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STORIA MEDIEVALE

1. I grandi organismi politici si formarono grazie agli Indoeuropei, un popolo rozzo rispetto alle popolazioni sedentarie. Il primo di questi grandi organismi la Persia, che nel III sec. a.C. fu conquistata dai Parti, cavalieri sedentari che combatterono contro i romani x la Mesopotamia, lArmenia e la Siria. Un altro esempio la Cina, che con Hwang- Ti, detto il Cesare cinese, si difese dagli Unni nel 215 a.C. con la Grande Muraglia. Con i suoi successori, della dinastia Han, si ebbe lidea di mettere ai confini delle guarnigioni di contadini-soldati, come fecero anche i Romani con i limitanei. Si apre poi un periodo di lotte intestine nella storia della Cina, che port alla divisione dellimpero prima in 3 regni e poi alla sua riduzione alle sole province meridionali. Negli ultimi due millenni a.C. il Mediterraneo fu investito dal flusso migratorio indoeuropeo, come ad esempio i Celti che arrivarono ad insediarsi nelle isole britanniche ed espandendosi poi fino allItalia centrale, bloccati poi dai Romani si fusero con le altre popolazioni latine. Analogie con i Cinesi ci sono riguardo le difese sui confini, i Romani cercarono di appoggiarsi a difese naturali, come i fiumi Danubio e Reno, oppure il Vallo di Adriano, una muraglia simile a quella cinese costruita in Britannia, che si estende per 118 km. Il limes era la separazione tra 2 mondi differenti: le foreste e le valli fluviali dove i Germani continuavano a spostarsi seguendo i loro capi militari, e le citt. Le citt non erano una creazione dei Romani, ma ebbero il merito di estendere a tutto il Mediterraneo, alla Gallia e alla Britannia, delle caratteristiche ellenistiche che essi avevano assimilato nelle varie conquiste. Anche se le varie parti dellimpero erano ognuna in differenti livelli di sviluppo, ci fu comunque omogeneit grazie agli intensi scambi fra le regioni mediterranee e le citt che fungevano da punti di riferimento. La citt non era separata dal territorio circostante dato che non aveva mura, il centro urbano (urbs) era un centro amministrativo, politico e commerciale, di cui si avvalevano gli abitanti di un certo territorio (civitas), dove vivano sia contadini che grandi proprietari. La campagna era organizzata in un reticolo di campi a forma geometrica (centurie) messi lungo gli assi principali della citt (cardo e decumano). In mezzo a queste due cera una zona intermedia (suburbio) dove sorgevano necropoli, ville ed anfiteatri. Lorganizzazione degli spettacoli era a carico della curia cittadina, un piccolo senato locale dove risiedevano i grandi proprietari fondiari. La caratteristica di questa classe sociale il suo stile di vita, perch usavano le loro risorse non solo per costruire ville lussuose, ma anche per innalzare edifici che aumentarono il decoro civile. Un componente essenziale dello stile di vita del cittadino era la filantropia, quindi una buona raccolta di classici greci e latini era normale dotazione dogni villa signorile. Che i libri fossero un elemento essenziale era dimostrato dal vanto che ne facevano i signorotti arricchiti, come Trimalcione del Satyricon di Petronio. Tra il I ed il II secolo d.C. la scrittura si diffuse anche tra le classi meno abbienti, la religione politeista entra in crisi, perch inadeguata in confronto alle nuove correnti filosofiche e ai culti salvifici orientali, che offrivano redenzione dal male e dal dolore dellesistenza, regalando quindi la salvezza individuale. Anche nel Confucianesimo, nel Buddismo e nel Mazdeismo cerano polemiche contro il politeismo, si era provato a dare una risposta ai problemi angoscianti del dolore e della morte, appoggiandosi un po allimpegno morale e ad una religiosit interiore (Confucianesimo e Mazdeismo), un po alla piet per gli esseri viventi ed il distacco dalle cose del mondo (Buddismo). Il Cristianesimo divenne la religione maggioritaria anche per lorganizzazione interna: non pi

apostoli itineranti ma una gerarchia formata da anziani (presbiteri), sorveglianti (vescovi), aiutati da assistenti (diaconi), che si occupavano dellassistenza ai poveri e della gestione dei beni comunitari. Paolo di Tarso ebbe il merito di diffondere il Cristianesimo, predicando per 30 anni di persona o attraverso le sue Lettere, ma solo nelle citt. Le campagne restarono cos ai loro culti tradizionali ed i cristiani coniarono per chi non credeva al messaggio di salvezza il termine pagano che significa contadino. Inoltre pi questa religione si diffondeva pi aderiva alla societ cittadina, tanto che i vescovi erano scelti in famiglie dlites, ed i capi delle chiese ben presto ebbero poteri anche civili, cos che iniziarono le basi per quel connubio tra potere politico e potere religioso che caratterizza tutta la nostra storia schifosissima. Questa una dimostrazione di come la Chiesa sia stata per ben poco tempo aderente al modello primitivo, dove ogni cosa era in comunit e si viveva di carit. Persecuzioni: nacquero per cause politiche, siccome in origine i cristiani erano accomunati agli ebrei, che si erano ribellati molte volte allimpero. Tra il II ed il III secolo ci fu una crisi profonda, a causa dello spopolamento delle campagne che diventavano sempre meno produttive per il troppo esser sfruttate e un numero troppo elevato di abitanti nelle citt, che superava il livello di produttivit, e si cerc d superarla acuendo lintervento statale in ogni parte delleconomia e della societ assieme alla sacralit del potere imperiale, cosa che i cristiani si rifiutarono di accettare siccome non credevano nella divinit degli imperatori. Finch poterono gli imperatori acquistarono grano dallEgitto, ma poi queste spese divennero insostenibili quando si dovette anche far fronte alle difese contro i Germani, e le spese superarono le entrate dello Stato. Questo aliment linflazione, siccome lo squilibrio era coperto con la coniazione di monete, che per erano sempre pi leggere a causa della scarsit del metallo prezioso e quindi meno valutate. LOccidente comprava dallOriente merci pi costose rispetto a quelle che esportava, dato che cera forte domanda di prodotti di lusso dalle classi elevate, in questo modo lOccidente simpoveriva. A tutto questo si aggiunsero carestie, epidemie e rivolte contadine che minarono la stabilit dellimpero. Limpero si salv grazie a Diocleziano, che leg indissolubilmente i contadini alla terra e con un decreto con cui fissava prezzi e salari ritard di quasi due secoli il crollo definitivo dellimpero. Per controllare meglio il territorio ed evitare lotte di successione per il trono, Dio riform la costituzione, cos che lautorit imperiale fosse divisa tra due Augusti e due Cesari, dove gli ultimi avrebbero succeduto ai primi nominando a loro volta due Cesari. Dio accentu sempre pi il suo ruolo sacrale, atteggiandosi proprio come un Dio in terra, ed il Cristianesimo da lui fu visto come elemento di pericolo per la pace e lunit interna, per cui fece perseguitare i Cristiani dal 303. Il suo successore Costantino invece intu che il Cristianesimo poteva diventare un punto di forza dellimperatore, quindi con leditto di Milano riconobbe la libert di culto delle chiese cristiane e restitu loro i beni confiscati, diventando cos involontariamente arbitro nelle questioni dottrinali che laceravano la comunit. La Chiesa per non aveva ancora unorganizzazione ben definita n una dottrina chiara da seguire. Organizzazione: si ordin la Chiesa seguendo il modello amministrativo dellimpero. Le sedi vescovili pi importanti si chiamarono patriarcati: Gerusalemme, Roma, Alessandria, alle quali si aggiunse Costantinopoli che limpero fece capitale nel 330. Tra di esse il primato spettava a Roma sia perch era capitale dellimpero sia perch vi aveva subito il martirio Pietro, il vicario di Cristo, ma quando la capitale fu spostata anche lautorit venne cambiata: in Occidente esisteva la potest giurisdizionale del vescovo di Roma, in Oriente questa era vista solo come un onore, dato che erano in realt i concili ecumenici a prendere decisioni dottrinali. Dottrina: era in corso un dibattito teologico molto aspro, che manteneva alto il livello culturale dei vescovi che vi partecipavano. Vi erano 2 concezioni diverse del Cristianesimo:

1- coloro che credevano in un ritorno di Cristo e in una fine dei tempi (escatologia), ma questa tendenza risult perdente anche se non scomparve del tutto; 2- coloro che erano pi comprensivi verso i bisogni e le debolezze delluomo e volevano istituzionalizzarsi. Un altro problema della Chiesa fu il definire il monoteismo confrontandolo con lincarnazione di Dio in Cristo. Ario di Alessandria: prete che sosteneva che il figlio di Dio, incarnandosi non aveva lo stesso grado di divinit del Padre, per cui era un suo subordinato. Costantino nel 325 fu costretto a indire a Nicea il primo concilio ecumenico della storia, dove la teoria di Ario fu condannata allunanimit con anche le pressioni dellimperatore, che voleva salvaguardare la pace dellimpero. Da questo momento si parla di eresie, dottrine che si oppongono alle verit decise dalla Chiesa. LArianesimo per si radic tra le popolazioni germaniche, che ne fecero motivo di differenziazione rispetto alle popolazioni loro sottomesse. Nestoriani: volevano chiamare la Madonna non madre di Dio ma madre di Cristo, siccome credevano che le due persone fossero rimaste divise anche se si erano unite sul piano morale. Il concilio di Calcedonia del 451 decise poi che Cristo era vero Dio e vero uomo, dotato di due nature inseparabili. Monachesimo: forma di vita cristiana che si distaccava completamente dalla societ. Questo fenomeno inizi in alcune societ dove nacque il desiderio di allontanarsi dalla societ ed intraprendere una vita di ascesi e penitenza. Il primo luogo dove si present questo fenomeno fu lIndia, dove i buddisti allinizio erano itineranti e poi divennero sedentari in comunit. Nel mondo greco vita simile la facevano i filosofi, come i pitagorici che avevano una sorta di comunit religiosa che si basava sul concetto di amore fraterno. Allinizio per il monachesimo era alla ricerca di una completa solitudine, sfiduciato dai troppi dibattiti, un eremita ad esempio si trasfer in una tomba vuota di una necropoli, gli stiliti invece vivevano in cima alle colonne, esposti al sole e alle intemperie. Basilio di Cesarea favor la fondazione di monasteri sia in citt che in luoghi appartati, luoghi a cui indirizz le sue Regole, una serie di ammaestramenti ed indicazioni per i cristiani che vivevano in comunit. Cassiodoro: fond un monastero dove non si esercitava un culto o una penitenza, ma era una specie di scuola, dove si studiava intensamente un programma che conciliava la cultura sacra con quella profana. Lobbiettivo era quello di salvaguardare il patrimonio culturale trapiantandolo nei monasteri, ma i monasteri furono ideati per realizzare unesperienza di vita perfetta in un mondo che appariva in sfacelo. Benedetto da Norcia: fond il monastero di Montecassino, uno dei maggiori del tempo. Scrisse nel 540 una Regola che per non considerava perfetta ed unica per cui consigliava anche di leggere altri testi, tra cui le Regole di Basilio. Regola benedettina: lavoro manuale, carit, fraternit, tutte cose non originali, ma che Benedetto seppe usare come eredit alla luce delle sue esperienze e conoscenze dellanimo umano, per questo tutte le norme sono realiste e ai monaci non si chiede nulla di gravoso, cos che la vita attiva e quella contemplativa erano equilibrate dalla formula ora et labora.

2.

Tacito scrisse dei Germani una razza pura senza mescolanze, che non assomiglia ad altro che a se stessa. Questo mito nel 1500 stato ripreso dagli umanisti tedeschi, ma le ricerche hanno dimostrato che non mai esistita una comunit tedesca originaria, anzi, questa popolazione si form lentamente, quando gli Indoeuropei si fusero assieme agli indigeni. Quando Cesare conquist la Gallia il contatto con i Germani fu inevitabile, cos si scopr che i Germani vennero stimolati dai Romani al progresso, divennero allevatori di bestiame, agricoltori, seppure con metodi primitivi, che li portavano poi a doversi spostare per cercare nuove terre produttive. La loro organizzazione ruotava tutta attorno al potere militare, erano un popolo in armi, dove lunica gerarchia esistente era quella del capo militare, riconosciuto tale per il prestigio guerriero, ma per questo non erano considerati superiori agli altri uomini liberi, lunico modo per emergere rispetto agli altri era la capacit dessere valorosi in guerra, aggregarsi a dei giovani guerrieri e fare razzie e scorrerie. Nel III secolo i Germani prevalevano negli eserciti romani, arrivando anche ai vertici della gerarchia militare e politica. Limpero sconfisse la minaccia dei Goti, quando per sembrava si fosse arrivati ad un equilibrio fra Germani e Romani, gli Unni invasero limpero, sottomettendo i Visigoti, alleati dei Romani, che poterono poi stanziarsi in Romania grazie ad un permesso speciale. Gli Unni man mano che si allontanavano dalla loro terra di origine vedevano affievolirsi la loro spinta espansiva, anche se crearono un gran movimento nelle popolazioni germaniche che investirono limpero romano, nel frattempo i Visigoti avevano problemi con la popolazione che non accettava il loro insediamento e nacque cos una guerra che port alla distruzione della cavalleria imperiale presso Adrianapoli e la morte sul campo dellimperatore Valente, fatto che venne preso come simbolo della caduta dellimpero romano. Teodosio riun limpero, anche se fu una situazione transitoria, perch alla sua morte limpero venne diviso fra i suoi due figli Onorio e Arcadio, che si divisero il primo lOccidente e il secondo lOriente, a cui il padre affid, siccome erano minorenni, un goto ed un generale vandalo, Stilicone, come tutori, scelta non casuale ma adatta alla politica che voleva attuare il padre di inglobamento dei Germani nellimpero e nellesercito. Politica che per cre tensioni nellimpero, e che mise Stilicone, stretto collaboratore di Teodosio e conciliatore della sua politica, in una posizione delicata, per due motivi: - la crescita dentro la corte dellopposizione verso i barbari - linquietudine dei Visigoti e degli altri Germani per le pressioni degli Unni alle loro spalle nel 406 il confine del Reno fu superato da Vandali e Svevi diretti in Gallia e Spagna, Stilicone mor in una rivolta dopo esser stato abbandonato dallo stesso imperatore. Nel 410 i Visigoti, dopo esser entrati in Italia dopo la scomparsa di Stilicone, arrivarono a Roma guidati da Alarico e la saccheggiarono per 3 giorni, e con la citt croll cos il mito della sua imbattibilit e la fede nella sua missione eterna, che riapr il dibattito fra cristiani e pagani, i quali accusavano il Cristianesimo della rovina dellimpero, assieme ai barbari. Il crollo della frontiera del Reno segn la fine del potere dellimpero doccidente. Dopo Alarico, i Visigoti ebbero il permesso di stanziarsi nel Sud della Gallia. In Italia la morte di Stilicone aveva fatto credere di poter estromettere definitivamente i Germani dallo Stato, ma fu chiaro che invece erano fondamentali per salvare quel che restava dellimpero dOccidente, cos si torn ad una politica convergente tra Romani e barbari, rappresentata da Ezio, un generale romano cresciuto per tra gli Unni. Ezio voleva usare i Germani contro gli Unni, cos li sconfisse, ma poco dopo Attila entr in Italia distruggendo Aquileia, fu fermato da Papa Leone I, ambasciatore dellimperatore: la tradizione cristiana vuole che Attila sia stato fermato dalle parole del Papa, mentre probabile che temesse un attacco di Costantinopoli ai suoi immensi domini che diventavano sempre pi vulnerabili pi singrandivano, infatti il suo impero mor con lui.

Ezio fu ucciso dallimperatore, che fu ucciso a sua volta dai seguaci di Ezio. Teodorico: re ostrogoto che attu una politica di equilibrio tra aristocrazia e Chiesa cattolica, che mise sotto sua protezione. Con gli Ostrogoti era la prima volta che un intero popolo si stanziava in Italia e venivano trasferite grandi terre dai proprietari romani ai guerrieri germani, ma la cosa non fu traumatica perch il declino demografico dava disponibilit di terre e perch non fu una dominazione, ma una coesistenza fra due popoli con diverse giustizie, uniti solo da Teodorico. La diversit nelle giurisdizioni era una novit per lItalia, ma non per i barbari tra cui era diffusa lospitalit, che aveva introdotto la possibilit per unetnia di vivere con le proprie leggi allinterno di un popolo regolato da leggi diverse. Gli Ostrogoti rimasero diversi dai Romani anche nelle abitazioni, in quanto erano presidi militari o quartieri particolari. Non si sa se alla base della politica di Teodorico cera una grande coscienza nazionale oppure la consapevolezza di non poter realizzare questa coesistenza in breve tempo. La frase commiserevole il romano che imita il Goto, mentre utile il Goto che imita il romano fa pensare che credesse che questa coesistenza sarebbe dovuta essere rinviata a quando i Goti s sarebbero convinti d potersi elevare al livello di civilt dei Romani. Il sogno di Teodorico di essere portatore di libert e propagatore del nome romano comunque si ruppe tra le resistenze di entrambi i popoli: su quello germanico era riuscito ad imporsi con accordi e alleanze matrimoniali, ma le cose cambiarono quando si scontr con le stesse azioni ideate dal re dei Franchi; in quello romano si ristabilirono i rapporti tra papato ed imperatore dOriente, che portarono laristocrazia ad essere favorevole allimperatore, mentre Goti e cattolici diventavano diffidenti siccome i Goti erano ariani e sia il Papa che limperatore avevano misure molto severe per gli eretici. Teodorico cominci a vedere complotti ovunque e la sua morte non risolse le cose. I Visigoti dopo il sacco di Roma volevano espandersi, ma furono fermati dai Franchi, che li sconfissero e li spinsero verso la Spagna. Questo trasferimento per non cambi la politica originaria dei Visigoti, che era caratterizzata dallunione con laristocrazia locale, che influ sia sullaristocrazia gota che impar ad unire attitudini guerriere e cura per i patrimoni acquisiti, sia sulla monarchia, che si concentr sulle tasse e sullelevazione del re al di sopra del popolo, come i Romani. Le leggi vennero quindi messe per iscritto in latino. Questa monarchia tendenzialmente romana e trasmessa allinterno della famiglia reale provoc resistenze nellaristocrazia gota, interessata a far valere il diritto di eleggere il re dal popolo in armi per poter pesare poi al momento della successione al trono. Il problema fu risolto con molti compromessi, ma questo port alla fusione tra i due popoli e la collaborazione con lepiscopato cattolico, che aveva un ruolo fondamentale sia perch influiva sulla popolazione, sia perch costituita da nobilt che potevano fornire al potere regio gli strumenti e le capacit che servivano per affermarsi. I Concili di Toledo nacquero grazie a questa collaborazione, furono riunioni di vescovi ed aristocratici goti convocati dal re per discutere su ogni problema della vita del regno. Linvasione araba per port dei problemi, sia ai Visigoti che ai Franchi, che per riuscirono a fermarli a Poitiers nel 732. I Franchi non erano uniti politicamente e furono inglobati da Clodoveo, iniziatore della dinastia merovingia franca, che si mise contro le altre popolazioni germaniche, offrendosi di proteggerle oppure scacciandole dai loro territori come avvenne con i Visigoti. I successi franchi erano dovuti alla collaborazione con laristocrazie e lepiscopato cattolico, oltre che alla bravura militare, che i Franchi seppero usare meglio dei Visigoti: cosa provata dalla velocit con cui Clodoveo e i capi militari si convertirono al Cattolicesimo, eliminando cos diffidenze ed incomprensioni. Si velocizz cos la formazione di uno stato territoriale e si avvicinarono franchi e romani. I capi franchi impararono a utilizzare i loro patrimoni non solo come controllo per i contadini ma anche per fondare chiese, monasteri e dare stabilit ai loro guerrieri; i romani assimilarono invece lo

stile di vita violento dei Germani cambiamento di mentalit dei vescovi, ad esempio Gregorio di Tours scrisse una Storia dei Franchi dove Clodoveo rappresentato come un nuovo Costantino. Lo Stato divenne concessione patrimoniale, infatti alla morte di Clodoveo il regno venne diviso in parti uguali fra i suoi 4 figli: Neustria, Austrasia, Aquitania, e Borgogna. I mondi romano e germanico hanno punti in comune: - i contadini spesso abbandonano le terre rifugiandosi dai barbari o favorendone lavanzata nella speranza di migliori condizioni di vita - laristocrazia trasmise ai germani la capacit di gestire i propri patrimoni per dare stabilit alla loro posizione sociale, mentre non ci furono progressi per la vita dei ceti inferiori - i vescovi funsero da conservatori delle caratteristiche elleniche e romane della civilt, che fu prevalentemente urbana. Le citt, con le invasioni, persero estensione ed importanza rispetto alle campagne, sedi del potere signorile. Non scomparvero solo perch erano sedi dei vescovi, punti di riferimento latino con cui i Germani dovevano trovare un modo per convivere, ed infatti dove ci furono collaborazioni si crearono forti alleanze politiche. I vescovi divennero gli unici tramiti della cultura antica, capace di dare alla monarchia le basi politiche ed amministrative di cui aveva bisogno per affermarsi. Giustizia germanica: il colpevole doveva pagare una multa, di cui met era per il re in quanto tutore della pace pubblica e met per la parte lesa. Le difficolt nacquero quando sintrodusse il principio della personalit della legge: sia perch con i matrimoni misti non era facile stabilire a quale legge dovessero obbedire i figli, sia perch cerano conflitti tra persone che vivevano con leggi diverse; si risolse tutto con consuetudini territoriali e non pi nazionali. 3. LOriente era la parte imperiale che pi resisteva alle invasioni e ai conflitti interni, questo perch era pi sviluppato rispetto allOccidente, non avendo conosciuto il potere aristocratico sulle terre, inoltre le citt erano pi numerose e popolate, con grandi ceti mercantili, padroni dei traffici del Mediterraneo aristocrazia non era superiore al resto della popolazione, in pi non era difficile entrare a farvi parte dato che molti emergevano in professioni, attivit economiche e pubblica amministrazione libert di azione dellimpero, che pot attuare efficacemente le riforme di Diocleziano in ogni settore della vita sociale ed economica; pieno controllo dello Stato sulla Chiesa, creazione di un esercito e rafforzamento della flotta. Il 330 la data di nascita dellimpero bizantino, quando Costantino inaugur la nuova capitale ristrutturando Bisanzio, concorrente di Roma che era in declino siccome gli imperatori preferivano spostarsi da una citt allaltra. Sacralizzazione del potere: limperatore era esaltato come difensore del Cristianesimo e quindi responsabile della salvezza del popolo cristiano. Questione barbarica: in Occidente i Germani si stavano inserendo sempre di pi nello Stato, in Oriente si ebbe una posizione di chiusura nei loro confronti. MONOFISISMO: una politica pi conciliante con questa religione portava scontri con la Chiesa di Roma e rivolte a Costantinopoli. Giustiniano si prefiss di riportare lOccidente sotto limpero. Guidato anche dalla moglie Teodora, sostenitrice dei monofisiti, cerc di portarli allortodossia o quanto meno di attenuare la loro intransigenza: sostenevano infatti che il Concilio di Calcedonia non avesse condannato le dottrine di Nestorio con chiarezza. Giustiniano si vide costretto ad emanare i 3 capitoli, siccome il Nestorianesimo era molto diffuso e rischiava di essere un elemento di debolezza per limpero, editto

con cui condannava tre scritti di filosofi filonestoriani. Conseguenza: rottura con il Papa ed i vescovi dellOccidente mentre era in corso la guerra contro i Goti per riconquistare lItalia. Papa Vigilio rifiut di legalizzare leditto di Giustiniano, cos limperatore lo arrest e lo port a Costantinopoli dove pressato da Giustiniano fin per accettare la sua opinione, provocando la rivolta dei vescovi italiani e uno scisma che dur molti anni. Guerra in Italia: nel 554 Giustiniano emana la Prammatica Sanzione su richiesta del Papa, con cui voleva amministrare il territorio e instaurare di nuovo gli antichi rapporti sociali. Conquista spagnola: il re Atanagildo chiese aiuto a Giustiniano, che ne approfitt per conquistare la costa della Spagna, cos il Mediterraneo era di nuovo un lago romano con piena soddisfazione degli economi, che miravano ai traffici internazionali, cos appoggiarono le volont giustiniane di impero universale. Giustiniano ebbe bisogno di grandi finanziamenti per un programma cos ambizioso, che dovette reperire con tasse accuratamente controllate. Che le funzioni di governo venissero svolte in uffici di corte era necessario per controllare laristocrazia che voleva accrescere i propri patrimoni. Lopera di Giustiniano vista dagli storici come estremo tentativo di restaurare limpero universale di Roma politicamente, militarmente ed idealmente. Per questo la stesura del Corpus Iuris Civilis fu fatta in latino, anche se a Costantinopoli ormai si scriveva e parlava il greco. Nellimpero Giustiniano faticava a tenere a bada le tendenze religiose separatiste, che erano sempre pi diffuse nelle province, una plebe numerosa tenuta a freno dalla distribuzione di grano e dagli spettacoli allippodromo era una minaccia costante per lordine pubblico. Dopo Giustiniano limpero dovette frenare le ambizioni di dominio spostandosi verso Oriente, dove furono scritte le Novelle, leggi nuove con cui Giustiniano ed i suoi successori smisero di chiamarsi imperator per adottare il termine greco basileus. Slavi: comparvero nel VI secolo da unarea fra Polonia, Boemia, Slovacchia e Ucraina. Assediarono Tessalonica e Costantinopoli quando Bisanzio era impegnata in guerra con i Persiani. Furono evangelizzati da due missionari bizantini ma di origine slava, Cirillo e suo fratello Metodio, che cercarono anche di stimolare gli Slavi a creare una lingua liturgica slava: Cirillo cre un alfabeto, il glagolitico, ispirandosi al greco corsivo. Bisanzio sopravvisse anche grazie alla riorganizzazione dellimpero da parte di imperatori capaci, come: Maurizio: mise le province occidentali a difendersi provvedendo con milizie locali, annullando la divisione fra potere civile e militare che era stata la base dellamministrazione romana. Luccisione di Maurizio port limpero in un periodo disastroso, allinterno vi erano persecuzioni contro i sostenitori del governo precedente e allesterno cera debolezza di fronte ai nemici, soprattutto i Persiani, che presentandosi come protettori delle minoranza religiose dellimpero invasero le province orientali conquistando Antiochia, Alessandria dEgitto e Gerusalemme. Eraclio: riform lamministrazione e lesercito in oriente, come Maurizio aveva fatto con le province occidentali, divise limpero in temi controllati da uno stratega, decisione che voleva anche legare i soldati al territorio, rendendoli colonizzatori e proprietari delle terre da difendere. Eraclio riusc anche a sconfiggere i Persiani con molta audacia, perch non si bas sulla riconquista dei territori, ma attacc direttamente al cuore dellimpero persiano, mentre Costantinopoli era assediata da un gran esercito di Avari, che Eraclio per ritenne non in grado di violare le fortificazioni della citt. Conquist cos la capitale persiana e concord un trattato di pace, che prevedeva la restituzione di tutti i territori occupati, unindennit di guerra e la restituzione della Santa Croce che era stata portata via da Gerusalemme. Eraclio torn poi a Costantinopoli e sconfisse gli Avari.

Cerc di pacificare i monofisiti con una formula teologica di compromesso, che accettava lesistenza di Cristo in 2 nature distinte, una umana e una divina, ma unite da una sola volont (Monotelismo), e si tard a cogliere il significato eretico. In Oriente invece questa formula fu respinta e indebol la resistenza davanti allinvasione degli Arabi. Eraclio negli ultimi anni assistette alla sua sconfitta contro gli Arabi, che per non riuscirono a conquistare i Bizantini, grazie allordinamento militare ed amministrativo di Eraclio. 4. Guerra greco gotica: nel 535 Giustiniano invi un esercito in Italia comandato da Belisario. Prima fase: Ravenna conquistata, Goti ritirati che tentano di corrompere Belisario offrendogli la corona dOccidente, ma non riuscirono e ripresero ad attaccare con il re Totila, che cerc di aggiungere schiavi e contadini allesercito, ma furono sconfitti e Totila ucciso dai Bizantini, comandati da Narsete. Riconquistata, lItalia fu divisa in distretti, amministrati da un iudex per i civili, e da un dux per i militari. Economia: si richiesero tasse arretrate, riducendo le spese pubbliche con meno salari ai soldati e distribuzione di viveri ai poveri. Il tutto per garantire allimpero i mezzi per espandersi, ma con le conseguenze di deprimere le truppe e spingere il popolo a rimpiangere il vecchio regime, creando le premesse per il crollo dellimpero bizantino. Longobardi: germani originari della Scandinavia, arrivati in Italia con il re Alboino. Non erano mai stati in contatto con i Romani, per cui si imposero come dominatori stranieri. Il re era eletto dallaristocrazia in momenti di necessit, aveva carattere militare, lesercito era diviso in gruppi di guerrieri che appartenevano a famiglie con un antenato comune che si muovevano autonomamente sia in pace che in guerra. La conquista avvenne dove sincontrava minore resistenza. I Bizantini riuscirono a tenere il controllo della Pentapoli (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona), Romagna e Perugia. Questo grazie alla loro capacit di resistenza in castelli e allanarchia militare che dur 10 anni in cui non vi fu un nuovo re longobardo. I Romani furono privati della capacit politica: si poteva salire socialmente solo inserendosi nella tradizione giuridica dei longobardi, accumulando beni finanziari. 568 crisi italiana: i longobardi erano convertiti approssimativamente e non facevano distinzioni fra i beni ecclesiastici e quelli privati; scelsero come punti di riferimento le citt romane e i luoghi dove abitavano, causando degradamento accentuato di strutture edilizie private e pubbliche. Avendo terre e beni da difendere i Longobardi dovettero darsi un ordinamento politico pi evoluto, prendendo a modello i Romani, rafforzando cos il ruolo del re che aveva bisogno del sostegno dei vescovi e del popolo romano. Nel 584 si restaura la monarchia con Autari, che dai duchi si fece cedere met delle loro terre per avere i mezzi per sostenere la sua autorit. Gastaldi: funzionari creati appositamente per gestire i beni della Corona, col tempo limitarono il potere dei duchi, per cui svolgevano un controllo da parte del re. Agilulfo: al suo tempo era Papa Gregorio Magno. Siccome la lontananza dellimperatore toglieva ai vescovi punti di riferimento, Gregorio Magno pens di rendere autonomo il papato rispetto allimpero, facendone la guida per la Chiesa universale. Lautorit sui vescovi occidentali la ebbe grazie alla sua capacit di stabilire uno stretto rapporto con continui scambi di lettere dove affrontava disparati problemi. Assicur allOccidente la liturgia romana con il relativo canto, e cerc di evangelizzare i pagani e

gli ariani. Salv spesso la citt dagli attacchi, sia per il suo prestigio che per le finanze della Chiesa. I tentativi di Gregorio di stabilire contatti regolari con i Longobardi ebbero successo solo perch Teodolinda, la regina, era cattolica, ma ci non comport la conversione in massa dei Longobardi, perch i duchi erano molto legati alle tradizioni. Rotari: 643 editto di Rotari, con cui si scrissero tutte le leggi longobarde; conquist la Liguria. Liutprando: re cattolico, con cui si convertirono definitivamente i Longobardi. Arriv fino alle porte di Roma, dove il Papa Gregorio II lo convinse a rinunciare d conquistare la citt e d lasciare le terre conquistate romane. Donazione di Sutri, 728: Liutprando rilasci questo castello ai beatissimi apostoli Pietro e Paolo, cio alla Chiesa romana. Fu considerata simbolo del potere temporale dei papi. Fu una delle tante donazioni che si facevano a quei tempi, ma riconosceva la sovranit del Papa su Roma e limitrofi. Astolfo: con un editto descrisse con che armatura i liberi con del reddito, fossero longobardi o romani, dovevano prestare servizio militare, perch basato sulla ricchezza e non pi sulletnia. La conversione al Cattolicesimo era completa e i vescovi provenivano dallaristocrazia longobarda, che fondava e proteggeva monasteri, contribuendo al loro prestigio inviandoci i loro figli. Italia bizantina: si doveva difendere localmente, perch limpero non poteva inviare forze adeguate, questo fece scomparire il divario fra cariche militari e civili, riunendo il potere nelle autorit militari; costrinse laristocrazia a rinunciare agli ozi letterari e impegnarsi nellesercito con obblighi a seconda dei beni e del prestigio sociale. Al prestigio della Chiesa si aggiunsero patrimoni terrieri, gestiti da laici con un contratto a lungo termine, per stabilire rapporti fra ecclesiastici ed esponenti maggiori della societ. Dominio pontificio: lento, basato sulla bravura dei pontefici di legarsi con laristocrazia romana mediante concessioni del vasto Patrimonio di San Pietro. Nel senato sedeva la nuova aristocrazia legata al papato, che forniva un sostegno politico e militare. La posizione del duca bizantino era quindi di supplenza al Papa, nel 754 Stefano II elimin la carica di duca per sostituirla con quella d Patrizio dei Romani. 5. Tesi Pirenne: i Germani non alterarono le caratteristiche del mondo romano in cui si erano insediati, mentre gli Arabi provocarono in Occidente una crisi del commercio, la scomparsa delle citt e uneconomia agraria. 2 obiezioni: - urbanesimo ed economia occidentali erano gi in crisi; - dopo gli arabi i traffici sul mediterraneo non cessarono siccome continuarono ad arrivare oro stoffe e papiro. Uno storico disse invece che gli arabi avevano rivitalizzato leconomia occidentale facendo tornare loro usato per acquistare i prodotti di lusso importati. ARABI: In maggioranza erano Beduini fieri e coraggiosi grazie alla vita del deserto, riuniti in trib che avevano un antenato in comune. La trib prendeva decisioni di interesse comune in base alla sunna, guidata da un capo elettivo, un consiglio e un giudice. Donna: un bene di famiglia ceduta al marito dopo pagamento di una dote. Arabi meridionali: adoravano divinit. Arabi del nord: adoravano divinit varie sottomesse ad Allah e degli spiriti. Ebraismo: diffuse nelle rotte carovaniere. Cristianesimo: monofisiti o nestoriani.

Mecca: vi era custodita la Pietra nera portata dallarcangelo Gabriele (meteorite). MAOMETTO: nato tra il 569 e il 571. Rimasto orfano fu allevato da uno zio e spos una ricca vedova e raggiunse una posizione economica che gli permise di dedicarsi alla riflessione religiosa. 610: in una grotta gli apparve larcangelo Gabriele annunciandogli di essere lapostolo di Allah. 613: inizia a predicare nellindifferenza. Messaggio: Allah unico vero Dio, sottomissione a lui (Islam) idea di un giudizio finale e dovere di solidariet verso i poveri. 622: la sua posizione divenne insostenibile, si trasfer nella citt della famiglia materna che cambi il nome in Medina (citt del profeta) questa fuga divenne simbolo di una nuova era, da qui infatti gli Arabi fanno iniziare il loro calendario, sono indietro rispetto a noi di 622 anni. Qui Maometto cerc di convertire pi persone possibili riuscendoci solo con gli Arabi. Gli Ebrei vedendo troppa somiglianza con la loro religione si allontanarono diffidenti. 624: decisione di sostituire la Mecca con Gerusalemme, punto di riferimento per la preghiera. Dimostrazione di come la nuova religione dovesse radicarsi nel mondo arabo. Corano: scritto 20 anni dopo la morte di Maometto dal suo segretario sotto ordine del califfo Othman, similmente ai Vangeli. Lingua: quella dei poeti Arabi diventata lingua di coltura. Pilastri della religione: 1- Doppia professione di fede: non c altro Dio che Allah e Maometto il suo inviato. Musulmano deve educare i figli allIslam mentre la madre pu conservare la propria fede. Un non credente non pu sposare una mussulmana se prima non si convertito. Credenti sottomessi: se pagani e politeisti devono convertirsi o essere uccisi, chi monoteista con un libro sacro pu conservare la sua fede. 2- Preghiera: Per chiedere a Dio perdono e benedizione. Due modi, sempre con il viso rivolto verso la Mecca: individualmente al richiamo del Muezzin in un edificio consacrato al culto o in uno spazio isolato dal suolo da un tappeto; comunitariamente in una moschea il venerd a mezzogiorno. Liman, in un qualsiasi studioso mussulmano di testi sacri, deve commentare i problemi del momento secondo il Corano, dove in teoria si pu trovare risposta a tutti gli interrogativi umani. 3- Ramadan: mese consacrato alla devozione, lettura e approfondimento della fede, dove dallalba al tramonto proibito bere,mangiare e avere rapporti sessuali. 4- Pellegrinaggio alla Mecca: almeno una volta nella vita se se ne ha possibilit, atto di purificazione e solidariet tra i mussulmani sparsi nel mondo. 5- Elemosina legale/di purificazione: equivale a un decimo del reddito versato nelle casse delle moschee. 6- Guerra Santa (jihad): guerra per diffondere lislam nel mondo e per difendere il territorio, ma anche lotta che ogni credente conduce contro le sue cattive inclinazioni. Sunna: comportamenti tenuti da Maometto in particolari situazioni dato che il Corano non pu dare risposte a qualsiasi interrogativo. MESSAGGIO DI MAOMETTO: poligamia (fino a 4 mogli), schiavit (potevano convertirsi ed essere liberati), pellegrinaggio, culto della Pietra nera, razzia dei Beduini. A Medina, Maometto allontan gli Ebrei ostili; continui attacchi alle carovane sostentavano Medina, ma erano una minaccia per i Meccani, cos le trib si convertirono o si alleavano pagando un tributo. 632: morte di Maometto, contrasti tra i seguaci per un successore che doveva reggere la comunit secondo il suo spirito non potendoci essere altri profeti dopo di lui. Venne scelto suo suocero, morto il quale si continuarono a eleggere membri nella cerchia dei parenti e degli amici del profeta, finch

Ali, genero di Maometto, venne deposto perch colpevole di aver ucciso il suo predecessore, ma rimase in armi con i suoi seguaci chiamati Sciiti (partito) contrapposti ai Sunniti mussulmani ortodossi. Queste lotte avevano accentuato lespansivit degli Arabi perch i bottini di guerra servivano anche a calmare i contrasti interni. Gli Arabi non islamici erano inferiori ai Musulmani, non potevano entrare nellesercito ne avere terre o bottini. Questo cambi quando per motivi espansionistici si arruolarono persone stipendiate. Cristiani e Ebrei conservavano la loro religione e la loro organizzazione sociale pagando un tributo e unimposta basata sul reddito, non erano elevate per cui la dominazione araba non era pesante. Emiro: governatore provinciale. Governare territori estesi rafforzava il ruolo del Califfo che per stabilire il suo potere lo trasmetteva ereditariamente. Othman, del clan degli Omayyadi, il pi potente, fece ascendere allo stato i suoi parenti, assegnando terre ai guerrieri Arabi dei territori occupati creando una grande clientela politica. La capitale divenne Damasco, per pressare di pi limpero bizantino. Espansione: - Costantinopoli: attaccata per terra e per mare, assediata resistette, nel 677 i Bizantini distrussero la flotta araba, indebolendosi mentre gli Arabi diventavano padroni del Mediterraneo Occidentale. - Nel 711 passavano le colonne dErcole, arrivando a Gibilterra. - Conquistata la Spagna in 5 anni. - In Gallia controllarono la Provenza. Abbasidi: si ritenevano discendenti di Maometto perch discendenti dal suo zio paterno. Fondarono nel 762 in Iraq la nuova capitale, Baghdad. Califfo: rappresentate di Dio in terra al di sopra dei comuni mortali, il potere quindi si concentrava nelle mani di potenti funzionari, i Visir. Cultura: si svilupp in medicina, filosofia, fisica, astronomia, matematica e geografia. Debolezze del mondo Arabo: - Aumento della ricchezza: accentuava lo squilibrio sociali, le troppe terre nelle mani di funzionari, capi militari e mercanti, portavano a privilegi fiscali a danni dei piccoli coltivatori, che cedevano le loro terre ai grandi proprietari mettendosi sotto la loro protezione. - Sviluppo delle citt: a spese delle campagne che si spopolavano mentre nelle citt si ingrandivano i gruppi di miserabili che insorgevano appena le loro condizioni di vita erano insostenibili. - Progressi della agricoltura araba: solo nelle zone sub-urbane, altrove cerano problemi come mancanza dacqua e scarsit di manodopera. - Squilibri strutturali: spinte autonomistiche per motivazioni etniche e religiose, ma anche ambizioni. Il califfato fu rivendicato dallemiro di Cordova perch discendente di quel unico superstite della famiglia Omayyade sfuggito al massacro degli Abbasidi, scappando in Spagna. Sicilia Islamica: Sbarcati a Mazara vinsero contro i Bizantini a Corleone, si diressero verso Siracusa che resistette. Nel 831 cadde Palermo. Per un secolo la Sicilia fior di benessere, Palermo, divisa in 5 quartieri, era ricca di edifici sacri e profani, centro di commercio artigianato.

Agricoltura: ottima in tutta lisola, si esportavano: grano,frutta,ortaggi,cotone,canapa verso lAfrica; nuove produzioni erano agrumi, gelsi, datteri e papiro. 6. Cambiamento territorio: spopolamento di citt e campagne, poche popolazioni e grandi spazi vuoti tra un insediamento e laltro, si ebbe limpressione che un grande silenzio avvolgesse la terra. I Germani furono accolti anche per il ripopolamento, ma non erano in numero sufficiente per ribaltare la situazione. Guerre e devastazioni diminuivano la popolazione, normalmente questi vuoti sarebbero stati colmati in fretta ma fu impossibile a causa delle grandi epidemie di peste, vaiolo, tubercolosi e malaria endemica. Unepidemia era pi devastante di una guerra perch debilitava la popolazione abbassando lindice di natalit e esponendo pi facilmente le persone al contagio. Centralit campagna: il calo demografico aveva conseguenze sulleconomia e la campagna. La gente provvedeva ai suoi bisogni con orti e terre coltivate, facendo a meno delle campagne. Produttivit: molto bassa, a causa dei rudimentali attrezzi agricoli e perdita di conoscenze tecniche romane. La crisi dellartigianato e il poco denaro portarono i contadini a prodursi utensili e prodotti di cui avevano bisogno autoconsumo e diversificazione della produzione. Terreno: nuovo modo per non impoverire troppo il terreno il maggese, il riposo dopo ogni raccolto che durava un anno (rotazione biennale). il terreno era diviso in 2 parti: un anno una met coltivata e laltra a riposo, lanno dopo il contrario. Organizzazione della curtis: i grandi proprietari terrieri diminuirono la grandezza delle loro terre in gestione diretta sia perch non cerano pi tanti schiavi sia perch il declino delle citt non consentiva un grande smercio di prodotti. Non importava avere tanti beni quanto piuttosto tanti uomini accasare schiavi, perch provvedessero a mantenersi con la famiglia. Al padrone dovevano dare una parte del raccolto e un certo numero delle giornate lavorative (corves) in determinati periodi dellanno, oltre a prestazioni nelle festivit. Il proprietario concedeva terre anche a coltivatori liberi ma senza terra ai quali chiedeva meno raccolto e non molte giornate lavorative. Allodio: piccola propriet italiana che si mantenne alle zone pi vicine alla citt grandi propriet divise in terre date a coloni liberi o servili (pars massaricia), e terre gestite dal proprietario attraverso amministratori (pars dominica). Queste due parti formavano la curtis. Economia curtense: autoconsumista, perch la curtis produceva tutto il necessario al tuo interno, ma si vendeva leccedenza di produzione e ci si riforniva sul mercato di utensili altrimenti costruiti in maniera rudimentale. I prodotti dellagricoltura e dellartigianato erano trasportati nella residenza del proprietario, come facevano i monasteri per necessit di provvedere anche ai poveri, oppure i proprietari andavano nella corte per consumare quello che era accumulato. I grandi proprietari esercitavano sui piccoli che erano sotto la loro protezione anche giustizia e comando: cera luso della commendatio, cio di riconoscere lautorit del signore in cambio della promessa di aiuto e di protezione sia del fabbisogno sia dei nemici. Economia rurale e monetaria: alle fiere e ai mercati i contadini potevano vendere i loro prodotti per avere il denaro per pagare il canone, che era un po in natura e un po in denaro. Gli artigiani lavoravano sia per i cittadini che per i contadini. Era un commercio di beni modesti, per cui bastavano monete dargento, mentre quelle doro erano rare perch o fuse per oggetti preziosi oppure spese per i beni di lusso orientali.

7. Pipinidi: maggiordomi dellAustrasia, detennero il potere effettivo nelle lotte fra i 4 organismi politici in cui si era diviso il regno dei Franchi dopo la morte di Clodoveo, Neustria, Borgogna, Austrasia e Aquitania. Carlo Martello: rinsald il potere su Neustria, Borgogna e Aquitania, estendendolo anche a regioni in cui prima non era presente, poi si occup degli Arabi, sconfiggendoli a Poitiers nel 732, ma senza scacciarli. Divise il regno tra i 2 figli, a Carlomanno Austrasia, Alemannia e Turingia, a Pipino il Breve Neustria, Borgogna e Provenza. Ma 2 anni dopo i fratelli ripristinarono la monarchia merovingia non riuscendo a governare come il padre. Nel 747 Carlomanno abdic ritirandosi nel monastero di Montecassino, nel 750 Pipino scrisse al Papa chiedendogli se dovesse essere re chi ne aveva il titolo o chi deteneva il potere effettivo, ed ebbe come risposta questultima. Pipino si fece acclamare re e ungere dal Papa, cos che il suo potere fosse sacro, facendolo discendente di Dio. Si fece riconsacrare assieme ai 2 figli dal pontefice Stefano II quando venne in Francia per chiedergli aiuto contro i Longobardi. Esercito: tutti gli uomini liberi avevano il dovere e lonore di far parte dellesercito. Siccome i bottini non bastavano per pagarli tutti, i capi militari li accasavano con terre o li tenevano tra i loro famigliari. In cambio essi giuravano servizio militare in determinate circostanze. La differenza era nella qualit del servizio, vile dei contadini e prestigioso dei soldati, siccome era una societ prettamente militare cerimonia dellomaggio: formalit con cui il guerriero era ingaggiato a giurare fedelt al signore, dove il vassallo era un nobile cavaliere. Feudo: ricompensa del servizio dato e della fedelt, diventando un bene fondiario, dato che il vassallo era pagato con concessioni di terre, attraverso una cerimonia dinvestitura. il diffondersi di questi rapporti cre nellesercito gruppi di vassalli al servizio del loro capo, prevalenti per labilit nelle armi, la prestanza fisica e un pi nuovo armamento costoso, quindi non pi alla portata di chiunque: le nuove tecniche di combattimento richiedevano cavalli e unarmatura pi pesante. Al tempo di Carlo Martello si punt ad ampliare i vassallaggi, usando sia terre del fisco regio sia quelle di monasteri e chiese. I Longobardi con il re Astolfo volevano espandersi in Italia, papa Stefano II cos sal in Francia per chiedere aiuto a Pipino il Breve, che dopo essersi fatto ungere con i figli ed esser nominato patriarca della Chiesa di Roma, sconfisse i Longobardi, accontentandosi della promessa di Astolfo di cedere Ravenna al Papa e gli altri territori occupati ai Bizantini. Ma appena part, Astolfo riprese ad attaccare Roma, cos Pipino torn in Italia, imponendo ad Astolfo la cessione alla Chiesa romana. Il successore di Astolfo, Desiderio, volle stringere un patto di amicizia con i Franchi, cos fece sposare i figli di Pipino con le sue figlie. Carlo (detto poi Magno), rimasto unico sovrano, ripudi poi la moglie Ermengarda, scacciando la vedova del fratello con i figli da re Desideri, che si mosse contro Roma, ma Carlo lo sconfisse, facendolo prigioniero e portandolo in Francia. Sconfitta anche la resistenza del figlio Adelchi, nel 774 chiese la corona di re dei Longobardi. Al Nord ci vollero 30 anni per sconfiggere i Sassoni, siccome rifiutavano il Cristianesimo che Carlo cercava dimporre con la forza. Incoronazione imperiale: lespandersi del territorio rendeva consapevole Carlo del suo enorme potere e delle responsabilit che aveva in quanto protettore della Chiesa. A ricordarglielo erano

anche gli uomini di cultura di ogni Paese che aveva radunato attorno a s: monaci ed ecclesiastici, siccome la cultura era un privilegio di monasteri e vescovi. Carlo sispirava a Costantino, cos fond anche lui una capitale, Aquisgrana, basandosi su modelli antichi come disposizione e forma degli edifici. Debolezza papato: Leone III era accusato di adulterio e spergiuro, un girono in processione fu aggredito, ferito ed imprigionato, pot liberarsi solo grazie allaiuto di 2 missi franchi. Raggiunto Carlo implor il suo aiuto e fu scortato a Roma, dove in unassemblea Leone III giur di essere innocente. Incoronazione: nella chiesa di San Pietro, durante la Messa del Natale, Leone III pos sul capo di Carlo una corona, mentre il popolo lo acclamava per 3 volte. Tesi: 1. Improvvisazione del pontefice? 2. Cerimonia preparata da Carlo? Lunica cosa certa era che Leone III non poteva imporgli nulla, ma con latto dincoronarlo riaffermava la supremazia religiosa della Chiesa, unica autorit che pu dare legittimit ad un potere. Carlo avrebbe potuto fare a meno del Papa solo se avesse ricevuto il titolo imperiale da Costantinopoli, considerata unica depositaria della tradizione imperiale antica, ma era impossibile data la poca considerazione che avevano i sovrani dellOccidente, considerati ancora semibarbari. Rapporti con il papato: a Carlo spettavano difesa dei cristiani occidentali e protezione e controllo dei religiosi, al Papa pregare per la protezione degli eserciti e del popolo cristiano. Ma il papato non poteva accettare un ruolo cos marginale, cos dopo la morte di Carlo al questione fu riaperta. Ordinamento pubblico: Carlo Magno non aveva n mezzi n voglia di rendere omogenei i territori sotto il suo dominio. Dove non riusc a creare un regno autonomo o governato dai figli, form distretti governati da funzionari pubblici con il titolo di conte, che dovevano provvedere alla difesa e alla giustizia. Marche: nuovi distretti pi grandi che richiedevano pi impegno militare dai marchesi, funzionari che le governavano. Dove era necessario un controllo pi efficace mise dei vassalli o membri di famiglie legate alla corte, erano ricompensati con prestigio e potenza, ma anche con le entrate di multe, confische e reddito dei beni terrieri, in dotazione con la carica. Poi il re per assicurarsene ancora di pi la fedelt gli regalava terre in feudo. nelle mani del funzionario pubblico cera un grande patrimonio: terre che aveva perch beni di famiglia, altre per beneficio come vassallo del re, altre per ricompensa della sua carica. Vassi dominici: fedeli del re, controllavano i conti, per equilibrare il loro potere. Immunit fiscale: sottraevano al fisco le terre del demanio imperiale Immunit giurisdizionale: i funzionari non potevano entrare in quelle terre per nessun motivo, atti di giustizia e imposte erano domandate al titolare dellimmunit. Palazzo: dove faceva capo lamministrazione dellimpero, indicava la residenza del sovrano e linsieme dei funzionari e dignitari di corte, che avevano compiti particolari: arcicappellano (capo di tutti gli affari ecclesiastici), cancelliere (ecclesiastico a capo del personale addetto alle lettere), conti palatini ( responsabili dellamministrazione della giustizia). Missi dominici: ispettori, un laico ed un ecclesiastico, che ogni anno dovevano visitare una contea per controllare loperato, avevano poteri ampi siccome rappresentavano limperatore a cui dovevano fare rapporto. Capitula: leggi formate da brevi articoli, emanate da Carlo Magno durante i placiti, assemblee biennali, per dare omogeneit allimpero. Alcune riguardavano il diritto pubblico e lorganizzazione ecclesiastica, ma altre sintegravano alle leggi dei popoli inseriti nellimpero, intervenendo nel diritto civile e penale.

Molti interventi ci furono nelleconomia per migliorare le ville del fisco regio e per proteggere i contadini, ma erano interventi vani perch Carlo Magno non aveva i mezzi per far s che fossero rispettati, dato che lamministrazione era gestita da uomini del ceto sociale che quelle riforme dovevano colpire e che ovviamente erano solidali con i funzionari pubblici. Riforma di chiese e monasteri: sia Carlo Magno che suo figlio, Ludovico il Pio, si impegnarono su questa riforma, per motivi anche politici, dato che gli ecclesiastici pensavano ad una collaborazione fra imperatore e Papa per governare. Vero che Carlo Magno aveva tutto nelle sue mani perch sceglieva vescovi e abati, ma era consapevole che se sceglieva buoni candidati le istituzioni avrebbero funzionato al meglio dando anche stabilit allimpero, per cui era molto attento in questo ambito. Monasteri: siccome molti di quei monasteri sostenuti da nobili che mandavano i loro figli o figlie erano decaduti, fu indispensabile elevare la cultura dei monaci, per cui si crearono scuole nelle cattedrali e nei monasteri dove oltre che il trivio (grammatica, retorica e dialettica) e quadrivio (aritmetica, geometria, musica e astronomia) sinsegnavano anche teologia, canto gregoriano e norme che regolavano la vita della Chiesa. Queste scuole erano frequentate anche da figli dei nobili destinati alla carriera di funzionari pubblici. Schola palatina: gruppo di intellettuali ecclesiastici che Carlo Magno riun alla sua corte, dove Alcuino da York era il responsabile dellorganizzazione delle scuole dellimpero. Eginardo ne faceva parte e fu colui che dopo la morte di Carlo ne scrisse la biografia, ispirandosi a Svetonio. Scrittura carolina: nuova scrittura grazie alla quale si ebbe grande diffusione di cultura in tutta Europa, mise fine al particolarismo grafico, scritture locali poco chiare che ostacolavano la circolazione dei testi. Gli uomini di Chiesa manterranno anche nei momenti di crisi lidea dello Stato come fonte di ogni potere di comando e dellimpero come garante della pace. 8. Problema della successione: nell806 Carlo Magno divise limpero fra i suoi 3 figli, a Carlo dette la Francia, a Ludovico lAquitania e a Pipino lItalia e la Baviera. Ma la morte di Carlo e Pipino fecero restare tutta leredit compreso il titolo imperiale a Ludovico. Ludovico accentu lunione fra Stato e Chiesa, si preoccup subito del suo problema di successione, per cui nell817 eman lOrdinatio imperii con cui afferm lindivisibilit dellimpero, che veniva destinato a suo figlio Lotario, mentre a Ludovico e Pipino dette territori periferici. Lotario venne mandato in Italia dove nell824 eman la Constitutio romana, dove stabiliva che il Papa doveva giurare fedelt allimperatore prima di esser consacrato alla sua funzione. Ma Ludovico, debole di carattere, non riusc n a non dividere ancora limpero n a tenere a bada i figli scontri che limperatore cerc di risolvere aumentando i suoi vassalli, impoverendo il patrimonio, principale fonte di reddito della monarchia. Gli uomini di Chiesa idearono un nuovo principio, per cui quando limperatore non era in grado di risolvere una situazione, spettava alla Chiesa intervenire. Dopo la morte di Ludovico il Pio, i fratelli si ribellarono a Lotario, si arriv ad una pace fra i ribelli, dopo che sconfissero limperatore, dove giurarono in tedesco ed in francese per rispetto delle tradizioni vicendevoli davanti ai loro eserciti. Trattato di Verdun, 843: Lotario dovette accettare la divisione dellimpero tenendosi la parte centrale, mentre Carlo il Calvo teneva quella occidentale e Ludovico il Germanico quella orientale. Quando mor Lotario gli succedette il figlio, ma poi lo zio Carlo il Calvo prese il titolo imperiale, e

quando mor lui al figlio di Ludovico il Germanico, Carlo il Grosso, and tutta leredit di Carlo Magno, ma non riuscendo a contrastare i Normanni e il potere dellaristocrazia si ritir in un monastero dove mor entro breve. Dissoluzione dellordinamento pubblico: la monarchia aveva una debole capacit di controllare i poteri locali. Anche il potere del conte nella sua contea era pi efficace solo dove era forte il potere militare. Strumento fondamentale per il potere era quindi una gran disponibilit di vassalli. Il conte quindi era in concorrenza con le signorie, dotate di immunit e quindi legalmente autorizzate a comportarsi come stati autonomi, inoltre queste signorie pretendevano che limmunit fosse allargata anche ai territori conquistati successivamente. lesempio di queste signorie attirava chi voleva domini ampi signorie bannali, di cui i signori, anche senza delega, esercitavano potere pubblico. Si era giunti a questo perch la debolezza dellordine pubblico ai tempi di Carlo Magno era ben mascherata dal carisma dellimperatore, ma le condizioni delleconomia non consentivano di stipendiare persone, lunico bene era la terra, che per provocava il radicalmente del funzionario su di essa e il conseguente tentativo di esso di inglobarla nei beni della famiglia. UNGARI: non trovarono molte resistenze a causa della dissoluzione dellimpero carolingio, anzi si pens di fermarli con grossi tributi in denaro o dirottarli verso i nemici. 2 fatti misero fine alle loro scorrerie: - riorganizzazione dellimpero di Germania da parte della nuova dinastia di Sassonia, di cui Ottone I sconfisse gli Ungari ad Augusta - conversione al Cristianesimo che spense le voglie offensive SARACENI: pericolosi per lItalia, grazie alle lotte che la disgregavano poterono insinuarvisi creando vari emirati da cui partivano per incursioni in tutta la penisola. Andavano alla ricerca sia di citt che di abbazie isolate dove rubavano ogni oggetto di valore, ma cercavano anche giovani e donne che poi rivendevano come schiavi nel mondo arabo. Spesso lunico modo per fermarli era versare grossi tributi di denaro, come faceva regolarmente il Sud Italia. NORMANNI VICHINGHI: si diressero in Russia, dove monasteri e citt venivano assaliti e saccheggiati se non versavano tributi in denaro, nel 911 il re Carlo il Semplice cerc di renderli sedentari, dando al loro capo Rollone la Normandia in feudo. In 50 anni riuscirono a dare al territorio una buona politica basata su rapporti vassallatici. Danesi: in Inghilterra divennero sedentari, ma non era un dominio stabile perch non vi era un capo capace di imporsi sui suoi uomini. Incastellamento: i sovrani dei regni nati dopo limpero carolingio cercarono di organizzare al meglio al difesa dei loro territori, ma era difficile visto un nemico che non mirava a conquiste stabili, ma colpiva di sorpresa e se ne andava. Coinvolsero perci sempre di pi le forza locali, autorizzando la costruzione di castelli. La situazione era difficile per cui molti signori fortificavano le loro ville senza aspettare lautorizzazione. Castello: la sua costruzione cambiava il paesaggio e lorganizzazione del territorio: il signore non lo costruiva da solo, ma chiamava a contribuire anche gli abitanti delle terre circostanti, dato che se ne sarebbero serviti, quindi si sentiva autorizzato a imporre turni di guardia e servizi di manutenzione, svolgendo cos funzioni politiche. Ma il signore divenne anche giudice, dato che si occupava anche di far costruire una chiesa per le funzioni e quindi il castello diventasse un organismo a s stante. Castello moderno: fortezza sorvegliata da soldati e abitata dal castellano e la sua famiglia Villaggio fortificato: centro abitato che gi esisteva, ma circondato ora da mura e fossato, dove

allinterno il signore costruisce la sua dimora fortificata. X secolo: secolo buio in cui la societ era in crisi a causa dei poteri in concorrenza tra di loro, ma anche secolo di riorganizzazione per adattare la politica ai bisogni della societ. I signori si tennero il compito di difendere il territorio e di amministrare la giustizia, mentre davano ai bassi signori le cause civili e quelle economiche dei loro dipendenti. Non sempre si arrivava ad un accordo cos pacifico perch erano situazioni che cambiavano di generazione in generazione guerra di tutti contro tutti. I rapporti vassallatici furono snaturati profondamente: allinizio lelemento basilare era la fedelt al signore dove poi successivamente questa fedelt era ricompensata con terre che diventavano impegno di futuri servizi al signore. Mentre ora la terra era la base, per cui si entrava nel vassallaggio solo per ricevere quel determinato territorio, per cui la fedelt divenne commisurata al feudo, quindi pi o meno grande a seconda della grandezza del territorio dato. Pluralit degli omaggi: un cavaliere giurava fedelt a pi signori, ricevendo un feudo da ognuno di loro, in caso di conflitto stava dalla parte di chi gli aveva dato il feudo pi grande. Capitolare di Quierzy: emanato da Carlo il Calvo, stabiliva che in caso di morte di un vassallo con un figlio minorenne o al seguito dellimperatore, si doveva provvedere ad amministrare il feudo fino al ritorno dellimperatore. Carlo il Calvo non parlava di ereditariet del feudo o delle contee, dato che avrebbe deciso al suo ritorno. Lobbiettivo era quello di assicurare i cavalieri del suo esercito che non sarebbero stati danneggiati durante la loro assenza dalle terre. Ma siccome lereditariet dei feudi anche se illegalmente era gi attiva da tempo, si interpret questo capitolare come legalizzazione per lereditariet dei feudi maggiori, cio concessi direttamente dallimperatore o dal re. Per quelli minori, concessi dai vassalli ai loro fedeli (valvassori), bisogna aspettare la Constitutio de feudis del 1037 di Corrado II. I soli organismi politici solidi erano i feudi grandi, come la Francia, dove la corona fu presa da Ugo Capeto. Crisi ordinamento ecclesiastico: il potere politico era preoccupato per il buon funzionamento delle istituzioni ecclesiastiche, il mantenimento di chiese e monasteri e il sostentamento dei poveri, nonch lelevazione del livello culturale dei vescovi. I vescovi gi da tempo si dedicavano pi ai loro poteri signorili che alla religione, ma la cosa pi grave era che concedevano ai loro vassalli come feudi le risorse delle chiese per avere il loro servizio militare, interferivano anche con i monasteri sotto la loro giurisdizione impoverendoli per beneficiare i loro fedeli. La legge prevedeva per i proprietari di chiese solo il diritto di presentare al vescovo il candidato di cui occuparsi, dato che erano suoi compiti sia il conferimento delle funzioni religiose sia delle entrate e dei beni connessi, ma la realt era diversa: il proprietario sceglieva il suo candidato e il vescovo doveva accettarlo. Il papato invece o era sottomesso allimperatore oppure era indifeso davanti allaristocrazia romana. 9. lItalia settentrionale e una parte di quella centrale formavano il Regno dItalia, il resto era dellimpero bizantino. LItalia era luogo di scontri fra i due imperi che rivendicavano diritti sui territori meridionali rimasti ai Longobardi. Regno dItalia: dopo Carlo il Grosso, divenne re Berengario, un marchese del Friuli che fu poi detronizzato. Il trono and quindi a Ugo di Provenza, a cui per si contrappose un altro marchese, Berengario dIvrea, appoggiato dal re di Germania Ottone I. Ugo fu sconfitto e Berengario, scomparso pure il figlio di Ugo Lotario, cinse la corona italiana. Ma Adelaide, la vedova di Lotario perseguitata da Berengario, chiese aiuto al re di Germania, che

non si fece scappare loccasione e dopo aver sposato Adelaide nel 951 scese in Italia, dove i feudali e Berengario gli si sottomisero, cosicch Berengario riusc a tenere il regno come vassallo. Ma nellassenza di Ottone che era impegnato contro gli Ungari, tent di riprendersi la sua libert provando anche ad espandersi in Italia centrale ai danni della Chiesa, che per chiam Ottone in aiuto, il quale torn in Italia, imprigion Berengario e cinse la corona regia e quella imperiale. Il papato, senza appoggi imperiali era in difficolt a causa dellaristocrazia romana, che eleggeva il Papa e usurpava il patrimonio della Chiesa. Alberico: padrone incontrastato di Roma e del papato, govern con saggezza e decisione favorendo per anche la vita religiosa. Per rendere sicura la citt imped ai sovrani di venirci a cingere la corona imperiale, quindi dopo Berengario limpero rimase vacante. Ad Alberico successe il figlio Ottaviano, asceso come papa Giovanni XII, che accett di incoronare Ottone imperatore che per fu sottoposto al giudizio di unassemblea che lo dichiar decaduto. Ottone di Sassonia: govern con decisione, si riconcili con il fratello a cui assegn la Baviera, e ogni volta che fu possibile sostitu i duchi con membri della sua famiglia, anche se un figlio e il genero gli si ribellarono. Fu sempre appoggiato dai vescovi, che coinvolse nel governo delle citt rendendoli signori territoriali con armate personali che mettevano a sua disposizione qualora gli servissero ed esigette da loro un uguale impegno religioso. Aveva piena libert di scegliere vescovi e abati, prendendole da famiglie a lui strettamente legate, ed incoraggiava la ripresa degli studi che impegnava le abbazie, tra cui anche la stessa corte di Sassonia divenne un importante centro di cultura. Fu incoronato imperatore a Roma a San Pietro nel 962, renovatio imperii perch lo paragonarono a Carlo Magno, ma lunica somiglianza vera e propria era lispirazione alla Roma antica e la missione di protettori del papato e della Cristianit. Politica italiana degli Ottoni: Ottone scese in Italia e vi rest 4 anni, in cui cerc di sollevare il papato oppresso dallaristocrazia romana, eman il Privilegium Othonis nel 962, con cui decise di giudicare leletto Papa prima della consacrazione. Fece incoronare il figlio Ottone II imperatore e cerc dimporre la sua autorit sullItalia meridionale Ottone II spos la principessa longobarda Teofane, che doveva portare in dote i territori bizantini dellItalia meridionale. Il passaggio dei poteri al figlio per fu movimentato, perch a Roma laristocrazia si ribell uccidendo addirittura il Papa. Ottone II organizz una campagna in Italia meridionale dove per fu sconfitto, si preparava a contrattaccare ma mor prematuramente lasciando come erede Ottone III prima sotto la tutela della mamma Teofane e poi della nonna Adelaide. Nel 996 Ottone III prese il potere e nomin pontefice un suo parente, Gregorio V, a cui succedette il suo maestro Gerberto dAurillac, che prese il nome di Silvestro II a simbolo di continuit del Papa di Costantino. Ottone III voleva governare a stretto contatto con il Papa per portare limpero alla salvezza eterna e alla felicit terrena, cos si trasfer a Roma. In Germania per cresceva lo scontento nellaristocrazia per come limperatore trascurasse il governo per seguire le sue ambizioni, in Italia i feudatari erano praticamente indipendenti e non gradivano che limperatore si fosse trasferito. Scontenta era anche laristocrazia romana, che non aveva pi influenza sul papato rivolta dei feudatari italiani, comandati dal marchese Arduino dIvrea, e segu quella dei Romani che costrinse Ottone III a lasciare la citt, mor poco tempo dopo senza eredi. Gli successe Enrico II, suo cugino, che si concentr sulla Germania, appoggiato dai vescovi cui

fece larghissime concessioni e che teneva sotto controllo scegliendoli personalmente. In Italia con Enrico lontano laristocrazia incoronava Arduino dIvrea, nel 1004 Enrico II scese in Italia, sconfisse Arduino e divenne re dItalia. Gli imperatori tedeschi avevano difficolt a far rispettare il loro potere in Italia, perch appena si allontanavano ritornavano i signori autonomi che riconoscevano solo formalmente lautorit imperiale. In Italia non si erano creati grandi principati territoriali in grado di disciplinare le forze dei signori locali per vari motivi: - la presenza di re che essendo in guerra condizionavano le strategie politiche delle famiglie aristocratiche - le incursioni saracene e ungare che avevano aumentato i castelli e avevano quindi fatto sparire molte dominazioni territoriali - la vitalit delle citt che anche se indebolite demograficamente e economicamente erano sempre in piedi, grazie ai vescovi che venivano eletti dal popolo e vivevano nelle citt stesse Le citt italiane erano attive prima dei Comuni, come dimostra Milano, dove larcivescovo si trov in contrasto con i suoi valvassori che volevano trasmettere il loro feudo agli eredi, prassi del feudo longobardo, divisibile tra gli eredi, mentre il feudo franco era indivisibile. Limperatore Corrado II decise di approfittare del conflitto per riaffermare la sua autorit in Italia, emanando la Constituio de feudis nel 1037, con cui lereditariet dei feudi minori era concessa. Anche al Sud Italia il possesso di grandi beni terrieri comportava il comando su chi vi abitava, ma il formarsi di signorie dovuto ai funzionari pubblici che si sottraevano al controllo del principe chi deteneva il potere appariva sempre come funzionario pubblico, ma ci non diminuiva linsicurezza, provocata da lotte tra i signori e dalle incursioni di Saraceni, Ungari e Normanni costruzione di castelli. 10. Limpero bizantino perse molti territorio per colpa di parecchi attacchi, ma ebbe la forza di resistere e passare al contrattacco per recuperare i territori. Nelle province si crearono dei temi con il potere civile e militare nelle mani di uno stratega rendere i soldati colonizzatori e proprietari terrieri che dovevano difendere e potevano trasmetterle ereditariamente con lobbligo del servizio militare. Erano esentati dalle tasse e ricevevano uno stipendio per le spese di armamento. Si form anche una comunit di contadini liberi, base principale economica dello Stato. Cambiava la fisionomia dellimpero bizantino: diventava pi orientale e rurale, il latino lasciava il posto al greco anche nei titoli imperiali (basileus), ma tutto ci non imped alle citt di continuare il loro commercio. Controversia iconoclasta: lotta contro il culto delle icone su cui cerano immagini sacre. Inizi in Oriente dove si era pi sensibili alle accuse di idolatria da musulmani ed ebrei contrari alla raffigurazione di divinit in sembianze umane. Al trono cera Leone III, di cui non si cap se fosse davvero convinto delle motivazioni spirituali oppure volesse rafforzare lunit dello Stato, fatto sta che comunque nel 726 eman un decreto con ci proib il culto di tutte le immagini, ordinandone la distruzione, che gli valse il nome di Isaurico. Con Costantino VI e con sua madre Irene, che lo fece uccidere per tenere il potere, fu nominato un patriarca favorevole al culto delle immagini, che fece condannare in concilio liconoclasmo come eresia. Irene non era appoggiata dal papato, che la considerava unusurpatrice, fatto che condizion

lincoronazione di Carlo Magno, che volendo normalizzare i rapporti con Bisanzio era disposto a sposare Irene, ma la sua deposizione fece attendere Carlo Magno per avere il suo titolo dimperatore riconosciuto. Pericolo arabo minore: grazie alla ripresa della propriet terriera: i contadini impoveriti preferivano vendere la loro terra e mettersi sotto la protezione di un signore, senza contare che i funzionari provenivano dalle famiglie di coloro che traevano profitto dallimpoverimento dei piccoli proprietari. Le campagne bizantine erano collegate al mercato locale ed internazionale, per cui le citt stimolavano i contadini a produrre, e lapparato pubblico faceva in modo che lo Stato fosse sempre presente, cos non si ebbe il trasferimento di tutti i poteri in mano ai signori. Rafforzamento potere imperiale: rappresentante di Dio in terra, capo dellesercito, garante di giustizia e pace, difensore della Chiesa e della fede. Decideva il patriarca che poteva deporre se non lo pensava adatto, poteva creare leggi anche per la fede siccome doveva combattere ogni eresia legame strettissimo fra Stato e Chiesa, anche se legemonia era quella imperiale. Scisma fra Chiesa greca e Chiesa romana: la Chiesa Romana professava la dottrina della derivazione dello Spirito Santo non solo dal Padre, ma anche dal Figlio, cosa che andava contro la dottrina stabilita dal consiglio di Nicea che affermava che lo Spirito Santo derivava solo dal Padre. A calmare le acque vi fu la crisi del papato del X secolo, ma quando fu superata i rapporti tornarono molto tesi. Si erano aggiunti altri problemi: il matrimonio fra i preti (non consentito in Occidente) e luso del pane lievitato per lEucarestia (proibito a Bisanzio). Il papato assunse un atteggiamento molto monarchico, per cui Bisanzio affermava che era la Chiesa romana ad allontanarsi dallortodossia, ignorando le decisioni dei concili ecumenici e creando unorganizzazione gerarchica con a capo il Papa di Roma. Leconomia bizantina era fiorente e la moneta bizantina era forte nei mercati internazionali, Costantinopoli era il centro commerciale e produttivo pi importante del Mediterraneo ed era conosciuta in tutto il mondo per la sua produzione di stoffe e sete, sede inoltre di arte e cultura in cui erano impegnati gli stessi imperatori. Rapido declino di Bisanzio: dopo la fine della dinastia macedone ci fu un mezzo secolo di lotte per la successione, alla fine vinse laristocrazia delle province, che abbandon la politica per sostenere i contadini e concedere privilegi ai signori fondiari, esentati dalle tasse. riduzione contribuenti diminuzione risorse finanziarie dello Stato. Il pericolo maggiore erano i Normanni dellItalia meridionale che volevano conquistare Costantinopoli. Limperatore chiese aiuto a Venezia che li sconfisse via mare, ma chiese un alto compenso per il suo servizio: privilegi con cui i Veneziani potevano commerciare liberamente in tutte le citt dellimpero senza pagare dazi o tasse divennero arbitri delleconomia dellimpero svalutazione moneta bizantina, aumento del fisco limpero divenne unappendice di Venezia. 11. Leggenda dellAnno Mille: alla fine del primo millennio si sarebbero fermati gli sviluppi economici e sociali perch gli uomini erano in attesa della fine del mondo, solo allalba del nuovo millennio tutto avrebbe ripreso a funzionare. La popolazione europea era in aumento, lunica regione con dati sicuri era lInghilterra, grazie al Domesday Book (libro del giorno del giudizio): un censimento a fini fiscali di tutti gli abitanti del regno, compilato tra il 1080 e il 1086, dal quale risult una popolazione di circa 1.100.000 di abitanti.

Ampliamento dello spazio coltivato: nelle aree gi popolate lespansione avveniva nelle zone incolte adiacenti ai villaggi, quindi non cerano spostamenti di popolazione e il dissodamento era contrattato fra il coltivatore e il proprietario terriero, che concedeva al contadino terra e vari materiali, richiedendo in cambio un tributo in natura solo quando la terra avrebbe cominciato a produrre. Zone disabitate: i laici simpegnarono per attirare coloni e far crescere il numero di coloro che sarebbero stati sotto la loro giurisdizione, per cui i contadini si trasferivano, lasciando le loro terre e creando nuovi villaggi, dove i signori concedevano loro esenzione dalle tasse e garanzie giurisdizionali per impegnarli nel loro lavoro. Cistercensi e certosini: volevano riscoprire la regola benedettina, cos cercarono solitudine e povert, non potendo sopportare la ricchezza e la potenza delle abbazie, rifugiandosi in foreste e luoghi ameni, costretti a lavorare per sostentarsi. Ma i lavori + duri furono lasciati ai conversi (monaci che rimanevano allo stato laico), e vicino ai monasteri sorsero villaggi di contadini che volevano avere una nuova vita sotto la protezione dei monaci condizioni di ricchezza e potenza che loro stessi avevano rifiutato. Spagna: ripopolamento e agricoltura delle nuove terre erano a pari passo con la riconquista dei territori occupati dagli Arabi. Germania: paese con pi slancio espansivo, infatti si spinsero verso Oriente guidando i coloni al di l delle frontiere delle signorie, superando lElba. Evoluzione sociale delle campagne: quel che spingeva i contadini ad abbandonare le loro terre per compiere viaggi e trasferirsi da popolazioni ostili era la voglia di migliorare le proprie condizioni di vita, sottraendosi al potere dei signori fondiari. Conseguenze nelle terre degli emigranti: i signori dovettero cercare di evitare la partenza dei contadini provarono a riportarli indietro con la forza, ma si resero conto che era meglio andar loro incontro con pi libert fisica ed economica riconoscimento di usi e tradizioni locali, gestione personale di riscossione delle tasse e polizia campestre. curtis grande dove cera + richiesta di produzione, minore nelle aree suburbane. Progressi dellagricoltura: - aratro pesante: incideva pi profondamente il terreno, ma siccome era molto pensate richiedeva pi animali per trainarlo - collare rigido: che poggiava sulla spalla del bue invece che la fascia che gli bloccava la respirazione sulla gola - cavallo: impiegato nellaratura - ferratura dello zoccolo: evitava che questo si consumasse sulla terra dura - rotazione triennale: una parte di terra destinata al frumento, una allavena, orzo e legumi, e unaltra a riposo improduttivit si riduceva dalla met a un terzo, se un raccolto andava male non riduceva il contadino alla fame perch aveva altri raccolti, lavena consentiva di mantenere i cavalli mentre i legumi consentivano alimentazione pi varia per il contadino che diventava pi resistente alle malattie. Perch lagricoltura medievale non ebbe risultati migliori: per la scarsit di concime, dato che gli animali vivevano allo stato brado, e riducendo i prati per coltivare cereali si impediva un incremento dellallevamento e quindi della produzione di concime. 12. Fiere: vi era un collegamento fluviale, marittimo e terrestre fra larea nordica e quella mediterranea,

cos i prodotti arrivavano in unarea vastissima. Si esportavano molte stoffe delle Fiandre, che si commerciavano bene a Champagne, in Francia, la pi importante fiera del tempo. Queste fiere di Champagne favorirono anche la nascita di uno spirito europeo, essendo luogo dincontro per eccellenza. Miglioramenti dei trasporti: - bussola - portolani: guide per naviganti che descrivevano caratteristiche delle coste e dei porti carte nautiche - rete viaria: sempre pi fitta, nonostante lo sviluppo delle rotte marittime, si trasportavano i prodotti con carri a 2 o 4 ruote oppure con bestie da soma Merci del commercio nazionale: non pi solo articoli ricchi e di facile trasporto, ma anche grossi quantitativi di alimenti indispensabili per le citt grandi. - grano - sale - vino: si consumava molto dato il suo valore terapeutico e usato per molti farmaci - lana - cotone - materie tintorie - allume - schiavi Lettera di cambio: il debitore la scriveva ad un suo corrispondente con lordine di pagare il debito al portatore della lettera o ad un suo delegato, in questo modo i ladri non potevano mettere le mani sul denaro. Diversificazione degli investimenti: un mercante non impiegava tutti i suoi averi in una sola operazione, ma coinvolgeva altri mercanti o persone che avevano denaro ma non potevano o non volevano fare commercio da soli commenda: societ da cui il mercante prima di partire per un viaggio di cui si erano precisate tappe e finalit, raccoglieva i finanziamenti da persone che al suo ritorno avrebbero partecipato agli utili o alle perdite a seconda della somma data. Societas maris: societ stipulata per un determinato periodo e per pi commerci. Banche: societ terrestri che si avvalevano anche di depositi di privati risparmiatori. Si facevano anche prestiti ai sovrani, per avere facilitazioni commerciali finanziarie. Ripresa della monetazione aurea: i denari variavano sia per il peso sia per il valore dellargento che contenevano. Monete cos scadenti non potevano esser usate per commerci internazionali, per cui erano usate monete doro bizantine o arabe. Venezia prese liniziativa, coniando monete dargento, seguita da altre citt italiane e dalla Francia, ma non si risolse il problema, perch servivano monete doro e non dargento. Ma scarseggiava loro e i sovrani europei erano + deboli rispetto agli orientali, le cui monete erano accettate e riconosciute ovunque. Artigianato: lavoravano + la popolazione aumentava, i contadini trovavano + conveniente comprare attrezzi e altro al mercato cittadino, usando il ricavato dei loro prodotti. Settore tessile: quello laniero soprattutto, fu il maggiore dellindustria medievale, il + produttivo: finch si trattava di pochi panni lartigiano riusciva da solo, ma quando si arriv a dover utilizzare pi prodotti costosi opificio decentrato: il grande mercante divise le molte operazione della produzione in varie botteghe artigiane collegate fra loro da agenti del mercante. Il prodotto finito arrivava al mercante che lo metteva in commercio. Altri settori produttivi:

- lavorazione del metallo per armi e attrezzi vari (corazze in maglia dacciaio di Milano) - fabbricazione della carta inventata in Cina ed esportata dagli Arabi Albero a camme: invenzione che trasformava il movimento circolare di una ruota in movimento lineare alterno, che azionava meccanismi industriali. 13. Molte citt sopravvissero al tempo, sia x estensione che x numero di abitanti, ma anche grazie a fattori culturali o politici, come i vescovi, che vivendo nelle citt le resero sempre il punto di riferimento degli abitanti. Le citt romane erano pi centri di consumo che di produzione o scambi, i dirigenti erano i grandi proprietari terrieri che si dedicavano alla politica lasciando leconomia ed il commercio ai cittadini. Le citt medievali invece erano luogo di commerci e scambi, dove erano in maggioranza gli imprenditori. In Italia meridionale le citt erano rimaste nel commercio bizantino e musulmano. Citt marinare: - Venezia: rimase a Bisanzio ma si organizz autonomamente - Pisa e Genova: liberarono il Tirreno dai pirati saraceni, ma il Tirreno diventava piccolo per le citt marinare, cos Pisa sconfisse Amalfi, ma dovette poi lasciare spazio a Genova che si concentr su Venezia. La crescita delle citt si dovette innanzitutto ai contadini che si trasferivano per poter lavorare nelle industrie, tra loro cerano anche schiavi che speravano cos di liberarsi: la legge prevedeva che chi riuscisse a stare in citt un anno e un giorno e nessuno reclamasse i suoi diritti su di lui era libero. La popolazione urbana era orgogliosa del loro status rispetto a quello delle campagne, come diverso rispetto a loro era il lavoro che facevano i borghesi, cio commercio o artigianato. Societ tripartita: - quelli che predicavano e pregavano - quelli che combattevano per difendere chiesa e popolo - quelli che lavoravano la terra per s e per gli altri Non c una separazione netta fra citt e campagna: i contadini si recavano s in citt per vendere i prodotti e far acquisti, ma anche i cittadini nelle campagne possedevano ville e terreni che cercavano di far sfruttare al massimo. Le citt europee divennero autonome nei confronti dei signori e dei principi: nelle Fiandre ed in Francia i cittadini stipularono dei trattati di paci fra loro prima per mantenere la pace e poi per avere + autonomia e dar meno potere ai signori, ma quando bisognava prendevano le armi. Oppure liniziativa era dei signori che dopo aver promosso lo sviluppo dei centri abitati dai loro dipendenti concedevano la carta del Comune in cambio di somme di denaro e del mantenimento di propri funzionari nella citt. Germania: trattative e rivolte, ma non ovunque uguali. Alcune citt erano comandate da famiglie con tradizioni militari legate al governo tramite vescovi o signori, altre avevano aristocratici che partecipavano al commercio. 14. Crisi dellordinamento ecclesiastico: - simonia: sovrani, nobili o ecclesiastici vendevano le cariche religiose - preti sposati o che vivevano in concubinato. Nei monasteri si ebbero i primi rinnovamenti siccome si continuava a studiare teologia.

Monastero di Cluny: nacque nel 910 in Borgogna dal duca Guglielmo dAquitania e dallabate Bernone. il primo esempio di ordine religioso: la regola benedettina prevedeva indipendenza per ogni monastero sotto il suo abate e un vescovo, ma i vescovi spesso usavano i beni monastici per mantenere le proprie armate e i monaci rimanevano indifesi. Ora invece si prevedevano pi monasteri sotto la guida dellabate di Cluny, aiutato da priori, era immune e dipendente dal papato. I monaci non avevano pi lavori manuali, ma durante il giorno leggevano salmi, facevano riti di suffragio per i defunti e per i santi e distribuivano pasti ai poveri. Eremitismo: forma di vita monastica praticata per separarsi totalmente dalla societ come reazione alle crisi politiche e ecclesiastiche e come espressione di una religiosit pi intima e pi vicina alla povert evangelica. Allinizio erano eremiti solitari che vivevano vicini, ma la quiete non durava a lungo perch la loro fama di santit attirava discepoli e fedeli nacquero ordini religiosi eremitici: - Certosini: in Francia grazie a Bruno di Colonia. Certose: edifici formati da celle dove i certosini vivevano soli ed edifici di preghiera comunitaria. - Cistercensi: in Francia. Essi volevano recuperare lideale evangelico della povert, si insediarono in luoghi incolti e paludosi, che bonificarono e misero a coltura per sostentarsi. I monasteri erano autonomi e facevano capo solo al capitolo generale, che si riuniva una volta allanno ed emanava norme valide per tutte le sedi dellordine. Col tempo e col successo per ebbero ricchezza e potenza che contestarono tanto a Cluny. Movimento canonicale: i sovrani carolingi avevano cercato di ripristinare la vita comune del clero ordinando la costruzione di appositi edifici, ma non furono mai seguiti appieno vita comune in crisi, beni per il mantenimento divisi fra i chierici. I vescovi volevano ripristinare la vita comune per combattere il concubinato comunit di chierici che si preparavano al sacerdozio. Arialdo movimento di contestazione contro i chierici concubinari, nato a Milano scomunica dei patarini (straccioni), seguaci di Arialdo. Riforma imperiale: gli imperatori tedeschi avevano sempre fatto attenzione al buon funzionamento dellecclesia, perch era una buona sostenitrice del potere imperiale, cos come il papato, per cui quando la Chiesa ebbe bisogno di una riforma gli imperatori se ne fecero interpreti. Si pensava non fosse possibile una riforma senza eliminare i laici, quindi anche limperatore, nella scelta degli uomini di Chiesa Leone IX, pur essendo eletto dallimperatore volle esser eletto dal clero e dal popolo di Roma. 2 posizioni: - chi voleva la Chiesa indipendente dallimperatore e dal re e una condanna + dura per la simonia deporre i vescovi simoniaci e annullare tutti i loro atti - chi riteneva impraticabili queste soluzioni per motivi teologici e per motivi pratici: i sacramenti erano validi indipendentemente dallanimo di chi li aveva amministrati procedure per lelezione papale modificate: riservata ai cardinali obbligo del celibato per i preti e divieto di ricevere chiese dai laici anche gratuitamente Enrico IV si rese conto che queste modifiche avrebbero portato limperatore a non controllare vescovi e abbazie, importanti per resistere allaristocrazia laica. Il papa Gregorio VII rivendic la suprema autorit del papa nella Chiesa e nella societ cristiana. Dictatus Papae, 1075: lautorit del pontefice era allargata anche allimperatore, che poteva deporre a suo piacimento. Era unidea di monarchia universale del papato, a ci avrebbero dovuto far capo tutti i poteri temporali e spirituali.

Lotta per le investiture: il papa convoc un concilio dove si viet ai laici, pena la scomunica, di investire vescovi o abbazie e agli arcivescovi, pena la deposizione, consacrare chiunque fosse presentato dai laici. Nel 1076 Enrico IV convoc a Worms unassemblea dove depose e fece scomunicare il pontefice con il consenso della maggioranza dei vescovi. Gregorio VII scomunic sia limperatore che i vescovi. Enrico resosi conto di quanto fosse pericolosa la situazione accett do sottoporsi al giudizio del papa, che si mise in marcia fermandosi a Canossa a casa dellamica contessa Matilde, dove attendeva la scorta tedesca senza la quale non osava muoversi. Enrico ritenendo umiliante il suo giudizio in unassemblea pubblica si present a Canossa dove implor il Papa che si rifiut di riceverlo, dopo 3 giorni che limperatore vestito da penitente e con i piedi nudi nella neve attese il suo perdono, lo perdon. Ma Enrico gli si rivolse di nuovo contro e il Papa lo scomunic nuovamente. Enrico convoc due concili, in uno fece deporre il Papa e nellaltro ne fece eleggere uno nuovo, Clemente III, che fece consacrare e da cui fu incoronato imperatore. limpero perse il suo appoggio religioso e fu costretto a cercare appoggio sul piano giuridico. Possibile accordo: divisione dei due ambiti, lautorit religiosa avrebbe avuto lanello e il pastorale per le funzioni spirituali, mentre lautorit politica avrebbe usato lo scettro. 1122 concordato di Worms: compromesso ma a favore della Chiesa, che non avrebbe + tollerato intrusioni dal potere politico nelle elezioni ecclesiastiche, lintervento dellimperatore era possibile solo dopo giuramento di fedelt e investitura dei poteri temporali. In Germania poteva intervenire solo in caso di dissenso fra gli elettori. La Chiesa ribad lesclusione dei laici da ogni decisione per il suo funzionamento, i vescovi venivano eletti da Roma uffici di cancelleria dovevano produrre documenti e lettere che tenevano i pontefici in comunicazione con la politica e i suoi sottomessi, il bilancio pontificio singrandiva grazie alle tasse. Istituto della legazione: prima erano rappresentanti inviati da sovrani o chiese per questioni particolari, poi divennero permanenti. I poteri di questi inviati erano ampi dato che rappresentavano il pontefice. Per le missioni importanti erano usati i cardinali, che erano i collaboratori del papa. La Santa Sede divenne il punto di riferimento della politica europea, influendo sempre con la scusa di difendere e promuovere la fede, ma erano sempre di pi le questioni in cui il papa si sentiva in dovere di intervenire. 15. Rinascita del XII secolo: Gerberto dAurillac aveva viaggiato fino in Spagna, incontrando gli Arabi e iniziando cos lo studio della medicina nelle scuole, anche se lItalia meridionale era la principale fonte di trasmissione della cultura araba e greca. In Francia fioriva lo studio delle arti liberali, quelle del trivio (grammatica, retorica e dialettica) e del quadrivio (aritmetica, astronomia, musica e geometria), ma anche di filosofia e teologia, insieme alla poesia in latino ed in volgare. Centri di rinascita culturale: - monasteri: trascrissero molte opere dei classici che non sarebbero altrimenti giunte fino a noi, Cluny cadde in rovina culturalmente e nella vita monastica - ordini religiosi nuovi: contribuirono poco perch il oro obbiettivo era lascesi spirituale e non la cultura - cattedrali: erano inserite nelle citt che crescevano economicamente socialmente, divennero centri di studi importantissimi: le scuole erano gestite dai vescovi, che lasciavano agli insegnanti una licenza (licentia docendi) ma non vi era un programma di studio n esami finali con titoli riconosciuti al di fuori della scuola.

Nascita delle Universit: create nel XII secolo, erano allinizio associazioni di studenti e professori che volevano esser riconosciuti dalle autorit e avere privilegi economici e sociali, soprattutto per gli studenti pi poveri, ma non era facile e spesso minacciavano di trasferirsi in unaltra citt, con danno per leconomia legata alla loro presenza. Intanto si fissarono dei programmi di studio, dei compensi per i professori e degli esami per conseguire la laurea, cio la licenza dinsegnamento. Il termine universitas indicava la struttura della societ che si occupava dellorganizzazione didattica, lo studium, diviso in 4 facolt: - le Arti: del trivio e del quadrivio - medicina - teologia: non era ovunque, i papi cercavano di far s che fosse esclusiva di Parigi - diritto Nel 1231 Federico II eman le Costituzioni, con cui lo studente avrebbe dovuto presentarsi allimperatore o un suo rappresentante per ricevere la licenza, cosa che gi avveniva a Parigi e a Bologna dove le licenze erano date dal vescovo o il suo cancelliere. Bologna: luniversit nacque nelle scuole laiche di diritto nella met del XII secolo, grazie agli studenti di diritto Ultramontani (che venivano doltralpe) e volevano organizzarsi per tutelare i loro interessi. Inizialmente vi furono 4 universitates scholarium, poi ridotte a 2: quella degli Ultramontani e quella dei Citramontani ( che venivano da varie parti dItalia). E furono loro a regolare i compensi ai professori e decidere i piani di studio. Parigi: nacquero nella cattedrale di Notre Dame che aveva molti insegnanti di prestigio, quindi qui liniziativa fu loro, formarono luniversitas magistrorum che puntava a ridurre il potere del cancelliere che imponeva anche i libri da utilizzare. Padova: nata da alcuni maestri bolognesi seguiti dagli studenti Napoli: per volere dellimperatore Federico II che chiam a insegnare i maestri bolognesi, cercando di attirare studenti con privilegi economici e dando ai suoi il divieto di andare a studiare in altre citt: voleva assumere il controllo del personale da inserire nellamministrazione del Regno di Sicilia che voleva riformare. Fu imitato dai pontefici che si resero conto dellimportanza dellistituzione e cercarono di monopolizzarla a loro vantaggio universit sottoposte ai poteri pubblici da cui i maestri erano stipendiati. Organizzazione studi universitari: - corsi: si tenevano nelle case dei maestri o in sale affittate, le assemblee e gli esami invece si tenevano nelle chiese o nei conventi - insegnamento: basato sulla lezione, dove si leggeva e commentava unopera ritenuta fondamentale che gli studenti seguivano sui loro testi prendendo appunti, e sulla disputa, dove il maestro sceglieva un tema e dava al suo assistente (baccelliere) lincarico di presentarlo agli studenti e rispondere alle loro domande. Il giorno dopo vi era la determinatio, dove faceva la sintesi della lezione precedente e mostrava la sua tesi al riguardo. - Titoli finali: alcuni diventavano maestri, altri facevano carriera o nella chiesa o nellamministrazione pubblica. Nella facolt delle Arti, dopo 6 anni di studio si diventava baccelliere, lesame era svolto davanti a 4 maestri, dopo altri 2 anni di studio se era idoneo arrivava davanti al cancelliere per la licenza. Se voleva diventare maestro in Arti doveva tenere 2 dispute con baccellieri e maestri davanti allarcivescovo da cui riceveva il titolo finale. Alla fine doveva dare un sontuoso banchetto a sue spese, per cui molti si accontentavano della licenza, altri invece puntavano allinsegnamento universitario. - Medicina e Diritto: 6 8 anni di studi - Teologia: 15 anni di studi - Filosofia e Teologia: erano a Parigi Scolastica: cultura filosofica, influenza del pensiero di Aristotele che dava una risposta ai problemi, ma non era compatibile con quello della

Chiesa, che lo contrast. Alcuni monaci vollero provare a conciliarli come Alberto Magno e Tommaso dAquino che tent di unire scienza e fede. Diritto: a Bologna, dove i maestri insegnavano il Corpus Iuris Civilis di Giustiniano. Dovevano trovare nella legislazione e nella giurisdizione romane le soluzioni ai problemi del loro tempo: le loro riflessioni, chiamate glosse, erano a margine dei libri che utilizzavano.

Sviluppo della produzione libraria: i libri erano oggetti rari e di lusso perch scritti a mano, richiedendo anni di lavoro perch allopera degli amanuensi si affiancava quella dei miniatori, che facevano dei libri delle opere darte. Con linsegnamento servivano invece libri poco costosi e maneggevoli dove ci si potevano anche prendere appunti. Allinizio maestri e studenti dovevano provvedere a questo da soli, andando al mercato e rivolgendosi agli stationarii, librai editori. Pecia: sistema che consentiva di avere testi a buoni prezzi. Una commissione di professori approvava i testi ufficiali per linsegnamento, che venivano forniti agli editori. I libri erano per forniti in fascicoli, non interi, chiamati peciae cos che + copisti potessero lavorare contemporaneamente utilizzando una pecia alla volta. libro comune: ampi margini, uso di iniziali e divisioni del periodo per evidenziare bene le parti del testo, erano in pergamena ma si iniziava a scriverli su carta. Scrittura: gotica, ma nellambiente universitario di utilizzavano le litterae scholasticae, segni grafici particolari per ogni facolt. Lingua: sia quella dellinsegnamento che quella dei testi era il latino, questo spiega perch studenti e professori potevano viaggiare tranquillamente, non cera nessuna barriera linguistica. Ma molti laici e clericali non parlavano n capivano pi il latino da tempo ormai, che per era la lingua di cultura. Tra lXI e il XII secolo si diffusero le opere in volgare. In Francia nacquero le lingue romanze: - lingua doil: a Nord - lingua doc: a Sud. Fonte di una raffinata produzione poetica. Il volgare italiano acquist dignit letteraria solo grazie alla scuola poetica della corte siciliana di Federico II. Autori e pubblico del volgare: notai e mercanti. I loro testi erano di solito in latino, ma il pubblico con cui avevano a che fare li costringeva a passare dal latino al volgare e viceversa storiografia cittadina: divennero memoria storica delle loro citt, di cui registravano gli eventi in volgare. Mercanti: conoscevano poco latino, erano pi razionali. Per la loro attivit dovevano scrivere lettere e registri ma cominciarono a scrivere anche per ragioni proprie libri di ricordanze: dove si annotavano le vicende della loro famiglia sia per tramandare la tradizione familiare sia per educare figli e nipoti. Le autorit vollero creare scuole aperte a tutti aumento di coloro che sapevano leggere nuova produzione libraria di costo basso sapere pi diffuso. Laicizzazione della cultura: anche i laici erano diventati produttori e fruitori di cultura, anche se molto religiosa, dato che condizionava tutta la societ medievale. maggiore dinamismo dei laici sul piano religioso nati dal bisogno di avere un proprio spazio sia economico che religioso. Era un fenomeno di massa, che voleva una religione pi perfetta spiritualmente ma non trovava nella Chiesa del tempo un modello che la rispecchiasse. Valdo: ricco mercante di Lione che nel 1170, dopo attenta riflessione sui testi religiosi, rinunci ai suoi beni per distribuirli ai poveri e alle chiese. La novit era che Valdo e i suoi seguaci erano convinti di avere il dovere diritto di predicare il Vangelo. Cercarono di inserirsi e di ottenere

lapprovazione della chiesa ma invano. Furono dichiarati eretici e scomunicati nel 1184 con il decreto Ad abolendam, dove condann anche i Catari, che sempre per il rinnovamento morale avevano una loro dottrina e unorganizzazione ecclesiastica, una vera e propria chiesa alternativa. Credevano nella lotta incessante degli spiriti puri e quella della materia, il cristiano doveva lottare contro la violenza e contro tutto ci che era materiale conducendo una vita ascetica e astenendosi dalla carne. Ordini mendicanti: - Francescani: nacquero grazie a Francesco di Assisi, figlio di un mercante che rinunci alle ricchezze del padre per vivere in povert come Cristo e predicando il Vangelo con lesempio. I suoi seguaci li chiam frati minori per umilt. Dovevano vivere come Cristo, procurandosi il cibo lavorando e mendicando, senza possedere nulla, perch qualsiasi propriet li avrebbe spinti al peccato di avarizia e violenza esperienza di vita diversa dalla Chiesa del tempo che era diffidente, ma venne convinta dallobbedienza di Fra ed i suoi seguaci e perch il papato decise di dare spazio ai movimenti che ne riconoscevano lautorit, approvazione che verr scritta nel 1223 con Onorio III. - Domenicani: nel 1216 Onorio li aveva approvati. Vivevano di offerte e di elemosina, erano molto preparati teologicamente, siccome combattevano contro gli eretici con il loro esempio e con la predicazione quando il papato inizi la lotta alla eresie con lInquisizione, i giudici vennero scelti proprio fra i domenicani. Furono affiancati poi dai francescani, anche se per Francesco il sapere era pur sempre un potere e quindi non rispecchiavano molto il loro ideale di povert. Dopo la morte di Francesco ci furono problemi con Gregorio IX, che non riconobbe nel Testamento le norme a cui si era rifatto Francesco e decise che i francescani avevano solo luso delle case dove stavano, mentre la propriet era della Chiesa. Bonaventura da Bagnorea: rifond quasi il francescanesimo, venne ridefinita la collocazione della Chiesa e della societ, con frati dai compiti pastorali, prima predicando e confessando, poi curando le anime, concorrendo con il clero. Lobbiettivo era quello di mettere fine ai contrasti nati dallinsegnamento di Francesco, ma non ci si riusc: anzi peggiorarono sulla povert, anche per colpa di Gioacchino da Fiore, monaco che prevedeva let dello Spirito spirituali: fedeli a Francesco e alla povert assoluta; conventuali: adattavano la povert allordine e ai compiti che avevano. Nonostante i contrasti i frati minori erano sempre presenti nella societ, con le sedi nelle citt che fingevano da punti di riferimento per gli abitanti. Cercavano luomo, indifferentemente dal suo stato di vita e dal luogo in cui si trovava, preferendo i poveri. 16. Movimento delle paci di Dio: risposta della Chiesa al bisogno di sicurezza di mercanti e contadini impegnati in grandi lavori in un clima di guerra. I vescovi organizzavano assemblee collettive per la difesa dellordine pubblico, dove sincolpavano i signori dei castelli e i loro eserciti di violare la pace pubblica. Contro di loro si misero i signori e i principi contrari alla violenza. Si cerc di garantire la sicurezza proibendo qualsiasi bellicosit la domenica, le festivit e i giorni che le precedevano, norme rispettate solo in parte perch poche volte era possibile punire i trasgressori. Nobilt: coloro che avevano comando e governo nonch funzioni militari. Avevano vari privilegi: niente tasse sulle terre possedute siccome erano la ricompensa per il servizio che davano, niente giustizia dai signori perch avevano tribunali di loro pari, cosa che potevano tramandare ereditariamente. Cavaliere: il giorno prima dellinvestitura doveva passare la notte in chiesa a pregare e sottoporsi a un bagno purificatore, anche se non sempre queste tradizioni erano rispettate perch linvestitura si faceva sul campo di battaglia, ma era un segno di come questi riti militari fossero diventati ora

religiosi. Codice di comportamento cavalleresco: cambi con lavvento dei giovani, che non avendo famiglia e volendo arricchirsi, idearono una vita gioiosa e avventurosa, dove assieme a giostre e tornei vi erano conversazioni amorose e romanzi cavallereschi. Nella realt il loro stile di vita era molto violento, perch erano sempre pronti a mettere a repentaglio la loro vita e quella degli altri. In un concilio si afferm che non era giusto versare sangue cristiano perch era come versare il sangue di Cristo cavaliere come miles Christi, impegnato contro gli infedeli e nellespansione della Cristianit. I rapporti vassallatici si trasformarono in strumenti di governo nei vasti territori, per 2 motivi: - riconoscimento dellereditariet dei feudi - nascita del diritto feudale grazie ai giuristi lombardi che crearono una raccolta di formule e pratiche giuridiche, i Libri Feudorum. sistema feudale: il feudo era ereditario del vassallo a meno che questi non fosse riconosciuto colpevole di tradimento. Col tempo il legame fra signore e vassallo si era allentato cos la cerimonia dinvestitura era solo una formalit. La garanzia del possesso del feudo e la possibilit di allearsi con un signore pi forte diffusero maggiormente i rapporti feudali. I giuristi individuarono nello Stato la base di ogni potere e diritto, quindi nulla era possibile senza esser legittimata dallautorit sovrana. La soluzione era il feudo oblato: terre tenute in allodio che il proprietario donava ad un signore, per riaverle in feudo dopo aver prestato omaggio. Perch? Il proprietario diventando vassallo doveva molti servizi al signore, ma il feudo era ereditario e laiuto militare richiesto era al massimo di 40 giorni, dopodich il signore manteneva lui ed il suo seguito. Col tempo i vassalli non dovettero pi nessun servizio militare. Perch? Il vantaggio era sia per il signore che per il vassallo: il vassallo s legava ad un signore potente che gli chiedeva solo fedelt e un servizio militare o una leggera tassa. Il signore aveva piena autorit sui feudi e consolidava le basi per il suo potere. Origine dei Comuni italiani: le comunit erano composte anche da piccoli e medi nobili, proprietari di terre e campagne circostanti, le funzioni pubbliche non erano solo dei vescovi, ma anche di altri soggetti politici non si riuscivano a eliminare contrasti interni e al diversificarsi delle attivit artigianali e mercantili si aggiungevano gli immigrati dalle campagne, sia contadini che nobili. I nobili si trasferivano per aumentare le loro ricchezze, conservando le loro abitudini di comando che non alimentavano la quiete pubblica. Lotta per le investiture 1080 1120: imperatori e pontefici volevano il sostegno delle autorit locali, per cui elargivano privilegi e concessioni, creando unoccasione favorevole allo sviluppo autonomo delle citt. Milano: con i vescovi indeboliti, le famiglie pi potenti avevano creato delle associazioni per garantire la pace nelle citt, assumendone direttamente il governo magistratura collegiale, chiamata Consolato. Comune consolare: il termine consulares fu usato per indicare il gruppo di famiglie da cui provenivano i consoli, che promettevano di curare gli interessi di tutta la citt, restando in carica brevemente per evitare regimi personali. Arengo: assemblea generale dei cittadini; Collegio dei consoli: aveva il potere esecutivo. Lelezione dei consoli veniva fatta per acclamazione, ma quando nellassemblea vennero ammessi tutti i capifamiglia della citt, lassemblea fu sostituita da 2 organi: il Consiglio maggiore: aveva potere deliberativo; e il Consiglio minore: collaboratori dei consoli, le modalit di elezione divennero diversi a seconda della citt. Le citt comunicavano con le campagne anche grazie allaristocrazia cittadina, che era legata ai signori feudali o agli agenti regi da legami di parentela, riuscendo cos a risolvere pi facilmente i conflitti.

Enrico V non riusc ad assicurare una successione al trono di Germania, cos quando mor i principi elessero un rappresentante della casa di Baviera, che sostituirono alla sua morte con uno di Svevia. Gli schieramenti si chiamarono guelfo (Baviera) e ghibellino (Svevia). Alla fine elessero re il duca di Svevia, Federico, che mostr subito di voler ridare forza allautorit imperiale con qualsiasi mezzo. Indisse una dieta a Costanza dove disse che potere politico e spirituale dovevano collaborare su un piano di parit e rivendic il diritto di elezione dei vescovi tedeschi. Assicur anche di voler sostenere il potere della Chiesa romana, ottenendo la promessa del papa di incoronarlo imperatore a Roma. Programma politico: feudi in Germania ed in Italia per coordinare i poteri signorili, governo saldo sulle terre dipendenti dalla corona con funzionari fedeli,controllo sulla Chiesa tedesca e sulle citt imperiali. Nel 1154 Fede scese in Italia e convoc unassemblea dove gli ambasciatori di Milano portarono una grande somma di denaro sperando di aver riconosciuti i diritti regi che il Comune esercitava da tempo, ma Fede rifiut lofferta e mise la citt al bando. And a Roma dove prima dellincoronazione abbatt il Comune che contrastava il potere politico del papato. Nel 1158 era in Italia alla testa di un grande esercito. Fede convoc unaltra dieta a Roncaglia a cui parteciparono i grandi dottori dellUniversit di Bologna ai quali Fede chiese di elencare i diritti regi con precisione. Era un elenco molto lungo, diritti che i Comuni esercitavano da tempo e che limperatore era disposto a lasciare loro se versassero per essi un tributo annuo e riconoscessero nellimpero la fonte di tutti i poteri. Constitutio pacis: proib leghe fra citt e guerre private. Fede voleva uno Stato dove ogni potere derivasse dallimperatore. grande opposizione dei Comuni e del pontefice Alessandro III: limperatore elesse un antipapa, Milano fu assediata e rasa al suolo, ma tutto ci non sottomise i Comuni. Lega lombarda: lega fra Comuni a cui si aggiunse il pontefice Alessandro III, in onore del quale i Comuni chiamarono Alessandria la citt costruita in posizione strategica. In Germania la situazione era tesa intanto, a causa dei feudatari, quindi torn in Germania, ma sul ritorno fu sconfitto dallesercito della Lega, superiore di numero, cos fece un accordo col pontefice, abbandonando lantipapa e restituendo quel che aveva preso alla Chiesa di Roma. Nel 1183 a Costanza si fece un compromesso dove i poteri dellimperatore erano salvaguardati e i Comuni riavevano i diritti di cui facevano uso da tempo. Dopo la morte di Fede e di suo figlio i Comuni divennero autonomi definitivamente, ci si liber del potere vescovile, estromesso da ogni giurisdizione civile, gli edifici pubblici furono costruiti lontano dalla cattedrale per far vedere la lontananza del potere vescovile e si fece un codice di leggi affidandosi a giuristi e notai. Intanto i contadini erano sottomessi, i signori erano vassalli del Comune e dovevano risiedere in citt almeno una parte dellanno, per esser tenuti sotto controllo. Borghi franchi: insediamenti fortificati dove gli abitanti erano privilegiati perch valorizzavano terre incolte e le difendevano. 2 schieramenti: nobilt e popolo. Podest: doveva eseguire le decisioni dei Consigli cittadini, applicare le leggi e amministrare la giustizia. Guelfi: sostenitori del papa che riconoscevano la Chiesa una copertura per i Comuni rispetto allimperatore. Ghibellini: sostenevano limperatore. Il popolo era tenuto insieme dalla lotta contro la nobilt, ma bastava che la tensione calasse perch litigassero fra loro. I mercanti comunque crearono le societas populi, associazioni private.

Fuoriuscitismo: espulsione dalla citt di elementi perdenti, a cui confiscavano i beni. Ma i fuoriusciti non si arrendevano alla loro sorte. Il risultato delle lotte in molte citt fu la presa del potere da parte del popolo, che affianc la sua societ a quella dei Consigli, dividendo il potere esecutivo fra podest e capitani del popolo. I governi popolari non tutelarono le classi inferiori ed erano rancorosi verso laristocrazia di cui avevano bisogno come supporto. 17. I rapporti vassallatici si diffusero grazie allesportazione in terre dove prima non erano mai stati sperimentarti, come ad esempio i cavalieri Normanni, ma diversi rispetto ai soliti rapporti perch rinnovati da vigore militare e tradizioni di fedelt divisione tra compiti militari dei feudatari e compiti amministrativi dei visconti che consetirono ai duchi di mantenere meglio il potere. I Normanni vennero attratti dallInghilterra, che quando sal al trono Guglielmo il Conquistatore si leg alla Francia, dove giunsero i rapporti vassallatici. In Italia meridionale i Normanni giunsero come piccoli gruppi che volevano fare fortuna, mettendo la loro bravura politica al servizio dei signori in lotta fra loro, attirati dalle prospettive di un paese ricco ma debole politicamente. Contro i Normanni ci si mise papa Leone IX che voleva sottrarre lItalia meridionale al patriarca di Costantinopoli, ma fu sconfitto e fatto prigioniero. Quando fu liberato riconobbe le conquiste dei Normanni in cambio dellappoggio militare e politico. Roberto il Guiscardo avvi la conquista della Sicilia che affid al fratello Ruggero col titolo di conte: lisola era fiorente ma in crisi politicamente a causa dei contrasti fra i signori locali, e questo favor la conquista. Dopo il Guiscardo il figlio di suo fratello, Ruggero II, rivendic il titolo di conte di Puglia e Calabria e si fece incoronare imperatore dallantipapa Anacleto II. Ruggero II organizz il suo regno in base alla modernit, con unefficiente amministrazione entrate fiscali e controllo dellapparato ecclesiastico somigliava + a uno stato bizantino che a uno europeo. Stato feudale: lo era il Regno di Sicilia, se intendiamo uno Stato con rapporti vassallatici e feudatari con poteri pubblici. CROCIATE: hanno le basi nel Concilio di Clermont Ferrand del 1095 dove il papa Urbano II esort chi cera a pellegrinare in Terrasanta per purificarsi dei peccati e aiutare la Chiesa contro gli infedeli. Il papa ebbe successo solo perch la societ voleva espandersi ed era pervasa da uninquietudine religiosa, in particolare il pellegrinaggio al Santuario di Compostela era una tappa importante siccome la Spagna era invasa dai musulmani. I cavalieri che andavano in Terrasanta erano mossi da avventura, desiderio di conquista e spirito religioso. Pietro di Amiens: promosse la crociata dei poveri: numerosi poveri ed emarginati che male armati e senza organizzazione andarono in Oriente a farsi massacrare dai Turchi. Nel 1096 inizi la vera crociata sotto pressione del papa preoccupato per le partenze dei fanatici che minacciavano di sconvolgere lordine sociale e non stavano sotto nessun potere. Lesercito si concentr attorno a Costantinopoli dove limperatore voleva farli ripartire al + presto ritenendoli pericolosi: cos forn viveri e armi ai crociati, avendo restituiti i territori dellimpero e il riconoscimento della sua autorit sulle vittorie dei Franchi. Nel 1099 si conquist Gerusalemme, accompagnata dal massacro della popolazione musulmana ed ebraica.

La presa di Gerusalemme fu sorprendente considerato quanti pochi uomini rimanevano dopo la conquista di un centro importante. I capi infatti volendo avere un proprio dominio si fermavano e lasciavano agli altri il compito di andare avanti. Il primo ad abbandonare lesercito fu il conte di Edessa, poi il principe di Antiochia: vassalli del Regno di Gerusalemme, che fu assegnato a Goffredo di Buglione, che assunse il titolo di avvocato de Santo Sepolcro ma mor entro breve e gli successe il fratello che volle essere re. Templari: ordine monastico militare che oltre ai voti di povert castit obbedienza combattevano contro gli infedeli. Questi nacquero nel 1120, fondando la loro sede dove un tempo sorgeva il tempio di Salomone. Aiutarono anche le citt marinare: i Veneziani erano diffidenti, i Genovesi e i Pisani furono pi utili, ma quando gli stati crociati si formarono anche i Veneziani dettero un aiuto concreto con privilegi commerciali. Riscossa musulmana: con Saladino che cre un sultanato dallEgitto al Tigri, sconfisse i Franchi e conquist Gerusalemme. Federico Barbarossa, il re dInghilterra Riccardo Cuor di Leone e il re di Francia Filippo Augusto si mossero per combatterlo, ma il Barbarossa mor annegando mentre attraversava un fiume, gli altri 2 sovrani non ottennero molto, Gerusalemme rimase ai musulmani. 4 CROCIATA: indetta da Innocenzo III per riconquistare Gerusalemme e ricondurre la Chiesa dOriente sotto lautorit del papa. Leconomia era scarsa, siccome i Veneziani predominavano, gli imperatori tentarono quindi di ridimensionare la loro autorit facendo concessioni anche a Genovesi e Pisani, ma questo mise in allarme Venezia che pens di cambiare il privilegio economico che aveva su Bisanzio in egemonia politica. Loccasione venne con questa crociata, dove i cavalieri si radunarono a Venezia per raggiungere lOriente via mare, ma erano privi dimbarcazioni, che si offr di dare Venezia, in cambio di uno scalo a Zara per combattere gli Ungari e riprendere la citt; fatto questo il doge convinse i crociati a puntare alla conquista di Costantinopoli, per mettere sul trono Alessio, che prometteva grandi ricompense per chi lavesse aiutato. i crociati accettarono, nel 1203 presero Costantinopoli, misero Alessio sul trono che per non riusc a sottomettere la popolazione i crociati presero il governo della citt, la saccheggiarono e fondarono limpero latino dOriente, spartendoselo. Impero latino dOriente: debole per lostilit della popolazione, la speranza di Innocenzo III di riunificare le 2 Chiese sinfranse dato che il patriarca di Costantinopoli non aveva potere n sul clero n sul popolo. Genovesi e Pisani erano insofferenti ai Veneziani disposti a qualsiasi cosa pur di tornare alla situazione precedente alla 4 crociata. Il papa non voleva rinunciare a recuperare Gerusalemme e gli altri luoghi sacri, Innocenzo III prima di morire band la 5 CROCIATA, che per si concluse inutilmente sul Nilo. In Egitto il re di Francia Luigi IX (fatto poi santo dalla Chiesa dopo la sua morte) si concentr per recuperare Gerusalemme, siccome credeva davvero nellideale base della crociata, ma guid 2 spedizioni disastrose: 1. fu catturato col suo esercito e liberati dopo un lauto riscatto 2. fin prima di iniziare perch li colp la peste, che uccise lo stesso re. 18. Immagine del sole e la luna: Innocenzo III dette questa metafora al potere politico e spirituale. Il potere spirituale era superiore a quello politico: come la luna brilla di luce riflessa dal sole, cos il

potere politico deriva da quello spirituale, e tanto pi sono a contatto tanto pi quello politico brilla, pi sono distanti pi si spegne. Innocenzo III era determinato a rendere effettive queste affermazioni: - inizi con il Regno di Sicilia, considerato feudo della Chiesa. La morte della regina Costanza dava al papa loccasione per entrare nel governo. La regina aveva messo il figlio sotto la tutela di Innocenzo III che lo incoron quando usc di minorit. - Poi si concentr sui catari, che con la loro organizzazione ecclesiastica impensierivano le autorit. Erano numerosi nella contea di Tolosa, principato francese autonomo, dove la cultura provenzale fioriva Innocenzo III forn alla monarchia francese loccasione per estendere il suo dominio nel Sud della Francia. I catari uccisero un legato papale, e il papa band una crociata, a cui aderirono coloro che ambivano ai meriti spirituali dei crociati e quelli che avevano la speranza di un ricco bottino stragi e saccheggi. Fine delle crociate da fenomeno religioso a strumento politico del papato. - Nel 1215 indisse il IV Concilio Lateranense, dove si pens ad una strategia per lottare contro le eresie. Restaurazione del potere monarchico in Francia: Filippo Augusto era impegnato a risollevare la monarchia dopo che il padre non era stato capace di non far sposare la sua ex moglie con il re dInghilterra, cos che parte dei territori francesi erano adesso inglesi. Salito al trono cerc si aumentare i contrasti nella famiglia reale inglese, facendosi amico Riccardo (Cuor di Leone) sembrava ci potesse essere pace con lascesa al trono di Riccardo, ma Filippo era troppo preso dai suoi interessi Riccardo durante la crociata in Terrasanta strinse amicizia con un conte in lotta con limperatore Enrico IV, cos al suo ritorno Filippo si schier dalla sua parte. Con la morte di Riccardo e quella di Enrico IV, Filippo rimase lunico sovrano capace di tenere testa a Innocenzo III. Lo scontro fra inglesi e francesi avvenne quando Innocenzo III and contro Ottone di Germania. Filippo augusto lo aiut, nel 1214 a Bouvines si svolse una battaglia pi simile a un torneo, dove i nemici si catturavano senza ucciderli. Filippo impose il riconoscimento dei territori da lui conquistati negli ultimi anni. Dopo aver perso a Bouvines, Giovanni Senza Terra affront la reazione della nobilt e del popolo per le inutili tasse sempre maggiori. Il re era restio a dichiarare il regno feudo della Chiesa, perch in contraddizione con labitudine del monarca di intervenire nelle faccende ecclesiastiche 1215 Magna Charta: carta che i baroni costrinsero a far emettere al re, dove simpegnava a rispettare i diritti dei nobili e degli ecclesiastici, le concessioni dei suoi predecessori, il diritto dei sudditi liberi di esser giudicati da tribunali di loro pari, e lobbligo di non imporre nuove tasse senza lapprovazione i nobili e clero. Di solito si riportano alla Magna Charta le origini del parlamento in Inghilterra, e in effetti era cosa nuova controllare lautorit del sovrano, ma si voleva soltanto garantire la pace limitando gli abusi dei funzionari sul fisco e sulla legislazione. la Charta peggior la condizione di Giovanni Senza Terra che fu sconfessato da Innocenzo III e annull le concessioni da lui operate i ribelli offrirono la corona a Luigi, figlio di Filippo Augusto, ma quando Giovanni mor si prefer dare la corona a suo figlio Enrico III. Fede II, aiutato da vescovi e principi ecclesiastici, riusc a farsi incoronare re di Germania. Ma nel 1213 Fede dovette emanare la Bolla doro, dove rinunciava ai diritti del concordato di Worms di eleggere vescovi e abati. Innocenzo III voleva risolvere il problema della separazione fra corona della Sicilia e corona imperiale, per evitare che la Chiesa rimanesse in mezzo fra i domini di un sovrano fece promettere a Fede che avrebbe rinunciato al trono di Sicilia a favore del figlio Enrico, ma il papa mor e cos Fede si ritenne sciolto dalla promessa, e preso il trono di Sicilia, fece anche dare ad Enrico il titolo di re dei Romani, premessa di quello imperiale. Voleva cos rendere ereditario il titolo imperiale. Il novo papa Onorio III acconsent che Fede mantenesse le due corone dopo la promessa di partire

per la crociata e riconquistare Gerusalemme, precisando comunque che era una concessione straordinaria fatta solo a lui e non trasmissibile agli eredi. Fu incoronato imperatore e si trasfer a Sud, dove trov una dura situazione. Inizi col rivendicare tutti i diritti regi usurpati, i baroni resistettero, ma Fede riusc a mettere i feudatari minori contro i maggiori, disfandosi poi anche di loro. Affront poi i Saraceni, che furono sconfitti e deportati a Lucera dove poterono vivere liberamente, cos che Fede pot sempre contare sul loro appoggio. Cerc poi di facilitare il commercio, favorendo scambi, costruendo porti e dando sicurezza alle strade. Nel 1224 fond a Napoli la prima Universit statale occidentale. Fede pensava di poter governare anche al Nord, cos indisse una dieta a Cremona, le citt preoccupate per i piani dellimperatore ricostituirono la Lega lombarda e chiesero aiuto al papa che cominciava a perdere la pazienza per i continui rinvii da parte di Fede per la partenza della crociata, cos Fede lasci perdere i suoi piani. Morto Onorio III gli successe Gregorio IX, che anche se era amico di Fede gli si rivolse con fermezza imponendogli di partire per la Terrasanta. Fede fece i preparativi ma scoppi unepidemia che decim i soldati e lo stesso Fede ne fu colpito e dovette tornare a curarsi, il papa per non gli credette e lo scomunic. Fede appena guarito riprese i preparativi e part, siccome parlava perfettamente larabo, sintese con il sultano con cui stipul un trattato papa trovava dannosi rapporti stabiliti da Fede con gli infedeli, e indisse una crociata contro di lui. Fede vinse tutti i nemici e arriv ad un compromesso con Gregorio IX, che revoc la scomunica, ma rinunci ad eleggere vescovi e riconobbe al clero meridionale limmunit. 1231 Costituzioni di Melfi: leggi ispirate alla giurisdizione romana e alla legislazione normanna. Fece costruire molti castelli per garantire la sicurezza, punendo gli abusivi e vietando ai feudatari di crearsi fortezze. Politica tedesca: faceva concessioni ai principi per avere il loro favore e poter governare tranquillamente in Italia. 1235 Costituzione di pace imperiale: leggi penali tedesche. Gli si ribell il figlio Enrico che invano implor perdono, ma fu arrestato e condotto in Italia, privato dei suoi diritti che andarono al fratello Corrado. Nel 1237 limperatore si ritenne in grado di imporsi alla Lega lombarda. Ma le sue condizioni di pace furono troppo dure i Comuni resistettero ad oltranza grazie anche al fatto che il papa si sarebbe schierato dalla loro parte siccome era irritato dalla politica di Fede. Gregorio IX inizi a contattare i nemici dellimperatore e coalizzarli contro di lui Gregorio IX riscomunic Federico II sciogliendo i sudditi dal giuramento di fedelt simpegn per contrastare i suoi nemici, chiedendo aiuto ai sovrani europei, avvertendoli del pericolo dei Comuni e del papa, il papa diffamava limperatore dicendo che era lAnticristo e gli metteva contro domenicani e francescani. Piano militare: rivolte e congiure in Germania e Italia meridionale, molti Comuni passavano al partito guelfo, tra cui Parma, sotto le cui mura Fede si fece sorprendere per la sua passione di caccia con i falchi, ricevendo molte perdite. Nel 1250 Fede muore e viene sepolto a Palermo. Il Regno lo eredit il figlio Manfredi, ma il papa era determinato ad eliminare la dinastia sveva dal trono cos chiam contro di lui Carlo dAngi che lo sconfisse. Il cambio di dinastia non fece soffrire lisola, dato che il nuovo re prosegu con lopera degli Svevi. Reconquista: opera guidata da desiderio dindipendenza e forte sentimento religioso. Fra il X e lXI secolo con la crisi del califfato di Cordova la voglia espansiva aument reconquista diventa unimpresa politica e religiosa carattere di una crociata Normanni e Francesi vengono a combattere i musulmani. I re cristiani si accontentavano di sottomettere la popolazione musulmana in cambio di tributi annui, ma potevano comunque vivere con le loro leggi e la loro religione, ovviamente avevano restrizioni di sicurezza, dovettero abbandonare le citt, per

cui i cavalieri vennero delusi dalla politica spagnola interessata solo ai propri resoconti. Gli Stati spagnoli: nella met del 200 la reconquista era conclusa, i musulmani stanziavano in un territorio vicino alla Sierra Nevada ove rimasero come tributari del re di Castiglia. Lemirato di Granata era per un luogo fiorente per commercio e cultura, che i sovrani di Castiglia non rinunciarono mai di conquistare, ma senza mai riuscirci. 3 stati cristiani: - Castiglia - Aragona - Catalogna il carattere di guerra aveva permesso alla popolazione urbana di avere grande autonomia. Grandi nobili ebbero la fortuna di grandi patrimoni dati dal ricevere terre dai sovrani. 19. Principato di Kiev: i Vichinghi si muovevano su 2 vie commerciali, una che arrivava al Mar Caspio laltra al Mar Baltico. Le popolazioni slave li chiamavano Rus, si stabilivano vicino a mercati frequentati dagli arabi cercando miele e pellicce sottomisero le popolazioni locali, creando il principato di Kiev. Strinsero rapporti commerciali con Bisanzio. Vladimir: volle unire le popolazioni sotto un culto comune, si battezz e si convertirono al Cristianesimo, la Chiesa russa era controllata dal metropolita di Kiev, scelto dal patriarca di Costantinopoli. A met dellXI secolo questo principato cominci a decadere per colpa dei continui attacchi alle frontiere e per il declino del commercio russo dopo la ripresa dei traffici mediterranei, senza togliere le lotte dinastiche, unite allabitudine di dividere il regno tra i figli del principe. Gengis Khan, aka Temugin: grande guerriero che militarizz i nomadi e i pastori, lanciandosi alla conquista del mondo. Riusc a valorizzare la tradizione guerriera e a trasformare delle trib in contrasto fra loro in una nazione unita sotto un solo re e rispondente ad una sola legge, in tempo brevissimo. Popolazioni sottomesse: se si arrendevano potevano trarre profitti economici, se resistevano venivano distrutte. poi fu loro imposta unamministrazione affidata a funzionari mongoli che prelevavano gli artigiani + abili per portarli in Mongolia e aumentare di livello la produzione locale. La morte di Gengis Khan non fren lespansione dei Mongoli, che finirono di conquistare Cina, Corea e Persia. Nel 1242 per cominciarono a ritirarsi dallEuropa, continuando invece in Egitto dove per nel 1260 vennero sconfitti dai Mamelucchi, mercenari turchi al servizio del sultano, a causa dei contrasti nella famiglia di Gengis Khan e della resistenza dei nemici. 4 grandi imperi, il maggiore era quello che comprendeva Mongolia e Cina, comandato dal Gran Khan, che raggiunse il suo splendore quando fu governato da Kubilai, che trasfer la capitale a Pechino. In Cina i Mongoli si convertirono al Buddismo, e s sparse la voce che si volessero convertire al Cristianesimo, cos il papa mand dei missionari, seguiti poi da domenicani e francescani inviati dal re di Francia che sperava in unalleanza contro gli Arabi. Ma non cu furono effetti n sul piano politico n su quello religioso, rimasero vicini al Buddismo. Anche i mercanti italiani andarono alla corte del Gran Khan, nella speranza di raggiungere i luoghi di produzione di seta e spezie, poterono viaggiare con sicurezza grazie al pieno controllo che i Mongoli avevano del territorio. Niccol e Matteo Polo: raggiunsero a Pechino Kubilai, tra il 1261 e il 1268, dopo 3 anni vi tornarono, stavolta col figlio di Niccol, Marco, che rimase 17 anni alla corte del Gran Khan, guadagnandosi la sua fiducia e andando cos in missioni diplomatiche. Riusc cos a raccogliere

molte informazioni di usi e costumi nonch organizzazione politica ed economica della Cina nel 1298, prigioniero di Genovesi e Veneziani dopo una battaglia navale, scrisse il Milione, le sue memorie, che aliment le voci sullOriente come paese delle meraviglie. Orda doro: ultimo impero conquistato da Gengis Khan, ebbe una sua autonomia distaccandosi dal mondo mongolo e unendosi a quello islamico mediterraneo. Nel 1147 si parla di Mosca, che era un villaggio fortificato ai piedi di un castello (il Cremlino), col tempo acquist maggiore rinominazione grazie al traffico fluviale che consentiva la sua posizione. Dopo la conquista dei Mongoli crebbe dimportanza, dato che i Vichinghi si trasferivano al Nord per sottrarsi al loro dominio e Mosca offriva buon riparo con boschi e paludi. Nel 1380 i Tartari furono sconfitti sul Don dal principe Dimitri, ma tornarono e saccheggiarono Mosca, costringendo i sovrani a riconoscere il khan, ma dopo che lOrda doro si fu indebolita i principi di Mosca ripresero il governo del territorio, risollevandolo. 20. Allinizio del 1300 in Europa si rallentava la crescita della produzione: - poche opere di dissodamento che guadagnavano coltivazioni - crescita demografica aveva obbligato a mettere a coltura terre che dopo aver esaurito la fertilit diventavano improduttive, come le terre coltivate a maggese per i pascoli, esaurite per mancanza di bestiame che producesse concime - carestie mortalit calo della natalit - catastrofi naturali: mareggiate, inondazioni, piogge crisi di sussistenza fermarono crescita della popolazione e le resero deboli per le epidemie equilibrio fra popolazione e risorse delicato nelle citt: i contadini vi cercavano rifugio peggioramento condizioni igieniche delle citt dilagazione epidemie e contagi 1348 morte nera: la peste bubbonica, con effetti paragonati al diluvio universale. Divenne endemica in Europa, anche se in realt non sempre era peste, ma gli effetti erano gli stessi siccome la popolazione era molto debilitata e quindi poco immune alle malattie. Unaltra catastrofe fu la guerra. LItalia meridionale fu la prima ad esser coinvolta in una battaglia di mercenari dove lobbiettivo era distruggere il nemico partendo dalle sue risorse, finendo ad essere una guerra economica. Truppe mercenarie: frutto dei feudi, capeggiate da piccoli o medi nobili che i patrimoni, tramandati ereditariamente assottigliandosi sempre +, non consentivano + una vita decorosa. Eserciti feudali: professionisti di guerra, davano il loro servizio solo dopo concessione di un feudo poco consistenti ed instabili, poco controllabili dato che erano formati da guerrieri che rispondevano solo al proprio capo. Eserciti comunali italiani: erano un recupero della tradizione militare germanica, ma andarono in crisi quando i Comuni divennero meno democratici disarmo del popolo. Milizie mercenarie: costose per avere i guerrieri di prestigio pi tasse precariet finanziaria difficolt di pagare i soldati incontrollabili se non erano pagati esasperazione della popolazione: Petrarca rattristato dal comportamento dei mercenari che o passavano da una parte allaltra o inscenavano finte battaglie con i loro colleghi dal lato opposto. Rivolte contadine e tensioni sociali: causate da guerre e carestie. - chi considera tutto questo come un fatto casuale legato a eventi chiari come carestie e tasse - chi lo considera invece come normale conseguenza delle condizioni di vita dei contadini: precaria e resa pesante dai pesi dei signori, spaventati per il disagio economico. Jacquerie francese nel 1358: i contadini volevano ridurre i privilegi e il potere della nobilt, ma i nobili li sottomisero, non si sa se sia servita a qualcosa e i nobili si siano moderati.

Rivolta inglese del 1381: part dai contadini e coinvolse artigiani e salariati, il tutto per le tasse ingenti a causa della guerra contro la Francia che triplic la poll tax (tassa vigente su uomini e donne dai 14 anni in su, indipendentemente dal reddito). Il re concesse unamnistia generale. Nel 1462 in Catalogna: la popolazione era diventata serva della gleba, poteva abbandonare le terre solo pagando un riscatto, venne sostenuta dalla monarchia in lotta contro la nobilt. Rivolte degli operai dellindustria tessile: - mancanza d tutela sindacale, dato che non potevano organizzarsi in associazioni di mestiere come chi lavorava nelle Arti - produzione di grosse quantit di panni per lesportazione, legata allandamento del mercato, in caso di poca vendita ci rimettevano i salariati, che non riuscivano, con i loro risparmi, a superare momenti brevi di disoccupazione - sovrapproduzione tensioni e scontri 1371, Siena, sommossa del Bruco: i rivoltosi tentarono di prendere il potere, ma incapaci di gestirlo vennero travolti dalla reazione dei mercanti imprenditori governo limita potere dei padroni. 1378, Firenze, rivolta dei Ciompi: chiamati cos in senso dispregiativo perch sempre unti e malvestiti per colpa del loro lavoro. Chiesero aumenti e concessioni, ma crearono anche unarte di operai tessili che li tutelasse e li alleasse nel governo della citt con le arti minori. Si crearono 3 nuove arti e si ebbe la presenza di tutte le arti nel governo della citt. Ma questo non risolse i contrasti fra padroni e salariati: i padroni chiusero le loro botteghe, ridussero la produzione facendo sparire la materia prima. Si ruppe lalleanza con le arti minori e i Ciompi dovettero vedersela da soli contro i datori di lavoro. Di solito, mentre un settore produttivo cadeva, un altro fioriva. A Firenze, alla crisi dellindustria tessile si contrappose il fiorire di quella serica, che richiedeva meno manodopera, ma pi qualificata. In altri settori la riduzione demografica cre un aumento dei salari, Venezia acquist il dominio assoluto delle spezie dopo il declino di Genova. Scarsit di moneta circolante: fren la ripresa delleconomia. Era metallica, quindi poco disponibile. Lo sviluppo economico portava al lusso di chi se lo poteva permettere e dei luoghi religiosi, e molto materiale prezioso era usato per oggetti e non per monete, cos molte zecche erano in difficolt. Le autorit cercarono dimpedire lesportazione di oro e argento, nei momenti di crisi maggiore i governi se la prendevano con i mercanti italiani, sia perch accusati di imbrogliare con le loro pratiche, sia perch in qualit di agenti fiscali del papa erano incolpati di esportare le somme delle decime papali destinate alla curia romana. 21. Rex in regno suo est imperator: aveva due ostacoli. - il papato, che aveva paura di perdere la sua influenza sulla vita politica occidentale - laggravarsi dei conflitti che faceva sentire ad alcuni (Dante Alighieri) la necessit di unautorit suprema che assicurasse pace e giustizia Il papa Bonifacio VIII, della famiglia Caetani, era stato eletto con lopposizione della famiglia dei Colonna, in lotta con i Caetani, e con quella degli ordini mendicanti, che volevano un ritorno della Chiesa ai valori evangelici. Prima della sua elezione una speranza ci fu con Celestino V che per abdic presto per esser impossibilitato a soddisfare le aspettative degli altri, aprendo la strada al cardinale Caetani. Questo abbatt i Colonna, nel 1300 poi indisse il Giubileo, concedendo lindulgenza plenaria a tutti quelli che avrebbero visitato le tombe dei santi dopo essersi confessati. Firenze: il papa sinser ottimamente, aiut i Neri, famiglie dei grandi operatori economici legate al papato, a prevalere sui Bianchi, che voleva una politica pi indipendente da Roma. Vittima

ricordata fu Dante che venne esiliato quando i Neri vinsero. Francia: Filippo il Bello aveva riordinato lo Stato, imponendo al clero dei tributi che non erano stati confermati dalla Santa Sede compromesso: il re poteva tassare il clero in caso di grave necessit senza il consenso di Roma. Ma dopo poco riprese la lotta dato che Filippo imprigion un vescovo amico del papa, che annull il compromesso fatto in precedenza e nel 1302 eman la Bolla Unam Sanctam: affermava la sottomissione al pontefice di ogni creatura umana e quindi di ogni autorit politica. Il simbolo delle 2 spade, potere temporale e spirituale, era propriet della Chiesa, il fatto che ne abbia affidata una ai laici non voleva dire che avesse rinunciato alla sua superiore autorit. Filippo il Bello pens di trascinare il papa davanti ad un tribunale francese, compito di cui si incaric Guglielmo di Nogaret, un collaboratore giuridico, che raggiunse il papa ad Anagni, ma la popolazione insorse e liber il papa. La condanna fu generale, ma la morte di Bonifacio permise a Filippo di aver controllo sul papato, che da Roma si spost ad Avignone con Clemente V, che temeva di non esser ben accetto da Roma, dove il papato rimase dal 1309 al 1376. Dopo Fede II in Germania nel 1308 divenne re Enrico VII che cerc di riunire alla monarchia la corona imperiale, scendendo in Italia per essere incoronato, entusiasmando chi come Dante vedeva in lui una speranza di pace e giustizia. Teoria dei 2 soli di Dante: due autorit uguali ed indipendenti, papa ed imperatore, che come 2 soli dovevano guidare gli uomini rispettivamente verso la salvezza eterna e la giustizia terrena. Ma Enrico VII fall, il suo successore Ludovico il Bavaro non si cur della scomunica del papa e nel 1328 si fece incoronare imperatore mostrava di agire in base alle teorie di Marsilio da Padova, che nel Defensor pacis si rifaceva ad Aristotele e alla sua teoria distinto naturale delluomo a vivere in societ, dove il potere politico era derivato da Dio, ma acconsentito dal popolo, che delegava il principe a dare pace e giustizia. Nella Chiesa lautorit appartiene ai fedeli, espressa nel concilio, che ha pi autorit del papa. Il principe quindi non ha bisogno di esser legittimato dal papa, anzi ha limpegno di occuparsi dellorganizzazione della Chiesa, convocando concili e intervenendo nellelezione del papa. Nel 1356 Carlo IV eman la Bolla doro, con cui si stabiliva che lelezione del papa fosse diritto di 7 elettori, 3 ecclesiastici e 4 laici. In Inghilterra Enrico III cerc di eliminare le concessioni del suo predecessore rivolta baroni rafforzamento delle direttive della Magna Charta: al Consiglio furono chiamati anche 2 rappresentanti della piccola nobilt e 2 borghesi di ogni citt direttamente dipendente dalla corona il Consiglio si fece chiamare Parlamento, riunendosi spesso, si divise in una Camera dei pari (grandi nobili ed ecclesiastici) e una Camera dei comuni (piccola nobilt, basso clero e cittadini). Il re inglese, siccome era proprietario di territori francesi, veniva a trovarsi come vassallo del re di Francia, che si sentiva impedito ad esercitare i suoi diritti su un vassallo tanto potente; in pi cerano le Fiandre, legate come vassalli alla Francia ma economicamente allInghilterra; e la Scozia, che gli inglesi volevano controllare mentre i francesi volevano rimanesse autonoma per non accrescere la potenza dei rivali numerosi conflitti fra i 2 regni riuniti tra il 1337 ed il 1453, Guerra dei Centanni. Tutto inizi con la scomparsa della dinastia dei Capetingi a causa del figlio di Filippo il Bello che mor senza eredi. Il trono fu rivendicato dai figli di un fratello e di una sorella di Filippo il Bello, Filippo di Valois e Edoardo III. Siccome gli Stati generali avevano deciso di escludere dal trono i discendenti in linea femminile, fu scelto Filippo di Valois. Allinizio della guerra prevalsero gli Inglesi e la peste nera insieme allandamento della guerra creavano scontri sociali violentissimi pace di Bretigny nel 1360: il re inglese rinunciava ai diritti sul trono francese, ma riceveva piena autorit su un terzo del territorio francese. Nel 1369 ripresero le ostilit, piccole battaglie locali volte a logorare lesercito nemico che non essendo nel proprio territorio aveva difficolt di approvvigionamento gli inglesi dovettero

lasciare molti territori conquistati con la pace di Bretigny. Sia in Francia che in Inghilterra il potere era scosso da lotte sociali e crisi dinastiche, sul trono inglese ora vi erano i Lancaster con Enrico V che strinse unalleanza col duca di Borgogna contro i Francesi. Trattato di Troyes, 1420: Carlo VI dovette accettarlo perch caduto prigioniero, diseredava il figlio e passava il diritto al trono ad Enrico V. Giovanna dArco: pastorella dello Champagne animata da forte spirito patriottico, disse di avere delle visioni dove Dio le avrebbe ordinato di salvare la Francia dagli invasori e restituire il regno al legittimo sovrano. Si present dal delfino Carlo e si fece affidare la guida dellesercito, liberando molti territori dai francesi. Pi la nomea della Pulzella si diffondeva pi arrivavano uomini a combattere per lei, ma Giovanna fu fatta prigioniera e condannata al rogo per stregoneria. La sua scomparsa non ferm i Francesi che riconquistarono Parigi e il centro della Francia. Nuove tecniche militari: la cavalleria pesante era considerata unarma risolutiva i guerra, per cui allinizio la Francia appariva pi forte dellInghilterra. Ma cerano alcune novit: - arco lungo: inglese, a ritmo veloce lanciava frecce molto penetranti, era larma dei contadini liberi, direttamente soggetti al re e molto + numerosi che in Inghilterra - nuovo rapporto fra cavalieri e fanti: i cavalieri scendevano da cavallo aiutando i fanti, per poi risalire in sella e piombare sullesercito nemico quando si ritirava per scampare alle frecce Unorganizzazione del genere non era facilmente esportabile in Francia, dove si erano costretti i contadini a pensare solo alla terra, lasciando i nobili a combattere e gli ecclesiastici a pregare. Anche i balestrieri genovesi erano inutili perch anche se erano i migliori nel campo, il tempo di ricarica di quell arma era troppo lungo rispetto agli arcieri. Fanteria svizzera: massicci quadrati di uomini con lunghe picche dove la cavalleria sinfrangeva. Era il frutto della consapevolezza di contadini e pastori di essere inferiori rispetto ai cavalieri nobili, sopperendo ad essa con il numero che consent non solo di resistere allattacco della cavalleria pesante, ma anche di attaccare. Solo e monarchie potevano mantenere un esercito stabile meno potere ai baroni che non potevano ribellarsi arroccandosi nei castelli indifesi davanti ai cannoni. Restaurazione potere monarchico in Francia e in Inghilterra: Francia: esausta dalla Guerra dei Centanni ma si riprese in fretta grazie al patriottismo nato nel conflitto contro gli Inglesi il re pot riformare lamministrazione e le finanze che consolidarono la sua autorit. Riforme militari: mise molte compagnie di cavalieri e arcieri nel regno, cos da non dover ricorrere alle truppe mercenarie, molto costose e poco affidabili. Inghilterra: dopo la Guerra la monarchia era debole aristocrazia al potere divisa in 2 schieramenti che entrarono in guerra, chiamata Guerra delle 2 Rose siccome gli York avevano come stemma un rosa bianca e i Lancaster una rosa rossa. Vinsero gli York, ma dopo breve tempo Enrico Tudor arriv al trono e cerc di sottrarsi allautorit del Parlamento, indebolito dai vuoti causati dalla guerra e dalle lotte dinastiche. Penisola iberica: il primo dei 3 regni di Portogallo, Castiglia e Aragona a superare le criis dinastiche fu il Portogallo. Giovanni I sostenne le attivit marinare agricoltori e pastori si trasformano in mercanti e marinai. Il suo successore Alfonso V, con laiuto di marinai italiani, circumnavig lAfrica per raggiungere lOceano Indiano e controllare il commercio delle spezie. Nel 1487 Armando Diaz doppi il Sud Africa, che venne chiamato Capo d Buona Speranza, una nuova via oceanica verso Oriente. Castiglia: la nobilt sinsinu nelle dinastie,, la situazione miglior con le fratellanze create dalle citt per avere una posizione maggiore nei parlamenti spagnoli e dare la possibilit alla monarchia di bilanciare il potere dei nobili.

Aragona: acquis il controllo delle Baleari, della Sicilia, della Sardegna e di Valencia. La conquista della Sardegna inizi nel 1323, e si complic con lentrata d Genova che preoccupata per lavvento aragonese, intervenne con pirateria e aiutando i Sardi. Vinsero, ma non riuscirono ad impedire il controllo aragonese sullisola. Con queste conquiste si instaur un vero impero marittimo con 2 aspetti: - pattismo: concetto del patto come regolatore dei rapporti fra re e sudditi; - delega dei poteri: poteri dati ai funzionari a seconda delle regioni che dovevano controllare. Questo equilibrio fra re e sudditi per non imped il nascere di una grande guerra civile, ma Giovanni II riusc a sistemare le cose facendo sposare il figlio Ferdinando con Isabella di Castiglia. Questo matrimonio non fuse i 2 regni, ma i re cercarono di attuare la stessa politica per non creare troppe differenze, e cercarono di far nascere uno spirito nazionale spagnolo, puntando sulla religione: gli Ebrei dovettero scegliere fra lespulsione o la conversione e i musulmani controllavano ancora tutta lAndalusia si punt allevangelizzazione, anche i musulmani dovettero scegliere se convertirsi o essere espulsi. Scoperta dellAmerica di Cristoforo Colombo: nel 1492 Cristo ottenne dai sovrani spagnoli il titolo di ammiraglio e governatore delle terre eventualmente scoperte, oltre ai finanziamenti necessari. 22. Battaglia di Benevento, 1266: Carlo dAngi conquist il trono di Sicilia con lappoggio del papa Urbano IV, che aveva 2 obbiettivi: - rendere effettivo il feudo che sottometteva il meridione alla Chiesa romana; - avere un sostegno politico militare per controllare le forze guelfe dellItalia settentrionale. Ma Carlo voleva pi che altro conquistare Costantinopoli usando il Regno di Sicilia. contrasti con il papa: quando Benevento fu saccheggiata, siccome era sotto autorit papale, in pi per lamentele degli abusi dei funzionari del re e delle tasse troppo alte la rivolta part dalla Sicilia arrivando fino in Campania. La repressione di questa rivolta port al rinnovo dei feudatari con cavalieri francesi che nonostante gli sforzi del re non furono ben accetti dal papato. Rivolta del Vespro, 1282: insurrezione scoppiata a Palermo il luned di Pasqua, dopo lo scontro allora del vespro fra giovani siciliani e soldati francesi accusati di aver dato fastidio ad una nobildonna palermitana. Re Carlo stava preparando la spedizione per la conquista di Costantinopoli. Non si sa se il re dAragona avesse fomentato questa rivolta, siccome aveva diritti al trono di Sicilia dato il suo matrimonio con la figlia di Manfredi, ma sicuramente gli dava una buona occasione per espandersi nel Mediterraneo, sostenuto dalla feudalit e dalla borghesia, mentre Carlo era solo, senza mercanti interessati agli sbocchi commerciali come quelli del re aragonese. 1295 trattato di Anagni: con cui il papa Bonifacio VIII venne in aiuto dei Siciliani, dove il re dAragona in cambio dei regni di Sardegna e Corsica, lasci quello di Sicilia agli Angioini. Ma i Siciliani si ribellarono e offrirono la corona al figlio del re dAragona, cos nel 1302 il papa intervenne di nuovo col trattato di Caltabellotta dove Fede III fu riconosciuto re di Trinacria, cio dopo la sua morte il regno sarebbe tornato agli Angioini, invece dopo la sua morte il regno rimase ancora aragonese. La corte angioina di Napoli: dopo la rivolta del Vespro Carlo dAngi rinunci ad espandersi nel Mediterraneo e rischi addirittura di perdere il regno, dato che il futuro re Carlo II lo Zoppo ingaggi una battaglia navale nel golfo di Napoli dove fu sconfitto e fatto prigioniero, mentre i Napoletani uccidevano i Francesi. Il re torn e super la crisi, e proprio dal pericolo mortale corso si risollev, sostenuto dal papato e dagli uomini daffari fiorentini, che misero a disposizione ingenti somme e furono ricompensati con privilegi e concessioni.

accelerazione delleconomia meridionale Napoli centro di cultura basilare, fiorente, rinnovata urbanisticamente. Et doro: con Roberto il Saggio che chiam alla sua corte moltissimi esponenti letterari e artistici, come Giotto, Petrarca e Boccaccio, stando attento anche alla religione, da lui poterono trovare aiuto infatti i francescani che tanto richiedevano i valori evangelici dalla Chiesa del tempo. Sviluppo autonomie cittadine: molti Comuni avevano perso al loro autonomia politica al Nord, al Sud le amministrazioni si sottraevano sempre di pi al controllo dei funzionari regi passando a organismi politici elettivi contrasti fra le famiglie per il controllo delle amministrazioni scontri armati o cacciata della parte perdente (fuoriuscitismo). Nei Comuni del Sud, chiamati Universit, cera la divisione tra Universit dei nobili e quella dei popolani, a causa dei contrasti per le tasse sui beni e gli immobili atti di guerra. I nobili non pagavano le tasse perch volevano esser privilegiati e perch le tasse erano sempre pi pesanti man mano che crescevano i dazi, cio i tributi alle amministrazioni locali. Nellinsieme il ruolo dei Comuni nello Stato angioino crebbe sempre di pi, soprattutto quando la monarchia sindeboliva. Arriv al trono Giovanna I, nipote di Roberto, che per proteggerla la fece sposare con il figlio del ramo primogenito della famiglia, Andrea. Il suo assassinio dette al fratello del morto, il re dUngheria, loccasione per invadere il regno. Verso Napoli non incontr ostacoli, ma la sua presenza scaten lodio che fece cadere la citt in disordini, il ritiro degli Ungheresi permise di restaurare il regno, ma ormai la monarchia era indebolita, la regina non aveva eredi diretti, alla fine scelse Luigi dAngi, fratello del re di Francia, cui per si contrappose il nipote Carlo Durazzo che simpadron di Napoli e uccise la zia, ma fu assassinato a sua volta. Il figlio tent di sedare la guerra civile scatenata dai sostenitori di Luigi dAngi, gli successe la sorella Giovanna II che adott Alfonso V dAragona. Sicilia dopo i Vespri: non torn pi agli Angioini, ma i tentativi dei sovrani di Napoli dimpadronirsene costrinsero i re a restare sempre in costante guerra debolezza con i baroni, indispensabili per i finanziamenti. Con il re Federico IV si divise in due il regno, orientale ed occidentale, controllato dalle rispettive 2 fazioni di baroni, alla sua morte il trono fu occupato dalla figlia Maria che venne poi rapita dal re dAragona, per darla in sposa al nipote Martino, che giunse in Sicilia al comando di unarmata e divise la politica dellisola in un Parlamento a 3 bracci: nobilt feudale, clero e citt, con la facolt di proporre leggi. Morto Martino lisola non sar pi indipendente, ma sempre sotto il controllo aragonese, con Alfonso il Magnanimo. Alfonso il Magnanimo: eredit la Sicilia dal padre, ebbe il Regno di Sardegna con il denaro e conquist Napoli da solo. Dopo che la regina lebbe adottato gli prefer Luigi III dAngi guerra fra i due e vinse Luigi che si insedi a Napoli. Morti sia Luigi che Giovanna, Alfonso rivendic i suoi diritti, ma fin prigioniero dellalleato degli Angi, il duca di Milano. Ma riottenne la libert e convinse il duca ad allearsi con lui: riconquist cos il regno e simpadron di Napoli. riunione del Regno di Sicilia dopo lentrata trionfale di Alfonso in citt, dove stabil la sua residenza. Alfonso rinnov il regno, fece di Napoli un centro di cultura importante e lasci al figlio Napoli, mentre al fratello destin gli altri regni, compreso quello siciliano. 23. Crisi degli ordinamenti comunali: instabilit delle istituzioni e incapacit di far s che le lotte per il potere non pregiudicassero la politica superate. FERRARA: qui le lotte per il predominio si erano concluse a favore degli Estensi, che avevano

reso saldo il loro potere attraverso sostegno delle famiglie aristocratiche e su un gran patrimonio da cui prendevano i feudi da dare in concessione per aumentare i propri sostenitori, che avevano lobbligo militare di sedare i tumulti nella citt. Ezzelino da Romano: appartenente ad una famiglia con grandi patrimoni e vassalli in Veneto. In passato gli storici avevano accentuato i metodi terroristici usati per mantenere il potere finch non fu ucciso in battaglia dai suoi nemici a Cassano dAdda, adesso per si fa notare che il suo potere era basato sui suoi sostenitori dispersi in molte citt, altrimenti non si spiega la fedelt di citt anche quando stava tramontando o la durata del suo dominio. Nascita della signoria: perch riconosciuta come il governo pi adatto alle esigenze della societ. VERONA: Mastino della Scala fu successore di Ezzelino, e con lui si fece apparentemente un ritorno al regime comunale, dato che prese il titolo di podest e poi di capitano di popolo. Quasi ovunque i Comuni si svuotarono di contenuto, Mastino arriva al potere sostenuto dia mercanti, che per avere pace e stabilit politica si misero sotto la tutela di un signore. MILANO: presero il sopravvento i Visconti, che ebbero grazie ad un loro esponente il titolo di vicario dellimperatore potere non pi basato sui cittadini, ma sul consenso di unautorit maggiore. Cento anni dopo i Visconti ricevettero il titolo di principe e duca signoria autonoma anche dallimperatore. In Toscana ancora per tutto il 1300 i Comuni andarono avanti e si ricorse alla signoria solo per brevi periodi. Firenze: in crisi per lotte e rivolte dei salariati dell'industria tessile colpita dall'economia. Gualtieri di Brienne s'impadron del potere e pens di crearsi una propria signoria eliminando dal governo i nobili e chi li sosteneva: tutto questo avrebbe portato al disarmo di tutti i gruppi sociali, ma era troppo per una citt come Firenze legata ancora moltissimo alle tradizioni, cos Gualtieri fu cacciato. Formazione di regimi oligarchici: il popolo al governo del Comune aveva creato ampi spazi di politica che la societ non si poteva permettere dato che era ancora influenzata dall'aristocrazia anche se aveva sviluppato commerci e produzioni. Ecco perch alcuni nobili si schieravano col popolo e anche mercanti e banchieri per ascendere economicamente seguivano la strada della cavalleria. Ma i legami fra borghesi e aristocratici, aiutati anche da matrimoni misti, non servirono ad abbandonare la razionalit e lordine mercantile, anzi crearono un patriziato cittadino chiuso allascesa delle altre famiglie, con gusti di lusso e mecenatismo. Venezia: la sua economia era basata sul commercio e sulle finanze cos non conobbe mai momenti di crisi per salariati e piccoli artigiani. Ma proprio a Venezia il ceto aristocratico borghese si chiuse 1297 Serrata del Maggior consiglio: laccesso al governo era riservato alle famiglie che gi ne facevano parte nei 4 anni precedenti, altrimenti solo su proposta del doge. Firenze arriva alla Signoria: dopo aver cacciato Gualtieri i nobili chiesero e ottennero la revoca degli Ordinamenti di giustizia, ma mostravano di voler spadroneggiare nel governo e cos vennero reinstaurati gli Ordinamenti, mirando solo ai grandi nobili pericolosi. 500 furono ammessi al governo, creando cos un patriziato cittadino poco solidale. Problemi: crescita del debito pubblico per le spese militari dellespansionismo degli Stati vicini, crollo delle banche, peste nera ed epidemie, rivolte dei salariati. Queste rivolte portarono alcune famiglie ad aiutare il popolo minuto rivolta fallita coesione patriziato cittadino. I Medici rischiarono grosso perch Salvestro si era esposto pubblicamente come difensore del popolo minuto, ma si salvarono grazie alla divisione nella famiglia, siccome alcuni rami si erano schierati con la fazione vittoriosa, Salvestro venne esiliato, ma non gli vennero confiscati i beni Medici rimasero potenti.

Albizzi: schierati contro i rivoltosi, potevano governare la Signoria. Il capo Maso si alle con altri capi di spessore politico riforme dove le cariche pubbliche erano riservate ai loro partigiani. Ma gli oligarchi erano divisi fra chi voleva restare alle vecchie tradizioni e chi invece non voleva abbandonare lebbrezza di un proprio potere, e le cose peggiorarono ancora di pi con il figlio di Maso, Rinaldo. Intanto i Medici erano impegnati ad accrescere le loro ricchezze e aumentare il loro prestigio come banchieri mercanti. Lautore principale delle fortune fu Giovanni che seppe cancellare il ricordo del suo antenato senza per perdere le simpatie che la famiglia aveva sempre avuto nella piccola e media borghesia. Il figlio Cosimo viaggi moltissimo allestero e si dedic agli affari il patriziato era in difficolt economica e cera una corrente moderata che voleva dare a Cosimo un ruolo influente nel governo grazie alla sua bravura negli affari e nelle relazioni con i capi di altri Stati. Rinaldo allora rendendosi conto della situazione, pens di sbarazzarsi del suo avversario chiamandolo con la scusa di consultarlo per degli affari e lo fece arrestare. Avrebbe voluto farlo condannare a morte, ma riusc soltanto a mandarlo in esilio, che fece stringere a Cosimo legami con il pontefice, con Venezia e con Ferrara, mentre i suoi sostenitori facevano grande propaganda Cosimo fu richiamato in patria, nonostante lopposizione di Rinaldo, e non esercit mai il potere come un tiranno, ma lasciando al Comune le sue istituzioni e mettendo amici e sostenitori nelle cariche. Politica espansionistica delle Signorie: le espansioni crearono organismi politici molto grandi. Lespansione un elemento basilare del potere del signore, che arrivava a tale potere appoggiandosi a sostenitori presenti non solo nella sua citt, ma anche in altri territori. Scaligeri: nel Veneto Cangrande I fu protettore di artisti e letterati tra cui Dante. Il nipote voleva diventare re di Lombardia ma dopo la reazione violenta di Firenze, Venezia e Milano dovette accettare una pace apr la strada ai Visconti, con Gian Galeazzo che dopo aver espanso molto i suoi domini, ingaggi una guerra con Firenze: i fiorentini chiamavano a sostenerla in libert del tiranno, Gian Galeazzo diceva invece di combattere per liberare le popolazioni dalle lotte interne e per cacciare i mercenari stranieri. Fu convincente e vinse, niente poteva ostacolarlo, se non la morte che lo colse. Formazione degli Stati regionali: Firenze stessa volle poi provare ad espandersi; cos come Venezia che per punt pi allestero, siccome voleva il dominio del Mediterraneo orientale e sui suoi commerci, cosa che la fece scontare con Genova guerra dove vinsero i Veneziani. Stato della Chiesa: anche la Chiesa voleva espandersi, con la scusa di tutelare la libert della Chiesa. I territori del Patrimonium Petri, cio di Bisanzio donati alla Chiesa dai re franchi, non erano un organismo politico a causa dei centri di potere locali e dei diritti che gli imperatori rivendicavano su quelle terre si divisero in 7 province governate da presidi, ma era un equilibrio precario sempre a rischio. Con il papato ad Avignone le cose peggiorarono, Roma era nelle mani delle fazioni cittadine, impoverita da pellegrini e quella folta schiera di aspiranti a benefici ecclesiastici che provenivano da tutto il mondo, che ora si dirigevano ad Avignone. Cola di Rienzo: notaio e letterato, voleva ridare grandezza a Roma, basandosi sullesasperazione del popolo riusc a sollevarlo contro la nobilt e impadronirsi del potere entusiasmo tra gli intellettuali (Petrarca) non serv a perdonargli gli eccessi della dittatura dovette abbandonare la citt. And in Germania ma fu arrestato e condotto dal papa Innocenzo VI che lo accolse bene, volendolo usare per ricontrollare Roma Cola nelle vesti di senatore torn a Roma ma senza capacit di governo fu condannato a morte entro breve.

Organizzazione politica negli Stati regionali: un assetto stabile a grandi territori bisognava darlo anche a quelli dei Visconti, che avevano inglobato numerosi Comuni diversi fra loro, renderli tutti uguali era impossibile cos si pens di rendere i Comuni governi locali dellamministrazione statale. Stato moderno, dove il Duca interveniva in questi organismi locali. Firenze invece aveva il governo di citt che avevano campagne legate alla citt dalleconomia, si cerc di rompere questi legami per rendere le campagne pi indipendenti protesta dei ceti cittadini Firenze smise quella politica e ricondusse sotto la sua giurisdizione almeno i centri urbani pi vicini. 24. Paesi scandinavi: dopo le scorrerie si erano formati i regni di Danimarca, Svezia e Norvegia, che progredivano con levangelizzazione dei missionari provenienti dalla Germania. La societ si evolveva grazie agli scambi e agli immigrati tedeschi. Nel 1397 i 3 regni si unirono, ma il potere regio rimase debole a causa dellaristocrazia e delle citt. Regno di Boemia: si form sotto Ottone I. i duchi ottennero il titolo di re, nel 1310 il trono pass a Carlo IV, con cui Praga divenne il cuore dellEuropa. Anche se era un re francese ai suoi sudditi apparve come un re nazionale nascita di uno spirito nazionale ceco, mostrando insofferenza per i tedeschi nelle cariche pi importanti. Giovanni Hus: predicatore che alimentava il dissenso per la consuetudine diffusa di regalare benefici ecclesiastici agli stranieri, infatti andava contro la corruzione del clero e la mondanizzazione della Chiesa. Al Concilio di Costanza Hus fu arrestato e condannato al rogo per eresia assieme al suo discepolo Giovanni da Praga reazione della Boemia in una rivolta antigermanica, antimperiale e antiromana. Stavano vincendo ma il dissenso fra 2 loro fazioni, i Taboriti ( volevano un rinnovamento completo della societ) e lala moderata (nobili e borghesi che volevano solo colpire moralmente) complic le cose, i moderati fecero un compromesso con Basilea, riappacificandosi con la Chiesa romana che li riconobbe come nautonomia religiosa. Cavalieri teutonici: ordine religioso cavalleresco nato in Palestina che si trasfer quando le sorti degli stati crociati erano ormai in declino, per andare ad evangelizzare le coste del Baltico, che ospitavano ancora molti pagani. Erano divisi in 4 categorie: - cavalieri: nobili che erano impegnati nella guerra - preti: dovevano essere in ogni convento in numero pari alla met dei cavalieri - serventi: avevano compiti amministrativi - confratelli: servitori o benefattori Il convento era solitamente in un castello dove dovevano esserci almeno 12 cavalieri e 6 preti. I capitoli provinciali erano poi degli organi di governo statali, come quello della Prussia, diviso in circoscrizioni governate da un economo che aveva grandi poteri. I cavalieri avevano metodi molto brutali di sottomissione loro dominio non sopportato nel 1410 i Polacchi li sconfissero dopo aver infranto il mito dimbattibilit di questi cavalieri ci furono rivolte. Polonia Lituania: si cerc di ridurre il potere della nobilt, si crearono dei funzionari pubblici , ma non si riusc a intaccare unorganizzazione ormai consolidata. I principi polacchi cercarono un pretendente al di fuori del regno e scelsero il principe di Lituania, a cui fu posta la condizione di conversione al Cattolicesimo, dato che la Lituania era ancora abitata da pagani. Regno di Ungheria Croazia: quando lUngheria nacque come stato i Magiari cercarono di dare

un ordinamento politico, vi riusc Stefano I, poi fatto santo dalla Chiesa, che cerc di espandere il territorio fino allAdriatico e rafforzare la monarchia dotandola di beni fondiari. I suoi successori furono impotenti davanti allaristocrazia, rafforzata proprio da beni e privilegi che il re concedeva. Bolla doro, 1222: conteneva un clausola pericolosa per la monarchia, cio il diritto di ribellarsi al sovrano in nome degli interessi della nazione. Linvasione dei Mongoli fu devastante, bisogn di nuovo colonizzare il paese quando se ne andarono. Ci furono lotte dinastiche, la corona, sotto pressione del papa, and agli Angioini di Napoli, a Luigi detto il Grande. Luigi tent di modernizzare il paese, facendo sviluppare le citt e cercando di legare la nobilt alla monarchia attraverso feudi vassallatici, ma era un territorio troppo vasto. Con Mattia Corvino la monarchia ebbe una speranza, la corte divenne meta di artisti e letterari mentre laristocrazia era controllata dal re, i territori vicini fecero le spese della sua bravura militare. Ma alla sua morte la situazione torn critica, la nobilt riprese il potere e lUngheria, insieme alla Boemia, fu annessa allAustria degli Asburgo. Bulgaria e Serbia: i Bulgari erano turchi, ma molto slavizzati, si convertirono al Cristianesimo che per non coinvolse la nobilt e i sovrani, legati ancora al paganesimo. Furono dominati dai bizantini, ma non era stabile insurrezione nascita della Bulgaria, ma i Turchi simpadronirono del regno e la Chiesa torn sotto Costantinopoli. Stato e Chiesa russi: dopo la sconfitta dei Tartari, i principi russi furono appoggiati dalla Chiesa, il cui metropolita si trasfer a Mosca, contribuendo a far della citt un prezioso punto di riferimento. La chiesa aveva rapporti stretti col potere politico al Concilio di Firenze del 1439 si unirono le Chiese ortodossa e latina sotto lautorit del papa di Roma. Vi partecip anche il metropolita ma al suo ritorno fu arrestato dallo zar che aveva paura di perdere la sua influenza sulla chiesa, al suo posto mise Giona, che ricevette il solito titolo di metropolita di Kiev e di tutta la Russia, ma poi il concilio dei vescovi si riserv il diritto di scegliere il metropolita, dichiarando superfluo il consenso del patriarca di Costantinopoli la Chiesa russa rivendicava la sua indipendenza sia da Costantinopoli che da Roma, ma si metteva nelle mani dei principi di Mosca che si riservarono i diritti di nominare o revocare i metropoliti. Giona aveva gi dato in precedenza a chi regnava il titolo di Zar di tutta la Russia incoronato da Dio, ma fu Ivan III il Grande a dargli realmente effetto, ampliando il territorio russo e sottraendolo definitivamente ai khan mongoli, rafforzando il potere allinterno con lappoggio della nobilt di servizio, a cui venivano dati beni e concessioni in cambio del servizio militare e civile dato al sovrano. Tamerlano e il declino dellespansionismo mongolo: Tamerlano fu un condottiero mongolo che simpadron del potere, si lanci in campagne militari fulminee e mor mentre preparava una grande armata per conquistare la Cina. La sua vita fu disseminata di cadaveri, a Delhi, dopo averla conquistata, fece costruire ai 4 angoli della citt delle piramidi di teste divise per genere: uomini, donne, vecchi e bambini. Ma ebbe un grande amore nella vita, Samarcanda, che dot di grandi palazzi sontuosi e promosse arti e scienze, e vi si fece costruire un mausoleo, vuoto secondo la leggenda, perch la terra non volle, per la sua crudelt, venire a contatto con le sue spoglie, che restarono sospese in cielo. Turchi allassalto dellEuropa: con Tamerlano sembrava fosse finita lespansione dei Turchi, i territori bizantini erano rimasti solo quelli intorno alla citt 2 secoli di guerre per il controllo della regione. Lunificazione part con Otman, iniziatore della dinastia ottomana. Costantinopoli era circondata dalle sue truppe, ma gli appelli di aiuto degli imperatori bizantini ai sovrani dEuropa erano sempre vani, si salv momentaneamente solo per il costruirsi dellimpero

do Tamerlano che rimise gli emiri sui loro troni in Anatolia, ma quando Tamerlano mor, il figlio ricostru lunione dellimpero e suo figlio ancora riprese lespansione nei Balcani. Di nuovo si chiese aiuto in Occidente, il papa Giovanni VIII si fece sostenitore dellunione della Chiesa ortodossa con quella latina e cre un esercito crociato comandato dal re dUngheria, mentre un signore transilvano, Hunyadi, fu nominato per contenere lavanzata turca, ma nulla serv. Albania: un signore di alcuni villaggi caduti sotto i Turchi dovette dare suo figlio, Giorgio Castriota chiamato Alessandro dai Turchi, come ostaggio, che fu allevato e cresciuto secondo lislam alla corte del sultano, guadagnandosene la fiducia cos tanto che fu mandato a svolgere importanti funzioni diplomatiche. Ma durante una battaglia vinta da Hunyadi, Alessandro pass dalla parte dei cristiani che volevano sottrarsi ai Turchi riusc a tenere lAlbania indipendente solo finch visse, alla sua morte i sultani tornarono a spadroneggiare. Caduta di Costantinopoli: Maometto II sapeva che dallEuropa non sarebbe arrivato nessun aiuto e la citt stessa era divisa fra chi opposizione e consenso allunione con la Chiesa latina. Lassedio inizi: 60.000 bizantini dovettero affrontare 200.000 Turchi, forniti di una bombarda e di una flotta di 400 navi. I Turchi erano accaniti, e limperatore Costantino scrisse a Maometto II che piuttosto che sottomettersi a loro si sarebbero uccisi tutti quando i giannizzeri aprirono un varco nelle mura ed entrarono in citt, pochi si salvarono dal massacro, lo stesso imperatore Costantino mor difendendo una porta della citt. Dopo 3 giorni di saccheggi entro Maometto II in citt: gli abitanti furono deportati come schiavi e le chiese trasformate in moschee. Costantinopoli divenne Istanbul, nuova capitale ottomana. I Turchi arrivarono fino in Puglia, che conquistarono, ma il papa, sentendosi minacciato da vicino, li ricacci nei Balcani. Ma i Turchi interruppero le vie di comunicazione con lEstremo Oriente, e questo fece da stimolo per lOccidente a cercare nuove vie in direzione opposta, cosa che fece Cristoforo Colombo. Organizzazione impero turco: i Turchi non furono capaci di creare una civilt originale da quelle che sottomettevano, per cui ogni civilt visse secondo le proprie tradizioni. Il potere politico e quello religioso erano tutti nelle mani del sultano, che si avvaleva di funzionari, spesso schiavi, cio giovani che venivano addestrati a svolgere particolari compiti per il sovrano il sultano poteva contare su persone fedeli evitando di far crescere il potere dellaristocrazia musulmana. Una debolezza potevano essere le differenze di religione, ma i Turchi ebbero sempre grande tolleranza, chiedendo solo il tributo che spettava agli infedeli. 25. Papato ad Avignone: il trasferimento del 1309 del papato ad Avignone solitamente visto in maniera negativa, siccome il papato sarebbe stato influenzato dalla monarchia e divenne sempre pi un centro di potere e sempre meno una guida spirituale. Ma tutto questo fu solo opera della Chiesa di Francia, infatti tutti i papi di quel periodo furono francesi, cos come la maggior parte dei cardinali non indebol il papato, anzi, la tranquillit della citt e la possibilit per i papi di lavorare lontano dagli intrighi di Roma fecero s che la curia si organizzasse perfettamente tutta la direzione della vita della Chiesa in mano al papa. malcontento dellaristocrazia e delle comunit cittadine abituate ad avere influenza sulle loro chiese. Cancelleria: ufficio che produceva la documentazione necessaria per il lavoro della Chiesa, aveva un lavoro ciclopico da fare se si pensa che doveva coprire tutto il mondo cattolico. Camera apostolica: gestiva le finanze, erano somme notevoli che davano al papa la possibilit di mantenere il personale della curia e una corte splendida con artisti e letterati europei. Dissensi religiosi: tutto questo daffare della Chiesa creava disagi a chi desiderava una Chiesa pi aderente al modello evangelico che guidasse i cristiani reazione del papato dura, intolleranza

contro chi disobbediva, compresi i ghibellini che furono dichiarati eretici. 1260, Parma, Segarelli: fondatore di un movimento pauperistico, entro breve furono per considerati eretici e quindi perseguitato. Ad un concilio, per bloccare il continuo nascere di questi movimenti, si impose a quelli che erano nati dopo il 1215 di non accettare nuovi membri, ma questa normativa non fu rispettata e lInquisizione li perseguit. Ma gli apostolici trovarono un nuovo leader in Dolcino da Novara, ricordato anche da Dante, che invent una concezione della storia della salvezza, che fra il 1303 ed il 1305 prevedeva la distruzione della Chiesa carnale e linizio di unet di pace con la guida di un papa santo. Il papa invi un esercito che vinse i dolciniani, molti furono uccisi subito, altri, fra cui lo stesso Dolcino, arsi a Novara. Wyclif: teologo che tradusse la Bibbia in inglese. Anche lui voleva una Chiesa pi evangelica e meno privilegiata, ma anche una rivalutazione del suo potere civile e negava la legittimit del potere di governanti in peccato mortale. Fu dichiarato eretico, ma si salv perch protetto dal papa. Ritorno dei papi a Roma e scisma: molti appelli erano stati fatti ai papi perch tornassero a Roma, e infatti i papi ritenevano Avignone una sede provvisoria, ma la tranquillit e la comodit di quella citt li trattenevano sempre. Il primo papa a tornare a Roma fu Urbano V, ma dopo 3 anni fece ritorno ad Avignone. Gregorio IX si trasfer definitivamente a Roma, ma preceduto da bande armate. Dopo al sua morte il collegio dei cardinali dovette eleggere un nuovo papa, i Romani, avendo timore che ne eleggessero di nuovo uno francese e si trasferisse nuovamente ad Avignone manifestarono dichiarando che se non romano, lo volevano almeno italiano. Cos elessero un cardinale di Bari, Urbano VI, ma dopo pochi mesi i cardinali dichiararono non valida la sua elezione perch avvenuta in clima intimidatorio, cos elessero un cardinale di Ginevra, Clemente VII. Sicuramente i cardinali si erano pentiti o del carattere pessimo di Urbano VI o per i suoi intenti di ridimensionare il potere del collegio cardinalizio, comunque entrambi i papi si ritennero legittimi e crearono due curie e due collegi cardinalizi, uno a Roma e uno ad Avignone. La situazione divenne costante, quando i papi mancavano le curie dovevano eleggere altri papi sconcerto nei cristiani nuove manifestazioni di dissenso per la Chiesa. In un concilio a Pisa del 1409 furono deposti entrambi i papi e ne fu eletto un altro, Alessandro V: il dramma fu che la legittimit del potere del concilio pisano non fu riconosciuta e cos a 2 papi se ne aggiunse un terzo. Fine dello scisma: si pensava che il concilio fosse lunico strumento per risolvere lo scisma, per riformare la Chiesa e comunque sia fosse unautorit superiore allo stesso pontefice, quindi da riunire periodicamente. Si pens di convocare un concilio universale, cio con i vescovi e gli abati dei monasteri di tutto il mondo Costanza, 1414: il concilio universale deve rappresentare la Chiesa e il suo potere discende da Cristo perci ha autorit su tutti i cristiani, compreso il papa. Decreto Frequens: i concili generali si devono svolgere ogni 10 anni, tranne il primo che deve esserci dopo 5, e il secondo dopo 7. Dopo 5 anni la partecipazione fu minima e contrastata per cui non si concluse nulla, dopo 7 anni invece si affront il problema della riforma e si ridimensionarono i poteri del pontefice e della curia. Intanto un papa voleva si spostassero in Italia per far s che avvenisse anche lunificazione fra la Chiesa latina e quella orientale, che avvenne. Autorit pontificia: prestigio del collegio cardinalizio, che divent un organo di rappresentanza delle varie famiglie principesche dellEuropa. Nepotismo: fenomeno per cui i pontefici cercavano di fare cardinali i nipoti e di affidare cariche ecclesiastiche ai membri della propria famiglia. Si cre un sistema fiscale che fece crescere le entrate, che diedero ai papi la possibilit di assoldare

mercenari per difendere lo Stato e di rinnovare urbanisticamente Roma mecenatismo. Movimento dellOsservanza: movimento nato nei vari ordini religiosi per richiamare i frati e i monaci alla regola iniziale dellordine, senza quelle innovazioni che nel corso del tempo sono state aggiunte per abbassarne il rigore iniziale. I Francescani furono esemplari: percorsero lItalia in lungo e in largo, predicando e promuovendo la creazione di nuovi conventi. 26. Egemonia dei Visconti: il figlio di Gian Galeazzo, Filippo Maria, cerc di recuperare i territori perduti dalla morte del padre aiutandosi con grandi condottieri, come Francesco Sforza alleanza fra chi temeva lespansione dei Visconti guerra di pi di 20 anni pace di Ferrara dove Venezia tenne i territori conquistati. Firenze: potere di Cosimo de Medici influente su Venezia pace che riconcili Fra Sforza con il suocero Duca di Milano, ma lanno dopo fu di nuovo in battaglia, finendo nello schieramento avverso al suocero morte del Duca di Milano conclude guerra, Fra Sforza rivendica il diritto al trono, ma il patriziato vorrebbe oligarchia. Egemonia di Venezia: voleva espandersi, il doge pens di sfruttare la situazione di Milano per conquistarla, dato che il governo non poteva difenderla, ma i Milanesi chiamarono gli Sforza a difenderli e infatti Fra ricacci i Veneziani, ma prese il titolo di Duca. I Veneziani per non mollarono e ripresero ad attaccarli, ma giunse la notizia della caduta di Costantinopoli e i Veneziani volsero la loro attenzioni ai commerci dellOriente pace di Lodi 1454. Lega italica: Milano, Venezia, Firenze avevano lobbiettivo di difendere la pace in Italia. Venezia: concentrata nel difendere i suoi possedimenti sul Mediterraneo orientale, i rapporti con i Turchi erano abbastanza buoni, i Veneziani potevano commerciare liberamente dopo pagamento di una tassa doganale. Milano: Fra Sforza si poteva impegnare per consolidare il suo potere, suo figlio venne assassinato perch si voleva ripulire la patria dal tiranno. Genova: pochi impegni militari, occupata a mantenere il controllo dei suoi territori, si attuarono per la navigazione oceanica prima di tutti. Famosi erano i Banchieri di S.Giorgio, che amministravano le entrate pubbliche, le tasse, i monopoli e i possedimenti della citt. Lorenzo il Magnifico e la sua politica dellequilibrio: quella dei Medici era solo una supremazia, non una signoria legittima quindi molte famiglie si sentivano escluse dal potere colpo di mano: durante una Messa Lorenzo e suo fratello Giuliano furono attaccati da dei sicari, Giuliano fu ucciso mentre Lorenzo, anche se ferito, si salv rifugiandosi in sacrestia, le cui porte vennero chiuse dal poeta Poliziano reazione del papa: Lorenzo ritenuto responsabile fu scomunicato e Firenze interdetta Lorenzo and a Napoli e parlando col re strinse unalleanza papa rimasto solo accett un contratto per cui si tornava alla situazione prima della crisi, quindi anche linterdizione di Firenze fu cancellata. La morte di Lorenzo fece tornare unet di guerre per il predominio in Italia delle forze europee. Umanesimo: nato alla fine del 1300 da poeti che recuperarono gli antichi scritti classici non pi in circolazione e li rilessero con animo nuovo, per capire il mondo che vi era descritto e lidea delluomo e della natura che aveva lautore. La loro lettura portava alla consapevolezza che i classici facevano parte di unet ormai conclusa, a cui era seguita unaltra negativa polemica del Medioevo. Ideale: riprendere il colloquio con gli antichi per imitarli. Nelle biblioteche di monasteri e simili si

cercarono molte opere dimenticate, venivano trovati anche manoscritti con opere conosciute, ma in maniera imperfetta a causa delle correzioni e delle aggiunte fatte nel corso del tempo, cos fu possibile fare degli esami fra vari manoscritti della stessa opera per arrivare alloriginale filologia: metodo critico dellesame dei testi antichi. Marsilio Ficino: voleva raggiungere una cultura universale, valida per tutti i popoli. LUmanesimo aveva unambiguit di fondo: lesaltazione del mondo classico e quindi della cultura pagana non si ferm ai libri, ma influenz la religione attuale problemi con il Cristianesimo: molti li ignoravano, credendo che nella religione dei privilegiati di cultura elevata, la sapienza antica e il messaggio cristiano si fondessero spontaneamente. Marsilio per disse che un Cristianesimo ridotto alle verit razionali si fondeva perfettamente con una filosofia che credeva nella riunione con lEssere supremo. Mecenatismo: lUmanesimo raggrupp artisti e letterati da tutta lEuropa. A Firenze, che fu la culla dellUmanesimo, ebbe 2 fasi: - laica e repubblicana - mistica con la filosofia di Marsilio e la rinuncia degli ideali repubblicani Poliziano: lott contro limitazione pedissequa dei classici, pensava si dovesse trarre da loro un pensiero originale. A Roma grazie ai papi si ricostru la basilica di San Pietro (Leon Battista Alberti e Michelangelo), si dipingeva linterno dei palazzi (Botticella, Raffaello, Michelangelo). Diplomazia moderna: tutti questi artisti non erano raccolti solo per abbellire le corti, ma anche per il loro supporto tecnico in molti campi. Dal loro gruppo si prendevano anche gli ambasciatori, che erano sempre esistiti, ma appena finito il loro compito tornavano in patria. Lintensit e la frequenza con cui erano mandati ora, invece, fece nascere gli ambasciatori locali, una forma di ambasciata permanente con il compito di recare informazioni.

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