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Colloquio con litaliano che riscopre Federico

Sta per uscire Dopo Nietzsche (ed. Adelphi), un saggio critico in cui Giorgio Colli mette a fuoco la sua lunga e acuta frequentazione del filosofo di Rcken. Colli, con Mazzino Montinari, il curatore della edizione critica delle opere complete e dei testi finora inediti di Federico Nietzsche, che lAdelphi va pubblicando dal 1964. Nietzsche sembra tornato di moda. In questi ultimi tempi il discorso intorno allautore di Cos parl Zarathustra si infittisce. Il 5 luglio scorso Le Monde ha dedicato al filosofo un ampio servizio in prima pagina col titolo Nietzsche nostro contemporaneo?, cui seguiva la notazione: egli sembra divenirlo ogni giorno di pi. Professore Colli, lei che uno dei principali responsabili del risveglio intorno al pensatore tedesco, condivide questo punto di vista? Nietzsche moderno?. Posso rispondere s e no: ma bisogna stare attenti a non fare confusione. Se si vuol dire che Nietzsche oggi interessa, egli modernissimo. linterlocutore per eccellenza di chiunque voglia fare filosofia dal punto di vista della conoscenza, e costituisce un punto di riferimento culturale, che si pu respingere o accettare, ma da cui non si pu assolutamente prescindere. Nel quadro filosofico degli ultimi cento anni, egli lascia indietro qualsiasi altro pensatore. In questo senso, Nietzsche il pi moderno di tutti.

Antimoderno

Per quanto riguarda invece il contenuto delle sue meditazioni, egli del tutto antimoderno. Egli il critico radicale della societ contemporanea in tutti i suoi aspetti. Sta dalla parte opposta delle principali tendenze che hanno credito nel nostro tempo: democrazia, progresso, ugualitarismo, benessere economico, pacifismo, che egli considera altrettanti segni della decadenza. La negazione virulenta di questi valori viene da lontano. Discende dalla sua visione universale del mondo, dal suo giudizio generale della storia che, per lui, costituisce un mezzo di corruzione delluomo e di negazione della vita. Fra i tratti del suo antimodernismo, va ricordato il continuo disprezzo in cui egli tiene il momento economico, che invece oggi compenetra e sottende le dottrine contemporanee come forse mai in passato. Per Nietzsche lobbiettivo economico non che una manifestazione periferica e triviale di quella volont di potenza che egli pone metafisicamente allorigine dellavventura umana. Per capire la dura requisitoria di Nietzsche contro il mondo moderno bisogna risalire al centro focale del suo pensiero: ovvero alla polemica contro la morale, in quanto falsificazione dei veri valori della vita e della esistenza. Nietzsche si scagliava contro il mondo moderno, perch lo considerava come una continuazione del principio cristiano che egli era andato investendo criticamente fin dalle sue prime origini. Sotto i pi diversi aspetti e convinzioni della nostra epoca egli fiutava odore di incenso, ivi compreso il socialismo, che considerava niente altro se non un travestimento del cristianesimo. Qual era il motivo dellavversione di Nietzsche per la morale e per la morale cristiana in particolare?
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Nietzsche sentiva la morale come una calunnia della vita. La vita, secondo lui, doveva invece essere accettata cos come realmente, con tutta la sua crudezza e asperit, ma nella sua essenza autentica. Nietzsche stato considerato ispiratore delle dottrine di destra, del razzismo, del fascismo, del nazismo. Lei, caro Colli, ha contribuito a mettere in chiaro come questa appropriazione sia arbitraria, e costituisca un travisamento, una vera e propria prevaricazione del complesso e polivalente messaggio nicciano. Dopo lutilizzazione da destra, sta affiorando una tendenza opposta: una rivalutazione di Nietzsche da sinistra che fa capo a molti studiosi francesi tra i quali George [sic] Bataille, Foucault, Deleuze, Derida [sic]. Che cosa ne pensa? Anche questo tentativo mi sembra alquanto arbitrario. La voga di Nietzsche presso molti estremisti di sinistra pu forse spiegarsi col fatto che Nietzsche stato un contestatore per eccellenza dei valori costituiti. Nel Crepuscolo degli idoli, alla domanda come si faccia filosofia, egli risponde: col martello. Spaccando tutto, abbattendo i miti e le tradizioni. Donde il nome che gli viene dato del filosofo del martello. Gi a 28 anni, nelle sue conferenze sullAvvenire delle nostre scuole, egli demolisce il sistema di istruzione germanico che considera uno strumento di asservimento allo Stato. Non vi sono in questi scritti molti accenti affini alla contestazione studentesca di oggi? S. Ma la requisitoria di Nietzsche avveniva da un angolo aristocratico. Egli lamentava la democratizzazione della cultura come involgarimento e lenta barbarie. Se latteggiamento esterno pu ricordare certi spiriti dei gruppuscoli, il messaggio reale di Nietzsche non vi si adatta.
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In realt, Nietzsche rifiuta la cultura moderna in blocco: e perci qualsiasi tentativo di portarlo a destra o a sinistra arbitrario. Nietzsche contro la storia. contro la politica. contro tutti. Non possiamo fare a meno di fare i conti col suo pensiero, ma lui non si colloca nelle nostre idee. Qual il mondo che Nietzsche avrebbe vagheggiato? Beh, il mondo greco. Quello prima di Socrate, naturalmente. Nietzsche sentiva il rimpianto della naturalit che permeava lantica societ ellenica. Il mondo greco era un mondo molto evoluto: cio un mondo che aveva preso le distanze dalla natura selvaggia. Che cosa era dunque la naturalit che Nietzsche mostrava di rimpiangere?.

Tucidide

Lassenza di ipocrisia. Laccettazione della realt della vita al di l della morale. Nietzsche vedeva lipocrisia nello scarto fra la natura intima delluomo e quella che la morale vorrebbe che fosse. La sua ammirazione per Tucidide eloquente. In Tucidide la storia la dichiarazione della natura delluomo nella sua cruda verit. I greci, per Nietzsche, non erano dei travestiti: mentre oggi qualunque ribalderia tenta di ricoprirsi di giustificazioni etiche. Nietzsche, insomma, non voleva illudersi con delle belle favole. Giudicava il mondo per quello che , penetrato di violenza e di crudelt. Ma in questa sua diagnosi disincantata non vi era alcun compiacimento, nessun cinismo. Solo il pathos della verit. La dura polemica di Nietzsche contro la morale, non nasconde la convinzione che la natura delluomo sia immutabile?
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Certo. Nietzsche considerava la natura come qualcosa di fatale, non manipolabile o trasformabile nella sua profonda essenza. Alfredo Todisco [Corriere della Sera, 23.7.1974]

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