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La vicenda.
Un lavoratore dirigente viene licenziato in presenza di giustificato motivo oggettivo. In questi casi, lAccordo del 27 aprile 1995 tra Confindustria e FNDAI, prevede il riconoscimento, in favore del dirigente, di una particolare indennit, detta indennit supplementare. Nello specifico, lindennit spetta tutte le volte in cui il licenziamento del dirigente viene motivato dalla sussistenza di situazioni di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, crisi aziendale. Il dirigente decide di accettare lindennit supplementare. Successivamente, per, egli cambia idea e, ritenendo il licenziamento ingiustificato, decide di ricorrere al collegio arbitrale previsto dallart.19 del contratto collettivo nazionale dei dirigenti industriali, per vedersi riconosciuta la misura massima dellindennit, pari a 22 mensilit.
In quella sede il lavoratore, avendo gi percepito lindennit supplementare, chiede la differenza tra questa e lindennit massima. Lazienda decide di opporsi e la vicenda finisce in giudizio. In appello il giudice non accoglie la pretesa del dirigente, ragion per cui il lavoratore ricorre in Cassazione. La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 27 settembre 2012, n.16449, d ragione allazienda.
La motivazione. Secondo la Corte di Cassazione, la logica dellAccordo tra Confindustria e FNDAI quella di ricercare un contemperamento degli opposti interessi in conflitto. Per questo motivo, in specifiche ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro (dovute a ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, crisi aziendale) lAccordo ha previsto unindennit ridotta rispetto a quella massima, pari a 22 mensilit, che il contratto collettivo prevede in caso di licenziamento
ingiustificato.
Per tale ragione, laccettazione dellindennit supplementare, una volta manifestata, preclude automaticamente al dirigente
licenziato di ricorrere al collegio arbitrale previsto dalla contrattazione collettiva, al fine di far valere il carattere ingiustificato del licenziamento e, di conseguenza, pretendere lindennit massima.
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