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Capitalismo

Corso di storia economica Seconda parte Anno accademico 2012-2013

maurizio pegrari

11/04/2013

Il capitalismo

Il capitalismo si rivelato come il sistema economico pi duraturo della nostra epoca. Per le grandi organizzazioni internazionali Banca Mondiale e FMI e molti leader politici il capitalismo globale in grado di portare benessere e prosperit per tutti Per i movimenti antiglobalizzazione, il capitalismo globale porter soltanto miseria, disastri ambientali e pi poteri allindustria privata.

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11/04/2013

Il capitalismo

Il capitalismo si presenta sotto differenti forme nei vari paesi Capitalismo affaristico-criminale in Russia; Capitalismo del welfare nei paesi nordici; Capitalismo del laissez-faire a Hong Kong; Capitalismo nepotistico in alcuni parti dellAsia e dellAmerica latina; Capitalismo petrol-diamantifero in Angola

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11/04/2013

Il capitalismo

Il capitalismo cambia anche nel corso del tempo: Dal capitalismo mercantile del Seicento al capitalismo digitale del XXI secolo. Vi sono per alcuni tratti in comune. Come forma di organizzazione economica, il capitalismo contemporaneamente adattabile, flessibile e capace di evolvere, ma contiene anche determinate caratteristiche costanti e immutabili

maurizio pegrari

11/04/2013

Il capitalismo

Il capitalismo un sistema di organizzazione della produzione basato sulla propriet privata e sul mercato, e che trova la forza propulsiva nella ricerca del profitto privato Le caratteristiche che definiscono il capitalismo sono: La propriet privata delle imprese e delle risorse produttive della societ; Il mercato, cio la libert di acquisto e vendita di beni, servizi, fattori di produzione quali la terra, il lavoro, il capitale; La ricerca del profitto come forza trainante
maurizio pegrari 11/04/2013

Il capitalismo nel tempo


Come attivit predominante: dal capitalismo mercantile a quello industriale e poi finanziario Come natura del mercato: dal capitalismo concorrenziale a quello monopolistico Come propriet aziendale: dal capitalismo proprietario a quello manageriale Come tecnologia e articolazione sociale: dalla produzione di massa (fordismo) alla produzione flessibile (postfordismo) Come tecnologia e cultura: dalla produzione di massa (moderna) al tardo capitalismo consumistico (postmoderno)
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Il capitalismo: luso del termine

Il termine capitalismo fu usato da Louis Blanc nel 1850 che lo defin appropriazione del capitale da parte degli uni ad esclusione di altri Come noto, Marx non utilizz mai questo termine sostituito dalla locuzione modo di produzione capitalistico, cio un sistema economico-sociale basato sulla propriet dei mezzi di produzione e sulla presenza nel mercato di una particolare merce, il lavoro salariato.

maurizio pegrari

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Il capitalismo: per ripetere

In sostanza il capitalismo un sistema economico caratterizzato dalla propriet privata dei mezzi di produzione (capitale), dalla libert di iniziativa economica e dalla prevalenza del lavoro salariato organizzato dai proprietari dei mezzi di produzione

maurizio pegrari

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Capitalismo e sistema economico

Il capitalismo un sistema economico nel quale sono presenti: 1. i proprietari privati dei mezzi di produzione 2. la libera concorrenza fra merci e prezzi stabilita dal rapporto fra domanda e offerta 3. la disponibilit di capitali con lo scopo di realizzare profitti 4. luso di tecniche razionali nellattivit economica dellimpresa 5. la disponibilit di lavoro salariato
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Economia capitalista

La natura sistemica del capitalismo porta ad identificare i caratteri originari del capitalismo stesso Ne consegue che leconomia capitalista presenta molti elementi oggetto di studio da parte di numerosi economisti

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III. IL capitalismo e gli economisti

Smith: si concentrato in modo particolare sulla divisione del lavoro, sullo sviluppo degli scambi di mercato e sullutilizzo del capitale in questi settori Marx: in presenza di un sistema produttivo imprenditoriale consolidato, ha dedicato grande attenzione alla lotta fra capitale e classi lavoratrici ed ai cicli di sviluppo e di contrazione economica gi evidenti alla sua epoca Hilferding: a fine 800 il ruolo del capitale finanziario e dei mercati finanziari aveva assunto proporzioni enormi e H. concentr la sua attenzione sullaffermazione del capitale finanziario Schumpeter: offr un contributo innovativo analizzando il ruolo del denaro, unitamente allattivit bancaria e finanziaria, come la caratteristica pi specifica del capitalismo Keynes: il denaro assume unimportanza fondamentale
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I caratteri originari del capitalismo


1. Il sistema monetario per la produzione di credito bancario 2. Il sistema degli scambi di mercato 3. La produzione di merci da parte di imprese private 4. Il ruolo dello stato 5. Il contesto culturale

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1. Scambi e produzione Sistema monetario e credito bancario


Presuppongono un sistema monetario e bancario efficiente Domanda e offerta si basano su mezzi di scambio e di pagamento Costi e profitti richiedono una misura monetaria di valore (moneta di conto) Il capitale monetario per la produzione e la speculazione finanziaria creato attraverso prestiti (forma di debito) dalle banche che traggono profitti dagli interessi. La creazione di moneta da parte del sistema bancario la grande innovazione sottolineata da Schumpeter per il quale il capitale quella somma di moneta e di altri mezzi di pagamento che in ogni momento disponibile per essere ceduta ad imprenditori
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2. Il sistema degli scambi di mercato

Lo scambio di mercato si basa sul rapporto tra domanda e offerta che stabilisce il prezzo Nel capitalismo questa logica passa attraverso tre fasi: 1. finanziamento (capitale monetario); 2. produzione (capitale pi lavoro); 3. consumo Il credito bancario finanzia il sistema produttivo attraverso investimenti sotto forma di prestiti, azioni e titoli (obbligazioni, ecc.)

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I mercati del capitalismo


Da ci deriva che il capitalismo comprende quattro tipi di mercato: 1. mercati monetari e dei capitali finanziari nei quali si coordina la domanda e lofferta e si stabiliscono i prezzi; 2. mercato del lavoro che determina i salari; 3. i due mercati coinvolti nella produzione: a) il mercato dei mezzi di produzione; b) il mercato delle merci destinate al consumo; 4. I mercati dei prodotti finanziari si fondano sullidea che qualsiasi forma di propriet un bene che pu essere scambiato.

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Gli Scambi di mercato: i mercati finanziari

Esistono anche mercati esclusivamente finanziari che implicano solo scambi tra forme diverse di denaro secondo la formula D-D1. Sono i mercati esclusivamente speculativi, quelli che hanno provocato la crisi attuale Quindi tutti i titoli di propriet, beni, servizi, impresa possono trasformarsi in prodotti finanziari: azioni, partecipazioni, obbligazioni, titoli, ecc. Il capitale, allora, presenta un doppio carattere: risorsa produttiva e prodotto finanziario speculativo
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Il mercato e i teorici classici


Questo schema ha prodotto analisi divergenti tra i teorici classici. Le teorie che fanno riferimento ad A. Smith ritengono che la concorrenza produca la massima efficienza possibile e il pieno impiego delle risorse per cui gli agenti economici banchieri, manager, lavoratori, ecc. sono ricompensati sulla base del loro effettivo contributo determinato dal processo concorrenziale di domanda e offerta. Marx, Weber e Keynes sostengono che i diritti di propriet producono disparit di potere tra i diversi agenti economici in lotta tra di loro per aumentare i profitti. Il capitale, e non la manodopera qualificata, ha il diritto di controllare il funzionamento dellimpresa e di gestirne gli utili.
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I mercati finanziari e la speculazione

Un altro problema consiste nel fatto che i mercati dei prodotti finanziari possono dirottare i capitali da attivit meno remunerative di lungo periodo (industria) ad attivit pi remunerative e di breve periodo (speculazione); meccanismo che pu portare bolle e fasi di forte instabilit finanziaria. Vi un ampio consenso sul ruolo positivo della concorrenza di mercato che accelera la crescita economica e spinge gli imprenditori a continue rivoluzioni tecnologiche.

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3. La produzione di merci e le imprese private

La produzione di beni e servizi separata dal consumo di beni e servizi da parte dello Stato e delle famiglie. Secondo Polanyi i caratteri originari del capitalismo sono espressione di uneconomia svincolata dalle altre istituzioni non economiche, in quanto in uneconomia di mercato le decisioni che riguardano la produzione, la distribuzione di beni e servizi e i prezzi sono presi sulla base della razionalit economica, mentre nelle societ precedenti lorganizzazione della produzione e della distribuzione era allinterno di una complessa rete sociale composta da famiglie, comunit, strutture feudali o stati e vincolata a relazioni famigliari e comunitarie.
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Economia e societ

Il capitale fisico (strumenti di produzione) e il denaro utilizzati nella produzione appartengono al proprietario o ai proprietari dellimpresa. Tuttavia la propriet privata non indispensabile per produrre. Il capitale pu essere fornito dagli stati ed in tal caso si ha il capitalismo di stato. Limpresa pu essere considerata da due punti di vista: 1. come mezzo efficiente di produzione; 2. come fonte di sfruttamento.

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Economia e societ

In questa logica, necessario tenere presenti due punti: 1. leconomia distinta dalle istituzioni non prevede una effettiva separatezza dalle altre componenti della societ; 2. il mercato e gli altri elementi fondamentali delleconomia capitalista non si auto-producono n si auto-regolano come invece previsto dal pensiero neoclassico

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Economia e societ

Non esiste quindi la libert perfetta che emerge spontaneamente secondo Smith, ma il mercato libero e le altre istituzioni del capitalismo impresa, sistema bancario, ecc. sono tutti prodotti e conservati da leggi dello stato, da norme sociali e credenze culturali (vincoli formali e vincoli informali)

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4. Lo Stato

Storicamente parlando, i rapporti tra lo stato e leconomia di mercato capitalista si progressivamente strutturata grazie ad un tacito accordo tra potere politico e borghesia capitalista. Lo scontro tra stato e mercanti si risolse nella separazione tra il diritto di governare, riservato alla politica, e il diritto di arricchirsi in condizioni garantite e tutelate dallo stato. In cambio lo stato ottenne finanziamenti attraverso imposte e prestiti. In sintesi, il capitalismo presenta due fonti di potere interdipendenti: 1. luso legittimo della forza da parte dello stato; 2. la propriet e il controllo privato delle risorse economiche
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Lintervento dello Stato


Lo Stato fornisce: 1. lordine sociale necessario allo svolgimento delle attivit economiche; 2. una struttura istituzionale e legale che stabilisce i diritti dei diversi agenti economici, nonch le norme della concorrenza e dello scambio, ovvero le leggi che regolano il diritto di propriet e i contratti tra venditori e acquirenti (vincoli formali); 3. un insieme di beni e di servizi pubblici a supporto delleconomia capitalista ma che le imprese private non vogliono o non possono fornire (moneta, istruzione e altri servizi adatti a preservare la forza lavoro, il capitale umano, welfare ecc.); 4. misure correttive dei fallimenti del mercato nel raggiungere risultati soddisfacenti ad esempio interventi contro le crisi finanziarie o per la riduzione della disoccupazione endemica. In cambio, lo stato ottiene, come si visto, il finanziamento di tutte queste attivit attraverso imposte e prestiti col benestare degli interessi economici della societ civile.

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Il ruolo dello Stato nei teorici delleconomia


Se queste sono le funzioni dello stato, diverse sono le interpretazioni che se ne possono dare. 1. le azioni dello Stato si basano sulla ricerca disinteressata dei mezzi validi ed efficaci per gestire il capitalismo; 2, la regolamentazione politica delleconomia risulta da un perenne conflitto di interessi inconciliabili che non producono efficienza. Il marxismo infatti postula che lesistenza dello stato finalizzata a consentire il predominio del capitale e la subordinazione dei lavoratori. Diversit di interpretazioni sul ruolo dello Stato: I liberisti sostengono la teoria del mercato che si autoregola senza lintervento dello stato (ma non cosi, in realt) che deve essere ridotto al minimo; i marxisti sostengono, al contrario che il mercato capitalista destinato a produrre crisi ricorrenti perch si fonda su disparit economiche radicali. Il potere dello stato serve dunque a frenare i comportamenti predatori dei capitalisti; una terza via consiste nel tentativo di mettere al servizio di valori e obiettivi determinati politicamente il capitalismo di mercato: pari opportunit, giustizia sociale, eliminazione della povert, la salute ecc. (Ma questo lo propongono anche i neoliberisti che lo credono possibile attraverso liniziativa privata.)

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5. Cultura e capitalismo

Pu suonare strano, ma la cultura ha a che fare con il capitalismo. Le attivit economiche sono condotte ed elaborate attraverso simboli, norme, credenze e valori condivisi. (ci che gli economisti chiamano vincoli formali e informali). Due sono gli aspetti che meritano considerazione: 1. Lo spirito del capitalismo industriale; 2. La tendenza consumistica di beni.

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IV. Il denaro

Il denaro fornisce al capitalismo due pilastri fondamentali: 1. Una misura affidabile di valore per favorire il calcolo economico; 2. Esistenza di capitale monetario in forma di debito bancario che finanzia produzione, consumo e speculazione. Vi sono due componenti relativamente autonome in uneconomia capitalista: a. componente monetaria; b. componente materiale. Linnovazione tecnologica pu essere tale solo se vi il rischio del suo finanziamento a fronte di un futuro imprevedibile. Nel senso che necessario avere fiducia che i debiti saranno saldati. Il denaro moneta? Che cos il denaro? Debito e denaro
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Il money Supply

La disponibilit di liquido (money supply) cos articolata: Uno 0,16% costituito dalle monete metalliche emesse dallo Stato; Un 8% dalle banconote, emesse a costo quasi nullo dalle banche centrali (prima dellEuro e dopo dalla BCE) e da esse venduto alle altre banche e allo Stato al prezzo del valore nominale; Il restante 90% costituito da promesse di pagamento di moneta legale emesse dalle banche La creazione di denaro Le banche private e il moltiplicatore La Banca dInghilterra
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Denaro e credito
Mercato del denaro: relazione tra domanda e offerta. Creazione del denaro attraverso il debito Gli spetti monetari fondamentali delle societ capitaliste: 1.Credito privato e sistema bancario; 2. Debito statale; 3. La banca centrale 4. Stato, mercato del lavoro e contribuente

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Le disfunzioni monetarie: inflazione e deflazione

Le disfunzioni del capitalismo si chiamano inflazione e deflazione. INFLAZIONE DEFLAZIONE:

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V. Gli scambi di mercato

leconomia capitalista presenta, come si visto tre fondamentali tipi di mercato: 1. mercato monetario e dei capitali; 2. mercato del lavoro e della produzione; 3. mercato dei prodotti finanziari Il ruolo del mercato e le teorie economiche

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Il mercato competitivo

Il neoliberismo La scuola austriaca

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I limiti delle dottrine economiche


Gli altri fattori del mercato: I beni pubblici , i costi sociali e la libera contrattazione Le imperfezioni del mercato Concorrenza monopolistica e consumi di massa

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I limiti delle dottrine economiche


I consumi di massa La competizione monopolistica

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I limiti delle dottrine economiche


Oligopoli Conflitti e contraddizioni

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I limiti delle dottrine economiche


Contraddizioni e crisi Lanalisi di Polanyi Dopo il 1945: lazzardo morale

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Espansione del credito


Le bolle speculative conclusioni

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VI. Limpresa

Limpresa nella storia. Impresa precapitalista: Impresa capitalista:

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Teorie dellimpresa

Come potuto avvenire il passaggio dalla proto industria alla grande impresa accentrata verticalmente? Coase-Williamson Marx Weber Arrighi Le forme storiche

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Le forme storiche

Societ per azioni Capitalismo famigliare Le grandi compagnie

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Grandi imprese e rete bancaria


I conglomerati Organizzazione dellimpresa I manager

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Imprese e mercati

Mercati e consumi di massa Gli utili dimpresa I processi lavorativi Propriet e dirigenza

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La finanza dimpresa
Le trasformazioni delle finanza dimpresa Il valore per gli azionisti Il governo dellimpresa

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VII. I mercati finanziari e dei capitali


Le principali caratteristica del capitalismo: Il finanziamento della produzione attraverso un complesso mercato dei capitali costituito da: 1. I mercati monetari (banche ); 2. I Mercati dei capitali e disponibilit monetaria/creditizia creati dal sistema bancario ; 3. i grandi mercati finanziari con finalit speculative.

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I mercati finanziari speculativi


Complessit degli attuali mercati finanziari Le componenti dei mercati finanziari: 1. Il sistema bancocentrico 2. Finanza-ombra: a. Otc = Over the Counter; b. Siv = Structured Investment Vehicles c. Cdo = Collateralized Debt Obligations 3. investitori istituzionali

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La finanza derivata

La scelta tra banking book (prestiti tradizionali e titoli tenuti sino scadenza) e trading book (titoli e derivati) ha privilegiato i secondi che utilizzano un leverage troppo alto che non tiene in considerazione il rischio sistemico. I derivati possono essere scommesse o assicurazioni contro i rischi e fin qui sta lutilit dei derivati. I derivati I derivati come scommessa

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La patologia della finanza mondiale


I sintomi della patologia: Il valore degli attivi finanziari (azioni, titoli pubblici e privati, attivi delle banche) aumentato di 9 volte dal 1980 al 2007: da 27 a 241 trilioni di dollari. Il PIL dl mondo, nello stesso periodo, passato da 27 a 54 trilioni. (Un trilione = 1 miliardo di miliardi) Lammontare dei derivati OTC passato, in dieci anni, da 92 a 683 trilioni di dollari, pari a 12,6 volte il Pil del mondo 2007. Gli attivi bancari delle banche commerciali Usa sono cresciuti del 200% nel periodo 1992-2007; i capitali detenuti fuori bilancio sono aumentati del 1518%: da 10, 4 trilioni a 165 trilioni di dollari
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Il condizionamento dei mercati finanziari

Dai pochi dati citati emerge con chiarezza il monopolio delloligopolio delle banche di investimento ( Goldman Sachs, Morgan Staley, Merryl Lynch, Citigroup e Jp Morgan Chase)in grado di condizionare pesantemente qualsiasi tentativo della politica di regolamentare molte delle attivit speculative. Lo stesso insider trading uno degli strumenti utilizzati per queste manipolazioni fin dalla nascita dei mercati finanziari dal 1720 ad oggi Il mercato azionario speculativo porta a considerare lazienda capitalistica come un prodotto finanziario soggetto alla compra-vendita: i private-equity
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La gestione del rischio finanziario

Come proteggersi dal rischio finanziario: i derivati (CDS, CDO, Hedge Fund) Come giudicare la speculazione? La finanziarizzazione del capitalismo moderno.

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VIII. Lo Stato

Potere economico e potere politico Il sistema mondiale delleconomia moderna: i modelli delleconomia-mondo e delle transizioni egemoniche. I blocchi di potere: olandese, britannico, statunitense

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Il potere del capitale monetario e il ruolo dello Stato


I tre ruoli dello Stato: 1. la pace sociale; 2. Le relazioni sociali; 3. Lo Stato nelleconomia: la correzione delle crisi.

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La pace sociale: coercizione e legittimit


Potere e diritto Lo scontro tra capitale e lavoro La legittimazione dellegemonia dello Stato e delle disuguaglianze sociali

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Le relazioni sociali

Luso della legge La democrazia liberale rappresentativa Relazioni tra capitalismo e democrazia I partiti politici I conflitti economici

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Lo Stato nelleconomia

La partecipazione dello Stato, a democrazia rappresentativa, alla formazione delleconomia capitalista. I rapporti tra Stato ed economia: liberismo e capitalismo di mercato La spesa pubblica

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Lintervento economico diretto dello Stato


Gli interventi diretti dello Stato: 1. Il capitale umano e lo stato sociale 2. La gestione delleconomia: stabilizzazione anticiclica e le crisi finanziarie

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IX. Conclusioni: il ruolo della storia


Le diverse forme di capitalismo La globalizzazione: internazionalizzazione o organizzazioni transnazionali Il ruolo del denaro e della finanza La liquidit del capitale

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I percorsi della finanza deregolamentata


Interpretazioni della globalizzazione Il sistema di Bretton Woods La deregulation

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Il capitalismo ha i secoli contati?


Le varianti del capitalismo: Liberal market economies Coordinated market economies La durata del capitalismo: ha i secoli contati?

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X. La crisi del 2007


Perch la crisi? Il funzionamento del capitalismo e la fragilit bancaria I salvataggi finanziari da parte dello Stato La debolezza del capitale finanziario

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La crisi del 2007


La crescita del predominio finanziario La caduta dei vincoli Le innovazioni finanziarie

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La crisi del 2007


La fiducia nel mercato I costi del salvataggio dello Stato Le conseguenze Quale futuro?

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Conclusioni

Utilit o inutilit sociale del mercato dei prodotti finanziari? La speculazione finanziaria: i sospetti e la condanna Per concludere

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Letture consigliate

Le letture consigliate non sono ovviamente obbligatorie. Nulla toglie, per, che in sede di esame e per quanto riguarda la seconda parte del programma, lo studente possa esprime proprie riflessioni su un testo consigliato (o su alcune sue parti)

P. Shankar Jha, Il caos prossimo venturo. Il capitalismo contemporaneo e la crisi delle nazioni, Vicenza, Neri Pozza 2007 L. Gallino, Con i soldi degli altri. Il capitalismo per procura contro leconomia, Torino, Einaudi 2009 C.M. Reinhart - K.S. Rogoff, Questa volta diverso. Otto secoli di follia finanziaria, Milano, il Saggiatore 2009 Ha-Joon Chang, 23 cose che non ti hanno mai detto sul capitalismo, Milano, il Saggiatore 2010 J. E. Stiglitz, Bancarotta. Leconomia globale in caduta libera, Torino, Einaudi 2010 N. Roubini-S. Mihm, La crisi non finita, Milano Feltrinelli 2010 L Gallino, Finanzcapitalismo. La civilt del denaro in crisi, Torino, Einaudi 2011 S. Cingolani, Bolle, balle & sfere di cristallo. Leconomia dellinganno, Milano, Mondadori 2011 D. Rodrik, La globalizzazione intelligente, Roma-Bari, Laterza 2011 P. Bowles, Il capitalismo, Bologna, il Mulino 2012

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Letture consigliate

P. Frascani, Le crisi economiche in Italia. DallOttocento a oggi,Roma-Bari, Laterza 2012 F. Rampini, Non ci possiamo pi permettere uno Stato sociale (falso!), Roma-Bari, Laterza 2012 L. Canfora, lEuropa che ce lo chiede (falso!), Roma-Bari, Laterza 2012 G. Ruffolo - S. Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo, Torino, Einaudi 2012 B. Milanovic, Chi ha e chi non ha. Storie di disuguaglianze, Bologna, il Mulino 2012 R.J. Shiller, Finanza e societ giusta Bologna, IL Mulino 2012 A.Ventura, La trappola. Radice storiche e culturali della crisi economica, Roma, lAsino doro Edizioni 2012 E. Severino, Capitalismo senza futuro, Milano, Rizzoli 2012
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Letture consigliate

M. Calvi, Capire la crisi, Soveria Mannelli, Rubettino 2012 C. Crouch, Il potere dei giganti. Perch la crisi non ha sconfitto il neoliberismo, Roma-Bari, Laterza 2012 R. Rajan, Terremoti finanziari. Come le fratture nascoste minacciano ancora leconomia globale, Torino, Einaudi 2012 R. Hilferding, Il capitale finanziario, Milano-Udine, Mimesis 2012 G. Carandini, Racconti della civilt capitalista. Dalla Venezia del 1200 al mondo del 1939, Roma-Bari, Laterza 2012

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Letture consigliate

G. Rist, I fantasmi delleconomia, Milano, Jaca Book 2012 Acemoglu-Robinson, Perch le nazioni falliscono, Milano, il Saggiatore 2012 G. Berta, Lascesa della finanza internazionale, Milano, Feltrinelli 2013 J. Stiglitz, Il prezzo della disuguaglianza, Torino, Einaudi 2013

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