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Paraguay: un golpe pianificato da tempo

Pablo Stefanoni
(trad. Giulia Di Fiore)

Un Parlamento in mano ai vecchi partiti oligarchici, un Potere Giudiziario funzionale al capitalismo mafioso e un Presidente debole, che per ha posto fine a sei decadi di dominio colorado [ndr Partido Colorado], il piano di un golpe di Stato soft, dello stile di quello che in Honduras tolse il potere a Manuel Zelaya nel 2009, era da anni in attesa del momento giusto. E giusto alla fine del 2009 a un anno dallelezione di Fernando Lugo- si cominci a parlare di un giudizio politico da parte del Congresso, nel quale il Presidente non ha quasi rappresentanza, con la complicit del vicepresidente Federico Franco, del Partido Liberal Radical Autntico [Partito Radicale Autentico]. Allepoca scrivemmo un articolo Paraguay: una nuova Honduras? (www.rebelion.org/noticia.php?id=94901)- nel quale dicevamo: probabile che la destra paraguayana abbia appreso dai gorilla honduregni che non sta bene prelevare Lugo in pigiama, allalba, e spedirlo in qualche paese vicino in un aereo pirata, ma questo non la condurr necessariamente a lasciar perdere le sue ambizioni destrabilizzatrici semmai, semplicemente, ad essere pi cauta. La politica lughista del Mbytetpe poncho juricha (porsi al centro, come il buco per la testa in un poncho) non ha scacciato i fantasmi che la borghesia paraguayana si fa sulla transizione del Paraguay verso il comunismo di Chvez, Evo e Correa. In questo frangente, la motivazione con la quale la destra bas la richiesta di giudizio politico era tragicomica: che Lugo avesse affermato che i ricchi si oppongono al processo di cambiamento. Lugo disse esattamente: Quelli che vogliono veramente cambiare il paese sono quelli che non hanno conti in banca, sono quelli che non troviamo tutti i giorni sulle pagine dei quotidianiQuelli che voglion continuare a guardare al passato nei loro privilegi in difesa delle proprie casse di risparmio nelle banche internazionali, loro non vogliono cambiare. Discorso inoffensivo? Pu essere, ma non in Paraguay. Le reazioni furono insolite: lex candidato alle presidenziali Pedro Fadul, del partito Patria Querida [Patira Amata], boll come criminale il contenuto del messaggio di Lugo per via del suo carattere confrontazionale, che danneggia lanimo e lo spirito. Curiosa, in alcuni casi, la capacit dindignazione dello spirito di unlite che convisse senza la minima

indignazione con le peggiori diseguaglianze del continente. Dal canto suo, Carlos Redil commentava Lugo ha fatto un discorso incendiario incentivando la lotta di classe e lopposizione non poteva rimanere in silenzio. Redil credeva, per ora, che non sussistessero le condizioni per un giudizio politico. Per ora. In quel momento di venne a sapere dellesistenza di una mail del vincitore cileno Eduardo Avils, residente in Paraguay da pi di 30 anni, nella quale chiedeva il contributo ai suoi colleghi imprenditori per comprare larmamento, formare squadroni ed identificare e liquidare comunisti. venuta lora di mettersi i pantaloni larghi. Quanto ancora dobbiamo aspettare per combattere questi comunisti figli di puttana, che voglion distruggere il nostro amato Paraguay, come fecero gli allendisti in Cile diceva. Lanticomunismo moneta corrente in Paraguay. Il dittatore Stroessner disse che il suo paese era il pi anticomunista del mondo assieme a Taiwan, uno dei suoi principali alleati. Gli affari politici ed economici- tra le due nazioni sono ben documentati nellappassionante libro Il Paraguay di Stroessner, di Rogelio Garca Lupo, che contiene una lunga collezione di aneddoti sanguinolenti delle decadi in cui era al potere il dittatore. Qualsiasi riforma sociale, per minima che sia, attiva lanticomunismo latente di una delle pi tradizionaliste oligarchie della regione. Fare un semplice catasto delle propriet agricole per non parlare di una riforma agraria- gi una misura rivoluzionaria in Paraguay, dove proprietari terrieri nativi e brasiguayos (figli di brasileni nati in Paraguay) controllano le loro haciendas sulla punta del fucile. Il momento di fare il colpo di Stato arriv dopo il massacro di 17 agricoltori e poliziotti lo scorso 15 Giugno. Il constante confronto e lotta di classi sociali, che come risultato finale ha portato al massacro fra compatrioti, un fatto inedito negli annali della storia dalla nostra indipendenza sino a questa data, in tempo di pace diceva una parte delle accuse per il giudizio politico espresso che intende, sollevando il Presidende, restaurare il vecchio ordine appena eroso dalla gestione di Lugo.

Disponibile allinidirizzo: www.paginasiete.bo

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