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LE NOVELLE DEL DECAMERON

1.

Ser Ciappelletto I giornata, I novella

Trama: Ser Cepperello un uomo pieno dei vizzi che ha peccato dei tutti i sette i peccati capitali essendo stato sodomita, bugiardo, luomo che godeva fare gli altri soffrire, che faceva molte false testimonianze, che non era per niente religioso, anzi bestemiava, beveva troppo, mangiava troppo, non andava mai alla chiesa ma alle bettole ecc. Per tutto questo il Boccaccio dice che era magari il peggior uomo che abbia mai esistito. Dopo di essere mandato a Borgogna dal suo protettore e benefattore, luomo che ha usato tante volte il suo potere per salvarlo dalle situazioni pericolose, per finire i suoi fatti con i Borgognoni, lui si ammalato molto gravemente. A Borgogna viveva dai due lombardi che erano usurai e che hanno fatto di tutto affinch lui guarisse, ma il suo stato peggiorava di giorno in giorno. Loro due temevano che dopo la sua morte si sarebbero trovati in gran difficolt perch non avrebbero potuto seppelirlo per i suoi gravissimi peccati che nessun prete non vorebbe assolvere e perch per questo lui sarebbe butatto in una fossa come un cane. Perci i cittadini potrebbero assaltarli, derubarli e anche ucciderli perche erano la gente pessima che neanche la chiesa non voleva accettare. Per Ciapelletto che giaceva malato ha sentito il loro discorso e ha deciso per la prima volta nella sua vita di fare qualcosa di buono. Ha fatto chiamare un frate molto buono e ingenuo il quale ha riuscito ingannare con la falsa confessione. Per questa falsa confessione non solo che ha ottenuto lultima unzione ed stato seppelito, ma stato seppelito nel convento ed diventato santo. Le prime tre novelle del Decameron vertono sulla religione e per questo sono la testimonianza degli atteggiamenti del Boccaccio su questo argomento. La verit relativa. Esistono la verit divina e la verit umana e il Boccaccio non si interessa della vita ultraterrena come Dante. Non esiste la verit assoluta, definitiva e luomo pu solo fare le domande a se stesso e discutere su certi argomenti e, a differenza di Dio, non pu ma sapere con certezza, non pu ma capire i principi di Dio come lo dice Panfilo nella introduzione . Il Boccaccio in molte sue novelle deride il clero, lipocrisia della chiesa. Ogni novella del Decameron una specie di ragionamento del Boccaccio e non offre la verita assoluta, ma solo un movente per chiedersi il come e il perch. Il dialogo la condizione per ottenere e mantenere lequilibrio di una comunit. I discorsi del Rinascimento si basano sul dialogo. Sin dalla prima novella del Decameron, il Boccaccio ci fa entrare nel mondo mercantile nei cui confronti ha latteggiamento conflittuale: da un lato lo vagheggia per la sua intelligenza, sagezza nella lotta contro limprevedibile fortuna, ma daltra parte dimosra di essere consapevole anche del suo depauperamento morale e umano che le leggi dellaccumulazione imponevano. La descrizione di ser Ciappelletto scritta secondo le pi perfette regole retoriche basate sul rapporto tra la climax e e la anti-climax narrativa. La peripezia della novella comincia nel momento in cui Ciappelletto si ammalato. Quel svolgimento dellazione dal Boccaccio si trova sempre nella decisione di protagonista di cambiare qualcosa. Il scioglimento comincia con la sua confessione che rappresenta lazione centrale in cui Cappelletto ha deciso di aiutare i due usurai. Lui, che sempre stato una persona pessima, adesso sacrifica la sua vita ultraterrena per salvarli e non si sa il motivo di questa sua decisione. Lazione in questa novella actio in verbis, cio la forza del realismo delle parole. Mediante le parole luomo cambia se stesso, il suo ambiente e anche tutto il mondo. Grazie proprio alle parole ser Ciappelletto diventato santo alla fine. E luomo che determina luniverso, no viceversa.

2.

Abraam giudeo I gornata, II novella

Anche II novella del Decamerone si occupa della religione e per questo la sua azione si svolge a Parigi che stato il centro di teologia di quellepoca (lambiente nella funzione dazione). I protagonisti di questa novella sono i due mercanti: Gianotto cristiano e Abraam ebreo. Tutti e due sono le persone perbene che hanno molto successo in lavoro e sono buonissimi amici. L'unica cosa che li distingue sia la loro fede e il fatto che Abraam una persona ponderata e prudente che non prende le sue scelte facilmente ma solo dopo di conoscere la profondit delle cose. Il personaggio di Abraam rappresenta la figura ideale del mercante che sublime tutti gli aspetti positivi. Il suo comportamento si basa sulla cautela, sulla ragione e sulla esperienza. Lui il gran maestro della sua fede, la persona colta a differenza di Giannotto che un uomo rozzo. La diversa religione non impedisce la loro amicizia ed proprio lamicizia che spinge Giannotto a cercare di convergere Abraam. Prima d i cambiare la sua fede Abraam vuole vedere come vivono i pi alti rappresentanti della chiesa e per questo va a Roma. Qui esiste la prolessi, una specie di patto con i lettori che sanno in anticipo cosa vedr Abraam a Roma. Il Boccaccio ha ottenutto leffetto di sorpresa proprio per la prolessi falsa. Dopo aver visto la vita peccaminosa del papa e dei cardinali, Abraam decide di convergersi perch se la fede cristiana si difonde nonostante il comportamento dei suoi pi alti rappresentanti che fanno tutto per distruggerla, vuol dire che sia la fede giusta. Lironia di questa novella sta nel fatto che Abraam cambia la fede proprio per la vita peccaminosa dei rappresentati della religione cristiana. Questa la maggior differenza tra il Boccaccio e Dante riguardo a religione: il Boccaccio esalta la fede cristiana, ma distrugge listituzione che la rappresenta malissimo. La corruzzione della chiesa la maggiore causa della corruzzione dellumanit. Dante invece pensa che la Chiesa e Dio stanno in un rapporto organico.

3.

Re Saladino e usuraio Melchiedech giudeo I giornata, III novella

Trama: Questa la storia di Saladino, uomo cos coraggioso che, dopo aver vinto molte guerre, diventato il soldano di Babilonia da un uomo semplice. Siccome viveva una vita lussuosa, ha perso tutto che aveva e doveva trovare i soldi. Si ricordato di un ricco ebreo, del nome Melchiesedech, che era usuraio in Alessandria. Voleva prestare i soldi da lui ma sapeva che lebreo era un uomo molto avaro e che non potrebbe ottenere i soldi da lui senza usare forza. Per questo voleva realizzare il suo fine mediante la furbizia e ha chiesto Melchiesedech quale religione fosse migliore: cristiana, saracena o giudea. Melchiesedech ha sfuggito la trappola rispondendogli con una novella. Questa novella parlava di un padre che aveva tre figli e un bellissimo anello che voleva lasciare al migliore dei suoi figli dopo la sua morte. Per tutti e tre i figli erano ubbedienti e il padre li amava ugualmente e non poteva decidersi. Per questo a fatto fare due anelli quasi identici con il primo da un buonissimo artigiano. Gli anelli erano cos simili che i figli, dopo la morte del padre, non potevano capire quale fosse quel giusto e ognuno di loro pensava che lo fosse il suo. E la stessa cosa anche con le religioni, ogni popolo crede che la sua fede sia quella giusta. Allora Saladino non aveva altra scelta e ha chiesto direttamente allebreo di dargli i soldi in prestito e lui li ha dati e poi loro due sono diventati amici . La terza novella del primo giorno conclude largomento della religione di cui si parlava anche nelle prime due novelle. Qui si parla esplicitamente della religione. Come risolvere un problema se non esiste n un uomo assolutamente cattivo n un uomo assolutamente santo. La scelta dei protagonisti non casuale. Saladino il personaggio gi famoso nella letteratura, il personaggio storico che simbolizza le virt guerriere. Viene menzionato anche nel Novellino come la persona molto onesta, giusta e liberale. Nel Medioevo la parola liberale aveva significato che oggi ha laggettivo generoso. Proprio per la sua liberalit lui si trovato in una grande difficolt finanziaria il che una situazione atipica per un personaggio che fino al Boccaccio era esclusivamente positivo. Daltra parte, lebreo usuraio e cos gi allinizio determinato come un personaggio negativo. Per, proprio il gran Saladino quello che vuole ingannare lebreo. Cos il Boccaccio relativizza i personaggi tipici della letteratura. Anche in questa novella esistono i temi tipicamente boccacciani, lesaltazione della saviezza pronta a trovare la via duscita di una situazione difficile. In questa novella esiste un altro grado della narazione, si racconta la novella nella novella come nellexemplum. Il narratore di questa metanovella, il Melchiesedech, di terzo grado. Quel principio della narazione esisteva anche prima del Decameron, nel Libro di sette savi, ma senza il vero legame tra la storia principale e la storia nella storia. 4. Bergamino e messer Can della S. I giornata, VII novella

Tramma: Can della Scalla era uno dei pi famosi nobili della sua epoca e una volta ha voluto organizzare una magnifica festa a Verona. Per questo ha raccolto tanta gente cortegiana da tutti i parti dItalia, ma dimproviso, non si sa perch, ha cambiato idea e ha rinunciato alla festa. A tutti i suoi ospiti lui ha regalato qualcosa e li ha lasciati andare alle loro case. Uno dei suoi ospiti era anche Bergamino, ma lui non ha ricevuto nessun regalo dal Can e per questo ha deciso di rimanere a Verona. Per lui non era ricco e rimanendo nellosteria ha spento quasi tutto che aveva in pocchi giorni. In un momento quando stava per finire tutti i soldi, andato da Can e gli ha raccontato una storia per fargli vedere la sua situazione. La storia era di un uomo, del nome Primas, che era un poeta molto famoso. Per si trovava spesso nelle difficolt finanziarie perch la gente ricca non apprezasse molto le sue capacit letterarie. Cos ha deciso di andare dallabbate di Cligni per cui ha sentito che offra da mangiare e da bere ad ogni suo ospite. Ma avendo paura che potrebbe perdersi mentre andava l, ha portato del pane con se. Arrivato al convento doveva aspettare a lungo siccome esisteva la regola secondo la quale non si poteva cominciare a cenare o pranzare senza labate. Per labbate faceva molto tardi e Bergamino aveva molto fame e cos ha cominciato a mangiare il suo pane. Labbate che lo guardava di nascosto allinizio non voleva offrirgli da mangiare perch nessuno lo conosceva e perch aveva laria di un poveretto. Ma non voleva neanche cacciarlo via e alla fine si pentito per la sua avarizia di poco fa e non solo che gli ha dato da mangiare, ma gli ha dato anche dei vestiti degni di un poeta famoso, i soldi , un cavallo e gli offerto di scegliere se volesse rimanere da lui o tornare a casa. Cos Primas tornato a Parigi, tutto contento. Can della Scalla ha subito capito perch Bergamino gli ha raccontato questa storia e anche lui se pentito per la sua avarizia. Gli ha dato i soldi e gli ha offerto di scegliere se volesse rimanere da lui o tornare a casa. Can della Scalla rapresentante del governo statle e labate di Clin rapresentante del governo clericale. Questa novella si pu osservare come metanovella perch in essa esiste il terzo grado della narrazione, la novella nella novella. E il principio dello specchio, la novella della cornice riflette nella novella minore e viceversa. Il narratore Bergamino, ma anche Primas. Il tema del secondo giorno la fortuna, cio le persone che sono riuscite di superare i grandi problemi e ostacoli imposti dalla imprevedibile fortuna. La fortuna simbolo della natura, del nemico primordiale delluomo. La fortuna simbolizza qualcosa che si trova fuo ri di noi. Per, luomo, che possiede il ratio, linteligenza pu combattersi con la fortuna fino da un certo punto. Il tema della fortuna presente n elle lettere gi dallantichit. Il Boccaccio continua il concetto tradizionale che luomo non libero, ma nello stesso tempo si d istacca dalla tradizione perch ritiene che luomo possa cambiare lo stato impostogli dalla fortuna usando la propria inteligenza. Quel distacco non grande, ma molto importante perch concede alluomo la possibilit di scegliere. La fortuna del Boccaccio non una fortuna dantesca che una dea severa e religiosa. La concezione della fortuna dal Boccaccio un po ateistica, anche se non propriamente la negazione della relig ione. 5. Landolfo Ruffolo II giornata, IV novella

Trama: Landolfo Ruffolo era il ricco mercante ma la sua ricchezza non gli bastava. Per questo voleva raddopiare i suoi beni, ha comprato una grande nave, lha riempita con la merce diversa e si reccato al Cipro. Ma l cerano tante altre navi con la merce che avev a anche lui e per questo doveva vendere tutto a prezzo bassissimo. Cos, dopo aver perso quasi tutto che aveva, ha deciso di vendere la sua nave e di comprare una piccola barca per diventare pirata. Dopo aver avuto molto successo derubando i beni dalle navi daltrui, riuscito di acquistare certa somma di denaro e voleva tonare a casa. Per, mentre tornava a casa, ha cominciato a tirrare il fortissimo vento e lui ha dovuto fermarsi con la sua nave in un piccolo golfo fino a quando la tempesta passasse. Ma l stato assalito da due navi genovesi, gli hanno preso tutto tranne un giubotto e lo hanno portato con se. Nel mare aperto successa di nuovo la tempesta e il naufragio. La nave stata affondata e Landolfo si salvato grazie a una cassa a cui si aggrappato. Sulla costa stato trovato da una donna che lha salvato e curato. Dopo alcuni giorni, quando lui si ripreso di nuovo, lei gli ha dato la cassa con cui laveva trovovato dopo il naufragio. La cassa era piena di pietre preziose e cos, finalmente dopo tante sventure, tornato a casa ricco e ha vissuto la vita tranquilla, non occupandosi pi di commercio, fino alla sua morte. Questa novella ha la narrazione circolare, la fine legata allinizio. Landolfo voleva raddoppiare i suoi beni e alla fine riuscito di farlo. Per, nel mezzo della novella lui aveva molte difficolta impostegli dalla imprevedibile fortuna. E un esempio tipico del rapporto tra luomo e la fortuna. Luomo non pu prottegersi o combattere la fortuna, ma se lui attivo col tempo ed esp erienza diventa saggio e pu migliorare la sua situazione. Quellateggiamento del Boccaccio era molto progressivo per lepoca in cui viveva, cio per il Medioevo, quando l uomo era coartato (sputan) da tutte le parti. In questa novella Boccaccio usa la triplice struttura tipica per le favole, il personaggio solo nel terzo tentativo riesce a salvarsi. Lambiente di questa novella mare che simbolizza la vita, a volta favorevole, a volta molto pericoloso.C un n esso tematico tra la descrizione della costa salernitana allinizio della novella e quella della tempesta. Il gi ricchissimo Landolfo ha cercato di raddoppirare la sua ricchezza proprio al mare. In questa novella il Boccaccio ha rapresentato un mercante, come del resto in molte altre novelle del Decameron, faccendo il suo ritratto psicologico. Landolfo, gi ricco, ha bisogno di accumulare, di aumentare la sua ricchezza. Lui furbo, audace avventuriero, ma alla fine mostra la generosit nei confronti di chi lo ha aiutato 6. Andreuccio da Perugia II giornata, V novella

Tramma: Andreuccio un giovane mercante venuto da Perugia a Napoli per comprare i cavalli dopo aver sentito che l si possono comprare a buon prezzo. Siccome era un ragazzo rozzo, mostrava pubblicamente il suo sacco con i soldi mentre parlava con i venditori dei cavalli al mercato. Una vecchia donna lo ha riconosciuto passando per la strada perch era la conoscente del suo padre da giovane. Lei lo ha salutato e hanno parlato un po e tutto questo ha visto una giovane ragazza che facceva da prostituta e voleva impadronirsi di questi soldi. Per questo ha chiesto la vecchia di dirle tutto fin nei minimi dettagli riguardo ad Andreuccio, al suo padre e alla sua famiglia. Ha usato tutte queste informazioni per realizzare il suo scopo. Ha mandato la sua serva nellosteria in cui stava Andreuccio e lo ha fatto venire a casa sua fingendo di essere una gran donna e sua sorella. Dopo averli raccontato una favola, in cui lui ha completamente creduto, dei momenti a lui sconosciuti riguardo al passato del loro padre e del proprio passato, gli ha dato da bere e mangiare e ha insistito che lui rimanesse a casa sua quella notte. Per, quando lui doveva usare il gabinetto, che nel Medioevo si trovava in un piccolo passaggio tra le due case, caduto gi nella sporcizia dopo di che non lo lasciavano pi rientrare nella casa. Solo in quel momento Andreuccio ha capito di essere ingannato ma era troppo tardi. Ha cercato di riavere le sue cose e i suoi soldi, ma era tutto invano. Poi ha camminato disperato per le vie di Napoli cercando di arrivare fino al mare per lavarsi un po. Cos ha incontrato due ladri che volevano derubare il sepolcro di un arcivescovo che stato seppelito proprio quel giorno con un anello di rubino molto prezioso. Per prima volevano andare da un pozzo affinch Andreuccio potesse lavarsi. Quando lui si lavato, questi due dovevano tirrarlo fuori dal pozzo, per sono venute le guardie che volevano rinfrescarsi nel questo pozzo, e i due ladri si sono spaventati e sono scappati via. Le guardie hanno tirrato fuori Andreuccio del pozzo credendo di tirrare un secchione pieno dacqua, ma si sono spaventati un sacco, dopo aver visto Andreuccio, e sono scappati. Errando di nuovo per le strade tutto smarrito, Andreuccio ha incontrato di nuovo quelli due ladri che lo hanno costretto di entrare nella tomba in cui stato seppelito larcivescovo. Lui sapeva che quelli due volevano inganarlo e non dargli niente alla fin e e per questo gli ha dato tutte le cose con cui larcivescovo stato seppelito tranne lanello dicendoli che non poteva trovarlo. Ma quelli due non si lasciavano ingannare e hanno chiuso il pesantissimo coperchio della tomba lasciando Andreuccio dentro con il morto e se ne sono andati. Andreuccio ha cercato tante volte di alzare il coperchio ma non riusciva e proprio quando ha pensato che sarebbe finito malissimo in ogni caso (se non riesce di uscire, morir accanto al morto per fame, per sette e per puzzo, a se lo trovano lo impicchieranno come un ladro), un gruppo dei altri ladri entrato nella chiesa. Lui si salvato quando il prete cercava di entrare nella tomba, si aggrapato alla gamba del prete violentemente e questi si spaventato da morire e ha scappato in fretta con tutti gli altri lasciando la tomba aperta. Dopo tutte queste sventure, finalmente tornato nella sua osteria dove lo aspettavano i suoi amici preoccupati e secondo il consiglio delloste ha lasciato subito Napoli ed tornato a Perugia. Cos ha ottenuto di tornare a casa con lanello preziosissimo dopo aver perso tutti i soldi con cui si era messo in viaggio a Napoli. Questa una delle pi celebri novelle del Decameron. Il Boccaccio lavorava presso una succursale dei Bardi situata nella Ruga cambiorum, cio vicino alla zona in cui si svolge lavventura di Andreuccio. Questa novella si svolge in una notte nella qualle Andreuccio, dal ragazzo stupido e imprudente, diventato saggio. Giovane ed inesperto Andreuccio sfida la sua fortuna con la propria stupidit . Lambiente della novella rapresentato molto dettagliatamente e realisticamente perch il Boccaccio conosceva Napoli benissimo. Lui viene dalla ragazza che gli ha chiamato a casa sua credendo che lei si sia innamorata di lui per la sua bellezza. Il Boccaccio contrappone la sua stupidaggine alla furbizia della prostituta. Lui crede completamente nella favola che lei gli ha raccontato e nonostante il fatto che lei la sua sorella vuole andare al leto con lei. Per questo toglie i vestiti. Dopo la caduta nei escrementi ancora non capisce cosa gli successo, ma chiama la sorella. Quel momento la cima della sua stupidit, la caduta pi bassa per lui. Cos diventa segnato anche fuori e la sua stupidit viene odorata dai due ladri. Dopo il bagno nel pozzo, che simbolizza la lavata rituale, comincia il suo cambio. E il momento in cui lui comincia a ragionare. Gi nella tomba, in cu i era costretto di entrare, ragiona in modo inteligente ed coscente che sar ingannato. Per questo ai ladri dice che non c lan ello nella tomba trattenedolo per se stesso. Cos troviamo di nuovo la struttura circolare, Andreuccio venuto a Napoli con i soldi per guadagnare e torna a casa

con lanello di rubino che vale pi che i soldi con cui era venuto. Cos il suo fine realizzato, ma quello che conta il cambio di Andreuccio. In quel modo Boccaccio sottolinea che nel confronto con la fortuna luomo stesso cambia. Andreuccio stato tabula rasa fino all a sua venuta a Napoli, ma tornato a casa molto pi esperto che prima. La cosa pi importante che lui abbia guadagnato proprio lesperienza. Nella novella esistono i due momenti cruciali: la caduta nei escramenti e la purificazione dopo la cui Andreuccio apre gli occhi. 7. Il soldano di Babilonia II giornata, VII novella

Trama: Il soldano di Babilonia tra molti sui figli aveva una figlia estremamente bella che desideravano tutti gli uomini che lhan no mai vista. Siccome il re dAlgabria gli ha aiutato di sconfiggere gli Arabi, che lavavano assalito, il soldano ha deciso di dar gli sua figlia per moglie. Lei se reccata al suo futuro marito con i suoi servi in una bella nave. Ma proprio quando il suo viaggo stava per finire perch si avvicinava al suo fine, ha cominciato la tempesta che ha durato due giorni e alla fine, dopo il naufragio, si trovata sulla costa sconosciuta con le sue serve. Allora comincia la serie di combattimenti tra gli uomini che volevano averla. Il primo lha trovata, il secondo ha ucciso il primo per ottenerla e cosi via, ogni seguente uccideva il precedente fino al ottavo. Lei stava con loro tutti e godeva lamore fisico con loro e alla fine, dopo tanti cambiamenti e tante sventure tornata casa dal suo padre a cui ha raccontato un sacco di buggie nascondendogli la verit. Siccome ufficialmente lei era ancora intatta, il padre lha mandata di nuovo al re con cui doveva sposarsi tanto tempo fa. Cos finalmente, dopo aver goduto lamo re con otto uomini, si sposata come vergine e ha vissuto come la regina. La conclusione di Boccaccio: le labbra bacciata non perdono il suo valore, anzi ringiovaniscono come la luna. In questa novella il Boccaccio relativizza la realt occupandosi del rapporto tra la realt e la rapresentazione della realt. Una donna giovane e molto bella suscita il desiderio di possederla in tutti i maschi che la vedono. Definita solo esternamente ridotta alloggetto sessuale. Specialmente dopo il naufragio quando, trovandosi in un paese sconosciuto il cui lingua non poteva capire, rimasta senza la possibilit di parlare. Le vicende della novella durano per molti anni e quando lei torna a casa, dal suo parde, comincia a parlare e smette di essere solo loggetto. Al suo padre ha raccontato una storia diversa di quella che il Boccaccio aveva raccontato a noi, per una storia p ossibile. Cos, dopo di essere andata al letto con molti uomini, rimasta vergine e continua a vivere la sua vita dal momento in cui la sua strada stata interrotta. La realt delle bugie che lei racconta diventa pi vera di quello che le successo veramente. Allinizio della novella, lei partita dalla sua casa per sposarsi con il r e alla fine, dopo tanti anni e ostacoli, lo fa. 8. Tancredi IV giornata, I novella

Trama: Tancredi era un uomo nobile che aveva una figla, che si chiamava Ghismonda, che lui amava molto teneramente. Per quel suo amore non voleva sposarla nonostante il fatto lei gi da un pezzo era nellet di sposarsi. Dopo che finalmente lha data in moglie ad un giovane nobile, lei rimasta vedova presto ed tornata a vivere con il suo padre. Dal padre non le mancava niente, viveva una vita comoda e lussuosa, ma il suo padre non mostrava nessuna intenzione di sposarla di nuovo. Per questo lei ha trovato lamante, un giovane cortigiano della bassa provenienza, che lei piaciuto per la sua belezza, il suo comportamento, per la sua nobilt danima. Loro due si incontravano di nascosto in una grotta vicino al palaz zo del suo padre. Un giorno il suo padre li ha scoperti per caso e si molto arrabbiato. Si sentiva tradito e profondamente deluso per il fatto che la sua figlia si incontrava con qualcuno che non era il suo marito, anzi, che era dorigine bassissima. Ha fatto catturare e ucc idere il suo amante, ha estratto il suo cuore e lha mandato nella coppa doro a sua figlia. Lei ha cominciato a piangere sopra il cuore morto, ha messo nella coppa il veleno lha bevuto. Le sue serve sono corse a Tancredi, a dirgli che cosa successo. Quando lui venuto e ha visto sua figlia che stava morendo, ha cominciato a piangere. Lei gli ha chiesto di seppelirla con il suo amante ed morta fra poco. Suo padre si pentito per quello che aveva fatto, ma era gi troppo tardi per rimediare le cose. Cos i due amanti sono stati seppeliti in un sepolcro con tutti gli onori. Questa novella somiglia alle tragedie greche perch in essa non esiste lazione, ma ci sono solo dei dialoghi, cio i monologhi (actio in verbis). Il narratore spiega brevemente cosa successo, ma i conflitti tra i protagonisti sono pi importanti. Tutte le novelle boccacciane con la tragica fine sono statiche e lazione si svolge mediante i monologhi e dialoghi proprio come in una dramma. Laltro motivo per cui qu esta novella assomiglia alla tragedia greca la tragica colpa dei prottagonisti, la colpa inevitabile, predestinata e no individuale. Qui esistono i due conflitti: il primo tra la Ghismonda e il mondo, perch lei sceglie un amante inadeguato secondo il codice della nobilt siccome lui non sia un nobile ma un semplice servo, e il secondo tra Tancredi e Ghismonda perch Tancredi ama la sua figlia con un amore strano, anzi incestuoso. I monologhi di Tancredi e di Ghismonda sono la polemica tra il principio maschile e il principio femminile. Come la Francesca del V canto dellInferno di Dante anche Ghismonda parla rapresentando i valori dolcestilnovistici. In quel senso, il personaggio di Ghismonda collegato con la poetica di Dante. Per, lei non una donna tipica perch possiede anche le virt maschili e non un oggetto. In effetti, Guiscardo quello che oggetto. Il Boccaccio si discacca da Dante perch crede che sia possibile rispetare gli istinti naturali non distruggendo i principi della gentilezza e della virt, mentre Dante non lo credeva possibile. C anche un altro distacco dalla tradizione: dopo il suicidio, Ghismonda non andr allinferno come peccatrice, ma si trover con Guiscardo nel paradiso. Questa novella, in realt, rapresenta il dialogo tra il Boccaccio e la cultura alta che regola i modi di comportamento. Il Boccaccio mostra che possibile rispetare la natura e, nello stesso tempo, il codice sociale. Il Boccaccio si distacca anche con la scelta dello stile usando lo stile medio, della elegia, invece di usare lo stile alto della tragedia. 9. Elisabetta da Messina IV giornata, V novella

Trama: A Messina vivevano tre fratelli, giovani e ricchi mercanti, con una sorella che era la ragazza molto bella e ben educata. Nella loro bottega lavorava un bel ragazzo che si chiamava Lorenzo e tra lui ed Elisabetta col tempo scoppiato lamore. Loro due si incontrav ano di nascosto, ma un giorno uno dei fratelli di Elisabetta li ha scoperti e si messo daccordo con gli altri due fratelli di non vendicarsi subito. Tre fratelli hanno

continuato a parlare e scherzare con Lorenzo come prima, come se niente fosse successo. Un giorno lo hanno chiamato di andare con loro fuori citt e in un bosco lhanno ucciso e seppelito. Elisabetta lo aspettava invano e dopo alcuni giorni ha cominciato a preoccuparsi se gli sia succe sso qualcosa. Una notte lei lo ha sognato e lui lha detto che cosa era successo e dove stato seppelito. Il giorno dopo lei andata a quel posto con la sua serva, lo ha trovato, ha tagliato la sua testa e lha portata con se. Ha messo la testa del suo amante in una vasa in cui cresceva la basilica e non si distacava pi da essa. I suoi fratelli hanno notato quel suo comportamento strano e per questo le hanno preso la vasa con la pianta. Per questo lei si ammalata ed ha cominitao a ripetere che le restituissero la vasa. Siccome i fratelli non potessero capire perch la pianta fosse cos importante per la loro sorella, hanno conrollato che cosa si trovasse in questa vasa e quando lhanno visto, si sono spaventa ti che si sarebbe potuto scoprire la verit. Per questo sono fugiti dalla citt e la loro sorella morta dal dolore. Ma un giorno la verit stata rivalata ed stato composto un canto che narra di quella storia tragica. La citta di Messina collega questa novella con quella precedente. Anche qui esiste la simile matrice della tragica storia amorosa, solo che questa novella si svolge nel circolo borgese, mercantile a differenza della precedente che situata nel mondo dei nobili. Anche qui la ragazza si innamora di uno che appartiene alla classe pi bassa della sua, cio di un garzone (egrt) e per questo viene punita severame nte. A differenza della novella precedente, questa non somiglia alla tragedia greca. Elisabetta passiva, non parla, esprime i suoi emozioni piangendo e soffrendo nel silenzio. Lei non una persona realizzata, istruita come Ghismonda che figlia del principe. Per n luna n laltra n on riescono a superare le leggi della societ in cui vivono. Il fratello di Elisabetta decide di rinviare la sua vendeta, dopo aver visto la sua sorella con lamante, proprio come Tancredi. I fratelli vogliono salvare lonore della sua sorella per i motivi economici perch la sua storia damore potrebbe influire m ale i loro affari. Tancredi vuole salvare lonore della sua figlia per salvare ill suo prestigo aristocratico. In questa novella esistono alcuni motivi tradizionali: sogno premonitore (Elisabetta ha sognato lamante che le ha detto cosa gli successo e dov seppelito), il mo tivo della separazione e il motivo del dolore per il congedo. Con questa novella Boccaccio celebra la tenerezza, la fedelt, la dolcezza di un amore che non ha termine. 10. Simona e Pasquino IV giornata, VII novella Trama: Simona e Pasquino erano i due poveri che si amavano. Un giorno si sono incontrati in un giardino e vi sono andati con i suoi amici tra cui nato lamore. Mentre parlavano cos, Pasquino ha colto una foglia della salvia perch voleva pulire i denti con essa dopo il cibo. Ma, quasi subito dopo aver frizionato i denti e le gengiva, si sentito male ed morto tutto gonfiato e coperto dalle macchie nere. Lamico di Pasquino ha accusato Simona di aver avvelenato il suo amico e ha cominciato a minacciarla che per quel dilitto sarebbe condanata al rogo. La ragazza tutta spaventata ha cercato di spiegare al giudice come sono andate le cose e per mostrarlo davanti a tutti ha frizionato lei i denti con la foglia di salvia. Fra poco anche lei morta e tutti i presenti erano sbalorditi per questo. Poi stato riscontrato che sotto il cespuglio di salvia cera un rospo che aveva avvelenato il cespuglio con il suo fiato velenoso. Gli amici, che avevano accusato la ragazza per la uccisione, dopo aver scoperto la verit, hanno seppelito i due amanti insieme in una chiesa. In questa novella la vicenda si svolge nel diverso ambiente sociale. Si parla dellamore dei due poveri e in quel modo Boccaccio si distacca dalla tradizione letteraria secondo la quale Amor sceglie solo i cuori nobili per lorigine (latteggiamento di Andrea Cappellano espresso nel libro De Amore) o i cuori nobili per la sua gentilezza (tradizione dolcestilnovisitca). Secondo il Boccaccio, Amor non sceglie se governer i cuori dei ricchi o queli dei poveri e tutti hanno il diritto di amare e di essere amati. Per, anche se aveva un atteggiamento cos radicale per lepoca i n cui vissuto, doveva rispettare certe norme. Simona e Pascquino appartengono alla classe pi bassa della societ e per questo il loro amore non proibito e non hanno nessun ostacolo sociale da superare come Ghismonda o Elisabetta. Perci nel loro amore non c niente di alto e devono morire per caso. Qui esiste un elemento del verismo: Boccaccio mostra i sentimenti dei protagonisti mediante i loro azioni.

11. Giuglielmo Rossiglione IV giornata, IX novella Trama: Giuglielmo Rossiglione e Giglielmo Guardastagno erano gli amici per pelle e i guerrieri coraggiosi che spesso partecipavano insieme alle giostre. Il Rossiglione aveva la moglie bellissima ed il Guardastagno si innamorato di lei e col tempo anche lei si innamorata di lui e cos sono diventati amanti. Ma, siccome non fossero abbastanza prudenti, il Rossiglione li ha scoperti ed ha deciso di uccidere il suo amico. Lo ha chiamato a cena a casa sua affinche andassero insieme ad una grande giostra in Francia come avevano fatto tante volte prima. Il Guardastagno, non sospettando di niente, si reccato verso la sua casa, ma il Rossiglione lo ha aspettato in un bosco attraverso cui questi doveva passare. Visto che il Guardastagno non era armato, il Rossigline lo ha sorpreso e ucciso. Dopo averlo fatto, ha estratto il cuore dal petto del suo ex-amico e lo ha dato al cuoco per preparare il cibo gustosissimo da esso. La sua moglie, vedendo che il Guardastagno non veniva, ha cominciato a preoccuparsi per lui, ma il suo marito le ha detto la bugia che sarebbe venuto il giorno dopo per tranquilizzarla. Quando era ora di cena, il cuoco ha messo sulla tavola il cibo preparato dal cuore del Guardastagno. Il Rossiglione ha detto che non si sentiva bene e che per questo non poteva mangiare e cos la sua moglie lha mangiato tutto. Dopo questo ha detto alla sua mogle che cosa lei aveva mangiato e per questo lei si butata dalla finestra tutta inorridita. Solo in quel momento il suo marito ha capito tutto il male che aveva fatto ed fuggito per la paura delle conseguenze. Lidea per questa novella Boccaccio la presa dai provenzali trattenendo la situazione e i nomi dei personaggi, ma cambiando tutto altro. Nella storia provenzale tutto rapresentato troppo schematizzato, o come esclusivamente buono o come esclusivamente male. Boccaccio relativizza questa divisione. Il marito non pi il personaggio negativo n lamante positivo. La mogle si innamora per caso dellaltro che lamico del suo marito. A differenza della storia provenzale, in cui il marito ha sentito dagli altri per il tradimento della sua moglie, nella novella del Boccaccio proprio il marito quello che scopre la verit. Qui il movente della vendeta non la difesa dellonore, ma la profonda ferita dei sentimenti dalla

parte del migliore amico e dalla parte di moglie. La moglie amette la sua colpa e questo non il caso dai provenzali. La descrizione dettagliata della cottura del cuore, dei preparativi del cibo la metafora della vendeta che il marito prepara in se. Alla fine la moglie si uccide e il marito fugge e quellatto una specie della sua morte. Il Boccaccio rapresenta il problema, ma non offre la soluzione e n on suggerisce che uno abbia ragione e altro no. 12. Nastagio degli Onesti V giornata, VIII novella Trama: Nastagio era un nobile innamorato di una donna giovane e bellissima ma che era pi ricca di lui. Lui sperava di poter conquistarla e spendeva tanti soldi, si faceva bello e insomma faceva tutto per farla innamorare di se. Per lei, orgogliosa della sua nobilt e bellezza non badava a lui per niente. I suoi parenti, dopo aver visto che lui fra poco avrebbe rimasto senza niente continuando cos, lo hanno persuaso di lasciare la citt prima di rovinare tutto. E cos un giorno, vivendo in un piccolo paese, lui ha visto un avvenimento molto strano: una ragazza tutta sciupata e graffiata correva per il bosco e un cavalere la seguiva a cavallo insieme ai due cani che la mordevano ogni volta che la raggiungevano. Il cavaliere era molto arrabiato e la minacciava con la spada nella mano. Nastagio, sbalordito, voleva salvare la ragazza ma il cavaliere gli ha spiegato il motivo per cui perseguiva la ragazza. Qui comincia la storia nella storia. Lui era innamoratissimo di questa ragazza e faceva tutto per ottenere il suo amore, ma lei era crudele e orgogliosa e non rispondeva al suo amore. Cos un giorno il avaliere ha comesso il gran peccato, si ucciso con la spada. Fra poco anche la ragazza morta e la punizione per i loro peccati era proprio quella che Nastagio aveva visto. Lei, che godeva tanto a tormentarlo, doveva fuggire da lui, e lui, che nella vita la amava cos tanto, ora doveva perseguitarla come una nemica. Ogni volta che lui la raggiungeva, la uccideva con la spada ed estraeva il suo cuore duro e freddo, che non sentiva ma n amore n misericordia, e lo buttava ai cani afffinch lo mangiassero. Questa era la giustizia divina e questa penna ripeteva continuamente. Dopo aver visto questo, Nastagio ha subito capito come usare quellavvenimento per ottenere il suo fine. Ha organizzato una bellissima festa, vicino al bosco in cui il cavaliere perseguitava la ragazza, in cui, tra gli altri ospiti, venuta anche la ragazza di cui lui era innamorato. E lei, dopo aver visto lavvenimento e presa di paura, ha cambiato il suo disprezzo contro Nastaggio in amore. Cos, i due si sono sposati e vivevno la vita lunga e felice. Lidea per questa novella il Boccaccio lha presa da un exemplum di Iacopo Passavanti. Per Boccaccio scrive una parodia spostando il ruolo dellexemplum. Nel testo originale la donna punita per aver ucciso il suo marito, mentre invece dal Boccaccio la donna punita per la sua crudelt nei confronti di un uomo che la amava. Nella novella tutto succede in pieno giorno e la visione una vicenda normale, come se essa non succedesse oltremondo. Boccaccio capovolge i valori dei autori medievali dai quali il peccato era labbandonarsi allamore, mentre invece da lui il peccato non abbandonarvisi. E unetica profondamente diversa da quella religiosa tradizionale. Boccaccio, a differenza di Dante, crede che lamore non riconosca la distinzione tra la pura passionalit e la pura spiritualit, ma che stia in mezzo. Nastagio, dopo aver vesto che c il modo di raggiungere con astuzia il proprio scopo, cambia idea e decide di non suicidersi. Questo uno dei tanti esempi boccacciani come si pu volgere a proprio favore una situazione sgradevole imposta dalla fortuna usando linteligenza. Questa novella collegata alla novella segue nte perch hanno lo stesso tema (lamore tra i due giovani che apppartengono alle diverse classe sociali), ma esposto da due punti di vista completamente opposti. 13. Federigo e falcone V giornata, IX novella Trama: Federigo era un nobile che, dopo aver perso tutti i suoi beni cercando invanamente di conquistare una bella nobile, si ritirato in campagnia. L viveva una vita modesta, anzi povera, con il suo falcone che per lui rappresentava un vero amico. Un giorno, dopo la morte del proprio marito, la sua donna amata venuta nella campagnia. Il suo figlio ha visto il falcone di Federigo e gli molto piaciuto. Il bambino si ammalato gravemente e lunica cosa che potesse rallegralrlo era di ottenere il falcone di Federigo. Per questo la sua madre andata da Federigo per chiedergli quel sacrificio, ma lui, non avendo nient altro da offrirle, ha dovuto far preparare il suo falcone per il pranzo. Cos, non ha potuto aiutarla e il bambino morto qualche giorno dopo, ma la donna, toccata profondamente da quel gesto nobile e sapendo che lui lamava tantissimo, ha deciso di sposarlo. Si sposata con lui nonostante il fatto che lui non aveva niente perch era un uomo molto buono. Questa novella una toccante apoteosi della cortesia e della nobilt danimo. Federigo un rappresentante dei valori cortigiani e cavalersechi essendo un nobile: molto abile con le armi, possiede un falcone che simbolizza la cavaleria, una persona dignitosa, onesta, dedicata a una donna fra le pi belle e leggiadre. Anche quando perde tutti i suoi possessi non smette di coltivare questa sua etica cavaleresca rimanendo fedele al suo amore. Per onorare alla donna invanamente amata pronto si sacrificare lunico bene che gli rimasto falcone. La donna non risponde ai corteggiamenti di Federigo perch appartiene a un altro mondo, ai borghesi, che sono una nuova classe sociale dellepoca, ma anche perch non vuole tradire il suo marito. Il suo figlio muovente dellazione. Per la sua malatia e il suo desiderio, la donna costrett a di chiedere un favore dalluomo a cui aveva gi fatto male respingendo il suo amore. Alla fine lei si sposa con Federigo per risp etto e no per amore. Rimasta vedova, la donna ha abbastanza soldi per una vita piacevole e non segue i consigli dei suoi fratelli di non sposare Federigo per la sua povert. Per lei non ha bisogno della richezza ma di un uomo cos buono com Federigo. Cos la donna diventa un ponte che allega i due mondi diversi, il mondo cortigiano con la sua etica cavalerseca e il mondo nuovo, il mondo dei borghesi che vogliono solo aggraparsi ai soldi e accumularli. Boccaccio scrive nellepoca in cui si sempre meno sentono i valori idealizzati del medioevo e questo il suo modo di allegare questi valori che pian piano muoiono con i valori nuovi. Per questo il tipico cavalliere provenzale, grazie alla donna, diventa un tipico mercante fiorentino. 14. Cavaliere e madonna Oretta VI giornata, I novella Trama: Madonna Oretta era la moglie di un macellaio, ma era una donna gentile che sapeva parlare bene. Un giorno lei, con alcune altre donne e cavalieri, andava a piedi da qualche parte. Siccome la passeggiata fosse lunga, uno dei cavalieri le ha fatto la proposta di raccontare una storia per

abbreviare tempo. Cos, come ha detto, lei avrebbe avuto limpressione di andare a cavallo. La donna ha accettato questa sua proposta molto volentieri, ma presto diventato chiaro che lui fosse un narratore molto inabile: faceva spesso errori, ripeteva una parola tante volte, il suo modo di parlare non era adeguato per le persone distinte con cui si trovava ecc. Per questo, la donna non poteva pi soppotrare di ascoltarlo parlare cos e gli a detto che il suo cavallo andava troppo lentamente e gli ha chiesto di aiutarla scavalcare. Il cavaliere ha capito che cosa lei voleva dire ed ha accettato il suo scherzo col piacere. Ha smesso di parlare la storia ed ha cambiato largomento. Con questa novella comincia la seconda met del Decameron ed molto particolare perch spiega la poetica del Boccaccio. Viene chiamata spesso la metanovella perch parla di se stessa, cio della narrazione. Il sesto giorno dedicato ai bei motti, alle battute spiritose che sottintendono alta intelligenza e istruzione. Nellumanesimo il motto (scherzo, battuta) verr chiamato la facezia e secondo Castiglione sar la virt indispensabile di un cortigiano. Questo umorismo non carnavallesco, ma intelletuale, ha la funzione di catarsi. La cavalcata qui la metafora della narrazione. Mediante questa novella il Boccaccio ci mostra cosa sia innamissibile nella narrazione. Non si pu ripetere sempre la stessa parola, non si pu tornare indietro. La narrazione deve essere lineare, deve avere un corso causale e consecutivo organizato nel tempo in un modo logico. Il racconto deve sembrare verosimile perch riflette la nostra vita. Se qualcosa non va bene nella narrazione, l ascoltatore lo sentir e comincer ad annoiarsi. 15. Frate Cipolla VI giornata, X novella Trama: Fra Cipolla veniva spesso a Certaldo per elemosinare visto che l la gente lo adorava per la sua religione e per il fatto che sapeva parlare molto spiritosamente. Lo ritenevano un Cicerone anche se non era istruito. Una volta ha promesso alla gente ingenua, da cui voleva prendere elemosina, che li avrebbe fatto vedere la penna dalle ali di angello Gabrielle che questi aveva lasciato nella stanza della Madonna quando era venuto a Nasaret per portarla la notizia della concezione immacolata. Per, non erano tutti che lo hanno ascoltato cos ingenui. Cerano anhe due ragazzi furbi che non hanno creduto questa storia e volevano fare uno scherzo con lui. Gli hanno rubato la penna, che in realt era di un papagallo, e hanno messo nel suo posto un po di carbone. Poco dopo fra Cipolla ha cominciato a raccontare la storia, che doveva spiegare lorigine della penna, e quando voleva mostrarla alla gente, che lo ascoltava, ha scoperto che al posto suo si trovava il car bone. Allora, racapezzandosi subito, ha cominciato a raccontare un altra storia e cos riuscito ha convincere la gente ingenua che il carbone apparteneva ad un altro santo e che lui spesso confondeva le due scatole di cui una conteneva la penna e laltra il carbone. Cos , la gente gli ha creduto di nuovo e, dopo che lui di nuovo lha inganata raccontandola un sacco di bugie, lui ha raccolto molti soldi. I due ragazzi, che lo volevano svergognare, si sono vergognati loro dopo aver visto il modo in cui lui si racapezzato. Gli hanno restituito la penna la qualle lui ha usato per lo stesso fine lanno prossimo. In tutte le novelle del sesto giorno si parla di quelli che sono riusciti a cavarsi dimpiccio. Nella prima parte di questa n ovella Boccaccio da una dettagliata descrizione del frate senza nessuna azione. Per, la seconda parte tutta nella narrazione. Lumorismo qui non intelletual e, come nella novella precedente, ma carnevallesco. Il motivo fondamentale un altra volta la celebrazione dellintelligenza. Fra Cipolla ha reagito benissimo alle difficolt causate dallo scherzo dei due perdigiorni. Grazie alla sua intelligenza, ma anche alla credulit e sciocchezza della gente del paese,lui si cavato dimpiccio con un lungo discorso che fa la seconda parte della novella. Quel suo discorso molto complesso per il pubblico analfabeta che lo ascoltava e perci chiaro che non stato destinato alla gente nella chiesa. I destinatori veri del racconto di fra Cippola potrebbero essere i due fannulloni che hanno fatto lo scherzo (fra Cippolla cosciente che lintelligenza di questi due ben superiore a quella dei suoi ascoltatori nella chiesa), ma anche la lieta brigata a cui Dioneo si rivolge o anzi i lettori del Boccaccio. 16. Griselda e marchese di Saluzzo X giornata, X novella Trama: Marchese di Saluzzo era un uomo che non voleva sposarsi ma godere la vita di uomo libero. Ma, siccome tutti i suoi sudditi lo imploravano di sposarsi per poter avere un erede, alla fine ha deciso di farlo. Ha scelto una ragazza molto povera, che si chamava Griselda ed era la figlia di un semplice contadino, nonostante il fatto che lui fosse un nobile e lei no, per la sua bellezza e per la sua bont. Pensava che avrebbe potuto andare daccordo con lei benissimo. Tutti i sudditi del marchese, che allinizio pensavano che lui aveva sbagliato di sposare una povera contadina, dopo averla conosciuta un po, hanno cominciato a stimarla moltissimo. Per, dopo che hanno avuto la figlia, lui h a deciso di mettere la sua moglie in una prova molto dura e crudele per convincersi nella sua pazienza e lealt. Cos, ha separato la sua moglie prima dalla figlia e poi anche dal figlio con la scusa che i suoi sudditi sono contrari ai figli nati da lei. Il suo sadismo contro la moglie era cos grande che lha anche fatto credere che i loro figli fossero uccisi. Molti anni dopo lha anche cacciata via di casa non lasciandola niente. Lei per ques to doveva tornare alla casa del suo padre che viveva in una campana. Ma non lha lasciata in pace neanche allora dicend ola che ha deciso di sposarsi con una contessa ed era cosi sfacciato di chiederla di venire alle loro nozze. La sua moglie, che sopportava tranquillamente tutte queste ingiustizie del suo marito, si e presentata alle nozze dove il suo marito ha fatto lultimo gesto sadistico facendola conoscere la sua propria figlia, che ora era gi una ragazza grande, ma presentandola come la sua futura sposa. Quando la sua moglie ha lusingato la sua scelta, lui ha finalmente deciso di finire il suo gioco. Ha detto la verit alla sua mogle e tutto tornato come prima dopo che laveva sottomessa fino alla fine credendo di aver fatto la cosa giusta. Anzi, credeva che ogni uomo dovrebbe fare cos per poter vivere tranquillamente con la propria moglie. Il tema del decimo giorno sono gli esempi della virt. In questa novella si parla di Griselda, una povera ragazza che, sposatasi con il marchese di Saluzzo, sopporta le prove inumane alle quali la sottopone il marito, finch questi, conosciutala degna di se, dopo molti anni di sofferenze e di umiliazioni, la restituisce nel suo grado e le mostra rispetto e affetto. Una novella veramente feudale riguardo ai diritti della donna, ma il Boccaccio giustifica il sadistico comportamento del marchese presentandolo come modello ideale di cortesia e di magnanimit. Anzi ritiene che

ogni marito dovrebbe sottomettere la sue moglie in questo modo se non vuole avere le difficolt con lei. Questa novella uno dei pi espliciti esempi della misoginia di Boccaccio. NOVELLA La novella una narrazione breve e semplice i cui personaggi si possono facilmente ritrovare nella vita quotidiana. Essa nasce, non si sa con precisione dove e quando, nel contesto della letteratura orale. Secondo la teoria orientalista sarebbe sorta in Oriente per poi diffondersi in Occidente verso il XII secolo. Alla base della struttura della novella si trovano: l'exemplum (che si potrebbe definire una forma semplice di novella ma che si trova a met strada tra la fiaba e la parabola. Esso proviene dalla vita dei Santi perch veniva usato molto spesso dai predicatori con i scopi educativi e moralisti. I predicatori se ne servivano allora per ricondurre sulla giusta strada coloro che avevano commesso qualche peccato. La narrazione dellexemplum deve essere breve, condensa, concisa, sintettica, cio deve avere due effetti: brevitas - si rifferisce allinizio, allintreccio e alla fine dellopera senza disgresioni e auctoritas lautore si richiama ai famosi storici o filosofo), la favola (la storia n vera n verosimile ma divertente e completamente inventata, per, secondo Il Boccaccio, quel fatto non vuol dire che non si pu inserire la verit in essa), la parabola ( un racconto breve il cui scopo spiegare un concetto difficile con uno pi semplice o dare un insegnamento morale), la tradizione cavalleresca (il ciclo bretone e il ciclo carolingio), le letteratura orientale (1001 notti e Il libro dei sette savi i cui racconti hanno la cornice della narazione che anticipa quella boccaccesca e hanno lo scopo di essere divertenti ed educativi), le storiografie e le cronachi medioevali, il rasus e la vida (che spiegavano la poesia e la vita dei trovatori), Novellino o Cento novelle antiche (dellautore sconosciuto la pi antica raccolta delle novelle italiane. Si crede che lautore fosse un mercante o un notaio istruito pro veniente da Firenze e che abbia destinato la sua raccolta al pubblico cortigiano. Lopera composta tra il 1281 ed il 1300, afferma gli ideali della borghesia comunale che stava affermandosi in quel periodo, gli ideali dolcestilnovistici di gentilezza, di cortesia, di sottile intelligenza e di bel parlare. Non ha la cornice della narrazione e le sue novelle si svolgono nellambiente fiorentino. Il linguaggio fiorentino. Le storie provengono dalla Bibbia,dallantichit, dalloriente, dalla mitologia classica, dai cicli cavalereschi, dalla tradizionegiularesca, ma tutti i personag gi storici sono rappresentati come i contemporanei dellautore, non c la storicit. Le novelle sono brevi, le vicende interessanti, i dialoghi spiritosi e la li ngua il fiorentino raffinato. La raccolta riflette benissimo lo stile di vita e le convinzioni delluomo medioevale). Ispirati dal Decameron, anche gli altri autori trecenteschi scrivono le raccolte di novelle: Franco Sacchetti Trecento novelle, il capolavoro che descrive con tanta vivacit la vita fiorentina in un modo molto spiritoso, ma non c la cornice della narazione a differenza del Decameron, Giovanni Fiorentino Il pecorone e Giovani Sercambi - Novelle. Novella boccacciana Ispirato dalle precedenti forme narrative il Boccaccio crea una forma nuova, la novella, che include le caratteristiche delle forme gi esistenti la novella pu essere didattica come la parabola, divertente come la favola e storica come la historia. A differenza dellexemplum che comincia col rievocazione di auctoritas, la novella comincia con le parole ragionasi... indicando che il racconto circola tra la gente. Il Boccaccio vuole evitare la differenza tra le autorit e la gente che ascolta. C anche la differenza riguardo ai personaggi: nellexemplum i personaggi tipici sono una donna, unuomo e un bambino sfacciato, mentre invece in novella il personaggio pi conreto, c un individuo che si oppone al mondo facendo cos la storia pi realistica, cio verosimile. La novella un genere che era molto popolare nel Medioevo e che, dopo una lunga pausa, ha preso la sua forma finale nellOttocento. Ballata Il suo nome proviene dalla parola ballo perch era una canzone che si cantava accompagnata dalla musica e danza. E la forma provenzale che non usavano i poeti siciliani, ma esisteva nella scuola toscana e la perfezionarono i poeti del DSN. La usava anche il Petrarca e i petrarchisti, ma raramente. Dopo una lunga pausa la scoprissero di nuovo i poeti dellOttocento, cio i poeti romantici ed e presente anche nel Novecento. Struttura La ballata consta di ripresa (detto anche il ritornello o il coro), che si trova allinizio, ma si pu ripetere anche alla fine della ballata e anzi dopo ogni stanza, e delle stanze (strofe). La stanza e condivisa in due piedi e una volta che ha uguale numero dei versi come la ripresa. Il verso la combinazione di endecasyllabo e settenario, raramente solo endecasyllabo o solo settenario. Secondo il numero dei versi nella ripresa la ballata pu essere: la ballata grande (4 versi, la pi frequente), la ballata mezzana (3 versi), la ballata minore (2 versi), la ballata piccola (1 verso), la ballata stravagante (pi di 4 versi, molto rara). Nella lirica toscana la ballata non aveva struttura fissa, si usavano molti tipi di verso. Lunica regola che doveva essere rispettata era che lultima rima della ripresa doveva corrispondere allultima rima della stanza. Nella lirica dolcestilnovistica la ballata aveva una st anza sola, ma poteva avere due o tre strofe e allora si trattava della ballata replicata (vestita).

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