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DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012

la Repubblica la Repubblica

Con la globalizzazione, spazi e frontiere parevano inutili, tanto da azzerare


lo studio della materia nelle scuole. E invece Stati e comunit continuano a proliferare

CULT

mostrando come la conoscenza dei luoghi sia ancora determinante

LA

GEOGRAFIA
LUCIO CARACCIOLO

RIVINCITA DELLA
more, il mondo piatto!..Doveva essere piuttosto emozionato Thomas Friedman, effervescente star del giornalismo americano, quando una mattina dinverno del 2004, di ritorno da Bangalore, comunic alla moglie la sconvolgente verit. LIndia gli appariva uguale allAmerica: stessi marchi, stessa lingua, la sensazione di appartenere a una medesima comunit universale, attraversata dal libero fluire di merci, capitali, persone, idee. Sconvolto da tanta scoperta, che riportava la scienza a prima di Parmenide, Friedman non seppe trattenersi dal comunicarla al suo vasto pubblico. Di qui Il mondo piatto, fortunato saggio diffuso in milioni di copie, manifesto dellultima ideologia del Novecento: il globalismo. Una filosofia della storia per cui spazi e frontiere non contano pi, essendo lumanit irrevocabilmente percorsa da un flusso permanente di scambi e informazioni indifferenti agli ostacoli naturali o artificiali, ai climi e alle culture. Esaltato dalla vista dei global Indians e immune dal contatto con i tre quarti dei loro connazionali che sopravvivono con meno di mezzo euro al giorno Friedman ci offriva la versione brillante di una teoria il villaggio globale assai diffusa nelle accademie, nei think tank, fra i capitani dindustria del nuovo millennio. Una moda tuttora radicata e assai fungibile. Pu servire, ad esempio, a seppellire con pochi onori ci che resta del welfare europeo perch, assicura friedmanianamente Sergio Marchionne, il mondo piatto. Le ideologie sono refrattarie ai fatti. Non si curano delle repliche della storia. Sicch nello scorcio finale del secolo scorso e nei primi anni Duemila, proprio mentre fiorivano nuovi Stati, staterelli e frontiere pi o meno formali si pensi solo alleffetto moltiplicativo della disintegrazione del macroimpero sovietico e del mosaico jugoslavo i guru del globalismo teorizzavano la fine dello Stato-nazione (Keinichi Omahe) e il trionfo universale della liberaldemocrazia in quanto fine della storia (Francis Fukuyama). La globalizzazione come destino dellumanit, la Rete come paradigma universale. Frutto della rivoluzione dellinformazione che ci illude di conoscere tutto subito, non importa chi e dove siamo. Con il paradossale esito che abbiamo perduto il senso delle distanze, osserva Ilvo Diamanti nel suo nuovo sillabario, Tempi strani. Se le distanze non esistono, a che serve la geografia? Ma fin-

A
I flussi sono diventati unideologia che ha monopolizzato linterpretazione delle cose fino a sostenere che il mondo piatto Eppure resta importante approfondire i rapporti tra ambienti locali non solo per cogliere le differenze ma anche per evitare miti delle origini

ch resteremo persone fisiche e non virtuali uomini e donne, non avatar non potremo trovarci contemporaneamente dappertutto. Navighiamo in Internet quanto vogliamo, almeno se apparteniamo alla vasta minoranza capace di fruirne. Eppure la nostra storia, il nostro ambiente, i pregiudizi e gli schemi culturali ereditati per luogo di nascita e di educazione, continueranno ad esercitare un potente magnetismo, a condizionarci nei pensieri e nelle azioni (basta pensare alle polemiche scoppiate in questi giorni nel nostro Paese dopo la decisione di accorpare alcune Province). Di questo non sembrano perfettamente consapevoli i governi che nel festival dellideologia globalista hanno pensato bene di comprimere se non annullare linsegnamento della geografia. Come per esempio i nostri. Nelle

scuole italiane questa disciplina residuale, ancillare, quasi umiliata. Forse luso del Gps ci esime dalla necessit di leggere e interpretare una mappa? Nascere a Bangalore o a New York, a Roma o a Bamako, a Pechino o a Buenos Aires davvero indifferente? Si pu capire la storia di una nazione o di una civilt senza interessarsi a dove si svolta? Montanari e pescatori, isolani e metropolitani: tutti uguali? No. La geografia fisica come quella antropica, lo studio della cara vecchia Terra e dei suoi variegati ambienti, la capacit di rappresentare il pianeta e le sue regioni a seconda del proprio punto di vista, riducendo le tre dimensioni a due atto eminentemente politico dovrebbero permanere centrali in ogni percorso pedagogico. Spalancare un atlante e seguirvi con lindice un percorso immaginario resta un at-

Mai come in questi decenni dove tutto sembrava analogo ovunque, la scena stata animata da rivendicazioni di diritti particolari legati alle singole zone del pianeta E i vecchi atlanti servono a spiegarne i motivi

Sottotesto

Il vero genio contemporaneo perennemente in ritardo


ANTONIO GNOLI

elle nostre societ il genio, pi che errore o devianza della natura, uno spettacolo confinato nel recinto dellimmaginario; o in una gabbia, come lartista del digiuno nel celebre racconto di Kafka. Colpisce, perci, la ricerca condotta su larga scala da un istituto di Stoccolma (la notizia era su Repubblica) tesa a dimostrare il legame intrinseco fra creativit e malattia mentale. Anche perch uno studio statistico (e scientifico) volto a carpire unicit (e imprevedibilit) di certi caratteri, parrebbe un controsenso se applicato a milioni di persone.

Senza alcun perbenismo letterario ne ha dato una sapiente e ossessiva descrizione Fernando Pessoa nel suo Il libro del genio e della follia (Mondadori). Lo scrittore lusitano ha pi volte, nel corso della sua opera, constatato lattrazione pericolosa tra genio e degenerazione. Fino a sostenere che leccezionalit di Ges in larga parte dipese dai suoi disturbi mentali (altrimenti come spiegare lautoproclamarsi figlio di Dio?). Follia e genialit sono un binomio che la cultura romantica ha insinuato nelle pieghe del Moderno. Si direbbe che tutta la vocazione individualistica che quel

movimento manifest sia oggi sepolta sotto gli imbarazzanti fregi della cultura di massa. Si torna dunque al problema: che ce ne facciamo oggi dei geni? Nel suo nuovo libro (pubblicato da Rizzoli) Fritjof Capra sostiene che lunicit scientifica di Leonardo fu nellaver colmato la distanza tra il proprio secolo e quelli successivi. Insomma, il genio rinascimentale giocava di anticipo. Mentre la caratteristica dei geni contemporanei di muoversi in ritardo. Tutto il nuovo che essi producono gi nelle aspettative di coloro che pagano un biglietto per applaudirli.
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Lanalisi

Le conseguenze politiche di un fiume quelle tesi di Kaplan che fanno discutere


Il libro del saggista, uscito da poco negli Usa, sta creando un grande dibattito Perch ripropone la lettura della storia attraverso mappe, confini e territori
ANNE-MARIE SLAUGHTER
hi non tiene conto della geografia non avr mai la meglio su di essa. Questo lo slogan del nuovo libro di Robert D. Kaplan intitolato The Revenge of Geography (La rivincita della geografia: cosa ci dicono le mappe sui prossimi conflitti e sulla lotta contro il destino). Ogni capitolo si apre con linterpretazione della configurazione del territorio, nello stesso modo in cui un veggente legge le linee del palmo di una mano, effettuando una mappatura di montagne, fiumi e pianure, di tutti quegli elementi che influiscono e determinano il destino. Tuttavia, non appena il testo inizia a vacillare sotto il peso del determinismo geografico, Kaplan cambia subito le carte in tavola, argomentando a favore del parzialedeterminismo di cui abbiamo tutti bisogno, e innesta la marcia indietro verso lopinione di gran lunga pi moderata secondo la quale la geografia lo sfondo indispensabile del dramma umano fatto di idee, determinazione e opportunit. Egli applica il suo criterio la geografia conta pi di altro a diverse regioni del pianeta, dando origine a un numero di supposizioni che ribaltano le opinioni predominanti. Per quanto riguarda lEuropa, Kaplan osserva con grande accuratezza, dal mio punto di vista che il Mediterraneo torner ancora una volta a fungere da elemento di raccordo, a mettere in relazione tra loro Europa meridionale e Africa settentrionale come gi avvenne in passato, smettendo di essere la linea di discrimine tra le ex potenze imperialistiche e le loro ex colonie. Le terre degli oliveti e dei vigneti quasi certamente torneranno ancora una volta a costituire ununica comunit economica e culturale, una realt sostenuta forse dagli enormi giacimenti di gas naturale e greggio ubicati nei fondali settentrionali e orientali

del Mediterraneo. Pi in generale, le pure e semplici dimensioni demografiche ed economiche dellUnione europea a dispetto delle pessimistiche proiezioni relative a entrambe inducono Kaplan a concludere che essa rimarr uno dei pi grandi hub postindustriali del mondo. Ne consegue che il passaggio da Bruxelles a Berlino del centro di gravit della politica europea avr ripercussioni globali. Allontanandoci dallheartland, nellemisfero occidentale che la compagine prospettata da Kaplan porta ai risultati pi sorprendenti uninsolita mescolanza di Samuel Huntington e Fernand Braudel: Credo che nel corso del XXI secolo lAmerica di fatto si affermer come una civilt polinesiana-misto-meticcia, che

Non si pu non considerare che i movimenti dei popoli sono una componente
andr da nord a sud, dal Canada al Messico, pi che da est a ovest. Kaplan ha ragione a focalizzare la propria attenzione sullintersecarsi di demografia e geografia emisferica, mentre la pressione per una maggiore integrazione emisferica verosimilmente arriver tanto dalla competitivit economica con lAsia e lEuropa quanto dalla demografia. E in verit Kaplan stesso ammette in parte questo punto, tenuto conto che vede un mondo nel quale unEurasia organica e unita esiger come suo contrappeso un Nord America organico e unito. Questo viaggio geografico nel mondo si basa su un concetto decisamente tipico del XIX secolo di ci che una mappa geografica. Kaplan la definisce la rappresentazione spaziale delle divisio-

to creativo. Capire come funziona un vulcano non mero esercizio tecnico, ma bagaglio essenziale per qualsiasi individuo di media cultura, specie se gravato di responsabilit pubbliche. Altrimenti la condanna degli scienziati colpevoli di non aver saputo prevedere il terremoto dellAquila non sar pi ascrivibile allignoranza/arroganza di questo o quel magistrato, ma assurger a modello giuridico. Negli ultimi tempi la retorica globalista ha cominciato a perdere colpi. E la coscienza della necessit di una cultura geografica a recuperare dignit. Persino in America. L11 settembre ha risvegliato non solo nel manager di Manhattan ma anche nellagricoltore del Midwest la vaga coscienza che non siamo cos simili. Di pi: non vogliamo affatto esserlo. Linterdipendenza che secondo i globalisti avrebbe dovuto

partorire omologazione ai valori occidentali, supposti universali, invita semmai a riscoprire identit nazionali e locali. Mai come in questi decenni globali la scena strategica stata animata dal festival dei diritti storici lidea che la legittimazione del potere politico sia fondata sul presunto radicamento di un popolo in un territorio di sua esclusiva propriet. Linfluenza reciproca non facilita la convivenza, implica semmai uno sforzo di comprensione per le ragioni altrui. Nulla di spontaneo. Una scelta che abbisogna di una cultura, anzitutto storico-geografica. Sintravvede allorizzonte la rivincita della geografia, stando al titolo del molto mediatizzato saggio di Robert Kaplan? Forse. Ma il rischio di cadere da un determinismo allaltro. Dal mito globalista alla

geografia come destino. Kaplan laltra faccia di Friedman. Ci riprecipita nella geografia politica tedesca di fine Ottocento, in versione liofilizzata. La pretesa di fissare le leggi della politica attraverso la geografia altrettanto illusoria del tentativo di astrarre dallo spazio. Non sta scritto in nessun libro che uno Stato dotato dellestuario di un fiume debba per forza volerne controllare lintero bacino fluviale, come asserivano Ratzel e i suoi seguaci. Globalismi, geografismi e altri determinismi continueranno a orientare il discorso pubblico, non solo nei media. A influenzare le scelte dei decisori economici e politici. Speriamo solo che negli ambiti educativi, a cominciare dalla scuola di base, possa rinascere il gusto del sapere geografico. Sapere laico, se mai ne resiste uno.
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ni del genere umano, intendendo con ci non soltanto una rappresentazione del territorio fisico vero e proprio, ma anche della topografia. Vede il mondo come una mappa a rilievo, caratterizzata da vette aguzze e da strette vallate che imprigionano le popolazioni, da pianure sconfinate e ampi corsi dacqua che le obbligano a spostarsi e al contempo permettono loro di farlo. La sua enfasi sulle divisioni del genere umano rivelatrice, e lo spinge ad abbracciare direttamente il realismo in politica estera. Kaplan presume che lumanit in sostanza sia divisa pi che unita, anche se una visione obiettiva del paesaggio consenta entrambe le possibilit. La sua prospettiva geopolitica rafforzata dal fatto che per le motivazioni di fondo dellagire umano egli fa affidamento sulla triade tucididea fatta di paura, onore e interesse personale unopinione della natura umana antiquata (quanto meno nellepoca delle neuroscienze e della psicologia cognitiva) e molto maschile. Oltretutto, perch la vera mappa una mappa di territori invece che di popoli? I social media e i flussi di massa di informazioni di ogni genere oggi ci consentono di vedere e rappresentare le interazioni umane come mai stato possibile in passato, e di mappare le emozioni, i desideri, le aspirazioni e le relazioni umane. Lintersecarsi di milioni di piccoli mondi pu ormai essere seguito e visualizzato, osservando galassie umane dense e complesse quanto le stelle che ci sovrastano nel firmamento. Il programma Google Flu Trend ormai ci permette di ottenere una mappa geografica del propagarsi dellinfluenza ogni volta e ovunque chi si ammalato cerchi online informazioni sui sintomi della malattia. Le transazioni finanziarie possono essere mappate costantemente tramite le banche, e nellincipiente epoca della mobilit del denaro saranno mappabili grazie a Gps e telefoni cellulari. Contemporaneamente, comprenderemo sempre pi quanto soggettive siano le nostre mappe fisiche. Google Earth e Google Maps rendono possibile a chiunque trasformarsi in un cartografo, dato che consentono allutente di posizionarsi letteralmente allinterno della carta geografica. In definitiva, la rivincita della geografia sar la rivincita della geografia umana e fisica a uno stesso tempo: un mondo sempre pi frutto del nostro operato e sempre pi democraticamente realizzato. (Traduzione di Anna Bissanti Lautrice insegna a Princeton ed stata direttrice della pianificazione politica al Dipartimento di Stato dal 2009 al 2011) New York Times la Repubblica
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ILLUSTRAZIONE DI EMILIANO PONZI

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R CULT
l primo amore non si scorda mai e lamore letterario di John Banville per Elsa Morante una di quelle love story che commuovono. Il grande scrittore irlandese, vincitore del Booker Prize e da sempre candidato al Nobel, ha inserito proprio Elsa in cima agli autori del cuore. Prima ancora di Vladimir Nabokov che tutti i critici citano tra i suoi padri spirituali. Prima ancora di Georges Simenon, altro eroe di questo romanziere che ha contribuito a fare del giallo (ricordate Dove sempre notte?) altissima letteratura. Il bello della dichiarazione damore

Le critiche degli altri

Lamore segreto di Banville per Elsa


ANGELO AQUARO

che sgorga dal cuore e non dal calendario. Noi, in Italia, fatichiamo a trovare per Elsa lo spazio del giusto riconoscimento perfino nel centenario della nascita. Ma Banville neppure cita lanniversario innalzando Lisola di Arturo al primo posto dei suoi Five Best sul Wall Street Journal. La storia dellArturo adolescente che si innamora della matrigna appena 17enne si legge pi come una leggenda senza tempo che un romanzo scritto a met del ventesimo secolo. Di pi: La prima volta che mi sono trovato di fronte a questo romanzo ero

adolescente anchio: e ricordo di aver condiviso la passione limpotente passione di Arturo e alla fine, con eccitazione, anche il suo disincantamento e la sua disillusione. John come Arturo? Il primo amore ha tanto da insegnarci su fantasia e realt: e sulla differenza tra le due. Ma abbiamo mai imparato la lezione? Ah.... No, magari questa lezione non la impareremo mai ma unaltra che ci suggerisce proprio Banville s: il primo amore letterario non si scorda mai.
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Il romanzo

Come si sceglie la propria vittima


ANGELO CAROTENUTO
ean-Pierre ha 5 fratelli, una madre che frigge patatine e un padre che la riempie spesso di botte, a cominciare dalla sera in cui la Francia perde la semifinale del mondiale di calcio 1982 contro la Germania. Abita una casa in cui si respira sopraffazione e intolleranza: verso i cinesi, gli omosessuali, i comunisti. C tanta confusione dentro la testa di JP, ci sono odio e violenza che lo consumano, pi di quanto lui stesso desideri. Il suo disagio trova una vittima preferita a scuola in Barthlmy, detto Mim perch si aggiusta i capelli biondi dietro lorecchio, piagnucola, non gioca a pallone con gli altri e ascolta la lirica. Proprio una femminuccia, quel Mim. Che viaggia, piace a professori e ragazzine. La storia di JP, fatta di privazione affettiva e sociale, diventa piena di ossessioni, eros compreso, e Mim in cima a tutte. Anche dopo ventanni. Sbastien Marnier guida in questo tour dentro la nausea e il disgusto con digressioni e salti temporali: sceneggiatore, ma scrive come un montatore. Nelloriginale francese la copertina era un sovratesto indispensabile: limmagine di un crollo, lesplosione di un bar e del personaggio. Nella versione italiana solo un braccio nudo e una piuma rossa.

IL LIBRO DI IRENE BIGNARDI GENIO

Fuori di testo

Quelle copertine formano un romanzo


STEFANO BARTEZZAGHI
a copertina del libro desordio di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, fece epoca: era la foto di parte del volto di una ragazza (ma poteva essere quello di un ragazzino), ripreso tra le foglie, in primissimo piano. Molte altre copertine la imitarono: era una copertina che guardava il lettore e gli dava del tu, come fanno certi titoli che vanno di moda da un po di tempo (forse a partire da Va dove ti porta il cuore). Rispetto al primo, il secondo romanzo di Paolo Giordano ha un titolo completamente diverso (Il corpo umano) ma ha una copertina se non analoga quanto meno evolutiva. C ancora una ragazza, e potrebbe essere quella della prima copertina, ma dietro a un ragazzo, in maglietta militare, che a differenza di lei, che lo abbraccia e guarda in basso, ci guarda. La storia andata avanti. Paolo Giordano forse intende comporre un nuovo romanzo con le copertine dei suoi romanzi? Dopo le poesie dorsali (poesie composte con titoli di libri usati come versi) di Antonella Ottolina e Silvano Belloni avremo i fumetti di copertine? Non sarebbe mica unidea sbagliata.

Ritrovate Dennis: dopo Zia Mame i pazzi film di Starr


La tecnica e lironia narrativa dellautore sono le solite Stavolta sceglie di farci conoscere un regista e produttore alle prese con il tentativo di un ultimo grande ciak
IRENE BIGNARDI
l pi celebre e pi romantico di tutti i produttori della storia si chiama Monroe Stahr, , come si sa, il protagonista di Gli ultimi fuochi, il prototipo delleroe romantico, bello e dannato, il modello del produttore ideale (Francis Scott Fitzgerald suggerisce che il ritratto di Irvin Thalberg, il produttore di Femmine folli come di Una notte allopera, morto a soli trentasette anni nel generale rimpianto). Anche se non sappiamo, n lo sapeva Edmond Wilson quando ha pubblicato il romanzo incompiuto di Francis Scott Fitzgerald, come lui, Monroe Stahr e la sua storia sarebbero andati a finire una volta doppiata pagina 304 (nelledizione italiana). Rara avis, Monroe Stahr. Perch di solito il produttore cinematografico non un angelo, anzi, dice il popolo del cinema, un pelo sullo stomaco alto cos ed quello che si chiama (o vorrebbe essere, o forse deve essere) un duro. Non fa eccezione il protagonista di Genio (Adelphi, pagg. 330, euro 19, traduzione ardimentosa di Mariagrazia Gini), e cio Leander Starr, che se ha un cognome molto simile a quello del-

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MIM

di Sbastien Marnier
Playground, trad. di Giacomo Bonetti, pagg. 366, euro 18

Il racconto

Ritratto domestico di una coppia


SILVANA MAZZOCCHI
mbre, percezioni ondivaghe fra benessere e rabbia, parole non dette. Il lato oscuro della vita di coppia pu andare in scena in qualsiasi momento rivelando debolezze e frustrazioni. Ma anche laffetto nonostante lattrazione che cede. E lamore? In Domenica, Ilaria Bernardini fotografa laltalenante alchimia di una moglie e di un marito durante un week end qualunque, di una torrida estate in citt. Il figlioletto stato lasciato dai nonni e lei e lui vanno a una festa di amici, dove bevono, flirtano e neanche tra loro. In casa sono soli, liberi di fare sesso senza chiudere la porta e di dormire fino a tardi. Domenica: il loro amato e vecchio cane, gi malato, morente, ma improvvisamente vengono avvertiti che il figlio, svenuto senza apparente motivo, stato trasportato in ospedale. In citt il traffico bloccato da una maratona e loro lo raggiungono a piedi, in un tempo dilatato dal caldo e da raffiche di pensieri. Il lavoro, il bambino, gli impegni e le tensioni quotidiane, i tradimenti consumati oppure solo immaginati, il peso ma forse anche la consolazione di essere in due. Domenica il racconto in diretta di ventiquattro ore di vibrante normalit.

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DOMENICA

di Ilaria Bernardini
Feltrinelli, pagg. 155, euro 13

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langelico e mitico Monroe, ha un profilo umano molto diverso e poco agiografico. Chi Leander Starr? Patrick Dennis, il nipotino e autore di Zia Mame - che in Italia ha avuto un grandissimo successo diventando un bestseller - cresciuto e diventato scrittore, oltre che personaggio dai gusti originali (si racconta che amasse molto spogliarsi in pubblico), raccontandoci la storia di Starr con la consueta ironia e la tecnica di testimone/comprimario, dellosservatore vigile, sempre in ascolto, ci dice che Starr stato (o forse ancora) il pi grande regista e produttore americano, un artista del calibro di Flaherty, Stiller, von Stroheim, autore di un monumentale affresco religioso, Rut nel grano altrui. E, scrive ancora, basta citare il suo documentario muto La fanciulla dello Yucatn (quello con una bellissima messicana sordomuta, un mucchio di rovine Maya e la filarmonica di Vienna) perch si osservi un intero minuto di rispettoso silenzio. Patrick Dennis apre cos il ritratto fittizio, ma corroborato da tante storie e personaggi veri, del grande Leander Starr, autore e produtto-

re, emigrato in Messico per sfuggire al suo passato sentimentale e non, incasinato dai debiti, in fuga dai funzionari delle tasse che vogliono il suo sangue. E allo stesso tempo attorniato da una tale trib di avventurieri, imbroglioni, simulatori, signore prepotenti, signorine vogliose, ex mogli insopportabili (alcune) e desiderabili (altre), amici ubriaconi con cui ubriacarsi, collaboratori bizzarri che si fanno chiamare come un albergo (St Regis) - una trib tale da rendere la sua vita una continua montagna russa. In realt le avventure di Leander Starr, la sua ambizione di fare un altro grande film a coronamento di una carriera travagliata e luminosa, e il desiderio, fomentato anche dagli amici pi cari, pretestuoso prima (attorno a una produzione circolano molti soldi, che a Starr servono disperatamente per sistemare la sua situazione e i suoi debiti), poi di nuovo urgente e reale, costituiscono tutti il pretesto per scatenare il brillante senso dellosservazione sociale di Patrick Dennis. Che, come lo scrittore ha dimostrato in Zia Mame, bravissimo ad ascoltare, riprodurre, inventare il gergo pette-

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Internet Club

Cifre e numeri che fanno puntare sul self publishing


LOREDANA LIPPERINI

guadagni saranno anche scarsi, ma i self publisher americani, francamente, se ne infischiano: nel 2011 i titoli autopubblicati in eBook hanno raggiunto il 37%, rivela bowker.com (Bowker lagenzia Isbn per gli Stati Uniti), pari a 87.201 titoli, sulle 235.000 opere fai-da-te uscite nel corso dellanno. Significa che, per quanto riguarda il digitale, gli eBook in self publishing crescono del 129% rispetto al 2010, contro il pi 33% degli autopubblicati su carta. Dunque, per dirla con Beat Barbian di Bowker, il paragone con la vanity press non ha pi ragione di esistere: il

self publishing uscito dal cono dombra e sta facendo il suo ingresso nel mainstream. A gioirne saranno soprattutto CreateSpace, il servizio di print on demand di Amazon, che domina il settore cartaceo con il 39% di titoli pubblicati, mentre per gli eBook trionfano Author Solution (gruppo Penguin) e Smashwords, seguiti da Lulu. I guadagni, per chi gestisce un blog o un tumblr, sono nulli (a meno di non rientrare in categorie molto ambite blog di cucina, di mamme, di moda che vengono corteggiate dalle marche e

usufruiscono spesso di inserzioni pubblicitarie): per continuano a esserci persone che dedicano non poco tempo a implementarli. A gioirne sono i visitatori: come quelli dellassai raccomandabile sketchofthepast.tumblr.com, che offre citazioni di scrittrici (Woolf, Sontag, Szymborska, Atwood) e immagini depoca delle medesime e delle altre donne (da Joan Baez a Etty Hillesum) che hanno contribuito a rendere migliore il mondo. In altre parole: ci si pu trascorrere un intero pomeriggio, gioendone.
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DISEGNO DI GABRIELLA GIANDELLI

THRILLER & NOIR


LIMPRONTA DELLA VOLPE

La storia

Pubblicato dalla prestigiosa serie noir di Gallimard, Konat nato nel Mali, ha una casa editrice e qualcuno lo ha ribattezzato il Maigret africano. Questo libro che intreccia credenze animistiche, riti di divinazione e indagini alloccidentale, conferma la sua bravura.
di Moussa Konat Delvecchio Pagg. 192, euro 13 IL GIUSTIZIERE

Oltre il muretto giallo di Proust e Vermeer


GIUSEPPE LEONELLI
aggio appassionante, dedicato alloggetto duna delle epifanie pi misteriose della Recherche: la rivelazione dellessenza dellarte in un lembo di muro giallo della Veduta di Deft di Vermeer, per vedere il quale lo scrittore Bergotte sacrifica la vita. Suggestivo tema, senonch, insinua Renzi, quel muro, nel quadro, non lo vediamo. La risposta giunge dopo un percorso investigativo attraverso la bibliografia proustiana: incontriamo tutta una serie di muretti, ma nessuno risponde alla descrizione di Proust. Che sia vero quel che sospetta lo scrittore spagnolo Jorge Semprun e cio che le petit pan de mur jaune sia pura finzione letteraria? Quel muretto sarebbe stato dipinto da Proust nella propria mente, persuaso che quel che conta non cosa, ma come si dipinge o si scrive. A differenza di Taine, Proust non era uno spirito esatto, non collega la verit al rigore: la bellezza per lui partecipa dellanamnesi platonica e la verit, pi che convincere, inebria. E quel che lo porta, due anni prima di morire, lui che aveva definito il quadro di Vermeer come il pi bello del mondo, a esprimere la sua ammirazione per il grande, meraviglioso Picasso.

Una notevole dose di orrore (le vittime sono i bambini) per un thriller che non lascia scampo alla speranza, ambientato in una Roma indifferente e piovosa, dove il Carnevale si tinge di rosso sangue.
di Max Orfei Garzanti Pagg. 336, euro 8,80 FALSE APPARENZE

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PROUST E VERMEER

Benvenuti a Oslo dove madri iperprotettive coprono figli maledetti, dove antiche amicizie si rivelano una trappola mortale. Abilissimo poliziesco di un riconosciuto maestro norvegese del genere.
di Kiell Ola Dahl Marsilio Pagg. 362, euro 18

di Luigi Renzi
il Mulino, pagg.112, euro 10

Il racconto

Cultura e lussuria nella Venezia del 500


GIULIO AZZOLINI
enezia, 1528. Lera Gutenberg, la modernit, ai primi albori. Progredisce lindustria, si espande il mercato e luniverso editoriale gi una macchina sociale. La Rationalisierung di weberiana memoria come lubrificante nel passaggio dalla sfera della produzione a quella della circolazione. Qualcosa, per, resiste allautomatismo. Il libro, infatti, una merce particolare. un prodotto materiale, fatto dinchiostro, carta e cos via, ma in fondo non che una composizione di parole. Queste vanno fissate, certo, ma non si d un parametro universale che orienti lautore, non c un limite a contenerle. Leditore gioca quindi il proprio capitale sullo spazio o, meglio, sul tempo decisivo della libert. E ad esso, al tempo silenzioso e affollato di parole, al tempo darrischiato esercizio della scelta che rimanda Laura Lepri nel suo avvincente e originale racconto. La storia, vera, quella di Giovan Francesco Valier, leditor, si direbbe oggi, cui gli eredi di Aldo Manuzio affidano la pubblicazione de Il Cortegiano di Baldesar Castiglione. Ma Valier anche uomo di mondo, di quel 500 veneziano che la Lepri descrive da maestra e riassume cos: mercatura, cultura e lussuria.

golo, le conversazioni mondane, lidioletto dei gruppi, gli snobismi nazionali e delle classi, e gli incidenti che divertono il suo pubblico sofisticato e snob. Lazione si svolge per la maggior parte nella Citt del Messico di casa Ximenes, dove abita lex bellissima, e ora corpulenta, sciattona e disfatta, Catalina Ximinez, Madame X, ex protagonista del capolavoro di Starr, ora proprietaria di una grande ex convento dove, come in un una commedia scespiriana, il caso raduna tutti i protagonisti della storia, con un quantitativo notevole e un po confondente di ex mogli, futuri mariti delle figlie, cacciatori di dote, signore a tendenza alcoolica, ubriaconi di professione: un mondo che, raccontato nel registro serio, avrebbe biso-

gno di Ernest Hemingway o del Malcolm Lowry di Sotto il vulcano, e che Patrick Dennis affronta con baldanzoso humour e poca voglia di far sul serio: anche se un serio ritratto di quel mondo in bilico a suo modo lo disegna. E, cari amici e compagni cinefili, se volete convincervi che i capolavori nascono dal caso (vedi il caso Otello di Welles) leggete le pagine che Dennis dedica alla affannosa lavorazione dellatteso film di Starr, La valle degli avvoltoi, dove la serendipity, o larte di trovare le cose che non si cercano, a sovrintendere alle riprese. Soprattutto perch la mancanza di soldi (spariti con lennesimo colpo di scena) rende velocissima la lavorazione, un ciak e via. E, in un gioco continuo di fughe, di denari spariti, di preten-

denti anche, di case abbandonate, di funzionari dellUfficio imposte che tifano per la loro vittima, di agnizioni, di figli ritrovati, il libro precipita verso la sua conclusione, lasciando il lettore divertito e stanco per la grande bouffe di allusioni, di eventi, di coincidenze, come dopo un corpo a corpo o un giorno su un set cinematografico. Arrivederci da Casa Ximinez, Citt del Messico, Venerd santo 1962.
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IL VIAGGIATORE

Diciassette omicidi sotto una tempesta di neve, cinque ragazze che sembrano non avere paura di niente e una Germania infettata dalla paura.
di Zoran Drvenkar Fazi Pagg. 590, euro 18 BASTARDE

GENIO

di Patrick Dennis
Adelphi, traduzione di Mariagrazia Gini, pagg. 330 euro 19

Crime story molto dark che inizia la notte di Halloween a Copenhagen. Una giornalista, Karin Sommer, cerca le prove di un omicidio e una serial killer, lAmazzone, fa strage di varia umanit.
di Gretelise Holme Lantana Pagg. 224, euro 16,50

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DEL DENARO O DELLA GLORIA

A CURA DI ALESSANDRA ROTA


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di Laura Lepri
Mondadori, pagg. 208, euro 19

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R CULT

TOP TEN I LIBRI PI VENDUTI

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100 PUNTI 2

Andrea Camilleri UNA VOCE DI NOTTE

Sellerio 14,00 pagg. 269

2
58 PUNTI 3

Benedetta Parodi METTIAMOCI A CUCINARE

Rizzoli 17,90 pagg. 377

3
45 PUNTI 17

E. L. James CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

Mondadori 14,90 pagg. 548

4
32 PUNTI 14

E. L. James CINQUANTA SFUMATURE DI NERO

Mondadori 14,90 pagg. 594

5
31 PUNTI 12

E. L. James CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO

Mondadori 14,90 pagg. 552

La storia

LO SCRITTORE

Grazia e geometria il tennis una bellezza


LEOPOLDO FABIANI
avid Foster Wallace in giovent aveva giocato a tennis a ottimi livelli. E questo sport presente spesso nei suoi saggi come nel romanzo Infinite Jest. Qui sono raccolti due testi, uno strepitoso reportage dal torneo Us Open del 1995 (vinti da Pete Sampras su Andre Agassi) e un ritratto di Roger Federer, dove si spiega con certosina competenza tecnica e grande sapienza metafisica, perch il giocatore svizzero abbia provocato in ogni amante del tennis almeno un Momento di estasi estetica e cognitiva, quando capisci limpossibilit di quello che gli hai appena visto fare. Wallace vede nel tennis geometria, grazia, bellezza ma soprattutto unossessione ai limiti dellautismo, la consapevolezza che il vero avversario di ogni giocatore s stesso. Attivit, ci suggerisce, molto vicina alla scrittura. Cos come impossibile non sospettare che quando scrive di Federer il miglior tennista vivente, forse il migliore di tutti i tempi, non stia anche un poco pensando a s. Perch, gi ancora quando era in vita, Wallace era considerato lo scrittore pi dotato della sua generazione. Due campioni naturali capaci di fare, semplicemente, cose che per tutti gli altri sono irraggiungibili.

Mondo e-book

MARKOVITS
BENJAMIN
stato inserito tra i migliori autori inglesi under 40 Ora in Italia esce il suo romanzo di formazione che lui spiega cos: Sono sempre stato attratto dallo sport e dai romantici. Ho scelto Byron per vedere la differenza tra chi pensiamo di essere e quel che il mondo fa di noi
SUSANNA NIRENSTEIN

Cos il lettore si trasforma in detective


STEFANIA PARMEGGIANI
ngel killer del Pulitzer Deborah Blum un saggio su Albert Fish, serial killer americano degli anni Venti: torturava, uccideva e a volte mangiava le sue giovanissime vittime. Per scriverne la storia Blum ha scelto Atavist, una societ che sta esplorando tutte le possibilit del digitale. In Angel Killer il lettore si trasforma in detective, giurato e scienziato. Cammina per le strade di New York, visita i luoghi del crimine, legge i giornali dellepoca e la lettera inviata da Fish alla madre di una delle sue vittime. Non si tratta di effetti speciali, ma del tentativo di approfondire uno dei casi che pi influ sullo sviluppo della criminologia forense.

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IL TENNIS COME ESPERIENZA RELIGIOSA

di David Foster Wallace


Einaudi Stile Libero, trad. di G. Granato, pagg. 91, euro 10

Il saggio

Breve guida allessere umano


FRANCESCA BOLINO
n ogni uomo c la stessa combinazione di natura e di vocazione soprannaturale. Ne La persona e il sacro, scritto da Simone Weil a Londra nel 1943, poco prima della morte, la filosofa riassume alcuni momenti alti della sua riflessione, in pienezza e umana consapevolezza. uno scritto che si proietta sul dopoguerra europeo e sulla necessit di ricostruire a partire dalla catastrofe e da quella debolezza che pu capovolgersi in una forza soprannaturale segretamente e silenziosamente allopera sotto lapparenza dellinfinitamente piccolo. Una riflessione alla ricerca dei fondamenti spirituali da opporre alla concezione marxista. Pensata in forma di solenne Dichiarazione degli obblighi verso lessere umano, nelle intenzioni della Weil avrebbe dovuto essere assunta come regola pratica di condotta da coloro che intendono esercitare un potere di qualsiasi natura. Una concezione fondata sul convincimento che solo assumendo la fede come un potente farmaco sar garantita allEuropa, insieme alla vittoria sul nazismo, la guarigione da una malattia le cui cause sono tutte interne.

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LA CLASSIFICA
E-BOOK

1 2 3 4 5

CAMILLERI

Una voce di notte


SELLERIO

9,99 JAMES

PUNTI 100

Cinquanta sfumature di grigio


MONDADORI

6,99 GRATTERI-NICASO

PUNTI 95

La malapianta
MONDADORI

6,99 HERON

PUNTI 85

Implosion
DE AGOSTINI

RIPRODUZIONE RISERVATA

1,99 SIMONI

PUNTI 80

LA PERSONA E IL SACRO

di Simone Weil
Adelphi, a cura di Maria Concetta Sala, pagg. 78, euro 7

La biblioteca perduta dellalchimista


NEWTON COMPTON

4,99

PUNTI 60

iromanzi di formazione ne abbiamo letti di tutti i generi, basta pensare ai bildungsroman di Goethe, Stendhal, Flaubert, Dickens e poi Conrad, Musil, Mann, gi gi fino a Salinger, Kerouac, Philip Roth, Oz... per non parlare delloggi. Dio mio, ce n uninfinit. Per Un gioco da grandi del texano di origini tedesche Benjamin Markovits (oggi quasi quarantenne e trapiantato a Londra da 12 anni) davvero particolare, perch insegue tre ossessioni formative che sembrano non avere a che fare niente luna con laltra: il basket, le proprie origini ebraicotedesche, e la scrittura naturalmente. Suggestioni disparate dunque per Ben: aggiungeteci una trilogia ispirata alla vita di Lord Byron scritta tra il 2007 e il 2011 e vi renderete conto che questautore non affatto banale. Il romanzo-memoir di Markovits, che nel 2010 stato inserito dal Guardian tra i 20 migliori scrittori inglesi sotto i quarantanni, prende le mosse dalla fine del college: incerto sul suo futuro, riluttante a ogni ipotesi di master, giocatore dilettante di basket come suo padre e suo nonno, Ben decide lavventura, un ingaggio da cestista in Germania, a Landshut, desolata cittadina di provincia. In squadra, mediocri veterani - americani bianchi e neri, russi, tedeschi, che cercano solo un mediocre stipendio - ragazzini persi, un futuro campione. Se per Ben la carriera sportiva

deludente, fuori la vita offre, a tratti, dei momenti di crescita, innanzitutto la solitudine, ma anche le amicizie con i compagni, lincontro con la moglie (in via di separazione) di un collega, una relazione dapprima tiepida poi sempre pi intensa, e infine quei sabati liberi, quando, di fatto, senza troppa convinzione, Ben finisce sempre nella sinagoga locale, tra estranei eppure uguali, e inizia a chiedersi che fare: sposare una tedesca per esempio, non un gesto tanto elementare per un ebreo, o no? Mister Markovits, come guarda oggi alla scelta di essere andato a giocare a basket in Germania quando gi pensava a diventare uno scrittore? Era solo un modo di uscire di casa o, in realt, di rimandare la vita da adulto? Volevo mettere un piede nel mondo, ma non sapevo come mantenermi. Ero anche un atleta frustrato. E mentre da ragazzino passavo il tempo a allenarmi nel campo costruito da mio padre nel cortile, siccome il basket uno dei pochi giochi di squadra in cui puoi esercitarti da solo, pensavo a un sacco di altre cose, anche a scrivere. Cercavo la mia strada in ambedue le direzioni, avevo un passaporto tedesco e non volevo un vero lavoro. Quando fin lingaggio, invece, andai con un amico a Oxford e cercai di scrivere un romanzo - che poi divenne il mio primo libro, The Syme Papers - ma mi annoiavo e feci quello che avevo tentato di evitare, iniziai il mio Master. Anche la sua vena narrativa poliedrica, da un lato una trilogia su Byron, dallaltro un romanzo sullo sport. Che rapporto c? E una cosa che mi sono chiesto anchio. La verit che sono due temi che mi ossessionavano da ra-

gazzo: sognavo Michael Jordan, giocavo da solo e con gli amici, ma leggevo i romantici, compravo vecchi libri di cui parlavo con altri amici. Amavo questi due argomenti. Non sorprendente che li abbia usati nello scrivere. Ma credo ci siano altri legami. Mi rifaccio al desiderio che avevo di mettermi alla prova: quando lasci la famiglia inizi a vedere le differenze tra lidea che hai di te e quel che pensano gli altri, un confronto decisivo se fai dello sport. Ed eccoci a Byron: aveva cos tanto successo come uomo e come amante (anche se non come rivoluzionario) che doveva resistere alla fama che lo circondava, e fu cos che divenne consapevole e ironico: insomma Byron mi parso un buon soggetto per uno scrittore che vuol parlare del gap esistente tra chi pensiamo di essere e quel che il mondo fa di noi. Nel romanzo va in cerca delle sue radici ebraiche e tedesche. Non le sente in contraddizione? Quando mio padre si spos con mia madre che tedesca, i suoi genitori non andarono al matrimonio civile (pi tardi furono risposati da un rabbino, lo stesso, almeno secondo la leggenda familiare, che spos Marylin Monroe e Arthur Miller). Ma io come mezzo tedesco - ho anche vissuto due anni a Berlino da bambino - verso la Germania non provo nessuna diffidenza. Nei nostri incontri di famiglia, la distinzione ebrei/cristiani sembrava quasi non riguardarci, semmai ci divideva la contrapposizione America/Europa; loro pensavano che gli americani fossero maleducati,

la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012

47

DATI FORNITI DA EURISKO

6
18 PUNTI 3

Paolo Giordano IL CORPO UMANO

Mondadori 19,00 pagg. 309

7
NEW
ENTRY

Daniel Pennac STORIA DI UN CORPO

Feltrinelli 18 pagg. 341

8
14 PUNTI 5

Stefano Benni DI TUTTE LE RICCHEZZE

Feltrinelli 16,00 pagg. 205

9
14 PUNTI 7

Ken Follett LINVERNO DEL MONDO

Mondadori 25,00 pag. 958

10
14 PUNTI 2

Haruki Murakami 1Q84. LIBRO 3 OTTOBRE-DICEMBRE

Einaudi 18,50 pagg. 395

14 PUNTI 1

DISEGNO DI RICCARDO MANNELLI

Il romanzo

LE CLASSIFICHE
NARRATIVA ITALIANA SAGGISTICA

RILEVAZIONI DAL 22 OTTOBRE AL 28 OTTOBRE

Perch i ragazzi raccontano la Resistenza


DARIA GALATERIA
lasse 1978, Giacomo Verri ha dovuto studiare, per scrivere sulla Resistenza. Come stessa et Paola Soriga da Cagliari, con la sua ragazza staffetta dei partigiani (Dove finisce Roma). Aldo Cazzullo (La mia anima ovunque tu sia), e Valerio Varesi La sentenza: duri della mala milanese finiti nella brigata Garibaldi , avranno ascoltato da piccoli, in famiglia, storie della Liberazione; ma non ossessivamente, come capitava nella generazione precedente: e piuttosto hanno elaborato Pavese, Calvino, Fenoglio. Ora il romanzo desordio di Giacomo Verri (Partigiano Inverno, Nutrimenti, pagg. 236, euro 17) restaura venti giorni di dicembre del 43, uno per capitolo, a Varallo, borgo innevato sulla Sesia (Vercelli): vigilia di Natale di sangue, con uno scontro a fuoco tra partigiani e fascisti della Legione Tagliamento, che lasceranno contro la parete della chiesa dieci corpi morti, per quarantottore, a memento. Sono passati settantanni, e Giacomo Verri pu ricostruire quelle passioni politiche con una sapienza linguistica successiva. Limpasto di letteratura alta e vernacolo ha risonanze comiche e gaddiane: ecco il maestro di scuola dal passo mingherlino scappellarsi come un servo ai piedi del fiduciario rionale che, davanti al presepe costruito dai ragazzi di quinta, si mise a tessere le lodi del destino con voce stentorea di evidente fibra anti maltusiana. Il protagonista, lUmberto di anni undici, depone la bici per considerare un momentino la situazione storica: ma la citazione dei Fiori blu di Queneau lascia immediatamente il passo alle baruffe neorealiste col compagno di scuola fascista figlio di fascisti. E il sonno fiero dei partigiani nella baita organizzata con pagliericci acconciati per tutti si avvicenda alle splendide convinzioni del resistente Jacopo Preti sullanima: quinta ruota del carro, a cui si ricorre amaramente per medicare le turbe della coscienza, per poi riporla serenamente a far da scorta; mentre per Jacopo Preti era lanima un taglio, da non usare mai come farmaco. Il nonno del ragazzino Umberto, professore collocato in pensione, finisce per caso torturato, e per caso scampa alla fucilazione; intanto il nipotino sogna di raggiungere in montagna i briganti comunisti, declinati per unintera pagina con gli improperi fascisti depoca (briganti, ammazzasette, lifrocchi, tarlucchi, parzonieri). Torna la Resistenza, dunque; in Belgio Didier Daeninckx, il re del noir, scrive di un eroe armeno della Resistenza francese, Missiak; i francesi smettono di fustigarsi sui collabos dei nazisti per esercitarsi sui combattenti alla macchia: soffia un brutto vento in Europa, spiegano, e occorre rianimare il morale delle truppe (Yannick Haenel, Yan Karski). Con una distanza, ovviamente, come dice il giovane Laurent Binet in HHhH: la storia crudele, i protagonisti commoventi e io sono ridicolo. Nel romanzo di Giacomo Verri la distanza creata dal dovizioso linguaggio, che aiuta a immergersi nellepoca, e addita quanto tempo trascorso.

TASCABILI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CAMILLERI

Una voce di notte


SELLERIO

1
PUNTI 100

SERVEGNINI

Italiani di domani
RIZZOLI

1
PUNTI 7

MO YAN

Sorgo Rosso
EINAUDI

14 GIORDANO

15,00

13,50

PUNTI 5

Il corpo umano
MONDADORI

2
PUNTI 18

PANSA

La guerra sporca dei partigiani e dei fascisti


RIZZOLI

2 3 4 5

SIMENON

Rue Pigalle e altri racconti


ADELPHI

19,00 BENNI

19,50

PUNTI 7

10 DE SAINT-EXUPRY

PUNTI 5

Di tutte le ricchezze
FELTRINELLI

3
PUNTI 14

SCALFARI-MANCUSO

16,00 SIMONI

Conversazioni con Carlo Maria Martini


FAZI

Il piccolo principe
BOMPIANI

7,90 GRAMELLINI

PUNTI 4

15,00

PUNTI 4

La biblioteca perduta dellalchimista


NEWTON COMPTON

4 5

AUGIAS

Lultima riga delle favole


TEA

9,90 AMMANITI

I segreti dItalia
RIZZOLI

PUNTI 11

11,00
PUNTI 4

PUNTI 3

19,00 RUMIZ

DAVENIA

Io e te
EINAUDI

Trans Europa Express


FELTRINELLI

Bianca come il latte rossa come il sangue


MONDADORI

10,00 GRAMELLINI

PUNTI 8

18,00

PUNTI 4

13,00

PUNTI 3

Fai bei sogni


LONGANESI

6
PUNTI 8

ALBERONI

Larte di amare
SONZOGNO

6
PUNTI 2

VOLO

Le prime luci del mattino


MONDADORI

14,90 FARNESE

16,50

13,00

PUNTI 3

Via Chanel n. 5
NEWTON COMPTON

7
PUNTI 4

GRUBER

Eredit
RIZZOLI

7
PUNTI 2

FOLLETT

La caduta dei giganti


MONDADORI

9,90 ABATE

18,50

15,00

PUNTI 3

La collina del vento


MONDADORI

8
PUNTI 4

MESSORI

Bernadette non ci ha ingannati


MONDADORI

8 9 10

GIORDANO

La solitudine dei numeri primi


MONDADORI

17,50 BOSCO

18,50

PUNTI 2

13,00 CAROFIGLIO

PUNTI 2

Un amore di angelo
NEWTON COMPTON

9
PUNTI 3

RAMPINI

9,90 ERVAS

Non ci possiamo pi permettere uno Stato sociale. Falso!


LATERZA

Il silenzio dellonda
RIZZOLI

9,00

PUNTI 2

Se ti abbraccio non aver paura


MARCOS Y MARCOS

13,00 HILL

PUNTI 2

10

CAZZULLO

Un regalo da Tiffany
NEWTON COMPTON

17,00

LItalia s ridesta
MONDADORI

PUNTI 3

NARRATIVA STRANIERA

15,90

5,90
PUNTI 2

PUNTI 2

RAGAZZI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

JAMES

VARIA

Cinquanta sfumature di grigio


MONDADORI

1 2 3 4

PARODI

1
PUNTI 58

DACHILLE

Colora con Peppa Pig


GIUNTI

Mettiamoci a cucinare
RIZZOLI

14,90 JAMES

PUNTI 45

17,90

3,90

PUNTI 8

Cinquanta sfumature di nero


MONDADORI

SIMONCELLI-SIMONCELLI

2 3 4 5 6

DACHILLE

Gioca con Peppa Pig


GIUNTI

Il nostro Sic
RIZZOLI

14,90 JAMES

PUNTI 32

19,00 CASATI MODIGNANI

4,90
PUNTI 10

PUNTI 7

AA.VV.

Cinquanta sfumature di rosso


MONDADORI

Il diavolo e la rossumata
MONDADORI ELECTA

Le canzoncine di Peppa Pig


GIUNTI

14,90 PENNAC

PUNTI 31

14,90 AGASSI

PUNTI 6

9,90 DACHILLE

PUNTI 7

Storia di un corpo
FELTRINELLI

Open. La mia storia


EINAUDI

Gioca e impara con Peppa Pig


GIUNTI

noi che gli europei fossero altezzosi. Mi parli damore: nel libro descrive unattrazione che ha in s una massiccia dose di fastidio, e si chiede se sarebbe stato sempre cos. Qual la risposta? Con mia moglie non ho mai sentito quel fastidio. Credo riguardi un tipo di attrazione pi giovanile, quando il desiderio si accompagna a un misto di noia, antipatia, disaccordo. Oggi ho due bambini, i problemi sono altri. Ma la verit che ho avuto uninfanzia felice, e mi piaciuto molto vivere in una grande famiglia: mi chiedo solo come abbiano fatto i miei con cinque figli.
RIPRODUZIONE RISERVATA

18,00 FOLLETT

PUNTI 14

20,00

PUNTI 5

5,90 DACHILLE

PUNTI 6

Linverno del mondo


MONDADORI

5
PUNTI 14

CALABR

Cinquanta sfumature di Gigio


SPERLING & KUPFER

Gli attacca-stacca di Peppa Pig


GIUNTI

25,00 MURAKAMI

10,00

PUNTI 5

5,90 STILTON

PUNTI 4

1Q84. Libro 3. Ottobre-dicembre


EINAUDI

CRACCO

18,50 COELHO

Se vuoi fare il fico usa lo scalogno


RIZZOLI

Ottavo viaggio nel regno della fantasia


PIEMME

PUNTI 14

15,90

PUNTI 4

23,50

PUNTI 4

Il manoscritto ritrovato di Accra


BOMPIANI

7 8

AA.VV.

7 8 9 10

DACHILLE

Justin Bieber
LIPPOCAMPO

Una gita nel bosco


GIUNTI

16,00 DICKS

PUNTI 10

UN GIOCO DA GRANDI

Lamico immaginario
GIUNTI

16,90 TOTTI

PUNTI 4

4,50 DACHILLE

PUNTI 4

E mo te spiego la Roma
MONDADORI

La fatina dei dentini


GIUNTI

di Benjamin Markovits
66thand2nd, traduzione di Michele Martino, pagg. 312 euro 16

12,00 LCKBERG

PUNTI 5

12,50

PUNTI 4

4,50 DACHILLE

PUNTI 4

Luccello del malaugurio


MARSILIO

9
PUNTI 5

SPISNI

Le ricette della maestra di cucina


DALAI EDITORE

Larmadio dei giocattoli


RIZZOLI

RIPRODUZIONE RISERVATA

18,50

15,90

PUNTI 3

4,50 DACHILLE-WOLF

PUNTI 3

IL PARTIGIANO INVERNO

NMIROVSKY

di Giacomo Verri
Nutrimenti, pagg. 236, euro 17

La preda
ADELPHI

10
PUNTI 4

GOZZI

Guardaroba perfetto
RIZZOLI

Arriva Babbo Natale


DAMI EDITORE

18,00

14,90

PUNTI 3

3,50

PUNTI 3

la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012

48

R CULT
TORINO TORINO
Capolavori del Muse dOrsay. La mostra presenta 80 tele di Degas, raramente esposte, che offrono uno spaccato della vita della capitale francese di fine Ottocento, documentando tutti i soggetti a lui cari. Tra le opere esposte, anche il Ritratto di famiglia, uno dei dipinti pi apprezzati del maestro.
Edgar Degas Promotrice delle Belle Arti Fino al 27 novembre

DA VEDERE IN ITALIA

AGRIGENTO AGRIGENTO
Gli anni Sessanta. Il colore del segno. La mostra ripercorre lopera di uno dei maggiori interpreti dellastrattismo. Tra i dipinti presentati, da segnalare un nucleo consistente di lavori che il pittore siciliano present alla Biennale di Venezia del 1966 e in alcune rassegne internazionali.
Antonio Sanfilippo Fabbriche Chiaramontane Fino al 13 gennaio

ANCONA ANCONA
De rerum fabula. Sculture, ambientazioni, disegni e pirografie realizzate dallo scultore marchigiano dagli anni 60. Il percorso si sviluppa in 20 sale dedicate ai diversi cicli tematici che scandiscono tutta la sua attivit, trasformandosi in un labirinto abitato dalle presenze della storia.
Valeriano Trubbiani Mole Vanvitelliana Fino al 17 marzo

TREVISO TREVISO
Per la prima lasciano il Tibet e la Cina trecento reperti dal XIV secolo a oggi. Una sezione illustra la situazione storica nella quale si venuto a trovare l'altopiano, dai tempi in cui Gengis Khan lo incluse nellimpero mongolo. Esposti anche i doni del Dalai Lama alla corte di Pechino.
Tibet Casa dei Carraresi Fino al 2 giugno

A CURA DI LUISA SOMAINI

HangarBicocca

Camminare sospesi nel vuoto ecco le citt volanti di Saraceno


BETTINA BUSH
MILANO Sistemi volanti capaci di ospitare luomo: non pi unutopia ma la materializzazione di un sogno. Sono le Cloud Cities di Tomas Saraceno, come la immaginifica installazione creata allHangarBicocca fino al 3 febbraio, a cura di Andrea Lissoni: una gigantesca membrana di plastica trasparente divisa in tre piani ognuno di 400 metri quadrati, sospesa a 20 metri di altezza, sulla quale gli spettatori (grande successo, duemila al giorno) possono camminare: uno spazio dove la forma definita solo dai movimenti delle persone. Per Saraceno "Una specie di internet fisico che trasforma la rete virtuale in rete fisica", ma anche un gigantesco organismo vivente che si muove e respira sotto il peso degli uomini. Un site specific inedito dellarchitetto artista argentino da sempre alla ricerca di universi alternativi, opere frutto di unaccurata ricerca scientifica e ingegneristica per dimostrare che larte realizza visioni che non rimangono solo sogni.
RIPRODUZIONE RISERVATA

HOPPER
Un americano a Parigi cos nacque la pittura di un grande realista

EDWARD

On Space Time Foam di Saraceno nellHangarBicocca

Roma

Qui arte contemporanea in mostra una rivista tra opere e protagonisti


LUISA SOMAINI
ROMA QUI arte Contemporanea. Alla storica rivista, pubblicata da Editalia tra il 1966 e il 1977, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna dedica una mostra, nel sessantesimo della casa editrice, fondata da Lidio Bozzini. Inizialmente redatta da un gruppo di artisti, Capogrossi, Colla, Leoncillo, Fontana, Pasmore e Sadun, affiancati da giovani critici, Carandante, Trucchi, Volpi e Boatto, divenne punto di riferimento della cultura visiva, anche grazie all'attivit espositiva della omonima galleria di via del Corso, in un clima di collaborazione con il museo, diretto da Palma Bucarelli. Le sue pagine ospitavano, infatti, testi di Calvesi, Crispolti, Verdone, Ponente e Celant, sull'opera dei maestri dell'astrattismo e dell'informale, nonch delle successive tendenze. La rassegna, curata da Mariastella Margozzi e Raffaella Bozzini, ne ripercorre la vicenda (fino al 27 gennaio) stabilendo un itinerario di opere cardine. C anche un video di Nicolaj Pennestri, curato da Lea Mattarella, che riepiloga il decennio in questione attraverso alcuni protagonisti.
RIPRODUZIONE RISERVATA

CESARE DE SETA

PARIGI aNew York School of Art, animata da Robert Henri agli inizi del Novecento, fu la fucina per la creazione di unarte americana originale, che assunse tra i referenti della modernit douard Manet. Il pi dotato e celebre pittore della scuola fu Edward Hopper che recepisce subito le indicazioni del maestro, come manifestamente si vede dai primi incerti schizzi e, con sicura tenuta, in Ragazza in un atelier e Figura solitaria in teatro, dove uno spettatore immerso nella lettura dinanzi a un sipario chiuso. Entrambe le tele a olio sono modulate sul nero e il grigio. Il teatro lo affascin per tutta la vita e lo rappresent spesso con accenti cromatici assai vivaci come in Due personaggi in platea,1927, il Teatro Sheridan,

1937, e con lo Strip-tease, 1941, dove una ballerina nuda, sotto la luce di un riflettore, soffre alla platea seminascosta. La passione per il teatro risponde perfettamente a quanto Shakespeare dice in Cos se vi piace: il mondo intero un teatro, e gli uomini e le donne non sono che attori; Hopper pari interesse mostr per il cinema e ne fu ricambiato, perch la settima arte attinse alla sua opera con voracit analitica, passione e continuit nel tempo. Come si vede nei film di Hitchcok, di Antonioni e di Wim Wenders. Quando giunge a Parigi nel 1906 Hopper scopre i teatri e le orchestre dipinti da Manet e Degas. La citt - scrive alla madre - gli sembra festosa, elegante e seducente, nulla a che vedere con il disordine brutale di New York. Al Salon dAutomme visita monografiche dedicate a

Czanne e a Courbet: sceglie senza esitare il realismo del secondo. I primi dipinti parigini sono interni della casa nei pressi di rue de Lille, segnati dalla memoria delle foto di Atget: dipinge ponti e quaida cui si scorgono scorci del Louvre o NotreDame. Sono tele che sorprendono per il taglio che d alle vedute: dettagli e particolari con una pennellata densa e assai poco sensibile agli effetti dellimpressionismo. Torna a Parigi nel 1909 e dipinge il Pavillon de Flore con tinte rosa e platani ingialliti, non c mai una figura in queste tele parigine. La relazione tra Hopper e la Francia fu insomma profonda e importante, e oggi Parigi gli rende omaggio con la mostra Hopper, a cura di Didier Ottinger e Toms Llorens, al Grand Palais, fino al 28 gennaio, con uno splendido catalogo Rmn, che

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