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Participio presente

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Ha significato attivo ed esprime la contemporaneit rispetto al verbo reggente, con tutti i verbi (transitivi/intransitivi, attivi/deponenti). Si compone del tema del presente, con l'aggiunta del suffisso -nt- e delle uscite degli aggettivi della seconda classe: uscir quindi in -ans, -antis per la prima coniugazione, -ens, -entis per la seconda e terza coniugazione, -iens, -ientis per la quarta coniugazione. Si declina dunque come un aggettivo della seconda classe a una sola uscita. All'ablativo singolare presenta la doppia uscita, in -e ed in -i: la prima (caratteristica della declinazione nominale) si usa quando il participio usato come verbo (ad esempio nell'ablativo assoluto) o sostantivato; la seconda (caratteristica della declinazione aggettivale) si usa quando il participio ha funzione di aggettivo. Per fornire uno schema di coniugazione ed elencare i suoi significati useremo come esempio il participio presente di laudo, "lodare", laudans, -ntis (tutti gli esempi sono alla terza persona singolare ma ovviamente il participio si pu riferire a ciascuna delle sei persone).

Maschile/Femminile singolare laudans laudantis

Neutro singolare Maschile/Femminile plurale Neutro plurale laudans laudantes laudantium laudantia laudantium

laudantis

audanti laudanti laudantibus laudantibus audantem laudans laudantes laudantia laudans laudans laudantes laudantia laudante (-i) laudante (-i) laudantibus laudantibus
Si rende in italiano nel seguente modo: Se il participio si trova in nominativo (sing. o plur.) si rende con il Gerundio semplice italiano. Se si trova in un altro caso si traduce con una proposizionerelativa (Che...) oppure una temporale, causale, etc... 1.Colui che loda/lodava; 2.Che loda/lodava; 3.Il lodante; 4.Lodando; 5.Mentre loda/lodava; 6.Quando loda/lodava; 7.Poich loda/lodava; 8.Se loda/lodava/lodasse; 9.Sebbene lodi/lodasse; 10.Affinch lodi/lodasse (raro).

Participio perfetto
Una delle differenze pi vistose fra il participio perfetto latino ed il participio passato italiano che quello italiano pu avere pi valori: passivo, ma anche attivo; anteriore, ma anche contemporaneo. Prendiamo ad esempio il verbo prendere: preso pu significare tanto "che stato preso/essendo stato preso", quanto "che preso/essendo preso" (come se fosse un participio presente passivo). Oppure il verbo "venire", che in italiano ha il participio passato "venuto", che significa "che venuto/essendo venuto" mentre in latino lo stesso verbo, in quanto intransitivo attivo, manca, come sappiamo, del participio perfetto. In tali casi, non potendo ricorrere ad un participio, il latino ricorre alle proposizioni equivalenti: relativa (quando il participio ha valore attributivo o predicativo), temporale, causale ecc. la stessa cosa accade con le espressioni italiane "suddetto, sopracitato": in latino non si usa il participio, ma una proposizione relativa (quem antea diximus ecc.).

Esprime anteriorit,ha valore passivo ed formato dal tema del supino cui si aggiungono le terminazioni -us, -a, -um: si declina come un aggettivo della prima classe. Forniamo uno schema di declinazione utilizzando il participio perfetto di laudo, "lodare", laudatus, -a, -um.

Maschile singolare

Femminile singolare

Neutro singolare

Maschile plurale

Femminile plurale

Neutro plurale

laudatus laudata laudatum laudati laudatae laudata audati laudatae laudati laudatorum laudatarum laudatorum laudato laudatae laudato laudatis laudatis laudatis laudatum laudatam laudatum laudatos laudatas laudata laudate laudata laudatum laudati laudatae laudata audato laudata laudato laudatis laudatis laudatis

A questo punto occorre distinguere fra i verbi attivi e deponenti, transitivi e intransitivi per precisare il valore attivo o passivo del participio perfetto. Distingueremo dunque quattro tipi di verbo, e per ciascun tipo esamineremo la presenza o meno del participio perfetto, e il suo valore per quanto riguarda la diatesi. Verbo transitivo attivo (laudo, "lodare"). Ha il participio perfetto con valore passivo (laudatus, -a, -um). 1.Lodato; 2.Il lodato; 3.Essendo stato lodato; 4.Colui che /era stato lodato; 5.Che /era stato lodato;

6.Quando /era stato lodato; 7.Poich /era stato lodato; 8.Se /era/fosse stato lodato; 9.Sebbene sia/fosse stato lodato.

Verbo intransitivo attivo (venio, "venire"). Non ha il participio perfetto, tranne nei tempi derivati dal perfetto per formare la forma passiva impersonale (ventum est, "si venne").

Verbo deponente transitivo (hortor, "esortare"). Ha il participio perfetto con valore attivo (hortatus, -a, -um). 1.Colui ha/aveva esortato; 2.Che ha/aveva esortato; 3.Esortato (solo come participio congiunto); 4.Avendo esortato; 5.Quando ha/aveva esortato; 6.Poich ha/aveva esortato; 7.Se ha/aveva/avesse esortato; 8.Sebbene abbia/avesse esortato. Verbo deponente intransitivo (proficiscor, "partire"). Ha il participio perfetto con valore attivo (profectus, -a, -um). 1.Colui che /era partito; 2.Che /era partito; 3.Partito; 4.Essendo partito; 5.Quando /era partito; 6.Poich /era partito; 7.Se /era/fosse partito; 8.Sebbene sia/fosse partito.

Participio futuro
Esprime la posteriorit rispetto al verbo reggente, ha valore attivo e quindi presente nella coniugazione di tutti i verbi, eccetto i verbi difettivi di supino. Si forma dal tema del supino con il suffisso -urus, -a, -um e si declina dunque come un aggettivo della I classe. Per fornire uno schema di coniugazione ed elencare i suoi significati useremo come esempio il participio futuro di laudo, "lodare", laudaturus, -a, -um (tutti gli esempi sono alla terza persona singolare ma ovviamente il participio si pu riferire a ciascuna delle sei persone).

Maschile singolare

Femminile singolare

Neutro singolare

Maschile plurale

Femminile plurale

Neutro plural

laudaturus laudatura laudaturum laudaturi laudaturae laudatura

laudaturi laudaturae laudaturi laudaturorum laudaturarum laudaturorum laudaturo laudaturae laudaturo laudaturis laudaturis laudaturis laudaturum laudaturam laudaturum laudaturos laudaturas laudatura laudature laudatura laudaturum laudaturi laudaturae laudatura audaturo laudatura laudaturo laudaturis laudaturis laudaturis

Si rende in italiano nel seguente modo: Pi utilizzati. 1.Colui che loder/sta per lodare/stava per lodare; 2.Che loder/sta per lodare/stava per lodare; Altri. 1.Disposto/pronto a lodare; 2.Stando per lodare; 3.Quando loder/sta per lodare/stava per lodare; 4.Poich loder/sta per lodare/stava per lodare; 5.Se loder/sta per lodare/stava per lodare; 6.Sebbene loder/stia per lodare/stesse per lodare; 7.Affinch lodi/lodasse.

Perifrastica attiva
Nella grammatica latina, si chiama perifrastica attiva o (coniugazione perifrastica attiva) un costrutto costituito dal participio futuro accompagnato dal verbo sum. Tanto il participio futuro quanto il verbo sum concordano con il soggetto: il primo, in quanto aggettivo verbale, in genere, numero e caso; il secondo in persona e numero. una perifrasi che esprime l'imminenza di un'azione, l'intenzione di fare qualcosa e la predestinazione a compierla, vale a dire tutte quelle sfumature che sussistono in italiano con le circonlocuzioni sto per, mi accingo a, sono sul punto di, ho intenzione di, sono destinato a, sono in procinto di, ecc. Hanno la perifrastica attiva tutti i verbi, attivi e deponenti, purch forniti di participio futuro (sempre attivo).

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