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Giovanni Pascoli

DECADENTISMO movimento culturale che si espresse soprattutto in campo artistico dallinizio degli anni 80 fino alla prima guerra mondiale intuizione no razionalit POSITIVISMO sta a ILLUMINISMO come DECADENTISMO sta a ROMANTICISMO VARIE TENDENZE NEL DECADENTISMO: Simbolismo (1857) Estetismo Superomismo Dandismo Simbolismo insieme delle opere che hanno un interesse per la capacit evocativa della poesia e per lelaborazione di un personale sistema simbolico. Occorre unarte ideista, simbolista, sintettica, decorativa e soggettiva. Autori di riferimento francesi: Boudelaire, Rimbaud, Verlaine Autori di riferimento italiani: DAnnunzio, Pascoli Estetismo in origine faceva riferimento ai sensi poi viene scelto come tendenza verso il bello; culto dellarte per larte. Autori di riferimento: DAnnunzio, Oscar Wilde Superomismo un uomo che va oltre luomo presente e con la potenza vuole vincere la vita infinita sulla limitazione della ragione e delletica. Dandismo ricerca del piacere sia nellarte che nella vita non curandosi di alcun aspetto morale; la vita tesa tutta alla bellezza.

PASCOLI:
1855: nasce a San Mauro di romagna; il quarto di dieci fratelli. 1867: gli viene ucciso il padre a colpi di fucile da due sicari. 1868: muoiono la sorella maggiore Margherita, e la madre. 1871-73: inizia a frequentare il liceo a Rimini. 1891: esce la prima edizione di Myricae con soli 22 componimenti. 1897: sulla rivista Il Marzocco vengono pubblicati i primi capitoli del Fanciullino, in una redazione parzialmente diversa da quella completa pubblicata nel 1903. 1903: pubblica i Canti di Castelvecchio. 1905: riceve la nomina alla cattedra di letteratura italiana allUniversit di Bologna. 1911: pubblica i Poemi Italici; Pascoli tiene un discorso in onore delle vittime italiane in Libia (La grande proletaria si mossa). 1912: muore a Bologna.

POETICA: Caratteri Principali; - Nella poetica di Pascoli ha un ruolo centrale il saggio intitolato Il fanciullino - Linfanzia per Pascoli un momento intatto, non toccato dal male e immune dalla sofferenza a cui si ritorna nella memoria come a un paradiso perduto - Il poeta coincide con il fanciullo che in ognuno di noi; poeta chi sa ascoltare e si fa guidare da quel fanciullino che in lui - Il compito del poeta quello di scoprire nelle cose le somiglianze e le relazioni pi ingegnose - La poesia non si inventa ma la scopre il fanciullo tramite il vedere e ludire potendo anche cogliere quel particolare in cui egli vede racchiusa la poesia - La poetica di Pascoli si allontana dal tradizionale uso della retorica perch il fanciullino ingenuo non pu essere un retore; nonostante ci il poeta in grado di dire la parola che tutti hanno nel cuore e in cui tutti si riconoscono SOGGETTI POETICI: la campagna con le sue fatiche, le figure dimesse, gli attrezzi da lavoro, ecc. Il testo di riferimento: (E dentro noi un fanciullino) Caratteristica del fanciullo: serena meraviglia Pascoli si rif a Celes Tebano (interlocutore di Socrate nel dialogo di Platone il fedone) il quale ipotozza che ci sia in tutti un fanciullino che ha paura della morte Quando siamo piccoli il fanciullino che in noi non si riconosce Pascoli associa il macrocosmo al microcosmo

TEMI DELLE POESIE


- natura - timore e paura nei confronti della natura - il nido (la famiglia) - il lutto - la memoria - il dolore

MYRICAE (1891)
Myricae = tamerici linguaggio delle umili cose della vita quotidiana Uso del latino per 2 motivi: - per la formazione classica di Pascoli - per luso, allinterno del testo, di argomenti appartenenti alla botanica che era in latino (esaltazione della scienza) poesia che tratta temi modesti e quotidiani, legati ai ritmi delle stagioni e dei lavori nei campi IMPRESSIONISMO LIRICO con la poesia non si vuole realizzare loggettivit (verismo) ma ci che arriva allocchio (impressione); uso dei 5 sensi Nella natura di Pascoli sempre presente luomo STRUTTURA: - componimenti brevi - poesia come impressione colta allistante - la narrazione non segue pi un percorso logico ma procede per ellissi, analogie (pigolio di stelle Il gelsomino notturno), sinestesie, onomatopee, assonanze, ecc.

LINGUAGGIO: Pascoli utilizza 3 linguaggi: linguaggio grammaticale la lingua che si usa normalmente per la comunicazione linguaggio agrammaticale fuori dalla grammatica (onomatopee) linguaggio post-grammaticale termini tecnici, lingue speciali e gerghi IL LINGUAGGIO DI PASCOLI VISTO DA GIANFRANCO CONTINI - translinguismo il linguaggio di Pascoli oltre quello medio (latino, linguaggio scientifico) - cislinguismo il linguaggio di Pascoli sotto la grammatica (onomatopee, allitterazioni) METRICA: Pascoli rispetta la metrica tradizionale: cesure, enjambements, ecc; frantuma il verso tradizionale che diviene spezzato e singhiozzante

I POEMETTI (1897)
- componimenti pi ampi con scopo narrativo - temi centrali restano con in Myricae la campagna e la vita agreste ma al posto della Romagna subentra la Garfagnana - stesso stile, stesso ritmo e stessa sintassi di Myricae - linguaggio: uso di dialetti garfagnanini - Omero, Esiodo e Virgilio sono citati per descrivere semplici fanciulle o modesti oggetti di un mondo rurale

I CANTI DI CASTELVECCHIO (1903)


elementi di continuit con Myricae come la dedica alla madre per esempio stessi temi secondo Contini Pascoli vuole mettere in risalto il legame che c tra la Romagna e la Garfagnana uccelli, fiori e campane sono oggetto della poesia e parlano allanimo del poeta e del poeta il mondo esterno minaccia il microcosmo campestre del poeta, mettendo a repentaglio il nido ricostruito a Castelvecchio, il proprio mondo

Il testo di riferimento: Il gelsomino notturno Pascoli scrive questo canto in occasione del matrimonio di un suo amico utilizzando un simbolismo sensuale Questa valenza erotica ha un stretto legame con la cultura classica pascoliana perch nellantica Grecia lamore (eros) era collegato alla morte (zanatos).

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