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Il CRITICISMO lesame critico della ragione che giudichi quali sono le sue possibilit e la legittimit delle sue pretese.

. CRITICA DELLA RAGION PURA RIVOLUZIONE COPERNICANA: non il soggetto a gravitare intorno alla natura ma la natura a gravitare intorno allIo. Ogni nostra affermazione espressa nella forma logica del giudizio. GIUDIZI ANALITICI giudizi in cui nel predicato si dice qualcosa che era gi implicito nel soggetto e che viene tratto per analisi. GIUDIZI SINTETICI giudizi nei quali il predicato aggiunge qualcosa di nuovo alla definizione del soggetto. La scienza per esistere dovrebbe presupporre lesistenza di giudizi sintetici
a priori, che diano dunque un carattere estensivo e universale alla conoscenza umana. Laffermazione che 7+ 4 = 11 un giudizio sintetico a priori. MATEMATICA E FISICA SONO SCIENZE PERCH FONDATE SU GIUDIZI SINTETICI A PRIORI.

Il CONTENUTO della conoscenza rappresentato dagli elementi che lesperienza ci fornisce: dunque a posteriori. La FORMA risiede invece nelle forme a priori dellIo. Dalla sintesi tra contenuto e forma scaturisce la sintesi a priori. REALT FENOMENICA (fenomeno = ci che appare), oggetto del sapere scientifico REALT IN S (noumeno= cosa pensata), inconoscibile anche se pensabile, poich in noi ne esistono rappresentazioni. Le tre facolt fondamentali nellattivit teoretica dellIo sono: - la sensibilit estetica trascendentale - lintelletto analitica trascendentale - la ragione dialettica trascendentale NellESTETICA TRASCENDENTALE (aistesis = sensibilit) Kant cerca le forme a priori della conoscenza sensibile. Lo spazio e il tempo sono le forme a priori della sensibilit in genere, il tempo costituisce lunica forma a priori della sensibilit interna.

NellANALITICA TRASCENDENTALE Kant ricerca i concetti. LINTELLETTO la facolt per mezzo della quale, attraverso una elaborazione delle intuizioni (che dobbiamo alla conoscenza sensibile), perveniamo a dei concetti a successivamente alla formulazione di giudizi. Conoscere mediante concetti GIUDICARE. I giudizi intellettivi possono essere suddivisi in 4 classi fondamentali:
- giudizi di qualit [attribuendo al soggetto una particolare qualit (es.: i corpi sono pesanti)] - giudizi di quantit [determinando quantitativamente il soggetto in relazione al predicato] - giudizi di relazione [indicando un modo dessere del soggetto (es.: le nuvole sono causa della pioggia)] - giudizi di modalit [indicando un modo dessere del soggetto (es.: Tizio malato)].

Ciascuna delle quattro classi tripartita. I giudizi dunque sono ridotti a 12 tipi fondamentali: TALI FORME A PRIORI DELLINTELLETTO KANT LE CHIAMA CATEGORIE, CHE DUNQUE SARANNO ANCHESSE 12: A QUESTI GIUDIZI DEVONO CORRISPONDERE NELLINTELLETTO ALTRETTANTE FORME A PRIORI,
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- categorie di qualit: affermazione, negazione, limitazione - categorie di quantit: unit, molteplicit, totalit - categorie di relazione: sostanza e accidente, causa ed effetto, relazione reciproca - categorie di modalit: possibilit e impossibilit, esistenza e non esistenza, necessit e causalit. Lintelletto applica le categorie ai fenomeni, formulando dei giudizi. Le categorie ordinano i fenomeni, ma rinviano a loro volta a ununit originaria, principio sintetico del tutto. Questa unit (o APPERCEZIONE TRASCENDENTALE o IO PENSO), percezione autocosciente che deve accompagnare tutte le rappresentazioni.
La DEDUZIONE TRASCENDENTALE la spiegazione del come le categorie si possano riferire ad oggetti. Lintelletto crea, attraverso lIMMAGINAZIONE PRODUTTIVA lo SCHEMA TRASCENDENTALE, che costituisce limmagine sensibile delle categoria. Questo schema trascendentale Kant lo individua nel tempo.

La DIALETTICA TRASCENDENTALE esamina la RAGIONE (in senso proprio, non generale), che tende ad andare oltre lesperienza, passando nel mondo della METAFISICA. LA RAGIONE ASPIRA AD UNA SINTESI TOTALE DELLA REALT ATTRAVERSO TRE IDEE: LIDEA DI MONDO, DI ANIMA E DI DIO. Kant dimostra che una COSMOLOGIA RAZIONALE non possibile, cadendo in 4 ANTINOMIE, cio nella possibilit di dimostrare rigorosamente una tesi e il suo contrario.
La PSICOLOGIA RAZIONALE quella parte della metafisica che contiene la dottrina dellanima come soggetto spirituale e immortale. La psicologia non ci autorizza a trasformare la distinzione tra fenomeni corporei e fenomeni spirituali in distinzione tra due sostanze; dunque, impossibile dimostrare lanima come sostanza. La TEOLOGIA RAZIONALE quella parte della metafisica che vuole dimostrare lesistenza di Dio razionalmente. Per quanto riguarda la teologia Kant dimostra linsufficienza delle prove fornite sullesistenza di Dio, riducendole a tre: - Prova ontologica - Prova cosmologica - Prova fisico-teologica

LA METAFISICA, AL CONTRARIO DELLA MATEMATICA E DELLA FISICA, NON UNA SCIENZA.


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LA CRITICA DELLA RAGION PRATICA: IL MONDO MORALE LA LEGGE MORALE, PER AVERE VALORE UNIVERSALE E NECESSARIO, DEVE ESSERE PURA, INTERAMENTE A PRIORI, CIO NON RICAVATA DALLA ESPERIENZA. Solo le azioni conformi al dovere e compiute per dovere hanno pieno valore morale. Ogni azione preceduta da un comando, ovvero da un IMPERATIVO DELLA VOLONT (principi pratici che hanno validit oggettiva, per tutti). IMPERATIVO IPOTETICO lazione comandata non considerata nella nostra volont come necessaria in se stessa, ma solo quale mezzo per il conseguimento di uno scopo. IMPERATIVO CATEGORICO quando lazione comandata considerata dalla volont necessaria per se stessa, di una necessit assoluta e razionale, indipendentemente dal conseguimento di qualsiasi fine particolare (non uccidere). GLI IMPERATIVI CATEGORICI SI RISOLVONO IN VERE NORME MORALI.
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Limperativo categorico si pu esprimere con una legge esclusivamente formale, una legge cio che prescriva come la volont debba atteggiarsi, non quali singoli atti debba compiere.
FORMULE DELLIMPERATIVO CATEGORICO 1) Agisci in modo che la massima delle tue azioni possa divenire norma universale. 2) Considera lumanit, sia in te come negli altri, sempre come un fine e mai come un mezzo. 3) Dobbiamo considerare la nostra volont come essa stessa istitutrice di una legislazione universale.

LIO IL LEGISLATORE DEL MONDO. La libert del volere umano, limmortalit dellanima, lesistenza di Dio, sebbene indimostrabili, debbono essere postulati, cio presupposti, per unesigenza di carattere morale. Essi sono dei postulati della ragion pratica. POSTULATI DELLA RAGION PRATICA 1) La libert del volere 2) Limmortalit dellanima 3) Lesistenza di Dio I POSTULATI DELLA RAGION PRATICA ESPRIMONO UN CONOSCERE MERAMENTE ANALOGICO N POTRANNO MAI CONVERTIRSI IN UN VERO E PROPRIO SAPERE.
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LA CRITICA DEL GIUDIZIO Kant teorizza lesistenza di un fondamento dellunit tra il soprasensibile che sta a fondamento della natura e quello che il concetto della libert contiene praticamente. Tale fondamento non oggetto di conoscenza e viene colto dalla facolt del GIUDIZIO. Giudicare significa sussumere il particolare sotto luniversale, ovvero facolt di pensare il particolare come contenuto nelluniversale. I GIUDIZI INTELLETTIVI (o DETERMINANTI) sono il risultato dellapplicazione delluniversale (categorie) al particolare (rappresentazioni sensibili). I GIUDIZI RIFLETTENTI sono espressione del sentimento, il quale, senza partire da a priori universali, si muove dal particolare nel quale aspira a cogliere valori universali.

Esistono allora due tipi di giudizi riflettenti: Il GIUDIZIO TELEOLOGICO (telos = fine) si risolve nel riconoscimento dellesistenza di una finalit nella natura (finalit materiale, oggettiva, di tipo interno), che non poteva essere affermata attraverso lintelletto. Vi sono fenomeni naturali (come gli organismi) che non solo si lasciano pensare secondo il concetti di fine, ma esigono di essere pensati come se avessero una finalit interna Il GIUDIZIO ESTETICO (o di gusto) si fonda sullammissione kantiana del sentimento come facolt autonoma di cui possibile fare la critica, ravvisando il principio a priori di quel sentimento in quella finalit della natura che consente di pensare laccordo fra natura e libert. Il bello, per Kant, pi che essere una propriet delle cose, legato ad un particolare sentimento suscitato dallaccordo della forma delloggetto con il libero gioco delle nostre facolt conoscitive.

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