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Agnihotram Dopo l'offerta a Brahma o Sandhya, l'offerta ai Deva o Agnihotram il secondo dei rituali quotidiani eseguiti all'alba e al tramonto

o dagli Arya rigenerati dall'i niziazione vedica (upanayana) che praticano in sentiero dell'Azione ( arma- anda ). Esso si basa sul principio secondo cui Agni (il Dio del Fuoco, in latino Igni s), si rende manifesto in forma sensibile sull'Altare del Sacrificio (Havan Kund ) quando viene acceso per Brahma con elementi naturali (legno, zolfo, burro chia rificato e sterco di mucca), e quindi pu trasmettere le offerte ai Deva invocati coi mantra. Il nome sanscrito di Agnihotram talvolta abbreviato in Havan nell'In dia del Nord e in Homa in quella del Sud, ma si tratta comunque del medesimo rit o. L'Agnihotram il rito che produrre un arma positivo tramite l'offerta ai Deva di ci di cui l'iniziato (dvija) si nutre, cio e il germe vegetale cosparso dal pu rissimo nettare latteo della Madre Vacca. Il rito nutre l'anima individuale, ne purifica i veicoli esterni ed interni, e contribuisce a contrastare gli effetti dell'inquinamento, dei campi magnetici della radioattivit. Mentre il Sandhya non abbisogna di alcuno strumento esterno, ad eccezione di una coppa o piccolo recipiente che contenga i sorsi l'acqua per l'Achaman., l'Agnih otram pu invece essere celebrato in forma solenne, con pi Brahmana officianti ed o fferte copiose, oppure in forma mediana (quella che Swami Dayanand Saraswati pre scrisse ai Brahmana dell'Arya Samaj), oppure ancor in forma estremamente semplif icata, con una serie limitata di strumenti rituali. Nella forma pi semplice gli strumenti rituali minimi previsti sono: 1) La Avan Kund, cio un Altare in rame, fisso o mobile, a forma di tronco di pira mide rovesciata; pu essere piccola e leggera se adibita ad uso mobile; 2) Qualche zolletta di sterco di mucca essiccato; 3) Puro burro chiarificato di mucca (ghee) e non di bufala, ormai facilmente rep eribile anche in Occidente in qualsiasi negozio di alimenti indiani; 4) Due manciate di riso crudo, brillato ma non spezzato (o cereale equivalente c ome grano, orzo, farro, ecc.), da cospargere con 3), eventualmente con eventuale aggiunta (secondo possibilit) di petali di fiore, resine odorose, semi morbidi c ommestibili, frutta candita, vegetali, cereali e quant'altro sia puro e gradevol e. 5) Prosperi in legno e zolfo (il fuoco non va acceso con accendini a gas o benzi na): Qualche minuto prima dell'alba o del tramonto, le zollette di sterco di mucca va nno poste entro l'Altare, ed irrorate con il ghee, facendo attenzione a che una di esse copra il fondo dell'Altare, mentre le soprastanti lascino circolare l'ar ia. Alcuni secondi prima dell'alba o del tramonto una delle zollette cosparse di ghee va accesa coi prosperi e fatta divampare sul'Altare. E' essenziale che i mantra dell'alba e del tramonto vengano per quanto possibile eseguiti nel momento esatto dell'alba e del tramonto. Chi si trova fuori casa, in viaggio o in movimento, pu limitarsi - per via di necessit - ad accendere un ce rino o un accendino o qual si voglia altra fiamma a contatto con l'aria (non una lampadina), mentre recita i mantra compiendo il resto del rito mentalmente, imm aginando gli strumenti e l'offerta. Al'alba va recitato il mantra:

Traduzione: Om, offerta al Sole (Surya), a Surya ci spetta, non a me Al Progenitore degli esseri (Prajapati) offerta, a Prajapati ci spetta, non a me. Al tramonto invece si recita Traduzione: Om, al Fuoco (Agni) offerta, ad Agni ci spetta, non a me Al Progenitore degli esseri (Prajapati) offerta, a Prajapati ci spetta, non a me. Le due manciate di riso imbevuto di ghee, miste a quant'altro faccia parte dell' offerta, vanno gettate nel fuoco mentre si pronuncia "svah". Tutto ci che si usa n ell'offerta deve essere non deve essere stato mangiato da nessuno, e nemmeno ass aggiato durante la preparazione. I devoti e gli ospiti partecipano di quanto ne resta solo dopo che stato offerto ad Agni. Dopo aver recitato i mantra, si rest a in meditazione su Surya ed Agni sino a quando le zollette siano consumate e il fuoco si spenga. Oltre all'effetto principale, che consiste nel produrre Karma positivo per l'officiante e per chi porge offerte per il rito, in vista della co noscenza del Supremo Brahma, il rito ha come effetto secondario quello della rim ozione delle impurit del luogo in cui si officia e dell'ambiente circostante. Le ceneri vanno lasciate nell'Altare, e rimosse solo prima del Sacrifico successivo . Non vanno mai disperse, ma sparse nella terra per via delle loro virt fertilizz anti. Chi non riuscisse a compiere nemmeno quanto sopra (perch ad esempio non pu p rocurarsi l'Altare, o il ghee, o le zolle di sterco di mucca, pu limitarsi ad acc endere una lampada o un candela, offrendo anche un solo chicco di riso nel fuoco .

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