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Paola Villani DIIAR - Dipartimento di Ingegneria Idraulica, Ambientale Infrastrutture viarie e Rilevamento Sezione: Infrastrutture viarie sistemi di trasporto e movimentazione Facolt di Ingegneria - Politecnico di Milano
18 settembre 2009
ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA Si cita spesso la diminuzione degli incidenti, degli infortuni e dei decessi a scala nazionale ma le domande alle quali questa relazione vorrebbe trovare risposta sono: 1) questa riduzione caratterizza tutte le Regioni ed uniforme per la quasi totalit delle Province italiane ? 2) quali sono gli Enti che maggiormente hanno contribuito alla diminuzione dell'incidentalit stradale ed attraverso quali tipologie di intervento ?
paola.villani@polimi.it
ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA Statisticamente in Italia si verificano quotidianamente 636 incidenti che comportano infortuni, sovente gravissimi, per 896 persone e il decesso di altre 17. I dati, da un anno all'altro, si discostano molto poco e non si evidenzia quel fenomeno di riduzione complessiva pi volte enfaticamente riportato.
Tabella 1 Analisi periodo 1999 2007 Incidentalit stradale in Italia, valori annui e medie
Valori annuali incidenti anno decessi anno infortunati anno Valori giornalieri incidenti giorno decessi al giorno infortunati al giorno 1999 225.646 6.688 322.999 1999 618 18 885 2000 229.034 7.061 321.796 2000 626 19 879 2001 235.142 7.096 334.679 2001 644 19 917 2002 237.812 6.980 337.878 2002 652 19 926 2003 231.740 6.563 327.324 2003 635 18 897 2004 229.156 6.122 322.447 2004 626 17 881 2005 225.078 5.818 313.727 2005 617 16 860 2006 238.124 5.669 332.955 2006 652 16 912 2007 230.871 5.131 325.850 2007 633 14 893 media 232.120 6.305 327.082 media 636 17 896
paola.villani@polimi.it
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Didascalia Domenica del Corriere 12 agosto 1951 I pazzi sulla strada. Si moltiplicano in tutta Italia le gravi sciagure provocate specialmente da guidatori inesperti e faciloni, e ogni settimana decine e decine di persone cadono vittime di questa frenesia inutile di correre sulle strade. Uno dei troppi esempi: presso Brescia un guidatore di motoleggera, dopo aver investito e ucciso una giovane donna, perde il controllo della macchina e finisce a sua volta sfracellato da un autocarro.
Confronto Lazio - Lombardia 1990 - 2007 Incidenti 1990 2007 50.423 29.761 44.163 24.654 44.086 22.625 44.688 26.142 Decessi 1990 595 369 952 266 2007 527 344 774 269
Lazio di cui nella Provincia di Roma Lombardia di cui nella Provincia di Milano**
** al fine di effettuare il confronto corretto sono stati considerati per Milano 2007 anche i dati riferiti alla Provincia di Lodi, istituita nel 1992
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ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA Il Lazio ha registrato una significativa e costante contrazione dellincidentalit stradale (-2,3% per il confronto 2005-2006 e 5,1% per il 2006-2007) mentre nelle province di Salerno, Avellino, Foggia e Lecce si sono registrati dati in contro tendenza. In altre Province si rileva un costante incremento dei decessi per incidenti stradali: il caso della province di Pisa, Salerno, Rimini, Reggio Emilia e Vicenza
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ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA Pi decessi a causa delle difficolt di soccorso immediato Cuneo nelle Province di Lodi
Trento Pordenone Ferrara Viterbo Isernia Benevento Foggia Potenza Cosenza Vercelli Mantova Bolzano Pordenone Ferrara Viterbo Campobasso Caserta Foggia Potenza Crotone
INCIDENTALITA e SICUREZZA STRADALE - ANALISI E MODELLI DI INTERVENTO
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ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA Il grado di correlazione per i valori annuali stato espresso mediante un indice che assume un valore compreso tra meno uno (quando i valori considerati sono inversamente correlati e quindi larea in esame registra un trend opposto a quello rilevato a livello nazionale) e il valore pi uno (quando sussiste una correlazione assoluta e quindi alla variazione rilevata a livello nazionale corrisposta la medesima variazione a livello locale). Un indice pari a zero indica una totale assenza di correlazione e quindi i valori risultano del tutto indipendenti tra loro.
paola.villani@polimi.it
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250
Como Cremona
150
Lecco Lodi
100
Mantova
50
Pavia Sondrio
0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
Varese
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150
0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
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Venezia
150
Belluno
Padova
100
Rovigo
Treviso
50
Verona
0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
Vicenza
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50
Rimini
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0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
Siena
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Roma
Frosinone
Latina
200 150
Rieti
100 50 0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
Viterbo
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Napoli
100
Avellino
Benevento
50
Caserta
0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
Salerno
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Bari
130
Brindisi
80
Foggia
30
Lecce
1999 -20
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Taranto
anni
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50
0 1999 2000 2001 2002 2003 anni 2004 2005 2006 2007
Trapani
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ANALISI DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA I dati del confronto a scala nazionale evidenziano significative differenze tra una provincia e laltra. Alle politiche per la sicurezza stradale attuate nella Provincia di Brescia si raffrontino i risultati in assoluta contro tendenza delle Province di Bergamo e Mantova. I dati riferiti a Belluno, Treviso e Vicenza evidenziano un aumento percentuale dei decessi per incidente stradale superiore al 10%, (30% Belluno). Per lEmilia Romagna molto resta da fare nelle Province di Modena, Reggio Emilia, Forl-Cesena e Rimini (con aumento percentuale dei decessi che assume valori variabili tra + 8% e + 53%).
INCIDENTALITA e SICUREZZA STRADALE - ANALISI E MODELLI DI INTERVENTO
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infortunati anno
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
Anni
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Contrariamente a quanto riportato in molteplici rapporti, ed analizzando i dati dal 1999 al 2007, pare eccessivamente esagerato sottolineare una sensibile riduzione degli incidenti stradali a livello nazionale e, dal punto di vista sanitario, la contestuale diminuzione degli infortuni.
INCIDENTALITA e SICUREZZA STRADALE - ANALISI E MODELLI DI INTERVENTO
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1999 2000
2001
2002 2003
2004
2005 2006
2007
Sono troppo pochi i dati per calcolare una linea di tendenza affidabile e ogni ipotesi possibile. Nel grafico si riportano gli andamenti tendenziali: lineare (in rosso), a scala logaritmica (in fucsia), e la linea di tendenza relativa allottimo scenariale (in blu) rappresentato da una funzione polinomiale di ordine 2 (riferita quindi ad una rilevante diminuzione dei decessi entro il 2010)
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LA DIMINUZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI IN ITALIA 2a) quali sono gli Enti che maggiormente hanno contribuito alla diminuzione dell'incidentalit stradale?
paola.villani@polimi.it
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In sintesi: la riduzione dellincidentalit stradale caratterizza tutte le Regioni ed uniforme per la quasi totalit delle Province italiane ?
NO
paola.villani@polimi.it
Siracusa Biella
2.500
Novara Ragusa
Bolzano
Cosenza
2.000
1.500
1.000
500
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2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Numero Incidenti Stradali Italia Piemonte ( numero incidenti x 10) Novara ( numero incidenti x 100)
INCIDENTALITA e SICUREZZA STRADALE - ANALISI E MODELLI DI INTERVENTO
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2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
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2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
paola.villani@polimi.it
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
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Vi sono alcune Province e Regioni nelle quali il numero degli incidenti stradali ha assunto nel triennio il medesimo trend registrato a livello nazionale, trend che mostra dati caratterizzati da un valore maggiore nellanno 2006 al quale ha fatto seguito un decremento nel 2007. 2006
2005 2007
I dati presentano quindi un andamento a curva convessa verso il basso: a un minor numero di incidenti stradali nel 2005, si avuto un 2006 con valori pi alti, calati successivamente nel 2007.
paola.villani@polimi.it
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20.000
2.788 2.774
15.000
10.000
5.000
11.052
11.662
11.374
Infortunati 2005
Infortunati 2006
Infortunati 2007
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20.000 4.745
4.890 4.872
15.000 4.506
5.074
Rovigo
4.269
Padova
1.387
Belluno Venezia
5.639
5.000
976
1.217
971
4.547
4.371
Infortunati 2006
Infortunati 2007
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15.000
paola.villani@polimi.it
30.000
25.000
3.548 2.094
20.000
2.022
15.000
10.000
2.693 2.144
3.028 1.994
2.869 2.061
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1.506
720
40.000
4.014 2.416
1.259
737
3.802 2.503
35.000
30.000
Rieti Latina
10.000
5.000
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12.000 2.612 2.423 10.000 552 8.000 788 669 908 664 1.031 2.525
Salerno
Caserta
Benevento
Avellino
Napoli
6.000
4.000
7.928
8.367
8.503
2.000
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20.000 2.685
2.489
3.124
Taranto
2.360
2.752 3.107
Lecce Foggia
10.000
2.323
2.107 2.243
Brindisi Bari
1.901
5.000 7.269
9.559
8.493
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5.000
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AZIONI PER LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA 2b) gli Enti che hanno agito per la sicurezza stradale quali tipologie di intervento hanno attuato ?
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10 9 8 7 6 5 4
3 2 1 0 -1
Unused Capacity
MI_Serravalle Stazione 201 Milano Ovest
giorno feriale tipo (16.05.01)
-2 -3 -4
Dir. NORD Dir. SUD
4.000
3 2 1 0 0 1 2 3 4 5 6
-5 -6 -7
10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
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Distribuzione flussi veicolari (somma punti rilevati) 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 00.00...00.10 01.00...01.10 02.00...02.10 03.00...03.10 04.00...04.10 05.00...05.10 06.00...06.10 07.00...07.10 08.00...08.10 09.00...09.10 10.00...10.10 11.00...11.10 12.00...12.10 13.00...13.10 14.00...14.10 15.00...15.10 16.00...16.10 17.00...17.10 18.00...18.10 19.00...19.10 20.00...20.10 21.00...21.10 22.00...22.10 23.00...23.10
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Manutenzione ed interventi per la sicurezza stradale interventi ordinari sulle strade: manutenzione costante della qualit della pavimentazione, verifica della segnaletica orizzontale, verticale e dei sistemi di illuminazione; interventi straordinari per la messa in sicurezza della rete stradale: - eliminazione dei punti critici, - ridisegno delle infrastrutture, - separazione delle utenze sulla rete, - chiara identificazione di percorsi ciclopedonali
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Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia Provincia di Novara
Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia Casalpusterlengo cascina San Giovanni inters. SP126 Provincia di Lodi
Manutenzione ed interventi ? Spesso non vengono neppure effettuati gli interventi ordinari sulle strade: - nessuna verifica della qualit della pavimentazione, - segnaletica orizzontale e/o verticale assente o errata
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Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia SP 25 Provincia di Parma
Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia SP 39 provincia di Massa Carrara e SP20 Parma
Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia Faltognano Provincia di Firenze
Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia Via Pulica dir. della SP 12 San Donato a Livizzano Provincia di Firenze
Qualche esempio relativo alla viabilit extraurbana minore e rurale in Italia SP 90 Apecchio - SantAngelo in Vado Provincia di Pesaro-Urbino
Verifiche e controlli Verifiche e controlli per la repressione dei comportamenti di guida a rischio Ampio ricorso ad apparati tecnologici: - innovazione tecnologica per il rilievo delle infrazioni, - sistemi a bordo veicolo per la sicurezza dei conducenti; - tecnologie per la tutela degli addetti alla manutenzione delle infrastrutture, - tecnologie per il miglioramento dei servizi di soccorso
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Sostegno alle politiche per la diversione modale Interventi amministrativi di sostegno alle politiche per la diversione modale: - diffusione delle zone a traffico limitato, - chiara identificazione dei percorsi pedonali e ciclabili, - incentivi per lutilizzo dei mezzi di trasporto pubblico - sostegno alla pedonalit e ciclabilit
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Cosa occorre ? attivare nel breve - medio periodo tutte le forme di diversione modale: - pedonalit, ciclabilit, sostegno al car pooling - incentivi per i sistemi di trasporto pubblico - politiche temporali - azioni di mobility management - istituzione di zone a traffico limitato
A Torino dal mese di ottobre 2009 i Comuni Beinasco, Borgaro Torinese, Carmagnola, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pinerolo, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino, Venaria Reale - coordinamento provinciale inquinamento atmosferico - limiteranno la circolazione sui loro territori ai veicoli Euro 2 diesel immatricolati da prima del 31 dicembre 1999. Il provvedimento di limitazione del traffico riguarder, a partire dal mese di ottobre, tutti i veicoli per il trasporto privato Euro 0 (sia benzina che diesel), i veicoli Euro 1 diesel e i veicoli Euro 2 diesel immatricolati da pi di 10 anni e prima del dicembre 1999
IL PIANO URBANO DEL TRAFFICO, DELLA MOBILIT E DEI PARCHEGGI: AGGIORNAMENTO NORMATIVO E TECNICO
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