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Gli altoparlanti elettrostatici

Marco Barbetta 28 giugno 2007

Cosa ce ne facciamo di questo giocattolo elettrico? William Orton, presidente della Western Union, riutando di comprare la societ` telefonica di Alexander Bell a per 100 mila dollari, allinizio del Novecento [AT&T, la pi` grande compagnia telefonica del mondo, u iniziata da Bell, vale in borsa 250 109 dollari]

Indice
1 Altoparlanti 1.1 Suono e pressione sonora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.2 Caratteristiche di un altoparlante . . . . . . . . . . . . . . . . 1.3 Altoparlanti elettromagnetici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Unaltra tecnologia 2.1 Storia dellinvenzione . . . . . . 2.2 Principio di funzionamento . . . 2.3 Illustrazione della realizzazione 2.4 Matematizzazione . . . . . . . . 2.5 Ottime caratteristiche . . . . . 2.6 La grate, minerale conduttivo 3 Altre tecnologie Bibliograa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 1 2 3 5 5 8 8 9 11 11 14 15

ii

Capitolo 1 Altoparlanti
1.1 Suono e pressione sonora

Si denisce suono una perturbazione del mezzo (aria nella fattispecie) determinata dalla propagazione di energia meccanica (agitazione delle particelle). Pu` essere descritta attraverso la misura della pressione sonora in ogni o istante in un punto della perturbazione, ossia misurando la dierenza (positiva o negativa) tra pressione assoluta in [P a] nel punto e la pressione dellambiente circostante. Le due caratteristiche principali di unonda sonora sono la frequenza e lintensit`. La frequenza ` il numero di oscillazioni a e delle particelle del mezzo in un secondo (misurata in [Hz]), mentre lintensit` sonora ` la potenza trasmessa dallonda sonora per unit` di supercie a e a W espressa quindi in [ m2 ]. Ai ni della trattazione successiva ` interessante far notare la corrispone denza tra le grandezze in gioco. La pressione sonora istantanea determina la velocit` delle particelle nel mezzo, che risulta ad essa direttamente a proporzionale per un fattore Z (impedenza acustica). Z= Inoltre lintensit` sonora istantanea `: a e I(t) = p(t) v(t) = Passando ai valori medi risulta: Imed = 1 T
T 0

p(t) v(t) p2 z
T 0

p(t) v(t)dt = 1

1 T

p2 (t) dt Z

1.2. Caratteristiche di un altoparlante

E la pressione media che lorecchio umano percepisce come intensit` di un a suono; risulta quindi evidente come sia possibile, controllando il valore della pressione istantanea, realizzare un dispositivo in grado di produrre un suono, controllandone le caratteristiche che lo rendono tale (frequenza e intensit`). a

1.2

Caratteristiche di un altoparlante

Un altoparlante ` un dispositivo in grado di convertire segnali elettrici in e onde sonore. Non solo, tali onde sonore devono essere coerenti con il segnale in ingresso (per capirci, anche un detonatore per C4 converte segnali elettrici in onde sonore). Poich le onde sonore sono generate da una variazione di e pressione che si propaga, laltoparlante deve essere in grado di esercitare forza meccanica su una massa daria in modo da imprimere tale variazione. In genere questo viene attuato per mezzo di una supercie in grado di muoversi coerentemente con il segnale elettrico audio. Ricordo che un segnale elettrico audio rappresenta, al variare della tensione, quella che in origine (nel microfono) e al termine della riproduzione (nellaltoparlante) ` la pressione sonora istantanea prossimamente al disposie tivo di registrazione/riproduzione. Per cui un suono monofonico (per es LA 440) sar` descritto da un segnale elettrico sinusoidale con frequenza 440Hz e a ampiezza proporzionale alla pressione sonora. La seguente relazione potrebbe essere suciente a descrivere il funzionamento di un altoparlante: p(t) Vin (t) Daltronde se lintensit` (e quindi la potenza) in uscita ` proporzionale al a e quadrato della pressione, e la potenza in ingresso al quadrato della tensione 2 P = V , risulta evidente che in un altoparlante ideale la pressione esercitaR ta sullaria deve essere proporzionale linearmente alla tensione di ingresso. E questo deve valere, con un rapporto quasi uguale, anche al variare della frequenza del segnale. Laltoparlante deve avere cio` una buona risposta in e frequenza. Ecco che ` chiaro come, per riprodurre il suono con fedelt`, sia importante e a che il funzionamento meccanico dellaltoparlante sia coerente col segnale per evitare di provocare rumore o distorsione, derivanti dallintroduzione di frequenze non desiderate o dalla snaturaizone del segnale originale introducendo armoniche non volute.

1.3. Altoparlanti elettromagnetici

1.3

Altoparlanti elettromagnetici

Normalmente nei dispositivi di riproduzione audio commerciali gli altoparlanti utilizzati sono quelli elettromagnetici, o a bobina mobile. Esso consiste in un solenoide immerso in un campo magnetico costante generato da un magnete permanente. Il solenoide ` meccanicamente solidale con un diaframma e conico libero di muoversi lungo lasse di qualche millimetro. Il passaggio di corrente attraverso il solenoide genera un campo magnetico che imprime una forza tra il magnete ed il solenoide, ottenendo come risultato lo spostamento di questultimo insieme al diaframma, producendo il suono.

Telaio

Magnete Solenoide

Cupola

Terminali

Cavi in rame

Diaframma Guarnizione flessibile

Figura 1.1: Componenti di un altoparlante a bobina mobile Questo tipo di altoparlanti ha unimpedenza tipica del solenoide di 48 e lavora con tensioni dalle decine alle centinaia di Volt, a seconda della potenza che ` in grado di esprimere. Levidente vantaggio ` proprio la bassa e e tensione di lavoro, che consente loro di essere adatti ad applicazioni elettroniche portatili di consumo. Tuttavia si possono elencare alcuni difetti di questo tipo di altoparlante: alta qualit` sonora richiede quasi sempre dimensioni e pesi considerea voli;

1.3. Altoparlanti elettromagnetici

` sempre necessario un campo magnetico costante, che pu` interferire e o con altri componenti; essendo la risposta in frequenza quasi mai lineare e legata alla forma e alla dimensione, per coprire ecacemente lo spettro sonoro ` e indispensabile una batteria di altoparlanti con caratteristiche diverse.

Capitolo 2 Unaltra tecnologia


La tecnologia precedentemente illustrata non ` la sola che consente di reae lizzare altoparlanti. In particolare ` mia intenzione descrivere la tecnologia e elettrostatica. Oltre a citare una breve storia dellinvenzione, mi soermer` o sulle caratteristiche di costruzione e sulla descrizione sica del funzionamento. Inne sar` possibile una valutazione dei difetti e dei vantaggi di questa a tecnologia.

2.1

Storia dellinvenzione

Nonostante questa tecnologia sia stata presa in considerazione solo di recente, in eetti la sua concezione non ` di gran lunga posteriore a quella e degli altoparlanti normalmente conosciuti. Un primo tipo di altoparlante, per altro di elevata rudimentalit`, fu brevettato da Alexander Bell nel 1876. a Tuttavia notevoli migliorie furono apportate successivamente da altri, tra cui Ernst Siemens (linventore del motore elettrico). Per` lattuale dispositivo o elettromagnetico a bobina mobile fu brevettato solo nel 1924 da Chester Rice ed Edward Kellogg. Infatti no ad allora e anche dopo si presentavano problemi costruttivi, tra cui la dicolt` di realizzare magneti di dimensioni a ed intensit` di campo sucienti allimpiego. Solo nel 1930 tale tecnologia a cominci` a diventare realmente impiegabile. o Fu intorno al 1920 che venne concepita lidea di altoparlanti che sfruttassero linterazione elettrica. Tuttavia allepoca i risultati delle sperimentazioni furono molto limitati, poich i problemi tecnici sembravano insormontabili. e Infatti non solo era dicile reperire membrane plastiche sottili e resistenti per costruire il diaframma, ma i materiali metallici erano inoltre soggetti a rapida ossidazione e un insieme di fattori causava frequenti scariche tra le parti. Tuttavia linvenzione fu brevettata nel 1934 da Kellogg per General 5

2.1. Storia dellinvenzione

Figura 2.1: Il brevetto internazionale n 174465 di A.Bell

2.1. Storia dellinvenzione

Figura 2.2: Il brevetto n 2631196 di A.Janszen

2.2. Principio di funzionamento

Electric, ma senza che la cosa venisse realmente commercializzata. Questo permise nel tempo agli altoparlanti elettromagnetici di diondersi ben oltre qualsiasi aspettativa sviluppata dai loro concorrenti. Solo negli anni 50, grazie allinvenzione di nuovi componenti tra cui i polimeri plastici, fu possibile iniziare a sfruttare realmente questa tecnologia, dopo che fu migliorata e brevettata da Arthur Janszen nel 1953, che per` sarebbe rimasta sempre o in sordina rispetto agli altoparlanti a bobina mobile. Solo di recente una tendenza revival di questi altoparlanti, diusasi tra gli amanti dellhi-, ha riportato alla luce le apprezzate caratteristiche di questa tecnologia. E curioso come tuttoggi invece i microfoni a condensatore, basati sullo stesso principio, abbiano larghissima diusione.

2.2

Principio di funzionamento

Per la legge di Coulomb, una carica elettrica immersa in un campo elettrico ` soggetta ad una forza, che varia al cambiare dellintensit`, della direzione e a e del verso del campo. Al ne di produrre onde sonore, per esercitare forza sul diaframma da spostare ` possibile usare, al posto di un campo magnee tico, un campo elettrico, in maniera in eetti analoga a quanto descritto in precedenza. Lidea consiste nel generare un campo elettrico uniforme ma di intensit` a variabile tra due griglie conduttive perforate, in grado di essere attraversate dallaria senza porre grande ostacolo. Tra le due griglie sar` collocato il diaa framma dellaltoparlante, costituito da una sottile pellicola plastica rivestita di materiale conduttivo (grate), sul quale verranno poste le cariche elettriche, che permetteranno al campo variabile di interagire con diaframma, esercitandovi la forza elettrica.

2.3

Illustrazione della realizzazione

E gi` stato illustrato come viene costruito laltoparlante in s, tuttavia ` a e e necessario approfondire la struttura del circuito che controlla laltoparlante, ossia che processa il segnale dallingresso alla generazione dellonda acustica. Un amplicatore incrementa la potenza dellingresso audio Vin (t) no a 40W @ 4 ad una tensione Vamp (t) ecace di 17V e applica il segnale audio ad un trasformatore dotato di un doppio secondario con rapporto spire 1 : 50, per cui la tensione di ciascun secondario Vs (t) risulta 50 volte quella in uscita dallamplicatore. I due secondari hanno i due estremi collegati alle griglie laterali ed il centrale comune al (rif erimento) di un generatore

2.4. Matematizzazione

di alta tensione, che, collegato al diaframma centrale, lo polarizza con una tensione costante Vp di circa 5000 VDc rispetto al centrale dellavvolgimento secondario. Per motivi di sicurezza sono state aggiunte nel circuito alcune resistenze di alto valore per limitare le correnti e cos` il rischio di elettrocuzione.

Figura 2.3: Lo schema costruttivo del dispositivo

2.4

Matematizzazione
Fpart = qE

Innanzitutto si noti che se la forza su una carica `: e

allora la forza su una piastra del condensatore, poich` il campo elettrico e le e cariche sono disposti uniformemente, ` e F = qE = E q = QE

La carica che risiede su ciascuna piastra ` e A l Ora consideriamo una piastra come generatrice del campo, mentre laltra ne subisce gli eetti. Il campo generato da una singola piastra `: e Q = CV = V
r

E=

Q = 2r A2 r

2.4. Matematizzazione Sostituendo risulta: F = QE = Q A Q = V2 r 2 A2 r 2l

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Questa sarebbe anche la forza esercitata sulla membrana se il nostro altoparlante fosse costituito con una sola griglia metallica. Si nota che in tal caso la forza sarebbe proporzionale quadraticamente alla tensione, piuttosto che linearmente. Ci` introdurrebbe una fastidiosa ed indesiderata distorsioo ne armonica, cio` un aumento nel numero e intensit` delle armoniche nel e a segnale audio originale. Venendo al calcolo dellaltoparlante di cui sopra, si pu` ritenere che esso o sia costituito da una coppia di condensatori con il diaframma in comune. Il diaframma quindi risulta sottoposto ad un forza che ` dierenza delle forze e esercitate da ciascun condensatore. Ricordo che le dierenze di potenziale tra le piastre, per costruzione, risultano: V1 = Vp + Vs ; V2 = Vp Vs Da cui, utilizzando i risultati precedenti: F = F1 + F2 = (Vp + Vs )2
r

A A + (Vp Vs )2 r 2 2 2l 2l
r

F = (Vp + Vs )2 (Vp Vs )2 Sviluppando: F = 2Vp Vs A


r 2 l

A 2l2

Essendo Vp costante, F risulta Vs e, per quanto detto prima, ` anche e F (t) Vin (t). A meno della forza esercitata sulla membrana, risulta p(t) Vin (t), come si voleva, eliminando cos` la distorsione armonica. Questo risultato si rivela molto interessante ed esplicativo del fatto che sia utilizzato un sistema a due piastre pi` il diaframma (che in eetti si comporta u come una piastra, a meno del fatto che si deforma apprezzabilmente con la forza).

2.5. Ottime caratteristiche

11

2.5

Ottime caratteristiche

Questo tipo di tecnologia presenta una serie di ottime caratteristiche, soprattutto in termini di qualit` sonora: a linerzia della pellicola ` molto pi` bassa rispetto a quella di un cono e u in cartone, per cui la risposta in frequenza ` pi` regolare, soprattutto e u nelle bande pi` alte; u non sono presenti campi magnetici ad interferire con altri oggetti, ed il campo elettrico rimane quasi totalmente connato allinterno; il ridotto peso e spessore li rendono adatti ad allestimenti con poco spreco di volume, non necessitando neppure di cassa armonica. Tuttavia gli altoparlanti elettrostatici presentano una serie di svantaggi, anche se per la maggior parte risolvibili: la supercie occupata ` grande, per cui sono vantaggiosi solo nellallee stimento a parete; lemissione ` molto direttiva, analogamente ad un dipolo elettrico, per e cui non si rende adatto allimpiego in esterni o con molti uditori; il campo elettrico ` molto intenso e a volte capita che superi il limie te di rottura dielettrica, soprattutto durante la riproduzione di basse frequenze, cosicch` si vericano scariche che rovinano la qualit` del e a suono. Ci` succede, oltre che per lintensit` del campo, per la presenza o a di polvere attirata dalle superci cariche e per lassottigliamento della distanza piastra-diaframma durante il funzionamento. A detta dei maniaci dellalta fedelt`, questa ripaga di tutti gli altri impicci. a

2.6

La grate, minerale conduttivo

La grate ` una delle forme allotropiche del carbonio, insieme al diamante, e ai fullereni, ai nanotubi, ecc. Esso ha una struttura cristallina costituita esclusivamente da carbonio, in piani paralleli occupati dagli atomi disposti ad esagoni adiacenti. I piani sono legati tra loro da forze intermolecolari, dette di Van der Vaals, analogamente alla mica. Libridazione del carbonio nella grate ` di tipo sp2 , per cui ciascun atomo e ` legato agli altri attraverso due legami e un . Gli elettroni appartenenti e

2.6. La grate, minerale conduttivo

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ai legami sono relativamente liberi e si congurano come elettroni di conduzione, analogamente a quanto accade per un metallo. Interessante notare che la conduttivit` ` possibile sono longitudinalmente ai piani e non attraae verso di essi.

Figura 2.4: Struttura cristallina della grate Questa caratteristica della grate ` molto importante nellapplicazione e pratica qui descritta, poich, distribuita sulla supercie del diaframma, lo e rende conduttivo. Questo consente alle cariche di disporsi uniformemente sul diaframma, piuttosto che restare connate sullelettrodo. Difatti nessun materiale conduttivo dimostra caratteristiche di malleabilit` ed elasticit` a a sucienti allimpiego, per il quale si usa appunto un polimero plastico reso conduttivo. Le altre caratteristiche della grate sono (data la scarsa durezza) la capacit` di scrivere, ovviamente, la essibilit` delle lamine e il grande potere a a lubricante.

2.6. La grate, minerale conduttivo

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La grate ` un minerale nativo, appartenente a roccia sedimentaria ore ganogena, in particolare al carbone fossile. La sua formazione avviene per fossilizzazione di grandi masse di vegetali accumulati in una sede. Durante il processo, della durata di svariati milioni di anni, il materiale perde (O, H, N, ecc.) e si arricchisce sempre di pi` in carbonio, formando Torba, Liu gnite, Litantrace, Antracite ed inne Grate. Questultima ` la pi` ricca e u in carbonio e possiede un elevatissimo potere calorico, il cui sfruttamento purtroppo non ` possibile a causa dellaltissima temperatura di avvio della e combustione.

Capitolo 3 Altre tecnologie


Durante la ricerca sullalta qualit` audio, sono stati sviluppati altri metodi a per trasdurre un segnale elettrico in unonda sonora. Uno di questi ` quello ad arco di plasma, che consiste nel generare una e arco elettrico, portando laria nel percorso allo stato ionizzato, in modo da poterla inuenzare con un campo elettrico variabile, col vantaggio che anche laria, possiedendo bassa inerzia, ha ottime e costanti risposte in frequenza. Diversi sono gli altoparlanti a nastro, costituiti da un nastro di materiale molto leggero (ed in eetti n troppo fragile) rivestito con una bobina planare realizzata con materiale conduttivo vaporizzato, sospeso in un campo magnetico molto intenso. Purtroppo gli spazi aperti nella costruzione impediscono di sfruttare al meglio il campo magnetico, risultando in potenze limitate. Inne ` necessario nominare la tecnologia piezoelettrica, molto diusa per e realizzare piccoli diusori, tra cui i buzzer di sveglie, cellulari e orologi (ma anche sirene per antifurti). Essa utilizza la propriet` di un cristallo piezoeleta trico (SiO2 , BaTiO3 ) di ettersi quando percorso da corrente. In questo caso la qualit` ` di gran lunga inferiore alla media, ma non rappresenta lobiettivo ae principale.

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Bibliograa
[Hatch] [Reh] [Penn] [Wiki] [Pat] [Glb] Hatch W., An Overview of Electrostatic Speakers http://www.music.mcgill.ca/~wes/docs/Electrostatic.pdf Rehorst M., How to Make Electrostatic Loudspeakers http://amasci.com/esloud/eslhwto.html University of Pennsylvania, Electric Forces between Charged Plates http://www.physics.upenn.edu/~uglabs/lab manual/electric forces.pdf WikiMedia Foundation, Wikipedia, the free encyclopedia http://www.wikipedia.org The U.S. Patent and Trademark Oce http://www.uspto.gov/patft Palmieri E.L., Parotto M., Il globo terrestre e la sua evoluzione, 2000, Zanichelli, Bologna

A Scritto ed impaginato con LTEX.

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