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VADEMECUM RELATIVO AD ASSOCIAZIONI SPORTIVE.


LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE Sommario I. INTRODUZIONE - LE NOVITA' DELLA RIFORMA II. LE AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUI REDDITI 1. Elevazione ad 250.000,00 del limite massimo dei proventi previsto per poter fruire delle agevolazioni fiscali 2. Esclusione dal reddito imponibile di particolari proventi 3. Il coefficiente di redditivit 4. La detrazione dallIrpef delle erogazioni in favore delle associazioni dilettantistiche 5. La detrazione dallIrpeg delle erogazioni in favore delle associazioni dilettantistiche III. LA DISCIPLINA DEI COMPENSI CORRISPOSTI A TERZI IV. IL TRANSITO DELLE ENTRATE ED USCITE SU CONTI CORRENTI BANCARI O POSTALI V. ALTRI ASPETTI DI RILIEVO 1. Obblighi statutari vigenti per fruire delle agevolazioni ex art. 148, comma 3 TUIR 2. Obblighi documentali e contabili, IVA forfettaria 3. IRAP 4. Caso di superamento in corso danno del tetto di proventi per beneficiare della L. 398/91 5. Rendiconto annuale e contabilit separate 6. Il Registro delle Associazioni e Societ Sportive. 7. Inapplicabilit delle disposizioni sulla perdita della qualifica di ente non commerciale. 8 IRAP. ESCLUSIONE DALLA BASE IMPONIBILE DELLE INDENNITA' E DEI RIMBORSI DI CUI ALL'ART. 67, COMMA 1, LETTERA m) DEL TUIR (art. 90, comma 10) 9. RITENUTA DEL 4 PER CENTO A TITOLO DI ACCONTO SUI CONTRIBUTI EROGATI ALLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA' SPORTIVE DILETTANTISTICHE (art. 90, comma 4) 10. AGEVOLAZIONI CONCERNENTI LE SPESE DI PUBBLICITA' (art. 90, comma 8) 11. ULTERIORI AGEVOLAZIONI PER LE ASSOCIAZIONI E SOCIETA' SPORTIVE DILETTANTISTICHE 11.1 Agevolazioni concernenti l'imposta di registro (art. 90, comma 5) 11.2 Agevolazioni concernenti l'imposta di bollo (art. 90, comma 6) 11.3 Agevolazioni concernenti le tasse di concessione governativa (art. 90, comma 7) 12. EROGAZIONI LIBERALI IN FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA' SPORTIVE DILETTANTISTICHE (art. 90, comma 9) VI. PER SAPERNE DI PIU' VII. ADEMPIMENTI NECESSARI PER LA COSTITUZIONE DI UNASSOCIAZIONE SPORTIVA, PRO LOCO, CULTURALI CON ESERCIZIO DI OPZIONE PER LA L. 398/91 e

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GODIMENTO DELLE AGEVOLAZIONI SUI CORRISPETTIVI SPECIFICI PER GLI ENTI ASSOCIATIVI DI CUI ALLART. 148 T.U.I.R.. VIII. GESTONE CIRCOLI

I. INTRODUZIONE - LE NOVITA' DELLA RIFORMA Dopo un lungo iter parlamentare di un progetto di riforma dellassociazionismo sportivo dilettantistico il Governo ha promosso lo stralcio delle disposizioni tributarie e il loro inserimento nellart. 90 della L. 289/2002 (Finanziaria 2003), entrato in vigore il 01/01/2003 e recentemente emendato. La scelta di accelerare lapprovazione delle disposizioni tributarie stata motivata da tre obiettivi: Razionalizzare le agevolazioni vigenti per le associazioni sportive dilettantistiche, disperse in pi norme parzialmente obsolete (compensi forfetari di incerta e limitata applicazione, responsabilit personali degli amministratori disciplinate da norme poco chiare e di difficile interpretazione, ecc.) Rafforzare il sostegno fiscale delle associazioni sportive dilettantistiche, indebolito da disposizioni inadeguate (limiti di proventi troppo bassi per una moderna associazione sportiva, mancanza di sostegno alle erogazioni liberali private, ed altri aspetti minori); Introdurre una maggiore trasparenza nel settore, tentando di distinguere le genuine associazioni sportive dilettantistiche dalle societ di servizi commerciali che usufruiscono impropriamente delle norme agevolative abusando delle pieghe della legislazione fiscale in questo campo. In effetti, a fronte dei comportamenti della maggior parte delle associazioni, che hanno applicato sostanzialmente gli adempimenti che ha ritenuto compatibili con la propria sopravvivenza (si pu pensare agli oltre 8000 Comuni italiani ed ai relativi circoli e squadre delle pi disparate discipline, spesso sorretti dalla passione e dal sostegno di soci e simpatizzanti), lesplosione della domanda di pratica sportiva di base, e quindi delle imprese di servizio in questo campo, ha portato alla proliferazione di finte associazioni sportive dilettantistiche operanti non solo nel campo dei servizi sportivi, ma anche in quelli collaterali della ristorazione e del divertimento, in quasi totale esenzione fiscale. Per raggiungere questi obiettivi larticolo 90 della Legge 289/2002 ha introdotto alcune importanti novit: 1. Aumento a 250.000 Euro del tetto di proventi al di sotto del quale possibile avvalersi del regime agevolato della L.398/91 (esonero dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili e di presentazione della dichiarazione IVA, versamenti IVA ridotti e forfettizzati al 50% dellIVA incassata ad esclusione delle sponsorizzazioni (per cui si versano i 9/10) e cessione dei diritti televisivi (per cui si versano i 2/3), imponibile Irpeg forfettizzato al 3% dei soli proventi.. Norma applicabile ad Associazioni sportive, culturali e pro loco. 2. Estensione del regime agevolato anche alle Societ Sportive non lucrative che rispettino vincoli statutari peculiari. 3. Obbligo di adeguamento statutario. 4. Esclusione dal reddito ai fini Irpef dei compensi fino ad un importo annuo di 7.500,00 per attivit direttamente connesse con le attivit dellente (allenatori, atleti, giudici, accompagnatori), senza alcun limite giornaliero, i successivi 20.658,28 di compensi erogati saranno assoggetti a ritenuta secca dimposta (da 7.500,00 ad 28.158,28), gli importi eccedenti verranno assoggettati a tassazione ordinaria sullo scaglione a partire da 20.658,28. Inoltre i redditi cos percepiti sono considerati redditi diversi e pertanto non sono assoggettati, allo stato attuale, a nessuna imposizione previdenziale. I redditi corrisposti superiori alla franchigia di 7.500,00 sono comunque da computarsi ai fini del calcolo degli scaglioni di reddito di riferimento. Le collaborazioni coordinate e continuative con prestazioni anche amministrative a vantaggio delle Associazioni o Societ Sportive sono considerate come i compensi sopra evidenziati. Norma applicabile esclusivamente ad Associazioni e Societ sportive. 5. Agevolazione fiscale delle erogazioni liberali in favore delle associazioni sportive dilettantistiche, che diventano detraibili al 19% fino ad 1.500,00 ai fini Irpef se lerogante persona fisica, e detraibili al 19% fino
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ad 1.500,00 se lerogante unimpresa. Norma applicabile esclusivamente ad Associazioni e Societ sportive. 6. Conferma della regolamentazione degli obblighi di emissione e conservazione documentale, compresi quelli di transito delle entrate ed uscite maggiori o uguali ad 516,46 attraverso uno o pi conti correnti bancari o postali, ai fini di agevolare lattivit di controllo e di contenere levasione fiscale e contributiva. Norma applicabile esclusivamente ad Associazioni sportive. 7. Agevolazioni in tema di IRAP, di imposta di registro, di bollo e di tassa sulle Concessioni Governative. II. LE AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUI REDDITI> 1. Elevazione ad 250.000,00 del limite massimo dei proventi previsto per poter fruire delle agevolazioni fiscali In che consiste In base allart. 90, comma 2, della legge 289/2002, viene elevato ad 250.000,00 il tetto dei proventi da attivit commerciali conseguiti nel precedente periodo di imposta al di sopra del quale non possibile avvalersi delle disposizioni agevolative previste dalla legge n. 398 del 1991. Tale limite, stabilito in sede di emanazione della citata legge del 1991 nella misura di lire 100 milioni, era stato da ultimo aumentato a lire 360.000.000 a seguito della L. 342/2000. Da quando decorre Il regime tributario agevolato spetta a decorrere dal periodo di imposta in corso alla data del 01/01/2003 (data di entrata in vigore delle legge n. 289/2002) - e cio: dal 1 luglio 2002, per le associazioni con periodo di imposta 1 luglio/ 30 giugno; dal 1 gennaio 2003, per le associazioni con periodo di imposta coincidente con lanno solare. A chi spetta Il diritto di fruire del regime tributario agevolato previsto dallart. 90, comma 2, della legge 289, spetta: alle associazioni e societ sportive dilettantistiche, riconosciute dal CONI o dalle Federazioni sportive nazionali, o dagli enti di promozione sportiva, che svolgano attivit sportiva dilettantistica e che nel periodo dimposta precedente alle decorrenze appena indicate abbiano conseguito dallesercizio di attivit commerciali proventi (escluse quindi le quote associative) per un importo non superiore ad 250.000,00 (tale nuovo limite si applica senza necessit delladeguamento annuale operato nel passato); alle associazioni senza scopo di lucro e alle pro-loco (alle quali lart. 9-bis del decreto legge 30 dicembre 1991, n.417, convertito dalla legge 6 febbraio 1992, n. 66, ha esteso lapplicabilit del regime tributario previsto dalla legge n. 398 del 1991). 2. Estensione del regime agevolato anche alle Societ Sportive non lucrative che rispettino vincoli statutari peculiari. L'art. 90, comma 1, della legge n. 289 del 2002 ha introdotto, come gi anticipato, un'importante novit consistente nell'estensione delle disposizioni della legge 16 dicembre 1991, n. 398, e successive modificazioni, e delle altre disposizioni tributarie riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche "alle societ sportive dilettantistiche costituite in societ di capitali o cooperative senza fine di lucro." In che consiste La legge n. 289 introduce una nuova agevolazione tributaria in materia di imposizione sui redditi ed IVA a favore delle societ sportive dilettantistiche. Lagevolazione consiste nellesonero dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili e di presentazione della dichiarazione IVA, versamenti IVA ridotti e forfettizzati al 50% dellIVA incassata ad esclusione delle sponsorizzazioni (per cui si versano i 9/10) e cessione dei diritti televisivi (per cui si versano i 2/3), imponibile Irpeg ed IRAP forfettizzati al 3% dei soli proventi derivanti dallattivit commerciale, esonero da rilascio di scontrini e ricevute fiscali, eccetera. 3. La detrazione dallIrpef delle erogazioni effettuate in favore delle associazioni dilettantistiche In che consiste - Lart. 90, comma 9, della legge n. 289 del 2002 ha previsto la possibilit, per le persone fisiche e per le imprese, di detrarre dallIrpef e dallIrpeg le erogazioni liberali in denaro, per un importo complessivo annuo non superiore al 19% di 1.500,00 effettuate in favore delle associazioni e societ sportive dilettantistiche.
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Si prevede che le erogazioni predette devono essere effettuate sotto pena di perdere il diritto alla detrazione esclusivamente tramite conto corrente bancario o postale. III. LA NUOVA DISCIPLINA DEI COMPENSI CORRISPOSTI A TERZI In che consiste In base allart. 90 comma 3 della legge n. 289 del 2002, sui compensi corrisposti per prestazioni di vario genere direttamente inerenti alla propria attivit (rimborsi forfetari, indennit, collaborazioni occasionali, collaborazioni coordinate e continuative), le societ sportive dilettantistiche operano una ritenuta a titolo di imposta, che esclude cio ogni ulteriore obbligo Irpef per il percipiente, nella misura del 23%, sulla parte del compenso che eccede 7.500,00 nellanno. Tale ritenuta deve essere maggiorata delle addizionali di compartecipazione allIRPEF. Questa disciplina, per quanto esplicitamente previsto dal decreto applicativo 473/99, sostituisce integralmente quella contenuta nella legge n. 80 del 1986. Come si applica In base al decreto 473/99, sono previste le seguenti modalit di applicazione: 1. i compensi erogati da societ o associazioni sportive dilettantistiche per prestazioni direttamente connesse alla promozione dellattivit sportiva dilettantistica, comprese le indennit di trasferta e i rimborsi forfettari ma esclusi i rimborsi a pi di lista e le indennit chilometriche, non costituiscono reddito per il percipiente persona fisica per un importo di 7.500,00 annui. 2. la parte dei compensi che eccede i predetti limiti ma non ad 28.158,28 costituisce reddito per il percipiente da assoggettare a tassazione, senza alcun abbattimento, con la ritenuta a titolo di imposta nella misura del 23%, incrementata delle aliquote di compartecipazione delle addizionali allIRPEF. Al superamento del predetto limite leccedenza viene assoggettata a tassazione ordinaria, considerando anche gli 20.658,28 assoggettate a ritenuta a titolo di imposta al solo fine di determinare lo scaglione di reddito corrispondente. 3. le societ sportive dilettantistiche, ai fini della verifica dei predetti limiti, devono ricevere, allatto del pagamento dei compensi, una autocertificazione da parte dei percipienti che attesti i compensi della stessa natura erogati da altri soggetti; 4. i soggetti che possono erogare i compensi in oggetto sono: il Coni, le Federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva e qualunque altro organismo, comunque denominato, che persegua finalit sportive dilettantistiche e sia da essi riconosciuto. Sono incluse pertanto le Coop, le Srl e le SpA di natura sportiva dilettantistica i cui statuti sono adeguati ai vincoli di non lucrativit stabiliti dai regolamenti vigenti del Coni; 5. i soggetti che erogano i compensi in argomento devono rilasciare apposita certificazione ai percipienti e presentare il modello 770, a prescindere dallapplicazione o meno della ritenuta dimposta; 6. i soggetti che possono percepire i compensi con ritenuta dimposta (cio con imposta versata dallerogante e sostitutiva di ogni altra obbligazione Irpef a carico del percipiente) sono non solo le figure strettamente sportive (atleti, tecnici, giudici di gara, ecc.), ma anche le altre figure che concorrono direttamente allattivit stessa, con esclusione di tutti i dipendenti delle societ sportive, degli artisti e professionisti e degli esercenti attivit dimpresa; 7. i pagamenti dei compensi, effettuati dalle societ sportive dilettantistiche, di importo almeno pari ad 516,46 attraverso il conto corrente bancario o postale intestato allassociazione; in caso contrario il compenso concorre a formare il reddito Irpef del percipiente e fa decadere dal diritto alle agevolazioni previste dalla L. 398/91 aggiornata. Per i pagamenti di importo inferiore ad 516,46, fermo lobbligo di conservazione della relativa documentazione, non sono previste particolari modalit. Versamenti Per quanto concerne i versamenti di imposta, questi vanno effettuati con le seguenti avvertenze: La ritenuta va versata presso il concessionario della riscossione, la banca o gli uffici postali utilizzando il modello F24 e indicando il codice tributo 1040, gi istituito per il versamento di altre ritenute a titolo dimposta, la cui legenda modificata in "ritenuta a titolo di imposta per prestazioni di lavoro autonomo". Le ritenute effettuate su ciascuna prestazione, nonch quelle effettuate sullimporto del compenso annuo per ciascun percipiente, vanno versate entro il 16 del mese successivo a quello in cui sono state operate; allatto di versamento delle ritenute sono altres versate le relative addizionali.

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In aggiunta a quanto sopra previsto le collaborazioni coordinate e continuative con prestazioni anche amministrative a vantaggio delle Associazioni o Societ Sportive sono considerate come i compensi sopra evidenziati. Caso particolare 1: Poich legge e regolamento attuativo prevedono unautodichiarazione allatto del pagamento su compensi della stessa natura gi percepiti, ai fini del conteggio del tetto di reddito esente, lautodichiarazione va sottoscritta e presentata contestualmente alleffettivo pagamento, anche nei casi in cui esso sia definito come "acconto". Caso particolare 2: Al fine di ridurre il costo di adempimento della norma sulla ritenuta secca dimposta, nei casi in cui un percipiente preveda di ricevere compensi da una sola societ sportiva dilettantistica pu sottoscrivere ununica autodichiarazione preliminare, salvo tempestive rettifiche di aggiornamento, di esclusione di altri compensi della stessa natura ad opera di altre societ sportive. In tal modo possono essere evitate tutte le successive autodichiarazioni. Nota importante: a decorrere dal 12/12/2000 e con effetto dal 01/01/2000 i redditi conseguiti ai sensi del presente paragrafo sono da considerarsi redditi diversi e per ci stesso non sono da assoggettare al alcuna imposizione di carattere previdenziale. In precedenza, come chiarito con propria comunicazione dallINPS, gli importi assoggettati a ritenuta dimposta secca erano comunque da assoggettare ad imposizione contributiva sulla base delle norme che regolano i diversi tipi di rapporto instaurabili. IV. IL TRANSITO DELLE ENTRATE ED USCITE SU CONTI CORRENTI BANCARI O POSTALI In che consiste Ogni entrata ed uscita dellassociazione sportiva dilettantistica beneficiante del regime in esame deve transitare necessariamente, pena la decadenza dei benefici, da uno o pi conti correnti bancari o postali, se di ammontare pari o superiore ad 516,46. Come si applica Le associazioni aprono uno o pi conti, bancari e/o postali, attraverso i quali fanno transitare ogni entrata ed uscita di importo pari o superiore ad 516,46. Il transito si intende effettuato correttamente quando sono espressamente indicati lerogante ed il percipiente, e pertanto quando i pagamenti sono effettuati tramite bollettino di conto corrente postale, bonifico bancario, assegno non trasferibile, bancomat o carta di credito. Sono quindi esclusi gli assegni ordinari, la cui destinazione finale non certa e trasparente. A chi si applica Il transito per conti correnti bancari o postali si applica a tutte le societ sportive dilettantistiche ed agli altri soggetti "promotori ed organizzatori". Dunque sono inclusi il Coni, gli enti di promozione sportiva, le Federazioni, ma anche le associazioni sportive dilettantistiche che non usufruiscono del regime agevolato ex L. 398-91. Caso particolare: Le societ "di fatto", ad es. gruppi di persone che si iscrivono ad un torneo, promosso da un ente di promozione sportiva e quindi riservato ad associazioni sportive, non sono tenute ad aprire un conto corrente, in quanto non "organizzatori e promotori" di eventi sportivi, ma devono pagare ovviamente liscrizione o altra spesa allassociazione organizzatrice con assegno non trasferibile o con le altre forme previste. V. ALTRI ASPETTI DI RILIEVO 1. Obblighi statutari vigenti per fruire delle agevolazioni ex art. 148, comma 3 TUIR Il riconoscimento del carattere associativo per gli enti non commerciali stato vincolato a parametri pi obiettivi dal D. Lgs. 460/97, che ha fissato tra gli altri i seguenti obblighi, riportati nellart.148 del T.U.I.R.: a) divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dellassociazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge; b) obbligo di devolvere il patrimonio dellente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalit analoghe o ai fini di pubblica utilit, sentito lorganismo di controllo di cui allarticolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge; c) disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalit associative volte a garantire leffettivit del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneit della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori det il diritto di voto per lapprovazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dellassociazione;
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d) obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie; e) eleggibilit libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui allarticolo 2532, secondo comma, del codice civile, sovranit dellassemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicit delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; ammesso il voto per corrispondenza per le associazioni il cui atto costitutivo, anteriore al 1 gennaio 1997, preveda tale modalit di voto ai sensi dellarticolo 2532, ultimo comma, del codice civile e sempre che le stesse abbiano rilevanza a livello nazionale e siano prive di organizzazione a livello locale; f) intrasmissibilit della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilit della stessa. Nel caso in cui tali vincoli associativi non siano rispettati, decadono dunque le agevolazioni in tema di corrispettivi specifici regolate dallart.4 comma 4 del DPR 633/72, e dallart. 148 comma 3 del T.U.I.R.. 2. Obblighi documentali e contabili, IVA forfettaria Si riportano gli adempimenti specifici che riguardano gli optanti per il regime speciale ex L. 398/91 in tema di obblighi documentali e contabili (come modificati anche dal recente regolamento attuativo della riforma dellimposta sugli spettacoli D. Lgs. 60/99 e dal DPR 30/12/99 n 544): I soggetti che hanno esercitato lopzione sono esonerati dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili prescritti dagli articoli 14, 15, 16, 18 e 20 del DPR n.600/73, e successive modificazioni. Sono, altres, esonerati dagli obblighi di cui al titolo II del DPR n. 633/72. I soggetti che fruiscono dellesonero devono conservare e numerare progressivamente le fatture di acquisto; annotare, anche con ununica registrazione, entro il giorno 15 del mese successivo, lammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguiti nellesercizio di attivit commerciali con riferimento al mese precedente, nel modello di cui al DM 11.2.97, opportunamente integrato. I suddetti soggetti annotano distintamente nel stesso modello i proventi che non costituiscono reddito imponibile, le plusvalenze patrimoniali, nonch le operazioni intracomunitarie ai sensi dellart.47 della legge n.427/93. Gli stessi soggetti effettuano il versamento trimestrale dellIVA entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento, con le modalit e nei termini previsti dallarticolo 17 del D. Lgs. n. 241/97. Per i proventi soggetti allIVA limposta si applica con le modalit di cui allart. 74, sesto comma, del DPR 633/72, e cio senza dichiarazione ed obbligo generalizzato di fatturazione e versamento trimestrale con detrazione forfettaria del 50%, salvo che per le sponsorizzazioni (abbattimento del 10%) e per i diritti televisivi (abbattimento di un terzo). Le fatture emesse e le fatture di acquisto devono essere numerate progressivamente per anno solare e conservate a norma dellart. 39 del DPR n. 633/72, e dellart. 22 del DPR n.600/73, ma non vi lobbligo di emettere scontrini e ricevute fiscali. 3. IRAP La disciplina dellIRAP quella, pi generale, prevista per gli enti senza attivit commerciali e per quelli che si avvalgono di regimi forfetari di determinazione del reddito (D. Lgs. 446/97). In presenza di attivit commerciali, ma di determinazione forfettaria del reddito, in alternativa allart.10 comma 2 del D.Lgs. 446/97 (che rimanda al metodo pi generale previsto dallart.5 comma 2 dello stesso decreto) ci si pu riferire come opzione allart.17, comma 2: "il valore della produzione netta pu determinarsi aumentando il reddito calcolato in base a tali regimi delle retribuzioni sostenute per il personale dipendente, dei compensi spettanti ai collaboratori coordinati e continuativi di quelli per prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente", degli interessi passivi esclusi, a decorrere dalla data di entrata in vigore della L. 289/2002, i rimborsi forfettari di spesa, le indennit di trasferta ed i compensi per le collaborazioni sopra indicate. In assenza di attivit commerciali si fa invece riferimento allart.10, comma 1: "la base imponibile determinata in un importo pari allammontare delle retribuzioni spettanti al personale dipendente, dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui allarticolo 47 del testo unico delle imposte sui redditi e dei compensi erogati
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per collaborazione coordinata e continuativa di cui agli articoli 49, comma 2, lettera a), nonch per attivit di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui allarticolo 67, comma 1, lettera m), del citato testo unico n. 917 del 1986". Anche in questo caso sono esclusi, a decorrere dalla data di entrata in vigore della L. 289/2002, i rimborsi forfettari di spesa, le indennit di trasferta ed i compensi per le collaborazioni sopra indicate. 4. Caso di superamento in corso danno del tetto di proventi per beneficiare della L. 398/91 Se in corso danno viene superato il tetto di 250.000,00 di proventi al di sopra del quale non possibile usufruire dei benefici della L. 398/91, si applicano con effetto dal mese immediatamente successivo le disposizioni ordinarie in tema di contabilit. 5. Rendiconto annuale e contabilit separate Si ritiene utile presentare uno schema tipo di rendiconto annuale, che naturalmente pu essere adattato alle varie esigenze. SCHEMA TIPO DI RENDICONTO ANNUALE Attiv. Attiv. TOTA Istituz. Comm.le LE (1) (2) (3) A) Entrate: Quote associative Corrispettivi specifici (*) Proventi ex art. 25, comma 1, L. 133/99 Proventi da sponsorizzazioni (**) Altri proventi (dettaglio): .................................................................... .................................................................... Totale Entrate X X X 0 X X A1 0 y y y y y A2 x x +y x +y y x +y x +y A3

Att. Istituz. (1) B) Uscite: Personale dipendente Collaboratori Compensi ex art. 25, comma 4, L. 133/99 Spese utilizzo impianti Spese viaggi e trasferte X X X X X

Att. Promi TOT Comm.le scui ALE (2) (3) (4)

y y y y y

z z z z z

x+y +z x+y +z x+y +z x+y +z x+y


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Acquisto attrezzatura sportiva Altri costi di gestione (dettaglio): .................................................................... .................................................................... Totale Uscite C) Saldo D) Attribuzione costi promiscui

+z x+y +z x+y +z x+y +z B4

X X B1 A1B 1 B3 x (A1/A3)

y y B2 A2B2 B3 x (A2/A3)

z z B3 A3B4

CD CD Risultato di Gestione (vedi riquadro) (*) La ripartizione dovr tener conto della conformit dello Statuto alle previsioni contenute nellart. 148 del T.U.I.R., evenienza cui subordinata la non tassabilit dei corrispettivi specifici incassati in diretta attuazione degli scopi istituzionali. (**) Se trattasi di sponsorizzazioni relative a singoli eventi rileveranno nella precedente voce (Proventi ex art. 25, comma 1, L. 133/99). Il risultato di gestione della colonna 2 costituir la base per il calcolo del reddito imponibile secondo gli ordinari criteri previsti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Viceversa, qualora lEnte si avvalga del regime forfetario di cui alla legge 398/91 rilever solamente il totale della colonna A2. I Soci dellAssociazione, invece, approveranno il rendiconto nella sua interezza ossia avendo riguardo al risultato complessivo. 7. Inapplicabilit delle disposizioni sulla perdita della qualifica di ente non commerciale. Il comma 11 dell'articolo 90 in commento aggiunge in fine all'articolo 149, comma 4, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917, le seguenti parole: "ed alle associazioni sportive dilettantistiche". Con tale modifica normativa e' stata estesa alle associazioni sportive dilettantistiche la particolare norma che esclude la perdita della qualifica di ente non commerciale per gli enti ecclesiastici riconosciuti come persone giuridiche agli effetti civili. Le associazioni sportive dilettantistiche non perdono, quindi, la qualifica di enti non commerciali, ancorch non rispettino i limiti ed i parametri indicati dai commi 1 e 2 del citato art. 149 del TUIR. 8 IRAP. ESCLUSIONE DALLA BASE IMPONIBILE DELLE INDENNITA' E DEI RIMBORSI DI CUI ALL'ART. 67, COMMA 1, LETTERA m) DEL TUIR (art. 90, comma 10) In base a tale modifica normativa, ai fini IRAP, per i soggetti che relativamente alle imposte sui redditi si avvalgono di regimi forfetari di determinazione del reddito, il valore della produzione netta pu determinarsi aumentando il reddito, calcolato in base a tali regimi, delle retribuzioni corrisposte al personale dipendente, dei compensi spettanti ai collaboratori coordinati e continuativi, di quelli per prestazioni di lavoro

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autonomo non esercitate abitualmente e degli interessi passivi. Non vanno pi sommate le indennit e i rimborsi di cui all'art. 67, comma 1, lettera m) del TUIR. Detta agevolazione si applica, quindi, sia alle societ che alle associazioni sportive dilettantistiche che effettuino l'opzione prevista dall'art. 1, comma 1 della legge n. 398 del 1991. 9. RITENUTA DEL 4 PER CENTO A TITOLO DI ACCONTO SUI CONTRIBUTI EROGATI ALLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA' SPORTIVE DILETTANTISTICHE (art. 90, comma 4) Il comma 4 dell'art. 90 della legge n. 289 prevede che il CONI, le Federazioni sportive nazionali e gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI non sono obbligati ad operare la ritenuta del quattro per cento a titolo di acconto, stabilita dal comma 2 dell'art. 28 del decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre 1973, n. 600, sui contributi erogati alle societ ed alle associazioni sportive dilettantistiche. Pertanto, il CONI, le Federazioni sportive nazionali e gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI hanno facolt di non applicare la ritenuta d'acconto nella misura del quattro per cento sui contributi dagli stessi erogati alle societ ed associazioni sportive dilettantistiche. 10. AGEVOLAZIONI CONCERNENTI LE SPESE DI PUBBLICITA' (art. 90, comma 8) Il comma 8 dell'art. 90 della legge n. 289 del 2002 prevede che i corrispettivi in denaro o in natura erogati in favore di societ, associazioni sportive dilettantistiche, fondazioni costituite da istituzioni scolastiche, nonch di associazioni sportive scolastiche che svolgono attivit nei settori giovanili riconosciuta dalle Federazioni sportive nazionali o da enti di promozione sportiva, non superiori all'importo annuo di 200.000 euro, costituiscono per il soggetto erogante "spese di pubblicit". La disposizione in esame introduce, in sostanza, ai fini delle imposte sui redditi, una presunzione assoluta circa la natura di tali spese, che vengono considerate - nel limite del predetto importo comunque di pubblicit e, pertanto, integralmente deducibili per il soggetto erogante ai sensi dell'art. 74, comma 2, del TUIR nell'esercizio in cui sono state sostenute o in quote costanti nell'esercizio medesimo e nei quattro anni successivi. Si evidenzia che la fruizione dell'agevolazione in esame e' subordinata alla sussistenza delle seguenti condizioni: 1) i corrispettivi erogati devono essere necessariamente destinati alla promozione dell'immagine o dei prodotti del soggetto erogante; 2) deve essere riscontrata, a fronte dell'erogazione, una specifica attivit del beneficiario della medesima. 11 ULTERIORI AGEVOLAZIONI PER LE ASSOCIAZIONI E SOCIETA' SPORTIVE DILETTANTISTICHE. 11.1 Agevolazioni concernenti l'imposta di registro (art. 90, comma 5). Il comma 5 dell'art.90 della legge n.289 del 2002 stabilisce che "gli atti costitutivi e di trasformazione delle societ e associazioni sportive dilettantistiche, nonch delle Federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI direttamente connessi allo svolgimento dell'attivit sportiva, sono soggetti all'imposta di registro in misura fissa". Il citato comma 5 dispone, quindi, l'assoggettamento all'imposta di registro in misura fissa (attualmente 129,11 euro) degli atti costitutivi e di trasformazione posti in essere dalle societ e associazioni sportive dilettantistiche, dalle Federazioni sportive nonch dagli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. L'agevolazione e' riconosciuta solo qualora detti atti siano direttamente connessi allo svolgimento dell'attivit sportiva.
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La disposizione in esame introduce una novit per quanto riguarda gli atti di costituzione, per i quali l'art. 4 parte I della Tariffa allegata al DPR 26 aprile 1986, n. 131 (Testo unico delle disposizioni concernenti l'imposta di registro) prevede, invece, ordinariamente l'assoggettamento a tassazione in misura proporzionale o fissa a seconda della natura dei beni oggetto di conferimento all'atto della costituzione. L'agevolazione introdotta, pertanto, assume particolare rilievo con riferimento alle ipotesi nelle quali la costituzione venga effettuata con l'apporto di immobili o di altri beni il cui conferimento sconterebbe ordinariamente l'imposta di registro in misura proporzionale. 11.2 Agevolazioni concernenti l'imposta di bollo (art. 90, comma 6). Il comma 6 dell'art. 90 della legge n. 289 del 2002 stabilisce che "al n. 27-bis della tabella di cui all'allegato B annesso al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: <<e dalle federazioni sportive ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI>>". Con tale norma e' disposta l'esenzione dall'imposta di bollo a favore delle Federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, con riferimento agli atti, documenti, istanze, contratti, copie anche se dichiarate conformi, estratti, certificazioni, dichiarazioni e attestazioni. Detta esenzione non trova applicazione nei confronti delle societ e associazioni sportive dilettantistiche, in quanto non menzionate dalla norma. 11.3 Agevolazioni concernenti le tasse di concessione governativa (art. 90, comma 7). Il comma 7 dell'art. 90 della legge n. 289 del 2002 stabilisce che "all'articolo 13-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641, dopo le parole <<organizzazioni non lucrative di utilit sociale (ONLUS)>> sono inserite le seguenti: <<e le societ e associazioni sportive dilettantistiche>>". Il citato comma 7 estende agli atti ed ai provvedimenti concernenti le societ e le associazioni sportive dilettantistiche, l'esenzione dalle tasse di concessione governativa prevista dall'art 13-bis del DPR 26 ottobre 1972, n. 641. Quest'ultima disposizione, recante una previsione esentativi generalizzata, consente, quindi, di escludere dall'applicazione del tributo tutti gli atti ed i provvedimenti concernenti le societ e le associazioni sportive dilettantistiche. 12. EROGAZIONI LIBERALI IN FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI E SOCIETA' SPORTIVE DILETTANTISTICHE (art. 90, comma 9). Lart. 90, comma 9, della legge n. 289 del 2002 ha previsto la possibilit, per le persone fisiche e per le imprese, di detrarre dallIrpef e dallIrpeg le erogazioni liberali in denaro, per un importo complessivo annuo non superiore al 19% di 1.500,00 effettuate in favore delle associazioni e societ sportive dilettantistiche. Si prevede che le erogazioni predette devono essere effettuate sotto pena di perdere il diritto alla detrazione esclusivamente tramite conto corrente bancario o postale. VI. PER SAPERNE DI PIU' Articolo 25 della Legge 13 maggio 1999, n.133 ("Disposizioni tributarie in materia di associazioni sportive dilettantistiche"). Decreto interministeriale 10 novembre 1999, pubblicato nella G.U. n. 275 del 23 novembre 1999 (fissazione del limite dei 100 milioni ai fini della applicazione della agevolazione di cui allart. 25, comma 1, della legge 133/99). Decreto del Ministero delle finanze 26 novembre 1999, n. 473, pubblicato nella G.U. n. 294 del 16/12/1999.

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Circolare 231E/99 ("Applicazione alle Associazioni sportive dilettantistiche delle disposizioni di cui allart.25, commi 2 e 3, della legge 13 maggio 1999, n. 133). Circolare 247E/99 ("Legge finanziaria 2000 e altri recenti provvedimenti normativi di natura tributaria. Primi chiarimenti."). Decreto Presidente della Repubblica 30/12/1999 n 544 (regolamento imposta sugli intrattenimenti); Circolare 43E/2000 (regime fiscale associazioni sportive); Legge 342/2000 (collegato alla finanziaria 2000). Articolo 90 L. 289/2002; Circolare n 21 del 22/04/2003. VII. ADEMPIMENTI NECESSARI PER LA COSTITUZIONE DI UNASSOCIAZIONE SPORTIVA, PRO LOCO, CULTURALI CON ESERCIZIO DI OPZIONE PER LA L. 398/91 e GODIMENTO DELLE AGEVOLAZIONI SUI CORRISPETTIVI SPECIFICI PER GLI ENTI ASSOCIATIVI DI CUI ALLART. 148 T.U.I.R.. 1. Costituzione dellassociazione con assemblea straordinaria dei soci senza nessuna formalit (senza scrittura privata autenticata e atto pubblico) e redazione di atto costitutivo e statuto sottoscritto in originale in triplice copia da tutti i partecipanti alla costituzione riportante i seguenti elementi: a) divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dellassociazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge; b) obbligo di devolvere il patrimonio dellente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalit analoghe o ai fini di pubblica utilit, sentito lorganismo di controllo di cui allarticolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge; c) disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalit associative volte a garantire leffettivit del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneit della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori det il diritto di voto per lapprovazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dellassociazione; d) obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie; e) eleggibilit libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui allarticolo 2532, secondo comma, del codice civile, sovranit dellassemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicit delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; ammesso il voto per corrispondenza per le associazioni il cui atto costitutivo, anteriore al 1 gennaio 1997, preveda tale modalit di voto ai sensi dellarticolo 2532, ultimo comma, del codice civile e sempre che le stesse abbiano rilevanza a livello nazionale e siano prive di organizzazione a livello locale; f) intrasmissibilit della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilit della stessa; g) se si tratta di unassociazione sportiva dilettantistica la denominazione deve riportare per esteso tale dicitura (associazione sportiva dilettantistica). 2. Denuncia di inizio attivit IVA entro 30 gg. dalla costituzione allUfficio delle Entrate o IVA competente o mediante un intermediario abilitato alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (per ragioni operative il caso di non attendere per oltre dieci giorni dalla costituzione), con nuovo modello AA7/6: natura giuridica dellassociazione normalmente la 12 (associazione non riconosciuta). 3. Registrazione dellatto costitutivo e dello statuto in triplice copia allUfficio delle Entrate o del Registro competente entro 20gg dalla costituzione (prima di registrare latto occorre presentare la denuncia di inizio attivit IVA al fine di avere lattribuzione del Codice Fiscale necessario per la richiesta di registrazione dellatto): una marca da bollo da 11 ogni 150 righe o quattro fogli per latto costitutivo ed altrettanto per lallegato statuto (firmati su tutti i fogli dai soci sottoscrittori); 129,11
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(cod. 109T) di imposta di registro ed 11 (cod. 964T) di diritti da versarsi mediante mod. F23 prima di presentare per la registrazione latto. 4. Esercizio dellopzione per la L. 398/91 allagenzia SIAE competente, mediante lettera raccomandata A/R (come nellallegato n 1), non appena avuta lattribuzione del Codice Fiscale. 5. Messa in uso del registro riepilogativo di cui al D.M. 11/02/97, senza vidimazione. 6. Ritiro di due esemplari registrati dellatto costitutivo + lo statuto (in genere dopo 10/15 gg. dalla richiesta di registrazione). 7. Iscrizione al solo Repertorio Economico Amministrativo (REA) presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura competente per territorio con il modello R, debitamente bollato, firma autenticata da pubblico ufficiale del Legale Rappresentante, con allegata una copia registrata di atto costitutivo e statuto, versamento da verificare presso CCIAA di competenza. 8. Iscrizione al Registro delle Associazioni Sportive tenuto dal CONI secondo modalit da stabilirsi; 9. Registrazioni mensili riepilogative delle operazioni attive distinte per aliquota IVA entro il 15 giorno del mese successivo. 10. Liquidazione trimestrale dellIVA dovuta. 11. Dichiarazione annuale unificata: nella prima dichiarazione annuale unificata va esercitata lopzione per il regime della L. 398/91 ai sensi del D.P.R. 442/97. VIII. GESTIONE CIRCOLI Nel caso in cui le pro loco intendano gestire un circolo con attivit di somministrazione di bevande ed alimenti, oltre alle agevolazioni pi sopra specificate si applicano anche le seguenti semplificazioni: 1. Non esiste lobbligo discrizione al R.E.C. purch il circolo espleti la propria attivit esclusivamente nei confronti dei soci. 2. Il rilascio dellautorizzazione da parte del comune libero e vincolato esclusivamente allottenimento dellautorizzazione sanitaria purch il circolo espleti la propria attivit esclusivamente nei confronti dei soci.

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Allegato n 1

ALLAGENZIA SIAE DI ___________________


Raccomandata A/R Oggetto: OPZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 16 DICEMBRE 1991, N 398 Il sottoscritto ____________________, in nato a di _____________, in legale Via il ___________, residente C.F.

_____________________________________________ ____________________________, qualit

______________________,

rappresentante

dellASSOCIAZIONE

___________________________________, con sede in _______________(___) __________________, Codice Fiscale ________________, P.IVA __________________, PREMESSO 1. che lAssociazione svolge attivit sportiva dilettantistica senza fini di lucro; 2. che la stessa in corso di affiliazione alla _____/ affiliata alla _____; 3. che la medesima conseguir proventi derivanti dalle attivit commerciali per un importo non superiore a quanto previsto dalle norme della Legge 398/91; COMUNICA di optare con effetto dallinizio dellattivit, per lapplicazione dellimposta sul valore aggiunto, dellimposta sul reddito delle persone giuridiche e dellimposta regionale sulle attivit produttive, secondo larticolo 2 della Legge 16/12/1991 n 398. L, ___________

_______________________________

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Allegato n 2

AUTOCERTIFICAZIONE
ai sensi dellarticolo 25 legge 133/99, come prescritta dalla C.M. 43/E del Ministero delle Finanze del 08/03/2000

L, ___________________

Il

sottoscritto

_______________ (______)

nato in

________ via

(___)

il

__________,

residente

___________________

_____________________________,

C.F.

_____________________________, sotto la propria responsabilit ed ai sensi di legge, DICHIARA di avere gi ricevuto nel corso dellanno ________ i seguenti importi a titolo di rimborso spese o compenso comunque denominato dalle seguenti associazioni sportive: Societ/Associazione Sportiva erogante Data di Importo corrisposto

corresponsione

In fede,

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Allegato n 3

ATTESTAZIONE DI CORRESPONSIONE SOMME DI CUI ALLART. 25, comma 4 Legge 133/99

Si certifica di aver corrisposto al Sig. ___________________ nato a ________ (___) il __________, residente a ___________________ (______) in via _____________________________, C.F.

_____________________________, nella data del _______________ i seguenti importi:

Rimborsi spese di cui allart. 25, comma 4, L. 133/99

_____________=

Assoggettati a ritenute dimposta per

______________=

GLI IMPORTI DELLE RITENUTE VERRANNO VERSATI NEI TERMINI PRESCRITTI DALLA LEGGE.

Il legale rappresentante Per ricevuta _________________________

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