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Quadro generale La Romania, situata nella parte pi orientale dei Balcani confina con la Bulgaria, la Iugoslavia l'Ungheria, l'Ucraina,

e la Repubblica della Moldavia. La Romania attraversata dal Danubio per 1075 Km ed il suo corso inferiore segna il confine con la Iugoslavia e la Bulgaria; il grande fiume sfocia nel Mar Nero a nord di Costanza con un ampio e articolato delta ricco di piante acquatiche e di una eccezionale fauna.. La Romania si affaccia per 245 Km sul Mar Nero e sulla costa sorge la citt di Costanza (l'antica Tomi, ove fu esiliato e mor nel 18 d.c. il grande poeta latino Ovidio). Il clima continentale-temperato, con quattro stagioni ben definite. La Romania si estende su 237.500 kmq, con una popolazione di circa 23 milioni di abitanti (circa 96 per kmq e al 13 posto in Europa ed 43 nel mondo); la capitale Bucarest con circa 2 milioni la citt pi popolata. Ci sono 263 citt, delle quali 25 hanno una popolazione di oltre 100000 abitanti, incluse 8 con pi di 300.000 abitanti. Le maggiori citt sono: Iasi (348.000 abitanti), Constanta (342.000), Cluj-Napoca (332.000), Galati (330.000), Timisoara (324.000), Brasov (314.000) e Craiova (313.000). La popolazione costituita dal nucleo dei conquistatori e colonizzatori romani, stanziatisi nel paese tra il II e il III secolo, che si sovrapposero ed unirono ai locali Daci, dalla quale unione si origin il popolo detto daco-romano. Attualmente sono presenti numerose minoranze: Ungheresi (in Transilvania), Ucraini (nel nord della Moldavia), Tedeschi (nella Transilvania centrale), Russi (nella Dobrogea); minori nuclei sono costituiti da rom nomadi, Armeni, Bulgari e da una ridottissima comunit ebraica. La Costituzione sancisce la libert di culto. La religione prevalentemente praticata quella cristiano-ortodossa, (86,7%)con una consistente minoranza cattolica (presente soprattutto nel Banat e in Moldavia) (5,6%); minori sono le presenze di protestanti, musulmani ed ebrei. La bandiera nazionale composta da tre strisce verticali uguali rosso, giallo e azzurro Festa nazionale (dal 1990): 1 Dicembre, anniversario della Grande Assemblea Nazionale di Alba Iulia (1 Dicembre 1918) che decise lunificazione della Transilvania con la Romania, momento che ha portato a termine lUnione in un unico Stato di tutti i romeni. Moneta nazionale (dal 1867): Leu (al plurale: Lei) ,tradotto leone. Lingua ufficiale: il romeno, dorigine latina. La lingua una variet del neolatino o romanzo. Il romeno -o rumeno- ha conservato sostanzialmente le strutture linguistiche del romano-orientale. Nel patrimonio lessicale neolatino si sono inseriti apporti esterni (slavi, magiari, neogreci, turchi), che possono quantificarsi intorno al 10% dei vocaboli d'uso. La lingua romena utilizza lalfabeto latino di 31 lettere (comprese le lettere a e i con segni grafici diversi , e che rappresentano suoni diversi) Le minoranze etniche possono utilizzare, secondo la legge, le lingue madri nella scuola, nellamministrazione, nel sistema giudiziario. Linglese, il francese ed il tedesco sono le pi utilizzate lingue straniere. Storia La storia, la cultura, la lingua, lo stesso nome della Romania sono in rapporto con l'impresa dell'imperatore romano Traiano che sconfisse e conquist il regno dei Daci, allora retto dal fiero Decebalo che, vinto, si tolse la vita. La vittoriosa campagna dacica di Traiano fu celebrata nella colonna eretta a Roma nel Foro (Colonna Traiana) circa il 110. Dopo la guerra dacica, tra il II e il III secolo d.C., nelle terre conquistate, in particolare nella parte centrale poi detta Transilvania, si insediarono nuclei assai consistenti di legionari romani con le loro famiglie, conservando gelosamente gli originari costumi, la cultura e la lingua latina, che trasmisero alle generazioni successive. Ne derivata la singolare presenza in un'area slava di un'isola latina, o meglio neolatina, che sopravvissuta con tenacia e ammirevole attaccamento alle proprie origini attraverso oltre millecinquecento anni di invasioni e occupazioni da parte di popolazioni diverse:.Goti, Unni, Avari, Bulgari, Tatari, Turchi. Attualmente, i romeni sono i soli discendenti della Romanit orientale. Nel Medioevo, i romeni sono vissuti in tre principati distinti: Valacchia, Moldavia e Transilvania. Lo stato nazionale, costituito nel 1859, quando la Valacchia e la Moldavia si sono uniti, ha proclamato nel 1877 la sua completa indipendenza nei confronti della Porta Ottomana. Nel 1918,

alle fine della prima guerra mondiale, le altre province abitate dai romeni, (Bessarabia, Bucovina e Transilvania), si uniscono alla Romania. In seguito alla seconda guerra mondiale, la Romania, accanto ad altri Paesi dellEuropa Centrorientale , stata inclusa nella sfera dinfluenza dellUnione Sovietica. La rivoluzione del dicembre 1989 ha rovesciato la dittatura di Nicolae Ceausescu ed il regime comunista, istaurando la democrazia fondata su un sistema pluripartitico e sulleconomia di mercato. Tutte le forze politiche parlamentari sostengono lintegrazione del paese nelle strutture dellUnione Europea e della NATO. Relazioni internazionali: La Romania intrattiene rapporti diplomatici con 176 stati ed membro dellONU e delle sue agenzie specializzate. Nel 1993, la Romania diventa membro del Consiglio dEuropa, nel 1994 il primo Paese dellEuropa Orientale a firmare la partnership per la Pace con la NATO e nel 1995 diventa membro associato dellUnione Europea. Economia: Le grandi risorse naturali, particolarmente i giacimenti doro, dargento, di rame, di sale e di carbone, le foreste ecc. hanno facilitato lo sviluppo economico del Paese prima della Seconda Guerra Mondiale. Sin dal 1857, la Romania stata, per 120 anni, la seconda produttrice europea di greggio e una delle prime nel mondo nella produzione di gas naturali. La fertilit del terreno ha permesso alla Romania di essere fino alla Seconda Guerra Mondiale uno dei maggiori produttori europei di grano. La politica economica, condotta dopo la guerra, dal regime comunista, fondata sulla propriet di stato, la pianificazione rigida e la collettivizzazione forzata nelle campagne, ha frenato lo sviluppo. Dopo il rovesciamento della dittatura di Ceausescu nel 1989, la politica di ristrutturazione, per mezzo delle privatizzazioni e degli investimenti stranieri, diventata lobiettivo maggiore dei governi romeni. L'economia romena nel 2002 registrava una crescita, valutata intorno al 4,5%. In valore, il PIL circa 30 miliardi di dollari. Il principale contributo a questo risultato proviene dall'export, di cui il 70% verso i paesi dell'Unione Europea nel 2003. Le esportazioni hanno raggiunto 14 milioni USD e le importazioni 18 milioni. Il principale partner economico lItalia, seguita dalla Germania, la Francia e il Regno Unito. Scienza e cultura: Grado di alfabetizzazione: 95,3 % Il pi alto forum scientifico e culturale del Paese lAccademia Romena, fondata nel 1867. LAccademia ha tre filiali - Iasi, Cluj-Napoca e Timisoara e coordina 66 istituti di ricerca con circa 2600 scienziati. Le case editrici private (circa 3000 societ editrici) pubblicano annualmente circa 6300 titoli con una tiratura di circa 15 milioni esemplari. Le 13.800 biblioteche pubbliche dispongono di 160 milioni volumi e registrano oltre 6 milioni lettori. In Romania ci sono 144 enti teatrali e musicali, i quali presentano 16.000 spettacoli allanno per 4 milioni di spettatori. Circa 9 milioni di persone visitano ogni anno i 506 musei del Paese. Negli ultimi dieci anni il numero degli spettatori dei cinema diminuito drammaticamente a causa della concorrenza delle reti TV (due canali della TV pubblica e sei canali di TV privata). Gli abbonati della TV sono 4,2 milioni. Con 3 milioni di abbonati alla TV via cavo, la Romania occupa uno dei primi posti in Europa. Istruzione: Il sistema di istruzione comprende: linsegnamento prescolastico (3-6 anni), linsegnamento primario (le classi I-IV), il ginnasio (le classi V-VIII), il liceo (le classi IX-XII). Le classi I-VIII sono dobbligo. Linsegnamento professionale di due anni, linsegnamento universitario di 4-6 anni. Sin dal 1990 esistono anche delle scuole private (particolarmente nel insegnamento superiore) ed stata attuata lautonomia universitaria. In Romania ci sono 29.400 scuole e 101 universit (50 pubbliche e 51 private) con 4,6 milioni di alunni e studenti (20% della popolazione del Paese) Nozioni di fonetica Lalfabeto rumeno composto da 28 lettere, tra cui 8 vocali e 18 consonanti, a cui si aggiungono le lettere q, y, w nelle parole di importazione.

Le 8 vocali sono: a, , , e, i, , o, u 1. La vocale a la pi aperta: casa (casa) camera (camera) an(anno) apa (acqua)

sac (sacco) mac (papavero) amar (amaro) dar (ma, regalo)

2. La vocale si pronunzia portando la lingua verso la zona del palato come il suono a delle parole inglesi above e alone: brbat (uomo) pdure (foresta) lam (lamella) fat (ragazza) sal (sala) mas (tavolo) mr (mela) srut (bacio) can (tazza) pr (pero) ras (razza) pan (piuma) 3. La vocale si ottiene con la bocca chiusa: tnar (giovane) pine (pane) mine (domani) cine (cane) mn (mano)

ln (lana) vnt (vento) gnd (pensiero) cntec (canzone) Romnia

4. La vocale e si pronunzia con unapertura media: verde (verde) elefant (elefante) student (studente) perete (parete) fidel (fedele) mereu (sempre) elev (allievo) mere (mele) 5. La vocale i si pronunzia come in italiano: italian (italiano) familie intrare (entrata) inim (cuore) vecin (vicino) Solo la i in posizione finale appena sentita: ieri (ieri) meri (meli) peri (peri) cinci (cinque) luni (luned) 6. La vocale si pronunzia come la e appare solo allinizio di una parola: n (in) napoi (indietro) ncet (piano) nainte (avanti) nger (angelo) mprat (imperatore) 7. La vocale o ha unapertura media e corrisponde al suono italiano della parole dove: popor (popolo) somon (salmone) opt (otto) somn (sonno) nord (nord) cor (coro)

om (uomo)

os (osso)

8. La vocale u si pronunzia come in italiano:


unde (dove) unu (uno) gum (gomma) metru (metro) unt (burro) rupt(rotto) curent (corrente) patru (quattro) lumin (luce) sunet (suono) punct (punto) suc (succo)

In romeno ci sono anche dei dittonghi che possono essere ascendenti (con laccento sulla seconda vocale): favore (favore) port (cancello) flore (fiore) sort (sorte) nopte (notte) sore (sole) morte (morte) o discendenti (con laccento sulla prima vocale): scun (sedia) tur (toro) Le consonanti si pronunziano nella maggior parte come in italiano, tranne alcune che sono diverse:

h viene pronunziata aspirata, come il suono c del dialetto toscano:


hain (vestito) hart (carta geografica) patriarh (patriarca) haos (caos) hidrogen (idrogeno) harnic (laborioso)

j una semiconsonante ed simile al francese (jour-fr.):


joi(gioved) joc(gioco) jurnal(giornale) la s intervocalica si pronunzia come la doppia s in italiano: cas (casa) come it. cassa mas (tavola) ras(razza)

corrisponde al suono italiano sce, sci:


pete (pesce) uor (facile) Pate (Pasqua) i (e) viin (visciola) aa (cos) Nelle parole rumene scen, scenografie il gruppo sce si pronunzia separatamente (s+c+e) si pronunzia come la z sorda italiana: aciune (azione) studeni (studenti) ar (paese) mari (marted) ran (contadino) igan (zingaro)

maimu (scimmia)

veveri(scoiattolo)

z si pronunzia come la s intervocalica in italiano:


baz (base) fizionomie (fisionomia) muzic (musica) zi (giorno) zar (dado) azi (oggi) priz (presa) caz (caso) zece (dieci) zahr (zucchero) mazre (piselli)

I gruppi di suoni ce, ci, che, chi, ge, gi, ghe, ghi si pronunciano come in italiano:

ce
ceas (orologio) ceai (the) pace (pace) voce (voce)

ci
cine (chi) aici (qui) arici (riccio) cin (cena)

che
ureche (orecchio) chel (calvo) chestionar (questionario)

chi
China (Cina) chiuvet (lavandino) rechin (squalo)

ge
ger (gelo) gelos (geloso) genunchi (ginocchio)

gi
gimnastic (ginnastica) gigant(gigante) gingie (gengiva)

ghe
ghepard (ghepardo) ghea (ghiaccio) gheb (gobba)

ghi
unghi (angolo) unghie (unghia) ghid (guida)

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