto di voto), sia di carattere patrimoniale
(diritto agli utili ed alla quota di liquidazione).
2.
La personalit
giuridica delle
societ
Le societ fra
professionisti
Le societ di
mezzi
Le societ di capitali e le societ cooperative, in quanto persone giuridiche, sono trattate come
soggetti distinti dai soci. Le societ di persone, al contrario, non hanno la personalit giuridica.
Lattivit dei professioni intellettuali non considerata attivit dimpresa. Tuttavia, sono state
accolte soluzione permissive in vari paesi dellUE che sollecitano sempre pi anche da noi un
intervento legislativo volto a consentire la costituzione di societ fra professionisti. Dopo diversi
progetti, a tuttoggi un regolamento governativo per fissare le norme in materia non stato
ancora emanato, sicch deve ritenersi ancora non consentita la costituzione di societ fra
professionisti.
Unica eccezione la societ di avvocati, introdotta in seguito a una direttiva CE, volta a
facilitare il libero esercizio della professione di avvocato nellambito dellunione europea. La
societ fra avvocati ha per oggetto esclusivo lesercizio in comune dellattivit professionale di
rappresentanza, assistenza e difesa in giudizio svolta dai soci.
Essa regolata dalle norme della societ in nome collettivo. Ma, in particolare:
per la societ fra avvocati si prevede che tutti i soci devono essere in possesso del titolo di
avvocato e non consentita la partecipazione ad altra societ di capitali;
la societ iscritta in una sezione speciale del registro delle imprese relativa alle societ fra
professionisti e liscrizione ha funzione di pubblicit notizia;
la societ fra avvocati non soggetta al fallimento;
solo il socio o i soci incaricati (e non tutti i soci) sono personalmente responsabili per
lattivit professionale svolta in esecuzione di un incarico. Con essi risponde la societ con
il proprio patrimonio. Tuttavia sono responsabili illimitatamente e solidalmente tutti i soci
qualora la societ ometta di comunicare, prima dellinizio dellesecuzione del mandato,
quali di essi sono stati incaricati.
La societ di mezzi una societ costituita da professionisti per lacquisto e la gestione in
comune di beni strumentali allesercizio individuale delle rispettive professioni ( una societ di
produzioni di servizi e non di unattivit professionale).
Ad es: due medici per dividersi le spese di studio, costituiscono una societ per la gestione di
ogni aspetto non strettamente professionale delle loro attivit. Una tale societ non ha per
oggetto lesercizio della professione medica; questa infatti svolta dai singoli medici.
75
Le societ di
servizi
imprenditoriali
Le societ di servizi imprenditoriali sono le societ che offrono sul mercato un servizio
complesso, per la cui realizzazione sono necessarie prestazioni professionali di soci o di terzi
ma che sono di carattere strumentale e servente rispetto al servizio unitario offerto dalla
societ.
Classico esempio la societ di engineering: lattivit di tale societ non si esaurisce nella
semplice progettazione di opere di ingegneria, ma comprende anche ulteriori prestazioni quali la
realizzazione e la vendita di impianti ed attrezzature industriali. Queste societ svolgono
unattivit che non identificabile con quella propria degli ingegneri e degli architetti dato che
lelaborazione dei progetti solo parte di una ben pi complessa attivit di natura
imprenditoriale.
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