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paesaggio urbano mar.-apr. 2005

La citt di Atene in occasione della XXV edizione dei Giochi Olimpici ha rinnovato la metropoli moderna ed ha promosso interventi di valorizzazione degli antichi monumenti e del suo patrimonio archeologico.

Il recupero dellarea circostante lAcropoli di Atene La grande passeggiata


Laura Melpomeni Tapini

paesaggio urbano mar.-apr. 2005

Mappa bilingue con evidenziazione della colonna vertebrale del progetto Le vie A. Pavlou e D. Aeropagitou e localizzazione dei monumenti. Cartina bilingua

Immagini del contesto urbano prima degli interventi di riqualificazione, in cui emergeva il traffico veloce con la sosta dei pullman turistici ai lati del viale

Con il progetto di unificazione dei siti archeologici1 si certamente dato un nuovo volto alla citt, riscoprendone e valorizzandone la storia millenaria. Col termine unificazione si intende la creazione di una grande rete costituita dai monumenti e dai siti archeologici principali - lAcropoli, lOlimpieio, la collina del Filopappo, lAgor, lAgor Romana, la Biblioteca di Adriano e il Kerameiks - integrati con ampie aree di verde, spazi per la cultura e strutture di pubblica utilit, valorizzando cos la continuit storica della citt nellambito della vita quotidiana. degno di nota il fatto che fin dalla progettazione del primo piano urbanistico della capitale del nuovo Stato greco nel 1833 da parte degli architetti S. Kleanthis e E. Schaubert si sent la necessit della definizione di una zona storico-culturale intorno allAcropoli. Idea che oggi diventa realt con la pianificazione della cosiddetta Grande passeggiata, la rete di strade pedonali che inizia dallarea del Panathinaiko Stadio e arriva fino a Kerameikos, ma che in futuro si concluder a Gazi2 . A questo punto diventa interessante osservare la sua cosiddetta colonna vertebrale, cio la sistemazione delle vie pedonali dellAcropoli, D. Aeropagitou e A. Pavlou. Prima di tutto bisogna fare un passo indietro ad osservare come era ridotta larea circostante il sito archeologico prima dei recenti interventi: lA. Pavlou era diventata un parcheggio improvvisato per i pullman turistici, la D. Aeropagitou un viale di traffico

veloce i cui stretti marciapiedi mettevano spesso in pericolo la vita dei pochi passanti, mentre i reperti archeologici erano ben nascosti dietro alte recinzioni. Situazione che separava con un taglio netto storia e attualit, come se la collina sacra fosse caduta come un meteorite nel cuore della citt moderna. Dopo tante discussioni e proposte di legge3 , nel 1996 lYPEHODE ha bandito un concorso per la sistemazione dellarea. Lufficio architettonico Pleias di D. Diamantopolos e collaboratori ha vinto con la sua proposta; lintervento venne attuato dal 1998 e si protrasse per 4 anni. Come spiegano i progettisti4 , la ricerca di un intervento di trasformazione e di valorizzazione estetica e funzionale dellambiente stata condotta seguendo 4 elementi principali: la valorizzazione dellunit del paesaggio storico, archeologico e naturale, sia per ci che riguarda il rilievo del terreno che per la continuit della memoria storica; il passaggio senza soluzione di continuit dal sito archeologico allo spazio pubblico e la creazione della sensazione della passeggiata archeologica; la risposta alle necessit funzionali dello spazio urbano circostante e dei visitatori dei siti archeologici; leliminazione fin dove possibile della linearit severa che il viale preesistente aveva ereditato e lintegrazione armonica dei mezzi di trasporto pubblici con gli spazi liberi dellarea. Volendo analizzare lopera dal punto di vista della sua esecuzione, si osserva con pia-

paesaggio urbano mar.-apr. 2005

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Prospetti della sistemazione del viale A. Pavlou adesso

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Prospetti della D.Aeropagitou stato attuale

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I cubetti leggermente irregolari di gneiss alternati a lastre di marmo

paesaggio urbano mar.-apr. 2005

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I lastricati di D. Pikionis

cere che i quattro scopi principali sopra descritti sono stati raggiunti con unattenzione particolare a numerosi dettagli. Il primo impatto con la nuova zona pedonale d la sensazione di un intervento spartano, minimalista, che non solo non si mette in competizione con lambiente, ma diventa parte di esso mescolandosi armoniosamente con le varie fasi della citt presenti nella zona. Risultato che nasce da una particolare attenzione nella scelta dei materiali usati, abbinati alle necessit cromatiche del paesaggio archeologico il bianco del marmo pentelico e le tonalit terrose della collina ed accostati armoniosamente agli splendidi lastricati artistici di D. Pikionis5 . Fattore chiave nella scelta della tecnica esecutiva stata la necessit di reversibilit dellintervento, visto che larea di altissimo interesse archeologico non stata ancora scavata per intero. stata quindi scelta la creazione di un tappeto di materiali lapidei. Dalla vasta scelta petrografica del territorio ellenico, stato scelto lo gneiss-scisto, proveniente dallisola di Naxos. Queste pietre metamorfiche hanno delle caratteristiche eccezionali per pavimentazioni di questo tipo poich, oltre alla loro resistenza allinquinamento atmosferico, presentano una superficie eccezionalmente adatta ad essere calpestata, visto che con la semplice operazione di taglio diventa antiscivolo naturale senza nessun altro tipo di trattamento. A seconda della locazione del materiale nella cava, il colore presenta varie tonalit di grigio e di

beige. I gneiss sono stati applicati al terreno in forma di cubetti leggermente irregolari, caratteristica data sempre dal tipo di taglio, che permette un naturale e piacevole inserimento della pavimentazione nel paesaggio circostante. A questo tipo di pavimentazione si alternano linee di lastre di marmo provenienti dallisola di Tinos. Linserimento dei materiali marmorei, con colori dal bianco al grigio chiaro, dona movimento ai lastricati, rompendo la monotonia sia formale che cromatica. Seguendo la normativa YPEHODE6 e utilizzando sempre delle lastre marmoree, sono stati creati percorsi per le persone con capacit di vista ridotta con 4 rilievi differenti: linee larghe per la segnalazione del percorso, linee pi fitte per il raggiungimento di luoghi di servizio, a squame larghe per indicazioni di pericolo, posizionate allinizio e alla fine delle rampe daccesso, e a squame pi fitte nei punti di cambio di direzione. A completare egregiamente la trasformazione del paesaggio, sono state aggiunte delle zone di verde con flora tipica dell Attica, che danno allintervento anche unimportanza di carattere ecologico-ambientale. Inoltre iniziata una grande campagna di restauro delle facciate degli edifici adiacenti alle due vie. Si permette cos di osservare e valorizzare la storia e lo sviluppo architettonico della capitale, visto che questa zona della citt caratterizzata dalla prevalenza di edifici della fine del XIX secolo, con alcuni esempi di architettura del dopoguerra.

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Bibliografia COREMI A., A Eforeia Arhaiotiton Akropoleos, Rivista Corpus, numero 45, giugno 2003. DIMITRIADOU E., Neoklassiki Athina, Rivista Corpus, numero 31 ottobre 2001. DIAMANTOPOULOS & SYNERGATES, Pezodromos Dionisiou Aeropagitou Apostolou Pavlou, in rivista Arxitektonika Themata/architecture in Greece, edizioni Livanis, 37/2003. ILIOPOULOS D., En Athinais kapote, Edizioni Ellinika Grammata, Atene, 2000. MPELOGIANNI M., Enopoiisi Arhaiologikon Horon Athinas, in rivista Corpus, edizioni Periskopio numero 52, agosto-settembre 2003. MPIRI K., Ai Athinai Athina, Melissa, 1995. (1966). MPIRI M., Athinaiki Arhitektoniki 1875-1925, Edizioni Melissa, Atene, 2003. PIKIONI D., Erga Akropoleos, a cura di Anna Pigioni, Edizioni Indiktos, Atene, 2001. Rivista Eptakyklos, giugno-settembre 1999, periodo D n.1-2 (12-13). Fonti internet www.astynet.gr www.culture.gr www.ggoa.gr www.buisness2005.gr

Ringraziamenti Si ringrazia lufficio relazioni con il pubblico della societ EAHAed in particolare le sigg. G.Gkoni e S.Tsitsoni. Note 1 Nel progetto sono stati coinvolti il Ministero della cultura greca YPPO, il Ministero dell ambiente della pianificazione territoriale e delle opere pubbliche YPEHODE e la societ fondata nel 1988 dai due Ministeri Enopoiisi Archeologikon Choron Athinas A.E EAHA (Unificazione dei siti archeologici di Atene). 2 La vecchia industria di gas illuminante in via Pireos. 3 1946 K.Mpiris Progetto di riorganizzazione della capitale, 1985 legge 1515/85 che comprende lunificazione dei siti archeologici, 1990 progetto master plan del Ministero della cultura per la creazione di un parco archeologico di 700 ettari. 4 Pezodromos Dionisiou Aeropagitou Apostolou Pavlou, Architektonika Themata/ architecture in Greece, 37/2003. 5 D. Pikionis (1887-1968), progettazione dei sentieri lastricati 1930- esecuzione tra il 1954 - 57. D. PIKIONI Erga Akropoleos, a cura di Anna Pigioni, Edizioni Indiktos, Atene, 2001. 6 Oik 52448, 16-11-2001. 7 Concorrere lealmente.

Particolare dei percorsi per le persone con ridotta capacit visiva caratterizzate da lastre marmoree

A parte il piacevole risultato estetico, bisogna notare anche alcuni particolari parametri dei lavori di struttura, segnalati da N. Galani, direttrice tecnica della EAHA. Sono stati fatti dei lavori di inserimento delle reti elettriche e telefoniche e di stazioni antincendio ed stata prevista una rete fognaria, strutture mancanti nello stato precedente dellarea. Con uno sguardo verso il futuro e per permettere un possibile passaggio del tram, stata modificata anche linclinazione della strada. Il progetto non fa parte dei lavori per i Giochi Olimpici, finanziato dai fondi II e III della Comunit europea Progetto Cultura ma la sua prima parte fu progettata per essere com-

pletata nel 2004, con lintento di dare un nuovo volto alla citt. I suoi risultati non possono che relazionarsi con i giochi. Per esempio nelle vie sopra descritte pass il percorso dei ciclisti olimpici, donando cos alla gara un fondo naturale di ......................7. Una grande passeggiatalungo la quale si respira laria di una nuova cultura, di un nuovo modo di concepire la vita nel cuore di Atene, in un complesso polo di attrazione e di comunicazione della citt col cittadino e col visitatore.
Laura Melpomeni Tapini Restauratrice in Atene laurenia4@libero.it

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