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"Infirmitas" e terapia sacra in una citt medievale (Orvieto, 1240) Author(s): Anna Imelde Galletti Source: La Ricerca Folklorica,

No. 8, La medicina popolare in Italia (Oct., 1983), pp. 17-34 Published by: Grafo s.p.a. Stable URL: http://www.jstor.org/stable/1479531 . Accessed: 04/02/2011 06:19
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e <Infirmitas>> terapia

sacra

in

una

citta

medievale
(Orvieto, 1240)

Anna Imelde Galletti


((Sancte Ambrosi,liberame nec medicimagisme offendantnec dolorem faciant michi, quia matermea multumte dilexit et in nullo te offendit>. [((SantoAmbrogio,liberami,e i medicinon mi faccianoancora del male, ne mi faccianosoffrire,perchemia madremolto ti amo e in nulla ti offese)]'. E l'invocazione, davanti al sepolcro del taumaturgo Ambrogio da Massa, di una ragazzina tormentata invano dai medici nel braccio fratturato; e se, ovviamente, vi si legge l'istintivo terrore dell'infanzia (solo dell'infanzia?)di fronte al complesso delle sofferenze portate dal rimedio non meno che dal male, questa frase puo per6 essere assunta come stimolante punto di partenza per un'inchiesta sul ruolo del sacro nella percezione e nella cura delle malattiein epoca bassomedievale, e sul rapporto fra una terapia largamente <(medica>> (definizione, questa, alquanto approssimativa) ed una che faccia uso di rituali improntati (<unicamente)) al riconoscimento e all'incanalamento di forze sacrali (altra approssimazione, che deriva in parte dalla precedente: giacche sembra evidente come, tra le molte valenze dei rimedi fisici, ve ne siano anche alcune, piu o meno profonde, di carattere sacrale). Se tale rapporto - posto che sia possibile stabilirlo appieno - presenti aspetti di contraddizione o di reciproca integrazione, e, s'intende, quantomeno azzardato affermarlo senza un esame delle fonti (scritte, iconografiche o piu largamente materiali) che tenga conto della specificita dei fattori storici e culturali, soprattutto per cio che concerne l'eventuale acculturazione dei testimoni sul piano medico e - circa il nostro argomento - devozionale-dottrinale: elementi entrambi non sempre facili a determinarsi. Ancora, le stesse fonti dovrebbero aiutare a chiarire altri strumenti metodologici: che cosa s'intenda per malattia in senso generale - e, pertanto, per stato di sanita - su diversi piani di cultura, e, in rapporto a cio, quali concezioni del sacro possano venire in luce (e viceversa). In quest'ultimo settore d'indagine, il dibattito e ormai sul tappeto da parecchi anni, anche se ha avuto vivacita solo in un secondo momento per l'analisi delle societa occidentali, ed ha trovato applicazione non sporadica a quelle di ancien regime, o piu latamente preindustriali, in tempi relativamente recenti. Inutile qui fare la rassegna di una bibliografia giA nota; baster/ osservarecome, schiumato a poco a poco il discorso da valutazioni, pii o meno condizionate e condizionanti, che liquidavano fenomeni di larga e profonda manifestadi zione sotto le etichette di <folcloristico>>, ((superstiziosoo e perfino, ahime con quanta ambiguita, di ((popolare)2, si sia venuta delineando Ia dignitA di una presenza del sacro non necessariamentelegata a precisi contesti religiosi (e cosi considerata come intrusione di precedenti - e, va da se, meno elevati - stadi di religiosita in altri dei quali arbitrariamente si isolassero purezze da laboratorio teologico). Un sacro dunque, come pii volte si e detto, tangibile, fisico e quotidiano, un mezzo di percezione dell'ambiente e di sua elaborazione culturale che non solo si pone al livello di altri mezzi, ma li pervade e li sussume in una concezione globale, pur nei dinamismi dei livelli di cultura determinati da ruoli e comportamenti sociali. Su questa base, diventa possibile tentar di cogliere in che forma e misura tale concezione si manifesti nella collettivita, fino a costituire eventualmente per i suoi membri il cemento di un senso di comune appartenenza e a porsi sia come causa, sia, anche, come effetto di comportamenti collettivi; tenendo naturalmente conto delle modalita della gestione di tali comportamenti e sentimenti operata, sul piano ideologico e politico, da parte di coloro che, pur essendone parte, hanno la possibiliti di imporne la propria percezione e interpretazione3. 11processo di canonizzazione di Ambrogio da Massa, frate Minore morto ad Orvieto il 17 aprile 1240 in fama di santo e/o di taumaturgo, presenta a questo scopo aspetti di straordinaria ricchezza - ne, in verita, e l'unico documento di tal genere a disposizione dello storico4. Ricordiamo, a grandi linee, lo sviluppo della vicenda, per meglio affrontare un esame della fonte dal punto di vista che piui strettamente ci interessa5. Nel periodo immediatamente successivo alia morte di Ambrogio, si ha intorno al corpo, poi intorno al sepolcro nella chiesa dei frati Minori, una vera e propria esplosione della devozione: giA taumaturgo in vita, Ambrogio vede moltiplicarsi, secondo una dinamica consueta, la propria forza nella morte. Una sorta di processo di identificazione, stimolato dai frati Minori ma fon17

Galletti dato saldamente sul valore assunto dal sepolcro come punto di riferimento spaziale-culturale,si mette in moto fra la citta e quello che, senza essere necessariamente percepito nella sua dimensione ecclesiastica se non da ceti colti, e pero inteso dalla collettivita come il suo santo. Finche, sulla scorta dei molti miracoli verificatisi, il governo comunale non chiede per lui la canonizzazione. Quelli che abbiamo sono appunto gli atti dell'inchiesta in partibus decretata dal papa Gregorio IX, e condotta da tre prelati; forse incompleti, si riferiscono al periodo fra il 12 giugno 1240 e il 6 febbraio 1241. Si notera per inciso che, venuti meno i fattori determinanti di convergenza fra la politica cittadina e quella pontificia che caratterizzarono la storia di alcuni comuni centroitaliani alla metA del secolo XIII, la canonizzazione di Ambrogio non sarebbe mai stata raggiunta; il che non toglie alcun significato (anzi, ne da forse uno piuiintenso) alla rappresentativitAche questo processo assume, nell'immediatezzadi un'esperienza che coinvolse la cittA intera, per una verifica della problematica che ci siamo posti; in particolare, per una lettura del modo di percepire e vivere la malattia nelle sue valenze private e sociali; come, anche, dei collegamenti operati sul piano culturale fra il (negativo> fisico e il piu vasto quadro delle relazioni fra umano e umano, fra umano e sacro. La composizione e la natura stessa della fonte richiedono comunque un supplemento di precauzione metodologica. All'epoca in cui si svolge il processo, le norme elaborate nella Curia romana per la raccolta delle testimonianze, nell'intento di approntare la maggior quantita possibile di dati, ma anche di strumenti critici per la cernita che se ne sarebbe fatta, avevano raggiunto il massimo sia dell'articolazione, sia della rigiditAe condificazione6. Se ne ritrova l'elenco, come di consueto, nelle istruzioni inviate da Gregorio IX ai tre commissari: ac (Testes legitimosquos supervita et conversatione miraculis recolendememoriefratrisAmbrosiidebetisrecipere, priusab eis examinare curetis de omnibus et iuramento, diligenter que prestito eosdem:quomodosciunt,quo tempore,quo dixerintinterrogetis mense, quo die, quibuspresentibus, quo loco, ad cuius invocaillorumciret tionemet quibusverbisinterpositis, de nominibus ca quos miraculafacta dicuntur,et si eos ante cognoscebant,et quot diebusante viderunteos infirmos,et quantotemporefuevisi .runtinfirmi,et quantotempore suntsani, et de quo loco sunt de et oriundi;et interrogentur omnibuscircumstantiis diligenter circasingulacapitulafiantut expeditquestiones premisse.Series in testimoniiet verbatestiumfideliterredigantur scriptis>7. Ne risulta per noi un patrimonio di testimonianze accurate, si, ma anche, in qualche forma, guidate; ii che, se rimane certo il carattere ineliminabile di ogni tipo di interrogatorio, puo gia costituire un filtro rispetto alla maggiore (non assoluta, s'intende) <<spontaneita)) libri miradei culorum, le raccolte redatte a caldo sul luogo e che serviranno poi di eventuale base per la convocazione dei testimoni8. D'altro canto, la trascrizione in latino, e per lo pii in forma indiretta, delle deposizioni da parte di un notaio, se ci assicura della fede della redazione, ci induce anche a tener presente l'eventualita di un ulteriorefiltro culturale, che si esprime su un piano piiugenerale nel modo di ricevere e ritrasmettereil testo orale (per giunta, sotto il controllo, pur non necessariamenteavvertito a livello cosciente, di tre personalita ecclesiastiche) e, in maniera piu evidente, nel passaggio lessicale e linguistico verso forme espressive ufficiali. Ci6 detto, volgiamoci direttamente alla fonte. II processo raccoglie anzitutto nove testimonianze di religiosi sulle virtu praticate da Ambrogio in vita, fra le quali quella della carita verso i malati che, come ho gia notato, ci e utile per cominciare a capire il clima creatosi intorno a lui giA da vivo: salutis medelamconferrestudiosissime secularibus (Infirmis ita procurabat, quod de proprioloco ad eorumdomos cum meaccedebat>. dicaminibus zelo con [<Procurava grandissimo di portareil rimediodella saalle con luteai laici infermi,recandosi medicamenti loro case dal proprioconvento)19. Ma ecco come si percepisce e si ripresenta, in una prospettiva piu completa, questa funzione taumaturgica: <(Domina lacoba, uxor Iohannisfabri, de regioneSancti Andree,iuratadixitquodcumhaberetfiliamsuamnomineClaruviin sumhabentem capitemorbumqui diciturlupa; unde cum hec dominastaretantedomumsuamquodam(die)post oram vespertinam, bone memoriebeatusAmbrosiustransivitante domum huius, quemipsa dominavocavitut superinfirmitatemsue filie sibi daretconsiliumet iuvamen;et beatusvir respexitmorbum et posuitmanumet fecit signumcrucis;et in manesequenti,cum dictadominasurrexit,rimatafuit morbumet ibi invenitcaracterem crucis,et alio die sequentipuellaa dicto morbo plenissime VIII die antequam de est curata.Interrogata tempore,respondit: bone memorievir beatusa seculo migrasset.Interrogataquibus erat quodvirsuuspredictus et predictavirespondit presentibus, dit; et dicit quod passa fueratpuella temporeunius anni illam infirmitatem. Giacoma,mogliedi Giovannifabbro, del rione di S. [((Donna ha Andrea,prestatogiuramento, detto che aveva una sua figlia la di nomeClaroviso, qualeavevasulcapoquelmorboche . chiamato lupa; onde, trovandosiun giorno questadonna davanti a casa sua dopo l'ora dei vespri,il beato Ambrogiodi buona medi essa moriapass6li davanti; lo chiambperchesull'infermita sua figlia le desse un pareree un rimedio;e l'uomo beato esamin6 il morboe vi pose la manoe vi fece il segnodi croce;e il mattino seguente,quandola dettadonnasi lev6, si mise a scrutareil morbo e vi trov6 la tracciadel segno di croce, e l'indomani la fanciulla si trov6 completamente guaritadel detto morbo. Interroha gatasul periododell'accaduto, risposto:settegiorniprimache l'uomo beatodi buonamemorialasciasseil mondo. Interrogata sui presenti,ha rispostoche il suo predettomarito c'era e vide le cose predette; dice che la fanciullaavevasofferto per un ane no di quell'infermitA>]'0. Una funzione che, acquistando maggior pregnanza alI'approssimarsidella morte di Ambrogio, si presenterA, in un passaggio graduale, come stimolo all'uso di lui dopo

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e sacrain unacittdmedievale lrnfirmitasoterapia morto, e poi alla richiesta del suo intervento una volta entrati in campo i riti sul sepolcro: (Domina Sclaraldie,nurusdomineTedore, de regioneSanctorumApostolorum,iuratadixit quod cumhaberetfiliumsuum nomineBarthuctium orrebatita lumenquodnullomodo poqui teratrespicereignemnec solem nec aeremnec aliquodaliud luin accessit men;undecum beatusAmbrosius extremis laboraret, ad locum ubi iacebatet petiitmercedem eo quodponeretmaab numsuamsuperoculos pueripredictiquemdeportaverat secum. Unde beatusAmbrosiusdixit quod posuit manumsuperoculos pueriet fecit signumcrucis;ad cuiustactumincontinenti puerest liberatus. [sic, Interrogatus probabilmenteper interrogata] quanto temporehabueratillud vicium,respondit: "Temporeuniusanni etdimidii".Interrogatus "Eo quandohoc, respondit: diequo bone memoriea seculo migravit"o). nuoradi donnaTedora,delrionedei Santi [<DonnaSclaraldie, Apostoli, prestatogiuramento,ha detto che aveva suo figlio di nomeBartuccio non tollerava luce,a tal puntoche non riuche la sciva in alcun modo a guardareil fuoco, ne il sole, n? il cielo, ne alcun'altrafonte di luce;onde, mentreil beatoAmbrogioera in agonia, si reco al luogo ove giacevae gli chieseper misericordiache ponessela manosugliocchi del bimbopredetto,che avevaportatocon se. Ondeil beatoAmbrogio, detto,posela mano ha sugliocchi del bimboe fece il segnodi croce;e al tocco di lui imil mediatamente bimbo fu liberato.Interrogata quantotemper po avesseavuto quel difetto, ha risposto:"Per un anno e mezzo". Interrogata ha "Nelgiorno quandoci6 siaavvenuto, risposto: in cui la buona memorialascib il.mondo"o]". <(Domina de Matthaliona,uxor Ranuctiimercatantis, regione Sanctorum iuratadixitquod, cumbeatusAmbroApostolorum, siuslaboraret extremis,hec dominaaccessitad locumubiiacein batet duxitquandamsuamfiliamnomineMassariam, habeque batgangulasin guttureet gula, que multumorribiles videbantur, et rogaviteum et petiitmercedem eo quodimponeret ab manum suam(super)gulamdicte puelleet faceretsignumcrucis.Qui vir sanctissimus posuit manumsuamsupergulamdictepuelleet feet cit signumcrucis;ad cuiusmercedem tactumpuellaest liberata die sequenti dictapuelposttactum.Interrogata quantotempore la habuerat dictasgangulas,respondit: "Tempore quatuorannorum". Et quandoliberataest: "Eo die quo migravit".Interrorespondit quodferetotadomuseratplena gataquibuspresentibus, si ubi iacebat. Interrogata dicta puellarehabuit post dictasgangulas, respondit:"Non, immo liberatafuit". Et eam coramdominisepiscopiset prioripredictis me notariodemonstravit et optime liberatamo. del [kDonnaMattagliona, mercante, rione mogliedi Ranuccio dei Santi Apostoli, prestatogiuramento, detto che, mentreil ha beatoAmbrogioera in agonia,questadonnasi rec6al luogo ove giacevae condusseuna sua figlia di nome Massaria,che aveva fin giu in gola ghiandoleveramente orribilia vedersi,e lo prego e gli chiesepermisericordia imponesse manosullagola della che la detta fanciullae facesseil segno di croce. E l'uomo santissimo e posela manosullagola delladettafanciulla feceil segnodi crola il ce; e al suo tocco misericordioso fanciullafu liberata, giorno dopo che era stata toccata. Interrogata quantotempola detper ta fanciulla ha avesseavutole detteghiandole, risposto: "Perquattro anni". E quandosia stata liberata: "Nel giornoin cui e morsui to". Interrogata presenti,ha rispostoche era pienaquasidel se tuttola casa in cui giaceva.Interrogata la dettafanciullaabbia riavutoin seguitole dette ghiandole,ha risposto:"No, che anzi ne fu liberata".E davantiai signorivescovie priorepredettie a me notaio l'ha mostrataottimamente liberata))]2. ?LucaTancrediBrance,de regioneSanctiConstantii,iuratus sua unum dixit,civisUrbevetanus, quodcuma nativitate habuerit testiculorum crossiorem multum,ita quod multumorribilis alio sed videbatur a quindecim annisretro,cuiusoccasione,certistemporibusdolor occupabateundemmultumet femur multum inita vocessicutmulierque peflabatur, quodclamabat et mittebat peritnimio dolore;et dixit quod semperrecipiebatpenitentiam quiaputabatmori, tam fortitereum tenebat;et dixit quod prius velletmoriquamillamegritudinem et habere; dixitquod frequenterpetierat consilium beatoAmbrosio vitasua;dixittamenquod in eo die quo beatus Ambrosiusa seculo migravit,accessit ad locum ubi iacebatet accepitmanumbeatiAmbrosiiet posuit manum superfemursuumet membrum faciendosignumcrucis, et vocavitmercedem eum. Ad cuiusinvocationemet quod liberaret tactum,statimliberatusest et tumorrecessit.Interrogatus quomodo ille morbustangebateum et quot vicibus,respondit:quolibet menseuna vice, sed dicit quod tumorremanebat.Et modo ita a infirmitate optimeest liberatus, quodnunquam predicta perpessusest aliquamlesionempostea>. di di [<<Luca Tancredi Branca,del rionedi S. Costanzo, cittadino orvietano,prestatogiuramento,ha detto che fin dalla nascitaavevaavutounodeitesticolimoltopii grossodell'altro,tanto che era veramente orribilea vedersi,ma che da quindicianni in qua per questomotive era in predaa un forte dolore e la coscia gli si gonfiavamolto, e che urlavae mandava gridapropriocome una donna che partorissecon gran dolore; e ha detto che ogni volta si confessava,chd pensavadi morire,tanto forte lo teneva (queldolore);e ha detto che avrebbevolutomorirepiuttostoche averequellamalattia;e ha detto che di frequenteaveva chiesto consiglioal beato Ambrogio,quandoquestiera in vita; ha detto tuttaviache nel giornoin cui ii beatoAmbrogiolasci6 il mondo, si rec6al luogo ove giacevae presela manodel beato Ambrogio e si pose quella mano sulla coscia e sul membro, facendo (con che essa) il segno di croce, e invoc6 misericordia, lo liberasse.E a quell'invocazione tocco, subito fu liberatoe il gonfioresi ritie in r6. Interrogate qualmodoquelmorbogli si attaccassee quante volte, ha risposto:una volta al mese, ma dice che il gonfiore restava.Ed ora e ottimamente liberato,tanto che mai pih in seguito ha patito alcun danno dalla predettainfermit)l>'3. E infine: (DominaGratia,uxorSpinellifabri,de regioneSanctiAndree, iuratadixitquodcum haberet maximum doloremin capiteet maxima infirmitate laboraretdoloris capitis,ita quod dentes videde banturquod caderent horesuo et oculi sui capitisexirent,tam fortiteream tenebatdictusdolor, et dicitquod eo die quo bone a memoriebeatusAmbrosius seculomigravit,antequammigrasset, ista accessitad locum ubi iacebatet fecit duci manumsuam supereius (caput)et post transitumvovit se beato Ambrosioet fecitimaginem cereet deportavit antesepulchrum eius. Ad cuius votumest incontinenti liberata.Interrogata quantotemporehabueratdictaminfirmitatem, respondit: temporeX annorum.Interrogata quomodovexabateamdictusdolor, respondit: quatuor in vicibus mense,quodcapiebat camin maneet tenebatear usque ad horamnone, et sic quatuordiebus.Interrogata quibuspresentibus, respondit quod eratplenaecclesiaubi iacebatbeatus Amet brosius; quandovotumfecit,respondit quoderatdominaAchia uxorquondamAndreePompognani; quibusverbisusa fuit in et dicensquod si eam voto, respondit quodvovitse beatoAmbrosio 19

Galletti ceream ad cum collo et gula tumore sinistrum liberaret, suumsepulchrum imaginem deportaret. Quo colaumhabentembrachium voto facto, statimplenissime sanata,ita quodde ilia infirmi- ac ruboretaliterpergravatum est quod omnesqui eum videbantdicebantpropter illaminfirmitatem firmiter actate postmodumnon persensito. moriturum, puerum cessit ad ecclesiamubi iacebatbeatusAmbrosius,volens ipsum Grazia,mogliedi Spinellofabbro,del rionedi S. An[(<Donna devote;sed cum non posset ha do- sepulchrobeatiAmbrosiipresentare drea,prestatogiuramento, dettocheavevaun grandissimo hominum stantium,petiitde terraubi corpus ibi pro multitudine lore al capo e soffriva di grandissima infermitaper quel dolore exhiberi.Quamcum ad petitioal capo, al puntoche le sembrava i dentile cadessero boc- eius lotum fueratsibi humiliter che di nemeiusquidamfrater ordinefratrum de Minorum nomineThoca e gli occhi le uscisserodallatesta, tanto fortela tenevail detto ipsa, ad invocae dice che nel giorno in cui il beato Ambrogiodi buona massibi dedissetet ad collumpuerisuspendisset dolore, tionembone memorie sanctiAmbrosii puerincontinentiest libeche lasci6il mondo,prima morisse, costeisi rec6al luogo ratus. memoria Interrogata sequentidie post quandofuit hoc, respondit: ove giacevae si fece portare capola manodi luie dopo il tran- eiustransitum. sul Interrogata quibuspresentibus, respondit:domisito si vot6 al beato Ambrogioe fece un'immagine cera e la na di Tedoraeius matreet Balvinaeius sorore, que venerantcum port6 innanzial suo sepolcro.E a quelvoto fu immediatamente ista, et dominaGuidoloctaeius sorore?. liberata.Interrogata quantotempoavesseavutola detta inper ha [(DonnaBalseverina, in senese,che abitanel none fermitA, risposto:per dieci anni. Interrogata che modo la figliadi Tedora tormentasseil detto dolore, ha risposto:quattrovolte al mese, di San Domenicodei frati Predicatori, prestatogiuramcnto,ha che la prendevala mattinae la tenevafino all'ora nona, e cosi dettoche, avendoun suo figliodi nomeNiccolbche avevail bracin quattro sui ha che giorni.Interrogata presenti, risposto erapiena cio sinistrocon il collo e la gola talmenteoppressida tumore e la chiesadove giacevail beato Ambrogio; su chi fosse presente rossorechetuttiquelliche lo vedevanodicevanoche per quell'ine il certamente quando fece il voto, ha rispostoche c'era donna Achia moglie fermitA bimbosarebbe morto,si rec6alia chiesaove del fu Andreadi Pompognano;e quali paroleavesse usato nel giacevail beatoAmbrogio,con l'intenzione presentarlo di devoal ma voto, ha rispostoche si vot6 al beato Ambrogio,dicendoche se tamente sepolcrodel beatoAmbrogio; non riuscendovi, per di l'avesseliberataavrebbeportatoun'immagine ceraal suo se- la moltitudinedi gente che vi si trovava,chiese umilmenteche polcro. Fattoquestovoto, fu subitocompletamente sanata,tan- le si desse della terradove il corpo di lui era stato lavato. Alla to che in seguito non ha sentito piu alcunche da sua richiesta, fratedell'ordine fratiMinori,di nome Tomun dei 14. maso, glienediede, ed essa l'appeseal collo del bimbo; e all'inquell'infermita)] vocazione dellabuonamemoria sant'Ambrogio bimbofu imdi il I miracoli di caratteretaumaturgico,dei quali queste sono mediatamente liberato.Interrogata quandoci6 sia avvenuto, ha alcune testimonianze, costituiscono la quasi totalita degli risposto:il giornosuccessivoal suo transito.Interrogata presui 82 raccolti nell'edizione bollandista, nei paragrafi dal 13 senti, ha risposto:donnaTedorasua madree Balvinasua sorelal 94. Ma non sembra opportuno sminuire, nell'ottica che la, che cranovenutecon lei, e donnaGuidolottasua sorella]'6. ci siamo posti, i casi di salvezza da un pericolo o, piu anSe dunque il numero dei miracoli, nella fonte, e definicora, di recupero di beni. Metterli da parte significherebbe conferire alle varie sfere di un'esperienza complessiva au- to, vi si legge per6 un numero assai superiore di percezioni tonomie che sono anche separazioni e risponderebbe per del miracolo, che trovano maggior concentrazione ed indi piu ad un'applicazione diretta di schemi forse troppo mo- tensiti nel momento del transito del taumaturgo (del suo derni. Che, anzi, un'adesione piu completa alla mentalitA definitive compenetrarsi, con la morte, con quelle energie sia dei testimoni, sia anche dei commissari e del notaio, che ?naturali> che pu6 volgere a favore dei suoi protetti), ma senza esitazioni, in questa fase del processo, li hanno inse- che al momento del processo sono rimaste immutate anriti nella rosa delle manifestazioni del sacro, ci aiutera a che nel senso di aggregazione che ne emerge. II numero e la varieta delle testimonianze, pur all'interdare alia fama di <<portatore salute) di Ambrogio il suo di no di schemi di comportamento abbastanza individuabili, senso piu vasto e piu vero'5. Un senso, d'altra parte, rafforzato da quanto si desume rendono difficile elencarle in modo compiutamente orgadal numero delle testimonianze: piu di duecento, giacche nico: preferisco organizzare il materiale desumibile in una parenti, vicini, accompagnatori dei miracolati mostrano di tabella(cfr. tab finale), dalla quale molte conclusioni potranpartecipare tanto all'esperienza immediata e quotidiana del no esser tratte in modo piu chiaro e concreto. Questo vale, male quanto ai riti di guarigione. La solidita di una larga in particolare, per quanto concerne una possibile classifistruttura familiare e vicinale trova espressione nella com- cazione delle malattie per tipo clinico, o per parte colpita, pattezza di sentimenti e atteggiamenti comuni. E la proie- e per incidenza sociale: da una parte, lo impedisce l'ultezione che ci sembra possibile operare - considerando che riore filtro linguistico-culturale (anche nel campo medico, abbiamo qui soltanto le attestazioni di pratiche giunte a nei casi in cui si riscontra un intervento professionale o di buon fine - verso la compiutezza di un'esperienza collet- mestiere) fra 1'epoca del processo e la nostra17;dall'altra, tiva e confermata dalle dichiarazioni che piu volte rendo- per quanto ricca sia la fonte, non sembra certo sufficiente no i testimoni, interrogatisui presential miracolo: <la chiesa da sola a motivare valutazioni d'insieme sul rapporto era piena>, come si e visto; oppure, nel ricco e suggestivo malattia-societa nel XIII secolo. E una tabella che cercasse di stabilirestatistiche dell'uno o dell'altro genere non serracconto di una madre: virebbe, a questo stadio della ricerca, che a coprire con l'il<<Domina Balseverina,filia Tedore Senensis,iuratadixit suo lusione di un'organizzazione dei dati una reale, profonda iuramento,que habitatin regioneSanctiDominicifratrumPre- confusione. Basta gettare uno sguardo, per rendersene consuumfiliumnomineNi- to, alle testimonianze fin qui riportate. dicatorum,quodcum haberet quemdam 20

e sacrain unacittdmedieval oInfirmitaso terapia Sembra invece piuiinteressante, e forse piu proficuo, tentare di organizzare una serie di impressioni di carattere piu strettamente antropologico-culturale e sociologico sul modo in cui e vissuta la malattia, utilizzando a questo scopo i dati testuali forniti dalle narrazioni. Come si e visto negli esempi riportati, miracolati e testimoni iniziano d'abitudine, secondo l'iter stabilito dall'interrogatorio, con la descrizione dello stato di malattia, per passare poi a quella (dettagliata, et pour cause, vista la delicatezza dell'argomento per i commissari ecclesiastici) del rituale seguito per la guarigione e degli effetti di questa, puntualizzando, a richiesta, questo o quell'aspetto della vicenda. Ne viene, all'interno del pi/uvasto ambito semantico di infirmitas, che ?DominaGualdrada, quondam uxor de Bonca(m)bii, Arcidosso Clusinediocesis, iuratadixit quod cum haberetquendamsuum XII filiumnomineBemmenutum annorum,spatiounius mensis ac et dimidiiita graviterinfirmantem inflatumtotum a capite ita videbatur, quod puer usquead pedessicutvesicainflatapenitus nec perse revolligere moverenon poteratullo modo, sed in supina apertiscruribus noctuqueiacebatet testiculisui ita erant die inflati quod multumhominibusorribilesvidebantur[...]J. [<DonnaGualdrada, mogliedel fu Boncambio,di Arcidosso ha della diocesidi Chiusi,prestatogiuramento, detto che aveva un suo figliodi nome Benvenuto, dodicianni, cosi gravemente di infermoper un mese e mezzo e tutto gonfio dalla testa ai piedi che sembrava tutto una vescicarigonfia,tanto che il rag7z-o al voltarsio muoversida solo, ma giornon potevaassolutamehte e il termineche introducee talora compendiaI'interasi- no e nottegiacevasupinoa gambeaperte,e i suoi testicolierano tuazione, un quadro fatto essenzialmente di sensazioni fi- tanto gonfi che apparivano veramente orribilialia vista..>l20. siche e psicologiche. Le apparenze fisiche predominano, e non appare necesE il dolore, piu che essere la prima e piu evidente manisariamente primario, nella logica del racconto, un loro col- festazione del male, assume l'oscura dignita e I'autonomia legamento con agenti interni; il senso della loro presenza di una potenza proiettata verso I'esternodell'individuo. Coe nell'orrore insistito della rappresentazione,nel turbamen- me l'infirmitas stessa, il dolore arripit, occupat, invadit, e poi tenet, opprimit, gravat, vexat, sauciat, torquet; moto ch'esse recano alla vista e agli altri sensi: lestat, nei casi migliori. Non e una qualita dell'infirmitas; de civitatispredic- ne e il compagno, e - forse - il padrone. E se e presenza <<Glorius, regioneSanctorum Apostolorum morbodissenterico habe- autonoma, se gli si attribuisce, neIl'organizzazione del diet te, iuratusdixit quod cum laboraret ret maximaminfirmitatem, quod lectumpropterfluxumip- scorso (dei testimoni? anche del redattore?), una volontA ita siusfedebatstratumsuumrepentino fluxuventris,ita quod quo- e una capacitAd'azione, se infine e persona, il suo campo libetdie erat necessequod omnespannisui lecti bis abluerentur, d'azione privilegiatoe quello assegnato alle scorribandedelquod hominesnon poteranttollerare[... le creature del male e alle loro battaglie con quelle del beDominaBellafante dixitquodiamsuntVI anniet plusquod [...] viditGloriumpredictum convicinum eius ta- ne: il tempo della notte e del sogno. morbodissenterico literlaborantem hominesnon quodeius fetoremprefluxuventris de Urbevetane (lldrebandinus Rainerii, Corbario diocesis,(dipoteranttolerareet in lecto iacensbrutianimalismorein fetore xit) quod cum occasionecuiusdammaleficii,quod dicebaturfepropriomarcescebat>. cisse, fuissetsuspensus manumin altumet fuissetsibi manus per [;Glorio, del rionedei SantiApostolidellapredetta citta, pre- dextraabstricta, quodearnextendere valebatnec cum ea ita non statogiuramento,ha detto che soffrivadi morbodissenterico ed undecum staret penitusdesiccari; aliquidoperari,sed inceperat avevagrandissima tanto che insozzavail giaciglioper in area in nocte, vidit in visionefantasmam ita abstringebat infermitA, que i repentini flussidi ventre,al puntoche era necessario lavaredue manum undefueratlesus,quodeamdestruere videbatur. Uneius volte al giorno tutti i pannidel suo letto, cosa che la gente non de cum cruciaretur manupredicta,invocavitbeatumAmbroin potevatollerare[...] Donna Bellafante[...] ha detto che da sei sium dicens:"Domine,adiuvame". Et tune apparuit somnis in annie piu vedevail predettoGlorio,suo vicino,soffriretalmente eidemdicens:"Noli timere".Et manum predictam accepitet ipdi morbodissenterico la gente non potevatollerare fetore samextendens tribuitsanitatem. che il ei quantotempore Interrogatus dei suoi flussidi ventre,e giacendoa letto comeun brutomarci- fuerat diebus;et quandosanitatem passus,respondit: quindecim va nel suo proprio fetore...)]18. die recepit,respondit: quintoexeunteiunio, in nocte. Interroganon tus quierantpresentes, respondit: aliquissed in areaiacebant <DominaOrvetana,uxor quondamPetri Gualdroctii,iurata Diotaiuti Rustici, lacobus Cesarii, quibus in mane retulit dixitquod cum haberetfiliumsuumnomineBelbrunum fue- predicta?. qui rat et steteratcontractustemporeduorumannorumet dimidii, jildebrandino di Raniero,di Corvaradella diocesi di Orvieet genuaeius infixaventriet pectoritenebat,ita quodinguina eius viderinon poterantullo modo nec tangi, et totus era desiccatus, to, ha detto che a causa di un delitto di cui era stato accusato ita quod non remanserant ossa, et ex propriismanibusvix era stato sospeso in alto per una mano e la destragli era stata nisi ne talmentestrettache non riuscivaa distenderla a compierecon reciperepoteratullum cibum)>. del essa alcunche,anziavevacominciatoa essiccarglisi tutto; on[<DonnaOrvietana,mogliedel fu Pietrodi Gualdroccio, pre- de, trovandosidi notte sull'aia, ebbe la visionedi un fantasma stato giuramento,ha detto che aveva suo figlio di nome Bel- che gli stringeva tal puntola manolesa, che sembrava a stritolarbruno,che eradivenutocontrattoe taleera rimastoperdue anni gliela. Mentreera cosi tormentatonella mano predetta,invoc6 e mezzo, e teneva le ginocchiainfisse al ventree al petto, tanto il beato dicendo:"Signore,aiutami".E allora gli apche non se ne potevanoin nessunmodo vederene toccaregl'in- parveinAmbrogio "Non temere".E presela mano presogno dicen.dogli: guini,ed era tutto disseccato,al puntoche non ne eranorimaste dettae, distendendogliela, sano. Interrogato quanto temla per che le ossa, e a stento poteva ricevere il cibo con le sue po ne avessesofferto, ha risposto:per quindicigiorni;e quando mani... >]19. sia stato sanato, ha risposto:il 26 giugno, di notte. Interrogato 21

Galletti sui presenti,ha risposto:non c'era nessuno,ma sull'aiadormi- nel testo in tutta la loro evidenza, il male, come l'intrusiovano Diotaiutidi Rusticoe Giacomodi Cesario,ai qualial mat- ne di una potenza esterna e maligna, porta un elemento di tino riferi i fatti predetti)]21. turbamento, di squilibrio: cosi l'infermo, sia nei casi di malattia organica sia in quelli, pure numerosi, di infortunio, Piu terribili pero, e presentate al fondo come la vera inrappresenta una sorta di varco, di punto debole nella difefirmitas, sono le conseguenze sulle attivita della persona sa dal negativo. Non c'e, da questo punto di vista, gran e sul quadro delle relazioni sociali. 11malato, prigioniero differenza tra coloro che <sono presi> dall'infermitA e codel suo male (ab infirmitate pessima captus), giace nel let- loro che, presi dai demoni, manifestano ogni momento nel to, talvolta per anni, non pu6 mangiare, bere o dormire, corpo e nello spirito l'irruzione e la presenza diabolica nelnon pu6 alzarsi talora neppure per soddisfare i suoi biso- la famiglia e nel gruppo: gni corporali; oppure non pub camminare eretto, non puo muoversi, cieco o zoppo, senza l'aiuto di qualcuno; non uxor quondamAddonisdomini Ildribandi, (Domina pu6, infine, exercere officium suum, svolgere l'attivitAche iuratadixit Sibilia, haberet filiumsuumnomineGuidonemarquodcum gli compete nel quadro dell'economia familiare e sociale. ripuitcum infirmitas ita vexabateum quod quasi demoniacus et Nella ripetizione di questi particolari, elencati con un ruo- videbatur omnem sensumamiseratquem habebat [...]>. et lo testuale analogo a quello degli aspetti fisici della malatmogliedel fu Addonedi Ildebrando,prestatia, traspare, fondamentale, lo spettro non solo della po- to [(Donna Sibilia,detto che aveva suo di nome Guido e giuramento,ha verta, ma anche dell'emarginazione che ad essa si affian- un'infermitA presee lo vessavaal figlio sembravacome lo punto che ca, la produce e a un tempo ne e prodotta e potenziata. indemoniatoe aveva perdutotutti i sentimenti...24. carnifexcivisUrbevetanus ((Tornabene iuratus dixitquodcum a quatuorannisretrotanto doloresui corporisgravaretur haet beretvitiumquod vocaturcardiacum, quod temporesupradicto nichilpotuitoperari diu in lectoiacensnon poterat suo subsed se sidio relevarenec domumexire, ita fortiterab infirmitate pessima erat captus [...]>). cittadino orvietano, macellaio, [<<Tornabene prestato giuramento, ha detto che da quattroanni in qua era oppressoda un cosi grandolorenel suo corpo, e avevaquelmalechiamatocardiaco, che in quel periodo non pote lavorareper nulla, anzi, giacendo a da uscir lungamente letto, non potevamantenersi solo e neppure di casa, cosi forte era preso da quellapessimainfermiti...))22 Perosinus,de regioneSanctiFustini,iuratusdixit ((Bonagura tinamcumquibusdam hominialiis quod cumportaretquandam bus Nicole Braimandi civis Urbevetani, causatramutandi vinum roborecorporissui per Urbevetanam sotii nimispressi civitatem, ponderesupradictototum ipsumpondusin ipsumhominemdimiserunt;que super pedemeius cadens, ita pedemamisitquod decemmensibus potuitambulare Preterea non dicitquod ita [...] non impedituserat quod ad deponendum poteratse levare[...] DominaBemmegnate, Dominici, uxor testisdixit regionis predicte, quod cum Bonagurapredictusex lesionepedumnon posset de coactusmanibusrepenlecto se movcre,postmodumpaupertate do per lutum cepit publicemendicare[...]>. [<?Bonagura perugino,del rionedi S. Faustino,prestatogiuramento, ha detto che, trovandosia portareun tino con certialtri uominidi Nicola di Braimando cittadinoorvietano,nell'intento di trasportare vino a bracciaper la citta di Orvieto,i compail andaretutto gni, troppogravatidal peso suddetto,lo lasciarono su di lui; e cadendogliil tino sul piede,perdetteil piedeal punto di non potercamminare, dieci mesi [...] Inoltredice che era per cosi impeditoda non potersilevareneppureper i bisognicorporali [...] Donna Benvegnate, mogliedi Domenico,del rionepreche detto, ha testimoniato il predettoBonagura,non potendosi muoveredal letto perla lesioneai piedi,alla fine, costrettodalla sullemaninel fango, cominci6a mendicare poverta,strisciando in pubblico...>23. Nella compattezza ed intensita - ma anche nella rigidi- dei rapporti di famiglia e di vicinato, che si mostrano ta 22 ((Pelle,de regioneSancteMustiole[...] testisiuratusdixit quod cumfratersuus Lombardus et morbocaduco pateretur laboraret et demoniacus dicit cadebatinterdiem videbatur, quodXL vicibus et noctem et propterhunc morbumtorquebathos et visum et omnia alia membratanquamhomo vexatusmaximos clamores aliquandofaciendo [...]). [aPelle, del rionedi Santa Mustiola[... prestatogiuramento ha soffrivagracometestimone, dettoche suo fratelloLombardo dice che cadeva vementedi malcaducoe sembrava indemoniato, volte fragiornoe nottee perquestomaletorcevala bocquaranta ca, gli occhi e tuttele altremembracome un uomo vessato (dai demoni),mandandoalte grida di quandoin quando...>25. La solidarieta familiaree vicinale, che si esprime non solo nello stretto contatto della vita quotidiana (basta scorrere, per vederlo, le testimonianze sui miracoli occasionali)26, ma nell'intervento in caso di necessitY,e pero anche in una sorta di timorosa sorveglianzadel membro oinfetto) di questo corpo collettivo, fornisce un riflesso illuminante di uno stato d'animo che non e necessariamente e solo pietA: se i vicini accompagnano, talvolta portano il malato, per iniziativa sua o (nella quasi totalita dei casi) dei familiari, sul luogo del rito di guarigione, se vi assistono e vi partecipano, se recano al letto di lui gli oggetti atti a compiere questo rito, e perche non e un individuo ad essere malato, e perche il gruppo, che sarebbe anch'esso guarito, non e semplicemente una somma d'individui. Non si e soli, dunque, nella malattia: eppure, come sembra di capire dagli accenti delle narrazioni- anche, significativamente, quando sono fatte dai familiari- quanto minore e la solitudine, tanto maggiore incombe il terrore di essa e di tutto ci6 che comporta. In realta, in quanto l'individuo, soprattutto nel quadro storico di cui ci occupiamo, e definito dal suo ruolo e dal suo status, si prospetta per il malato, con la crescente incapacita ad esercitare le sue attivita sociali e perfino a compiere i gesti consueti all'uomo, il rischio della perdita di tutto ci6 che ha definito fino a quel momento la sua identita: un confinamento ad un ruolo inferiore, quello dell'as-

e sacrain unacittt medievale <4Infirmitassterapia sistito, che lo emargina e ne fa, agli occhi del gruppo, un oggetto, si, di sollecita pieta, ma anche, in qualche forma, di esorcismo. Un destino percepito, lo si avvertechiaramente anche quando non e detto, come peggiore della morte. Infirmitas, dunque, come immobilit&,sofferenza, bruttura, fetore, clamori scomposti; ma anche, in modo piu pregnante rispetto al suo senso etimologico, come debolezza, insicurezza, e soprattutto paura. La paura sottende ogni narrazione, ogni descrizione: una paura che e del malato e dei sani, una paura che prende l'aspetto della poverta e dell'emarginazione, ma che e, globalmente, paura della perdita di ogni garanzia di fronte all'irruzione del negativo nel quotidiano, anzi del volgersi al negativo di un quotidiano costruito dei delicati elementi di una coesione e di un'identita collettiva. In questo panorama, le figure dei medici che talora sono chiamati al capezzale dei malati svolgono un ruolo che non pu6 essere messo in luce se non relativamente al tipo di fonte: nella composizione di un testo tendente ad accertare la miracolosita della guarigione, essi non devono che sancire, dall'alto di una sapienza umana, l'inguaribilitt connaturata del male o il fallimento della cura. Svolgono la stessa attivita di Ambrogio in vita, solo con qualcosa di diverso. Eppure, il loro stesso dichiarare fallimento e la sanzione, accettata, da parte di una cultura vista come iniziatica: di un potere che si esprime nell'atto, quasi sacrale, di dare all'infirmitas, rappresentata in lunghe e involute descrizionicome situazione e come insieme di particolariesterni, quel nome che e l'antico compendio dell'essenza e della potenza. Un nome di cui si avverte il mistero nel tono e nel modo stesso in cui lo si inserisce nel racconto, mai da solo, sempre a mo' di completamento e di clausola esorcistica: lupa, paralysis, apostema, vitium cardiacum, livida, gutta cornea, cancer, artetica, <come dicevano i mediCi >27. Non si chiama sempre un medico: un medico di scuola costa molto, soprattutto se bravo e famoso. E probabilmente soltanto pochi fra quelli indicati con questo termine lo sono davvero. Ma agli occhi del lettore - dei narratori - medico appare colui che conosce e possiede i mezzi per intervenire sulla malattia; cosi, ci si presenta una situazione d'insieme nella quale, con labili confini, la scienza del fisico, I'antica e consolidata tecnica del cerusico, gl'impiastri e gl'incantamenti del guaritore si avvicendano e si confondono. Fino a un certo punto, s'intende: l'importante e che tutti appaiono intercambiabili e comunque fruiti in modo analogo, rispecchiando del resto una reale circolazione culturale che, se esenta il fisico dall'uso dei riti e delle formule di taumaturgia (nella pratica professionale; non necessariamente, forse, quanto alia loro fruizione, ove se ne presenti il bisogno)28, non impedisce n6 che egli approfondisca le tecniche chirurgiche, non insegnate nelle scuole universitarie, ne che nozioni e terapie di livello colto passino a pii larga pratica29. A noi, nei venti casi in cui si parla esplicitamente di medici, appaiono straici di usi e di tecniche che non si escludono reciprocamente, e che difficilmente - se fosse necessario al nostro assunto - sapremmo classificare, anche rispetto ad eventuali pratiche di medicina familiare corrente. Una madre, per l'occhio malato del suo bambino, non ottiene guarigione neppure con I'aiuto ((di molte polveri e molti medici>30;una sua vicina, per curare la mammella tumefatta, sostiene di aver fatto uso di un medico per quindici giorni, in contamine et medicamine3'. La madre del dodicenne Benvenuto, che abbiamo gi incontrato, sembra far passare il figlio attraversoogni genere di esperienza: 1<... dicitquodmultafecit per medicoset alios remediaadhiberiquenil sibivalebant contrainfirmitatem eandem,immomorti omnibusvidebatur; dicitquodquidammedicuscoet propinquus mitis Pandolfide Fascanellofecit fieriduas cocturaspuero meut moratoferrocandenti possetaliquatenus liberari,que sibi (nil) valuerunt(...1f. da [o[..] diceche fece applicare, medicie da altri, molti rimedi che non gli giovavanoa nullacontroquell'infermitA, anzi, era giudicatoda tuttivicinoa morire;e diceche un medicodel conte fece faredue cauterizzazioni detto raal Pandolfodi Fascanello gazzo con un ferroincandescente perchcpotesseesserneun po' liberato,ma non gli valseroa nulla...?]32. L'elencazione delle terapie - soprattutto, naturalmente, se chirurgiche: non dimentichiamo, del resto, I'antico e persistente orrore dell'effusio sanguinis, valido a tutti i livelli culturali- finisce per incorporarsiin quella delle sofferenze, in una gradualita che giunge fino all'espressione di un aperto rifiuto: de ?Palmerius iuratusdipecorarius, regioneSanctiLaurentii, xit quod cumoccasionecuiusdamponderisquod levaverat,ruptus atque fractusfuissetin pectine,ita quod intestinadescendeerat ferre, et medicus rant in pigam, quod sibi graveplurimum non dicebatci quodsi maioraintestinadescenderent posset ulteriusliberari[...I DominaMassaria, uxor Palmeriipredicti,iurata dixit quod cum [...] propterhoc pluriessuspensusfuisset per pedesut intestinaad suumlocumredirent,et multaalia fecisset predictam[...1]. que nil sibi valerentcontra infirmitatem di S. Lorenzo,prestatogiura[<lPalmerio pecoraio,del rione mento,ha detto che a causadi un peso che avevasollevatosi era del spezzatoi legamenti bassoventre,cosi che gli intestinierano da scesi nello scroto, e questogli era gravissimo sopportare,e il medicogli dicevache se gli intestinifosserodiscesiancora, non avrebbe potutoesserecurato[...] DonnaMassaria, mogliedel piu ha Palmerio, predetto prestato giuramento, dettoche [...] perquesto si era fatto appendere parecchievolte per i piedi, perchdgli a intestini tornassero posto, e avevafattomoltealtrecose che non gli giovavanoa nulla contro la predettainfermita...)]33. (Domina Pineria,uxor Borge[sis?]cartarii,iuratadixit quod maximodoloreet morbopericucumin capitegraviter pateretur loso, ita quod vix poteratcomedereet male iacerepoteratet vix infirmitatem fecit sibi fieri incisudormire,et proptermaximam ramin capiteusquead coctiamcapitiscum rasorio,et post incisuramfecit sibi cocturam(ferro)candentiibidem;et cum talia medicamenta multa alia que feceratet fieri fecerat nil sibi et valerent[...e] . Pineria,moglie di Borghesecartaio, prestatogiura[<<Donna

23

Qalletti nel mento, ha detto che soffrivagravemente capodi grandissimo doloree di unapericolosa malattia,tantochepotevaappenamana e giaree mal riusciva giaceree a stentoa dormire, perla grande nel infermitasi fece fare un'incisione capo fino al craniocon un con rasoio, e dopo l'incisionesi fece una cauterizzazione un ferro rovente;e questee molte altre medicazioni si era fatta e che si era fatta fare non le servivanoa nulla...)]34. (Sentius Oddonis,de regioneSanctiFustini,iuratusdixitquod cum haberetfiliumsuum fractumin piga [...] duxeratmedicum 1111 quod incideretei et feceratconventionem li. cum medicoet retinuerat eum tribusdiebus,sed pro pietate dolorepuerinon et fecerateum tangi, in tantumtimebatde mortesua [...],. di [<Cencio Oddo,delrionedi S. Faustino, giuramento, prestato ha dettoche avevasuo figliocon i legamenti bassoventre del spezzati... e avevastipulatoun contrattocon un medicoperchelo incidessee aveva fatto con il medicouna convenzione quattro per libbree I'avevatrattenuto giorni,mapoi perla pietA il dolotre e re che provavaper il bimbo non avevalasciatoche lo toccasse, tanto temevache morisse...J3s5.

dixit testisiuratus quod,cumGratia torioUrbevetane diocesis, a annis demonibus fortiter ita Rainaldi locopredicto de quatuor
viribusnon posset a vexatiovexaretur, quod quatuorhominum

((Ventura ildribandi Crasside Sancto lohanne de Monfilius

accessisset ab ea nec et oratoria ne demonum retineri, ad plura cum demones tamdem beatusAmbrosius ullatenus fugarentur, ad in ecclesia eiusdem Sancte Victorie castri consisteret, predicta est Et ab demonieumdem locum alliis perducta. cumprecepisset exeuntes aliqua sine busut ab eadem lesione ipsamdimitterent ita statim obedientes iussionibus extiterunt, quod absolutam, eius ab non mulier predicta postmodum est perpessa eis aliquamleAnte quam ab sionem. vero eum fugarentur ea,timentes dicebant:
"In tali loco est, et tali die veniet". Quodsic erat. Interrogatus quod est annus anquantum tempusest quodhoc fuit, respondit

suum. te obitum I Et hoc dicitscirequiavidit). di di di figlio [<<Ventura di Ildebrando Crasso SanGiovanni


Montoro,delladiocesidi Orvieto,prestatogiuramentocome te-

11che non significa, peraltro,che il passaggioal rito di guarigioneper mezzo del corpo santo, che qui si innesta, all'uso della medicinao del avvengain contrapposizione medico, comunquequesti venga inteso. Gia si e visto come la santitadi Ambrogiopossa porsicome sviluppologico di qualita non solo spirituali,ma anche - e non con e arricchite in parpoco peso - latamentetaumaturgiche, te motivateda un suo possesso di nozioni mediche.Ora, se molte testimonianze (escludendo,s'intende,i casi di incidenti o di mali repentinie subito sanati)mostranoil ricorso al santo senza far menzionedi precedenti rimedi,in un contesto nel quale la loro funzione,si e detto, non sarebbeche di metterein rilievola migliorefficaciadel rito, cio pu6 significare,si, che non se ne sono usatiperriconosciutainutilitao percosto eccessivo(ma mi sembra improbabile la seconda ipotesi, vista, appunto, I'ampiarosa di fornitadalle dinamiche culturali); possibilitaterapeutiche ma puo ancheindicareche saraproprioil rito, rimediofra gli altri, a riempirequel vuoto36.Sembraconfermarlo, d'altrocanto, il caso del ragazzo portatoal sepolcrodi Ambrogio, invece che da un medico, a causa del clima sfavorevole37. se Piuttosto,vieneda chiedersi il passaggiodallaterapia medicaalla terapiasacra,o la preferenza data a quest'ultima, non dia, piu che il sensodi unagerarchia, quellodella tendenzaa una dimensionein qualchemodo diversae piu profonda. Non sara, allora, propriola gravitadell'infiriitas, come si e venuta via via delineando,a fungereda a discriminante, motivareil ricorsoal sacro, piuttostoche non la gravitadi una specificamalattiao il fallimentodi unacura?Non si trattera recuperare dimensione di una pi/u globale di sanita, ricucendovolta a volta gli strappidi un tessuto di relazionisociali (nel senso pi6 completo che si da a questo termine)e ricreandoi punti di riferimentoe di aggregazione quellospaziocultuale-culturale si accui di cennava all'inizio?
Quando Ambrogio e ancora vivo, gli si porta un'indemoniata: 24

dai annifu vessata demoni forteche la forzadi quattro cosi quattro uomininon bastavaa tenerla,e si era recataa parecchioratori, ma i demoninon eranostati affatto cacciatida lei. Infine, trovandosiil beatoAmbrogionellachiesadi Santa Vittoriadi quello stesso castello, la predettadonna vi fu portata da altri. Ed avendoegli ordinatoai demoniche uscisseroda lei e la lasciassero liberasenzadanni,subitoobbedirono suo comando, tanto al che la donna predettain seguito non ha patito da loro danni di sorta. Primapoi che fosserocacciatida lei, dicevanodi lui con timore:"t nel tal luogo, e verri il tal giorno". Ed era cost. Interrogatosu quantotemposia passatoda quando ci6 avvenne, ha rispostoche era un anno primadella morte di lui. E dice di saperequesto perch lo vide>]38.

di del che ha stimone, detto Grazia Rainaldo, luogopredetto, per

Ed ora che e sepolto in Orvieto, nella chiesa dei frati Minori:


(Palmeria,filia quondamAlbasiede Viterbio,que nunc habitat in contrataplani Scarlanieiusdemcivitatis, iuratadixit suo iuramento papa vequodprimoannoquandodominusGregorius Mariam Orcanese,que fuede nit Viterbium, ivitad Sanctam ipsa ratconsecrata dictodominopapaeademdie, et cumsitiret,quia dam puerhauriebat aquamde puteo illius ecclesie et ipsa petiit

bibere dicens: ear et mulier prius prevenit volens aquam, quedam et bitde aquatuneet eratgravida peperit VIIIdies filium post vifuit. masculum mortuus Et postpartum amittere incepit qui clamare mittebat et clamoet maximos resmanuum cepitfortiter verba fecit res.Etsacerdotes eius. legebant Deiinauxilium Demum
sibi legi rotulumet tunevexatiodemonumapparuitearn fortius "Bibede aqua,quodintrentmilledemonescorpustuum". Et bi-

audire nec et vexantium, dicitquod nunquam evangelium poterat vexationem contra Biexorcismos demonum, respondit: presbiter de Andrea pianoScarde terbius, Bentivengna Sancto presbiter
in in lani. Interrogata quo loco legebant, respondit: domo sua eius contrate.Interrogata respondit:ipsis presbiquibuspresentibus, matrehuiuset aliis pluribus.Interroteris,sororesua Brunactia, cessabatvexatio demonum, respongata si aliquodintervallum dit quodcessabatper unumdiem;et quandoquevexabaturduodecimvicibusin die. Et dicitquod antequambone memorie beatus Ambrosiusa seculo migrasset,clamabantdemones: "Natus est et vivus, qui nos debetextrahere".Et post obitum suum clamabantdemones:"Eamusad Ambrosium debet nos extraqui ad here".Et nuncvenitcumvirosuo apudUrbemveterem sepulqui aliquaverbaDei. Interrogata erantsacerdotesqui legebant

sacrain una cittdmedievale e <Infirmitas> terapia Ad chrum beatiAmbrosiide menseiulii sumus,XII die intrante. si liberataest. Interrogata persensitquando cuiusinvocationem mentequod quodita eratalienata fugatisuntdemones,respondit (non)persensit. Interrogata erantpresentes qui quandofugatisunt demones,responditquod non recordatur propteralienationem mentis.Interrogata Blasiuspecoraquis erateius vir, respondit: steterat cumeo, respondit: temrius.Interrogata quantotempore porequatuorannorumet plus;et illo annoin quo coniugatafuit hoc sibi accidit. Interrogataunde fuit oriunda, respondit:de Viterbio>). di nellaconabitante [<<Palmeria, dellafu Albasia Viterbo, figlia tradadel Piano Scarlanodella medesimacitta, prestatogiuramento,ha detto che nel primoanno in cui il signorpapaGregoriovennein Viterbo,essa si recba SantaMariadi Orcianese, che erastataconsacratain quel giorno dal detto signorpapa,e poiche aveva sete, un rag377o attingevaacquadal pozzo di quella chiesae lei chiesedell'acqua,e unadonnacerc6di passarle avanti, volendobere primadi lei, e le disse: "Bevi quell'acqua,che milledemoniti entrinoin corpo". E lei bevvequell'acqua, era ed gravida,e dopo otto giorni partoriun figlio maschioche mori. E dope il parto comincioa urlarefortee mandava gridaaltissime. E i sacerdotileggevanoin suo aiuto la paroladi Dio. Alla finesi fece leggerele preghiere morti,e allora la vessazione dei dei demoniapparveancorpi6 forte, e dice che non potevamai sentireil vangelone altra paroladi Dio. Interrogata fossero chi i sacerdotiche leggevanogli esorcismicontro la vessazionedei e di demoni,ha risposto:il preteViterbio ii preteBentivegna Sandel t'Andrea piano di Scarlano.Interrogata dove leggessero,ha nellasua casa,in quellacontrada. su risposto: Interrogata chi fosse ha la presente, risposto:gli stessipreti,sua sorellaBrunaccia, madredi lei e moltialtri. Interrogata la vessazione demonicesse dei sassea qualcheripresa,ha rispostoche cessavaper un giorno; e talvoltaera vessatadodicivolte in un giorno. E dice che prima cheil beato Ambrogiodi buonamemoria il lasciasse mondo,gridavanoi demoni:"E nato e vive chi ci devetrarrefuori". E dope la sua mortegridavano:"Andiamoda Ambrogioche ci deve trarre fuori". Ed ora e venutacon suo maritoad Orvietoal sepolcrodel beato Ambrogio,in questo mese di luglio, il giorno di se dodici.E all'invocazione lui / stataliberata.Interrogata ha che fuor la avvertito cacciatadei demoni,ha risposto eratalmente su di menteche non se ne e accorta.Interrogata chi fosse presentequandoi demonisono staticacciati,ha rispostoche non ricorsu da, perch6era fuor di mente. Interrogata chi fosse suo marito, ha risposto:Biagio pecoraio. Interrogata quantotempo per fossestatacon lui, ha risposto:per quattroannie piu;e nell'andi no in cui si spos6 le avvennequesto. Interrogata dove sia, ha risposto:di Viterbo)]39. e detto, come luogo di aggregazione dei fedeli; il pellegrinaggio ad esso, prima o dopo il miracolo, si presenta qualificante nella maggior parte dei casi4?.II malato, dunque, si reca personalmente al sepolcro, o vi e portato dai familiari e dai vicini, e li si da corso ai riti d'invocazione, il cui elemento precipuoe il contatto il piu possibile diretto e prolungato, se non con il sepolcro stesso4', con I'area che lo circonda, fino all'incubazione che affina e potenzia la capacitt di percezione della cratofania: Pineria, tormentata col ferro e col fuoco nel capo dolorante, cere ad imaginem et accessit sepulchrum 4l...] fecitsibiquandam sero et ilia nocteantesepulchrum sanctiAmbrosii vigilaquodam vit et dixitquodtertremuitsepulchrum, vigilabatet orabatdiet cens:"SancteAmbrosi, ea iuvame". Ad cuiusinvocationem nocte est plenissimeliberata[...1). di di [(... si feceun'immagine cerae si rec6al sepolcro sant'Ambrogio una sera, e quellanotte vegli6 davantial sepolcro, e ha detto che tre volte tremoil sepolcro,e vegliavae pregavadicendo: "Santo Ambrogio,aiutami". E a quell'invocazione, quella notte fu completamente liberata...)]42. Se invece e altrove che si pronuncia I'invocazione che da I'avvio al rito, il contatto e gis idealmente stabilito, se non da oggetti o reliquie, come nel caso della paralitica Beatrice: sua eidemViatrici <[...]quedam cognatanomineClara aliquam particulam beatiAmbrosii cape deportavit, quamipsadevoteet humiliteriam recepitet tune vovit se beatoviro ut eam suis meritis dicensquodsi eamliberaret, sepulchrum ad suum imaliberaret, Et ginemcereamdeportaret. sic voto facto, incontinentiplenissime est curata,ita quod statimde lecto surgenset secundo die beatiAmbrosiipropriispedibusvisitavit post votumsepulchrum I...]?, di Beatri1[... unasuacognata nomeClara port6aliamedesima della cappadel beato Ambrogio,che essa ricece una particella e vettedevotamente umilmente, allorasi vot6 all'uomo beato ed percheper i suoi meritila liberasse,dicendoche se l'avesse libedi rata,avrebbeportatoun'immagine ceraal suo sepolcro. E cofu si fatto il voto, immediatamente appienoliberata,tanto che del si alzbsubitodal letto e l'indomani voto visit6sulle sue gambe il sepolcrodel beato Ambrogio...)>]43.

dalla pronunciadel voto, la reale discriminante,pii che I'atto fisico del pellegrinaggio, fra un <(primane un (<dopoe> nell'ingresso alla dimensione del sacro. II voto non e incondizionato: con il santo si stringe un patto che ha per Ci6 che non si ottiene da esorcisti qualunque (e da santi condizione indispensabile la guarigione. Ma nella promessi <(qualunque>)), ottiene da Ambrogio (e, si sara notato, sa del pellegrinaggio al sepolcro, nell'impegno a portarvi lo si aspetta gia in precedenza); cio che non si ottiene in un'immagine di cera, sostitutiva del fedele44,sta quel senun luogo qualsiasi, si ottiene ad Orvieto, in una chiesa de- so profondo di sudditanza perpetuache si esprime nella foral terminata. Che non e, si badi, percepita in modo signifi- mula definitiva: <<saro tuo servizio per tutta la vitao). Le cante come la chiesa dei frati Minori, se non a quei livelli strutture e le istituzioni sociali di servizio e di protezione, colti ai quali appare essenziale l'appartenenza di Ambro- dalla commendatio tardoromana, qui fondamentale, finangio all'Ordine: essa e semplicemente <la chiesa ove giace che alle sfumature dell'omaggio feudale, trovano applicail beato Ambrogio>). Fin dal momento della sepoltura, si zione nell'ambito del sacro, e riflessi ed effetti benefici di delinea il costituirsi intorno al suo corpo di un'area sacra, assicurazione e di garanzia nel piu vasto ambito delle culdeterminante come spazio ierofanico e come punto di irra- ture familiari e sociali. 1 piani di aggregazione, e pertanto diamento della santita del corpo tramite tutto cio ch'entra di solidarieta e protezione, sui quali si esercitano attivita in contatto con esso (reliquie, acqua, terra); ma anche, si e relazioni dell'individuo e del gruppo si moltiplicano e si 25

Galletti

rafforzano, con il prender forma di una nuova collettivita, soggetta ad un nuovo, potente patronus4s. D'altro canto, se da una parte, attraverso la pronuncia e del voto, si esprime quella solidarieta familiare che anche solidarieta d'impegno e di responsabilita, e che gia aveva le sue premesse durante la situazione di infirmitas (ci si vota al posto del familiare malato, o lo si vota al santo, assumendo per6 anche per se stessi l'impegno del servitium); altrove si coglie, al momento stesso dell'invocazione, I'avte, non necessariamentedi vicini) di quella sensibilita e predisposizione al fenomeno che trova espressione in un clamare collettivo assai vicino all' incantatio:

e in venuta maturazione un gruppo(e, questo interessan-

clavariuscivis Urbevetanus, moraturiuxta do(<Legerius qui mumdominiSinibaldiRanuccali Hermanni, iuratusdixitsuo iuramentoquod cum ivissetcum Bemmenuto filio menseiunii suo et allispluribus festivitate in sanctiBarnabe flumenPaleecausa ad se balneandi,puerdepositisvestibusbalneabat in aqua plana se [...] non obediendopreceptispatrisdeindereliquitlocum aque planeet ivit ad locum ubi erat aqua profundaet revolutioeiusnatare submersus et subrenatus. est dem;et cumpuernesciret [...] vocaturintravitaquamet se Et quidamqui nomineGualterius submersitet puerummemoratum profundopelagimortuum de extraxit.Interrogatus esset,responquomodosciretquodmortuus dit quia tamhos quamoculos plenosterrehabebatet ipsosin cafuissetet in terrapositus,iste pite revolutos.Undecumextractus vero Legerius clamare plorandouna cumadstantibus inceperunt auxiliumbeatiAmbrosiiviriDei ut suis meritis gloriosisdignaremeritisviri turpuerumreddere patrisuo. Ad cuiusinvocationem Dei incontinenti puerrevixitet primum verbum quodemisitpuer hoc fuit: "Sancte Ambrosi,iuva me" [...])>. clavarius,cittadinoorvietano,che abitavicino alla [<<Legerio casa di Sinibaldodi Ranuccialo Ermanno, di prestatogiuramento, ha detto che nel mesedi giugno,per la festa di san Barnaba, era andatocon Benvenuto figlioe parecchi suo altrial fiumePae glia per bagnarsi, il bimbo,depostigli abiti,si bagnavanell'acqua bassa [...] poi non obbedendoagli ordinidel padrelasci6il luogo dovel'acqua erabassae andodoveeraprofondae con gore ghi; e poicheil bimbonon sapevanuotare,fu sommerso coperto dallasabbia[...] E un taledi nome Gualtiero entr6nell'acqua e s'immersee dal fondo estrassemortoil detto bambino.Interavevapieni rogatocome sapessecheeramorto,ha risposto perche di terrala boccae gli occhi, e questirivoltinel capo. Onde,tratto fuori il bimboe postolo in terra,questo Legeriopiangendoe gli astanti insiemecominciarono invocarecon forti gridal'aiuto a del beato Ambrogiouomodi Dio percheperi suoi meritigloriosi si degnassedi rendereil bimbo a suo padre.E a questainvocazioneperi meriti di dell'uomo Dio immediatamentebimbotorn6 il in vita, e le primeparoleche disse furonoqueste:"Santo Ambrogio, aiutami"...>>46. L'impressione di fondo che si ha in effetti, nello scorrere la serie delle testimonianze, e che il gioco delle relazioni sociali e culturali, in una societa quale quella di cui ci occupiamo, caratterizzata da un associazionismo capillare e comprensivo di tutti o quasi gli aspetti dell'esperienza quotidiana, abbia favorito nel giro di un brevissimo periodo la creazione e il potenziamento di un'atmosfera di tensioni, di attese, possiamo dirlo? anche di speranze: abbia in 26

sostanza portato in luce le vie favorevoli all'ingresso nella rosa dei protettori delle comunit, di gruppo e della pii vasta comuniti cittadina del nuovo strumento di garanzia e di sicurezza rappresentato da Ambrogio. S'intende che 6 subito possibile individuare nei frati Minori i primi agenti di gestione e di manipolazione di questo insieme di dati culturali, e lo abbiamo gi&detto; a parte per6 ogni osservazione, pure gia fatta, sull'indiscutibile profonditc e soliditi del fenomeno, a prescindere dall'intervento minoritico riconoscibile in qualche testimonianza, mi sembra opportuno ribadire ancora come l'Ordine, in questa sua manifestazione locale, non solo si inserisca in modo assai armonico fra il santo e i suo culto; ma esso stesso, rispettando la sua essenziale filiazione dalla cultura urbana, sia partecipe della corrente devozionale in tutte le sue implicazioni. Allora, nell'intersecarsi degli elementi che siamo venuti via via mettendo in luce, si riconosce il senso che, pur su vari piani culturali, assume la presenza di Ambrogio in sogni e visioni, sia in relazione al rito di invocazione, sia e questo e ancor piu significativo - indipendentemente da un chiaro collegamento del soggetto con il culto del corpo e con la chiesa: lemma, uxor quondamGratiani,de regione Sancti ?<Domina iuratadixit quodcum annorumVI spatio iam elapChristofani, so sinebaculonon possetambulare, visitavit corpusbeativiriAmliberare.Et postea reversa brosii,ut suis meritisearndignaretur estdomum.In noctesibibeatus Ambrosius dixiteu: "Exapparens tendete". Et ipsaextenditse; et in manesurgenssine baculo ambulavitet plenissime sanata). est del Gemma,mogliedel fu Graziano, rionedi San Cri[<<Donna ha stofan, prestatogiuramento, detto che non potendo camminaresenza bastoneda piu di sei anni, visit6 il corpo dell'uomo beato, Ambrogio,percheperi suoi meritisi degnassedi liberarla. E poi torn6 a casa. La notte, le apparveil beato Ambrogio e le disse: "Distenditi".Ed essa si distese;e la mattina, quando sanata))47. si levo, cammin6senza bastonee fu completamente 4<Domina Rosa, uxor Magalocti,de regione SanctorumApostolorum,iuratadixit quod cum iaceretin nocte in domo sua in et lectounacumvirosuo predicto haberetquemdamfilium suum qui parvum,nomineLeonardum, iacebatin cunis prope ear, et dum hec dormiret beatusAmbrosius somno venit et excitavit in ear dicendosibi: "Surge,quiafiliustuusiacetinterarcamet murumet iamsubfocabitur". veroexcitataad vocem ipsiussurIpsa dicendo ei qualitersancrexitet clamavitvirumsuumpredictum tus Ambrosius dixeratei. Et sic surrexerunt rimatisunt cunas et in quibuspuerdebebatiacere,quemnon invenerunt.Unde accesseruntad locumpredictum ibi puerum invenerunt.Interrogata et quandofuit, respondit:de menseiulii qui nunc estn. Rosa, mogliedi Magalotto,del rione dei Santi Apo[<<Donna ha stoli, prestatogiuramento, dettoche giacevauna notte nel letto in casa sua, insiemecol suo predettomarito, e aveva un suo figlioletto,di nome Leonardo,che giacevanella culla accanto a lei; e mentredormivale vennein sogno if beato Ambrogio e la sveglio dicendole:"Alzati, perchetuo figlio giace fra la cassa e il muroe benprestosoffochera".Essaallora, svegliatasialla sua voce, si lev6 e chiam6 il suo predettomarito, dicendogli come E le avevadettosant'Ambrogio. cosi si alzaronoe cercarononella culla, dove dovevagiacereil bimbo,ma non lo trovarono. Al-

e terapia sacrain una cittdmedievale <(Irfirmitas)) loraandaronoal luogo predettoe 1itrovaronoil bambino. In- rente, come legittime punizioni per chi nega al patronus la mesedi fede giurata e chi rifiuta la salvezza e la garanzia: quandoci6 sia stato, ha risposto:nel presente terrogata luglio)]48. vovit ut pecorarius...] se Deoet beatoAmbrosio Deus (([Palmerius PetriBrunenotariusiuratusdixit quodcum iste iace(<Guido eundem.Ad cuiusvotum inpermeritasanctiAmbrosiiliberaret retinfirmusin lecto et infirmitate et gravaretur, uxorsua iaceret continentiest plenissimeliberatus.Itemdixit quod cum fratres propeeum, posuitinfantemsuumiuxtalectumin cunis. Et cum dixissentei ut certodie veniret testimonium veritati perhibiturus infirmitate dormirenon posset, vir venerandus beatusAm- de pro miraculosupradicto,quod non fecit nec venit in terminosibi brosiusapparuitin habitu fratrumMinorum,resplendens sicut quam prius. Unde itede stella.Et iste incepitquerere gloriasua, et tunebeatusvirdixit dato, dicta infirmitasgraviusrecidivavit rumse vovitbeatoAmbrosio dicens:"SancteAmbrosi,liberame ei: "Fili, benedicaris Deo (et) a me;excitauxorem a tuamet noli interlectum a tam pessimodolore quem patior, et ego veniam perhibiturus plusstare,quia filius tuus morituret iacetcurbatus veritati".Ad cuiusvotumest statimliberatuset inet murum".Et iste excitavituxoremet invenitpuerumin loco testimonium et videbatur in extremis laborare. Un- testinaad suum locum sunt reversa[...] . qui predicto, quasiexanimis de vovit eum beato Ambrosioet statimextitit liberatuset dicit l[<Palmerio pecoraio...si vot6 a Dio e al beatoAmbrogio,perch6Dio peri meritidi sant'Ambrogio liberasse.E a questo volo quod iacebatcurbatus). liberatoappieno.Poi ha detto che, avenha det- to fu immediatamente [(Guidodi Pietrodi Bruna notaio,prestato giuramento, to che, giacendoinfermoa letto ed essendogravatodall'infermi- doglidettoi fratiche in un giornostabilitovenissea testimoniare sul ta e giacendosua mogliepressodi lui, pose il suo figliolettonella la veritA suddettomiracolo,ci6 che non fece, n6 vennenel termineassegnatogli,la detta infermitA colpi di nuovo, piu gralo cullapressoil letto. E non potendoegli dormireper l'infermita, l'uomovenerando,il beato Ambrogio,gli apparve nell'abitodei vementedi prima.Ondedi nuovosi vot6 al beato Ambrogio,dicomeunastella.E questicominci6 chie- cendo: "Santo Ambrogio,liberamidal dolore cosi terribileche fratiMinori,splendente a la soffro, ed io verr6a testimoniare verita". E a questo voto fu derglidella sua gloria, e allora l'uomo beato gli disse: "Figlio, subito liberatoe gli intestinitornaronoal loro posto...>>]'. sii benedettoda Dio e da me; svegliatua mogliee non aspettare piu,perchetuo figlio muoree giace piegatosu se stessofra il letuxor de <(Domina Tramandata, Bemmenuti Montanarii, regione to ed il muro". E questi svegli6 la mogliee trovo il bimbo nel SanctiConstantii,iuratadixit quod (cum)vir eius derideretmeluogopredetto,che apparivaquasiesanimee morente.Onde lo votbal beato Ambrogioe subito fu liberate,e dice che giaceva rita beati AmbrosiivocandoipsumsanctumAmbrolium,dolor magnusoccupavitmanumdextrameius, iXa quod nichil poterat piegato>)]49. cum ea facerenec cibum porrigere hori suo. Unde inductusab ut se eius se voiu- uxorevoto voveretbeatoviro, ad nimiaminstantiam ((DominaTedora, uxor BongnanniIohannismercatantis, sanitatem.Invit, et emisso,incontinenti recepitomnimode ratadixitquodcummaxima infirmitate ita laboraret, quodomnes de quandohoc fuit, respondit: menseiulii;de die dicit idemvir eius terrogata quieam videbantde vita sua penitusdesperabant, se non recordari). vovitearnbeatoAmbrosioquodeamliberaret. sic cumiaceret Et in lecto, audivitvocemcuiusdamfratrisMinoris,et videbatur sidi del [(DonnaTramandata, mogliedi Benvenuto Montanario, bi manicascape videre,qui dicebatquodsurgeret iretad eccle- rione di S. Costanzo,prestatogiuramento, detto che poiche ha et siamsanctiArbrosii et rogareteum [...] Et proptervocis dulce- suo maritoderidevai meritidel beato Ambrogio,chiamandolo dinemnon dabatei responsum. odorisfragrantiam maxi- sant'Ambroglio, grandoloregli invasela mano destra, tanto Et sibi un de mamdereliquit,ita quod duobusdiebuspersensit dicti odoris che con essa non poteva far nullane portarsiil cibo alia bocca. Et morabantur fragrantia. mulieres cumea pariter que interroga- Onde, indotto dalla moglie a votarsiall'uomobeato, gli si vot6 banteam undevenitita dulcisodor; et capillieius quasiredolere per le sue molte insistenze,ed emessoil voto, immediatamente videbantur. Atque ita sanataest quod in mane surgensde lecto ricevette quandoci6 sia stato, ha ricompletasaniti. Interrogata per domum suam cepit omnia ministrare [...1>. sposto: nel mese di luglio; del giorno dice di non ricordarsi)]52. [(Donna Tedora, mogliedi Bognannedi Giovannimercante, Giacche chi rifiuta Ambrogio per se, lo rifiuta anche per ha giuramento, dettoche poichesoffrivadi grandissima prestato tanto che tutti quelliche la vedevanodisperavano del gli altri, e sugli altri ripercuote il danno: si fa egli stesso infermita, tuttodellasua vita, il medesimo maritola votb al beato Am- elemento di infirmitas, e come tale finisce per manifestare suo brogio,che la liberasse.E giacendocosi nel letto, senti la voce la negativita non solo nel suo corpo, ma anche in quello di un frateMinore,e le sembrava vederele maniche di dell'abito, altri. Ed e non piu al patto e le dicevache si levasseed andassealiachiesadi sant'Ambrogio degli con il appunto riappellandosi patrono, ma alla propria appartenenza ad privato e lo pregasse[...] E per la dolcezzadella voce non riuscivaa riun gruppo compatto e solidale, sempre piu coincidente con di spondere.E le lasci6 una gran fragranza profumo,tanto che la cittk tutta, che una fanciulla pu6 convogliare su di s? la del perduegiornicontinubad avvertire fragranza detto profumo. E le donneche si trovavanoinsiemea lei le chiedevano don- le energie positive da esso accumulate, costringendo il sandevenisse profumocosi dolce;e i suoicapelli un sembravano quasi to a rispettare gli obblighi del patto e recuperando la saniemanare aromi.E fu sanatain tal modo che la mattina,levando- ta malamente perduta, a causa della fatale solidarieta, per si dal letto, cominci6a sbrigare tuttele faccende la casa...l]50. colpa del padre: per E per le stesse ragioni si comprende come non solo le eventuali ricadute dei miracolati, ma anche repentini infortuni e malattie (reali quanto frutto di proiezioni) possano venire inquadrati in un sistema culturale perfettamentecoe(Domina Tedora,uxor Manentisfabri,iuratadixit quod cum a filiamsuam nomineMorvidam quadragesihaberetquamdam ma maioriproximepreterita usquead mensemiunii infirmitate duraita gravissime sauciatam quod de lecto non poteratsurgere 27

Galletti sine subsidioaliorum, que gutta corneaab omnibusdicebatur, erat et quasiper totumcorpusorribiliter plena,ita quod non poterat surgerenisi ab alio iuvaretur, tandemvovit se beato Amliberare meritisgloriosis.Ad cuius suis brosio, ut cam dignaretur est statimplenissime curata.Virautemad domum invocationem veniensviditeam a predicta infirmitate et liberatam, hec graviter sanctum ferenscepitmaledicere Dei, audiensab uxorequodbeamuear liberarat. tus Ambrosius suismeritis que Propter predicta lier ita graviter predicta a infirmitate est conquassata quodmaior recidivatio videbatur quamfueratinfirmitas priuspulsa. Et cum audiens iaceretin domo sua in lectoinfirmata, predicta quodbeatus Ambrosiusquamdampuellamde Montepulgano sanaverat, dixit:(Sancte Ambrosi,alienasliberaset domesticas derelinquis. me tuis liberare meritis digneris iterum Rogoergote quatenus gloreficiam omni riosis;quodsi feceris,in tuo festo unumpauperem Ad anno,vel ad minusduosdenarios pauperibus adrogabo". cuius ita invocationem statimplenissime curataquod numquam est a est predictainfirmitate post perpessa aliquamlesionem.Interrogata de temporevoti, respondit:de menseiuniih. Tedora, moglie di Manentefabbro, prestatogiura[(<Donna mento, ha detto che avevauna sua figlia di nome Morvidacosi fino dall'ultima tormentata, gravemente quaresima al mesedi giugno, da una durainfermita,che non potevalevarsidal letto senza l'aiuto altrui, e tutti dicevanoche era gotta cornea, e ne era orribilmente pienaquasipertutto il corpo,tantoche non poteva alzarsise un altro non l'aiutava; infinesi votb al beato Ambrogio, perchesi degnassedi liberarla i suoi meritigloriosi. E per a questainvocazionesubitofu completamente guarita.IImarito e per6 tornandoa casa la vide liberatadalla predettainfermitA, a prendendosela male cominciba maledireil santo di Dio, sentendo dalla moglie che il beato'Ambrogio l'aveva liberataper i suoi meriti.A causadi ci6, la donnapredetta torn6in predacosi che sembrava alla infermita, la ricaduta gravemente predetta maggioreche non l'infermitaprimascacciata.E giacendola predetta infermaa letto in casa sua, sentendoche il beato Ambrogioaveva sanatouna fanciulla Montepulciano, di disse:"SantoAmbroquelledi casa tua. Pergio, tu liberiquelledi fuorie abbandoni di ci6 ti prego che ti degni di liberarmi nuovo per i tuoi meriti un gloriosi;e se lo farai, ristorer6 poveroogni anno nellatua festa, o legher0ai poverialmenoduedenari".A questainvocazione subitofu sanataappieno,tantoche maipiu in seguitoha patisul to alcundanno dalla predettainfermita.Interrogata periodo del voto, ha risposto:nel mese di giugno,]53. In questo senso, dunque, la terapia sacra si presenta come apparentemente esclusiva di ogni altra: perche, come l'infirmitas e timore e pericolo per l'individuo e la comunita, questa e senso di sicurezza e nuova e complessiva salvaguardia; come quella e falla nella sanita del gruppo, rischio di perdita di identita e di coesione economica e sociale, incrinatura dei ruoli e delle relazioni, questa : rafforzamento di nuovi e piiusolidi legami, fondazione di un nuovo piano di aggregazione e di nuove reciproche protezioni. Votandosi al santo, I'esperienza fin li vissuta si conclude, portando con se tutto il suo negativo, e al piu e riassunta e vivificata in una vera e propria rinascita, in un ricominciare su nuove basi. Sul piano espressivo, le descrizioni delle guarigioni rendono con pienezza quella che e una sorta di riproduzione all'opposto della situazione precedente: ci si alza dal letto, si cammina, si aprono gli occhi o la bocca prima chiusi, si gettano gli accessori del male: fa28 sce, legami, bastoni. E, soprattutto, !'individuo, prima captus, ora, liberatus, puo tornare a svolgere le sue funzioni in seno alla famiglia, al vicinato e alla societi: nulla meglio dell'uso ripetuto di questo verbo - il verbo riferito in principio agli indemoniati, prigionieridelle forze del male - pub esprimereil significato e la sostanza stessa della guarigione. ?Verdiana Perusina,de regioneSancti Dominici, iurata dixit quodcumdefecissetvisuseiusita quodofficiumsuum nullo modo poteratexercere etiam acumvidere, dixit quod accessit, nec a eo die quo beatusAmbrosius seculomigravit,ad locum ubi iacebatet fecit sibi duci manussuasperoculos suos et statim liberata est. Et bene videt ita quod bene exercetofficium suum, et dominorum mittitfilumin crunam acus;in presentia episcopiUrSanctiSeveri,priorisSancSuanensis, bevetani, episcopi subprioris archidiaconi ti lohannis, fratrisBartholomei Urbisvetcris,misit filumin crunamacuset est vetulaL annorumet plus, et V annis steteratsic quod non vidit. Interrogata quibus(presentibus),rcsponditquoderatplenaecclesiaubi iacebatbeatusAmbrosius). del [(Verdiana perugina, none di San Domenico,prestatogiuramento,ha detto che le eravenutameno Ia vista, tanto che non l'apotevain alcunmodo svolgereil suo lavoroe neppurevedere go; ha detto che si rec6, nel giornoin cui il beato Ambrogio lascib il mondo, al luogo ove giacevae si fece passarele sue mani sugliocchie subitofu liberata.E ci vedecosi beneche svolge bene il suo lavoro,e metteil filo nellacrunadell'ago;e in presenza di vescovodi Soana,subpriore San dei signorivescovodi Orvieto, Severo,prioredi San Giovanni,fra Bartolomeoarcidiaconodi Orvieto,ha messoil filo nellacrunadell'agoed e una vecchietta e di cinquant'anni piu, ed era statacinqueanni cosi senza vederche ha sui ci. Interrogata presenti, risposto erapienala chiesaove giacevail beato Ambrogio>>]54. Cosi come le corrispondenzetestuali mostrano ormai, nel resoconto di una donna forestiera, l'immagine cosciente e in orgogliosa di Orvieto come cittt <?garantita> cui l'infirmus - che per tale la riconosca - trova questa guarigione e rinascita: Martinide Lubriano[...] (Domina lacoba, uxor Ildribandini cum medicorum subfragionon posset penitusliberarised morti die vicinaomnibusappareret, lunein sero beato Ambrosiovovit seipsamdicens:"BeateAmbrosi,si me ab ista infirmitateliberaet verisusquemane, ita quod comedere biberevaleam et ad doveneranda ad mumpropriam remeare, tuamerita quamcitiusprocereamfacienstibi ero devota omni tempoperabo,et imaginem revitemee". Quein manesurgens,beatiAmbrosiimeritisinvenit et se sanitatipristine restitutam; que ad aliamterrammedicorum cumdolore, beati Ambrosiimeriaccesserat subfragiapostulans tis liberatacum gaudio et exultationead domum propriam est reversa(...1>. di [(Donna Giacoma,mogliedi Ildebrandino Martino di Luessereliberatacon l'aiubriano[...] non potendoassolutamente anzi to dei medici,ma sembrando a tuttivicinaa morte, un lunedi di serasi vot6 al beatoAmbrogiodicendo:"Beato Ambrogio, entro domattina, cosi che io da se mi libererai questainfermitA e possaberee mangiare tornarea casamia, mi affretter6quanto primaal tuo sepolcrovenerando,e far6 un'immaginedi cera e ti sarbdevotaper tutto il tempodella mia vita". E levandosi al mattino,per i meritidel beato Ambrogiosi trov6 restituitaalla

sacrain unacittdmedievale lInfirmitast e terapia si sanita;e colei che ad unacitta forestiera erarecatacon Note pristina dolore,cercandol'aiuto dei medici,liberataperi meritidel beaProcessuscanonizationisb. AmbrosiiMassani(d'ora in poi to Ambrogio e tornata con gioia ed esultanza alla propria 1925,86 (percomodiPC), in AA. SS. Novembris,IV, Bruxelles dimora...>55. dell'edizionedi ta, mi riferir6non alla pagina,ma al paragrafo PC). Non e il solo esempio di forestieri che, nel raggio di diffusione culturale della citta - e della rete dei conventi mi- 2 11problemadel vocabolarioda usare a questo proposito mi noritici - vi si rechino per essere guariti. Si ha l'impres- sembraancoraalquantospinoso- e pertanto,talvolta, doloroquellodi C. Ginzburg,Presione di trovarsi, tutto sommato, di fronte all'altra faccia, so. Si veda, fra gli ultimiinterventi, delle messagiustificativa, Storici>,14(1979)(Religioni (Quaderni specchiata attraverso il filtro di un timore e di una ricerca la riportatain di difesa che coinvolgono tutta la collettivitA, di quella cit- classipopolari,n. 41), pp. 393-97;e bibliografia A.I. Galletti,Ifrancescanie il culto dei santi nell'Italiacentrale, ta celeste della quale Giacomino da Verona dice che e sor- in Francescanesimo vita e religiosadei laici nel '200, Atti dello vegliata da un angelo, di Internazionale Studifrancescani, Vill ConvegnodellaSocietA Assisi 1981, pp. 326-27. <(1oqualo no ge lassa de la miaracent 3 Gia A. Vauchez,Lesprocs de canonisation mddidvaux cornvegnirtavan n6 mosca ne bixa n6 serpent me sourcesde I'histoirede la religionpopulaire,in La religion avogol ne asirao ne alguna altra 9ent du populaire,Paris1979(ColloquesInternationaux CNRS, 576), ke a quella citApos'esro nociment.56. dellacultura nell'ambito cittadina,A.I. Galletti,Sanpp. 109-13; collettivo Mi si perdonera il salto concettuale: ma, inserito in tut- t'Ercolano,il grifo e le lasche.Note sull'immaginario (Annalidella Facoltadi Scienze Politiche to quanto si e detto, cio mi ricorda quegli elenchi di santi nella cittdcomunate, di di dell'UniversitA Perugia), 16 (1979-80)(<<Materiali Storia?, taumaturghi stampati su fogli volanti nei quali, ancora nel 4), pp. 203-16. secolo scorso, fra le malattie erano contemplate la paura 4 Si veda,per un esempio,J. Paul, Miracles mentalite et religieue la poverta. au se populairea Marseille debutdu XIVe siecle, in La religion santo migliore, dunque, di quello che garantisce Quale du populaireen Languedoc XIIIe sitcle d la moitiedu XlVe si?(o fa pensare di esser garantiti, che e lo stesso) contro le cle (<Cahiers Fanjeaux?,11), Toulouse 1976, pp. 61-90; ma de peggiori fra le malattie, contro le arcinfermita? Ma Am- ora A. Vauchez,La saintetden Occident derniers aux siecles du brogio non e stato mai canonizzato. de et MoyenAge d'aprdsles procms canonisation les documents Rome 1981,part. pp. 495-558.Un'analisipiu hagiographiques, strettamente attinenteal problemadella malattiain P.-A. Sigal, et Maladie,pHlerinage gudrisonau Xlle sikcle. Les miraclesde d saintGibrien Reims,((Annales E.S.C.n, 24 (1969),pp. 1522-39. s Riassumoin questapaginaquantoho giAdetto con maggiori ne particolari Ifrancescani, pp. 331-34. 6 Cfr. Vauchez,La sainfete, pp. 39-67. 7 lEsaminate dopo che avrannoprestatogiuradiligentemente, sullavita, il comche testimoni, dovetericevere, mento,i legittimi e portamento i miracolidella venerandamemoriadi frate Amsu brogio, e interrogateli tutto cio che diranno:come sanno, in che periodo(avvenneil fatto), in che mese, in che giorno, alia presenzadi chi, in che luogo, ad invocazionedi chi e con quali parole,e circai nomidi coloro sui qualisi dice sianostati operati i miracoli,e se li conoscevanoprima,e quantigiorniprimali videro infermi, e per quanto tempo sono apparsisani, e da che e su diligentemente ogni cirluogo provengono; sianointerrogati costanzae circaogni singolo capitolo si facciano,come conviee ne, le domandesuddette.La seriedelle testimonianze le parole dei testimonisiano fedelmenteredatteper iscrittol. PC, 3 (ma in d'Assisi.Documentie archivi. rieditadall'originale Francesco Codicie biblioteche.Miniature,Milano 1982,pp. 32-33, in seno del ad un commentogeneralealla documentazione processo). 8 Cfr. Paul, Miracles,basatosul raffrontofra il fibermiraculorumdel 1297(anno della mortedi san Ludovicodi Tolosa, ogdel getto del culto) e l'inchiestaper la canonizzazione 1307. 9PC, 12. et consilium iuvamen,sembradi polO PC, 16. Dove, nei termini di ter leggerele sfumaturedi una prestazione mestiere.

29

Galletti
11 PC, 14.

12PC, 15. 13PC, 61. PC, 79. 15PC, 42 (un bimbo scampa al crollo del solaio), 54 (del vino guasto e riconvertito in buon vino), 63 (donne in pellegrinaggio sono salvate da un - piccolo - naufragio nella laguna veneta). 16PC, 48. societd nel Medioevo, Firenze 1978, part. pp. 27-31. 18PC, 46. 19PC, 73.
20 PC, 94. Cfr. Francesco d'Assisi, p. 33. 17 Cfr., per una sintesi di questi problemi, M.S. Mazzi, Salute e 14

donna in quanto depositaria privilegiata del rapporto con il sacro, in questo tipo di societa, e perci6 destinataria particolare delle campagne di culto. Cfr. Galletti, Ifrancescani, p. 342. 40Ibid., pp. 338-39; Paul, Miracles, pp. 70-73; Sigal, Maladie, pp. 1529-33. 41 PC, 71, 72, 83, 87. 42 PC, 33 (anche PC, 20, 40). 43 PC, 25. 44Cfr. Galletti, Ifrancescani, p. 339; pii in generale, A.-M. Bautier, Typologie des ex-voto mentionnts dans des textes antdrieurs a 1200, in La piedt populaire au Moyen Age (Actes du 99e Congres Internationaldes Societes Savantes, I), Paris 1977, pp. 237-59. C'6 da dire che all'immagine di cera si aggiungono talvolta promesse di pratiche pie o caritatevoli; e per6 rarissimo che la sostituiscano (Galletti, Ifrancescani, p. 340). 45Sulla base tardoantica del culto dei santi, e in particolare per quanto concerne il crearsi di un clima di fiducia collettiva intorno alle pratiche di guarigione, cfr. ora P. Brown, II culto deisanti. L'origine e la diffusione di una nuova religiositd, tr. it., Torino 1983. 6 PC, 17. Lascio in forma originale il termine clavarius, che pu6 delle porte della rendersitanto come (chiavaio) che come (<custode citt>>. Interessante PC, 21, in cui questa invocazione collettiva di incerta interpretazione tende ad ottenere la resurrezione di un neonato solo per il tempo in cui possa ricevere il battesimo. 47 PC, 52.
48

21 PC, 82. 22 PC, 37. 23 PC, 51. 24 PC, 67. 25PC, 20. Ma sul senso particolare del mal caduco, cfr. G. Litzenkirchen, II (male di san Donato), in AA.VV., Mal di Luna. Folli, indemoniati, lupi mannari: malattie nervose e mentall nella tradizione popolare, Roma 1981, pp. 28-56. 26 PC, 17, 18, 42. PC, 16, 25 (ma nel testo paralitica esset, ut medici sic dicebant), 29, 37, 64, 66, 85, 93. 28 Cfr. il gia riportato PC, 14, in cui il bimbo guarito e nipote di un medico. 29 Cfr. A.C. Crombie, Da s. Agostino a Galileo. Storia della scienza dal V al XVII secolo, tr. it., Milano 1970, pp. 196-209 (part. pp. 206-7, sulla proibizione per i chierici di versaresangue). 30 PC, 71. 31 PC, 72.
32 PC, 94.
27

PC, 62. 49 PC, 65.


50PC, 88. Mi sembra qui chiara, come ho detto altrove (Gallet-

ti, Ifrancescani, p. 340), la riproduzione nel gruppo di donne di uno schema agiografico ricevuto. 51PC, 32.
52 PC, 59.
53

PC, 66.

54

33 PC, 32. 34 PC, 33. 35 PC, 30. .36 Cfr. Sigal, Maladie, p. 1534 (in cui, peraltro, un malato si rivolge al santo perche la sua povertA gl'impedisce di soddisfare le richieste del medico). 37 PC, 31. 38 PC, 13. 39 PC, 49. Non mi diffondo sull'interpretazione dell'eziologia dell'invasamento proposta da questa testimonianza; ma ne ho riportato per intero il lungo testo perche mi sembra molto interessante a questo proposito. Si osservera d'altro canto, in questo processo, I'enorme preponderanzadell'elemento femminile come beneficiario del miracolo, ma anche come mediatore della devozione: il che riporta alla piu ampia questione del ruolo della

PC, 84. 55 PC, 64.


56

The (De Jerusalem celestio and the (De Babilonia civitate infernalib, ed. E.I. May, Firenze 1930, p. 75.

30

e <Infirmitasx)terapiasacrain una cittd medievale


C ,

o z

Ne

|u

oMalattia lome/eti Nome/et

o Infortunio indemoniata fotofobia ghiandolein gola lupa in capo annegato e precipitate morto morto di malattia mal caduco

Cure Data Durats malattli precedeni del rituale, 4 anni esorcismi 1239

RtlTempo Rituale

guarlglone immcdiata -

Status

otante ore del Tstionl rial parenti vicina, parenti madre madre, parenti madre madre, padre padre, Iastanti Ipadre, vicini padre, madre

1 (13) Barthuctius puer 2 (14) Barthuchius puer 3 (15) Massariapuella 4 (16) Claruvisus puella 5 (17) Bemmenutus puer 6 (18) Johannespuer (I anno) 7 (19) puer (1 mese) 8 (20) Lombardus

esorcismodel santo

11/2anno4 anni 1 anno 2 mesi -

17 aprile tocco e segno di croce limmcdiata 17 aprile tocco e segno di croce 1 giorno 10 aprile tocco e segnodi croce 2 giorni

mercantemadre fabbro madre

11 giugnoinvocazione collettiva immediata clavarius padre (8) J o a n . per h maggio voto: srvitium e di immagine cera ed maggio voto: servitium elemosina aprile voto: incubazione. e servitium imm. cera

I immediata -

ne|

padre padre

|immediata fabbro I notte -

fratello fratello, moglie, vicini vicine vicine

9 (21) puer(neonato) 10 (22) Pace 11 (23, infans 24) 12 (25) Viatricis

nato morto contratta cadutodalla culla e morto paralilica

10 anni 6 anni si

5 maggio invocazione collettiva immediata aprile di immagine cera. voto: serviium immediata immediata -

la stessa a stessa, vicine madre, madrc, padre padre la stessa la stessa, parenti, vicine madre madre,zia, vicina

e maggio voto: servitium di immagine cera aprile

immediata tocco reliquia.voto: imm. cera e servitium voto: immagine cera immediata di immediata quasi immediata

13 (26) lovannapuella (12 anni) 14 (27) Giugla(70 anni) 15 (28) Diamante

gotta, occhio malato sorditA mal caduco

2 anni

sl

aprile

14 anni 12 anni sl

voto: maggio pellegrinaggio. di immagine cera e 17 aprile pellegrinaggio voto invocazione.

la stessa la stessa vicine la stessa a stessa, comare, vicina la stessa la stessa, marito, vicine padre padre, madre, vicini

16 (29) lemma

apostemain petto

I mese

si

di maggio voto: immagine cera -immediata e calcinaper la chiesa giugno di voto: immagine cera I notte -

17 (30) puer

ernia(fractusin piga)

2 mesi

sl

18 (31) Andrioctus pucr

ernia (fractusin pectine) ernia (fractusin pectine) ricaduta voto per non rispettato dolorial capo

3 mesi

luglio

voto: pellegrinaggio. di immagine cera

immediata -

.vicina, .vicina, madre madre, altri vicini

19 (32) Palmerius idem 20 (33) Pineria

8 anni I anno

di si (appeso maggio voto: immagine cera immediata-pecoraio lo stesso to stesso, per i piedi) moglie lo stesso lo stesso di giugno promessa testimo- immediata niare sl (incisio- aprile ne e cauterizzazione) giugno e incubazione di immagine cera e pellegrinaggio di immagine cera cartaio, la stessa la stessa quasi immediata marito, vicina immediata nonna madre nonno, nonna, madre

21 (34) puer

malattiaper incredulitadel nonno ulcerata mammella apostemain capo


.

8 giorni -

22 (35) Agnese 23 (36) Clara


__

3 mesi

sl

e 22 aprile pellegrinaggio di immagine cera


. -

2 giorni

la stessa la stessa vicine

8 giorni si

di maggio voto: immagine cera immediata dominus la stessa la stessa nuora e cariti J

31

..

Galletti

,, | .l
.

MINtl Nome/et& nt~,h~~~

infortunio

malattia precedeni el ritua Iu' p

Rituale

guariione

Status attore l T-lmo.i

uriln

zu
24 (37) Tornabene Pinerie 25 (38) Gregorius

'

,
vitiumcardiacum, asma gambacontratta, apostema

_
4 anni sl 12 anni 2 anni giugno aprilc

Im c a

ritual

di voto: immagine cera immediata macellai ed elemosina di voto: immagine cera immediata I

stes oo

o stesso, vicina

lo steso lo stesso, madre, vicino I?l~~ la stessa a stessa


madrc

26 (39) Giulgla

cecitaper incredulita -

di maggio promessa testimoniare maggio incubazione

1immediata
immediata -

27 (40) Angcluspuer(4 anni) crisiepilettica (?) Christiane 28 (41) Rainerius fistolaal piede

mezza giornata 12 anni sl --

madre, vicine

di maggio voto: immagine cera 2 giomi ecservitium maggio linvocazione -

lo stesso lo tesso, sorele madre padre madre moglie madre, vicine


padre,

29 (42) puer(I anno e 4 mesi) rischiodi precipitare -30 (43) Mercutius puer (20 mcsi) 31 (44) Dainclluspuer (2 anni c mezzo) 32 (45) Arruvinus 33 (46) Glorius 34 (47) Rainaldus puer (3 anni) 35 (48) Nicolauspuer
.

mal caduco ernia (fractusin pectinel apostema dissenteria bocca ulcerata braccio,collo e gola rigonfi indemoniata dolori al braccio del frattura piede

I anno 7 mcsi 6 anni 1 mese 2 mesi


T

maggio voto: nutrire4 poveri immediata nella festa di A. 17 aprile segno di crocecon la manodel santo aprile voto: elemosina immediata I notte -

madre madre, padre moglie, vicina

sl sl si

maggio invocazione maggio pellegrinaggio

immediata pauper lo stesso lo stesso vicine quasi immediata immediata m

padre madre

padre, madre, zia madre, zie la stessa, marito

18 aprile contattocon reliquia sl (terra) (impiastri)I. . esorcismi 12 luglio pellegrinaggio aprilc voto: bracciodi cera

36 (49) Palmeria 37 (50) Bruna 38 (51) BonaguraPerosinus

4 anni 2 anni

immediata'pecoraio 'marito quasi *immediata

la stessa al stessa

10 mesi -

voto: servitium nutri- immediata portato- 1o stesso lo stesso, vicine re di re 2 poverinella festa vino di A. aprile pellegrinaggio voto: cariti . giorno la stessa la stessa, vicine .la stessa la stessa lo stesso moglie lo stesso, vicine

39 (52) lemma 40 (53) Bemmenuta 41 (54) Nicola dc Montaso

zoppa apostra aal capo vino guasto

6 anni

15 giorni-sl 7 giorni sl dallaqua resima 6 giorni .2 giorni I mese sl

immediata I giorno -

42 (55) Buiactone Catabulo infermitialla gola de 43 (56) Franca 44 (57) Iohannespuer


45 (58) Bondimmanus

15 luglio voto: pellegrinaggio maggio pellegrinaggio luglio luglio luglio

l I

cecita infermita aristain gola dolorealla mano per incredulita apostemaal Fianco

quasi immediata

la stessa, la stessa, vicine vicine madre madre, vicine

di voto: immagine cera immediata e servitium .voto: elemosina voto immediata immediata -

lo stesso lo stesso lo stesso moglie la stessa la stessa, parenti 'lo sc s tesso stesso, moglie, figlio
madre,

46 (59) Bemmenutus 47 (60) Sopercla

di 17 aprile voto: immagine ccra immediata 17 aprile segno di crocecon la manodel santo
luglio sogno della madrel

48 (61) LucaTancrediBrance tumorai testicoli

15 anni -

immediata -

49 (62) Leonardus puer


_

caduto dalla culla

padre

32

<lnfirmitaso e terapia sacra in una cittd medievale

o S,.'

Nome/hti i. Nome/et~ ~

Data Durata o Malalttia Rltuale? malattla Cure precedenatiel ritual infortunio


invocazione

Tempo Sts tus guarigione


--

atbodl areTa rituale


la stessa

simo Teio

50 (63) Gisa Tolosani

naufragio

maggio

la stessa,

compagne la stessa la stessa, vicine padre padre, madre

51 (64) lacoba 52 (65) infans 53 (66) Morvidapuella eadem 54 (67) Guido puer 55 (68) puer 56 (69) Rainerius Rusticuctii idem 57 (70) Flandinapuella (2 anni) 58 (71) Franciscus puer 59 (72) Ricca

livida in gola cadutodalla culla gutta cornea ricadutaper cmpict del padre infermita(quasi demoniacus) infermita braccioinfortunato

4 giorni si -luglio

di 17 luglio voto: immagine cera I notte c servitium I immediata notaio voto giugno giugno voto immediata fabbro

dlla qua resima 3 anni ' si -

la stessa madre la stessa madre madre madre,zio

voto: nutrireI povero immediata o 2 denariai poveri di voto: immagine cera immediata,miles

di maggio voto: immagine cera immediata immediata 17 aprile tocco con la mano |del santo Igiugno promessadi testimoniare immediata -

zia, vicine .zia lo stesso lo stesso lo stesso lo stesso madre madre, vicina

ricaduta mancata per testimonianza infermita albuginenell'occhio mammella gonfia

8 giorni sl (polveri) giugno

voto: candelaa dimen- immediata sione e 25 paternostri pellegrinaggio 'imediata -

madre, madre, vicina vicina la stessa, la stessa, vicina vicina

si (canta- giugno mina et medicamina) 2 anni -18 e mezzo 10 anni -

tocco del sepolcrocon immediata la partemalata immediata -

60 (73) Belbrunus puer 61 (74) Christofanus

contratto mano contratta

aprile pellegrinaggio aprile 'pellegrinaggio

madre

madre, vicine

immediata moratur lo stesso 1ostesso, donne .in hospitale .marito la stessa, vicine

62 (75) Caradonna 63 (76) Galganus

abortopericoloso lisca di pescein gola

3 giorni 15 giorni -

giugno aprile

di voto: immagine cera immediata di voto: immagine cera immediata -

lo stesso lo stesso, madre, vicine

64 (77) Guida 66 (79) Gratia 67 (80) infans 68 (81) Mancinus

tumoralla coscia

1 mese

jgiugno

voto: dire la verita

*2 giorni 1 notte

magister la stessa la stessa madre madre

65 (78) Riccamontagna puella rumoral collo dolori al capo flusso di sangue dai genitali feritadi quadrello

15 giorni 10 anni 12 mesi sli

I maggio invocazione

17 aprile tocco, pellegrinaggio. immediata fabbro ' la stessa la stessa i di immagine cera 18 aprile pellegrinaggio, voto: di immagine cera 3 maggio voto: pellegrinaggio 26maggioIsognail santol giugno immediata | immediata balestriere immediata madre madre, vicina

llo stesso lo stesso padre, madre lo stesso padre, madre

Rainerii mano destrasecca 69 (82) lldebrandinus de Corbario 70 (83) infans malattiarespiratoria

15 giorni -

c invocazioni preghiere quasi nipote immediata del


vescovo

71 (83) Fredericus Pepi Prudentii Petusina 72 (84) Verdiana (50 anni)

doloresotto la spalla

4 giorni -

giugno

voto

immediata nipote del


vescovo

lo stesso lo stesso, moglie la stessa la stessa

calo della vista i~

5 anni

17 aprile tocco con la mano del santo


!

immediata -

33

Galletti

, ~ ~

Nome/etu

Rituale

Status attoredel Testlmol

de Igiano 74 (86) Verderosa puella frattura spalla alla 20 giorni si '5 iorni 10 giorni|3 mesi -

elemosina pellegrinaggio immediata la stessa made, la stessa vicina vicina, madre la stessa madre madre, vicine

75 (87) Barthuctus pucr 76 (88) Tedora 77 (89) puer (3 mesi)

fcbbri infermita mano contratta

maggio pellegrinaggio giugpo voto

immediata I notte

mcrcantcmarito madre madre

17 aprilc voto: imm. cerac nutrirc2 povcri 10 luglio incubazionc. voto: imm. cerae servitium imm. agosto voto: imm cra
-carito

immcdiata -nottt -

78 (90) lohannespuer(4 anni lato sinistrocontratto I anno e mezzo) 79 (91) BenecasaAmidei 80 (92) Gratia 81 (93) lohannesde Corneto 82 (94) Bemmenutus puer (12 anni) AVVERTENZE indicaii paragrafo PC in Colonna 1: 11numerofra parentesi frattura piede al mal caduco arteticaa spalla e braccio gonfiorein tutto il corpo ~~~
I I I

e immdiata immediata notaio

lo stesso lo stsso la stessa la stessa. vicine

5 anni -1 anno I mesc


I I I I I I

17 aprile voto: imm. cerae carita

di pettinaio Io stesso o stesso, maggio voto: immagine cera quasi immediata vicino voto: serviliume imm. cera
I I I
_-I

s (2 caute- luglio rizzazioni)


I I I I

1 giorno
II I I IIIII IIIIIII

madre

madre, vicini

dovutealla terminologia Colonna 2: Dove e possibile,si indical'eta o la classedi eta, con le incertezze (infansindicai primigiornidi vita;puer abbraccia'arco di mentre tempo dalla nascitaall'adolescenza, piu puellaparteanch'essodalla nascita,ma giungea un'eti leggermente elevata). ove di Colonna 3: Si e mantenuta, possibile,la denominazione malattiadel testo latino. ad di il o Colonna 7: 11riferimento una immagine cera, preceduta meno da un voto, sottintende al comunque pellegrinaggio sepoicrodel santo. Colonna 9: L'indicazione relativa status,ove presente casi di donnee bambini,si riferisce condizione capofamiglia allo nei alla del (maritoo padre)o comunquedi un parenteprossimodi sesso maschile. Colonna 11: Nel caso di piu testimoni,il primoindicasemprequelloprincipale.

34

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