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OPERA
CENACOLO
FAMILIARE
Pro manuscripto
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Caro Amico,
1. Sogno Profetico.
2. Fraterne Confidenze del sac. Salvatore Paparo.
3. Membri dell’OPERA CENACOLO FAMILIARE.
4. 8 Settembre: Natività di Maria Santissima.
5. Autobiografia del sacerdore Salvatore Paparo.
6. Esposizione dell’ OPERA CENACOLO FAMILIARE.
7. Fatima, Medjugorje, Opera Cenacolo Familiare.
8. 5 Agosto: Festa del Santuario di Piova.
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1. SOGNO PROFETICO
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2. FRATERNE CONFIDENZE
Avevo otto o nove anni e con i miei amichetti, come tante altre volte, in
una strada di Bronte, giocavo al calcio con una palla confezionata con
stracci. La palla calciata finì sul tetto di una casa adiacente. Io
immediatamente, arrampicandomi sulla grondaia, salii sul tetto per
ricuperarla. Mentre scendevo dal tetto, mia mamma dal balcone della
mia casa mi sgridò severamente ed io impaurito precipitai a terra
pesantemente e violentemente. Mi svegliai nel mio letto, dopo alcune
ore: la stanza era piena di gente: MI AVEVANO CREDUTO
MORTO.
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All’età di dodici anni, ero già seminarista, insieme al mio assistente e
ad altri tre seninaristi, mi trovavo sul vulcano Etna. Il tratto che
attraversavamo era ripidissimo: per evitare cadute procedevamo
lentamente e a braccetto. Ad un certo punto io fui preso da una
irresistibile voglia di velocità, mi staccai violentemente dagli altri e
proseguii da solo. Correvo veloce veloce e non riuscivo a fermarmi.
Allora sentii una voce interiore che mi disse: “GETTATI A TUFFO”,
cosa che io eseguii immediatamente, e mi fermai. AD ALCUNI
METRI DI DISTANZA C’ERA UN PRECIPIZIO CHE MI
AVREBBE CAUSATO LA MORTE.
Nel maggio del 1946 (avevo 16 anni e studiavo liceo allo Studentato dei
Padri Maristi sito a Cavagnolo in provincia di Torino) caddi
gravemente ammalato: ero agli estremi. Una sera i due medici curanti,
dopo un breve consulto, dissero, senza mezzi termini, al Superiore:
“NON PASSERA’ LA NOTTE”. La bontà di Dio, invece, mi guarì
immediatamente e perfettamente, per i suoi scopi misericordiosi.
Immerso in Dio,
LUCE – CALORE ESTASIANTE, mi fu comunicata in embrione
L’OPERA CENACOLO FAMILIARE: “L’UMANITA’ VA
INCONTRO ALL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA
IL MONDO RICONOSCERA’ GESU’ COME SUO UNICO
SALVATORE E VIVRA’ , IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA
DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN UMILE NOSTRO
STRUMENTO”.
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ABBIA IL SUO NATURALE SVILUPPO, DOVRAI
AFFRONTARE UNA MALATTIA MORTALE”.
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A RECITARE OGNI GIORNO IL ROSARIO PERCHE’ LA
MADONNA LO RICHIEDE RIPETUTAMENTE PER OTTENERE
DA DIO LA PACE MONDIALE, E LA PACE MONDIALE
MESSIANICA E’ UNA CONSOLANTE CARATTERISTICA
DELL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO.
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IO CREDO che nella Prossima Seconda Pentecoste d’Amore, Gesù
sarà riconosciuto da tutti gli uomini come LORO UNICO
SALVATORE.
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5. A U T O B I O G R A F I A del sacerdote Salvatore Paparo
PREMESA
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lavoro e alla chiesa.Anche mamma voleva tanto bene a papà, si
dedicava anima e corpo per il bene dei sei figlioli doni di Dio alla
famiglia di Paparo Giuseppe e di Travaglianti Maria Angela. Quasi
tutti i giorni partecipava alla santa Messa ed ogni sera ci faceva
recitare il rosario. Aveva tre fratelli sacerdoti.
Io sono il quartogenito della famiglia. Sono nato la sera del 14
Agosto 1929 mentre le campane annunziavano festosamente la
Solennità di Maria Santissima Assunta in Cielo.
Quando papà la sera rientrò dal lavoro mi strinse tra le mani,
alzò le braccia verso il Cielo e lieto pronunziò a gran voce le parole:
“LO CHIAMEREMO SALVATORE. CHE SALVI LA FAMIGLIA E
IL MONDO”. Generosità del cuore di un padre cristiano! Ma io non
sono il salvatore del mondo; l’unico Salvatore del mondo è Gesù; io
sono solo un piccolo strumento di salvezza nelle mani di Gesù,
REDENTORE DELL’UNIVERSO.
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lentamente lentamente con il suo mantello mi disse dolcemente:
“SALVATORE, FIGLIOLINO MIO”.
A questa età ho da ricordare un altro fatto che io reputo
miracoloso. Mi trovavo in campagna con il mio fratello Carmelo
quando uno sciame di vespe mi assalì alla faccia. Io sentivo che il loro
pungiglione penetrava nella mia carne ma non veniva iniettato veleno.
Dopo circa cinque minuti d’assalto e di lotta le vespe si allontanarono:
la mia faccia era intatta e non accusavo alcun dolore.
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spirituale che mi disse: “TI VOGLIO FAR CONOSCERE UNA
SANTA SUORA CHE LEGGE NEI CUORI”, e mi condusse al
Carmelo di Moncalieri. Quando mi trovai dinanzi alla suora, Madre
Agostina, Essa esclamò a gran voce: “ LA MISSIONE CHE DIO LE
HA AFFIDATO E’ GRANDIOSA, SARA’ DEFINITA L’OPERA. IO
LE SARO’ MADRE”. E Madre Agostina mi fu veramente Madre. Per
lunghi anni io mi aprii fiduciosamente a lei ed essa mi fu prodiga di
utili consigli. Ora si trova in Cielo e protegge il suo figliolo Salvatore e
l’Opera .
Dal momento della comunicazione celeste in occasione della mia
guarigione miracolosa, L’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO
domina la mia vita. Ne parlai con il direttore spirituale e con i
superiori. Essi evidentemente mi consigliarono di procedere nei miei
studi fino all’ordinazione sacerdotale. “NOI, mi dissero, NON
OSTACOLEREMO LA VOLONTA’ DI DIO”.
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che parli anche delle mie relazioni con il famoso Padre Riccardo
Lombardi, apostolo profeta del Mondo Migliore, definito microfono di
Gesù.
Sospinto irresistibilmente da Dio scrissi al Padre una lettera in cui
esposi a grandi linee l’Opera e chiesi il suo illuminato consiglio. Si
instaurò fra me e Lui un contatto epistolare finchè, nel Luglio 1958,
dietro suo invito, partecipai ad un Corso di Esercitazione per un
Mondo Migliore, tenutosi a Mondragone, presso Roma.
NELL’OCCASIONE POTEI PARLARE A LUNGO CON IL PADRE
LOMBARDI. LUI, a conclusione, mi disse: “CHIEDA AI
SUPERIORI DI FARLE INIZIARE L’OPERA”. Riportai la frase del
Padre Lombardi al Provinciale P. BARTOLOMEO BARDESSONO,
E Lui, con mia immensa gioia, mi rispose: “VA VENE, TI PREGO
PERO’ DI ATTENDERE ANCORA UN ANNO PERCHE’ IO ABBIA
IL TEMPO DI TROVARE IL TUO SOSTITUTO
NELL’INSEGNAMENTO DELLA MORALE”.
Passato l’anno, CON LA BENEDIZIONE DI PADRE
BARDESSONO, uscii dalla Società di Maria per essere, a suo tempo,
incardinato nella diocesi di Ivrea, provincia di Torino.
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CRISTIANESIMO, concluse la Rivelazione, SARA’ ANCHE L’ETA’
AUREA DELLA FAMIGLIA. L’OBBLIGATORIETA’ DEL
CELIBATO SACERDOTALE SARA’ ABOLITA E LE FAMIGLIE
DEI VESCOVI E DEI PRETI SPOSATI SARANNO FARI
LUMINOSI PER LE ALTRE FAMIGLIE CRISTIANE”.
CAPITOLO PRIMO
ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO
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1A
NELL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO IL MONDO INTERO
RICONOSCERA’ GESU’ COME SUO UNICO SALVATORE, SI
CONVERTIRA’ A LUI E FARA’ PARTE DELL’UNICA CHIESA.
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altri popoli, e questo è avvenuto per spingere gli Ebrei alla gelosia. Se
la loro caduta ha già arricchito il mondo e il loro fallimento ha
avvantaggiato gli altri popoli, QUALE MAGGIORE BENEFICIO SI
AVRA’ QUANDO TUTTI LORO ACCETTERANNO IL CRISTO?”
(Rm. 11, 11-12).
Gli Ebrei si convertiranno a Gesù solo dopo la conversione a Gesù di
tutto il mondo: “Fratelli, io voglio farvi conoscere il misterioso disegno
di Dio, perché non diventiate presuntuosi: UNA PARTE DI ISRAELE
CONTINUERA’ NELLA SUA OSTINAZIONE FINO A CHE TUTTI
GLI ALTRI POPOLI NON SARANNO GIUNTI ALLA SALVEZZA”
(Rm. 11, 25-32 ).
1B
Quando Dio assume un uomo a suo Profeta, lo ispira in modo che gli
uomini suoi contemporanei possano comprendere il messaggio divino,
anche se parzialmente e in modo imperfetto. E poiché al tempo biblico
si viveva in un mondo agricolo e pastorizio, e si combatteva con archi,
scudi, lance e spade, il linguaggio dei Profeti vi si adeguò. Noi, però,
per comprendere il pensiero di Dio, dobbiamo adattare i testi biblici
alla nostra cultura e soprattutto pensare alle armi con cui oggi si
combattono o è possibile combattere le guerre: carri armati,
apparecchi, bombe atomiche … Senza questo adattamento, non
riusciamo a percepire il sublime preannuncio DELLA PACE E DEL
BENESSERE UNIVERSALI MESSIANICI.
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PIU POTENTE ED ASSICURERA’ UNA PACE CONTINUA” (Is.
9.5-6).
3. ( Gesù ) “RISTABILERA’ LA PACE FRA LE NAZIONI
e regnerà da mare a mare, dal fiume Eufrate ai confini della terra”
(Zac. 4.3-4).
4. “GUARDATE che cosa ha compiuto il Signore, quali
prodigi ha fatto sulla terra: IN TUTTO IL MONDO PONE FINE
ALLE GUERRE” (Salmo 46.9-11).
5. Finalmente si realizzerà la profezia DELLA PACE
UNIVERSALE MESSIANICA annunziata e cantata dagli Angeli sulla
grotta di Betlem: “Gloria a Dio in Cielo, E PACE IN TERRA AGLI
UOMINI CHE DIO AMA” (Lc.2,14).
CAPITOLO SECONDO
PRECISIAMO
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1. DIO E’ UNA FAMIGLIA TRINITARIA
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Nella famiglia umana l’immagine dello Spirito Santo AMORE ( dono
e ricambio del dono ) PERSONIFICATO, è l’amore che unisce gli
sposi tra di loro, i genitori al figlio e il figlio ai genitori. Per essere
felici, scopo della loro creazione, i membri della famiglia umana
debbono quindi vivere d’amore, debbono vivere reciprocamente di
dono e di ricambio del dono.
Da notare che Dio creò la famiglia fondata sul matrimonio che è un
dono di amore reciproco TOTALE, ESCLUSIVO E DEFINITIVO tra
un uomo ed una donna. La famiglia, secondo il volere di Dio, è
monogamica e indissolubile.
3. PECCATO.
4. REDENZIONE.
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Essa si realizzerà quando Dio incatenerà satana per mille anni (PER
UN LUNGHISSIMO PERIODO DI TEMPO) nel mondo sotterraneo:
allora le famiglie redente da Gesù, brilleranno di santità riflessa della
santità della Famiglia Trinitaria di Dio; allora la Chiesa, in
particolare la Gerarchia Cattolica, vedrà finalmente l’eccelsa dignità
della famiglia, abolirà l’obbligatorietà del celibato del clero e le
famiglie dei Vescovi Sposati e dei Preti Sposati saranno un fulgido
esempio per le altre famiglie cristiane.
5. FAMIGLIA DI NAZARET
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CAPITOLO TERZO
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singoli membri della famiglia in quanto famiglia. Essi, partecipando
alla Santa Messa con fede viva, raggiungeranno la vetta spirituale di
San Paolo: “NON SONO PIU’ IO CHE VIVO, MA E’ CRISTO CHE
VIVE IN ME” (Gal. 2,20). E tutti sappiamo che la vita di Gesù è una
vita di amore.
E’ da sottolineare anche che nell’Eucarestia Gesù misteriosamente e
mirabilmente si rende presente nella sua Passione, nella sua Morte,
nella sua Risurrezione e nella sua Gloriosa Ascensione al Cielo perché i
vari membri del Corpo Mistico, cibandosi di LUI, affrontino come
Gesù e con Gesù la loro passione, portando con pazienza la loro croce
quotidiana; muoiano santamente come Gesù; risuscitino come Gesù
con un corpo glorioso e con Gesù vivano eternamente felici in Paradiso.
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sarebbe disposto a subire nuovamente la sua passione e la sua morte
ANCHE PER SALVARE UN SOLO PECCATORE.
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sua maturità nel Cielo, dopo la risurrezione dei corpi. Il Corpo
Mistico Glorificato vivrà eternamente felice nel Paradiso.
Soffermiamoci su un punto importantissimo: ciascun membro del
Corpo Mistico, quindi ciascuno di noi, in questo mondo deve
esperimentare la sofferenza entrata nel mondo con il peccato e redenta
dalla Passione e dalla Morte di Gesù. Sono due i motivi per cui siamo
raggiunti dalla sofferenza: il primo trova la sua causa nel peccato
personale da espiare e da purificare. Il secondo motivo per cui siamo
raggiunti dalla sofferenza è molto nobile: purificati, con l’aiuto di Dio
e per i meriti di Gesù, dai nostri peccati, diventiamo giusti e come
giusti partecipiamo alla sofferenza Redentrice di Gesù
INNOCENTISSIMO. San Paolo esprime così questa verità:
“COMPIO IM ME CIO’ CHE MANCA ALLA PASSIONE DI
CRISTO PER L’EDIFICAZIONE DEL SUO CORPO CHE E’ LA
CHIESA” (Col. 1,24).
Approfondiamo l’argomento. E’ Dio che ha concepito e deciso il
grandissimo piano del Corpo Mistico; è Dio che attua gradualmente il
Corpo Mistico di Gesù determinando il compito di ciascun uomo ed
agendo in modo tale che ciascun uomo realizzi la sua specifica e
singolare missione. Anche le sofferenze che ciascuno di noi deve sapere
accettare per l’edificazione del Corpo Mistico di Gesù, sono stabilite
da Dio. E Dio le ha stabilite considerando tutte le vicende storiche
degli uomini di tutti tempi e di tutti i luoghi. Dal fatto che solo Dio ha
la visione globale della storia del Corpo Mistico di Gesù, deduciamo
che solo Dio comprende il motivo per cui i singoli uomini sono
raggiunti da determinate sofferenze e non da altre. Una conseguenza
logica è che noi, ignorando i motivi delle decisioni di Dio nei nostri
riguardi, possiamo rimanere sconcertati di fronte alle nostre
sofferenze, ed essere addirittura tentati di accusare Dio di ingiustizia.
E’ necessario allora compiere un illimitato atto di fiducia in Dio: le
nostre sofferenze, infatti, sono state decise da un Dio AMORE,
MISERICORDIOSO E SAPIENTE.
Cerchiamo di capire: Dio, PER NATURA E’ FELICISSIMO; ma
creando l’uomo che con il peccato si rese infelice, MISTICAMENTE,
ACCETTO’ LA PROPRIA SOFFERENZA: infatti, non è concepibile
un DIO IMPASSIBILE mentre i suoi figli amatissimi SOFFRONO:
CHI AMA, E DIO E’ AMORE, SOFFRE CON LA PERSONA
AMATA SOFFERENTE. Dio rese visibile la sua sofferenza per noi
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suoi figlioli sofferenti, facendosi uomo in Gesù, il Quale per
sconfiggere la nostra infelicità e ridonarci la felicità perduta con il
peccato, accettò di subire un’atroce passione e un’infamante morte in
croce. Un Dio che per nostro amore sceglie per SE’ LA
SOFFERENZA, MERITA TUTTA LA NOSTRA FIDUCIA. Tanto
più che questo Dio, oltre che AMORE, E’ ANCHE SAPIENZA
INFINITA. Con la sua Sapienza Infinita Dio HA SAPUTO E SA
DISTRIBUIRE LA SOFFERENZA GIUSTAMENTE. Da qui la
necessità che nei nostri dolori diciamo: PADRE NOSTRO che sei
Cieli… SIA FATTA LA TUA VOLONTA’.
Certo, come Gesù nel Getsemani, possiamo chiedere al Padre Celeste
che ci liberi da determinate sofferenze; ma come Gesù dobbiamo
anche concludere così la nostra supplica:
“PADRE, SE LA MIA ATTUALE SOFFERENZA E’ NEL TUO
PIANO PROVVIDENZIALE PER L’EDIFICAZIONE
DEL CORPO MISTICO DI GESU’, IO L’ACCETTO”.
CAPITOLO QUARTTO
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a. I MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALE come la stampa, la
radio, la televisione, internet ci informano come se avvenissero sotto i
nostri occhi, di tutti i più importanti avvenimenti che si verificano nel
più remoto angolo del mondo, e ci coinvolgono per la soluzione dei
problemi che sempre più da locali e nazionali diventano universali ed
internazionali. Fra questi problemi certamente un posto preminente
l’occupa la piaga della fame.
b. I MEZZI DI TRASPORTO come i treni, gli aerei e le navi ci
consentono spostamenti veloci da un capo all’altro del mondo, per
interessi personali, per convegni a livello internazionale, per scambi
commerciali, per effettuare soccorsi…
I suddetti ed altri sviluppi scientifici e tecnici accelerano
l’avvento dell’Età Aurea del Cristianesimo in quanto riducendo le
distanze e unificando il mondo facilitano la sua evangelizzazione.
c. I PROGRESSI NELLA MEDICINA E NELLA CHIRURGIA ci
convincono che siamo avviati alla realizzazione della seguente
promessa di Dio per l’Età Aurea del Cristianesimo: “… NON
MORRANNO PIU’ NEONATI E GLI ADULTI AVRANNO UNA
LUNGA VECCHIAIA. MORIRA’ GIOVANE CHI MORIRA’ A
CENT’ANNI. SE UNO NON ARRIVERA’ A CENT’ANNI VORRA’
DIRE CHE IO L’HO PUNITO” (Is. 65,16-25).
d. Dopo quasi duemila anni di dispersione, gli Ebrei sono
finalmente riusciti a tornare nella Terra Promessa e a ricostituirsi in
Stato: questa realtà importantissima profetizza il prossimo
riconoscimento del Messia Gesù da parte del popolo eletto che secondo
San Paolo avverrà dopo la conversione a Gesù di tutto il mondo (Rm.
11,25-26).
e. UNO DEI PRINCIPALI SEGNI DEI TEMPI E’
L’ECUMENISMO. Le molteplici Chiese Cristiane che nel passato si
sono dilaniate offrendo al mondo il triste spettacolo di un
Cristianesimo diviso, OGGI, PER OPERA DELLO SPIRITO
SANTO, SI SONO FINALMENTE RESO CONTO
DELL’ASSURDITA’ DEL LORO COMPORTAMENTO, ed hanno
intrapreso un comune sforzo per ricostruire L’UNICA CHIESA DI
GESU’, meta obbligatoria perché il Regno di Amore di Gesù si
estenda nel mondo intero: “Padre, che siano una sola cosa, come Io e
Tu siamo una sola cosa. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI
HAI MANDATO” (Gv. 17,21).
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Le difficoltà non mancano poiché ogni Chiesa tende a conservare
la sua identità, frapponendo così un grosso ostacolo tra il desiderio di
ritrovare l’unità e l’umile, disinteressato, costruttivo dialogo.
Ciònonostante lo Spirito Santo sta agendo perché tutte le Chiese
Cristiane si pongano in uno stato di sincera conversione e di riforma.
Anche la Chiesa Cattolica non deve far tacere la voce dello Spirito che
la sollecita ad essere coerente con l’affermazione Conciliare:
“MENTRE CRISTO, SANTO, INNOCENTE, IMMACOLATO
(Ebr.7,27) NON CONOBBE IL PECCATO (2Cor.5,21), LA CHIESA
CHE COMPRENDE NEL SUO SENO I PECCATORI, SANTA
INSIEME E SEMPRE BISOGNOSA DI PURIFICAZIONE, MAI
TRALASCIA LA PENITENZA E IL SUO RINNOVAMENTO”
(Lumen Gentium n.8 ).
La Chiesa Cattolica che è la Chiesa Madre, ha il dovere
indilazionabile di offrire in SE’ alle altre Chiese Cristiane un modello
di Riforma Umile, Reale e Concreta. “PUR ESIGENDO L’UNITA’
NELLE COSE ESSENZIALI, ESSA DEVE LASCIARE PIENA
LIBERTA’ NELLE COSE DUBBIE OD OPINABILI, ED
ESERCITARE IN TUTTO LA CARITA’ ”.
E’ secondo lo spirito Conciliare di purificazione e di rinnovamento
che la Chiesa Cattolica deve affrontare i seguenti ed altri attuali
scottanti problemi:
1. PAPA.
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In casi particolari il Papa, con il consenso antecedente e concomitante
della Chiesa, COMUNITA’ DEI CRISTIANI, GRADUALMENTE
guidata dallo Spirito Santo alla comprensione di tutta la Verità, può
dichiarare IN MODO DEFINITIVO vero e vincolante per tutti UN
DATO RIVELATO. E’ indispensabile sottolineare che perché il Papa
si renda GARANTE IN MODO DEFINITIVO DI UNA VERITA’
RIVELATA, si richiede il consenso antecedente e concomitante della
Chiesa, perché E’ ESSA LA DEPOSITARIA DELLA VERITA’
RIVELATA. “LO SPIRITO SANTO VI CONDURRA’ A TUTTA LA
VERITA’ ” (Gv.16,13).
“LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO CONTRO DI
ESSA” (Mt.16,16).
Pertanto il Papa prima di definire una Verità Rivelata deve
accertarsi CHE LA CHIESA UNIVERSALE LA PROFESSI GIA’. Lo
stesso verbo che Gesù ha usato “ CONFERMA i tuoi fratelli”,
esprime quanto abbiamo detto: infatti CONFERMARE significa
rendere PIU’ fermo o saldo, rafforzare, rinvigorire.
2. CELIBATO SACERDOTALE.
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siamo impotenti testimoni; da qui la schiera di sacerdoti che hanno
abbandonato ed abbandonano il ministero sacerdotale per amore di
una donna.
Io sono sicuro che la Cerarchia Cattolica finalmente si renderà conto
dell’errore pastorale commesso e che ai suoi sacerdoti lascerà piena
libertà di scelta tra la vita celibataria e la vita matrimoniale, sospinta
anche dal fatto che l’imposizione del celibato al clero cattolico di Rito
Latino contrasta con il diritto naturale: “NON E’ BENE CHE
L’UOMO SIA SOLO” (Gn. 2,18), e con il diritto evangelico: le Lettere
Pastorali, infatti, come condizione indispensabile all’ordinazione DI
UN VESCOVO-PRESBITERO, esigevano che il candidato si fosse
sposato una sola volta (1Tm. 3,1-6; Tito 1,6). San Paolo poi, nella
Prima Lettera ai Corinzi ci notifica che gli Apostoli erano sposati e che
le loro mogli li accompagnavano nei viaggi apostolici:
“NON ABBIAMO ANCHE NOI IL DIRITTO DI PORTARE CON
NOI UNA MOGLIE CREDENTE COME L’HANNO GLI ALTRI
APOSTOLI E I FRATELLI DEL SIGNORE E PIETRO?” (1Cor.
9,5).
3. MATRIMONIO-SESSO.
Dio creò l’uomo e la donna perché nel loro reciproco amore TOTALE,
ESCLUSIVO E DEFINITIVO divenissero marito e moglie, e così
costituissero la famiglia. Quindi l’uomo e la donna diventano marito e
moglie se si scambiano un amore
TOTALE: “Io, mia moglie, dono TUTTO me stesso a
Te”.
“Io, mio marito, dono TUTTA me stessa a
te”.
ESCLUSIVO: “Io, mia moglie, dono tutto me stesso
SOLO a te”.
“Io, mio marito, dono tutta me stessa
SOLO a te”.
DEFINITIVO: “Io, mia moglie, dono tutto me stesso a
te PER SEMPRE”.
“Io, mio marito, dono tutta me stessa a
te PER SEMPRE”.
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Le tre caratteristiche dell’amore reciproco TOTALE, ESCLUSIVO E
DEFINITIVO debbono esistere SIMULTANEAMENTE perché si
verifichi UN VERO matrimonio. Se manca anche una sola delle
suddette tre caratteristiche, il matrimonio NON ESISTE, E’ NULLO.
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SOGGETTIVO. Sta di fatto che gli omosessuali si GIUSTIFICANO E
SI CREDONO NELLA LINEA DELLA VOLONTA’ DI DIO.
Come comportarsi PASTORALMENTE con loro?
CERTAMENTE SULLA REALE RESPONSABILITA’
SOGGETTIVA DEGLI OMOSESSUALI DOBBIAMO LASCIARE A
DIO L’ULTIMO GIUDIZIO. LA CHIESA PERO’ DOVREBBE
TRATTARE GLI OMOSESSUALI CON IL CUORE
MISERICORDIOSO DI DIO; DOVREBBE CIOE’ RISPETTARE
IL PRIMATO DELLA LORO COSCIENZA INDIVIDUALE. La
coscienza CERTA, infatti, anche se ERRONEA, OBBLIGA SEMPRE:
“TUTTO CIO’ CHE E’ IN CONTRASTO CON LA CONVINZIONE
DELLA COSCIENZA, E’ PECCATO” (Rm.14,33).
Anche l’attuale Papa Benedetto XVI a proposito, nel 1966, quando era
già uno stimato professore di Teologia, si espresse in termini
inequivocabili:
“LA COSCIENZA E’ IL TRIBUNALE SUPREMO ED
ULTIMO DELLA PERSONA UMANA, ANCHE AL DI SOPRA
DELLA CHIESA UFFICIALE; ED E’ AD ESSA CHE
DOBBIAMO UBBIDIRE”.
L’ATTEGGIAMENTO PASTORALE MISERICORDIOSO DELLA
CHIESA PERTANTO DOVREBBE PERMETTERE AGLI
OMOSESSUALI, SE LORO SI SENTONO IN PACE CON DIO,
L’ESERCIZIO DI TUTTA LA VITA ECCLESIALE, COMPRESA
LA PARTECIPAZIONE AL BANCHETTO EUCARISTICO, IN
MODO PERO’ DA EVITARE LO SCANDALO.
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Certo la Chiesa, ed in modo particolare la Gerarchia, dovrà
continuare a conservare IL DEPOSITO RIVELATO, dovrà
continuare a predicare in tutta la sua interezza LA VERITA’
RIVELATA, MA DINANZI ALLE PERSONE SINGOLE SI
ASTERRA’ DA OGNI GIUDIZIO E DA OGNI CONDANNA O
CASTIGO DATO CHE “COLUI CHE GIUDICA E’ SOLO IL
SIGNORE” (1Cor.4,4).
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CONIUGI, PUR ESSENDO TENUTI IN COSCIENZA A
RIMANERE UNITI PER TUTTA LA VITA, HANNO LA TRISTE
COLPEVOLE POSSIBILITA’ DI ROMPERE IL LORO
MATRIMONIO.
Alla medesima conclusione ci porta la riflessione sulla natura DEI
PRECETTI NEGATIVI: Dio ordina all’uomo di NON compiere un
determinato atto perché l’uomo è in grado di compierlo BENCHE’
COLPEVOLMENTE. Se l’uomo non avesse la possibilità di compiere
un determinato atto PECCAMINOSO, Dio non glielo vieterebbe: così
non gli vieterebbe di rubare , se l’uomo non potesse rubare. Allo stesso
modo Gesù non avrebbe imposto agli sposi il precetto: “L’UOMO
NON DIVIDA CIO’ CHE DIO HA UNITO” (Mt. 19,6), se i coniugi
non potessero separarsi.
Una conseguenza pratica molto importante è che i coniugi che
colpevolmente si dividono, restano due persone distinte LIBERE;
quindi sono nella possibilità fisica di fare una nuova esperienza
matrimoniale. I tanti coniugi cristiani divorziati e risposati ci
inducono a credere che Dio, NELLA SUA MISERICORDIA,
PERMETTA LORO LE SECONDE NOZZE. Pertanto, sembra
PASTORALMENTE SAGGIO che la Chiesa nei confronti dei coniugi
colpevoli divorziati e risposati con una terza persona, oggi debba
usare maggiore misericordia che non nel passato. Come perdona
l’omicida veramente pentito, pur essendo nell’impossibilità di ridare
la vita al fratello ucciso, così voglia la Chiesa perdonare ed ammettere
ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia i coniugi divorziati,
se veramente pentiti, anche se si trovano nell’impossibilità di
ricostituire la loro unità e si sono sposati con un altro uomo o con
un’altra donna.
UNO STUDIO ACCURATO DI GIOVANNI CERETI PROVA CHE
NEI PRIMI SECOLI LA CHIESA, AI DIVORZIATI RISPOSATI,
CONCEDEVA DI CONTINUARE A VIVERE CON IL NUOVO
CONIUGE, SE ERANO VERAMENTE PENTITI E SI
SOTTOMETTEVANO AD UNA ADEGUATA PENITENZA.
6. ASSOLUZIONE COLLETTIVA.
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CHI RIMETTERETE I PECCATI, SARANNO PERDONATI “ ( Gv.
20.23 ).
Il modo di esercitare questa sublime missione Gesù non l’ha voluto
stabilire, ma l’ha lasciato alla discrezione pastorale della sua Chiesa. E
la Chiesa l’ha capito pienamente: nell’arco della sua bimillenaria
storia, infatti, lo ha modificato varie volte: basta pensare alla
Confessione Pubblica dei primi secoli prescritta per i peccati più
gravi, e alla confessione auricolare inizialmente SOLO
DEVOZIONALE sorta fra i monaci irlandesi del sesto secolo, e poi
ratificata e prescritta per tutti i Cattolici dal Concilio di Trento.
OGGI vige ancora l’obbligo della confessione auricolare, ma i
Cristiani la disertano: questa diserzione, in molti casi, è sintomo di
condiscendenza verso il peccato, ma è soprattutto UNO DEI SEGNI
DEI TEMPI che interpella la Gerarchia e la sospinge ad interventi
sommamente innovativi: certo non è giustificabile l’abolizione della
confessione auricolare, dati i benefici spirituali che apporta ai
penitenti; la sua pratica però bisognerebbe lasciarla libera e renderla
obbligatoria solo per l’assoluzione di alcuni peccati particolarmente
gravi come il peccato dell’aborto.
INOLTRE SI DOVREBBE ESTENDERE L’USO
DELL’ASSOLUZIONE COLLETTIVA E CONFERIRE VALORE
SACRAMENTALE AL RITO PENITENZIALE POSTO
ALL’INIZIO DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA.
Questo gesto di misericordia favorirebbe la conversione dei Cristiani e
non il lassismo: infatti, il Cristiano in peccato ma di buona volontà e
sinceramente pentito dei suoi peccati, se potrà ricevere l’assoluzione
delle colpe al principio della Messa, sarà invogliato a partecipare alla
Celebrazione Eucaristica in modo integrale, si ciberà del Corpo e del
Sangue di Gesù, e sperimenterà in sé l’efficacia della promessa del
Salvatore: “ CHI MANGIA LA MIA CARNE E BEVE IL MIO
SANGUE VIVRA’ PER SEMPRE” (Gv. 6,53-58).
FACILITARE l’assoluzione dei peccati è uno DEI SEGNI DEI
TEMPI che la Gerarchia Cattolica dovrebbe accogliere con
gratitudine e docilità allo Spirito. LA GERARCHIA CATTOLICA
segua l’esempio del SUO DIVINO MAESTRO che quando si trovava
dinanzi ad un peccatore pentito NON ESIGEVA L’ACCUSA DEI
PECCATI, MA LO ASSOLVEVA IMMEDIATAMENTE:
“QUANDO GESU’ VIDE LA FEDE DI QUELLE PERSONE DISSE
35
AL PARALITICO: CORAGGIO, FIGLIO MIO, I TUOI PECCATI
TI SONO PERDONATI” (Mt.9,2).
“Se per il delitto di uno solo tutti gli altri sono morti, a più forte
ragione la Grazia di Dio e il dono della Grazia, che ci viene da un
Uomo Solo, Gesù Cristo, si è diffuso SU TUTTI in abbondanza”
(Rm.5,15).
“Se per il peccato di uno solo la morte ha regnato per ragione di un
uomo solo, a più forte ragione quelli che hanno ricevuto l’abbondanza
della giustificazione regneranno nella vita per mezzo del SOLO Gesù
Cristo. E quindi come per il peccato di uno solo è venuta su tutti gli
uomini la condanna, così anche per l’adempimento della giustizia da
parte di uno solo, VIENE SU TUTTI GLI UOMINI LA
GIUSTIFICAZIONE CHE DA’ LA VITA. Infatti, siccome per la
disubbidienza di un solo uomo TUTTI SONO COSTITUITI
PECCATORI, così per l’ubbidienza di uno solo TUTTI SARANNO
COSTITUITI GIUSTI” (Rm. 5,12-19).
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GESU’ E’ IL FIGLIO PRIMOGENITO del Padre Celeste e di Maria
Santissima; ed è anche il NOSTRO FRATELLO MAGGIORE.
I BATTEZZATI siamo i figli di Dio Padre e di Maria Santissima, i
fratelli minori di Gesù.
LO SPIRITO SANTO è Colui che santifica i membri umani della
Chiesa: ossia Colui che coltiva e perfeziona nei battezzati la vita divina
che è vita di amore, la quale si esprime nel dono di chi ama, nel
ricambio del dono di chi è amato, nell’unione di coloro che si amano e
si scambiano il dono, e nella conseguente felicità degli amanti.
IL PAPA, GLI ALTRI VESCOVI E I PARROCI DEBBONO
ESSERE CON IL LORO STILE DI VITA, L’IMMAGINE E I
TESTIMONI DELL’AMORE MISERICORDIOSO DI DIO PADRE,
e conseguentemente dell’amore misericordioso di Gesù, di Maria
Santissima e dello Spirito Santo, RISPETTIVAMENTE NELLA
CHIESA UNIVERSALE, NELLA CHIESA DIOCESANA E NELLA
CHIESA PARROCCHIALE.
Tutte le suddette affermazioni vanno certamente chiarite e spiegate
nelle loro implicanze pratiche.
Qui, però, mi preme accentuare alcuni aspetti importantissimi:
Il Papa ed i Vescovi insieme al Papa hanno ricevuto da Dio la missione
di conservare integro il Deposito Rivelato e di insegnarlo
autorevolmente. Il Papa, a determinate condizioni, può anche definire
una VERITA’ RIVELATA IN MODO DEFINITIVO E
VINCOLANTE PER TUTTA LA COMUNITA’ CRISTIANA. Il Papa
e i Vescovi sono i responsabili della parte di Chiesa destinata al loro
ministero: però non debbono dimenticare che anche loro restano
uomini esposti all’errore e agli sbagli, e che la storia ci insegna che
spesso hanno sbagliato. Pertanto i battezzati, pur mantenendosi
ordinariamente docili al Magistero e alle direttive del Papa e dei
Vescovi, IN CASI PARTICOLARI possono dissentire dal Papa e dai
Vescovi E SEGUIRE LA LORO COSCIENZA. Il Papa e i Vescovi
allora debbono rispettare IL PRIMATO DELLA COSCIENZA
INDIVIDUALE CHE OBBLIGA SEMPRE, e trattare i dissenzienti
CON MISERICORDIA, tenendo presenti le seguenti norme di Gesù,
GIA’ DA ME CITATE SOPRA, che riguardano l’esercizio della carità
fraterna e che obbligano tutti, COMPRESA LA GERARCHIA:
“NON GIUDICATE GLI ALTRI E DIO NON VI GIUDICHERA’ ”
(Lc. 6,17).
37
“NON CONDANNATE GLI ALTRI E DIO NON VI
CONDANNERA’ ” (Lc. 6,17).
“SIATE MISERICORDIOSI E TROVERETE MISERICORDIA”
(Mt. 5,7 ).
“COLUI CHE GIUDICA E’ SOLO IL SIGNORE” (1Cor, 4,4).
9. LA GERARCHIA E LA MISERICORDIA.
38
cuore, dalle circostanze di vita che essa esperimenta. Il Cristiano,
PURCHE’ NON SI LEDANO I DIRITTI ALTRUI E NON SI
TRATTI DI UNA VERITA’ RIVELATA GARANTITA DAL PAPA
IN MODO DEFINITIVO E VINCOLANTE PER TUTTI, deve
seguire la convinzione della sua coscienza, anche se è in contrasto con
il Magistero Ordinario della Gerarchia. E’ quanto ha insegnato anche
l’attuale Papa Benedetto XVI, nel 1966, quando era già uno stimato
professore di Teologia: “LA COSCIENZA E’ IL TRIBUNALE
SUPREMO ED ULTIMO DELLA PERSONA UMANA, ANCHE AL
DI SOPRA DELLA CHIESA UFFICIALE; ED E’ AD ESSA CHE
DOBBIAMO UBBIDIRE”.
1. 1. F A T I M A .
IL MESSAGGIO DI FATIMA
PRESENTAZIONE
39
suscita negli uomini la conversione e dona la grazia per abbandonarsi
a Lui con devozione filiale. Tale è anche il messaggio di Fatima che,
con l’accorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in
realtà al cuore del Vangelo.
La terza parte del “segreto” “fu scritta” per ordine di Sua Eccellenza
il Vescovo di Leiria e della Santissima Madre…” il 3 gennaio 1944.
40
esitazioni” disse: “Aspettiamo. Pregherò. Le farò sapere ciò che ho
deciso”.
In realtà Papa Giovanni XXIII decise di rinviare la busta sigillata al
Sant’Uffizio e di non rivelare la terza parte del “segreto”.
41
Madre, noi affidiamo.. S’avvicini per tutti il tempo della pace e della
libertà, il bene della verità, della giustizia e della speranza”.
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uomini, la quale, nel suo Cuore divino, ha la potenza di ottenere il
perdono e di procurare la riparazione.
Sii benedetta, in questo Anno Santo, sopra ogni creatura Tu, Serva del
Signore, che nel modo più pieno obbedisti alla Divina chiamata!
Sii salutata Tu, che sei interamente unita alla consacrazione redentrice
del Tuo Figlio!
Madre della Chiesa! Illumina il popolo di Dio sulle vie della fede, della
speranza e della carità! Illumina specialmente i popoli di cui Tu
aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento. Aiutaci a
vivere nella verità della consacrazione di Cristo per l’intera famiglia
umana del mondo contemporaneo.
Oh, Cuore Immacolato, aiutaci a vincere la minaccia del male, che così
facilmente si radica nei cuori degli uomini di oggi e che nei suoi effetti
incommensurabili già grava sulla vita presente e sembra chiudere le
vie verso il futuro!
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Dalla guerra nucleare, da un’autodistruzione incalcolabile, da ogni
genere di guerra, liberaci!
Dai peccati contro la vita dell’uomo sin dai suoi albori, liberaci!
Si riveli, ancora una volta, nella storia del mondo l’infinita potenza
salvifica della Redenzione: potenza dell’Amore misericordioso! Che
esso arresti il male! Trasformi le coscienze! Nel Tuo Cuore
Immacolato si sveli per tutti la luce della speranza”.
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Nella documentazione che viene offerta si aggiungono ai manoscritti di
Suor Lucia quattro altri testi: 1) le lettera del Santo Padre a Suor
Lucia in data 19 aprile 2000; 2) una descrizione del colloquio avuto
con Suor Lucia in data 27 aprile 2000; 3) la comunicazione letta per
incarico del Santo Padre, a Fatima il 13 maggio c.a. da Sua Eminenza
il Card. Angelo Sodano, Segretario di Stato; 4) il commento teologico
di Sua Eminenza il Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede.
Dal momento che non abbiamo tenuto conto di questo appello del
Messaggio, verifichiamo che esso si è compiuto, la Russia ha invaso il
mondo con i suoi errori. E se non costatiamo ancora la consumazione
completa del finale di questa profezia, vediamo che vi siamo
incamminati a poco a poco a larghi passi. Se non rinunciamo al
cammino di peccato, di odio, di vendetta, di ingiustizia violando i
diritti della persona umana, di immoralità e di violenza, ecc.
E non diciamo che è Dio che così ci castiga; al contrario sono gli
uomini che da se stessi si preparano il castigo. Dio premurosamente ci
avverte e ci chiama al buon cammino, rispettando la libertà che ci ha
dato; perciò gli uomini sono responsabili.
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La decisione del Santo Padre Giovanni Paolo II di rendere pubblica la
terza parte del segreto di Fatima chiude un tratto di storia, segnata da
tragiche volontà umane di potenza e di iniquità, ma permeata
dall’amore misericordioso di Dio e dalla premurosa vigilanza della
Madre di Gesù e della Chiesa.
IL “ SEGRETO DI FATIMA.
PRIMA E SECONDA PARTE DEL SEGRETO
NELLA REDAZIONE FATTANE DA SUOR
LUCIA NELLA “TERZA MEMORIA” DEL
31 AGOSTO 1941, DESTINATA AL VESCOVO
DI LEIRIA-FATIMA.
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Ho già esposto nel secondo scritto, il dubbio che mi tormentò dal 13
giugno al 13 luglio, e che in questa apparizione sparì.
Bene. Il segreto consta di tre cose distinte, due delle quali sto per
rivelare.
In seguito alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bontà e
tristezza:
Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per
salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore
immacolato: Se faranno quello che vi dirò, molte anime si salveranno e
avranno pace. La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di
offendere Dio, sotto il pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra
ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce
sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per
castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della
fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla,
verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore
Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se
accetteranno le mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace;
se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e
47
persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre
avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il
mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la
Russia, che si convertirà. E sarà concesso al mondo un periodo di
pace.
Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di
Nostra Signora un poco di più in alto un Angelo con una spada di
fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava
dovessero incendiare il mondo, ma si spegnevano al contatto dello
splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di
lui. L’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte
disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce
immensa che è Dio” qualcosa di simile a come si vedono le persone in
uno specchio quando vi passano davanti “un Vescovo vestito di Bianco
“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri
vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in
cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse
di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi,
attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con
passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei
cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte,
prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un
gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e
frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi,
sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne
di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due
angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali
48
raccoglievano il sangue dei martiri e con esso irrigavano le anime che
si avvicinavano a Dio.
Tuy-3-1-1944”.
49
Con una speciale benedizione apostolica.
GIOVANNI PAOLO II
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Alla domanda “il personaggio principale della visione è il Papa?”,
Suor lucia risponde subito di sì e ricorda che i tre pastorelli erano
molto addolorati della sofferenza del Papa e Giacinta ripeteva:
“Poverino il Santo Padre, ho molta pena per i peccatori!”. Suor Lucia
continua: “Noi non sapevamo il nome del Papa , non sapevamo se era
Benedetto XV o Pio XII o Paolo VI o Giovanni Paolo II, però era il
Papa che soffriva e faceva soffrire anche noi”.
51
guidare gli uomini e le donne di buona volontà nel cammino che
conduce a Dio, termine ultimo di ogni umana attesa.
52
testimoni della fede dell’ultimo secolo del secondo millennio. E’una
interminabile Via Crucis guidata dai Papi del ventesimo secolo.
Dopo l’attentato del 13 maggio 1981, a Sua Santità apparve chiaro che
era stata “ una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola”,
permettendo al “Papa agonizzante” di fermarsi “sulla soglia della
morte” (Giovanni Paolo II, Meditazioni con i Vescovi italiani dal
Policlinico Gemelli, in: Insegnamenti, vol. XVII, 1994, p. 1061). In
occasione di un passaggio da Roma dell’allora Vescovo di Leiria-
Fatima, il Papa decise di consegnargli la pallottola, che era rimasta
nella jeep dopo l’attentato, perché fosse custodita nel Santuario. Per
iniziativa del Vescovo essa fu poi incastonata nella corona della statua
della Madonna di Fatima.
53
Per consentire ai fedeli di meglio recepire il messaggio della Vergine di
Fatima, il Papa ha affidato alla Congregazione per la Dottrina della
Fede il compito di rendere pubblica la terza parte del segreto, dopo
averne preparato un opportuno commento.
COMMENTO TEOLOGICO
Arriviamo così finalmente alla terza parte del segreto di Fatima qui
per la prima volta pubblicato integralmente. Come emerge dalla
documentazione precedente, l’interpretazione, che il Cardinale
Sodano ha offerto nel suo testo del 13 maggio, è stata dapprima
presentata personalmente a Suor Lucia. Suor Lucia al riguardo ha
innanzitutto osservato che ad essa era stata data la visione, ma non la
sua interpretazione. L’interpretazione, diceva, non compete al
veggente, ma alla Chiesa. Essa però dopo la lettura del testo ha detto
che questa interpretazione corrispondeva a quanto essa aveva
sperimentato e che essa da parte sua riconosceva questa
interpretazione come corretta. In quanto segue quindi si potrà solo
cercare di dare un fondamento in maniera approfondita a questa
interpretazione a partire dai criteri finora sviluppati.
Come parola chiave della prima e della seconda parte del segreto
abbiamo scoperto quella di “salvare le anime”, così la parola chiave di
questo segreto è il triplice grido: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!”.
Ci ritorna alla mente l’inizio del Vangelo: “paenitemini et credite
evangelio” (Mc 1,15). Comprendere i segni del tempo significa:
comprendere l’urgenza della penitenza – della conversione – della
fede. Questa è la risposta giusta al momento storico, che è
caratterizzato da grandi pericoli, i quali verranno delineati nelle
immagini successive. Mi permetto di inserire qui un ricordo
54
personale; in un colloquio con me Suor Lucia mi ha detto che le
appariva sempre più chiaramente come lo scopo di tutte quante le
apparizioni sia stato quello di far crescere sempre più nella fede, nella
speranza e nella carità – tutto il resto intendeva solo portare a questo.
55
una ripida montagna, una grande città mezza in rovina e finalmente
una grande croce di tronchi grezzi. Montagna e città simboleggiano il
luogo della storia umana: la storia come faticosa ascesa verso l’alto, la
storia come luogo dell’umana creatività e convivenza, ma allo stesso
tempo come luogo delle distruzioni, nelle quali l’uomo annienta
l’opera del suo proprio lavoro. La città può essere luogo di comunione
e di progresso, ma anche luogo del pericolo e della minaccia più
estrema. Sulla montagna sta la Croce – meta e punto di orientamento
della storia. Nella croce la distruzione è trasformata in salvezza; si
erge come segno della miseria della storia e come promessa per essa.
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richiamati insieme diversi Papi, che cominciando da Pio X fino
all’attuale Papa hanno condiviso le sofferenze di questo secolo e si
sono sforzati di procedere in mezzo ad esse sulla via che porta alla
croce. Nella visione anche il Papa viene ucciso sulla strada dei martiri.
Non doveva il Santo Padre, quando dopo l’attentato del 13 maggio
1981 si fece portare il testo della terza parte del segreto, riconoscervi il
suo proprio destino? Egli era stato molto vicino alla frontiera della
morte ed egli stesso ha spiegato la sua salvezza con le seguenti parole:
“… fu una mano materna a guidare la traiettoria della pallottola e il
Papa agonizzante si fermò sulla soglia della morte” (13 maggio 1994).
Che qui una “mano materna” abbia deviato la pallottola mortale,
mostra solo ancora una volta che non esiste un destino immutabile,
che fede e preghiera sono potenze, che possono influire nella storia e
che alla fine la preghiera è più forte dei proiettili, la fede più potente
delle divisioni.
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povero Lazzaro, vi è qualcosa di più: dalla sofferenza dei testimoni
deriva una forza di purificazione e di rinnovamento, perché essa è
attualizzazione della stessa sofferenza di Cristo e trasmette nel
presente la sua efficacia salvifica.
Siamo così giunti ad un’ultima domanda: Che cosa significa nel suo
insieme (nelle sue tre parti) il segreto di Fatima? Che cosa dice a noi?
Innanzitutto dobbiamo affermare con il Cardinale Sodano: “le
vicende a cui fa riferimento la terza parte del segreto di Fatima
sembrano ormai appartenere al passato”. Nella misura in cui i singoli
eventi vengono rappresentati, essi ormai appartengono al passato. Chi
aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo o
sul futuro corso della storia, deve rimanere deluso. Fatima non ci offre
simili appagamenti della nostra curiosità, come del resto in generale la
fede cristiana non vuole e non essere pastura per la nostra curiosità.
Ciò che rimane l’abbiamo visto subito all’inizio delle nostre riflessioni
sul testo del segreto: l’esortazione alla preghiera come via per la
“salvezza delle anime” e nello stesso senso il richiamo alla penitenza e
alla conversione.
Vorrei alla fine riprendere ancora un’altra parola chiave del segreto
divenuta giustamente famosa: “il Mio Cuore Immacolato trionferà”.
Che cosa significa? Il Cuore aperto a Dio, purificato dalla
contemplazione di Dio è più forte dei fucili e delle armi di ogni specie..
Il fiat di Maria, la parola del suo Cuore , ha cambiato la storia del
mondo, perché essa ha introdotto in questo modo il Salvatore – perché
grazie a questo “Sì” Dio poteva diventare uomo nel nostro spazio e
tale ora rimane per sempre. Il maligno ha potere in questo mondo, lo
vediamo e lo sperimentiamo continuamente; egli ha potere, perché la
nostra libertà si lascia continuamente distogliere da Dio. Ma da
quando Dio stesso ha un cuore umano ed ha così rivolto la libertà
dell’uomo verso il bene, verso Dio, la libertà per il male non ha più
l’ultima parola. Da allora vale la parola: “Voi avrete tribolazione nel
mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo” (Gv. 16,33). Il
messaggio di Fatima ci invita ad affidarci a questa promessa.
58
Per la Dottrina della Fede
2. 2. MEDJUGORJE
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Va inoltre sottolineato il fatto che l’anticipazione dell’avvenire, che è
la sostanza dei segreti, fa parte del modo con cui Dio si rivela nella
storia. Tutta la Sacra Scrittura è, a ben guardare, una grande profezia
e lo è in modo speciale il suo libro conclusivo, l’Apocalisse, che getta la
luce divina sull’ultima tappa della storia della salvezza, quella che va
dalla prima alla seconda venuta di Gesù Cristo. Nel rivelare il futuro
Dio manifesta la sua signoria sulla storia. Lui soltanto infatti può
conoscere con certezza ciò che accadrà. La realizzazione dei segreti è
un forte argomento di credibilità della fede, oltre che un aiuto che Dio
offre in situazioni di grande difficoltà. In particolare i segreti di
Medjugorje saranno una prova per la verità delle apparizioni e una
manifestazione grandiosa della divina misericordia in vista
dell’avvento del mondo nuovo della pace.
Il numero dei segreti dati dalla Regina della pace è rilevante. Dieci è
un numero biblico, che richiama alla mente le dieci piaghe d’Egitto.
Si tratta però di un accostamento rischioso perché almeno uno di essi,
il terzo, non è un “castigo”, ma un segno divino di salvezza. Nel
momento in cui viene scritto questo libro (maggio 2002) tre dei
veggenti, quelli che non hanno più le apparizioni quotidiane ma
annuali, affermano di avere già ricevuto dieci segreti. Gli altri invece,
quelli che hanno ancora le apparizioni di ogni giorno, ne hanno
ricevuto nove. Nessuno dei veggenti conosce i segreti degli altri e fra
loro non ne parlano. Si suppone tuttavia che i segreti siano uguali per
tutti. Ma uno solo dei veggenti, Mirjana, ha ricevuto il compito dalla
Madonna di rivelarli al mondo prima che accadano.
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dire. Lui ha accettato che dirà tutto a tutti tre giorni prima, così si
vedrà che è una cosa del Signore. La Madonna dice sempre: “Non
parlate dei segreti, ma pregate e chi sente me come Madre e Dio come
Padre, non abbia paura di niente”.
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supremo della pace che oggi è a rischio, con grande pericolo per il
futuro del mondo.
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comprendere i dieci segreti di Medjugorje un accostamento con il
segreto di Fatima. Si tratta di cogliere delle analogie che aiutino ad
affermare in profondità quanto la Madonna vuole insegnarci con la
pedagogia dei segreti. E’ infatti possibile cogliere somiglianze e
differenze che si illuminino e si sostengano a vicenda.
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Ma è soprattutto per quanto riguarda i contenuti che è possibile trarre
insegnamenti utili dal segreto di Fatima. Infatti, se lo analizziamo in
tutte le sue parti, non riguarda gli sconvolgimenti nel cosmo, come
avviene solitamente negli scenari apocalittici, ma i sovvertimenti nella
storia umana, attraversata dalle ventate sataniche della negazione di
Dio, dell’odio, della violenza e della guerra. Il segreto di Fatima è una
profezia sul dilagare dell’incredulità e del peccato nel mondo, con le
nefaste conseguenze di distruzione e di morte e con l’inevitabile
tentativo di annientare la Chiesa. Protagonista negativo è il grande
drago rosso che seduce il mondo e lo aizza contro Dio, cercando di
portarlo alla rovina. Non per nulla lo scenario si apre con la visione
dell’inferno e termina con quello della croce. E’ il tentativo di satana
di portare alla rovina il maggior numero di anime e nello stesso tempo
è l’intervento di Maria per salvare col sangue e le preghiere dei
martiri.
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profezia di quanto potrebbe accadere a questa umanità così lontana
dal Dio dell’amore.
“Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della
Testimonianza; dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette
fragelli, vestiti di lino puro, splendente e cinti al petto con cinture
d’oro. Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe
d’oro colme dell’ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. Il tempio si
riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza.
Nessuno poteva entrare nel tempio finchè non avessero termine i sette
flagelli dei sette angeli “ (Apocalisse 15,5-8).
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Trascorso il tempo di grazia, durante il quale la Regina della pace ha
radunato i suoi nella “Tenda della Testimonianza”, inizierà il periodo
dei sette flagelli, quando gli angeli verseranno le coppe dell’ira divina
sulla terra? Prima di dare una risposta a questo interrogativo, è
necessario comprendere il vero significato di “ira divina”. Infatti il
volto di Dio è sempre quello dell’amore, anche in quei momenti in cui
gli uomini non riescono più a vederlo.
Non c’è dubbio che nella Sacra Scrittura ricorra spesso l’immagine di
Dio che castiga a causa dei peccati. La troviamo sia nell’Antico come
nel Nuovo Testamento. A questo riguardo impressiona
l’ammonimento di Gesù al paralitico che aveva guarito alla piscina di
Betzata: “Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia
ad accadere qualcosa di peggio” (Giovanni 5,14). Si tratta di un modo
di esprimersi che troviamo anche nelle rivelazioni private. Basta a
questo riguardo fare riferimento alle parole accorate della Madonna
A La Salette: “Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il
settimo, e non me lo si vuole concedere. E’ questo che appesantisce
tanto il braccio di mio Figlio. Coloro che conducono i carri non sanno
imprecare senza mescolarvi il nome di mio Figlio. Queste sono le due
cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio”.
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risponde al linguaggio dell’amore, Dio, al fine di salvarlo, usa il
linguaggio del dolore.
Non bisogna tuttavia pensare che, sia pure per ragioni pedagogiche,
sia sempre Dio a mandarci “i castighi” con i quali correggerci. Questo
potrebbe essere anche possibile, specialmente per quanto riguarda gli
sconvolgimenti della natura. Non fu forse attraverso il diluvio che Dio
punì l’umanità a causa dell’universale perversione (cfr. Genesi 6,5)?
Anche la Madonna a La Salette si colloca in questa prospettiva
quando afferma: “ Se il raccolto va male, è soltanto per colpa vostra.
Ve l’ho fatto veder l’anno scorso con le patate; voi non ne avete fatto
caso. Anzi, quando ne avete trovate guaste, imprecavate e
intercalavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire, e
quest’anno a Natale non ve ne saranno più “. Dio governa il mondo
naturale ed è il Padre celeste che fa piovere sopra i buoni come sopra i
cattivi. Attraverso la natura Dio dà la sua benedizione agli uomini, ma
nel medesimo tempo rivolge anche i suoi richiami pedagogici.
Tuttavia vi sono dei castighi che sono causati direttamente dal peccato
degli uomini. Pensiamo ad esempio al flagello della fame, che ha
all’origine l’egoismo e l’avidità di chi, avendo il superfluo, non vuole
tendere la mano al fratello indigente. Pensiamo anche al flagello di
molte malattie, che persistono e si diffondono a causa dell’egoismo di
un mondo che investe le risorse nelle armi invece che nella salute. Ma
è soprattutto il più tremendo dei flagelli , la guerra, ad essere
67
direttamente provocata dagli uomini. La guerra è la causa di
innumerevoli mali e, per quanto riguarda il nostro particolare
passaggio storico, rappresenta il più grave pericolo a cui l’umanità
abbia mai dovuto far fronte. Infatti oggi una guerra che sfuggisse di
mano, come è possibile che accada, potrebbe provocare la fine del
mondo.
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infinita misericordia poteva ottenere. Innanzi tutto il sangue dei
martiri, che con la loro carità, le loro preghiere e l’offerta della loro
vita hanno ottenuto la benedizione divina sul mondo e hanno salvato
l’onore del genere umano. Inoltre la mirabile testimonianza di fede, di
generosità e di coraggio di innumerevoli persone, che hanno arginato
con le dighe delle buone opere la marea travolgente del male. Durante
la guerra i giusti hanno brillato nel cielo come stelle di incomparabile
fulgore, mentre la collera di Dio si è riversata sugli impenitenti, che si
sono ostinati fino alla fine sulla via dell’iniquità. Tuttavia per molti lo
stesso flagello della guerra è stato un appello alla conversione, perché
è tipico dell’uomo, eterno bambino, rendersi conto dell’inganno
satanico solo quando ne prova sulla pelle le terribili conseguenze.
Le coppe dell’ira divina che Dio sparge sul mondo (cfr. Apocalisse
16,1) sono certamente delle piaghe con le quali, direttamente o
indirettamente, punisce l’umanità a causa dei suoi peccati. Ma esse
sono finalizzate alla conversione e alla salvezza eterna delle anime.
Inoltre la divina misericordia le mitiga a causa delle preghiere dei
giusti. Infatti le coppe d’oro sono anche il simbolo della preghiera dei
santi (cfr. Apocalisse 5,8) che sollecitano l’intervento divino e gli effetti
che ne scaturiscono: la vittoria del bene e la punizione delle potenze
del male. Infatti nessun flagello, per quanto provocato dall’odio
satanico, può raggiungere il suo fine di portare l’umanità alla rovina
totale. Neppure l’attuale passaggio critico della storia, che vede le
potenze del male “sciolte dalle catene”, può essere considerato senza
speranza. I dieci segreti di Medjugorje vanno visti nella prospettiva
classica della fede. Essi, quand’anche alludessero ad eventi spaventosi
e fatali per la stessa sopravvivenza dell’umanità (come ad esempio
catastrofiche guerre con armi di distruzione di massa), rimangono
sotto il governo dell’amore misericordioso che, col nostro aiuto, può
trarre il bene anche dal più grande male.
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indicare a quali conseguenze porti il peccato e il rifiuto di convertirsi.
Inoltre offre la possibilità ai buoni di intercedere e di mutare con le
loro preghiere il corso degli avvenimenti. Infine, nel caso di
impenitenza e di durezza di cuore, Dio dona ai giusti una via di
salvezza o, dono ancora più grande, la grazia del martirio.
70
Ci troviamo qui di fronte allo schema essenziale della profezia biblica.
Non si tratta di una speculazione astratta sul futuro, al fine di
soddisfare curiosità morbose o per coltivare l’illusione di dominare il
tempo e gli eventi della storia, di cui soltanto Dio è il Signore. Essa al
contrario ci responsabilizza rispetto a vicende la cui realizzzazione
dipende dalle nostre libere scelte. Il contesto è sempre quello di un
invito alla conversione, per evitare le inevitabili conseguenze
catastrofiche del male. A Fatima la Madonna aveva preannunciato
una guerra “ancora peggiore” se gli uomini non avessero cessato di
offendere Dio. Non vi è dubbio che, se fosse stato accolto l’invito alla
penitenza, l’avvenire sarebbe stato diverso. Il quadro complessivo in
cui collocare i segreti di Medjugorje è il medesimo. La Regina della
pace ha rivolto il più pressante appello alla conversione che mai si sia
verificato dagli albori della redenzione. Gli avvenimenti futuri sono
caratterizzati dalla risposta che gli uomini stanno dando ai messaggi
che lei ci dona.
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Non si può dimenticare che, anche se ora i segreti rivelati si
realizzeranno necessariamente, tuttavia uno di essi, presumibilmente
il più impressionante, è stato mitigato. Il settimo segreto ha creato una
forte emozione nella veggente Mirjana che ha chiesto alla Madonna
che fosse cancellato. La Madre di Dio ha chiesto preghiere per questa
intenzione e il segreto è stato attenuato. In questo caso non si è
realizzato quanto la Bibbia racconta riguardo alla predicazione del
profeta Giona presso la grande città di Ninive, la quale ha evitato
completamente il castigo preannunciato dal cielo accogliendo l’appello
alla conversione.
Va anche sottolineato che svelare tre giorni prima ciò che sta per
succedere e in quale luogo si verificherà, significa inoltre offrire delle
possibilità insperate di salvezza. Non siamo in grado di comprendere
ora in tutta la sua straordinaria grandezza e nelle sue concrete
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implicazioni questo dono della divina misericordia, ma verrà il tempo
in cui gli uomini se ne renderanno conto. A questo riguardo giova
sottolineare che non mancano precedenti biblici molto eloquenti, dove
Dio rivela anzitempo una catastrofe, perché i buoni possano mettersi
in salvo. Non fu così forse in occasione della distruzione di Sodoma e
Gomorra, quando Dio volle salvare Lot e la sua famiglia che vi
abitavano? “Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot,
dicendo: -Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per
non essere travolto nel castigo della città-”. Lot indugiava, ma quegli
uomini presero per mano lui, sua moglie, le sue due figlie, per un
grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e
lo condussero fuori della città… Quand’ecco il Signore fece piovere
dal cielo sopra Sodomia e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente
dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti
della città e la vegetazione del suolo” (Genesi 19, 15-16. 24-25).
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Si è giustamente sottolineato come il terzo segreto, riguardane il segno
visibile, indistruttibile e bellissimo, che la Madonna lascerà sulla
montagna delle prime apparizioni sia un dono di grazia che illuminerà
un panorama dove non mancheranno le scene drammatiche e già
questa è una prova visibile dell’amore misericordioso di Dio. Tuttavia
è utile osservare che il terzo segreto precederà il settimo e altri di cui
non conosciamo il contenuto. Anche questo è un grande dono da parte
della Madonna. Infatti il terzo segreto rafforzerà la fede dei più deboli
e soprattutto sosterrà la speranza nel momento della prova,
trattandosi di un segno durevole, “che viene dal Signore”. La sua luce
risplenderà nel buio del tempo di afflizione e darà ai buoni la forza di
perseverare e di testimoniare fino alla fine.
Il piano d’insieme che esce dalla descrizione dei segreti, per quello che
ci è dato di sapere, è tale da rasserenare gli animi che si lasciano
illuminare dalla fede. Ad un mondo che scivola sul piano inclinato che
porta alla rovina, Dio offre rimedi estremi di salvezza. Certo, se
l’umanità avesse risposto ai messaggi di Medjugorje e prima ancora
agli appelli di Fatima, le sarebbe stato evitato il passaggio attraverso
la grande tribolazione. Tuttavia anche ora un esito positivo è possibile,
anzi è certo.
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essi costituiscono una grande prova della fede. Anche a loro riguardo
vale la parola di Gesù secondo la quale la salvezza viene sempre dalla
fede. Dio infatti è sempre pronto ad aprire le cataratte dell’amore
miseriocordioso, purchè vi sia chi crede, intercede e accoglie nella
fiducia e nell’abbandono. Il popolo ebraico davanti al Mar Rosso
come avrebbe potuto salvarsi se non avesse creduto nella potenza di
Dio e se, una volta aperte le acque, non avesse avuto il coraggio di
attraversare con totale fiducia nell’onnipotenza divina? Tuttavia il
primo a credere fu Mosè e la sua fede risvegliò e sostenne quella di
tutto il popolo.
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fede, rivelando nel momento stabilito dalla Madonna il contenuto di
ogni segreto. La stessa fede, lo stesso coraggio e la stessa fiducia dovrà
avere il sacerdote da lei già prescelto (si tratta del frate francescano
Petar Ljubicic), il quale avrà il non facile compito di annunciare ogni
segreto al mondo con precisione, con chiarezza e senza tentennamenti.
La saldezza d’animo che questo compito richiede spiegano per quale
motivo la Madonna ha chiesto loro una settimana di preghiera e di
digiuno a pane e acqua, prima che i segreti vengano resi publici.
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Medjugorje, si deve rispondere con una affermazione che ha fatto la
Madonna fin dai primi tempi. Ella ha detto che al riguardo noi non
dovevamo preoccuparci, perché se ne sarebbe occupata Lei
personalmente. Il nostro impegno invece si sarebbe dovuto
concentrare sul cammino di conversione. Ebbene, sarà proprio il
tempo dei dieci segreti quello in cui verrà dimostrata la verità delle
apparizioni.
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mondo non hanno importanza e sono disprezzati o considerati come se
non esistessero, per distruggere quelli che pensano di valere qualcosa.
COSI’ NESSUNO POTRA’ VANTARSI DAVANTI A DIO” (1Cor. 1,
27-28).
Dal maggio 1946 Salvatore è vissuto solo per l’Opera Cenacolo
Familiare.
Salvatore è stato ordinato sacerdote il 21 febbraio 1954; dal 1963 è
parroco di Cintano, diocesi di Ivrea, provincia di Torino; ha scritto
molto sull’Opera, ha diffuso i suoi scritti presso tutti i parroci italiani
ricevendo molte lodi e molte critiche.
Durante le sue numerose e prolungate preghiere quotidiane, trascorse
in dolce e gioiosa intimità con Dio e Maria Santissima, ha spesso
ricevuto questa comunicazione celeste:
“ PRIMA CHE L’OPERA CENACOLO
FAMILIARE ABBIA IL SUO NATURALE
SVILUPPO, DOVRAI AFFRONTARE UNA
MALATTIA MORTALE “.
La comunicazione divina si è già realizzata: il 28 Novembre 2005, don
Salvatore fu sottoposto ad un delicatissimo e complicato intervento
chirurgico: gli furono asportate la vescica e la prostata colpite da un
tumore maligno. Il chirurgo dottor Vestita, poi, la cui mano fu
meravigliosamente guidata da Dio, gli ricostituì la vescica con
l’intestino.
Oggi 29 giugno 2007 don Salvatore testimonia che il Signore il 28
novembre 2005 lo ha guarito miracolosamente per la seconda volta,
per i suoi scopi misericordiosi riguardanti l’Opera Cenacolo
Familiare. Dopo l’intervento chirurgico, infatti, non ha avuto bisogno
di alcuna medicina; è guarito perfettamente; in lui oggi non c’è alcuna
traccia di cancro.
E qui don Salvatore, prima di esporre le profezie dell’Opera Cenacolo
Familiare, sente il bisogno di riferirsi ai messaggi mariani di Fatima e
di Medjugorje. Sia a Fatima che a Medjugorje la Madonna
PROFETIZZA PACE PER IL MONDO INTERO. E’ vero anche che i
segreti di Medjugorje nascondono prossime atroci sofferenze per la
purificazione degli uomini che continuano a peccare e a non
convertirsi, sordi ad ogni richiamo materno di Maria.
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Noi però dobbiamo soprattutto accentuare la certezza dell’avvento di
un mondo migliore che Dio e la Madonna da tempo stanno costruendo
con i loro interventi misericordiosi.
E’ su questa linea di ottimismo che l’Opera Cenacolo Familiare trova
la sua linfa vitale. Essa crede fermamente che siamo prossimi all’Età
Aurea del Cristianesimo in cui il mondo intero RICONOSCERA’
GESU’ come suo Unico Salvatore, Nome al di fuori del Quale non c’è
salvezza, e si convertità a Lui; VIVRA’, in modo straordinario, UNA
LUNGHISSIMA ERA DI PACE E DI BENESSERE MESSIANICI.
La pace universale messianica, frutto dell’amore per Dio e per il
prossimo, recherà immensi benefici a tutti: si rispetterà la natura, si
favorirà lo sviluppo di tutti gli uomini, i soldi finora sprecati per la
costruzione delle armi, saranno investiti per debellare la fame, le
malattie, le disuguaglianze sociali.
In conseguenza la vita umana sarà longeva e felice: “Dice il Signore:
NON MORRANNO PIU’ BAMBINI, E GLI ADULTI AVRANNO
UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA’ GIOVANE CHI MORIRA’
A CENT’ANNI. SE UNO NON ARRIVERA’ A CENT’ANNI,
VORRA’ DIRE CHE IO L’HO PUNITO” (Isaia 65, 16-24).
La prossima Età Aurea del Cristianesimo, Era di amore tra gli
individui e le nazioni, coinciderà con l’Età Aurea della
FAMIGLIA,CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA
FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI
DIO SPIRITO SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA
RISURREZIONE DI GESU’, SPOSO DELLA CHIESA.
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li ha caldamente invitati a convertirsi poiché la conversione è l’unica
via per evitare le sofferenze che il peccato causa.
Sotto questa luce adesso ci soffermiamo su due importantissime
Apparizioni della Madonna che ci riguardano direttamente: ci
soffermiamo, cioè, sulle Apparizioni di Fatima e sulle Apparizioni di
Medjugorje.
Nel 1917, in piena prima guerra mondiale, la Madonna apparve ai
tre pastorelli di Fatima Lucia, Francesco e Giacinta. Per mezzo di essi
la Madonna essenzialmente ci inviò questo messaggio: “ La guerra sta
per finire, ma se gli uomini non smetteranno di offendere Dio, sotto il
pontificato di Pio XI, ne comincerà un’altra ancora peggiore. La
Russia spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e
persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati; il Papa cadrà
come morto sotto i colpi di arma da fuoco”.
Poiché noi uomini non ci convertimmo e continuammo a peccare, dal
1939 al 1945 fummo vittime della seconda guerra mondiale, una delle
più tremende guerre della storia umana; la Russia sparse i suoi errori
nel mondo, causò molte guerre, perseguitò la Chiesa, sparse tanto
sangue di martiri. Anche la profezia sul Papa si avverò: il 13 Maggio
del 1981, il Papa Giovanni Paolo II fu colpito a morte con un’arma da
fuoco sparata da Alì Agca. Come sappiamo, il Papa si salvò, e Lui
giustamente attribuì la sua salvezza all’intervento materno di Maria.
Scrisse: “FU UNA MANO MATERNA A GUIDARE LA
TRAIETTORIA DELLA PALLOTTOLA E IL PAPA
AGONIZZANTE SI FERMO’ SULLA SOGLIA DELLA MORTE”.
Detto questo, rileviamo che il Messaggio della Madonna di Fatima si
conclude con una profezia molto confortante: “ALLA FINE IL MIO
CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ ED IL MONDO AVRA’
UN PERIODO DI PACE”.
E qui dobbiamo inserire le Apparizioni di Maria Santissima a
Medjugorje, piccolo paese della ex Jugoslavia. La Madonna appare
ogni giorno a sei privilegiati, e ciò a partire dal 24 Giugno del 1981. Le
Apparizioni di Medjugorje quindi incominciarono subito dopo
l’attentato di Alì Agca contro il Papa Giovanni Paolo II, avvenuto,
come abbiamo detto sopra, il 13 Maggio del 1981, proprio nel giorno
anniversario della prima Apparizione della Madonna a Fatima. E
questa data ha un profondo significato.
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A Medjugorje, infatti, la Madonna si presenta come LA REGINA
DELLA PACE e ci dice che è venuta a Medjugorje per realizzare ciò
che ha iniziato a Fatima. Praticamente, pertanto, a conclusione delle
Apparizioni a Medjugorje, si realizzerà la profezia di Fatima: “ ALLA
FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ ED IL
MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE” .
A questo punto dobbiamo parlare dei Dieci Segreti che la Madonna
ha affidato ai Veggenti di Medjugorje. Dalle dichiarazioni dei veggenti
siamo venuti a conoscenza che i dieci segreti si realizzeranno durante
la nostra generazione, e che ciascuno di essi sarà svelato al mondo
intero tre giorni prima che si avveri. Cosa possiamo dire? La
Madonna a Medjugorje come a Fatima ci chiede la conversione per
evitare le sofferenze che meritiamo a causa dei nostri peccati; ma,
purtroppo noi uomini non vogliamo convertirci, vogliamo continuare
a peccare. Da ciò deduciamo che i dieci Segreti di Medjugorje
facilmente parlano delle sofferenze che l’umanità deve prossimamente
sopportare perché si converta, perché si purifichi dei suoi peccati, e
così purificata, giunga ALLA PACE MONDIALE PROMESSA
DALLA MADONNA. Se ci convertiamo, non dobbiamo temere le
sofferenze che l’umanità deve subire per la sua purificazione; se ci
convertiamo, infatti, sono per noi queste confortanti parole di Maria
Santissima: “CHI SENTE ME COME MADRE E DIO COME
PADRE, NON ABBIA PAURA DI NIENTE”.
A conclusione, tenendo presenti le profezie contenute nella Sacra
Scrittura, affermiamo: NONOSTANTE LA MALVAGITA’ DEGLI
UOMINI, Dio nostro Padre e Maria Santissima nostra Madre, nella
loro immensa misericordia, preparano da tempo l’avvento dell’Età
Aurea del Cristianesimo che si realizzerà abbastanza presto.
Nell’ETA’ Aurea del Cristianesimo, il mondo intero riconoscerà Gesù
come Suo Unico Salvatore, None al di fuori del Quale non c’è salvezza,
e si convertirà a Lui; vivrà, in modo straordinario, un lunghissimo
periodo di PACE E DI BENESSERE MESSIANICI. La Pace
Universale Messianica, frutto dell’amore per Dio e per il prossimo,
recherà immensi benefici a tutti: si rispetterà la natura, si favorirà lo
sviluppo di tutti i popoli, i soldi finora sprecati per la costruzione delle
armi, saranno investiti per debellare la fame, le malattie, le
disuguaglianze sociali. In conseguenza la vita umana sarà longeva e
felice. Ecco la promessa che Dio ci ha fatto per mezzo del profeta
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Isaia: “Dice il Signore: NON MORRANNO PIU’ BAMBINI; E GLI
ADULTI AVRANNO UNA LUNGA VECCHIAIA. MORIRA’
GIOVANE CHI MORIRA’ A CENT’ANNI. SE UNO NON
ARRIVERA’ A CENT’ANNI, VORRA’ DIRE CHE IO L’HO
PUNITO”.
La prossima Età Aurea del Cristianesimo, Era di amore tra gli
individui e le nazioni, infine, coinciderà con l’Età Aurea della santità
della famiglia, creata ad immagine e somiglianza della FAMIGLIA
TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO
SANTO; E REDENTA CON LA MORTE E CON LA
RISURREZIONE DI GESU’.
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Chi desidera impegnarsi ad essere Membro dell’Opera Cenacolo
Familiare è pregato di comunicare il suo nominativo con l’indirzzo
postale e l’eventuale E-MAIL, al sacerdote Salvatore Paparo O
VERBALMENTE o servendosi di una delle seguenti vie:
INDIRIZZO POSTALE:
E-MAIL : s.paparo@alice.it
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