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Ecologiadeipoveri

lalottaperlagiustiziaambientale
diJoanMartnezAlier
ed.JacaBook,Milano,2009

RecensioneacuradiMarinaRusso

Introduzione
C'unanuovacorrentedell'ecologismooambientalismoglobalechesorgedaiconflitti socialisuidirittirelativiall'ambiente,causatidarischidiinquinamentoedallaperditadi accesso a risorse naturali e a servizi ambientali.1 Con queste parole l'autore apre l'introduzione al volume e motiva l'opportunit di un approccio multidisciplinare (sociologico, antropologico, filosofico, geografico, politico...) per affrontare queste tematiche,mettendoalcentrodellapropriariflessionel'uomo,lapersonaumanaintuttele sue dimensioni, e ponendo il proprio punto di vista a partire dai pi poveri, da quelle comunit umane che pi soffrono delle conseguenze di un modello economico che sta distruggendorisorse(ambientalieumane)pidiquantenonneriescaavalorizzare. In particolare il libro, analizzando i molteplici esempi di conflitti ambientali sorti negli ultimi cinquant'anni in diverse parti del pianeta, contribuisce a illustrare due nuove discipline: l'ecologia politica, che studia i conflitti ecologici distributivi, e l'economia ecologicachesiponel'obiettivodistudiarel'ambienteinterminifisiciesociali,nonsoltanto monetari,mettendoalcentrodellapropriaanalisil'incommensurabilitdeivalori.Vedremo come queste due discipline siano direttamente connesse tra di loro, cos come sorprendentementeapparirannoleconnessionitraletantestoriediresistenzaeopposizione alladistruzionedellerisorsevitalidapartedipiccolecomunitdelSuddelmondo,purnelle differenzedeilinguaggi,dellecultureedegliesiti.

Profilobiografico
JoanMartinezAliernatoaBarcellonanel1939.Attualmenteinsegna Economia e Storia Economica presso l'Universit Autonoma di Barcellona (UAB). E' stato per diversi anni (dal 1997) direttore del programma di Dottorato in Scienze dell'Ambiente presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie dell'Ambiente (ICTA) della UAB. E' stato ricercatorealSt.Antony'sCollegediOxford(196673),professorepresso l'universitstatalediCampinasinBrasile(1974),all'UniversitdiBerlino (198081),aOxford(19841985),all'universitdiStanfordinCalifornia (19881989),allaFLACSOinEcuador(19941995enel2007)eaYale (19992000). Autore di studi originali sulla sostenibilit economica e sociale nelle agricolture dell'Andalusia, Cuba e Per, dal 2000 membro del Comitato Scientifico dell'Agenzia Europeaperl'Ambiente;statomembrofondatoredellaSocietInternazionalediEconomia Ecologica, chehadirettocomepresidentenel2006e2007.MembrodellaAssociazione EuropeadiEconomiaAmbientale,hacollaboratocondiverseriviste(CuadernosdelRuedo Ibrico, Bicicleta, Mientrastanto, Archipilago), e dirige attualmente la rivista Ecologia PolticadiBarcellona. Ha scritto unaquindicinadivolumi,dal1968adoggi,dicuisoloduedisponibilinella traduzione italiana: Economia ecologica: energia, ambiente, societ, (Garzanti, 1991) e Ecologiadeipoveri:lalottaperlagiustiziaambientale,(JacaBook,2009).

1 J.MartinezAlier,Ecologiadeipoveri:lalottaperlagiustiziaambientale,JacaBook,Milano,2009,p.1. Febbraio2011 MarinaRusso 1

Analisidell'opera
Strutturagenerale
Questotestoeditonel2004coltitoloEcologismodelospobres.Conflictosambientalesy lenguajesdevaloracionsicomponediunaintroduzioneedi11capitoli,corredatidanote edaunariccabibliografia.Questiicapitoliincuisiarticolailvolume: 1. Correntidell'ecologismo 2. Economiaecologica:tenerecontodellanatura 3. Indicidi(in)sostenibiltieneomalthusianesimo 4. Ecologiapolitica:studiodeiconflittiecologiciedistributivi 5. Mangroviecontrogamberi 6. L'ecologismodeipoveri:oro,petrolio,foreste,fiumi,biopirateria 7. Gliindicatoridiinsostenibiliturbanacomeindicatoridiconflittosociale 8. LagiustiziaambientalenegliStatiUnitieinSudafrica 9. LoStatoealtriattori 10. Ildebitoecologico 11. Irapportitraecologiapoliticaedeconomiaecologica. L'edizioneitalianaprecedutadallapresentazionediMarcoArmiero(ricercatoredelCNR, autoredidiversivolumidistoriaambientale)daltitolo:Unaltroambientalismopossibile, anzic'gi.

Sintesiragionata
Nelprimocapitolol'Autoreillustrabrevementelastoriadell'ecologismo(oambientalismo) nellesuediverseaccezioni.Tresono,secondoilsuoparere,lediverseprospettivedacui statafinoadoggiaffrontatalaquestioneambientale. Laprima(cheeglichiamacultodellawilderness)lapiantica,eforseancoraoggila piradicata,soprattuttonellaculturastatunitense.PrecursoreneJohnMuir(18381914), seguitodaAldoLeopold(18871948)checonlasuaEticadellaterrahapostolebasidella scienzadell'ecologia.Questoapprocciononsiproponetantodianalizzaree/ocorreggerei modellieconomiciesocialiesistenti,quantodipreservarelanatura(oporzionidiessa) nella suapresuntaintegritoriginale,difendendoladagliattacchidell'uomo.Aldildei diversilinguaggicuidivoltainvoltafannoappello(dallasacralitdellanatura,aidiritti deglianimali,all'esteticadelpaesaggio,etc),leorganizzazionisortesullabasediquesto approcciopongononellarealizzazioneenellatuteladiriservenaturalilaprimasoluzioneal problema.Tragliindicatoriutilizzatinell'analisidellostatodellanatura,questoapproccio privilegia l'indice HANPP (appropriazione umana della produzione primaria netta di biomassa)chemisuraquantapartedellabiosferavieneutilizzataperleattivitdell'uomo,di fattosottraendolaallealtrespecieviventi.Unacriticachel'Autorevolgeaquestoapproccio (qualorautilizzatoinmanieraesclusiva,senzainterazioneconglialtripuntidivista)che essonontienecontodeglisquilibritraesseriumani,delleingiustizienell'accessoallerisorse vitalidapartedialcunigruppidipersone.Visonostaticasichevengonodocumentatinei capitolisuccessiviincuileazionidigruppiambientalistidellenazioniricchedelNord,in mancanza di un'opportuna analisi multidisciplinare delle problematiche in gioco, hanno ulteriormenteimpoveritoalcunepopolazionideipaesipifragili.Unfamosoesempio(cui viene dedicato l'intero capitolo 5 del presente volume) quello relativo al conflitto tra
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gamberiemangrovie:l'essereriuscitialimitarelapescainmaredeigamberi,checausava la morte accidentale di tartarughe e di altre specie marine, ha avuto come effetto collateralel'avviodell'allevamentointensivodeigamberinellezonecostieredialcunipaesi delSuddelmondo,causandoladistruzionedelleforestedimangrovie,elementoessenziale perlasopravvivenzadellepopolazionilocali. Unasecondacorrentedipensieroquellachel'autorechiamavangelodellaecoefficienza. Gliesponentidiquestapartedelpensieroecologicosipreoccupanodegliimpattiambientali dellaproduzionedeibeniedellagestionesostenibiledellerisorse;sonoprevalentemente ingegneri,chimici,economistietecnologi,impegnatinellaricercadinuoveepisostenibili tecnologie e nella misurazione degli effetti negativi dell'impatto dell'uomo sull'ambiente. L'IstitutoWuppertalinEuropaunodeiprincipalicentridiquestaricerca,coscomenegli USAl'universitdiYalechepubblicalarivistaJournalofIndustrialEcology. La terza corrente di pensiero quella della giustizia ambientale o ecologismo dei povericomelachiamal'Autore.Nascedall'osservazionechenessunadelledueprospettive precedentiriesceamantenereilfocussulladignitdellepersoneedellecomunitpifragili. Anchel'ecoefficienzainfattinonriesceametterenellanecessariaevidenzacomelacrescita economicadeipaesipiforti(StatiUnitiedEuropa,cuioggisisonoaggiuntelenuove potenze,qualiadesempiolaCinael'India)comportaunsemprepiinvasivodislocamento geograficodellefontidirisorseedegliassorbitoridirifiuti.Comesostienel'Autore(ecome egliprovvederadimostrarenellariccacasisticaprodottaneicapitolicheseguono) gli effetti di tutto questo, prima che possano essere corretti da politiche economiche o trasformazioniecologiche,ricadonosproporzionatamentesualcunigruppisociali,che,pur nondefinendosiecologistidisolito,moltevolteprotestanoeresistono2.NegliStatiUnitiil movimento per la giustizia ambientale si afferma negli anni ottanta del XX secolo, soprattuttonellezoneurbane,seguendol'ereditdellelotteperidiritticivilidiMartinLuther King;neipaesidelSuddelmondosiimponeall'attenzionepochiannidopo,soprattutto grazieaimovimenticontadini(es.ViaCampesina)checercanodiresistereallaprogressiva erosionedellerisorsenaturalineiloroterritori(es.l'accessoall'acqua). Oggi per fortuna, queste tre prospettive si stanno sempre pi incrociando: molte organizzazioniditutelaambientaleodeidirittiumaniutilizzanodivoltainvoltaapproccie linguaggiprovenientidalletrediversecorrenti.Accadetuttaviadifrequenteancoraoggiche questitemiportanospecialmenteneipaesidelSuddelmondoadunconflittoapertotrale istanzedituteladeidirittiumaniattraversolasalvaguardiadellerisorseambientaliequelle dituteladeldirittoumanoallosviluppo,percuigliattivistiambientalivengonospesso accusatiditradireilpropriopaeseeadditaticomenemicipubblici. Nelsecondocapitolol'Autoreesponeilconcettodi EconomiaEcologica.Questabranca dell'economiamiraadanalizzarelerelazioni(spessoconflittuali)traeconomiaeambiente. Spessoilsuoobiettivovieneridottoalsolofinedimisurareeattribuirevalorimonetaria risorseeserviziambientali.Inrealt,comequestolibrobenedimostra,ilsuoveroscopo quellodianalizzarelerelazionitralediversetipologiediconflittiecologicidistributivie dimettereinluceidiversilinguaggiecriteridivalutazioneesistenti.E'uncampodistudi interdisciplinare,checonsideral'economiacomeunsosttosistemadiunecosistemafisico globaleefinito.Oltrequindiacorreggerelacontabilitmacroeconomicaattribuendovalore monetario all'usodirisorseambientali,questadisciplinasiproponediindividuarenuovi
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indicatori di (in)sostenibilit che consentano una valutazione multicriteriale e nuovi strumenti decisionali a supporto delle politiche sociali e ambientali dei diversi paesi. L'Autoreevidenziaquicomesiafortementeriduttivoanalizzaregliimpattisolointerminidi costibenefici:visonoinfattivaloritraloroincommensurabili(es.dignitdellepersone: quanto pu costare uno schiavo?) o misure che richiedebbero un'analisi della situazione socialeepoliticaperesserecorrettamentecompreseechesoloun'analisimultidimensionale (omulticriteriale)riesceamettereinevidenza.Significatival'osservazionedicomeipoveri vendanoapocoprezzolapropriasalute,ilpropriolavoroolerisorsenaturali,nonperscelta mapermancanzadipotere:unprezzomoltobassoperestrarrerisorseoriversarerifiutipu alloradiventareunindicatorenondifacilitdiaccessoodidisponibilitdellerisorse,quanto diunaprecisarelazionedipotere(equindidisfruttamento). Il terzo capitolodedicatoall'analisideidiversiindicidi(in)sostenibilitchesonostati propostiperl'analisidell'impattodell'economiaumanasull'ambiente.Primotraquestiilgi citato HANPP (attualmente circa il 40%degli ecosistemi sonoutilizzati dall'uomo), che tuttavianoningradodiindicarediqualeusositratta(es.areeagricoleperl'alimentazione o per produrre biocarburanti? aree agricole per il sostentamento dei locali o per l'esportazione?, etc). Un secondo indice quello dell'Impronta Ecologica, che misura l'impatto ambientale di beni, prodotti e servizi (es. trasporti) in termini di consumo di suolo,consentendoallevarieamministrazionidicomprenderecomemigliorareleproprie politicheeorientareglistilidivita(secondoquestoindice,l'Italiautilizzacircailtriplodelle risorse disponibili e gli USA circa dieci volte). Altri indici sono: l'EROI, che misura il rendimentoenergeticodegliinputdienergia;ilMIPS,cherappresental'inputdimaterialiper unitdiservizioedstatosviluppatodall'istitutoWuppertal;lacapacitdicarico,ossiala pressionedemograficasugliecosistemi,che,comeevidenzial'Autore,comunquesempre collegataallepolitichedellemigrazioni,ealledistribuzioniinegualidellericchezze. Nelquartocapitolol'Autorepassaadescriverel'EcologiaPolitica,chesioccupadellostudio deiconflittiecologicidistributivi.Lofaattraversounaseriedicasistorici,primofraquestila rivoltadeilavoratoridiunaminieradirameadAshio,vicinoTokio,nel1907,chesisald conleprotestedeicontadinidellazona,perl'inquinamentoelacontaminazionedelleacque. L'impresa proprietaria della miniera obiett che i benefici economici apportati dalla commercializzazionedelrameprodottoeranodigranlungasuperiorialdannopermanenteai campiealleacqueechepertantoerapossibilerifondereeconomicamenteicontadini.Se oggiilGiapponeimportailrame,questosignificatuttaviacheilconflittosispostatosu altriterritori,gravandosupopolazioniconminorepoteredipressione. Moltiicasidiconflittodescrittieanalizzatidall'Autoreinquestoeneisuccessivicapitoli cinqueesei:daigicitatiallevamentidigamberiinAfrica,AsiaeAmericaLatina,alle minieredioroconl'inquinamentocausatodalleattivitestrattive,alledeforestazioniela costruzionedigrandidighecheobbliganointerigruppiumanialasciareleproprieterre,fino aicasidibiopirateria,incuiilliberoaccessoaisapericontadini,unavoltaacquisitoda imprese,statotrasformatoinbrevettisullaproprietintellettuale,difattoimpedendoai contadinistessidiutilizzarli. Nelsettimocapitolol'Autoresiconcentrasullegrandiurbanizzazioniesull'impattodelle cittsull'ambientecircostante,analizzandodiversitipidimodelliurbani,laquestionedei trasporti, leproblematichesocialilegatealdegradodelleperiferieurbane,laquantitdi energiaediflussinecessaripersostenerneleattivit.Ancheilcapitolosuccessivoaffronta problematiche di conflitti urbani, in particolare mostrando la genesi del movimento di
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giustiziaambientalenegliUSAeinSudAfrica,edicomeun'analisidellelocalisociet urbaneevidenziunmodelloingiustodiripartizionedeirischiconnessiall'ambienteealla salutedellepersone. NelcapitolononovieneaffrontatoilruolodelloStatoedelleIstituzioninell'affrontarele questionievidenziatedall'ecologiapolitica.Vienequipostainluceevalutatalapossibilitdi unarealegovernabilitdiquestiprocessidapartedelleIstituzioni,apartiredaiverticidiRio de Janeiro (1992) e di Johannesburg (2002) ed messa in evidenza la rilevanza della responsabilitsocialedelleimprese.Nelpresentaregliattorielediversemetodologiedi approccio,l'AutoreanalizzaancheilruolodelleONGeilororapporticonleIstituzioni,con variesempi,tracuiquellodiGreenpeace.Glisquilibrinellaripartizionedeirischiambientali hanno spinto diversi movimenti ad utilizzare sempre pi spesso il linguaggio dei diritti umani, fino a coinvolgere organizzazioni come Amnesty International nei conflitti ambientali.L'Autoreponequiinevidenzalamolteplicitdeilinguaggiutilizzatidaidiversi attorineidiversicontesti,neltentativoditutelareladignitdipersoneecomunitdeipaesi pideboli:sonospessoimovimentiinternazionalielegrandiONGatradurreleazionidi resistenzalocalieapresentarleinunlinguaggioambientaleedidiritti,dapoterportare davantialleIstituzioni. Il decimo capitolo dedicato al concetto di debito ecologico. Questo ingente debito, maturatodaipaesimaggiormentesviluppatineiconfrontideglialtripaesi,dovutoadue fattori principali:l'esportazionedimaterieprimedaipaesideboliaprezziingiustamente bassi,chenontengonocontodeidanniambientaliesociali,el'utilizzononremuneratodi spaziambientalineipaesideboliperl'assorbimentodeirifiuti.Questodebitonascequindida conflittiecologicidistributiviincuiildiversogradodipoteretragliattoriingiocoa fissarnel'entit.E'possibilequantificareildebitoecologico?Equalistrategieandrebbero messeinatto?IlcasodeldisastrodiBhopalinIndia(1984)vienequianalizzatodall'Autore alfinedimostrareladifficoltnelgovernarequestiprocessi.Traicasipositivivienequi illustratol'approcciodelcommercioequoesolidale. Nell'ultimo capitolo l'Autore riprende i diversi fili del discorso sviluppato nei capitoli precedenti,alfinedifornireunasintesiconclusivaedelinearepercorsiversolasostenibilit. Aldilquindideidiversistilielinguaggiutilizzatidagliecologisti,eglitentadidareun nomeaidiversiconflittiecologicidistributivichesonostatiillustratinelvolume,alfinedi inserirliinunquadroglobale:dallabiopirateria,aldebitoecologico,alrazzismoambientale, all'inquinamentotransfrontaliero,allelottenelleperiferieurbane,allasicurezzaalimentare, alle resistenzeindigene,allerivendicazionideilavoratoriperlasaluteelasicurezzasul lavoro,aiconflittiperlostoccaggiodirifiutiescorie,etc.L'ecologismodeipovericome unombrellocheilpresentelibroutilizzaperraggrupparelepreoccupazionieleformedi azionesocialenatenelvederel'ambientecomefontedisostentamentoumano.3 Fondamentale il ruolo della comunicazione: l'eco di ciascuna delle lotte sostenute da piccoligruppiperlatuteladelproprioambienteedeipropridirittidivieneunformidabile strumento per generare nuova consapevolezza in altri gruppi di altri territori. La nuova societdelleretipermetteoggidicoglierel'aspettoprofondamenteumanoevalorialedi questelotte,ediguardarloinun'otticaglobale,superandoquindilavecchiaconcezioneche vedevainquestigruppidiresistenzaallosfruttamentoambientale,unameraopposizione alprogressoeallosviluppo.
3 Ibid,p.373. Febbraio2011 MarinaRusso 5

Elementocrucialetenerecontodeidiversisistemidivaloriingioco:questiconflittinon possonoessererisoltisemplicementecondomandediindennizzomonetario,mapossono disputarsiinaltrearene,condiversilinguaggieevidenziandodiverseprioritdivalori. L'Autoreconcludeconunariflessionesulpotere:infondotuttiquestimovimentisocialinati daconflittiecologici,cercanodiriequilibrarelabilanciadeipoteriinlorofavore,bilancia che oggi pende decisamente dal lato delle grandi imprese transnazionali. Rimane per fondamentalecomprenderequantosiarilevanteilruolodelleIstituzionichesolehannoil poteredidefinireeimporreprocedureperaffrontareedirimerequesticonflitti.E'aquesto livellochepossonoessereintrodottinuovicriterimultivalorialidivalutazione,affrontandole problematichecondiversilinguaggichetenganocontodellediversescaledivaloreedei diversilivellidirealt.

Commentoeosservazionifinali
L'Autore ha qui raccolto un'incredibile quantit di casi, riccamente e puntualmente documentati, permettendo cos di cogliere la rete che collega temi ed eventi che, presi separatamente,potrebberosembrareisolatifattidicronaca,ol'effettodiazioniegoistichedi gruppiumanipiomenoorganizzati. L'analisi dei diversi approcci ecologici bene evidenzia il rischio delle derive intellettualisticheotecnicistichedapartedeipaesiricchi,cheinvecedicogliereilproblema ambientalecomelanecessitdinonminarelebasidellasopravvivenzadellegenerazioni presenti e future si concentra talvolta solo sul concetto astratto di natura o sulle (presunte)illimitatepossibilitoffertedalprogressotecnicoscientificoedeconomico.Al centrodellaricercadell'Autorec'invecelapreoccupazionematerialeemoraledianalizzare iconflitti(delpassatoeattuali)percapirecomepoterricostruiregliequilibriecologicinei rapportitracomunitumaneel'ambientechenepermettelavita. Centrale perl'interatrattazioneiltemadeivalori;sepurl'Autorenonsisbilancianel proporrespecificivalorialternativiaquellomonetario,costantelasuapreoccupazione nell'invocare l'adozione di criteri multivaloriali nella valutazione dei costibenefici degli impattiambientalienelricordarecomealcunivalorisianotraloroincommensurabili. La nuova societ globale e le possibilit offerte dall'accesso alle conoscenze e alla loro comunicazione, permette oggi di cogliere un'immagine pi completa di queste problematiche,dimettereafattorcomuneleesperienzematuratenelcorsodegliannida diversi gruppi umani,di sentirele problematichealtrui come pivicineeconnessealle nostre. La complessit della molteplicit di linguaggi e di valori che esprimono queste esperienze,noncidevescoraggiaremaspingerciaindividuareglielementicomunisucui possibiletrovarepuntidicondivisioneperl'azione.Iprincipidellaresponsabilitsociale potrannocosessererivisitatiefattipropri,divenendostrumentodiazionenonsoloperle imprese,mapertuttiidiversitipielivellidiorganizzazioniumane,dalleistituzioni,alle associazionidellasocietcivile,allefamiglie.Rivedereipropristilidivitainun'otticadi sussidiariet, solidariet, responsabilit e partecipazione permetter cos di riprendere il camminoversounmiglioreequilibrionell'accessoenellagestionedellerisorse,atuteladelle personeedellalorodignit,dellegenerazionifutureedell'ambientechecisostiene.

Febbraio2011

MarinaRusso

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