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Produzione letteraria
ASPETTI FORMALI
Chi studia l’opera del Boccaccio non può fare a meno di notare che
è la prosa, il linguaggio artistico più congeniale al certaldese. E’
vero, infatti, che scrive molte opere anche in versi, ma il suo
capolavoro è composto attraverso un linguaggio formale che si
caratterizza per i periodi lunghi, per un’esposizione ampia e
complessa di concetti, o semplicemente di pensieri, che la lirica non
avrebbe potuto esprimere.
La prosa, infatti, si piega meglio a realizzare quella
rappresentazione così varia e mutevole della realtà che altrimenti
sarebbe rimasta inespressa, soffocata dal rigore della poesia. Inoltre
la fertilità poetica si trasferisce nel linguaggio prosaico e in questo
modo la parola scritta in libertà assume significati ambigui e
suggestivi, che rappresentano la componente più significativa
dell’invenzione artistica.
Se si vogliono cercare elementi e termini di paragone tra la prosa
del Boccaccio e precedenti esperienze letterarie, viene naturale
pensare alla lingua latina ciceroniana. Il periodo, infatti, si sviluppa
con una preferenza per l’ipotassi (principale + subordinata), che
consente una costruzione organica e ben strutturata di lunghi
periodi. Dal punto di vista del lessico lo scrittore si rifà, invece, al
fiorentino parlato che viene elevato a dignità letteraria dalla sua
arte. E’ stato osservato, giustamente, che il repertorio lessicale col
Boccaccio si amplia notevolmente. Ciò trova una facile spiegazione:
lo scrittore appartiene alla borghesia, che ha notoriamente un
approccio meno codificato e rigoroso con la lingua d’arte, per
l’abitudine di usare molto il dialetto vivo. A ciò si aggiunge il fatto
che i realismo del Boccaccio sviluppa notevolmente il campo
d’indagine letteraria, cosicché oggetti, situazioni, azioni insolite
nella letteratura tradizionale, si impongano nel linguaggio scritto.
Ma non meno a dettare questa varietà e vivacità della lingua
interviene la fantasia ridanciana dell’autore laddove si diverte a
inventare epiteti e termini che hanno l’intento d’ispirare un effetto
comico esilarante.