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La Metafisica di Aristotele altro non è che un mix di testi scritti da Aristotele per le
sue lezioni, dello stesso argomento, operato da Andronico di Rodi.
In Aristotele troviamo il Platone delle dottrine non scritte, che viene criticato
appunto da Aristotele.
Aristotele non usa il termine Metafisica, quindi il titolo del libro non è stato dato da
Aristotele. Il termine che usava è Filosofia Prima, che tratta della totalità delle cose.
CONTENUTO
I CAPITOLO
ESPERIENZA e ARTE
Gli empiristi si limitano a sapere il che: pc basta che funzioni, non mi interessa il
perché.
Ciò che distingue chi sa da chi non sa è la capacità di insegnare. L’arte è scienza, non
esperienza; coloro che posseggono l’arte sono capaci di insegnare, poiché
conoscono le cause, il perché delle cose. Nessuna sensazione è sapienza (sophìa).Le
percezioni sono conoscenza dei particolari, non ci dicono perché il fuoco è caldo, ma
ci segnalano che è caldo.
Esistono due tipi di conoscenze: quelle necessarie alla vita e quelle del benessere,
quest’ultime sono superiori alle altre.
Sapienza: ricerca delle cause prime e dei principi, il sapere ultimo definitivo. La
sapeinza in se è solo di Dio, algi uomini è concessa la philo-sophìa, ossia l’amore per
la sapienza.
II CAPITOLO
Aristotele riprende i concetti del sapiente: chi riteniamo più sapiente degli altri?
Il sapiente non deve essere comandato, ma deve comandare. Il sapiente deve:
Non c’è scienza più divina della sapienza; solamente Dio la possiede nel grado
massimo e inoltre questa sapienza riguarda le cose divine:Dio infatti è causa e
principio.
III CAPITOLO
Aristotele spiega i 4 tipi di causa:
1. CAUSA FORMALE: La sostanza, l’essenza: ciò che rimane, il qualcosa che era
fin dall’inizio.
INCOMPLETO
VI CAPITOLO
CAPITOLO VII
Ricapitolazione dei risultati dell’esame delle dottrine dei predecessori.
CAPITOLO I
La ricerca della felicità può essere facile o difficile. È impossibile per un uomo
cogliere la verità in modo adeguato, come è impossibile non coglierne almeno
qualcosa. La difficoltà può essere nelle cose oppure in noi: gli occhi delle nottole
sono accecate dalla luce del giorno, cosi anche l’intelligenza in noi si comporta
riguardo le cose che sono le più evidenti di tutte.
La Filosofia è la scienza della verità che ci aiuta a giungere alla spiegazione di tutto.
CAPITOLO II
1 – Le cause possono essere infinite?
Non si può andare all’infinito, poiché dev’esserci un termine primo. La causa di 3
termini in seguito è il primo infatti per esempio.
Non è possibile procedere all’infinito neppure discendendo nella serie delle cause.
CAPITOLO III
Parla delle metodologie: l’efficacia delle lezioni dipende dalle abitudine degli uditori.
Ciò che è abituale infatti, è più facilmente conoscibile.