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LOnu sfida gli inventori per le rinnovabili in Bosnia

Il premio da 26.000 euro andr alla soluzione pi economica per produrre energia domestica: 3.000 famiglie degli angoli pi remoti del Paese ne hanno bisogno. Molti concorsi a premio, storicamente, hanno ispirato invenzioni e imprese fondamentali come, ad esempio: la margarina, il cibo in scatola o la prima traversata dellAtlantico compiuta nel 1927 da Charles Lindberg. Ancora non si sa se il vincitore del concorso indetto venerd dallOnu entrer nella storia, ma certamente si aggiudicher un premio da 26.000 euro e la possibilit di guadagnare un patrimonio con il brevetto dellinvenzione. Allo scopo di aiutare le oltre 3.000 famiglie bosniache che vivono negli angoli pi remoti del Paese, non coperti e irraggiungibili dalla rete elettrica, le Nazioni unite hanno offerto tale somma a chiunque presenti la migliore soluzione economica, basata sullo sfruttamento delle fonti rinnovabili, per la produzione di energia domestica. Ma il potenziale enorme - confessa al quotidiano Dnevni Avaz il coordinatore dellOnu in Bosnia, Yuri Afanasiev - aiuteremo tutte quelle famiglie che non hanno risorse finanziarie sufficienti a mantenere un costoso generatore di energia elettrica. Limpianto che vincer il concorso, infatti, non dovr costare pi di 5.000 euro, le spese di manutenzione e mantenimento dovranno essere basse e la produzione di energia elettrica dovr soddisfare le esigenze di una famiglia media. Il nostro scopo aiutare specialmente gli anziani che vivono nelle zone pi remote della Bosnia. L gli inverni sono durissimi e molti non sopravvivono, aggiunge Afanasiev. Linvenzione che si aggiudicher il premio, molto probabilmente, verr brevettata per essere distribuita in altre zone remote del continente, o anche nei parchi nazionali, dove un impianto del genere pu essere la soluzione definitiva per migliaia di famiglie. Esistono gi dei kit di pannelli solari di dimensione ridotta per il fabbisogno energetico domestico, ma secondo lOnu sono ancora troppo costosi per rappresentare una soluzione ideale al problema specifico. Serve quindi unidea che soddisfi entrambe le esigenze: produzione elettrica sufficiente per affrontare il terribile inverno bosniaco e costi bassi, sia di acquisto che di gestione e manutenzione. Per ora solo 50 famiglie potranno immediatamente

usufruire dellimpianto che otterr il primo posto. Gli Isakovic, che vivono a 12 km dal borgo di Stolac, sulle colline del sud-est della Bosnia, vorrebbero essere tra i fortunati ad ottenere subito limpianto. Labitazione degli Isakovic era stata distrutta durante la guerra in Bosnia del 1992-95, ma marito e moglie si sono dati da fare e in tre anni hanno ricostruito la vecchia casa. La vita, per, durissima in inverno: Siamo come i polli ormai - afferma il capofamiglia, Rizvo Isakovic - andiamo a letto non appena il sole cala, intorno alle sei di pomeriggio. Non si pu continuare a vivere in questo modo. Il piccolo generatore elettrico, donatogli da unorganizzazione non governativa, troppo costoso da mantenere e perci non viene mai usato. Avere lelettricit sarebbe come rinascere, ammette, affranto, Rizvo Isakovic.

Bosnia, insegnanti e poliziotti in piazza contro i tagli


Le due categorie hanno organizzato manifestazioni e proteste in tutta la Republika Srpska contro il nuovo bilancio dellentit che prevede una diminuzione del 10% dei loro stipendi. Migliaia di insegnanti e poliziotti hanno partecipato venerd alle manifestazioni organizzate in tutta la Republika Srpska per protestare contro il taglio del 10% agli stipendi delle due categorie, previsto dalla bozza legislativa sul bilancio dellentit serba per il 2013, approvato dal governo locale e ora allesame del Parlamento. Nella stesura del testo sul bilancio, il governo della Republika Srpska ha dovuto seguire rigidamente le direttive impartite dal Fondo monetario internazionale (Fmi), pena la perdita di un prestito fondamentale per pagare i salari dei dipendenti pubblici bosniaci. Lesecutivo della Republika Srpska ha varato un bilancio improntato principalmente allausterit: 1,3 miliardi di euro di spesa pubblica. Ci comporta la diminuzione della spesa destinata alle retribuzioni del settore pubblico per un valore totale che supera i 28 milioni di euro. Una mossa inaccettabile per i sindacati. I lavoratori faranno qualsiasi cosa per impedire un disastro del genere, ha annunciato venerd a Banja Luka, capitale de facto dellentit serba, il presidente dellassociazione generale dei sindacati, Dusan Jandric. La protesta si distinta dai classici scioperi che paralizzano la

Bosnia: insegnanti e poliziotti si sono astenuti dal lavoro per poco pi di unora. pi che sufficiente per ribadire le nostre ragioni, ha urlato Jandric, dinanzi a una folla di 5.000 manifestanti che riempiva ogni angolo della piazza principale di Banja Luka. Il primo ministro dellesecutivo serbo bosniaco, Aleksandar Dzombic, ha ribadito che il governo non indietregger sulla manovra economica: Il prestito del Fmi troppo importante per cedere, afferma il premier. Ne parla il quotidiano Oslobodenje, ricordando che in Bosnia la retribuzione media di insegnanti e poliziotti varia dai 400 ai 500 euro.

Macedonia, il pericoloso connubio tra politica e ultras


Gli hooligan del Paese molte volte sono stati protetti dai partiti e la violenza negli stadi ormai fa tuttuno con lanimosit etnica e politica. In Macedonia il legame tra calcio e potere politico fortissimo, cos come in tutti gli Stati dellex Jugoslavia. Il sito internet Balkan Insight pubblica un lungo reportage che analizza a fondo la situazione della violenza negli stadi macedoni, prodotta anche dalle mostruose tensioni etniche che caratterizzano il Paese. Si parte da due ragazzini, di 17 anni ma dal passato pieno di violenza. Nikola e Blerim appartengono a due tifoserie opposte, antagoniste, che si recano allo stadio con coltelli e bastoni pi per picchiarsi tra loro che per sostenere la propria strada. una guerra - ammette Blerim - difendiamo la nostra identit nazionale con il sangue. Blerim appartiene al gruppo degli Sverceri, di etnia albanese, mentre Nikola membro dei Komiti, gruppo ultras di maggioranza macedone. Per individuare il motivo per il quale il potere politico legato a doppio filo con gli ultras, bisogna tornare indietro nel tempo e pi precisamente negli anni 90. Allepoca inizi il percorso di disgregazione della Yugoslavia e sugli spalti degli stadi molto gruppo si organizzarono in milizie paramilitari. Fu cos che nacque la terribile milizia delle Tigri, formata dai seguaci della Stella rossa guidati da Zeljko Raznatovic, conosciuto come Arkan. I capi di allora sono o in prigione o sottoterra. Ma le nuove leve sembrano

voler raccogliere la lezione dei propri mentori, sfondando nellambito sociale e politico. Il governo macedone infatti formato da membri di partiti nazionalisti che si differenziano per origine etnica con un forte bilanciamento elettorale. Le dispute politiche spesso e volentieri sfociano in scontri degli di una curva con conseguenze gravissime dal punto di vista sociale. La Macedonia divisa tra albanesi, rappresentanti un quarto della popolazione, e macedoni. Il Paese fu ad un passo dalla guerra oltre dieci anni fa e la pace siglata nel 2001 ha dato agli albanesi unautonomia prima sconosciuta, con tanto di responsabilit di governo. Ma se ai piani alti le cose sembrano risolte, non si pu dire la stessa cosa nella base, nella vita di tutti i giorni, nella realt. Secondo molti macedoni gli albanesi hanno preso pi di quanto non spettasse loro mentre gli avversari sostengono che vi sia stata una specie di discriminazione nei loro confronti. La retorica dello scontro ha portato cos ai conflitti sugli spalti, primo banco di prova per verificare la tenuta della pace passata. Secondo il nucleo investigativo dei Balcani, poi, i politici sono legati a doppio filo con i responsabili delle curve anche se mancano sia ammissioni sia prove. In Macedonia, a differenza di quanto accade nel resto dEuropa, gli Hooligans non vengono osteggiati bens riescono grazie alle loro azioni a ritagliarsi uno spazio nella societ. Un leader 22enne della curva del FK Shkendija di Tetovo chiaro: le porte del governo locale per noi sono sempre aperte, cos come quelle dei partiti. Lo stesso ragazzo, nonostante abbia alle spalle un passato fatto di denunce, violenze ed aggressioni di vario genere, ha confermato che in totale avr passato in galera meno di dieci giorni. Lazar Nanev, giudice esperto della questione hooligans, sostiene quanto sia difficile provare il rapporto tra politica ed ultras ma a volte capita che vi siano degli endorsment diretti giusto nella speranza di ottenere qualche privilegio. Ivan Anastasovski, accademico e gi membro della federazione calcistica macedone ha confermato che ai partiti serve mantenere buoni rapporti con i tifosi in quanto rappresentano un bacino fondamentale di voti e sostegno in occasione delle elezioni. Per il favore poi vengono premiati con posti nella pubblica amministrazione o ruoli di prestigio.

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