Professional Documents
Culture Documents
3
l’invasione LINK 7
Sights
dei social
network Spazi pubblici,
privati o altro?
di dahah boyd Sta conseguendo il
dottorato di ricerca
all’Università della
Amicizia. Profilo. Bacheca. Parole che, con California, Berkeley
School of Information, e
la vertiginosa diffusione di Facebook anche collabora con l’Harvard
University Berkman
negli ambienti più insospettabili, acquistano Center for Internet and
improvvisamente un nuovo significato. Così come Society. La sua ricerca,
finanziata dalla MacArthur
prendono una nuova forma gli entusiasmi (e le Foundation come parte
di un ampio progetto
paure) sulla facilità di “fare network”, sulla privacy, sulla gioventù digitale, si
concentra su temi come
sul controllo. danah boyd (rigorosamente in la ridefinizione degli spazi
minuscolo), ricercatrice a Berkeley e Harvard, ragiona sociali e delle pratiche
educative sui siti di social
sull’interazione via social network: dal “baccaglio” allo network.
174 175
I
siti di social networking come MySpace, Facebook o Bebo sono ubiqui. In
ogni parte del mondo, i teenager (e non solo) che si collegano a tali siti creano
LINK 7 un proprio profilo per poterli navigare, ossia si auto-rappresentano attraverso
Sights
testi, immagini, video, link, quiz e sondaggi.
l’invasione
dei social I profili sono raggruppati in una rete di contatti attraverso liste di Amici (Friends).
network I membri possono infatti aggiungere altri utenti come loro Amici e, se questi
accettano, la loro foto e un link al profilo verranno inseriti nel profilo di chi li
aggiunge. Attraverso una selezione accurata, i partecipanti sviluppano la pro-
pria lista di Amici, che non è però semplicemente una lista di conoscenti stretti
(quelli che normalmente si definirebbero come “amici”). La configurazione del
sito permette piuttosto di strutturare quella che si potrebbe definire l’“audience
presunta” di ognuno dei suoi membri, ossia l’insieme delle persone iscritte al
sito che gli adolescenti considerano come parte del loro mondo. I siti di social
network hanno milioni di utenti registrati, ma nella maggior parte dei casi ai
membri sta a cuore solo una manciata di contatti: la lista di amici, appunto. Se
un utente ritiene che il suo profilo sia interessante solo per un gruppo ristretto, è
probabile che abbia pochi Amici e che, tecnologia permettendo, mantenga il suo
profilo privato. Ma qualora voglia mettersi in contatto con altri membri, la sua li-
sta probabilmente avrà centinaia o migliaia di Amici di età analoga, caratterizzati
da uno stile simile, con i medesimi gusti musicali, e così via: è molto probabile,
insomma, che renderà pubblicamente accessibile il proprio profilo, così da allar-
1. Si veda d. boyd, “Friends, gare la propria rete di contatti1.
Friendsters, and Top 8. I profili e le liste di Amici sono due elementi chiave di ogni sito di social network.
Writing Community Into
Being on Social Network C’è poi una struttura pubblica (Testimonials, Comments, The Wall, Bacheca) che
Sites”, in First Monday, vol. consente agli utenti di scrivere e visualizzare commenti sui profili dei propri Ami-
11 no. 12, 2006, disponibile ci. Questi commenti occupano uno spazio notevole, e soprattutto sono visibili da
al sito www.firstmonday.org/
chiunque abbia accesso a quel determinato profilo.
Mia madre
issues/issue11_12/boyd/.
Questi tre strumenti – profili, liste di contatti e commenti – costituiscono la base facilita la comunicazione diacronica, ma significa anche che
di tutti i siti di social network, anche se esistono molte applicazioni aggiuntive quello che si dice a quindici anni è ancora accessibile quando
per massimizzare la partecipazione. I social network permettono agli iscritti di di anni se ne hanno trenta e (si spera) si sia maturati quanto
navigare da un Amico all’altro e di comunicare con chiunque abbia un profilo
visibile, ma vengono usati soprattutto da gruppi di amici precedentemente costi-
a idee e opinioni.
2. La ricercabilità. Mia madre avrebbe sognato di poter usa- avrebbe sognato
di poter strillare
tuiti. Le persone entrano a far parte di un social network attraverso i loro amici e re una sorta di motore di ricerca reale, strillando “Trova!”
poi utilizzano i diversi strumenti di comunicazione per socializzare, condividere nell’etere e localizzandomi in tempo reale. Ma questa funzio-
prodotti e idee, scambiare informazioni. ne non esiste (ancora), e la cosa mi rende felice. Oggi invece,
176 177
Nonostante internet permetta di raggiungere potenzialmente milioni di persone,
in realtà di solito la maggior parte delle persone viene ascoltata da pochi (con
disappunto di quanti sulla rete cercano di costruire la propria notorietà). Al tem- LINK 7
Sights
po stesso, imbarazzanti video realizzati per un pubblico molto ristretto, qualora
l’invasione
ritenuti divertenti o stuzzicanti, possono essere duplicati e propagarsi nella rete dei social
molto rapidamente. Un’ulteriore insidia è in agguato per gli adolescenti che svol- network
gevano una vita assolutamente regolare fino a quando qualcosa non li ha portati
alla ribalta dei media (tipicamente un fatto di cronaca): improvvisamente il loro
profilo visitato da pochi diventa oggetto di curiosità per milioni di persone, com-
plicando la loro vita e quella della cerchia di Amici virtuali.
178 179
zione. Esaminatori e datori di lavoro continueranno a cercare il profilo “reale” del narrativa della rottura attraverso la conversazione.
loro candidato. Ammiratori indomiti continueranno a sondare ogni piccolo lato Per concludere, tutto questo ora accade principalmente con il testo, ma il ruolo
nascosto della persona oggetto dei loro desideri. E la stampa continuerà a ritenere del video cresce ogni giorno. Al momento il video non è ancora ricercabile, ma è
corretto l’utilizzo di informazioni disponibili in rete per tratteggiare pubblica- questione di tempo: la tecnologia permetterà di cercare da chi e dove è stato gi-
mente il carattere di qualcuno. rato un video. Questi sistemi dialogheranno facilmente via cellulare, non appena
I giovani sanno che chiunque può accedere ai propri profili online. Ma la risposta saranno abbattute le barriere erette dagli operatori. E così si aggiungerà alle altre
più frequente è: “Perché dovrebbero farlo?”. Naturalmente gli stessi giovani che informazioni la collocazione spaziale, ampliando di un’ulteriore dimensione lo
sostengono che nessuno sia interessato a loro in realtà vanno a caccia di informa- spazio iper-pubblico.
zioni sulla “biondina” su cui hanno messo gli occhi. Non sono solo gli educatori Gli spazi pubblici mediati sono una realtà destinata a restare, nonostante compli-
a fare come gli struzzi pur di mantenere la propria sanità mentale. chino molti aspetti della vita quotidiana. Ma viviamo in tempi stimolanti. Tempi
Come reazione a questo controllo, alcuni giovani hanno cominciato a prendere in in cui i cambiamenti sociali vanno affrontati, così da influenzare la redazione di
giro la loro audience invisibile. Alla George Washington University gli studenti norme che ci aiutino a dirigerli.* * Tratto da “Social
si sono presi gioco della polizia del campus. Hanno pubblicizzato un’enorme Network Sites: Private,
Public, or What?”, in The
festa a base di birra, ma quando la polizia ha fatto irruzione ha trovato solo una Knowledge Tree, 13, May
3. N. Hass, “In Your marea di dolci con sopra scritto “birra”3. Giovani attivisti sfruttano le modalità 2007.
Facebook.com”, in The New di diffusione dei messaggi nei maggiori siti di social networking (bollettini, news
York Times, 8 gennaio 2006.
feed) per spingere altri studenti a protestare o a votare (per le elezioni del campus
o per American Idol), così da far sentire la loro voce: per esempio, migliaia di
adolescenti americani hanno usato MySpace per protestare contro le politiche
4. A. Melber, “MySpace, sull’immigrazione 4.
MyPolitics”, in The Nation, Gli utenti stanno inoltre imparando a gestire le conseguenze del sistema di com-
30 maggio 2006.
menti. Per esempio, gli adolescenti spesso rompono con la loro fidanzata attraver-
so commenti su MySpace (generalmente sono i ragazzi che lasciano le ragazze).
La ragione è semplice: una rottura verbalizzata e visibile a tutti gli Amici evita
di entrare nel gioco del “lui ha detto/lei ha detto” e permette di controllare la
180 181