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Guerra del Peloponneso: origini e prima fase (431-421 a.C.

) La pace trentennale stipulata nel 445 fra Sparta e Atene viene interrotta nel 431 da un nuovo conflitto, noto come Seconda guerra del Peloponneso ma esteso in realt a gran parte del mondo greco. Causa della guerra fu innanzi tutto la politica aggressiva di Pericle, che provoc il risentimento delle stesse citt appartenenti alla Lega di Delo. In questatmosfera di tensione e di sospetti reciproci, Pericle si convinse che la guerra fosse inevitabile. Egli inizi pertanto una serie di provocazioni contro Corinto e Mgara, alleate di Sparta. Dopo aver tentato una soluzione diplomatica, Sparta dichiar guerra. Atene era superiore sul mare, Sparta prevaleva nelle forze terrestri. Nei primi due anni di guerra i Lacedemoni invasero ripetutamente lAttica. Gli Ateniesi, a loro volta, devastarono le coste del Peloponneso. Nel complesso, dunque, la situazione risultava equilibrata. Nel 430 dilaga per in Atene il contagio della peste, e lo stesso Pericle ne mor. Nuovi leader della citt diventano allora Cleone (che guida il partito democratico, favorevole a continuare la guerra) e Nicia (capo del partito conservatore, che vorrebbe porre fine alla guerra). La guerra ebbe come conseguenza, allora, anche lo scoppio di guerre civili allinterno delle singole citt fra i democratici filoateniesi e gli aristocratici filospartani. Le sorti della guerra rimangono incerte sino al 426. Sparta sembr per sul punto di prevalere negli anni successivi, quando il suo geniale condottiero Brsida condusse una spedizione militare nella penisola calcidica. Nellinverno 424-423, infatti, la Calcidica era quasi per intero controllata dagli Spartani. Nel 422 Cleone e Brsida persero entrambi la vita e si giunse pertanto alla stipulazione della pace di Nicia (cos detta per la parte che vi svolse il leader dei conservatori), che sostanzialmente impegnava Spartani e Ateniesi alla reciproca restituzione dei territori conquistati durante la guerra. Le citt della Calcidica, per, anche dopo essere state sgomberate dai presidi lacedemoni, si rifiutarono di consegnarsi ad Atene. Spedizione contro Siracusa (415-413 a. C) Morto Cleone, la guida del partito democratico pass ad Alcibiade, allevato nella casa di Pericle (suo parente) e cresciuto in un ambiente aperto alle pi alte idee. Eccellente per doti fisiche e intellettuali, Alcibiade aveva tutte le qualit necessarie

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per conquistare la simpatia dei concittadini. Nellinverno 416-415 lEcclesia, convinta dallabilit oratoria di Alcibiade, decise di accogliere le richieste daiuto che giungono dalla siciliana Segesta, minacciata dalle alleate siciliane di Sparta. La pace di compromesso pattuita da Nicia venne pertanto interrotta dopo un solo quinquennio. Quando le truppe ateniesi stavano per avere la meglio, in aiuto dei Siracusani giunsero truppe spartane. Malgrado larrivo di rinforzi, gli Ateniesi furono sconfitti e i loro strateghi uccisi. Lesercito e la flotta andarono interamente perdute. Fine dellimpero ateniese (413-404 a.C.) Malgrado alcuni successi negli anni seguenti (in particolare la vittoria di Arginuse), la sorte di Atene fu segnata dallalleanza tra Spartani e Persiani. Ciro, figlio di Dario II, offr agli Spartani i mezzi per costruire una potente flotta. Nel 404 Atene fu presa e costretta alla resa. Le Grandi mura furono abbattute e la flotta consegnata agli Spartani. Atene: scuola dellEllade o citt tiranna In un celebre discorso, Pericle aveva affermato che Atene era una democrazia perch si governava a vantaggio non dei pochi ma della maggioranza. Secondo Pericle, Atene era superiore anche nella guerra e amava il bello con semplicit, amiamo il sapere senza mollezza. Egli, dunque, affermava che Atene era la scuola dellEllade. In realt, per, la citt, dopo la vittoria contro i Persiani, non aveva voluto alleati, ma sudditi, non unautentica confederazione ma un impero fondato sulla pura forza. Atene significa progresso, cultura, democrazia, ma anche guerra permanente di sopraffazione; Sparta significa pace e rispetto dei trattati, ma anche stasi, provincialismo, e rigida conservazione dei privilegi oligarchici. I problemi della pace La resa del 404 a.C. segn la fine di Atene, ma intanto la pirateria dilagava nei mari, perch le acque dellEgeo non erano pi sorvegliate dalle potenti flotte ateniesi. Sparta, che a suo tempo aveva dichiarato di battersi contro Atene in difesa della libert di tutte le citt, tendeva invece a sostituire col proprio dominio limperialismo della rivale sconfitta. Legemonia spartana risultava perci anche pi odiosa e intollerabile, perch sidentificava con regimi retti da una minoranza dindividui (loligarchia). Basti ricordare le vicende accadute appunto in Atene. Subito dopo la resa, Sparta impose alla citt un governo provvisorio di trenta membri, che si abbandonarono a ogni crimine (e furono ricordati come i Trenta tiranni). Ben presto per molti
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ateniesi che si erano rifugiati in altre citt, rientrarono vittoriosi in Atene e, scacciati collappoggio del popolo i Trenta Tiranni, restaurarono le istituzioni democratiche. Restaurata democrazia, fu celebrato un processo contro il grande filosofo Socrate, condannato a morte. Egli insegnava a pensare con la propria testa, in maniera critica. Agli esponenti della democrazia ateniese questo atteggiamento anticonformistico sembr pericoloso. Socrate fu accusato cos di corrompere la giovent e di introdurre nuove divinit. Persiani, Lacedemoni, Ateniesi, Tebani Gli Spartani, morto il loro alleato in Persia, Ciro, ripresero la guerra e liberarono le coste dellAsia Minore. Ma il re persiano, Artaserse, facendo leva sullanimosit di Atene, Tebe, Argo e Corinto, strinse con queste citt unalleanza antispartana; e la virtuale minaccia costrinse i Lacedemoni a richiamare in Grecia le milizie inviate in Asia Minore. Atene intanto, ricostruite le Lunghe Mura grazie ai finanziamenti persiani, recuperava almeno in piccola parte lantica potenza navale. La ripresa di Atene indusse per Artaserse a rinnovare lamicizia con Sparta per ristabilire lequilibrio a proprio esclusivo vantaggio. Egli impose infine alle citt greche di non allearsi pi tra loro. Con questa perentoria imposizione, giustamente chiamata Pace del Re, il monarca persiano scioglieva tutte le leghe elleniche e saffermava come arbitro supremo delle questioni riguardanti il mondo greco. Sparta fu delegata a far eseguire in Grecia gli ordini del Gran Re. Nel 379 i fuorusciti democratici tebani, guidati da Epaminonda, riuscirono a rientrare nella loro patria, scacciandone il governo oligarchico e la guarnigione spartana. Tebe ottenne lalleanza di Atene e nacque una Lega beotica. Nel 371 gli Spartani furono sconfitti dal Battaglione Sacro, costituito da 300 combattenti scelti, mantenuti a spese pubbliche in continuo allenamento, presso Leuttra. Egemonia tebana Le citt sottomesse a Sparta, appoggiate da Tebe, conquistano la loro libert, unendosi nella Lega accadica. Si afferma, dunque, legemonia tebana sulla Grecia, che fu peggiore di quella spartana, perch incapace di imporre ordine. Epaminonda, fatta costruire una potente flotta, mira a impadronirsi delle vie di comunicazione col Mar Nero. Malgrado i molti successi, legemonia tebana fu comunque fragile e artificiosa, perch reggeva solo grazie a continui interventi militari. Nel luglio del 362, sotto le mura di Mantinea, avvenne lo scontro decisivo fra la Lega beotica e la coalizione guidata da Sparta e da Atene. Epaminonda cadde trafitto a morte da un giavellotto. La Grecia usciva dal decennio di predominio tebano debole e disgregata.
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