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Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze,

per l'et avanzata, non sono pi adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Queste le parole usate dallormai papa emerito per annunciare ,sotto gli occhi pieni di sconcerto del mondo intero, la sua decisione di abbandonare il suo mandato come successore di Pietro. Salito al soglio di San Pietro nel 2005,Papa Benedetto XVI ha attraversato durante il suo breve, ma difficile pontificato , una delle pi profonde crisi che la Chiesa cristianacattolica abbia mai conosciuto. Negli ultimi anni, infatti, con una frequenza spaventosa molteplici scandali hanno travolto il Vaticano ed altrettanti eventi deplorevoli hanno visto la chiesa tutta al centro dellattenzione mediatica: il caso Ior, la banca vaticana, la dilagante pedofilia dei sacerdoti, i documenti segreti del papa divulgati fuori dalle mura vaticane(Vatileaks), il caso Emanuela Orlandi, le tensioni con lislam, i tradimenti e le lotte di potere allinterno delle gerarchie ecclesiastiche. Sono passati poco pi di due mesi dallundici febbraio, data che assume ,oltre ad un forte significato religioso, un altrettanto intrinseco valore storico, eppure la chiesa ha visto gettare le basi di quella che si preannuncia essere una lenta,ma radicale trasformazione. E il nuovo pontefice , anzi usando le sue stesse parole,il nuovo vescovo di Roma, eletto giorno 13 Marzo ,il fautore di questondata di cambiamenti:Papa Francesco. Un papa dolce, umile e carismatico che gi da subito ha conquistato la simpatia di molti. E il primo sudamericano, il primo a scegliere di chiamarsi Francesco, il primo ad appartenere allordine dei gesuiti. Schivo, timido e di poche parole; molto attento ai poveri e ai desaparecidos. Gi dal primo giorno del suo pontificato ha espresso i valori pi sinceri della Chiesa: povert, semplicit e carit, valori che in realt dovrebbero apparirci normali, ma in una societ cos modernizzata e distorta sembrano essere eccezionali e straordinari. Tra le grandi aspettative dellopinione pubblica ,Papa Francesco ha iniziato il suo mandato contraddistinguendosi ,in modo particolare,per la sua attenzione verso il prossimo. Ed proprio perch si mostrato come uno di noi che riuscito a farsi amare dai pi, soprattutto dai giovani. Molte le scelte che hanno fatto discutere:lanello dargento; la croce di ferro;lutilizzo di paramenti semplici;la prima messa celebrata nella piccola chiesa di SantAnna;il rifiuto della papa-mobile;la predica dallambone;liturgia semplificata; il Vangelo cantato in greco; tuttavia, il grande sorriso con il quale il pontefice saluta ed abbraccia ,uno per uno, i fedeli ,la prova pi bella del nuovo volto assunto dalla Chiesa. Molti giornalisti hanno gi attribuito un nome allondata di cambiamenti introdotti dal papa che viene dalla fine del mondo: rivoluzione gentile. Lerrore che adesso si potrebbe commettere quello di pensare a un papa perfetto e completamente moderno: rileggendo la vita di Jorge Mario Bergoglio, gesuita, vescovo e

uomo di fede, non si pu dire che sia un progressista. Contrario alle unioni omosessuali, allaborto e alleutanasia, le sue posizioni dottrinarie sono in perfetta continuit con quanto sin qui professato dai suoi predecessori e dalla Chiesa: ma lappello a una Chiesa povera quanto pi fa sperare tutta la cristianit. Tra i tanti dubbie e critiche ,positive e non, una cosa certa: Papa Francesco, assumendo come modello Francesco dAssisi, lesempio pi alto e luminoso del cattolicesimo , ha scritto una nuova pagina nella storia della chiesa della quale la foto di un pontefice che prende in braccio un bambino e lo bacia lesempio pi significativo.

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