You are on page 1of 21

LERMETE ARMENO: UN CATECHISMO

004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 3


004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 4
LE DEFINIZIONI DI ERMETE TRISMEGISTO
Leditio princeps delle Definizioni ermetiche in armeno fu eseguita
da Yakob Manandean (1873-1952) e accompagnata da una tra-
duzione russa a opera di S. Arev&atyan nel 1956
1
, mentre una
nuova edizione critica, corredata da un commento e una traduzio-
ne francese, stata curata da Jean-Pierre Mah
2
nel 1982. J.-P.
Mah ha approfondito lo studio della tradizione manoscritta del
testo; la sua edizione si fonda su otto manoscritti, dei quali tre ri-
salgono al periodo che va dalla fine del secolo XIII fino alla met
del secolo XIV e cinque al periodo tra lultimo quarto del secolo
XVI e la fine del XVIII
3
. Tra i diversi manoscritti armeni va se-
gnalato in particolare quello del 1282 conservato nella Biblioteca
di manoscritti di Erevan (Matenadaran 1500): un florilegio com-
posto dal dotto Mxitar di Ayrivank ( ca. 1290), priore del mo-
nastero della Caverna (Ayrivank o Gelard) scavato nel corso dei
secoli XII-XIII nella roccia allinterno della gola del fiume Azat in
Armenia nord-orientale.
La traduzione armena delle Definizioni di Ermete, dio degli
interpreti, risale alla seconda met del VI secolo. opera della
cosiddetta Scuola ellenizzante
4
, che nelle sue traduzioni lettera-
li dal greco cercava di trapiantare nellarmeno le forme morfologi-
1
Ermeay Erameci ar Asklepios sahmank, a cura di Y. Manandean, in Banber Mate-
nadarani 3 (Erevan 1956), pp. 287-314.
2
Mah 1982, pp. 358-405.
3
Mah 1982, pp. 320-7.
4
Sulla Scuola ellenizzante, cfr. A. Terian, The Hellenising School. Its Time,
Place and Scope Reconsidered, in N. Garsoan Th. Mathews R. Thomson (ed.
by), East of Byzantium: Syria and Armenia in the Formative Period, Washington
1982, pp. 175-86.
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 5
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
che e sintattiche proprie alla lingua di partenza, per facilitare agli
Armeni lo studio della letteratura scientifica. La traduzione dei te-
sti che entravano nel programma del triuium e del quadriuium
(grammatica, matematica, astronomia e filosofia) aveva un doppio
scopo: in primo luogo, le traduzioni ellenizzanti fornivano al clero
armeno degli strumenti dialettici importanti nella loro polemica
contro i Persi zoroastriani. In secondo luogo, dopo la rottura con
la Chiesa bizantina al concilio di Duin nel 553-55, queste tradu-
zioni permisero di creare anche in Armenia un sistema educativo
indipendente e di facilitare gli Armeni nei loro dibattiti dottrinali
con i Greci calcedonensi.
Il capitolo undicesimo delle Definizioni di Ermete rappresenta
uninterpolazione da parte dun autore armeno anonimo sulla fisica
dei quattro elementi. Questa teoria cosmologica, che risale a Empe-
docle, divenne comune a partire da Platone e fu in seguito adottata
da Aristotele. Gli autori armeni ne fanno un largo uso, sia nei con-
fronti degli zoroastriani, sia nei confronti dei calcedonensi
1
. J.-P.
Mah suggerisce che la fonte del capitolo undicesimo sia stato il ca-
pitolo quinto del trattato Della natura delluomo di Nemesio di
Emesa (fine del IV secolo), tradotto in armeno tra gli anni 717 e
718
2
. Il riavvicinamento operato in questo modo tra Ermete e Ne-
mesio permetteva dintrodurre lenigmatico testo nellambito della
cosmologia patristica e quindi di cristianizzarlo. La considerazione
sostanzialmente positiva del mondo creato, che distingue gli scritti
ermetici, e in particolare le Definizioni, dalla letteratura gnostica,
agevolava questo ravvicinamento.
J.-P. Mah suggerisce inoltre che questa interpolazione potes-
se rappresentare un tentativo di commentare il principio di me-
scolanza, elemento importante nellantropologia e nella cosmolo-
gia delle Definizioni, trattato da Ermete nel secondo capitolo: Il
corpo [proviene] dalle quattro qualit; una composizione di cal-
do, freddo, secco e umido, mescolati armoniosamente (II 1); Il
cielo un corpo eterno, un corpo immutabile, inalterabile, me-
scolato a partire dallanima e dallintelletto (II 2). Come spiegare
6
1
R. Thomson, Number Symbolism and Patristic Exegesis in Some Early Armen-
ian Writers, in Id., Studies in Armenian Literature and Christianity, VII, Adershot
1994, p. 120.
2
Mah 1982, pp. 330-3.
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 6
la particolare attenzione rivolta da parte degli autori armeni al
concetto della mescolanza di diversi elementi in una cosa sola?
Altrove nella letteratura speculativa armena, il termine mesco-
lanza (in armeno xarnumn) rende i termini greci kra'si e mivxi
e i loro numerosi derivati formati per mezzo di diverse combina-
zioni dei prefissi ajna- e sun-. Nemesio di Emesa, come Gregorio
di Nazianzo e Gregorio di Nissa, li hanno usati per esprimere il
carattere intimo e irreversibile dellunione del divino e delluma-
no nel Cristo e la loro interazione dopo lunione. Come per Erme-
te, per i padri del IV secolo la mescolanza fu quindi sinonimo di
ununione perfetta e armoniosa, che veniva peraltro dimostrata da
questi ultimi con gli esempi della composizione delluomo e del
suo corpo, e con numerosi altri esempi tratti dal cosmo e dal
mondo naturale affini alle realt considerate da Ermete (cfr. an-
che IV 1: gli esseri celesti prendono la consistenza a partire dal
fuoco e dallaria, e gli esseri terrestri dai quattro elementi; VI 1:
luomo consiste di due nature e di tre sostanze; VIII 4: luomo
consiste di un corpo e di unanima; X 2: il corpo il coagulamen-
to della materia). Lanalisi degli oggetti e dei fenomeni del mondo
creato nella prospettiva della mescolanza di elementi diversi
aiutava gli autori cristiani a ragionare analogicamente sulla me-
scolanza delle due nature avvenuta nellIncarnazione di Colui
nel quale sono state create tutte le cose nei cieli e sulla terra
(Ep. Col. 1,16: ej n aujtw'/ ejktiv sqh ta; pavnta ejn toi' oujranoi' kai;
ejpi; th' gh'). Dopo il concilio di Calcedonia (451 d.C.), che aveva
sviluppato un linguaggio cristologico alternativo, questi termini
furono progressivamente esclusi dal discorso teologico bizantino,
ma furono sempre ritenuti dagli Armeni che rigettarono la Defini-
zione di Calcedonia. Gli Armeni ribadivano infatti la mescolanza
senza confusione delle due nature del Cristo contro lunione in
due nature proclamata a Calcedonia
1
.
In seguito al lavoro di J.-P. Mah, Joseph Paramelle riesamin
gli estratti ermetici del manoscritto greco Clarke 11 (C) dei secoli
XIII-XIV della Bodleian Library di Oxford, gi rilevati da parte di
DEFINIZIONI 7
1
Sulla storia del linguaggio di mescolanza delle nature nella teologia armena,
ved. I. Dorfmann-Lazarev, Armniens et Byzantins lpoque de Photius: Deux
dbats thologiques aprs le Triomphe de lorthodoxie, Louvain 2004, pp. 109-29,
161-5.
004_Testi e Traduzioni 23-09-2009 14:46 Pagina 7
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
T. Gaisford nel 1812
1
. Nel 1991, J. Paramelle e J.-P. Mah prepa-
rarono congiuntamente unedizione
2
dei frammenti greci delle
Definizioni che trovano i loro paralleli nel testo armeno, confron-
tando i due testi e stabilendo su questa base un lessico armeno-
greco. Il loro esame permette di evidenziare la sostanziale prossi-
mit delle due versioni. I frammenti greci, pur essendo molto
lacunosi, offrono nondimeno delle lezioni eccellenti che in molti
casi permettono anche di stabilire, completare e correggere il te-
sto armeno. Tuttavia, anche se questi frammenti sono da conside-
rare come pi vicini allo scritto ermetico originale, la versione ar-
mena delle Definizioni resta fondamentale per la conoscenza del
testo. Inoltre, il fatto che questultima sia stata tramandata da nu-
merosi manoscritti e che le citazioni delle Definizioni e i riferi-
menti a esse si ritrovino in diverse opere armene originali
3
, attesta
il ruolo eccezionale che questo testo ha svolto nella storia intellet-
tuale dellArmenia e nella sua specifica articolazione delle proble-
matiche cristiane. Una traduzione fedele del testo armeno, quindi,
non soltanto mantiene un suo interesse ai fini della conoscenza
delle Definizioni stesse, ma anche importante per la storia della
loro ricezione nel mondo cristiano. Abbiamo perci deciso di non
modificare la traduzione del testo armeno sulla base dei frammen-
ti greci, ma, nei casi in cui questi frammenti permettono di com-
pletare il testo armeno o ne divergono significativamente, di of-
frirne la traduzione a pi di pagina.
Nel nostro lavoro ci siamo spesso ispirati alla traduzione magi-
strale di J.-P. Mah e al suo ricchissimo commento, anche se in
alcuni casi abbiamo adottato soluzioni diverse per i problemi di
carattere lessicale, sintattico e semantico che il testo presenta. Ab-
biamo inoltre deciso di stabilire un lessico succinto dei termini
tecnici che riteniamo particolarmente importanti per lintelligen-
za delle Definizioni, e in particolare l dove necessaria una di-
stinzione netta tra termini vicini tra loro, come, per esempio: esse-
8
1
T. Gaisford, Catalogus sive notitia manuscriptorum qui a Cel. E.D. Clarke compara-
ti in Bibliotheca Bodleiana asservantur, pars prior, Oxford 1812, pp. 15-21.
2
Paramelle Mah 1990-91. Ved. qui, a p. XXXI.
3
Mah 1982, pp. 333-54; M. Van Esbroeck, J.-P. Mah, Herms en Haute-gypte,
Revue des tudes armniennes XVII 1983, pp. 692-3.
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 8
re, essenza, sostanza e natura; essere creato, divenire e prendere
consistenza; visibile, osservabile e manifesto; autorit e potenza;
qualit e caratteristica; distruttibile e frazionabile; anima e soffio;
intelligente, intelligibile, meditativo e ragionevole; conoscere, ri-
conoscere e concepire. Nella nostra traduzione, a ciascuno di
questi termini corrisponde una sola parola italiana. Nel caso dei
termini per i quali il testo greco permette di effettuare un con-
fronto lessicale, segnaliamo inoltre i paralleli greci. In alcuni altri
casi proponiamo paralleli greci ipotetici basandoci sullanalisi di
altre traduzioni armene dal greco; questi ultimi sono marcati co-
me incerti. Le espressioni tra parentesi quadre hanno la funzione
di rendere intelligibile il testo. [I.D.-L.]
DEFINIZIONI 9
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 9
ERMETE IL TRE-VOLTE-GRANDE AD ASCLEPIO
DEFINIZIONI
I 1. Dio: mondo intelligibile;
mondo: dio sensibile;
uomo: mondo distruttibile.
Dio: mondo immobile;
cielo: mondo mobile;
uomo: mondo ragionevole.
Dunque, tre [sono] i mondi
1
; orbene, il mondo immobile
[] dio, mentre il mondo ragionevole [] luomo, perch le
due unit [costituiscono] luno: dio e, secondo la sua forma
2
[di dio], luomo.
I 2. Perci, [vi sono] in tutto tre mondi: due unit [costitui-
scono] il sensibile e una lintelligibile; una [] secondo la for-
ma e la terza secondo la pienezza. Ogni moltitudine [provie-
ne] dai tre mondi [dei quali] due [sono] visibili: il mondo
sensibile e distruttibile [] luomo, mentre lintelligibile dio
[che] non visibile, bench osservabile nelle cose che a noi
[sono] visibili
3
.
I 3. Come lanima [che ] nel corpo ha una forma, [mentre
il corpo] senza lanima non pu prendere consistenza
4
, cos
anche tutto ci che a te visibile non pu prendere consisten-
za senza linvisibile.
I 4. Orbene, luomo un piccolo mondo
5
secondo lanima
e il soffio, ed un mondo perfetto la cui grandezza non sor-
passa il dio sensibile [che ] il mondo
6
.
Il mondo [] intelligibile e dio intelletto
7
, [] in verit non
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 10
creato, intelligibile, in essenza non creato e ineffabile, [] il be-
ne intelligibile; [bisogna quindi] definire dio contemporanea-
mente [come] mondo intelligibile, unit immobile, mondo in-
visibile, bene intelligibile, [come] invisibile e ineffabile
8
.
I 5. Dio eterno e non creato
9
. Luomo mortale pur es-
sendo sempre vivente
10
.
II 1. Lintelletto il bene invisibile
11
.
Lanima il movimento adeguato e necessario di tutto il
corpo
12
.
Il corpo [deriva] dalle quattro qualit
13
, ununica composi-
zione di caldo, freddo, secco e umido, mescolati armoniosamen-
te: di caldo, [cio] del fuoco; di freddo, [cio] dellaria; di secco,
[cio] della terra; di umido, [cio] dellacqua.
Il soffio il corpo dellanima, oppure la colonna dellanima
14
.
II 2. Il cielo un corpo eterno, un corpo immutabile, inal-
terabile, mescolato a partire dallanima e dallintelletto.
Laria la separazione tra il cielo e la terra, oppure la con-
giunzione del cielo e della terra. Cos laria? Laria viene defi-
nita come tramite tra il cielo e la terra, per cui essi non sono di-
staccati luno dallaltra, perch il cielo e la terra sono uniti per
mezzo dellaria
15
.
II 3. La terra il supporto del mondo, il fondamento degli
elementi, la balia dei viventi, il ricettacolo dei morti, in quanto
lultima dopo il fuoco e lacqua, venendo [cio] allesistenza
dopo il fuoco e lacqua
16
.
Di cosa capace il mondo? Di conservare sempre gli im-
mortali tali quali sono venuti allesistenza e di cambiare conti-
nuamente i mortali
17
.
II 4. Lacqua una sostanza feconda, il supporto della terra
in quanto sostanza nutriente
18
.
II 5. Il fuoco una sostanza infeconda, il perdurare dei cor-
pi immortali e il corruttore dei mortali; sostanza infertile in
quanto [facente parte] del fuoco che corrompe [le cose] e [le]
DEFINIZIONI 11
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 11
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
rende invisibili
19
; ed la persistenza degli immortali, per cui
immortale e incorruttibile ci che non si consuma nel fuoco,
mentre il mortale si corrompe nel fuoco
20
.
II 6. La luce una visione buona e generosa, la manifestazio-
ne di tutte le [cose] visibili. La sostanza del fuoco [, invece,]
bruciante; una cosa il fuoco, unaltra , invece, la luce, perch
quello che provato dal fuoco si corrompe, mentre [quello che
provato dalla] luce si manifesta tale quale in s
21
.
Ci che lanima muove, lintelletto lo comprende; il soffio,
essendo un certo operare, [lo] opera
22
.
III 1. Niente inabitato da dio, perch l dov il cielo, []
anche dio, mentre l dov il mondo [] anche il cielo; sostengo
che dio nel cielo e il cielo nel mondo
23
.
III 2. Molti [luoghi] sono inabitati dagli uomini, perch l
dov il mondo [] anche la terra, ma luomo non su tutta la
terra. Il mare grande, e lo anche la terra, ma il cielo, [che ]
uno solo, pari al mare e alla terra.
(E [qui] egli voleva dire che il cielo pari alla terra e al ma-
re secondo la grandezza dei due [messi insieme], perch [il
cielo], avendo preso tutto nel [suo] interno, lha racchiuso e lo
contiene rinserrato nellinterno
24
.)
III 3. Il cielo pi grande di tutto, e il sole [pi] della terra
e del mare, perch steso su ambedue. Per la terra pi
grande del mare, perch da essa il mare [proviene]. E tutto
[contenuto] nel cielo perch esso contiene le [cose] superiori,
mentre le [cose] di quaggi, le contiene dentro, rinserrate da
tutte le parti
25
.
III 4. Dio: bene anteriore a tutte le [cose] intelligibili;
dio: padre delle [cose] intelligibili;
il cielo: creatore del corpo
26
.
La [misura della] grandezza della luce del sole sono la terra
e il mare; la [misura della] grandezza del cielo [] il mondo; la
[misura della] grandezza del mondo dio.
12
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 12
IV 1. Quei viventi che sono nel cielo hanno preso la consi-
stenza a partire dal fuoco e dallaria, ma quelli che sono sulla
terra dai quattro elementi
27
.
Luomo [] un vivente ragionevole perch ha un intellet-
to, ma tutti gli altri viventi dotati della voce hanno un soffio
e unanima. Infatti, tutto ci che cresce e diminuisce vi-
vente
28
.
IV 2. E tra gli [esseri] viventi, vi sono quelli immortali e do-
tati di soffio
29
; quelli che hanno lintelletto, lanima e il soffio;
quelli che [hanno] soltanto il soffio
30
; e quelli che [hanno] sol-
tanto la vita. Perch la vita senza soffio, n intelletto, n anima,
n immortalit pu [tuttavia] prendere consistenza, per tutti
gli altri [esseri] senza la vita non possono esistere
31
.
V 1. Il discorso il servitore dellintelletto, perch ci che
vuole lintelletto, il discorso lo interpreta
32
. Lintelletto vede
tutto, mentre gli occhi [vedono] tutte le [cose] corporee. Per,
non [] lintelletto [che] si fa osservatore per gli occhi, bens
gli occhi per lintelletto
33
.
V 2. Nulla irraggiungibile per lintelletto; nulla inesprimi-
bile per il discorso. Tenendo il silenzio, comprendi; parlando,
parli. Siccome lintelletto concepisce il discorso nel silenzio,
quel discorso che [proviene] dal silenzio
34
e dallintelletto []
una salvezza, [mentre] il discorso che [proviene] da un discorso
[] una perdizione. Perch luomo divenuto mortale a causa
del suo corpo, ma a causa del discorso [egli] immortale
35
.
V 3. Colui che non comprende il discorso non ha intelletto;
colui che parla senza intelletto non dice nulla
36
; non compren-
dendo niente, non ha intelletto e parla; infatti, il suo parlare
[quello della] folla, e la folla non dotata n dintelletto, n di
discorso
37
. Il discorso intelligente un dono di dio
38
, il discor-
so senza intelletto uninvenzione delluomo. Nessuno vede il
cielo e ci che in esso se non luomo soltanto. Solo luomo ha
lintelletto e il discorso
39
.
DEFINIZIONI 13
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 13
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
VI 1. Come gli di sono possesso di dio, [cos] anche luo-
mo. Il possesso delluomo [] il mondo.
Se non vi fosse colui che [lo] vede, non vi sarebbe certa-
mente n egli [stesso], n ci che [da lui] visto
40
. Soltanto
luomo comprende [le cose] intelligibili e vede [quelle] visibili
che non gli sono estranee.
Luomo ha le due nature: la mortale e limmortale
41
; luomo
ha le tre sostanze: lintelligibile, quella del soffio
42
e la materiale.
VI 2. Come sei uscito dal grembo, cos uscirai anche da
questo corpo;
come non entrerai pi nel grembo, similmente non entrerai
mai pi in questo corpo materiale;
come nel grembo non conoscevi [le cose] di questo mondo,
similmente, uscito fuori dal corpo, non riconoscerai gli esseri
esteriori al corpo;
come, uscendo dal grembo, non ti ricordi nulla delle [cose]
del grembo, cos anche uscendo da questo corpo non ricorde-
rai nulla delle sue [cose]
43
.
VI 3. Coloro che si preoccupano di questo [tempo] inter-
medio, [sappiano che] dopo questo [tempo] intermedio arri-
vano anche le [cose] dellavvenire
44
. Come il bambino
45
esce
dal grembo [quando ] completo, cos anche lanima esce fuo-
ri dal corpo [quando ] completa; poich un corpo incomple-
to uscito dal grembo denutrito e non formato, similmente
anche lanima uscita dal corpo incompleta senza corpo
46
; in-
fatti la completezza dellanima la conoscenza degli esseri
47
.
Come farai allanima nel tuo corpo, cos anchessa, uscita dal
tuo corpo, far a te
48
.
Trattieniti
49
, o Tre-volte-Grande!
VII 1. Ma adesso, cos luomo?
Cos, se non [] corpo n anima?
Certo, caro Asclepio, quello che non unanima, non
n intelletto, n corpo. Perch vi quello che diviene il corpo
14
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 14
delluomo e vi sono quelle [cose] che vengono [ad aggiunger-
si] alluomo. Perch, allora, necessario comunque chiamarlo
uomo, o Asclepio, e cos luomo? [] la forma immortale di
ogni uomo
50
.
VII 2. E la forma di ogni vivente...
51
. E [la forma] delluo-
mo [] nel cielo e nellaria, sulla terra e nellacqua
52
. Il suo cor-
po si crea come una meraviglia nel grembo
53
; nello stesso mo-
do [si crea] anche lanima nel corpo.
VII 3. Dalloscurit
54
alla luce, il corpo esce dal grembo; e
nelle tenebre, dalla luce, lanima entra nel corpo. Quelli che
vedono per il corpo [sono] gli occhi, e [quello che vede] per
lanima lintelletto. Come il corpo, se non ha occhi, non vede,
similmente anche lanima, se non ha intelletto, cieca
55
. Se
qualcosa manca
56
a colui che nel grembo, [ed egli ne] ha de-
siderio, anche la madre lo desidera similmente. Nello stesso
modo pure, se qualcosa manca nellanima, [ed] desiderato,
anche luomo desidera la stessa [cosa].
VII 4. Lanima entra nel corpo per necessit
57
, ma lintellet-
to entra nellanima secondo la natura
58
. Lanima, quando
fuori dal corpo, non ha n qualit, n quantit
59
. Trovandosi
nel corpo, assume la qualit e la quantit, e il bene e il male,
perch [] la materia che li produce
60
.
VII 5. Dio in s stesso;
il mondo in dio;
luomo nel mondo
61
. La sua mancanza lignoran-
za; la sua pienezza, la conoscenza di dio
62
.
(Egli dice che il male [consiste] nellignoranza e il bene
[proviene] dalla conoscenza)
63
.
VIII 1. Per qualsiasi [essere] impossibile una potenza su-
periore alla propria
64
.
La natura ogni cosa [afferente] a questi esseri; la legge
[ci che] al di sopra del destino nel cielo
65
; e il destino ci
che venuto allesistenza secondo una giusta necessit; la leg-
DEFINIZIONI 15
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 15
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
ge quello che venuto allesistenza secondo la necessit degli
uomini; un dio ci che venuto allesistenza secondo le con-
cezioni degli uomini
66
.
VIII 2. I corpi divini non hanno vie di passaggio delle sen-
sazioni, perch le sensazioni le hanno in s stessi, e anzi essi
stessi sono sensazioni
67
.
Ci che fa dio, luomo non lo fa, e ci che dio fa, lo fa per
luomo, ma ci che fa luomo, lo fa per la sua anima.
VIII 3. Coloro che [adorano] gli idoli adorano delle imma-
gini
68
: infatti, se adorassero con conoscenza, non sarebbero er-
ranti; ma senza conoscere come adorare, errano [fuori] dalla
piet.
Luomo capace di uccidere, e dio di dare la vita.
VIII 4. Il corpo cresce e diminuisce
69
per la sua natura,
mentre lanima si colma dallintelletto
70
. Ogni uomo ha un cor-
po e unanima, ma non ogni anima [ha] un intelletto. Sono
due, gli intelletti: vi quello [di cui tutti sono] degni
71
e vi
quello dellanima; ma vi sono coloro che non hanno quello
dellanima
72
.
Colui che comprende il corpo comprende anche lanima; co-
lui che comprende lanima [comprende] anche lintelletto
73
,
perch lammirabile [loggetto] della visione naturale. Ambe-
due si vedono luno per mezzo dellaltro.
VIII 5
74
. La natura lo specchio della verit. Questa [natu-
ra] il corpo delle [cose] incorporee e la luce delle [cose]
non-manifeste. Insegna a tutti, questa natura generosa. Se
niente ti sembra un fatto insignificante, scoprirai sia il fatto sia
il suo artefice
75
; se [tutto] ti sembra un gioco, tu stesso sarai
giocato
76
.
VIII 6. Hai lautorit di liberare, perch [egli] ha dato tutto
a te. Nessuno ti guarda con occhi maligni
77
. Tutto venuto
allesistenza per te perch per mezzo di una [cosa] o di tutte tu
comprenda lartefice
78
. Perch tu hai lautorit di volere e di
non comprendere; hai lautorit di esitare, di sbagliare e di
16
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 16
comprendere il contrario delle cose di questo [mondo]
79
; luo-
mo ha tanta autorit quanto gli di; solo luomo [] un vivente
libero, egli soltanto ha lautorit sul bene e sul male.
VIII 7. Non hai lautorit di essere immortale, perch nean-
che limmortale [ha lautorit] di morire. Hai anche [lauto-
rit] di essere un dio, se [lo] volessi, perch [questo] possibi-
le
80
. Perci, vuoi, comprendi, credi, ama
81
; ed [ecco che lo] sei
divenuto.
IX 1. Ogni uomo concepisce dio, perch se uomo, cono-
sce anche dio. Ogni uomo, se concepisce il medesimo dio,
uomo
82
.
Sia gli di, sia tutto quanto [provengono] da dio per luo-
mo
83
. Dio tutte le cose, e nessuna cosa esiste senza dio
84
per-
ch dio non n una cosa [particolare], n un [particolare]
85
.
Per dio [] luomo, e per luomo [sono] tutte le cose. Dio
ha lautorit sulluomo, e luomo su tutte [le cose].
IX 2. Dalle [cose] esterne si comprendono le [cose] ester-
ne. Locchio vede le [cose] esterne, mentre lintelletto ci ch
allinterno
86
. Ovunque [sia] lintelletto, l [vi ] anche la luce, e
ovunque [sia] la luce, l [vi ] anche lintelletto; perch lintel-
letto [] luce, e la luce intelletto; colui che ha lintelletto [] il-
luminato
87
.
IX 3. Colui che conosce dio non teme dio; colui che non
conosce dio teme dio. Colui che non sa nulla degli esseri di
questo [mondo] teme ciascuno [di essi], ma colui che sa tutto
su questi esseri non teme nessuno
88
.
IX 4. Malattia dellanima: malinconia e allegria;
passione dellanima: desiderio e opinione
89
.
I corpi, alla vista, rassomigliano alle anime: niente di ci
che buono [] ributtante, niente di ci che bello [] malva-
gio. Tutto visibile [a] chi ha lintelletto. Colui che riflette con
lintelletto su s stesso conosce s stesso, e colui che conosce s
stesso conosce tutto
90
: tutto nelluomo.
DEFINIZIONI 17
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 17
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
IX 5. Colui che crea delle comodit per il [proprio] corpo
crea delle difficolt a s stesso
91
. Il corpo senza anima mor-
to
92
; lanima, entrata nel corpo, dovrebbe acquistare lintellet-
to; quella che non acquista lintelletto [ne] esce come [vi] en-
trata; perch ogni anima, prima di entrare nel corpo, senza
intelletto; e lintelletto si congiunge con essa nel corpo, e cos,
in seguito, viene allesistenza unanima intelligente
93
. [Lani-
ma] che uscita fuori dal corpo umano, la [sua] mollezza la
memoria; perch lanima celata nel corpo costretta qui a ri-
cordare la sua non-dimenticanza. Un mutamento indimenti-
cabile
94
, e [laltro] mutamento opera dimenticanza
95
.
IX 6. L dov luomo, [l ] anche dio. Dio non si manife-
sta a nessuno, se non alluomo solo. Per luomo, dio, divenen-
do uomo, si [tras]figura. Dio amico delluomo, luomo amico
di dio. [Vi ] una parentela tra dio e luomo. Dio ascolta sol-
tanto luomo, e luomo [soltanto] dio. Dio degno di adora-
zione, e luomo di ammirazione. Dio non si manifesta senza
luomo. Luomo desiderabile per dio, e dio per luomo; per-
ch il desiderio non da nessuna parte, se non nelluomo e in
dio
96
.
IX 7. Gli uomini lavorano la terra, le stelle ornano il cielo
97
.
Gli di hanno il cielo, gli uomini la terra e il mare, ma laria
comune agli di e agli uomini
98
.
X 1. Cos bello? Quello che non ha paragone. Il bello non
manifesto, il male la [cosa] pi manifesta
99
.
Cos una femmina? Il dissolvimento ricettivo. Cos un
maschio? Il dissolvimento seminante
100
.
X 2. La natura [prende] tutte le forme nelluomo; un ope-
rare dotato di tutte le qualit, ed una capacit dotata di tutte
le qualit. Loperare [della natura] non manifesto, ma le sue
opere sono le pi manifeste. Loperare un movimento
101
.
La materia una sostanza umida
102
; il corpo il coagula-
mento della materia
103
.
18
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 18
X 3. Lintelletto [] nellanima, e la natura nel corpo. Lintel-
letto [] lartigiano dellanima, e la natura del corpo. Non ogni
anima [ha] un intelletto
104
, ma ogni corpo [ha] una natura.
X 4. La natura immortale [] il movimento della natura
mortale
105
. [Quanto] alla mortalit, la terra [ la sua] tomba;
[quanto] allimmortalit, il cielo [ il suo] luogo
106
. Limmor-
tale venuto allesistenza anche a causa di quello [che ] im-
mortale, mentre il mortale viene allesistenza tramite limmor-
tale
107
.
Il male la mancanza del bene
108
, il bene la sua [propria]
pienezza
109
.
X 5. Lanima [ ordinata] a divenire nel mondo, ma lintel-
letto [] superiore al mondo
110
. Come lintelletto [ordinato]
a non divenire, [cos ] anche la materia, frazionatamente.
Lintelletto [ordinato] a non divenire; la materia [] frazio-
nabile; lanima [] tripartita
111
e la materia [ha] tre parti
112
. La
natura [] nellanima e nella materia. Lintelletto [] in dio per
[il divenire della] natura degli immortali
113
.
X 6. La provvidenza e la necessit [sono], nel mortale, il di-
venire e la morte; e in dio il non-divenire
114
. Gli immortali sac-
cordano tra loro, e i mortali sinvidiano tra loro guardandosi
[gli uni gli altri] con occhi maligni; perch linvidia prende la
consistenza, maligna, a causa della conoscenza anticipata della
morte.
Limmortale fa quello che fa sempre, ma il mortale fa quel-
lo che non ha mai fatto. La morte compresa limmortalit, e
quella non compresa la morte
115
.
Si suppone che i mortali siano caduti [nella dipendenza]
dagli immortali, ma [in realt] gli immortali si fanno curatori
dei mortali
116
.
X 7. Dunque, lanima una sostanza immortale, eterna, in-
tellettiva
117
, avendo per oggetto della conoscenza il suo discor-
so meditativo. Comprendendo la natura, [essa] conosce i mi-
steri dellarmonia
118
, e sciolta da questo corpo naturale [e]
DEFINIZIONI 19
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 19
LA RIVELAZIONE SEGRETA DI ERMETE TRISMEGISTO
trovandosi [sola] con s stessa, si affligge trovandosi con s
stessa nel mondo intelligibile.
([Qui egli] ha parlato del principio della sostanza.)
XI 1. Orbene, questi quattro elementi
119
si trovano sferica-
mente in quattro luoghi, [e] il pi piccolo sempre contenuto
nel pi grande: cos, la terra nellacqua, lacqua nellaria, laria
nel fuoco
120
. E la mescolanza di questi quattro elementi tra loro
[si presenta] cos: la terra [] secca e fredda, lacqua [] fredda e
umida, laria [] umida e calda, il fuoco [] caldo e secco
121
.
XI 2. Inoltre, [ciascun elemento] ha anche altre due qua-
lit: la terra densa e secca, lacqua floscia e molle, laria
densa e mobile, il fuoco acuto e sottile.
XI 3. Inoltre, [questi elementi] hanno anche altre qualit:
la terra pesante e immobile, lacqua pesante e mobile, laria
leggera e mobile, il fuoco acuto e leggero. Ed [essi] si me-
scolano tra loro in modo seguente: la terra, per mezzo della
sua siccit, con il fuoco mentre, per mezzo della sua freddezza,
con lacqua; lacqua, per mezzo della sua freddezza, con la ter-
ra mentre, per mezzo della sua umidit, con laria; laria, per
mezzo della sua umidit, con lacqua e, per mezzo del suo ca-
lore, con il fuoco.
XI 4. Inoltre, [questi elementi] sono mescolati secondo la
conversione o linflessione nel modo seguente: il fuoco caldo
e secco, per mezzo del calore si unisce con laria e per mezzo
della siccit con la terra; laria densa e mobile, per mezzo del-
la densit si unisce con lacqua e per mezzo del movimento
con il fuoco; lacqua pesante e mobile, per mezzo della mobi-
lit si unisce con laria e per mezzo della pesantezza con la ter-
ra. Cos sono accordati tra loro, il pesante con il leggero e
lumido con il secco, lacuto con il floscio e il sottile con il den-
so. Armoniosamente, tengono gli uni gli altri, come due uomi-
ni che si trovano [luno] in basso e [laltro] in alto, dandosi le
mani, si sostengono reciprocamente.
20
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 20
XI 5. Il fuoco, per la sua leggerezza e la sua acutezza, ha im-
pugnato la pesantezza e limmobilit della terra
122
, e laria con
il [suo] calore [ne ha impugnato] la freddezza, e lacqua con la
[sua] umidit ha afferrato la siccit della terra. Orbene, questi
quattro elementi non possono essere un corpo o operare senza
le loro qualit. E le loro qualit non sono come altre qualit,
quali il nero o il bianco, ma sono state le caratteristiche di que-
sti [elementi], perch il nero e il bianco non caratterizzano il
corpo intero come [lo caratterizzano] il riscaldamento, il raf-
freddamento e altro.
XI 6. Orbene, Platone
123
ha detto che tre elementi si tramu-
tano gli uni negli altri il fuoco, lacqua e laria e che la terra
resta non-tramutabile, perch pi immobile degli altri. E
Aristotele
124
ha parlato di un quinto elemento, in modo che [vi
sono] il fuoco e lacqua, la terra e laria, e letere, dicendo che
questo etere estraneo alle quattro essenze in quanto dimora
degli di. Molti hanno gradito questo [etere in quanto] quinta
denominazione degli esseri, che [Aristotele] chiama etere in-
globante.
DEFINIZIONI 21
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 21
Lessico italiano-armeno-greco
anima ancn uj
artefice ararol
autorit i&xanutiwn
bello law oo (?)
buono bari oyo0o (?)
caratteristica azdarar
caratterizzare azdem
composizione balkacutiwn
comprendere imanam vo:c
conoscere gitem otoo
corrompere apakanem
creatore araric
distruttibile kakteli
il divenire elelutiwn
essenza utiwn ouoto (?)
lessere ak to ov
fondamento entakay to uo:t:vov (?)
forma tesak :to:o
frazionabile ba=aneli
immobile (agg.) an&ar=, an&ar=eli otvjto (?)
immutabile anyel
inalterabile anpopox
inerte angorc oyo
intellettivo imacakan
intelletto mitk vou
intelligente mtawor
intelligibile imanali vojto
manifestarsi erewim
manifestazione erewoyt
materiale (agg.) niwtakan uto
meditativo parimacakan :tvojotto (?)
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 22
mescolare xarnem
mobile (agg.) &ar=un tvjto (?)
natura bnutiwn quot
il non-divenire anelutiwn
non-manifesto anerewoyt
operare nergorcem :v:y:c (?)
loperare nergorcutiwn :v:y:to (?)
osservabile ereweli
persistenza yarutiwn
potenza karolutiwn ouvot (?)
prendere consistenza balkanam ouvtotjt
qualit orak, orakutiwn
ragionevole banawor oyto (?)
riconoscere canacem ytyvcoc
sensazione zgayutiwn oto0jot (?)
sensibile zgali oto0jtto
soffio &unc v:uo
sostanza goyacutiwn ouoto
supporto necuk
tramite mioc
unit miak
visibile tesaneli
DEFINIZIONI 23
004_Testi e Traduzioni 21-09-2009 11:40 Pagina 23

You might also like